massimo lugaresi
domenica 24 settembre 2023
Tu vo fà l' antiamericano?
D’Alema fa l’antiamericano sull’Ucraina, mantenendo un briciolo di credibilità, dopo 60 anni di comunismo più o meno vero. Linkiesta questa mattina, per l'adeguata risposta, ha assoldato gli ombrelloni giornalistici di Capalbio, partendo naturalmente da Cappellini di Repubblica. La nuova rivista Italianieuropei del Baffetto è zeppa di elogi alla Russia e "sprezzante" nei confronti del rivestito Zelensky. Il finale triste e solitario di uno statista diventato una macchietta. Così lo "pittura" il blog radical chic all'americana. Siamo arrivati alla diaspora, nel silenzio connivente dei coniglietti riminesi, quelli che una volta lo adoravano. D'Alema, tra un affare e l'altro, ha osato affermare cose ovvie per chi non ha dimenticato un patrimonio culturale ed assorbito il virus Elkann. Naturalmente il copincolla vede Repubblica come fornitrice delle verità occidentali. La migliore e più credibile, anche in questa commedia, rimane sempre Sora Giorgia, come la chiama Dagostino. Il Pd nella versione attuale è un mix tra ridicolo e repellente. Ha perso anche il primato delle genuflessioni atlantiche. La guerra in Ucraina non può essere vista con la semplicistica dinamica aggredito/aggressore, sono gli Usa e l'Occidente a soffiare sul fuoco del bellicismo. Questa la sintesi del pensiero dalemiano. Siamo ben oltre il peccato capitale. Baffino ha avuto sempre il pregio di farsi capire, poi spesso si è dedicato ad altro, come hanno fatto tanti, anche nella nostra città della cultura e ristoranti. Le opinioni occidentali non bevono più la propaganda. Superata largamente l'asticella della culture dominante e schiaffeggiata una delle ammiraglie di Biden, l'ex segretario del Pci, premier e ministro, oggi dedito a vini ed affari, torna al lavoro del grande mediatore. Sto pensando ai "compagni" di Chiamami Città una volta adoranti D'Alema. Suvvia provate (assieme) di compilare un pezzo della vostra verità sulla guerra procurata. Senza organizzare camminate o marce ridicole.
sabato 23 settembre 2023
Tiene Botta
Secondo You Trend, società attiva nel campo delle previsioni sociali e naturalmente politiche, smentendo settimane di sinistre gufate, Fratelli e Sorelle della Meloni, sono in lieve ma credibile crescita. Invece tra il "partito democratico protetto" ed i compari a 5 stelle, rimane il modesto travaso di voti e bile. Impaginare Dagospia è un rito quotidiano facile, ma poco attirante. Tette&Culi non riescono più ad avere la necessaria attrattiva. Sono sempre quelle che girano. Anche i peni, obbligatori per la varietà dei generi, sono diminuiti. La Meloni sa bene che i problemi non arrivano dall'opposizione, nonostante una ciurma mediatica e giornalistica ancora molto forte. Il covo è La 7. Poi hanno intervistato la Schlein e si sono ricreduti. Eppure la 3 cittadinanze a trazione americana sembra volere portare il Pd su posizioni antagoniste, care al sindacato dei vecchi in ritardo. Sono sicuro che una votazione nazionale, in questo momento, "seppellirebbe" definitivamente l'assurda e squallida composizione democratica. L'effetto Lampedusa sta seminando rabbia ed anche delusione. La sinistra assume connotazioni sempre più pacifiste. Quanto durano Calenda e Renzi fuori dal governo? Diventa interessante osservare il finale della commedia riccionese. Il Pd ha scatenato suggeritori, facilitatori e garantiti, anche in pensione. Differenza organizzativa che annulla il possibile gap elettorale. Nel momento del bisogno, con le sirene che suonano, dall'astensionismo riescono sempre a "pilucare" il necessario. L'atmosfera imperante ed il nuovo regime, passato già all'occupazione spicciola, però renderanno ardue ripetere le vittorie passate. L'impegno a perdere sarà ancora più difficile, ce la possono fare ancora.
