lunedì 30 novembre 2015

Segnali dallo spazio siderale

C'è un posto nel sistema solare che è propedeutico alla comprensione della politica seppiolina. Tra i pianeti rocciosi (Mercurio, Venere, Terra e Marte) ed i giganti gassosi (Giove, Saturno, Urano e Nettuno) si trova la "Fascia degli asteroidi". Si ipotizza che proprio lì ci fosse abbastanza materia per la formazione di un altro pianeta, ma in primis la forza gravitazionale di Giove non ne permise la formazione... In effetti, di materia "Il cuore di Rimini" ne aveva in quantità per diventare una realtà, ma l'ambizione di alcuni (che non ha incontrato un adeguato talento) e le promesse degli emissari del PD, ne hanno inabissato le velleità. Ora schegge erranti della mancata formazione, navigano nello spazio politico riminese: alcuni (o solo uno?) di questi si riaggregheranno come satellite del Partito Democratico, altri (o solo uno?) diventeranno una luna di Fratelli D'Italia. Qui finisce la forzata similitudine, perché nemmeno la genesi di una galassia riesce a spiegarci la caducità dell'ambizione umana; il tutto poi per inginocchiarsi 5 anni di fronte all'ostensorio del Partito di riferimento. Già dimenticavo, i giuda del civismo vi diranno: "Per cambiare il sistema dall'interno" oppure "Per creare una formazione anti-Gnassi"...patetici. Si riempiono la bocca di onore, si ergono a paladini della trasparenza, ostentano analisi del sangue, ma dimostrano solo di essere dei doppiogiochisti dai modi affabili. Di certo, la strada è già stata illuminata dall'esempio del deputato NCD, vera stella polare della nostra falsa armata Brancaleone. Mi chiedo se non fosse stato onorevole semplicemente eclissarsi, riconoscere un fallimento e basta. Nessuno è indispensabile, se la cittadinanza dimostrerà un bisogno, altri ne prenderanno il posto. Oggettivamente di soggetti senza arte che ingrassano le file del potere costituito siamo saturi, ben oltre la nausea.
Montalbano
P.S.: "Eppure lamentazioni del tipo, ah se avessi avuto un padre stoico come Wolfgang Heinrichs e non uno che entrò nel partito già nel '36, quando nella città libera di Danzica la pressione era ancora moderata, sono meschine e al massimo hanno come conseguenza l'eco della risata alla quale lo schernitore che è in me lascia libero sfogo non appena vengono espresse scuse analoghe: se allora avessimo... se allora fossimo..." (Sbucciando la cipolla; 2006. Günter Grass)

Blondet&Friends

Il nostro Cancelliere considera Blondet&Friends una delle fonti migliori per quanto riguarda il Medio Oriente. Ricorda che Blondet è stato per moltissimi anni il "vaticanista" di punta di molti giornali, quando i..giornali valevano qualcosa. In questo articolo l'autore spiega come, la Merkel abbia fatto entrare in Europa il democraticissimo Erdogan in un giorno, senza che gli altri, primo di tutti Renzi se ne accorgessero.

Merkel ha fatto entrare Erdogan nella UE. E tutti zitti. La Turchia ha fatto domanda di entrata nella UE del 1962. Sempre tenuta fuori, in anticamera; l’Europa faceva la difficile, la sua “democrazia laica” era un po’ troppo sorvegliata dai militari, e non aveva ancora la sufficienza quanto alla “tutela dei diritti umani e civili e il rispetto delle minoranze”. Adesso, di colpo, tutto accelera. “Ci hanno detto che il capitolo 17 del negoziato sarà aperto a metà dicembre; il 15 dicembre, se Dio vuole, a Bruxelles”, ha annunciato trionfante Erdogan. Il capitolo 17 è quello delle politiche economico-monetarie da affrontare per l’integrazione; ma importa poco. Quel che importa è che d’improvviso le pratiche si sono disincagliate. “Verso la fine del 2016 si parla della liberalizzazione dei visti per i cittadini turchi”, che potranno entrare liberamente in Europa; “..e ci daranno 3 miliardi di euro”, ha aggiunto il presidente. Per mezzo secolo non l’abbiamo fatta entrare. Adesso che la governa Erdogan, a capo di un partito islamico confessionale, il quale 1) incarcera giornalisti, 2) fa’ probabilmente uccidere avversari politici con bombe e pistolettate nei comizi, 3) finanzia e aiuta i terroristi in Siria e Irak, facendo affari col petrolio che rubano; 4) massacra la minoranza curda e 5) abbatte aerei russi – adesso la Turchia è finalmente degna di entrare alla pari nella culla della Civiltà occidentale – e alla pari. Evidentemente c’è una profonda comunanza coi “Nostri Valori”. L’oligarchia di Bruxelles da anni non ha fatto che integrare nell’Unione che staterelli nemici di Mosca, per ordine di Washington; adesso si può avere l’impressione che l’eurocrazia non aspettasse che l’abbattimento del Sukho in in Siria per aprire le porte ad un paese musulmano di 80 milioni di abitanti, che ha tenuto in attesa per 53 anni. E’ stata Angela Merkel ad ordinare l’accelerazione. Il motivo è, come si capisce, che la Turchia accetti di tenersi i rifugiati siriani, che la Merkel aveva chiamato. Per questo riceverà 3 miliardi annui, insomma saremo noi contribuenti europei a mantenere i profughi, che la Turchia si degna di tenere sul suo territorio. Erdogan ha usato molto accortamente le fiumane di rifugiati come mezzo di pressione, ma è la Merkel che li ha chiamati. Infatti, si legge sul giornale svizzero Le Temps, “La Turchia ha promesso la sua piena cooperazione all’Unione Europea nella gestione della crisi dei rifugiati. In contropartita, ha ottenuto lo sveltimento dei negoziati per la sua adesione alla UE. Ma già in un primo tempo i viaggiatori turchi saranno esenti da visti per soggiorni brevi nei paesi europei”: già in un primo tempo, ossia : subito, prima che sia conclusa la pratica di adesione. Inoltre “l’aiuto finanziario europeo destinato all’accoglienza dei rifugiati nel suo territorio sarà aumentato”. I capi di stato e di governo riuniti a metà ottobre hanno convalidato i negoziati condotti “in fretta” dal primo vicepresidente della Kommissione Franz Timmermans, il quale “era stato spedito d’urgenza ad Ankara per ottenere l’aiuto della Turchia nella gestione dei rifugiati. Era accompagnato dal Kommmissario Johannes Hahn, incaricato dell’Allargamento”. “Abbiamo bisogno della Turchia” La dichiarazione di Timmermans è stata: “Noi abbiamo bisogno della Turchia e la Turchia ha bisogno di noi”. La prima parte della frase andava completata: “Noi” ,gli oligarchi, abbiamo bisogno della Turchia per risolvere un problema che “Noi” e la nostra Padrona ci siamo causati. Prima di Timmermans, ad Ankara aveva fatto visita il presidente del consiglio europeo, il notorio Donald Tusk (quello che vuole i missili americani in Polonia contro la Russia) e aveva visto che il traffico di profughi, relativamente rallentato dalla cattiva stagione, sarebbe ripreso a primavera: “centinaia di migliaia”, sguinzagliati dall’accorto Erdogan. Che ne tiene 2,2 milioni di siriani e 300 mila iracheni in 25 campi. Dice di aver speso 6 miliardi in quattro anni per mantenerli, e ne vuole 3 da noi. Noi contribuenti. I “Noi” con la maiuscola hanno accollato la spesa a noi (con la minuscola). Il 18 ottobre aveva visitato Erdogan anche la Merkel, ci sono le foto dei due sui troni gemell, evidentemente per i ritocchi finali, da Califfa a Califfo. La Cancelliera voleva portare a casa l’accordo a qualunque costo (tanto i costi li accolla a noi), per cui non ha parlato ad Erdogan del fatto che aveva appena arrestato i giornalisti di Cumuryiet perché avevano rivelato, in modo veritiero che la Turchia di Erdogan fornisce armamento pesante ai tagliagole di Daesh. Con molto tatto, che di solito non ha né con greci né con ungheres, la Merkel ha evitato di chiedere chiarimenti sugli affari miliardari che il figlio Bilal Erdogan fa’ coi terroristi dell’ISIS, spacciando il greggio che rubano. Ancor meno la complicità dei servizi turchi (MIT) nella faccenda del gas nervino, lanciato su un villaggio siriano nell’agosto 2012, di cui fu accusato Assad e fece 1400 morti, un false flag con l’intento di dare alla NATO un pretesto per l’invasione. Sulle uccisioni di curdi, civili compresi, che Erdogan sta compiendo in questi mesi, un delicato silenzio. Di fatto la Germania è diventata complice del dittatore islamista, e ha reso complici tutti noi europei. Però, attenzione, Timmermans ed Hahn mica hanno scherzato. Sono stati duri nei negoziati: “Ankara dovrà dar prova della sua piena cooperazione, specie accettare di ricevere i candidati all’asilo che saranno respinti dalla UE. Perché al vertice, i dirigenti europei hanno affermato la loro volontà di accogliere i rifugiati siriani che fuggono la guerra, ma anche di accelerare il processo di ritorno dei migranti economici, specie quelli provenienti da Africa ed Asia”. Gli euro-oligarchi avevano fatto l’offerta anche ai paesi balcanici: soldi contro profughi. Quelli non ci sono stati, o che il prezzo fosse basso o che sono troppo piccoli per ingolfarsi di stranieri. I paddroni a tavola. Paghiamo noi il conto. I paddroni a tavola. Paghiamo noi il conto. Il presidente della Kommissione Juncker è stato subito d’accordo con la Merkel e vassalli centro-europei: “Con il vertice Ue-Turchia approfondiamo la partnership con uno dei nostri vicini più importanti e non solo perché abbiamo bisogno l’uno dell’altro, ma perché la Turchia merita non solo il nostro rispetto, ma anche il nostro sostegno”. Probabile allusione al sostegno contro la Russia. Stoltenberg, il capo civile della NATO, è stato più esplicito: “La NATO è pronta a difendere tutti i suoi alleati, compresa la Turchia, contro ogni forma di minaccia”. La Merkel poi ha minacciato i paesi dell’Est, restii ad accogliere i rifugiati che lei non vuole, di far togliere loro i finanziamenti europei, se continuano a rifiutarsi di riempirsi di pretesi siriani. Evidentemente, lei ha questo potere,da sola, senza consultarsi con gli altri membri della Unione Europea. Men che meno i popoli sono stati chiamati a pronunciarsi sull’entrata di una nazione islamica così popolosa, potente ed armata ed aggressiva, mentre manteniamo le sanzioni contro la Russia. Sempre di più questa Europa si manifesta come una forma di arbitrio autoritario di un’oligarchia senza legittimità, di dispotismo. Orientale, adesso. 
Maurizio Blondet

Si chiude una porta (???)

