sabato 4 ottobre 2025

I Pro Pal

L'indubbio successo dello sciopero nel solitol venerdì, impone analisi delle motivazioni. La partecipazione giovanile, come è sempre avvenuto, quando è spinta da forti motivazioni, è stata numerosa. Scuole ed insegnanti hanno ampliato il numero. Non credo però possa passare per una sconfitta del governo. Il successo c'è stato, non totale, perchè non era una chiamata partitica. L'astensionismo subito dal referendum elettorale marchigiano è una conferma. Una volta il Partito ti mandava a chiamare a casa, per raggiungere la quasi totalità dei votanti. Oggi i giornaloni di Elkann sono i più feroci sostenitori dei Pro Pal. Una delle tante contraddizioni che agitano le polemiche. Intanto l'avventura che non ha prodotto nemmeno un grissino per Gaza, si è conclusa con l'intervento diplomatico. Non sono certo barche a vela, con modesti frigo, a cambiare il destino palestinese. Decide ancora Hamas ed intanto inizia il solito terrorismo che incute paura a tutti. Oltre alle migliaia di studenti, c'è, ancora, il popolo della sinistra, spinta dal sindacato, non tutto aggregabile al Pd, ma la "giusta causa" ha portato tanto. Non credo abbia spostato il divario tra le due coalizioni, solo qualche percettibile differenza tra Pd e M5S, i veri organizzatori dell'avventura. La Schlein, con infantile strategia, continua ad accodarsi a Landini, diventato più antagonista. Netan ha raggiunto, con la complicità di Trump, quasi tutti gli obiettivi colonialisti. Rimane il destino futuro di Gaza. Il piano regolatore lo stanno redigendo i consulenti di Donaldone, dopo la tragica demolizione di immobili, con uomini (terroristi), donne e tanti bambini. La Flottiglia rimane però la risposta che ha causato più ripercussioni dei tanti bombardamenti. 
massimo lugaresi