venerdì 31 gennaio 2025

I Liberatori

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L’avviso di garanzia alla Meloni e mezzo governo, conferma la debolezza dell'opposizione. Non sa fare altro che copiare il canovaccio usato contro il Cavaliere, prima di svolgere servizi sociali. L'avviso di garanzia alla Premier, non è un dovere d'ufficio, ma la conferma che denota l'incapacità della sinistra di usare le regole che dicono di rappresentare. Il duetto avvocato&procuratore è un pericoloso dejà vù. La differenza è la solidissima maggioranza che il centrodestra vanta. Valuto, non da solo, pericolosa questa iniziativa, dopo la "parata" delle toghe, per usare il solito metodo politico-giudiziario. Linkiesta è in confusione, non avendo mai (correttamente) sponsorizzato queste congiunte iniziative. Sarebbe giusto che la prima voce del Quirinale, esprimesse la sua opinione. Siamo ancora una volta sull'orlo del baratro. Non sanno vincere, ma ancor peggio, nemmeno perdere, eppure sono abituati. Senza commento l'adunata ad Auschwitz di tutti gli antichi complici del nazismo, eccetto i Liberatori. 
massimo lugaresi

giovedì 30 gennaio 2025

Declassificati

Lo spoil system, negli States, consente al vincitore di occupare (tutto) il potere concesso dalla costituzione. Trump aveva avvisato che avrebbe declassificato una serie di segreti (democratici) che riguardavano anche la morte "improvvisa" di John Fitzgerald Kennedy ad opera della solita misteriosa controfigura. Il primo "segreto" ha già suscitato polemiche, nemmeno troppo insistenti, come accade sempre con i nostri padroni atlantici. Chi ha voluto contraddirli ha pagato dolorosamente. E' iniziato lo spoglio, giornalistico, delle notizie secretate, La prima compare ovviamente sul Giornale, non certo una delle gemelle informative di Elkann. Scrivono notizie come gioca la Juve. Ha fallito anche questo allenatore. Ne hanno (subito) contattato un altro per nascondere i veri colpevoli ed incapaci. Se pensate alla scelta dell'allenatrice del Pd, capite in che mani la sinistra è piombata. Puro masochismo di genere. Un rapporto della Cia del 1962, ora declassificato, propone alla Casa Bianca di "uccidere" soldati americani, incolpando Castro (allora il nemico di moda) per giustificare la guerra contro Cuba. Scenario che si ripete. Non contenti, pensarono di fare saltare in aria anche le navi statunitensi e di attaccare le loro stesse basi militari, per creare la solita ondata di indignazione nazionale. Il documento formato dai "vertici" militari fu respinto dal Presidente Kennedy. Venne assassinato l'anno dopo. Condivisioni, analogie e riflessioni, sorgono naturalmente.  
massimo lugaresi

mercoledì 29 gennaio 2025

Condivido

Il frastuono del silenzio. Il vuoto di idee della sinistra internazionale, mentre il mondo va a fuoco. I progressisti (?) italiani e non solo, non sanno che fare e che dire davanti all’insediamento di Trump, la fotografia della più pericolosa sconfitta degli ultimi tempi. Forse nemmeno se ne sono accorti. «Hello darkness my old friend», potrebbero cantare dalle parti del centrosinistra intonando “The sound of silence”, il frastuono del silenzio di Simon&Garfunkel e nessun titolo pare più appropriato per il duo nostrano Schlein&Conte e descrivere il vuoto di idee, dopo il terrificante discorso di insediamento di Donald Trump e i suoi primi atti concreti. Oddio, Elly qualcosa ha detto esprimendo preoccupazione: si preannuncia per gli Stati Uniti una stagione di deportazioni, cancellazione dello Ius soli, cancellazione delle politiche di genere. E ancora: quello che ci preoccupa è che Trump stia cercando alleati per frammentare e disgregare l’Unione europea. Tutto giusto, persino scontato, anche se “deportation” in inglese vuol dire “espulsione”, non “deportazione”. Ma perché tutto questo sia successo non si sa. E nemmeno cosa pensa di fare la sinistra dinanzi alla più pericolosa sconfitta degli ultimi decenni. Persino l’altro duo, Fratoianni&Bonelli, sembra scomparso, eppure loro si ergono a campioni della sinistra vera, quella che se fosse egemone, dicono, magari Trump sarebbe ancora a Mar-a-Lago e non alla Casa Bianca. Macché, silenzio. E sì che la novità è bella grossa, come stanno spiegando, anche su Linkiesta, i commentatori più seri. C’è stato un big bang, ha scritto Ezio Mauro: In questi Anni Venti nessuno attaccherà di nuovo frontalmente la democrazia per detronizzarla, non ce n’è bisogno: la forza propulsiva dell’innovazione tecnologica trasformata in arma politica è tale che mentre ci seduce col suo incantesimo quotidiano, fa invecchiare per differenza tutto il resto, lo fa ingiallire ed esaurire come le foglie d’autunno, per deperimento organico accelerato. Ora, dopo una disfatta si prova a ragionare. Forse il Pci esagerò quando tenne una riunione della Direzione dopo aver perso un’elezione a Castellammare di Stabia, 1978. Mi fermo, troppo stupido copiare anche il resto, finito nella elegia del codice radical chic, per loro il vangelo della presunzione. La ragione della sconfitta annunciata, volutamente non pubblicata.
PS Mancava l'avviso (garante) alla Ducetta
massimo lugaresi

martedì 28 gennaio 2025

Sfanculati?

Le toghe, funzionari pubblici, "sfanculano" lo Stato? Titolo del blog tette&culi, militante del Pd, ancien regime. Una possibilità che i sindacati dei lavoratori, non hanno mai perseguito, nemmeno quando esistevano entrambi e non pensavano solo al prossimo sciopero da week end. L'immunità della categoria più protetta al mondo, permette anche scenografie che, nella loro perfezione mediatica hanno avuto anche le prove. Non cito i paesi le cui democrazie non sono memmeno lontanamente lo specchio della nostra che "rilascia" tutti quelli definibili profughi. Alcuni hanno già accumulato un "fascio" di denunce e condanne. Eppure il "nessun mi può toccare" della magistratura, continua il braccio di ferro con qualunque governo abbia degli strani pensieri. Il Pd lo ha capito subito, concedendo le richieste prima dell'arrivo. Ha goduto di infinita immunità. La Ducetta invece ha voluto mostrare la sua forza permettendo al "magistrato" Nordio di "tentare" la separazione delle carriere giudiziarie. Un aspetto che può sembrare marginale ma significa togliere l'immenso potere accumulato, senza alcun rischio. Quattro (4) magistrati hanno bloccato per mesi i governi succeduti. Le forme di protesta copiano malinconicamente quelle della Schlein ed i due sinistri d'accompagno nell'eterna opposizione. Una scelta intrisa di politichese, tipicamente italiano. I custodi della costituzione non sono solo loro. Un governo democraticamente eletto ha questa prerogativa costituzionale. Con la differenza sostanziale che il voto dei cittadini lo puoi cambiare. 
massimo luigaresi

lunedì 27 gennaio 2025

La Zanzara che Punge

Considera gli elettori di destra ignoranti, così Cruciani smaschera Augias. Il conduttore de "La Zanzara" svela il problema degli esponenti della sinistra: secondo loro la destra è ignorante, cafona e crede alle fake news. Retrogradi, cafoni, bigotti e, soprattutto, poco istruiti. Non lo ha mai detto chiaramente, ma questo, secondo l’opinione di Giuseppe Cruciani, è il sottotesto facilmente riscontrabile nelle tesi del giornalista Corrado Augias. Durante l’ultima puntata de La Zanzara (su Radio24) il conduttore ha esaminato l’ennesima contraddizione che alberga a sinistra e, in particolare, nelle parole di Augias. Il valore della democrazia, valorosamente e legittimamente difeso da Augias, assume un’importanza diversa quando a vincere, come spesso accade ultimamente, non è la sinistra, bensì la compagine di destra. Il diritto di voto, intoccabile e sacrosanto, diventa orwellianamente troppo poco se a vincere non sono le coalizioni vicine al pensiero di Augias e compagni. Cruciani ripropone agli ascoltatori l’ultima teoria del giornalista. La sinistra peggiore di sempre. Dopo Elodie anche Bizzarri scarica la Schlein “Se non mi piaci non ti voto più, è bello da dire ma difficile da fare perché ormai noi sappiamo che gli strumenti fulminei di indirizzo di voto fanno sì che, da solo non valga tutta la democrazia, sottolinea Augias nel salotto di Otto e Mezzo. Ecco che il diritto di voto, tout court comincia a perdere di valore e, come per magia, cominciano a riaffacciarsi l’ipotesi liberticida di una patente di voto da esibire prima di recarsi ai seggi elettorali. “Il diritto di voto, dice infatti Augias, va accompagnato a una corretta informazione su come vanno le cose”. Da qui la risposta tanto provocatoria quanto veritiera di Cruciani. La corretta informazione? Come quella che facevano durante il Covid, dove le notizie venivano occultate dai grandi media? Poi Cruciani, arriva al vero nodo cruciale della questione: è il legislatore, oppure un giornalista, a decidere cosa possa essere considerata corretta informazione o cosa, al contrario, debba essere bollato come fake news? “Chi decide quale sia la corretta informazione?”, attacca Cruciani. Il Pd in coma, Gualtieri, i pm anti Salvini: i peggiori della settimana. La verità è un’altra. Il problema non è come funziona la democrazia ma a chi giova. Solo se l’iter democratico fa trionfare una coalizione di centrodestra, iniziano i distinguo. “Augias dice che il diritto di voto non è sufficiente e bisogna che i cittadini siano più informati. Guarda caso solo quando vince la destra, considerata ignorante.
massimo lugaresi