E si apre il portone.. elettorale. Pizzolante da Taranto è uno dei 40 "giuda" parlamentari che sostengono Renzi, secondo l'affettuosa ricostruzione del Cavaliere, loro e "suo" nume tutelare. L'intervista al Fidatissimo Carlino del parlamentare locale eletto con i voti pidiellini e della destra riminese, ha prodotto nel Pd una scossa tellurica di stampo gigantesco. Simone Bertozzi ha posato il calice stupito, Juri Magrini segretario piddino in quota MM è stato costretto a riportare pubblicamente quanto espresso in privato da Melucci, liberatosi nel frattempo dall'ingombrante fake Parmeggiani. Già la certezza di andare al ballottaggio con un personaggino leggermente (ancora) impolverato come Gnassi, non mette di buonumore la maggioranza. Stanno riesumando i resti coronarici sparsi per la Città. Oltre al moscone di Bertino questa volta occorrono anche le truppe cammellate sopravvissute ad un devastante infarto politico. La chiamata alle armi è totale: dai civivo, alla scuola, dipendenti..pubblici, immigrati e operatori della spiaggia garantiti da Pizzolante che Bolkestein non riuscirà ad arrivare fino a Rimini. Attenzione non fate lo sbaglio di sottostimare le "armate" ciellino-conservatrici che l'enneciddino può portare. Intanto i "bagnini" (non sono pochi) in una competizione che si giocherà sul filo del rasoio giudiziario sono tutti per lui, dopo che gran parte del Pd li ha mollati. O fatto finta. Magrini giura ma non spergiura fedeltà a Gnassi, l'unico candidato possibile al momento e riesce perfino ad aggiungere che i "programmi" del Pd e quelli di Quentin..Tarantino sono diversi. Non si riesce a capire dove e come dal momento che hanno amorosamente "inciuciato" per venti anni. Provate a leggere la composizione, compresi gli addetti stampa, degli organi di gestione nelle nostre infrastrutture ancora operanti ma piene di debiti. Vedrete come abbia funzionato la Stanza di Compensazione inventata da Cagnoni. Solo per il Trc faranno fatica a trovare uno disposto a farsi...

Spazzatura

Ieri mattina nella consueta passeggiata domenicale fino alla ..Ruota condonata e smontabile, ho intravisto emergere da uno dei cestini della carta sul lungomare (minore) di..Viserba, un giornale. Una volta letto da tutti (quasi) i riminesi ed oltre. Aveva splendidi compilatori, alcuni eccelsi, formava e frustava opinioni e coscienze, svolgendo (naturalmente) una funzione critica nei confronti del Partito egemone e dei suoi rappresentanti istituzionali. Si chiama ancora Resto del Carlino. Mai come oggi il titolo (almeno) è veritiero. Cosa è cambiato nel frattempo per modificare i geni "petroliferi" molto neri del giornale bolognese? Intanto esiste scandalosamente e solo in Italia la stampa pagata dai nostri denari, poi è nato il Partito della Nazione non solo quella di Firenze. Un ibrido che funziona con i resti dei resti dei rimasugli del Pci ma come energia prevalente possiede la democrazia cristiana nella versione più indecente. Insomma parlo di Renzi. Nelle pagine locali, l'ironico (?) Pungiglione imperversa, detta la linea e sentenzia, aiutato dai tanti cretini che per un titolo o peggio una foto sono pronti perfino a...parlare. I nemici della comica ape ammiraglia sono gli avversari di Gnassi.  La Tosi è dipinta coma la Salah del Trc. Il migliore progetto, dopo il Palas, espresso dai sodali piddini. Nella pagina che usciva dal cestino si poteva leggere però un'amorevole "carognata" su Carlo Parmeggiani alias Melucci. Per qualche mese hanno imperversato sul web locale le analisi molto veritiere e corrette del "Carlo" che noi (io) per primi abbiamo subito accostato a Melucci. Non ci voleva molto. Erano troppo precise e circostanziate. Non potevano essere ne di Giordano tanto meno di Zucchi. Sono badanti serie, non spie dall'interno e poi conoscono solo quello che insegna loro Gnassi. Il Pungitore di professione ironizzava sulla "scomparsa" dal web di Melucci in versione fake, attribuendola alla paura di perdere il posto "promesso" in Fiera, appena si libera, dopo soli 23 anni, dell'attuale bravissimo presidente, edificatore però dei debiti del Palas. Li volete votare ancora? Noi vi proponiamo un'alternativa, ha le potenzialità migliori. Sono correggibili, non compromessi. Prendono "sbandate" madibiane, molto meglio però di quelle gnassiane su pista. Insomma votate per chi volete ma non per quelli che vuole il Pungiglione.

Pruccoli, Rossi e l'Irritazione da Grillino

Avete sentito? Giorgio Pruccoli e Nadia Rossi, i segnaposto del Pd Riminese in Regione, sono estremamente frustrati dall’attività grillina. Non riescono a capacitarsi di come, pur essendo membri del partito di Maggioranza, vengano sistematicamente surclassati da un’opposizione composta da sole 5 persone. Il segreto, ovviamente, sta nel lavoro, ma non ditelo mai ad un piddino.. se no ci rimane male. Loro sono nobiltà politica, come ha avuto modo di constatare il Consigliere Sensoli la quale si è recentemente presa dell’inelegante per aver ribadito, in diverse occasioni, il peso avuto nell’affaire Nova Feltria. Pare (e dico pare) che sia proprio questo il motivo del reiterato astio da parte dell’Assessora mai sostituita e dell’ininfluente Pruccoli. Ricapitolo brevemente per quelli che si sono persi le precendenti puntate. Con il sistema spartisci debiti, più comunemente noto come Area Vasta, il Partito Democratico (o chi per lui) ha combinato una serie di leggerezze organizzative che stavano portando alla chiusura di diversi presidi fondamentali per la Sanità pubblica, come l’ospedale di NovaFeltria. Bisogna capirli… trovare un posto a tutti i dirigenti è impegnativo, non è che si può pensare anche alle reali esigenze delle persone. In una partita consiliare molto tesa fu proprio Raffaella Sensoli a mettere all’angolo il PD con l’escamotage del Decreto Balduzzi, che consente a zone particolari di tenere aperto il punto ospedaliero, nonostante ci siano dei dirigenti che devono portare il pane a casa. Il colpo per le figure minori, tra cui appunto Pruccoli e Rossi, fu molto duro perché rivelò la loro condizione di vacuità. Tra l’altro in quel consesso l’ariete Sensoli strappò l’applauso a scena aperta del pubblico rimasto ad ascoltare e l’ammirazione del Presidente Bonaccini direttamente nel discorso di capitolazione. CatturaTutto ciò è storia, non sarebbe nemmeno da tornarci sopra, ma quando i due sopracitati rappresentanti del PD si prendono un’intera pagina del Corriere per dire che i “grillini” sono irritanti, perché si prendono tutti i meriti , beh… noi di Citizen ci prendiamo anche dell’House Organ pur di sottolineare quanta inadeguatezza i Democrat abbiano mandato in Regione ad occupare non una poltrona…. Ma uno scaldasonno. Apro una piccola parentesi. Non ce l’ho con il giornalista che si è preso l’ingrato compito di compilare l’articolo. Capisco che dovendo riassumere l’anno di lavoro di Rossi e Pruccoli l’unica cosa che valeva la pena di riportare fosse la loro intolleranza al grillino. Però alla fine dell’articolo poteva almeno mettere l’anamnesi dei pazienti. Se non dispiace a nessuno lo faccio io. L’irritazione da Grillino si manifesta in età adulta quando ci si accorge di essere politicamente ininfluenti. Usualmente il considerare i grillini tutti stupidi favorisce l’insorgere di un forte prurito alle natiche. Altri fattori che possono favorire e/o aggravare l’insorgere del sintomo sono: le segreterie di partito che ti ricordano come, pur di mandarti in Regione, hanno costruito Fort Knox la dove i Ci.Vi.Vo tenevano due pale e un taglierba. Il Conto della stampa di volantini patinati superlusso, con tanto di profilttico in cellophane, usati durante le elezioni, nonostante tu avessi dichiarato anche al fruttivendolo che stavi facendo tutto in economia (come i grillini). L’unica cura contro l’irritazione da grillino è smetterla di atteggiarsi a Marchesi del Grillo ed accettare con serenità i limiti della propria cultura politica. Una nota sui miti e le leggende dell’irritazione da grillino: Gli aggettivi tipo “inelegante” e “irritante” non sono la cura, anzi mettono in evidenza quanto forte sia il prurito.
 P.S. La cosa pi stupida che fa l’invidioso è lodarti senza saperlo. 
@dado cardone Citizen

domenica 29 novembre 2015

Qualcosa suonava sospetto..

Oggi forse abbiamo capito il perché dell’insistenza quasi maniacale del PD e di Gnassi riguardo le piste ciclabili e ovviamente le biciclette. Ieri il senatore del Partito Democratico Marco Filippi ha presentato un emendamento nella legge di stabilità per istituire la targa e il bollo per le biciclette. Come nel glorioso “Ventennio”. Potrebbe sembrare una “bufala” ma non lo è. Lo stesso senatore Filippi ha spiegato che il suo emendamento, gettito a parte, servirebbe per combattere la “criminalità e l’abusivismo commerciale” (???). Così è anche se non vi piace. 
 Woland

Le parole da ricordare nel 2016: Bail In e Montreux

Dopo l’abbattimento del Sukhoi 24 russo, fonti diplomatiche sempre più insistenti, parlano di “recesso” della Turchia dalla Convenzione di Montreux. Praticamente sconosciuta ai più, questa Convenzione è una dei cardini della pace mondiale. Permette il transito delle navi russe verso il Mediterraneo e consente la permanenza delle “navi nemiche” (leggi: americane) nel Mar Nero solo a rotazione. La notizia deve avere un qualche fondamento se è vero che quasi tutti i giorni degli accenni se ne trovano sulla stampa russa, sia quella destinata all’interno, sia a quella “internazionale” cioè Russia Today e Sputnik. Se la Turchia facesse questo passo la guerra sarebbe inevitabile. Infatti le basi russe in Siria sarebbero rifornibili, e non facilmente, solo facendo un giro dall’Iran. E’ la soluzione comunque, quella della chiusura degli “stretti” dei Dardanelli, del Mar di Marmara e del Bosforo, chiesta da Washington e alla quale possono assistere solo, sia pur sbigottiti, i “vassalli” europei. Comunque cari lettori oltre a “Bail In” per il 2016 ricordatevi anche questo nome: “Montreux”. Buone feste. 
Woland.

