mercoledì 30 novembre 2016

Tanto Tuonò

Uno sfogo, parte prima. Tanto tuonò che la crisi (nella crisi) di Rimini si è trasformata in un uragano di fallimenti e miseria. L'assurdo intriso nel ridicolo è "scrivere" che cade una pioggerella autunnale, basta l'ombrello rosa che nemmeno il senegalese ti vende più. Gli antichi vu cumprà sono stati soppiantati dai moderni rifugiati in divisa da cooperativa sociale. Giovani, educati, single con giacconi e bici riciclate (bene) e l'immancabile IPad da sbarco "tutto compreso". La dico male, partendo dallo Stadio: tifosi avete ragione. Vi hanno preso per il ..pallone elettorale. Lo stadio è sempre servito ( Vota Si ai comparti) per mascherare come fosse una piscina Aquarena almeno 200 appartamenti. Solo nella Questura del Gabibbo è partito prima l'edificio "pubblico" delle case private. Mi fermo. Siamo agli avvisi di garanzia dopo soli 15 anni. Ho l'impressione (?) che la verità non arriverà mai. Non avevo mai visto una destinazione urbanistica chiamata "Questura" al posto di un legittimo "Direzionale Pubblico". Fare l'avvocato di un sindaco è mestiere senza pause. All'amico Emanuele Pironi che ha votato giustamente per Gnassi sta bene come un gol di Ricchiuti. Nell'elenco dei problemi più gravi il Romeo Neri occupa uno degli ultimi posti. Ne riparleremo se verranno indette nuove elezioni a Rimini. C'era qualcuno (ingenuo) che pensava fossero a breve. Con le vostre sacrosante proteste aiutate la disinformazione di massa (riminese) regnante. La sfortuna è che lo Stadio non è "privatizzabile come una scuola. Nei patti civici non esisteva il Comma Calcio. Per esempio: perchè non si va a S.Giuliano e si chiede quali sono stati i benefici portati dall'unico grande volano realizzato? Allargando la domanda alla proprietà della darsena: come vanno gli affari? Poi una breve indagine sullo stato delle aziende riminesi oppure spiegare (finalmente) per quale ragione ci sono centinaia di chiusure, fallimenti e ..pre. Un'altro argomento interessante sarebbe rappresentato dai "gioielli di famiglia". Le vendite sono sempre strategiche, mai dettate da necessità finanziarie. Ma (guarda caso) presidenti/direttori/manager sono quelli imposti dagli altri. Un argomento (stravecchio) sarebbe analizzare perchè a Rimini le grandi opere anche pianificate non vengano mai realizzate. La risposta che (perfino) Zucchi sarebbe costretto a postare è: nessuno è disposto ad investire un euro in un sistema turistico fallito. Potete spostare tutti i mercati ambulanti che volete come avete fatto in Centro e farete a Miramare per indicare il fila dritto da percorrere per gli acquisti, ma il Parco del Mare di.. Gnassi non avrà mai una madrina che lo vara. La Cartolina non è stata inventata per questo. Sa bene anche lui che ci sono troppe variabili che non può comandare. Una per tutte la Bolkestein. Come fai a disegnare un Lungomare se non sai cosa succede sulla spiaggia? Gli interlocutori e concessionari (scaduti) ti possono regalare il voto, non decidere del destino di un bene pubblico. Siamo arrivati disperatamente al Natale e la pista da ghiaccio. Sono sicuro che l'avventura di Renzi sia finita, per continuare a scrivere però ci basta la Giunta di Gnassi.

PS Non mandate sempre Morolli a prendere gli schiaffoni.

Capodanno: mio parere tecnico e ambientale

Ah ma che belessa quando c'era il sindaco Dott. Ravaioli che col concertone rai non avevi nemmeno bisogno di andare in vacanza a Capodanno perché quivi venivano le più grandi star, nazionali ed internazionali. Sembrava di essere tornati ai tempi dell'era pioneristica del turismo quando Rimini era frequentata da re e regine, o ai "favolozi anni zezzanta", quando venivano l'indimenticato Fred Buscaglione, Celentano e tanti altri e tutti poi dicevano "ho cominciato la carriera a Rimini...": ed era vero! Ebbene, preso com'era da impegni in Ospedale il grande, grandissimo oncologo chiarissimo non si faceva guardar dietro no lui no: lui dava una milionata di euro al dottor Bibi Ballandi, un uomo che ha nel cognome il destino, e che portava qui grandissimi nomi della musica, ricordo en passant nomi come Donna Summer, Madonna, Bruce Springstein, De Gregori, i Sex Pistols... eccetera, eccetera, eccetera. E la diretta rai, che valeva come spot milioni di contatti quindi il senso di quei soldi spesi che ti mettevano sulla rete nazionale in prima serata, su raisat, sulle prime pagine dei giornali. Dopo, con Gnassi, è iniziato un lento ma inesorabile declino del Concertone, sempre più giù, ma come si dice al peggio non c'è mai fine e quest'anno verrà Francesco (annunciato ieri): "FRANCESCO CHIIII!?". Ma Francesco Renga, l'idolo di milioni di ragazzine in tutta Europa coi suoi 48 anni suonati! Certamente talento, una carriera all'insegna dell'understatement, un artista di rare doti, ma non in grado di mettere insieme in un concerto non dico gratis ma anche pagando le persone più di qualche migliaio di spettatori: be', anche io se mi metto l'ultimo dell'anno su un mega palco, a Rimini, e butto giù due cover metti di Bob Dylan, 2000 persone le faccio! Ah no, Ravaioli non era uno che si faceva guardar dietro e arrivavano qua da tutta Europa a vedere il Concerto organizzato da un professionista come il mio omonimo Bibi che saluto Ballandi, perché le cose le deve fare chi le sa fare ed in comune non ci sono competenze artistiche per un evento così. E sempre il mantra dei "capodanni diffusi" e "lungo": ma noi NON vogliamo il Capodanno più lungo del mondo ma più Bello del mondo semmai fosse possibile competere con New York o Londra ma evidentemente non lo è! E' una sciocchezza: il Capodanno ha una dimensione "liberatoria" nel senso di un'esplosione non una raffica, è l'approccio concettuale ad essere sbagliato con la "lunghezza" e la "diffusione" come leitmotiv. Il capodanno dura... 1 secondo, il tempo di stappare la bottiglia, quindi allungarlo e diffonderlo è la negazione stessa del Capodanno inteso come festa esplosiva e con antica funzione antropologica benaugurante e liberatoria, pensata evidentemente da non professionisti; un cantante di fama, un concerto, una notte e poi si volta pagina "anno nuovo vita nuova" si dice pure! ?
 Alex Zobeta

CS Una Mano X Santarcangelo

L' intervento del consigliere Novelli sull'assestamento di bilancio del Comune di Santarcangelo. Lista civica Una Mano per Santarcangelo Questa sera verrà approvato l'assestamento di bilancio 2016. Non posso che riscontrare ancora una volta che quello che chiedevo in sede di bilancio di previsione non era certo irrealizzabile. Ho chiesto più e più volte un segno, da parte vostra, di riduzione della fiscalità locale, ma voi nulla, imperterriti nel mantenere una fiscalità così elevata. E ora con l'assestamento scopriamo che i margini per farlo c’erano ma alla maggioranza non interessava andare in quella direzione. Ancora una volta prendo atto che questa è una scelta politica, e ancora non mi spiego come questa possa rendere tranquilla la componente di Giunta a sinistra del PD. Si chiedeva di diminuire le aliquote Irpef, o in alternativa di aumentare la fascia di esenzione, ma voi, sordi, vi siete appellati al mancato gettito Imu prima casa e all'incertezza dei trasferimenti statali compensativi, alla costante riduzione dei trasferimenti erariali, che come una scure anche per il 2016 si sarebbe abbattuta sugli enti locali. Allora mi sono fatto un po’ di calcoli, e ho provato a confrontare il conto consuntivo 2015 approvato qualche mese fa e il bilancio 2016 approvato; i conti, come si dice, della serva; quello che ho notato è che la differenza fra i primi 3 titoli delle entrate ( tributarie, trasferimenti dalle pubbliche amministrazioni e extra tributarie ) del consuntivo 2015 e quelle del bilancio di previsione assestato e' di circa 60.000 euro. Quindi avendo addirittura anticipato nel 2015 spese del 2016 ( vedi Santarcangelo dei teatri), davvero non c’erano margini per una politica fiscale meno pressante per la nostra comunità? Dico questo perché in aggiunta a questi dati vi sarà come, detto anche in commissione l'anticipazione sul bilancio corrente 2016 di spese 2017: di ben 160000 euro ( 140 per Santarcangelo dei teatri, con 20.000 in più di quota rispetto al 2015 e 20.000 di spese postali). È' facile fare un bilancio dove tutto oramai è al massimo, senza tenere conto della realtà che ci circonda e del fatto che la fiscalità locale non può essere vista solo come strumento di prelievo. Vi pongo una domanda: Ma ora dove tutto è già al massimo ( IMU, TARES , addizionale comunale-a meno che non pensiate di portarle tutte allo 0.8), quando veramente avremo necessità di reperire risorse economiche, cosa faremo? Non riesco proprio a comprendere perché vi ostiniate a non fare una seria politica fiscale, in base alle effettive esigenze. La parte preponderante di questa variazione è costituita dall’anticipo dei trasferimenti agli enti culturali, che sarebbero di competenza dl 2017. Analizzando i numeri, fra il 2015 e il 2016, sommando previsione iniziali, varianti in corso d’anno e assestamento, solo come trasferimenti a Focus, Santarcangelo dei teatri e Musei ( sempre Focus) siamo a oltre 350.000 euro in più!! Come dicevaamo, una parte è anticipazione del 2017, quindi facciamo il compitino e la storniamo dal bilancio preventivo dell’anno successivo. Ma abbiamo certezza che poi queste risorse non saranno rimesse dentro, esattamente come quest’anno, in un qualche assestamento A scanso di equivoci, e in piena coerenza con quella che è sempre stata la mia posizione in questo Consiglio Comunale, io qui non sto criticando il fatto che si investa in attività culturali, che da sempre ritengo essenziali per lo sviluppo della comunità santarcangiolese, oltre che per perseguire un modello di sviluppo sostenibile incentrato sul turismo; su questo non ho mai fatto facile demagogia e non intendo certo farne ora. Ma non è che per non passare da populisti si può far finta di non vedere e ignorare la grande perplessità che ho sul come le risorse vengono gestite in questo settore. Come dicevo prima, dato che buona parte delle risorse del settore della cultura sono tutt’ora a carico del comune (personale, utenze ecc.) e su queste non vediamo assestamenti; la parte “variabile” deve derivare essenzialmente dalle attività svolte, dalle collaborazioni e così via. Quindi la domanda è: quando si assegnano le risorse in sede preventiva, c’è un’idea di cosa si vuole fare, di quali progetti sviluppare o si dà per scontato che si avranno le stesse risorse degli anni precedenti a prescindere, salvo poi sforare tanto c’è l’avanzo? Qualcuno degli enti preposti fa un bilancio preventive in base alla programmazione delle attività e dei progetti reali da cui derivano le spese da sostenere o si naviga a vista ritrovandosi ogni anno a metterci la pezza? Non dovrebbe essere anche questo, cioè programmare le risorse, oltre che innamorarsi delle attività, il ruolo delle varie figure di direzione che abbiamo creato in questi anni? Qui si parla di cifre rilevanti, abbiamo discusso per un consiglio intero di 10.000 euro, spiccio più spiccio meno, per pre e post scuola ma quando si parla di Focus si arrotonda sempre alle decine di migliaia. E parliamo di Istituzioni presiedute dal Sindaco e dal capo di staff del sindaco. Io sinceramente, ma sicuramente non voi, vedo una forte inopportunità nello svolgere entrambi i ruoli. L'ufficio di staff non ha facoltà di gestire la spesa, ma poi si ritrova grandi quantità di risorse da gestire come presidente di Focus. Per voi tutto normale, per me molto meno; per voi è normale nominare presidenti o direttori di istituzioni culturali, soggetti fisici vincitori di bandi per la gestione di beni pubblici, bandi fatti proprio dalle medesime istituzioni. Ma sicuramente sarò solo io che trovo tutto ciò inopportuno. Comunque torno alla domanda da cui sono partito: i budget di questi enti sono conosciuti a priori? Perché arrivare in sede di assestamento ossia 30 novembre e veder assegnare ulteriori risorse mi pone il dubbio che si facciano cose, legittime belle e apprezzabili, ma senza un minimo di conoscenza delle reali risorse a disposizione perché tanto poi c'è il comune, nelle veci del sindaco nonché assessore alla cultura che sistema tutto. Permettetemi anche questo aspetto di veder aumentare enormemente questi trasferimenti nella delega del sindaco, mi lascia perplesso. Soprattutto se penso come ogni volta che si debbano stanziare anche piccole risorse sia sempre un problema di trovare I fondi, come ad esempio: nell’ultimo consiglio abbiamo disquisito sul costo del pre e post scuola, ritenendolo troppo elevato, e che non si poteva ridurre. O al vedere stanziati soli 20.000 euro X il bilancio partecipato, per poi vedere accantonati progetti molto interessanti a favore di altri di valore irrisorio che potevano invece essere tranquillamente finanziati con un assestamento di bilancio. Ma mi domando se le risorse a disposizione sono queste. Invece di anticipare spese, non si poteva anche per le finalità prefisse dal bilancio partecipato andare ad effettuare la realizzazione di altri progetti presentati ( che se ammessi, significa meritevoli di realizzazione)? Ma forse occorre sempre andare dalle stesse parti. Inoltre riscontro come anche quest'anno il nostro Comune virtuoso, riciclone, ligio al dovere, deve sborsare ulteriori 63000 euro per la raccolta dei rifiuti; non si aumenta la tassa per i cittadini, , e va bene, erodiamo l’avanzo ma questi soldi comunque li spendiamo sottraendoli ad altre possibili usi; anche qui, mai una riduzione, solo incrementi; dall'introduzione dell'e gate, che doveva andare a ridurre i costi, quest'ultimi aumentano sempre e comunque?.. Non vado oltre perché tanto la vostra volontà sarà sempre la stessa. Se sarò stato in grado di far venire qualche dubbio ai colleghi, per intraprendere altre strade allora ne sarò lieto.. Altrimenti rimarremo ognuno sulle proprie posizioni, i cittadini continueranno a pagare, a mio avviso troppo. E comunque il mio voto sarà contrario .

