mercoledì 30 settembre 2020

La Lontananza del Governo

«Nessun provvedimento di politica economica, misura istituzionale, capitolo di spesa, può generare effetti positivi, rilevanti e durevoli senza che la strategia venga compresa e validata da tutti gli operatori economici» Il passo principale del discorso di Carlo Bonomi presidente di Confindustria, una delle (poche) associazioni che ha espresso un avversario dei giallorossi. Se avete dato una occhiata alla stampa di regime ha evitato di diffondere il messaggio, Per loro l'unica industria è quella di Alitalia o Reddito di Cittadinanza. Si è svolto il primo match tra Trump e Biden. Dovevano sospenderlo, hanno messo sul ring, due avversari con peso diverso. A me non piace il portatore del toupè, ma l'altro è proprio debole. Come mettere Zingaretti contro Salvini, anche in un Papeete laziale. Il coraggio del futuro, è il titolo dell'intervento del Presidente inviso a Repubblica. Intanto Bonomi è stato ricevuto da Mattarella che causa covid si era dimenticato del cambio direzionale dell'industri rimasta. Solo da noi conservano l'amore per il Pd. Bonomi ha assunto la presidenza di Confindustria per il mandato 20-24 nella fase di emergenza del Paese, dovuta alla pandemia ed al lockdown come misura per mantenere in piedi una accozzaglia in minoranza. Sembra che il Pd stia cercando un via d'uscita all'abbraccio con Grillo. Sono destinati ad una implosione, Come dice l'ammonitrice formula liturgica: Memento Beppe, quia pulvis es et in pulverem reverteris. Un patto per l'Italia, dopo 25 anni di stasi. Giuseppi si è sistemato il ciuffo scomposto, la Raggi ha pensato fosse una buca, Gigetto ha chiamato Casalino, mentre il destinatario della richiesta, Mario Monti, non ha fatto una piega. Aspetta la fine dei tamponi al governo. Secondo voi questo esecutivo è in grado di sottoscrivere un patto con gli industriali e le forze sociali? Sono quelli dei sussidi, dei redditi a ca.., delle Autostrade regalate, dei milioni gettati in volo, dei banchi con il freno, dei precari per tutto. Sono riusciti a distruggere un paese chiudendoci in casa. Vorrei sapere e chiudo per oggi, da uno dei tanti corifei di Gnassi se riesce a trovare una idea, progetto, intervento che possa definirsi strutturale. Ve lo dico io, tanto non lo trovate:Triangolone, E' stato il manuale della strategia gnassiana. Se ne sono accorti jn ritardo i concessionari di quel tratto simbolo della Rimini incompiuta. Tutta altra storia, caro Giordano, per il Borgo Fortunato. E' vero il Sindaco ha fatto molto da quelle parti. La Merda in Mare l'ha sparata solo cento metri più al largo. Sempre merda rimane. O no?

Bluff a 5 Stelle

La mia formazione politica è avvenuta nelle sezioni funzionanti allora come adesso i giornali per Gnassi. Tutti i partiti dell'arco costituzionale, in social attesa, si premunivano di aprire delle botteghe dove potevi rifornirti delle prime istruzioni e vivande necessarie per capire e nutrirti di politica. Il più organizzato era naturalmente il Pci, la Dc non scherzava, aggiungendo alle sezioni un numero allora impressionante di volontari della fede che con i lunghi abiti neri trasformavano le chiese in luoghi di resistenza al comunismo avanzante tra i lavoratori e la componente più debole del paese. Una lotta tra il vivere decentemente il quotidiano e la falsa promessa del mondo migliore..dopo. I partiti di massa tradizionali erano tutti radicati nel territorio, aprivano  una sezione per ogni campanile od ufficio. Sono arrivati i convertiti a Grillo che hanno voluto cambiare il mondo come i quattro amici al bar. La politica virtuale, l'uno che valeva Gigetto, l'eliminazione dei parlamentari, mentre i loro eletti si aumentano gli stipendi. Il grillismo non c'entra niente con il democristianesimo, una organizzazione potente che aveva migliaia di punti di riferimento nell'elettorato. Il Movimento regalato (?) dall'inventore ai salvatori piddini non è un partito tradizionale. I Meetup sono meno rappresentativi dei civivo. Definire i cinque stelle un partito di massa è una bugia concordata con il Fatto. Le radici di questo movimento risiedono in una Srl privata, il lancio è opera di un comico finito nelle mani e mascherine di Zingaretti. Prendete sempre come esempio Rimini. La città che permette ad un Teatro per pochi di colloquiare stancamente con un Castello per nessuno. Il comico ha preferito non fare partecipare una lista alle ultime elezioni gnassiane, per rassicurare il trionfo del Principe. Non a caso localmente il movimento scompare dalle urne e si riveste delle forme più disparate. Il voto disgiunto è un mezzuccio che usano solo loro e De Luca. Come lo definite questo comportamento? Intanto i tamponi x tutti stanno creando un mare di confusione. Non si capisce a quale livello di pericolosità sia la diffusione. La Campania dopo la vittoria si è trasformata in un lazzaretto. Vogliono gli aiuti del Mes per il mezzogiorno. Notizie disparate tra il tragico ed il burlesco. Alla fine c'è sempre il lockdown che ha salvato un governo d'incapaci, conducendo il paese al fallimento concordato con la Merkel. Il Pd cerca di appropriarsi dell'elettorato grillino pensando di abbandonarli al loro destino di miracolati per una volta. I due giornali d'accompagno quotidiano, tifano per una candidatura indicata dal Sindaco o che segua le orme fino al Borgo Fortunato. Hanno pallone, calzoncini e maglie, l'arbitro lo sceglie il Carlino. Come pensate finisca anche questa partita? Ho l'impressione che la minoranza in maggioranza non abbia comperato nemmeno il biglietto per guardarla dagli spalti.  
PS Caro Lucio avevi proposto un presidente per il Rimini Calcio. Loro pensano al Sindaco. Però se fai la Lista almeno iniziano a preoccuparsi.

martedì 29 settembre 2020

CS Coordinamento Ass. Ambientaliste Riminesi

Coordinamento associazioni ambientaliste riminesi ANPANA Rimini, dnA Rimini, Fondazione Cetacea, Italia Nostra, Legambiente, L'Umana Dimora e WWF Rimini “Il valore dell’acqua”, convegno di AMIR Venerdi 25.09, al palacongressi di Rimini: un’occasione mancata Il convegno di Amir di Venerdì scorso, “Il valore dell’acqua”, è stato per gli ambientalisti un’occasione mancata per porre la necessità di avviare il riuso della risorsa idrica, a livello locale e regionale I relatori presenti (Atersir, Amir, Comune di Rimini, Conservizi ER, Utilitalia, Arera) confermano una visione del futuro in continuità con il passato, con lunghi periodi di emergenza idrica e di sfruttamento dell’ambiente oltre le sue capacità di rigenerazione Sono state 3 le linee principali su cui si è sviluppato il convegno. Le regole della nuova gara per Assegnare il servizio del Servizio Idrico Integrato (S.I.I.) della provincia riminese, la presentazione e analisi dei dati della situazione presente e futura, la indicazione delle linee di investimento necessarie per garantire un servizio idrico efficiente. I dati presentati mostrano che le previsioni per l’immediato futuro vedranno periodi più caldi e siccitosi, con fenomeni meteorici estremi e rari. Il prelievo di acqua per ogni abitante nel nostro paese è di 419 litri. Di questi complessivi 9 miliardi di metri cubi di acqua prelevata dall’ambiente un quarto viene distribuito alle nostre case e città attraverso i tubi e le strutture del SII. Se si analizzano le proposte di investimento presentate si evidenzia come le linee individuate sono sempre e solo quelle del prelievo dall’ambiente: canali, bacini, estrazione da falda, potabilizzazione. Molto interesse si è mostrato per le risorse che potranno arrivare dall’Europa con il Recovery Fund, ma nessuna ipotesi di utilizzo per progetti di riuso, neppure per impianti sperimentali. Oggi la situazione è caratterizzata da un grave impoverimento dell’ambiente, privato in gran parte dell’acqua necessaria per la sua sopravvivenza. Nei periodi di siccità i corsi d’acqua sono asciutti, le falde sovrasfruttate; la flora e la fauna ne risentono gravemente. E frequenti sono state nell’entroterra le situazioni di razionamento idrico non solo agricolo ma anche ad uso civile, mentre ingenti risorse idriche depurate sono ogni giorno disperse in mare, con rischio di danni per l’ambiente Riteniamo perciò urgente avviare concreti progetti di riuso che consentano di recuperare le ingenti risorse idriche che già utilizziamo e di chiudere il ciclo del nostro servizio idrico. E in questo senso abbiamo inviato proposte alla Regione, anche attraverso il tavolo di confronto avviato con il Piano Strategico di Rimini, e rinnoviamo l’appello alle Istituzioni a porsi concretamente il problema Il riutilizzo consentirebbe immediatamente di alleviare l’ambiente da un eccessivo prelievo idrico, o in alternativa di rendere immediatamente disponibile ricorsa idrica con un incremento netto del 25%. Non comprendiamo invece le strategie espresse nel convegno. Sembra che si voglia continuare su posizioni di rendita che di innovativo non hanno nulla se non un potenziamento all’infinito degli strumenti per il prelievo dell’acqua residua presente in natura. Amir ha in passato apprezzato e dato disponibilità per la realizzazione di un impianto riminese di riuso che le associazioni ambientaliste hanno individuato da lungo tempo come opportuno, ci saremmo aspettati parole conseguenti in questa occasione. L’invito che ci ha rivolto per la partecipazione al convegno mostra considerazione e apertura ai temi dell’ambiente. Vorremo che al pari del mondo agricolo e industriale ai tavoli di programmazione fosse presente anche il mondo ambientalista; siamo sicuri che potremmo al pari delle altre organizzazioni e insieme a loro dare un fattivo contributo per una crescita che sia anche sviluppo davvero sostenibile. Per contatti Ivan Innocenti cel 3281041299