domenica 26 gennaio 2025

Contrordine

Nel Pd, imperversano gli ex (?) democristiani, vista la cronica assenza della segretaria impegnata nella corsa, dietro a Landini, il migliore ricercatore dello sciopero. Imperversano al venerdì, massimo sabato. Impartiscono ordini e spesso contrordini. Uno dei più attivi, ma disastroso, è Franceschini, non ancora arrivato però ai danni prodiani. L'ultima (?) sua esibizione l'ho trovata naturalmente su Linkiesta, il blog degli smarriti radical chic. Negli States fra un pò affiggeranno dei Wanted per i democratici che finora sono stati al di sopra delle leggi. Nella sua opera di pulizia, Donaldone ha già tolto il segreto sui delitti riguardanti Mandela e Kennedy. Non li leggerete sulla Stampa&Propaganda nazionale. Contrordine: Franceschini smonta l’alleanza strategica, con la stessa disinvoltura con la quale da almeno due decenni gli stessi dirigenti passano da una linea ed un partito, all'altro, una volta acerrimo nemico. Prima il giustizialismo valido solo per la Santachè, poi il braccio troppo alto di Elon ed infine il salvataggio con aereo di stato del comandante libico, sono le ragioni che permettono grazie a (tanti) giornali e reti televisive di mostrare la ridicola opposizione alla Ducetta. E' arrivata al punto di decidere a chi rispondere. Sabato e domenica sciopero ferroviario. Gli attentati? L'opposizione si attacca al..treno.
massimo lugaresi

sabato 25 gennaio 2025

Nazisti?

Nazisti ovunque? Soprattutto negli States, tra i vincitori di una gara follemente democratica tra chi incassava più soldi per sostenerla? Suvvia amici di Netan ed orfani di Biden, la state prendendo male. Elon Musk è tante cose, perfino fastidiose ai vostri occhi, ma dipingerlo come un moderno nazista è troppo perfino per le fantasiose propagande. Ci sarebbe un sicuro erede "nazistino" in Ucraina, lo avete coccolato fino allo sfinimento dei dollari ed euro, gettati al vento. Anche quella guerra, non doveva nemmeno iniziare, in realtà era contro il vostro vero nemico a cui avete imposto sanzioni che rimbalzano su noi. Avete la stessa opinione della Ducetta. Non vi sembra sufficiente per chiudere, almeno Nazareno e Repubblica? Linkiesta sta sbroccando malamente. Il radicalismo chiccoso, erutta stupide offese senza prove, difficilmente credibili. I miliardari americani si sono subito inginocchiati al cospetto del vincitore. Toccherà presto anche ai giudici. I nazisti dell’Illinois hanno vinto le elezioni e sono qui per restare? Riuscite a scrivere questo? Una autetica rivoluzione culturale, politica, sociale viene derubricata ad un misero incidente di percorso. Sono passati pochi giorni dalla vittoria, prevista da tutti, eccetto le gemelle Elkann. Scegliere la Harris per disperazione e mancanza di risorse, è sembrato un insulto. Intanto Trump per non perdere il tempo che si riduce anche per lui, ha già assunto una serie di provvedimenti che la loro costituzione concede al vincitore. Lo spoil system è perfino oltraggioso. Non si salva nessuno e tutte le amnistie possibili cadranno sui peccatori incalliti. Questa è democrazia spinta. Piaceva a Matteo Renzi, poteva investire il 42% accumulato. 
massimo lugaresi

venerdì 24 gennaio 2025

Il Centro è Morto

E la sinistra non si sente bene. E' stata l'impietosa diagnosi di Linkiesta ad opera del giornalista radical chic e, non bastasse, anche della sinistra ebraica che sorregge Netan. L'elenco dei soci è lunghissimo, serve per capire le dimensioni della potentissima propaganda che arriva a definire lo sterminio in atto, una corretta risposta. Erode era un dilettante. Linkiesta ha avuto una reazione più composta dei partigiani La 7 e Dagospia. Hanno puntato tutto sul braccio troppo alto di Elon, dimenticando il nuovo successo mediatico della Ducetta. Vedo male, in numerosa compagnia, l'Europa disegnata, per noi, da Prodi. Senza l'appoggio degli Stati Uniti si disfa al sole del cambiamento climatico. Finalmente Zelensky tornerà a fare l'antico mestiere. Il partito che dicono (ancora) vicino al fascismo, ha dato una lezione di comportamento, affidando la guida ad una donna, solo donna, con tanti attributi. Ci voleva a sinistra, non la Rosy Bindi. Fanno carriera, solo con raccomandazioni particolari di soggetti particolari. La sinistra storica non esiste più, rimane (per poco) solo qualche rappresentante che naturalmente guarda il suo dito. La sfida per il centrosinistra, sarebbe quella di riconquistare consensi tra astenuti e riformisti. Come se i non votanti fossero tutti piddini in fuga. Il colpo affibbiato da Trump al mondo dei mille generi, sembra più duro e duraturo di quanto si pensasse. Hanno perso la corrente hollywoodiana, rimangono al governo solo in pochi stati, non più disponibili ad interpretare i gendarmi nel mondo. Il Corrierone ha già iniziato il passaggio nell'altra sponda. L'aria che tira, presto sarà irrespirabile per tanti. 
massimo lugaresi

giovedì 23 gennaio 2025

Quanto Durano?

La vittoria di Trump e quelle incassate dalla destra europea, sommate alla prossima scadenza di Macron e Scholz, vengono criticate, sminuite, falsificate dalle propagande democratiche. Ho letto una interessante ed esplicativa lista di personaggi italiani, più o meno (meno) famosi o ricchi che partecipano ad una delle tante associazioni vicine all'ebraismo. Sono (quasi) tutti piddini o nelle vicinanze. Il capofila è Fassino, questo potrebbe bastare. Israele ha sempre goduto e godrà dell'aiuto dell'ebraismo sparso, anche violentemente, nel mondo e radicato nei gangli più importanti della finanza e giornalismo. Questo non dovrebbe permettere a Netan di bombardare civili e bambini anche la domenica, primo giorno della presunta pace. Politici ed immancabili giornalisti, definibili radical chic, come il mio Mario Lavia di Linkiesta. Le reti berlusconiane sono della stessa corrente, con il sempre assonnato Elia Milani, corrispondente da Gerusalemme. Legge i soliti comunicati che valgono anche per le reti definibili (ridendo) pubbliche. Stessa solfa anche per la guerra su procura in Ucraina. Terminato (finalmente) anche l'incarico al barcollante Biden, procuratore di guerre e fughe. Uno dei momenti più imbarazzanti della, non lunghissima, storia americana. Al confronto il "sotto la scrivania" della Casa Ovale tra Clinton e Levinsky, erano piacevoli ma difficili conversazioni. Hanno rimediato un compromesso per intestarsi la pace che Netan non vuole. Deve piantare le colonie nella Striscia di Gaza, ormai deserta, finite quelle, tocca alla Cisgiordania. Non si era ancora insediato Trump che le contraeree democratiche prevedevano già la fine. Le armi usate sono quelle da noi ben conosciute: escort, giudici ed evasioni fiscali, negli States, il reato maggiore. I repubblicani sono in ebollizione, mentre i dem americani si consolano con cantanti ed artisti senza casa. Il Congresso e la Corte Suprema potrebbero essere ostacoli per la fitta agenda di Trump. Noi, al momento, dobbiamo solo sistemare la Santa..chè. 
massimo lugaresi