massimo lugaresi
Eppur si muove
All'indietro. Linkiesta, in assenza di idee e proposte della sinistra ed in presenza del peggiore segretario, dopo Occhetto, attacca quotidianamente la Meloni, gufando la sua scomparsa, diventando noiosa. La vivace romana, invece sta assumendo in Europa ed oltre, una fisionomia marcata, combattendo per non trasformare il nostro paese nell'unico immenso centro d'accoglienza. Il controcanto, al momento pacato, è di Mattarella. Sta surrogando un partito assente ingiustificato? Gioco previsto dalla nostra costituzione post bellica. Finora non ci sono stati scontri, ma le sue visite degli ultimi giorni sono indovinate alla perfezione. Il Pd è inesistente e profondamente diviso in almeno due correnti. Sembra un partito solo per il sostegno della forte propaganda giornalistica, con la scusa di proteggerci dal fascismo e, naturalmente il sovranismo. Però si alleano con il Conte di Volturara. L'industria dell'accoglienza ha foraggiato migliaia di cooperative al costo di alcuni miliardi. Un altro superbonus sociale. E' inspiegabile che il movimento più ne combina (tante) e maggiore consenso sembra avere. Vivono attaccati al largo tubino della Schlein, incessante fornitore di voti. Erano feroci nemici. Il M5S è nato e si è propagato facilmente, come avversario del partito allora imperante. Arrivano forti scricchiolii dalla vicina Perla riccionese. La maggioranza esistente, raffazzonata con liste civiche e balneari, si è frantumata. Lo stesso rischio, forse maggiore, lo può correre la nostra città. La mia impressione è che la destra sia appagata da questa situazione. Importante, per qualcuno, uscire dall'anonimato. Non esiste un combinato politico. La maggioranza riminese ha solo paura degli avversari che vogliono entrare nel loro pascolo. Lucio Paesani lo conferma. Lo fermerebbero anche se volesse fare un asilo nido. Bonaccini è pronto per l'Europa. La mancanza di Cagnoni si avverte nel tempo. Ogni pretendente mostra l'abissale distanza. Anche lui non era comunista doc. Al governo della città, spesso hanno combinato guai. Guardate la Cgil.
massimo lugaresi
venerdì 22 settembre 2023
Spaghetti alla Meloni
Capisco che mostrarsi, leggermente piddino, oggi è desolante. O scegli il cosiddetto riformismo di Bonaccini e riesci a galleggiare qualche mese, oppure rappresenti uno dei generi nuovi che sostengono la corrente voluta dai grillini. La propaganda è costretta a seguire ansiosamente le tracce della Giorgia nell'estenuante girovagare contro tutti. E' vero che il suo atlantismo penitente e la difesa oltre ogni ragionevole dubbio, di Zelensky, ormai allontanato da tutti, la costringono ad una interpretazione discutibile. I giornaloni della scuderia Elkann, le concedono boriosamente, pochi mesi di vita, mentre la sua coalizione viene descritta come un nido di vipere. Inutile ricordare chi è la serpe più pericolosa, dal momento che Tajani ci regala sempre la stessa espressione. La Meloni a New Jork "diserta" il Consiglio di Sicurezza, dopo l'Onu, una della rappresentazioni più inutili, per consumare un piatto di spaghetti al pomodoro, con la figlia Ginevra. Era in programma anche una cena a lume di candela Biden. Difficile darle torto. Si è scatenata la bagarre giornalistica. Il discorso della Premier alle sempre più inutili Nazioni Unite, è stato durissimo. Non cambia niente. Vincono, sempre, gli scafisti.