Fine della corsa...Bolkestein

Cercando Rai Yo Yo per le nipotine, mi sono imbattuto in una delle tante trasmissioni pubbliche "marketta", credo si chiami Rai..Parlamento. La cosa poteva essere perfino seria, parlavano dell'attività (?) del Parlamento Europeo con particolare riferimento alla Direttiva Bolkestein. La presenza in contemporanea di tre illustri luminari demaniali come Pizzolante, Arlotti (S.Ermete) ed un 5 Stelle di cui non ho capito provenienza ne identificazione, fortunatamente non era Affronte. Pregherei il candidato Ghinelli di non rivelarmelo, in pochi minuti ha rimesso in discussione le mie deboli certezze. Capisco che sono nuovi ma...così impreparati, presuntuosi, non è obbligatorio. Mentre i tre arzigogolavano amene stronzate ed invenzioni, la commissione Bilancio del Senato ha bocciato tutti i 14 emendamenti delle Associazioni Balneari. Da quelli che volevano la sdemanializzazione alle richieste di proroga per le concessioni fino al 2050 come i mutui di Gnassi. Il governo si trincera dietro la sentenza della Corte Europea, prevista per il 3 dicembre. Deve "decidere" se vale la Legge... Europea che prevede i bandi entro il 2015 o quella Italiana che ha spostato arbitrariamente questo termine al 2020. Non accettiamo scommesse sul risultato, accompagnato dalle usuali sanzioni per l'Italia. Qualsiasi cittadino con un bignami giuridico in tasca scommette sull'annullamento della solita furbizia all'italiana. Questa è la cronaca sconfinante nel ridicolo, con rappresentanti istituzionali che per non farsi inseguire dalla corporazione demaniale concedono al..Sun, delle ragioni che non sono in grado di garantire. Anche Affronte si è accorto di quale sia il livello della discussione in atto. Sei bravo se dai loro ragione. La soluzione sarà il solito pastrocchio, che diventa comunque il minore dei mali. Per scoprire il giochino, i miei esperti dicono di guardare quello già avvenuto con le concessioni autostradali, banche, ma soprattutto nel campo dei servizi, Il gigantismo di queste aziende pubbliche o private che siano, diventa lo strumento per gare ...finte. Qualcuno a dire il vero mi ha anche giustamente preso in giro. Rammentando che se si volessero fare le cose seriamente sarebbe bastato adottare una mia vecchia proposta riguardante..Hera. Si proceda ad una netta divisione tra raccolta e smaltimento, affidando la prima, attraverso una gara, ai tanti padroncini, mentre lo smaltimento rimane alle infrastrutture pubbliche. Premiando od incentivando la raccolta differenziata. Usando bandi e gestioni private non monopoli, avremo un notevole miglioramento del servizio e..bollette meno care. 

PS Cari cittadini mentre osservate il mare di stelle e stelline che anche quest'anno e per l'ultima volta Gnassi vi riversa, pensate anche al Bail In che presto pioverà dal cielo bancario..riminese. Un "assist" come quello di Pizzolante permetterà (giustamente) ad almeno una quindicina di..Ghinelli di essere eletti. Tre posti però sono dei madibiani di Cardone

Le Tabelline del Trc

Ho letto più o meno dettagliatamente le tabelline che l'ing. Dal Prato ha sciorinato in conferenza stampa. Dire che quei numeri hanno la forma dell'acqua credo basti per non entrare nel merito degli algoritmi che li hanno determinati. Vecchio trucco burocratico quello di sommergere di numeri e previsioni una proposta che non si vuole accogliere. E così, neppure tanto velatamente, l'ing. Dal Prato per sfuggire alla questione centrale che come tutti sanno sosteneva la richiesta di variante proposta dal Comune di Riccione ha fatto la cosa più semplice che poteva fare, l'ha completamente ignorata. E da burocrate di vecchio lignaggio ha sommerso tutto e tutti con numeri e cifre per evitare che venisse minimamente fuori. Infatti nella presentazione della lunga relazione che dicono sia composta di oltre 100 pagine zeppe di numeri, figurine e prospetti, non ha mai minimamente riportato il motivo vero che sta dietro la richiesta di variante proposta dal Comune di Riccione, che come ormai anche i bambini dell'oratorio di San Clemente sanno, aveva ed ha una sola finalità. Voleva evitare che un muro di cemento armato devasti per sempre la città. E allora, quelle tabelline da imbonitore sagace dicono davvero poco, perché può anche darsi che grazie a quei numeri un filobus potrà risparmiare 5 minuti nel suo percorso tra Rimini e Riccione, così come può anche darsi che farlo scendere a raso, avrebbe comportato la modifica di un pezzo del progetto con, ammesso e non concesso, anche una ridefinizione dei costi. Può anche darsi tutto questo, ma quelle cifre e quelle tabelline non giustificano ne rendono plausibile agli occhi della città e dei suoi cittadini l'assurda oscenità urbanistica ed ambientale di quel devastante muro che tutti, ma proprio tutti, considerano una scelleratezza che devasterà la città per sempre. Non bastano i suoi numeri di per se aleatori come tutti sanno. Non basta la sua determinazione da burocrate tutto d'un pezzo, ma e' su questa questione che l'ing. Dal Prato e' sfuggito alle sue responsabilità. E lo ha fatto con la consapevolezza poco nascosta che a lui se quel muro distruggerà la città poco importa. L'importante è che quel filobus arrivi in orario. Lui è un tecnico e qualcuno gli ha detto di costruire un sistema rapido e veloce che possa collegare Rimini a Riccione in 23'e 24". Tutto quello che può ostacolare il suo progetto va rimosso, non considerato, escluso, tolto di mezzo e se per quei 24" in meno è necessario buttare una colata di cemento armato nel cuore della città, lo fa senza pensarci un secondo. Non è un problema suo il rispetto urbanistico e ambientale, non è un obiettivo suo il futuro equilibrio di gestione, non è tra i suoi compiti il rispetto di una città e il consenso dei cittadini. Queste sono cose della politica. Lui esegue quello che la politica gli ordina. E se la politica non e' capace, se la politica e' immobile e assente, allora gli ordini li da' lui alla politica. Tanto per farli stare buoni e al caldo basta poco. Bastano solo "robuste motivazioni".
Alberto Nardelli

L'estate 2016 della "città dei morti" e dei "bail in"

Una delle poche curiosità che ci è rimasta in questa città di Rimini (morta) ma che gioca in Champions League è come sarà l’estate 2016. L’abbiamo chiesto al Cancelliere che l’aveva già definita, insieme al 2015 “l’ultima”. Questo nel 2013. La sua risposta non ci ha sorpreso, ma vale la pena riportarla:
“Caro Lugaresi il 2016 sarà davvero l’ultimo anno per la nostra “ex capitale” ora “città morta”. Verranno al pettine infatti tutti i problemi che sono esplosi ma si sono manifestati solo parzialmente nelle sia pur disastrose annate 2014/2015. 1) Mancanza totale del turismo russo. La crisi con la Russia è esplosa durante l’estate 2014. Quindi questa ha, sia pure solo in parte, beneficiato del turismo moscovita. 2) L’estate 2015 invece è stata davvero pessima ma ha “goduto” del favore di due fenomeni eccezionali e irripetibili: cento giorni continui di sole e gli ultimi soldi degli italiani. Infatti Rimini è rimasta una meta turistica puramente nazionale come dice anche il pur “allineato” professor Gardini. Nel 2016, statisticamente, è praticamente impossibile che si ripeta una situazione metereologica come quella del 2015. Inoltre, nonostante le ormai spudorate bugie dell’Istat, la situazione economica degli italiani è sprofondata. Dubito che anche quei pochi brandelli di ex classe media possa permettersi una vacanza, sia pure a Rimini. Inoltre non dimentichiamo che nel 2016 pioveranno fallimenti bancari a go go con conseguenti bail in. E se per quest’anno, per ragioni familiari, il governo Renzi ha salvato alcune banche, questo non potrà avvenire negli anni prossimi. Tra l’altro i salvataggi bancari di questo fine anno sono molto particolari: si sono addossati allo Stato oneri enormi ma solo per salvare i correntisti di Banca Marche, Banca Etruria ecc. ecc.. I piccoli azionisti e gli obbligazionisti sono stati massacrati fino all’ultimo euro e sino all’ultimo uomo. Chi voglia informarsi, digiti su Google “Banca delle Marche” e capirà cosa succederà l’anno prossimo in scala extra size. Anche molto vicino a noi. A buon intenditor poche parole.”
Woland

Si può immaginare ??

Ma si può immaginare che il riminese medio, il bracciante lucano, la casalinga di Voghera, il pastore sardo qui immigrati per sfuggire alla miseria, alla routine o attirati dalle luci della città - raggiungano il centro storico dai Padulli, da Corpolò, da Villa Veucchio in bicicletta?? Il riminese si sposta in auto, questo è un dato, non è la city questa, la città si sviluppa per estensione come osservò Fuskas per esempio, e non verso il cielo, non c'è metropolitana, non ci sono grattacieli, non ne puoi cambiare le abitudini 10 km li fai in macchina a Rimini 99% delle persone - eliminando parcheggi e restringendo la carreggiata facendo ciclabili ovunque che spostano 1 su 1000 a Rimini città dal clima mite peraltro, ma fresca, fredda, molto freddo, piovosa, umido 6 mesi all'anno?? Quindi il ciclista lo tuteli PRIMA DI TUTTO PIAZZANDO VIGILI e facendo rispettare la segnaletica, limiti (multando e stramultando le auto che si muovono, non quelle ferme!) visto quanti ne muoiono. NON dimezzando la carreggiata come stanno facendo su via Saffi e come comunicato stampa d'oggi restringendo via Marecchiese! In questo modo alimenti i sospetti di CHI RITIENE CHE IN REALTA' STAI CERCANDO DI FAVORIRE IL NUOVO CENTRO COMMERCIALE che nascera nell'area ex Fiera, bloccando tutte le vie salvo quelle che ivi conducono gli automoblisti! E perchè non lo fanno su via della Fiera un bel "fila dritto"- non ti curar di loro ( Acquarena-Conad) ma guarda e passa?? Scusate se entro nel personale e nel particolare, ieri mi hanno sanzionato in piazza Malatesta: c'erano una schiera di Vigili quanti non credevo fossero mai nati che multavano auto a decine: hanno messo un inspiegabile divieto-rimozione a ridosso dello steccato che delimita il cantiere Galli: che senso ha?? Le auto "umiliano" anche la recinzione del cantiere forse?? Allora mi getti la maschera: ti interessa soltanto che ivi parcheggiare diventi tabù! Se elimini ex abrupto un enorme parcheggio toccherà avere indulgenza almeno inizialmente, non tolleranza zero e farne uno lì vicino! Invero ribadisco: tutti questi interventi hanno come unico scopo indirizzare il traffico auto verso il centro commerciale da ben 2500+2500 mq che nascerà: come possiamo fidarci di chi amministra in questo modo: spara bugie a raffica sulle ragioni di quello che fa ti dice che è per questo e quello ed invece, tutt'altri motivi. Prossimi passi dunque: senso unico su via Saffi, Marecchiese. Circonvallazione, Bastioni e forse anche Borgo san Giovanni. 
 Alex Zobeta

sabato 28 novembre 2015

Il record di breve durata

Abbiamo appreso oggi, da uno dei siti Web di osservanza “sindacale e Piddina”, che il record del preservativo più lungo del mondo (quello di via Saffi) durerà pochi mesi. A Marzo, secondo il sito in questione, dovrebbe partire un vero budello “monstre” di poco meno di due chilometri per restringere la carreggiata di Via Marecchiese/Via Valturio e così “chiudere” definitivamente il Centro alle auto. Ovviamente con la scusa dell’ennesima pista ciclabile che dal Montefeltro permetterà ai cittadini di venire comodamente nel Centro di Rimini in bicicletta... . Per tutti gli eredi di Bartali una notizia fantastica, per gli altri un po’ meno. Ottima invece per le bande che già infestano il Centro Storico e che potranno in tranquillità, per dirla con la Bibbia: “crescere e moltiplicarsi” senza tanta gente attorno.
 Behemot