mercoledì 22 gennaio 2025

Great America

Via gli Stati Uniti dall'Organizzazione Mondiale per la Sanità e gli accordi di Parigi sul clima, grazia o scarcerazione per i rivoltosi del 6 gennaio 2021, il Golfo del Messico che diventa 'Golfo d'America', colpo di spugna su decine di provvedimenti dell'amministrazione Biden, con Cuba che torna nella lista degli Stati sponsor del terrorismo e le sanzioni ai coloni israeliani in Cisgiordania che vengono revocate. E l'entrata in vigore del bando di TikTok che viene sospesa per 75 giorni in attesa di una soluzione, ulteriore segnale della volontà del presidente degli Stati Uniti di tentare un approccio piu' dialogante con Pechino. Donald Trump e' tornato alla Casa Bianca da poche ore ed e' gia' successo di tutto. Per lui e' una "rivoluzione del buon senso". Per i blog usabili, solo al contrario e La 7 rifugio piddino, sono stati colpi mortali. I democratici stanno sparendo. Non bastasse, la Ducetta esce ancora vincitrice ed unica premier europea invitata. La Ursula si è precipitata a mandare auguri a Trump. Ne ha più bisogno lei. Cosa arriverà? Il cambiamento climatico imposto da Donaldone è stato immediato, cancellando la cultura woke ed adottando una politica sulla migrazione durissima. Rimane da vedere come si comporterà con le due guerre che si stanno consumando e soprattuto quale sarà il rapporto con la Nato. Il vero nemico americano è la Cina, difficile da colpire anche con i promessi dazi. O trovano una soluzione commercale pacifica oppure continuare con avvisi e minacce, per finire nella terza e fatale guerra. E davvero buffo osservare le reazioni dell'altro campo, sempre più stretto. Il colpo per i dem è stato molto più forte di quanto potessero prevedere. Nel bene e spesso nel male, gli americani fanno sempre le cose in grande. Tralascio per visibile incapacità, di riportare le opinioni (?) della Schlein, costretta a pacificare le sue cittadinanze in lotta. La politica mondiale ha subito un sussulto che ha messo i democratici fuori uso. L'Europa di Prodi esce male come dopo la valutazione dell'euro sulla lira. Bile e rabbia trasumano dalle reti radical chic. Ho visto, nell'Aria che Tirava una signora anziana, capelli bianchi doverosamente a caschetto, sbroccare al punto che il conduttore ha dovuto cambiare argomento e telecamera. Però l'aspetto più importante per gli sconfitti è stato il braccio di Musk eccessivamente alto. Non vi danno più nemmeno il sacrosanto rigore. 
PS L'adeguamento climatico della stampa è commovente
massimo lugaresi 

martedì 21 gennaio 2025

Complesso di Superiorità

Trump ha giurato, dopo una estenuante attesa, con la coreografia cara agli yankees. Vale per presidenti, football, baseball e basket. Melania indossava un cappello western, che ha impedito il bacio del marito, inserito nel menù. Il Presidente Mattarella, secondo Dagospia, si scopre craxiano ed elogia Bettino. E' stata una personalità rilevante negli ultimi decenni del novecento italiano. Chi l'avrebbe mai detto? Così Dagospia non potendo contrapporre, senza sollevare polemiche e risate, l'attuale segretaria del suo Pd, ad un personaggio che ha pagato per primo e pesantemente la giustizia grillina delle mani pulite. Non a caso è stato scelto il socialista che ha osato mostrare forte autonomia di pensiero europeo ed atlantico. Anche Moro ha fatto una fine simile e mostrato lo stesso difetto ai padroni americani. Le prerogative del nostro Presidente, sono circoscritte, sarebbe pensiero comprensibile e risparmio milionario, adottare il Premierato, ma fino a quando c'è la Meloni, avremo gli antagonisti e le barzellette politiche che si oppongono. Quando la Ducetta verrà chiamata a dirigere (anche) l'Europa, il dibattito di riaprirà. Sempre meglio un Casini della 3 cittadinanze. Il punto più basso della discesa democratica. La sinistra divisa come non mai, si barcamena tra Trump e Netan. Sono fuori gioco, anche su questo. Il permanere nel cosiddetto campo largo, permette la presenza, non indispensabile, dei 5 stelle. Una cinghia di trasmissione ombelicale, tra due partiti ormai inutili. Mentre il sindaco Lepore di Bologna appende la bandiera israeliana, da Rimini non abbiamo risposte. Altra divisione, molto più profonda di quanto i nostri giornali e Chiamami Città, possano annunciare.
massimo lugaresi

lunedì 20 gennaio 2025

La Ricetta

Rispacchettiamoci. Ritorna Prodi e non è mai stato un festoso annuncio. Si trascina dietro anche la vecchia
 democristianeria, mai sazia di poltrone e visibilità perduta. Matteo Renzi li aveva portati al culmine dell'orgasmo elettorale ed il partito, definito di sinistra, lo ha seguito silenziosamente anche in bicicletta. Perso il leader fiorentino, sulla strada del referendum, sono arrivati ad una promessa di matrimonio con i grillini pur di mantenere il potere quasi assoluto, accumulato nel ventennio. Hanno il pregio di resettarsi ad ogni cambio di interessi, dimenticando il passato. La separazione delle carriere giudiziarie era uno dei cavalli di battaglia di Matteo che ha provato sulla pelle il timer del giustizialismo. L'insignificante segretaria ha come maestro Travaglio, il giornalista che indovina, prima di tutti, cosa accade nelle procure. Linkiesta persegue questa linea, vista l'impossibilità di raggiungere in volo la Ducetta. Spacchettare il Pd, dividerlo in due partiti, completamente diversi. Uno si chiamerebbe Riformista ed ha già il giornale pronto. Il tentativo, a destra delle Botteghe Oscure, per riacquistare i voti centristi che intanto si sono accomodati nel proficuo berlusconismo, sembra puro masoschismo. A sinistra vengono dissanguati da verdi, imbrattatori, professionisti da corteo ed inevitabile corpo a corpo, con le forze dell'ordine, senza avvocato. Ci sono poi i grillini che aspettano sulle sponde del fiume. La Meloni non la batti con vecchie operazioni di lifting. Il Pd alla nascita non aveva contro un centrodestra di queste dimensioni e condottiera. Renzi ha le caratteristiche del professionista della politica, vantando una superba scuola Dc. Ha iniettato dentro il nascente partito democratico quintali di cristiana democrazia. Li tieni assieme, solo se governi. Sono nati con e per il potere. La Ducetta li ha sterminati, usando modalità e lessico della sinistra popolare. Si è arrivati al punto che la politica estera, una volta dividente i due maggiori partiti, oggi vede la sinistra accucciata a destra. Chi sbaglia però, ancora, lo decidiamo noi.
massimo lugaresi

domenica 19 gennaio 2025

Il Recitante

Ha gestito, per diverso tempo, governo e partito, appena nato. Ogni tanto ci sono personaggi che, per ragioni, sempre legate alla debolezza politica, si trovano un potere quasi assoluto. E' successo anche nel nostro piccolo puntino adriatico. Lunghissima la serie, a destra, sinistra e non catalogabili. Matteo Renzi è uno di quelli. Dopo il successo strepitoso nelle europee del 2014 e la smusata del referendum, ha iniziato il cammino dell'oblio. Uno dei pochi politici, con caratteristiche rare, come l'attraente eloquio e l'impagabile cultura democristiana. Servono per l'ultima interpretazione del Recitante. Campo largo e libero per lui. All'opposizione si trova con maniche larghe ed il duo verde-antagonista. Non c'è partita, al punto che viene chiamato e pagato anche all'estero. E' l'unico che contrasta (solo) dialetticamente la Meloni. Contando quasi niente, può esacerbare toni e contenuti. Anche Gigetto Di Maio percepisce una ottima remunerazione per l'incomprensibile lavoro. Mario Lavia di Linkiesta, ha capito che nella sinistra non sono tutti armocromatici, ma esistono voci, senza voti. Negli ultimi tempi, l’ex presidente del Consiglio ha attuato una strategia politica aggressiva e mediatica contro il governo, mettendo in ombra (facilmente) la Schlein. Gli scontri con la premier e Salvini bucano lo schermo e mostrano con incisività le fragilità della maggioranza. Sono le quotidiane parole del nume del mio blog, da usare al contrario. E' dura per chi aveva tutto, anche meritatamente, scendere ed interpretare il rompipalle condominiale. Sta di fatto che da qualche tempo il “centrista” Matteo Renzi appare non solo più tempista ma anche sostanzialmente più duro dei compagni del Nazareno. Ho copiato l'ultima affermazione (sconsolata) del giornalista radical chic. L'arrivo della destra, con il centro berlusconiano, sembrava un aspetto politico limitato ai nostri confini. Il virus si è allargato al punto che l'Auto dell'Europa ha il volante a destra. Il centro che sta (male) a sinistra le sta provando tutte, senza farsi sentire. La 3 cittadinanze ha scelto Landini come guida, anche imbracciando le armi di una propaganda estremista se non addirittura larvatamente grillina. La fortuna è avere ancora qualche procura amica, Milano è intima e personaggi facili da colpire. Alla fine fanno il solito piacere alla Ducetta. 
massimo lugaresi