Liste Civiche


Campania e Puglia ed in misura meno scandalosa, anche altre regioni, hanno abusato della formazione di Liste Civiche. Sono il corner della politica. Mi vergogno o non voglio usare simboli partitici, allora mi nascondo dietro il vessillo del civismo. Nascondono spesso il vero scopo: aiutare l'innominabile oppure avere una carta giocabile sul tavolo delle poltrone. I partiti sono diventati il ricettacolo di una ristretta cerchia di garantiti. Il civismo è più malleabile, condona gli eventuali peccati commessi. Patto Civico a Rimini è l'esempio illuminante per coloro che non avessero ancora capito il servizio. Consiglieri adatti a formare una maggioranza e nello stesso tempo il contrario. Sliding door che ti permette nel saloon riminese di avere il voto occorrente al Gnassi di turno. Le liste civiche nacquero per ottenere la migliore difesa su particolari avvenimenti. Oggi sono lo strumento dei professori delle maggioranze.
Nel sud oltre all'atavica furbizia c'è un tessuto sociale particolarmente adatto ai trasformismi. Una delle ragioni, non la sola, delle difficoltà per movimenti ideologizzati di fare presa sui cittadini. De Luca ha spadroneggiato. Avesse avuto la Lega un simile comportamento vittorioso, sarebbe ricoperta da indagini ed autopsie sulle schede. Dopo avere glorificato e supportato il grillismo sei immune nel caso aderissi alla Lista I Love Rimini. A me piace, non solo perchè parte dalla difesa dei colori biancorossi, ma per la genuità dell'amico Lucio Paesani. A lui tutto è perdonabile non quello di avere un locale di successo al Borgo ..Lungomare. Non pensate che il Blog ce l'abbia con la Lega in versione padana inferiore, vi assicuro che all'interno della risicata redazione ha ottenuto tre voti più del Pd. Eppure comanda ancora Melucci. Torneranno anche le pale eoliche, per il momento hanno trovato una leggera brezza contraria ma quando alcuni mostri finanziari partoriscono un progetto di quella natura state certi che in qualche mare le pale gireranno. A Riccione no. Rimangono una serie di località con sindaci smemorati ed altri compiacenti. Però avremo luce gratis come l'acqua di Hera. 



lunedì 28 settembre 2020

La Canzone dell'Odio

La Gran Bretagna è un covo di infetti, l'America di Trump ha il più alto numero di morti, Bolsonaro non fa più notizia, mentre la Francia del maschione, viaggia come la Campania. Solo la Merkel non si tocca. La Campagna dell'Odio è il leit motive del tentatIvo di eliminare qualsiasi forma d'opposizione. Hanno tutto nelle loro mani, eccetto i cittadini che li mantengono in minoranza. Credo abbiano paura a riaprire il paese. Le scuole viaggiano a singhiozzo, con momenti di comicità incredibile. Ho ascoltato per radio come si dovrebbero comportare nel caso fortunatamente molto più raro di quanto sperasse qualcuno, del tampone positivo. Una tempestività nipponica,  già sperimentata nel regno di De Luca che improvvisamente diventa il focolaio italiano.  Se dovessi fare la domanda: come mai solo adesso, mi risponde Mastella? Lo strano è che anche il Lazio sta assumendo dimensioni..venete. Insomma ce ne sono di stranezze. Il nemico Salvini, invece lo trattano sempre con le stesse modalità giudiziarie, testate per venti anni con Berlusconi. A Rimini vengono assegnate le case popolari ai Rom per sconfessare la timida vittoria leghista sulle scandalose microaree. Una delle poche, pochissime battaglie condotte dalla Lega, manda all'incasso il Patto Civico demaniale, ciellino e balneare. Complimenti. Continuate così, chiedete però delle lezioni di recupero politico al corpo insegnante del Pd. I professori Lino Gobbi e Fabbri Riccardo dell'Università di Gnassi saranno lieti di trasmettere le loro competenze in materia di liste civiche ed ombrelloni di sostegno. A meno che, per evitare fatiche inutili ed articoli del Carlino, si arrivi alla designazione diretta. Se vince la ragione di Melucci sarà la Petitti, se dovesse prevalere l'amore allora Jamil conserva qualche speranza. Sarebbe un finale strappalacrime e bestemmie.

Gran Premio di Rimining

Ci siamo. Si sente odore di olio e benzina. Già si scaldano e rombano i motori per la partenza del “Gran prix” di Rimining, che designerà la successione del Princeps, Gran Alcalde, Niasso XIV lo Splendente. L’ex pilota Clay Meluccioni, schiera una squadra di tutto rispetto: la nipote che nel frattempo si è allenata sul monopattino in rouge su ciclabile protetta e la petite Emma’ in Tonino Bernabeu, che monta gomme buone per tutte le stagioni. Egli, lo Splendente, cercherà di far correre un vecchio ronzino, tal Jamil, della scuderia del “Tappeto volante”. Niasso in questi 10 anni, perseguendo la sua “vision” di Rimining, ha ben sistemato l’amato Borgo, per cui se la moto dovesse far cilecca e il pilota risultare un bidone gli rimane sempre il piano di riserva. Cosi nudamente e crudamente, avrebbe modo di ritirarsi, come facevano gli antichi Papi, trans tiberim, ossia al di la’ del ponte di Tiberio, che per l’occasione sarà ribattezzato “Ponte dei Gnassi”. Colà potrebbe trascorrere una vecchiaia serena volteggiando sulle note dei films di Fellini tra tavolini e piadine con i sardoni, in compagnia dell’amico Bottura e degli insignificanti assessori che lo hanno accompagnato nel tempo felice della sindacatura. Purtroppo sulla pista manca la moto dei “legaioli”. Non hanno ancora il mezzo e neppure il pilota. Caro Matteo Montevecchi, ti devi decidere. Non puoi ancora prendere ordini da un “marone” qualsiasi o da un “gallo spelacchiato” che hai già strapazzati nelle urne. E’ vero che il Manzoni scriveva di Don Abbondio che “il coraggio, uno se non ce l’ha, mica se lo può dare”, ma tu Matteo da buon ciellino, dopo aver preso i voti dei cattolici col mantra delle scuole private e dei “gender” e compagnia bella (tutti temi care alle suorine), dovresti ascoltare anche le parole del grande Papa Giovanni Paolo II, il quale esortava a “non avere paura”. Coraggio! Prendi in mano il partito e mettiti alla testa del manipolo di ardimentosi che vogliono cambiare la Lega e portarla ad un onorevole confronto elettorale. Non far fare ad essa la figura orchestrata 5 anni fa da Ghinelli e soci, che concordarono la sparizione dei pentastellati dalla competizione elettorale in cambio di voti disgiunti e carriere ed incarichi personali. Non seguire i consigli dei “vecchi volponi ciellini” che lavorano per perdere in cambio di posti e carriere in Fiera sotto lo sguardo benedicente del Partitone e del Kompagno Kagnoni e in cambio di carriere ben pagate presso gli uffici comunali. Dice un vecchio adagio: non sempre tutte le ciambelle riescono col buco. E’ ora di lavorare con gente seria ad un progetto serio e far fare al regime che governa Rimini da 70 anni, un bel buco nell’acqua.
Don Camillo

domenica 27 settembre 2020

Giornalismo Serio

Mario Gradara, giornalista del Carlino da una vita, appartiene alla categoria di quelli seri. Lo si capisce da come prepara i suoi articoli. Parte dalla notizia, non copia i pizzini del Palazzo. Abbiamo due cocktail di pagine e pubblicità, sempre la stessa, ancorata alle sorgenti pubbliche, che vengono chiamati, per comodità, giornali. Tempi duri per il quarto potere. Difficile sopravvivere senza dipendere dal potere, tenete conto che nella nostra regione è tutto in mano al Pd, deinde il Carlino e Corriere parcheggiano da quelle parti. Fuori dal cerchio e dalla ruota, rimane solo qualche intelligenza sprecata per l'opposizione. Sempre troppo lunga per arrivare ad un articolo che ho letto sui social. Titola che ci sarà la gelata d'autunno nel turismo. Capita dopo una estate così brillante e miracolosa. Il giornalista ha riportato l'obbligatoria omelia della Rinaldis, regina della corte turistica di Gnassi ma anche quella di un imprenditore (vero) che ha detto cose, tanto semplici da apparire banali. Oltre la metà degli alberghi aperti tutto l'anno si prenderanno un autunno ed inverno di riposo forzato. Siamo arrivati alla resa dei conti, terminate le promesse di Giuseppi ed i sussidi, siamo nelle mani del Recovery e inevitabilmente del Mes. Quali altre soluzioni ci sono? Anche Salvini gira con il santino della Merkel. 

