massimo lugaresi
mercoledì 14 maggio 2025
I ReArmatori del Pd
Vengono chiamati, affettuosamente, riformisti, termine vago che può essere indossato anche dai desiderosi di una guerra mondiale e nucleare. E' la componente del Pd che sembra, fortunatamente, in squallida minoranza e si oppone alla Schlein, a sua volta segretaria particolare di Conte o Landini, secondo la natura ed il giorno della protesta. Rapido ritratto dell'attuale Partito Democratico. I giornaloni continuano a regalare previsioni che le prossime elezioni smentiranno. Le due guerre hanno segnato un solco nella sinistra, difficilmente colmabile. Quartapelle, Picierno, Gori possono guidare una parvenza moderna e riformista ma solitaria, con qualche traccia radical chic e le gemelle informative di Elkann. Ha bombardato anche la Juve. Linkiesta è ormai tenera icona degli sconfitti, in una guerra che non doveva iniziare. Qualcosa si muove, dalle parti dei riformisti del Partito democratico, il partito ombra, o meglio nell’ombra, interno al Pd, che avrebbe la potenzialità (?) di essere maggioranza, ma sta ancora elaborando il lutto della sconfitta, alle ormai lontane primarie di popolo (anche grillino), e non di iscritti, che hanno incoronato nel 2023 Elly Schlein. Lia Quartapelle, il 15 maggio con Pina Picierno, Giorgio Gori, Pier Maran e Simona Malpezzi avviano un Circolo, aperto a tutto il mondo non bipopulista, intitolato a Giacomo Matteotti.
Se la cosa prende piede, è la fine anche formale della leadership di Stefano Bonaccini. Siamo al termine di una colossale presa per i fondelli che ha continuato ad operare, dopo Renzi, il padre della miscelatura piddina. Non indicono un congresso per la semplice e furbesca ragione che vedrebbe dimezzare i componenti, con la nascita di almeno due formazioni. Le guerre hanno fatto danni incalcolabili e necessarie verità.