CS M5S BIM

La logica del bimbo che porta il pallone e pretendere di fare sue le regole, o se lo riporta a casa. A proposito di incomprensioni e rispetto, resto allibito dal comunicato della maggioranza uscito il 27/11 a riguardo della spiacevole situazione venutasi a creare nella commissione del 24/11/15. E' interessante notare che si parla di incomprensioni e rispetto delle regole, chi ha scritto l'articolo pare non avere neppure letto il verbale della seduta di quella commissione, ma andiamo per ordine. In primo luogo non vi sono leggi che impediscono a un consigliere nell'ambito del suo mandato di registrare commissioni, di conseguenza non si può dire che non rispettiamo le regole. Inoltre, ci risulta che una sentenza del 2003 del TAR legittima registrazioni per uso personale dei consiglieri, mai abbiamo ed ho pensato di divulgarle, o usarle per altri scopi, anche in questo caso riteniamo quindi di non avere fatto cose illegittime. Secondo; se alcuni componenti della maggioranza, nel caso specifico il Presidente di commissione Territorio Alessandro Berardi decide di annullare la commissione non è certo compito mio spiegargli quello che dice il Segretario Generale del comune di Bellaria Igea Marina. Mi spiego meglio, dice il verbale della seduta scritto da Berardi peraltro, “Il Segretario Generale Dott. Fricano, dichiara che il presidente, fino a quanto non ci saranno regole in merito, come direttore dell'assise decide come comportarsi in merito alle registrazioni e al proseguimento. Il presidente scioglie la seduta.” Di fatto se Berardi avesse voluto fare la commissione o avesse compreso le parole del Segretario, secondo quanto indicato dal Segretario Dott Fricano, sarebbe stato sufficiente chiedere di non registrare, e nel rispetto delle regole non avrei insistito oltre, come fatto nella commissione del 27/11/15, pur verbalizzando nella commissione del 27/11 seri dubbi sull'impedimento impostomi, dando per senso di responsabilità, precedenza a una discussione e un approfondimento più ampio e condiviso. Vi sono all’interno della maggioranza alcuni consiglieri e lo stesso presidente del Consiglio Comunale Giorgetti, che si sono sempre approcciati con mentalità aperta e modi corretti, che hanno inteso dialogare con il 5 Stelle senza pregiudizi o preconcetti, altri, purtroppo, palesano una preclusione al dialogo così evidente che solo accennando alla registrazione delle commissioni, (che ricordiamo essere pubbliche), si alzano offesi e indispettiti/e, disertandole e impedendo ogni forma di dialogo. Se sotto un profilo politico ci viene rimproverato di aver fatto di questa maggioranza un unico fascio, non possiamo non far presente, che all’interno di questa maggioranza, vi siano persone che in virtù del loro ruolo insistono ad esprimere una certa prepotenza nel tentare di imporre a priori la propria volontà, rifiutando quell’aspetto democratico legato al dialogo, esattamente come dimostra il verbale appena citato. Non sta a noi spiegare certi atteggiamenti all’elettorato, questa è la tangibile prova dell'approssimazione di alcuni membri di questa maggioranza, in fatto di scorrettezza, mancata osservanza delle regole e incomprensioni, non siamo noi il problema! Si allega copia del verbale a scanso di equivoci.

Champions League

Il Sindaco di Rimini ha detto che la nostra città gioca nella Champions League mondiale mentre Riccione in Terza Categoria. Infatti Armani, che notoriamente non capisce niente, ha chiuso il negozio di Rimini e ha trasferito tutto a Riccione. Però da noi sono rimaste delle squadre comunque di ottimo livello, le citiamo a memoria tra le tante: “Gli Accoltellatori della Pescheria”, “Gli Scippatori di Via Cairoli”, “Gli Accoltellatori del Pronto Soccorso”, “I Ladri di Biciclette del Borgo San Giovanni” e tante altre. In questo campo giochiamo davvero in Champions League.
Behemot

Piccoli burocrati crescono...

Non c'è Paese al mondo dove un piccolo potente burocrate in pensione abbia il potere di condizionare a suo piacimento una scelta politica che ha effetti devastanti per una città e per il suo territorio. Solo in Italia succede. È l'effetto di quel patto sventurato che lega da decenni in questo territorio la classe politica per sua stessa ammissione sempre più mediocre e una struttura burocratica resa sempre più forte, fino all'arroganza, proprio dall’inferiorità del ceto politico. Via via diventato schiavo dei dirigenti e dei funzionari, gli unici capaci dentro questo meccanismo infernale di assumere una decisione e poi a loro giudizio di interpretarla. Un servaggio, come è noto, pagato caro: non c'è Paese al mondo dove un burocrate guadagni con l'aggiunta della prebende legate a varie consulenze esterne il triplo di un Sindaco e quasi il doppio del presidente di Regione. E’ una riflessione che va fatta e pure in fretta. Perché coinvolge le scelte che servono per emancipare da questo imbarazzante servaggio la nuova classe politica che governerà nei prossimi anni questo territorio. 
Alberto Nardelli

M5S Santarcangelo

CONSIGLIERE STRANIERO AGGIUNTO – L’INTEGRAZIONE FÀ LA FORZA
Nel prossimo consiglio comunale porteremo una mozione che riguarda un tema quanto mai attuale in questo periodo, quello dell’integrazione. Quello che proponiamo è l’istituzione, anche a Santarcangelo, della figura del ‘Consigliere straniero aggiunto ’ , una figura già oggi presente in molti comuni italiani, sia di grande entità come Roma o Napoli, sia in realtà più piccole, come Enna, Martinafranca, Jesi, Ascoli Piceno. Oggi nel comune di Santarcangelo risiedono stabilmente più di 1800 persone di origine extra comunitaria, quasi il 9% della popolazione, e ricordiamo che per ‘extracomunitaria’ si intendono anche svizzeri, americani, indiani, sammarinesi… Persone che hanno qui residenza, lavorano, e pagano le tasse, persone che vengono da uno dei 200 paesi del mondo che non fanno parte della comunità europea, e per questo motivo non hanno diritto di voto, né possibilità di candidarsi ad una carica istituzionale. Fra questi ci sono imprenditori, liberi professionisti, medici, operai, che svolgono la propria attività nel rispetto delle regole e con onestà, ed è a questi soggetti che ci vogliamo rivolgere, in quanto vorremmo che anche loro potessero avere una voce all’interno della nostra amministrazione. La figura del Consigliere aggiunto ha proprio questa funzione, un soggetto eletto dai cittadini extra cee, che ricordiamo, non avrà diritto di voto in Consiglio, ma avrà altresì pari dignità rispetto agli altri consiglieri e diritto di parola, oltre che la possibilità di partecipare a tutte le commissioni e agli altri organi istituzionali, dove potrà portare osservazioni e proposte. Una proposta di questa portata sicuramente porterà discussioni e polemiche, e a chi già oggi ci accusa di fare una proposta ‘populista’ e con l’unico obbiettivo di acquisire nuovi voti, ricordiamo con molta semplicità che i diretti interessati dalla mozione non hanno diritto di voto, e che non ci sono elezioni in vista a Santarcangelo.

Fellini: stiamo ai fatti

Parto da questa affermazione, sarebbe la regola del mondo. Chi è nel torto gioca a fare confusione. Il comunicato del Sindaco, gettato come aeroplanino e raccolto dalla finestra (prospiciente) dell'ammiraglia informativa è il tipico esempio. Un tentativo (goffo) di inserirsi nella folta schiera dei martiri su pista. Sembrava l'unico a non essere "informato" della richiesta della Procura. Succede ad avere troppi domicilii. Sarebbe stato bello se il messo l'avesse consegnata in Consiglio Comunale come fecero al Banana con il famoso avviso di garanzia (?) a Napoli in pieno G8. Fu il primo avvertimento della tonnellata rovesciata addosso dalle Procure di..Repubblica. Adesso hanno smesso, è la stampella di Renzi. Non fate però gli spiritosi dicendo che le probabilità che Gnassi fosse in..Consiglio erano poche. Le lentezze della giustizia alle volte sono incomprensibili. A Rimini non riesco a capire quale atto fosse più urgente. Tanto più che l'impianto accusatorio è stato (tutto) confermato. Smetto, non sono obiettivo, ho già pagato da ..innocente. Sarebbe stato corretto politicamente se il processo si fosse svolto od almeno iniziato prima della tornata elettorale. Adesso non rifate gli spiritosi dicendo che la giustizia non guarda l'orologio della politica. Vanno pure emarginati (ci pensano le badanti informative) i tanti (?) che la vedono come un occasione per leggere il cognome accompagnato perfino dal nome sui giornali rimasti. Potrei vantarmi di essere stato il primo (solitario) ad aver denunciato gli improbabili bilanci del Fellini. Allora La Voce per scaricare eventuali richieste risarcitorie si trincerò dietro il nostro Blog annunciante il probabile disastro. Ho scritto più volte, a dispetto di quello che dicono i fantasmini piddini che non reputavo "scontata" la candidatura di Gnassi. Oggi dipende molto da quello che "prevedono" gli avvocati. In questo caso a differenza delle ciclabili ha scelto il meglio sulla piazza. La scelta è stata Strutturale direi perfino Strategica. Rimane il comportamento delle forze politiche d'opposizione. Non solo è doverosa la richiesta della costituzione di parte civile. Dovrebbero riempire un Trc di associazioni politiche, categoriali, sportive, festaiole, imprenditoriali, perfino i civivo dovrebbero aggregarsi alla richiesta. Sono certo che la compagnia dell'inciucio non vede l'ora di preparare e..votare la delibera di costituzione. Mi piacerebbe anche sapere cosa pensa il Pd, in particolare i consiglieri che la dovrebbero .,.respingere. Ne conosco solo uno che può sostenere (economicamente) la futura ma certa richiesta della Corte dei Conti. Un consiglio: ammalatevi.