sabato 18 gennaio 2025

Vola Meloni, Vola

La sconfitta democratica americana rischia di essere più tragica di quella inflitta dalla Meloni, aiutata (un pò) dal centrodestra. Ho letto su Linkiesta, disperata per l'andamento bellico ucraino, che nel caso (certo) della fine del conflitto ad opera di Trump, questa segnerebbe una catastrofica sconfitta americana. A dire il vero che nessuno vuole ricordare, negli ultimi anni le invasioni americane, terminate con fughe cinematografiche, sono state più numerose delle vittorie. Secondo i giornalisti del blog radical chic anche sulla spiaggia, Putin non avrebbe nessun interesse a trovare un accordo di pace. Francamente non li capisco. Scrivono tutti i giorni, spesso di sera, che per la Russia del dittatore eletto, l'invasione minacciata e confermata dell'Ucraina, sarebbe costata migliaia di morti e miliardi. Le sanzioni hanno immiserito la nazione, ma provocato tassi inflattivi enormi in Italia e nel resto dell'Europa. La guerra secondo Trump, la chiudi fotografando l'attuale situazione, non molto diversa da quella iniziale, cessando finalmente di foraggiare Zelensky. Non avesse vinto Donaldone l'avrebbero trascinata ancora, senza che Biden se ne accorgesse. L'elezione di Trump ha gia espresso la volontà ed il desiderio della maggioranza dei cittadini. E' altrettanto vero che l'uso delle procure belliche è solo un meschino trucco, violato da ambedue le parti. Senza un’immediata e consistente nuova iniezione di aiuti da parte degli Stati Uniti, l’Ucraina rischia di finire una guerra, persa dall'inizio. E' altrettanto vero che l’Ucraina non perderà, dopo la negoziazione, con la cessione di territori importanti, già consegnati, ma rimanendo un Paese indipendente, sovrano e protetto dalle garanzie di sicurezza occidentali. Immaginare scenari "sovietici" è una manifestazione tipicamente democratica. Quando perdono (spesso) allora non vale. Per i russi il problema è la "non" adesione alla Nato, rispetto alle annessioni pensate da Trump, è quasi niente.
massimo lugaresi 

venerdì 17 gennaio 2025

Allarme son fascisti

Lo spunto arriva dopo la veloce lettura di uno dei tanti articoli di Linkiesta, sul pericolo di una deriva fascio-nazista in Europa. I democratici sembrano quelle (poche) persone che disturbavano i comizi del partito per qualche bicchiere di troppo. Facevano parte della scenografia locale. Il peso e l'importanza dem è arrivata a quel punto. Non si arrendono e criticano gli altri, dal pulpito della ragione a prescindere. I due blog che richiamo sempre, sono l'espressione più genuina del fallimento democratico, precipitato nel radical chic. Trump e soprattutto Musk, il vero nemico, sono i detonatori della clamorosa sconfitta nel paese guida e padrone del mondo. Non ne hanno azzeccata una, nemmeno sulla temperatura. Lo strazio e le rovine californiane sono l'ultima conferma. Anche in Europa le cose vanno malissimo. Macron e Scholz stanno uscendo a colpi di voti dalla scena che hanno padroneggiato, alla Pd, facendo maggioranze sempre più spurie. L'Austria è (decisamente) a destra. Volete combattere con gli Elkann e Schlein? Da quando ha messo piede e soldi nella Juve, è iniziato il disastro, terminato con l'infezione del pareggio garantito. Terminerà l'ombrello atlantico e dovremo fare da soli. Sono convinto che ci saranno meno conflitti su procura. La Cina ha tutto l'interesse a mantenere buone relazioni con gli europei. Cesserà anche questa assordante propaganda, da un tanto a bugia. Il terrore che vige tra i democratici americani è visibile anche da molto lontano. Il povero Rimba viene utilizzato per cercare di porre fine a tutti gli errori commessi. Resiste però Netan, sa benissmo che per lui la tregua e (forse) la pace con la Palestina è un pericolo elettorale. Sta bombardando ed uccidendo fino agli ultimi minuti. Possibile che i nostri due maggiori partiti, abbiano la stessa sottomessa visione?
massimo lugaresi

giovedì 16 gennaio 2025

Non la zuzzano

Impaginare Dagospia è diventata consuetudine oliata. Foto hard a stufo, come i generi rappresentati nel quotidiano Pride informativo. Condivide (sempre) articoli confezionati dalla propaganda piddina "prevalente"nei giornaloni, lasciando a Marzio Breda, dell'ex Corrierone, il delicato trattamento del Presidente Mattarella. Da tempo coltivo una domanda da porgere al grande vecchio della piccola politica rimasta. Per sminuire, svilire, criticare, sbugiardare il meritato successo della Meloni, con il rilascio immediato della giornalista di tutt'altro sapore, usano i mezzi delle intelligences, quelle che vedono Zelensky vincitore di una guerra voluta e cercata, nei nove anni dall'ultimo patto di pace con la Russia. Ha prodotto più la vittoria di Trump di quanto il povero Rimba, guidato e sorretto dal folto numero di badanti, sia riuscito a fare. Questo vale soprattutto per Netan. I miliardi regalati a Zelensky, serviranno per ricostruire Los Angeles, la città degli angeli e capitale della cultura woke. Sta cambiando velocemente, una bella fetta di mondo e noi sudditi occidentali anche. I radical chic operanti nei dem soffrono di crampi e reflussi gastrici che nel blog delle tette&culi raggiungono momenti pericolosi. Hanno capito (non tutti) che sono caduti nel gioco della Ducetta, aiutati dal duo verde ed antagonista. La sinistra divisa oltre il sopportabile, si è inimicata, fortemente, stupidamente il consenso delle forze dell'ordine, insultate e ferite. Rimane Vasco, non è poco. 
massimo lugaresi

mercoledì 15 gennaio 2025

Sminuire

E' l'ordine inviato alla propaganda nemica della Meloni e del suo governo. E' partita, faticosamente, Repubblica, l'ammiraglia della flotta Elkann, con un prudente articolo. Significa che il colpo assestato dalla Ducetta in volo, è stato terribile. I voti che incasserebbe, nel caso (improbabile) che qualcuno abbia il coraggio di procurare nuove elezioni, sono solo un + 1,5 %. Lo shock è stato forte, hanno quindi provveduto a concedere, non si sa per quale ragione, un regalino dello 0,5 anche al Pd, mai come adesso improbabile per il mazziato e... Ai grillini, ospiti nel campo largo, viene tolto l'1,4%, così imparano, riversando, giustamente il pizzo ai padroni del campetto, già concimato. Taiani usa la stessa espressione anche in Siria, sembra portargli bene. Il distacco tra la Meloni e la Schlein è diventato abissale. Il dramma del Pd è quello d'essersi infilato nel peggiore cul de sac. Qualunque cosa decida, si trova mutilato. Se continuano ad ascoltare Prodi, però possono sparire senza rimpianti. Occorre dire, per correttezza, che tutte queste previsioni, usate quando non hanno altro, non si sono mai concretizzate. Oggi vota solo la metà degli aventi diritto, difficile presagire ribaltoni, senza forti scosse nella società. La Sala è stata una di quelle, per l'altra parte.
massimo lugaresi

martedì 14 gennaio 2025

Chiodo e Pantografo

La Stampa di Elkann è La 7 giornalistica. I due blocchi che hanno colpito la rete ferroviaria italiana, sono stati causati da un chiodo, piantato erroneamente in un cavo elettrico, il 2 ottobre dell'anno scorso, da un operaio di una della tante ditte esterne di manutenzione, subito revocata, mentre il blocco dell'11 gennaio, è colpa di un pantografo che ha tranciato i cavi. La Stampa coglie la duplice occasione per attaccare Salvini, dimenticando quante ne sono successe nella rete targata Pd. Se non ci fosse il Truce manovratore leghista, sarebbero costretti a tirare in ballo la macchinista Ducetta, una delle più pericolose iniziative per la propaganda dem. Per rimanere sui binari, vorrei aggiungere alcune osservazioni a quelle già uscite, sul tema delle sbarre che doverosamente si chiudono, ma si aprono quando ca..vogliono. Le uniche ancora in azione, sono rimaste in tre/quattro tratti da Viserbella a Rivabella. A Viserba è rimasta quella della Via Palotta, oggi arteria di grosso traffico. In Via Polazzi, per eliminarle, hanno assunto uno dei migliori scavatori. Inevitabilmente il colpevole è l'assessore, prontamente reperibile, il "viserbese" Mattia Morolli. Eccelso parafulmine. Il fermo imposto, soprattutto nel corso di alcune manifestazioni fieristiche, con il traffico, oggi molto orientato a nord della città, determina code interminabili. Occorre, senza citare il Pnrr, adottare l'unica soluzione esistente, nell'unica zona possibile. Sono decenni che il progetto, appare e scompare, grazie agli llusionisti dell'urbanistica. Il prolugamento della Via Polazzi in sotterranea, finisce, stranamente, dentro il Conad e doverosamente nel Centro Studi. Le uniche aree utilizzabili sono quelle ancora indenni nell'antica "Pantera", congiungendo le due arterie più utilizzate: via Toscanelli e Sacramora. Con Rti il rapporto è sempre stato difficile, solo con il "riminese" Mauro Moretti, eravamo arrivati a rapporti proficui. Il Palas, ad esempio, poteva essere realizzato nelle aree della ferrovia, vicine alla stazione. Non insisto sul tema, è andata così. A Rimini manteniamo, forse dettati dalla sovrintendenza ferroviaria, anche gli unici passaggi con le sbarre che si alzano e abbassano a comando. Un fermo di un quarto d'ora, ogni mezz'ora, è impensabile e scandaloso. Per trovare la soluzione troviamo una ipotesi prima delle elezioni. Mattia continua a fare il parafulmine.
massimo lugaresi

