venerdì 30 maggio 2025

Divide Non Impera


La manifestazione per Gaza e il rischio di una piazza d’odio contro Israele, cos'ì ha esordito Mario Lavia per Linkiesta. Toccare, anche lievemente, il tasto ebraico per i procacciatori bellici è peccato mortale. Poco importa se siamo arrivati al punto di considerare o no, quello che succede a Gaza, sia semplice strage o genocidio. Il 7 giugno, trascinati dall'avvocato grillino, noto trasformista, anche i Dem pro Elly sfileranno a Roma, protestando ferocemente contro Netan e tagliando i ponti con l'altra corrente demo..cristiana. Devo dire che al momento del voto il potere da conservare diventa bostik. L'appoggio politico del Partitone nei confronti della Palestina, prima di Hamas, era totale, frutto, anche dell'intransigenza ebraica e dalla nascita violenta delle colonie. Si è affievolito, prima di dividersi, con l'ingresso dei centristi fedeli a Davos. Oggi convivono alla Totti&Ilary. Alla fine gli antagonisti se la prenderanno con le forze dell'ordine come ultrà della politica. Netan rimane al comando della guerra, pareggiando l'atrocità di Hamas. La vicenda degli ostaggi sembra permettergli tutto e molto più. Non ci sono distinzioni che tengono, anche la Ducetta tifa (silenziosamente) per la squadra sbagliata. Penso spesso ai grillini: quando li credi in via d'estinzione trovano sempre un campo dove rifugiarsi e rimpinzarsi di voti. Dagospia gioca diversamente. Trump e Putin sono marcati a uomo e bugie. Mezzucci per non parlare della Schlein.
massimo lugaresi