giovedì 31 marzo 2011
I Redditi della Politica
Leggendo i giornali, sembra che oggi un politico che non incassi almeno 100 mila euro ci rimetta, se invece è riciclato ed impiegato in una delle decine di aziende pubbliche collegate, il guadagno aumenta a 150. Il sospetto che i matti siamo stati noi ad abbandonare questo Ben di Dio e Melucci, diventa tragica certezza dopo avere letto i cognomi degli ultimi beneficiati. La distanza con la realtà aumenta paurosamente, dotarsi di un Sindaco, dalla nascita testimonial naturale di questa agiata condizione è il meritato destino di una Città, dopo avere perso tutti i primati e le posizioni di prestigio detenute. Sembra che la vittoria di Nud e Crud sia certa, nel giro che conta, vergognandosi di dirlo, ammettono la mancanza d'alternative e che l'altra parte giochi per perdere, difficile dare torto a questa amara verità. Sarebbe sufficiente che qualcuno per semplice curiosità comparasse redditi e cespiti immobiliari di alcuni protagonisti scelti a caso, dall'inizio carriera con gli attuali, verrebbero fuori delle piacevoli novità rispetto alla vita dei precari e senza lavoro ormai maggioranza, la sinistra è diventata la paladina della quarta casa e terza macchina con camper allegato. I privilegiati a Rimini non sono due/tre, ma trecento/quattrocento, la punta dell'iceberg che sottintende un mondo ai più sconosciuto, ruotante attorno a loro, basta leggere la pubblicità che riversano sui giornali schierati per necessità finanziarie e politiche. Se qualcuno non crede a questi numeri ricordiamo che non esiste solo Comune e dintorni, ma con la debita percentuale occorre considerare Provincia, Regione, Stato e perfino l'Europa. Ex municipalizzate, banche, sanità, assistenza, scuola, formazione, incarichi, consulenze, ditte fornitrici di appalti e lavori, supermercati che mostrano sempre lo stesso marchio, sono i rifugi dei privilegiati. I movimenti/partiti che si oppongono, emettono baccano da piazza, arrivati in Consiglio si trasformano in silenti ed inutili figurine, non conoscono l'arte dell'amministrare, tanto meno il territorio, il Vate ne mangia uno a colazione, riservando l'altro per la frugale cena, quando Casadei eletto con voti oppositori, dopo avere votato Ikea, Bilancio e Piano Strutturale proclama sui manifesti che la Città è offesa, dipinge finalmente una verità. Le Liste diventano occasione per una veloce apparizione, qualche titolo, con il solito cattolico curiale a presiederle per dimostrare quale sia il comune denominatore che corre lungo i partiti. La vediamo brutta, la situazione economica è agghiacciante, perfino Bonini si è specializzato nel meno, albergatori toccatevi, è brutto segno.
mercoledì 30 marzo 2011
Fiere
Non trovando un giornalista che osi chiedere all'Ente Fiera i dati economici delle quattro manifestazioni rimaste, avevamo pensato di farlo noi, abbiamo rinunciato, non ci avrebbero risposto. Un amico, una vita spesa nel settore delle Sale Giochi, ci ha parlato dell'ultima manifestazione, nel passato per gli addetti era obbligatoria la presenza, gli espositori facevano la fila per arrivare, oggi si sta spegnendo come le altre partite da Rimini o quelle aggregate per fare massa. Tanti espositori hanno annunciato la loro assenza il prossimo anno, non si può fare come per i voli che basta pagarli per farli arrivare. Siamo in presenza di una persistente congiuntura che assale con maggiore ferocia alcuni ambiti rispetto ad altri, tutto il comparto espositivo ne risente. Abbiamo costruito un impero sovradimensionato, regge attraverso l'introito di servizi tra i più cari sul mercato, la scelta di realizzare un Palas errato nella localizzazione e nelle dimensioni si trasformerà presto in una tragedia finanziaria, l'intenzione di pagare tutto attraverso la moneta chiamata in gergo volgare mattone ha fatto saltare il banco, si può provare con Di Benedetto la Banca creditrice è sempre quella.
martedì 29 marzo 2011
Altro Schiaffone
Dovrebbero ritirare l'Arengo e rifare il pezzo nel quale il Sindaco si vantava di avere prodotto un aumento della ricchezza cittadina. Dall'ultima indagine del Sole siamo piombati nei pressi di Crotone. I nostri amministratori invece di chiedere scusa e non farsi più vedere, ci accusano di non pagare le tasse, potete rifarvi con il voto, il Pd ha deciso di ripresentarli tutti. Nud e Crud ha detto che vince anche con Gamberini, Sceriffi, Urbanisti, Zerbini ed Astolfi con la Lista dei Borghi, Arlotti defraudato da Hera andrà ad Anthea. Gridano allo scandalo e sono i primi a coprire l'evasione, la metà dei bagnini denuncia un reddito di 5 mila euro, il resto mediamente 10, il terzo vescovo Vitali non ha ancora pronunciato omelie sul tema, sono impegnati a difenderli dalle malvagie norme europee sul libero mercato che valgono per tutti eccetto i Signori della Sabbia, loro continuano a pagare canoni ridicoli. Non sono certo unici, è il sistema che non regge più, quello che sta succedendo nella nostra Città è molto più grave, l'equilibrio che ha permesso a tanti una vita agiata era imperniato su alcune fisse come evasione ed elusione, semplici da interpretare quando la nave andava, oggi più facili da colpire. La distruzione del sistema sanmarinese e le crisi bancarie hanno completato il quadro, votare Nud e Crud significa anche non avere capito un cazzo.
P.S.
Casadei&Coccia hanno salvato il Piano Strutturale, meritano una ricompensa, piccola
P.S.
Casadei&Coccia hanno salvato il Piano Strutturale, meritano una ricompensa, piccola
Beautiful
Sul Corriere di Casa la Petitti in Bernabè, attribuisce a Lombardi le stesse doti del Ridge di Beautifull. La capiamo, gli specchi di casa pur accomodanti, non lasciano spazio all'immaginazione, per lei Marco è bello. Non c'interessa entrare nel merito dell'accusa, il pulpito non è dei migliori, come la Santanchè non sembra possedere master in cultura, trasporti, urbanistica, politica, la parte migliore l'ha interpretata da precaria a stabile, una recita sublime. Non scomodiamo l'illustre concittadina ma la sua carriera ha davvero del miracoloso, senza frequentare una sezione che non fosse il segretario, uno straccio di quartiere od una sfigata commissione servizi sociali, è stata catapultata nell'olimpo di quelli che devono solo parlare, il resto lo decide Melucci. Lungi da noi difendere Lombardi, ci penserà Renzi, se gli riesce il giochino di farlo diventare Sindaco, guadagnerà 15 mila euro al mese, subentrando in Regione, la nostra impressione che la bici non griffata di Gioenzo ne farà di strada, meglio così per tanti aspetti. La decisione per quanto tardiva del Pdl di cancellare la stronzata Trc è salutare, dalla liquidazione del Progetto Napoli in poi sono stati spesi oltre 10 milioni, viene tenuto in piedi per la paura da parte dei Fabi&C di pagare i danni, i vertici e gli amministratori riccionesi del Pd non lo vogliono, chi lo ha difeso come il segretario democrat ha perso il posto, anche Pironi ha raschiato gli ometti, sul Palas a differenza dei reattori non esce niente, che strana Città.
