mercoledì 31 marzo 2010

Evviva

Resa dei conti in casa Pd, le locandine questa mattina lanciavano questo augurante messaggio. Non è così per tutti i giornali, smesso rapidamente il lutto, qualcuno ricomincia a scrivere come non fosse successo niente, gli ordini sono di minimizzare, non mi sono fatto niente, il Pdl è il primo partito, la maggioranza nella Città è di centrodestra, Gnassi continua le riprese della sua eterna fiction. Le dimissioni non sono atti politici da tutti, non è l'unico colpevole, dovrebbe dimettersi almeno un intero Forum di strateghi da cinque lire, al Sindaco non le chiediamo, non c'è più da un pezzo, rimane Melucci il simbolo cittadino della disfatta, siamo in attesa di scoprire come se la cava Errani, la scelta di Bulletti sembra la più furba, se non è così ci siamo sbagliati anche su Vasco. La corsa fratricida tra Renzi e Lombardi si è rivelata proficua, hanno spinto a votare, grande risultato, ora devono costruire un partito, sorgono grandi dubbi sulle capacità edificatrici di Gioenzo, molto più portato al sansonismo che ad una corretta accettazione del verdetto popolare, staremo a vedere, l'impressione e la paura è che possano sprecare la grande occasione. I democrat sono cotti e lacerati, molto più di quanto non appaia, il disastro è totale, nelle periferie i coltelli s'affilano, i margheritini vengono accusati di occupare posti e votare per perdere, non comprendiamo queste paure, avete accasato Casadei, non vi è servito? Quante varianti avete previsto fino a marzo 2011? Rifate i conti, la colpa è del Comune di Rimini? Da quanti anni lo diciamo, siamo usciti dalla banda per primi ed in tempi già sospetti, siamo agli inizi o vi siete assolti con una lieve preghiera della Marchioni?

Notizie

Spulciando sul sito di casa, lasciando perdere la chiesa che ha accumulato tanti di quei problemi da sembrare  democrat, abbiamo trovato tre notizie il cui grado di comicità o serietà lasciamo a voi classificare. La prima, Zanzini ideologo del più stupido blocco dopo quello di Cuba, trovati tre partiti che lo candidavano, ha percepito 281 voti, troppi, la Minetti, splendida igienista orale e personale del Cavaliere è stata eletta consigliere regionale, a furor di bocca in Lombardia, la terza...hanno apparecchiato un altro Tavolo, dovrà separare la merda che sverserà in mare, dall'acqua che andrà depurata o l'inverso, non abbiamo capito bene

Avviso di Sfratto

Ci piacerebbe che un Morolli, alla riunione del Pd sull'analisi del voto, dopo il canonico intervento di Gnassi sulla striscia di Gaza, dicesse che pur in presenza di aspetti locali favorevoli, la figura carismatica di Errani, un avversario diviso, la pesca di Piva nel mondo cattolico e dei collaboratori, le elezioni sono state un vero disastro, i numeri sono chiamati a testimoniare. La doverosa premessa serve per arrivare all'individuazione delle colpe vecchie e nuovissime. Il Comune di Rimini è diventato zavorra pericolosa ed anello debole per tutto il sistema provinciale, non affonda solo il Pd, anche gli alleati soffrono, partendo dal deludente risultato dell'Idv ed il successo a Cinque Stelle, finendo per seppellire una sinistra che di radicale ha mantenuto posti e prebende per dieci mestieranti. Perpetuando se stessi, permettono le politiche territoriali più bieche, reinventandosi estremisti per un giorno d'occupazione ed impedendo la minima pratica riformista, decadentismo sfociato nell'assurdo imbarco di un Casadei eletto da una lista d'opposizione, già socialista pentito? Occorre tornare alla politica dell'intelligenza premiata, una sconosciuta leghista ha preso 1200 preferenze di bagnini e chioschisti, alla faccia degli inciuci di Melucci&Mussoni, godiamo da matti. In queste condizioni volete vincere tra qualche mese? Il Governo dei due trionfatori, uno elettorale, Bossi. l'altro politico, Berlusconi, ha tre anni di tempo per sistemare le due pendenze rimaste, Fini e Giustizia ed abbassare le tasse. Occorrono misure e decisioni concrete, mandare Melucci a casa o all'Apt, Gnassi alla scuola di partito a Gemonio o lavorare, valutare la candidatura a Sindaco di Piva, con il difetto tragico di essere un dottore, però di altro reparto, nominarlo reggente del partito a Rimini al posto della sciagura Gobbi, cominciando a pensare ad una squadra di governo, con la speranza che nel centrodestra spinti dall'antica paura di vincere, scelgano tra Zilli/Renzi/Berselli. La sconfitta del centro sinistra ha molti padri, partito ed alleati inesistenti hanno avvallato una politica disastrosa, vincere contro il candidato designato sarà una passeggiata, noi ci siamo già avviati da un pezzo.

martedì 30 marzo 2010

Day After

La lettura della stampa locale, il giorno dopo, è uno spettacolo divertente, inutile dire che abbiamo cominciato da quella di casa, il Corriere avrebbe preferito non uscire, meglio che ospitare Gnassi&Gobbi, il Carlino, s'atteggia ad ammiraglia, ha mantenuto un aplomb diverso rispetto alle pagine regionali, i nostri amici della Voce sono già atterriti dall'idea di vincere. Il quadro è dipinto, mancano tanti piccoli affreschi, la zona nord ha premiato il centrodestra in maniera vistosa, confermando la vecchia ipotesi che è il luogo dove si vince/perde. Sapete quanti iscritti ha il Pd di Viserba? Settanta, tali da dieci anni, non chiedetemi l'età media supera largamente la mia. Non sono state sufficienti le bombe, promesse, passaggi a livello che dovevano scomparire, alberghi incongrui, le feste, danze, fuochi di Mattia, le buche della via Palotta chiuse, per paura che cadesse il cane nero ed il padrone d'accompagno, è arrivato l'avviso di sfratto, possono fare ricorso allo Sceriffo del Paese.

Sette a Sei

Avevamo avvertito le prime scosse televisive nella nostra tv di riferimento, abbonati Sky da sempre, teniamo lo schermo acceso sul canale 100, quello dell'informazione perenne ed aggiornata. Sono largamente i più bravi, moderni, veloci, per ragioni di mera bottega in Italia è diventata la Red Tv, sono riusciti a far apparire Veltroni un grande segretario, seguito da milioni di persone inesistenti, perfino Franceschini l'hanno ripreso come fosse leader, con Bersani i tentativi sono stati vani, aveva promesso che il vento cambiava. Che sberla per il Pd, raccoglie cocci e disastri clamorosi, a dispetto delle fughe di notizie dalle procure ai giornali collegati. Il primo aspetto che affrontiamo è proprio questo, la sconfitta della politica dipietrista è evidente, a Rimini è un partito formato da mastelliani della prima e seconda ora, gli esponenti in consiglio non li conosce nessuno eccetto il sindaco che ne cattura il voto, hanno terminato per fortuna ruolo e funzione. I democrat più intelligenti e giovani hanno votato per Grillo, che ha condotto una battaglia contro il potere locale, Errani ha pagato pesantemente, siamo solo agli inizi, Delbono e..seguito, hanno pesato. E Rimini? Leggete NewsRimini, capirete tutto, il sito di casa osserva un rigoroso ramadan di lutto, è riuscito a carpire le famose frasi di Gnassi, per fortuna non mi sono fatto niente, assieme alla raffigurazione delle vittoria pidiellina rappresentata dalle liti continue tra l'eletto Lombardi ed il perdente Renzi, con 9 mila preferenze, molte più di Piva. Avete capito come stanno le cose nella nostra malgovernata Città? Il centrodestra nel 2011 può solo perdere una partita vinta a tavolino, lo dicono i dati del 2009, lo ripetono chiaramente quelli di ieri, l'alternativa è pronta, lo chiedono i cittadini, anche noi, che abbiamo  votato i governanti, i Grillini sono il segnale più veritiero, la loro accesa campagna è stata premiata, candidate Gnassi e mandate Melucci in regione, ci fate un piacere, partiremo dal 2-0, sarà dura voi avete Casadei.

