massimo lugaresi
giovedì 12 settembre 2024
Con Conte o Vs Conte?
Conte è nocivo da forte e da debole, come una zanzara che si aggira alle Feste del Pd. Cosi Mario Lavia, leader (giornalistico) della corrente piddina, pseudo centrista, quasi Taianista, mostra la evidente ostilità versus Conte. Nonostante l'avvocato popolare sia ai ferri corti (molto) con Grillo, in attesa della pilotata consultazione, i grillini hanno una condivisibile posizione, nettamente contraria a quella che è maggioritaria (?) nel Pd. Ecco la vera "pompeiana" e scandalosa presa per il.. all'italiana. Un guazzabuglio definito partito che si regge, barcollando, su almeno tre gambe ostili fra loro, intente ad apparecchiare un campo largo, usabile solo con giubbotti antiproiettili e propina omelie non richieste. Anche le ex corazzate giornalistiche, dopo le obbligatorie propensioni atlantiche, devono inventare erotiche novità come quella dei parlamentari e ministri innamorati illegalmente, soprattutto delle consigliere. Mai successo? Il leader mondiale dei democratici fu sorpreso con la migliore consigliera sotto il tavolo che lo erudiva dal basso. L'avvocato del popolo a 5 stelle, nominato in una delle solite consultazioni decise, sembra particolarmente gradito proprio nei festival dell'Unità quasi deserti. Altra fine tra il comico e l'ilare della sinistra comunista. Non bastava Occhetto? Chiamami Città il rifugio (riminese) di Piccari e Melucci, fa finta di niente, sperando che i bagnini si ricordino chi ha voluto più bene. Male che vada l'amico Biagini si troverà accanto alla Salis, grazie ad una lotta finita a tarallucci ed ombrelloni.
mercoledì 11 settembre 2024
Sinner
L'immagine del fenomeno sportivo è (oggi) quella rossastra ed altoatesina, rappresentata stupendamente da Jannik Sinner. I tre giornalini sportivi, legatI sempre alla stessa greppia piddina, lo glorificano, dopo averlo tormentato oltre il lecito per un passaggio positivo del doping. Un'altra vicenda Pantani, squisitamente italiana, con un campione (troppo) vincente che dava fastidio a chi aveva investito inutilmente milioni nel ciclismo. Lo hanno svegliato per un controllo. Non hanno permesso il recupero concesso a tutti. Significa che (tutti) lo facevano e fanno. Poi il campione di Cesenatico ci ha messo del suo, sbagliando compagnie ed amori. Sinner è l'esatto contrario di una Enogu, l'immagine della campionessa da Nazareno (non tutto). Colore, aspetto, indole e vocazioni, lo portano al nord italiano, da cui è uscito per dedicarsi al tennis, diventato uno sport in cui prevale la testa al braccio, oltre al fisico bestiale. Rimango nell'ambito sportivo. Ho visto in tv l'ultima partita (persa) del Rimini. Ammiro i tifosi che mostrano la loro passione, senza pontificare con numeri e ricorrenze che tutti sarebbero in grado di mostrare. Alcuni esagerano nella senile confidenza con il calcio che (forse) hanno praticato nel cortile od in parrocchia. Ci sono però tantissimi tifosi e basta. Segnale che ancora è uno sport aggregante. Due sono i preferiti per diverse ragioni: Emanuele Pironi ed il grande Claudio Casadei. Passione e competenza. Non ho citato Lucio Paesani, per paura faccia un'altra lista. Lui è tra gli ultra. L'attuale dirigenza ha avuto e goduto di una ammirevole indulgenza ed accoglienza. Il risultato calcistico non sembra esaltante, meglio quello immobiliare. Spero sia una visione dettata solo dalle sfortunate esibizioni iniziali, la compagine però non sembra in grado di offrire di più. Il calcio è uno sport pericoloso se lo usi come passepartout. Rimane un Forza Rimini, sono già tanti i problemi che deve affrontare.
