martedì 28 febbraio 2017

Riflessioni.. su Lazzari

Se la politica fosse fatta da politici veri e non da politicanti di “Bottega”.
Da non confondere con “Botteghe Oscure”, quelli sì che erano comunisti.
La differenza tra il “Politico” e il politicante di “bottega” è che nel primo caso il "Politico" è al servizio della Polis (città), quindi al servizio dei cittadini, nel secondo caso il politicante deve rispondere a logiche di partito con ritorni diretti ed indiretti di prebende che possono essere di natura economica e/o di comoda poltrona o poltroncina. Chiarito questo, leggo in questi giorni che, “la gioiosa macchina da guerra del PD” ed associati, si spelacchia le mani sulle tastiere e la voce sugli organi di stampa, in affermazioni puerili e senza sostanza, evocando fantasmi di intolleranza, nel migliore dei casi o agguerriti estremisti, pronti alle barricate con forconi e fucili. Sinceramente li avete visti i cittadini che protestano? Il vero populismo fomentatore di intolleranza ed insicurezza, non è fatto dai comitati spontanei che nascono ovunque per la città, manifestando un disagio oramai conclamato verso questo modo di far politica. Manifestano il loro disappunto con gli strumenti democratici che la costituzione italiana e le leggi vigenti consentono, sit-in o partecipazione alle sedute del consiglio comunale. I veri colpevoli sono chi continua, come il Segretario Comunale del Pd, Alberto Vanni Lazzari, con le esternazioni ed appoggio, senza un vero confronto democratico con tutte le parti interessate e permettono che le decisioni vengano assunte nelle segreti stanze di Palazzo Garampi e... Non risponde ad esempio al vero che non sono state assunte decisioni definitive. Ricordo al Segretario Comunale le due delibere di Giunta e se non mi sono addormentato durante le lezioni di diritto amministrativo, tali atti sono esecutivi. Anzi visto il carattere d’urgenza dichiarano il provvedimento immediatamente eseguibile. Quindi di cosa farfuglia? Le parole a voi care come: “condivisione, inclusione, integrazione “, le utilizzate a Vs. esclusivo uso e consumo. Quando i cittadini vi chiedono di concretizzarle diventano intolleranti, nel migliore dei casi o peggio dei fascisti, senza pietà cristiana. Oggi anche le associazioni cattoliche presenti sul territorio si sono espresse sui giornali, in tal senso. Ecco le risposte di chi ha fatto dell’integrazione e dell’inclusione un motivo di business è in grado di concedere. Vi ricordo che molti dei “Barbudos”, che tacciate come intolleranti, fascisti etc, non sono soggetti che per fede politica possono essere di centro destra, ma anche quell’80-85 % di “compagni di partito “ che vi hanno votato alle scorse elezioni, riminesi da secoli, a cui avete raccontato un sacco di favole, sia in questa come in altre occasioni. Per avere conferma dell’estrazione politica basta vedere le preferenze in termini specifici dei vari seggi alle ultime elezioni. Egregio segretario Alberto Vanni Lazzari studi di più, non dia dell’intollerante o fascista, indirettamente a chi fa “vivere" politicamente Lei e la Sua Signora. Le ricordo che sono iscritti al PD o a quello che rimane, ahimè! La chiusura del campo di Via Islanda è prima di tutto un obbligo di legge, poi morale, nessuno lo discute. Ci si chiede come al solito come mai ci vogliano decenni per far rispettare le leggi a Rimini, ma questa è un’altra storia. Veniamo alle nuove figure e nello specifico “consulenti di Comitati (nuova figura professionale)”, di cui mi onoro di far parte. Eh sì caro Alberto Vanni Lazzari, a settembre, dopo l’infelice affermazione del capo gruppo Piccari che in consiglio comunale, con l’affermazione rivolta ai presenti chiedeva “ se noi pagavamo le tasse perché lui non ci crede”, devo dirlo, ho apprezzato l'intervento del Sindaco. Ha garantito ai cittadini della Grotta Rossa e Gaiofana di riesaminare la questione e non posizionare le micro-aree in quelle zone. Anzi avrebbe dato disposizioni di rivedere il tutto coinvolgendo la cittadinanza, Eravamo tutti contenti. Finalmente una decisione condivisa. A parole perfetto, nei fatti, come sempre, scarso o nullo. Peccato per l'ennesima occasione mancata. Molti della Grotta Rossa e Gaiofana erano convintissimi che non si sarebbero trovati le due micro aree. A novembre con nuova delibera di giunta, oltre a riconfermare le tre micro aree ne sono stati aggiunte altre 12, totale 15 micro-aree. Capisco che sia una seccatura adesso giustificarne 15 e la non eliminazione delle prime 3. Si ricordi sempre la dicitura che si trova nelle delibere di giunta: “visto il carattere d’urgenza si dichiara il presente provvedimento immediatamente eseguibile”, ma questo è. Il mio compito è stato quello di chiarire sia gli aspetti tecnici di queste due delibere che gli aumenti sproporzionati dei costi. Cosa c'entra il populismo????? Intolleranza????? Sarei un fascista???? Lei e il suo Il Partito avete il dovere di adempiere alla funzione democratica affinché le proposte che ne deriveranno siano oggetto di un confronto tra tutte le parti in causa. La paura scatenata si può superare solo con la dettagliata conoscenza dei fatti e, in questo caso, delle persone coinvolte. Non è un’operazione che si può imporre in maniera unilaterale, a freddo, ma facendo appello alle regole di convivenza e al senso di responsabilità di una comunità civile. Per una volta onori cosa scrive, faccia pressione su Sindaco e Assessori, affinché vengano annullate le due delibere di Giunta, faccia in modo che l’assessorato di riferimento convochi dei tavoli di confronto con tutte le parti in causa. Questo potere lo può esercitare. Non scribacchi puerili comunicati, cercando di mettere in cattiva luce chi cerca soluzioni vere, che non impattino in maniera sconsiderata sulle casse comunali. Ad oggi secondo la documentazione allegata alle due delibere, i costi viaggiano oltre il 1 milione di euro, e non sappiamo ancora quanto si spenderà per i prossimi 5 anni. A fronte di mancati finanziamenti dalla regione, che ha elargito solo 70.000, euro per la mediazione culturale. Capisco che valutare un progetto alternativo non andrebbe a "premiare" cooperative e proprietari di terreni, che per incanto oltre a percepire belle somme, si ritroveranno delle aree edificabili. Meglio tacciare chi propone un superamento anche delle micro-aree, come un’intollerante fascistoide. La storia come sempre giudicherà.
 Leonardo Carmine Pistillo

CS M5S BIM

Maggioranza Stai Serena 
Prendendo spunto dalle solite sterili polemiche con cui, in ogni Consiglio Comunale, gli Amministratori di maggioranza fomentano nei confronti del Movimento5Stelle e dei suoi Consiglieri, faremo una serie di considerazioni, ricordando inoltre il fervore e la tensione con cui il Sindaco e alcuni membri della maggioranza si sono contraddistinti. Se è vero che “la calma è la virtù dei forti”, la maggioranza si mostra debole, in quanto il Sindaco e Co. di calma, ultimamente, ne han trasmessa ben poca. Sarà l’imbarazzante ritardo per le verifiche al Palacongressi e i soldi pubblici spesi nella struttura pagando utenze a una gestione che era di fatto privata e speculativa, quando al contrario per Rio Grande, vecchia pescheria e chioschi, per fare alcuni esempi, non si è lesinato né tempo né impegno. La tensione era già visibile nel discorso di fine anno, così come in consiglio comunale, dove il Sindaco ha accusato “non troppo velatamente” il M5Stelle di non saper leggere i dati sul turismo, manifestando poi la speranza che per la stagione 2017 si ripetano i risultati del 2016. Dichiarazione tanto forzata quanto avventata quella del nostro primo cittadino, quei dati si sono di fatto rivelati uno smacco, una figuraccia della quale l’Amministrazione si è ben guardata dal dare comunicazione ai cittadini. Si registra infatti non un segno positivo, ma un calo di presenze con uno -0.8%, che relega Bellaria Igea Marina all’ultimo posto tra i comuni della riviera Riminese, gli unici con il segno negativo. Possiamo interpretarlo in due modi: il primo, che le politiche degli Amministratori sono fallimentari, ragion per cui o si cambia metodo, oppure prima Ceccarelli si toglie di torno meglio è. Il secondo, è più complesso ma sempre generato da una politica sbagliata, se non disastrosa, ossia la tassa di soggiorno, esistente in quei comuni che hanno registrato il segno “+”, e che si rivela utile anche per i controlli che i primi cittadini possono esercitare, portando alla contrazione di fette di sommerso spesso non trascurabili e contrastando in maniera incisiva possibili comportamenti non propriamente legali. L’assenza dell’imposta nella nostra località, lascia Bellaria Igea Marina fuori dal coro, con una strategia turistica basata sulla mera concorrenza a chi applica l’imposta, strizzando l’occhio a chi evade e trasformandoci in una “contraddizione” rispetto ai più brillanti risultati delle altre località rivierasche. Fuorviante il nervosismo di Ceccarelli manifestato sul tema della Farmacia Comunale. Il CDA percepisce 18.000€ annui, di cui 9.000 al Presidente e 4.500 cadauno ai due consiglieri, un compenso stratosferico se ragioniamo sui circa 2 incontri annui effettuati. Se pensiamo a chi lavora per 500/600€ al mese pare un insulto, se poi l’utile della farmacia è meno di 60.000€, allora si percepisce quanto il compenso sia spropositato, facendo apparire quegli incarichi politicizzati. Il Sindaco ci ha invitato a vergognarci di tali osservazioni, il dubbio invece è lecito, dato che non vi è traccia scritta o tangibile dell’operato che giustifichi quei compensi in maniera dettagliata e puntuale, non si possono elargire tali somme sulla base di un rapporto di fiducia. Ci è stato comunicato che chi dirige la farmacia si presenta all’interno dell’attività tutte le settimane per verificare l’operato e l’andamento della struttura, e che addirittura tutte le settimane si incontrano personalmente con il Sindaco per fare dovuto rapporto. Certo, a parole, parliamo di 18.000€, ed è per questo che pretendiamo una verbalizzazione depositata di tutto il lavoro svolto da loro e da tutte le altre attività che percepiscono soldi pubblici! Per finire vogliamo ricordare le parole di Ceccarelli nell’ultimo CC: “C’è ancora tanto tempo”. Noi temiamo sia: “Tanto tempo per fare danni”, forse peggiori di quelli già fatti.