martedì 29 novembre 2016

Trasporto Pubblico

Mi dicono (esperti) che ogni kilometro di trasporto pubblico a Rimini e Provincia, gestite da Gnassi, costa oltre 4 euro. In altre realtà, dominate (ancora) dal Pd, se la cavano con la metà. E' normale che un dibattito, come per tutte le anomalie riminesi, ultima la Questura del Gabibbo, prossima a festeggiare il 15° anno di esistenza inutile, non verrà mai animato da qualche velina giornalistica. Mi piacerebbe sapere cosa c'è scritto nel decalogo piddino-gnassiano. Quali sono gli argomenti leciti, quelli affrontabili in punta di penna e quelli (maggioranza qualificata) da non scrivere. Quando "devono" pubblicare qualcosa si rifugiano negli esperti del settore che stranamente (?) coincidono sempre con i gestori: spiaggia, rifiuti, trasporto pubblico...gas.  ecc., Le conclusioni sono fantastiche. E' come chiedere al macellaio o l'oste se carne e vino sono buone. Del resto qualsiasi critica risulterebbe difficile da dimostrare. Troppe le variabili truccabili: velocità di percorrenza, razionalizzazione delle reti, cadenza e qualità del servizio. L'unica risposta vera e garante la darebbe il mercato. La stessa che invoco da anni per i rifiuti. Il "pubblico" si occupa dello smaltimento, la raccolta va a bando con tanti singoli appalti per non ricreare monopoli. Una discesa verticale dei prezzi e bollette è certa. Per il TPL significa mettere a gara una o più linee. Il pubblico decide: orari, cadenza, fermate, costo del biglietto e mezzi da impiegare. Per la Linea 11 nonostante la concorrenza "spietata" del Trc-Pd si trova sicuramente un gestore, per andare alla ..Zingarina dieci volte al giorno con un mezzo di dieci metri al costo di un euro e cinquanta è lecito pensare ad un contributo pubblico. Anche nella Cuba emiliano-romagnola si potrebbe pensare al trasporto pubblico che concede libertà al privato di concorrere e promuoverlo. Si arriverebbe a leggere nel telefonino, non il calendario delle feste, ma la posizione dell'autobus, l'ipotizzato tempo di attesa, mezzi più moderni, promozioni aziendali, sconti ecc. Se qualcuno intravede demagogia o come va di moda addirittura del populismo mobile, dovrebbe anche spiegare perchè due/tre kilometri su mezzi antichi debbano costare cinque euro. Mediamente per ogni euro incassato ne arrivano due di pubblico finanziamento. Avete spalancato per ragioni civiche, una porta già "aperta" per il servizio (pubblico) scolastico, difeso perfino dalla Costituzione di Benigni, non si capisce (?) perchè non possa essere percorsa la stessa strada in altri settori. Rimane una "fissa": i lavoratori li paghi a tariffa, compresi gli insegnanti delle scuole. In un colpo solo, grazie alla fantasia e capacità grillina (scherzo) potremmo risanare alcune partecipate ma occupate dal potere piddino di terz'ordine e poca mobilità.

A Tutto

L'Assessore "a Tutto" del Comune di Rimini J.Sadegholvaad è nuovamente sul piede di guerra. I suoi nemici sono i bengalesi, quelli che vendono tutte quelle patacate che durano lo spazio di un mattino, oppure gestiscono minimarket così invisi a questa amministrazione molto amica invece dei grandi spazi commerciali e che nella sua testa danneggerebbero l'immagine di Rimini. Eppure art. 41 della Costituzione sotto attacco afferma che l'iniziativa economica privata è libera ed una Giunta ormai diciamo pure "liberale" e "liberista" come questa, e un partito liberale e liberista come il PD dovrebbero averlo tatuato sul braccio quell'articolo che è un mini manifesto del liberalismo, o no? Comunque questi ragazzi asiatici che lavorano sodo 16 ore e che hanno trovato qui la loro America come in tante altre città europee hanno già vinto un ricorso, quello contro il provvedimento assurdo, illogico, inspiegabile, illegittimo che ha impedito loro di vendere bevande refrigerate durante la scorsa estate. Ma alla luce di una pronuncia della C. Costituzionale di qualche giorno fa (che in realtà non c'entra nulla!), e di un D.Lgs recentissimo (che invece c'entra) l'assessore rilascia un comunicato stampa in cui in poche parole afferma che la sua guerra personale contro... il Bangladesh continua: non può vederli questi commercianti, un fatto "di pelle" o chissà. Ebbene nel citato decreto. pubblicato 2 gg fa sulla Gazzetta Ufficiale in breve si conferiscono poteri ai comuni di individuare zone in cui normare il commercio. Zone "particolari", sotto qualche profilo, archeologico, paesaggistico etc. Egli afferma che stanno studiando la normativa, per tornare, guerra contro i poveri, tornare all'attacco di queste esemplari famigliole bengalesi con 3-4 figli a carico in nome della "tipicità" del commercio a Rimini. Ma se hanno fatto chiudere eliminando tutti i parcheggi le più blasonate attività storiche riminesi, dico Cappelli, dico La Moderna, dico la Dimar e in passato lontano ormai Pollini, Rossi recentemente e a breve lo dico col magone perché la mia famiglia ivi si veste i piedi da generazioni come chi mi conosce ben sa "Gori" Corso d'Augusto etc.etc.etc.?? Dove sta tutto questo amore per la "tipicità", è a intermittenza, è selettivo?? E un esercizio di tappetti persiani è "tipico" ovvero tipico è un esercizio artigianale di stampa romagnola a ruggine per fare un esempio?? L'assessore perderà anche questa battaglia della sua guerra perché l'art. del D.Lgs che riporto in calce è teso a tutelare i monumenti dai pataccari spesso senza licenza poi che vi si mettono vicino come vediamo a Roma ex., quel genere di tutela e mai una zona come Borgo Marina potrà essere definita di "particolare interesse" archeologico, ambientale" etc., così come il Lungomare Vespucci, così come tutto il centro storico nel suo insieme ma come dire autorizzare uno a vendere la porchetta sotto l'arco - quello scongiura la norma che si intenderebbe utilizzare! E principalmente le licenze troppo facili nei pressi dei grandi monumenti nazionali Colosseo, Firenze, Venezia, Torre di Pisa etc. (poi questione nota, dibattuta già 20 anni fa a Firenze senza ottenere mi pare risultati) probabilmente anche perché in contrasto con l'articolo della Costituzione citato in apertura. E anzi, forse il recente spostamento del mercato che ha piazzato ambulanti nei pressi di Arco e Anfiteatro vìola tale norma, dunque!? Il passo estrapolato dal D.Lgs. SCIA 2 ognuno può giudicare da sè:"Per le finalità indicate dall'articolo 52 del Codice dei beni culturali e del paesaggio, di cui al decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, il comune, d'intesa con la regione, sentito il competente soprintendente del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, può adottare deliberazioni volte a delimitare, sentite le associazioni di categoria, zone o aree aventi particolare valore archeologico, storico, artistico e paesaggistico in cui è vietato o subordinato ad autorizzazione rilasciata ai sensi dell'articolo 15 del decreto legislativo 26 marzo 2010, n. 59, l'esercizio di una o più attività di cui al presente decreto, individuate con riferimento al tipo o alla categoria merceologica, in quanto non compatibile con le esigenze di tutela e valorizzazione del patrimonio culturale".
 S.A.

lunedì 28 novembre 2016

Renzi 2

Nei salotti televisivi, amici e nemici (1) di Renzi, dopo la tempesta Trump, iniziano con i dovuti distinguo, le discussioni sul dopo. Quando una squadra perde, i tifosi dicono spesso che però ha giocato bene, gli avversari sostengono il contrario, entrambi devono riconoscere che ha perso. Renzi ha fallito la missione che gli aveva affidato Napolitano per conto del mondo clamorosamente sconfitto da Donaldone. Ormai tutti (manca Repubblica) ammettono che il rinnovamento non è mai partito, la rottamazione ha agito solo contro D'Alema e Bersani ed è servita come alibi per arrivare al potere senza elezioni. Avremo il Renzi 2? L'attuale è solo preoccupato per la sicura sconfitta. Si è isolato, lo hanno messo in quarantena europea, gli rimane solo il popolo dei garantiti, sindacalmente e..politicamente. Le bugie fortunatamente hanno le gambe corte, fa eccezione la Boschi. Il 5 dicembre, nella tarda serata avremo la lettera di dimissioni già preparata dal fido Lotti che Mattarella respingerà. Lascerà macerie dentro e fuori dal "suo" partito e soprattutto in un Paese lacerato e impoverito ma felice secondo gli ordini dell'Istat. Devono smettere di prestarsi a pantomime elettorali giocando con decimali talmente irrilevanti che non riesci mai a sbugiardare. Il nostro Pirandello ha fatto credere di volere cambiare tutto per non cambiare niente. Tutte le borse hanno capito che Trump era quello che aspettavano da anni. Solo quella italiana, per merito delle banche di governo da ricapitalizzare, scende sempre più giù. I giornali italiani li hanno ingaggiati tutti, rimane qualche FT in saldo. 