Moratoria
La candidatura di Lombardi è stata ufficializzata da Lombardi in assenza di Cicchitto, siamo arrivati alla fine di una pantomima durata troppo tempo. L'inizio, che nessuno vuole ricordare, risale alla vicenda dei Piloni del Palas, con la solitaria iniziativa dell'On.Pini al quale risponde, guarda caso, Piacenti. Nacque una simpatica querelle che testimonia oltre ogni ragionevole dubbio la commistione politica, sindacale, associativa in seno al Cda della Fiera, l'Organo Politico di Rimini. I 40 consiglieri comunali ridotti a 32 nella prossima tornata elettorale sono un contorno, fingono d'amministrare, riuscendoci bene, contenti non rompono le palle ai manovratori. Dopo dodici anni passati tra una variante e l'altra, decidono di adottare un Piano Strutturale ed il relativo Rue, che appaiono in netto contrasto con quanto la stessa Amministrazione stava bramando rinchiudendo in un lunghissimo conclave 300 esperti scelti nelle parrocchie. Le due impostazioni collidono clamorosamente, a noi è sorto il sospetto che la minacciata adozione dello Strutturale sia servita per mandare in porto gli ultimi Piani Particolareggiati, i lamenti Cna erano troppo potenti per non essere ascoltati, lo hanno fatto accontentando anche qualche altro, fine della storia. I cittadini normali, non associati, protetti, patrocinati aspettano il loro destino, osservando il terreno confinante riempirsi di materiale edile, dopo la regolare recinzione. Nud e Crud non si è ancora visto a Viserba, in compenso è andato alla Gaiofana terra di Gobbi e di teleriscaldamento promettendo la Moratoria delle bollette del suo sponsor Melucci, ci vuole una bella faccia, dobbiamo riconoscere che ne è dotato.
lunedì 28 marzo 2011
I Cattivi
Abbiamo letto di Arlotti pronto ad assumere un incarico da 60.000 euro da Hera per tradurre in dialetto le bollette, pur rimanendo consigliere comunale. L'articolo non chiarisce se questo improvviso(?) dono comporterà la cessazione dall'incarico nel mondo cooperativo, sempre continuando a fare il presentatore televisivo. Tiziano come te non c'è nessuno, una bella differenza dal minacciato ritorno in fonderia, nel frattempo chiusa, sei più bravo del vecchio maestro Vichi, oggi per fare carriera basta abbandonarlo, come ha fatto Zerbini per trattare i poveri alunni peggio dei nomadi. Per fortuna questa volta c'è la Legge che lo vieta ma i tanti che nel Pd si stracciano le vesti e rompono le palle su giovani, rinnovamento, non hanno nulla da dire? Ci piacerebbe che la giovane segretaria del Partito di Rimini, a tavola con Tonino, dicesse basta a questi incarichi milionari in società pubbliche, Hera, Fiera, Romagna Acque o il problema è sempre un altro? Noi cattivi andiamo ancora a lavorare o percepiamo un'onesta pensione frutto di un lavoro vero, senza figli, mogli, nipoti, cognati, parenti ed amanti che più o meno casualmente lavorano per enti pubblici.
Elettrodotto
La stranezza che caratterizza la nostra Città è testimoniata dall'ultima(?) vicenda che vede ancora protagonista l'alleato più potente della Giunta di Rimini. Parliamo naturalmente della Curia, non sappiamo di quante divisioni disponga o quanti voti possa spostare, dal numero delle liste che si fregiamo del titolo sembra determinante, noi abbiamo una diversa opinione. Non è questo il punto, presto sapremo la verità, rimane il fatto che nelle ultime elezioni i voti disgiunti hanno fatto la differenza a favore di Ravaioli, dopo l'affare del Seminario vuoto di vocazioni e pieno di cubature inutili, riconvertito in scuola con la modica spesa per il Comune di 17 milioni, la storia si ripete, la scusa questa volta è un Elettrodotto, fatto passare sulla testa di 70 famiglie per permettere l'apertura urgente della Fiera. Sono passati dodici anni con decine di riunioni e promesse nei confronti del Comitato che era sorto, ad ogni elezione il candidato a vincere veniva portato in processione lungo il tracciato per incontrare le famiglie penalizzate dal cavo sopra la testa, assieme alle loro case e terreni. Volete sapere come è andata a finire? Ha guadagnato stupendamente ancora una volta l'Economo della Curia, per ristorare i cittadini dei danni subiti fra i tanti terreni liberi e vicini, hanno scelto(a caso) un terreno agricolo di proprietà, lo hanno reso edificabile, non contenti hanno sbloccato altri 9 comparti nella medesima santa disponibilità per permettere la costruzione di 15 mila mq di residenziale. Provate voi a fare i calcoli del guadagno pur tenendo conto per correttezza del momento difficile del mercato, capirete perchè il Sito della Curia sia di Casa. Anche in questo caso la finta opposizione consiliare si è prontamente accodata, potevano indicare come candidato Nud e Crud, risparmiavano le primarie romane, era meno sfacciata... la combine.
domenica 27 marzo 2011
Ultimo Arengo
E' arrivato nelle buche delle lettere il giornale del Palazzo, con formato più corposo ed una capillare distribuzione. L'istinto maso ha il sopravvento, lo leggi e intuisci il significato dell'enorme sforzo economico pagato dai cittadini votanti o meno, così imparano. La paura in questi momenti diventa una forza, sono andati a riesumare cadaveri particolareggiati che giacevano sepolti da anni, con un cencelliano rapido esame hanno accontentato tutti i partiti, la Cna di più, perfino i Sellini, senza che Fabio se ne accorgesse, la nostra Lega è fuori, un'altra valida ragione, oltre al Palas per votarla. Abbiamo deciso di non scegliere un argomento particolare rispetto a quelli spacciati come veritieri, fanno tutti parte degli 88 Misfatti o NonFatti che abbiamo in questi anni descritto senza che succedesse niente. Quel poco di buono in Città lo ha fatto Ravaioli aspettando che Melucci partisse, il Ponte lo ha iniziato l'Imperatore lo ha concluso Alberto, ci ha colpito un'amenità scritta da un dilettante da corrida, riguardante gli investimenti, le risorse sono destinate ormai a ristorare la macchina comunale ed onorare i mutui, con una novità che testimonia meglio di tante pagine platinate la gestione: sono raddoppiate le spese per gli incarichi ed il genio della finanza derivata è riuscito ad affermare che hanno speso il doppio pur facendo la metà degli investimenti, promuovetolo Ragioniere Generale. Inguardabili i numeri precedenti, con l'ultimo si sono superati, l'opposizione targata Pdl permette tutto, purchè ci siano mattoni concordati, l'Ultimo Arengo pagato da noi termina con una minaccia Nud e Crud, la prossima Notte Rosa si chiamerà Sogno..
sabato 26 marzo 2011
Primarie
La proposta dell'onorevole Pini della Lega di indire primarie tra Lombardi e Casadei ci sembra cosa giusta e seria.
a) Correre divisi favorisce sfacciatamente Nud e Crud
b) Non si creano casi o casini, entrami i partiti hanno scelto i candidati.
c) Il candidato del centrodestra viene scelto per una volta dalla base.
d) Sarebbe un anticipo di campagna elettorale che vale più di mille cene a base di mattoni.
e) Singolare che il rifiuto arrivi dal Partito che dovrebbe valere il doppio rispetto all'altro.
Noi andremmo oltre, chiedendo al Terzo Polo riminese di correre in queste primarie con Marco Moretti, creando finalmente l'unità in grado di sconfiggere il Cda della Fiera. Nud e Crud è solo prestanome.
a) Correre divisi favorisce sfacciatamente Nud e Crud
b) Non si creano casi o casini, entrami i partiti hanno scelto i candidati.
c) Il candidato del centrodestra viene scelto per una volta dalla base.
d) Sarebbe un anticipo di campagna elettorale che vale più di mille cene a base di mattoni.
e) Singolare che il rifiuto arrivi dal Partito che dovrebbe valere il doppio rispetto all'altro.
Noi andremmo oltre, chiedendo al Terzo Polo riminese di correre in queste primarie con Marco Moretti, creando finalmente l'unità in grado di sconfiggere il Cda della Fiera. Nud e Crud è solo prestanome.
La Scelta
Incamminarsi verso le elezioni con la prospettiva di dovere scegliere tra Nud e Crud e Lombardi non sembra entusiasmare, la percezione comune è che appartengano allo stesso sistema di potere. Sono tantissimi i cittadini colpiti dalle radiazioni che rappresentino due facce della stessa medaglia di comando. Nel gioco della torre per noi vince sempre chi ha lavorato rispetto al funzionario di partito, rimangono i soliti dubbi sulle elezioni, aumentati con l'annuncio del prossimo inauguratore del Meeting. Si delinea il dramma di una Città sull'orlo del baratro, anche l'ultima fiera delle quattro rimaste, si è conclusa con un meno, ci vuole poco a capire verso quale destino si sono incamminati i capannoni tedeschi, mentre sugli omologhi piloni è scesa una cappa di silenzio tutta riminese. L'eredità consegnata è spaventosa, aggravata dal costume di Astolfi che giura su Chiamami Città di avere sempre remato per Rimini. Carim, Palas, Questura, Teatro, Stadio, Urbanistica, Mobilità, Statistiche, Merda in Mare, sono invenzioni elettorali? Arrivare all'ultima giornata del campionato ed emettere un'infornata di mattoni bipartisan talmente fortunati da apparire sospetti è segno inequivocabile del destino che ci aspetta con Nud e Crud. Fabio Pazzaglia è persona seria, lo dimostra l'espulsione dalla maggioranza ed avere rifiutato tutto quello che gli è stato promesso, il dramma è la sua solitudine. Sel ha trovato il candidato migliore per prendere voti, più ne porterà maggiore il rischio che Fabio corre. Lo conosciamo talmente bene che non abbiamo alcun dubbio che cercherà fino in fondo d'affermare le sue idee, conosciamo purtroppo anche i suoi interlocutori e quelli che gli sono vicini, il suo compito a quel punto è finito, possono e faranno a meno di lui, storia già scritta. Il sogno sarebbe costruire una Laica Alleanza per scacciare i mercanti dal tempio e seminario, opera impossibile a Rimini, comanderà sempre il Cda della Fiera.