Da Nonno a Nonno

Esercitando il mestiere di nonno a tempo pieno, regolarmente in nero, capita spesso di raccogliere le testimonianze degli altri colleghi. Raccontano le impressioni sui lavori (rotonde) che hanno curato, spesso anche degli scarni rapporti politici con questa sembianza amministrativa. La commedia dell'improvvisazione, si recita a soggetto, spesso ad..oggetto. Le cose serie sono una viabilità commerciale a senso unico e..Aqaurena dei debiti. Una mano lava l'altra. Il tutto si riduce matematicamente ad una costante (Gnassi) con le variabili che sono più o meno forti. La più usata è la Lisi, rappresentante gestionale dell'ala asili. Si va dall'infanzia ai falsi profughi. La costante e (imperversante) Gnassi impone le scelte come sue, anche se sono spesso dettate da altri (Cagnoni). I collaboratori, senza polizza vita, sono domestici o difensori, oltre il ragionevole dubbio, delle sue intemerate. Pronti ad assumere offese e sberleffi solitari o di gruppo. Purtroppo come sempre accade la realtà (scolastica) supera la fantasia. Un amico (nonno) mi ha raccontato che vuole "vendere" una scuola con i bimbi dentro. Vale di più. Trasferisce l'utenza (sic) da un'altra parte, guarda caso, gestita da millepiedi ciellini-zerbiniani. Pensavo di averle viste e sentite tutte. Non è vero, al peggio non c'è mai fine, continuerò a prendere la pillola del mattino. Le voglio vedere tutte, curando gli sbalzi di pressione. Non è finita, sto aspettando la regina di tutte le commedie riminesi: La Spiaggia, musica di Pizzolante, testi (in dialetto) di A Te Faz. 

Via Portofino

Ovvero: passa sotto se puoi. Per chi non lo sapesse, quel sottovia (impraticabile) è costato al comune già circa 5 milioni. Non sono pochi visti i risultati, escluse però le rampe che sono (dovrebbero) a carico dei comparti urbanistici interessati. I giornali non fanno indagini (come sempre) su una delle tante "misteriose" faccende riminesi, ma raccontano che Gnassi sta "trattando" per aprirlo. L'apertura della parte a monte avviene in un comparto (particolare) che prevede la realizzazione di 25 mila mq residenziali, circa 300 appartamenti. Nulla si dice (sarebbe bello!!) della parte a mare dove il comparto interessato fa parte di quella impresa immobiliare perfettamente riuscita chiamata..Murri. Chi abita da quelle parti e pochissimi altri, si chiede (piano) come mai il Comune non "risolva" la convenzione, partendo dalle aree chiamate mediterranea, lavaggio e..lungomare. Il rudere Murri come l'ippodromo di Roma venne vincolato (1980) dalla Sovrintendenza su richiesta. Le aree vennero assegnate alla Valdadige attraverso un bando (?). La risoluzione della convenzione potrebbe dare la possibilità di immediate riqualificazioni per la zona: parco, parcheggi, con la cancellazione degli appartamenti previsti nell'area ex lavaggio. In totale sommati a quelli dell'attiguo Banco Alimentare siamo a quasi mille residenze senza avere nemmeno uno..Stadio, ma solo un buco nella ferrovia già previsto. Non incolpo Gnassi se non di eccessivo immobilismo. Conoscendo la storia è comprensibile, ma sta sconfinando nell'amministrare alla riminese. Chicchi prima e Melucci poi, ne sanno più di lui. Un Sindaco che ha indossato la mascherina anticemento, si può sporcare l'immagine. Tornando al sottopasso, va detto che quell'opera non è stata pensata per snellire il traffico, ma doveva rispondere alla necessità di maggiore sicurezza. Un sottovia in grado di fare transitare mezzi pesanti in caso di calamità. In ragione di questa esigenza visto che sono passati almeno venti anni credo che il comune "dovrebbe" semplicemente espropriare le aree interessate alla realizzazione delle rampe, senza permutarle con appartamenti. Fatta un pò di pulizia anche sul passato polveroso, si stende un fondo di stabilizzato e si chiude il cancello (elettrico) consegnando il telecomando a tutti i possibili usufruitori. Costo, secondo il prezziario (attuale) dei lavori pubblici: Stabilizzato 2/300 mc (20/30 camion) 20 euro/mc, materiale in abbondanza 6.000 euro, trasporto, viaggi 30 X 100 = 3.000, posa in opera per due giorni di lavoro e due mezzi in movimento= 3.000 euro, due cancelli elettrici garantiti cinque anni = 4.000 euro, recinzione e pompa provvisoria 4.000 euro. Totale 20.000. Mille appartamenti mi sembrano un eccessivo ristoro. Ma siamo sempre a Rimini..Sud.

lunedì 27 febbraio 2017

Le Torri No !!

Grillo ha stravinto. Nel M5S non ha avversari, ci mancherebbe. Ha dovuto svolgere quella funzione che più intensamente Melucci praticava con Ravaioli. Ci sono diverse assonanze, perfino lo Stadio di..Rimini. Solo che il "nostro" lo volevano solo dei "palazzinari" finiti male, con la innocente complicità della tifoseria alla Pironi. A Roma invece, dal Vaticano in giù, erano tutti d'accordo. Caro Stefano..Piccioli, sei troppo vecchio (come me) e troppo navigato (come me) per non capire che la ragione per cui si sono messi d'accordo, dopo un lieve, per fortuna, ma necessario malore è il rischio che correvano (tutti) di perdere. Il Movimento quella parte residua di fiducia, mentre il Messaggero dei mattoni, Parnasi e Unicredit tutto il "regalo" del Pd di Marino, ma non solo. Mi rivolgo a Stefano perchè ho letto un suo ironico commento con cui "tacciava" i griilini di essere diventati (anche) amici degli immobiliaristi. Ti sbagli sapendo (bene ) di errare. La cosa è molto più semplice. Qualche mio compagno di merende consiliari se lo ricorda: primi anni 2000 a Rimini è successa una vicenda che ricorda molto l'affare romano. Grazie al Prg Chicchi e la relativa (mostruosa) variante Darsena che tu conosci (forse) meglio di me, venne presentato in CC un Piano Particolareggiato per la nascita di un mostro edilizio a S.Giuliano. Un grattacielo orrendo che incombe (oggi) sulle abitazioni attorno molto più basse. Tutto in regola secondo la chicchiana variante. Il gruppo consiliare (DS) allora da me presieduto si era pronunciato contrario alla delibera, nonostante avessi avvisato dei pericoli che correvamo. Erano gli stessi dei consiglieri, assessori e..sindaca della nuova maggioranza capitolina. La proprietà denunciò immediatamente il nostro voto contrario e nel giro di pochi giorni fummo costretti all'adozione di una delibera..favorevole. Consigliati (ingiunti) dal parere di un luminare nazionale che pagammo personalmente. La Variante approvata dalla Giunta di Marino Pd, tra un rimborso spese e l'altro, aveva creato dei "diritti" urbanistici molto forti nelle mani degli amici di Pallotta. Grillo FF è intervenuto zittendo le (giuste) avversioni dei pentastellati che devono però imparare la notevole differenza tra il web e il governo. Sono arrivati velocemente (troppo) ad una soluzione che oggi mostra la Raggi come l'eroina di Totti..per caso. Che culo avere alle spalle Grillo. Gnassi non ha più nemmeno Renzi. Però può sempre contare su Melucci.

Molto bella

E' molto bella questa cosa che il Dott. Sc. Pol. a suo dire Melucci uno dei veterani della Sinistra riminese e uno degli amministratori di punta maggiormente stimati dell'attuale PD, una delle menti più lucide che per me avrebbe potuto aspirare a un palcoscenico nazionale, anche se allo stato "dormiente" passatemi l'aggettivo mutuato dal lessico della Massoneria che non intende essere un'insinuazione, dicevo è molto bella questa cosa che in un momento molto difficile per il suo partito egli si sia immediatamente e senza indugi di sorta immediatamente schierato con quanti, non abbandonano la nave, ma restano ivi a mantenere la posizione. Se vuoi cambiare il PD lo fai da dentro il PD, non fuori! Penso che la sua lunga esperienza di funzionario del Partito, pensate da prima che cadesse il muro quando ancora si chiamava "comunista" ossia abolizione-della-proprietà-privata quello che è mio è tuo ed è di tutti: Pesaresi, Valentini, gli Aureli e i Gemmani, i Maggioli, tutti imprenditori che se avesse avuto la meglio certo mi insegnate che la storia non si fa coi "se" ma se avesse avuto la meglio l'ideologia di Melucci anni '80 e be' questi signori oggi li vedevi a vendere la piadina o fare camerieri, baristi etc.: ma ve lo immaginate come può fare la piadina Cristina Pesaresi, altro che la Tosi! E vi ricordate il dott. D'Alema quando disse che se avesse vinto le elezioni, parliamo fine primi '90 ci sono le registrazioni tv, disse che Berlusconi "lo avrebbe mandato a chiedere l'elemosina"? Questo era il PCI-PdS anti-clericale, anti-padronale! Quindi tornando a Melucci egli resta a portare la sua esperienza, prima di comunista, poi di "democratico di sinistra" ed infine semplicemente di democratico tout court come si dice "ue' ma io sono un democratico, cosa credi!?" con l'attuale PD creato dall'iper-atlantista Veltrony su mandato USA di distruggere l'ultimo grande partito italiano che aveva la parola "sinistra" nella denominazione in chiave "maccartistica" si potrebbe dire (questo penserebbe il mio amico Giulietto Chiesa) e farne un partito democratico alla maniera USA non sapendo che i dem USA qualche anno dopo sarebbero incorsi in un incidente di percorso come l'elezione di Trump che nessuno oggi può dire credo dove porterà il mondo (sempre che direbbe ancora Giulietto non lo ammazzino come hanno fatto con JFK ma non possono in quanto appartiene al ristretto club dei Tycon e nessun di essi può evidentemente essere ammazzato altrimenti sarebbe già stato eliminato Berlusconi 20 anni fa come fecero con Craxi inviso agli USA) punto. Torniamo a Melucci. Che superati i 60, non avendo più ruoli da amministratore, con un vitalizio regionale, si dedica oggi alla politica pura a ricostruire il nuovo PD che sarà un partito liberale 100% chiudendo in tal modo il cerchio della sua migrazione politica interna cambiando come cambia il partito ma dentro il partito con il partito per il partito, al quale come tanti ha dato tanto ma deve anche tutto quello che è, che ha, che ha fatto... e chi se move... "hic manebimus optime". 
A. G. Vergoni

domenica 26 febbraio 2017

Chiamami in Soccorso

L'unica fonte giornalistica con cui sarebbe "bello" un confronto l'abbiamo individuata in Chiamami (Melucci) Città. Popolata da amatori del giornalismo, presunti scrittori e da un giornalista (vero) per quanto (da sempre) engaged. Gli altri si barcamenano sul lungomare delle speranze nelle primarie, aspettano, come Gnassi, chi vince nella sfida tra Renzi e il resto del mondo..informativo. Non l'ho fatta nemmeno troppo lunga per atterrare con un finto permesso fincatiano su Riccione. L'unico vero giornalista del Soccorso piddino, camuffato anche da opposizione (finta), si chiama Stefano Cicchetti. E' passato da La Voce della curia e..mattone a quella di "soccorritore" del Pd provinciale. E' sempre stato bravo, ragione sufficiente per confinarlo in un Blog. Poco elegante però raccontare le peripezie padronali di Chiamami (una volta) Cna. Ha seguito le tristi sorti associative di una città fallita anche per Vissani. Il ruolo editoriale è un misto fritto di paure e speranze, sono per Gnassi, come passeggero della stessa barca pericolante. Si trovano invece in totale accordo nel considerare il M5S come il pericolo incombente su..Riccione. Dovevano fare come me, toccarlo e conoscerlo. Un tema particolare però non ricordo di averlo mai letto: il processo del secolo riminese. Non si può essere (giustamente) garantisti con Claudio Battazza che rispetto agli indagati riminesi ha compiuto una infrazione stradale e..silenzio sul resto. Vediamo come vi comportate quando il Sindaco di Riccione sarà una..Raggi.

