giovedì 7 dicembre 2023

Questura o Barnum?

Il progetto nasce nel "pensatoio chicchiano", ma il primo mattone lo vede il Sindaco Ravaioli. Il resto è storia nostrana. Ho preso, in prestito, il titolo da Melucci, lo usava quando (qualcuno) voleva mettere il carro davanti ai buoi o mattoni previsti. Nel caso riminese, in compagnia di altri illustri esempi "coloniali", siamo arrivati all'apoteosi. Nella prima uscita, l'attuale sindaco affermava, correttamente, che la spesa (enorme) quantificata nell'offerta di 14,5 milioni, non dava alla Società Asi, alcun diritto se non quello di entrare in proprietà di un immobile ed un'area destinata, quasi trenta anni fa, ad ospitare la Questura. L'unica manovra consentita alla società aggiudicataria, dopo avere battuto (di sorpresa) nella volata milionaria, il favorito Conad, era invece abbattere, a caro prezzo, l'immobile, diventato, nel lungo frattempo, abusivo, come definito dalla stessa amministrazione. Ai pochissimi che non hanno seguito su Netflix l'evolversi della vicenda, ricordo che l'area destinata, nel Prg 75, a giardino pubblico, a seguito di un accordo di programma, venne variata e scelta come sede della Questura. Mai realizzata per colpe reciproche degli attori principali. Ci sono stati (recentemente) passaggi grotteschi come il Gabibbo che viene a visitare l'enorme edificio ed il camper fermato in loco per ascoltare il parere dei cittadini iscritti. La fantastica storia di Rimini, non aveva mai assistito alla partecipazione peripatetica. Abbiamo usato sempre pubbliche assemblee, fino a stancare il principe della città. Credo che la posizione dell'amministrazione sia insostenibile, molto simile al bambino che porta via il pallone o carrelli nemici. La programmazione imposta viene rinnegata. Vengono però salvate le case popolari, nel luogo meno indicato. Esiste il vecchio Mercato Ortofrutticolo alle Celle, destinato alla edilizia pubblica. Le esigenze della zona sono altre: verde e parcheggi. Rimane lo Stadio. Se la scelta ricade su una struttura (solo) calcistica, la sede naturale e logica è nei terreni (nostri) sulla superstrada sammarinese. Il Romeo Neri rimane luogo dei tanti sport praticabili. L'assessore Frisoni apre ad un confronto e parla tranquillamente di una variante. Rimini è capitale delle variazioni. Sono molti gli esperti che esprimono il parere di una impossibilità senza una proroga del Pug. Bonaccini è contrario. Vengono bisbigliate altre soluzioni spesso improvvisate. Saltato l'accordo di programma iniziale, il manufatto è abusivo. L'unica previsione salvata, è quella delle case popolari, pur avendo altre aree destinate. Il Sindaco aveva detto che saltato l'accordo di programma la strada percorribile era il Pug, scaduto il 31 dicembre 2021, ma nei due anni di proroga non risultano novità. La maledizione di Montezuma, richiamata spesso dal sindaco Ravaioli, non è sparita, nemmeno con i furiosi garbini. Questa è la sintesi della storia, fino al termine della commissione consiliare. I quattro capigruppo dei partiti e liste di maggioranza, solo il giorno dopo scrivono sui giornali che rifiutano ogni rapporto con l'Asi. Chiedersi perchè non lo hanno fatto in diretta, risiede (forse) nell'apertura che l'ass.Frisoni aveva proposto in commissione e relativo incontro con la Società Asi. A questo punto della commedia e veti, il Sindaco non poteva dissentire l'assessore più lanciato, per colpa di quattro consiglieri, finora silenziosi. 
PS Non si è mai visto un fabbricato abusivo "rigenerato", solo condonato.
massimo lugaresi