Alla Vitali

Vitali non era il nostro Presidente, non per antipatia, lo consigliamo a tutti come amico, non adatto all'arduo compito del Pianificatore Provinciale. Enti inutili e dispendiosi come le Province, sono state caricate di responsabilità enormi nella gestione del territorio, Stefano è stato scelto da Melucci& Gnassi, per avere uomo fidato e meno problemi con le Varianti, iniziando dai Grattacieli di Legislatura, non che Fabbri li abbia ostacolati molto, solo sui ghetti dei poveri ha fatto il duro, meno sulle Murri e Novarese. Nella pianificazione è compresa anche la mobilità, dovrebbe essere così, alla prima prova, ha denunciato la conosciuta debolezza, neppure una riga della sbandierata complanare elettorale risulta corretta. Non lo afferma un comitato, ma il sindaco di Misano, aggiungendo il particolare che il tracciato ipotizzato, dato per pronto dal Corriere di Casa, era completamente diverso. Vitali non conosce questi problemi, mai svolto funzioni in grado d'apprendere i fondamentali dell'amministrare, ha gestito milioni in servizi sociali a nome e per conto, in quell'ottica è stato bravo. E' cresciuto convinto che per fare carriera fossero necessarie le potenti relazioni, non osare autonomia di pensiero, ubbidir tacendo. Siamo sicuri che tra un premio, una medaglietta, una targhetta, il Presidente abbia trovato il tempo per discutere con il primo cittadino misanese, corrente margheritina come lui, adesso si trova in un casino voluto, a Misano dimostreranno che le loro previsioni erano state concordate con la Provincia e dopo questi siluri, il buon Stefano dovrà fare un'onesta marcia indietro passando dalla vecchia circonvallazione politica. Siamo allo sbando, se questi sono i presupposti, possiamo crepare tranquilli, non la vedremo realizzata. Com'è possibile giocare con i cittadini elettori in questo modo? Tutti sanno, almeno speriamo, che il posizionamento di un'arteria di quelle dimensioni ed importanza deve essere un caposaldo della pianificazione provinciale, come fate a fidarvi di un Presidente così sbadato?
 

lunedì 29 marzo 2010

Maglie Nere

Avremo tempo per analizzare i risultati di queste elezioni che hanno assunto un carattere di assoluta natura politica, quando la Red Sky ha annunciato di non trasmettere alle 15 le intenzioni di voto, abbiamo capito che il vento per il Cavaliere soffiava ancora alle spalle, i risultati proiettati nelle politiche sancirebbero un trionfo. La nave corsara più veloce, la Lega, ha riportato un successo previsto, non di questa portata, assieme alla meritata vittoria di Grillo, cinque stelle di gloria per i blog. A Rimini il Pdl è di gran lunga il primo partito, i dati parziali testimoniano che la Città è cotta, pronta per essere divorata da un candidato appena credibile che non si chiami Gnassi, un'altra provincia traballante nell' impero di Errani, risultati miseri rispetto a quelli toscani, umbri, marchigiani, la vicinanza con la verde padania è pericolosa. L'antiquariato di sinistra ha preso la metà dei grillini, che in questa regione in nome del settimo comandamento, hanno condotto una spietata battaglia contro il sistema di potere, nel comizio in Piazza Cavour, Beppe sembrava leggesse un nostro articolo. Dopo questa salutare sberla, candidate il giovane-vecchio e mandate in regione Melucci, con le maglie nere?  

Sciopero

La risposta del Presidente a vita della Tram, Amadori alla Uil, ha innescato una polemica assurda, senza contorni definiti, i numeri degli scioperanti ballano come fossero in piazza. Proviamo a mettere in fila le cose, non facile con un interlocutore di quella pasta. Secondo Amadori, cresciuto nel sindacato, lo sciopero ha fermato l'80% degli autobus, con un'adesione del 20%, risposta stridente con la logica e la matematica. I mezzi non hanno circolato, punto, a Rimini se ne sono accorti tutti eccetto lui, bastano poche decine di persone per mettere in crisi il trasporto, figurarsi con le percentuali accertate. Il problema per l'ex sindacalista è che non può fare il mastino con gli operai ed occhi languidi al palazzo che garantisce il suo posto, le ragioni delle difficoltà dell'azienda che presiede da sempre, risiedono nello sperpero di risorse per mantenere in vita un'Agenzia della Mobilità+altro presidente a vita, la velocità di crociera dei nostri mezzi è la più lenta della regione, strade sempre intasate, mancanza di corsie preferenziali ed alternative alla mobilità privata. A questo aggiungiamo la colpa tutta  personale, di non avere trasformato il Tpl in una modalità culturalmente accettata, sostenuta, condivisa dalla Città. Basta salire su un bus per scoprire che la popolazione è formata da vecchi, extra e qualche ragazzino, mandateci le vostre percentuali.

Quartiere 3

Presieduto da uno degli uomini più fidati di Melucci, ha votato disciplinatamente tutte le varianti, dal Banco Alimentare a Via Portofino, seguendo la logica che quello che prepara il Capo va ingoiato. Stranamente, assieme ai fidati consiglieri si ribella all'ultima proposta, abituati alle cascate di mattoni, per una volta, con modesto ritardo ventennale, che l'Amministrazione propone una piazza-giardino nell'Area ex Cinema Mignon a Bellariva, i pretoriani si sollevano, disabituati a queste destinazioni. Se vengono erette palazzine sulla testa di Pertini, nessuno protesta, si piazza un monumento riparatorio ed avanti con le case. Quanti critici ci sono per un giardino, esprimono il loro parere, attenti alla spesa ed agli interessi dei due/tre svantaggiati, con la speranza domani di chiedere voto e consenso, se non fosse perchè non si vendono più, era meglio affogarli di case.

domenica 28 marzo 2010

A Cosa Serve?

Il ruolo della Fondazione sarebbe strategico se non fosse una casa di riposo per mandarini della politica ed industria collegata. Al loro confronto i nostri amministratori sembrano marziani, per quanto poco facciano, nel caso di Rimini niente, sono leghe avanti. Pochissimi cittadini conoscono il modo di eleggere, cooptare nelle segrete stanze i membri, le modalità dinastiche o familiari per indicare sempre quelli. L'ultima discussione è illuminante, non si parla di teatro, turismo, imprese, famiglie ma quanto possono rimanere in carica Aureli, Chicchi e Pasquinelli, la triade che governa(?) la cassaforte più importante e zeppa della Provincia. Non ci sono i loro soldi dentro, ma quelli di una Banca ben amministrata da sempre, non a caso uscita indenne dal risiko degli ultimi anni. Cosa fanno con quei soldi? Li guardano ogni sera prima di chiudere come faceva Paperone? Sarebbe un argomento serio per la politica nostrana, se ci fosse, nessuno s'avvicina, tentò l'azzardo Gambini tanto tempo fa, battè in ritirata con perdite. Avete mai ascoltato un Sindaco, Presidente mettere il dito nella piaga dei tanti miliardi inutilizzati, miracolosi per risollevare il territorio, se investiti degnamente? Le istituzioni all'interno contano come Benaglia, escono lamenti e litigi per ragioni di bottega, mai una traccia di una seria discussione sul ruolo d'assumere. Siamo convinti non certo da oggi, che Tremonti avesse mille ragioni con la tentata riforma, allora era troppo debole, oggi ha bisogno di quel denaro. Per mettersi d'accordo i tre litiganti possono copiare lo Statuto della Fiera o Congo, i presidenti hanno la stessa durata

Per Una Notte

Spettacolo incentrato su Berluconi, dell'altra faccia della medaglia, il Pd, non una parola, sfociato nel giustizialismo da quattro soldi, con Morgan uomo di regime. Siamo rimasti delusi, aspettavamo qualcosa di più intelligente, una scintilla che partisse dalla politica del basso consenso e chiedesse di mettere in piedi regole e paletti innovativi, ha ragione Grillo, due ore gettate. Un becero sfogatoio, segnato dalla scurrile e volgare esibizione di Luttazzi, con allegata offesa al popolo italiano cornuto, Benigni ha regalato una gag valida per tutti gli spot, fosse anche pasta barilla, Travaglio ha letto le sentenze preparate dai suoi giudici. Floris e Lerner denunciavano evidente imbarazzo nella fiera bolognese del dileggio, con Santoro sempre più Santone, il Cavaliere ringrazia.

sabato 27 marzo 2010

La Biciclettata

Proletari ed ambientalisti, strategia alla Gnassi, odiamo questa politica, ci sentiamo presi in giro da uno che pensa sempre di poterla raccontare. Ville nel mediterraneo, moto d'acqua, ferie a go go, pensione acquisita senza lavorare, campare da vent'anni bene di solo partito, fare il ragazzino a vita e.. girare in bicicletta con il nuovo compagno Franceschini. La stessa teatralità dell'abbraccio con Veltroni sotto l'Arco, un corto cinematografico da interpretare con finta ingenuità, usando il raffinato dialetto del Us pò fè, il giorno dopo aveva cambiato bici. Siamo convinti che non faccia apposta, è così, il prodotto più genuino di una cucina che ha smesso di sfornare piatti semplici, popolari, gustati e ricercati da tutti, Ceccaroni che riparava le biciclette è stato uno dei migliori sindaci, speriamo che questo continui a pedalare in altre direzioni.