PS Possibile che gli scandali politici e imprenditoriali a Rimini debbano cadere nella farsa prima dell'oblio?

domenica 27 novembre 2016

La Guerra dei Rifiuti

Quando ero bimbo i rifiuti, che oggi valgono tanto oro quanto pesano, per ragioni che dopo dirò e che sono in parte risapute, quelli casalinghi erano costituiti da una borsa di VERA plastica che un giorno sì e uno no, mia mamma ci dava la sera da metter fuori, vicino a un palo arbitrariamente scelto fra noi e l'Amir, incombenza di noi figli più grandi (10 anni), una piccola borsa annodata che anche un bimbo di 10 anni poteva sollevare e portare fuori. Il giorno dopo passavano "gli spazzini", all'alba, con un grosso camion, e raccoglievano la nostra e altrui spazzatura cittadina. Dopo si sarebbero chiamati "netturbini", dopo ancora "operatori ecologici" un domani ci vorrà la laurea, ma magistrale! Dico "guerra" perché esempio adesso nella mia via si sono scatenate ritorsioni a catena in quanto uno dei residenti prima si è lamentato che altri fruiva del suo piccolo cassonetto poi ha chiesto al Monopolista Regionale  di metterlo all'interno del cortile quindi da lì una serie di "dispetti" reciproci, solite cose dove devono stare i cassonetti etc.etc.etc. 2 aspetti: il primo è che la raccolta rifiuti riguarda la totalità quindi dovrebbe essere PUBBLICA, perché non è giusto che l'elefantiaca multiutility che neppure nomino faccia utili nomen omen ossia guadagni fior di quattrini sui rifiuti; come non è giusto che tu paghi 2 volte: quando paghi la bolletta e quando i comuni incassano i dividendi perché il Comune è azionista, Riccione ha venduto ma noi siamo gli azionisti assieme a tanti noti e non noti privati nonché esempio a Rimini a SGR, ma il Comune incassa. L'altro aspetto è che è pura follia prima acquistare mezz'etto di prosciutto con incartato 3 volte per il quadruplo del suo peso e vale più il packaging che quello che c'è dentro, e dopo che lo hai consumato ti attende un lungo ed estenuante iter di separazione, una follia, non voglio dire che il passato fosse tutto ok ma una cosa una confezione non 3! Già doveva per me allarmarci e metterci sul chi vive la cosa che i rifiuti si mettano sotto chiave quasi un ossimoro in quanto tipicamente i rifiuti rappresentano il valore zero mentre sotto chiave metti le cose preziose. Quindi una Società che sui Rifiuti vive di input che arrivano da chi ci guadagna, con le bollette e poi con il riciclo. La tua virtù di differenziare sono i loro dividendi, ossia siamo polli da spennare acqua e rifiuti, parco buoi, pecoroni come volete. E tutto promana dall'asse Regione-PD possiamo negarlo se da Arpae si passa alla multiutility funzionari etc. e viceversa?

Campi Nomadi

Quando "fingevamo" di essere ricchi poteva succedere che ai nomadi si regalassero migliaia di euro per fare finta di andarsene dalla via Portogallo. Don Benzi e il "suo" Vitali lo chiedevano, lo abbiamo concesso per salvare una maggioranza e la faccia di Ravaioli. Ma adesso? Ci sono centinaia di migliaia di famiglie che non possono fare finta di essere profughe o milioni di cittadini sotto (abbondantemente) la soglia di povertà che però all'Istat hanno dichiarato che non sono mai stati così felici. E' davvero scandaloso che in una situazione che vede Frau Merkel in procinto di ricostruire un muro con l'Europa e la Francia che lo ha già eretto ai confini, il nostro malandato paese si sia trasformato nel rifugio per sfamare le cooperative sociali. Il Pd ha avuto il Si di Fisichella con la tonaca. Un bel regalo (di sinistra) oltre all'incitamento dell'Old Pope. La mangiatoia dell'immigrazione è stracolma mentre le visite religiose a Roma sono un fallimento. Vengono concessi benefit come fossero parlamentari alle varie etnie del nomadismo culturale. Vogliamo entrare nel merito? Prendiamo un campo, lo dotiamo dei servizi, poi avendo tanti in attesa di un tetto, offriamo loro la possibilità di realizzare una casa in legno di modeste dimensioni. Sarebbero centinaia le richieste, in particolare di quelli che non possono pagare gli affitti come gli anziani con pensioni alla N... Non affermo il prima gli italiani, ma anche. Facendo graduatorie costruite sui bisogni, non sulle razze. La sinistra che si è rifugiata dietro il renzismo con la copertura giornalistica dei Marchionne e De Benedetti si chiede, dopo Trump, dove può avere sbagliato. Aspettate qualche giorno ve lo diranno i cittadini. Perdiamo Renzi e la..Boschi. Si è spezzato il sottile filo della pazienza, ho ascoltato persone insospettabili lanciare insulti pesanti nei confronti dei percettori dei 35 euro che solo a Rimini ci sono costati per il momento 11 milioni. Vengono ospitati in pensioni gestite...e poi rovesciati alle cooperative. Un meccanismo ormai oliato. Il referendum contro Renzi ha spaccato il Paese. Sarà questo il risultato di una riforma che non serve a niente ma doveva dimostrare la potenza del bulletto. E' sufficiente per votare No?

PS Del M5S non dico niente. Quello che sta succedendo in tante città è la constatazione che la politica dei gazebi porta (se va bene) Tre Eletti come i nostri. Ci vorrebbe un vaccino!!!

sabato 26 novembre 2016

Fiumi di soldi

"Fate votare Sì. Renzi manda fiumi di soldi. Che vi piaccia o no me ne fotto": salve è una bufala questa storia dei 9 milioni per il Museo Fellini e lo è in quanto il pacchetto da 135 mln di euro per "la cultura" era già stato messo a bilancio nella finanziaria licenziata nel 2015 per il 2016 e pubblicata nella GU del 12/15 e di cui tutte le associazioni culturali sempre pronte ad annusare l'aria sapevano; inoltre Renzi a Rimini ai ruderi del Castello dei Malatesti aveva già anticipato che di quei 135 milioni 10 sarebbero andato a Rimini "10 milioni di euro per Fulgor, Casa del Cinema e Galli", sue parole dal palco allestito all'interno delle ex prigioni l'ottobre scorso. Pertanto una grande mistificazione pro referendum in linea le parole di De Luca che riporto sopra "fiumi di soldi", ma già stanziati da tempo notizia vecchia addirittura del 2015 quando fu fatta la Legge di Stabilità e dei primi di ottobre scorso quando Renzi promise 10 milioni: ne manda 9 ce ne deve uno o no, eheh!??? Da registrare la reazione di Gnassi che già sapeva 100% di questo stanziamento che usa un neologismo "hub della cultura", la cultura con la C maiuscola di cui tanti si riempiono la bocca, in particolare 2 categorie: chi ci mangia, e chi la pratica poco. Già comunque in zona decine e decine di persone che ronzano attorno alla cultura hanno drizzato le antenne per papparsi, spartirsi in cultura questi 9 milioni che sono comunque una bella cifra e che raramente arrivano qui dalla Regione, come i tanti chiamiamoli "pappataci" che ronzano attorno al Galli. E ricordiamo che soltanto il Galli se ne mangia dei nostri molti di più. Sottolineo mistificazione in corso: QUATTRINI GIA' STANZIATI NEL 2015 di cui si parla a una settimana dal referendum come fosse decisione d'oggi. Ed inoltre è noto che Renzi sta ricoprendo di soldi il Cinema perché gli outing rispetto al referendum di personaggi famosi spostano l'elettorato da una parte all'altra sì/no. Vale in generale: "Renzi manda fiumi di soldi fate votare sì", sia che fossero già stati stanziati come questi 135 milioni di cui fanno parte i 9 riminesi o si tratti di nuovi stanziamenti o perfezionamenti nelle aree dove i sondaggi danno davanti il no, chi ha le leve del governo e quindi del danaro ha sempre una marcia in più in fase pre-elettorale come si sa... "chi ha potere lo usa". Zobeta

Sig. Non Sicuro

Speriamo finisca presto. Le tasche di mamma RAI si sono riempite come non mai, eppure ci dobbiamo sorbire ore ed ore di palinsesto dedicate a deprimenti litigi tra esponenti dei Sì e controparti del NO. Inutili barricate su "chi" sostiene "cosa", piuttosto che una didascalica disamina, articolo per articolo, delle modifiche da approvare o meno. Ma niente, i politici non costano un euro ed allora si saturano gli studi televisivi con gli esponenti di parte meno preparati e più arroganti. E' destino arrivare al 4 dicembre e, non sapendo bene cosa si vota, decidere basandosi sulla simpatia o l'avversione verso il faccione dell'uno o la demagogia dell'altro. Per la verità, non è affatto semplice votare un agglomerato di modifiche costituzionali che spaziano qualitativamente dalla formazione della legge, alla rappresentanza democratica, passando per il CNEL...povero CNEL! Non meno esteso è il fronte quantitativo: ci dovremo esprimere su qualche decina di articoli costituzionali da riscrivere, riallocare, reinterpretare sino alle leggi ordinarie che dovranno attuarli. Come se "tanto" fosse sinonimo di "oculato". Molti sostengono che servano molte riforme costituzionali buone;, l'importante è cambiare passo. Personalmente per prudenza, allungo la falcata nel momento in cui vedo dove appoggerò il piede, ma forse a quarant'anni si diventa diversamente spericolati. Forse sarebbe stato più intelligente fare un gradino alla volta: prima avremmo potuto interessarci del bicameralismo perfetto, poi si sarebbe potuto affrontare il rebus della legiferazione su "materie concorrenti" tra Stato ed Autonomie locali per infine lapidare l'adultero CNEL! Ed invece no; tutto in un boccone. Vorrei umilmente osservare che a volte non basta un seno prosperoso ed un tacco 12, se poi, sul più bello, invece di una fulva volpe ti ritrovi Mastro Lindo con l'allegato. 
 Montalbano

venerdì 25 novembre 2016

Una Risposta a..