Gatto nero, gatto bianco

Siamo a Rimini, non siamo in una pellicola di Emir Kusturica e la gaiezza gitana lascia il posto alla preoccupazione cittadina. Stamattina leggevo alcune dichiarazioni rilasciate dal primo cittadino che ritengo spontanee e sincere, ma forse un po' retoriche ed ingenue: sullo spartito, i bambini non sono rifiuti, alcuni consiglieri "diversamente oriundi" se non già "rom della politica" e via dicendo... Dichiarazioni ingenue perché lo stesso Sindaco regge la Giunta cittadina scortato dall'onorevole Sergio Pizzolante, leccese di Indicazione Geografica Protetta; stessa spiaggia dell'Adriatico, ma 700 km più a sud. Se volessimo essere più concreti territorialmente (e meno politicamente), la piattaforma di sviluppo economico dovrebbe svilupparsi coinvolgendo i Comuni limitrofi che insistono sulla riviera romagnola. Ora però l'ingenuo sono io perché ci stanno pensando da mesi. Complici alcuni politicanti di Forza Italia da cui si possono migrare favori, sempre ben strutturati su rapporti prettamente sinallagmatici. Proprio di questi giorni la sfiducia (via studio notarile) comminata alla Sindaca di Riccione Renata Tosi, perpetuata e realizzata grazie ad una esponente di Forza Italia. Nulla di ché stupirsi, lo stesso partito era conosciuto come la Casa delle libertà ed in effetti continuano a fare un po' come c.... gli pare. Una sorta di Accordo Translatlantico che potrebbe approdare proprio nel "Transatlantico" di Palazzo Montecitorio con buona pace della "Cosa Rossa". Non mi stupirei se il prossimo DJ set e sardoncino fosse ribattezzato Dj set Riso, patate e cozze, noto piatto dalla cultura romagnola.
Montalbano
P.S.: «Le parole non colgono il significato segreto, tutto appare un po' diverso quando lo si esprime, un po' falsato, un po' sciocco, sì, e anche questo è bene e mi piace moltissimo, anche con questo sono perfettamente d'accordo, che ciò che è tesoro e saggezza d'un uomo suoni sempre un po' sciocco alle orecchie degli altri.» (Cit. da "Siddharta" dei Hermann Hesse; 1922)

Non è Cortina

Modestamente parlando se mi dite Cortina, ma io non sono un esperto di "cose riccionesi", tanto meno della politica; certo ci vado come tanti riminesi a fare shopping da sempre, a parte adesso che c'è un poco di preoccupazione perchè c'è uno che gira con l'accetta a rapinare i tabaccai e altre rapine è una cittadina ottima sotto molti profili, i riminesi spesso non hanno contezza di confinare con una località di vacanza snob. Ma volevo lo stesso, se mi permettete la civetteria, provare a buttar giù due righe su questo autentico fulmine a ciel sereno ossia ieri il sindaco più amato dai riccionesi oggi campionato finito per Renata Tosi. Ebbene per me le sorti d'oggi dell'ex sindaca si sono decise esattamente quando prima a Rimini poi immediatamente dopo il successo al I turno di Gnassi, sono nate due neoformazioni sotto l'ègida dell'Onorevole salentino-riccionese ex Socialista ora di Centrodestra quando si dice "cambiare da così a così", a Rimini Patto Civico a Riccione Unione Civica, che ufficialmente ha preso l'iniziativa della presunta congiura per spodestare la Tosi, con modalità NON usuali, la sfiducia ultimo minuto per poter votare a giugno andando addirittura da un notaio. Qualcuno ha scritto su questa vicenda che queste cose, come all'ammore, si fanno in 2, quasi a insinuare che la stessa Tosi sapesse o addirittura fosse d'accordo. Certamente dalla nascita della nuova maggioranza diciamolo pure di Centro-destra che guida Rimini la stessa sindaca aveva cambiato atteggiamento verso la maggioranza del capoluogo, non più "nemici" ma appena appena "avversari" e toni molto più morbidi e accomodanti a cominciare dal Trc. Comunque sia, credo che a Riccione è da un pezzo che pensano di replicare finché c'è tempo quello che hanno fatto a Rimini a prescindere da chi sceglieranno per candidarsi. Basti dire che Unione Civica nasce qualche giorno dopo che Patto Civico riscuote quel successo che consente a Gnassi di vincere al I turno. Ricordiamo poi che appena una settimana prima della sfiducia al sindaco Tosi, a Rimini c'è stato un incontro ufficialmente sul tema Bolkestein ma a cui hanno partecipato: il ministro NCD Costa (figlio dell'ex ministro Costa per la serie questa è l'Italia, "procede dal padre al figlio..."), Pizzolantarlotti e Gnassi. Costa è un plenipotenziario di Alfano e nr. 1 in Piemonte del NCD , e che lo stesso Costa che è Ministro senza portafoglio per gli Affari Regionali era stato a Rimini anche a benedire la nascita di Patto Civico. Ricordiamo anche che qualche settimana fa a Rimini c'era Renzi, c'era Minniti a parlare di "energie locali" quindi per me questa cosa era programmata da farsi prima del termine ultimo e le turbolenze all'interno del PD non ne hanno impedito la realizzazione. Faccio anche notare che non è cosa usuale che candidati si presentino sotto le insegne di diverse liste e poi formino un gruppo autonomo nuovo come hanno fatto questi di UCR senza passare attraverso gli elettori. Non credo che la richiesta di un assessorato fosse più che una scusa. A Riccione proporranno lo stesso schema che è risultato vincente a Rimini, Riccione è una piccola città ma certi input sono romani, si tratta di una città fortemente simbolica non è lo stesso che dire città con eguali abitanti come può essere... Limbiate o Segrate, per me trattasi di un accordo gestito dallo stesso Pizzolantarlotti con input romano, le cose sono molto cambiate da quando fu eletta la Tosi e Renzi si era appena insediato con la formula destra sinistra si governa assieme tipo ammucchiata perché prima con Monti il sostegno era tecnico a un governo tecnico oggi no. E del resto i destini di Rimini e Riccione sono sempre stati su linee parallele, non poteva più durare stante il quadro nazionale oggi la situazione era bilico tipo "l'a bol s'a du batec", se mi passate il tecnicismo politologico, quando hanno deciso (10 giorni fa, dopo prima durante dopo l'incontro al Savoia occasione e pretesto organizzato da Pizzolantarlotti) che i tempi erano maturi per rompere gli indugi e dare battaglia campale. Pizzolantarlotti e gli altri burattinai/congiurati ivi convenuti con la scusa e l'occasione di parlare di spiagge. Da ultimo c'è un'altra cosa che sarebbe da approfondire ossia la questione della liberalizzazione delle licenze di bar in spiaggia su cui so poco che forse c'entra forse no.
 Fintope'

sabato 25 febbraio 2017

S.Marino..in crisi

Rai (PD) Tre nel telegiornale regionale sempre piddino ha lanciato la brutta notizia che la Repubblica di S.Marino si è svegliata con un solo milione in..cassa. Per fare capire la gravità dell'annuncio, ha aggiunto che solo per pagare gli stipendi e pensioni occorrono altri 11 milioni ogni mese. Che la situazione sia gravissima lo si intuiva dai pochi sammarinesi intervistati e dai tanti che rifiutavano un commento. Il servizio raccontava di un debito complessivo di oltre 15 miliardi. Sembra solo una delle tre torri..debitorie. La causa viene attribuita (frettolosamente) alle troppe banche piene di crediti inesigibili. Verrà fuori molto, molto di più. Non c'è bisogno di usare terrorismo sociale, ma è finita l'epoca dell'assistenzialismo senza presupposti finanziari sicuri. Le schegge colpiranno anche l'Italia e Rimini, difficile stabilire l'entità, peggio ancora i rimedi. Penso al dramma dei frontalieri difesi da.. A Te Faz. Per anni abbiamo avuto con la vicina Repubblica un atteggiamento errato. Passava dall'eccessiva indulgenza all'accerchiamento fiscale. In fondo è una citta..dina della Provincia di Rimini. Per questo sono terrorizzati.

Il Mondo di Pruccoli

Ho letto dell'ennesimo litigio tra Pruccoli e Magrini. Francamente curo più volentieri la mia pressione che la curiosità per i loro dissapori. Mi chiedo però, come cittadino pensionato ma costretto (da sempre) a pagare anche la quota per il mantenimento di questi soggetti (?) definiti politici, come si possano sprecare diecimila euro (nette) al mese per un consigliere regionale al solo scopo di mantenere in vita un litigio permanente che non frega a nessuno. E' vero che una "parte" minima del lauto stipendio che (noi) paghiamo viene riversata per onorare quello di Magrini, come ha fraternamente ricordato il litigioso consigliere. Volendo per un attimo entrare nel merito di una vicenda rionale che illumina meglio di una candela la situazione del Pd di Piccari, si potrebbe affermare che il nominato di Verucchio dicono sia diventato consigliere per sbaglio, come avvenne a Gnassi, grazie ad una lotta (democristiana) contro la casta e soprattutto il (mio) Melucci. Le ragioni (senili) che spingono Nando Piccari a fingere di fare l'Etruria di Renzi sono diverse da quelle del fortunato consigliere. Lui se la prende con Magrini. Bella forza.  