Passata la Sbornia

Non mi sono mai ubriacato, qualche volta però ho ecceduto con il vino. Mi piace, ma non esco dal sangiovese e trebbiano. Sistemato l'amico Santini dal compagno PIccari con una piacevole ed ironica lettera, ci possiamo dedicare ad argomenti meno importanti come il destino del nostro paese. La città è in mani sicure. Abbiamo un regime monarchico, il principe sceglie il successore, fosse anche una donna indicata da Melucci. La corte giornalistica, sindacale, imprenditoriale ed i civivo, applaudono festanti. Da anni non si ode una flebile opposizione. I dehors sono la cosa più importante da sistemare. Avete letto che stanno finendo le munizioni al governo? I sussidi e le regalie, oltre alla indispensabile clausura delle idee, hanno permesso ai giallorossi di galleggiare, vincendo le elezioni 4 a 15. Arriva la bufera. Le banche sembra abbiano oltre 300 miliardi di insolvenze. E' rimasta l'Europa, va bene il Recovery, ma significa aprire porti e chiese e pagare il debito. Qualunque cosa decidano per noi sarà un disastro. Arrivano le prime indiscrezioni (?) sulla patrimoniale e tasse (per ora) sulle seconde case. Siamo al petting fiscale. Primum vivere è lo slogan del sussurrante. Non decidere, slittare, evitare, ovviare, mediare. Guadagnano tempo, devono soddisfare le ultime velleità grilline ed arrivare alla fine della legislatura, magari eleggendo Prodi for President. Intanto proseguono le indagini su Salvini, hanno interrotto però quella su Suarez. Per la prima volta un Pm si accorge che è stato violato il segreto istruttorio. Sono venti anni che alcuni giornali, sempre quelli, a turno, fungono da cancellerie della propaganda. Questa volta sono andati a sbattere contro un muro più forte di Palamara. 
Ps Per la legge elettorale c'è tempo, è rimasto un fiasco di vino. Sconvolgente: a Moncalieri indagano un sindaco Pd.

sabato 26 settembre 2020

La Regola di Barnabè

Mi era sfuggito. Un amico, prezioso collaboratore, mi ha inviato l'ultimo cameo, in ordine di tempo ed ordini, ospitato dalla rubrica Noi Riminesi di Carlo Andrea Barnabè. Il direttore che ha mutato la pelle editoriale del Resto del Carlino in una biscia rossastra. Il lettore, fa parte di una ristretta cerchia di fedeli che scrivono per farsi rispondere da..Gnassi. Dicono che il Direttore pranzi tutti i giorni, eccetto i festivi, con il grande Bronzetti. Una coppia che permetterà anche alla Petitti di interpretare la parte della sindaca. E' vero che i blog riminesi, eccetto due, sono tutti più o meno (più) spudoratamente in orbita piddina e melucciana, qualche volta coincidenti, però così non è un gioco ad armi pari. Quando devono inaugurare arriva Bonaccini. La Regola di Barnabè è frutto del dessert. Il Direttore sostiene, con qualche ragione, che i candidati uscenti hanno vinto. E' valso per i governatori e per i sindaci. Il dramma riminese è che il "suo" Gnassi non è candidabile, altrimenti verrebbe eletto a suffragio popolare, mentre colloquia con il Castello. Gennari, con i tanti "non ricordo", invece lo può fare. Cosa hanno inventato a tavola? Una postilla che permette al Principe di indicare il successore, naturalmente tra la giunta balneare. Il mio Morollino non ha chance, eppure prenderebbe il triplo delle preferenze di Jamil, solo per il cognome..diffuso. Del genio del bilancio e bandi, non parlo. Il centrodestra è senza speranza, senza disperarsi. Governare è rischioso, meglio occuparsi delle lampadine o di qualche stronzata che ti permette la visibilità di un articolo regalato, sempre dalla tavola di comando. Eppure sarebbero in larga maggioranza. L'assenza di forti ideologie, permette transumanze da uno schieramento all'altro. Movimenti fluidi al punto di sciogliersi da soli, mancanza di strutture atte alla partecipazione dei cittadini, sindacati come civivo e l'isolamento da covid, hanno stroncato l'opposizione. Speriamo nell'eccezione alla Regola.


venerdì 25 settembre 2020

15 Regioni

Non bastano, siete in crisi d'identità. Questa la diagnosi/sentenza rilasciata dalle testate dei grandi giornali a cui si è aggiunto anche Domani, succursale di Repubblica. I pm rilasciano dichiarazioni tempestive, ancora le indagini sulle mascherine di Fontana non si sono concluse, servono sempre. Invece a Rimini, dopo elezioni e referendum, c'è stata una accelerazione imprevista ed i Ragazzi (sembra) vadano verso uno stanco processo. Mancano i mandanti, come sempre. Ci si deve accontentare, passare da Palamara alla normalità è difficile per una corporazione resistente. Lo dice Mattarella, noi siamo un Paese libero e corretto. Se parlava la Merkel avrebbe risposto? Il centrodestra, in versione antica, ha conquistato 15 regioni. In tutto il mondo, forse anche in Bielorussia, ci sarebbe stata una conta nazionale. Da noi gli aggiudicatari sono considerati in crisi profonda e vengono invitati sul lettino della psicanalisi politica. Un sano ritorno alla prima repubblica dei caminetti e regie di partito. Il più grave è naturalmente Salvini. Ammetto che la sua cera è molto lontana dall'abbronzatura papeetiana, ma considerare la Lega quasi scomparsa, come la meteora grillina, sembra azzardato perfino per Travaglio. Questo è il quadro che tutti i giorni saremo costretti a guardare o sentire raccontare. Sono riusciti a trasformare una pesante sconfitta numerica in una esaltante vittoria. Il regista è un grande, sembra Gnassi. A proposito siamo alla 21^ inaugurazione in nome di Fellini. Se pensate che i lungomari hanno una trentina di tratti da festeggiare, nei prossimi mesi Sindaco e Bonaccini saranno impegnatissimi. La cavalcata della Petitti, appare vincente, non avranno bisogno dell'aiuto dei grillini o dossier pubblicati dal Carlino. Basta che il centrodestra faccia quello che sa fare meglio: niente. Abbiamo una unica speranza, ancora una volta consegnata alla mandria più smanata: il M5S, pur aggrappato alle prebende parlamentari, si scioglierà in sette stati generali? Non ci credo nemmeno se lo dice Croatti, dopo essersi consultato con il mentore Cardone. Allora, prendete quello che ci lanciano dall'Europa in cambio di un'altra ondata di finti profughi che si tuffano dalle navi battenti bandiere tedesche, ma trovate un posto a Zaia. Vanno di moda i governatori e lui è il migliore, in una regione che lavora e produce poca delinquenza.  

Democratica Sbornia.

Nel Pd è durata qualche giorno la sbornia da vittoria. Quando il Carlino ha ospitato la dura risposta di un pezzo da novanta come Croatti, che, assieme a Ghinelli, ha messo in discussione la prossima alleanza con il Pd, sono comparsi i dubbi perfino a Zingaretti. I grillini sono divisi ma chi pensa sia un problema non conosce la genetica del movimento. Sono nati per caso e sparpagliati. A Rimini molti avevano precedenti esperienze, insignificanti ma di sinistra, come la Sarti che raccoglieva arance siciliane ed ha sempre tifato da quella parte. Gli altri appartengono al partito dei furbi, accattoni dei benefit che il parlamento regala. Non ci saranno elezioni. La piattaforma della fortuna continuerà ad elargire 900 scandalosi stipendi per quasi nullafacenti. La fatica è arrivare a Roma. L'unione europea ha assunto una posizione davvero confortante sull'immigrazione clandestina: gli unici porti sicuri, in quanto aperti, sono quelli italiani. Le Ong non possono essere multate o sequestrate, i falsi migranti faranno un corso accelerato per tuffi drammatici che permettono di arrivare a riva. Non so come faranno con i nuovissimi smartphone ed i cani al seguito. Prenderanno i terranova. Chi ha sostenuto, anche con poca convinzione, il No al referendum (io) ha la sensazione di non essere stato preso per il culo. E' sufficiente. Manca il resto. Quali riforme è in grado di fare il governo sussurrato? Il Pd per convincere l'elettorato rimasto, con i preti (vecchi) e suore (vegliarde), spinge per la conferma del vecchio contratto con le curie. Senza pellegrini della fede, scuole paritarie che chiudono, seminari deserti ma trasformati con successo, rimane il grosso affare miliardario dei falsi migranti "salvati" per caso. Toccheranno a noi, questo permetterà alla stampa solidale di non pubblicare chi sono i delinquenti che si aggirano notte e giorno nella nostra città. Avete capito a che livello siamo arrivati? Visto chi sono nella stragrande maggioranza gli autori? Anche per loro è diventata dura la sopravvivenza. Sono spariti i vu cumprà. La ragione è semplice, nessuno compra. Allora ci vogliono soluzioni diverse sempre in nome della maledetta solidarietà a senso unico. Come se nel paese non esistessero indigeni campioni della povertà. Ho letto, giusto per cambiare argomento, che (forse) si farà un bando europeo per la gestione idrica. Significa che Hera, la sorgente del Pd, non vedrà rinnovata sine die la convenzione. Accetto scommesse. 

giovedì 24 settembre 2020

La Spallata




La Spallata è rimandata. Peccato, solo 15 regioni su 20 sono del cdx che rimugina, mentre Zingaretti con lucidità, festeggia per avere preservato un pezzo del sud, caro a Gigetto. La comune percezione non osserva la realtà dei numeri ma come è andata rispetto alle previsioni taroccate. Se non avessero terrorizzato la Toscana e costretto anche i pochi grillini rimasti a votare per Giani, altro funzionario di partito, cosa sarebbe successo? E' valso anche per Bonaccini, nonostante la mole politica fosse migliore del toscano. Fino a qualche anno fa nessuno lo conosceva. Cosa hanno insegnato queste elezioni, implementate da un referendum falso come il governo e la maggioranza che lo sostiene? La Meloni viaggia a pieni voti. Un meritato riconoscimento per un partito sdoganato dal Banana ma che ha saputo interpretare meglio degli altri il ruolo dell'opposizione. Salvini Lega, il connubio fortunato che ha permesso di uscire dai prefissi telefonici nordisti e dalle trote di Bossi, diventando la prima forza del paese, paga il deficit di classe dirigente. Forte al nord. inesistente dalle nostre parti. Molto bravo nella lotta, poco attento nei nuovi insediamenti geografici. Hanno vinto i governatori, punti di riferimento che il virus ha ingigantito. Anche la "macchietta" alla De Curtis, adatta agli scenari campani è diventata più convincente di Crozza. Per contrastare l'arrivo (ritardato) del covid metterà le liste di Mastella. Sono tante le lezioni che la mancata spallata ci ha consegnato. Mi interessa quella, urgente, per Rimini. I garantiti dal Pd, affronteranno la disfida secondo Bonaccini. Aspettatevi di tutto, perfino che Gnassi indovini una promessa attraverso Brasini. E' probabile che i due operai visti questa mattina lavorare in un cantiere lungo chilometri, raddoppino per le celebrazioni del decennale di Gnassi. Anche mettendo in campo nipoti o mogli di fatto, vincono comodamente. Non esiste un rapporto nell'opposizione. Un brulicare di velleità personali senza un filo comune. Uno si occupa dei dehors, l'altro di se stesso ed il terzo..pure. Quante liste si potrebbero realizzare? Sono lo strumento per convogliare passione e consenso. I partiti allontanano il cittadino. Sono posti occupati a prescindere. Ci sono mille problemi nella città, dalla delinquenza che colpisce sfacciatamente, alle difficoltà economiche e sociali. Le uniche risposte arrivano dal potere locale e religioso, stessa cosa. Quello che hanno fatto violando regole e codici viene volutamente nascosto dalla propaganda in versione giudiziaria. I maneggi attorno a Tecnopolo e tanto altro, se fossero di origine diversa avrebbero le foto formato tessera in Piazza Cavour. Alla fine ci tocca sperare che vinca Diba. Il M5S si spacca, frana la maggioranza e qualcuno sarà costretto a rompere le righe, regalando un parlamento nuovo, in versione mini. Avremo meno portavoci. Un passo alla volta. Chi si candida contro la Petitti?