venerdì 25 marzo 2011
Fuoco Amico
Il Pci di oggi, ogni tanto, viene assalito da smania interventista, Kossovo, Irak, Bin Laden, Libia, un vecchio vizio ereditato dai moti ungheresi, mentre il Fuoco Amico miete vittime illustri e mirate. Il primo a cadere è stato il Sindaco di Cattolica, quello di Riccione ha subito diversi attentati, se l'è cavata per il momento con qualche graffio. A Coriano, una volta terra di maggioranze bulgare è scoppiata l'ultima bomba democrat, il Sindaco Matricardi si è dimesso prima di essere sfiduciata. Attenzione a votare Nud e Crud, uno dei pericoli(?) saranno i colpi proibiti che arriveranno al ristoratore da qualcuno dei 700 coperti registrati nella prima cena di beneficenza elettorale con il Piano Strutturale in adozione. Le cause di questo fenomeno non sono attribuibili alla scarsa consistenza dei personaggi eletti ma all'incapacità dentro a quel partito, di costruire una politica fondata su valori condivisibili, le scelte sono diventate spartizioni fra piccoli protagonisti, un tanto a ciascuno, raschiando il barile della cosa pubblica. L'epidemia di sindaci azzoppati ha radici nazionali, ma il virus locale ha tratto forza dalla teoria che il Sindaco di Rimini fosse figura che avalla scelte compiute da altri/o Quando qualche Primo Cittadino ha la pretesa di ragionare od imporre volontà e programmi, ci pensa il Partito ad organizzare la protesta, dando voce e sostegno a pretese e cazzate. L'esempio più palpabile è rappresentato da quello che deve subire Pironi a Riccione, sembra che la sua colpa sia quella di essere stato votato dalla Polisportiva dei Cittadini e non dai Galli del Partito, cercano d'indebolirlo per renderlo più malleabile, a Rimini non c'è stato bisogno.
Breve e Sincero
caro massimo,
ti rispondo breve e sincero:
1) Sel di Rimini (sottolineo di Rimini) è l'unico partito di
CSX che ha rifiutato di sottostare ai diktat del Pd tant'è vero che il suo
candidato a sindaco non si chiama Andrea Gnassi.
2) E' dalla fine della scorsa legislatura (se vuoi sul mio
blog ho una rassegna stampa che parte come minimo da ottobre 2005) che mi batto
apertamente contro il PdM (Partito del Mattone)
3)Se potessi tornare indietro non farei piu' parte del
plotone di esecuzione che Qualcuno organizzo' per farti la festa quando eri
capogruppo. Non sono "nuovo" come Gnassi e quindi su quella vicenda
mi prendo la mia parte di responsabilità.
4)Da quella volta ad oggi, nel mio piccolo, mi pare di aver
fatto un cammino/cambiamento vero e ne ho anche pagato le conseguenze (espulso
da gruppo e da maggioranza).
5)Votare per me il 15 maggio significa dire si' ad una
politica libera, autonoma e di sinistra, che non fa da zerbino a nessuna lobby.
Significa anche dire basta con quelli che in questo decennio hanno usato
l'Amministrazione per fare il bello e cattivo tempo nella citta'.
6)Alleanza automatica col Pd al secondo turno? Assolutamente
no.
Se avrò la forza di farlo (molti voti) costringero' il Pd a
confrontarsi con me partendo dai miei obiettivi "storici" e non
negoziabili. Altrimenti ciccia.
7) Non mi ha mai sfiorato l'idea che dietro le 10 domande ci
fossi tu.
con affetto
fabio pazzaglia
giovedì 24 marzo 2011
4 Biglietti
LETTERA APERTA AL
SINDACO DI RIMINI
CON ALLEGATI
BIGLIETTI IN PALCO PER UNO SPETTACOLO AL BONCI DI CESENA
al Signor Sindaco dott.
Alberto Ravaioli
e p.c. al Dirigente
ing. Massimo Totti
COMUNE DI RIMINI
Caro Sindaco
ecco, per Te, il
Dirigente ing. Massimo Totti e
gentilissime Signore, i 4 biglietti di palco laterale per una serata al
Teatro Bonci di Cesena, cui ho fatto cenno alla premiazione e inaugurazione
della Mostra del Concorso nazionale di Satira bandito sul tema “dov’era,
com’era – Teatro con svista ”.
Se, come mi auguro, li utilizzerete, vi renderete conto come
da questi “buoni”posti (ce ne sono, sempre rimanendo nei palchi, almeno 430 di
peggiori) la visibilità del palcoscenico rappresenti una dolorosa esperienza
per chi si trovi in prima linea e vana speranza per chi stia dietro.
Ti invito altresì a considerare, come si evince chiaramente
dalle foto a confronto che Ti allego, che i palchi del Teatro Bonci,
caratterizzati da esili “colonnini arretrati rispetto ai parapetti”, consentono
una visibilità maggiore rispetto a quelli del Tuo Teatro rifatto,
caratterizzati da “pilastri e un ordine di colonne giganti che corrono davanti
ai parapetti”!
Ti prego di non ritenere questo omaggio una provocazione, ma
come un ultimo tentativo per portarti a riconsiderare la decisione di
realizzare, peraltro in falso antico, il nuovo Teatro Comunale di Rimini
secondo canoni di visibilità e ascolto che nulla hanno a che fare con i nostri
tempi e tanto meno, immagino, con quelli a venire.
Risoluzione che, qualora dovesse malauguratamente tradursi
in fatti, se Ti assegnerà pesanti responsabilità, sicuramente porterà la Città intera e in
particolare il pubblico del Teatro, a dover scontare per molti anni gravi
conseguenze pratiche e “nervose” … per non dire del ridicolo, che sicuramente
verrà amplificato dalla eventuale assurda soppressione di un Teatro, Il
Novelli, che tutto sommato funziona.
Stiamo vivendo un momento di apatia generale che purtroppo
fa tacere lo spirito critico dei cittadini, talmente occupati a risolvere
problemi personali e disorientati dalla Non politica dominante e dalla miseria
culturale che si tira dietro, da non farsi più carico dei problemi comuni.
In questo quadro le responsabilità di chi governa, magari in
buona fede, si fanno più pesanti … e chi le regge dovrebbe forse ascoltare maggiormente quei pochi che
intervengono e, tra questi, anche chi sostiene che la salvaguardia dell’imperituro
“genio” della Città è garantito solo se
continuamente coniugato al futuro, non certo copiando pedissequamente le perse
sue forme del passato.
Se poi, in questa clima opaco, i Dirigenti Pubblici sono più
inclini ad accontentare il proprio Sindaco, che a seguire i dettati della propria scienza ed esperienza… allora la
frittata è fatta!
Il responsabile tecnico del progetto, nell’ultima versione
presentata, ha ricalcato, nell’assetto della sala, il progetto
Poletti/Cervellati, che già aveva duramente e giustamente condannato per i
gravi limiti di visibilità lì riscontrati.
Il Direttore dei Teatri di Rimini, che conosce
perfettamente, per averle vissute al Bonci, le reazioni di spettatori dislocati
in posti parzialmente o totalmente non vedenti, forse dovrebbe informarti circa
i problemi che sicuramente incontrerà anche nel far quadrare i conti economici
del Tuo Teatro da 35 milioni di euro che di tali posti è pieno
all’inverosimile.
Comunque, se tale Teatro disneyano dovesse essere
sventuratamente portato a termine, mi
consolerò confidando che l’unica vera cosa visibile a tutti gli spettatori,
dopo la prima rappresentazione, possa essere una bella targa con su scritto “a Marino Bonizzato che si batté con tutte
le forze perché non venisse realizzata questa boiata di Teatro!”.
Nell’augurarvi in ogni caso buon divertimento, perché una
serata a Teatro, anche se disagevole e snervante, è sempre meglio di niente …
cordiali saluti, Marino Bonizzato.
