sabato 30 settembre 2017

CS Comitato d'Area Cerasolo e Cerasolo Ausa

Motivazioni Sentenza Corte Suprema di Cassazione/Andrea Gnassi Presidente Provincia 
Una cosa sconcertante quanto fatto dal Presidente della Provincia di Rimini Andrea Gnassi. È quanto viene da pensare leggendo le motivazioni della Corte Suprema di Cassazione pubblicate in questi giorni e riguardanti la sentenza che vede dichiarare inammissibile il ricorso della Provincia di Rimini riguardo la condanna alle amministrazioni del Comune di Coriano di Matricardi e della Provincia di Fabbri. Infatti il nostro Presidente della Provincia Andrea Gassi impugnando le sentenze del TAR e del Consiglio di Stato ha sposato di fatto,in continuità, le malefatte delle amministrazioni precedenti facendosi paladino della ditta Petroltecnica beneficiaria delle violazioni contenute nelle delibere urbanistiche che riguardavano Cerasolo e Cerasolo Ausa e nello specifico l’area di via Ausella. La sentenza della Corte Suprema di Cassazione per la terza volta conferma le violazioni. Nello specifico dell’operato di Andrea Gnassi, la sentenza dichiara che la sua azione è infondata e come previsto dalla legge per le iniziative “pretestuose”, condanna la Provincia a versare allo Stato il doppio del Contributo Unificato, che così assume carattere sanzionatorio, ed ovviamente al pagamento delle spese legali. Noi cittadini del Comitato di Cerasolo e Cerasolo Ausa è da oltre venti anni che denunciamo l’illegittimità di quanto sta accadendo sul nostro territorio e di come la politica di questi decenni ha condannato oggi alla marginalità e alla decadenza la realtà urbanistica ed economica della nostra comunità. In questi anni siamo stati derisi, sbeffeggiati e umiliati da un operato politico appiattito sugli interessi di alcuni a discapito di tutta la collettività, che con rammarico vediamo proseguire nelle volontà di molte istituzioni. Questa volontà di prevaricazione della comunità si evince anche da una recente Sentenza Penale, che vede condannato l’operato dei funzionari della Provincia Fabio Tomassetti e del Comune di Coriano Paolo Bascucci, in correità con Danilo Pivi della ditta Petroltecnica. Oggi è chiaro che anche l’operato di Andrea Gnassi Presidente della Provincia è finalizzato a disconoscere il diritto dei cittadini a vedere affermate ragioni legittime. Agisce in modo da dilatare i tempi a favore dei pochi che hanno violato le norme e facendo pagare il costo alla comunità ben tre volte: prima condannandola ad una situazione di palese illegalità, secondo dovendo pagare le spese legali della Provincia, terzo dovendo pagare le spese legali per difenderci. La Petroltecnica di frequente appare come sponsor delle attività del Comune e della Provincia di Rimini. Ci chiediamo quanto sia corretto affiancare i patrocini pubblici a soggetti che sono stati parte dell’illegittimo funzionamento di uffici pubblici. Ricorda il metodo ILVA che a pioggia elargiva benefit per poi incassare di più e meglio dai soggetti che avrebbero dovuto tutelare i beni comuni e gli interessi della collettività. Nonostante le numerose sentenze dei tribunali si vede ancora una sostanziale inerzia da parte degli organi pubblici di amministrazione e controllo, che interpretiamo come volontà di favorire una ormai giuridicamente evidente situazione di illegalità e privilegio. La nostra intenzione è proseguire per l’affermazione della legalità violata. 
Presidente Comitato d’Area di Cerasolo e Cerasolo Ausa Giovannino Raggini

CS M5S Riccione

IL CONSIGLIO DELLE NON RISPOSTE
La presente per integrare parzialmente quanto pubblicato in data odierna sulla stampa in riferimento al dibattito relativo all’interrogazione sull’impegno di spesa assunto dall’amministrazione in merito agli adempimenti obbligatori in materia di sicurezza in sede di spettacoli pubblici. Si specifica infatti che la risposta all’interrogazione predetta non chiariva affatto chi fossero i beneficiari delle somme nonché il procedimento specifico adottato per la delibera di giunta che ha impegnato il comune all’esborso a 60 mila euro circa iva compresa. Doveva quindi essere indicato se l’affidamento era stato diretto oppure se era stata seguita la procedura negoziata mediante affidamento diretto che, come impone la legge bosetti-gatti aggiornata al 2017, per somme superiori a 40.000 euro doveva essere svolta una consultazione di almeno 5 operatori del settore per rispettare la trasparenza e la libera concorrenza. Sulla questione andremo a fondo affinchè i cittadini siano sempre informati della correttezza dei procedimenti adottati dall’amministrazione che coinvolgono i denari pubblici e per far si che la deroga ai procedimenti “legittimi” non rischi di diventare una cattiva abitudine. In merito alla interrogazione posta in relazione alla destinazione dei proventi che l’amministrazione ha previsto di incassare in seguito alla variazione di bilancio di circa 300 mila euro portata nel consiglio del 31/07/2017 rileviamo che al momento non è identificabile nessun intervento di utilità pubblica (rifacimento strade, riqualificazione segnaletica stradale e migliorie relative alla sicurezza stradale) nonostante che la città chieda a gran voce il rispristino del manto stradale delle vie di Riccione e dei marciapiedi che non sono assolutamente percorribili da passeggini o ancora peggio da sedie a rotelle. L’assessore interpellato, infatti, ha “evaso” la domanda senza rispondere. E come se non bastasse nel consiglio “delle non risposte” l’amministrazione non ha a tutt’oggi appurato la provenienza degli odori brucianti e acri che si avvertono da tempo in più parti della città e ciò nonostante l’individuazione delle cause sia un accertamento urgente dato che in gioco c’è la salute dei Riccionesi tenuto conto che un’indagine tardiva potrebbe essere molto probabilmente falsata. La salute dei Riccionesi è a rischio? Quanto dovremo aspettare per saperlo? E ancora nemmeno sui progetti che sta portando avanti l’attuale amministrazione l’assessore preposto ha fatto chiarezza. In relazione alla richiesta di delucidazioni sui bellissimi ciliegi del Parco degli Olivetani chiamato dai Riccionesi proprio “parco dei ciliegi” lasciato dal Nostro Tonino Guerra, l’assessore non è stata in grado di sciogliere i dubbi sulle sorti degli alberi tanto cari al poeta. Ma anzi in maniera molto confusa ha dichiarato di “ricordare” che gli stessi sarebbero stati probabilmente preservati quando, in realtà, i ciliegi sono già stati abbattuti da giorni. Ovviamente su tutti questi temi andremo a fondo per fare chiarezza. Se il buongiorno si vede dal mattino la nebbia a Riccione è fitta.
 Andrea Delbianco e Stefania Carbonari portavoce gruppo M5S Riccione

CS CTE Nucleo Investigativo Rimini

Alle ore 11.00 di lunedì 2 ottobre 2017, presso la Sala Briefing del Comando Provinciale Carabinieri di Rimini, si terrà una conferenza stampa per illustrare l’esito di un’operazione di p.g., cui le SS.LL. sono invitate a partecipare.
 Maggiore Maurizio Petrarca

Italia 5Stelle

Con lodevole precisione (al centesimo) e correttezza, il capogruppo (bolognese) pentastellato, uomo di fiducia di Grillo e della Franchini, ha pubblicato i numeri del Primo Festival dell'Unità a 5 Stelle tra Di Maio e Fico. Bugani, l'organizzatore, in assenza di altre figure locali di pari peso e vicinanza al Capo, ha snocciolato cifre davvero incoraggianti, tanto da fare invidia ai piddini che sentono il vuoto attorno al loro spento tentativo di partito. E' stata la prima esperienza del movimento che (sembra) volere copiare alcune delle necessarie movenze di un normale partito. Le correnti invece esistono da sempre, adesso hanno anche dei capi..corrente. In ogni caso, per mera consolazione, nelle intenzioni di voto (anche mie) non hanno rivali. Il Rosatellum è fatto per sancire l'unione di fatto tra due fedifraghi partiti che da anni si frequentano nelle aule parlamentari o nei consigli comunali di...Rimini. A dire il vero l'originario rapporto era nato nella culla politica di Cagnoni, laboratorio delle peggiori alchimie e contraddizioni. L'Organizzatore di un evento, che è stato perfino menzionato dal Corriere del Pd, ha voluto precisare che non ci sono stati sponsor di quelli ufficiali o governativi, come ad esempio al Meeting. Le grandi cooperative o prestatori di servizi che permettono di fare volare il titolo anche nella "Borsetta" italiana non sono nell'elenco di Bugani. Solo modesti donatori di fede. La Curia e soprattutto la Cei non vedono di buon occhio la nascita e la crescita impetuosa di una forza con cui non hanno niente da spartire, figuriamoci la stampa di regime che ha paura (giusto) di vedere cancellata la porcheria delle sovvenzioni statali. Insomma al di là degli (scontati) avvisi di garanzia che si trasformano in rinvii a giudizio e diventano, per la stampa di regime, condanne passate in giudicato, infantili polemiche o visioni extraterrestri, battaglie antivaccinali per una visibilità personale o forense, personale inadeguato ed impreparato, rimangono la unica e debole speranza per l'elettore. Giudicate voi cosa sia il Pd. Non ho mai od ancora capito chi vuole fare la vera opposizione al regime parlamentare esistente. Cari grillini volete ancora continuare con la pugnetta del "facciamo da soli"?

