domenica 31 marzo 2024

Il Democratico Ribollire

Ho notato, da attento lettore di Linkiesta ed ammiratore di Dagospia, Il Democratico Ribollire. Il blog radical chic, fiancheggia la corrente Schlein, mentre Dagospia, con tette&culi popolari, si occupa dei resti di un partito multiforme anche nei generi. Non è ancora ufficializzata la nascita delle due correnti, al momento indicate come Riformista ed Antagonista di polizia e monumenti. Hanno capito però che è meglio non picchiare nessuno in Ungheria. Da noi trovi subito il perdono. Abbiamo passato anni di piombo ed attentati, senza perdere il concetto della democrazia. Cercano di resuscitare rigurgiti fascisti, francamente visti solo su bottiglie o braccia alzate nello sport. Le due correnti, in attesa della consacrazione o divisione, sono il risultato di una scelta politica sbagliata anche nei passaporti della segretaria. Un salto nel vuoto e nel buio. La copertura di Prodi, la precipita nel grottesco. La storica sinistra italiana, avrebbe già formato due partiti, con un congresso. Rimangono ancora le briciole di un potere sconfinato. Il Partito Democratico è il peggiore miscuglio della politica italiana. Lo shaker di Prodi ha miscelato partiti confliggenti, avversari dal dopoguerra. Mani Pulite ha distrutto le componenti principali, carcerate e disponibili a tutto. Dopo una serie di travasi e sigle plurime, i resti del comunismo, accompagnati dalle lacrime di Occhetto, sono scivolate nella parodia, in attesa di compiere la miracolosa trasformazione nel democratico, piuttosto cristiano. Occorre dire che la propaganda spingeva la mutazione della pelle comunista, nel fritto misto dello chef Prodi. Ci spingono ad adottare sanzioni mai sufficienti, che portano la Russia nell'orbita commerciale e bellica della Cina. A noi però regalano la migliore inflazione europea e quattro milioni di veri poveri. Gli americani si sono stancati di porgere aiuti per massacrare ucraini e palestinesi. La Pace è una utopia, sempre più lontana, arriveremo al punto che la terza guerra sarà inevitabile. Il virus ci aveva ammonito. 
massimo lugaresi

sabato 30 marzo 2024

I Messaggeri

I giornali e, particolarmente, i giornaletti, quelli con tirature che non travalicano la città che li ospita, si sdraiano, per convenienza, sulla coalizione che governa il loro territorio, sempre più ristretto. A mantenerli i
n vita ci pensano i vari governi. I giornalisti di successo, come Gramellini, sono diventati influencer televisivi de La 7. Ho scelto il Messaggero, diventato furioso combattente per l'antagonismo di sinistra e (naturalmente) iscritto alla Nato delle rotative. L'elenco delle pagine democratiche è sproporzionato rispetto ai voti raccolti, frutto dell'accurata semina imprenditoriale del Pd, nei 20 anni di regime condiviso. Dagospia non può usare sempre la (solita) Repubblica, vero ed unico vangelo, oppure il "serioso" Corriere o La Stampa che detta la politica estera israeliana. Domani è in pausa riflessiva, dopo il coinvolgimento nello scandalo dei dossieraggi su richiesta. Allora cosa rimane al blog degli scoop, allietati da tette&culi, senza preclusioni di genere e dimensioni? Attaccare la destra che concede infiniti spunti e dimenticare chi è la segretaria della sinistra. Raramente viene intervistata, solo colta in rapide e sorridenti fughe, senza capire dove è diretta, con un sorriso smagliante (?) ed il celebre ditino indirizzato alla Meloni. Il Carroccio ed ovviamente Salvini, avversari della sinistra (tutta) sembra siano indirizzati verso la sconfitta elettorale alle europee. Volere candidare un generale scrittore che ha surclassato nelle vendite, la democratica famiglia dei Premi Strega, è dichiarazione di guerra mediatica. Almeno una delle due (guerre) tenute in piedi, con sofferenze atlantiche, deve cessare. L'America si è stufata di regalare armi ed uomini, Macron si aggrappa al personal trainer, Schloz ha ridotto la Germania una simil Italia per debito. Molti paesi hanno già virato a destra, altri aspettano gli aiuti per fare un muro anti Putin. Le nostre reti televisive hanno (facilmente) adempiuto al compito imposto. E' antico costume adeguarsi, senza distinzioni. 
massimo lugaresi

La Meloni per Tutti

Dagospia, esaurite le condivisioni del giornalismo di Elkann e Cairo, si rivolge a quello transalpino di Liberation, giornale che faceva impallidire anche la sinistra dell'Unità. Siamo alla Meloni per Tutti, all'interno della coalizione. La Ducetta, termine vincolato dalla sovrintendenza del blog, si guadagna la prima pagina del giornale che considerava i comunisti italiani, espressione della borghesia. Viene definita un camaleonte della politica, con qualche evidente ragione. Mentre Salvini in penitenza, per i voti persi ed il ponte dei sogni, cerca disperatamente una salvifica sponda nella Lega e Taiani continua il suo monoespressivo dialogo, la premier impazza su giornali e televisioni, mantenendo (da sola) alto, l'interesse per la coalizione. I dem interpretano (male) l'opposizione, con il complesso dei migliori e la solita puzzetta nasale, pencolando da Landini alla Salis, come fossero due facce della stessa medaglia. Volerla candidare sembra l'ennesima stronzata di una massa antagonista, una volta, nemica. Il rincorrere a personaggi "influencer" del giornalismo o nelle piazze, non ha mai portato bene e voti. Il fallimento dei Ferragnez dovrebbe bastare. Non hanno più rapporti con il lavoro ed il mondo che lo circonda. Il premier donna li sta massacrando, usando un corretto rapporto con i cittadini, anche in divisa. La Ducetta sembra sola o male accompagnata. Si ricordano però del cittadino votante. Ho l'impressione che perfino i "risvegli" riminesi siano troppi. La ruota ha ripreso a girare, come le presenze.
massimo lugaresi

venerdì 29 marzo 2024

I Riformisti

I riformisti del Pd, sono nemici degli antagonisti, alberganti nello stesso miscuglio democratico. Sta scoppiando la "guerra" delle propagande. Anche Il Giornale, eredità berlusconiana al centrodestra, scivola verso posizioni care ai democratici d'oltreoceano. Sembra propendere per Biden. No comment. La confusione, prodotta volutamente per nascondere sconfitte e bugie fabbricate, tra qualche mese cesserà. L'elezioni americane sono lo spartiacque. Il nostro governo (sembra?) spiritualmente più vicino dell'opposizione, ai padroni delle nostre aspirazioni, ma non si pronuncia sulla scelta tra i due arzilli gareggianti. L'America è stata costretta ad abbandonare il compito del gendarme nel mondo rovesciato. La nostra propaganda gioca sul filo del rasoio nucleare. La prossima guerra non sarà "limitata" geograficamente e sicuramente nucleare. Le provocazioni sono quotidiane. Molte, servono per i titoli di Repubblica, La Stampa e Domani (in castigo). Ammoniscono il nemico russo che ha sconfitto i nazisti che lo invadevano. La Meloni l'ha combinata grossa, "trascinando" la coalizione ad una vittoria, non permutabile nel futuro. Si capisce (quotidianamente) che non erano pronti, tanto meno allenati. La Schlein, forse involontariamente, offre il migliore aiuto. L'incomprensibilità del suo eloquio è un pregio. Anche buona volontà e maniche larghe diventano motivo di divisione, sempre più feroce. Il miscuglio democratico sembra rappresentare l'intero panorama politico. Però ogni giorno (pubblicano) i decimali delle previsioni premianti. 
massimo lugaresi

Crocus City Hall


Siamo rimasti alle "vecchie" guerre" quando l'informazione era consegnata ai solenni e badogliani comunicati. Oggi le due "nuove" guerre si giocano sulla reciproca propaganda, indispensabile. Occorre dire che nel campo la Russia ha poco da imparare. La nazione è nata difendendosi. L'aiuto (recente) al momento silenzioso, del colosso cinese che ci ha inferto la prima lezione con il virus scappato dai cortili, è la novità che impedisce il degenerare di Macron. La portavoce del ministero degli esteri russo riesce (facilmente) a sfottere l'ex primo ministro, il guerrigliero del pungiball. Gli impartisce una severa lezione di storia che potrebbe essere allargata al campo ristretto della nostra sinistra. I miscugli con la cristia
na e moderata democrazia, liberata dall'abbraccio socialista, una volta antagonista dei compagni comunisti, costringono i dem a scegliere tra 3 cittadinanze e Bonaccini, da sempre un fedele fuzionario di partito. Maria Zakharova rivolgendosi al maschione francese che ormai conta come Matteo Renzi, gli ha "ricordato" che le truppe russe entrarono a Parigi e tutti ritornarono a parlare francese. Ci sono due vangeli nella propaganda dominante. Il primo, più seguito, fa riferimento alle intelligences americane. inglesi, francesi e relativi giornali d'accompagno, l'altro più sottile, non per tutti, usa le voci ufficiali degli Stati Uniti. Compare (per finta) anche Biden, ma è il suo stuntman. 
massimo lugaresi

giovedì 28 marzo 2024

La Giustizia è Sportiva

La sentenza su Acerbi e la ridicola giustizia sportiva. Il giudice Mastrandrea ha dato (volutamente?) motivazioni contraddittorie sul caso Juan Jesus, per sottolineare quanto sia surreale l’ordinamento sportivo. Leggendo le motivazioni, anche al debole praticante, vengono in mente la serie di casi, anche recenti, usati per colpire o favorire gli avversari. Linkiesta, il blog che cito spesso per sostenere il contrario, nel campo della giustizia, senza esami, ma sicuramente con fregola antijuventina e passioni neroazzurre, mi consente di condividere il pensiero, in verità illustrato altre volte. 
Meglio rimanere allo" zingaro" per Vlahovic. E' vero che l'intero sistema calcio sta vivendo un momento di passaggio dal vecchio insostenibile, allo scandaloso, ma nuovo. Approfitto del tema per dire che, pur iscritto, dal 92, nella sempre meno larga schiera del garantismo, dopo avere sperimentato sulla pelle la giustizia alla "depende", concordo con Grattieri sull'uso delle prove psico-attitudinali per i magistrati a concorso. Ha perfettamente ragione chiedendo di allargare il campo degli esperimenti. Per una giustizia, almeno più giusta, sarebbe sufficiente il primo passo verso la separazione (anche immobiliare) delle carriere. Il centrodestra è molto più arrogante nell'appoggio sconfinato alle richieste occidentali e meno aggressivo, dopo il primo anno di rodaggio. Imparano a stare in questo mondo di..indagati
massimo lugaresi