mercoledì 6 dicembre 2023

Il Lavoro delle Gemelle

L'annus horribilis per il Pd è cominciato con l'elezione della Schlein, voluta da tanti voti grillini. Ha permesso alla Giulia Sarti (dimenticata) di ritornare in auge felsinea.  La segretaria doveva essere una novità di genere (politico) che cercano ancora di definire. Il centrodestra li ha spolverati con la Meloni, origine, formazione e cittadinanza popolare. Due guerre inutili, foriere di stragi civili, con i bambini primi nelle classifiche mortali, spostano velocemente gli umori della sinistra. Zelensky ha dilapidato decine, decine di miliardi, anche nostri, concessi amorevolmente e silenziosamente, dalla Meloni, per un attestato atlantico che danno a tutti. La paura dell'arrivo (certo) di Trump, anche ammanettato, ha spinto la badante bellica americana a cessare l'invio di armi, soldi e mercenari, al comico vestito. Stanno strologando come giustificare l'ennesima sconfitta, anche su procura. I pacifisti presidenti americani dopo avere invaso o bombardato una bella fetta del mondo a loro ostile, si rifugiano in casa. La Cina arrivata al trono della potenza e dei virus, diventa l'ago della bilancia. Nessuno la vuole nemica. Per avere un rappresentante in più nella Nato, abbiamo corso l'ennesimo e reale rischio di una guerra vera. Adesso tocca ai palestinesi, quelli dimenticati dai compagni. Le stesse bugie che per due anni ci avete raccontato sulla guerra con Putin, il dittatore con più tumori al mondo, le usate per nascondere le stragi nella Striscia. Quando la badante incaricata a sfornare messaggi al posto di Biden, arriva a dire che l'aiuto americano è finito, significa che da mesi, se non subito, sapevano che la guerra non l'avrebbero vinta. A loro interessavano le sanzioni per indebolire la Russia e (speravano) la Cina. Il danno economico e sociale patito dal nostro paese è catalogato tra i danni collaterali nel bugiardino bellico. Dimenticavo, il Lavoro delle Gemelle Gedi. Ho già scritto che la loro quotidiana opera, classificabile tra l'elitaria e radical chic democratica, è fraternamente diviso. La parte occidentale, filo atlantica e rapporti con il Colle spettano a La Stampa Elkann, mentre scandaletti, ironie e le amache di Gramellini sono di Repubblica, house organ del Pd. Ai tempi del mio comunismo, la lettura del giornale di Scalfari era vietata. Oggi girano con la testata visibile, come fosse l'Unità. Putin detto Mad Vlad come (ironicamente) lo chiama Dagostino è ancora una volta alla "canna del gas". Quando una risata li seppellirà sarà tutto finito. 
massimo lugaresi

Va Tutto..Benissimo

Il Sole in 24 ore ha bocciato Rimini su tutta la linea. La risposta scelta dall'amministrazione è stato un prudente silenzio. Facciamo finta di niente è soluzione alle volte premiante o costringe il fuoco ad ardere sotto la cenere. Il trionfalismo finora governante, alimentato dai tanti corifei interessati al mantenimento della poltrona, conduce la crisi latente verso una incurabile malattia. La statistica non lo dice, non è suo compito, ma la politica, tutta, si deve cimentare nella rinascita cittadina. Non è un appello che sarà disatteso come fossi un senile iettatore, ma una constatazione di quello che sta succedendo. Non trinceratevi dietro la difesa dello status attuale. Abbiamo bisogno di scelte anche dolorose, ma proiettate nel futuro possibile. La spiaggia rinnovata deve essere il cardine della rivoluzione necessaria. Altro tema da affrontare senza tentennamenti è quello della destinazione degli immobili turistici e non solo. Centro storico chiude, periferie luoghi deserti e paurosi, forese abbandonato, mobilità caotica, turismo al lumicino, primato della non sicurezza, sanità sparita, servizi burocratici, ma sociali, macchina comunale svuotata sul piano professionale, provincia inesistente, urbanistica immobile, multiutilities padrone del campo, promesse disattese, ponti, strade, palazzi, parco del mare estemporaneo, mai finito e rinnegato. La drammaticità la puoi misurare anche dal punto di vista economico. Il momento difficile, annunciato da tempo, ma nascosto sotto il Fulgor è un ulteriore freno per gli investimenti. Abbiamo perso i punti di riferimento politici, regna la confusione sotto tutti i cieli anche bolognesi. Siamo orfani dei Cagnoni.
massimo lugaresi

