sabato 14 dicembre 2024

Ridere o Piangere



Impaginare Dagospia, tutti i giorni, nonostante grappoli di tette&culi, è diventata ardua impresa. Non per mancanza della materia prima e nemmeno la seconda, la colpa è del mondo che circonda il movimento radical chic. Residenza estiva Capalbio, invernale (penso) Cortina, natalizia Scala di Milano. Condivide, doverosamente, cosa scrive La Stampa e (sempre) Repubblica. L'ultima condivisione con il giornale degli Elkann, tifoso del Toro e ostile alla Juventus, fa capire anche dal (facile) lato calcistico perchè Stellantis stia mostrando il lato peggiore di una dinastia da chiudere. Da tempo invoco (solitariamente) la vendita della squadra zebrata, al migliore offerente. L'uscita di Agnelli Andrea, segnò l'inizio della fine tragicomica. Nel calcio si concede troppa importanza agli allenatori, ma, eccetto rari casi, i costruttori delle fortune sono gli addetti al mercato. John Elkann, fotocopia del miliardario, per eredità familiare, non sarà mai un Elon Musk. La vicenda Tavares insegna come si comporta e di chi si fida. La Stampa scrive, Dagospia "condivide"un articolo di quelli "mi vien da ridere" se non parlasse dell'infinita guerra tra Ucraina e Russia. Il giornalista Ettore Sequi, afferma che la resa di Zelensky non conviene nemmeno a Trump. Sono caduto, tanto dovevo scendere. La capitolazione a Putin sarebbe una sconfitta, non solo per l'Ucraina ma (anche) per gli Stati Uniti. Accidenti occorre scrivere sul giornale più atlantico non si può, per affermare una simile banalità? Chi ha voluto, pensato, organizzato, finanziato, addestrato una guerra su procura che doveva portare ad un allargamento dei confini difensivi della Nato? La risposta è talmente semplice che fare finta di niente è offensivo. Oppure vige ancora la regola universale per cui agli Stati Uniti è permesso tutto? Sempre secondo il manuale del perfetto atlantista, la sconfitta, prevedibile prima ed inevitabile adesso, minerebbe la scarsissima credibilità dell'ex gendarme guidato (?) da Biden, dispensatore di indulgenze familiari che rasentano l'insulto. Questo dimenticabile presidente, corre il rischio di essere ricordato solo come perdente. Trump dovrà essere invece ricordato come quello che garantirà la sicurezza della nazione ucraina. Un altro del club giornalistico "tanto dovevo scendere". Netan non ha bisogno di procure, le guerre le allunga dove e come vuole. Anche Donaldone lo asseconda, gli ebrei americani sono quasi pari a quelli in Israele.  
massimo lugaresi

venerdì 13 dicembre 2024

Politico


Piove sul Pd bagnato. Non c'entrano le terribili previsioni che ci propinano anche per una pioggerella, ma l'incoronamento della Meloni come la più "influente" in Europa. Non ci voleva, cosa si può fare adesso per coprire la presenza (inutile) della Schlein? Botta mortale per i miei due blog di riferimento, al contrario. Secondo Il Politico fondato da Bruno Leoni, la Giorgia, anche Meloni, è la persona più potente in Europa. Però la Elly ha Landini. I blog del piddismo radical chic, cercheranno di avvilire l'incoronamento, con battutacce od epiteti legati all'olio del fascismo, allora di moda. La terza guerra siriana durata poche ore, dopo anni di eccidi in silenzio, come nel Donbass, è piombata sul Nazareno, dividendolo ancor più. A quale cittadinanza si aggrappa la segretaria, con il sindacalista del venerdì sciopero? Erdogan il vincitore che non puoi nominare, ha messo un altro zampino nei terreni a lui vicini. Non ha bombardato o mandato carri armati, per "pulire" il vicinato, come sta (ancora) facendo Netan. Giorgia Meloni «la persona più potente d'Europa» secondo la classifica per il 2025 di Politico, ha garantito la permanenza di questo governo, anche senza i preziosi consigli di Calenda. Chi chiami se vuoi parlare con l'Europa? L'abbraccio fastidioso ed irritante con i grillini, mostra un partito disposto a tutto per tornare o rimanere in quel poco di potere. Conte ha vinto usando i presunti iscritti alla piattaforma. Rimane una scelta prima di cessare l'esercizio del voto. ma Giorgia Meloni è la più potente in Europa. Anche la bile tracima.
PS Il carro della Juve è strapieno. Hanno lasciato a Ziliani del Fatto Quotidiano, un posto, vicino a...
massimo lugaresi