L'Intelligences


Dagospia, forte dei successi ottenuti, carpendo notizie e gossip pieni di pandoro, il blog è famoso, anche per tette&culi, arredanti l'antica propensione per il Pd e la Roma, in tutte le versioni. In politica, definita estera, dettata dagli amici americani, esegue il copione atlantico, Le pulizie di Netan sono però difficili da giustificare ed una giovane componente del Pd le combatte. Quella vecchia dei Melucci&Piccari, finge di non vedere. Nella guerra, su procura a stelle e strisce, il blog, mostra una fedeltà, quasi pari alla Meloni. Ha pubblicato le intenzioni della Cia sulla trattativa avviata per porre fine al conflitto che diventa insostenibile per Biden. Si torna indietro di dieci anni a dimostrazione tardiva che il conflitto è "procurato" per frenare le voglie moscovite di neutralizzare l'espansione della Nato. L'Ucraina ha pagato il prezzo. Si dovrebbe fare riferimento agli accordi di Minsk, mai rispettati. Anche il Papa aveva una posizione molto simile. I russi avanzeranno, verrà accettata la tregua e le repubbliche di Donetsk e Lugansk saranno autonome. L'Ucraina non entrerà nella Nato, motivo scatenante il conflitto. Il Congresso statunitense ha bloccato la trance di 60 miliardi di aiuti, difficilmente saranno versati da Trump. L'atto terroristico a Mosca, ha cristallizzato le posizioni. Putin ha alzato il tiro contro Stati Uniti, Gran Bretagna e naturalmente Ucraina, accusandoli di una collaborazione all'attentato. Dispiace per Macron si era vestito in rosa bellico. 
massimo lugaresi

mercoledì 27 marzo 2024

La Gara

Linkiesta, blog della corrente radical chic, capitanata dalla Schlein, contribuisce alla traduzione istantanea delle poche frasi comprensibili che la segretaria esprime. Non ha ancora deciso se la si nota più, come candidata, oppure (furbescamente) se rinuncia al disastro. Il blog dopo avere usato le educate e solite espressioni contro il Truce Salvini, lancia delle speranze elettorali per le prossime europee. Un giochino da propaganda, facile e ripetitivo, solitamente perdente. La fede atlantica è un dovere che le due guerre scatenate non riescono a cancellare. Netan sta distruggendo l'immagine di Israele. La separazione con gli Stati Uniti è un colpo pesante, più pericoloso di quelli subiti da Hamas. Il piccolo stato era la storica appendice degli States. La pulizia e relativo (accurato) sterminio, presenta al mondo un panorama insostenibile. Era questo l'obiettivo dell'atto terroristico? Sapevano che la reazione israeliana sarebbe stata tremenda. Questa di più. Non riescono ad usare la segretaria eletta dal consenso grillino, come avversaria della Meloni ed allora s'inventano senza necessità, liti all'interno della maggioranza. Come se i demo ed i grillini vivessero nell'oasi felice. Il tema principale che viene usato dal giornalismo d'opposizione, con l'aggiunta (a tempo) dei giornaletti locali, è la gara tra Taiani e Salvini a chi arriva primo dietro la Meloni. Comunque vada sarà un democratico successo.

Colpa delle Badanti

Biden abbandona Netan ed Israele per vincere le elezioni. Così titolava Dagospia, dopo una notte di sofferenze atlantiche. Una mossa dettata dalla disperazione elettorale che nemmeno il voto postale potrà alleviare. Eppure le ancelle della propaganda continuano a fingere che Sleepy Joe sia il portavoce dell'America. Il segretario di stato e procura americana, in due mesi ha compiuto più viaggi della recordwoman Meloni. Hanno usato tutti i mezzi per fare correre, da solo, come nelle primarie, l'impresentabile candidato. Sono costretti ad usare la guerra di distruzione di massa palestinese, come scusa per la sconfitta. I giudici della capitale, hanno invece compiuto quello che potevano e forse di più, ma i miliardi del Tycoon, lievitano velocemente. Netan è sicuro che in una guerra molto simile alla pulizia etnica, è sufficiente l'organizzazione militare migliore al mondo. Non serve lo storico aiuto dei compari anche della finanza. Nella Pulizia della Striscia, gli israeliani di Netan sono arrivati al mare. Hanno procurato lo spazio per qualche migliaia di coloni ebrei. I nostri giornali, apostoli dell'atlantismo corretto, sono in imbarazzato (quasi) silenzio. In poche settimane Israele è passata dall'aggredita volgarmente, all'aggressione incomprensibile perfino per palati amici. I riflessi si misureranno nel tempo, si aggiunge però un'altra spinta nucleare, per la terza guerra.
massimo lugaresi  

martedì 26 marzo 2024

Tragicommedia

L'Organizzazione delle Nazioni Unite, dopo decenni, ha dato (almeno) l'impressione di contare, dopo avere messo nell'angolo dei cattivi (veri) Israele di Netan. E stato un colpo durissimo per Linkiesta. Il blog del radical chic, alberganti nel Pd, ha reagito nobilmente, facendo (quasi) finta di niente. Un colpo inaspettato dagli storici compari americani, anche democratici. Trump ha messo in ballo i suoi miliardi, non ancora sequestrati, per la campagna vincente. Ridiventato presidente, anche i giudici di Washington diventano inoffensivi. Nella gara a chi sembra meno....è largamente in vantaggio. Mario Lavia, bravissino "truccatore" dei fatti&misfatti piddini, usa Linkiesta per definire una tragicommedia quello che sta avvenendo in Italia e nel mondo che ribolle. Ha ragione, possiano solo guardare e commentare gli avvenimenti, come semplici osservatori al guinzaglio. Però "scivola" su quelle che per lui e naturalmente la corrente che rappresenta, sono le cose importanti. Lui vede la rinascita democratica nell'unione con Bonino, Renzi e gli altri due liberal-democratici esistenti per Repubblica. Avevamo urgente bisogno di un'altra lista. Matteo Renzi risorge nei momenti del bisogno, soprattutto dopo una Schlein. Lo immaginate solidale con la 3 cittadinanze? Il voto europeo si presenta male, mentre a destra, seguendo il vittorioso esempio riminese, stanno facendo di tutto per presentarsi meno uniti. L'improvvisa fiamma passonaria che la Meloni mostra per la Ursula, con Taiani d'accompagno, sarà l'ennesimo regalo per mantenere l'Unione che trova sintonia solo nelle sanzioni. Quattro milioni di italiani sono in povertà assoluta. Per la propaganda però, il virus della miseria si è sparso, con l'arrivo della Ducetta. 
massimo lugaresi

La Ducetta

Termine, storicamente affettuoso, usato (giornalmente) da Dagospia per citare la premier che è riuscita a fare quello che non riuscirà mai alla 3 cittadinanze, la nostra, acquisita per ragioni di studio a Bologna. Ha incontrato Prodi. La nomina a segretaria del Pd è avvenuta per acclamazione nei gazebi del grillismo. Bonaccini uno degli ultimi eredi del comunismo, anche come datore di lavoro, è la vittima principale del voto a 5 stelle. E' scoppiato un altro caso nel meridione piddino. Dopo essere stato lungamente ristorato con redditi, anche necessari, ma consegnati a quasi tutti, la liaision demogrillina ha subito traumi e scandali. Il rappresentante dei sindaci piddini, il barese Decaro, sembra non abbia gli stessi "ricordi" del suo governatore, il sempre democratico Emiliano, ex magistrato particolare. La vicenda è poco nobile: una comune visita in casa di chi comanda anche a Bari. I ricordi dei due personaggi, nonostante le imbeccate di Repubblica, sono discordanti. Alla fine hanno provveduto a regalare convincenti ragioni per un commissariamento. Sembra strano, ma gli stessi giornali che cercano disperatamente di risollevare il Pd dalla crisi che lo avvolge, titolano che pur dilaniato da due guerre e qualche massacro, è sempre in aumento come i nostri prezzi. Vale anche per le presenze turistiche. 
massimo lugaresi 

lunedì 25 marzo 2024

E' Arrivata

La verità. Da dove spuntano questi terroristi a pagamento? Calmi amici e compagni, siamo succubi di una propaganda talmente allenata che spesso è fuori giri. Al blog stanno arrivando avvisi di sfratto dagli account a loro antipatici. Dobbiamo recitare la stessa preghiera. Non è stato Zelensky, così viene assolto anche il procuratore americano. E' quasi certa la conferma del giovane Trump. Se vogliamo indagare, si scopre che è stato un disastro "investire" centinaia di miliardi, per arrivare ad una pace che consacra le terre russe a Putin. La Meloni rimane l'acquisto più fedele. Macron con il personal trainer, continua a fare il macho nel salotto europeo. Hanno trovato anche il suolo del nuovo jihadismo. Dopo l'ennesima fuga americana, in Afghanistan, controllato dai talebani, hanno organizzato l'università del terrorismo con tariffario. E' credibile una simile ricostruzione? Si chiamano Isis-K. Hanno rivendicato il massacro a Mosca, ma li hanno costretti a rivelare anche i prezzi vigenti. Considerate però che dalle carceri russe, quando esci è troppo tardi. Rimane scandalosa l'interpretazione della politica italiana. Mai vista una maggioranza che copia fedelmente il racconto dell'opposizione. Un dato storico della nostra inutilità. Quanto può durare la copertura del Pd lacerato, eppure dato in crescendo moltiplicato? Avere tre quarti della stampa che rema, rende apparentemente felici le bocche della verità. Dagospia continua a chiamare Ducetta, la premier eletta, però, alle volte, più affettuosamente, diventa Melona. Non riescono a trovare una caricatura diversa per la segretaria.
massimo lugaresi