AMF-CEIS

Il prossimo 3 marzo alla Cineteca si terrà un pubblico incontro sull'Anfiteatro romano il cui titolo è già tutto un programma: "C.E.I.S. o anfiteatro: scelta obbligata?", come dire già dal titolo che si parlerà di una "convivenza" fra i resti dell'Anfiteatro e il Ceis. Con la presenza di una parte del gotha locale e regionale arte/archeologia/cultura/politica, l'assessore, Pulini, il direttore del Centro etc., a moderare Affronte che non mi pare si sia mai interessato della cosa ma porterà una prospettiva europea credo in materia di eventuali fondi. Tutti sanno che il Ceis di spostarsi non ne vuol sapere, che il terreno è pubblico, che nel Cda del Ceis ci sono ben due ex parlamentari, che molti ex alunni del Ceis hanno scalato la politica cittadina, che esso può contare su una potentissima lobby che lo mantiene dove esso ossia è esattamente sopra i resti di un anfiteatro romano del II secolo mi pare, questo contro ogni logica, contro quello che è il comune sentire nazionale rispetto alla retorica della cultura e dell'arte, del paese con il più grande patrimonio archeologico del mondo etc.etc.etc. Ma lo stesso sindaco è un ex allievo del Ceis, generazioni di politici hanno e hanno avuto i figli al Ceis quindi vi sono ragioni del cuore e ragioni di praticità per cui si farebbero spellare pur di spostarsi. La stessa Filippini che ha origini Verdi e che ha affermato che chiederebbe lo status di sito Unesco pur di fare questa prepotenza alla città si incontra vedi il caso in questo incontro con Affronte che verde lo è diventato ora. Chiedo: come è possibile che esista una terza via oltre lo stare ivi e spostarsi dato che il Ceis è stato costruito sopra i resti dell'anfiteatro e chissà usando anche parti dell'anfiteatro stesso?? Anfieteatri è così in Italia ce ne sono diversi tutti sono stati riportati alla luce e non ci puoi costruire non dico sopra ma neppure nei paraggi ti danno l'ergastolo con la fissazione che c'è in Italia per l'arte! Eppure nessuno dei tanti soggetti che avrebbero potuto e dovuto farlo ha mai dato l'aut-aut al Ceis: trovate una soluzione entro il... iniziano i lavori di scavo. Scavo che ovviamente sarà lungo e oneroso, anni, ma possiamo fare la pecora nera dopo che abbiamo speso l'ira di dio per teatro, ponte, rocca etc.etc.etc. può l'assessore regionale venire qui a un incontro dove si discute se vi è una possibilità di convivenza fra Ceis e una cosa che sta sotto il Ceis talché se vuoi riportarla alla luce occorre per forza che il Ceis vada altrove e mettere il dubbio che quel "o" esclusivo che c'è nel titolo dell'incontro così esclusivo "forse" non lo è? 
A. M. Amati

venerdì 24 febbraio 2017

La Ruota di Riccione

Sono bastate le firme di 13 consiglieri più o meno d'opposizione, raccolte dal sempiterno Giuda per cancellare il disegno politico che aveva consegnato Riccione ad un potpourri di liste e partiti sufficienti però per mandare il Pd all'opposizione, dopo soli 70 anni. Non poteva durare, le Ruote e Piste di Ghiaccio, concessioni e chioschisti devono essere sincronizzati, politicamente e imprenditorialmente, a Rimini e Riccione. Piccari in versione renziana però emana una malinconica lettura, non ho capito per chi scrive, non voglio credere che lo faccia per mantenere la posizione nella Fondazione dei debiti. Ha vinto il Pd nella moderna versione cattociellina, già sperimentata sul nostro lungomare, molto meglio del no referendario grazie ai grillini e..fascisti. vero Nando? Rimane la speranza che ancora una volta i cittadini decidano chi premiare o cancellare. Se ci fosse un Movimento questa sarebbe davvero una grande occasione. Meglio così, non vorrei si vincesse. Grillo non può fare il FF in tutti i comuni. Per fortuna non sono molti. Cara Renata lo dovevi intuire, non poteva durare. Hai fatto una bella esperienza e la città ha capito che si può anche governare meglio. Attenzione mai come adesso la Chiesa è "pubblico" dipendente, l'8xmille sta diventando, oltre ai falsi profughi, una forma di sostegno vitale. Alle ultime elezioni il potente parroco dicono sia stato decisivo così come la..Polisportiva. I pasticci alla fine portano solo tradimenti.

PS Spero che l'assenza grillina tra i firmatari sia voluta e non, come al solito, perchè non sapevano cosa fare. State tutti bene? Nanà questa non la ricomponi. Non puoi. 

Braccino corto

Onestamente onestamente parlando io avrei preferito essere nell'altro gruppo o sia non nelle 21 città braccino corto che spendono meno dello Standard rispetto al numero di abitanti e estensione territorio studio Confartigianato pubblicato strumentalmente dal Corrierone a firma Rizzo per mostrare che Roma spreca ma dati 2013 dunque... e in cui Rimini appunto figura fra i Comuni leggermente risparmiosi, altro gruppo quello delle città come la grandissima Forlì che spende più rispetto allo standard di spesa erogando più servizi ma l'assessore che tiene i conti Brasini si vanta di spendere non di più, non il giusto ma addirittura meno, e perché? Tra l'altro paghiamo tutto e te credo che non spendono una lira tolte le feste per i clienti degli alberghi e le rotonde per i proprietari degli iper! L'acqua la paghi, l'asilo lo paghi, la monnezza la paghi, tasse sulle case le paghi ti mettono il numeretto in ogni ingresso e paghi, vai a fare un documento lo paghi, cosa resta in capo comune!? Illuminazione, strade, PM... poco altro tutto si paga a Rimini penso che ti farebbero pagare anche l'acqua della Pigna se potessero e si vantano di spender poco ma io mi trasferisco a Forlì che spende qualcosina di più ma eroga molto di più come servizi non m'interessa l'assessore piacione, sportivo sempre lì a risparmiare, anche anziano ma di manica larga si vive una volta sola o dott. Brasini!
Nemo Pascale

Mezzi d'epoca

Benati si deve dimettere, fosse solo perché a ogni fiera importante calano da Modena i verificatori a salassare i fieristi, non so perché. E' una goccia nel mare 16 nuovi mezzi di Start Romagna per Rimini euro 6 dice Benati il grande capo da Ravenna "questi mezzi inquinano fino al 98% in meno di quelli circolanti". Già: e cosa significa questo se la matematica e la logica non sono un'opinione? Ma che vi sono mezzi circolanti che inquinano il 5900% in più di un Euro 6: e ci dobbiamo stupire se dopo un mese e mezzo abbiamo esaurito il bonus annuale di sforamenti pm10!? A Rimini so per certo che circolano mezzi risalenti agli anni '70 quando le automobili si chiamavano "Alfetta", "127", "Ritmo", mezzi che erano sotto il profilo delle emissioni "Euro... un c.", auto che non vedi più in giro tranne nelle manifestazioni veicoli d'epoca mentri tanti bus riminesi sono di quegli anni '70 o '80. Mascherano: riverniciano mezzi che definire "vecchi" è un eufemismo perché l'aggettivo proprio sarebbe "antichi", ossia materiale per appassionati di veicoli d'epoca che ancora circolano perché il massimo del bilancio che possono dedicare è comprare qualche mezzo di qualche anno fa, lontano comunque come standard dai bus che si vedono su linee urbane all'estero o anche soltanto quando è il privato a gestire come se ne vedono a Rimini su tratte gestite da privati. Ma sarebbe il meno questo parco veicoli antichissimo se mi permettete un po' di sarcasmo molto più suggestivo della Domus che potrebbe interessare dal punto di vista turistico, e qui mi rivolgo alla Regione col suo progetto Motor Valley, interessare il turista appassionato di Antiquaria che a Rimini puà salire su uno di questi autobus di linea come si fanno quei viaggi rievocativi sui trenini a vapore ed a Rimini è la norma spostarsi su mezzi vintage che va tanto di moda oggi, per la serie Come eravamo o come direbbe l'immenso Mario Capanna "Formidabili quegli anni!", anni pionieristici del trasporto pubblico che a Rimini pochi Arditi rivivono specie quelli che vanno in Fiera ogni giorno. Ma pensate che cosa straordinaria poter fare "l'antica tratta Rimini-Riccione" su un autobus d'epoca, ma non una tantum, sempre! Esempio gente si comprava metti il Maggiolone o il pulmino Ford etc. o l'auto vintage Start non ha bisogno perché già ha mezzi vintage che perdono letteralmente i pezzi causando anche rischi per gli automobilisti e nemmeno dire per i valorosi che hanno fegato per salire su questi bus l'autista che dà il calcio visto io come Fonzie il pugno al juke box per avviarlo visto io, sembra comico ma a Rimini succede, dicono che siamo la Miami dell'Adriatico e qualcuno si spinge a dire che Miami è la Rimini dell'Atlantico perché con i suoi mezzi ultramoderni, mah! Più probabilmente almeno per quanto riguarda i bus Varadero è la Rimini dei Caraibi e viceversa. E a parte i mezzi quest'azienda ha problemi strutturali per esempio quello che altrove c'è da 50 anni ex. nella metro di qualsiasi città europea c'è scritto a che ora arriva il mezzo, a Rimini questa grande innovazione anni '50 di un pannello luminoso è ancora in fase di Test quindi abbiamo un gap di mezzo secolo ma quando lo recuperi e 10.000 altri problemi a partire da un organigramma aziendale inadeguato per non dire peggio?
 Finto Pesce

Brasini: The Best

Ogni tanto tornano…Renzi (il Matteo) docet! Alla consulta dello sport di fine mandato, il nostro beneamato, aveva promesso che non si sarebbe più proposto come Assessore perché probabilmente ne aveva fatte e viste abbastanza. Francamente avremmo rinunciato volentieri al suo operato, ma voglio tornare sul fatto che si sia ripresentato, con la faccia del bimbo che l’ha fatta grossa all’insaputa di tutti. Con la rinnovata fiducia dell’Amico fraterno si ripresenta con il piglio consapevole che all’orizzonte c’è di che potersi fregiare del titolo di salvatore della Patria: un piano di ristrutturazione degli impianti sportivi da far tacere le malelingue e poter far dire che finalmente qualcosa si sta facendo. Tutto programmato per rendere il secondo mandato da ricordare negli anni a venire. Ancora una volta, a mio parere, ha toppato clamorosamente. Basterebbe che qualcuno facesse una indagine, molto semplice, per capire come stanno veramente le cose. Mi chiedo come possa essere possibile intervenire su strutture date in gestione a terzi senza incorrere in un illecito amministrativo, perché di questo si tratta! Vogliamo poi parlare di come sono stati eseguiti i lavori? Vogliamo parlare del materiale usato? Disgustato lascio perdere, in diversi casi hanno peggiorato l’esistente con docce che non si reggono, scarichi ridicoli con allagamenti e chi più ne ha più ne metta. Ho già avuto modo di invitare l'assessore ad un sopralluogo sulla struttura di Torre Pedrera. Lo rinnovo. Magari si faccia accompagnare dai gestori avranno di che giustificarsi per le carenze che da anni sono state evidenziate, con documenti protocollati, lettere inviate alla Sua attenzione e per conoscenza al Sindaco e ai Dirigenti. Non sono state degne di risposta o attenzione. I gestori continuano a non fare il loro dovere ma a battere cassa ugualmente. L'ufficio preposto per l'adeguamento normativo ha disegnato quattro strisce colorate che regalano un tocco di eleganza vero? Turismo e Sport doveva essere il menù. Siamo solo la... Capitale dello Sport?
Ermanno Baldini