massimo lugaresi
Migranti
Termine che ha assunto modalità e ragioni diverse da quelle originali. Il nostro paese, lo aveva nobilitato con milioni di persone e famiglie in giro per Europa e Mondo in cerca del lavoro. Il migrante è cambiato con l'ingresso di altri protagonisti. Gli stati forti, più esposti, hanno adottato metodi spesso sbrigativi, profittando della quasi impossibilità di raggiungere le loro coste. Siamo la cristalleria peninsulare, in mezzo agli elefanti padroni. L'atavica debolezza del grande debitore, mendicante sussidi, ci colloca in posizione supina ai voleri padronali. La solidarietà papale si è unita alla presunta convenienza del Pd. I primi ingressi del flusso migratorio, visibili sulle nostre spiagge, vennero accolti come folcloristici. Oggi riempiono gli alberghi dismessi e le cronache locali. E' diventata una industria, alimentata dalla mafia degli scafisti. Hanno capito che un misero barchino, valeva milioni, riempiendolo con la giusta presenza. Il porto più facile da raggiungere, non il più vicino, è Lampedusa, Gli altri, distanti poche miglia, sono chiusi. Le tragedie avvengono in proporzione alla pericolosità dei viaggi. Il bambino spiaggiato è la conferma. Ci sentivamo colpevoli. In Italia l'accoglienza è diventata una industria, alimentata dal pubblico denaro. con la scusa dell'accertamento delle identità o del ricongiungimento. Sono nati i funghi delle cooperative, tutte o quasi della stessa matrice. Centinaia, migliaia di baldi (?) giovani che gironzolano per mesi in strutture non adeguate, si riversano su parchi e giardini o nelle stazioni, dove lavorano e delinquono in stretta sintonia. La Meloni contro tutti? Secondo voi la maggioranza, sempre più larga dei cittadini, con chi sta, nonostante le dimissioni di Filippo Zilli?
Chiamami Melucci non è d'accordo, gli scafisti sono solo fornitori.
massimo lugaresi
giovedì 21 settembre 2023
Benvenuti a Rimining
Rimini Life, la società che si è aggiudicata l’area ex Damerini, per una Questura mai nata, ha duramente polemizzato con il sindaco Sadhegolvaad, accusandolo di non rispondere alle domande per non affrontare una delle “patate bollenti” ricevute in eredità dal suo Principe. L’area era già salita agli onori della cronaca ai tempi di Melucciov, quando, addirittura, interpellò il Gabibbo per cercare di dare una scossa all’impasse che a quei tempi soffriva la Questura, con un Governo “non amico”. Ora il progetto EsseLunga incorporata, langue in qualche ufficio del Comune. Il primo cittadino, butta la palla in tribuna, come un “catenacciaro” in attesa del Pug. Non avendo (fortunatamente) la “Vision” e nemmeno il carattere del suo predecessore, si trova a girovagare per il campo, come faceva il “Migliore”, quando giocava nelle “speranze” del Cesena Calcio. L’unico acuto lo mostrò con il trasferimento del mercato ambulante, ma l’operazione era funzionale all’Uomo che sussurrava al rinoceronte di piazza S Martino e sentiva i bisbiglii del teatro con il castello. Dura per i Sindaci anche quelli vicini, sospesi. Non riesce a chiudere l'area Fox con Coop amica, figuriamoci la bega di via Ugo Bassi. Sarà un'altra Murri o forse Novarese in salsa Coop 7? Il Centro Benessere più bello del Mediterraneo, oltre ad attirare milioni di turisti, doveva essere la meta degli oligarchi russi. Un consiglio a Rimini Life: evitate l'uso di frasi del tipo “interesse della città”. Con la chiusura del ponte di Tiberio, più che alla città, sono stati fatti gli interessi dei ristoratori e i “poveri” residenti del Rione Clodio ora pagano le conseguenze.
P.S.
Prepariamoci, arriva la Bolkestein. Una telefonata al vecchio e grande democristiano Ermanno Vichi, può regalare qualche consiglio.