Allegati: N° 4 biglietti Teatro Alessandro Bonci di Cesena
Un Buco Nero
mercoledì 23 marzo 2011
Ricordo
La nostra denuncia su come si amministra la Città è partita da alcune primitive sensazioni maturate all'interno di un sistema di potere costruito su tasselli trasformati in mattoni portanti. La partenza della coppia Ravaioli&Melucci è stata perfino entusiasmante, sembravano nati per compensarsi, il tanto che uno non possedeva veniva integrato dal troppo dell'altro, coppia splendida come Lavezzi & Cavani del cinepanettonaro. Siamo stati per troppo tempo nel sistema di comando per non sapere che i nostri articoli non avrebbero sortito alcun effetto, sono andati avanti a colpi di Varianti superando la cifra scandalosa delle 80 senza nessun risvolto o ripercussione, a gestione invertita politicamente od in altra località, il copione non avrebbe seguito questo tranquillo andazzo. Alcune di queste superano largamente il confine molto pericoloso tra l'interesse pubblico che deve marchiare ogni iniziativa di questa natura e la privata necessità. Le prime adottate avevano caratteristiche di vera pubblica utilità, servirono per completare opere del regime chicchiano, citiamo solo Fiera e Darsena, impostate od ereditate in maniera tale da non partire se non variate. Dovevano essere le uniche, per iniziare il cammino del Piano Strutturale come recitava la Legge Regionale, siamo nel 2001 con Ravaioli rieletto grazie ad un enorme e sperperato valore aggiunto. Non siamo mai riusciti a capire cosa sia scattato nella mente di Melucci, cosa lo abbia spinto ad un'inversione radicale di rotta e comportamento. Nessuno in quello che allora poteva definirsi ancora un partito volle prendere sul serio gli allarmi scritti, orali, pubblici, privati, forse per debolezza, incapacità o paura, non bastano come alibi le presenze di personaggi di conclamata mediocrità a dirigere il Partito di Rimini e Bologna, oggi sono peggio. L'unica convinzione assolutoria è che avesse vinto il Potere Cittadino, composto da diverse componenti, alcune con notevole forza economica e curiale, altre intrise di piccolo cabotaggio elettorale, il Centro risiedeva nel Cda della Fiera, un condensato cencelliano, con Cagnoni magnifico dispensatore. I consigli elettivi sono stati spogliati delle prerogative, un vezzo dannoso cominciato con Chicchi, che però possedeva forza e capacità per essere ancora croupier della politica, le carte le dava lui. Abbiamo atteso che qualcuno ci aiutasse nel compito, non certo un giornalista riminese, la vocazione al martirio appartiene ad altre religioni, chi ci ha provato gira ancora per le Voci della Romagna, gli altri non ci pensano, si adattano al ruolo di Megafoni della Casa. Siamo stati tacciati di essere matti, inaffidabili, turbabili con molte e motivate ragioni, abbandonare posti ambitissimi che potevano essere mercanteggiati con altri migliori è segnale di pazzia o conclamata stupidità, la cosa più disturbante è che la diagnosi ufficiale è stata prontamente trascritta nel referto del partito, non vedevano l'ora di mettere Bellocchi&Agosta a fare i capogruppo in successione. Le cose sono andate decisamente meglio, la Città ha avuto finalmente uno sviluppo ordinato, corretto, impetuoso, tutti i segnali statistici lo confermano, siamo la capitale del turismo in fuga. Stabilita la pazzia e concessa la possibilità di non crederci, sapevamo fin dall'inizio della nostra avventura che il quadro di potere consolidato, sarebbe rimasto inalterato, non avevamo previsto che si rafforzasse con l'ingresso ufficiale della minoranza. Le nostre punture di spillo quotidiane, arrecano prurito a quelli che comandano più di prima, quando la Carim il venti di ogni mese li bonifica riescono a disinfettare le coscienze, hanno ragione loro, siamo stati dei matti, non è servito a niente, Nud e Crud vincerà, a meno che..
Una Risposta
martedì 22 marzo 2011
Peace
Nelle passeggiate con la nipotina, non abbiamo ancora intravisto una bandiera arcobaleno pacifista, mentre sui balconi dell'apparato democrat e case del fascio trasformate in residence, sventolano bandiere festeggianti l'unità d'italia e l'inizio dei bombardamenti tricolori. Sono passati appena 8 anni dall'inizio della guerra in Irak, solo Gino Strada, qualche francescano e Bossi hanno sollevato obiezioni sull'intervento, Napolitano ha inserito il bombardamento tra i decreti buoni e giusti, poteva il Cavaliere rifiutare? Non lo ha fatto, si è subito acconciato, troppi peccati da perdonare ed una lista di nuovi ministri e sottosegretari Responsabili in attesa del benestare. Un errore pesante nell'immediato, tragico nel futuro prossimo, con uno scambio di ruoli tra destra e sinistra da futuro e libertà. Non riusciamo a scorgere differenze culturali, sociali, tra i due dittatori, se la ferocia fosse stata il metro di paragone, Hussein avrebbe stravinto, con l'aggravante che in Libia avevamo intrecciato con azione bipartisan, affari miliardari per le nostre imprese, alla Francia andranno gas e petrolio, a noi immigrati a frotte. Con Saddam non c'era niente da difendere, siamo arrivati come comparse volontarie, rimaniamo impantanati nella guerra petrolifera anglo-americana, mentre la ricerca di Bin Laden è sconfinata nelle pagine ridicole della storia, accompagnata dal sangue di militari e civili con i talebani padroni del territorio. Il Ministro Maroni da mesi lancia messaggi sulla probabile, ormai certa, invasione di profughi volontari od indotti, il centrista Casini afferma correttamente che in termini numerici non sono molti, i lampedusani che qualche voto glielo riservano, come tutto il Sud, ringraziano, per la prima volta i clandestini superano gli abitanti, mentre si stanno attrezzando tendopoli che nessuno vuole. La scelta del dittatore da ammazzare la prossima volta a chi tocca? Questa è stata tutta Pd ed alleati.
Odissea
Il Piano di Rimini non ha niente di Strutturale, è un altro valzer di mattoni più selezionati, per questo e poco altro sarebbe da respingere ai mittenti. In una Città con i piloni a posto, la minoranza forte della certezza di essere maggioranza avrebbe denunciato la totale assenza di una strategia o prospettiva di sviluppo, invece l'unica protesta organizzata è arrivata dagli esclusi dall'ultimo ballo di legislatura. La cosa vergognosa è che il ventilato grande scontro si risolverà con una soluzione concordata, come fossero nel Cda della Fiera, i cittadini non protetti lo prendono nel posto dove affonda l'ombrello di Altan. Ci sembra perlomeno bizzarro che la cernita tra fortunati e sfigati possa essere demandata ad un Ufficio che sentenzia la conclusione di iter in alcuni casi superiori all'età pensionabile. Se tutto è a posto si deve rilasciare la concessione, senza invenzioni pattuite tra i due poli, se invece il marchingegno sottintende che è "quasi" tutto in regola, il giochino sconfina tra quelli pericolosi, non siamo a Milano o Forlì, rimane pur sempre una discrezionalità che non sembra appartenere al codice della legittimità urbanistica. Per alcuni Comparti si è fatto ricorso a varianti o monetizzazioni per permettere l'agiata partenza e per altri s'intende delegare agli Uffici la selezione, inventando i criteri? Qualcuno ricorda la vicenda dell'Albergo di S.Giuliano, quando il Consiglio Comunale negò un Piano Particolareggiato con allegato il parere favorevole degli uffici? Quante situazioni di questo tipo ci sono o si potranno presentare? Stiamo parlando di faccende che valgono nel peggiore dei casi qualche milione, chi non sarà estratto avrà valide ragioni per ricorrere, non valgono le ipotesi di un restringimento della capacità edificatoria, mentre le mucche fortunate pascolano tra i mattoni, le altre continuano a pagare l'Ici senza mangiare. Ad aggravandum, la capacità edificatoria è stata largamente consumata con l'abuso di centinaia di provvedimenti ad hoc, chiamati in gergo riminese varianti. Si apriranno giustamente ricorsi e richieste di danni, con ripercussioni sul Cammino Strutturale, il delegato successore di Melucci giura che tutto è in regola, l'ideologa garantisce, Lombardi ringrazia, Nud e Crud farà il Sindaco, noi voteremo Lega, voi copiateci.
lunedì 21 marzo 2011
Lunedì ad Arcore
La commedia riminese verrà proiettata questa sera ad Arcore nel corso della tradizionale cena con la Lega. L'incontro non prevede esibizioni, il parterre non reggerebbe altri sforzi dopo la scelta del candidato sindaco a perdere. Non sappiamo con quale piatto verrà presentata la proposta, intanto da Nud e Crud hanno già iniziato i festeggiamenti, noi iuventini siamo abituati a tutto, perfino alle Farsopoli processuali, non vorremmo essere però nei panni del cameriere, rigorosamente vestito, che serve una portata difficile da ingoiare, contornata da insulti e polemiche. A Lombardi sembra abbiano imposto la candidatura, Gioenzo ritiene di esser unto dal popolo ma in fortissima minoranza nel partito, il Cavaliere incazzato per i bombardamenti all'amico libico che provocano orgasmo solo a La Russa, non avrà voglia di discutere di una causa persa in partenza, conosce anche lui i Patti che vengono onorati nella nostra Regione, ci dedicherà poco tempo, senza canzoni. Nel panorama pidiellino, Rimini non rappresenta una novità, anche a Bologna sono messi più o meno così, con il vantaggio di avere tanti renzi da accontentare. La nostra meraviglia è l'incazzatura degli elettori di centrodestra, una maggioranza ricontata più volte in Città; quando un partito nato in corsa e da una precaria posizione, prevede la fusione tra due realtà politiche e le stesse mantengono sedi separate da almeno tre anni, non ci si può aspettare di meglio, l'esatto contrario del lavoro svolto dai concorrenti leghisti dove sono radicati. Bossi regalerà il candidato.