Sono sicuro di conoscere gli aspetti procedurali e legislativi del Demanio Marittimo molto, molto, ma molto più dei tanti (troppi) autoproclamati esperti o cartomanti della sabbia. Mi permetto di esprimere un giudizio su quanto asserito dall'avvocato Biagini Roberto, l'altro (Luigino) forse mi batte, gli danno sempre ragione elettorale, è l'avvocato dei bagnini..civici. Ho letto un articolo su una delle tre veline badanti che ha rafforzato il convincimento di una competenza in materia di diritto dell'ex assessore, non ho capito però, forse a causa delle ischemie che mi provocano reiterate amnesie, dove volesse "parare". Rimane però uno spunto interessante per sviluppare un discorso che dal blog affrontiamo (solitari) da dieci anni. Non cito norme di riferimento ma avviso che da circa tre anni c'è una legge dello Stato che permette ai comuni di acquisire al proprio patrimonio, le superfici ancora "statali" nei loro confini. In ragione di questa normativa diverse aree sono diventate comunali, la più famosa è quella del Lungomare di Rimini Sud. Non è stato merito dei viaggi romani di Gnassi e delle sue (presunte) sfuriate contro l'immobile burocrazia...renziana. La Tosi, Ceccarelli e Gennari hanno avuto identici regali da ristorare, senza urlare alla luna rosa. Si è aggiunta una nuova legge che permette ai Comuni di proporre un diverso confine demaniale. Significa che portandolo più vicino al mare, quelle fasce passano automaticamente dal Demanio Marittimo al Patrimonio Statale. Quindi incamerabili, grazie alla sopracitata legge, come proprietà comunali. Tanto è vero che il comune di Rimini, dicono si stia muovendo per trasferire più a mare l'attuale confine demaniale marittimo delle frazioni di Marebello/Rivazzurra/Miramare, acquisendo le aree adibite a parcheggio degli alberghi fronte mare. Fatto questo preambolo un pò pugnettoso, si potrebbe aprire un dibattito sul Carlino, sempre neutrale sui fatti amministrativi-gnassiani, per discutere dei risvolti delle due leggi. Per la Zona Sud danno l'acquisizione per scontata, non riesco però a capire perchè non venga usata la stessa normativa per il Nord, ovviamente all'opposto. Sono molte le aree che andrebbero demanializzate in quanto soggette sistematicamente all'azione del mare. Abbiamo più di un caso di porzioni di mare..privato. Fatta questa precisazione, non marginale, ritorno a Gnassi e al suo Water Front. Manca (recidivo) di ogni riferimento procedurale sia sul piano urbanistico che quello concessorio. Non ho più tempo per prendere una laurea dell'ultima età, sono solo preoccupato (bugia) che nel futuro prossimo, sempre ci sia questa maggioranza, proliferino centinaia di contenziosi. Sarà un Lungomare immobile come l'attuale. Ho usato i concetti condivisibili espressi da Biagini come avvertimento ai cittadini, in particolare per quelli (uno) che vogliono intraprendere un'avventura più elettorale che imprenditoriale. Una unica grande e misteriosa opera sta proseguendo imperterrita per emergere nelle nostre bollette: Psbo di Hera. 

Senologia

 Oggi voglio farla breve. Oggi è la giornata dedicata a momenti di meditazione e per escogitare azioni concrete con la violenza alle donne. Mi chiedo solamente come le donne impegnate nella politica locale (Lisi, Rossi, Tosi, Spinelli, Petitti, Sensoli, Sarti e tutte le altre che non menziono per esigenze di spazio) possano tacere circa la chiusura o netto ridimensionamento della senologia all’ospedale di Santarcangelo. Un reparto con numeri importanti, e con un rapporto notevole tra interventi e popolazione. Forlì, si mormora, che abbia numeri più alti e con un rapporto più alto tra interventi e popolazione. Ora, o le donne la si ammalano di più o la prevenzione funziona meglio oppure la stessa donna richiede più interventi ? In questa terza ipotesi, perché succederebbe ciò, ovviamente se fosse ciò quel che succede ? Allora, dopo l’abbandono del dottor Cappuccini, fiore all’occhiello dell’oculistica locale, la probabile delocalizzazione della chirurgia del seno, cosa dobbiamo attenderci ? Come cittadini comprendiamo che forse quattro ospedali (Cattolica, Riccione, Rimini e Santarcangelo) e tre grandi cliniche convenzionate (Morciano, Villa Maria e Sol et Salus) forse sono troppe e qualcosa va razionalizzato, ma vivaDio, perché i Riminesi, intesi come cittadini della provincia, devono essere costretti a migrare ? Donne della politica locale, ma come cacchio potete accettare ciò ? Oggi in molte farete passerella, ma perché non sia solo una bella mostra di sé, di buone intenzioni, domani tutte dimenticate, fate qualcosa di concreto per la vostra salute, per le donne che vi hanno votato. 
peppino sbazzeguti

Silenzio

Oltre una settimana fa un noto e importante quotidiano nazionale, riportava la notizia di una scoperta archeologica a Bologna presso Porta San Donato in occasione dello scavo in un cantiere edile, definendolo “un tesoro”. In realtà si trattava di tre sepolture (peraltro solo due in buone condizioni), databili alla seconda metà del I secolo dopo Cristo, con il loro corredo funerario, e di una strada sterrata, riconoscibile per i solchi delle ruote lasciati dal passaggio dei carri. La scoperta del sito archeologico nell’area dell’ex Palazzo dei Congressi, che sembra essere di maggiore rilevanza trattandosi di una necropoli di età imperiale e di un villaggio pre-romano, non ha avuto sì tanto onore delle cronache. L’evento è stato accennato nei soliti quotidiani locali senza particolare enfasi, seguito da denunce di presunti occultamenti per poi sparire completamente nell’oblio. Neppure la macchina propagandistica sindacale, sempre attenta a cavalcare fatti del genere, si è interessata al caso forse perché distante dal concetto di romanità cittadina che ci ha più volte mostrato. Non è lontano il tempo dei ritrovamenti archeologici al di sotto del teatro Galli, e dei periodici aggiornamenti a mezzo stampa a reti unificate, con belle foto di gruppo, in cui s’informava della loro fruibilità futura. Ma qui non va così; pare che nessuno chieda conto di cosa si sia realmente trovato, di cosa ciò comporterà, di cosa si farà dei ritrovamenti e se essi siano importanti o meno, specialmente da parte di chi opera nel campo della cultura cittadina. Oppure, se qualcosa è in atto, è avvolto dal silenzio più assoluto. E’ opinione diffusa tra le persone che hanno a cuore la storia riminese e di quel poco che resta, che tutto finirà interrato e di quel sito rimarrà alla memoria dei posteri solo la pesante cementificazione. Non è certo pessimismo, ma la rassegnazione data dal ripetersi di tante situazioni analoghe dal dopoguerra ad oggi, perpetrate nell’indifferenza collettiva. L’anfiteatro ne è l’odierna stridente prova. 

S. De Vita

giovedì 24 novembre 2016

Distrazione di Massa

E' il gioco della politica di governo, con il bulletto come magistrale imbonitore. Si apriranno scenari interessanti dopo la batosta alla coppia di revisori costituzionali: Renzi&Boschi. Avremo la possibilità di misurare l'ardore e l'autonomia di Mattarella. Il calendario della seconda repubblica è segnato dalla ricerca affannosa di leader credibili magari per una notte..rosa. Berlusconi, Prodi, ancora Berlusconi, Monti, Letta, Bersani, per finire con il personaggio allevato nel ventre molle democristiano, chiamato scherzosamente Pd. Non credo sia riduttivo o vergognoso confessare che il No è principalmente rivolto a Renzi. Non abbiamo mai avuto altro mezzo per cacciarlo. Le pagine di Repubblica sembrano quelle dell'Unità. Chi avrebbe mai pensato che il giornale distribuito casa per casa arrivasse ad uno squallore disegnato da...Staino. Non basta taroccare tutti i dati possibili con una complicità mediatica talmente evidente da apparire ridicola? C'è voluta la "grande" Distrazione di Massa: riforme costituzionali con la ciliegina della scomparsa del Cnel. La riforma più sentita, quasi agognata dai cittadini, era la cancellazione di almeno la metà dei parlamentari e quelli rimasti onorati con uno stipendio da dirigente comunale che non "privatizza" gli asili. Una rivoluzione che avrebbe tolto molte armi al populismo da gazebo ed iniziato un percorso per una politica più giusta e democratica. Ci sono cose che Renzi può fare, altre no. Campa con gli alfaniani. Lui è nominato dalla casta, non ha fatto altri lavori nella sua vita, non conosce il significato, ne cosa rappresenta. Si è inventato il problema del bicameralismo, fa finta di litigare fino al 4 dicembre, con l'Europa. L'ultima "cretinata" è l'esercito nelle città. La ministra della difesa, interrogata, ha avuto l'ardore militare di dichiarare una diminuzione "romana" dei reati pari al 30%. Rimini la militarizziamo? Certo che i 4/5 corpi di polizia non ci fanno una bella figura se bastano quattro soldatini di leva ad impaurire la delinquenza professionale. Siamo arrivati al (presunto) profugo diventato agognato turista non per caso. Distrazioni di massa in attesa del segnale di cessata permanenza al governo. La Rai ha iniziato una prudente retromarcia su Trump. Qualcuno deve avere detto che non è mai intelligente mettersi contro Stati Uniti anche con la parrucca. Sembra però, per alcuni giornali (tutti) che il reato più pericoloso compiuto da Donaldone sia considerare la Russia come interlocutore necessario. Noi invece l'abbiamo..,sanzionata. La cosiddetta politica dell'immigrazione rimane però da manuale italico. Abbiamo permesso una squallida commistione tra profugo e clandestino. Li piazziamo tutti e due alla modica cifra di 35 euro trattabili. Alcune città che hanno dato disponibilità vengono riempite, altre si rifiutano. Ci trattano come il "rifugio" dell'Europa in cambio di qualche mancia alla stabilità di Padoan. Al confronto il ministro del bilancio riminese sembra davvero un...bocconiano.