Prova D'Italiano

ll movimento 5 stelle alla prova di Italiano a Perugia pare sia andato male. È colpa dell'avvocato. Non di quello del popolo. Mi dichiaro contento del risultato elettorale. Sono state premiate, a mio modesto avviso, le competenze. Confermati gli amministratori che si sono dimostrati capaci e sostituiti gli altri a prescindere dalle appartenenze. Le Marche e la Liguria sono uno smacco per chi come me crede che in politica non ci si debba accontentare mai. La parte sinistra del corpo amorfo del PD tiene e ne sono contento, sebbene festeggi e stappi inopinatamente Renzi come un belligerante sul Titanic. L'effetto Salvini non è ridimensionato ma risente come pronosticato della sbornia del Papeete. È evidente non basti la mera propaganda, fortuna loro la Lega può contare sul pragmatismo del governatore dell'ex culla democristiana del Veneto. Zaia quando lo senti parlare capisci che è più abile di Tomba a schivare i paletti. Chi vuol essere lieto sia che del doman non v'è certezza è quanto di più saggio posso trarre dal cilindro del voto locale che non avrei gradito se diverso. Aggiungo che al risultato dei 5 stelle ho strappato una buona boccia di bollicine, l'esito mi ha messo una sgrigna irrefrenabile come fossi affetto da gas esilarante. Del resto da comici che ci si aspetta?! Passando al referendum, il risultato era scontato, tanto che non ho potuto astenermi dall'appartenere alla parte perdente. Ho votato no con scienza, coscienza e per argine dello scontato sì, affinché ora lavorino davvero per limare le distonie funzionali degli ingranaggi istituzionali che affioriranno. Per il resto che debbo dire. Per una volta mi sento appagato e quasi contento di un risultato elettorale anche se sono politicamente incontentabile, giacché orfano. Chiudo facendo gli auguri al finittimo presidente delle Marche, terra splendida in cui mi diletto a solcarne le strade, gli splendidi borghi e paesi, in bicicletta, con l'augurio riesca a lenire le ferite del terremoto che ancora sanguinano. Il mio cognome non mente come la mia bocca, che adesso reclama ancora un po' di bolle alla faccia delle Sarti, dei Ghinelli... e dei fenomeni a 5 gradi senza nemmeno essere birra. Fossi nel PD mi sentirei imbarazzato di certa compagnia, tra un po' li sbatterei fuori dalla festa. Fareste bene. Bravi... Fateli ubriacare come Salvini al Papeete, non reggono il peso delle responsabilità e del potere. Occorre del resto un minimo di preparazione. Alla porta! Prosit 
Roberto Urbinati

mercoledì 23 settembre 2020

Lettura Indipendente

Avevi ragione, per non fare cadere un governo assicurato con polizza europea e per paura che il paese finisse in mano alle destre, si sono fatti "ricattare" dai penta-nulla col referendum, salvo poi, con una rincorsa "pazzesca" e, soprattutto tardiva, fare campagna elettorale per il NO ! Non hanno voluto fare cadere il governo ed ora si ritrovano con un pareggio che secondo la vulgata vale più di una vittoria. Quella di Emiliano è a dir poco "insperata". Solo contro tutti e tutto, spinto dal miracolato Giuseppi uno che colloquia con i santi. Lui è davvero il vero vincitore di questa tornata elettorale; sicuramente, una grana in più nel PD, la vittoria del barese, avversato come non mai. Si sono praticamente "segati" il "ramo" su cui stavano seduti, la "selezione" all'interno dei partiti sarà durissima e sezioni come quella riminese dovranno ben "corazzarsi" per prevalere sulle altre. Sono tutti "orfani" di Zio Melucci... non vedo chi abbia la stessa statura. Un bel "guaio" questo SÌ ! Dicano pure grazie a "ZINGA" che non so' come faranno "fuori". Chi gli succederà, Bonaccini ? A Roma l'hanno visto spesso, se così fosse, il Principe se l'è ben arruffianato e un posticino che "conta" per lui dovrebbe esserci, finito il mandato, tenuto conto che dal feudo riminese sono arrivati i voti che gli hanno garantito la vittoria e questa "cambiale" è obbligato a scontarla.  Non valeva la candela, a mio modo di vedere, avrei fatto cadere un Governo piuttosto che farmi ricattare ed andare a "castrarmi" con un referendum. Un SÌ, figlio più dell'antipolitica e di tanti ridotti alla fame, anche per colpa di politici non attenti ai bisogni primari dei cittadini. Un SÌ che per me sa' di "odio" di popolo, visto contro una "casta" di "privilegiati" e "mantenuti" da gente "spremuta" da tasse ed infiniti sacrifici. Altroché un SÌ riformista, io dire un SÌ con cui la gran parte del popolo ha voluto vendicarsi. L'occasione era troppo ghiotta per lasciarsela sfuggire, ma così facendo i PENTANULLA sono SPARITI... ed il PD è SÌ gravemente "ferito", non "morto"; saprà riprendersi? 

Open Space

Premetto: sono amico di Lucio Paesani. Il primo incontro è stato frontale, poi ci siamo annusati, consci delle diversità, perfino nel peso. Ci sentiamo spesso, è un piacevole conversatore ma ingenuo politicamente. Ha fatto eleggere Gnassi che per ringraziarlo sta cancellando l'impero della notte. I ristoranti sono nel mirino mentre migliaia di casi accertati ..aspettano. Siamo una città di peccatori del laterizio. La corporazione dei bagnini è stata condonata e prorogata con una semplice dichiarazione che gli abusi risalivano al medioevo. A dire il vero hanno "spinto" anche un altro alla presidenza del Rimini, per paura che Lucio la usasse contro Jamil, il candidato del cuore sindacale. Melucci però sembra avere altri battiti familiari. Sono partito largo per arrivare all'Open Space. Possibile che nella propaganda di Gnassi,
 un modesto locale all'aperto, fatto con stratagemmi strani come nel Borgo Fortunato, diventi ..Open? Il fratello di Lucio ha vinto un anno fa, il bando per l'aggiudicazione del chiosco del Castello, mentre parlava con il Teatro. Non è ancora avvenuta l'aggiudicazione perchè nella strategia principesca si deve aspettare la decisione della sovrintendenza sui dehors. Il comune di Rimini aveva affidato alla società di Claudio Paesani The Sun s.r.l. la gestione del chiosco bar da 44 metri quadri di piazza Francesca da Rimini, nel Giardino del Castel Sismondo. La società aveva offerto un canone annuale di 20.000 euro. A quasi un anno da quella aggiudicazione, il chiosco è ancora fermo al palo. A giustificare il ritardo ci pensa il sodale blog curiale, ciellino e demaniale, a più non posso. Ci sono stati tanti intoppi: dal giro di vite della soprintendenza sui dehors (50 i metri quadri che erano previsti per il chiosco), fino all’emergenza covid. Regge sempre come alibi. Aspettano Open Space, mentre Lucio si lecca le ferite calcistiche, Gnassi. innervosito dalle notizie che altre città, prima di lui, abbiano sistemato gli spazi aperti, spera che presto ci sia la prima inaugurazione di..Bonaccini. La famiglia Paesani può aspettare, il chiosco del Castello anche. Non è quello un borgo fortunato, chiedere al ..Tricheco. 
PS Foto: non è un rendering di Rimini Future, solo Riccione. 

martedì 22 settembre 2020

I Monopattini della Propaganda

Ho letto, per curiosità, la rassegna stampa e propaganda che viene preparata dall' apposito ufficio della stampa e propaganda, pagato dai comune con i nostri soldi e multe. Dovrebbe educare la categoria dei dipendenti comunali ed i consiglieri eletti dai cittadini che prendono come rimborso spese l'equivalente del caffè risparmiato con i parlamentari cancellati. Il "populismo" di Gnassi ha sostituito quelli di quartiere con i civivo, cancellando un trentennio d'esperienze amministrative ed un sicuro addestramento politico. Come la definireste questa strategia? Le associazioni sindacali e di categoria sono circoli d'adorazione, nemmeno la catastrofe virale ha cambiato la supina interpretazione del ruolo. Come viene chiamato questo atteggiamento? La gestione della città è piena di cartelli e promesse, il teatro, opera non sua, viene venduta con un castello dialogante, mentre il Metromare lo ha consegnato a Santi, contento come un bimbo del regalo e stipendio. Era un giocattolo pericoloso, a Riccione ha fatto stravincere la Tosi. Quante promesse abbiamo ascoltato nel silenzio compiacente del Carlino e Cooperativa d'accompagno? Pensate alla fine del Triangolone ed il Lungomare, diviso in tanti progetti, criticati perfino da Maggioli Junior. Circonvallazioni assortite, mentre i cittadini di S.Giustina, nella camera a gas, sono stanchi ed avviliti. Non si sente una protesta. Il clima sembra "napoletano", Le liste sono pronte, i bagnini condonati e prorogati si mescoleranno con i due commercianti rimasti. I garantiti risultano raddoppiati grazie al reddito cittadino. Il Pd si unirà ufficialmente ai compagni di Croatti, mentre la Sarti, inspiegabilmente, continua la parte della portavoce silenziosa. Vi sembra sia cambiato qualcosa? Quindici regioni sono del centrodestra, qualcuno chiede le elezioni? Non si può lo dice la Costituzione. 
PS Lo spunto viene da un articolo sulla mobilità sostenibile con i monopattini. La celebrazione del miracolo verrà fatta alla presenza di Santi, parroco del Pd e dei sindaci (piddini) di Rimini, Misano e Santarcangelo. Gli altri imparino a votare bene. 
PS Rissa quotidiana, sotto le nobili finestre.