Stanchi

Ma pensa te questi, sono stanchi di essere rapinati dicono gli orafi, oh poverini, come dire che io vorrei uscire tutte le sere con la Satta, troppo comodo! Come dire che puttane sono stanche di essere ammazzate e gettate in un fosso, che le casalinghe sono stanche di rassettare la casa ogni maledetto giorno, che gli avvocati non vogliono più fare la fila in cancelleria, che i preti non vogliono più dire messa, che l'agnello è stanco di essere sgozzato e magnato ogni stramaledetta pasqua che manda iddio che la terra è stanca di girare senza uno scopo da milioni anni attorno al quel 'azzo di sole! Amor fati signori orafi, amare-il-proprio-destino, dalla questura peraltro dicono città sicura, accogliere con pragmatico nicciano fatalismo quello che ci manda il padreterno come avrebbe detto la buonanima di mio babbo "rischi del mestiere": se fai il fruttarolo difficile che ti puntino una pistola per rubarti i broccoli, questa è la Riviera o mangi questa minestra o..., l'importante è che non ci siano vittime! Rimini, Riccione per fortuna omicidi scopo rapina non se ne sente da anni, resistenza passiva, anzi scusate "re-si-lien-za": il rapinatore va assecondato, blandito, e perché no? coccolato, una caramella, un cioccolatino, un assaggio di tartina, uno spritz mentre svuota le teche, sarete assicurati non avete niente da perdere e tutto da guadagnarci! Da che mondo e mondo la rapina in gioielleria in Italia ma non solo in Italia è un classico del crimine, sarebbe strano il contrario che un gioiellerie rapinasse un falso cliente. Tutto quello che si poteva fare mi pare sia stato fatto: guardie giurate, telecamere, porte blindate "il pericolo è il mio mestiere" altrimenti fai il netturbino e non ti deruba nessuno, è cos'altro si può fare se ci sono tanti scostumati in giro!? Amaro da accettare ma è così, ci sono tanti quartieri cittadini nel mondo dove gioiellerie in strada neppure potrebbero tirar su la serranda noi siamo avviati così, tanto è vero che i negozi si rifugiano nei centri commerciali, un domani come nelle pericolosissime capitali di certi paesi lo shopping lo fai in albergo e nel centro commerciale. Non l'abbiano voluta e non l'avete voluta voi ma questa è oggi l'Italia e questa è la Riviera, in centro a Rimini e non solo in centro i bar chiudono prima delle 7 e in certe zone è un fuggi fuggi la sera chi riesce a schiodare prima perché l'ultimo, chi si attarda, cazzeggia, chi aspetta l'ultimo cliente per portare a casa la pagnotta, be' quello si becca il classicissimo rapinatore solitario da passamontagna che ti svuota la cassa che a qualcuno deve toccare per motivi di carattere statistico-matematico ossia il rapporto fra malamenti/numero di esercizi rapinabili farmacie, tabaccherie, Compro Orooooo siorre e siorri, ma in primis ieri oggi domani banche e gioiellerie sarà oggi sarà domani ma prima o poi tocca anche a te a Rimini e provincia e... "a chi tocca nun s'engrugna"!
 SA

giovedì 23 febbraio 2017

CS Luigi Camporesi

Alla c.a. Sindaco Comune di Rimini Signor Andrea Gnassi Alla c.a. Assessore Risorse Finanziarie Comune di Rimini Signor Gian Luca Brasini
Interrogazione con Richiesta di Risposta Scritta Urgente Entro Cinque Giorni Art. 43 Comma 3 TUEL “Fiera e Palazzo dei Congressi di Rimini. Violazione delle Norme sulla Concorrenza”
Signor Sindaco, in quanto Sindaco e Presidente della Provincia, lei è azionista di riferimento di IEG - International Exposition Group - che comprende la ex Rimini Fiera SpA. E' opinione diffusa che vi sia un accordo consociativo per la spartizione del business generato dalla holding fieristico congressuale. Nei vari CdA siedono infatti esponenti del Centro Sinistra come il Presidente Cagnoni, e del Centro Destra come Gianluigi Piacenti. Se così fosse, vi sarebbe un danno alla concorrenza e al libero mercato, in violazione della legge antitrust. Vediamo se le cose stanno effettivamente così. Rimini Fiera SpA ha costituito come unico socio la società Fiera Servizi Srl. Questa è socia per il 51% della società Prostand Exhibition Services Srl (di seguito PES). Rimini Fiera SpA e Fiera Servizi Srl, hanno entrambe come presidente Lorenzo Cagnoni. L’esame dei bilanci della società PES è particolarmente interessante. La società esercita le attività di noleggio, commercializzazione, vendita e messa in opera di stand espositivi, arredi, ecc. Soci della società PES sono Fiera Servizi Srl per il 51% e Pro.Stand Srl (soggetto privato) per il 49%. Gli amministratori di PES sono: Pedini Nazario, Bondioli Roberto, Zavatta Sandro, Della Vedova Luca Pier Luigi, Recca Paolo. L’esercizio 2015 mostra un fatturato di € 11.264.492, aumentato rispetto all’esercizio precedente del 92%, con un utile di € 45.356. La società PES, pur con cinque amministratori, non ha dipendenti e l’attività è effettivamente esercitata dal socio privato Pro.Stand Srl. Il consiglio di amministrazione della Pro.Stand Srl comprende Zavatta Sandro e Della Vedova Luca Pierluigi, che figurano anche nel consiglio di amministrazione di PES. La Pro.Stand Srl vanta per l’esercizio 2015 un fatturato di € 14.443.428, con un utile di € 14.958. La società ha cinque amministratori che percepiscono ciascuno un compenso mensile di € 4.000. La situazione suscita diversi interrogativi, ai quali dà parziale risposta la stessa Pro.Stand Srl nella Relazione di Gestione 2015. Si apprende infatti che Pro.Stand Srl detiene partecipazioni di maggioranza della Art & Pix Srl, che realizza la grafica di segnaletiche e di supporti visivi, e della Elettroscossa Srl, che si occupa della parte elettrica delle commesse. La stessa espone che: “la crescita del fatturato deriva da un mercato che tende progressivamente alla scomparsa dei principali competitori storici”. La scomparsa dei competitori è spiegata dalla Pro.Stand Srl che espone: “dal punto di vista commerciale e societario continua la collaborazione con Rimini Fiera sul mercato emiliano-romagnolo, attraverso il veicolo della società PES (...omissis...). PES è titolare di un accordo di fornitura in esclusiva con Rimini Fiera SpA per tutte le forniture di allestimenti e si avvale in esclusiva di Prostand per garantire tale accordo di fornitura.”. L’accordo fra Fiera Servizi Srl e il socio Pro.Stand Srl non solo sembra quindi impedire l’ingresso nel mercato di nuovi operatori, ma avrebbe già prodotto la scomparsa dei principali competitori storici, come sembrerebbe sostenuto dalla stessa Pro.Stand Srl. La situazione è effettivamente particolare: Fiera Servizi Srl, il cui unico socio è Rimini Fiera SpA, attribuisce alla società a capitale misto pubblico e privato PES la fornitura esclusiva dei servizi, e quest’ultima società si avvale del socio privato Pro.Stand Srl per garantire l’accordo di fornitura. Da parte sua, prosegue nella relazione: “Prostand all’interno della regione Emilia-Romagna non potrà più esercitare direttamente la propria attività commerciale che è stata demandata esclusivamente alla partecipata PES”. In ogni caso, la società Pro.Stand Srl si ritiene: “ampiamente compensata dall’accordo in esclusiva per la fornitura dei servizi allestiti a PES e quindi a Rimini Fiera SpA”. In effetti, la situazione creata da Rimini Fiera SpA, società a partecipazione maggioritaria pubblica, sembra essere non solo in violazione del Codice degli Appalti Pubblici, ma anche con la concreta possibilità che l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato apra un’istruttoria per la presenza di fatti lesivi o restrittivi della concorrenza. In tal caso, le sanzioni possono arrivare al 10% del fatturato dell’impresa, fino ad un massimo di 5 milioni di euro, non esclusa l’adozione di eventuali provvedimenti cautelari. Quindi signor Sindaco, le domando: 1) In qualità di azionista di riferimento della holding fieristico congressuale, intende assumere provvedimenti per porre fine a situazioni verosimilmente illegali e comunque palesemente in ostacolo alla libera concorrenza?
 Grazie. Luigi Camporesi Obiettivo Civico – Vincere X Rimini

CS M5S BIM

CS Via Ferrarin.  Dopo l’ultimo consiglio comunale, seppur a distanza di giorni, non si può non parlare di VIA Ferrarin, non si può non mettere in evidenza le contraddizioni della maggioranza, e respingere le sue accuse! La discussione sulla variante, parte bene, la rotonda sulla statale è a tutti gli effetti un miglioramento, ma non dobbiamo dimenticare che questo intervento nasce con la necessità di risolvere problematiche di sicurezza e di traffico e in particolar modo del congestionamento causato negli orari di ingresso e di uscita dell’istituto scolastico, riteniamo da nostra analisi che la nuova via non risolverà il problema, si limiterà a spostarlo, inoltre, siccome si parla di passaggio anche di mezzi pesanti, porterà vicino all’istituto altro rumore e fumi di scarico. Per quanto apprezzabile che l’amministrazione abbia saputo cogliere tutte le osservazioni fatte dai residenti, soprattutto per sollevare il Comune dà ulteriori questioni legali, rimaniamo fermamente convinti che la nostra proposta, di un intervento presso via Properzio in direzione della ferrovia, fosse migliore, sia in termini di maggior possibilità di smistamento delle vetture, sia per i fattori di sicurezza e costi, in quanto il tragitto risulta più lineare e breve. Da qui i nostri dubbi sulla vera finalità della strada, che a parer nostro vuol portare mezzi pesanti come camion e pullman nel parcheggio presso il nuovo mercato ittico, e un maggior beneficio alle attività sul porto canale, la maggioranza stessa nell’ultimo incontro, aveva affermato che far accedere mezzi come i bilici, fosse necessario per lo sviluppo del mercato ittico, e che era evidente quanto utile un nuovo accesso alle attività sul porto lato Igea, allora perché negarlo in questo consiglio? Perché questo cambio di versione? Ruolo e dovere dei gruppi di minoranza non è solo essere propositivi e collaborativi su quelli che sono gli intenti ritenuti condivisibili, ma anche e soprattutto quello di controllo, quindi è normale che su opere così onerose si tenda a essere ancor più insistenti nel riportare dubbi e perplessità, che diventano ancor più legittimi quando la maggioranza cambia versione. A causa nostre osservazioni, il sindaco ha chiesto più volte che ci venisse tolta la parola, nulla di più antidemocratico, aggrappandosi più volte ad una parola come forzoso, decontestualizzandola, parola che nel linguaggio amministrativo come in quello corrente ha una sola valenza e un solo significato: “Imposto obbligatoriamente dalla legge”, ci vuole malafede o una strana coda di paglia, per pensare che volesse intendere qualcosa di diverso o di illegale.

Invasione

Mi scuserete ma dopo la lettura dei quotidiani debbo invadere la vostra privacy. I signori che si dicono pensionati ricorrono agli altari ormai, dove possono dire ciò che vogliono senza contraddittorio. C'è molto su cui lavorare. Ho incontrato il Lino Gobbi in qualità di Segretario del PD, accompagnato da ganza donzella, nell'allora sede del PRC con il cappello nelle mani, mentre Gnassi e Bertozzi si davano al giubilo con tanto di bollicine, nella piazza gassosa denominata Cavour, a festeggiar i risultati referendari dell`Italia bene Comune, tipo acqua pubblica diventata di Hera, PSBO incluso! È lo stesso Gobbo, spero non tifi Inter, Gobbi lì! Nessun dubbio!! Qui non si scomoda né il 2.0, né il 4.0. È quello lì! Vasco Rossi ha dedicato una canzone a proposito anni fa dal titolo: "stupendo!". Ascoltatela non c'è bisogno di aggiungere altro. Berrettino verde con stella o senza è un dettaglio privo ormai di interesse...ai Centri Sociali il voto però chiedetelo voi! Altri tempi, un altro mondo... era bello avere fra noi il giorno della vittoria anche Vasco, non Rossi bensì quello Rosso, quello che coerentemente ha deciso di salutare i Lino Gobbi di turno per perseguire ancora il sol dell'avvenire, come un eterno Peter Pan, che ha già e vive nella sua isola che non c'è, ma che ha provato a renderla alla portata di tutti. I sogni diurni del resto non son per tutti, solo per quelli che hanno ricevuto in dono la capacità di rimaner puri come bambini.
Roberto Urbinati

Lavoro per il Futuro

L'uscita di scena di Renzi ha arrecato un danno social non indifferente. Il personaggio si prestava stupendamente alle irridenti foto e corsivi che hanno spopolato per mesi. Il fatto di potere anche giovarsi di una interprete femminile ha scatenato la fantasia e l'ironia. Ma l'articolo apparso oggi sui giornali ancora viventi grazie ai soldi del renzismo è stupendo: Io lavoro per il futuro. Milioni di cittadini lo pregano di andare in pensione definitivamente pur non avendo mai lavorato nemmeno nell'azienda paterna. Ma questo è successo a tanti come lui..anche a Rimini. Certo che andare nell'America di Trump per "impedire" i populismi nostrani è come andare in un festino ..pretino. A proposito se vengono confermati i sette pianeti con possibilità di trovarci anche dei piddini di chi è la colpa di averli creati?