PS L'Istat di governo esce con la più bella boutade: siamo felici e non ce ne siamo accorti

Così E'

Provate a passare con la vostra autovettura, anche distrattamente, davanti ad un autovelox cittadino ad una velocità di poco superiore a quella consentita per vedere quali sono le immediate conseguenze. Oppure essere residente in una zona bancomatizzata di parcheggi e, per necessità, dovete per forza parcheggiare la vostra vettura in uno stallo temporizzato, sforando l’orario consentito. Oppure, da adolescente, appoggiare i piedi su una preziosa banchina gnassiana. Nessuna attenuante. E' per la vostra sicurezza e decoro pubblico. Invece se siete titolari di un locale e volete produrre della musica, e lo fate in maniera chiassosa come è di uso, allora potrete beneficiare della benevole comprensione delle nuove disposizioni in materia di emissioni sonore oltre i limiti consentiti. Si potrà incorrere in alcune tiratine di orecchie progressive, mai sostanziali. Poi però in caso di revoca su segnalazione da parte di ARPAE, si può rischiare fino alla cessazione dell’attività di intrattenimento musicale; bene si dirà. Invece no, la benevolenza continua; perché c’è sempre la possibilità di riprendere l’attività a seguito della presentazione di un documento acustico al SUAP, contenente gli interventi idonei al contenimento delle emissioni entro i limiti consentiti che abbia ottenuto parere positivo da parte di ARPAE. Allora perché non farlo subito? Verrebbe logico pensare che se un locale voglia produrre musica di intrattenimento, debba già a priori presentare una pratica in cui si dimostri di avere i requisiti adatti al contenimento di quei limiti, e che questa venga valutata nella sua idoneità. A prescindere dagli ulteriori comportamenti del gestore, che attengono al personale. Invece assistiamo ai molti locali cittadini laddove la sera il frastuono regna sovrano in assenza di dispositivi per mitigarlo. Questo è in sintesi il nuovo regolamento comunale, che sembra proprio in linea con il senso della qualità della vita cittadina e del rilancio delle attività commerciali che questa Amministrazione promette. 
S. De Vita

Più

"Con il sì investi in ferrovie più sicure/ Con il no regali soldi a enti inutili": questa è l'ultima che ho letto e che allego sulla campagna per il Referendum venturo. Si allude in maniera assolutamente fuorviante al fatto che vi sarebbe una correlazione diretta fra la Riforma della Costituzione e una maggior efficienza delle Ferrovie: una cosa destituita di ogni fondamento, quindi un "claim" totalmente fuorilegge. Gli "enti inutili" suppongo ci si riferisca al Cnel. Da questo punto di vista hanno buon gioco i sostenitori del sì in quanto c'è una lista infinita di cose che in Italia non vanno, non funzionano, funzionano male o semplicemente qualcosa a cui nessuno direbbe "no" pertanto basta creare uno slogan in cui si chieda se vuoi cambiare quella cosa che non funziona ovvero tu lo vuoi mantenere oppure una domanda che non ha alcuna attinenza con il referendum ma a cui nessuno risponderebbe "no, grazie". Una breve lista dei claim pro sì che circolano: Vota sì per 1) "garantire stabilità e partecipazione"; 2) " [perché] la piazza è del popolo" (!); 3) "...un'Italia più moderna"; 4) "... più investimenti, credito, fiducia, innovazione, occupazione, autonomia"; 5) "...ridurre gli sprechi nei costi della politica"; 6) "...un'Italia più efficiente"; 7) "...aiutarci a cambiare l'Italia"; 8) "... un'Italia più forte e a un'Europa più giusta"; "...cambiare l'Italia. Infine la chicca a livello locale: "Lucca, vuole [o non vuole] andare avanti!!!???": e come possono i lucchesi dire che NO, non vogliono andare avanti? Quindi un campionario infinito che si raggruppa sotto la madre di tutti gli slogan pro sì: "l'Italia che dice sì", sì al miglioramento, al cambiamento (che peraltro viene evocato in ogni consultazione anche da chi sta già governando) e che fa sempre presa, all'innovazione, al meglio, a più soldi per tutti, addirittura su Repubblica per errore "sì" a sconfiggere il cancro o come il ministro Boschi in tv; e ci manca, ma ci sarà senz'altro io temo, rivolto all'elettore maschile "vota sì a più f. per tutti!". Molti di questi slogan sono fuorilegge, si evoca un cambiamento di una miriade di cose che c'entrano nulla col referendum, per di più spesso da parte di chi è in politica da sempre come partito e queste cose le avrebbe potute realizzare senza Riforma 100 volte e avrebbe usato gli stessi slogan anche in una normale campagna elettorale e li usa, pressapoco. Le solite cose su cui tutti convengono ossia come quello che diceva "è meglio una donna bella, giovane e simpatica che una brutta, vecchia e antipatica": e come si può negarlo dicendo "no"? Quindi molte scorrettezze il gioco tipico di ogni consultazione referendaria e non su cui occorrerebbe che chi è preposto vigilasse, anche dall'altra parte, ovviamente, rese più facili questa volta perché 8/10 elettori non hanno competenza, istruzione, voglia, tempo per capire esattamente la materia di cui si tratta com'è poi tipico di molti referendum. Fintopesce

mercoledì 23 novembre 2016

Scatole Vuote ..Forse No

SCATOLE VUOTE…O FORSE NO. La Segretaria del PD marignanese ha definito le “ex” Province “scatole vuote” ma ha anche dichiarato che il 18 dicembre andrà convintamente a votare per il rinnovo dei consiglieri provinciali. Cosa che a noi cittadini è preclusa. (il riferimento a quello che potrebbe accadere per il Senato è voluto). LE COMPETENZE? Le province sono state abolite, forse no, quasi. La cosa certa è che ad oggi, dopo oltre due anni dalla famosa legge Delrio l’abolizione del province non ha portato quel drastico taglio dei costi promesso, ma molto caos a livello organizzativo, con deleghe che vanno e vengono tra province, regioni e città metropolitane (enti che svolgono le funzioni delle province e se ne accollano personale e debiti pregressi e per le quali noi cittadini non voteremo), con il risultato che spesso i cittadini non sanno più chi è il proprio interlocutore su un tema o su l’altro. La legge Delrio sulle province e il nuovo quadro di enti territoriali presenti, (regioni, province, comuni, unioni di comuni e città metropolitane) rende davvero difficile per cittadini e imprese capire chi fa cosa, a chi chiedere un permesso, a chi rivolgersi per un determinato problema. Se la legge per il riordino delle province voleva essere l’occasione per semplificare il rapporto tra istituzioni e cittadini e velocizzare alcuni passaggi burocratici, a due anni dalla sua approvazione, sembra essere un’occasione mancata. Il capitolo più controverso della legge sulle province è quello legato ai costi. I COSTI? A fronte di un COSTO di circa 2 MILIARDI di euro per il riordino delle province e di un risparmio previsto di 1 miliardo, il risparmio ottenuto sarebbe di 32 milioni di euro per le indennità degli amministratori, 78 milioni di spese per far funzionare la macchina provinciale. Ma il grosso delle risorse, circa 10 miliardi di euro resteranno a carico della collettività perché sono i soldi destinati ai servizi essenziali. La ragioneria di Stato ha pubblicato tutti i dati relativi ai pagamenti a carico del bilancio dello Stato: nel 2015 le province italiane hanno incassato un miliardo di euro erogato direttamente dallo Stato. Riassumendo, quindi, a oltre due anni dall’approvazione della legge per il riordino delle province, il quadro burocratico è molto confuso e i cittadini non hanno ancora capito chi fa cosa; I VERTICI DI CONTROLLO dei nuovi organi NON SONO PIU’ ELETTI DAI CITTADINI, ma scelti dalla politica; i risparmi sono ancora molto contenuti, lontani anni luce dall'essere aboliti, così come le province.
Luca Tommasetti

Water Front

Il consigliere comunale Renzi, di eterno corso, però Gioenzo, vede delle "opacità" nelle scelte dei (circa) 300 progetti (?) sul Lungomare già intestato (in vita) a Gnassi. Non sono riuscito però a capire bene qualità e quantità delle accuse rivolte dal consigliere di F.lli d'Italia. In ogni caso conoscendolo da 40 anni vi assicuro che quando si attacca ad una.. delibera assomiglia a quei fastidiosi animaletti alle..palle. In questo caso non credo abbia atti ufficiali, come sarebbe doveroso, ma solo intendimenti, almeno sospettabili. Sembra siano stati esaminati (da chi?) solo i progetti (cartoline) riferiti a due contesti territoriali (Zona Porto e Lungomare di Miramare. Se non ricordo male (ischemia) erano stati (quelli) specificamente esclusi dalla progettazione generale, come il davanti della Murri. Così poteva rimanere ferma tranquillamente. Renzi parla di 178 progetti, ancora tutti da esaminare. Poco per formulare un giudizio generale o per avviare (bestemmia) qualche indagine magari consiliare? Le altre...La chiusura a riccio del Sindaco come proteggesse il terzo segreto di un mandato pieno di rotatorie e promesse, credo si possa addebitare alla assoluta mancanza di solide basi programmatiche e urbanistiche. Ho letto una bella risposta di un ex assessore che ha spiegato come fosse un avvocato che il Demanio non è roba di Gnassi ma viene ancora regolato come fosse un bene pubblico, non assegnabile per ragioni elettorali e ..civiche. Glielo poteva anche ricordare prima, magari in un orecchio, quando erano seduti vicini. Possibile che non si trovi un giornalista anche a cottimo che "osi" fare una domandina scomoda? Non abbiate paura il renzismo è finito nonostante il vostro Si. Sul Lungomare Spadazzi (Miramare) quale progettazione può essere proposta, se esiste un Piano Particolareggiato del Comune, che nessuno ha mai cancellato? Con l'aggravante che detta pianificazione non risponde più ai requisiti urbanistici regionali, prevedendo parcheggi sotterranei. Se, come ho letto nelle entusiaste veline e sette blog badanti "qualcuno" in queste "cartoline" ha inserito la spiaggia demaniale, credo che l'unica strada possibile, nel rispetto della Bolkestein, sia quella del doppio bando. Così Mussoni impara. Nel primo riconosci la migliore proposta (so di chi). Nel secondo metti a gara l'esecuzione, avendo cura di tenere separati sia i fabbricati che i canoni. Rispondono a due proprietà diverse: Comune e Demanio Marittimo. Nel contempo devono anche rispettare le previsioni del Piano Spiaggia vigente. Lo avete variato sette volte, ai bagnini deve andare bene!! Mi concedo queste puntualizzazioni che dovrebbero essere compito di un/una assessore al Demanio con la percezione che si siano avviati ancora una volta su una strada almeno pericolosa. Incapacità, sintomo di onnipotenza o...impunità (finora)? Sono partito da Miramare, ma è chiaro che tutte le proposte che riguardano anche la spiaggia devono rispettare le procedure che la legge impone anche in Italia. L'ultima boutade la riservo al Porto. Tutti sanno, meno le veline, che vi sono (almeno) due Consorzi in assoluta contrapposizione. Una ragione in più per prevedere che l''ennesima "balla" farà la fine delle altre 99. Come si fa a parlare o solo promettere la demolizione del Lungomare e circa 2 mila parcheggi, senza avviare una robusta rivoluzione nella mobilità cittadina partendo dalle litoranee? O aspettate il Trc?