Sembra Così

La correttezza impone di pubblicare il nome del vincitore della competizione elettorale post clausura. Aveva dimensioni locali e debolmente politiche con un referendum che sembrava indetto per salvare Di Maio. Da dove si parte? The winner is: Conte. L'uomo sussurrato miracolosamente da Padre Pio, ha donato 17 liste ad Emiliano. Ho letto che le spazzatrici del voto hanno raccolto nella tranquilla e pacifica Puglia il 25%. I due maghi delle maggioranze gnassiane, l'amico Gobbi e Fabbri, hanno fatto scuola. La stessa cosa è successa nell'altra regione, quella che ha permesso a Saviano di diventare famoso e miliardario, raccontando le candide storie che succedono. Lo sceriffo di Napoli, ha insidiato il primato di Zaia. Non certo per i voti piddini ma per quello che ha raccolto con le sue accorate prediche. Questo è l'aspetto inquietante. Il Pd si è salvato ma ha subito un altro trattamento depilatorio. Hanno vinto i candidati e la Lega ha pagato dazio come in Emila Romagna. Il personale più credibile viene offerto dalla Meloni. La vera vincitrice anche di questa tornata. La campagna elettorale leghista è stata interpretata (come sempre) da Salvini. Il repertorio è lo stesso, mentre i problemi sono diversi ed i candidati improponibili. Lo si intuisce anche nella nostra città, con il silenzio perdurante dei presunti garanti del voto. Per consolarsi (bene) occorre guardare la composizione cromatica del paese. In pochi anni si è rivoluzionata, con il timido rosa che compare in poche regioni. Un'assalto alla diligenza della propaganda nelle mani di Zingaretti prima di passare a De Luca, il protagonista più efficace del populismo giallorosso. Lo possiamo dire che è diverso dagli altri? I grillini escono dai prefissi telefonici solo nelle aree beneficiate dai redditi di cittadinanza, molto spesso pronta a delinquere, Un bignami frettoloso? Lo riempiremo nei prossimi giorni. Lezione salutare o invito a proseguire errando? Mattarella respira, era forse costretto a prendere una decisione. Non sembra la specialità del Colle. Ci potrebbe essere un argomento serio da aggiungere. Con il Si vittorioso il parlamento diventa abusivo? Oppure vengono demoliti solo i ristoranti, come a Rimini? 

lunedì 21 settembre 2020

CS Amir SPA

“IL VALORE DELL’ACQUA” venerdì 25 settembre Palacongressi, Sala dell’Arengo, 9.30 AMIR SPA INVITA ESPERTI E CITTADINI AL CONVEGNO SUL FUTURO DEL SERVIZIO IDRICO INTEGRATO NELLA PROVINCIA DI RIMINI: UN CASO DI STUDIO NAZIONALE 
“Il valore dell’acqua” il convegno promosso da Amir SpA, venerdì 25 settembre al Palacongressi di Rimini - si prefigura quale focus di forte attualità sul servizio idrico integrato. Per il territorio riminese, coinvolto come ambito provinciale, ma non solo. La gara indetta da Atersir, Agenzia territoriale dell’Emilia-Romagna per i servizi idrici e rifiuti, per il rinnovo dell’affidamento in concessione del servizio nel bacino di Rimini (escluso il comune di Maiolo), è in corso. Si tratta di una procedura che spalanca le porte all’Europa. E come prima esperienza di questo tipo dall’avvio della regolazione indipendente nel settore idrico in Italia è destinata a diventare un caso di studio nazionale. Nel rispetto dei tempi tecnici del procedimento, particolarmente complesso, Amir SpA, quale azienda pubblica da più di mezzo secolo impegnata nell’idrico, con questo incontro si propone di offrire un’autorevole occasione informativa, a cui prenderanno parte alcuni dei maggiori esperti del settore e aperta ai cittadini. “Questo convegno è stato pensato come un approfondimento rivolto non solo all’addetto ai lavori ma anche all’utente. Ci troviamo di fronte ad un passaggio fondamentale. Amir, in quanto società strumentale di riferimento del settore per la maggioranza dei Comuni della nostra provincia, ha ben chiara la portata della gara europea di cui si sta occupando Atersir - dichiara l’amministratore unico Alessandro Rapone - L’importanza della questione è testimoniata dai numeri. Il valore del servizio messo a bando per i prossimi 20 anni è pari a circa 2 miliardi di euro. Quando la procedura sarà ultimata, con tutta probabilità questione di mesi, conosceremo il futuro gestore del servizio. Ragionevolmente dal 2021 quindi tutti i riminesi, privati cittadini e imprese, ci si misureranno nel momento stesso in cui riceveranno le bollette”. “L’attenzione su questa procedura è molto alta anche al di fuori del nostro territorio, in quanto nei prossimi cinque anni in Italia arriveranno a scadenza circa 40 concessioni - aggiunge Rapone - Il caso Rimini quindi farà da apripista, essendo il primo che arriva a bando da quando le competenze sul settore idrico sono state assegnate ad Arera, l’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente”. L’incontro inoltre offrirà lo spunto per riflettere sulla governance delle risorse idriche e al tempo stesso su un servizio strategico per la nostra qualità di vita, temi che ritornano nelle campagne informative di Amir. Ad introdurre i lavori, con Rapone, l’assessore al bilancio e alle partecipate del Comune di Rimini Gianluca Brasini. A seguire gli interventi di Luigi Castagna, presidente Confservizi Emilia-Romagna; Vito Belladonna, direttore Atersir; Giordano Colarullo, direttore Generale Utilitalia; Andrea Guerrini, componente del Collegio Arera. L’incontro - in programma venerdì 25 settembre, al Palacongressi di Rimini (Sala dell’Arengo), a partire dalle 9.30 - è rivolto agli amministratori pubblici e ai funzionari tecnici dei comuni soci di Amir SpA, alle imprese e alle associazioni imprenditoriali, ai sindacati dei lavoratori, ai partiti e movimenti politici, alle associazioni ambientaliste e dei consumatori, agli ordini professionali e a tutti i cittadini interessati. La partecipazione è libera e gratuita; in ottemperanza alle disposizioni anti-Covid occorre prenotarsi inviando una mail all’indirizzo amir@amir.it oppure contattando il numero 0541.775302.

Gnassi NO

Cosa succederà? Non sembra che per i cittadini il voto sia l'obbligo più urgente da adempiere. E' importante solo per quelli chiamati (fintamente) democratici e del loro compare Travaglio. Per i piddini comunque vada sarà un disastro, per gli altri significa accelerare o ritardare la scomparsa. Tra il partito consegnato a Zingaretti che richiama anche le riserve ed i tre iscritti, c'è un abisso. Io non credo nemmeno, se lo vedessi in diretta su Icaro Tv, che Gnassi abbia votato Si. Ha aggiunto, per essere più credibile dalla propaganda d'accompagno, anche una canzonetta. Solita scenografia da cartelli, quelli che annunciano a Viserba la nuova viabilità. Da decenni non viene inaugurata una nuova arteria. Promesse tante dalla nuove circonvallazioni di Rimini e S.Giustina e la complanare, permutata con la rotonda Bertozzi. Il monopattino ci salverà, recita così la preghiera della Nipote. I lavori nella zona nord procedono lentissimamente, ogni tanto fanno un comizietto per anziani e pensionati e lo stuolo di ingegneri e bocconiane rendono l'atmosfera degna della stronzata progettuale. Il silenzio dei cittadini è impressionante. Parlano due scappati di casa e rifugiati a cinque stelle, mentre il Sindaco, consegna le pagelle della giunta, da lui fortissimamente voluta. Manca il voto al mio Morollino. Sono sicuro che quello dei cittadini sarebbe migliore, a patto che cambi padrone. Meglio i personaggi come Santi. Alle 15 le prime proiezioni.  