Non la Vedremo

I dati importanti del Progetto della Nuova SS16, sono tre, presentata in vista delle elezioni, tempo di realizzazione 6 anni, costo 400 milioni. Il peccato risiede nelle cose non dette, Vitali, allevato da Don Benzi, è scusato, non ha dimestichezza, è personaggio inventato ad usum... pescecani, il trionfalismo dei giornali e siti di casa è preoccupante. per una riga d'assenso da chi la esegue sono trascorsi cinque anni. Il prossimo passo per la sola verifica di fattibilità ne farà trascorrere altri cinque, solo dopo si potrà pensare a progetti esecutivi, facciamo una previsione ottimale, altri cinque. Il Corriere di Casa, locandineggiava come cosa fatta, molti hanno evitato di transitare per paura dei lavori in corso. Quello che viene contrabbandato come fatto, ci rimanda rimanendo nel sano ottimismo al 2020, aggiungiamo l'individuazione ed attuazione degli espropri, adattamento idraulico, opere accessorie, cantierizzazione, appalti, intercettazioni relative, finiamo da incalliti ottimisti nel 2030. Noi non ci saremo, il nostro Dott. Scapagnini, non ha fatto una previsione tanto rosea, a dispetto di una prostata che funziona. Il Presidente Vitali conosce il costo di queste progettazioni o pensa di pagarle con un premio? Non abbiamo letto capitoli di spesa provinciali atti allo scopo, per il comune c'è la Holding o ci deve pensare il rieletto Errani, con i voti disgiunti degli albergatori? Questa indispensabile opera in ritardo con la nostra storia di almeno 20 anni, apre un problema nei rapporti con il centrodestra e la Lega, dichiaratamente contraria, la bagnina non fa testo. Un'altra presa per i fondelli, Vasco ad ogni provincia ha promesso, alle altre ha dato, noi mandiamo Melucci non può ripagarci con la circonvallazione. Cominceranno a fare le pulci al costo, ci vuole poco a profetizzare che aumenterà molto, un amministratore serio avrebbe emesso queste semplici considerazioni, almeno Magrini è stato zitto. Noi diciamo che si deve affrontare subito la tragica situazione, eliminare i buchi della circonvallazione, new jersey centrale ed adeguamenti in sicurezza laterali, per concedere una risposta accettabile alla mobilità, attirando il traffico urbano considerata la vicinanza con il centro, stoppando le rotatorie insensate, aggiungendo il nuovo casello autostradale in via Varisco, con la costruzione della terza corsia autostradale, sarà in grado di supportare il traffico turistico, l'Areoporto, Gros, Iper. Se condividete le nostre analisi, pratiche e realizzabili, in cinque/ sei anni, il futuro viene disegnato e pianificato nel Piano Strutturale che deve ipotizzare la Città Futura, il tema dello spostamento degli assi autostradali e ferroviari non potrà essere eluso per insufficienza di classe politica, la SS16 non la vedremo, Gnassi Sindaco forse sì, purtroppo.
 

Ragione a Tutti


Da quando lo conosciamo il Sindaco ha dato sempre ragione a tutti, non entra mai nel merito, sorvola o vola sui problemi, che siano No Global o Industriali non fa differenza, il consenso prima di tutto, quando la faccenda, sempre, diventa ingarbugliata, si astiene. Vogliamo bene a Rimini, combattiamo quelli che la rovinano, riteniamo inutile parlare di uno che non c'è. I temi posti da Focchi meritavano interlocutori diversi, perfino normali. Offrire il solito tavolo come risposta è imbarazzante, siamo al mercatone della politica, non abbiamo futuro e dal suo posto d'osservazione ha il diritto di ribadirlo, quando si ferma il mattone il resto agonizza. Quel poco che si poteva fare è bloccato per negligenza ed imperizia, miscuglio orrido d'incompetenza e sistema lobbistico, piccoli interessi particolari che prevalgono sul pubblico. si sono persi anni seduti ai tavoli della mobilità invece di costruire le strade, il Piano strutturale predica l'esatto contrario delle fumose teorie uscite dal camino del Forum. Sono ferme ai tavoli mille questioni, Stadio, Piscina, Porto, Teatro, Mercato, Murri, Novarese, Rimini Nord, il Piano Spiaggia pronto è stato sostituito con altro per non costringere a nessuna innovazione, non riusciamo a capire cosa abbiano i Russi da imparare sorvolando Rimini.

venerdì 26 marzo 2010

L'Acqua

In questi giorni d'elezioni uno dei temi più gettonati è la privatizzazione dell'acqua, legata a quello delle multiutility. Ci lascia basiti che in questa abborracciata discussione venga dato per scontato che a destra risiedano i venditori d'acqua ai privati, a sinistra i pubblici sostenitori del bene più prezioso del pianeta. Un'autentica menzogna, Grillo è capace di raccontare la verità, incassando un forte e giusto premio. In ER, siamo stati i propugnatori del più selvaggio regalo di un bene pubblico, ricavandone le briciole e mettendo in piedi un mostro che prosciuga le nostre fonti e tasche. A Rimini abbiamo fatto di peggio, la risorsa idrica favolosa del Marecchia, donata in cambio di quattro lire di promesse e posti per democrat con o senza morose culturate. Non è stata completata la corretta privatizzazione che deve avere come aspetto basilare l'utilizzo delle regole mercantili, la libera concorrenza. Si è passati volgarmente da un monopolio pubblico, forse accettabile, ad uno più ferreo privato, che decide da solo prezzi e gestione. E' stata la grande opera di Errani, solo un personaggio della sua forza poteva compierla, come nei seminari tutti sapevano, oggi tacciono, fanno le vittime dei cattivi destrorsi, spingono la gente in piazza. La collettività paga questo atto scellerato, ci siamo tenute le reti, con apposite società e posto al socialista di casa, chiamate Asset, che vengono affittate ai gestori con canoni da fame, come per i bagnini, non sono sufficienti per la manutenzione, avremo un patrimonio sempre più vecchio e svalutato, producono un voto in più nel Consiglio di Rimini. Vale per l'acqua come per il Trasporto Pubblico, gli ultimi autobus sostituiti pesano sul bilancio del Comune di Rimini, il vanto è di due dei tre presidenti ad vitam, Amadori e Fabi. Aziende zeppe di responsabili del niente pagati con i nostri soldi, se qualcuno, non il solito Detto/Fatto, andasse a vedere cosa ci costano in termini reali questi servizi, scoprirebbe che il trattamento di un chilo di rifiuto, costa come la produzione del pari peso di latte e grano, questa è la maggioranza di Rimini. 

