sabato 15 ottobre 2016
La Legge di Arlotti Atto II
Seguendo il copione dell'Atto Primo, va rimarcata la differenza tra due onorevoli, sempre in quota Pd: le cavolate "demaniali" di Pizzolante erano prodromiche all'invenzione di una proposta di legge bagnino-elettorale, pubblicata dalla Gazzetta Ufficiale delle tre veline d'accompagno, valevole fino a quando la cavolata non veniva ufficialmente..sputtanata. Tiziano Arlotti la buttà li..in dialetto. Una confusione legislativa, promittente, speranzosa, nebulosa, senza capo ma con la coda furbetta. Francamente impossibile fare disamina o critica. I giornali, al solito bevono e titolano secondo il preciso prontuario dei potenti. Non hanno problemi, oggi sono tutti accasati allo status renziano. Sarebbe, anche per gli onorevoli, facile districarsi, basterebbe capire che la Direttiva Europea detta Bolkestein non si riferisce solo al demanio marittimo ma regola ogni tipo di rapporto pubblico-privato e prevede ..bandi per tutti. Non a caso ho sottolineato l'urgenza di una Legge Quadro per inserire soggetti e categorie interessate. Costruendo una metodologia uguale per tutte le fattispecie. Rimandando ad un secondo momento l'aspetto attuativo per i casi specifici. Quando leggo che c'è in corso una trattativa con l'Europa riferita al solo Demanio Marittimo penso sia l'ennesima patacata dilatoria o prendi tempo per giustificare un civismo da maggioranza a Rimini. Sono convinto che la farsa sia destinata a cadere assieme al tonfo politico più fragoroso degli ultimi anni. La caduta di Berlusconi, per ingestione di spread, rappresenterà un piccolo crollo annunciato (Repubblica) da quando ha avuto la sfortuna di "convincere" 16 milioni di italiani. Grillo ne ha accasati meno ma il regime lo individua come il nemico del momento. L'Ue non può aprire altre vertenze con l'Italia e sembra stare al gioco del rimando. I frati cercantoni del buon demanio tornano a casa e raccontano ai..tre giornali quello che hanno sperato: una concreta trattativa europea. Lo strano (?) è che Affronte non sappia niente, Dovrà chiedere a Ghinelli. Volendo "polemizzare" amichevolmente con Arlotti potrei dire che se è vera la favola di S.Ermete che una legge sta per uscire (prima del 4 dicembre) mi piacerebbe conoscere in quale commissione parlamentare sia depositato il progetto/disegno. Se mi risponde a quella del Resto del Carlino, smetto. Sempre Arlotti, lo raccontavo nell'Atto Primo, afferma con enfasi "basta proroghe", quindi puoi immaginare che la data ultima sia quella del 2020. Qui capisci le ragioni per cui nel Pci consideravano i demosindacalisti i più astuti. Giocando con le parole, come Mina, aggiunge anche che servono almeno cinque anni da quando si partirà con la nuova normativa. Significa che siamo arrivati al 2025. Potremo festeggiare il "novennale" della scomparsa politica di Renzi e l'attuale compagnia dell'anello civico. A Tiziano lunga vita parlamentare. Sei grande anche in italiano.