Cazzate

Gnassi si improvvisa legislatore nella fossa dei leoni di Miramare (assemblea sulla sicurezza) invocando a) l'arresto per chi va puttane; b) l'equiparazione della violenza sessuale all'omicidio. Nei giorni in cui Rimini era al centro del fuoco incrociato dei media lui se ne è stato alla larga un paio di settimane ora torna per proporre cose assurde che nemmeno varrebbe la pena di commentare per quanto sono assolutamente insignificanti, sciocche, irrealizzabili e soprattutto non-auspicabili e che a nessun legislatore verrebbe in mente di proporre nemmeno in tempo di guerra. Per un normalissimo fatto di cronaca nera come ne avvengono ogni giorno in tutta Italia, in tutto il mondo, soltanto perché non vi erano notizie più importanti e perché si sa che ad agosto da che mondo e mondo si parla di Rimini quindi un caso, mi riferisco ovviamente alla rapina-stupro di Miramare, che accaduto in qualsiasi altra città avrebbe preso le proverbiali 4 colonne in cronaca senza feriti gravi né morti entra nel tritacarne mediatico di un paese e di una civiltà che spettacolarizza e fattura sul crimine con tv e giornali che evidentemente non si fanno scrupolo di nulla per qualche lettore spettatore in più e ci torna ancora qualche giorno fa con G. Indino Confcommercio a difendere la Riviera, anche con argomenti giusti e condivisibili. La verità come sempre sta nel mezzo: Gnassi rispolverando un luogo comune di 30 anni fa, della sua gioventù forse, afferma "non siamo il Bronx". No, non siamo il Bronx non fosse altro perché il quartiere di New York ha 10 volte gli abitanti di Rimini con una composizione etnica totalmente diversa e che peraltro pur essendo ancora abbastanza povero e degradato ma parliamo di un paese dove il reddito pro-capite anche fra i poveri è doppio del nostro, ricordiamolo, si porta dietro una fama per situazioni del passato che c'entrano nulla con lo stato attuale e che poi loro potrebbero dire ammesso che sappiano che esiste una città che si chiama "Rimini" no, noi non siamo Rimini, qui se passeggi alle 11 di sera non ti rapinano di orologio, cellulare, portafogli, 30 anni fa forse. Mai dire: "noi siamo come..."! Arrestare i puttanieri: penso che un'idea così... "liberticida" non l'abbia mai avuta nessuno, in millenni di meretricio da quando come dicono gli storici manuali alla mano i primi ominidi cacciatori-raccoglitori si concedevano un po' di sesso mercenario con le pelosissime pre-donne del tempo che battevano lungo i sentieri di caccia con le fiaccole al posto dei lampioni. Equiparare lo stupro all'omicidio: omicidio dell'anima si potrebbe dire, ma idea risibile per qualsiasi giurista o studente di Legge del primo anno, proposta poi da un sindaco. Una gara a chi spara più cazzate da una parte e dall'altra. Ognuno mente, o è in malafede o è disinformato, o parla per proprio tornaconto o della propria categoria. Dai bagnini che non hanno illuminato la spiaggia come da Ordinanza, alle autorità che dicono che la città è sicura quando come arrivi in stazione ti alleggeriscono del portafogli e piccoli reati sono a migliaia causa Paese incasinato e mezzi insufficienti, ai media che ci dipingono come fossimo una città con bambini di strada che ti puntano il revolver ai semafori. Infine: Miramare, frazione sud, non ha nulla di diverso, di più pericoloso di qualsiasi altra zona assimilabile, anzi. Dirò che certe zone Nord buie e desolate della marina sono più a rischio e come ripeto per fortuna non ti ammazzano, ti possono rapinare, questo non può essere taciuto e tornando alla, da Gnassi citata,  New York "noi non siamo..." loro non mettono la testa sotto la sabbia fatte le dovute proporzioni 10 mln di abitanti: hanno mappato e messo in rete a disposizione dei turisti le zone più a rischio per questo o quel reato: questo si chiama pragmatismo, noi nascondiamo la polvere sotto il tappeto e per difenderci da chi le spara grosse diciamo "qui tutto ok". In foto sopra, giusto per un po' di colore, un arresto nel Bronx: notare la differenza di mezzi delle forze dell'ordine che è poi fons e origo di questi problemi che a Rimini che non può contare non solo sui mezzi e le attenzioni di una Capitale, ma nemmeno su quelli di un capoluogo di Regione pur avendo in estate gli stessi numeri, senza dire poi che l'Italia stessa come accennato sopra se la sogna la ricchezza Usa, da dove arrivi poi altro discorso.
 Pep de Wérgongie

venerdì 29 settembre 2017

CS UIL Rimini

LETTERA APERTA AI CITTADINI , ALLE ISTITUZIONI, ALLE DONNE E AGLI UOMINI DELLA PROVINCIA DI RIMINI : VIOLENZE, MOLESTIE, FEMMINICIDI: UNA VERGOGNA PER TUTTI!
Non c’ è giorno che non avvengono atti di violenza contro le donne. Questa terribile estate non smette di fare vittime tra le donne. I crimini di femminicidio e di stupro sono ormai una emorragia che non si arresta. Sono un cancro che cresce, senza che si intraveda, finora, una reale reazione nel Paese, capace di contrastare un clima generale fatto di indifferenza, strumentalizzazioni e becero maschilismo. Gli episodi gravissimi successi a Rimini, che continuano quotidianamente in tutta la provincia, quelli dei due carabinieri che hanno pensato di difendersi dall’accusa di stupro con becere giustificazioni, ed ancora, la violenza contro una dottoressa mentre fa servizio da sola come guardia medica, oppure si consente che i parchi pubblici diventino teatro di stupri, si lascia sola una 15enne, uccisa per vendetta contro la madre nonostante denunce e segnalazioni, manifestano una totale assenza di sensibilità verso le donne. Solo il chiedere scusa alle vittime da parte dei carnefici e in altri casi cercando cercate attenuanti nei trattamenti sanitari obbligatori, come se la "pazzia" fosse una giustificazione, non possono bastare, anzi la mia indignazione di donna, di madre , di nonna di questo paese cresce ogni giorno di più. Bisogna cominciare a dire con forza che questi crimini sono il frutto di una società malata, incapace di riconoscere e affrontare finalmente la questione femminile., non si possono sempre trovare giustificazioni a tutto. Incapace di imporre una nuova cultura nei rapporti di genere e perseguire con determinazione chi usa violenza e minaccia la sicurezza delle donne. Finora le donne hanno subìto in silenzio, mentre la politica fa proclami tuonanti. Ma, in concreto, che cosa accade? Accade che i criminali continuino ad usare violenze, anche dopo denunce e sentenze. Accade che le vittime siano trattate da colpevoli e per i colpevoli si trovino attenuanti. Accade che ogni donna resti sempre sola nel momento più difficile della vita. Tante organizzazioni si occupano di donne, cercando di dare loro un supporto e di animare una seria riflessione sulla condizione femminile. Ma le organizzazioni, qualunque siano, non possono bastare. C'è bisogno di più Stato! C'è bisogno di più politica! C'è bisogno di più giustizia! C'è bisogno che le donne siano credute e protette quando denunciano molestie e violenze. Dietro ogni femminicidio ci sono decine di denunce inascoltate, che hanno lasciato in libertà il futuro assassino. Dietro ogni stupro ci sono storie di degradazione territoriale, di abuso di potere, di emarginazione e di povertà. Donne che emigrano con la speranza di un futuro migliore e poi vengono costrette a prostituirsi, private del passaporto e piegate da stupri e violenze. Donne che lasciano i mariti e si trovano a combattere battaglie legali in condizioni economiche proibitive. Donne che rinunciano a lottare per la carriera perché devono pagare pegni troppo pesanti. Donne che lottano, ma che sentono il bisogno di una protezione affettiva, con il paradosso che la ricerca di amore finisce per diventare il più grande problema delle donne: l'amore per uomini sbagliati, per i figli che diventano l'arma per ricattarle, per una casa che spesso diventa prigione, per un lavoro che piega o si nega. Questa del 2017 deve restare impressa nella nostra coscienza civile. La follia degli uomini si è scatenata sulle donne, in un Paese che sembra trattenere un attimo il fiato per lo sdegno e per l’orrore. Solo un attimo però, dopo il quale tutto resta come prima. Nella consapevolezza che le donne continuano a vivere in uno stato di insicurezza e che di fronte all’ennesimo crimine qualcuno continuerà a sostenere che “sì, la colpa è degli uomini, però....”, “però anche le donne, si vestono e si comportano”, “se i maschi sbagliano è perché li hanno educati male le madri” (mai sentito dire "perché li hanno educati male i padri"!). Forse bisognerebbe ripartire proprio da queste frasi, riconoscendone tutta la loro violenza. Bisogna cominciare a sostenere che certi modi di pensare sono essi stessi un atto di violenza contro le donne. Forse, solo così è possibile cominciare seriamente a mettere gli uomini, tutti gli uomini, di fronte alle proprie responsabilità. Forse, solo così è possibile avviare un serio cambiamento culturale, nelle scuole e nei posti di lavoro. Forse, solo così si può pensare di porre argine ai crimini contro le donne. Di certo, bisogna ripartire da una nuova consapevolezza e da una forte iniziativa delle donne, ora, subito. Perché questa è l’unica risposta possibile a questa estate orribile, che ci lascia col dolore, il rimpianto, il rammarico, di non essere riusciti ancora a cambiare marcia in questo Paese. E’ ora di dire basta ed iniziare tutti a sentirci sporcati e coinvolti nel cambiamento, perché LE VIOLENZE CONTRO LE DONNE SONO UNA VERGOGNA PER TUTTI
RIMINI , 29/09/17 IL SEGRETARIO CST UIL RIMINI IL SEGRETARIO GENERALE UR UIL E R E BOLOGNA Giuseppina Morolli Giuliano Zignani

Rosatellum

Mentre la (ex) padrona dell'Europa torna ai vecchi riti da finta comunista dell'est, cercando d'intortare verdi e liberali, per confezionare una torta giamaicana con wurstel, in Italia, più modestamente, stiamo riproponendo uno sperimentato scenario renziano e..riminese. L'inciucio con il Banana diventerà legge con il Rosatellum. Non ci volevano scienziati delle statistiche, come quello famoso di Repubblica, per capire le ragioni di un'altro mostro legislativo composto da un terzo di maggioritario e due terzi di proporzionale, solo per Alfano. Avete mai sentito il Cavaliere, ormai lindo ed immacolato come pria, che si reputa alternativo al Partito della (ridotta) Nazione di Renzi? Lui è il "bagnino" delle televisioni, rimane appeso al gancio del governo che in qualsiasi momento potrebbe (dovrebbe) mettere a bando le reti. Dove può e deve, il soccorso di Berlusconi arriva più veloce di un 118 politico. A Rimini si sono camuffati dietro ad albergatori, chioschisti, imprenditori del sole e qualche sparuto commerciante rimasto dopo l'epurazione della grande distribuzione. Le proiezioni fanno pensare volutamente che non esista, come in Germania, altra soluzione, a meno che il Grande Fratello a 5 Stelle, cominci a fare politica sul serio. La Giulia Sarti, nota più agli aranceti siciliani che alle spiagge di Rimini, arde dal desiderio di una maggiore visibilità rispetto alla nebbia che la circonda da anni. Il migliore era Affronte, la congenita cultura e furbizia meridionale lo ha consigliato di collocarsi in un limbo "liberale", però a diaria piena. Al momento il M5S di Rimini sembra abbia consegnato attraverso un certo Bugani lo scettro del comando alla Franchini. Poteva finire peggio. Il dramma inizierà quando sarà il momento di decidere. Allora (solo) diventa un vero partito.