Le Verità Cercate

La strage moscovita sarà un lungo e silenzioso dilemma per le propagande associate nella ricerca di verità accomodanti. L'aspetto più inquietante è stato l'allarme lanciato alla Russia da parte della intelligence americana, una delle più ascoltate, direi la verità assoluta per l'ammiraglia Repubblica e le sue scialuppe informative. L'assoluta condivisione di Dagospia lo attesta. E' stata cancellata, la balla insostenibile che Mad Putin si fosse "attentato" da solo. Era una delle verità (subito) uscite. Per noi semplici osservatori ubbidienti, preparano l'intervista con il solito ambasciatore che si pensa, giustamente, sia più informato di Salvini. L'ambasciatore Giampiero Mussolo, coperto dalla strana somiglianza dell'opposizione di sinistra, con la larga maggioranza di destra, propende per la "convenienza" di Putin che può serrare le fila all'interno, dopo avere intascato una assoluta maggioranza? Il quasi 90 % dei voti, con undici fusi orari, abbisogna di una strage per rinsaldare le fila? L'auto-attentato è stato scartato con la stessa velocità di un intervento di Zelensky che poteva avere qualche indubbio motivo. Quattro terroristi, pagati una miseria di rubli, hanno creato quel panico e relativa strage? E' vero che canteranno tutto e forse di più, però la vertità non la conosceremo mai. Nel gioco a specchio, aspettano la mossa dell'avversario per pareggiare le colpe. Rimane però un indiscutibile colpo all'immagine di Putin, voluto per cancellare i dati di una rielezione quasi unanime. Il nostro ambasciatore vede in prospettiva una reazione non benevola di Putin contro l'Ucraina. Dipenderà dall'esito delle elezioni americane. Anche la modesta intelligence di questo blog, che ha come nemico controllore il potente Facebook, condivide l'analisi dell'ambasciatore. L'articolo copiato da Dagospia conferma la dipendenza del gregge radical chic della Schlein, dalle intelligence una volta ostili. Siamo sempre spettatori, spesso cavie, però in allarme.
massimo lugaresi 

domenica 24 marzo 2024

Islam radicale?

Avrete notato la "ritrosia" della propaganda occidentale e quella, particolare, dei nostri fedeli accompagnatori nella nuova avventura, su procura americana, verso l'ennesima sconfitta? La possono però giustificare con la cessazione degli aiuti e l'arrivo, quasi sicuro, di Trump. 
Cosa sappiamo della sparatoria e dell’incendio alla sala da concerti di Mosca? Almeno cinque persone in tuta mimetica hanno aperto il fuoco, con armi automatiche. Ci sarebbero centoquindici morti e cento feriti, ma potrebbero essere molti di più: nell’edificio potevano esserci fino a seimiladuecento persone. L’attacco è stato rivendicato dall’Isis. Qui finisce il racconto che possiamo leggere, condito dalle premurevoli raccomandazioni arrivate dagli States, preannuncianti gli attentati. C'è materiale sufficiente per un altro film. L'aspetto strano è la scarsissima attenzione che la nostra stampa appecorata, rilascia verso uno dei più gravi attentati, dopo le torri, anche quelle consegnate all'Isis. Sembrano terroristi di comodo. E' indubbio che la strage preparata dopo le stratosferiche elezioni di Putin, ha un preciso significato per la Russia. Un avvertimento al dittatore più votato nel mondo ed una distrazione dalla continua strage in Palestina. Salvini non può bastare per coprire le divisioni a sinistra. Con chi sta la Schlein, ridendo? 
massimo lugaresi

Fuga Sospetta

Il gruppo terroristico, compiuto il massacro teatrale e moscovita, fugge verso l'Ucraina. Sono stati presi dopo che le intelligences occidentali avevano già fornito una serie di indicazioni, quasi commoventi nella loro precisione. A compiere l'ennesima strage è stato un anonimo gruppo jiadista, senza fornire più precise provenienze. Catturati, sono arrivate invece le prime conferme. L'unica cosa certa è che hanno parlato e sicuramente continueranno a farlo. Altra conferma che la guerra in Ucraina sta virando verso la fine, a tutti nota dall'inizio. L'Europa è profondamente divisa in attesa di eleggere la nuova versione. La nostra propaganda è gia sul comico della politica, con gli opposti estremismi bellici che si danno la mano. La Meloni e Taiani viaggiano in coccia, trascinando, nella pesca atlantica, il renittente Salvini, il più pericoloso dei partner di governo. Nella stampa italiana sembra esserci una evidente distonia nel pubblicare veline sempre meno credibili. Quanto può durare a sinistra il distacco tra quello (incomprensibile) che racconta la segretaria, sempre ripresa con una imbarazzante risata e con posizioni meglio interpretate dalla nemica Meloni? L'attacco a Mosca le rende incomprensibili. L'unica conferma è che i paesi atlantici contano sempre meno. Strategia sopra le nostre teste, per arrivare a bonificare il due per cento del nostro bilancio indebitato ed alimentare le guerre che ci dicono giuste.
massimo lugaresi

sabato 23 marzo 2024

L'Italia Chiamò

La nazionale di calcio, assemblata da Spalletti, esordisce piuttosto confusamente con una nuova maglia in cui campeggia il patriottico, un pò littorico invito: L'Italia chiamò. Sembra siano successi tumulti nella corrente "sui generis" della Schlein. La scritta sul colletto viene definita fascista e naturalmente imposta dal nuovo governo, ansioso di avviare la campagna di Russia per la rivincita. Siamo alla soglia della follia. Per giustificare l'ingresso nella Nato di Svezia e FInlandia, sembra siano disponibili ad una guerra con la nazione più pericolosa. L'indomito maschione francese, avviato verso la  sconfitta politica, ha cambiato radicalmente idee e proposte nei rapporti con la Russia. Voleva inviare migliaia di soldati al fronte. E' stato fermato e messo in condizioni di non nuocere. Torno ai rigurgiti fascisti, visti solo da una culture che si espande. Cosa succede nelle scuole è illuminante. Siamo arrivati al punto che il ramadan è una rituale festa per i tanti arrivati nel nostro paese. Accolti nelle scuole devono avere gli stessi diritti. E' vero che il calendario scolastico diventa un rebus festaiolo, ma non esiste altra strada. Il problema come si dice spesso è a monte. Non puoi permettere che la "felice" posizione geografica si trasformi nell'unico porto spalancato. La strage organizzata a Mosca al momento, non ha colpevoli certi. Si sa solo che i terroristi fuggivano verso l'Ucraina. La verità che ci racconteranno è iniziata.
massimo lugaresi

Ascoltare, deinde decidere


E’ passata, naturalmente sotto traccia, la notizia della costituzione del “Super Comitato Cittadino” che riunisce otto realtà del riminese, non in linea (ironico), con l’azione amministrativa imperante da (almeno) 12 anni, nel nostro territorio. Una (nuova) spina nel fianco che rischia di sgonfiare il pallone della propaganda organizzata, sempre pronta a benedire ed elogiare le prodezze del “governo dei migliori". L'apoteosi l'aveva raggiunta Gnassi, messo in castigo parlamentare. Il sindaco Sadegholvad ha seguito le orme tracciate, ma la feroce "culture" piddina, impone scelte spesso incomprensibili anche agli autori. L'urbanistica è una cabala, quasi familiare. La trasformazione che sta subendo la nostra città è impietosa. Le presenze fasulle, sono un'arma spuntata, nessuno ci crede, neanche quelli costretti a pubblicarle. La “Bella Rimini” è sparita, con la sua storia e tradizioni. Rimane, faticosamente, la fogheraccia e forse il revival della Notte Rosa, con un contorno totalmente diverso, spesso pericoloso. Anche Chiamami Città, feudo melucciano e piccariano, ha cambiato tono. Colpa di due guerre che spaccano la sinistra e cementano la destra. Nella giunta crescono malumori e divisioni che il robusto ed esagerato assegno mensile quieta. La plastificata vision, maturata nella mente del Principe indiscusso, ha creato più danni rispetto ai pochi problemi risolti. Nessuno ha mai tentato una ricostruzione finanziaria. Il rapporto con i cittadini è  gestito in social accomandita, con un uso quasi trumpiano. La "novità" del Super Comitato è un sasso nello stagno. Cosa potrà produrre è difficile dirlo. Al momento è solo una robusta opposizione nata all'interno del Pd, quindi preoccupante. Le divisioni in quel partito, mescolato malamente, sono sempre più larghe, come le maniche della segretaria di Prodi. Il Piano Strategico è paragonabile ai misteri di Fatima. Esce cosa vogliono, quando lo decidono. Un ritorno della sinistra, quella che ho conosciuto, sarebbe augurabile, confortata ed assistita dalle istanze della democrazia partecipata. Avete fallito "influenzatI e dipendenti" dai Ferragnez. Questa Rimini non piace a tutti, la mancanza del confronto una volta estenuante, rende il potere dispotico. La fanfara del piano strategico, è servita solo a concedere sedie, ben retribuite, ai suoi partecipanti. Il tentativo dei cittadini di riunirsi e confrontarsi è da elogiare. Inutile attendere una botta d'orgoglio dall'opposizione di Rimini, che però ci governa. Il Rinascimento Civico è una favola, occorre il ripristino della politica. Sta’ bon, nu mov gnint… da’ da magnè ma la semmia e se la città della cultura l’ha fat la fein di paganell in t’è brod… pazienza vin olta. 
Catone Romagnolo