Tavolo

Avevamo appena scritto che il Sindaco era scomparso, per non darci ragione, ha perso una delle poche occasioni che gli rimangono per tacere. Invitato a prendere la parola dal suo successore in pectore, Maurizio Focchi, al momento solo Presidente di Confindustria, che atterrito dal pensiero di sedere ad un tavolo con Renzi, ha subito declinato l'invito a vincere, meglio continuare ad erigere bellissimi palazzi di cristallo in Inghilterra che fare sedute spiritiche con le bande pidielline. Se dovesse vincere sarebbero guai, salterebbe tutto il castello dell'inciucio costruito pezzo dopo pezzo, non sarebbe Impresa Etica, meglio lasciare proseguire il cammino verso il disastro. Torniamo velocemente al Sindaco, nella risposta, con le stigmate del suo governo decennale, propone con inaspettata fantasia un nuovo prodotto politico-concertativo, un Tavolo, imbandito con altre novità chiamate Tecnopolo ed udite....Trc, definito una grande opportunità per le imprese. Abbiamo capito il diniego di Focchi, non vuole finire così  

La Mostra

Il sucesso della Mostra a Castelsismondo impone una riflessione, iniziando dai tanti anni passati senza utilizzare questo formidable contenitore e la speranza che non ne trascorrano altri dieci. Sul piano strategico è palese a tutti, eccetto gli abitanti del Garampi, che oltre al Teatro, la Piazza Malatesta serve per un utilizzo organico della Rocca, i pastrocchi di uno spostamento del Mercato per liberare il Campone e permettere una patacata come il Fossato è degna dei tanti propugnatori delegati. Sosteniamo da sempre che il mercato deve essere spostato nel Piazzale Gramsci utilizzando le aree Fer, nel frattempo togliete a Melucci-Gamberini-Arlotti  le vanghe per lo scavo.

giovedì 25 marzo 2010

AnnoZero

Santoro, ideatore, conduttore di AnnoZero, provoca più fastidio a sinistra che alla destra, dopo il lanciatore di madonnine è il responsabile di un recupero di consensi per un Cavaliere, che nel marketing non ha rivali, impostando una campagna elettorale aggressiva sul partito dei magistrati ed ancormen collegati, sta risalendo, in due anni dopo ogni miracolo è arrivato puntuale l'avviso di garanzia diretto o molto vicino. La pulizia di Napoli e la ricostruzione dell'Aquila parametrati a casi simili, hanno impronte incredibili, troppo evidenti per rimanere impunite. Abbiamo ascoltato un intervista di riccioli ed irpef dorati, nel cda della Rai non esistono traccia d'interventi del centrosinistra a suo favore. Il vittimismo paga, comincia il tour dalla Bologna di Delbono e..., trasmesso in diretta da Sky, che in America impallina Obama, in Italia è diventata la Red ufficiale. Nei riccioli di Santoro, alberga un progetto politico più ambizioso, diventare il collante dei diversi soggetti politici, dal Di Pietro stufoso con congiuntivi ed insulti, Popolo Viola, Grillini, Girotondini, la cultura che mal sopporta un PD nelle braccia di D'Alema, dispiace per Gnassi si era appena accasato con Bersani. 

Che Sorpresa

La Uil spezza il silenzio sindacale sui temi della Spiaggia, niente di memorabile, un segnale di presenza, importante e solitario, difficile considerarlo ancora di conoscenza dei problemi. Il Segretario Morolli Giuseppina, difende il libero transito sull'arenile, in tempi non sospetti avremmo pensato che l'intervento fosse preparato da Casadei, da quando ha preso l'ombrellone con Melucci, i temi della Spiaggia di Tutti non interessano più, disturbano gli amici del nuovo amico, brava Giusi, hai battuto un colpo, non hai fatto molto male, riprova, sempre meglio del collega Cgil. 

Il Turismo della Marchioni

Gambini e Chicchi paragonati all'Eletta Marchioni si ergono ad autentici giganti parlamentari, pensare che il nostro turismo sia affidato a mani tanto inesperte quanto innocenti, incute tenerezza e paura, per fortuna arriva Trademark Bonini che inietta tonnellate di fiducia e centinaia di migliaia di turisti in viaggio, è pagato per questo. Le polemiche innestate sui temi turistici, raccolte dai giornali desiderosi di riempire pagine vuote come gli alberghi, non sarebbero citabili se non per rilevare l'inconsistenza democrat. In ER  si salvano dietro Errani, da solo li vale tutti, se dovesse saltare, non per demeriti elettorali, questa regione piomba in Campania, i guasti del veltronismo ancora si sentono, Bersani ha capito che la rincorsa al Cavaliere è infinita, riesce sempre a smarcarsi, girare le bisce a suo vantaggio, non può essere questa la politica per un'alternativa, va bene per mantenere qualche regione, se il medico personale gli ha garantito una permanenza in vita superiore alla media ci/vi invecchieremo/te con lui.

mercoledì 24 marzo 2010

Compito di Matematica

Al Liceo Classico Giulio Cesare di Rimini una spiritosa prof ha mescolato logaritmi con il Cavaliere, il risultato è stato imbevibile per La Voce che ha dedicato l'intera prima pagina al taroccato compito, omettendo solo il cognome della rea di lesa aritmetica, il testo della Elsa Morante del 45 tracciava un ritratto di Mussolini adattabile a Berlusconi. Ognuno insegna come vuole, i magistrati possono dare indicazioni di voto, la Rimini Calcio ed il Basket scompariranno, si costruiscono Grattacieli e Centri Commerciali sul mare, che bella Città

Per un Sorriso

Le cronache dei giornali di casa e fuori, questa mattina hanno riportato la cronaca minuto per minuto delle ultime imprese delle bande pidielline in lotta. L'ultima battaglia è scoppiata nel Comune di Viserba, il consiglio ancora di quartiere, esaminava una delle tante stronzate che non interessano nessuno eccetto Mazzarino, consigliere aenne, questa  la parte bella, in quota a Renzi, quì viene il brutto. Scambiato un sorriso innocente tra i colleghi dell'altra corrente per uno sgarbo siculo, ha dato in escandescenze. Allora, dov'è la novità, a quante scenette di questa natura abbiamo assistito come spettatori o attori principali? Quando la politica era una cosa seria e si potevano mangiare anche le fragole, come canta Vasco, le passioni, le rivalità portavano a questi  eccessi, i confini erano chiari. Il renzismo è male incurabile in un partito che non c'è, il migliore alleato di Gnassi, se non avesse già tante cariche da solo, qualche cosa potrebbe arrivargli dal Pd, come premio e garanzia per mantenere le cose come sono. Per la cronaca, tutto è finito a baci&abbracci, quando parlate di cose serie, esempio mobilità ed i buchi nella ferrovia? In via Palotta sono state chiuse cinque buche.

E' Sparito

Quanti di voi amici lettori e giornalisti vi siete accorti della scomparsa del Sindaco? Non siamo malauguranti, allunghiamo la vita terrena, quella politica ha staccato da tempo la debole spina. Non esiste argomento che lo veda protagonista o comparsa, è assente dal dibattito, i suoi discorsi da quattro stagioni non ci mancano, è nostra cura segnalarlo, come  tante buche sulla strada. Con la partenza di Melucci per Bologna, sperando che Errani si salvi da Raisi, il campo si libera per l'eterna promessa Gnassi, con una sicura pensione alle spalle e con l'aiuto di Renzi che litiga anche con la Lega, giocherà la carta della candidatura a sindaco, facile e scontato? Non crediamo proprio, Nando Fabbri, silenzioso da mesi o lo sistemi in una Fiera indebitata ma sempre attraente, oppure sbarrerà la strada al giovane-vecchio, non hanno altro, costruiscono solo case e promesse eterne, la Marchioni nel pullman di Piazza Cavour ha partorito un progetto di legge sul turismo che girava nella federazione di rimini negli anni 80, la domanda da rivolgere alla prestata alla politica è per quale ragione il centrosinistra al governo fino a due anni fa non ci aveva pensato e provato, non aveva l'Unione giusta, con Casadei è tutta un'altra cosa?

Dalla Russia

 Tutti impegnati a portare russi a Rimini, dal Governatore Errani pronto a spendere milioni in pubblicità, al Vice che organizza truppe e strategie, per finire all'immancabile Aia di complemento, un avanti popolo che ringiovanisce.  Alle  grandi promesse seguono da copione i fallimenti, stile Fellini, aereo e fondativo, spendiamo più nella promozione che i presunti turisti nella nostra città. La verità la  raccontano coloro che trattano da anni con i russi, parlando di una Rimini che era più conosciuta di tante grandi città italiane, dopo  Roma, Milano, Venezia c'eravamo noi, sono venuti, non è piaciuta, non sono più tornati. Se fosse solo una questione promozionale basterebbe copiare dalla Versilia, città come Forte dei Marmi fondano totalmente il loro fatturato turistico su questi clienti. Il vero tema è il prodotto città, sacrificato sull'altare di interessi privati, che si chiamino grattacieli o albergatori che non vogliono nuove strutture o bagnini e chioschisti che brigano per non rinnovare la spiaggia, se aggiungiamo una rete commerciale con le gioiellerie diventate pizzerie al taglio e le boutique tutto ad un euro, la nuova cartolina fa rabbrividire, l'autore vola a Bologna come premio per averla realizzata. Il nostro amico Ciro, nel mercato russo da una vita, come noleggiatore d'auto, ci racconta che quando un turista gli chiede dove andare e divertirsi, lui risponde con la solita frase dei mille posti a disposizione, quando gli chiedono di essere più preciso ed indicarne qualcuno, la cosa diventa ardua, se non è sabato, al Marano e Paradiso non c'è un cane, il locali riminesi non sono apprezzati dalla loro cultura godereccia, potremmo dire di rivolgersi ai Bonini quelli che vedono sempre aumenti vertiginosi, scambiandoli con gli incarichi ricevuti.