PS Gnassi ha (finalmente) parlato. Per i puttanieri saranno dolori..serali  

Cantiere Macarena

“Il progetto della nuova piscina comunale risponde ad un fabbisogno della città. L'impianto del Palazzetto dello Sport è obsoleto, inadeguato, c'è la necessità di avere una nuova struttura pubblica e di averla al più presto [...].La città di Rimini ha bisogno di una nuova piscina pubblica? La risposta che si dà l'amministrazione comunale è assolutamente sì”, (Gianluca Brasini, Assessore Sport e Bilancio, 6 febbraio 2014).
 'Dale a tu cuerpo alegria Macarena/ Que tu cuerpo es pa' darle alegria cosa buena/ Dale a tu cuerpo alegria, Macarena/ Heeeeey Macarena/ Dale a tu cuerpo alegria' ...: perché, perché tutte le città del mondo da Abbiategrasso a Zanzibar, da Albuquerque a Zurigo, da Auckland a Zafferanza Etnea, città piccole, medie, medio-grandi, grandi, grandissime, immense, negli anni si sono dotate di una struttura per... ballare la Macarena e anche noi come da dichiarazione citata sopra, 4 anni fa decidemmo che la città necessitava di una struttura per la Macarena e a distanza di 4 anni oggi, causa imminente probabile fallimento di una delle società che avrebbero dovuto costruire la struttura per... ballarvi la Macarena, questo straordinario ballo ora poi che la città è piena di immigrati latinos, oggi ho veduto con questi occhi un cantiere fermo, non hanno mosso una pietra, possibile? Praticamente sarebbe dovuta essere stata consegnata già 6 mesi fa la c.d. "Macarena" (o "Mac Arena" per gli scozzesofili o secondo alcune fonti "Maquareña") ed invece procedono soltanto i lavori per le palazzine dalle quali credo si potrà pescare dal terrazzo nel laghetto ed il centro commerciale. Si era detto: "la città necessita di un posto dove ballare la Macarena, per i nostri giovani che col ballo cresceranno sani e forti, la balera del palazzetto è vecchia: urrrrrge un luogo ove ballare il celeberrimo ballo e chissà un domani il Meneaito e altro", parole di Brasini. Quindi 1/3 il centro commerciale, 1/3 le palazzine - scempio ambientale a 3 metri dal lago, 1/3 la Maquareña. Ebbene come detto le palazzine sono quasi terminate, il centro commerciale è avanti mentre Macarena è al palo! E allora dov'era tutta questa urgenza, non sarebbe andato forse bene il Garden o il caro vecchio palazzetto per i giovani desiderosi di irrobustirsi ballando e per farsi spalle e fiato? Ci hanno forse presi per il naso, il fine occulto era fare palazzine + centro commerciale e la struttura detta "Macarena" era soltanto una foglia di fico per coprire l'ennesima colata di cemento in zona già sovra-cementificata (ma almeno e vivaddio! da palazzine di edilizia popolare) e non da immobili luxury costruiti da privati (Conad) dai quali ci si potrà tuffare nel laghetto direttamente da casa e che se li vede il presidente mondiale del WWF gli prende un colpo ed ogni volta che ivi passo in bici col cane mi aspetto di vedere le ruspe che abbattono l'immondo scempio paesaggistico-ambientale; senza dire poi che i balli latini sono da tutti oggi considerati il Futuro della danza e come ricordato ogni città,  sia per i cittadini sia che intenda stare sulla scena turistica mondiale come vorremmo noi, deve dotarsi di sale per ballare per ora la Macarena ma domani tocca mettersi in pari anche con Merengue, Bachata, Salsa, Meneaito, Cha-Cha-Cha, Mambo, Samba e Rumba e come fai se la ditta ha chiesto il Concordato e probabilmente per me a questo punto ho il sospetto che mai si farà lì una sala da ballo come promesso!!!?
PS (in foto il cantiere tersicoreo c.d."Macarena" praticamente mai iniziato con le prime palazzine ultimande sullo sfondo) 
Zobeta 

CS Luigi Camporesi Obiettivo Civico

Intervento in Consiglio Comunale Delibera Piano Revisione Partecipazioni Societarie L'uso delle partecipate Dismettere o non dismettere, questo è il problema posto dalle nuove norme. Il punto sembra semplice in apparenza, la realtà però è, come al solito, molto complessa e variegata. Non ho intenzione di discutere nel dettaglio delle decisioni che oggi vengono assunte in modo formale con questa Delibera. Piuttosto, vorrei dire qualche parola sulla gestione e sull'uso che nel tempo è stato fatto delle Società Partecipate da parte del Comune di Rimini, sia per quanto riguarda la maggioranza che anche per la minoranza. Voglio farlo anche perché questi argomenti non sembrano trovare più spazio sui quotidiani locali e, magari, cercherò di spiegare perché, dal mio personalissimo punto di vista ovviamente. Rimini Holding L'Assessore Brasini non manca mai di ricordare i vantaggi di natura fiscale che il Comune di Rimini ottiene attraverso l'interposizione della Holding nella gestione delle Partecipate, e la sua opinione può anche essere condivisibile sotto un certo punto di vista. Un po' meno magari da parte dell'Agenzia delle Entrate si immagina, ma è nella natura delle cose che ciascuno giochi il proprio ruolo. Quello che invece non è stato mai fatto notare pubblicamente a sufficienza, ed è un dato storico, è che sostanzialmente la Holding sembra essere stata costituita per potere contrarre del debito, si immagina eludendo il Patto di Stabilità. E' nella pancia della Holding, per così dire, che si trovano infatti le garanzie a Unicredit per la costruzione del Palacongressi. Unicredit che in caso di insolvenza potrebbe aggredire, per esempio, le azioni Hera che solo in parte sono state di recente vendute. Una buona fetta del debito che in modo indiretto grava sulla Holding è relativo alla realizzazione del Palacongressi, di cui dirò in seguito. Aeradria Aeradria è una partecipata fallita, sicuramente per colpa e a causa dell'incapacità della classe politica locale, espressa prevalentemente dall'odierno Partito Democratico. Un fallimento da oltre cinquanta milioni di euro e rispetto a cui, grazie alla stampa locale evidentemente distratta se non compiacente, non è stato certamente detto abbastanza. In questa occasione voglio ricordare come Aeradria, al pari di altre partecipate, fosse evidentemente utilizzata come ammortizzatore sociale improprio, e anche come datore di lavoro per i funzionari o anche solo semplici raccomandati del Partito Democratico. Come dimenticare infatti, fra gli altri, il caso esemplare dell'ex Candidato Sindaco di Bellaria, assunto in Aeradria immediatamente dopo la sconfitta elettorale del 2009? Una gestione simile avrebbe potuto forse essere comunque sostenibile se il management fosse stato all'altezza del ruolo, ossia quello dello sviluppo di una infrastruttura di derivazione militare in un mercato dell'aviazione civile in fortissima evoluzione negli ultimi venti anni. Sappiamo come è finita, e resta dunque provata l'incapacità del Partito Democratico di sapere individuare una classe dirigente all'altezza delle necessità. Forse per la semplice ragione che l'interesse principale perseguito era quello di mantenere il controllo di posizioni di comodo, di prestigio e di potere reale, come sostengono i magistrati riminesi peraltro. Anthea Osservandone la storia recente anche dal punto di vista dei bilanci, è facile constatare che per certi versi sembra essere stata utilizzata per fini elettorali. Nei primi anni della prima amministrazione Gnassi infatti il budget è stato ridotto con un limitato flusso di cassa, mentre poi le attività operative hanno subito una forte accelerazione in prossimità dell'appuntamento elettorale del 2016. Sembrerebbe che, addirittura, dei dipendenti siano stati visti tracciare le linee per una immaginaria pista ciclabile, per dare l'idea di una città come di un cantiere aperto, pista che poi ovviamente non è stata realizzata. Propaganda elettorale impropria dunque, pagata dai riminesi, realizzata con l'uso di una partecipata del Comune. Romagna Acque E' emerso in Commissione, non dico quindi nulla di nuovo: la fatturazione di Romagna Acque è superiore ai costi sostenuti e quindi, grazie al maggiore esborso (anche) dei riminesi per la bolletta dell'acqua, Romagna Acque ha accumulato un ingente capitale che dovrebbe ammontare a circa cento milioni di euro liquidità. Questa liquidità in parte è stata utilizzata negli anni passati per erogare sponsorizzazioni. Ora, il Presidente di Romagna Acque è uomo del Partito Democratico, e i cordoni della borsa sono saldamente nelle mani del partito dunque. Un po' di pudore e di sobrietà credo sarebbero raccomandabili relativamente all'utilizzo di questi fondi, ecco perché nel nostro Programma Elettorale abbiamo inserito la restituzione della liquidità ai comuni, naturalmente in quota parte come dovuto. IEG Italian Exibition Group, ex Rimini Fiera SpA. La società è partecipata in quota maggioritaria da Comune, Provincia e Camera di Commercio. Si tratta di una proprietà dei riminesi, per farla breve. Nel tempo, per (apparente) e precisa volontà del Sindaco Gnassi, è stata sottratta al controllo del Consiglio Comunale, con una serie di delibere apposite. Il risultato netto giuridico della serie di conferimenti è da valutare, dal nostro punto di vista. Rimane comunque una situazione oggettiva che pare essere quella di una perdita di controllo da parte del Consiglio Comunale. In altri termini, il controllo su IEG, che comprende fra gli altri Fiera di Rimini e Palazzo dei Congressi, sarebbe oggi nelle mani del Presidente Cagnoni e, in linea gerarchica, soprattutto del Sindaco e Presidente della Provincia Gnassi, che rappresenta l'azionista di riferimento. La stampa locale sull'altra sponda, non ha fatto che ripetere per dieci anni i magnifici successi del Fieristico Congressuale, prospettando fino allo sfinimento una quotazione in borsa mai avvenuta. I quotidiani locali non hanno fatto che amplificare per anni le dichiarazioni e le prospettive del Presidente Cagnoni, sempre disattese nella realtà. Si sono ben guardati dal rendere nota all'opinione pubblica la situazione di oggettiva difficoltà causata dall'investimento sostenuto per il Palacongressi, investimento che ha comportato fra l'altro la sospensione del pagamento delle rate del mutuo per un sostanzioso periodo. E' toccato al sottoscritto rendere note pubblicamente le preoccupazioni che gli amministratori hanno messo nero su bianco nelle loro relazioni, se solo qualcuno avesse avuto la preoccupazione di andarle a leggere e comunicarle all'opinione pubblica, reale proprietaria degli asset. Bene, in occasione dell'ultima campagna elettorale, l'avere sostanzialmente portato ad evidenza pubblica le dichiarazioni degli amministratori delle società della holding, mi è costato l'ira funesta del Presidente che - molto coraggiosamente - ha pensato bene di citarmi in giudizio con rito civile (e non penale) chiedendo un risarcimento che se non ho capito male è di due milioni di euro. Quindi, osserviamo che sostenere pubblicamente le considerazioni degli amministratori pubblici, sembra causare citazioni in giudizio da parte di altri manager pubblici. Ecco questo, fra i tanti, sembra essere un fatto ancora più vergognoso e dal sapore vagamente intimidatorio. Non fosse per la scocciatura di dovere ricorrere a legali estremamente qualificati e alla perdita di tempo e denaro, sarebbe un vicenda piuttosto divertente. Tornando al filo logico di questo ragionamento, è interessante osservare che mentre la stampa locale ha tenuto per anni i riminesi, primi proprietari della holding fieristico congressuale, all'oscuro della realtà dei fatti economici e finanziari, dall'altra le pagine degli stessi quotidiani hanno sempre mostrato abbondanti inserti pubblicitari pagati da Rimini Fiera SpA. La domanda nasce spontanea: per quale ragione Rimini Fiera SpA dovrebbe promuovere le proprie manifestazioni e le proprie attività localmente, quando il pubblico e gli espositori sono prevalentemente provenienti dal resto del Paese e dall'estero? Sarebbe quindi facile concludere che sembrerebbe quasi che il Presidente Cagnoni abbia stimolato il silenzio compiacente della stampa riminese. Ma non voglio farlo ovviamente, perché già (potenzialmente) pare debba risarcire con due milioni alla holding, e li mi vorrei fermare. Quindi non lo sostengo, sia chiaro. Proseguiamo. Le criticità di bilancio della holding sono state tenute nascoste, ma si è dovuto comunque farvi fronte. In parte lo si è fatto con la vendita dei terreni della zona Acquarena, per realizzare diverse – quattordici a vedere i rendering – palazzine. L'area è stata ceduta a una cooperativa della Grande Distribuzione Organizzata con quello che ha tutta l'aria di un soccorso al debito della holding. Non dimentichiamo infatti che lo si è fatto in piena lotta al cemento dichiarata dal Sindaco Gnassi. Mentre tanti altri costruttori sono stati messi in difficoltà, al Presidente Cagnoni (o comunque ai costruttori che hanno acquistato i terreni) è stata concessa una doppia variante al Piano Regolatore. E' facile osservare che quell'area avrebbe potuto essere restituita a verde, oppure impiegata con altre destinazioni d'uso dopo la mancata realizzazione dell'auditorium. E, del resto, come non osservare la contraddizione nella realizzazione di nuove palazzine residenziali e di un nuovo supermercato, in contrasto con la perdita dei diritti di costruzione per l'ex campeggio di proprietà delle CMV che è stata per questo aiutata, per così dire, nel fallire piuttosto che nell'ottenere il concordato di continuità, fallimento con un valore di 275 milioni di euro? Si è capito vero? Qualcuno lo si fa costruire per aiutarlo, qualcun altro lo si aiuta a fallire, tutto questo sotto il regno del Sindaco Gnassi e dell'ancora più potente Presidente Cagnoni e in piena lotta al cemento dichiarata fin su ai media nazionali. Potrei andare avanti per ore, mi limito a una ultima osservazione. Di tanto in tanto leggo gli articoli di Chiamami Città, rivista online i cui articoli sono condivisi su Facebook da Maurizio Melucci. Il sito e gli articoli abbondano di banner pubblicitari di IEG. Ancora, le domande nascono spontanee: IEG sponsorizza Chiamami Città? Chiamami Città è forse riconducibile a organo del Partito Democratico o a una sua corrente? Siamo di fronte quindi a un finanziamento improprio e con soldi pubblici del Partito Democratico o di una sua corrente? Vorrei che il Sindaco rispondesse a queste domande, se solo fosse presente. Conclusioni Al di là della decisione formale che oggi questo Consiglio assumerà dunque, sono altri gli aspetti reali che dovrebbero interessare i Consiglieri Comunali e l'opinione pubblica. Con queste mie parole, spero di averne dato almeno un utile assaggio.
 Grazie. 
Luigi Camporesi Obiettivo Civico

