giovedì 5 giugno 2025

Lavori in Corso

Mario Lavia esordisce su Linkiesta con una minima dose, radical chic. La strage per arrivare alla pulizia etnica di Gaza ha prodotto una sommossa nel mondo, resuscitando un forte antisemitismo. Per Netan è stata la ghiotta occasione per terminare il lavoro di una colonia dopo l'altra che procedeva lentamente. Hamas ha regalato occasione e scusa. Se viene osservato con l'aritmetica bellica, i morti sono ormai uno contro centomila, se analizziamo l'età, Erode era un dilettante. Per non avere terroristi adulti, meglio sterminarli prima? Il dolce e credibile motivetto delle due nazioni si è spento con i massacri di cittadini che affollavano i pochi donatori di viveri. Siamo arrivati a morti all'ingrosso. Il blog della corrente, una volta preponderante nel Pd, ma ossequiante i predicatori di Davos, è in leggibile imbarazzo, ha capito che sono stati superati i confini della civiltà e diritti umani. Quello che sta succedendo in Palestina (?) è abbinabile alle più grandi tragedie umane e qualcuno ci preoccupa se a Roma avrà più successo l'antagonismo della Salis&Fratoianni di quello di Conte o del ditino della Schlein?
massimo lugaresi