martedì 5 dicembre 2023

Troppo Facile

Le due guerre, in contemporanea, stanno ultimando la "lacerazione" della sinistra interpretata, in Italia, dall'intrusa Schlein e 3 passaporti. La risposta alle stragi ucraine e quelle (solo) dei terroristi di Hamas, sarà una manifestazione contro l'antisemitismo dilagante come il terrorismo islamico. Troppo facile chiudere così anche questa toppa politica, sociale ed interpretativa. E' parimenti stupido affermare che non esistono forme ed organizzazioni che odiano gli ebrei, ma quando scoppiano conflitti tra Israele e Palestina il mondo si divide. I democratici, falsi eredi del comunismo, oggi tifano Nethanyau o meglio, l'elite della propaganda piddina, segue il copione atlantico, come la Meloni. I palestinesi, quando fa comodo (sempre), vengono etichettati terroristi di Hamas, così l'esercito israeliano stermina tutti per non sbagliare. Milioni di persone e naturalmente bambini, vengono pesati secondo la loro importanza mediatica. L'America nella versione debole e ruzzolante, ha perso anche la guerra ucraina su procura. Non si arrende o fugge, smette di rifornire l'insaziabile comico. E' finita, non doveva cominciare. D
iversa la situazione palestinese, Israele è dotata di mezzi militari e finanziari, assolutamente sproporzionati rispetto al nemico, occupato da decenni. Questa volta sono stati colti di sorpresa, secondo la versione ufficiale delle intelligences imbevute. Qualche dubbio sta nascendo, la risposta è talmente violenta che non sarebbe stata possibile senza la tragedia degli ostaggi. Per la prima volta l'Onu, per quello che conta, mostra una maggioranza contraria alla guerra e stragi vendicative. Manifestare contro l'antisemitismo, significa essere solidali con Nethan?  Questa è la politica del Pd?
massimo lugaresi 

Allarme Sovranista

Consegnati a Landini, sindacale tour operator, gli antagonisti sono rimasti attaccati al Pd, in concorrenza con i grillini, molto più convincenti. La componente democristiana, in silenzio rabbioso, uscirà definitivamente. Alla propaganda giornalistica rimangono le Gemelle Gedi, qualche giornaletto locale ed il Riformista nelle mani di Renzi. Vi sembra un risultato incoraggiante il voto? Dopo anni di bugie sanitarie e la distruzione della sanità pubblica, sacrificata al virus, senza che nessuno se ne sia accorto, tantomeno Bonaccini, escono le prime verità previsionali, penosamente vere, ma sottovalutate. Non bastano i milioni di cittadini che avete garantito con il voto, le crepe del partito si allargano, profittando anche del silenzio di Chiamami Città. Il blog riminese schierato imprudentemente con la Schlein, rappresenta il primo errore elettorale di Melucci. Le sue previsioni erano famose e veritiere. Non rimane che "menare" sul campo avversario, ormai lontano almeno dieci punti e forse...Renzi. La Meloni non può ignorare i messaggi dell’internazionale sovranista di Salvini è l'ultimo Allarme Sovranista emesso da una Linkiesta disperata. A Firenze un raduno di putinisti, omofobi, cattolici radicali e fondamentalisti, razzisti e anti italiani. La maggioranza del nostro paese è composta da questo miscuglio di generi e la premier, definita Ducetta, sta con loro? La strategia aggiornata, dopo i ripetuti fallimenti, prevede che contro la Meloni vengano usati i poteri forti. Il licenziamento del compagno, le ha portato quasi due punti in più. Viene attaccata ai fianchi, piuttosto deboli, spesso fanciulleschi, nonostante le alte cariche raggiunte. Siamo arrivati al rendez vous giudiziario. Hanno iniziato la campagna per l'Europa, finora nelle loro mani, sempre con accordi strani. Però Gentiloni è ancora lì. Pensano che Salvini sia l'anello debole. Agitare il fascismo con due guerre disastrose in atto, è ridicolo. La Striscia è una vergogna mondiale. Da che parte si colloca il Pd? Ripulirla dagli abitanti pensate sia una tragedia per arrivare allo Stato Palestinese? Dopo avere perso la guerra, si sono accorti che Zelensky ha una forte opposizione. 
massimo lugaresi