giovedì 12 dicembre 2024

La Storia Siamo Noi


Eia Eia Baccalà. Titolo in Prima Pagina di Dagospia. Benito (Mussolini) non aveva in testa solo il fez, ma (anche) un paio di corna. La figlia Edda ne era convinta. Il libro di Giordano Bruno Guerri ha consentito al blog, pieno diTette&Culi, di ricordarcelo. L'amante della moglie Rachele era un giardiniere bello, aitante, naturalmente romagnolo. Sulla Schlein invece è caduto un silenzio osservante che nemmeno Dagostino può abbattere. Rachele la moglie del Duce, viene definita nel Benito, ultimo libro di Bruno Guerri, piccola, bionda, occhi azzurri, belle gambe e romagnola di Predappio. Era donna risoluta che aveva fatto la domestica e la guardiana di capre. Lo scrittore famoso anche per avere espresso giudizi e visioni del fascismo contro corrente, ha scritto che Mussolini "fece anche cose buone". Nell'ingegneria idraulica sicuramente, è successo anche a Renzi nel suo ventennio a sinistra (?). In attesa di conoscere e capire meglio la rivale della Meloni, ci dobbiamo accontentare di quello che passa la propaganda piddina. Ci mancava la terza guerra su procura di Erdogan, il premier che gioca sempre sul filo del rasoio, spesso vincendo. Per non sbagliare, il rivale Netan, si porta avanti con i lavori e le colonie, bombardando 300 volte la martoriata Siria, liberata. Le notizie che ci riservano le reti italiane sono ridicole, come il loro atteggiamento. Hanno l'eterna paura delle scomode verità. Non ci considerano in grado di reggerle. Il giudizio sul fondamentalismo dipende sempre da chi lo denuncia. Per gli americani, dopo il massacro e la distruzione del grattacielo, erano terroristi da rincorrere in tutto il mondo. Quando colpiscono il nemico russo allora so' bravi ragazzi con barba e niente velo alle donne. Non vi sentite, pesantemente, presi per...la notizia?
massimo lugaresi

mercoledì 11 dicembre 2024

Bingo

LInkiesta è in festa. Non c'entra la (unica) concezione immacolata o le prossime vacanze o un discorso comprensibile della Schlein. La ragione è politica, molto occidentale, anche se dista centinaia di kilometri dal Nazareno. E' caduto il regime degli Assad, durato mezzo secolo. Non ci sono state elezioni democratiche solo un cambio violento di padroni. Al posto di Assad è arrivato uno jhadista che, dopo cinque anni di galera americana in Irak, è diventato, improvvisamente, "moderato". Linkiesta, blog della compagnia radical chic, festeggiava (?) un cambiamento che potrebbe essere di gradimento delle stelle e strisce, se non ci fosse Donaldone. Intanto Netan ne approfitta per fare l'ennesima invasione, con la scusa della sicurezza israeliana. Avremo nuove colonie della pace. Ormai di Zelensky ne hanno le pa..piene tutti, eccetto Crosetto. La ragione dell'entusiasmo, francamente prematuro, risiede nell'appartenenza del dittatore Assad al club Amici di Putin. Però per mezzo secolo, ha tenuto lontano il fondamentalismo. Prima di gioire con la segretaria, aspettate la conferma delle promesse di Al-Jolani. L'ultimo Assad si è rifugiato in Russia, mossa sufficiente per scatenare il battimani di mezzo Pd. Questa vicenda è un altra spinta per la divisione della sinistra. Ha troppe sintonie con gli amari risvolti in Wietnam ed i recenti in Afghanistan. E' calato il silenzio americano e noi lo rispettiamo..in silenzio. 
massimo lugaresi

