venerdì 21 marzo 2025

Zitti Tutti

Parla Draghi. Ma non dovevamo sentirti più? Il vangelo bellico di Davos è in pericolo, allora viene ripescato Mario Draghi, il migliore dei diffusori. Sconfitto in tutte le sue ambizioni, è la riserva mediatica per le grandi occasioni. La loro guerra è la più grande, fosse anche l'ultima per tutti. Mario Lavia, fedele divulgatore scientifico di Linkiesta, esulta ed ordina il silenzio per tutti. Abbiamo abbondantemente superato il limite della malsana idiozia, seguendo il canovaccio europeo di alcuni presunti leader che nessuno vuole, nemmeno nei natii paesi. La nostra politica (?) sballottata si divide, ma il potere di governo li riunirà. Il Pd è impresentabile ed insostenibile. Zitti tutti, parla Mario. L'intervento al Senato di Draghi sul riarmo è il primo passo (?) per costruire una competitività europea. Diventiamo armaioli competitivi. Sono arrivate anche le indicazioni su come rafforzare ReArm Mario, con l'inevitabile aumento del nostro debito pubblico. Intanto in Sicilia e non solo, le attese sanitarie sono arrivate ai due anni. Non credo che alla Ducetta il "protagonismo" senza elezione di Draghi sia gradito. Il virus bellico ha soppiantato quello uscito dai magazzini (cinesi ?) della morte. Donaldone che i giornali della propaganda democratica continuano a chiamare il Tycoon, li ha terremotati. Ne approfitta Netan, continua imperterrito il suo accurato sterminio.
massimo lugaresi

giovedì 20 marzo 2025

No ReArmEu

La noiosa macchina della pace di Schlein è la migliore garanzia per Meloni, così Mario Lavia ha sentenziato su Linkiesta. Toglietemi tutto non la mia Ursula. Una caduta della (cosiddetta) sinistra dal ridicolo nel patetico. Il (suo) Pd abbandona ogni ambizione riformista e si rinchiude in una sinistra identitaria con Fratoianni, Conte e Landini. Per (tentare) di battere la Meloni, andavano benissimo anche i Tesla familiari, quando tocchi le armi di Davos significa disubbidire alla religione imperante. Non è neanche vero che una opposizione così è il miglior regalo per la destra al governo. Anche in quello schieramento ci sono profonde divisioni, destinate ad incancrenirsi. Quanti sono i cittadini che non condividono l'altalenante atteggiamento della destra? Una tornata elettorale sarebbe la corretta risposta. Pochi quelli che la vogliono, troppo rischiosa per tutti, eccetto i grillini che giustamente si smarcano dal Pd, diviso malamente. Non è più la vecchia distinzione tra l'occidente del gendarme americano e l'unione sovietica, sfociata solo in una guerra fredda. Le parti si sono mescolate e rovesciate. Putin e Trump dialogano e costringono l'Unione Ursula a seguire il nucleare maschione Macron e l'antica passione bellica dei britannici, esuli dall'Europa. La posizione del Presidente Mattarella è nota, mai come adesso sbandierata apertamente. La Giorgia Meloni cammina sulla fune, interpretando diversi copioni, per mantenere la maggioranza. Taiani sguazza nel comodo centrismo, rappresentato però da personaggi destinati a scomparire. I punti di riferimento dell'occidente cambiano, il trumpismo viene scelto come nemico, anche con valide ragioni. Gioca tutto con la pace e la cessazione delle guerre. I dazi sono il prezzo che paghiamo? Nessuno aveva pronosticato una rivoluzione di tali dimensioni. Il Buono diventa Cattivo, i Brutti rimangono tali.
massimo lugaresi 

mercoledì 19 marzo 2025

Un Miliardo

Un miliardo di ragioni per condividere il Parco Eolico nell'Adriatico. Non sono sufficienti? Arriveranno altre, eolicamente sparse. Io invece sono (da sempre) contrario al riempimento del nostro mare con un Parco (?) Eolico composto da 51 mostri, piantati a 12 miglia, 31 km, come andare a Cesena. Perchè caro Melucci scrivi sul (tuo) Chiamami Città: Fermiamo il parco eolico di fronte alla nostra costa? Già deciso? Cinquantun mostri, solo a 12 miglia dalla costa, oltre alle deprecabili piattaforme, concesse in tempi e convinzioni molto simili alle attuali? Nemmeno io credo sia un danno per la nostra economia, è messa talmente male, da non sentirlo, anzi qualcuno penserà, come hai tentato, possa essere una attrazione per le gite in barca. I problemi (tanti) creati alla pesca sono sormontabili, tanto anche quel settore non se la passa bene. Insomma siamo nel migliore dei tempi auspicabili per sporcare il nostro skyline. Con il nostro senile turismo, neanche con gli occhiali, le vedi dalla riva.
massimo lugaresi 