martedì 23 marzo 2010

Caro Bruno

Caro Bruno, prendiamo spunto dall’ultima parte della Tua brillante lettera aperta pubblicata sulla Voce di domenica 21 Marzo, che si concludeva con queste parole; “… Recuperando i soldi destinati al Galli per metter mano a quella Metropolitana di Costa su cui occorrerà comunque ritornare.” Non è un azzardo lanciare certe idee al futuro Sindaco e (Vice)sindaco di Rimini (qualunque essi siano, purché diversi dagli attuali)? Siamo certi che non potremmo poi subire danni, visto le “Beautiful mind” locali? E poi proprio adesso, in pieno periodo elettorale, in cui quasi nessuno dei candidati parla di TRC nel suo programma? Il TRC ha uno strano effetto purgativo, provoca sempre una emorragia di voti. I dati sanitari lo confermano, basta leggere le statistiche delle elezioni amministrative di Riccione lo scorso Giugno, meno dieci per cento i partiti di maggioranza. L’unico vaccino preventivo non lo distribuivano le AUSL, ma noi dei Comitati. Non era una iniezione, ma un foglietto illustrativo, un volantino; non votate i partiti ed i personaggi favorevoli al TRC. Ha funzionato abbastanza, ricordi? Mai dire TRC, e se per caso Ti prendessero sul serio? Sai che per le “patacate” non hanno ossa. Se a qualcuno degli eletti venisse un domani in mente, poniamo, di spostare l’Arco d’Augusto? Immaginiamo gli eventi: variante urbanistica, la 140°. Approvata a maggioranza. Oggetto: spostamento Arco di Augusto vicino al Ponte di Tiberio, così una volta per tutte ci liberiamo di questi inutili monumenti storici sparsi in giro per la città, li accorpiamo tutti vicino al vecchio porto romano di una volta ed amen. Vantaggi: meno polveri sottili, i turisti scarrozzerrano meno con gli automezzi in giro per la città, meno rumore più sicurezza meno inquinamento più aree edificabili. Contropartita: è semplice, in Largo Giulio Cesare un bel Centro Commerciale con annesso Residenziale “High Quality” vista Corso. Vuoi che non spunti la solita Cooperativa interessata all’affare? Ti confidiamo un altro segreto: stiamo raccogliendo sul progetto TRC tutta la documentazione necessaria per partecipare alla prossima edizione del “Guinness dei Primati”. Abbiamo però un paio di difficoltà tecniche. Prima: le foto dei favorevoli al progetto, quali scegliere ed in quali posizioni, ma questa è superabile. Seconda: questa è la più dura, la lingua inglese. Non riusciamo a tradurre il termine “patacate”. Ne siamo certi, in questa categoria col TRC rischiamo di spopolare; se troviamo il termine esatto, che renda veramente l’idea, non ce n’è per nessuno. Ma forse queste cose è meglio non esportarle….
 Cordialità.
 Comitati “Rimini Città Unita” e “No a questo TRC” di Riccione.

Meglio Perderlo

Caro Casadei, invece di suggerire battutine al  nuovo scrivano di LiberaRimini, perchè non spieghi i motivi della folgorazione improvvisa che ti ha colpito, colpa dei CENTO NON FATTI E MISFATTI COMUNALI che fino a pochi giorni addietro erano il tuo patrimonio culturale letto pubblicamente? Vuoi forse raccontare che ti è stata carpita la buona fede socialista, non sapevi o non capivi? Come la metti ne esci male, non crediamo sia quello che ti angustia, speriamo abbia capito almeno che il tuo valore è dettato da una mano alzata a comando, il tradimento ci ha ferito, abbiamo capito di essere più pericolosi e forti di quanto sospettassimo, i capolinea della vita di solito sono posti sereni, le braccia di Melucci non sembrano luogo di villeggiatura.


Ragazzo Prodigio

Il Ragazzo Prodigio, vicino ai cinquanta, è contro gli apparati. Trascorsi 30 anni d'incarichi, il primo all'asilo nido di via Sacconi, senza lavorare un giorno, ha maturato a 30 anni una preziosa pensione, racconta che l'elezione di Vitali al netto dei 4/5comuni persi, è stata una vittoria, dimenticando che senza l'aiuto di Mirra&Nanni, ne avrebbe persi altrettanti. Complimenti per il meraviglioso pullman colore coldiretti, intestato come i banchetti della chiesa ai deputati democrat, esibito in Piazza Cavour, attorniato da un folla che la questura ha definito diecimila, tutti collaboratori di Piva. Anche i consiglieri regionali un pulmino usato potrebbero regalarlo, detratto dai loro miseri stipendi, Casadei è d'accordo, quello che dicono Melucci&Gnassi, è il nuovo verbo socialista, una folgorazione sulla via del Palazzo. Spinto dalla gomma scolastica, Gnassi si cimenta negli scrutini, bocciata senza pietà la squadra pidiellina, usando paragoni cinematografici, in sintonia con la sua eterna fiction politica. Che lezione magistrale dalla discutibile cattedra del comune capoluogo, ogni gallina becca dove vuole, i risultati si vedono, invece di guardare le travi del centrodestra, perchè non osserva, per una volta, i plinti gettati con le 63 varianti? Nel ferreo e depositato contratto con il Vice, non è terreno suo, presto arriva il Paganello freesba che è meglio.

Romagna Mia

Inizia Pini, conclude Bossi. La Lega, unico partito definibile tale, nel  futuro prossimo sarà strategica per la vita del centrodestra, regnerà nel nord, realizzando un sogno che fino a qualche tempo fa era oggetto di sberleffi e presuntuose dichiarazioni di inferiorità politica. La proposta di cambiamento della costituzione facendo votare solo i diretti interessati, permetterà la creazione della Romagna Regione, con voto plebiscitario ed il solito pd a mangiarsi mani e consensi. Il tutto si concluderà entro tre anni, in concomitanza con le elezioni politiche, dimostrando l'abilità politica del Senatur, l'intero centrosinistra è schierato contro, fare il pieno, sarà gioco da ragazzi, non a caso Errani non profferisce parola, difficile saltare come la Marchioni sul carro dei 17 comuni vincitori nella Valmarecchia.

lunedì 22 marzo 2010

Opposizione da Lavaggio

Sembra(?) che Maurizio Focchi, desideroso di potere lavare la sua auto anche nelle domeniche libere, abbia rifiutato il pressante(?) invito del Pdl per la candidatura a prossimo e sicuro Sindaco. Sarebbe una corsa alla Bolt, con vittoria scontata, ragione sufficiente per scongiurarla. Ci stanno riuscendo, dopo essersi accapigliati per due anni sul nome del capogruppo ed averne sfiduciati in diretta almeno due, i grandi geni del partito mai nato, si sfidano a colpi di lavaggio. Tra Detto/Fatto Renzi e l'Ing.Ravaglioli, che con la colpevole assonanza, non verrà mai candidato, è scoppiata la guerra dei lavaggi. Litigano sugli orari di queste strategiche strutture, Gioenzo da sempre voglioso di mettere le mutande anche alle galline è per un rigoroso rispetto degli orari, Sandro per la libera sciacquata. A voi decidere, noi diciamo solo che hanno un gran culo ad avere Berlusconi, che molte ne combina, però riesce a mettere d'accordo questura ed organizzatori, gli spettatori a Roma erano dieci volte superiori a quelli del segretario democrat Di Pietro, in Piazza Cavour a salutare il Pm più famoso dopo De Magistris, mancava tanta gente, oltre ai due consiglieri comunali e la bella assessora.