giovedì 28 settembre 2017

Un Duetto

Partenza giornalistica ilare ma rassicurante, questa mattina. Il Duo Brasini& Cagnoli, rimasti (soli) al comando di UniRimini, una delle tante società partecipate (male) da chiudere per storica inutilità, ammonisce: " All'Università non si fa politica". Solo i concorsi, aggiungiamo noi. Naturalmente il monito è rivolto alla pletora di soci che, in forte ritardo, sta abbandonando uno dei carrozzoni nati sull'onda della dependance bolognese aperta a Rimini. Il ruolo è sempre quello di sudditi e ospitanti facoltà non gradite ai veri baroni. I primi a defilarsi sono stati i comuni liberati dal giogo piddino e qualche associazione, forse più per esigenze finanziarie che per accertate ragioni. Siamo ormai abituati a non discutere delle cose importanti. Il ruolo ed il peso dell'Università nella realtà riminese è adeguato? A cosa serve? Un'incremento alla movida notturna o collegamento, stimolo, aiuto alle attività presenti in particolare quella ancora rilevante come il turismo da sbarco? Possibile che in venti anni non sia stato inventato, promosso, organizzato (almeno) un modesto Osservatorio che non sia quello (ridicolo) della Provincia fintamente estinta? O dobbiamo credere per contratto che i dati provenienti dalla regione siano corretti? Ci accorgiamo della presenza di una struttura decisiva per il futuro dei giovani quando è in cronaca nera ma esorbitante a Rimini? In ogni caso a Natale dovrebbero indire, con la consegna dei Puffi, ormai inflazionati, anche il Premio per la migliore battuta. Brasini è un serio pretendente, questa volta ha un compagno per dividere la (certa) vittoria.

CS Andrea Bellucci Obiettivo Civico

INTERROGAZIONE CICLABILI – INCENTIVI BICI
Sig. Sindaco e Assessore, Questa interrogazione nasce in seguito all’apertura della Velostazione presso la stazione di Rimini. Reputo il progetto molto interessante sulla carta, soprattutto nell’ottica della rigenerazione urbana e nella creazione di un “HUB” dedicato ai ciclisti. E da proprio loro volevo partire, per capire quali sono i progetti del comune nello stimolare maggiormente l’utilizzo delle biciclette e biciclette elettriche. Per fortuna, grazie all’introduzione delle prime piste ciclabili, l’asticella della sensibilizzazione verso una mobilità sempre più sostenibile si è mossa verso l’alto, tantoché oggi, le piste ciclabili sono diventate un’esigenza importante nella comunità. Ci sono tanti cittadini infatti, che lamentano una scarsa presenza di piste ciclabili, specialmente nelle aree periferiche della città. Mi riferisco infatti alle tantissime famiglie che abitano a Rivabella e che si aspettano da molto tempo una pista ciclabile per via coletti oppure le stesse famiglie che abitano a Miramare, Viserba o i Padulli che vorrebbero beneficiare di aree dedicate e “protette” per loro e i propri figli. Non solo, spero che sia a cuore della nostra amministrazione in ambito di mobilità sostenibile, non dimenticarsi del potenziale della nostra Valmarecchia e del cicloturismo degli entroterra sempre più in espansione, specialmente dei tanti ed abbienti cittadini europei. Spero perciò che la Velostazione di Rimini possa essere da anello di congiunzione anche con il nostro entroterra facendo esplorare con mostre fotografiche, eventi o organizzando itinerari, il nostro ricchissimo entroterra, che ha sempre più bisogno di nuove presenze. Inoltre, sempre sul tema di biciclette, volevo chiedere come il comune pensa di rinnovare il servizio di Bike sharing. Infatti non mi risulta oggi che il servizio venga usufruito da nessuno visto che praticamente la totalità dei mezzi è inutilizzabile o è stato rubato. E’ possibile indire un bando affinché sia una società esterna a gestire tale servizio? Chiedo infine, come funzione di stimolo per una maggiore mobilità sostenibile anche per gli anziani e tutti coloro che hanno delle problematiche, se il comune di Rimini prevederà in futuro degli incentivi per acquistare bicilette elettriche. Un pò come sta avvenendo nei comuni di Bologna, Modena, Firenze, Trento dove le amministrazioni hanno messo a disposizione dei propri cittadini contributi che vanno dai 200€ ai 750€. A Bologna addirittura chi rottama un motorino Euro 0 può beneficiare di 600€ per l’acquisto di una bicicletta elettrica. Grazie
 ANDREA BELLUCCI OBIETTIVO CIVICO

Cugini marchigiani

Ebbene ci sono questi poveracci di cugini ex marchigiani che anni fa fecero carte false per venire con noi nella ricca ER lasciando le rurali Marche, per salire sul carro del turismo rivierasco, per ragioni storiche discutibilissime etc.etc.etc. Adesso si trovano con l'Ausl unica che bontà loro questa Giunta che ricordiamolo sempre governa con una mezza porzione come Bonaccini che per la prima volta non è riuscito ad arrivare al 50% unico Presidente di Giunta ER, e che governa col suffragio, ma pensate un po', del 37,71 % cito a memoria degli aventi diritto, che nella provincia di Rimini scendono a poco più del 30%, una Giunta così poco legittimata che si è permessa di fare sulla nostra pelle sperimentazione di ingegneria amministrativa creando l'Ausl più grande d'Italia su progetto precedente senza ragione alcuna che non siano interessi taciuti che mai verranno detti al volgo. Imola: bacino di 130.000 nemmeno assistiti mantiene l'Ausl. Rimini: circa 280.000 assistiti mi pare la perde e si fonde col resto delle Romagne: c'è qualcuno fra quanti hanno pensato questa fregnaccia che sappia spiegarmi la ratio di un simile provvedimento!? E la chiamano "autonomia"; e le Ausl quando furono istituite Legge 1978 si chiamarono appunto "locali" per alludere alla vicinanza coi pazienti, o dico capzate!!? Allora questi sventurati vanno dal capoccia a Bologna col cappello in mano a elemosinare autonomia, vicinanza, strutture: e non sarebbe stato più semplice se l'interlocutore fosse stato riminese come è stato tranquillissimamente per oltre 30 anni per tutto il circondario, avevamo bisogno di essere l'unica terra dove le unità sanitarie locali NON sono locali e a chi giova questa stronzata che si sono inventati!? E Bonaccini promette, già promette "attenzione per la montagna" ooooh, ma grazieeeee, troppo buono, con quello che becca di stipendio e nemmeno la laurea ci ha e criticano Di Maio che almeno un po' di universtà l'ha fatta e non becca dei nostri 90.000 ma stiamo veramente veramente scherzando qua gente che crede ancora di questi tempi di "svoltare" con la poltica sia-mo stu-fi!!! Ma questi poveri, poveri fratelli novafeltriesi sono messi come il porco come strutture e attrezzature ospedaliere e devono andare da lui, in Emilia, la Valmarecchia e il Montefeltro che dipendono dall'Emilia che trovasi a 150 km: possibile che non si possa tornare indietro e questi della Regione continuano a fare danni su danni e peggio faranno quando avranno maggior autonomia da Roma e sulla nostra pelle!? 
Luca 'Ndopesce