lunedì 13 gennaio 2025

Vento in Poppa

L'aria che tira? Vento in poppa alla Meloni. L'applauso di tutto il Parlamento, compreso Matteo Renzi è l'incoronazione della Ducetta, capo voluto e temuto. Il rapido tour da Trump è un colpo da favola parlamentare. Due piccioni con una fava (Taiani). E' scomparso il Pd, per manifesta inferiorità, diviso ed inadeguato al duro lavoro dell'opposizione. Chiederà qualche consiglio a Travaglio, mantiene (da solo) in vita i grillini e il fallito movimento. Avevano la nazione in tasca. Gli italiani sono migliori di quanto vengano dipinti. La coreografia radical chic, rappresentata da giornali e personaggi, con la puzzetta nasale, non ha fiutato il cambiamento eolico. Dagospia "tenta" con l'aiuto di una intelligence smarrita, di sminuire, infettare, la vittoria personale della inarrivabile Ducetta. Rimangono le mani alzate dei fascisti, in ritardo. Il pugno chiuso è un ricordo olimpico. Manca solo, il battimani papale. Alla coreografia piddina, partecipano le auto elettriche, dopo lo scippo dei monopattini assicurati e qualche improvviso mutamento climatico. Per quasi venti anni hanno segnato la via, governando, senza remore, con tutti, ma proprio tutti. La via di Prodi. Cosa faranno adesso? Un congresso. 
massimo lugaresi

domenica 12 gennaio 2025

Ridicoli

Dopo il rilascio della Sala giornalista è curioso leggere o sentire le reazioni del campo sempre più ristretto dell'opposizione. Erano sicuri che la Ducetta avrebbe preso la classica smusata, al cospetto degli ex padroni del mondo. Ci sono decine di esempi nel dopoguerra. Quello di Moro è valso per tutti. Il dramma, per l'intera propaganda all'opposizione, è l'altezza (sic!) politica raggiunta dalla Meloni, non tanto il risultato diplomatico inatteso. Stanno abbreviando la sostituzione della Schlein, senza spaccare il partito in Democratico 1 e 2. Dietro le quinte i suggerirori malefici sono sempre quelli. Affari della democristianeria ancora presente. Mi spiace per i miei (due) blog di riferimento al contrario. Difficile per loro continuare il Compostela di quelli che hanno sempre ragione. Un bagno di umiltà, dopo Mentana, non farebbe male. Sarò bannato molto meno. Questa non è la vittoria del regime teocratico iraniano, ma di una donna che ha anche le...
massimo lugaresi

sabato 11 gennaio 2025

Volare Oh, Oh

Il brevissimo viaggio in volo della Ducetta accolta da Donaldone, come affidabile leader europea, ha "svalvolato" le difese del blog tette&culi. Le differenze tra le due leader della politica italiana, orfana di Matteuccio Renzi, sono tali che il blog ha cessato da tempo di parlare della 3 cittadinanze, mentre diventano sempre più frequenti le manganellate (sic!) assestate alla Schlein. Origini, provenienze, amicizie ed i 3 passaporti, sono diventati l'emblema di un partito radical chic che ha perso i legami, anche sindacali, con il lavoro, eleggendo una agiata signorina per scelta milionaria, fortuna familiare e disoccupata, per comoda vocazione. Questi personaggi, appartenenti al Pd, cozzano contro il mondo che una volta la sinistra rappresentava. Oggi, per farti eleggere, comodamente, devi andare (almeno) in prigione. Il Pd è gestito nel bene (poco) e nel male (tantissimo) da esponenti della scomparsa democristianeria. Quelli più coerenti si erano rifugiati sotto l'ombrellone del Cavaliere. Gli antagonisti, arrivati (una volta) al brigatismo, sono invece protagonisti di imbrattamenti, occupazioni e meniamo la polizia. Il 
delicato e pericoloso compito delle forze dell'ordine, ha bisogno di certezze nell'operato. Siamo tornati nei tragici momenti delle violenze nere e rosse, mescolate volutamente. Ci sono, dall'altra parte, alcune notizie che non sai come prenderle. Sembra che abbiano trovato, dopo (inevitabili) 50 anni, gli assassini di Piersanti Mattarella. Per i mandanti è stato più facile. Il viaggio improvviso della Ducetta è stato invece un capolavoro d'astuzia politica, inconcepibile per la Elly. Ha gettato la palla avvelenata al Presidente degli Stati Uniti. Sono abituati (da noi)  a fare quel ca..che vogliono. Abbiamo decine di avvenimenti e tragedie, che lo attestano. Siamo ancora gli sconfitti e gli americani, con molto colore tra le truppe, sono invece i magnifici liberatori, lasciandoci anche tanti "ricordi". Ribalto la domanda generata dalla intelligence di Dagospia. Pensate che la Meloni si sia sobbarcata 20 ore di viaggio in "Garbatella Class" ed un abbraccio con molti centimetri di differenza, per mostrare di avere fatto il possibile e molto altro per la giornalista, usata per lo scambio? Dall'altra parte dell'atlantico, abituati a fare quello che vogliono, con esempi scandalosi, la carcerazione non ha prodotto reazioni. Il maresciallo di Villa Verucchio avrebbe meritato, un riconoscimento. Hanno cercato e continueranno a farlo, non avendo altre risposte, una accanita propaganda, usando Elon Musk. Se fossi sicuro di vederla, scommetterei sulla sua inevitabile elezione. Ha tutte le caratteristiche del migliore candidato ..repubblicano. I democratici, per perdere, sceglieranno George Clooney.
massimo lugaresi

venerdì 10 gennaio 2025

La Verità di Dagospia

Battimani, parlamentari, bipartisan, ringraziamenti della famiglia Sala, silenzio, indispettito, della propaganda associata La 7& Flottiglia Elkann, Rai 3 ammutolito, hanno costretto la (poca) intelligence rimasta a Dagospia, l'invenzione a naso (ne hanno da vendere) di una verità diversa da quella finora uscita. Hanno dovuto mettere in campo perfino RimbaBiden, con certificato di passabile costituzione e Trump, il solito presuntuoso che vuole scimmiottare Putin, invadendo Groenlandia, Panama e Golfo del Messico. Bisogna ammettere che da un pò, gli Yankees, non tentavano invasioni per portare libertà e democrazia. I radical chic stanziali, hanno iniziato il peggiore anno dell'occupazione culturale. Il piano, secondo la versione casereccia di Dagostino, era messo a punto sull'asse Roma- Mar A Lago-Teheran per risolvere l'intreccio Abedini-Sala, senza perdere le facce di casa. Il viaggio della Ducetta "doveva" sembrare un omaggio a Donaldone ed il rilascio della Sala non doveva essere collegato alla liberazione di Abedini. Il 9 gennaio era previsto l'arrivo a Roma di Rimba con Biden al seguito, dovevano incontrare il Papa, Mattarella e (se c'era tempo) anche la Meloni. Decollato, senza scivolare, il Presidente per poco, tornata a casa la Cecilia, ci sarebbe stata la liberazione di Abedini. Il merito sarebbe stato di tutti, meno la Ducetta. Invece come dice il Generale, oltre la collina delle balle, è successo il contrario. Perfino Matteo D'Arabia ha applaudito. La Giorgia non ha sbagliato una mossa, profittando, per fare piazza pulita, anche nelle segrete stanze di servizio. Tutto questo casino per inventare un nuovo partito che non sarà mai la Democrazia Cristiana?
massimo lugaresi 

giovedì 9 gennaio 2025

Alla Canna del Gas

Dagospia, dopo i furibondi attacchi a Elon Musk per colpire l'inafferrabile Ducetta, condivide un altro articolo di Repubblica, il vangelo giornalistico del blog. Gli altri giornaloni, senza lettori, sono usati per magnificare l'unica alternativa alla destra meloniana. Parlo di Mattarella, il presidente votato da quasi tutti. Le caratteristiche, garanti la sua azione, non possono essere usate, mentre parole e presenze, difficilmente possono essere assunte come opposizione alla Ducetta Forever. Ho l'impressione che diventare nemici, per supportare la Schlein, non sia tra i pensieri del Presidente. C'è però una bomba che sta per esplodere: prezzo del gas. Come puoi convincere milioni di italiani che hanno drammatici problemi finanziari, occupazionali, immobiliari e sanitari che triplicare (non basta) il prezzo del gas sia un atto saggio? Significa obbedir, maledicendo, questa Europa, supina ai voleri atlantici. Le scorte di metano che raccontavano fossero più che sufficienti, non hanno resisitito a qualche giorno di freddo invernale. Non state giocando troppo con le bugie belliche, cancellando gli effetti? Zelensky deve trovare un accordo con Putin. Qualcuno perderà la faccia, sempre con la stessa espressione. Forse, finalmente, ci saranno manifestazioni in piazza, non solo per allungare i week end. Il silenzio dei partiti, quasi tutti, è sintomo di errata presunzione. Non c'entra Elon e gli inevitabili affari con le sue moderne espressioni imprenditoriali. Il blocco suicida del traffico gassoso, deciso per colpire Putin, è un'altra (ennesima) manifestazione dell'esito scontato di una guerra voluta dagli States, con la connivenza silenziosa dei sudditi atlantici. L'Austria si adegua alla nuova europa. Arriveranno anche Francia e Germania. Tette&culi hanno cancellato falce& martello.
massimo lugaresi