venerdì 27 novembre 2015

Fluctuat Nec Mergitur

“È sbattuta dalle onde ma non affonda” questo è il motto della città di Parigi che pochi conoscono. Dopo il cordoglio, “la rabbia e l’orgoglio“ in tutta Europa stanno addensandosi venti di guerra . E con lo slogan “siamo in guerra” tutti a urlare : “ Bush, Saddam siete dei Boia! Ah no, scusate lì eravamo nel 1991 desert storm, proseguito nel 2001 con ground zero e Bin Laden. Ora l’Occidente si è destato nuovamente dalle sbornie e dai vernissages descritti sguaiatamente in Festa Mobile di Hemingway, libro simbolo della Parigi che vuole dimenticare, dall’offesa ricevuta dal terrorismo arabo a spese di inermi cittadini, come risultato di venti anni di esportazione della democrazia USA. Vada per Hemingway con la sua Parigi Festa Mobile romanzo incompleto, postumo, simbolo della attuale Parigi che vuole andare avanti, che personalmente non ho mai trovato esaltante, ma si dovrebbe dimenticare o al contrario, ricordare, queste atrocità, scolpendola nella pietra ? E non mi riferisco solo alle innocenti vittime parigine,ma anche alle 170 mila, per lo più bambini, vittime di Boko Haram in Nigeria, oppure il centinaio di giovani cristiani decapitati nel campus keniota da Al quaeda il 2 Aprile o alle 224 vittime russe dell’aereo abbattuto sul Sinai , ai civili siriani, tunisini, iracheni, e non da ultimo agli sfigati abitanti di Raqqa. Intanto i patrii politici sturmtruppen, interventisti, nazional-consociativisti coalizzati all’unisono grido di : “ bombardiamo l’Isis”, hanno capito finalmente che non si tratta di una città araba, ma del più grande gruppo terroristico che usa tecniche di propaganda occidentale per arruolare adepti e guarda caso proprio in quella Bruxelles, cuore pulsante della “finta” Europa unita, che hanno trovato nell’abusivo fiorentino, il risolutore, il negoziatore, di questa Italia smarrita e spaventata da un orrore senza fine, con lo slogan “ più cultura meno paura”. Ecco allora che cadranno a pioggia, solo per i più fortunati quelli nati nel 1997, “ gratta e vinci “ da 500 euro, così che si possa concretizzare il loro sogno che so, di un abbonamento per youporno. Mentre per il comparto sicurezza viene rispolverato il famigerato obolo di 80 euro, forse per incentivare vari corsi tipo :“ tecniche di disarmo con il punto croce e il macramè. Ricordiamo all’italico statista-premier che solo pochi giorni fa, (che come tutti ora parla di attacco all’ umanità) era in Arabia Saudita a celebrare gli appalti raccolti presso il regime islamico più integralista, più legato all’ Isis, ll più tenace sostegno di tutte le forme di estremismo jiadista del mondo, e nessuno, degli odierni replicanti, ha avuto il coraggio di dire una sola parola per ricordare (al pinocchietto, come a tutti gli altri) che il denaro, a dispetto dei proverbi, spesso puzza eppure tanto. Che poi, non sarebbe più facile dire: "fuori le nostre aziende dagli Stati islamici"? Vediamo poi chi si batte contro le lobby delle multinazionali occidentali! Qualcuno degli “smemorati” italiani poi, e ci metto dentro pure il cotonatissimo e taciturno Presidente della Repubblica dichiarando in perfetto stile Flavia Vento, che “...vogliono rubarci il nostro modello di vita...”, si è dimenticato che ci sono aziende e banche italiane che commerciano in armi con Stati in guerra e che l’emiro del Qatar è diventato proprietario unico dei 290mila metri quadrati a Porta Nuova a Milano, e nel 2012 de l'hotel Gallia e la maison Valentino assieme al marchio Missoni, con annessa Costa Smeralda in Sardegna …..devo continuare? Ma nessun problema tra qualche giorno la maggior parte degli indignados assumerà la pillola blu di Matrix riabbracciando l’oblio , tanto quella rossa è stata assunta dalla Turchia impegnata nel contrastare la triplice Alleanza , speranzosa di poter beccare il “nuovo” arciduca d’Este Francesco Ferdinando. L’INNOMINATO

Ma che begli alleati che abbiamo (!?)

Divaghiamo un po’, come ci insegna il Carlino, ma non troppo. Secondo Amnesty International oggi, venerdì 28/11/2015, in Arabia Saudita dovrebbero essere eseguite 50 esecuzioni capitali per decapitazione. Fresche fresche. L’organizzazione umanitaria fa le sue considerazioni anche perché con quelli di domani si dovrebbe superare il record del 1995. Noi facciamo le nostre: l’Arabia Saudita, il suo socio Qatar e “l’amico Turco” sono nostri strettissimi alleati e grandi amici dei diritti umani. I nostri media non dicono una parola su quello che veramente fanno e contemporaneamente scatenano la loro rabbia contro Putin e i russi. Ricordiamo solo che i 50 decapitandi di domani sono quasi tutti condannati per “terrorismo”. Il che, in Arabia Saudita nostra alleata, nostra cliente di armi e notoria patria della libertà significa: “oppositore politico”. Siamo veramente uno Stato indipendente e che ha gli alleati che si merita. 
 Woland.

On Ice

Il Pd "tiene" il Sindaco di Rimini in frigo, On Ice. L'ultima "pavonata" in attesa del ritardato giudizio penale sull'associazione che ha per anni guidato il Fellini e la..Città, è una pista da ghiaccio in Piazza Cavour, divisa amorevolmente con il Carlino. Nelle serate e qualche volta al pomeriggio è concessa d'obbligo alla delinquenza assortita. Per ricambiare il favore di potere pattinare e scrivere o anche il contrario, i sodali giornalisti parlano d'altro. Le distrazioni per l'ormai sparuta massa di leggenti e credenti sono il Sindaco Tosi, le imprese erotiche dei vescovi ed il.. Cocorico. Tutti argomenti che nella nostra città abbiamo doppi e tripli, inflazionati. Ci vuole un bel coraggio unito ad una poderosa faccia tosta. Azzarda, sempre il Carlino, anche una previsione giudiziaria: il processo si "avvierà" prima delle elezioni, così se Gnassi perde come un Pironi qualsiasi, c'è già la scusa. Per il Sindaco in scadenza accelerata, i cugini riccionesi con il loro tappetino e la pistina ghiacciata partecipano al torneo amatoriale di Natale. Noi siamo in Champions senza preliminari e ..processo. Rimini sotto la sua guida illuminata e festaiola ha strappato la Coppa a De Luca, l'ultimo vincitore.

PS Non sarebbe stato doveroso che il Sindaco fosse presente in Consiglio Comunale? E' la sua abitazione principale, fra le tante. Bravo GL 5S Tamburini, ottimo intervento, adesso puoi fare anche il candidato..Vice Sindaco del mio Cancelliere

Il dilemma del prigioniero

Trovo sbagliato lo spartito seguito dai più autorevoli esponenti del PD, a difesa di come operato in Aeradria. Affermare come Arlotti che "Ora queste 19 persone potranno finalmente esporre e chiarire quali siano state le volontà politiche per la gestione dell’aeroporto Fellini", non tiene conto del fatto che le volontà politiche, qualora contrarie alla legge, restano contrarie alla legge e dunque perseguibili; ma non è questo l'aspetto della faccenda che mi preme indagare. Ora, alla luce della richiesta di rinvio a giudizio mi interessa la futura strategia del PD. Seduti ad un tavolo si possono così sparigliare i dati in nostro possesso: l'incognita più importante è se la richiesta di rinvio a giudizio nell'udienza preliminare, si tramuterà nel vero e proprio rinvio a giudizio. Do per scontato che l'udienza preliminare abbia luogo prima delle elezioni, si apre dunque un ventaglio di possibilità che vanno dal rinvio a giudizio, al non luogo a procedere, all'impugnazione del dispositivo dell'udienza preliminare... insomma un pregno guazzabuglio (ora soppesato, ora sguaiato) di titoli sui giornali; da oggi oltre le elezioni comunali del maggio 2016. La domanda è se al PD convenga questa esposizione. Sul tavolo, in effetti, c'è anche la possibilità di dimissioni del Sindaco. Sarebbe sicuramente una strategia politica difensiva, ma eviterebbe a tutto il partito di sostenere ad oltranza un possibile imputato. Non sterilizzerebbe comunque la campagna elettorale da pesanti ripercussioni sul gradimento degli elettori, ma sarebbe un pò come il "Dai, buttati che è morbido" della réclame natalizia...A Santarcangelo con Clemente "XV" Di Nuzzo si sono trovati bene! Vedremo a breve: dai primi commenti, mi pare che la Segreteria PD non sia così propensa a studiarsi (di nuovo) tutta la Teoria dei giochi... sai che palle per il povero Magrini, ancora alle prese con il brusco risveglio dalla capsula criogenica! 
 Montalbano
P.S.:"Dio mio! Dio mio! Perché mai una simile disgrazia! Fossi senza un braccio, o senza una gamba sarebbe pur meglio; fossi senza orecchie, sarebbe brutto, sì, e tuttavia sarebbe più sopportabile: ma senza il naso un uomo lo sa il diavolo cosa; non è un uccello, un cittadino nemmeno, lo si piglia e lo si butta semplicemente dalla finestra." (Il naso;1836. Nikolaj Gogol')