venerdì 22 marzo 2024

Il Pd a Bari

Toccato dalle incarcerazioni, intercettazioni e veline giornalistiche che lo hanno colpito a Bari, il Pd sta sbroccando contro il governo, 
invece di compiere atti di contrizione. Il colpo, nella città di Decaro, uno dei pochi sindaci rimasti, è stato duro. Le ancelle del sostegno mediatico, cercano di cambiare lo scenario accusatorio, pieno delle usanze usate contro il Cavaliere, il Trump italiano. Ci sono sempre stati comuni "sciolti" per vicinanze e perfino alleanze con le mafie. Una caratteristica del nostro paese. La reazione del Pd è da manuale dei migliori, toccati nel punto debole. Prendono, adesso, molti voti, nel sud. Reazioni perfino puerili. La giustizia a tempo, con gli esecutori glorificati in parlamento, è stata una specialità della casa nazarena. La biscia si è rivoltata, ma siamo in un momento di attesa. Non ci sono speranze di un cambiamento di governo, molto più facile quello della segretaria. Tutti tengono famiglie. Adesso le puoi anche numerare. 
massimo lugaresi

Senza Titolo

Mario Lavia è, indubbiamente, uno dei tracciatori della linea di Linkiesta. Somministra avvisi e punizioni (verbali) per i tanti che escono facilmente dall'inesistente striscia democratica. Per rimanere in sintonia con gli agricoltori, abbandonati al pari degli altri lavoratori, la sponda piddina, popolata da garantiti ed imprenditori che lucrano in Italia ma restituiscono le tasse all'estero, ha chiamato Campo Largo, l'ultima deficitaria esibizione della nullità. I nostri giornali sono nelle mani di una editoria impura, perdono vistosamente, letti da (ormai) nessuno, ma rappresentano partiti, coalizioni o cordate che permettono un ristoro sicuro. Il campo largo verrà annoverato tra le sconfitte subite, dopo il precipitare all'opposizione. Solo pensare di stabilire un accordo con i grillini è anomalia tipica del personaggio, inventore di una moneta che ci avrebbe fatto lavorare di meno e guadagnare di più. Si è avverato tutto. Credo però che il massimo della follia l'abbiano raggiunta le sanzioni che continuano ad aleggiare per non ammettere che la guerra è persa. Stiamo assistendo ad una sequela di rincari che rendono il nostro potere d'acquisto sempre più debole. Lo chiedo (inutilmente) ai discepoli di Biden, ultimo insegnante del balbettante verbo americano. Siamo passati dai gendarmi e padroni del mondo, con il pronto intervento per ventilate minacce o inesistenti ordigni nucleari, alle fughe da film. Anche i nemici aspettano Trump, per chiudere l'epoca delle guerre. Quanti americani vogliono la terza? Una sfida senza ritorno, con Russia, Cina, India e, per gioire, i coreani del nord? Le intelligences, la stampa di governo ed opposizione, invece danno per scontate l'adesione dei cittadini. Mai successo che su temi così dirimenti ci sia un quasi perfetto allineamento tra maggioranza di destra ed opposizione, per comodità, di sinistra. Non è un mondo, il vostro, al contrario? 
massimo lugaresi

giovedì 21 marzo 2024

Questa l'ha i calzett!!

Così Grazia Nardi diceva nel suo Vocabolario Romagnolo. Linkiesta, il migliore dei blog radical e molto chic, questa mattina si è superato. Come si diceva una volta: questa l'ha i calzett!!. Detto romagnolo per indicare che la sparata giornalistica è grossa. A Bari, non nella Finlandia, preoccupata per la solita invasione putiniana, c'è stata una delle tante retate contro la mafia. Centodieci persone in carcere e quindici ai domiciliari, colpevoli anche di forti entrature nell'amministazione cittadina. Il ministro Piantedosi doveva mandare le congratulazioni alle forze dell'ordine, oppure seguire la legge ed iniziare il percorso che può portare anche allo scioglimento anticipato del comune barese? Guidato da Decaro, uno dei pochi punti di riferimento rimasti al Pd. Il fatto che il sindaco da tempo fosse sotto scorta non sembra alibi convincente, rafforza l'ipotesi delle mani sulla città. L'aspetto, quasi esilarante, letto sul blog è l'accusa rivolta al governo Meloni di usare la giustizia a tempo. Mai successo nei venti anni di governo piddino mescolato con tutti? Basterebbe ricordare solo quello e quanto sia stato usato per fermare Berlusconi. Si sono accorti, tardi, che la Meloni, è più pericolosa. Non ha le capacità finanziarie e mediatiche del Cavaliere, ma ha raccolto la destra uscita dal ghetto, imposto dalla sinistra, è una donna con linguaggio popolare e diretto, ha superato elegantemente i soliti problemi familiari e..soprattutto ha distanziato la sinistra divisa e lacerata, nel fideismo atlantico. Significa ubbidire e fare quello che ordinano d'oltreocerano in tutte le versioni, barcollanti o meno. Le due guerre hanno cambiato completamente gli scenari. Vediamo aggregazioni una volta ostili tra loro e false recriminazioni sulle colpe belliche. Due guerre che dovevano essere evitate se ci fossero mediatori credibili. L'unico che ha "tentato"di compiere il suo dovere anche ecclesiastico, è il Papa. Confinato in un angolo vaticano. Molto più credibile, in questo quadro bugiardo, la Meloni rispetto a 3 cittadinanze allergiche alla sinistra. Linkiesta non troverà più l'ombrellone a Capalbio. 
massimo lugaresi

Compagni Mai!!!

Dagospia condivide e pubblica un articolo del Fatto Quotidiano, sulla "rivolta" scoppiata nel Pd. Nessuno dei giornali della squadra propaganda associata, ha pubblicato un pezzo più o meno simile. Apre lo scenario sulla pentola democratica che ribolle, in attesa delle elezioni europee. I candidi chierichetti democratici che scrivono sulle potenti testate, rimborsate da noi, si guardano bene dall'affrontare un tema esplosivo come la situazione nella polveriera nazarena. A nord-est c'è la sistemazione di Bonaccini, battuto dai "compagni mai" grillini con il voto nei gazebi. Il governatore dell'Emilia ed anche Romagna vuole correre solo se fa il capolista, al centro anche Zingaretti vuole godere la stessa tranquillità. Nessuno però vuole la Schlein come pericoloso traino. Al sud, diventato area da condividere con gli alleati (alle volte) a 5 stelle, c'è un accampamento di onorevoli che aspettano la chiamata. La segretaria, non ancora smentita, viene descritta a pezzi ed assediata da tutte le donne che esibiscono quote rosa non più valide. Chiederà aiuto e consiglio al compagno De Luca. Tanto per accertare il cambio del clima giudiziario e soprattutto politico, il Comune di Bari, patria di Decaro, nume dei sindaci democratici, è a rischio commissariamento per presunte infiltrazioni mafiose. Brutto colpo, di quelli, un tempo, definibili a tempo ed usati in senso contrario. Il Fatto di Travaglio, infilato il ditino nella piaga, infierisce, evocando la sindrome Basilicata, quella che ha cucinato una serie di nominativi nella formazione delle liste. Il disegno armocromatico della Schlein sarebbe quello di usare nominativi esterni, con Lei candidata in tutte le circoscrizioni. Una terroristica previsione, capace di deflagrare l'intero partito, lasciando ai grillini il facile compito di raccogliere i cocci ed i voti. I padroni delle preferenze sarebbero i sindaci, tutti ferocemente contrari alla presunta segretaria. Anche Gnassi. Il Campo Largo è in frantumi, mentre la Schlein avrebbe trovato la quadra anche alle sue 3 cittadinanze, scegliendo personalità esterne, come Lucia Annunziata e Cecilia Strada e la sua fatale attrazione da capolista in ogni circoscrizione. Dicono che la Meloni, vista abbracciata a Salvini, fosse preoccupata. 
massimo lugaresi