P.S.
Sui mattoni particolareggiati l'accordo l'hanno subito trovato, inizierà un altro bombardamento. Nud e Crud esibirà un bandierina arcobaleno sulla bici griffata.
P.S.
Sui mattoni particolareggiati l'accordo l'hanno subito trovato, inizierà un altro bombardamento. Nud e Crud esibirà un bandierina arcobaleno sulla bici griffata.
domenica 20 marzo 2011
Grazie
Non potevano mancare i ringraziamenti del Candidato al Sindaco di Rimini in vigore fino a maggio inoltrato, in attesa del salvifico colpo d'aria fresca che dovrebbe portare a Palazzo Garampi un...Leghista. Uno scambio epistolare in famiglia tra un medico prestato ed un ristoratore imposto, la calligrafia è dello stesso addetto stampa e propaganda, quello che è riuscito a fare eleggere Vitali al primo turno e compone le omelie di alto stampo curiale. L'uso elegante di termini marinari per uno di Verucchio è sintomo di classe, il vento secondo Bronzetti ha girato sempre contrario a Ravaioli, anche quando spirava a favore, sul Teatro gli sbandamenti sono stati oceanici, sulla via Roma ha garbinato per dodici anni, solo i mattoni hanno imposto boline incredibili, 88 varianti di percorso sono un primato da Vuiton Cup. Nud e Crud non ordina giri di parole, con un lessico perfino brutale accusa la "casta politica" che è arrivato il momento del cambiamento. Pari, Cagnoni, Gardenghi, Maggioli, Bugli, ubbidienti garibaldini, si sono incamminati sul viale dei piloni e tramonto, sostituiti dagli amici di Bernabè, resistono solo Fabi e Amadori fuori quota. Tra le affermazioni incomprensibili, quasi tutte, dell'epistola pubblicata dal Sito di Casa ancora prima che fosse terminata, una rimane misteriosa. Secondo il ghost writer, Rimini negli ultimi dieci anni è stata costruita a "strati" figli di decine di migliaia di persone che li avevano condivisi, come le torte delle nonne. Non ci ricordiamo altro, abbiamo rimosso il patetico appello alle forze ambientali, del consumare meno e meglio, civismo, associazionismo, volontariato dettato da uno che non ha mai brillato per.... attività lavorativa..
Ravaioli
Un idraulico che monta un lavandino rovesciato, un professionista che non t'inserisce nei comparti fortunati, un avvocato che perde contro il Comune, un professore che parla bene di B, un politico che dice la verità, un giornalista che la scrive, sarebbero licenziati, ragionamenti banali che t'inseriscono nella lavagna dei cretini, in foltissima compagnia consiliare. La figura del Sindaco uscente senza un pericolo immediato di rientro, ma con sanitarie certezze nel posto scaldato da Tonini, epurata dalle smancerie degli adulatori di contorno, appare come impietoso ritratto del lascito cittadino. Non è riuscito ad elencare un'opera che sia a lui attribuibile, tutte quelle prodotte dalla difesa, sono nel migliore dei casi clamorose incompiute, perfino sulla Via Roma la velocità di crociera di Ravaioli&C è stata di 10 mt all'anno, finita nel casino miramarese. Per Nud e Crud sarebbe una partenza con handicap mostruoso se non venisse annullato dalla melina pidiellina terminata con la proposta che poteva e forse doveva essere la prima intuizione. Chiediamo ai critici dell'ultima ora, quando hanno intenzione di andare a casa, le poltrone associative e sindacali sono di pertinenza degli stessi soggetti da almeno 20 anni, quando anche Gardenghi t'affossa è proprio finita.
sabato 19 marzo 2011
Una Breccia
Al cospetto del discorso di fine mandato del Sindaco, lanciato profittando del 150° compleanno di un Paese che li dimostra tutti, è lecito assumere due atteggiamenti. Il primo, vero ed istintivo è di mandarlo a ...possibilmente in nutrita compagnia, l'altro più meditato sul piano politico, violentando un termine quanto mai inadatto al personaggio, impone un'analisi non stimolante sul disastro combinato. Il ragionamento che spetta a persone che lo hanno conosciuto e visto all'opera nelle corsie di Palazzo Garampi e Sale Collegate riguarda la difficoltà di attribuire al Medico prestato una precisa collocazione nel pur variegata offerta partitica. Lo abbiamo ascoltato emettere discorsini adattabili al Meeting, Don Benzi, Feste dell'Unità ed Amicizia, che lo hanno proiettato in alto nella scala delle preferenze, non a caso è stato citato dal Time Carlino come Sindaco dell'Anno senza la necessità di assumere una posizione chiara sui problemi affrontati, vizietto diventato poi endemico. In quel momento aveva la Città nelle mani, poteva fare a meno dei partiti e di Melucci, i risultati che ha avuto la faccia tosta di ricordare sono la fotografia di Rimini che ci lascia, piena di supermercati vuoti, senza una strada terminata, dopo avere sprecato 600 milioni in manutenzioni da rifare. Le rare opere concluse, comprese quelle che forse non inaugureranno mai, sono state eseguite anche male, fuori dal suo controllo. Un autentico Re Mida all'incontrario, ha ereditato un Teatro cantierabile, trasformandolo in obbrobrio progettuale, pieno di vignette satiriche. Saltando come un grillo nel suo bignami di legislatura è arrivato alla conclusione, giustificando l'oscenità urbanistica definita Strutturale come un regalo ai cittadini riminesi, con l'aumento di sicurezza e ricchezza. Cosa abbiamo fatto per meritarci anche questo, stavamo meglio con il Papa
Miss Italia
Non abbiamo registrato nessuna uscita dal cortile giornalistico per portare a Rimini il concorso di Miss Italia, ricordiamo bene che alcuni anni addietro con Re Alberto e Principe Maurizio imperanti ci fu molto più di un pensiero furbo per sottrarre la manifestazione alle Terme. Qualcuno dice che l'ordine del Vate sia di non bandire un'asta regionale per soffiare a Salsomaggiore la manifestazione più ambita dopo Sanremo. Non conosciamo i costi, tanto meno le sponsorizzazioni che graviterebbero sulla eventuale sfilata di belle fighe sul Lungomare, comparata con la Notte Rosa ed i milioni a Ballandi un pensierino sarebbe lecito, Rinaldis permettendo. Se le gallinelle delle quote rosa s'adontano, una ragione in più per provare, è reato?