Ha vinto il Signor K

Ha vinto lui, con la sua burocratica e arrogante ottusità di mandarino “gramsciano”. Così vicino al Signor K, di kafkiana memoria (“Uno dei principi che regolano il lavoro del burocrate è che non si deve mai contemplare la possibilità di uno sbaglio”, ricordate?), da portarne in qualche modo addirittura le sembianze fisiognomiche . Ha vinto lui, il gran boiardo, “l’Ercolino” riminese ed è drammaticamente morta la politica. Questa è la chiara sensazione che ci lascia la decisione con la quale il Tavolo di coordinamento del TRC mette drasticamente una pietra tombale sulla variante proposta dal comune di Riccione. Si può valutare come si vuole questa decisione ma sono due gli aspetti che drammaticamente emergono: quello tecnico-burocratico e quello più strettamente politico. Il primo in realtà fa da alibi a tutti i politici coinvolti; il secondo colpisce direttamente la credibilità del preteso modo diverso di governare, rivendicando il primato della politica, continuamente richiamato dallo stesso Matteo Renzi. E come facile immaginare è inutile entrare nel merito della decisione tecnica. Essa risponde ad una disarmante logica di difesa ad oltranza che mischia, senza ritegno, l’acceso e miope personalismo saccente del burocrate kafkiano, tutto proteso a difendere la sua autonomia di unto del signore, con i paventati attacchi ostruzionistici, usati a ragione per nascondere le assolute inadeguatezze economiche, ambientali e progettuali di un’opera che tecnici del MIT, associazioni ambientalistiche,( tutte nessuna esclusa), esperti, politici, rappresentanti dell’economia e dell’imprenditoria, cittadini attenti ritengono, oggi, devastante per questa città. Un’ottusità da impiegato piccolo piccolo che si contrappone ad un “sentire comune” che lascia addirittura in un angolo la stessa granitica battaglia del sindaco di Riccione, rendendola marginale all’interno di un contesto di responsabile revisione del progetto così ampiamente sostenuto e da più parti sottoscritto. Ma è l’aspetto politico quello che diventa questione rilevante; perché induce a dare un giudizio impietoso a questa politica e a chi a Bologna e a Rimini oggi , mi azzardo a dire incautamente, la rappresenta. Una triste mediocrità che si trasforma in noi in uno scontato “cordoglio” per la sua totale incapacità di mostrarsi davvero «diversa» rispetto ai tradizionali e imbarazzanti atteggiamenti di prona e terrorizzata subalternità nei rapporti con la struttura burocratica-dirigenziale e che, sommersa in uno stato di assoluta e colpevole incoerenza, è, per mancanza di credibilità e di civica responsabilità, così palesemente inadeguata ad evitare la solita devastazione pubblica. Eppure la rivendicazione del primato della politica è stato ed è uno dei temi fondamentali della cosiddetta narrazione renziana che in sé rappresenterebbe forse il gesto più coraggioso in tempi di discredito pubblico per l’intera classe politica. Ma è una pretesa che qui in Emilia-Romagna, e a Rimini in particolare, con questa classe politica si scontra tragicamente con la realtà. Il progetto del TRC è un progetto vecchio ed obsoleto, devastante per una città come Riccione, ormai caduto a pezzi di fronte alla sua inadeguatezza economica e progettuale. E per questo ha suscitato e suscita molte opposizioni, che si sarebbero potute superare solo se la politica avesse dimostrato coerenza di atteggiamenti, serietà nel rispetto degli impegni, lealtà nei confronti degli abitanti di Riccione. Questa decisione era una prova “ in vita”, importante , per questa classe politica locale. Ma un “algoritmo” ha detto che l'elettroencefalogramma è piatto. (cit. Alberto Nardelli)

Abbastanza ..ridicola

Trovo abbastanza ridicola la reazione affidata alla stampa "amica" da parte del Sindaco "finalmente l'occasione di spiegare" commentando la notizia evidentemente con una bella strizza al culo che per lui ed altri è stato chiesto il rinvio a giudizio per reati gravissimi in ordine al fallimento di Aeradria. Da questo momento in poi il Sindaco in carica da semplice "indagato", per il nostro C.P.P. diventa a tutti gli effetti un Imputato quindi a mio parere egli ha ben poco da rallegrarsi potendosi dire che anzi che "fa buon viso a cattivo gioco" e sarebbe buona norma dimettersi come fece Errani per esempio. Naturalmente da garantisti ci si augura che egli dimostri la sua estraneità e tutto l'ambaradan della retorica garantista dei 300 gradi di giudizio etc., che non finisca mai... "al gabbio" come invero rarissimamente accade ai politici essendo sorte riservata ai poveri diavoli come registra il detto "i delinquenti grossi impiccano quelli piccoli", fatti salvi casì qua e là in Italia ma alla fine una scappatoia si trova sempre, al netto di, cito a memoria, Longo, Berlusconi ai servizi sociali per accanimento personale detto sommariamente, un caso in zona settimane scorse etc. ma parliamo di decenni. E comunque sia a causa di questi autentici disgraziati che ci hanno rotto la nostra Macchina dei Sogni facendone sacco e facendola sprofondare nei debiti, complice una Regione non troppo amica dello Scalo per ragioni note, ci troviamo ora con aeroporto fantasma con tutta la buona volontà della mio parere ottima Presidente della neonata società siamo fuori gioco che mi ricordi come mai accaduto nella gloriosa storia centenaria dello scalo rimasti con un pugno di voli. Quindi è il caso di dire : "redde rationem!" chi ci ha tagliato l'ali paghi; ma soprattutto: non solo non è candidabile l'attuale Sindaco ma da imputato accusato di gravi reati egli deve fare la cosa più naturale e coerente come diplomaticamente si dice in questi casi "per difendersi meglio" deve dimettersi da ogni incarico pubblico" perchè non risulta vi sia sindaco in carica in Italia che sarà processato per reati commessi nell'esercizio della sua funzione quindi a non fare un doveroso passo indietro ci vorrebbe la proverbiale faccia da!! 
 "Sara M. Amati"

giovedì 26 novembre 2015

IL "passo irreversibile" e i nostri analisti

Una volta tanto dobbiamo fare un elogio ai nostri analisti di politica estera. Ovviamente in primo luogo al Cancelliere (che scrive poco ma dice molto) e altrettanto al suo fido scudiero Woland (che scrive molto). Nell’articolo di due giorni fa, nell’immediatezza dell’abbattimento del Sukhoi 24 russo da parte dei caccia turchi, Woland scrisse espressamente che un fatto del genere non poteva essere successo senza l’assenso preventivo, una preparazione adeguata e un ok dato in tempo reale, da parte degli USA. La Turchia, non meno dei paesi europei, è uno “Stato vassallo” degli USA e mai avrebbe pianificato ed eseguito un attacco del genere senza il totale consenso del proprio “padrone” aldilà dell’Atlantico. A due giorni di distanza dall’articolo firmato Woland, è per la nostra piccola testata (da un migliaio di lettori al giorno, cento più cento meno) una soddisfazione, sia pur triste, vedere questi concetti ripresi in modo assolutamente preciso da tutti i media di stato russi (Sputnik, RT) ma anche da molti commentatori occidentali che scrivono su testate molto prestigiose. Direte: non ci voleva molto a capirlo; però il fatto che questi commenti arrivino, almeno in Europa a distanza di giorni, vuole dire che le redazioni, asservite al “pensiero unico” americano ci hanno pensato bene prima di scrivere e far scrivere cose sia pure così ovvie ma in lieve controtendenza al suddetto “pensiero unico”. Segno che il colpo di Erdogan/Obama non è andato a segno nel modo esattamente previsto e sperato. Anche perché la versione turca si è mostrata subito molto debole e contraddittoria (tralasciamo i particolari che i lettori possono trovare su mezzo Web). Mentre invece resta la domanda su cosa accadrà in futuro. Qui, nella redazione di Salvarimini, sta accadendo una cosa interessante: Il Cancelliere resta fedele alla sua vecchia tesi secondo cui lo scontro ad alto livello Russia/USA è inevitabile nel 2016 o al massimo 2017. Woland, lo scudiero, è meno pessimista e cita la moderazione, aldilà della durezza delle parole di Putin. Il Cancelliere però fa notare che tutte le volte che Putin si è dimostrato “moderato” i colpi su di lui e sulla Russia sono arrivati più fitti e più duri. In perfetto stile “yankee”. Sempre per la cronaca, un 2016 di “fuochi d’artificio”, è previsto sulle maggiori testate Web da Pepe Escobar che quale commentatore di politica estera ha pochi eguali al mondo. E’ ragionevole pensare che attraverso i suoi articoli spesso il Cremlino mandi in Occidente i suoi messaggi più delicati. Leggete Pepe Escobar e vi farete un’idea. Nella nostra piccola casa di Rimini, nonostante tutto, tifiamo Woland. 

Un Villino

Tra qualche giorno non ne parlerà più nessuno. Questo pensavo e questa mattina le fotocopie "distrattive" lo hanno confermato. Hanno fatto fatica a pubblicare la semifinale dell'epilogo di una scandalosa vicenda su pista. La nostra associazione al potere (forse) invaderà le aule del tribunale, non credo però prima delle elezioni. Ma quante gentilezze, premure, attenzioni la stampa ha loro dedicato!! Vero giornalista ciclomunito? L'occupazione del Villino Ricci è stata per qualcuno il "pretesto" per godere di qualche giorno di esposizione mediatica, apparire come l'eroico difensore dei deboli e perseguitati, fare cene e selfie, impostare una campagna "personale" a nome e per conto del M5S. E' vero che nell'allegra brigata pentastellata albergano idee e provenienze diverse, ma la logica "Cardone" non credo sia quella prevalente. Se ambisci a governare il Paese del quale Rimini fa parte (ancora) non puoi ammettere illegalità. Le forze dell'ordine hanno compiuto il loro dovere. Non per gli 80 euro promessi..dopo. La politica dell'appoggio ai movimenti "estremi" è pericolosa, da maneggiare con cura. Non riecheggio gli esempi tragici del passato e qualche rigurgito del presente, siamo ad una filosofia nostrana, più giornalistica che reale. Ricordo un'invasione della Giunta alla fine degli anni 70, anche allora spinta da una "occupazione" di alloggi popolari già assegnati. Eravamo al post sessantottismo, agli albori del grande movimento che tentò di spazzare via il Pci come baluardo della democrazia, sulla cresta di richieste rivoluzionarie. Come è andata a finire? Mangianti all'Acer. Non significa abbandonare la lotta di chi non ha casa e nemmeno lavoro, due facce della stessa medaglia italiana. Sono cose nettamente distinte. Quante sono le domande per alloggi popolari? La risposta è di almeno qualche migliaio. Ed allora? Esistono limiti invalicabili anche nelle lotte giuste perfino sacrosante. Gnassi ha tante colpe, quelle più evidenti non sono nemmeno le peggiori. La sua politica festaiola e il silenzio complice dei resti del Pd sono state una tragica esperienza per la Città. Le sue lettere dovevano essere simili a quelle di Gramsci, invece non è successo ancora (quasi) niente. Ha "inaugurato" più chiusure che incoraggianti aperture. Una piccola cerchia da esaudire, la grande distribuzione come bussola del fila dritto mentre la nostra economia sta crollando. Migliaia di piccole imprese commerciali, artigianali hanno chiuso o rimangono aperte per non fallire ufficialmente. Il Villino da disoccupare era un atto obbligato, mentre il giudizio sul suo operato è una faccenda politica. Se non siete in grado di maneggiare gli argomenti dedicatevi ai selfie e viaggi. Occorre smettere di camuffare degli onorevoli cittadini eletti come portavoce di Cardone. Il M5S è una cosa maledettamente seria, se n'è accorto anche il Pd.

CS M5S Rimini

In merito alla vicenda Aeradria abbiamo parlato quando tutti tacevano, forse da sempre. E lo abbiamo fatto affinché il Fellini potesse essere salvato. Non siamo stati ascoltati. I tre voli a settimana del Fellini oggi ne evidenziano le conseguenze. E dunque, ora che in troppi parlano, preferiamo tacere. La Giustizia è affidata ai giudici e farà il suo corso. La politica ha un altro compito. Ed è a quello che abbiamo deciso di dedicare tutto il nostro massimo impegno.
 Marco Fonti, Carla Franchini, Gianluca Tamburini Gruppo Consiliare M5S Rimini

Se hai un amico..