mercoledì 20 marzo 2024

Bugie Esaurite

Le differenze tra i (miei) due blog di riferimento, cominciano ad essere inquietanti per la propaganda. Linkiesta è naturalmente dalla parte (stretta) dei radical chic, quelli che ti guardano e giudicano, dall'alto verso il basso, come insignificante. Storgono spesso anche la bocca e dettano le priorità del momento. Poi tornano, con i piedini armocromati, sul campo dei fallimenti. Però riescono a prevedere bruschi cali dell'empatia meloniana. Lo possono fare negli intervalli elettorali. La Meloni gira il continente africano, promettendo miliardi, in cambio della cessazione dell'industria migratoria. Ci sono le ong degli sbarchi concordati che ancora raccolgono, sempre per caso, centinaia di migranti su barchette dotate però dei cellulari di Alarm Phone. La Ducetta ha stretto i cordoni delle borse italiane, costringendo le Ong dei miliardari annoiati, gestite dagli antagonisti, compagni della Schlein, a circumnavigare la penisola per non approdare solo nella vicina Lampedusa. Le vignette ed i murales con la premier capovolta lo confermano. Dagospia mantiene una versione popolana, più consona alla destra, usando le famose tette&culi che hanno decretato la fortuna del blog. Attirati i lettori guardoni, può sempre condividere anche La Stampa e Repubblica, dimenticando la matrice, dannosa anche per la juventus. Il mondo
 delle influencer ha ricevuto una batosta terribile. Il Pd si era impadronito anche di quello. E' da sempre il partito delle Cinecittà, non più degli operai, categoria lasciata alla Lega, con le regioni nordiste. Divide con i grillini i voti del sud, più facili da raggiungere, dopo le scandalose iniezioni di bonus. Anche le migliori penne arruolate, confermano che così il regime meloniano è destinato a durare all'infinito. La Sardegna è stata un incidente di percorso, sconfitta cercata e voluta. La stessa che vedrà invertire le parti in Basilicata dopo l'Abruzzo. Le due componenti della sinistra si odiano amichevolmente. Antitetiche e senza un potere da dividere. Dico spesso che Rimini sembra terra felice, il puntino dell'adriatico, regge ad ogni pressione, segno che i vecchi hanno seminato bene e l'opposizione non esisteva neanche prima. La debolezza del Pd, viene sostituita da un apparato che sostenendosi, mantiene a galla anche i resti del partito padrone. Il primo pericolo arriverà dal cambio demaniale. Il cemento della maggioranza si dissolve, nonostante gli avvisi ed i pizzini lanciati. Se succede una rivoluzione demaniale, con il nostro tessuto turistico e commerciale agonizzante, allora cambiano le certezze finora confermate. Bruciamo, in ritardo, il falò di San Giuseppe, uno dei ricordi di una infanzia meravigliosa. Le ancelle dell'ambientalismo erano già in azione. A Viserba non ci sono fratini da salvare, solo un Don Aldo per tutti. 
massimo lugaresi 

Campo Morto

E strada stretta. E' davvero stufoso il cammino intrapreso dalla propaganda, nella ubbidiente versione italiana. Le due guerre dilaniano soprattutto il Pd. L'esito, per quanto scontato, delle elezioni in Russia, ha mostrato un risultato che nemmeno la più partigiana delle intelligence può definire costretto. Putin può piacere o meno, rimane un leader con un impressionante consenso. Dovrebbe essere motivo di riflessione, dal momento che il cumulo di patologie era il fake più clamoroso. Le redini dell'offensiva militare in Ucraina sono nelle sue mani. Nessuno vuole entrare nel conflitto e ci sono molte resistenze anche per la concessione di aiuti militari. Capisco che chiuderla così è difficile raccontare che è stato un onorevole pareggio. Allora si continua senza fornire notizie sul dispendio bellico ed umano degli ucraini? Quanto è costata la resistenza? La domanda vale anche per il premier russo. I calcoli sono stati approsimativi, senza contare quanto l'occidente ha versato. Le sanzioni hanno drogato il nostro mercato. Lo sterminio israeliano sta raggiungendo vertici orribili. Una scandalosa risposta che mette in luce anche l'impotenza americana nei confronti di Netan. E' arrivato a deridere gli appelli ad una tregua umanitaria del presidente (?) Biden. Minaccia di allargare anche le colonie, occupando i territori "ripuliti" dalle scomode presenze palestinesi. Erano tutti terroristi fin da bambini. Il Campo Morto della sinistra viene pareggiato con la solita grandinata di previsioni, usate come speranze di un futuro migliore. I giornali che le lanciano sono gli orfani del Campo. L'altro personaggio che attira rabbia e livore è sempre Salvini. Spesso le cerca come fossero indispensabili per la sua politica. In ogni caso nel centrodestra i travasi avvengono nello stesso calderone. Se arrivano gli ex gemelli al 4%, diventa un regime.
massimo lugaresi 

martedì 19 marzo 2024

I Due Pd


Al posto (ristretto) di uno. Il modello lucano segna la definitiva (?) rottura con Renzi e Calenda ed il loro pellegrinare, in cerca di un riparo. Il semplice ed accertabile fatto che  si odiano, come accade ad ogni vecchio compagno, quando incontra, vestito di rosa, un suo collega diventato famoso. La decisione di Matteo Renzi e di Carlo Calenda di appoggiare il candidato della destra in Basilicata, spezza il silenzio della propaganda scandalosa, associata ai giornali agnellini. A proposito, fra i tanti misteri della giustizia su richiesta, abbeverata dalle notizie segrete, si scopre finalmente che la mia Juve ed anche (purtroppo) di John Elkann, è stata oggetto in questi anni di attacchi sempre vittoriosi per i nemici. La domanda e la tempestiva risposta che deve arrivare, dovrebbe finalmente scoprire gli altarini del nostro calcio, ormai diventato la barzelletta europea. Da mesi il Partito Democratico, nel silenzio protetto, ha due partiti in (quasi ) uno. Succede dappertutto, perfino a Rimini, città coperta dal kasko politico. Per gli ex gemelli, brulicanti nel campetto democratico, ora litigiosi, gli spazi sono occupati ed hanno una sola possibiltà, virando decisamente a destra. Dall'altra parte, il proliferare di generi ed usanze arcobaleno e la vittoria dei più stupidi messaggi ambientalisti, hanno allontanato, con disgusto, la storica componente della sinistra. Chi non ha cambiato le mutandine è fuori. La diatriba, non circoscritta alla piccola Basilicata, sta succedendo dappertutto, coperta dal silenzio connivente di una stampa cortilizia. L'altro aspetto, altrettanto grave è avere portato il partito democratico, mescolato con la vecchia democristianeria, nel cortile del grillino Conte. Aspettano, tanquillamente, sulle rive del fiume, sicuramente meridionale, il passaggio dei voti democratici. E la Schlein? Domanda lecita, con impossibile risposta. E' talmente inadatta che, anche animato da buone intenzioni, non trovi un pregio. Amazon almeno ti permette la restituzione. 
massimo lugaresi

Così non vale

Pensate cosa sarebbe successo se i risultati russi fossero appannaggio di un democratico, magari americano. Nessuna intelligence avrebbe osato insinuare brogli o controlli. La Meloni era già in viaggio con Taiani. I postini di casa avrebbero compiuto il loro (democratico) dovere e la Casa Bianca avrebbe mantenuto lo stesso colore. Un risultato quello ottenuto da Putin che costringe la propaganda a trovare un'altro reato per ridurre il peso politico del dittatore. Avete notato che sono spariti anche i sette tumori, accertati da lontano migliaia di chilometri? Nessuno ha ancora parlato di brogli, ci sono stati eventi disturbanti e centinaia di persone che potevano controllare lo svolgimento, ripreso da mezzo mondo contrario. L'aspetto più sconvolgente è la percentuale dei votanti che (una volta) avrebbe provocato una festa alle Botteghe Oscure e quelle straordinarie dell'Unità. Inutile ricordare il risultato personale, troppo alto, quindi opinabile. Nessuno ha il coraggio di affermare che il dittatore è voluto ed eletto dal popolo. Consenso ed affluenza record. Copio, non sorpreso, questi dati da Dagospia. Sembra che vengano pubblicati in faccia al Pd di Linkiesta. Il divario inizia a diventare visibile e perfino accertabile se non fossimo assediati dalla propaganda. Per la prima volta la sinistra è condivisa dalla destra anche estrema. Complimenti, un risultato storico che verrà usato dai grillini predatori.
massimo lugaresi

lunedì 18 marzo 2024

La Diaspora

Dispersione del "popolo" dem, provocata da due guerre, simbolo della (ex) potenza americana. Il piagnucolante e barcollante presidente democratico&badanti, simboleggia lo stato del paese guida dell'atlantismo. Intanto Putin ha stravinto, nonostante gli imbrattamenti delle urne. Per altri 5 anni sarà il nemico da battere e soprattutto temere. Fino a qualche anno fa c'era una lunga carovana di personaggi che andavano a trovarlo nella meravigliosa capitale, per provare le irresistibili saune. Si erano stabiliti rapporti convenienti a tutti, in particolare al nostro paese, esportatore di beni ed importatore di turismo. Chi ha voluto la guerra di Zelensky? Continuano a raccontare gli eventi tragici, con le solite immagini, confezionate per le televisioni di stato meloniano e la Stampa&Repubblica. Papa Francesco è consegnato al pubblico ludibrio per
 veritiere e coraggiose espressioni, tanto ovvie che la Ducetta le respinge in silenzio. Troppo impegnata ad inseguire la Ursula. Intanto registriamo scandalosi ed incontrollati aumenti, scatenati e coperti da sanzioni stupide, quanto inutili. Siamo arrivati al punto di dovere presagire e sperare venga eletto Trump. Grazie (anche) al Pd.
massimo lugaresi