PS Ho letto l'intimazione di Lino Gobbi a Magrini. Ha ragione, vedi Riccione. Il Patto Civico-Balneare- Concessorio è una grande intuizione politica. Devi smettere caro Juri di guardare il passato, corri il rischio di rimanere da solo sotto l'ombrellone di..Melucci.

L'Avevo Detto

Stupido incipit. Usato e abusato dai troppi Otelma del dopo. Intanto Gnassi, in attesa della proclamazione ufficiale della corrente vincitrice, si trincera dietro alla maggioranza cattociellina-demaniale-chioschista. E' il suo lungomare della sopravvivenza, quello imprenditoriale è solo un..Borgo. Un autentico fenomeno, un brachetti della politica, giustamente sindaco della città dei travestimenti. Il 10 di marzo vado a Misano ad ascoltare, dopo tanti anni, il "mio" D'Alema. Un ritorno all'antico (usatissimo) per smaltire le ripetute sbornie senili. La presenza della "polizza" Raggi alla manifestazione dei taxisti, senza maglietta, ha cancellato i residui dubbi su un movimento formidabile, se non avesse scelto (?) male, malissimo i rappresentanti. L'Avevo Detto: chi segue e legge il Blog può testimoniare che da anni attraverso decine di articoli abbiamo avvisato di "non" considerare la Bolkestein solo un tardivo pedaggio per i signori della sabbia e loro accoliti politici e mediatici. La Direttiva, applicata in tutta Europa, non regola solo le concessioni demaniali, diventate per la forza della lobby dell'ombrellone una tragedia nazionale ma, come ci informano le sentenze dei Tar, norma anche concessioni meno famose della Twiga di Briatore: fiumi, laghi e...4/500 mila ambulanti. Numeri enormi che fanno gola al "populismo" da t-shirt. Una normativa allora votata dalle forze di maggioranza ed attuale minoranza compresi i berlusconiani di complemento governativo. Ogni forma di rapporto pubblico- privato deve risolversi attraverso bandi pubblici. E' legalità o corporativismo o semenza capitolina? Poi ci sono le stronzate come il raccontare che la Direttiva esclude il noleggio con conducente. Tutte le autorizzazioni riguardanti i servizi definiti con numero chiuso, vanno rilasciate dopo regolari bandi ad evidenza pubblica come fossero ..Psbo. Dalle concessioni autostradali al gelataio sulla spiaggia. L'ex comune di Renzi ha avuto la brillante idea di mettere a bando nuove licenze di taxi. Assegnate alla modica cifra di 200 mila euro circa, ognuna. Se la normativa venisse modificata, grazie alla presenza della Raggi, i vincitori entrerebbero di diritto nel cerchio degli imbecilli. Senza contare che sarebbe assurdo e illegale mettere a bando una autorizzazione..eterna. Poterla inserire nell'asse ereditario o venderla ai migliori offerenti, come è successo (succede) sulle nostre spiagge. Per non "rispettare" la Bolkesteien devi (non solo ) uscire dall'Europa ma modificare (anche) il diritto italiano ad usum bagninum. E' vero che la bellissima ed incoraggiante scritta nei tribunali molto spesso appare sfuocata o prescritta, ma questo sarebbe davvero il caso più paradossale. I milioni di lavoratori che hanno perso il lavoro per l'applicazione di severe norme europee da chi vengono difesi? Dalla sparita e spettinata (volutamente) Camusso? Abbiamo perso dieci anni, soprattutto a Rimini, potevamo usare la Bolkestein come grimaldello per una riqualificazione del nostro arenile. Passare dal medioevo di Mussoni ad una modernità post Gnassi. Tutti i drammi italiani, compresi quelli tragici come i terremoti, finiscono in commedie delle promesse di inesistenti container o ricostruzioni mai iniziate. Dovevate gestire un ordinato trapasso, la Direttiva è in vigore da oltre dieci anni, avete prorogato oltre il lecito e noi dovremo pagare le vostre infrazioni elettorali. Però come puoi negare agli ambulanti una proroga fino al 2018, quando ai bagnini ne avete regalate due fino al 2020? Ancora più assurdo è il litigare tra taxisti e conducenti destinati allo stesso epilogo. 

Le Erinni

Non starò a scomodare le Erinni, in questa società definita gassosa, le bollicine debbono dare alla testa oltre ai troppi bisolfiti, potrebbero interrompere la loro opera proprio in piena attività. Ho appreso, riservandomi di approfondire, che per essere collegati al servizio elettrico nazionale occorre una spesa mensile fissa di circa 25 euro, che fanno 50,00 euro a bimestre a prescindere se si sia o meno residenti, nonché dai consumi effettivi. Altro che società gassosa, mi pare gassata! Novità introdotta da quest’anno così mi risponde l’operatrice del numero verde. Deve essere il 17 che porta sfiga! Le tasse non aumentano (sic!), giocano sulle imposte, come se cambiasse qualcosa per le tasche dei cittadini. Se aggiungiamo gli aumenti anche su acqua et altro ci vorrebbe in soccorso uno studio ben fatto da parte di un serio ente di comparazione statistico dei numeri per capire l’aumento medio annuo effettivo e i suoi effetti sul “risparmio”. E mentre tutto cambia e muta, l’ossessione degli italiani si divide sul tifo calcistico da una parte: le imprese di pigmaglioni innamorati delle loro statue che corrono in mutandine dietro un pallone, del resto richiamano in vita il bambino che è in ognuno di noi, vuoi che un tozzo di pane duro non si rimedi – panem et circenses ai tempi di Hunger Games; dall’altra la disputa sui destini del PD. Un coro di comari politiche, levatrici, di pettegole da salotto infuocano il dibattito come fossimo in un salone di beatiful hairstyles, non volevo offendere le indomite parrucchiere di una volta, impelle la rottamazione e ci si deve adeguare con la lingua, da usare alla bisogna stando ben attenti, è la raccomandazione, però a cosa si va a leccar. Come fossimo in preda all’isteria che le scene di un thriller mozzafiato ci propinano, tumultuosi nell’animo, arsi dalla sete di sapere che farà Emiliano, di quanti parlamentari e quali i nomi sarà composto il gruppo degli scissionisti, balziamo dal divano a festeggiare il GOALLLL della squadra vincente. Evviva il figlio in camera alza a tutta birra lo stereo sulle note: “Che confusione sarà perché ti amo, stringimi forte…” se no mi butto dalla finestra! E si bisogna davvero amarlo tanto questo magnifico paese, del resto appena te ne allontani ci si sorprende ingrigirsi, intristirsi…si diventa inappetenti ai limiti dell’inedia. Ci si accorge come l’Italia e gli italiani siano dinamici, si muovano veloci, tutti intenti a riuscire nei propri mestieri, perduti in una costante corsa a perdifiato come se fossimo prossimi alla fine del mondo e si debba avete tutto e subito…tutti, gli avi dicevano: “con la paure che ti venga meno la terra sotto ai piedi”. Sotto sicuro, sopra invece prima o poi saranno altri che te la butteranno. Polvere alla polvere, cenere alla cenere. O forse corriamo perché paghiamo troppe tasse??

 P.S. quando sarà, oltre a un po’ di terra versate un pò di vino. Ohh amaracmand rosso e senza bolle, non vorrei emettere gassosità.
Roberto Urbinati

mercoledì 22 febbraio 2017

Istantanea

Alle ultime elezioni politiche del 2013 il Pd, già avviato al renzianesimo, prese il 25% superato però (al netto) dal M5S, allora conosciuto solo dai milioni che lo hanno votato. Quattro anni dopo, come succede in tutte le rivoluzioni fallite si è tornati all'antico. La sinistra sembra ritrovarsi con la finta sinistra come è sempre successo. I soliti profittatori, guardiani di simboli preistorici o agitatori da salotto, fondano ciascuno un partito personale. A Rimini erano presenti più correnti che invitati. Il resto si sparge tra Renzi e Berlusconi con ottime probabilità rasentanti la certezza che saranno un solo Nazareno. Le prefiche del Pd nell'ammiraglia Repubblica scesa al rango di scialuppa di salvataggio, stanno piangendo sulle ceneri della più grande "porcata" politica mai vista nel nostro Paese. Istantanea: fino a ieri e forse come auspicano Zerbini&Gnassi, anche domani il segretario del Pd si chiamerà Matteo Renzi (Margherita), il suo vice facente funzioni Lorenzo Guerini (Margherita), il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni (Margherita), quello della repubblica Sergio Mattarella (Margherita) e il capo della più influente corrente del Pd, Area Dem, risponde al nome di Dario Franceschini (Margherita). Un capolavoro che non era mai riuscito nemmeno alla "vera" democrazia cristiana. Il compromesso storico all'incontrario. Occorre dire con sincerità che la crisi ormai endemica non ha aiutato i "debiti" necessari per mantenere il Pd al potere. Era diventato il partito dei garantiti e ultra..garantiti. Il comparto pubblico e i dipendenti della Madia erano tutti fedeli servitori di questo governo debitorio. Ma il dramma è che si è arrivati al divorzio auspicato da tanti, con un sistema elettorale che ci farà ripiombare nel passato più oscuro. Intanto se non cambia qualcosa (?) nel M5S avremo almeno un quarto dei votanti che saranno (per loro scelta) all'opposizione. Sembra sia l'unico posto appetibile, il resto se lo giocheranno come una volta. Davigo c'era bisogno di eliminare Craxi per arrivare a Renzi? Le prefiche del Pd pagate lautamente con i nostri soldi e canone si stanno struggendo, per una volta (sembrava) che Scalfari e la "prima" tessera avessero indovinato il toscano. Si sono guardati bene però dal farlo testare dal voto dei cittadini, bastava il "loro" insindacabile giudizio. Vi è rimasto Trump, piano piano cambierete giudizio anche sul presidente con il toupet, siete fatti così, andate dove corre..l'economia, quella americana sta fuggendo. Noi abbiamo Padoan e il suo zainetto colmo di debiti che porta in giro per l'Europa. La colpa sarebbe di D'Alema e Bersani? Il primo, come Melucci, mai metterselo contro, il secondo, un prodotto interamente politico, compresa la sua famiglia, ha fatto di tutto per non rompere. Ormai il bulletto era impresentabile. L'amico e avvocato Roberto...Urbinati dalla sua comoda nicchia dice e forse ha ragione che litigano per meglio accordarsi dopo. Con il nuovo/vecchio sistema elettorale ti dovrai sempre sistemare con qualcuno. Non ho capito, oltre alla Raggi, perchè il Sindaco FF Grillo sia tanto entusiasta del ritorno al proporzionale? Sembra la certificazione dell'opposizione voluta e perseguita. Tu mi voti, giuro che non governerò mai, farò il portavoce degli assenti. Un assurdo e una idiozia nello stesso tempo. Ho visto e sentito di peggio a..Rimini. Devo terminare, mi rifugio su Gnassi, tanto per essere originale. Non ha ancora ordinato il nuovo vestito da indossare quando le cose si saranno chiarite. L'unica cosa che non deve temere, se mai lo ha fatto, è un processo, intanto la sua maggioranza catto-civica-balneare cosa fa? Il Ponte su Via Roma. Cosa succede? Il Carlino ancora non lo ha rivelato. Ho l'impressione che per le badanti giornalistiche siano momenti bui. Che differenza con i bei giorni in cui bastava pubblicare le veline dei Palazzi. Ci rimangono le rotonde, fila dritto e le immancabili..Aquarene. Ma il Psbo dove lo metto?