domenica 20 settembre 2020

I Domestici

Il Corriere di Rimini è una cooperativa di giornalisti sbarcati nel porto sicuro di Gnassi. Nati domestici sono diventati forzatamente servili. Comprensibile la mutazione, si tratta di continuare a lavorare. Lo fanno su ordinazione, gli articoli non devono passare sotto la lente di "gradimento" di Bronzetti e nascono in sintonia con il Principe della città. Cosa diversa, spesso peggiore è l'ammiraglia dell'informazione, il giornale più temuto della città, viene compilato a pranzo dai due direttori dell'informazione cittadina. Tutti i giorni per non sbagliare il ..menù. Avete affidato la polemica con la Tosi, per mostrarsi originali, al segnaposto provinciale? Una voluta dimostrazione che la Sindaca non meritava una risposta all'altezza? Cosa significa il balbettio di Santi che incolpa la Tosi di interrompere il percorso fino a Cattolica e Misano, giocate anche con le pale su pista protetta? Avete perso il Comune di Riccione a causa dell'opera più stupida, inutile, costosa, dopo il Palas e volete ripeterla? Cosa eliminate questa volta, la ferrovia?  L'unica linea in saldo attivo della provincia era quella con il n°11. La Tosi propone di migliorarla come servizio per la nostra riviera. Cosa ha cambiato nella mobilità riminese il tratto su pista protetta? E' vero che ogni due giorni deve interrompere il servizio per qualche problema. Collaudi, carrozze, studenti stipati, un disastro concettuale e un buco contabile. Prolungate a sud fino a Cattolica  quella che la sindaca riccionese definisce una muraglia massiccia, imponente, confinata addosso alla linea ferroviaria. Mi sembrate debitori seriali. Non basta avere gettato un centinaio di milioni ed averne dispersi una trentina in venti anni di progetti sballati? Non ci sono di mezzo leghisti e commercialisti, siete al sicuro come quei bravi Ragazzi. Invece il Sindaco di Rimini ha capito che con Melucci alle porte deve fare finta di essere protagonista anche del dopo. Non è il suo ruolo, non ha mai allevato e costruito niente attorno a se. Il suo è un sistema tolemaico, Lui al centro. Il Corriere ha pubblicato la foto della giunta di Gnassi dimenticando il migliore. Modesto e lavoratore, sempre sul pezzo: il mio Morollino. Gli altri oltre a non azzeccarne una sono anche presuntuosi devastatori del territorio.

sabato 19 settembre 2020

Sabato 19 Settembre

L'errore estivo di Salvini è stato il licenziamento della mandria a 5 stelle. Ha consentito la nascita, sotto l'egida di Grillo e Franceschini, del secondo governo Conte. L'unico scopo era, è, quello di allontanare il Capitano da Palazzo Ghigi. Poi è arrivato, direttamente dalla Cina in 5G, un virus che ha permesso al "sussurrato" dal vaticano e raccomandato, addirittura da Padre Pio, di chiudere in casa una nazione, governando e decretando illegittimamente. Però indagano sempre Salvini, anzi la cancelleria di Repubblica lo ha già avvisato che dopo le elezioni verrà ricompensato con una comunicazione di garanzia. Siamo il paese degli scandali, i servizi normali non funzionano, quando succede è un miracolo. La scuola è destinata a chiudere, mentre i sindacati dei garantiti da Landini, scioperano. Cosa vogliono più di quanto abbiano ottenuto a dispetto dei milioni di lavoratori e partite iva sparite? Siamo al sabato, vigilia della rivoluzione attesa. Domenica e lunedì si giocheranno 7 piccole partite regionali. Il referendum non interessa nessuno. Cambia niente. Hanno tutti un interesse piccolo o grande a mantenere questo regime parlamentare. I cambi di casacca investono un terzo degli eletti, il premier prima veniva indicato da un giornale, oggi confessato dai cardinali. Mentre regioni e comuni vengono eletti direttamente dai cittadini, la gestione del paese è affidata ad improvvisate coalizioni, spesso di infima minoranza. Ci sono in giro cariatidi della politica, scomparsi elettoralmente che pontificano e reggono il moccolo. Paolo Maggioli, presidente della nostrana Confindustria, si è iscritto al club del "tanto dovevo scendere". Ha rifiutato la candidatura a sindaco che Melucci non gli aveva offerto. Per vendicarsi ha detto peste e corna delle iniziative urbanistiche e..monopattini della Nipote Frisoni. Ha ragione, però poteva risparmiare la marketta sulle pale eoliche. Quando l'affare supera il miliardo il parere deve essere per forza favorevole? Quindi riassumendo: gli industriali che rifiutano il dopo Gnassi sono (spero) due. Ottima notizia, lasciate il lavoro ai funzionari di partito o quelli che si candidano per perdere. Dicono che il Pd di Riccione in preda a depressione da sparizione, stia pensando a Santi. La persona giusta per una fine funerea. Il Pd, invece, è in continuo ricatto a cinque stelle. Fanno girare per il mondo Gigetto, truccato e liftato come una star, secondo le regole di Casalino. Possiamo essere presi sul serio con queste marionette campane? Almeno De Luca interpreta bene le sue merolate. Se dovesse finire, come è probabile, cinque a uno per Matteo Salvini, cioè cinque regioni conquistate dalla Lega e una sola, la Campania, dal centrosinistra, anzi più che dal centrosinistra da Vincenzo De Luca, il politico più politicamente scorretto, cosa succederà? A parte gli avvisi di garanzia raddoppiati ed i commercialisti inquisiti, si potrà votare per un governo di vera rappresentanza democratica? Aspettiamo con sfiducia. 

venerdì 18 settembre 2020

Il Metromare in Faccia

La Tosi, sindaco di Riccione, ha "sbattuto" il Metromare in faccia a Santi. Secondo una comune vulgata, il segnaposto provinciale ha subito il colpo per Gnassi, suo titolare. Il tema è il trasporto pubblico della zona sud, per quella nord ci sono dei buchi Conad in previsione ed il mantenimento delle sbarre in via Palotta, grazie alla sensibilità della sovrintendente Frisoni. Digressione da incazzato. Non avendo figli o nipoti collocati nelle aziende comunali, regionali, fiere, palas, hera e nemmeno cooperative, definite allegramente come sociali, posso farlo liberamente. I contestatori del partito, sono diventati dei cagnolini scodinzolanti, i più furbi hanno barattato il dissenso, con qualche posto garantito anche dalla Cig. Si proclamano i referenti. Hanno disastrato un quasi comune. Lo hanno avvolto in un orrendo preservativo, largo qualche metro, lungo centinaia. Siffredi è geloso. Una realtà, che rispecchia la vecchia composizione della città, con artigianato, scuola, commercio, conad, sport ed una volta perfino turismo, viene manomessa, pedonalizzando il lungomare, come fosse la Nizza di Bonaccini. Abbiamo la metà degli alberghi chiusi e gli altri hanno finto (bene) di essere in attività. Gli unici negozi, sempre aperti, offrono kebab o alcolici a prezzi scontati. Le "firme" sono sparite da anni. Nella prossima mischia elettorale, Il sindaco è già fuori con il ritorno del vendicatore. Se fate le primarie vi consiglio, senza altri scopi, di fare partecipare anche il mio Morollino. A Jamil lo doppia. Poi fate come volete o copiate la Lega. Siamo ancora lontani dal maggio 2021. Ci sono troppe variabili prima di arrivare a quella data. La più probabile è un rinvio per paura di perdere. Poi ci saranno i soliti curiali, ciellini, bagnini e forse Ghinelli, rimasto con il gazebo in mano, che vi consoleranno. Torno a Riccione. Il sindaco Renata Tosi propone di riprogettare il servizio filobus grazie ai fondi del ministero. Con una nuova bocciatura al Metromare. “Basta perseverare con vecchie scelte sbagliate, oggi vi sono possibilità di finanziamento attraverso il ministero che possono servire a rendere efficiente e agevole il collegamento con la zona sud”. Posizione tanto chiara e ragionevole che verrà respinta per non "licenziare" Santi. Umanamente comprensibile. La struttura rigida, massiccia, imponente e confinata, a ridosso della linea ferroviaria è stato un tragico errore. La proposta del Comune di Riccione è di partecipare all’avviso del M.I.T. per la presentazione di istanze per l’accesso alle risorse destinate al Trasporto Rapido di massa ad impianti fissi il cui termine è stato prorogato al 15.01.2021. Vi arriveranno dei monopattini. 

Fino a Lunedi

Ho letto su Linkiesta, il più spudorato blog piddino, che Salvini sarebbe in pericolo se non vincesse in Toscana. Avete capito dove arrivano le supreme menti del regime? Almeno i grillini se ne stanno nel loro recinto, colmo di redditi regalati secondo i costumi geografici, alle peggiori espressioni sociali. Il sud è stata la componente che ha incassato di più, con il dono pentastellato. Pensate cosa succederà quando arriveranno i soldi della Ursula che per mantenere l'Italia al rango di cloaca della falsa immigrazione, ci concede anche il reddito "minimo". Hanno la sensazione che Salvini appartenga più al passato, sostituito da Zaia (70%) o Giorgetti, come protagonisti della quarta fase leghista. A Rimini sono sempre alla ..prossima.  Il Capitano da fastidio a Repubblica, costretta, ogni giorno a pubblicare la contestazione delle quattro sardine, nelle piazze stracolme.
 Solo Salvini riesce a riempirle, usando le armi della sinistra storica. Un contatto diretto con i cittadini, naturalmente non garantiti. 
Le Ong aspettano la chiusura delle urne per sbarcare i finti profughi. Li fanno tuffare dalle navi per costringere all'approdo umanitario. Per una nave di Gates, noi dobbiamo affittarne almeno tre, per le quarantene sul mare. Li volete ancora votare? Cosa devono farvi per cambiare? Lo sapete cosa ci attende nei prossimi mesi? I giallorossi hanno fatto un altro patto, spero non riconosciuto da Mattarella, per rafforzare la maggioranza nel caso probabile di una sberla elettorale. Cosa deve succedere ancora per andare alle urne, spostate in piazza per non turbare i banchi? Il tentativo di isolare Salvini è plateale. Sono convinti che con la Meloni la possono giocare meglio. Il Banana non ha mai rappresentato un pericolo per il Pd, anzi è molto spesso (sempre) una mano salvifica. Gli auguri di pronta guarigione di Conte erano sinceri. 