massimo lugaresi
martedì 10 settembre 2024
I Bravi
Niente da dire. La Sangiuliano Story ha mostrato ingenuità, pochezza e stupidità, nell'ennesima vicenda preparata e venduta impeccabilmente, mentre il governo Meloni, vero bersaglio, veniva colpito pesantemente. C'erano state le prime avvisaglie appena la premier venne eletta. Avevano colpito personaggi di contorno, anche familiare ma la Ducetta è sempre uscita elegantemente, mantenendo intatto il vantaggio elettorale. La regia delle intelligences, legate all'opposizione, credo alberghi nei giornaloni che nessuno legge, ma vengono utilizzati come armi pericolose per gli ingenui occupanti il potere democratico. Dagospia è il covo degli incendiari di professione. La storia di Sangiuliano avrà un sequel televisivo. L'accanimento democratico ha due ragioni, perfino comprensibili: l'impossibilità di formare una coalizione alternativa, con il fallimento del campo largo usato solo in occasioni locali, in regioni apparentemente ancora piddine e, soprattutto, la modestia e l'incapacità della segretaria eletta dai nemici. Credo siano quelli gli elementi scatenanti l'inferno del gossip. Clinton ebbe un trattamento signorile e quasi un perdono. I grillini vivono una antica diaspora tra l'inventore e l'usurpatore, ma l'ipotesi di accucciarsi accanto a Renzi, sotto la guida del ditino con 3 cittadinanze, credo sia, per loro, una eutanasica soluzione ed un regalo a Di Battista. Ho previsto la permanenza della vicenda su Dagospia e giornaletti collegati, per almeno un mese. Coperta impeccabile che permette di non mostrare la Schlein, una delle più grosse disgrazie della sinistra, dopo gli imbrattatori. I professionisti di Repubblica imperversano, dandosi il cambio nel colpire l'indifeso personaggio, ormai giunto al patetico. Se ci fate caso le prediche moralistiche, vengono da un partito in cui nel ventennio di potere, è successo tutto e molto di più, ma sono indirizzate al "bersaglio" Meloni. Occorre dire che questa storia, nemmeno originale, è stata preparata accuratamente, con una escalation di avvenimenti e presunte verità, davvero encomiabile. Si capiva che la destra non era preparata al potere da gestire, dopo i 70 anni nel ghetto. In alcuni campi, come la cultura, c'è stata una bestiale reazione degli occupanti. Radio, televisione, cinema, teatro e soprattutto le Stampe giornalistiche sono ancora appannaggio dei beneficiati dai precedenti governi. La Ducetta ha i "quasi" nemici in casa, rappresentati dal centro guidato dai rampolli di Berlusconi. Pensate davvero che il leader sia il monoespressivo Taiani? Sembra che questa vicenda di corna e mata hari campane, abbia prodotto un risveglio delle speranze democratiche. Lo vedremo nei prossimi appuntamenti elettorali. Non è nemmeno strano che il tutto sia stato organizzato nel momento di massima difficoltà del Pd. Anzi.
massimo lugaresi
lunedì 9 settembre 2024
GattoComunisti
La posizione dei miei (due) blog di riferimento piddino è stata diversa nell'affrontare il caso (rarissimo) della "pompeiana" che ha sedotto il ministro di turno e cultura. Dagospia ci sguazzerà per un mese, è il suo campo preferito e nello stesso tempo tiene la Elly al riparo da uscite incomprensibili. Apprezzabile (molto) il comportamento di Linkiesta. Eleganza e comprensione. Ho l'impressione che avremo una risposta da destra sullo stesso argomento. Rimane sempre la disparità mediatica delle due propagande. Ci sono però servizi che sono in grado di scoprire tutto. Troppo strombazzata ed usata come una clave contro la premier, una liasion come milioni di altre, dopo il fallimento di quelle familiari. L'attrice ha un futuro e forse un tribunale come palco. Rimane scandaloso l'atteggiamento, finto moralista, di Matteo Renzi che usa il Riformista per colpire il governo ed accreditarsi nel campo largo, inseminato con i nemici grillini. La stampa, soprattutto quando si trasforma in propaganda bellica "deve" rimanere nell'alveo democratico. Il dramma (si fa per dire) è rappresentato dallo sconvolgimento che nel Pd hanno causato due guerre procurate dall'America di Biden e da Netan, l'ultimo colonialista. Ha invaso la Palestina con la scusa di liberare gli ostaggi che Hamas ha rapito, sapendo però di scatenare la rappresaglia. Una guerra con voluti massacri. La sinistra, non solo si è divisa, come da tradizione, ma rende difficile il mestiere dei portavoce americani, annidiati nei giornaloni. La crisi governativa in Ucraina mostra un governo fantoccio che non indice elezioni, per comprensibili ragioni, solo inutili e ridicole invasioni della Russia, scatenando quello che finora Putin aveva evitato: bombardare tutto. Ora le carte di una augurabile cessazione, le distribuisce il Dittatore eletto. Altra amara sconfitta per gli atlantici tutti d'un pezzo. Mario Lavia di Linkiesta, soffre, non può permettere che le Gemelle Gedi e La Stampa siano sconfitte anche in guerra. La Meloni è intoccabile, anche attorniata da poca roba. Nel mirino delle critiche mondiali è finito l'ex nudo più famoso nel mondo. Secondo Mario Lavia, il tragicomico da due anni e mezzo, guida i "partigiani" contro l'invasore che vuole regioni, da sempre, russe. Una volta veniva chiamata liberazione.