La Scommessa



In una cena "rimpatrio" tra amici e compagni, invecchiati anche precocemente, dopo avere mangiato e sicuramente bevuto, tanto il ritorno era faticosamente a piedi, si è scatenata una discussione con una scommessa, sull'argomento concesso dall'età dei partecipanti: quanto dura questo Pd. Lo smarrimento che si avverte, era presente anche nella nostra tavolata, con la sinistra di una volta, largamente maggioritaria. C'era il solito socialista, diventato piddino, convinto dalla bellezza del nostro lungomare. Le due guerre, senza ragioni convincenti, hanno distrutto case e fabbriche, ucciso migliaia di persone, giovani e anziane ed hanno lacerato una sinistra già vilipesa da una segretaria imposta dal nemico. Il cambiamento del partito, una volta egemone è stato radicale. Gli argomenti e le manifestazioni sono revival, spesso volgari, delle sfilate lgbt con gli osanna per la woke e la cancel culture. Un radicalismo da operetta, che allontana lo spirito rappresentativo della sinistra italiana. Difficile ingoiare il rospo palestinese dopo decenni di manifestazioni a favore. Un dogma mai messo in discussione. Dopo il filoputiniano, becchi anche l'ingiuria del sionista. La trasformazione, voluta alla nascita del Pd è diventata la platea dei tanti diversi che dettano la rotta obbligata. Filoputiniano e sionista. Facebook sguazza e banna nella vasca della social democrazia. Il 2024 nato male per i dem, dopo il regalo sardo dei dilettanti avversari, mostra lo smarrimento del partito, costretto all'opposizione. La scommessa a tavola era quella: quanto può durare nella scomoda posizione? I grillini campano solo fuori dal governo, la breve ed illuminante presenza, pur coperta dalle clausure imposte, si è tinta di comicità anche spinta. Diversa, molto, la situazione democratica. Hanno ancora un forte presenza regionale e una fortissima presenza mediatica. Si lamentano perchè Rai 3 è sempre meno Kabul e Vespa conta più di Gramellini. La cultura, monopolio democratico, ha costretto Gnassi ad interrompere il silenzio per l'affronto subito dalla nostra Città. Era meglio se tirava fuori la bandiera a tre colori, nero, bianco e rosso. Avrebbe fatto più rumore. 
massimo lugaresi

domenica 17 marzo 2024

Gira al Contrario

Il mondo ruotante attorno al Pd, arredato con campi larghi e vuoti, gira al contrario. Le propagande che assistono anche Biden, colpiscono la Meloni ed il suo cerchio piuttosto litigioso. Salvini è il più ricercato, vivo o
 Papeete. La lettura (sguardo) di Dagospia, ha confermato il ritorno del blog, alle accattivanti tette ed il culetto di difficile interpretazione. Colpa di Macron, il maschione bellico d'oltralpe. Il blog, diligentemente, attinge le informazioni dai giornali legati al Pd, come La 7. Parteggia perfino per John Elkann, nella interpretazione familiare della faida scoppiata in Casa Agnelli, per qualche miliardo scomparso. Anche il disastro juventino, a lui addebitabile, non si ferma, licenziando finalmente, per giusta causa, l'esperto di ippica. La forza dell'ultimo (?) degli agnelli arriva dalla padronanza dei vangeli di Repubblica e La Stampa. Chiusa, forse definitivamente, la pantomima rurale, con la sconfitta della sinistra antagonista e la ferita curabile, di quella tradizionale, legata a Nando Piccari, diversa dalla nuova di Melucci. Esempio riminese di quanta confusione regni nei nazareni locali. Il Promesso Stadio sembra una scialuppa di salvataggio. La Giorgia anche Meloni, non conta un ca..in Europa. Questa è la più affettuosa, non originale, uscita di Dagospia. Un refrain che viene implacabilmente smentito dalle elezioni italiane. In Basilicata non trovano il candidato sacrificale. Secondo le informazioni raccolte per strada, la Ducetta susciterebbe diffidenza a Parigi, Berlino e Varsavia, per avventate considerazioni che non leggi sulla Stampa. Sono capitali destinate ad entrare nell'Europa della Von der Lyden, con la fedele valletta a fianco. La Schlein sembra quel famoso cavallo in attesa. E' entrata nel Pd. 
massimo lugaresi

L' Uomo del Momento

Dalla ripidissima scaletta dei famosi, sono precipitati i Ferragnez ed il pandoro, Zelensky rivestito, Biden per evidenti difficoltà e l'Inter, inadatta al gioco champion, senza rigori e capriole. Rimane, largamente, la migliore squadra italiana. L'ostacolo da superare però è la scadenza del debito contratto. L'unica società a cui non hanno mai contestato la crittografia sulle maglie. Arrivo invece all'uomo più famoso, in questo momento di indagini a tutto campo, ancora ristretto. Parlo naturalmente di Pasquale Striano il finanziere che ha ammesso solo di avere eseguito 40.000 accessi su richiesta delle procure. Tutto è scoppiato quando il ministro Crosetto, denunciò la pubblicazione di alcuni dati che lo riguardavano e forse dovevano essere usati contro. La Meloni ha voluto che le indagini rimanessero nell'ambito (largo) della commissione antimafia e terrorismo. E' sempre successo che dopo lo scoppio della bomba, arrivassero gli artificieri della propaganda che tentano di insabbiarla, allargando all'infinito gli orizzonti dell'inchiesta. Metodi sperimentati che di solito portano i risultati sperati. Le commissioni parlamentari hanno (sempre) illuminato poco le verità nascoste. Il finanziere
 ha rilasciato una lunghissima intervista ad un giornale "neutro" nella vicenda. Ho letto che presume ci sia qualcosa di molto più grosso dietro, come, ad esempio il commercio di armi, mai florido come adesso. Difficile che tutti gli intercettati illegalmente fossero mercanti in fiera. Ho fatto 40 mila accessi ma agivo su ordine dei PM. Acquisivo notizie con metodi non sempre ortodossi come gli appunti su Dell'Utri e sulla Lega. Tutta la classe politica lo ha già etichettato come attentatore numero uno della privacy (?) dei potenti. I suoi difensori fanno, invece, notare che non è mai andato a caccia di gossip, di amanti o vizi privati dei governanti o dei vip, ha solo la colpa di aver cercato di capire perché un ministro fosse socio di personaggi chiacchierati e le sue società fossero guidate da rumeni prestanome, sino a pochi giorni dalla nomina. Il procuratore di Perugia Raffaele Cantone, ha indicato il tenente della Guardia di finanza Pasquale Striano come l’autore di ricerche dai numeri mostruosi e inquietanti. Cosa dire: aspetta e spera.
massimo lugaresi

sabato 16 marzo 2024

La Caccia

La propaganda americana pro Biden, felice di imbottire il comico ucraino di mezzi e uomini disposti a morire per allargare i confini della Nato, è entrata in conflitto contro il sionismo che si allarga ad ogni strage israeliana. La pulizia
 della Striscia è arrivata alla fine prevista. Decine di migliaia di morti, in un confronto bellico impari. Gli ostaggi sono però ancora quasi tutti nelle mani di Hamas. Non possono giustificare i massacri di Netan ed allora usano le sempre più numerose manifestazioni, come rigurgiti sionisti. Non ne indovinate una. Dalla segretaria che rappresenta la sinistra con cittadinanze complici, alla competizione con la Ducetta, per aggiudicarsi il premio della fedeltà atlantica. Chi non è d'accordo (sempre più numerosi) viene bannato anche da Meta. La sinistra è spaccata, la sua fragilità è spesso commovente. Il minacciato campo largo è diventato un giardinetto da passeggio elettorale. A Napoli non hanno fatto parlare un certo Molinari, perchè ebreo. Pensate che fine fanno i palestinesi perchè (forse) terroristi. Queste invasioni di territori sono benedette, consentite e protette. Però lanciano viveri con il paracadute della morte e possono sparare meglio nel mucchio degli affamati. I democratici a stelle e strisce di Gaza si stanno giocando anche uno degli ultimi presidi. Per terminare una guerra insulsa ed inutile, dobbiamo fare il tifo per Trump. C'è uno strano accoppiamento bellico tra la componente legata alla elegante espressione dei generi radical chic, con la destra meloniana e non solo. Taiani sta svolgendo, in silenzio monoespressivo, l'unica parte consentita: ubbidire. 
massimo lugaresi

Il Ritorno di Mario

Ennesimo sogno? I democratici italiani appena arrivano nell'Europa di Prodi, diventano socialisti e votano la Von der Lyden. Finite noci e poltrone. Anche l'ultimo tenutario dei 5 stelle, su procura di Grillo, si è accorto che per i grillini il campo largo è seminato con pericolosi ordigni elettorali. La Sardegna l'hanno vinta, perdendo. Il miracoloso risultato raggiunto nel 2018 dal movimento, era frutto di una durissima campagna contro il Pd. Il fallimento dell'azienda agricola campo largo, è dovuto all'impossibiltà dei due partiti di trovare un punto in comune. Le poltrone alle volte riescono a fingere una intesa, vale per la nostra regione e, naturalmente a Rimini. Sono sempre disponibili. E' la città della cultura furbesca. Alcuni esponenti, da tempo sono accomodati sui divanetti in attesa. E' sufficiente osservare le difficoltà che mostrano nella vicenda della sabbia a bando. Credo che il nuovo stadio non sarà sufficiente per ripianare la perdita dei fedeli alla maggioranza. Perchè non riusare il logoro Mario Draghi come direttore di sala europea? Hanno iniziato a fare i conti senza l'oste di destra.
 Hanno già apparecchiato la loro mensa, dimenticando che esiste una Destra sempre più potente. Nella già nutrita propaganda è entrato un ospite nuovo di matrice americana, tanto per non dimenticare da chi dipendiamo. Si chiama Politico Eu. Dice quello che dobbiamo fare e soprattutto con chi. La nostra componente giornalistica, al pari del calcio che mostriamo nelle coppe dei campioni, è retrocessa nelle "coppette" di consolazione con i pari grado. Ringraziate Ceferin. Tanto rumore nel Milan per niente. Devono mostrare che la giustizia sportiva è uguale per tutti. Patetica indagine su niente. Torno al Draghi abbandonato sulle scale del Quirinale. Perchè il recupero di un personaggio che ha giocato per due anni da solo? Iniziativa dei dem oppure un'altra imposizione dopo la segretaria con il traduttore? Sono sorpassati anche nell'atlantismo giornaliero. La Meloni ed il suo partito, giganteggiano nell'esibizione di una fede senza tentennamenti. Non se la possono prendere che in Russia votino quasi tranquillamente. Pensate davvero che la potente intelligence americana non sarebbe in grado di trovare eventuali truffe elettorali? Oppure raccontare che il gradimento del dittatore è davvero così alto e prolungato? Una ragione per non consentire il terzo mandato. Ho letto le percentuali che partiti e movimenti hanno percepito regione per regione. Un aspetto è illuminante: Il M5S è totalmente meridionalizzato, il Pd a macchie sempre più ristrette. Si capiscono meglio certe intemerate sulla Cultura.
massimo lugaresi 