L'antico proverbio lo garantisce: se hai un amico, trovi un tesoro. Se sono due o perfino tre puoi anche scialacquare 60 milioni. Un breve sorvolo sullo scalo dei debiti, oggi praticamente vuoto, per commentare con voi, spettatori paganti, come le tre veline quotidiane hanno "locandineggiato" la richiesta di rinvio a giudizio per 19 imputati di inciucio politico ancor prima del danno erariale. Le locandine sono lo strumento informativo della larghissima maggioranza dei cittadini che invece di tre fotocopie leggono il..nostro Blog. L'ammiraglia della controinformazione di Palazzo ha gettato (nella locandina) le scottanti frasi della Chaouqui ad un Vescovo. Sono diventati protagonisti di ogni vicenda boccacesca. Non c'è pace terrena per la Chiesa. Dalle nostre parti riesce ad esprimere il peggio. Se fossi in Papa Francesco a certi avvertimenti darei il peso necessario. Ad esempio Lo abbiamo sempre consigliato di non andare negli States. Torniamo ai titoli taroccati. Il Corriere del Pd con una locandina che nemmeno la Pravda si sarebbe permessa, accosta i "rinviati" alla Tosi, con le sue pretese di variare il Trc. Ci farebbe spendere di più. Deve copiare dal collega a nord, quando si varia (per Cagnoni) arrivano condomini e Iper. Quelle sono variazioni utili!! La terza locandina è de La Voce. Sono riusciti a pubblicare la "richiesta " della Procura che il sindaco ancora non ha ricevuto. L'avranno domiciliata sul Lungomare. Gli amici si vedono sempre nel momento del bisogno. L'allarme è scattato, è arrivata un'altra ordinanza politica sul tavolo di casa Bernabè. La Signora Petitti si prepari.

PS Ma in fondo in fondo, qualcuno si ricorda che abbiamo (ancora) un'aeroporto?

Lo chiameremo..Andrea.

E' il titolo di un vecchio film. La splendida Mariangela Melato, trova un medico che le "predice" di potere avere un figlio con qualche.. attenzione. Convinta di aver fatto tutto alla perfezione, arrivano anche i sintomi della gravidanza sperata. Poi l'amara verità, il nascituro non c'è mai stato. Avrete capito la similitudine con il "nostro" Andrea. Le speranze, aspettative, promesse, impegni sono stati spermatozoi sprecati. Per scoprire una gravidanza, anche 40 anni fa bastava una visita medica, ma per l'ultima "incinta" del Project Lungomare, il pancione è rappresentato dai tanti pretendenti al trono della spiaggia. Un dottore qualsiasi senza scomodare luminari politici come Ravaioli o Paolizzi derubato di un Cuore troppo pulsante per Gnassi, potrebbe aiutarci a capire cosa fanno e con chi. Un altro mistero, un rendering, una figurina del ricco album delle patacate che il fido Ermeti dovrebbe avere ormai riempito. Le doppie non valgono. Nel film la "protagonista" vive il dramma una sola volta. Nella cittadino festival la storia si ripete, cambiano solo gli scenari: aeroporto, murri, novarese, questura, fulgor, con il teatro pronto per lo spettacolo elettorale di maggio. In attesa del kolossal chiamato Trc. Aquarena è la rappresentazione più riuscita. Con un colpo di Variante scompare la piscina delle allodole e si presenta l'Iper con i Palazzi sul laghetto del Peep. Complimenti al regista Cagnoni.

PS Colpo di scena..giudiziario. Gli spettacoli sono sospesi !!

mercoledì 25 novembre 2015

La Riserva

Ci fosse stato Mister Errani, la carriera di Gnassi sarebbe finita sul più bello. Aveva scartato tutti, era solo davanti al portiere del Fellini ma l'arbitro ha fischiato il fuorigioco. Voglio vedere come lo giudicheranno le moviole delle fotocopie locali. Sono state costrette a pubblicare tutti i (presunti) falli commessi. Molti di più delle tre cose fatte male o a metà. Se libera Via Saffi dal preservativo gliene tolgono uno. Quello di Errrani era (ancora) un partito, in questo ci sono tanti giocatori molto più scandalosi di qualche associato sulle piste di casa. Volete mettere De Luca e tutto (quasi) il Pd romano? E Penati prescritto? Oggi l'allenatore si chiama Bonaccini, a malapena possiede il patentino della terza categoria, sufficiente però per i giocatorini rimasti. In ogni caso sembra abbia già mandato a scaldare la ..Riserva. I commentatori del match gli impareggiabili Beppe Magrini e Maurizio Caressa hanno confermato che ...si chiama Petitti, il resto della mandria di pseudo giocatori, annichilita dopo il concerto di Jovanotti, chiede le primarie in Procura

Behemot

Natale in ..Via Saffi

Azzardare previsioni malefiche per Rimini corri il rischio di prenderci sempre. Abbiamo tentato di descrivere i guai causati dal "preservativo più lungo al mondo" infilato lungo la Via Saffi. E' il luogo quasi natale del Sindaco, lo testimonierà una elegante targa marmorea sulla casa, oggetto di culto come quella veronese. Le nostre valutazioni pur orientate al cattivo tempo, indicavano nella fine del mese dei morti il termine lavori per eseguire un'altra stronzata ciclo-pedonale. Conoscendo i polli stradali e la veridicità dei loro cartelli, ci eravamo tenuti "larghi" nella previsione. State tranquilli esercenti, cittadini abitanti o passanti, passerete un Natale... in Via Saffi però dentro il preservativo.. più lungo al mondo. Sarete intubati ma sicuri. 
Woland

PS Ieri hanno cambiato la data del cartello. Dalla fine di novembre siamo al 31 dicembre. Di doman non c'è certezza. Del suo (doman) ancor meno.

CS M5S BIM

L'ironia è che sarebbe stato sufficiente chiedere di non registrare. In un periodo critico come questo, a Bellaria Igea Marina i componenti della maggioranza devono credere di essere parte dei servizi segreti. Solo con questa balorda giustificazione si può avallare il comportamento che abbiamo visto in commissione territorio il giorno 24/11/2015. Alla richiesta di volere registrare la commissione, ad esclusivo uso di appunti personali e non per la diffusione al pubblico o alla stampa, il Presidente Berardi rispondeva sdegnato eliminando la commissione di introduzioni di temi specifici sul prossimo consiglio comunale, forse consapevole che i contenuti della stessa non erano degni di essere registrati? La domanda a questo punto è lecita. Pare incontrovertibile la volontà di non voler lasciare traccia tangibile e puntuale delle parole dette nelle commissioni, impedendo ai consiglieri del Movimento 5 Stelle o ai consiglieri che vogliano riascoltare e studiare gli argomenti che nelle commissioni vengono più tecnicamente descritti e esplicitati, utilizzando le commissioni solamente come scusa per scaricare sulle stesse chiarimenti che spesso non sono trattati. Sembra assurdo che senza una pezza normativa si impedisca, per uso personale, la registrazione delle commissioni ai consiglieri, arrivando al punto di eliminare uno strumento di lavoro come la commissione, che peraltro è pubblica e aperta a chiunque interessato, e questo dopo che il Movimento 5 Stelle aveva chiesto come prassi la registrazione delle commissioni da parte dell'amministrazione, con tutte le tutele del caso, non ci è mai stato dato un motivo plausibile perché questo venga negato, altrettanto assurdo che si cerchino le scuse più fantasiose e erronee per impedirlo e non trovandone di buone si sia arrivati a questo. questa è una vera e propria limitazione all’operatività della minoranza, ai diritti di informarsi e potere recuperare le informazioni che le commissioni devono e possono dare e che chiaramente la maggioranza non vuole tracciare. Nell'era della tracciabilità e della rintracciabilità, la direttiva dell’amministrazione Ceccarelli pare sia ostacolare la trasparenza in ogni modo, persino con le commissioni che a quanto pare devono rimanere segrete, a costo di eliminarle totalmente come accaduto il 24/11/2015. Al suoni di, “Male non fare paura non avere”, e tenuto conto che la “cosa pubblica”, è di interesse di tutti i cittadini e non di uno sparuto gruppo di amministratori, Invitiamo inoltre la stampa a partecipare alle commissioni per testimoniare le modalità di limitazione delle libertà di documentazione dei consiglieri, e invitando i giornalisti a registrare le stesse, per poi vedere se il Sindaco Ceccarelli intimerà anche alla libera stampa di registrare le commissioni pubbliche, la prossima sarà Venerdì 27/11 alle ore 13:00.

Siete proprio messi male

Gentile (?) Signor Melucci, mi rivolgo a lei, Lugaresi ha detto che è l'unico in grado di concedere delle risposte anche a nome di Parmeggiani (sparito) ai miei dubbi di navigatore "social". Se per difendersi dalle critiche, il PD utilizza soltanto la bacheca di Bertozzi mi permetta di dire che: siete proprio messi male. Fa piacere che intervenga anche Zucchi, ad adiuvandum. Spieghi però al laureato in scienze delle comunicazioni piddine che una multinazionale della distribuzione come Conad, non investe per pareggiare i conti oltre i 10 anni. Faccio anche notare che 7 mila mq di residenziale, spostati con vista Parco Peep sono un bell'incentivo per ammortizzare i 16 milioni di salvataggio Palas. Le cose cominciano ad essere più chiare. Prima l'Iper, poi le case,..per la piscina degli allocchi si vedrà. Siamo alle solite, si capisce chi comanda e decide. Anche il Fila Dritto è una indicazione commerciale non puttaniera. Zucchi si dovrà mordere la lingua, lo capisco. Il Conad in Via Euterpe non chiuderà; assumerà il profilo di "Conad City ". Aumenteranno, clienti, fatturato e quota di mercato, a spese del Centro ormai "deserto" perfino dei delinquenti. Gli immigrati bicimuniti però spopolano. Bertozzi deve capire che quando si muovono determinati soggetti "comandanti" lo fanno con cognizione di causa. I loro strateghi non si chiamano Ermeti e non inventano mutui trentennali. Questi ultimi sono lasciati ai poveri cittadini che ambiscono ad una casa di proprietà non a politiche di camouflage finanziario proprie di amministrazioni che non vogliono mollare l'osso. Per risparmiare 600 mila euro annue da dedicare a feste, saraghine e manifesti abbiamo indebitato i ..nipoti. I figli sono già in concordato.
Montalbano

martedì 24 novembre 2015

Un passo irreversibile

Oggi seguendo le drammatiche notizie che di minuto in minuto arrivavano dalla Siria, ci è tornato ancora una volta in mente il Cancelliere. Adesso capiamo davvero quello che voleva dire già anni fa. Lo scontro tra Russia e Stati Uniti è assolutamente inevitabile. L’unica incognita è dove e quando inizierà. Ormai da tre anni i due grandi teatri di guerra (già calda) sono Ucraina e Siria. Oggi in Siria con l’abbattimento del Sukhoi 24 russo è stato fatto probabilmente il passo non più reversibile. Si realizza la terribile profezia di pochi mesi di Stratfor e del suo guru Friedman (facilmente reperibile ancora su Youtube). Fuori onda, il capo di Stratfor, aveva pronosticato “ridendo”: “guerra per l’Europa”. In effetti per dirla con Mérimée nel suo romanzo “Colomba”: l’occhio che ha mirato sicuramente è turco ma altrettanto sicuramente il cuore che ha pensato è americano. In due settimane Putin ha dovuto subire tre affronti gravissimi: il massacro dei turisti dell’Airbus A321, gli attacchi ucraini con “il blocco della Crimea” e ora, più grave di tutti, l’abbattimento dell’aereo militare. Tutti eventi consequenziali e non casuali. Cose del genere possono essere fatte solo con l’assenso a Washington. Questo lo sanno tutti. 
 Woland

Ma i mezzi di soccorso, dove passano?