Distretto 2072

Abbiate pazienza: preambolo. considero il Rotary di Rimini distretto 2072 uno dei migliori Rotary a livello italiano e non per motivi campanilistici ma perché esso promuove sempre iniziative benefiche, originali e interessanti, nel più puro spirito rotariano, ciò senza nulla togliere agli altri Rotary sparsi per l'Italia e per il mondo. A mio parere noi abbiamo uno dei meglio Rotary che una cittadina delle nostre dimensione possa augurarsi e di più considero l'"Istituzione" Rotary a livello internazionale una cosa molto bella e positiva. Ma pensate che Germ l'ultimo Presidente di Rotary International (non quello attuale eletto da poco) portava col suo C-124 come capitano dell'aeronautica degli U.S.A., truppe e rifornimenti in Vietnam, ed infatti a John F. Germ piaceva considerarsi un pilota navigatore del Rotary, tracciando il percorso verso un futuro brillante. Quando è stato eletto si è posto l'obiettivo di condurre gli affari del Rotary come un'azienda, facendo leva sulla sua esperienza professionale di presidente e CEO di un'azienda d'ingegneria (te' capì, dio bono!) e mettendo il focus sul servizio inteso come potente elemento d'ispirazione per la nuova generazione di soci impegnati nel sociale. Sue parole: “Dobbiamo fare di più nel promuovere la nostra causa. È questa la sfida che ci attende, ma che non considero un problema". E infine: "Io non credo nei problemi, io credo nelle opportunità” questo era il suo motto, per dire, che razza di personaggio questo rotariano ex militare USA! Quindi del Rotary, dei rotariani, del Rotary riminese per quanto mi riguarda, senza nulla togliere ai vari Lion...Ghepard Club e via dicendo, posso dire solo bene. Detto ciò, onestamente non capisco l'iniziativa Abitare Rimini ( quest'anno: "Largo Antonio Gramsci: concorso di idee per la rigenerazione di un non-luogo") del Rotary riminese, o vero sia dicasi un concorso per architetti che dovrebbero misurarsi su progetti di recupero cittadini e non la capisco in quanto alla fine mai l'Amministrazione si è cagata alcuno dei tanti progetti proposti in questi anni, dal Palazzo Lettimi al Ponte di Tiberio e puntualmente tira dritto per la sua strada secondo quanto deciso. Quindi questi progetti sono risultati totalmente inutili per qualcosa che giammai si concretizzerà, dati alla mano, sui precedenti progetti vincitori e mai presi in considerazione dall'Amministrazione, in tal senso vedasi foto cosa si pensava per il Lettimi e cosa si farà invece. Quest'anno poi con il concorso Gramsci penso abbiano raggiunto l'inutilità totale. Inutilità: il calembour evocativo, l'artificio retorico, scontato, banale di chiamare non-luogo un luogo come dire chiamare i pomodori non-pomodori oppure... le orecchie "le non-orecchie": una retorica da due lire facile facile in quanto Largo Gramsci, "è" un luogo ma pensate al povero Gramsci che si vedrebbe dedicato un non-luogo! Dice: "ah ci vediamo alle 7 in piazzale Gramsci... ah giusto è un non-luogo... allora facciamo sotto l'orologio": una patacata, dài o no? Gramsci oltre ad essere un luogo precisamente un Piazzale o un Largo, è già stato recentissimamente riqualificato e vi sono stati spesi tanti soldini, es. realizzando un mega sagrato tipo Plaza de Mayo davanti una piccola chiesa come Santa Rita con una piccola utenza di vecchine che starebbero assieme per numero e stazza sul palmo di una mano: un lavoro fatto male per me, ma fatto, quindi la riqualificazione di questo luo-go è già stata fatta! Sempre sperando poi che involontariamente non diventi il viatico per chiuderlo al traffico isolando ulteriormente il centro dai flussi di persone perché sarà un caso ma tutte le aree oggetto di interesse di questo concorso diciamo fanno una brutta fine porta jella o altra ragione su cui non faccio dietrologia (Ponte, Lettimi...) in quanto il progetto virtuoso vincitore come detto viene puntualmente ignorato. Gramsci-Castelfidardo è una grande area in quanto c'era la Caserma che è andata distrutta. Ma è pieno il mondo di questi luoghi non luoghi che nondimeno reclamano la loro "luoghicità" basta spostarsi italia-mondo: larghi, spianate etc., allora sono tutti non-luoghi perché non ci sono costruzioni dal punto di vista dell'architetto e degli amici rotariani o devo dire forse... non-rotariani smentendo le parole in apertura e adeguandomi ai vostri sofismi!?
Milo Pasquale 

mercoledì 27 settembre 2017

CS Comando Provinciale Carabinieri Rimini

Conferenza stampa Comando Provinciale Carabinieri Rimini 
Alle ore 10.30 di giovedì 28 settembre 2017, presso la Sala Briefing del Comando Provinciale Carabinieri di Rimini, il Comandante Provinciale Ten. Col. Giuseppe Sportelli, appena insediatosi, terrà una conferenza stampa di presentazione, in cui avrà piacere di incontrare le SS.LL., che sono invitate a partecipare. 
Maggiore Maurizio Petrarca

Si abitueranno

Il Pd sta sperimentando cosa significhi interpretare la difficile arte dell'opposizione in regioni e città da sempre dominate. Per non citare l'ingovernabile Città Santa, ormai invivibile anche per il Santo..Padre, cito esempi, a noi ed al Carlino, più vicini. Non passa giorno e notte che a Riccione, Cattolica e perfino nella defilata Coriano, i resti di un grande partito di sinistra (vera) manifestino insofferenza per gli usurpatori del titolo. Il comune ormai "perso" è però S.Giovanni in Marignano e..Funelli, con qualche temeraria comparsata di Gambini. Non avete speranze, consegnate il gonfalone e arrendetevi. Il clima europeo si sta arroventando, la Merkel sembra ricorrere alla "Giamaica", un ritrovato politico che permette di governare in infima minoranza. Il Pd aspetta impaziente l'esito della cura. Intanto Pizzolante e Arlotti per rendere attuale il famoso detto che "Dio li fa e poi si accompagnano da soli" hanno partorito l'ennesima bufala demaniale. Una legge tutta per i "loro" bagnini che sovverte decine di sentenze e perfino una (modesta) Direttiva Europea chiamata Bolkestein. Hanno inventato la loro spiaggia personale, fatta di proroghe e bandi personalizzati. Sembra che il nuovo presidente della locale Cooperativa, leggermente ciellino, abbia gongolato. Ne parleremo ancora, anche se gran parte della categoria ha aperto gli occhi dopo avere smontato forse per l'ultima volta gli ombrelloni...civici. Una ultima considerazione perfino benevola come è doveroso per i precari: Giannini va benissimo come Segretario Provinciale del Pd. Il Carlino ha detto però che non mangerà il panettone.

martedì 26 settembre 2017

Nero o Rosso Fiano ?

I fascisti in Italia si dividono in fascisti e antifascisti (Ennio Flaiano )
Ci risiamo, i liberali vecchia maniera hanno colpito ancora. Il solito vizietto alla Locke, padre del liberalismo europeo che predicava l'intolleranza verso gli intolleranti: creare una nuova legge che renda reato il fascismo. Una legge che rischia in realtà di sortire l'esatto contrario visto che sono vigenti altre due leggi contro il fascismo . La ritengo, scusate l’accostamento, una legge imposta nel codice con violenza dalla maggioranza, come fecero a loro tempo i fascisti, usando la violenza “ legale”, come stanno facendo gli antifascisti alla Fiano, perché sempre sopraffazione rimane. Ai citazionisti di Matteotti, che si riempiono la bocca con la frase “ il fascismo non è un’opinione, è un crimine”, ricordo a lor signori che, pronunciata in quel periodo e in quel contesto, aveva tutto il suo sapore di coraggio e di denuncia da oppositore, ma ora che conosciamo tutto sul fascismo, ritenerlo criminale, solo per la paura dell'avanzata delle destre un pó in tutta Europa, la ritengo totale idiozia. Seguendo questa logica quindi furono tutti gli italiani che vi parteciparono e credettero, cioè una buona parte, criminali? Coloro che vi aderirono come Pirandello, Mascagni, Ungaretti, Vittorini, Malaparte, Montanelli, per citare qualche nome, sono stati dei criminali o crimine diventa ciò che Mussolini e i suoi realizzarono in vent’anni, e che durò dopo di loro (che so pensiamo all’economia con l’Iri, le banche pubbliche, la politica agricola)? Fatemi il piacere, imbavagliare è esattamente quanto faceva il fascismo. Caro Fiano ammetta che lei è un liberale tutt’altro che democratico in quanto con tale legge pone un limite imposto da lei. La democrazia ha valore solo se permette il confronto a tutti, ad armi pari. Altrimenti è solo dittatura della maggioranza. E se oggi la maggioranza è antifascista, domani potrebbe essere fascista, se lo tenga a mente! La censura ha paura del diverso da sé e non ama la libertà, che come ogni cosa ha il suo prezzo: deve valere anche per chi la nega se no non è libertà, ma arbitrio e legge del più forte. Ritengo personalmente che per tutto il resto, ci sia già il codice penale vigente. Lasciamo stare la povera salma di Matteotti, vi ringrazio. Lasciamo che “ i morti seppelliscano i loro morti” , e ricordiamoci del passato solo se serve per non commettere più certi errori nel presente, non per alimentare inutili fantasmi.
 L’INNOMINATO

CS UIL FPL Rimini

 COMUNICATO STAMPA LA UIL E LA UILFPL PER LA GESTIONE PUBBLICA DEI SERVIZI EDUCATIVI E SCOLASTICI: bene stabilizzazioni e nuove assunzioni Comune di Riccione. La UIL e la UILFPL della Provincia di Rimini da sempre si battono per una scuola libera, laica e con una gestione prevalentemente pubblica. Accogliamo con favore la scelta del Comune di Riccione di assumere nuove figure nelle scuole dell’infanzia e di stabilizzare il personale in coerenza con le nuove disposizioni normative in materia. La UIL essendo un sindacato svincolato da logiche politiche giudica le Amministrazioni degli Enti sulla base di quello che fanno “non relativamente al loro colore “. Noi della UIL riteniamo che gli Enti Pubblici debbano svolgere sempre una politica di reclutamento al fine di ringiovanire la propria forza lavoro e rendere la macchina pubblica sempre più efficiente, non dovrebbero delegare i servizi alla persona al privato, anche perché studi ed esperienze passate hanno rivelato che le ESTERNALIZZAZIONI COSTANO e sono a volte incontrollabili rispetto alla qualità dei servizi. Come diceva Martin LUTHER King “ i have a dream”(ho un sogno) noi ci auspichiamo che in futuro la politica sopravanzi il potere della tecnocrazia , internalizzando ciò che un tempo è stato esternalizzato. Troppo spesso le esternalizzazioni non erano e non sono utili ai cittadini, utenti dei servizi, ma a volte, vengono fatte per togliere responsabilità di gestione ai dirigenti. Una società civile si misura sulla qualità dei propri servizi, abbandonare il servizio scolastico 0-6 in mani quasi esclusivamente private toglie l’interesse generale e lo sostituisce con la ricerca del profitto che è legittimo per i privati ma che non può essere l’obbiettivo primario delle Nostre istituzioni. La QUALITA’ elevatissima del servizio scolastico pubblico è il frutto dell’impegno, del lavoro quotidiano degli operatori, degli educatori, degli insegnanti e degli ausiliari. Noi vogliamo tutelare questo patrimonio di professionalità costruito in decenni di impegno professionale dei lavoratori del settore da Bellaria a Cattolica. Quindi plaudiamo alla volontà dell’Amministrazione di Riccione che va nella direzione da noi auspicata, sperando che qualcun altro in questa Provincia si ravveda. 
RIMINI, 26/09/ 2017 Il Segretario UIL FPL Rimini Il Segretario Generale CST UIL Nicoletta Perno Giuseppina Morolli