venerdì 15 marzo 2024

Salvate Capitan Salvini

Viene usato, da molto tempo, come l'anello debole e sacrificale della Lega. La ragione ufficiale, sbandierata e pubblicata tre volte al giorno, è quella di essere un Truce esponente della destra, alternativa alla inesistente sinistra operaia e partite iva. Il mondo del lavoro, senza scandalosi sostegni. Lo dico spesso, è molto diverso l'atteggiamento contro la Meloni che pensano (ancora) di cucinare con i richiami duceschi e giornalisti imbeccati. Matteo Salvini, non da oggi, è il vero nemico della sinistra, da cui proviene, con una giovanile militanza nei lidi antagonisti. Il nemico allora era il comunismo all'italiana, definito borghese. Usano anche la recente amicizia e frequentazione ufficiale con Putin. Un aspetto irritante, se pensiamo quanti erano e forse ancora rimangono, i legami solidali con il vecchio e nuovo abitino comunista. Chissà se il "silenzioso" Greganti, una pari età e comportamento, abbia voglia di raccontare o per la moda, scrivere, una piccolissima parte della storia cancellata. I nemici di Salvini, sono arrivati al punto di consigliare strategie diverse che portano alle delizie sarde. Il leader del Carroccio sarebbe in crisi per la sconfitta sul terzo mandato e ballottaggio alle amministrative. Invece l'inutile bamboletta con 3 cittadinanze e due guerre che ci permetteranno di vedere Oppenheimer dal vivo, si trova con mezzo (abbondante) partito contro e disertore delle urne. La nullità della segretaria piddina è manifesta, senza bisogno di altri mandati grillini. Vi siete giocati le uniche certezze elettorali. A Rimini, con il nuovo stadio commerciale, non ci saranno sorprese. 
massimo lugaresi

Stato di Fatto

Dagospia, utilizzando la privata intelligence, ha finalmente compilato un pizzino di verità sulla sinistra di casa. Non ha "condiviso" l'atlantismo a prescindere della Stampa o le velenose previsioni&speranze di Repubblica, mescolate con le notizie riservate a Domani e nemmeno l'ufficialità, di una volta, del Corrierone. Non cito la coreografia giornalistica del contorno locale. Dove ancora governano i Dem, i giornali, sono gazzettini accondiscendenti. Rimane Putin. Ha detto che in caso di attacco, probabile, dai confini Nato, sempre più vicini, userà la forza nucleare che possiede in abbondanza. Intanto il Papa è stato relegato tra gli amici del dittatore che verrà rieletto con larghissimo margine. Si sono scambiati gli auguri. Vincerà anche Trump e forse il mondo prenderà un'altra piega. L'uso del fascismo ormai ha rotto le palle democratiche, così come le modalità woke inserite in ogni frammento dialogante. Dagospia definisce (finalmente) la Schlein una leader (?) pappagalla, aggiungendo l'inutilità. Doveva fare deflagare lo scazzo tra la Meloni e Salvini, sul terzo mandato sistemando De Luca e Bonaccini, ormai suoi nemici. Il campo largo previsto sta fornendo prestazioni avvilenti. Renzi e Calenda mostrano chilometri di distanzatra loro e con il mestiere dei contadini di Prodi. Nessuno dei due ha ancora il coraggio del salto, un pò da quaglione. Con questo Pd non hanno rapporti. Il blog del guru della romanità politica e calcistica, conclude l'epitaffio politico, chiedendo come mai la presunta segretaria non abbia urlato e puntato il ditino curato, contro la Ducetta che non vuole un'altra commissione per indagare (?) sulle fughe di notizie segrete. Ha fatto bene, le commissioni sono fin troppe, mancano solo convincenti verità. 
massimo lugaresi



giovedì 14 marzo 2024

Anno Bisestile

Secondo la superstizione ancora dilagante, sostiene che porta male. Al momento solo due guerre, una segretaria ed un campo talmente stretto che tutti cercano di uscire. Passati pochi giorni, la strombazzata vittoria sarda che doveva fare crollare il Castello Meloni e l'accampamento nordista della Lega, si è tramutata in una pesante sconfitta su tutti i fronti democratici, occupanti il campo largo. Sembra che la sfiga elettorale, chiamata elegantemente superstizione, sia destinata a proseguire, tra poco, nella piccola Basilicata, in giugno tocca al Piemonte, per finire con l'autunno in Umbria. Nel vicino aprile c'è la resa dei conti e voti in Europa ed in giugno 3700 comuni. Tranquilli Rimini non c'è e forse nemmeno lo stadio. Calenda, fiutatore del vento dominante è pronto a cambiare amici e nemici e la sua precaria sistemazione. Il centro di Taiani, sorprendentemente attira. E' uno dei pochi parcheggi disponibili in attesa del salto più convincente. Non storcete naso e preferenze, è sempre stato così. Per capire meglio guardate grillini e giustizia. 
massimo lugaresi

La Casa degli Altri

E' sempre la più bella. Il triumvirato della Lega è pronto a sostituire Salvini dopo le elezioni europee, lo dice e spera, autorevolmente, Mario Lavia di Linkiesta. La previsione auspicata, elezione dopo elezione, sembra finalmente in arrivo. I partiti si spostano al centro tolemaico, solo il Pd, multiforme anche nei generi, riesce, con la propaganda, a mantenere due facce confliggenti. Attilio Fontana, Luca Zaia e Massimiliano Fedriga "potrebbero" accordarsi per nominare il presidente del Friuli Venezia Giulia come nuovo segretario del Carroccio. Il ministro dei Trasporti è sempre più isolato. E' la risposta della propaganda, alla
 vittoria abruzzese, preceduta da una alluvione di presagi funesti per il carrozzone della Meloni. La colpa leghista sarebbe quella di essere ormai un partito/movimento personale. Cosa che non si può affermare per i Dem. Hanno però creato, in questi lunghi venti anni di governo con tutti, proprio tutti, finendo con flirtare con i peggiori nemici, lo strato di un consenso garantito. Mostrano la solidale presenza di un sindacato che traina vecchietti nelle gite di protesta. Giocano a fare i rivoluzionari in pantofole da salotto. La grande, inestirpabile forza democratica è la stampa &propaganda. Quasi tutti i giornali sono legati al carro perdente. Ristorati pubblicamente per mantenere la libertà di stampa a senso unico, anche se non li legge nessuno. Il centrodestra mostra una controffensiva ridicola, anche reti e Giornale ereditati da Berlusconi, non sempre navigano nelle stesse acque. L'ennesimo scandalo, talmente vasto da occupare alte istituzioni e naturalmente quella giudiziaria, piano piano viene declassato al semplice funzionario infedele. Non serve a nessuno scoprire gli altarini. Il nostro Presidente ancora non sente la necessità di un autorevole intervento. Niente di nuovo, tanto meno l'uso di quelle notizie segrete. Tocca alla Lega, assieme ai grillini iniziare la discesa. Grillo doveva essere il Salvatore.
massimo lugaresi

mercoledì 13 marzo 2024

Compagni Moderati

Mario Lavia, la penna di punta e pensiero per Linkiesta, passata la leggera "sbornia" sarda, ritrova i Dem di prima e la stessa segretaria voluta da Prodi, abbandonato dalle sardine felsinee. L'ultima soluzione per il Pd sarebbe la "moderazione", dopo l'ennesima scoppola con l'antagonismo barzellettistico. Anche i grillini sono tornati ai decimali in tutte le elezioni locali, testimoniando che il Partito di Travaglio, un pò anche di Conte, è rimasto una testimonianza inattendibile. L'ennesimo giornalista, adorante soprattutto i radical chic, pensa che un Pd moderato e di governo sia l’unica alternativa alla maggioranza perpetua della destra. La sconfitta del campo (larghissimo) in Abruzzo dimostra che l’opposizione non capisce questo Paese. La sua fragilità non garantisce nemmeno l’immediato futuro. Rimini, smentisce le paure. Siamo un rifugio sicuro per tanti generi sbarcati o autoctoni. Non si avvertono scosse o sbandamenti. Hanno creato ed imposto, rallentatori della velocità meloniana, categorie una volta nemiche, coccolano le poltrone e gestiscono capisaldi strategici della nostra ex industria turistica. Il Pd è il sensale perfetto. Campare così non è difficile.
massimo lugaresi