martedì 18 marzo 2025

Le ancelle dell'Informazione

Per trovare qualche spunto non allineato, devi ricorrere sempre a Travaglio. La difficoltà di nutrirsi con una informazione corretta, quindi doverosamente vera, aumenta. Le pagine dei giornaloni, in particolare quelli con l'elmetto di Elkann, sono diventate senza spinte, spudoratamente devote al vangelo di Davos, che predica la guerra. La splendida notizia di permutare auto invendibili con carri armati dotati delle migliori garanzie di pagamento è una "fortuna" legata agli eventi bellici scatenati ad hoc. Si diceva, una volta, che almeno ogni 30 anni, si "deve" scatenare l'inferno per prosciugare i magazzini pieni di armi. Quelli statunitensi hanno chiuso i battenti del servizio di gendarmeria mondiale. Sono nati altri concorrenti che silenziosamente sono (forse) più forti. La corsa all'armamento per gli Stati Uniti, nella versione trumpiana, vale solo per la difesa dei confini. Per la Groenlandia e Panama può fare eccezione. Detta così sembra cosa semplice. E' una rivoluzione. Basta vedere cosa succede nel nostro paese che ringrazia gli alleati per la liberazione dal fascismo, solo dopo che i russi avevano sconfitto il nazismo. Hanno però meticolosamente bombardato città e causato migliaia di morti, lasciando anche qualche nascituro (stranamente) nero. Peccati perdonati. Cosa succederà con le (tante) stazioni imperanti in Italia e non solo? L'esercito della Nato esisteva ed è stato impiegato spesso. Cambia però il generale, la collina la possiamo fornire noi.
massimo lugaresi                                                                               

lunedì 17 marzo 2025

Guerra Sia

La terza guerra, imminente e democratica, sarà quella innescata nel Pd per sconfiggere la Elly Schlein e trasformare definitivamente il partito nella (falsa) Democrazia Cristiana, definita, prudentemente, progressista. Niente di strano nel ritorno del centrismo, sempre utile per governare. Poco diverso da quello renziano, con (ancora) la presenza di Prodi, il gatto nero della sinistra. Ci saranno i turbamenti di Taiani che si muove telecomandato dagli eredi del Cavaliere e succube della Ursula. La rivoluzione iniziata da Trump avrà ripercussioni in diversi paesi, abituati alla imperante religione stellata.  Grande occasione per i cinque stelle, trasformati in partito, con Travaglio segretario. Avrebbero la classica prateria da cavalcare. La componente del Pd, a loro vicina, trova una allettante collocazione, nasce il partito della moderna sinistra. I giornali o ex giornaloni, non si muoveranno per comprensibili ragioni, dal convegno di Davos. Usano i partiti per i loro fini e pensieri. Ci sarà sempre uno Zelensky da rivestire ed iniziare una guerra per ripulire i magazzini mortali. Un sogno? Lo vedremo, per me è gia iniziato. Non so se vedrò la fine. Mi aspetta Todro, correva più veloce. 
massimo lugaresi

domenica 16 marzo 2025

Se ci siete

Fate un fischio o battete un colpo di cannone. La lettura di Linkiesta diventa sempre più indigesta. Hanno scoperchiato il (loro) pentolone Davos. Ci sono migliaia di miliardi in euro pronti per trasformare auto invendibili in armi destinate alla difesa dal (loro) nemico. I nostri deboli partiti si sono naturalmente divisi, i Fratelli d'Italia hanno indossato i panni della comicità, però senza elmetto. Era troppo facile vincere contro il Partito di Prodi, affidato alla Schlein. Pur con 3 cittadinanze che urlano il contrario, la Schlein ha maturato la convinzione (corretta) di contrastare l'armamento della Ursula. Rimane la sconvolgente realtà di un partito, proveniente dalla sinistra storica che si confonde con guerrafondai al soldo. I padroni che dettano il canovaccio non sono più americani ma imprenditori della morte europei. Il duo Macron&Starmer per ragioni diverse tira la volata. L'Europa disegnata dal vecchio pastrocchione si è naturalmente divisa, ridicolmente. Niente sarà come prima, ci sarà l'inevitabile rimescolamento e cambi improvvisi. Giocano con il nostro destino e quello di figli e nipoti. Dobbiamo armarci, dimenticando la montagna di debiti accumulati e problemi sociali che ereditiamo da Garibaldi, scatenendo una guerra con possibili effetti nucleari, per festeggiare il tailleurino bellico della Ursula? Brava Elly, vai in piazza con Conte, lascia perdere gli attuali socialisti, sono sempre un passo avanti. 
massimo lugaresi

sabato 15 marzo 2025

Dagospia: Tu Quoque?

L'intelligence (riunita) di Dagospia ha sentenziato che il Pd è finito gambe all'aria, sempre mostrando qualche strano genere. La linea definita anti-europeista della Schlein imbeccata dal mentore Landini, contraria al folle riarmo europeo, ha "spaccato" la direzione democratica, lasciando alla democristianeria occupante, il compito di ricucire le correnti. Doveva succedere prima o poi. La guerra di Netan aveva costretto i partigiani della pace a nascondere l'amata bandiera palestinese e dimenticare le marce. La guardia imperante, quella di Prodi e Zanda, con la recente intrusione dell'Alessia Moriani, cercano di impedire alla loro ex allieva di rompere l'armocromatico partito. La mancanza di potere ha accelerato le crepe, aumentando le distanze dei protagonisti. Sembra che gli ex comunisti siano con la Elly, mentre i cosiddetti riformisti, cercano un leader "diverso" dalla Schlein. Partito ondivago, indeciso, imbelle, portato a spasso nelle piazze da Conte dopo averlo purificato nei numeri. Solo Repubblica vede sempre il Pd in ascesa, come la Juve con lo stesso padrone. La rivoluzione di Trump ha colpito il mondo, iniziando la cancellazione della cultura imperante e del nostro vino. Non a caso gli attori che la promuovevano lasciano le ville hollywoodiane. I dazi imposti sembrano le nuove armi di Trump. Al solito il nostro paese recordmen del debito pubblico riceve le briscole più sonore. Abbiamo concesso agli States di impadronirsi della penisola dopo averci bombardato a raso, sempre dopo che i "nemici" russi avevano sconfitto il nazismo. Non abbiamo più la gigantesca protezione americana e i geni europei trovano subito un nemico per riarmarsi. Saranno gli eroi di Davos.
massimo lugaresi