Sorpresa

Sbirciare la stampa del (decadente) regime piddino è diventato piacevole come leggere Juventibus dopo un derby. Il Corriere di Rimini in comodato al Pd mi ha "sorpreso". Ha pubblicato con la rilevanza di una frase storica di Gnassi, una delle cosiddette lettere al Direttore. Quelle che spesso (sempre) se le scrivono da soli per potere rispondere con il vantaggio di avere almeno uno che da loro ragione. Spero che il Sig, Francesco Baldini sia "vero", mi permetto di rivolgerli sentiti complimenti. Difficile, rarissimo, leggere una serie di condivisibili espressioni sulla realtà politica senza insulti o gratuite offese. Il paragone tra Berlusconi e Grillo è pertinente per tanti aspetti, improponibile però per altri (tanti). Rimane il fatto che il primo scese in campo per non andare nella prigione che a Milano avevano già preparato, il secondo per avere dato ascolto al suo intuito da grande intrattenitore da piazza. La cosa che fatico a comprendere è la ragione per cui si ostini a condurre con mano (ferma) un movimento in grado di arrivare davvero al potere senza ghigliottine francesi. Anche se...Per giustificare la sconfitta in ogni parte dell'Europa dei rimasugli della sinistra e perfino del Centro Merkel, definiscono tutte le forze vincitrici come "populiste". Uno sbrigativo e stupido bignami per fare d'ogni erba nuova un fasci-nazismo. La classica informazione usata da La Repubblica di De Benedetti. In Italia lo hanno sperimentata con il Banana, usata per Bossi e Salvini ed affinata con Grillo. L'arrivo di Trump li ha disorientati. Pensavano che tutta l'America fosse una democratica New Jork. Lo stesso accade in Inghilterra, segnale che l'Europa disegnata dalle oligarchie finanziarie non piace. Continuo a dire che il M5S condotto in questo modo è un regalo al Pd. Un terzo abbondante degli elettori italiani viene "parcheggiato" in attesa di una maggioranza che non arriverà mai. Sembra quasi ci sia la paura di governare. Comprensibile perchè oltre all'obbligatorio avviso di garanzia, il terrore è dettato dalla pletora di inadeguati portavoce (?) scelti con metodi perlomeno discutibili. La Città a 5 Stelle è stata però il paradiso dell'esercito dei selfie. 

lunedì 25 settembre 2017

Dalla Terza Lettera

Al sindaco Morelli e ai Marignanesi. Se il tuo fratello commette una colpa, và e ammoniscilo fra te e lui solo; se ti ascolterà, avrai guadagnato il tuo fratello; se non ti ascolterà, prendi con te una o due persone, perché ogni cosa sia risolta sulla parola di due o tre testimoni. Se poi non ascolterà neppure costoro, dillo all'assemblea; e se non ascolterà neanche l'assemblea, sia per te come un pagano e un pubblicano. (MT. 18,15-17)
Ci ritroviamo ancora una volta a dover chiedere con una lettera aperta, la terza precisamente, al Sindaco Morelli di San Giovanni in Marignano, cosa voglia farne del futuro del suo paese, in quanto la politica locale ha già dettato i suoi risultati. A Cattolica ha vinto il Movimento 5 stelle sotto la guida di Gennari, che a sorpresa poco più di un mese fa, ha tolto la convenzione con il corpo di polizia urbana con Riccione. Ora viene da chiedersi: ma che fine farà il progetto di fusione con Cattolica? Ricordiamo che proprio un anno esatto fa, l'ex segretario del PD locale aveva dichiarato di andare a tutto gas con la fusione per incorporazione con la sorella balneare, vista la divisione del territorio perpetrata ad hoc dalla Regione, per compiacere le brame di campanile dei sindaci monocolore PD romagnoli, in cui San Giovanni rimaneva esclusa addirittura dalla sua posizione naturale come “porta della Valconca”, per gettarla obbligatoriamente nelle braccia cattolichine. Ma ora che si fa ? E la voce, accantonata dalla giunta, per lo studio di fattibilità di tale ardita fusione potrebbe essere usata per rivedere San Giovanni anche in Unione? Meglio non decidere? Meglio affidarsi a qualcun altro che possa salvare la situazione e la faccia? Se poi il tutto investe l’aspetto squisitamente dell’interesse e del tornaconto, con la possibilità di non sforare il patto di stabilità nel ballerino bilancio comunale, allora questo tutto, rischia di diventare opportunità politica. Ad esempio il Movimento 5 stelle marignanese le aveva più volte esplicitato i vantaggi dell’Unione nell’ambito della Valconca, così da ottenere lo stesso un risparmio considerevole di costi perché proveniente dall’economia di scala. Tra l’altro era una proposta avanzata dal nostro blog già da tempo. Il Comune di San Giovanni in Marignano dentro l’Unione con i comuni della Valconca così da mantenere una sua autonomia nell’unità visto le risorse che ha tale territorialità, sembra quella piu’ sensata, nell’interesse dei marignanesi e dell’intero territorio della Valconca. Basta guardare, all’insediamento industriale da un lato (non come la chiama lei ” zona artigianale”) che assieme a quello di Morciano e San Clemente possiede tutte le caratteristiche, di un vero Polo Industriale, oppure, alla capacità di gestire la richiesta turistica dell’entroterra che è ben diversa da quella più a carattere balneare che può accomunare decisamente più i Comuni come Cattolica con Riccione e Misano. Ma la sensazione che percepiamo sembra quella che, lei con la sua giunta stia brancolando nel buio e il destino di San Giovanni ci risulta ancora una volta sconosciuto. Come riuscirà a conciliare poi il suo Decreto n° 7 del 11/09/2015 che ha per oggetto anche la valorizzazione dell’identità marignanese, con la sua ancora fumosa scelta di fusione? Con il suo silenzio verso la cittadinanza caro Sindaco, sta tradendo non solo i cittadini tutti, ma il suo stesso elettorato in quanto non vi è traccia di idea di fusione nel suo programma elettorale con il quale si è fatto eleggere e con il suo silenzio sta scegliendo per loro, di non scegliere, senza nemmeno averli adeguatamente informati. Pensiamo sia giunta l’ora di prendere in mano la gestione del paesello, ma soprattutto prendere in mano il rapporto con la cittadinanza, con un confronto diretto dove si possono mettere sul piatto costi e benefici sulle due possibili alternative per il bene della cittadinanza: unione o fusione? Inoltre, dato il cambio di ”gestione” di Cattolica, non sarebbe anche ora di pubblicizzare il progetto (sempre che ce ne sia uno dietro) e di aprire un tavolo di confronto con la minoranza politica marignanese a 5 stelle che sia da ponte per un dialogo con la maggioranza cattolichina anch’essa pentastellata? Quousque tandem abutere, Catilina, patientia nostra? (Fino a quando, Catilina, continuerai ad abusare della nostra pazienza?)
 Il TEOLOGO

Un Trattamento Particolare

Avevo segnalato, il Trattamento Particolare riservato solo ai 5 Stelle, puntando la tastiera contro il Corriere del Pd locale. Nei giorni scorsi non aveva trovato di meglio che immaginare e ingigantire, al limite del ridicolo, presunte "debolezze" del Sindaco Spinelli pur di "non" parlare dell'avvenimento politico a Rimini di enorme importanza forse superiore alla Notte Rosa. Un altra figura di sindaco rubata ai padroni del giornale, sempre osservata anche nelle frequentazioni, come accade a tutto quello che non è più "roba" del Pd. Forse si sono accorti di avere esagerato ed allora hanno benevolmente (?) sprecato qualche riga usando però il metro di tutta l'informazione di regime. L'accoglienza ai cosiddetti giornalisti è stata perfino educata. I grillini (quando va bene) sono divisi, lacerati, incazzati e non vaccinati. Poi alla fine qualcuno si dovrà accorgere che nel maestoso parcheggio di Cagnoni, sempre vuoto, anche dopo il comarketing Marzottiano, hanno impiantato un'enorme Villaggio a 5 Stelle e..Franchini. Migliaia (decine) di persone, cittadini apparentemente normali, si sono recati ad ascoltare (per forza) Di Maio e (forse) Fico. Non ironizzo sulla presunta battaglia tra due giganti della nuova politica secondo Grillo, ma credo sarà insufficiente questa mera esibizione per diventare una forza strutturata in grado di incidere sui territori. La melina dei portavoce di se stessi è una autentica presa per il culo anche pentastellato. Se vuoi mettere radici solide devi usare le modalità che saranno anche criticabili ma rimangono indispensabili. Il cittadino deve avere un rapporto con gli esponenti della forza in cui crede. La "pugnetta" del web è una ridicola scusa per mantenere e comandare su piattaforma. L'eventualità (non credo) che Grillo faccia l'ennesimo passo indietro per balzare in avanti quando lo reputa opportuno, è una battuta da vecchi spettacoli in piazza del "grande" comico. Deve decidere anche lui cosa fare da..vecchio. Credo sia più importante però decidere cosa fare di un 30% di voti. 

PS Per il blog curiale nemmeno il bacio della reliquia napoletana ha sdoganato i grillini.  

domenica 24 settembre 2017

Smarrimento

"Va considerato che il concetto di leadership è estraneo alla democrazia diretta. I movimenti di democrazia diretta rifiutano la leadership" (Gianroberto Casaleggio). Scusate ma dal V Day (non so per voi) ma le cose sono notevolmente cambiate, tutti a correre per votare un leader politico, quando il Movimento nacque con le idee eccezionali di Gianroberto e Beppe che dicevano di ragionare con la nostra testa e di occuparsi di persona della cosa pubblica, ognuno nel proprio territorio o ambito. Dopo tutti questi anni, soprattutto negli ultimi due, si sta ragionando come qualsiasi altro partito? Tutti in delirio nel perder tempo a votare una figura che per ora non serve (vedi Rosatellum bis). Tutti compatti nel difenderlo nelle sue azioni che mimano quelle di un qualsiasi altro politico di prima e seconda repubblica: dallo sfilare a Cernobbio, al finto atto privato, fotografato in tutte le posizioni nel baciare la teca del sangue di San Gennaro, delle smentite stile berlusca dell'anno dopo. Ma la massa critica che corroborava all'inizio dove è finita? Ma occuparsi di competenza all'interno del movimento al posto di seguire gli editoriali di turno cercare di migliorare a livello politico per non cadere negli errori di una inesperta e poco supportata Raggi o di un Patrizio Cinque ? Superare l'atteggiamento bambinesco manicheo di contrapposizione amico/nemico? Parlare di quello che è utile che può aiutare a crescere a livello politico per il movimento che sarebbe chiamato con i suoi numeri a governare no? Ancora si aspetta eternamente che gli italiani, stufi, votino solo per il brand che porta il Movimento? E pensate possa durare in eterno gridare honestà ma avere degli scartini della politica in parlamento? Poi ancora imperversano nei social cuoricini e frasi del tipo "vi lovvo ", "siete i nostri eroi ", "che famiglia meravigliosa". Fiumi di selfie con parlamentari contesi come attori di soap opera, insomma tutte robe preadolescenziali da scolaresca in gita! Pensare di creare politici che debbano risollevare l'Italia e che dovranno pure assumere scelte impopolari non interessa? Votare un programma su una piattaforma rispondendo a domande a griglia chiusa è sufficiente per cambiare l'Italia? Allora fatemi capire da quanto ha dichiarato Grillo ieri, c'è bisogno di trentenni. Quelli che si sono portati a casa il vitalizio e hanno creato i correntoni all'interno del Movimento? Di politici competenti e seri invece no? Sul palco di Italia 5 Stelle a ripetere il solito canovaccio non pensate che possa essere con il tempo un inutile esercizio per risvegliare le coscienze? Capisco che BeppeGrillo sia stanco ma lasciare in mano un Movimento orgoglio suo e di Casaleggio a sti ragazzetti, è come dare un kalashnikov in mano a un bambino. Comunque ne vedremo delle belle da Lunedi con la linea vincente Dorotea di DiMaio! Ora mi sembra solo di capire che i temi della partecipazione e della democrazia diretta stiano per essere sacrificati per la consacrazione di leader-fac simile e che differenza c'è allora con un qualsiasi altro partito?
 @TuCo