Le Buche di Dubai

Anni passati invano, mille tavoli e mille progetti, la realtà sotto gli occhi di tutti è una città piena di buche, senza un soldo per sistemarle, i cittadini dicono, che mossi da compassione per le tante cadute in diretta, hanno cercato con i mezzi più disparati di segnalare queste trappole, sarà mia cura non sa che buche prendere. Perché una situazione del genere? Eppure negli ultimi anni abbiamo speso centinaia di milioni in manutenzioni stradali, la risposta di molti tecnici ed aziende, in totale anonimato, per paura di ritorsioni, mette nel mirino il mancato controllo dei ripristini stradali per posizionare nuovi servizi, vi ricordate la bella figura delle righe blu sul lungomare ed il giorno dopo venne rifatto l'asfalto? L'incidente viene definito regola quotidiana, negli scavi stradali a distanza di pochi mesi il terreno presenta i primi avvallamenti, sgretola l'asfalto, dopo la pioggia, arrivano le buche. Il controllo che dicono in mano ad Hera, lascia perplessi, la metà abbondante degli scavi li realizzano loro, per acquedotto, fognature ed ogni tipo d'allaccio. Non parliamo di qualche spicciolo ma svariati milioni che i cittadini sborsano, i cari consiglieri che chiedono d'asfaltare le strade delle due preferenze, potrebbero imbastire una commissione d'indagine in grado di formulare un giudizio e rimedi, non crediamo giusto e lecito che rimanga un controllore poco controllato.

domenica 21 marzo 2010

Passeggiando

Passeggiando con la nuova nipotina, impegnato nel difficile lavoro del nonno, capita spesso, di scambiare quattro parole con i viserbesi. Senza facile ironia sulla difficoltà di reperirli in quel guazzabuglio di idiomi che caratterizza le nostre località balneari, è evidente che la trasformazione facile e redditizia di gran parte delle strutture alberghiere in residence ha accelerato il processo. La cosa che mi ha sorpreso è leggere sulla basculante di un garage il divieto di parcheggiare scritto solo in rumeno. Sorprese da vecchi, entrati velocemente nell'età dei ricordi, lo stupro della nostra località è avvenuto negli ultimi quindici anni, l'accelerazione negli ultimi cinque. Un comune senz'anima, popolato da quasi quindicimila persone, le due/tre parrocchie sono l'unico collante ancora funzionante, abbiamo vissuto momenti recenti da autentici separati dal mondo, non era la bufala della bomba la sola causa, sconfinata nel ridicolo come tutte le azioni di questa Amministrazione, anche le rare lodevoli, a dispetto della scelta della migliore impresa riminese, da oltre tre mesi l'unica penetrazione rimane serrata, la scelta è tra il passaggio a livello chiuso per 15 minuti della via Palotta ed un buco risalente ai primi anni 60, detto dei cornuti, che impedisce il passaggio a tutte le persone ed auto munite di prolunghe. Il traffico è talmente caotico che diventa rassegnato, piccoli lavori stradali sono maledizioni, la via Sacramora detiene il primato degli incidenti, l'unica arteria bellissima costruita è Rue Cagnoni, desolatamente vuota come la sua Fiera. Polo scolastico, zona artigianale, peep tra i più grandi della provincia serviti da strade di campagna asfaltate, mai allargate o sostituite da nuove. Il giudizio unanime dei cittadini se sfocia in una croce di repulsione per chi ci governa sancirà la vera rivoluzione post bellica, l'unica promessa mantenuta. Torno a casa avvilito, ricordo com'era la regina delle acque, pensando che ho creduto in Melucci e..Ravaioli e nei comunisti, quelli di una volta

Una Giornata Riminese

Esiste, pronto da cinque anni un enorme fabbricato adibito a Questura, dopo essere stato oggetto della classica variante che precede TUTTE le grandi strutture della città. Inaugurato dal Gabibbo, non è frequentato dai destinatari, i poliziotti e dirigenti della polizia sono martoriati nelle vecchie e scandalose sedi. Sarebbe sufficiente questa storia, mai indagata da nessuno, assieme al destino ignobile dello Stadio e Teatro per chiedere, coram populo, le dimissioni del Sindaco&C, con il divieto d'avvicinarsi a Piazza Cavour per almeno dieci anni, la stessa pena che ci ha inflitto con la sua ed altre presenze. Sapete cosa sta accadendo? Non lo apprendete leggendo i giornali, più o meno vicini, tanto meno il premuroso sito di casa, che ci ha prestato l'on.Marchioni. Il Ministro Maroni, nomen omen, sentendoli girare per questa ridicola storiella, ha deciso di fare da solo, ha preparato un bando al quale hanno partecipato i soliti. I due fabbricati presentati, non sono pronti, indovinate di cosa necessitano? Avete vinto il nostro Salvagente Biancorosso, occorre Variare le aree, capito come siamo amministrati? Come diceva il magnifico Totò e poi uno vota Lega.

sabato 20 marzo 2010

Mercato Ittico

Bertino Astolfi è diventato alfiere del Mercato Ittico, pur non sapendo di cosa parla, l'importante è fare boba, qualche titolo, un renzismo di difficile collocazione nella sinistra. Tornando al tema, stavamo pensando dove fosse, quando lo scrivano di questo blog, ha condotto un'altra solitaria lotta contro la scelta dei Gamberini e Ravaioli, desiderosi di spostarlo al Centro Agroalimentare, era forse troppo impegnato a manomettere il cartello di Marebello, spostato sei metri all'indietro, strategici per i destini della frazione. Lo amiamo, come lo abbiamo sempre amato, personaggio folcroristico, quasi genuino, non abbiamo mai capito cosa c'entri con Franceschini, tanto meno con la politica, sarebbe come confondere un tifoso da bar con Mou. La questione del Mercato del Pesce è molto semplice, caro Bertino, dopo cinque anni è ancora ferma come fosse il teatro delle canocchie, il piano particolareggiato che comprende tutte le aree demaniali è al palo, con la bella pensata di posizionare un museo tarocco in mezzo ad una zona industriale. Rimane un elemento importante di una serie di destinazioni da mettere in fila ed in regola: messa in sicurezza del porto con l'avamporto, al posto del brufolo di Arlotti, trasferimento del pescato in riva sinistra, liberando piazzale Boscovich dall'accampamento del consorzio, trasferire le forze dell'ordine in darsena per concedere più ormeggi ai pescatori, dotare sempre la riva sinistra, di servizi per la marineria, elettricista, meccanico, oleodinamica, riorganizzare lo scalo d'alaggio con il travel lift. Non avverte neanche l'aspetto più politico, mentre ai Signori della Sabbia tentano di garantire le concessioni per 20 anni, con una semplice verniciata ai capanni, agli imprenditori concessionari delle aree demaniali portuali, disposti ad investire milioni per realizzare una nuova zona artigianale, viene imposto il bando pubblico, ci fermiamo, mal di testa e qualche conato, mal di mare. 

Pareggiano i conti?

Non potevano sostenere che vi fosse un unico puttaniere incallito, ne hanno trovato un altro, al Cavaliere, come ricorda il giornale di casa, manca l'accusa di abigeato poi deterrà il record della più lunga percorrenza nel codice penale. Hanno raschiato gli ometti a D'Alema, se non la smette con le sue sfigate previsioni da unipol, prima o poi.... Gli atti su Berlusconi, dopo essere stati sbandierati su tutti i giornali, su Repubblica di più, sono stati inviati a Roma, il loro lavoro è terminato. Avanti con il prossimo, le previsioni non sono rosee anche nelle regioni più immacolate dalle procure, gli avvisi per l'ER si stanno facendo sempre più insistenti, se Raisi da Bologna annuncia che verrà presto colpito qualcuno più in alto di Delbono, si fa presto a fare due conti gerarchici, la differenza è che il centrodestra è allenato a queste campagne, le rivolta a suo favore come madonnine, per il centrosinistra la cultura travaglina, considera tutti colpevoli senza processi che non siano santorizzati. Non si ascolta un dibattito che verta sulle cose fatte o da compiere, da noi si trincerano dietro Errani, il programma è lui, Melucci non riescono più a mandarlo in giro in campagna elettorale, per la par condicio, il centrodestra gli ha chiesto d'astenersi, concedeva troppi vantaggi.