lunedì 4 dicembre 2023

Non tiene...


E' più forte di lui e dei tanti problemi che ha creato. Essere depositario della seconda (come la Juve) carica dello Stato, dovrebbe impedire affermazioni, nemmeno ironiche, sempre le stesse, permeate da una astiosità, per molti distintiva. Il tifo calcistico lo permette e ti concede di usare l'umorismo, arma però pericolosa. Diventare famoso in politica perchè sei il più (famoso) antijuventino, dopo Biagini, può essere un titolo di cartone socialmente importante. Il personaggio (?) è così. Alcuni lo definiscono simpatico. Sono più i problemi creati alla Meloni, di quelli risolti. Non conosco le correnti del partito, sembra però che sia azionista importante. Ho visto su Dagospia l'ennesima foto con bandiera neroazzurra, sventolata dalla seconda carica dello stato. L'Inter, non ha rivali in quello che resta del nostro calcio. Se volessi imitare (mai) Ignazio La Russa, dovrei dire che parte sempre con un gol di vantaggio, ma questa è un'accusa che ho già sentito. Potrei aggiungere i cm che il Var regala o i contatti variabili, rimane la squadra migliore. Sono un vecchio nemico degli Elkann, nella versione calcistica e non gradisco il calcio sparagnino. L'aspetto più inquietante però sono le plusvalenze che hanno tenuto una intera procura impegnata per mesi. Ottenuta la penalizzazione, sono sparite. Assieme a Bonolis e Ziliani, il presidente del senato si conferma uno dei più grandi antijuventini. Titolo molto più ambito di quello senatoriale.
PS A maggio l'Internazionale deve rimborsare 400 milioni. Entra nel Pnrr? 
massimo lugaresi 

La Rottura con il Passato

Il modesto, non solo numericamente, entourage della Schlein, vuole "rompere" con il passato. Troppo tardi, ha già rotto con loro. Scelta lecita, ma tardiva. Il Partito Comunista aveva già allontanato i potenti e numerosi antagonisti, quelli alla Landini servono solo per salutari vacanze romane. Non ci sono pubbliche abiure ma i silenzi di Chiamami Città per nascondere la realtà e tutelare le poche maggioranze ancora in piedi. Fanno i duri solo con Esselunga. E' vero, non c'entrano niente con il passato del partito, sono l'immagine armocromatica della segretaria. Il grande partito nazionale dei lavoratori diventa la ridicola espressione di un movimentismo antagonista. Presto li vedremo stesi sulle strade o imbrattatori felici. La ragione per cui nel centrodestra si possono permettere di mantenere certi personaggi. La Meloni ed il suo attivismo bastano ed avanzano. Il blog radical chic che ha appoggiato fin dalla prima ora l'inspiegabile ascesa della 3 cittadinanze, raccoglie i cocci. Il Partito democratico è diventato al novantanove per cento il PDES, il “partito di Elly Schlein”. Una virata alla Luna Rossa che porta il Nazareno dai Vendola e Fratoianni, passando vicino a Soumahoro. Pochi ma puri. La solita operazione trasformista per nascondere la dura realtà. Il centrodestra ha scelto il personaggio vincente. Riesce a formare faticosamente una coalizione. Il potere è il collante migliore. Popolari, margheritini, vedovi della Dc, si travestono da nuovi pduppini. Transizione idelogica. 
massimo lugaresi