sabato 23 settembre 2017

CS M5S BIM

Il MoVimento 5 Stelle di Bellaria Igea Marina, ha raggiunto un importante risultato – a favore dei cittadini - al consiglio comunale dello scorso martedì 19: seppur con fatica e solo grazie all'aiuto dei colleghi di minoranza. Hera, inserisce in automatico sulle bollette i costi del servizio fognario e di depurazione, trascurando il fatto che dal 2008 avrebbe dovuto - per una sentenza della corte costituzionale, (la 335 per l'esattezza) - rimuovere tale importo dalle bollette di chi non è allacciato a questo servizio e risarcire tutte le mensilità versate non dovute fino a 5 anni precedenti. Grazie alla nostra azione, abbiamo impegnato il comune a inviare ai cittadini che non usufruiscono del servizio, l'informativa per lo stop al pagamento e la relativa domanda di rimborso. Vi vedrete quindi recapitare una lettera con tutti le istruzioni. Nel frattempo, se non volete attendere l'informativa e siete residenti nelle seguenti vie, potete, tramite l'ufficio territoriale di Hera, oppure andando sul sito della stessa partecipata, trovare sia la “richiesta di esonero dal pagamento della tariffa di fognatura e depurazione” sia il “modello istanza restituzione quota servizio depurazione”, e evitare di versare altre quote non dovute perdendo altri soldi (più tardi lo fate, meno recupererete). Via San Matteo Via San Mauro da Via Pompili al confine con San Mauro Pascoli Via San Giuseppe Via Selve tratto dalla fossa Pasquazza Via Santa Appollonia tratto fossa Pasquazza a via San Giuseppe Via Santa Paola Via Ausa Via Tavollo Via Rossini da via Pergolesi a via Vivaldi Via Agedabia Via Partinico Via Canzio Via Abba dal Rio grande alla via Ravenna Via Onofri Via Talamone Via Melito Via Sirtori Via Ravenna tratto da Bordonchio a via Partinico Via Ravenna tratto da ponte uso a via Bragozzo Via Fermignano Via San Vito Via Pironi Via Cassandra Via Battisti Via N. Sauro Via Donegallia Via D. Chiesa Via Fornace dal depuratore a Via D. Chiesa Comunque certi della solerzia di intervento del Comune.

Due anni!!!

Oggi leggo che i lavori delle fogne in P.le Kennedy si protrarranno anche per la prossima estate e, salvo complicazioni, il lavoro sarà consegnato alla fine dell'estate 2018, salvo imponderabili non-prevedibili intoppi. Non ho seguito la cosa ma giammai avrei pensato che per un'opera simile occorressero due anni. Il mare ha i suoi tempi per i lavori di manutenzione, ordinaria e straordinaria, che sono quelli da settembre a maggio a stare larghi, non è lo stesso che appaltare i lavori... alla Gesualda dove puoi dire "ma sì, ma che fretta c'è, 1 anno, 2 anni, 20 anni...". Tenere un cantiere nel salotto Vespucci di Rimini per ben due stagioni era cosa da scongiurare in sede di appalto alla ditta (Hera, che poi ha sub-appaltato), così non è stato evidentemente visto che abbiamo avuto un'amena piazza dove ci pisciava il cane e non solo, e nelle sue panchine riposavo le mie vigorose stanche membra dopo, eheh sembra niente dirlo, 20 km di corsa, a fianco dei miliardari stranieri degli alberghi vicini, delle badanti dei nostri vecchi, del clochard che ivi passava la notte "il cielo stellato sopra di me...". Loro (Hera) dicono: "ma scherzerà, la più grande opera idraulica....", mah, saaaaaarà! So che lo scolmatore del Marecchia detto "deviatore" per quanto ebbe un parto pluridecennale e interruzioni, quella sì fu una grande pur discutibile opera idraulica. So che a realizzare un'opera complicatissima come la Nuova Darsena ci sono voluti alcuni anni. So che oggi come oggi nel mondo tirano su in pochi anni grattacieli alti 7-8 volte il nostro. So che per il cantiere di San Pietro o la Piramide di Cheope sono occorsi anni o decenni ma mai avrei pensato che per fare diciamo "un deposito sotterraneo di m." con un paio di vasche e un impianto di sollevamento acque occorressero anni. Quando i lavori vanno piano per mia esperienza o si investono o ci sono pochi soldi; sono certo che se fosse stata data ivi concessione di tirare su 4 palazzine di 10 piani in un anno sarebbero state pronte. Se si fosse appaltato a chi si occupa solo di costruzioni e non di Tutto come fa un po' Hera, diciamo a... "Interphylo", quel lavoro lo avrebbe fatto in sei mesi a esagerare. Da estate a estate: questi i tempi del mare. A questo si sarebbe dovuto pensare. Guardo dalla fessura ci sono nr. 2 operai: uno tiene un asse l'altro ci pianta un grosso chiodo, nessun altro all'interno, per me qualcosa non ha funzionato in questo frettoloso appalto. Ci hanno stupito subito con effetti speciali: il percorso in legno con panchine verso il mare per poi mettercelo lì bloccando per due estati con tutti gli annessi e connessi, anche quantificabili in quattrini di disagi e immagine, la piazza più prestigiosa del mare ove sono le attività più esclusive e di qualità. Come già detto non stiamo parlando di scavare la metropolitana di Londra o tirar su le Petronas Towers ma di un modesto lavoro di fogne, com'è possibile che occorrano due anni, due estati di disagi e meno che non vadano a cercare il muratore pensionato a casa tipo "allora mi viene 4 ore domattina!?" come la massaia che deve tinteggiare il muretto?? Esempio, le località che hanno riqualificato nei paraggi diciamo Cesenatico Sud o Fano lo hanno fatto da estate a estate mai una località balneare si presenta ai turisti con un cantiere anche puzzolente diciamolo pure per due stagioni, questo per me è molto grave qualcuno ha sbagliato i conti! Mi immagino cosa combineranno quando si realizzerà ma quella volta che si realizzerà fra 20, 50 anni!, quel cavallo alato che chiamasi Il Parco del Mare, a meno che non si tratti di palazzine: allora sì hai garanzia che spuntano come funghi da una settimana all'altra passano dalle fondamenta al tetto. Il tempo è danaro, anzi molto più! (nella foto inizio lavori scorso anno)
 Fintope' 

Una Piattaforma

Solo chi è ancora amante della libertà d'informazione riesce ad indignarsi leggendo o ascoltando stampa e radiotelevisioni del regime piddino. Il partito di Renzi si sta sgretolando, il Pd è a minimi storici ancora accettabili se pensiamo cosa varrà tra un anno ma il pompaggio rianimatore che riceve da (tutta) l'informazione è scandaloso. I panini dei telegiornali vengono preparati come una volta. Due terzi al Pd, una piccola parte ad Alfano ed il resto composto da stucchevoli frasi intrise di acredine e falsità riservate ai cinque stelle. Non appartengo certo agli incensatori da piattaforma. Li ho seguiti e frequentati per un lungo periodo e posso affermare che dal punto di vista organizzativo sono messi molto peggio di quanto non appaiano coperti da scie chimiche e no vaccini. Sono strumenti che servono per nascondere la verità. Il giocattolo inventato da Grillo e oliato da Casaleggio ha della incredibili capacità di autoriprodursi e nello stesso tempo scomparire. Nessuno si è mai chiesto come possa ancora essere il primo partito (?) italiano con un personale così..scarso? Non conosco tutti i portavoce, ho avuto modo però di tarare i migliori. Di Battista è un eccellente intrattenitore, Di Maio neanche quello. Il bacio alla reliquia spiega natura e spessore. Non esiste una cultura prevalente, è determinate l'aspetto geografico e personale. Ognuno porta quello che ha nel presepe di Grillo. Una confusone immonda che però alla fine il cittadino premia con la scusa che gli altri sono peggio. Vero, verissimo. A Rimini avete mai ascoltato la Giulia Sarti intervenire su un argomento che non le avesse scritto Cardone? Il più furbo è Affronte, anni di luce meridionale davanti ai portavoce eletti. Per questo se ne è andato prima che la sua fortuna personale lo potesse abbandonare. La Sensoli...lasciamo stare. Si agita, corre dietro a tutto, senza capire od afferrare niente. Non ci sono discussioni o confronti comuni che possano servire per allevare una quadro dirigente. Solo piccoli e squallidi interessi di personaggini che una volta non candidavi nemmeno in un quartiere periferico (molto). Solo il Carlino ha dato un onesto risalto al Congresso del primo partito italiano come fosse il Festival dell'Unità delle Celle. Il Corriere del Pd locale, non ha avuto nemmeno la decenza di spendere due righe in prima pagina. Le frequentazioni della Spinelli sono più interessanti. Un'altra ragione per cancellare Pd e (suoi) giornali.

venerdì 22 settembre 2017

Sfollagente

Stupendo l'epiteto che il Fatto quasi Quotidiano ha coniato per Renzi. La sua presenza è riuscita ad azzerare i visitatori ai (rari) festival dell'Unità con Berlusconi e non bastasse, anche Alfano. Per liberarsi definitivamente della peggiore "calamità" politica del dopoguerra, il Pd è costretto ad accettare le elezioni. Mattarella nei suoi silenzi quasi comprensibili sta tessendo la tela con i rimasugli della maggioranza che lo ha eletto. Possono sempre contare però sui voti e sostegno mediatico del fedele Cavaliere. Tornando dalle nostre parti vediamo che il clima è cambiato. Al di là di Gnassi che si "erge" sempre più maestoso e pettinato sopra il resto della politica locale, abbiamo due velleitari giornali che si affannano, alle volte commoventi, nel mantenere in vita personaggi da balera. Le invettive che i presunti esponenti di un Partito erede di un Grande Partito si scambiano, sono avvilenti. Ti accorgi che la loro conoscenza e rappresentanza del territorio è infima. Sindaci (?), consiglieri comunali, regionali e perfino onorevoli con lunghissima carriera e..circonvallazioni alle spalle compongono il teatrino del fallimento. La Nipote di Melucci cerca disperatamente di difendere l'indifendibile. Dal confronto con Gioenzo "Attila" Renzi, il migliore demolitore della città, sulla cascata di cemento presente nei disegnini del Parco del Mare, esce malissimo. Poteva dire che è stata l'ennesima prova per vedere se gli imprenditori (?) riminesi gradiscono i giochini urbanistici da infanzia turbata, oppure ricordare i fasti della Cartolina del Mare. Il primo vero "fake", subito battuto però dal Triangolone del Porto e Consorzi. Siamo alla caduta degli dei e ...Pizzolante. Sembra che l'amico (compagno) Lino Gobbi si stia cimentando, con l'aiuto fraterno di Melucci, nella seconda fatale impresa: riuscire a ricomporre i cocci del Pd. Ci sono i bidoni da scegliere, quelli dell'indifferenziata sono i più adatti.