venerdì 19 marzo 2010

Renzi Gioenzo

Caro Renzi, il tuo insistere sul Teatro dov'era, com'era, con molte perplessità, riteniamo sia giusta battaglia per qualcosa in cui credi. La stranezza dicotomica risiede nell' insistenza sul Galli, mentre per la Murri hai tirato i remi in barca, trincerandoti dietro affermazioni che per un DettoFatto non rappresentano il massimo della chiarezza. Affermare che va bene tutto al posto del rudere vale ancor più per il Galli-Natalini-Cervellati-Garzillo. Sulla Murri ti potevi sbizzarrire, per uno che ha demolito Tiberio era una passeggiata. Potevi chiedere come possono essere rilasciati delle Dia senza titolarietà, in assenza della convenzione, un solaio all'ultimo piano che non ha titolo edilizio, arricchito con opere di accessibilità e vedute che creano un ulteriore piano fruibile. Sul piano politico, il caso diventa eclatante, reso paradossale dalle dichiarazioni di Campos Venuti, che afferma che sul mare vanno trasferiti i fabbricati esistenti e per la Murri nell'area ex lavaggio, per risarcire l'intervento, si propone una cascata di 200 appartamenti e per onorare le affermazioni di una zona mare senza auto permettono la costruzione di un enorme Centro Commerciale. Aspettando una risposta, di tua penna, non sappiamo di quanti collaboratori ti sia dotato, chiediamo di assumere la nostra proposta di trasformare la Murri in Albergo e nell'area lavaggio parcheggi sotterranei per gli alberghi di Marebello, come prevedeva il Piano Regolatore. E' una sfida per l'uomo che si caratterizza senza macchie ed ovviamente senza paure, se non ti occupi di queste vergogne, facile cancellare le poltrone degli altri e da decenni mantenerne due/tre per te.

Domanda

La domanda che tanti riminesi si pongono in questo periodo riguarda il perchè a fronte di un mercato immobiliare fermo, i prezzi non diminuiscono. Abbiamo girato il quesito a diretti interessati, operatori, compravenditori, non fermandoci ai soli mediatori. Le risposte sono articolate, cerchiamo il sunto, le proponiamo sarebbero interessanti anche per i produttori di varianti. Un imprenditore che ha acquistato o costruito un bene del valore di cinque milioni, con un mutuo di tre/quattro, mettendolo sul mercato, deve almeno fare pari, oggi la domanda non copre neppure il mutuo acceso. Si produce l'effetto "resisti", che non fa scendere i prezzi e peggiora il quadro immobiliare, accendendo contenziosi con le banche per le rate del prestito, quanto potrà durare? In altre realtà, la bolla sarebbe scoppiata da un pezzo, le gobbe create in anni di facili guadagni permettono ai cammelli immobiliari di resistere, sono nate più società ad hoc negli ultimi anni che bambini. Il nero accumulato aiuta la sopravvivenza, si vedono cantieri fantasma, con poche unità di albanesi e rumeni che fanno manutenzione, prima o poi il sistema è destinato a collassare. Il credito, con banche locali molto esposte sul fronte del mattone, non sappiamo quanti margini ancora possa offrire, l'aspetto che colpisce ed avvilisce è la non conoscenza del drammatico quadro, da parte della classe(?) politica, ballano le mazurche dei posti come se navigassimo tranquilli.

giovedì 18 marzo 2010

Una Seria Proposta

Pizzolante, per origini che affondano nella vera politica socialista, non quella mendicante, affronta con chiarezza esemplare i problemi del pdl riminese in vista delle regionali e dopo. La situazione è limpida, esistono due partiti, due apparati e naturalmente due candidati che si sfidano sul terreno amico. Condividendo il suo ragionamento, se la masochista sfida è vinta da Renzi, per il partito mai nato, sarà un brusco salto all'indietro, il campione dell'antagonismo è incapace di creare, unire, consolidare, è un bravissimo demolitore e lavoratore instancabile. Lombardi rappresenta da sempre Forza Italia, capacità nei rapporti, consolidata esperienza, gradito ai vertici del partito e dalle associazioni riminesi. Non è difficile la scelta, rimane da costruire il partito, la componente aennina che non si riferisce a Gioenzo, sostiene la candidatura di Lombardi, in teoria non ci sarebbe corsa, la bicicletta di Renzi fa paura, i mali di Rimini li conosce perfettamente, non ha mai condotto una battaglia urbanistica, perchè? La corsa, che riteniamo decisiva, per arrivare primi nel 2011, deve partire adesso, il primo problema sarà convincere la gente ad andare a votare ed esprimere il loro giudizio sui disastri combinati in Città negli ultimi dieci anni. A questo compito politico va aggiunta la scelta di un candidato a vincere, le parole di Pizzolante confortano, quelle di Berselli preoccupano, per compattare la variegata truppa del centrodestra, occorre scegliere un terzium di valore, l'identikit ci convince al punto che lo abbiamo citato per primi, Maurizio Focchi rappresenta l'ideale per conquistare e risollevare le sorti della città e per contrastare una candidatura che dietro la giovinezza anagrafica nasconde il vecchio comunismo. Un lavoro enorme da compiere, scelte da realizzare subito, cancellare patacate costose ed inutili, come il trc ed azienda collegata, trasferire le risorse nelle infrastrutture necessarie, partendo dalla viabilità. Abbiamo fatto un'indigestione di rotonde,  girano anche le palle, occorrono strade, circonvallazioni, asili, un programma serio per i primi millegiorni di governo. Noi l'abbiamo pronto da tempo, lo avevamo consegnato a Casadei, lo avrà portato in dono a Gnassi.

Le Regole

In Piazza del Popolo a Roma campeggiava sul palco una scritta condivisibile, applicare le regole senza trucchi, facendo riferimento all' incapacità del Pdl di presentare le liste nei modi e nei tempi previsti, dalle norme vigenti. La legge è legge, così hanno interpretato il decreto i giudici del Tar, superando lo scoglio della firma di Napolitano e dichiarandolo non applicabile. Data questa impostazione, la legge va rispettata sempre e comunque, anche di fronte al diritto di privare decine di milioni di cittadini di scegliere da chi farsi rappresentare. Non comprendiamo perchè  quello che vale a Roma, a Rimini diventi un'altra questione, parliamo delle assegnazioni delle concessioni demaniali. All'atto dell'entrata in vigore del Decreto MilleProroghe, erano pochissime le concessioni in corso di validità, ci chiediamo come sia possibile utilizzare questo strumento che prevede solo la proroga di contratti di concessioni in essere, per assentire i nuovi. C'è qualcuno a Rimini che si voglia prendere la briga di andare a verificare quello che affermiamo, oppure la risposta sta nel fatto che la legge va assunta nella sua sostanza, non nella forma, quello deciso dal Capo dello Stato per permettere di votare a milioni di italiani era un atto stravagante? Andrebbe tenuto in considerazione che la stessa proroga demaniale, si configura come fortemente discutibile, tenendo conto della sentenza del Consiglio di Stato che ha annullato il cosidetto diritto di insistenza, stabilendo che qualsiasi rapporto tra pubblica amministrazione e privati deve avvenire attraverso uno strumento che ponga tutti nella medesima posizione partecipativa. Sentenza ripresa dalla Corte  Europea che ha chiesto al Governo italiano di annullare la Legge della Regione Emilia Romagna che con la proroga di vent'anni annullava di fatto la Norma della Libera Concorrenza. Stanchi d'assistere a questi spettacoli milioni di Italiani, hanno deciso di non andare a votare, con il rischio reale che al confronto democratico, non più riconosciuto, si sostituisca, innescata dai due blocchi, la violenza delle piazze, noi ci arroghiamo il diritto d'insistere.


mercoledì 17 marzo 2010

Fumata Nera


Alla riunione per emanare l'Ordinanza Balneare tra le tante cose liturgiche da decidere, c'era anche la larghezza del libero transito, con i mosconai da un parte e bagnini-chioschisti dall'altra. Non hanno trovato nessun accordo, fumata nera, siamo in clima elettorale, Melucci per non scontentare nessuno, ha aggiornato tema e riunione. Si ripete lo stesso scenario della Variante Melucci al Piano Spiaggia Baschetti, essendo l'ordinanza uno strumento operativo è molto più complicato rimandarne la scrittura, i mosconai non fidandosi del Vice e del nuovo acquisto, hanno preteso che vedere fascia donare voto alla Lega, corrono il rischio di andare a Bologna per chiedere spiegazioni. L'aria si era fatta pesante, qualche presidente di categoria ha fatto considerazioni sul consigliere Allegrini, sperando di non essere intercettato. Prima di sbandierare assieme a Mussoni, la riduzione degli ombrelloni, non era meglio, per il forse assessore regionale, fare due conti, conosceva benissimo i riscontri da noi portati e quelli di Allegrini, per puro caso uguali ai nostri. Il paradosso è che tutti si dichiarano d'accordo sulla riduzione degli ombrelloni, non sarebbe più facile come si è sempre fatto, aumentare la distanza tra uno e l'altro? La ragione la spieghiamo noi, un'altra volta, copiatela pure, non vogliono che con un semplice doppio metro si facciano i conti in tasca ad un'indispensabile categoria, l'ultima misura dell'Agenzia delle Entrate brucia ancora.