Il Vento Dannunziano

Il vento dannunziano ha portato bene alla destra, mescolata con Taiani, più demo...cristiano della Meloni. La Ducetta, secondo Dagostino, esce vittoriosa, ma si trova vicino un Salvini sempre più nervoso, anche quando vince. La Lega è sorpassata, senza alzare il braccio, da Forza Italia che, silenziosamente, sta assumendo l'indispensabile ruolo centrista. Anche il Pd lo sapeva, al punto che ha nominato segretari, quasi tutti democristiani. Poi è arrivato, d'oltreoceano, un pizzino con un pacco e 3 cittadinanze mescolate. Quella è un'altra storia, sanzioni politiche al contrario. Il sottoscritto, osservante, qualche volta lettore di Dagospia, deve dire che da mesi non ne azzeccha una. Solo ai Ferragnez aveva pronosticato guai, non così disastrosi da costringerli alla separazione anche dal Pd. Rimangono le due guerrre da catalogare. Papa Francesco ha scagliato una bomba che ha fatto più rumore dei droni di Zelensky. La propaganda è ai titoli di coda, quelli annunciati dal Pontefice sono l'ennesima sconfitta americana, dopo la procura al comico. Il blog del Pd (quale?) si proietta già alle prossime elezioni in Veneto e lancia una delle tante previsioni, mai avverate: La Lega corre da sola. Siamo arrivati al necessario buon dottore, se la politica fosse in grado di regalarlo. Occorre dire che il blog di Dagostino, il guru romano in versione indiana, non fabbrica solo centinaia di articoli, anche frizzanti, gode sempre, di rimpallo, delle migliaia di notizie che escono, a richiesta, dalle segrete stanze. Lui condivide sempre le stesse fonti. L'opposizione chiede un'altra commissione. I precedenti sono confortanti.
massimo lugaresi 



martedì 12 marzo 2024

Parolacce

I social le adottano, moltiplicano, diventano lessico comune. Addebitarle al Papa, definito, spesso, comunista è quasi naturale, per la nostra propaganda. Così ha fatto Linkiesta, sull'orlo della disperazione postabruzzese. Il Pontefice, ha avuto l'ardire di consigliare al comico nudo ma rivestito da guerriero Usa e Getta, di arrivare ad una concordata pace, senza aspettare Trump. Zelensky protetto ancora dalla sfacciata propaganda sconfitta, ha licenziato mezzo governo, in attesa del (suo) benservito, segnale che la corruzione e l'opposizione dilagante in Ucraina, stanno raggiungendo livelli inaccettabili anche per l'Europa della Von der Lyden. Il blog dei radical chic che hanno ballato una sola elezione, sarda e disgiunta, ha usato durissime espressioni contro il tentativo di porre fine ad un conflitto inutile e dispendioso con uomini, mezzi e sanzioni. Il tanto paghiamo noi, va bene alla Ducetta ed alla Schlein, per doveri cittadini e familiari, ma contrasta il pensiero sempre più dilagante. L'unico in grado di apparecchiare il tavolo vincente è Erdogan, il simil Putin europeo. L'articolo del blog piddino è puerile ed irritante. Il bambino che porta via il pallone dopo avere subito dieci gol. A proposito sembra che l'ultimo aumento di capitale della mia Juve serva per venderla ad un prezzo molto alto. Finalmente una buona notizia. Matteo Renzi non ha indovinato nemmeno questa.
PS Foto: La triade preoccupata, prima del voto
massimo lugaresi

Bandiera Bianca

La trionferà. L'attacco vergognoso al Papa, reo di volere la Pace, ha impermalosito la canea dell'occidentalismo radical chic e meloniano, ravvivando le speranze della componente di sinistra e grillina che invece loda l'autorevole e coraggioso Pontefice. I nemici (tanti) dentro e fuori della Chiesa, sperano sempre che l'età ed i numerosi malanni, tolgano il problema più ingombrante del nudista premier. Gli States sono bloccati dall'arroganza di Netan che vuole terminare la pulizia, fingendo di cercare gli ostaggi. E' costata finora solo 36 mila vittime, i feriti sono talmente tanti che non li contano. Ci sono migliaia di bambini, mai visti nei telegiornali. Le prossime elezioni americane costringeranno la Meloni ad un viaggio con la Schlein, per omaggiare, dispiaciute, il sicuro vincitore. E' un ramadan politico che osserviamo, sudditamente, da anni. La situazione ucraina si è aggravata, mentre il Daily Digest riempie, ancora, il mio telefonino di informazioni sulla vittoriosa, mai esistita, controffensiva. O entriamo con la Nato, quindi l'America e scateniamo l'agognata guerra mondiale, oppure si siedono al tavolo di Erdogan e consegnano a Putin quello che, da sempre, è suo. Finalmente si svolgeranno le elezioni anche in Ucraina e vedremo la condivisione di Zelensky. I negoziati non sono una resa, la rendono solo accettabile. Così parlò Francesco. Gli ha risposto un simil Zelensky che, elegantemente, ha ricordato al Papa la collaborazione con il fascismo, mentre loro, candidamente, cullavano il nazismo. 
massimo lugaresi

lunedì 11 marzo 2024

Procedura Standard

Passerà sicuramente il primo annetto nella Commissione Antimafia, ascoltando i testimoni (?) di quello che si presenta come uno dei più grossi e pericolosi scandali. L'audizione di De Benedetti è talmente ovvia da apparire una perdita di tempo. I tre giornalisti di Domani, il vivaio democratico osannante la Schlein e feroce antagonista del governo, sono al momento gli unici beneficiati dai ripetuti ingressi nel sistema informatico blindato. Dopo rimangono solo gli hackers di Putin. Dagospia, sempre nell'ultima riga del blog, ha inserito questa notizia: Ingegnere De Benedetti si accomodi, cosi recita l'invito a comparire della Commissione Antimafia. Il quotidiano ha ospitato i primi attacchi al ministro Crosetto che ha avviato l'inchiesta, ancora all'ingrosso. Se ne occupa la procura di Perugia e la richiesta di ascoltare l'editore che paga le tasse svizzere ma i presunti reati li dibatte in Italia, deve partire dal procuratore Cantone. Sembra talmente ovvia da non necessitare gli incitamenti di Forza Italia, una volta, il partito più colpito dalla giustizia a tempo e luogo. Indovinate invece chi è il portatore della quasi castità? Dagospia, di solito informato, prima di tutti, delle disgrazie nemiche, prevede anche un lungo elenco di persone ascoltate come testimoni di una favola che presenta già aspetti comici. Le informazioni tutelate e segrete vengono usate come armi pesanti contro il nemico individuato nel governo e in personaggi che invece potevano essere d'ostacolo alle personali esigenze degli amici. Sembra si voglia seppellire il fatto gravissimo sotto una prima coltre di negligenze di un solo responsabile, senza toccare la catena che porterebbe molto in alto. Commedia vista e ripetuta. La 3 cittadinanze, con il fido Landini dovrebbe proclamare uno sciopero unitario. Un domani, nemmeno lontano, può accadere il contrario.
massimo lugaresi

Avete Rotto le ..Urne

Elettorali. Anche la più insignificante delle elezioni, viene usata dalla propaganda giornalistica, per l' 80% legata al Pd, come una (invocata) resa dei conti all'interno della coalizione governante. Sanno quanto il potere sia cementificante. Se osservi da lontano (molto) il campo largo seminato da Franceschini per la Schlein, noti tribali differenze. Il Pd ed i grillini, si contendono la leadership. La comune componente (antagonista) degli imbrattatori, aggressori ed insultanti i poliziotti, gode di una protezione invidiabile per non cadere nel facile fascismo. I dem rappresentano lo zibaldone composto dai radical chic di Linkiesta, frequentatori della spiaggia di Capalbio, oltre ai soliti giornalisti con puzzetta nasale e presunzione di verità. I lavoratori hanno abbandonato la sinistra, lasciando i 
pochi pensionati a Landini per le rituali gite sindacali. Possibile che Sardegna e Basilicata siano strategiche per governare il paese? E' andata di lusso con i sardi, per l'uso di una di quelle alchimie tipicamente nostrane. L'Abruzzo ha sistemato le cose. Il campo largo è terreno infido per la guerriglia politica. Ospita le più profonde differenze e le maggiori ansie per il potere perduto. E' l'unica coesione possibile? Eppure Dagospia ogni giorno, instancabilmente, "condivide" articoli pieni di speranze per le liti interne alla Lega e quelle con la Meloni. La Schlein viene considerata la "madonnina" democratica. Non si può toccare, non sapendo dove prenderla, per capirla. I fornitori degli articoli fanno parte di quella componente giornalistica che per quasi tutta nel campo largo, ferocemente contro il governo. Una considerevole fetta delle due porzioni politiche si trova però con Biden e con l'atlantismo esasperato contro Papa Francesco. Taiani è più democristiano di Casini. I grillini sono nati odiando i democratci di Prodi e la sua Europa, con il cambio per noi tragico. Non ho però ancora letto un articolo, nemmeno su Chiamami Melucci  su quello che sta succedendo nel Pd e la resa dei conti tra le due correnti di pensiero ed azione. I problemi sono solo dall'altra parte. Addossare a Putin tutte le colpe può andare bene alle larghe famiglie giornalistiche. Per noi usano i dossier. Quelli riguardanti Conte, compagno delle recenti merendine, riguardano il "sempre" penultimo travestimento. Meglio cercare di insabbiare l'uso di migliaia di dossier. Se il sottotenente parla, molti volano via.
massimo lugaresi