PS Chi va a portare il saluto al Congresso del Popolo a 5 Stelle?

Giorno di lutto

Nella occasione di un gravissimo incidente come quello accaduto stamani sulla Marecchiese e che (si fa per dire) ha causato (RIP) un solo morto a causa della velocitá ma altresì per strada "fatta male", limite troppo alto (70), carreggiata a doppio senso strettissima, insufficiente manutenzione del manto stradale, ostacoli ovunque. Ma che avrebbe potuto causare molte più vittime se soltanto ci fossero stati mezzi o persone nei paraggi. Aspetteresti due parole quantomeno di circostanza dell'assessore alla Polizia Municipale, soprattutto alla luce del fatto che questa miliardesima morte sulle strade riminesi arriva nella Settimana della Mobilità Sostenibile. Invece zero, zero di zero dichiarazioni " zitti, zitti...!!". In un giorno di lutto per la cittá, per l'assessore stesso, per la mobilità, l'assessore tuona sfoderando il suo cavallo di battaglia e ignorando il tragico sinistro a cui lo lega comunque uno filo rosso come autorità politica competente. E "la lingua batte dove il dente duole" chemme frega degli incidenti Shadelgovaad non so se lo scrivi correttamente come quasi ogni giorno quasi fosse non assessore AL commercio ma CONTRO il commercio tuona contro il piccolo commercio mai sentito spendere mezza parola o mandare i vigili nei centri commerciali che a occhio e croce fatturano assieme il doppio del restante commercio. E afferma che vi saranno ulteriori giri di vite CONTRO il piccolo commercio che egli sembra avere così in odio per ragioni non note. Ora diciamo fiamme gialle prima e PM poi hanno sempre se posso usare questa espressione colorita ma che rende l'idea "scassato le balle" a chi lavora ANCHE per pagare i loro stipendi incluso quello dell'assessore in oggetto, anche oltre il comprensibile e necessario controllo su cui ovviamente tutti convengono essere necessario, ma entro ragionevoli limiti. Ebbene noi abbiamo qualcosa come migliaia di ambulanti africani contro cui non ho nulla ma che non sono in regola, non pagano tasse etc. Se uno apre un negozietto di questi tempi sfidando crisi, fiscalitá opprimente, concorrenza sleale dei citati ambulanti, centri commerciali, ma vuoi mettergli il fiato sul collo tenerlo continuamente sotto scopa demonizzarlo e perché usa la vetrina come non dovrebbe e perché sporge 10 cm in più e via dicendo!? Per me qualcosa non torna per tanta ostinata autentica PERSECUZIONE del piccolo commercio in nome del DECORO. Vocabolo faccio notare caduto in disuso mezzo secolo fa almeno: ognuno ne tragga le conclusioni che crede da questa breve riflessione, ma per me 2+2 fa 4! 
A.S.

giovedì 21 settembre 2017

CS Pizzolante&Arlotti

SPIAGGE - Approvata nelle commissioni la Legge delega di riforma del demanio Comunicato stampa congiunto dei relatori Sergio Pizzolante (Ap) e Tiziano Arlotti (Pd) Si è conclusa nelle commissioni congiunte VI Finanze e X Attività produttive della Camera la votazione degli emendamenti al disegno di legge Delega al Governo per la revisione e il riordino della normativa relativa alle concessioni demaniali marittime, lacuali e fluviali ad uso turistico-ricreativo (relatori rispettivamente i deputati Sergio Pizzolante, Ap e Tiziano Arlotti, Pd). Il testo che esce dal lavoro delle commissioni risulta integrato e migliorato in molti aspetti rispetto a quello iniziale. Tra le novità e modifiche introdotte: - è previsto un periodo transitorio per le concessioni assegnate entro il 31/12/2009, gare subito per le nuove concessioni - viene riconosciuto il principio del legittimo affidamento - viene riconosciuto il valore commerciale dell'impresa - vengono salvaguardati i livelli occupazionali - vengono valorizzate le peculiarità territoriali, le forme di gestione integrata dei beni e delle attività aziendali e le professionalità acquisite sia dai concessionari, sia dai gestori - vengono introdotti criteri premianti per strutture a basso impatto ambientale e per le strutture che offrono servizi di fruibilità della infrastruttura e della spiaggia ulteriori rispetto a quelli già previsti per legge a favore delle persone disabili - durante il periodo transitorio è prevista la regolamentazione degli effetti giuridici degli atti di pianificazione territoriale e dei relativi strumenti di programmazione negoziata stipulati, ai fini del miglioramento dell’offerta turistica e della riqualificazione dei beni demaniali, tra le amministrazioni competenti e le associazioni maggiormente rappresentative su base nazionale delle imprese del settore - viene rivisto il sistema di calcolo dei canoni concessori classificando i beni in un minimo di tre categorie di valenza turistica e nello stesso tempo saranno superati valori OMI per le pertinenze - è previsto il riordino delle concessioni ad uso abitativo - è previsto l'obbligo per i Comuni di rendere pubblici, tramite i propri siti internet, i dati concernenti l’oggetto delle concessioni ed i relativi canoni, nonché l’obbligo per i concessionari di pubblicizzare tali dati sui propri siti internet - si dovranno definire la facile e difficile rimozione dei beni realizzati dai concessionari - le Regioni, con specifica legge, dovranno definire il numero massimo di concessioni assegnabili al singolo operatore. I relatori esprimono soddisfazione per il lavoro svolto nelle commissioni. Il testo così elaborato verrà ora inviato alle commissioni competenti in sede consultiva per i pareri, quindi verrà dato mandato ai relatori di riferire in Aula. L'obiettivo è portare la Delega al voto a fine ottobre.
 Roma, 21 settembre 2017

Un modesto contributo

Quando fu "inventata" la pista ciclabile sulla via a destra del porto, qualcuno forse ricorderà che nei vari articoli dedicati mi rifiutai di entrare nello specifico, soffermandomi solo sulla (strana) metodica. La mia opinione, ieri e oggi, è quella che il traffico delle due dorsali marine (lungomare e viale delle regine) non deve relazionarsi con la succitata via, ma da Via Beccadelli si deve procedere sul Viale Principe Amedeo, con una rotatoria al posto del semaforo al Grattacielo Gnassi. La via destra del porto viene attrezzata con due stanze di circolazione più o meno divise all'altezza dei Giardini del Parsifal, per le utenze locali. Ci sarebbero meno veicoli dell'isola pedonale nel centro storico. In un contesto riorganizzativo va pure considerata una terza stanza riferita al piazzale Boscovich, dividendolo dal Lungomare. Una quindicina di anni fa, con il riordino stradale di tutta Maricentro, passato il solito smarrimento iniziale, i primi a rendersi conto di non avere più un traffico pericoloso, con qualche episodio luttuoso, furono i residenti. Riducendo in questo modo il traffico nelle zone interessate del 90% a cosa serve una pista (fatta male) costata milioni? Risorse che potevano essere meglio impiegate in qualche festa sindacale. La proposta intendo inviarla al Centro d'Osservazione e Controllo del Resto del Carlino. Nel caso venga ritenuta decente la invieranno (more solito) con un "aeroplanino" cartaceo nella Stanza dei Bottoni (di fronte).

PS Dicono sia arrivata una "misteriosa" donazione ai 5 Stelle per il Congresso di Rimini: Grazie per avermi fatto vincere..meglio, firmato A.G.

Da simpatizzante

Da simpatizzante Pd per la I volta posso dire che mi trovo d'accordo con la compagna Nadia Rossi, consigliera regionale quando ha stoppato con tatto ma anche con una certa risolutezza e con la franchezza che sempre la contraddistingue, la candidatura del sindaco di Misano Giannini a segretario locale del partito. In nome anche ma non solo dell'età non esattamente verde dell'ex vicepresidente di Romagna Acque nonché ex consigliere provinciale di Rimini nonché ex vicesindaco di Misano stessa. Non voglio dire "dinosauro" come ho sentito dire sottovoce perché oggi come oggi a 61-62 anni (l'età di Giannini) si può dire sei un ragazzo, via, e parlo seriamente, se è vero come è vero che anche sotto il profilo della tassonomia geriatrica si diventa formalmente anziani a 65 anni e se la vita media si allunga e la generazione a cui appartiene Giannini ha un'aspettativa di vita di 90-95 anni. Quindi Giannini ha ancora 3,5 anni circa da non-anziano, ossia egli ha davanti a sè ancora la bellezza di tre anni e mezzo di maturità avanzata, prima di finire, perché purtroppo la vita quella è, prima o poi per tutti arriva l'ora di appendere armi e bagagli al chiodo e farsi da parte a favore delle nuove generazioni. E' il destino umano che poi condividiamo con tutti i viventi, al quale lo stesso sindaco evidentemente non può sottrarsi. Quindi dicevo se noi lo paragoniamo ad altri nomi che erano volati, uno su tutti la dr.ssa Giorgia Bellucci, egli ne potrebbe quasi essere il nonno perché fatti due conti metti che egli come usava per la sua generazione del Dopoguerra nati anni '40-'50 avesse avuto una figliuola a 18 anni che poi avesse avuto a sua volta prole a 18 anni la Bellucci potrebbe tranquillamente esserne la nipote e sarebbe imbarazzante credo quella volta che lei dicesse, ma non lo direbbe mai, per rispetto, parlo ipoteticamente "ha l'età di mio nonno" oppure che i millennials del partito si riferissero al segretario in pectore del PD riminese come un nonno da giardinetti, portare in nipotini all'asilo, portare fuori il cane, far attraversare i bambini alle scuole e tutti quei lavoretti che si addicono ai nonni e che evidentemente stridono con l'immagine di rinnovamento, di gioventù, di prospettiva verso il futuro che il pd vuole restituire di sè all'elettorato. Senza voler nulla togliere alla esperienza, alle indiscusse capacità, al carisma personale, al prestigio e al rispetto che devesi alla lunga militanza del sindaco di Misano Adriatico; e ricordiamo anche che in Italia oggi arrivano e continueranno ad arrivare immigrati 18-20enni con già 2-3 figli, per questo sono senza'altro con Nadia quando ella afferma col suo slang riminese "un va' bein Gianini: u 'i vo' un segretery piö zov'n!", e aggiungo: la Bellucci avrebbe dato un segnale forte di cambio di prospettiva, ma sono gusti personali, poi facciano loro, si fa per dire. Faccio soltanto notare infine che ormai da alcuni anni, la intera classe politica mondiale si è ringiovanita di 20 anni con alcune eccezioni rappresentate es. da Merkel o Trump ma leader europei esempio che in passato erano 60enni o più e anche italiani ora sono molto più giovani; se sia positivo non so, ma questo dice il trend. 
A.M.