martedì 10 dicembre 2024

Socialismo 4 Stagioni

Abbiamo sperimentato, anche noi, la stagione del socialismo 4 stagioni. Craxi era il mentore. Per un periodo sufficientemente lungo, il Partito Socialista, con un modesto dieci per cento, ha governato l'intera nazione. Localmente ed in parlamento. Frutto di una visione che rispetto a (noi) comunisti li vedeva (almeno) venti anni avanti. A Rimini, nel giro di poche ore, ci trovammo all'opposizione, con lo stesso sindaco. Esperienza istruttiva. Oggi riesci a capire le difficoltà del Pd, ingigantite dalla Schlein, ennesima beffa di Prodi. La Francia, secondo il vangelo radical chic di Linkiesta, può uscire dalla crisi, separando i riformisti dagli estremisti. Il Parti socialista si è (naturalmente) aperto come fosse una vongola. Propone nuovi (?) scenari per il governo, che finalmente può provare a liberarsi della France Insoumise di Mélenchon e della destra di Le Pen. Così Macron riprende le redini del gioco. Capito? Permettere al maschione francese il galleggiamento, senza voti. Si fa questo ed altro. Importante non andare a votare, a meno non ci sia una corte che ipotizza ingerenze russe. Il blog radical, spesso chic, spera di staccare i riformisti dagli estremisti. Il partito socialista si dovrebbe staccare dalla casa di sinistra per andare con Macron, il Renzi d'oltralpe. Il segretario del Parti socialiste Olivier Faure, è stato ricevuto all’Eliseo e si è detto pronto a discutere di «concessioni reciproche» con i macroniani. È un sussulto di responsabilità in un momento delicatissimo in cui la Francia ribolle, non una scandalosa scelta, senza il consenso dei cittadini. Tutto il mondo è paese, noi no.
lugaresi massimo

lunedì 9 dicembre 2024

Loro Possono


Francesco Merlo appartiene alla lunghissima fila di quelli che, con il patentino radical chic, possono dire e scrivere quello che vogliono. Di solito iniziano il lavoro nel Corrierone, stranamente ancora a sinistra, poi migrano nei giornali di Elkann. A proposito, la segretaria 3 cittadinanze a scelta, dopo la strigliata della Meloni, si è fatta vedere in una fabbrica (chiusa) da Tavares, dopo giornate di meditazione armocromatica. Con il ditino particolarmente agitato, ha detto che lei è dalla parte dei lavoratori con cui non ha mai condiviso niente. Il Pd, dilaniato, diviso ed inviso, gode di una buona crescita mediatica, ai danni dei grillini. Nel campo sempre più ristretto anche Conte "ricontato" da Grillo, si pente della scelta. Merlo Francesco esibisce l'indubbia bravura ed ironia, affermando che in Italia la pernacchia è il nostro destino. Meloni è l'imperatrice di Coattonia e se Berlinguer non fosse morto, sarebbe il Rizzo di oggi. Niente da dire hanno un radical di più. Dimenticavo: Papa Francesco è come Aldo Fabrizi, però Lilli Gruber è da 8 meno meno. C'è una differenza da colmare tra le due "culture". Difficile capire come gli italiani e (adesso) anche gli europei abbiano fiducia nella destra, alle volte estrema? C'è sempre un ditino cui attaccarsi.
lugaresi massimo 

domenica 8 dicembre 2024

Come Grillo

Succede in Romania. La vittoria inaspettata del "sovranista" Georgescu sembra sia stata aiutata da ingerenze e finanziamenti russi. E' stato annullato il primo turno delle elezioni presidenziali. Aspetti sconcertanti, mai accaduti, nemmeno durante guerre fredde e calde, accese o assistite dagli States. Naturalmente le intelligences occidentali sono scatenate, sarebbe un'altra durissima sconfitta ed il ritorno della fiamma russa. Perdere in Ucraina ed in Romania, li costringe ad avere come interlocutore Orban, notoriamente più destrorso. Cambia la fisionomia politica dell'Europa, mentre il governo italiano, mostra un futuro duraturo.Troppo movimento nel mondo e tanta incertezza. Le Nazioni Unite mostrano debolezza ed incapacità a mediare tra le due coalizioni. La funzione del temibile gendarme era compito riconosciuto alla potenza mondiale e nucleare americana. Oggi le parti si sono rovesciate e la vittoria di Trump lo attesta. Si ritirerà nei suoi confini, operando per fare Grande la sua America. Nel tempo sarà una rivoluzione, spero pacifica. Anche l'Europa degli accordi di potere dovrà cambiare passo ed orizzonti. Cosa abbiamo guadagnato dalle sanzioni contro la Russia? Per anni Francia e Germania sono stati i partners migliori dell'ex impero sovietico. Anche il nostro scambio commerciale era favorevole. Oggi abbiamo destra e sinistra che sono sullo stesso piano di Biden. Figura meschina, non solo barcollante.
massimo lugaresi