PS Gnassi è "ritornato" ai vecchi discorsi che partivano dalla.,.Palestina. Fate qualcosa.

Delirio

L’assessore al Bilancio del Comune di Rimini, Gian Luca Brasini delegato (alle volte) anche allo sport che viene praticato, ha "delirato" dopo il successo (scontato) di ogni manifestazione che si svolge nella Città di Gnassi. Rimini, a suo dire, può legittimamente insignirsi (anche) dell'ambito titolo di Capitale dello Sport. Quelli delle incompiute, furti, rapine, puttane e abusivismo non ce li toglie nessuno a dispetto di alcuni tentativi delle agguerrite rivali meridionali e nordiste. Siamo imbattibili. Vorrei ricordare al delegato che sembra appartenere alla ristretta "rotonda" del sindaco, che le sue affermazioni e meglio le azioni, hanno (sempre) avuto precisi riscontri iellati. La sua (prima) delibera sportiva è stato il bando per i campi sportivi aggiudicati (?) ad una sola società, sconvolgendo un felice rapporto che durava da anni. PosteMobile Final Eight di basket, svoltasi nei padiglioni fieristici, tanto per significare quale modello di attrezzature abbiamo, mentre le poche manifestazioni possono essere (ormai) ospitate nei palazzetti di Marzotto, ha prodotto un comunicato, in perfetto stile "Bronzetti". Inimitabile, ha permesso a sindaci e presidenti di provincia di apparire perfino veri. Brasini ha inserito nello scarno palmares sportivo della città due avvenimenti sempre "odiati" per i disturbi che arrecano all'ordinato fila dritto cittadino: Maratona e Triathlon. Per essere aspiranti al titolo, gentile e loquace assessore ci vogliono almeno due impianti base: Piscina e Atletica. Nel primo caso non vale, per motivi debitori, realizzare un doppione e raggiungere i 50..metri olimpionici. Per l'altro andare alla voce: Centro Sportivo SS72.

Rimini chiude

Ho ascoltato il passo "incriminato" della trasmissione radiorai in cui Toscani afferma che "Rimini chiude" e che oggi sarà col campanilismo da cui siamo affetti su tutta la stampa locale e vorrei dire ma proprio due parole en passant perché devo accompagnare mia nonna a ritirare dei referti in merito. Anzitutto: il collega Oliviero è stato parzialmente frainteso dai primi commenti allarmati che ho letto specie da parte di albergatori pronti a vender tutto per una frase e investire in titoli obbligazionari nonché dalla stampa on line. Il fotografo afferma infatti che Rimini "chiuderebbe" "perché" il suo modello è stato clonato e quindi quello che, attenzione: a suo dire, è stato creato qui, poi è stato replicato ovunque e cita Ibiza e abbastanza a sproposito Miami vista l'enorme differenza di proporzioni e anche perché Miami è turistica pressapoco da quando lo siamo noi! Certo, egli afferma anche altre cose. Per esempio attribuisce la nostra (sua) presunta crisi al fatto che a un certo punto avremmo abbandonato la "inventio" che ci aveva fatti grandi (il "divertimentificio") per inseguire la Cultura, riferendosi evidentemente al fatto ben noto della nostra cattiva reputazione presso il turismo d'élite. Quindi vi è nelle sue parole implicitamente anche una critica alla fissazione per i monumenti e l'arte che nella vision di chi amministra questa città dovrebbero portare con Rocca, Teatro, Fulgor milioni di turisti. Una cosa assurda per me in quanto come già scritto da altri ci sono città a decine e decine solo in Italia infinitamente più "artistiche" di Rimini fosse solo per il fatto che la città dopo i bombardamenti degli amici Brexit era ridotta alta un metro e mezzo. Ma tornando al creativo: era stato qui pochi mesi fa e aveva affermato l'opposto, ossia che questa è una città culturale, che il divertimento è cultura e nessun accenno a una crisi del nostro modello che pure ci sarà o non so, sicché si contraddice, e sarà qui nuovamente fra qualche giorno, senza farla troppo grossa perché non stiamo parlando di un sociologo e di uno studioso del turismo. Chiarirà chissà.

nemo pascale

Un Mistero

Non c’è un popolo, gli 'operai Findus', i 'moderati Findus' ceti sociali surgelati da scongelare e a cui parlare alla bisogna. Trump non ha sfondato in Stati operai tradizionalmente democratici? [...] Il Pd o è radicale di fronte alla radicalità dei temi e alla ‘gassosità’ della società o lascia il campo alla destra. Rimini può essere un esempio di scuola”. (Andrea Gnassi) Vedi alla voce "politica e surgelati": doveva dire qualcosa e lo ha detto, sebbene non avesse nulla da dire, sia perché non ha un vero spessore politico, sia perché da 5 anni si occupa h24 di fogne, merda, rotonde, fila dritto, Borgo San Giuliano, ricostruzione Teatro, ponte Tiberio, accordi per iper, strade rosse... pietra del tipo c.d. "alberese". Gnassi, chiamato a buttar giù due righe sull'ennesimo riposizionamento del PD dal quale esso ne uscirà con l'ennesima limatura a sinistra (tanto che interpolando noi possiamo oggi affermare che fra 20 anni questo partito oggi molto simile a un normale partito "liberal" sarà un partito conservatore), dovendosi occupare di cose pratiche tutti giorni e non avendo tutta questa naturale inclinazione alle teorizzazione e alla speculazione butta già un testo incomprensibile in cui nessuno credo nemmeno lui capirebbe cosa avesse voluto dire. "Tieni stretto cosa vuoi dire, le parole seguiranno" diceva il grandissimo, l'immenso, l'insuperato Ciccerone mi pare o comunque uno di quel giro... Demostene, Soccrate, Sennega e compagnia bella. Ossia: quella che si chiamava "eloquenza" o "retorica": prima di tutto avere qualcosa da dire e avere le idee chiare, allora le parole sono una conseguenza. Non puoi partire dalla forma e pretendere che generi un discorso (oppure fai l'Opera Aperta e ognuno ci legge quello che vuole ma devi essere Proust ). Ma questo fa Gnassi in uno sconclusionato discorso per fortuna ripreso quasi da nessuno per quanto è brutto e privo di qualsiasi elemento intellegibile. Ma non ha colpa, non è la sua materia, avrebbe potuto copiare, non lo ha fatto: questo è già un merito. Ha dovuto farlo come lo avevano fattoi restanti due big cittadini ancora sulla scena se escludiamo quelli dietro le quinte e le... "démi portion" che in materia hanno meno di lui da dire. La Petitti si è espressa, Magrini si è espresso su cosa debba fare il PD; doveva necessariamente farlo anche lui anche se non aveva idea di cosa dire "da altre cose preso" (zingari, stadio, "'e su pont" etc), questo il risultato, cosa volesse dire resterà un mistero.
Sara

martedì 21 febbraio 2017

Scissione Fredda

Su Chiamami(Melucci)Città ho letto gli accorati appelli all'unità del Partito Democratico di Vanni Lazzari e di "A te faz" Arlotti; sono quasi tentato di passargli una confezione di fazzoletti Tempo. Il primo ha forse ecceduto in patos e vorrei rassicurarlo: in questa faccenda non vi è traccia di ideologia o valori identitari. Tutta l'operazione è ascrivibile unicamente a nozioni di tecnica industriale e commerciale, squisitamente aziendali. Non occorre scomodare la vanità del Segretario Renzi o la cupidigia di visibilità della minoranza PD, ma piuttosto rileggersi le pubblicazioni della McKinsey Company in tema di quote di mercato contendibili; in effetti siamo di fronte ad un lucido e vitale riposizionamento elettorale. Alcuni indicano il risultato referendario del 4 dicembre come lo spartiacque nel destino del PD, io penso invece che la nuova strategia del potere politico sia stata decisa nel momento in cui la Consulta ha bocciato il ballottaggio e salvato il premio di maggioranza al 40%. L'obiettivo del potere è perpetuare il potere, l'unica condizione necessaria per non perderlo è continuare a governare. Il sistema elettorale sopravvissuto alla sentenza della Corte Costituzionale, nell'attuale configurazione del corpo elettorale, non permette la governabilità. Nessuna forza politica può raggiungere il premio di maggioranza posto al 40%, se non tramite alleanze. Dunque sarà vincente raccogliere parte di quegli elettori da tempo disillusi e pare che i "carotaggi" degli istituti di indagini statistiche, abbiano indicato nell'ala a sinistra del PD un sufficiente serbatoio di consenso. La tattica verrebbe da sé. Renzi sarebbe il Primo Cavaliere del Partito della Nazione e la "Minoranza Emiliana" andrebbe a drenare voti dall'altra parte, sul lato a gauche. Se giocano bene le loro carte, e sommate le due quote, potrebbero raggiungere il traguardo del 40%, allearsi e continuare a governare come prima. Una scissione fredda, ottenuta nel laboratorio di un istituto di ricerca politica. Astenersi cuori romantici.
 Montalbano

Il Quinto Padrone

La lunga domenica del Pd si è conclusa (per ora) con un nulla di fatto ma promettendo tantissimo in futuro. Le anime del partito sono venute (quasi) allo scoperto, occorre però ricordare che moltissimi dei direzionali sono dipendenti dalla politica da oltre 50 anni. I neo arrivati invece sono portavoce dei loro lauti stipendi istituzionali. Insomma una direzione falsata nei presupposti. Melius est pede quam labi lingua, ha pensato Matteo dopo un breve consulto con Etruria. Meglio scivolare con il piede (Segretario) piuttosto che usare la lingua (Emiliano). Anche l'eventuale congresso del Pd rappresenterebbe solo i pochi iscritti nelle parrocchie deserte. Quello che pensano i cittadini lo capiranno con il voto. Intanto si prepara la scissione dei gruppi parlamentari, sono riusciti a traguardare il settembre "nero" per le loro prebende. Renzi ha scelto tra il poco e niente. Ha fatto come sempre il bulletto, gli sono rimasti i tanti che per paura e convenienza non fanno parte di nessun schieramento ma controllano i saldi del conto corrente. Ha voluto, cercato lo scontro per chiudere definitivamente con l'opposizione interna. I numeri nel partito della sua nazione gli sono ancora amici. Orlando e Franceschini arrivati stranamente a livelli impensati non lo hanno fermato e permesso il Quinto Padrone di un partito dopo Berlusconi, Salvini, Meloni e..Grillo. Anche se l'inventore è forse più vittima che carnefice del movimento. Ormai il ruolo di commissario ad acta e polizze è la mansione principale a cui è costretto il formidabile comico. Ho visto (Netflix) Grillo Vs Grillo. Un peccato sprecare genio per fare la badante della Raggi. L'infinita schiera dei portavoce di se stessi ha reso più ilare la situazione. Per fortuna la biscia giornalistica si è rovesciata: oggi sono costretti a scrivere delle vergogne piddine, rivalutando la sindaca. Faccio un solo esempio senza parlare (bugia) di Gnassi. In Gran Bretagna la Brexit ha portato enormi stravolgimenti che gli inglesi correttamente stanno affrontando. Non è successo niente a Londra, stanno meglio di prima, i grattacieli griffati fortunatamente si sollevano alti e belli nel cielo mentre noi "famo" lo Stadio a Roma soffocato da 600 mila mc. Arlotti sta piangendo dalla rabbia. 