massimo lugaresi
domenica 8 settembre 2024
Il Ritorno di Mario
La disperazione dell'opposizione, costretta a produrre talami scandalosi, vuole il ritorno (ennesimo) di Mario Draghi, il banchiere inventato dal Cavaliere. Il Parlamento Europeo, su supplica italiana, gli ha consegnato un incarico sulla competitività. Il mancato presidente della nostra repubblica, secondo gli influencer di Dagospia, sembra abbia compiuto un altro dei suoi famosi miracoli. Se non si fanno queste riforme l'Europa è finita. Il personaggio non demorde, spinto anche dalla debolezza del Pd diventato l'unico sponsor rimasto. Il rapporto definito horror servirà come agenda dell'Ursula bis, ultima spiaggia piddina. Inutile dire da chi Dagospia ha raccolto l'articolo. Le solite ancelle con Repubblica in prima linea pompeiana. Secondo il giornalista, sembra che i deputati abbiano applaudito (tutti?), una previsione di quelle mai azzeccate, serve però per rendere necessaria la permanenza della cosiddetta " maggioranza" Ursula che naturalmente esclude Salvini e Meloni. Intanto Fitto veleggia verso le sponde che contano. Il banchiere errante insiste: Se non si fanno queste riforme, se non si interviene seguendo questa direzione, l’Europa è finita. Lo ripeto: è finita. Ve lo dico perché questo è il mio incubo più frequente.
Nella sala che al sesto piano del Parlamento europeo ospita l’incontro tra Mario Draghi e tutti i capigruppo scende il gelo. Claudio Tito di Republica è un altro maestro dell'informazione, quella usata per le due guerre su procura lo dimostra. Godiamoci però il Ritorno di Mario.
massimo lugaresi
sabato 7 settembre 2024
Caporetto
In Ucraina diversi (?) ministri si sono dimessi e si va verso un (grande) rimpasto di governo, l'ennesimo, senza andare alle elezioni con la scusa della guerra, tornata, sanguinosamente dove è nata, allargando i confini. La sbandierata controffensiva ucraina, ingigantita dalla stampa occidentale, dipinta come una invasione della Russia, si rivela un (altro) disastro, consentendo al "rinato" Putin di colpire indisturbato. Le falsità che ci hanno raccontato si dissolvono al cospetto della realtà. La guerra non doveva iniziare. La procura americana affidata alla Nato ed i miliardi di dollari, mescolati con i nostri euro, hanno consentito agli yankees di evitare fughe e non coinvolgere un popolo stanco dei guerrafondai, tra poco votante. Il problema, sempre occidentale, è uscirne meno peggio possibile. Non possono abbandonare l'ex comico e nello stesso tempo mostrare chi è ancora il vincitore. Compito che le Gemelle Gedi e La Stampa conoscono benissino. Zelensky è nudo come una volta. Ha commesso l'errore fatale di allargare il conflitto per nascondere la realtà del suo paese. E' rimasto quasi solo. C'è però un altro aspetto (scandaloso) che vogliono nascondere: le previsioni dell'efficacia sanzionataria dei "nemici" russi. Un boomerang disastroso. Netan e Zelensky sono i due "problemi" dell'Occidente. Trump sembra contento.
massimo lugaresi
venerdì 6 settembre 2024
Veleno
Difficile resistere alla Meloni, usando "corrette" usanze della politica. I giornaloni ormai valgono due soldi, pur zeppi di personaggi strapagati per le markette. Allora usano Dagospia, indubbiamente il migliore divulgatore del gossip anche politico. Un blog che deve la sua fortuna (?) alla condivisione di articoli dei mesti accompagnatori all'opposizione, dopo venti anni di regime assoluto. Ventennio, in cui non scoppiavano scandali e corna culturali. Occore dire però che Sangiuliano non sembra uno Sgarbi, abituato a tutto. Nella liaision con la particolare segretaria, in quel calderone dominato da santi e monaci, i due si sono mossi come elefanti nella cristalleria del mondo puritano. Dagospia "sguazza" dopo avere trovato finalmente un pertugio della destra. Non è quello che credete, per cui è nata la storia. Ci hanno provato con la famiglia Meloni, ma è arrivata una risposta dura anche per le femministe con i riccioli. Non ne azzeccano una, dall'opposizione. Hanno inventato decine di previsioni funeste, alla fine ci troviamo uno dei governi con i dati migliori, senza Draghi. Non sarà perchè viene paragonato a quelli usati dal Pd? Con la cultura non si mangia ma si scopa. Il commento satirico (?) di Dagospia alla vicenda della "Pompeiana" distratta. Un condensato penoso e rabbioso della vicenda mai scoppiata nei casti seminari democratici. De Michelis, Veltroni, Melandri, Bondi, Franceschini furono esempi di provata astinenza. Non siamo arrivati all'uso della giustizia, uguale per tutti, ma alla nomina di "consigliere" personale di un ministro. I titoli, anche scolastici, la Boccia li aveva. Tutto quì? Legislatura assicurata dal Pd.
massimo lugaresi
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