martedì 22 novembre 2016

Fai il bene e dimenticatelo

Trovo davvero encomiabile, ma c'è tanta gente di buon cuore, eh, non è la sola! - encomiabile dicevo che la Presidente dell'Associazione Albergatori riminesi Dr.ssa Patrizia Rinaldis sia andata a passare le proprie vacanze non dove uno si aspetterebbe ossia a rilassarsi etc. ma abbia pensato di portare conforto con la sua persona ai bambini poveri del lontano Regno di Cambogia come ella afferma in una recente intervista di cui poi parlerò. Perché, badate bene, è molto più quello che si riceve quando si dà, di quello che si riceve quando si riceve, anche se sembra un gioco di parole! Ed il volto e la riconoscenza di questi bimbi poveri che ti guardano con questi occhietti nerissimi e mobili sono impagabili! E d'altra parte va anche detto che noi come Occidente abbiamo un Debito verso tutti i paesi in povertà perché non potremmo avere quello che abbiamo se non ci fossero milioni di persone sparse per il mondo, certo, anche in Cambogia, che lavorano perché noi ci si possa permettere tutte queste merci che col solo nostro lavoro mai ci potemmo permettere ovvero le dovessero fare gli americani od i tedeschi come accadeva in passato l'automobile fuoristrada te la sognavi se non eri miliardario! Tutto quello che abbiamo come consumismo è possibile perché persone lavorano a 50-100-500 USD al mese o meno, materie prime, produzione, per la delocalizzazione etc.etc.etc. Quindi che una persona benestante si rechi a confortare i bimbi poveri è una cosa molto bella... per me oh. Ciò detto nell'intervista che cito rilasciata ad una tv locale che è poi ciò che vorrei commentare la Presidente Rinaldis interviene sulla questione del momento: profughi, alberghi, camorra, sequestri. Ricordiamo che una settimana fa il Presidente della Confcommercio si era lamentato in quanto a suo giudizio non era bene che in una località di vacanze si ospitassero profughi come sta accadendo a Rimini. Adesso salta fuori da un controllo che 6 su 10 strutture ospitanti profughi (che sarebbe meglio chiamare col loro nome africani "emigrati" o "emigrati indigentissimi") hanno a che fare con la camorra. Questa storia non è nuova come sappiamo e ogni tanto c'è un caso: chi dice 10 chi dice addirittura 100 o più alberghi legati per qualche via alla Camorra, noi non sappiamo. Certamente vi sono molte strutture aperte tutto l'anno a prezzi scontatissimi (15-20-25 euro), ma noi non possiamo pensare fino a prova del contrario che siano albergatori "camorristi" bensì brave persone. E ricordiamo anche che talora dopo un sequestro il giudice dissequestra, ma non mi interessava approfondire questo aspetto perché la carne al fuoco sarebbe troppa ma rapidissimamente altre questioni. Orbene la prima è che queste strutture alberghiere ospitanti migranti hanno evidentemente beneficiato del fatto che probabilmente sono finiti i posti nelle strutture ad hoc, tanto è vero che la stessa Lisi, assessore al Welfare con un piedino nel mondo dell'accoglienza ai migranti, abbia detto giorni fa "abbasta, siamo pieni!" (quindi le cooperative sono al completo non c'è più interesse ad accogliere... così sembra!?), rivolgendosi al Prefetto S.E. Dr.ssa Peg Strano. Il secondo aspetto è che trovo bizzarro che noi si mantenga gli immigrati in albergo come turisti di bassa stagione. In primo luogo perché comunque queste persone necessiterebbero di accoglienza "specializzata" da parte di persone competenti a trattare coi migranti (che NON sono turisti ma provengono da contesti quantomeno di povertà estrema) come questi che sono nel business (cooperative etc.) In secondo luogo perché in Italia si stima che circa 50.000 persone, ma probabilmente sono molte più, VIVONO PER STRADA e quindi scusate se faccio il razzista che non sono direi che prima di andarli a prendere all'estero dovremmo pensare a dare un tetto a quelli che sono qui o no?? In terzo luogo perché trovo ridicolo che una struttura alberghiera abbia una doppia identità, diciamo così: ossia d'inverno ospita africani emigrati poverissimi e d'estate si metta l'abito buono e ospiti normalmente turisti. Anche se invero il danaro si dice il danaro non ha odore e sono tante le strutture che hanno un volto per l'estate e uno per l'inverno, ma prendere emigrati in veste di turisti sui generis per far quadrare i conti in un mondo (quello alberghiero) che la stessa Rinaldis dice "difficile" mi sembra eccessivo, grottesco, improponibile.
 A.S.

Il Mistero Buffo della Beneficenza Capitolata

Parliamoci chiaro: La disabilità non è equiparabile a una catastrofe. La disabilità non è un “effetto” speciale della vita. Un diritto civile, il Peba, viene riconosciuto a livello politico ma realizzato con fondi di beneficenza? Si. Dove? A San Giovanni in Marignano
. Facciamo gli eventi per raccogliere soldi, con l’intento di compiere ciò che la politica pare non voler impegnarsi a eseguire? Si.Dove ? A San Giovanni in Marignano. C’è un consiglio comunale che decide come investire i soldi della comunità, ma puntualmente qualche amministratore, malato di protagonismo, cade sulle sue debolezze e investitosi di un ruolo che non gli compete (e nemmeno gli calza bene), mette in campo una magica strategia per scavalcare il consiglio Sovrano, e tentare di realizzare le stesse cose, condendo il tutto con “cuoRue” “bontà” e “buona fede”, ma evitando accuratamente di esporsi dal punto di vista economico. PEBA..Mmmmm : SOLDI, SPESA, INTERVENTO ECONOMICO vade retro!!! L’imperativo quando si tratta di risorse (soldi) è quello di tenersi le “mani libere” ed evitare il più possibile “fastidiosi” capitoli di bilancio (cioè IMPEGNO). 
Bisogna ricordare che il PEBA (PIANO ELIMINAZIONE BARRIERE ARCHITETTONICHE) è stato reso obbligatorio dalla legge Italiana nel lontano 1987, e che i comuni avrebbero dovuto adeguarsi già da allora. 
Il nostro consiglio comunale lo ha approvato con voto unanime e che tale approvazione rende l’impegno improrogabile.
 Progettare l’abbattimento delle barriere architettoniche pubbliche, intervenendo economicamente con capitoli di spesa, non è facoltativo! E’ obbligo di legge! Se ci si sforzasse un pò con la memoria ci sarebbero ingenti fondi da recuperare in tema di evasione, che conteggiati potrebbero garantire l’abbattimento delle barriere architettoniche per 10 anni e forse più (almeno le più consistenti).
M5S S.Giovanni in Marignano

L'articolo 48 e l'arte del dribbling

Benvenuti nel maelstrom referendario. Siete pregati di lasciare buone maniere e senso civico sull'uscio. Quartino al testosterone e piede a martello; al confronto, Serse Cosmi potrebbe essere il coreografo di Mika. Eppure l'unica modifica che potrebbe toglierci le castagne dal fuoco, resta tutt'oggi immune ad ogni revisione costituzionale. L'articolo 48 della Costituzione recita: "...Il voto è personale ed eguale, libero e segreto. Il suo esercizio è dovere civico..." Civico?! E perché non un dovere e basta? La storia del "diritto-dovere" non l'ha mai capita nessuno, dunque senza tanti fronzoli il voto deve essere un dovere ed il mancato adempimento sarà sanzionato con un'ammenda di 100,00 €. Sarebbe la fine di ogni questione sul quorum dei referendum abrogativi e della loro discrasia con i referendum confermativi (senza quorum). Finiti i giochini sull'unificazione o la separazione tra consultazioni referendarie ed elezioni politiche. Nel rispetto dell'utilità marginale della moneta, i meno abbienti saranno motivati ad esercitare il dovere di voto e specularmente, la scontata forte affluenza dei "povery" sarà di deterrenza all'astensione dei ceti più agiati. E poi volete mettere il sollievo di non dover ricevere la telefonata del "cuocitore di salsicce della festa dell'Unità", che ricorda a noi ed a tutti i nostri familiari di dover votare in quella maniera piuttosto che essere apostrofati accozzaglia?
Montalbano
P.S.: Sul termine "accozzaglia" si è scusato anche il Premier Renzi. Magari ricordatelo ad Herr Consigliere regionale Prüccoli.

lunedì 21 novembre 2016

L'Immagine

Tanti albergatori riminesi hanno messo a disposizione le proprie strutture ricettive, per l’accoglimento dei migranti, e questo ha suscitato le recenti critiche delle loro associazioni. Lamentano un danno all'immagine turistica di Rimini, di non fare riqualificazione della propria offerta, preferendo sfruttare quello che è definito il "business" dell'immigrazione. Non credo vi siano in ballo lauti guadagni da parte di chi aderisce all’iniziativa; anzi, con buona probabilità, qualche danno materiale alla struttura lo potrà subire. Questo rende l’idea di come sia ridotto il sistema turistico riminese, di cui già da decenni è cambiata la qualità dell’utenza in una città dove la criminalità opera tradizionalmente. Solo adesso in questa circostanza si scopre il danno di immagine? Il fenomeno si è svolto in progressione; prima le canoniche stagioni d’oro con la clientela tradizionale, i cui proventi bastavano ed avanzavano per svernare. Poi l’apertura alle gite scolastiche in primavera e ai gruppi di anziani in autunno, ed ora i migranti. Paradossalmente si potrà dire che qualcuno realizzerà il sogno di far lavorare la propria attività anche d’inverno, cosa che nemmeno la Fiera e l’Aeroporto ci sono riusciti. Oppure dato che i nuovi ospiti vengono da lontano, sarà un’occasione per fare conoscere Rimini nel mondo. 
S. De Vita

Il Fratello del Sindaco

Ho una predilezione per gli amici pentastellati di S.Giovanni in Marignano. Li considero tra i più pronti per assolvere, al posto del Pd, in fortissima decadenza politica la guida della simpatica cittadina ad Ovest di Cattolica, già espugnata. Dopo la tragedia elettorale nell'ufficio federale di Magrini, per conto di Melucci, non si parla più di Unioni di fatto e diritto gnassiano, tra i due comuni confinanti. Ho avuto la possibilità di leggere una simpatica lettera del Fratello del Sindaco (marignanese) che ha chiesto e ottenuto (sic) fosse distribuita, come il caffè, in consiglio comunale e perfino affissa nell'albo pretorio dove contavano di mettere anche i Condhotel di Gambini. Nella simpatica lettera un certo numero di società di volontariato, non accusabili di essere di parte, firmano un atto d'accusa contro non meglio specificati autori di (presunti) insulti alle comunità colpite dal terremoto. Quando si parla di usufruitori "seriali" del web si capisce che si rivolgono ai grillini, in questo caso locali che hanno il difetto di essere sempre sul pezzo e sulle buche..golfistiche. Anni addietro hanno (solo) rischiato di vincere, la prossima volta potete scommettere che ci sarà una Sindaca che non assomiglia alla Raggi e non ha fratelli. 