La Spiaggia Allegrini

Consigliere Comunale in quota al grande Vecchio di Miramare, un pò al Pd, pensa di essere garante dei mosconai, almeno tenta. Dopo la lettura del nostro sito ed i precisi calcoli che abbiamo fatto sulla bufala dell'aumento degli spazi degli ombrelloni, si è convinto che con la Variante Melucci lo stavano prendendo per il...meglio tardi che fare la figura dei suoi colleghi, silenti, assenti, come fossero tutti il Casadei, che si è preso anche il blog La Spiaggia è di Tutti, di Melucci di più. Il bravo consigliere che deve riconoscerci diritti d'autore, con almeno una pubblica citazione, usato il nostro sistema informatico demaniale, si è accorto che sarà un ombrellonificio da prime linee, le più pregiate e costose con una lista d'attesa come al cup. La Voce questa mattina, dopo avere santificato i bagnini, si è forse accorta che è un processo di beatificazione carente, mancano i presupposti, a meno che non si assumano come tali le denunce presentate, con quelle cifre campare è il vero miracolo. Dove vengono messe le piscine previste nella Variante Melucci? Perchè non devono avere l'obbligatorio bagnino di salvamento, per Mussoni costano troppo anche quei salvataggi?

Gnassi Sindaco

Un appello, non prematuro, a tutti gli uomini e donne di buon senso, sinistra, destra, centro, credenti e non, operai, impiegati, imprenditori, professionisti, per creare un movimento che SalviRimini da un disastro annunciato. L'eredità di Ravaioli è drammatica, un mare di debiti, patrimonio svenduto, urbanistica a colpi di varianti, un vuoto infrastrutturale, sistema socio-economico al lumicino. In questo quadro, eleggere il funzionario di partito Gnassi, sarebbe suicidio di massa come stupide balene, staccare la spina del futuro alla nostra Città. Le poche volte che parla, rarissime quelle scritte, sembra voglia stupire, una cultura cinematografica, tipica di chi ha affrontato una vita assistita. E' carente di un requisito fondamentale, per affrontare un passaggio scontato anni 60 da segretario a sindaco, un'esperienza lavorativa, la madre di tutte le battaglie per campare. Questa è la ragione per la quale, per primi, abbiamo indicato un Maurizio Focchi, che produce lavoro per centinaia di persone, come ideale antagonista, contro il prototipo del vecchio-giovane allevato nella batteria postcomunista. Esageriamo? Avete mai ascoltato un discorso che verta su fatti concreti, amministrativi, ricordiamo il segno di vittoria alla Winston all'inaugurazione del Turquoise, lasciando ad altri il cerino acceso. Ha scelto la Marchioni, Vitali, l'assessore pieno di cinesi, non sono reati, profonde patacate sì, terminata la demolizione di un Partito, affidato il Forum ad Ermeti, i resti a Gobbi, con lui mai, lasciamo Casadei in ostaggio.

Paese Strano


Lasciando perdere per un attimo canoni e dichiarazioni dei redditi da spiaggia, la domanda è semplice: se qualcuno vuole richiedere in concessione un pezzo di spiaggia, senza licenza da ballo, cosa succede sul piano burocratico? Con quale motivazione l'ufficio preposto rigetta l'istanza? Il decreto parla di proroga e non di rilascio, nell'ipotesi che la concessione richiesta non fosse al momento dell'entrata in vigore rilasciata, dovrebbe essere sanata a posteriori, cosa che la legge esclude categoricamente. Ammessa e concessa anche questa forzatura, sempre nel caso che la richiesta fosse finalizzata all'adeguamento al piano spiaggia, a fronte del rinnovo atto a mantenere lo status quo, la concessione deve essere rilasciata a chi persegue il maggiore interesse pubblico. Ammettendo e sempre concedendo che l'ufficio demanio se ne freghi anche di questo e rigetti l'istanza, se il richiedente fa un ricorso al Tar, è chiaro che il tribunale amministrativo dovrà decidere secondo le sentenze emesse al riguardo dal Consiglio di Stato, che avendo annullata una legge di protezione, il diritto d'insistenza, non potrà che ripetere il verdetto, annullando la norma del prolungamento, senza parlare di eventuali richieste di danni nei confronti dei comuni. Non citiamo per non diventare la città degli avvocati, le conseguenze di un ricorso alla Corte Europea, hanno già deciso con chiarezza su cosa s'intenda per libera concorrenza. Aspettiamo cosa abbia da raccontare Mussoni, dopo l'omaggio alla Brambilla.

martedì 16 marzo 2010

Accordo

Il testo ufficiale lo abbiamo letto sul sito di casa, lasciamo stare la chiesa, ha problemi più urgenti. Si sono incontrati Gnassi&Gobbi e..Stefano Casadei, per la consegna del premio coerenza 2010. Il voto favorevole al bilancio del comune di rimini è stata la giusta motivazione, ci sono voluti quattro anni d'opposizione scritta da altri, letta da lui, per convincersi, una piccola riunione di famiglia ed il voto è tratto. Chi scrive, per l'ultima volta di una delle pagine personali più avvilenti, è ancora segretario riminese del Partito che si sarebbe accordato con il Pd, dalla famiglia Casadei non mi è giunto avviso di sfratto, pensano con coraggio invidiabile che abbandoni da solo un progetto affondato. Non parlo di vergogna, troppo forte il termine, un minimo di rossore politico qualche guancia dovrebbe assumerlo, rappresenta i voti di una lista d'opposizione, siede in consiglio con quella destinazione, letta benino le numerose volte che veniva preparato lo spartito, la breve permanenza in regione, aiutata da uno stipendio considerevole, cambia lo scenario, i nemici sono compagni fraterni, racconterà che è stato il voto in Francia a cambiare tutto.

Dopo

E' cosa certa  che dopo la tornata elettorale, Berlusconi preparerà qualcosa di eclatante, tanto più grossa in relazione al risultato elettorale. Gli elementi salienti sono tre, Lega, Fini, ed il ruolo del Cavaliere. La Lega mai come questa volta sarà l'elemento trainante del centrodestra, l'unico partito definibile tale, con organismi, rappresentatività, organizzazione, serietà ed un leader indiscusso. Probabile che Berlusconi giochi per un'integrazione non dichiarata, ma utile al suo partito mai nato, mettendo sul piatto che solo all'interno del suo schieramento la Lega ha possibilità di sviluppo infinite. Arriverà anche il momento dello scontro/incontro finale con Fini, anche per lui solo all'interno di quel mondo le speranze sono realizzabili, attraverso un'investitura in vitam. Il Cavaliere non può passare il resto delle sue aspettative terrene a difendersi, il numero delle procure ed escort è troppo elevato per la sua età, nessuno meglio di Gianfranco può rappresentarne l'eredità, tocca a lui accettarla. A questa ipotesi che tiene conto di tanti fattori, se ne contrappone una che forse sarà quella avverabile. Berlusconi è innamorato di se stesso, si piace, preferisce adulatori agli amici, non si fida di nessuno che non si chiami Gianni, non rinuncerà mai al suo ruolo, trascinando come Sansone i troppi filistei, si prepara a costruire un partito di promotori politici, pretoriani, milizie pronte a morire per la causa, questo scenario ne ricorda un altro doloroso e tutto italiano. 

Canterini


Siamo canterini stonati, anche trombati, gli unici che stranamente non hanno incarichi, figli, mogli, parenti, amanti assunti in comune e  società partecipate. Non ci sembra poco, accettiamo la critica, da qualsiasi parte venga, che non si chiami Casadei, fino a due settimane era nel coro stonato, la rapida conversione al canto non lo fò per piacer mio, ma per fare felice Melucci , non è fatto personale ma seria questione politica, facilitata da una famiglia che si trasforma nei resti di un partito. Che bello, basta sedersi a tavola per decidere i quattro posti, agli altri da Santarcangelo in sù e giù lo diciamo dopo,  meglio non lo diciamo per niente, li buttiamo fuori dalla famiglia.