venerdì 18 marzo 2011
Un Tesoretto
Raccontare che a Rimini si è governato benissimo quando gli indicatori anche di passaggio, ci hanno proiettato nel girone infernale delle ultime Città d'Italia, sarà arduo anche per un democrat passato agilmente attraverso D'Alema, Rutelli, Veltroni, Bersani per atterrare in braccio a Melucci, con la bandiera tricolore come ha ordinato Pigi. Abbiamo conseguito ogni primato negativo, manca quello non ancora assegnato della merda in mare, gli altri sono nostri con largo distacco: evasione, elusione, delinquenza, incidenti, lavoro nero, sicurezza, banche, opere pubbliche, con il più amato retrocesso dietro Rosa Russo. Ha lasciato un tesoretto quantificato dal sito di casa e seminario in 40 milioni, subito ridotti a 30 dal giornale cortilizio, non si capisce a cosa alludesse ne dove dovrebbe cercarlo Nud e Crud, delle festose disposizioni testamentarie di Ravaioli, ne riparleremo, troppo ghiotta l'occasione. L'ultimo dato sull'occupazione è forse il più brutale, quando la catena del mattone si ferma per noi sono anni amari, avremmo avuto un disperato bisogno di uno Strumento Urbanistico che segnasse una nuova era, i nostri geni hanno pensato d'ingessare il territorio dopo avere permesso l'uscita dalla stalla di tutte le mucche raccomandate. Un'impostazione infantile che rifiuta i conti con l'amara realtà, permettono di tutto, sotto i loro occhi, nel cuore della Città ed improvvisamente in un momento di crisi spaventosa si dipingono come verginelle in un Consiglio Comunale zeppo di mediatori, confondendo cause con effetti, siano puttane o mafiosi. Come si può invertire la discesa agli inferi con quella pochezza definita Strutturale intrisa di una visione che non oltrepassa il Ponte di Tiberio, fermandosi al Ristorante? Come si può raccontare a gente seria, imprenditori turistici che la loro cubatura la devono rincorrere al Nord e fare presto prima che si doti di un vero Comune con un Piano decente? Le colpe sono sempre degli altri, addossarle al Cavaliere è cosa facile, mancano sempre le risorse e sperperano milioni per una scuola a Covignano che grida vendetta e ritorsioni elettorali dei genitori. Per realizzare un Teatro hanno cancellato tutti gli interventi sulla mobilità per i prossimi anni, abbiamo iniziato a pagare i debiti di un Palas chiuso, quando e se aprirà, sarà peggio, la panacea è rappresentata da un ragazzotto foto-genico indicato da Melucci?
P,S.
Habemus candidatum Pdl, indovinate chi?
P,S.
Habemus candidatum Pdl, indovinate chi?
giovedì 17 marzo 2011
Un Uomo Serio
Comunicato stampa Mario Formica
‘’Qualora
le scelte della politica fossero diverse, o non consentissero di lavorare ad un
unico obbiettivo, mi ritirerò in buon ordine in quanto la mia disponibilità è
al servizio di Rimini e di tutti i cittadini riminesi, che desiderano cambiare
il governo della città e non già della mia ambizione personale’’
…….Così
si concludeva il mio comunicato stampa del 23 Febbraio nel quale avevo dato la
mia disponibilità a lavorare ad un progetto volto a cambiare il volto della
città di Rimini……….
Purtroppo
devo prendere atto che le scelte della politica hanno prevaricato il bene
comune per la città di Rimini, non si è stati in grado di lavorare ad un
progetto comune, ma addirittura si sono ulteriormente aggiunte liste e
frammentazioni varie , pertanto:
Ritiro
ufficialmente la mia disponibilità
La
natura civica della mia candidatura poteva essere una occasione concreta e
reale per uscire dalla inevitabile rissosità che una soluzione rigorosamente
politica poteva creare ed ha creato. È stata persa l’occasione concreta per un
cambiamento ed un rinnovamento che urge in questo drammatico immobilismo in cui
versa la città di Rimini.
In
questa mia avventura ho avuto in mente una situazione analoga a quella di Rimini:
Prato. Una vivace città toscana divenuta provincia come Rimini nel 1992 e delle
stesse nostre dimensioni. Qui è stato eletto nel 2009 un sindaco civico, vice
presidente della locale Confindustria, con l’adesione di un ampio fronte
politico (PDL, Lega, UDC, Destra, Liste Civiche)
che ha permesso il cambio di direzione dopo oltre 60 anni!!
Rimini poteva fare questo, perché Rimini
può!! Basterebbe volerlo……
Ora
senza rammarico alcuno, forte e sereno del mio intento, non posso che constatare
questa situazione nella certezza che comunque in tutte le esperienze della vita
c’è sempre un aspetto positivo. Aspetto che potrà sempre essere valorizzato ad una possibilità
di costruzione del bene delle persone della città di Rimini in futuro.
Pertanto
alla luce proprio di questa esperienza, sono sempre a disposizione con chiunque
voglia fare questo percorso per il bene di questa cara ed amata città.
Grazie
per la pubblicazione…….
Cordialità
Unità
Non è bello infierire contro qualcuno sia juventino o pidiellino, le due situazioni assomigliano, non allargo l'orizzonte, mi fermo a quello di casa. Abbiamo contato quattro viaggi romani, sette bolognesi, ventuno riunioni del direttivo riminese per ritornare nel classico gioco dell'oca civica, alla casella di partenza chiamata Gioenzo. L'unico rimedio sembra il Cavaliere, appena riesce a districarsi dall'abbraccio delle 32 ospiti, troppe anche per peni più attrezzati, verrà chiamato a risolvere il caso psico-politico chiamato Rimini. Il Medico giusto è nelle mani della Lega, i nostri Azzurri sono riusciti a fare apparire dei fenomeni i democrat che hanno scelto la strada delle primarie pur correndo il rischio di lasciare sul campo il candidato più debole della storia politica riminese. Il resto dell'opera lo affidano alla vera maggioranza, in attesa di un prossimo recupero di credibilità con un robusto cambio del gruppo dirigente. Sono stati bravissimi a perdere due volte, la terza sembra ancora più facile. Non facciamo commenti sulla sceneggiata consiliare, una specialità della casa quando l'odore dei mattoni diventa irresistibile, la maitre a penser comunale ha provveduto a cassare quasi tutte le preghiere chiamate emendamenti, quando il Partito del Cavaliere si rivolge alla magistratura è sintomo che sono alla frutta, senza candidati.
IO LASCIO
Riportiamo senza commenti il Testamento Immobiliare di Ravaioli, chi lo ha scritto dovrebbe porgere 137 mila scuse, immigrati compresi.
Lascio la città profondamente modificata cresciuta in sicurezza, ricchezza e capacità d'impresa. Così il sindaco Ravaioli commenta i 12 anni di mandato caratterizzati da una stabilità amministrativa che ha permesso alla città di svilupparsi. Un cambiamento passato attraverso le grandi opere infrastrutturali (come via Roma), urbanistiche: la Fiera, il quasi Palacongressi e la Darsena ma anche commerciali come Ikea, MercatoneUno, Le Befane e i Malatesta che hanno profondamente cambiato l'aspetto del territorio. Un'amministrazione quella Ravaioli, insediata nel 1999, che ha iniziato a lavorare in una situazione urbanistica caratterizzata da una profonda frattura tra pianificazione comunale e quella provinciale ed è proprio dalla redazione del Psc, del Rue e del Piano Strategico, dice Ravaioli, che rilancia la rimini dei prossimi anni. Oltre 600milioni di euro gli investimenti dal 2001 ad oggi, che nel 2009 (causa patto di stabilità) hanno visto un brusco calo passando dagli oltre 77milioni del 2004 ai 22 del 2010. Una città divenuta meta turistica 12 mesi l'anno che ha investito, sottolinea il sindaco, su cultura e università tenendo sempre presente il sociale superando il 33% nella quota di spesa corrente dedicata al welfare.
Alla prossima amministrazione il sindaco lascia un tesoretto di circa 40milioni di euro già destinati per le grandi opere future. E i rimpianti? Soprattutto sui progetti (tanti) rimasti sulla carta o nelle intenzioni, come il teatro Galli, lo stadio, la nuova Questura, il lungomare, il piano spiaggia, la città delle colonie.
Alla prossima amministrazione il sindaco lascia un tesoretto di circa 40milioni di euro già destinati per le grandi opere future. E i rimpianti? Soprattutto sui progetti (tanti) rimasti sulla carta o nelle intenzioni, come il teatro Galli, lo stadio, la nuova Questura, il lungomare, il piano spiaggia, la città delle colonie.