Incuria

Scrivo per lamentare lo stato di incuria e di degrado in cui trovansi il giardinetti di p.le Vannoni a Rimini. Detto piazzale è stato da poco "recuperato" come si dice da un destino che sembrava essere ineluttabile di storico pluridecennale degrado soltanto che oggi che vi hanno messo panchine etc. non viene effettuata alcun tipo di cura sul verde come in vece sarebbe necessario vieppiù in questa stagione di imminente ripresa vegetativa come direbbe il giardiniere. "Erbe erranti", questo è cosa vi è scritto nel cartello arrugginito ivi piazzato per lavarsene le mani della cura ed erbe erranti sarebbero le infestanti e spontanee che ivi crescono come crescerebbero nei nostri giardini se non vi fosse diuturna cura. In particolare vi sono alcune piante secche di Malva una spontanea autoctona che normalmente tutti eliminano in quanto non è pianta da giardino né ornamentale o quant'altro ma piuttosto vagamente officinale quindi ognuno che abbia un giardino a casa elimina la Malva come elimina ex. tutte le graminacee che crescono in questo zozzo giardinetto senza cura. Come sempre due pesi due misure: in piazza Ferrari sono state messe a dimora essenze particolari per resistere all'ambiente ostile creato dagli alberi ad alto fusto ex., parlo da naturalista quale in effetti sono, alcuni esemplari tutt'altro che scontati di Convallaria L. (Linnaeus 1753) come esci dalla città i "furbetti del quartierino" chiamiamoli così cercano questo che non esito a definire "éscamotage" per alleggerire il lavoro per cui sono pagati grazie. 
Lucaenea Fintope'

lunedì 20 febbraio 2017

Il Carnevale dello Scissionista

Carnevale agli sgoccioli. Gli ultimi sussulti di chiacchiere e fiocchetti. Ne sono lieto! È una festa che mi ha sempre causato tristezza, pensare per un giorno essere diversi, fingersi e mistificarsi da qualcosa che non si è o vorrebbe essersi; paliarsi di sé non fa per me. È come credere che qualcuno di sinistra possa vestirsi di PD. Non per nulla subito dopo si entra nella Quaresima. La lunga camminata nel deserto, quaranta giorni di stento e digiuno, come non bastasse già tirar la cinghia. Sono così preparato in liturgie perché i vecchi Comunisti pretendevano di conoscere l'avversario, mica ci facevano dei partiti insieme, al massimo degli accordi perché la politica è alto compromesso. Ecco dicevo se non ti mandavano a scuola dalle suore o dai preti, si trasformavan loro stesso in gesuiti...mica si facevano superare a sinistra anche dal Papa. Ti forgiavan come acciaio temperato rosso per resistere a qualunque tentazione. Ne sanno d'altronde una più del diavolo... si diceva pure. Se l'interlocutore lo conosci non ti uccide parafrasando Elio e le sue storie tese sui fossi del sabato sera. Dal job act alla buona scuola, dalla riforma della P.A. alle beneficenze di categoria pre elettorali che non fanno tornare la prova del 9 a Bruxelles. Dalla deforma costituzionale tentata alla legge elettorale monocamerale a colpi di fiducia e maggioranze strabiche. Ditemi se questa è sinistra avrebbe scritto l'autore della tregua. Poi non ci si stupisca se l'amministratore inciti alla delazione/denuncia del parcheggiatore abusivo da Bolkestein...troppo intento a idolatrare il capo per accorgersi che anche il danneggiamento semplice è stato depenalizzato. Credevo fossero sufficienti i cultori di Grillo! Sarà uno scontro durissimo fra le maschere triviali che questo Carnevale ci consegna. Vedremo martedì, io mi vesto da scissionista.
Roberto Urbinati

Ogni goccia un barile

Aprile ogni goccia un barile siamo ormai a febbraio inoltrato, senza voler pronunciare una sentenza di condanna quando per ora c'è soltanto una richiesta di rinvio a giudizio anche se ricordiamo parliamo di "omicidio" pur colposo non di ladri di merendine non fa stare tanto tranquilli che Hera che dovrebbe realizzare chiavi in mano la rete fognaria anzi ammodernarla perché se dio vuole a Rimini le fogne ci sono da secoli molto tempo prima che la multiutility si concretizzasse come spa e quotasse in borsa 15 anni fa circa e diventasse quel gigante che è per quanto riguarda acqua e rifiuti, non fa stare molto tranquilli che il responsabile rete fogne della società che le gestisce sarà forse processato per omicidio colposo per la morte di un'anziana nella propria abitazione zona campo don Pippo, travolta da una fiumana 2013 causa secondo la Procura e non secondo me, relata refero, non manutenzione dei fossi di deflusso il cui controllo doveva essere in capo ad Hera. In effetti episodi simili a mia memoria nel riminese giammai sono accaduti e riecheggiano fatti di zone messe molto peggio sotto il profilo "dissesto idrogeologico" come zone del sud o alcune della Liguria nonché molto più esposte della nostra, e qui scusate parla l'ex meteorologo, alle grandi perturbazioni atlantiche quali appunto l'Italia nord-occidentale. Allagamenti sono sempre stati a Rimini ma mai morti! Il passato remoto ci parla di continue piene del Marecchia ed esondazioni importanti senza vittime ma quando questo era un fiume non ridotto a quello che resta ossia nulla: un letto immenso così ridotto dai "predatori" della sua argilla tal ché a valle ormai più nulla arriva o quasi da secoli. Quello più recente di allagamenti di sottopassi o scantinati, ci voleva che cessasse Amir e tutto passasse in mano ad un soggetto ricordiamo partecipato dal nostro comune ma non da Riccione esempio il cui fine pur legittimo è l'Utile non il Bene Comune perché ci scappasse il morto questa povera anziana in casa sua poi? E per fortuna c'è un'inchiesta, è il minimo! Faccio anche notare che la locuzione "bomba d'acqua" riferita a Rimini non esisteva, troppo facile enfatizzare prima che arrivino l'entità dei fenomeni meteo per poi sentire dire "e cosa potevamo fare di fronte a tanto?", parlando in termini generali e non riferito al caso riminese. Chi calcola l'entità delle precipitazioni, i mm caduti etc.? Parlando sempre in termini generali e senza alcun riferimento al caso richiamato sopra, di cui si occuperanno i magistrati, non è bene per me che vi sia questo rapporto osmotico di personale e di fitti rapporti, un soggetto fa, un soggetto controlla, uno fa le previsioni, nessun rapporto noi siamo agli antipodi rispetto a questo e non solo per le fogne anche per i rifiuti e tutto il resto è difficile entrare nel groviglio di rapporti fra soggetti pubblici e semi-privati nato dalla confluenza delle municipalizzate non si capisce chi fa e chi controlla questo è stato osservato da più parti, "dopo succedono queste cose" direbbe mia mamma.
 S.M.Amati

Economia Circolare

Detta Rotonda. Il Sindaco Gnassi si ritiene da Oscar nell'arte, cultura, sport e mobilità ma quando inventa discorsi sull'economia circolare come fosse una rotonda insinua il dubbio che sia davvero "qualcuno" al di fuori di un risultato elettorale giocato da solo. A me/noi sembra ormai più il vincitore di una modesta coppa riminese con la foto dei parchi del mare come orecchie. Perfino i suoi "interlocutori" televisivi si accorgono del prodotto. Viene sempre tagliato nelle comparsate televisive, obbligatorie nel defunto renzismo, ancora prima di parlare. Cosa può insegnare al mondo? Come si fa accoglienza per i "finti" profughi da cooperativa civica? Mentre per vendere una camera nella "sua" Rimini siamo arrivati ai 22 euro? E' arrivato il momento di sedersi assieme all'allegra compagnia dei "vecchi" comunisti di Chiamami (Melucci) Città. In fondo sei in politica da molto più tempo di loro che ci sono da sempre.

PS Nella maggioranza come vi dividete? 

domenica 19 febbraio 2017

Migranti

Il mio pensiero di oggi sta tutto nella foto di copertina. Nel continente africano, così come in tutti i paesi appartenenti al terzo mondo, il tasso di mortalità infantile si è ridotto su percentuali prossime a quelle del mondo occidentale, rilevando al contempo indici di natalità quintupli. Soltanto pensare che nel lungo periodo, una strategia basata su rimpatri selettivi, possa governare il fenomeno, è decisamente priva di fondamento. Sono convinto che se tra Italia ed Africa vi fosse stato del terreno calpestabile, avremmo già da tempo edificato un muro di 15 metri d'altezza. Lo avrebbe pagato l'Unione Europea senza neanche batter ciglio. Invece così non è; il mare non permette questa strategia che sarebbe comunque un palliativo di fronte ai dati di natalità (e sopravvivenza) propri dell'Africa. Dunque che fare? La storia è piena di avvenimenti tettonici, climatici ed umani che non sono stati soltanto subiti. Spesso le civiltà che sono sopravvissute a cambiamenti esogeni, lo hanno fatto non perché più evolute dei barbari o tecnologicamente superiori a madre natura, ma perché più rapide nell'adattarsi al cambiamento. Tra 10 anni la nostra società sarà certamente differente e le caratteristiche che subirà o vanterà, saranno il frutto di decisioni prese e perseguite sin da ora. Non so sino a che punto questa debole Europa possa governare l'evento storico che ci troviamo davanti. Se i governi non collaborano, ci troveremo di fronte al postulato base del giocatore di poker: "Se non riesci ad individuare il pollo nella prima mezz'ora di gioco, allora il pollo sei tu." 
 Montalbano