PS In quasi 30 anni di frequentazione del consiglio riminese ne ho viste tante se non tutte. I consiglieri e i sindaci non erano sempre figli..unici.

domenica 20 novembre 2016

Lo Specchietto

Da tempo non passavo a piedi per la Circonvallazione Meridionale. È stata una sorpresa vedere quanto bel verde arricchisce i marciapiedi e la loro pavimentazione sembra fatta per sviluppare il senso dell’equilibrio e della capacità di evitare le insidiose sconnessioni; mantiene il cervello attivo. Il verde è rigoglioso, molto meglio di certe aiuole cittadine, probabilmente non viene estirpato perché trattasi di essenze in via di estinzione; magari “erbaccionis autoctoni”. Ricordo che in campagna elettorale, un punto del programma gnassiano era proprio dedicato alla manutenzione delle aree cittadine, come fosse un’opera eccezionale quando invece dovrebbe essere la normalità per una città attenta al proprio decoro. Ma è noto che le promesse elettorali, da qualunque parte esse vengano, sono specchietti per allodole … che non volano ma votano. Poi non è detto che tutte si realizzino, oppure se ne realizzano altre non promesse come l’esternalizzazione di scuole e asili di cui non si comprende la necessità. O si comprende. Ma l’importante è che anche dopo il voto gli specchietti continuino a girare per distrarre dalla realtà. Così si fanno passare per ciclabili quelle che non lo sono, rotatorie che non sono tali e un parco del mare che parco non sarà. Oppure esaltare il ripristino della scala che reca nell’arena dell’Anfiteatro romano. La fotografia ha ripreso anche un solito “fila fermo” cittadino. Per filare dritto occorre percorrere la viabilità in ore notturne, ma la gente preferisce ancora dormire, le allodole pure.
 S. De Vita

La Città dell'Assurdo

Cento statistiche ci relegano agli ultimi posti. L'ultima apparsa, davvero curiosa, è quella dei tempi di percorrenza. Sarebbe la misura ufficiale dei Fila Dritto. L'amministrazione pretende una rivoluzione cinese mandandoci tutti in bici sulle stupende e colorate ciclopedonali. La macchina la "devi" usare solo per fare la spesa in punti obbligati, con parcheggi gratuiti e prossime aquarene. Secondo l'Istat Comunale noi oggi saremmo al 50% di utenti ciclisti, dobbiamo arrivare prima della sentenza al 75, sempre x cento. I rimanenti 25 votano no. Come le offerte del mercato due bugie in una. La base storica faceva riferimento ad un (mai accertato) 40%. Il teorico, difficilissimo da rilevare, aumento di un 10% ,sarebbe il risultato di decine e decine di infrastrutture dedicate a questo mezzo di locomozione. Non certo il frutto di qualche cartello con dedica amorosa o di piccoli imbellettamenti che possono portare agli incredibili numeri scandinavi. La seconda bugia ancora più grave è giocata con il fraintendimento dei termini: si confonde volutamente l'utilizzo con il dato complessivo delle distanze percorse. Per capirci: tre persone che fanno 10 kilometri nella stessa auto, sul calcolo delle distanze percorse diventano 30, mentre per l'utilizzo vale chi in macchina compie duecento metri per il bar. Se torna anche a casa vale doppio. Per farla breve l'utilizzo della bicicletta si muove in ipotesi che vanno dal 3% ad un massimo del 7%. Quello che, più o meno, penserebbe ogni persona di buon senso, ridicolizzando la pretesa di risolvere il traffico parlando solo di biciclette. Chi utilizza ragionamenti seri in materia di mobilità sa bene che gli elementi da considerare sono tantissimi e collegati fra loro. Partendo dall'assioma che minori sono le velocità più numerosi saranno i veicoli in circolazione, rimanendo fissa l'esigenza dei cittadini di muoversi. Non è una scocciatura come vorrebbero fare intendere le veline locali, ma investe direttamente tre grandi questioni: economica, ambientale, sicurezza. Economica: più carburante, più tempo perso per trasferimenti. Ambientale: più carburante significa più inquinamento e rumori. Sicurezza: più esci dagli standard ottimali, più il traffico diventa caotico, quindi pericoloso. Per evitare di fare l'elenco dei tanti momenti della mobilità interconnessi tra loro, più le strade sono lente più aumenta il costo del Tpl. Ritengo un troglodita chi inventa soluzioni a dispetto degli stessi elementi fondanti della mobilità come gerarchie delle strade, parcheggi collegati ai centri attrattori ecc. Getto una spontanea domanda: possibile che in questa città si guardi più alla fantascienza gnassiana, trasformata in quotidiana trascendenza giornalistica che l'osservanza rigorosa delle regole che tutto il mondo del.. No sostiene?

sabato 19 novembre 2016

La Balla di Sapone dell'Onestà

Come se questa appartenesse per grazia divina solo a qualcuno. Talvolta per il principio delle probabilità o solo per relativismo, piuttosto che per soggettività anche un disonesto abituale o professionale può diventare onesto, come un imprenditore nazista o un dipendente pubblico fascista hanno potuto salvare ebrei. Casi limite certo, ma che insegnano, dimostrano e conclamano in senso taoista come in ogni individuo tutti i giorni ci sia lotta per sapere scegliere ciò che è giusto da ciò che non lo è. A seconda della filosofia e sensibilità soggettiva, nonché di variabili esterne, anche imprevedibili et indipendenti, come per esemplificare la cultura del tempo in cui si vive, per cui una condotta potrà essere letta in un certo modo piuttosto che in un altro. Ma ognuno di noi davvero sa quando sbaglia a prescindere dalla propaganda di sé stessi. Chi invece si arroga e tenta di ergersi sugli altri invocando uno status a prescindere mente ben sapendo di mentire dall'origine; egli forse non merita alcuna chances. E non saranno dossier inventati, firme ricopiate che in quanto tali non son false, ma solo copiate male (sic...), difesa da 10 e lode, da assoluzione piena per infermità mentale e obbligo di camicia di forza da portare a bordo se non si dispone di gomme invernali, a convincere che si tratti di mera eccezione, bensì di conferma della regola. I trogloditi della politica al grido di onestà onestà brandiscono le clave e si agitano nella corsa folle per salire prima sul "predellino" dell'ascensore sociale che li conduce ai piani elevati. Poco importa di chi nella foga è schiacciato, sono regole della corsa all'oro o della conquista del west...se poi è per migliorare le statistiche della disoccupazione ben venga, ci sono costi e sfide in cui tutto è lecito, non solo in guerra e in amore, anche se non si sa interpretare neppure il contenuto di qualche straccio di e.mail. Non mancano cowboy e pistoleri. I bari e le ballerine ci son già insieme alle puttane nel saloon della scena politica. Fra i protagonisti mancavano solo i nani. Adesso non più! E poi non si gridi istericamente al complotto se esplode la bolla e rimane la balla. 
Roberto Urbinati

Zero speranze

Concordo con il consigliere Renzi quando egli si lamenta che sui progetti presentati per il c.d. "Parco del Mare" da parte di privati vi sia un atteggiamento colpevolmente reticente da parte dell'Amministrazione e della Giunta e anche questa cosa che se stanno parlando il sindaco ed il suo entorurage quando si avvicina Renzi cessano di parlarne perché non deve trapelare nulla come sembra di aver capito, quindi sui progetti presentati "acqua in bocca" diciamo così - ("...zitti, zitti che sta arrivando Renzi!") e lo invitano a chiedere l'accesso agli atti, la trovo estremamente riprovevole, reticente per non dire omertosa, richiamandosi alla riservatezza a ben 11 mesi dalla chiusura del bando. Ma Renzi è un consigliere possiamo pensare che l'esecutivo non informi i consiglieri se lo richiedono e li rimandi agli Atti come farebbe con un semplice cittadino!? Non vi è una normativa di riferimento tipo il TUEL a cui appellarsi perché riferiscano sullo stato dell'arte? Ricordiamo che questa storia va avanti dal 2011 quando Gnassi s''insediò cominciò subito a parlare di "anelli", "parco del mare", "città delle acque", "città coesa" (e che vor dì!?) ma ad oggi si sono viste soltanto rotonde, asfalto rosso, parchi acquatici tipo piscina gonfiabile da giardino e ciclabili nei posti più strani. Quindi siamo a 5,5 anni dalle prime dichiarazioni e non si sa nulla. Nemmeno un'idea di cosa si intenda fare. Inoltre, osservo che questa cosa per me è concettualmente sbagliata in quanto la riqualificazione è "destinazione" e quindi compete al Comune. Qui abbiamo un sovvertimento: il Comune offre le feste che sono "prodotto", il privato riqualifica che è "destinazione". Non credo ci sia bisogno di "idee" come propongono queste centinaia di privati ma di UNA idea che faccia propri i trend del momento: ossia il verde, i parcheggi, l'accessibilità etc. Questi privati penseranno a sé, o no? O lo fanno per beneficenza? Quindi per me una cosa campata in aria dettata dal fatto che il Comune non ha soldi perché per fare per 15 km e passa quello che altri più piccoli (Misano, Cesenatico... Senigallia, Fano...) hanno fatto per centinaia di metri o qualche km non ci arrivi anche con la tassa di soggiorno che dovrebbe servire a questo e Gnassi, ricordiamolo, è il primo sindaco che l'ha imposta da decenni e che a Rimini vigeva quando la villeggiatura DURAVA DA GIUGNO A SETTEMBRE per i "signori" che si trasferivano nella casa dei "villici" di mare e allora sì aveva un senso passare a fine stagione a ritirarla, chiusa parentesi! Tutti gli altri comuni hanno fatto "riqualificazioni" normali, parcheggi, verde,etc. da noi questa iniziale boutade del "Parco del Mare" che di seguito diventa bibbia, che cosa si intenda non si sa. Esempio: si possono mettere a dimora decine di migliaia di pini come fecero da Pinarella a Milano Marittima? Boh, non si capisce, neppure loro lo sanno. Non sarebbe stato meglio se invece di buttare milioni nel Galli, nel Fulgor, non si fosse pensato a investire nella parte produttiva della città? Certo uscire dalla "monocoltura turistica" del mare ma come ripeto il nostro centro non ha nulla di straordinario, è ottimo per i residenti e bisognerebbe aumentarne la fruibilità commerciale mentre si lavora per annientarlo e riempirlo di bar per turisti ma turisticamente non tira come possono Roma, Firenze etc., la nostra piccola "grandeur" è il mare e il turismo connesso. Per il resto siamo una cittadina di 150.000 abitanti scarsi poco interessante con qualche monumento di pregio. Piuttosto trovo che stia andando a ramengo la parte nord lì sì occorrerebbe un piano Marshall per ripristinare la sabbia originaria pensare a soluzioni più innovative rispetto alle scogliere che danneggiano la qualità della sabbia e creano altri problemi. E Miramare, il miglior sito balneare di Rimini, una Riccione inespressa, non a caso ivi fu fatto il Talassoterapico proprio per le caratteristiche ambientali della zona, grandi potenzialità inespresse, aeroporto sembra comico dirlo... ci arrivi a piedi, colonia novarese tutto fermo e il degrado in cui versa Bellariva Sud per citare qualche esempio, lì sì occorrerebbe la mano pubblica che invece guarda soltanto il Borgo San Giuliano, il Porto, e poco altro ma porca miseria se la devono smettere di fare tutto sbagliato.
 Z.Zobeta
PS Zero speranze se il Sindaco si porta a cena (ns carico) i giornalisti locali 

Laugh now....