Opportunismi
In mezzo al casino politico riminese, s'aggirano storie personali con piccole speranze e vecchie miserie. Alcuni esempi ce li ricordava, ricambiando un caffè, un vecchio amico democrat, aiutandoci a riesumare il corpo del partito e le attese dei candidati consiglieri comunali, partendo dagli uscenti. Nello statuto hanno scritto che dopo due legislature silenziose è impossibile una ricandidatura, avere alzato la mano obbediente non è merito sufficiente. Ha sciorinato alcune storielle divertenti ed illuminanti per quelli che nutrono ancora qualche dubbio sul voto. Scendere è esercizio duro, non hai cellulare gratuito, parcheggio in centro, riprese televisive, insomma torni un nessuno come prima, con l'aggravante che forse qualcuno si ricorderà di quanto hai contribuito a disastrare la Città. La furbizia democristiana aveva risolto l'inghippo, facevi una lista, t'apparentavi con Nud e Crud, fatto qualche conto, la percentuale dell'elezione era scarsa, meglio affidarsi a qualche avvocato ed è arrivata la soluzione. Coloro che hanno trascorso la legislatura facendo gli assessori avevano compiuto danni rilevanti ma non esaurito il bonus consiliare, Matteo Renzi ha duemila ragioni. Il mitico Tiziano Arlotti nel suo inimitabile dialetto ha comunicato che anche questa volta u la mess te cul, a Sud di Topolino, Astolfi tentato anche lui di cimentarsi con una Lista chiamata Pipa Pertini come la statua che rappresenta la sua grande impresa, ci ha ripensato in famiglia, ha deciso di trasferire(?) le preferenze su Biagini, meglio un ovetto sicuro che due gallinelle incerte. Da 40 consiglieri si scende a 32, dopo le imprese Strutturali è dura mantenere il posto d'assessore meglio trattare da una posizione di forza come consigliere che fidarsi di Nud e Crud. Discorso analogo per l'altro meluccino chiamato Magrini, in teoria nella stessa situazione di Astolfi, spera di raccogliere voti a Torre Pedrera e portarli al Comune di Santarcangelo. Per gli altri senza santi in paradiso è tutto più complicato, la conferma della Ceccarelli dopo avere svolto un intenso lavoro come consigliera/presidente viene data dieci ad uno, i peones di quartiere Lombardo e Fabiani, hanno esaurito il loro compito, andranno a fare i fanghi al braccio, reumatismi da lavoro inutile, non perdiamo niente.
mercoledì 16 marzo 2011
Pizzolante
Le riflessioni tardive ma importanti di Pizzolante, rappresentano il contenuto di decine di articoli da noi scritti in tempi già sospetti indicando la Lega come unica, scontata soluzione. Perfino la stampa cittadina è costretta ad uscire da anni di copertura della realtà e descrivere lo stato comatoso della Città, mentre il partito di maggioranza rimane con la quota ciellina aggrappata a piloni impresentabili e l'altra a litigare inventandosi candidati pronti a perdere. Una sconfitta in questa campagna elettorale determinerà l'azzeramento dell'intero gruppo dirigente, non ve la caverete con le scuse, perdere contro Nud e Crud è impresa vincente solo se lo desideri strategicamente, altrimenti impossibile. Sta assumendo contorni evidenti, non celabili, che il gioco attuato fino ad oggi sia stato falsato, hanno corso il rischio di vincere con Gentilini, dopo avere provocato il ritiro di un Tadei troppo forte e trovato un bravo allenatore di basket per cercare un comodo time-out elettorale. Dico questo per farvi comprendere che onorare i Patti è cosa giusta, molto diverso prendere per i fondelli l'elettorato con la scusa di mantenere uno status gestionale e qualche poltrona di contorno. Scegliere la Lega è necessità, non riuscendo a garantire come sarebbe doveroso una candidatura unitaria, l'altro aspetto decisivo è la novità rappresentata nella nostra realtà da un partito non compromesso, non è poco. Non pietiscono mattoni, piani strategici, non fanno appelli per comparti fuori tempo massimo, una sana ventata d'aria nuova, smettetela con le vacanze romane.
martedì 15 marzo 2011
Se
La situazione del centro storico di notte è il risultato di scelte scellerate, considerarla come questione di ordine pubblico è solo un alibi per i colpevoli anche di questo disastro, la cui evoluzione ha precise origini temporali. L'Iper per il centro storico è stato devastante, non solo con la vicinanza geografica, ma per la galleria degli oltre 200 negozi che hanno spostato violentemente il cuore commerciale di Rimini. L'altra pazzia è stata eliminare le sale cinematografiche senza alcuna alternativa come poteva essere il Teatro. Va pure detto, lo affermano molti veri studenti, che alcune facoltà piovute a Rimini, aiutano ad avere una popolazione studentesca vocata al tirare tardi più che allo studio, da cosa nasce rissa, i perditempo sono diventati protagonisti della Movida Cavour. L'ultimo errore è stato assecondare questa consuetudine, dando la possibilità di aprire nuovi locali, bugigattoli che costringono all'assunzione di bevande all'aperto, una bolgia dove l'additivo principale è diventato l'uso di droghe, con il litigio tra spacciatori per il controllo. Tra poco gli agenti per entrare nel girone infernale dovranno vestire antisommossa, siamo passati dagli schiamazzi ai coltelli, non è compito di Gamberini, assiste come sempre. Al di fuori della Movida, trovi una Città spettrale, senza un segno di vita, ascolti da lontano le urla del casino legalizzato, per fortuna il prossimo Sindaco ha una spiccata sensibilità per la Notte, grande esperto dell'afterhour, saprà trovare i rimedi per affrontare il regalo ereditato, oltre ai debiti, dagli sponsor della sua candidatura. Se governasse la Lega sarebbe tutto sistemato da tempo, con scelte anche impopolari come la chiusura notturna dei negozi alimentari, limitazione delle mescite nei soli spazi interni, favorendo la fusione ed il riordino dei locali con divieto ferreo di consumo di bevande all'esterno e limitazioni rigide dell'affitto di spazi pubblici, ripensando a tutto il sistema di sosta in Piazza Malatesta con un grande parcheggio custodito, ingresso/uscita dalla parte monte e presidio/controllo per l'assunzione di alcoolici. Ci vorrà tempo ed il cambio della volontà politica con la creazione della Cittadella Universitaria, favorendo appartamenti per gli studenti meritevoli e l'uso del Centro ai residenti, aprendo i contenitori promessi come Teatro, CastelSismondo e Museo. Se governasse la Lega...
lunedì 14 marzo 2011
Piano Strutturale
Il Piano Strutturale previsto dalla Legge Regionale del 2000 non ha alcuna attinenza con la robaccia presentata in Consiglio Comunale e rifiutata da quelli contaminati dall'esame. La Regione aveva correttamente stabilito che per alcune importanti previsioni la durata della salvaguardia del Prg fosse insufficiente, stralciando i contenuti strutturali dal resto che andava trattato con i Poc, Piani Operativi o del Sindaco. Le previsioni urbanistiche in grado di dare risposte valide nei prossimi decenni, venivano scisse da quelle immediate, contingenti, come hanno fatto o stanno eseguendo i normali comuni che contornano Gomorra a Mare. Per fare un esempio, quando si darà l'avvio all'Alta Velocità dove la facciamo passare? Il problema riguarda tutti gli aspetti legati alla mobilità ed accessibilità, ai quali andrebbero aggiunti i sistemi di servizio come stazioni e centri intermodali, non il Trc, stronzata stupida ed inutile. Seguendo la seria impostazione legislativa, sarebbe scontato pensare alle vocazioni del territorio, la zona nord quale destino avrà, rimarrà l'orrendo miscuglio di destinazioni, cancellando quella turistica? Al Sud non si doveva costruire la Città del Benessere? La gru della Novarese rimane il simbolo di un fallimento giocato sulla pelle imprenditoriale, con promesse per gonzi associativi e politici, l'Area del Marano continuerà ad essere un casino notturno permanente o la Cittadella dei Giovani, Marina Centro deve ritornare a rappresentare l'immagine turistica della Città, con il triangolone demaniale al suo servizio, in collegamento con S.Giuliano ed il Centro Storico. Un altro aspetto decisivo riguarda la conversione dei grandi contenitori: colonie, stazione, caserma, officina locomotive, scm, questura. Tutti punti che non esauriscono l'impostazione primaria di un Piano concettualmente Strutturale, con il quale ci si deve spingere molto più in là, scegliendo perfino tra le tante amenità Strategiche quelle meno curiali. La proposta della Giunta è un osceno miscuglio di errori temporali, previsionali, urbanistici, un'arraffazzonata corsa contro il tempo per potere affermare di avere onorato un impegno elettorale con un modico ritardo dodecennale. Un discorso simile al Teatro, per il quale è stato posto un pegno finanziario sul futuro che sconfina largamente dall'etica politica, chi arriverà troverà una situazione disastrosa, i mutui per Palas, Fiera, Seminario e Teatro impediranno qualsiasi intervento per servizi indispensabili come scuole, strade, fogne, non era mai capitato d'osservare tanto cinismo programmatico mentre l'opposizione fa finta di svegliarsi per l'odore dei mattoni non concordati. S'improvvisano vestali dell'ambiente dopo avere saturato mercato e terreni con case, stravolgendo con cento varianti un Prg confezionato dalla stessa classe politica. Nella relazione della consulente Bottino s'afferma che hanno consumato con le variazioni ad hoc ed personam, l'intera previsione edificatoria del Piano Regolatore. Questi sono i fatti, centinaia di persone scippate delle legittime aspettative senza una ragione comprensibile, quando terreni vicini con la scusa di buchi o banchi alimentari sfociano in condomini sovrastanti la pipa di Pertini. Usiamo un esempio tipico riminese, un imprenditore che ha acquistato un Comparto, con relativo mutuo concesso allora a tutti dalle commissariate banche nostrane, al quale s'aggiungono centinaia di migliaia di euro per spese progettuali e tecniche, si vede arrivare un diniego perchè Melucci ha deciso lo stop ed il delegato esegue, mentre nei Comparti vicini di proprietà di....vede affiorare palazzine per il momento invendute, ma patrimonio per un domani migliore. Non era comportamento corretto esaminare ed esaurire tutti i Piani Particolareggiati con criteri validi anche per il futuro Piano Strutturale, eliminando la sconveniente divisione tra fortunati e sfigati? Il massimo dello squallore sono gli appartamenti last minute, ricordiamo alle verginelle ecologiche che per lo Stadio avevate previsto 1.500 appartamenti, 300 per un campetto di calcio a Bellariva e 500 a Fiabilandia, come dire, siamo andati bene. Andate a casa, anche se il Padrone del Seminario non vuole.