Space-X

Space, Exploration,Tecnologies, Corporation, meglio nota come Space-X sembrava fosse stata, secondo la propaganda piddina, imbeccata da Bloomberg, attraverso SkyTg 24, altro covo della disperazione, la vera ragione del viaggio (lampo) da Trump, per consolidare il rapporto con il nostro paese. Hanno "tentato" di sporcare la missione diplomatica della Ducetta per il rilascio (ottenuto) della Sala, in cambio di un ingegnere, definito dai padroni yankees, al soldo iraniano. Fatta lunga per l'ennesimo colpo assestato ad una opposizione che ha avvelenato anche 
il campo con i grillini. Travaglio è tornato tra i nemici del Pd. Se vuole vendere, deve concimare il vecchio terreno di gioco. L'ultima ondata, scappata di casa, è la peggiore, i rappresentanti andati (malamente) al governo, vengono considerati non all'altezza dei peggiori. Un movimento da opposizione a tutto e tutti. Era il messaggio partito da Grillo. Sembrava fosse sufficiente il tocco del comico, per trasformarli in valenti politici o (peggio) amministratori. I dilettanti allo sbaraglio, campano perchè la (loro) politica è guidata dal Fatto Quotidiano. Solo Gigetto Di Maio ha saputo sfruttare l'occasione. Per liberarsi della Schlein devono spaccare il partito democratico. Sono sempre più numerose le affermazioni di personaggi dem che spingono per lo scisma. Space-X sembra sia un affare da oltre un miliardo, più o meno come le gigantesche pale eoliche sul nostro mare che vengono sbandierate (da tempo) come necessarie. Tutta (tutta) la stampa democratica, prevedeva il fallimento della gita a Washington, erano già pronti gli articoli di fondo delle pregiate intelligences. Per i democratici, rimasti con 3 cittadinanze, quasi tutte indigeste, diventate feudo della destra, si presenta un (altro) annus horribilis e siamo solo all'inizio. In Sardegna hanno toppato clamorosamente. Il concetto dell'amministrare è una eredità partitica, cancellata e messa a disposizione di tutti, con un semplice clic. Falsa democrazia.
massimo lugaresi

mercoledì 8 gennaio 2025

L' Aria che Tira

Questa mattina mentre svolgevo (diligentemente) il lavoro del nonno, l'ultimo della vita, nella tv (sempre) accesa, ho visto David Parenzo ed i soliti accoliti che (a turno) eruttavano sulla notizia del giorno, inaspettata da Repubblica: la liberazione, grazie alla Meloni, della Sala, giornalista di area piddina. Difficile quantificare subito, il peso ed il seguito elettorale della definitiva affermazione di una personalità e capacità che da tempo non vedevamo. Sta trascinando, con Giorgetti, spesso faticosamente, un governo e maggioranza composti anche da disadattati e disabituati a governare. Mago Draghi sembra uno scolaro. Ha sempre pensato che governare la Banca d'Italia fosse come guidare la nazione. La cosa più buffa è stata osservare le facce radical chic, a turno regolarmente presenti, nel covo dell'opposizione televisiva. Mancava la Mirta. Si rifugiavano sulla "correttezza" dell'aggiudicazione, ad Elon Musk, dei satelliti di Space X, con servizi di telecomunicazioni criptate, basate sulla costellazione Stallink. L'opposizione, nemmeno consultata, ha già spinto il ditino della Elly, fuori dal largo vestito, imposto dall'armocromatica assistente. Usano, infantilmente, il nazionale codice degli appalti come ci fosse in gara la solita cooperativa da sbarco. Finite anche le comiche siamo al disastro annunciato. Sono curioso di leggere (scusate) guardare Dagospia e poi leggere Linkiesta. Pochi credevano, i soliti lo avevano anche scritto, che la Giorgia sarebbe riuscita nell'impresa. Significa che la vedremo, nel tempo, su poltrone più importanti. 
PS Elkann, mostrando la conosciuta incapacità, si è rifugiato da Zuckerberg. Povera Juve. 
massimo lugaresi

Famiglia Larga

Quando deve assestare un pugno alla Ducetta, la narrazione di Dagospia usa la condivisione (adorante) di Repubblica. La visita lampo della Meloni a Donaldone è una occasione irripetibile, come le birichinate familiari di Giambruno. Copio (quasi) esattamente quello che ha pubblicato il blog delle tette&culi per tutti, legato da antica devozione al Pd, in salsa romana. La visita lampo della Meloni a Donaldone, non poteva non essere dipinta come la sottomissione al presidente degli Stati Uniti, solo nelle fughe. Titolo: Donald fattè bacià sta pantofola. Visita lampo di Giorgia Meloni a Mar-A-Lago per incontrare Trump ed il suo braccio (destro, ketaminico, svalvolato, survoltato) Elon Musk. Il Tycoon ha abbracciato la Ducetta, affermando, con un complimento, che ha preso d'assalto l'Europa. Avrebbe aggiunto (dico io) che non conosce la Elly, per un terzo sua connazionale. Il blog, poi, infila il veleno quotidiano: La Premier, accompagnata dall'ambasciatrice italiana a Washington, è andata a "pietire" al Presidente eletto, una linea morbida sull'estradizione di Abedini, in cambio della liberazione di Cecilia Sala. Mentre quel Musk-Alzone di Elon, suo amicone, dovrà convincere Trump ad essere docile. Qui finisce la propaganda di Dagostino ed inizia la Repubblica di Elkann.
 Dopo poco più di 5 ore, la premier è salita di nuovo sull’aereo per tornare in Italia. A riceverla, tra gli altri, il futuro ministro degli Esteri Marco Rubio e il futuro segretario al Tesoro Scott Bessent. Ad accompagnare Meloni, l’ambasciatrice d’Italia a Washington Mariangela Zappia. Con lei il futuro ambasciatore Usa a Roma Tilman Fertitta, La presidente del Consiglio, poco distante, vestita di scuro, osservava sorridente. Poi la delegazione italiana è stata accompagnata da Trump al primo piano tra gli applausi degli ospiti del resort e poi nel salone principale del Grand Ballroom, con le sue decorazioni, dove il gruppo ha cenato. Rubio ha definito Meloni “un’ottima alleata e un leader forte”. L’incontro a Mar-a-Lago, secondo il New York Times, “rafforza le speranze dei sostenitori di Meloni che la premier conservatrice italiana diventi l’alleata di riferimento di Trump in Europa”. Secondo il quotidiano (progressista) americano, consisterebbe nel mediare le tensioni tra altri leader europei e Trump, che ha minacciato di avviare una guerra commerciale con il continente, oltre a ridurre il sostegno americano ad alcuni Paesi della Nato e all’Ucraina, nella guerra contro la Russia. Termina qui l'ennesima sconfitta dei nostri democratici, divisi su tutto e concordi solo sull'occupazione delle poche poltrone che rimangono. La Meloni ha vinto ancora, nel caso risolvesse anche il caso della giornalista, credo che alla Schlein non rimanga che il RSC della boxe. Il Pd chiederà a Prodi chi mettere al suo posto.
massimo lugaresi 

