martedì 13 maggio 2025

La Città Contro

Bello l'articolo di Maurizio Melucci su Chiamami Città. Occasione per riflettere su alcune distrazioni dovute, forse alla mancanza di una programmazione urbanistica sensata e condivisa. Siamo passati dalle sbornie da lungomare, alle rapide incursioni edilizie. I costi della continua manutenzione del faraonico progetto, dovrebbero indurre a riflettere per tornare alla realtà sostenibile. La lunga esperienza amministrativa di Maurizio Melucci lo ha spinto ad una particolare attenzione verso le (improvvise) apparizioni di eventi edilizi, avvenute mentre il diniego vigeva per tutti ..gli altri. Il titolo del suo articolo è l’urbanistica e gli interessi dei privati, da Milano a Rimini, città cara eppure povera. Segnali politici, senza precisi indirizzi. Traggo le riflessioni più importanti: 
Il Comune di Rimini ha avviato il percorso per giungere all’approvazione del nuovo strumento urbanistico (PUG). Fino ad allora non sarà possibile intervenire sulle politiche territoriali se non con accordi di programma. Nel frattempo, nella città si continua a costruire, su singoli lotti, con un carico urbanistico mai visto nella storia di Rimini. Scompaiono villette a uno o due piani, con relativo giardino e garage per fare posto a palazzi di quattro\cinque piani in assenza di standard di qualità reali. Inesistente il verde, inadeguati i parcheggi privati (un posto auto per appartamento). Inesistenti i parcheggi pubblici, il più delle volte vengono infatti monetizzati. E' lo stile di Melucci, un avviso ai naviganti o troppo navigati. Ha espresso anche il suo personale giudizio sull'antica diatriba, innescata da Gioenzo Renzi tra la permanenza dell'Asilo Svizzero e la realizzazione dell'Anfiteatro. Un segnale che qualcosa si muove nella palude piddina? 
massimo lugaresi