Se mi è permesso, vorrei approfittare del blog Salvarimini per esprimere la mia solidarietà al Consigliere del Comune di Rimini, Sig. Luigi Camporesi. circa l'azione legale che proprio in questi giorni lo vede interessato. Lo farò riportando il colloquio tra il giornalista Giancarlo Siani ed il suo caporedattore Sasà, così come ricostruito in un film del 2009. (Siani e Sasà passeggiano su una spiaggia dell'hinterland Napoletano) Sasà (lanciando un ramo al suo cane): "Bravo, bravo Jordan, bravissimo" ; Sasà (ora rivolto a Siani): "Visto quant'è bravo u cane mio? Lui fa il cane e io faccio u padrone. Io sono u padrone del cane... e così è pure con gli uomini Giancarlo: ci stanno i cani e ci stanno i padroni. Tu vuoi fare u cane o u padrone?" ; Siani: "Nessuno dei due, io voglio fare il giornalista" ; Sasà: "E lo sapevo che mi dicevi questo! E magari vuoi fare pure il giornalista-giornalista no?! No perché anche qua ci stanno due categorie: ci stanno i giornalisti-giornalisti e i giornalisti-impiegati. Io in verità ho scelto la seconda categoria e a dirti la verità non mi trovo male. Tengo la macchina, tengo la casa, tengo l'assistenza sanitaria e tengo pure u cane! Perché i giornalisti-giornalisti, sono tutto un'altra cosa Gianca'! Quelli portano le notizie! Gli scuup! E non si devono aspettare gli applausi della redazione no, perché le notizie so' 'na rottura 'e cazz! Fanno male. Fanno male assai! E allora se ti posso dare un consiglio, stai a sentire a Sasà. L'inchiesta che stai facendo, io non ne voglio sapere niente... E da retta amme, questo non è un paese per politici-politici, è un paese per politici-impiegati."...
Montalbano
P.S.: Nell'ultima frase di Sasà, mi è sfuggita una piccola variazione sul tema. (Dialogo tratto dal film "Fortapàsc", diretto da Marco Risi)

venerdì 18 novembre 2016

Buone Nuove

Si è concluso nei giorni scorsi l’intervento predisposto dalla Direzione Lavori pubblici del Comune di Rimini, per mettere in sicurezza l’accesso interno dell’anfiteatro romano. Ne hanno dato notizia i quotidiani on line, destinatari dell’apposita velina sindacale. Ci si augura che quanto realizzato, sia architettonicamente compatibile con l'importante monumento storico. Quello attiguo naturalmente, il CEIS. 
S. De Vita

Un Uccellino

Capisco (solo) dopo che l'incontro non è stato casuale. Il primo dubbio era venuto, quando l'Uccellino dice che sbaglio con i miei "distinguo" sul Movimento. Istintivamente gli chiedo chi rappresenta, sapevo che nutriva qualche simpatia pentastellata. Non avrei mai pensato a qualcosa di diverso, del tipo non era amore ma un calesse. Con il classico sorrisino che mi ha sempre fatto incazzare, risponde "nessuno", come Ulisse. La sarcastica risposta sottintendeva anche un sfida: prova a mettere in discussione quello che ti dico!!. Stai attento caro Uccellino io scrivo quello che cinguetti. Sorride, mi concede il via libero per il Blog, a patto di non rivelare la fonte nemmeno dopo un interrogatorio di..Ghinelli. Capisco la tua sete di giustizia nei confronti di "certi" personaggi del movimento, che vorresti (come me) puniti come meritano secondo l'altalenante codice grillino, ma sei un politico e devi sapere che alcune cose devono rispettare tempi e modi, come Aeradria. Teoricamente può essere anche domani, con la certa vittoria del No, grazie ai 76 comizi di un Renzi che da mesi, per fortuna, non passa da Palazzo Ghigi. Per i decimali ci pensa l'Istat. Il governo cade, non credo che Mattarella s'immoli, alla Napolitano, per difendere l'indifendibile, in mancanza di una sponda autorevole d'oltreoceano. Non prevedo scenari nel caso (improbabile) di una vittoria di Renzi. Lo terremo per qualche anno, in attesa che clonino un "trumpino". Le elezioni anticipate dovrebbero imporre al Movimento una struttura non solo comprensibile ma efficace per porre rimedio alla quantità industriale di errori commessi e scie chimiche inventate. Per confrontarsi con un Pd, pur orfano di Renzi, necessita una componente meno goliardica da rasentare (?) la stupidità politica. Perseverare con le Sarti non è solo diabolico, per Affronte il caso era.. diverso. Bisogna sbarazzarsi di questi numeri estratti a casaccio nella ruota della fortuna. Quello che è successo a Rimini e (forse) in altri comuni dovrebbe insegnare che per il futuro non puoi consegnarti nelle mani di certe "invenzioni". Almeno avessero cercato di fare proseliti, realizzare strumenti di confronto, proposto qualcosa per la città, tentato almeno di fare opposizione. Sono esperti solo nella lettura del loro conto corrente. Il cerchio, fintamente dissolto, che li attorniava è solo leggermente "masato" pronto a riprendere le gesta o scrivere degli assistiti come fossero dei della politica. La distanza tra loro e gli altri, in particolare il Pd di Gnassi, è abissale, con i Civici anche. Per quanto facciano male (malissimo) sanno cos'è la politica, le regole, il confronto. Usano meravigliosamente i mezzi a disposizione (tutti). Non esiste nemmeno un contenitore unico nel quale potere litigare. Ognuno può darsi ragione nel Meetup di casa. Francamente non riesco a capire, per le mie (troppo) frequenti ischemie, dove si possa o voglia parare, Sono diventato "ufficialmente" vecchio, non sopporto più il poco che riuscivo una volta a digerire. Vedo delle straordinarie possibilità che svaniscono al momento del bisogno. Roma è emblematica così come..Torino. Basta scegliere bene, si vince e governa. Lasciare Tre Eletti e un Meetup taroccato è una vergogna. Vado a prendere la pillola per la pressione

Fila Lento o Fila Storto ?

Quali delle due dizioni sottoscrivere? Per la nostra città entrambe calzano a pennello....Gnassi riesce a far convivere tutto...e sempre a mostrare il contrario delle sue affermazioni di principio. L'altro mio post cercava di evidenziare il terribile casino provocato dalle folgorazioni (mi sovviene San Paolo sulla via di Damasco,,,) con l'impostazione di ciclabili senza senso e senza criterio (ne siano prova la ciclabile sul lungomare, uella di Via Saffi, lunga non più di 250 m. che finisce in niente....come quel valzer, buona ultima quella di Via Marecchiese che strozza assurdamente una arteria già parecchio incasinata e rendendola quanto mai pericolosa. C'è l'altro aspetto dello "storto" a Rimini, (si può di certo fondare un principio!): le rotonde non si fanno al centro degli incroci, ma sono decentrate, sghembe.... che siano recenti impostazioni di urbanistica o l'architetto è "stralocchio" come definivamo nel passato chi non aveva lo sguardo "diritto"; ne siano esempio quelle su via XX Settembre/via Tripoli e quella pressocchè attigua di Via Circonvallazione/via della Fiera. Anche per una esigenza di estetica, speriamo di continuare così....... 
 PUCCIO BERNARDI

giovedì 17 novembre 2016

Fila Storto

Abbandonato l’ormai noioso slogan che campeggia in molte rotatorie, vere o pseudo che siano, una in particolare potrebbe essere munita del cartello “Fila storto” e non “dritto”. Mi riferisco all’incrocio tra via Flaminia, via Tripoli, via XX Settembre e via Gueritti. Già di per sé la lillipuziana rotatoria abbisogna di una buona dose di ardimento per affrontarla, data la ristrettezza delle carreggiate; ma a creare più ansia ai conduttori è la segnaletica orizzontale che serve da istruzioni per l’uso. E così mentre l’audace automobilista si incanala nella giusta corsia per recarsi in Via XX Settembre, si può trovare superato da destra da un altro collega che si è canalizzato nella corsia che porta in Via Tripoli, ma che regala anche la possibilità di seguire il tracciato del primo. Immaginatevi quindi quando i due si ritrovano contemporaneamente nel punto di uscita, con le auto parcheggiate a destra e a sinistra e la finta ciclabile. Ora la domanda è sempre la stessa: perché? Come pure l’avere eliminato l’impianto semaforico nell’incrocio, per piazzarlo poco prima di giungere alla rotatoria. A questo punto mi sovviene il tempo del catechismo e dei Misteri Gloriosi; verità che superano la misura della ragione umana, ma ci si deve credere. 
S. De Vita

CS Gruppo Giù le mani dalle Scuole di Rimini

Comunicato stampa del 17/11/2016 Il Gruppo Giù le mani dalla Scuole di Rimini, invita CITTADINI, GENITORI, PARTI SOCIALI all’ASSEMBLEA PUBBLICA che si terrà SABATO 19 - ALLE ORE 10.30 SALA COMUNALE - VIA XXIII SETTEMBRE N. 128 SOPRA LA COOP CELLE. All’incontro parteciperanno: - Dott.sa Bondi Loredana - Rappresentante Gruppo Nazionale Nidi e Infanzia - Dott.sa Micol Tuzi – Pedagogista e delegata Rsu - Dott.sa Laura Branca – Giornalista e fondatrice di Bologna Nidi - Maria Cristina Ricci – Educatrice Nido Infanzia Rimini - Avv.to Matteo Urbinati – I risvolti del ricorso al Tar - Sono inviati i segretari della Cgil – Cisl –Uil - Operatori di cooperative settore infanzia Ognuno dei partecipanti specializzati nel proprio settore tratterà il tema dell’esternalizzazione e della scuola pubblica, in particolare racconteremo: - PUBBLICO E PRIVATO, LE DIFFERENZE - PERCHE’ LE MOTIVAZIONI DELL’AMMINISTRAZIONE NON SONO FONDATE - ESPERIENZA DIRETTA DELLE INSEGNANTI NEL “PRIVATO” E CRITICITA’ - LE MANI DELLA POLITICA SUL NOSTRO FUTURO, CHI NE TRAE VANTAGGIO - LE AZIONI CHE SARANNO ATTIVATE - RICORSO AL TAR - ALLESTITA MOSTRA CON I PROGETTI DIDATTICI REALIZZATI DAI COLLETTIVI COMUNALI Via aspettiamo numerosi, i diritti vanno difesi BASTA INFORMASI e PARTECIPARE. Sono pubblicamente invitati all’evento l’assessore Morolli e il Vicesindaco Lisi, al fine di informarli su ciò che stanno facendo alla collettività riminese. Le famiglie con bimbi troveranno un AREA GIOCO e piccoli laboratori, nei quali le maestre volontarie svilupperanno piccoli progetti!!!! Giù le Mani della Scuole di Rimini