martedì 7 gennaio 2025

Due Mondi

Pensare che la Schlein possa "vincere" le elezioni, ha le stesse probabilità della (mia) Juve in campionato. Con il Milan (forse) ha toccato il fondo dell'autodissoluzione calcistica. Una squadra senza gioco, anche leggermente corale. Tutte invenzioni che finiscono nel nulla, esperimenti continui ed il vezzo di essere un maghetto della panchina. Ci sono alcuni elementi di talento che vengono oscurati da strapagati follemente. E' vero che ci sono problemi più gravi come quello che "dobbiamo" pagare, su ordine di Zelensky, cifre astronomiche per il gas. L'industria del calcio, serve però per giudicare anche altri aspetti della nostra società. C'è una cupola che lo guida, da quando il sistema è garantito dalle tv. Le grandi squadre sono follemente indebitate ma non possono fallire perchè porterebbero via milioni di telespettatori. Circolo chiuso con l'Inter che giganteggia, dopo il salvataggio finanziario. Marotta ha superato il maestro Moggi. Su Linkiesta, indomabile blog radical chic, Mario Lavia, la mia guida per scrivere e pensare al contrario, ha scritto che la Schlein, se vuole vincere le elezioni deve "aprire" ai mondi esterni al Pd. Sarebbero quelli che lo hanno mandato all'opposizione? Un partito forgiato per occupare il potere, con ogni mezzo e compagno, è nell'anticamera della sparizione. Ci sono già le prime avvisaglie, come la nascita dell'ennesima democristianeria. Una soluzione che nella mia lunga vita, verso lo spegnimento, ho ascoltato troppe volte, sempre da chi non aveva altro da proporre. Si trattava sempre di curare una forza politica inguaribile. Attorno al Pd ci sono i peggiori medici, quello anziano e gutturalmente incomprensibile, è il più pericoloso. Ha inventato anche l'euro che ha svalutato la nostra antica lira. Sembriamo fanciulli che escono accompagnati da maestrine (europee) ed eseguono ordini per conto di un meccanismo protettivo, inventato e voluto dai vincitori di una guerra per merito degli attuali nemici. Hanno diviso (grossolanamente) il mondo in due. Non si aspettavano però la crescita impetuosa del drago cinese. Parlare di pace ormai sembra un vezzo papale, a cui pochi credono. Eppure eravamo arrivati ad accordi tra i due mondi che sembravano forieri di rapporti proficui. L'istinto bellico anglo-americano ha portato alle guerre su procura, visti i disastrosi esiti di quelle giocate. Trump viene visto ed atteso come quello che riporterà gli Stati Uniti nei loro confini, pensando di renderlo più grande. Sempre meglio degli altri che hanno incendiato il mondo e sono fuggiti. 
massimo lugaresi

lunedì 6 gennaio 2025

Visita Casa Circondariale Rimini

Visita Casa Circondariale di Rimini del 3 gennaio 2025 Iniziativa: anche Natale in Carcere del Partito Radicale.  La visita si è svolta con la Partecipazione di Ivan Innocenti del Consiglio Generale del Partito Radicale. La visita si è svolta insieme al Consigliere del Comune di Rimini Giuliano Zamagni. La situazione presenta dei peggioramenti rispetto alla visita di agosto. I luoghi visitati sono la sezione uno, la sezione dei semiliberi e l’infermeria. La sezione prima conferma il degrado e il luogo malsano in cui le persone detenute e il personale penitenziario sono ormai da lunghi anni costretti. Celle con muffe diffuse, angolo cottura e cucina accanto alla tazza del Water, bagni senza docce e porte. Le docce in comune non funzionano, delle 5 presenti solo 2 sono considerate agibili per l’igiene personale e anche queste sono in condizioni non degne. L’AUSL già dal 2020 indica la prima sezione rischiosa per la salute di chi vi permane e non risolvibile con ordinaria manutenzione. Il magistrato di sorveglianza riconosce ai detenuti la condizione di “trattamento inumano e degradante”. Sono già stanziati due milioni di euro per la ristrutturazione dell’ala che comprende al primo piano la sezione uno e al piano terra la sezione sesta inagibile dal 2016 e in cui è prevista la realizzazione di uno spazio di lavoro nell’ambito della legge Smuraglia. L’inizio dei lavori da mesi è previsto imminente e le ultime indicazioni sono per gennaio, ma la direzione segnala che non sono state ancora date indicazioni per la gestione delle persone all’interno detenute e la preoccupazione è che se passa questo periodo invernale poi con l’avvicinarsi del periodo estivo per esigenze di carcerazione l’intervento possa slittare ancora. Utile è stato l’interessamento dei parlamentari Domenica Spinelli, Beatriz Colombo e Marco Croatti che a giugno si sono interessati degli stanziamenti dopo l’incontro con la direzione del carcere. Ora serve un ulteriore passo in avanti per la soluzione di questa inumana situazione. Una sezione del carcere di Rimini è esterna al carcere stesso. Caso che ritengo unico nel nostro paese. È la sezione semiliberi. Si trova in un edificio confinante con la recinzione del carcere stesso. È un edificio che il comune di Rimini ha donato al carcere molti anni fa. In questa sezione sono detenute le persone semilibere, detenuti che svolgono attività lavorative all’esterno del carcere nella comunità dei liberi. È un importante luogo di reinserimento della persona detenuta e del percorso per ridurre ed eliminare la recidiva. Dovrebbe essere un luogo principe per il reinserimento e per il percorso riabilitativo. Invece imbruttisce l’essere umano. La palazzina si presenta fatiscente e compromessa da evidenti crepe. I locali dove si cucina sono privi di aspirazione, con acqua che entra dal tetto e pieni di muffa. Le docce comuni non funzionano e gli interventi di riparazione precedenti hanno lasciato i pavimenti demoliti e con i tubi a vista. Le camerate dove pernottano i detenuti sono luoghi dell’orrore. Buie, sovraffollate, il soffitto da piove e i muri neri dalla muffa, aria irrespirabile e umida. Si notano sui muri i ripetuti inutili tentativi di rimuovere la muffa incrostata. Autentica vergogna per la nostra comunità. L’area sanitaria conferma nelle proporzioni la relazione del Garante Comunale di agosto “Attualmente non vi sono malati psichiatrici mentre i detenuti che soffrono di disturbi psichici o comportamentali sono 72, di cui 70 in terapia con psicofarmaci”. A fronte di questa situazione attualmente non è in forza uno psichiatra ed è prevista in ogni caso una riduzione del suo già scarso precedente orario di 9 ore alla settimana. Presenti 5 psicologi. La situazione è sottovalutata. Le persone detenute un giorno usciranno e se nel frattempo non è stato dato adeguato supporto psichiatrico e psicologico le problematiche si troveranno irrisolte nella comunità. L’ambulatorio sanitario lamenta l’assenza di specialisti. Ritengono che la presenza una volta al mese di pneumologo, oculista, diabetologo, infettivologo e dermatologo potrebbe migliorare considerevolmente la condizione di prevenzione nella popolazione penitenziaria e ridurre i costi di traduzione in ospedale. La sanità penitenziaria è in carico alle Regioni. Tra le diverse cose maturate durante il confronto con la Direttrice Palma Mercurio si segnala la condizione del trasporto pubblico. Il carcere è meta quotidiana di famigliari e personale penitenziario. Si aggiunge la necessità dei semiliberi che lavorano esternamente. Inoltre periodicamente vi sono corsi di formazione che interessano l’importante polo formativo che vede intere classi affluire all’istituto. Il servizio bus risulta essere molto carente e oggetto da tempo di critiche e richieste di affidabilità e potenziamento, da privilegiare le ore della mattina e della sera. Si è proposto di coinvolgere START Romagna in un progetto che veda la formazione di detenuti e la loro assunzione vista la perenne carenza di autisti che grava sulla società. Progetto già sperimentato nel bolognese con successo. Alcuni numeri. Le statistiche dell’anno 2024 comunicate al Ministero della Giustizia indicano in 109 le persone che hanno goduto di permessi e in 7 le persone ammesse al lavoro esterno. Sono invece 78 le persone inviate in misure alternative di cui 20 in detenzione domiciliare, 57 affidati a servizi sociali e uno espulso. Sono indicati in 407 i turni dei lavoranti interni. Il 3 gennaio 2025 abbiamo i seguenti numeri. Posti regolamentari 118, detenuti presenti 133, sovraffollamento del 113% Pianta organica personale penitenziario 139 unità, effettivamente in servizio 72. Il personale effettivamente in servizio è la metà del previsto. Detenuti in attesa di giudizio 47, il 36% del totale. Detenuti tossicodipendenti 55, il 42% del totale. 15 i detenuti semiliberi che lavorano.
 Ivan InnocentiCel. 3281041299 

Divisi e Uniti


Sembra che la Schlein abbia ricevuto un ordine tassativo: dire qualcosa di sinistra. Le stragi di Netan continuano, fregandosene degli appelli di Biden e dell'inutile Onu. Non so quale sarà la reazione della sua potente cittadinanza o del papà ambasciatore, ma nel Pd la corrente ex comunista, sta conquistando la maggioranza silenziosa a dispetto della democristianeria iniettata dai Renzi, Gentiloni e Letta. Al punto che (disperati) pensano di fare o rifare un'altra Dc, infilando qualche socialista che fa sempre buon brodo. Il fatto che, anche questa volta, ci sia Romano Prodi nel gruppo, dovrebbe fermarli o organizzare una visita a Sarsina. Stanno arrivando gli effetti delle sanzioni, lo testimoniano le bollette preparate per l'inizio di un altro anno di sudditanza. Anche su questo argomento è sceso un silenzio connivente, solo i grillini, per quello che possono contare, hanno capito che stare vicino ai dem si assicurano un vitalizio elettorale. La segretaria multigender (cit. Dagospia) si allinea al M5S nella critica a Israele, chiedendo il cessate il fuoco, immediati aiuti umanitari e (pensate) l'embargo totale delle armi destinate a Netan, con il riconoscimento (tardivo) della Palestina. La fanciulla armocromatica, avrà vita (piddina) breve, per molto meno, giganti della politica hanno terminato, spesso brutalmente, il cammino. Ha però ragione: gli attacchi agli ospedali sono un crimine contro l'umanità, anche se non c'è mai stata.
massimo lugaresi