P.S.
Chiedo un confronto Sky con il candidato Gnassi, accompagnato dagli appunti.
P.S.
Chiedo un confronto Sky con il candidato Gnassi, accompagnato dagli appunti.
domenica 13 marzo 2011
Troppo Tardi
L'opposizione (?) è scatenata, ha presentato 1.339 emendamenti al Psc e Rue. Gli strateghi Petitti&Agosta hanno deciso di trascorrere in seduta consiliare continua i quindici giorni e notti che mancano al fine vita di questa amministrazione per tentare d'approvare all'ultimo secondo una robaccia definita Strutturale. Dopo dodici anni trascorsi al ritmo di 80 varianti a legislatura e terminate quelle vincolanti, hanno deciso d'ingessare il territorio, con la scusa che si era costruito troppo. Una vergogna politica ed imprenditoriale, le categorie professionali si sono mostrate al solito troppo educate, quelle del mattone fanno finta di protestare, pensando di cavarsela in rapporti ravvicinati del vecchio tipo, le centinaia di cittadini prigionieri nei Comparti non estratti hanno un unico modo per ringraziare, il 15 al massimo 16 votare l'unico partito non compromesso, ci penseremo noi a far loro promettere un federalismo urbanistico valido per tutti. La finta opposizione si è svegliata Troppo Tardi, confezionare 1339 preghierine buone per essere respinte è un tentativo velleitario di rifarsi la verginità perduta con gli aiuti concessi, tutte le varianti hanno avuto un sostegno più o meno palese con assenze e malattie urbanistiche. Si svegliano Troppo Tardi dal coma consiliare per organizzare un teatrino che costerà un sacco di soldi intascati da consiglieri e funzionari scelti per mostrare flaccidi muscoli non più allenati dopo anni di compiacenze bipartisan. Era meglio se impiegavano il tempo a trovare un candidato od andare a S.Gemonio pregando Bossi che risolva anche questo problema. La manfrina della ricerca del migliore per perdere, assume contorni zelighiani, l'istituto delle dimissioni per accertata invalidità politica, con confessione allegata, appare la soluzione migliore, impossibile che un'intero partito giochi così male pensando anche di vincere. La pagina più brutta con la consolazione che è l'ultima la scrive la Giunta, dopo dodici anni passati allegramente a variare a piacimento un Prg che faceva schifo dalla nascita, s'accorgono di avere finito l'elenco, prendendo anche per curiali fondelli 300 attivisti del Forum. Tra i due Piani non esiste nessun legame parentale, questo la dice lunga e neanche tutta sullo stile che ha contrassegnato il duo Ravaioli&Melucci, gli esecutori sono ex moralizzatori di mattoni da quartiere, al ragazzo in bicicletta griffata, possono lasciare in eredità anche questo, non s'accorgerà di niente, ha ritrovato un Professore che se ne intende.
sabato 12 marzo 2011
Centro Destra
Si può fare di tutto, lo fanno in tanti, chi fa una lista, chi usa i cattolici, chi giura che con Lui si vince, chi è sponsorizzato dal cemento e chi pensa di metterci il faccione. Manca un'idea forte che metta insieme tutte le risorse disponibili attorno allo stesso tavolo, un momento decisivo per una soluzione accettabile, il collante può essere solo la Lega. Le ragioni sono oggettive, non subisce pregiudiziali, non è compromessa, tutti affermano che sarebbero onorati di stabilire un rapporto. La motivazione più contingente è la fallimentare strategia pidiellina, con tanti personaggi proposti e sacrificati sull'altare di un partito tanto forte quanto incapace senza l'intervento superiore di esprimere una proposta politica condivisibile. L'unione tra le due componenti del Centro Destra è stata un fallimento speculare a quello dell'altra sponda, la differenza è Berlusconi, gli altri hanno tanti e nessuno. L'attrazione elettorale dell'unico partito rimasto deve essere sfruttata fino in fondo con un candidato garante del patto, quelli rimasti abbracciati ai Piloni, simboli della perfida politica bipartisan, avanzeranno critiche sulle modalità, lanciando la paura che in questo modo si favorisca una crescita della Lega. Benissimo, l'alternativa è una sfacciata corsa per fare vincere un candidato debolissimo come Nud e Crud? Quante altre liste falsamente o realmente curiali volete mettere in campo? Dopo l'auspicata riforma della giustizia, sarebbe il caso che B cominciasse a guardare che cazzo ha combinato salendo incautamente sul predellino. Ci siamo sgolati a raccontare che una parte risibile elettoralmente, molto forte politicamente, vuole onorare il Pactum Errani, mantenendo autorità gestionali in Fiera, Palas, Turismo, Scuole, Sociale e quello che rimane del Mattone. Il futuro per loro deve essere un perfetto continuum con il passato. chi meglio di un ragazzotto adatto a tutte le stagioni delle politica, può garantire che niente cambi, dietro esiste sempre l'ombra rassicurante di Melucci, da solo si perderebbe in una Notte Rosa. Il Faccione di Pazzaglia verrà utilizzato per completare la loro cementificazione, l'emendamento lo poteva realizzare quando servivano i suoi voti, oggi è un ridicolo e pericoloso espediente, dovrebbero sapere che l'intero comparto edilizio soffre della più grave crisi dal 70, colpa delle nostre banche che dopo avere affidato cani e ... oggi non erogano a nessuno. Una vergogna sulla quale è calato un silenzio altrettanto vergognoso, fanno finta di litigare per i posticini nella tribuna della Fondazione. Avevamo avvisato Fabio, nella sua infinita ingenuità non ha ancora capito che sarà il grande salvagente di Gnassi, non abbiamo ancora sentito un lamento Nud e Crud su due argomenti scottanti: le infiltrazioni mafiose ed il piano strutturale, accostamento assolutamente involontario. Si deve documentare, nella sua storica incapacità di parlare a braccio, deve prima consultare almeno venti persone, con il ritrovato Professore Chicchi a fungere da suggeritore?Siamo messi bene, come diceva Totò e poi uno Vota Lega.
Acqua Calda
La solita fotografia in sella alla bicicletta e lo scoop che a Rimini esiste una zona mare ed un porto con attività collegate. Se non lo ricordava Nud e Crud, 5/6 mila attività alberghiere, commerciali, balneari con 20 mila persone occupate correvano il rischio di essere dimenticate. Non ha mai avuto niente d'importante da dire, in campagna elettorale forzatamente deve mostrare qualcosa di nuovo, si limita ai titoli, senza mai entrare in un problema correndo magari il rischio di indovinare la cura. Facciamo una Città con il cuore e non di plastica, ma che cazzo vuole dire? Tiriamo fuori la riminesità o tocchiamo con le mani il pesce azzurro, incitamenti osceni. Saremmo quasi tentati di prenderlo sul serio, facendo per una volta finta di non conoscerlo e ricordargli che sul Porto esisteva un Progetto definito nei dettagli, lo stesso valeva per la Spiaggia prima della concessione in padronato ai Signori della Sabbia, perfino in materia di mobilità era stato deciso un sistema di parcheggi d'attestamento per l'intera costa con limitazioni al traffico d'attraversamento, aggiungendo la proposta di rimodulare le rappresentanze per territorio e non per categorie per un controllo della qualità dell'intrattenimento e promozione. Basta ci siamo stufati, abbiamo sprecato dodici righe per Uno che conosciamo troppo bene.
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