Caro Signor Sindaco di Rimini, Lei ha fatto aprire cantieri in ogni dove, su ogni strada e soprattutto in contemporanea ma, al di là dei disagi ai cittadini (dei quali abbiamo ormai capito, non glie ne importa un fico secco), si è reso conto almeno, che questo delirio sta creando grossi problemi quando devono transitare mezzi di soccorso? Quando le ambulanze, i camion dei Vigili del Fuoco e/o delle forze dell'ordine, sfrecciano per salvare qualche vita e ai quali ovviamente va data la precedenza assoluta, ci vuole dire dove passano? Volano? Stamattina in Via Carlo Zavagli doveva passare un'ambulanza che viaggiava a sirene spiegate ma, per quanto i cittadini che arrivavano dalla parte opposta, si siano sforzati di cederle il passo, ha dovuto rallentare e fermarsi perchè a lato della strada, tanto per cambiare, c'era un cantiere aperto che le toglieva lo spazio necessario per poter passare. Ma questi capolavori, li progetta da solo o sono opera di una squadra di geni? E' così difficile da capire che la sicurezza dei cittadini è la cosa più importante in una città?
Sonia Toni

Via Soardi ovvero la "Retractio"

Un vecchio amico della nostra testata che, proprio in quanto vecchio, si ricorda cos’era fino a pochi mesi fa il Centro Storico di Rimini, ci fa notare un curioso particolare. Ormai la città “blindata” rende impossibile o, comunque, enormemente difficile, una “comune” attività commerciale. Le “voci” del Corso d’Augusto dicono che le “catene di abbigliamento” e “generi vari” che ormai rappresentano il 90% del commercio riminese, aspettano solo di trasferirsi nel nuovo Iper Acquarena (anche se di acqua, visto il progetto esecutivo, ne vedremo molto poca, salvo quella che cade dal cielo). Infatti la piscina pubblica che ha dato nome e scusa per iniziare questo stravolgimento, probabilmente si farà nell’anno del mai. In compenso si farà subito il Conad che è quello che interessa a chi decide ormai le sorti di questa povera città. Tralasciamo i preliminari e veniamo alle curiosità: nel Centro Storico che si va desertificando come l’Africa settentrionale, vi è lo strano fenomeno, in controtendenza, di via Soardi dove quasi a cercare conforto l’uno con l’altro, si sono concentrati diversi negozi multimarca, diciamo, parecchi, degli ultimi (pochissimi) rimasti. A negozi presenti da tempo e “di tradizioni” oppure a dei “cult” come l’Erboristeria, si sono recentemente aggiunti tre o quattro esercizi nel settore abbigliamento giovane che, in un contesto sempre più devastato, cercano di mantenere un livello abbastanza elevato di originalità e qualità. E’ un fenomeno inaspettato anche per noi, che assomiglia molto a quella “retractio” tipica delle società in crisi, dove quel che resta si raggruppa per cercare di resistere agli stravolgimenti nel nostro caso artificialmente voluti dai “governanti”. Solo che, questa volta, questa “retractio” è un fenomeno più commerciale che urbanistico. Quello che avvenne nella Rimini dei secoli bui e di cui abbiamo parlato alcuni giorni fa. Ricordate, almeno i più anziani la vecchia “Castellaccia”? A questi ultimi coraggiosi vecchi e nuovi, di questa via Soardi e di quel poco di adiacente che è rimasto, va comunque il nostro augurio. A dimostrazione che non è vero che siamo capaci solo di mettere il dito sulle piaghe (tantissime) ma anche l’attenzione sulle cose positive (purtroppo pochissime, ma non è colpa nostra…).
 Woland

CS M5S Rimini

Lo sgombero di Villino Ricci dimostra ancora una volta come, a Rimini, la politica del dialogo sia arrivata ormai al capolinea. Il M5S è sempre dalla parte della legalità e del rispetto delle regole, questo è un aspetto imprescindibile nel nostro MoVimento che vogliamo, ancora una volta, rimarcare. Tuttavia i metodi coercitivi della Giunta Gnassi - benché extrema ratio del ripristino della legalità - attestano la palese incapacità di evitare il proliferare di situazioni ad elevata conflittualità. Situazioni tutte che, nella maggior parte dei casi, sono determinate dall'evidente assenza di dialogo del Sindaco con tutte le parti sociali. Prerogativa questa ormai tristemente nota del primo cittadino che doveva fare del Garampi un palazzo di vetro e che invece - come i fatti attestano - ha ridotto il palazzo ad un fortino accessibile a pochi. Il ricorso all'uso della forza non può essere la soluzione, perché alimenta l'esasperazione e il clima di tensione in città; uno scontro che rischia di contrapporre agli occupanti le forze dell’ordine che sono lì solo per svolgere il proprio lavoro e che, proprio come servitori dello Stato, dovrebbero essere tutelati. Per questo chiediamo, ancora una volta, che l’amministrazione comunale faccia di tutto per trovare una soluzione il più possibile condivisa, che non lasci dei cittadini all'addiaccio e riporti un clima di civile convivenza.
 Marco Affronte Marco Fonti Carla Franchini Giulia Sarti Raffaella Sensoli Gianluca Tamburini Attivisti M5S Rimini MoVimento 5 Stelle Rimini

Quello che temevamo

Quello che temevamo è successo. Qualche ora fa un aereo turco ha abbattuto un cacciabombardiere russo sul confine russo-siriano. Poco importa se un po’ di qua o un po’ di là. L’enfasi con cui i turchi rivendicano l’abbattimento, il fatto che l’ordine sia partito personalmente dal primo ministro nonché la richiesta di assistenza e Articolo 5 NATO, fa pensare che la decisione sia stata presa a Washington. Il calore del conflitto si alza a livelli incredibili e non resta che vedere quale sarà la reazione russa. Comunque l’avvertimento è arrivato chiaro: l’Isis non si tocca!
 Woland

Onestà dove sei

Senza dubbio il cavallo di battaglia, per il movimento cinque stelle, la sua parola d’ordine, è sempre stata ONESTA’. Vediamo nel tempo come sia andata evolvendosi perché, se non inquadriamo bene questo termine, potremmo andare incontro a varie interpretazioni. Il significato che subito salta alla mente è quello riferito al politico che è disonesto quando altera dati o fatti, al fine di trarne un proprio tornaconto, anche se spesso i dati e i fatti sono interpretabili, e quindi non bisogna abusare di questo facile giudizio. E di contro il politico corrotto non è solo disonesto, piuttosto con questa sua condotta si macchia di un crimine, commette un reato, e le sue azioni entrano nella sfera dell'illegalità. Anzi, tacciandolo solo di disonestà, gli si fa a volte un favore. E il politico che non mantiene le promesse? Concentriamoci allora sulle evoluzioni di questa parola nel tempo. Il termine onestà non si può tradurre solo con quello di legalità perché ci sono anche atti disonesti che sono legalmente indifferenti. Dunque ? Un legame lo possiamo trovare unito al senso più ampio di giustizia, com'è definito nella enciclopedia Treccani: “La disposizione di animo di un comportamento di chi è onesto, di persona che agisce con onestà, lealtà, rettitudine, sincerità, astenendosi da azioni riprovevoli contro il prossimo “. Ma la stessa etimologia della parola ci fa vedere la correlazione tra onestà e onore. Infatti, nell’antichità l’honestus veniva identificato con colui che rappresentava l'onore. Ad esempio Cicerone e molti autori latini, fanno riferimento al greco kalon, ossia al bello morale, all'insieme delle virtù o alla virtù stessa, più consono alla filosofia tradizionale. Designa l'onorevole, ovvero, chi, avendo una carica pubblica e agendo in modo appropriato gode di rispetto e buona reputazione; da qui in poi notiamo bene che vi sono miscelate anche altre qualità. Ma la storia del vocabolo è ancora più complessa e denota una differenza anche di tipo sessuale. Indica la virtù della donna onesta, la vergine intatta, la moglie fedele, esemplare, con il suo carattere fondamentale che è quello di preservare il valore della purezza soprattutto nell’ambito familiare. Solo nell’età moderna neI nuovo rapporto di interscambio economico del mondo-mercato, la parola onestà assume un nuovo connotato. Paradigmatico potrebbe essere il racconto “un caso di coscienza o l’amministratore”, dello scrittore Anthony Trollope contemporaneo di Dickens. Vi si narra che il reverendo Harding, uomo ritenuto onesto dagli ospiti dell'ospizio che gestisce, apprezzato cittadino, si trova additato da un giornalista londinese perché gode di una rendita. Il giornalista mette in dubbio che questa somma che percepisce gli sia dovuta veramente, anzi ipotizza che l'incremento della rendita debba essere ripartito fra gli anziani ospitati. La querelle coinvolge anche avvocati e membri della Chiesa locale gli stessi anziani e i concittadini mettendo tutti in fermento. Il povero reverendo amareggiato e stritolato dalla gogna mediatica, prenderà una decisione che non è quella che vogliono i familiari, ma quella dettata dalla sua coscienza. Quest'opera letteraria sarà sicuramente la prima di una lunga serie basata sulla coscienza personale che segnerà sicuramente il nuovo corso sul concetto di onestà per il politico del terzo millennio che travalica il concetto di onore e quindi della sfera morale per entrare in quello dell’etica. Riassumendo quindi, onesto è chi non mente chi non ruba e non imbroglia e che non si impadronisce del denaro altrui, e chi lo traduce in azione . Su questo possiamo dire chiaramente che il M5S sia stato il primo ed unico che abbia cambiato, almeno nell’immaginario collettivo, la politica senza ma e senza se! 
L'INNOMINATO