domenica 5 gennaio 2025

Conti in Tasca

Quanto è duro l'accompagno di un partito, costretto dalla maggioranza dei votanti, nel cantuccio dell'opposizione? Non bastasse, i reggenti del partito, ovviamente democratico, tutti ex democristiani, hanno consentito l'arrivo di una sconosciuta con il forte pedigree di 3 cittadinanze a cui non puoi rifiutare niente. Era partita bene (in silenzio) con l'armocromatica assistente. Con l'andare del tempo e ditino, hanno capito che era la peggiore figura da contrapporre alla Giorgia Meloni. La Ducetta sta imperversando, mettendo a tacere personaggi ben più forti della Elly. Hanno cercato di circumnavigare il problema, attaccando gli anelli più deboli, come Salvini o figure di terzo piano, presenti in tutti i governi. Non possono permettere al Truce leghista di terminare il Ponte di Messina e consegnarlo alla storia. Allora lo attaccano con l'armata giudiziaria, sul tema che sta scoppiando in tutto il mondo, anche quello più disponibile all'accoglimento. Le due guerre hanno travolto il pensiero finora dominante. La vittoria di Trump  lo attesta fragorosamente. Attaccare Elon Musk non è come infierire su La Russa. Per anni abbiamo ubbidito a Biden, un presidente su procura di Obama. Fingendo di non vedere capriole e amnesie che ad un normale cittadino lo avrebbero privato anche del monopattino. Hanno riempito la Premier di facili nomignoli ed indagato schifosamente sulla vita privata, aiutati dalle patacate del marito-compagno. Siamo arrivati all'ultimo (?) gradino della vergogna. Ispezione del conto corrente e relative riflessioni, sperando di trovare l'evasione fiscale. Procedimento che non viene fatto a tutti, tanto meno a quelli intimi. Dagospia campa su questi fatti di cronaca, validi per un titolo e due bugie. La Meloni avrebbe (ha) comperato una villa a Roma, trattativa fatta alla luce del sole, con anticipo e prezzo finale. Posizione e dimensioni dell'immobile hanno portato ad una cifra superiore al milione. Una parte notevole pagata subito ed il resto alla fine dei lavori. Allora? La Ducetta ha scritto, come tanti democratici, un libro che ha venduto tanto, pagando le relative tasse. Il titolo di Dagospia è stato: Ma quanto rende fare il/la Presidente del Consiglio. Come a Draghi..Letta, Gentiloni ed anche Conte.
massimo lugaresi

sabato 4 gennaio 2025

Radical Lamento

Leggere o ascoltare i lamenti e latrati radical chic, ti permette di guardare il futuro serenamente, pensando alla loro scomparsa. Sono stati i demolitori della sinistra, con antagonismo e sbandieramento dei loro generi, quasi obbligatori, come il casco e l'assicurazione dei (loro) monopattini. Linkiesta è il termometro e lo specchio delle brame fallite. Salvini ha imposto casco e assicurazione, un passo avanti. Sono ritornati, in ginocchio, da Renzi. Francamente dopo di lui non ne hanno più indovinato uno/a con le funzioni da segretario. Matteuccio era bravo, completo, ma intossicato da una presunzione che lo ha portato all'isolamento. Il centrismo vero, sterminata la DC, ha goduto di una serie di copiatori, finiti male. E' successo, specularmente, anche con il comunismo, finito ad imbrattare muri, sporcare fontane e monumenti od aggredire poliziotti. L'autostrada Meloni usa il ponte Salvini ed arriverà fino in Sicilia, già amministrata (si fa per dire) da Musomeci e Schifani. La Democrazia Cristiana è stata un ottimo allevamento, usava anche la fede, un tesoro in costante dissolvimento. Siamo alla politica tascabile, come lo smartphone che la divulga. La destra stravince e non sembra per caso. Mi hanno fatto osservare, attentamente, che a Rimini sarebbe, da tempo, abbondante maggioranza, ma la politica è diversa dalla fredda matematica. La diversità tra voto nazionale e locale è sempre più frequente e governare è un'arma ancora potente. L’imprevedibilità di Renzi potrebbe smuovere l’immobilismo politico di Schlein, così spera Mario Lavia. Quante divisioni ha Matteo Renzi?
massimo lugaresi

venerdì 3 gennaio 2025

Ok Corral

Il giochino giornalistico che viene usato, ferocemente, contro la destra italiana, colpevole di avere cacciato in minoranza tutto il patrimonio dem, accumulato in quasi venti anni di assoluto regime, viene usato
 anche contro Trump. E' strano che (tutti?) i giornaloni d'accompagno (mesto) del Pd, si acconcino alla tavola, arrivando a presagire che la maggioraza trumpiana sia arrivata alla fine prima di cominciare. Anche in Italia hanno fatto così, usando tutto e di più, per distruggere sul nascere quella che considerano una occupazione abusiva. Il rivale di Trump sarebbe l'altro miliardario Elon Musk. Il tema della contesa, comparsa all'interno dei repubblicani, è la diversa visione dell'immigrazione tra Bannon, leader di Maga, la destra che più destra non si può e lo stesso Elon. Uno aborre l'immigrazione, l'altro la considera (selezionata), una risposta ai bisogni lavorativi. In Italia spalancavano i porti e indoravano, per anni, le cooperative dell'assistenza. Negli States diventare Paperone non è scandaloso, anzi è seguito anche politicamente. Uno su tanti che ce la fa. Noi rispondiamo con Elkann, perdonato dalla Meloni, dopo avere promesso che qualcosa rimane in Italia della vecchia Fiat. Almeno mollasse la Juve, sarebbe un piccolo passo di una sincera conversione 
lugaresi massimo 

giovedì 2 gennaio 2025

Ipocrisia Squallida

Con Trump alla Casa Bianca, occupata finora da un altro arzillo vecchietto, cosa farà la Ducetta Camaleonte, con il passaggio di consegne tra Biden ed il Tycoon. La Meloni, finora pro Biden e filo Zelensky, come la Schlein cosa farà con il ditino? A Dagospia stanno cercando un amante anche per la Meloni. Mitragliata di domande e disgustosi ingressi nella vita privata, mentre l'inutile segretaria con 3 cittadinanze. E' riuscita finalmente a spaccare il partito affidatole da Prodi, ma rimane al coperto del silenzio politico, rotto solo dalle uniche tre cose che conosce ed urla: scuola, sanità, fascismo. Il presidente Putin ha chiamato
 il suo omologo azero per scusarsi dell'incidente che ha causato la caduta dell'aereo, confermando che le difese aeree erano attive durante i tentativi di atterraggio in territorio russo. Rimane la più credibile delle ricostruzioni dell'ennesimo incidente causato da una guerra che si è allargata. Mentre in Iran viene arrestata una giornalista italiana senza spiegare i motivi. Sembra che sia la risposta all'arresto, sempre su procura americana, in Italia di un ingegnere iraniano su mandato dei padroni americani. Taiani con l'aria stupita che indossa normalmente, raccomanda discrezione per risolvere la bega che ci hanno consegnato. Ma la domanda che si fanno dalle nostre parti e ben oltre: cosa succederà al carabiniere di Villa Verucchio?
massimo lugaresi

mercoledì 1 gennaio 2025

La Stampa

Nella confusione sotto il cielo (triste) del Nazareno, anche la propaganda spicciola, ma quotidiana delle gemelle informative di Elkann, si deve adeguare. Di solito cercano di mettersi sotto il potente ombrello di Mattarella o usare il plurale europeo al posto della debole ed insignificante voce di qualche democratico rimasto al potere. L'ultima voluta esagerazione è quella apparsa, non per la prima volta, su La Stampa, il giornale più supino ai voleri d'oltreatlantico. Sono in uno stato angoscioso. Dall'altra parte è ritornato il loro peggiore nemico, quel Donaldone che avevano dato per spacciato o imprigionato. Non bastasse, sembra che il prossimo presidente, sia per loro molto peggio. Elon Musk incombe. L'Europa (quanta?) schiera i grandi vecchi contro Elon Musk. Il discorso del (bollito) presidente tedesco Steinmeier sulle ingerenze dell'altro miliardario, al quale hanno aggiunto la Ketamina, medicina (dicono) diversa da quella di Zelensky. La correttezza e serietà di Mattarella, ha consentito di traguardare il decimo anno e relativo discorso. L'Italia sa cavarsela benissimo da sola, così ha detto contro ogni ingerenza. Volendo cavillare si può scrivere un libro sulla presunta auotonomia del nostro paese. Massimo Giannini, uno dei primi radical chic di mestiere, aggiunge il suo carico di veleno giornalistico: sembra (quasi) che si siano coordinati, consegnando volutamente a Mattarella una posizione antagonista. Non avrebbe festeggiato il decennale se avesse ascoltato i loro interessati consigli. Non sanno più a cosa appigliarsi, dopo avere perquisito (Inutilmente) anche il letto matrimoniale di Giorgia. 
Rimangono solo gli auguri.
massimo lugaresi