giovedì 17 settembre 2020

Non Servono Più

La carta dell'antipolitica è stata utilizzata anche nel passato. Ora scandalizza perchè i "democratici" vengono sbarcati in un porto insicuro, a fine mese. Prima dei cinque stelle ed una Sarti, che devono la loro ascesa a slogan di sicuro effetto ma diventati prese per il culo e voto, altri movimenti hanno usato la carta del taglio dei parlamentari senza arrivare ai risparmi di chi li aveva eliminati davvero. Non si comporta molto meglio l'uomo sussurrato (anche) da Parolin. I parlamentari ci sono ancora, godono di ottime retribuzioni ma lui governa con poteri eccezionali e, complice il virus, ci inonda di decreti..fuorilegge. Ho perfino letto su sponde piddine, ancora dominanti la stampa, mentre la propaganda televisiva e radiofonica è in stato di panico, che la colpa è di coloro che hanno osato raccontare La Verità, diventato giornale..unico. Il riallineamento con la vera maggioranza non dovrebbe tardare. Scoppiano tumulti per molto meno. La povertà è quasi certificata. Si trincerano dietro le statistiche alla riminese, quelle famose per i pienoni. Per non riconoscere il fallimento del nostro turismo si aggrappano a ..Misano.  Perchè affermare che esiste una casta politica, universitaria, giudiziaria, sindacale e perfino sportiva, è fare il Grillo del Pd? Siete arrivati alla fine della storia, alimentata con bugie, compromessi e liasion scandalose. State consumando un rapporto contro natura politica, che ha parametri molto permissivi. Gozzovigliate con quelli che vi sbertucciavano per eleggere la portavoce afona che li tiene in pugno. Mi hanno convinto a rifugiarmi nel corner del No, due persone che stimo, per opposte ragioni. Con argomenti tanto semplici da essere condivisibili. Rimane l'amarezza di avere perso un'altra opportunità per una riforma rivoluzionaria che però nessuno voleva. Alla fine credo vincerà il partito, sempre maggioritario, del com'era. Siamo un paese dove al termine delle elezioni non si conosce il vincitore. Vi pare un esempio di democrazia compiuta? Vale solo per quelle locali e per questo che la paura al Nazareno ha raggiunto perfino..Zingaretti. Come fanno anche i garantiti a votarvi con un segretario cosi? Godo nell'assistere alle contorsioni etiche dei "migliori" per antica consuetudine. Il livore, le offese gratuite sono diventati il pane delle discussioni. Ho condiviso Lucio Paesani e Salvatore Di Grazia che, dopo una feroce diatriba, sono scesi se
renamente al ruolo di buoni nemici. Il grillismo non serve più. Come Gnassi, ha fatto il suo tempo ed il Borgo, sempre suo.

Voto No

 

Il Carlino non ha mai avuto buoni rapporti con Melucci e lo Zio, da par suo, ha sempre "avversato" Gnassi, ricambiato. Questo è il bignami della situazione, nota a tutti quelli che hanno frequentato il circo riminese, allora affollato ma già pieno di curiali oltre agli intramontabili cattocomunisti. Una elite che si sta riducendo, sbarco dopo sbarco concordato con Gates. Oggi campano facendo markette politiche ed imprenditoriali. Colpiti dalle stronzate di Zingaretti, uno che non sarebbe entrato nemmeno nella sezione di Bernabè. Brevissimo incipit, per arrivare al tema del giorno. Con una sopportabile boria, penso di essere stato il primo a sollevare, a dispetto dei (pochi) fans gnassiani, che Melucci stava ritornando "imbattibile" nel partito e "determinante" per la candidatura del sindaco, post Principe. Quando la decisione è in mano all'organizzazione partitica, contro di lui, perdi. Ho avuto la possibilità di lavorare con Maurizio per oltre 4 anni come capogruppo dei Ds. Ho un ottimo ricordo. Coppia assortita, nelle infinite diversità. Lui imbattibile nel partito, io (credo) buon consigliere comunale di maggioranza. Il ruolo che ho sempre sognato. Il consesso cittadino era, è, il mio sogno. Rabbrividisco quando vedo o sento chi lo interpreta malamente, pronto ad alzare la mano come il gomito. Il vero potere è del consiglio. avete consentito al sindaco di elevarsi a Principe della Città e Re del Borgo. La mancanza, voluta, perseguita di una timida opposizione, dipinge il mesto quadro riminese. I voti dei cittadini vengono depredati per miseri tornaconti, perfino professionali o inevitabili vagiti carrieristici. Tra Ghinelli e Croatti non c'era nessuna differenza. Ha vinto Bugani, ha perso la rappresentanza. Non bastava la Sarti? Una forza come la Lega che arriva al 30% non può mostrarsi invisibile come presunta opposizione. Vecchi o nuovi la musica è la stessa. Melucci appartiene all'ancien politica, arrivato alla pensione, ancora riesce a servire le carte (cartine). Ha lanciato un segnale terrificante al bambino un pò invecchiato ma cresciuto nella bambagia della federazione. Deve assumere la responsabilità della candidatura e dell'eventuale fallimento. Lo conosce bene. Un segnale confortante? Dove sono i Piccari, Bertozzi, accontentati con una rotondina o le donzelle silenti come la Mona Lisi? Salvo per antica tenerezza il mio Morollino. Voto no, mi hanno convinto la Tosi e ..Urbinati.

mercoledì 16 settembre 2020

Assalto alla Diligenza

Non parlo dei tre (nuovi) commercialisti della Lega, diversi da quelli intercettati a Mosca che permettono però ai telegiornali della propaganda di uscire con i titoli "Fondi a Salvini", ma dell'assalto alla diligenza del governo con i 209 miliardi del Recovery Fund. Chiamato così per non suscitare pruriti grillini. Si sono "blindati" con un altro patto tra Pd e Grillo. Hanno smesso di foraggiare Casaleggio, il commercialista grillino mai indagato che ha avvisato la mandria di non potere più prestare i servizi di una volta. Quelli chiamati Sarti, Sensoli e Croatti. Mentre Affronte trasferito a S.Marino sta "brigando" con le pale (eoliche) care a Melucci. L'uomo che secondo i veggenti del Carlino condiziona il dopo Gnassi. Sembra che la fantasia e la fame giallorossa abbiano inventato 557 progetti inviati sempre allo "storico" Gualtieri. Una abbuffata, se pensate che ogni anno nella redazione della Finanziaria litigano per soli 20 miliardi da spendere, sempre a debito.  «Faremo pochi grandi progetti». È la promessa del ministro dell’Economia Roberto Gualtieri in audizione al Parlamento, in vista della stesura del Recovery Plan, dopo che la cabina di regia guidata dal ministro Enzo Amendola è stata inondata dai 557 progetti arrivati dai ministeri in pieno stile “assalto alla diligenza”. Un totale di spesa che supera i 677 miliardi, il triplo di quanto assegnato, tra piani di conquista dello spazio, acquari green e rifacimento degli uffici della Farnesina. Questo è il governo mai eletto e questi i commensali dell'ultima cena. Dell'esito referendario mi interessa poco. sarebbe stata anche una domanda seria se non ci fossero state esigenze e priorità che in altri paesi si decidono democraticamente con un semplice voto. Noi siamo diversi, lo attesta il debito pubblico. Possibile che una coalizione, in squallida minoranza nel paese, si ritrovi nel Palazzo per dividere il bottino preso in prestito? La risposta dovrebbe concederla un Uomo sul Colle. 

Noi Riminesi

La brillante amaca del nostro Gramellini x Gnassi, ospita risposte di lettori, magari presunti per ribadire il concetto editoriale: senza il Principe facciamo la fine di..Riccione. Ho letto ieri sempre sul citatissimo Carlino, l'ennesima risposta ad una domanda "preparata" da un presunto. Chiedeva le ragioni per l'interruzione frequente del traffico sul Piazzale Fellini e lungomare per manifestazioni alcoliche. Quel tratto di strada lungo 9 chilometri che ci separa ancora dagli infedeli riccionesi. La filosofia della Nipote, fedele alla mobilità da monopattino, è quella del tutti in bici o prototipi con pedalata assistita. Mancano autobus e metromare di quella categoria. Hanno rivoluzionato la mia Viserba, uso il Gps per tornare a casa. Eppure non si ode un lamento. Siamo già nella fase preagonica? Hanno pulito, dopo un mese, i marmi splendenti del tratto inaugurato da Bonaccini. Il povero Gnassi era nelle retrovie, segnale preciso della graduatoria del potere. Dopo le regionali avremo l'Emilia-Romagna regione protetta? La risposta al misterioso lettore, diventato specie rara, questa volta è demandata al capocronista. Sono sicuro che non ha militato nemmeno in uno sperduto quartiere della periferia cittadina. Ha diviso i cittadini riminesi in due fazioni: i guelfi vogliono mantenere il lungomare com'è. Grazie ai "partiti" di Gnassi ed a lui in particolare, ci sono riusciti con la complicità dei bagnini ricompensati con la maggioranza. Gli altri, classificati come rivoluzionari ghibellini, vogliono un cambiamento radicale, con slide e disegnini della Rimini Future. Il successo imprenditoriale delle colonie, trasformate in templi del turismo, testimonia la forza del rinnovamento, con la nuova spiaggia consegnata, grazie ai bandi, a chi vuole investire, non chiudere. Il capocronista, con modestia e furbizia, si è collocato nel comodo mezzo. Un pò di qua e molto di la. Perfetta sintonia con la politica del Principe. Mentre le due fazioni discutevano, ha inaugurato un Borgo Fortunato. Ha messo tutti d'accordo in particolare Lui. Viva la libertà di stampa.

martedì 15 settembre 2020

Il Giornalista del No

Ho letto questa mattina, con stupore malcelato, che il giornalista (di punta) del Carlino in edizione Barnabè, l'unico riccionese innamorato di Gnassi, ha rifiutato l'incarico di "writer" del Sindaco Parma, nota aderente al club gnassiano. Temevano che le ripercussioni referendarie sulla mini casta riminese fossero pesanti? Qualche cosa è successo dietro le finestre prospicienti la sala del Principe. Hanno la fortuna di salutarlo tutti i giorni in attesa del piccione con i pizzini di Fabrizio. E' lui il migliore degli scrittori a cottimo. Il "nipporiccionese" dedicato ad un corridore del Gran Premio Gnassi, svolto per caso a Misano, è originale. A Radio Capital l'hanno segnata come fosse di Vauro. Il mio punto di riferimento giornalistico sembra in preda a convulsioni iettatorie. Il panorama che hanno scelto, con il cambio editoriale, avrebbe provocato, se fossi credente, dei tumulti nella tomba del grande Cardellini, ma non sembra portare dei benefici. Lo stesso accade alla loro sorella toscana: La Nazione. La vittoria di Bonaccini, spinta più delle sardine, li preserva da una estinzione giornalistica, ma il numero delle copie invendute allarma. Mi chiedo: perchè li devi votare, se son sei iscritto ad una parrocchia piddina o militi in una delle giunte rimaste o non sei nel ricco recinto di Hera o godi dei benefit, come la prestigiosa famiglia di fatto e stipendio, Petitti&Bernabè, oppure salendo il grado culturale non presti servizio nell'università balneare o fingi di farlo in altre sedi, come i maestri e professori che non rischiano il contagio? Le partite iva, molte di più, possono anche morire. Lo fanno silenziosamente, prima vogliono andare a votare.

Banana Covid

Ho la brutta abitudine di pranzare con il televisore (in alto) acceso, come accadeva nei ristoranti, tanti anni fa. Mi sta bene. Ero sintonizzato su Canale 5, l'isola dell'inciucio tra Rai e La 7. Non l'avessi fatto!! Ho sorbito gli 11 minuti e 45 secondi del Banana pallido, appena uscito dal S. Raffaele di Zangrillo. Era tutto spettacolarmente pronto. La D'Urso farà almeno tre puntate strappalacrime alle badanti, non ancora gratificate. Mancava però la solita abbronzatura da crema che arriva ai capelli, già neri con il trapianto. Anche qui complimenti al restauratore. Ha ringraziato tutti, anche Vauro che gli ha dedicato un commovente pistolotto. Intanto sembra che i cinesi ci abbiano trasmesso il virus per uccidere una economia già moribonda nonostante lo storico Gualtieri e nello stesso tempo permettere una sceneggiata ad un resuscitato politico. Tutte le tragedie da noi finiscono in farsa televisiva. Questa volta tocca al Cavaliere. Il nostro premier mai eletto ma solo indicato, ci ha marciato per cinque mesi. Il virus di Wuhan ha consentito un governo che ha fatto più danni della pandemia. La virologa, fuggita dalla Cina, lo ha spiegato troppo bene. Sembrava preparata da tempo. Dobbiamo ringraziare il governo cinese? Oppure non è permesso perchè Gigetto si può offendere e buttare giù tutti i mostri a 5G? A proposito di strane creature acquatiche: che fine hanno fatto le pale eoliche di Melucci ed..Affronte? Strana coppia del vento. E' andata male anche questa volta? Se viene eletta Mona Lisi, con l'aiuto ciellino, ci riprovate sperando in un vento migliore?

lunedì 14 settembre 2020

Chi Dorme Non ..

Piglia voti. Questa mattina, ore 10 il nostro Sindaco, amato, riverito, ossequiato dal Carlino più del Corriere, era ospite di Radio Capital detta La Repubblica delle markette. Si è accreditato il trionfo nel Gran Premio di Misano. Bezzecchi, Bastianini e Marini sono arrivati dopo. Sembrava che la corsa si fosse svolta sul lungomare in mezzo alle piste ciclabili con soppalco. L'enfasi di Gnassi, in trance, è sempre ammirevole. Un imbonitore degli ascolti. Quelli che conoscono poco la geografia e la politica nostrana, avranno esultato. Il sindaco di Misano sembra contento, non avrebbe saputo fare meglio, nel commentare il risultato della Notte Rosa. La più famosa ed alcolica delle gare. Gnassi si è intestato anche anche la riminesità dei vincitori. Quindici minuti di sana propaganda piddina, in un momento in cui i pronostici non segnano bel tempo. Penso però che se fosse vera la candidatura della Mona Lisi, perfino il centrodestra di queste parti, avrebbe qualche speranza di una vittoria mai sperata, tanto meno cercata. Staremo a vedere, intanto Gnassi è salito sull'ennesimo podio. Chi dorme non piglia voti. 

Gli Ortodossi

Una delle motivazioni della sinistra da festival che viene vista, alternativamente, come gradita o invisa, è che il taglio dei parlamentari aiuti l'ortodossia di partito. In sostanza verrebbero eletti solo quelli fedeli alla linea anche fosse di Zingaretti. Argomento ilare. E' vero, nel parlamento c'è un via vai scandaloso. Lo dimostra un governo composto dai reduci di un vecchio momento politico. La ragione per cui dal Colle non arriva l'ordine del rompete le righe è anche questa. I 290 portavoce grillini ed i 125 piddini, compagni di letto, sarebbero un ricordo fastidioso. Ne rimarrebbe la metà, se va bene a Bonaccini. La cosiddetta ortodossia è stata "violentata" con l'arrivo della mandria uscita dalla piattaforma. Un coacervo di velleità stupide e perfino pericolose. dai no vax ai terrapiattisti, per finire ai chimici delle scie. Li avete visti all'opera. due ministri sono scomparsi come li avessero rapiti nell'Aspromonte. Anche la scuola dei sindacalisti è nelle mani dell'avvocato vaticano prestato al popolo italiano, in cambio di porti sicuri per le loro finanze. Mi hanno detto che la Lisi verrebbe candidata dalla forte corrente seminarista del Pd riminese. Meglio così lasciate stare l'unico vero imprenditore ancora presente. Per completare quei lungomari e le comiche piste ciclabili da monopattino, la Mona va benissimo. Le colonie rimangono quelle, non c'era bisogno di vincolarle. Bellariva è diventata da tempo l'area del malaffare anche per l'uso distorto degli immobili centrali. Diventata luogo di spaccio e rifugio. Il cadavere della Murri aspetta investitori, la Comasca destinata a scuola in riva al mare è stato un errore pagato nel tempo. La Novarese non è ritornata in proprietà del comune? Come mai il Carlino rimane silenzioso su certi argomenti da..Ragazzi? Per apparire sulle cronache devi fare il commercialista per la Lega, i facilitatori sono una categoria illibata. Aree preziose con una destinazione contrastante. Chi viene ad investire a Rimini? Oltre, ben oltre, un terzo degli alberghi è rimasto chiuso, molti degli "aperti" si sono pentiti. Ho l'impressione che non sia la scuola a destare preoccupazione, fosse i Landini avrebbero seguito il comandamento scolastico del Bazooka. I senza lavoro sono aumentati enormemente e siamo ai primi trimestri di rilevamento ed i sussidi tra poco terminano. Cosa ci aspetta? Ci stiamo sbaloccando con un si ed un no che verranno giudicati in termini calcistici. Continuo a leggere i politicamente corretti, mi spingono a fare l'esatto contrario. Ho visto una foto, come sempre ambigua di Gigetto, il personaggio che detesto più di Bonafede, molto meno dell'incolpevole Azzolina. Anche lui può sempre trovare un posto alla Rai, la corrente prevalente sembra sia la sua. Non preoccupatevi per Gnassi, anche se Cagnoni, compiuti benissimo i 90 anni, rimane alla Fiera lasciando il Palas in pegno, lui può sempre contare sul Borgo Fortunato, 4 ristoranti e tanti parcheggi. Il migliore investimento in città. 

CS Amir E Scout

AMIR E SCOUT RINNOVANO IL COMODATO GRATUITO PER L’UTILIZZO DELLE DUE CASETTE ALL’INGRESSO DEL PARCO XXV APRILE
Le due casette che, entrando da via Nataloni, si notano all’ingresso del Parco XXV Aprile, sono parte del patrimonio immobiliare di Amir SpA, nonché la base operativa del Gruppo Scout Rimini 1 da circa trent’anni. E continueranno ad esserlo anche in occasione del centenario che il Gruppo, realtà storica della città, si prepara a festeggiare tra un paio d’anni. Il contratto tra la società Amir e l’associazione Agesci Rimini 1, rappresentate rispettivamente dall’amministratore unico Alessandro Rapone e dal referente Federico Mancinelli, è stato infatti rinnovato con la conferma della concessione dei fabbricati in comodato gratuito fino al 2030. I due edifici rientrano tra le proprietà che la società è chiamata ad amministrare, insieme al capitale di infrastrutture funzionali al servizio idrico integrato in larga parte della provincia di Rimini. “Quest’anno ricorrono i 55 anni dalla costituzione di Amir - ricorda Rapone - Nel corso della sua lunga storia l’azienda si è sempre contraddistinta per l’attenzione al territorio, nell’ambito della propria mission ma anche nei confronti di esperienze significative com’è quella dell’associazione Agesci Rimini 1. Quando ci siamo trovati a dover scegliere, se rientrare o meno in possesso degli immobili, abbiamo ben soppesato da un lato il nostro compito di amministratori di beni che appartengono alla collettività e dall’altro le conseguenze che avrebbe potuto avere uno sfratto. Ora, con la definizione di un opportuno rinnovo del comodato gratuito, proseguiamo un rapporto che ha un valore concreto per i giovani della nostra città, in sintonia con il nostro impegno sui temi dell’educazione ambientale”. Un passaggio all’insegna della continuità con un’importanza strategica per il Gruppo Scout. “Abitualmente le nostre attività si svolgono per lo più all’aperto, ma queste due casette rappresentano per noi un punto d’incontro. Una in particolare per i ‘lupetti’, bambini dagli 8 agli 11 anni, l’altra per i ragazzi dai 12 ai 16 anni. Oltre ad essere spazi di ritrovo per attività e giochi, fungono anche da deposito per tutto il materiale necessario - spiega Mancinelli, rendendo merito all’azienda - Il rinnovo di questa alleanza con Amir è per noi una preziosa occasione per elaborare una proposta formativa che abbia il più possibile al centro la vita all’aria aperta, elemento chiave del metodo educativo scout. In questi anni inoltre ci siamo resi conto di rappresentare anche una gradita presenza per quanti, sportivi e famiglie, frequentano il parco passando da via Nataloni. Un presidio, proprio perché ‘abitanti’ e non semplici fruitori del parco”.