Don Camillo
I Diversi
Conte, segretario grillino, secondo la piattaforma, dopo avere contribuito, nei gazebi, alla vittoria (sorprendente) della Schlein, si accorge che non è stata una grande idea. Credo, lo abbia detto, in disparte, la Lilly Gruber, dopo averla "testata" personalmente. Mentre per il Pd l'attuale posizione è stritolante, il popolino a 5 stelle naviga in acque conosciute, per loro le uniche balneabili. Quelle del governo, calpestate occasionalmente, hanno prodotto disastri elettorali. Visti all'opera sono stati comici. Sparito Gigetto Di Maio? Dagospia ci fornisce, tramite l'intelligence giudiziaria, la notizia che la 3 cittadinanze, sarà ospite a Palermo, con l'avvocato del popolo ristretto, del congresso di Area, altra corrente (naturalmente) democratica. La Stampa è con largo vantaggio, il migliore interprete dell'occidentalismo servile e bellico, ma italianamente piddino. Mostra Conte nella doppia opposizione: contro la Meloni è obbligatoria, contro i compagni della Schlein è per la sopravvivenza. Passata l'estate, unite le forze e raccolte le firme sul salario minimo, la competizione tra M5s e Pd è destinata a ravvivarsi in vista della campagna elettorale per le europee. Conte si è "distinto" dal ditino puntato, sulla politica migratoria del Pd. Lenite pargulos, incinte, giovani, delinquenti, ad me venire via Lampedusa. Poi li distribuirò nelle cooperative della solidarietà, molti li troverete nelle cronache locali, altri cercheranno un impossibile ricongiungimento, gli amici europei hanno chiuso tutte le porte e porti. Il presidente a 5 stelle definisce il blocco navale una presa in giro, ma non si può fare come pretendono i compari piddini, una accoglienza indiscriminata a tutti. Si è accorto che il Pd è un partito di potere che il potere non ha, ma mantiene solide rappresentanze con le categorie industriali, commerciali ed imprenditoriali. Con quella giudiziaria credo si passi dal totale asservimento, a monenti di pausa riflessiva. La riforma della giustizia sembra il blocco navale.
massimo lugaresi
mercoledì 20 settembre 2023
La Controffensiva
Il 22 e il 23 settembre 2023 il Palacongressi di Rimini ospiterà la prima edizione di “EXPO-AID 2023 – Io, persona al centro”, l’evento voluto dal Ministro per le Disabilità Alessandra Locatelli e realizzato in collaborazione con l’Osservatorio Nazionale sulla condizione delle persone con disabilità. “Sarà una grande occasione di confronto per il mondo della disabilità, per le Istituzioni e i cittadini interessati, spiega il Ministro Locatelli, l’obiettivo è trovare punti di incontro e confronto per innestare una svolta culturale, valorizzare ogni persona e porla al centro delle azioni politiche“. L’evento coinvolgerà Istituzioni, associazioni ed Enti del terzo settore e prevede attività sportive e ricreative, un’area espositiva, momenti partecipativi e di formazione.
Venerdì 22 settembre, alle 12 interverrà il presidente del Consiglio Giorgia Meloni che, dopo la benedizione del Vescovo di Rimini, Mons. Nicolò Anselmi, e l’inno nazionale suonato dai ragazzi con disabilità della “Si Può Fare Band”. Il governo si muove nella strada giusta e meritevole. Evento che deve unire, senza creare inutili polemiche. Sono sicuro che l'impeccabile stampa lo seguirà come fosse organizzato dalla Petitti. Posso aggiungere che avrebbe meritato una visita del Colle? Forse un problema di visibilità, lo ha esclusa. Complimenti, in anticipo, al ministro, troveranno sempre il modo di attaccare..Salvini.
massimo lugaresi
Arrendetevi: Siete Circondati
E' arrivato l'ordine, compagni. Menare sulla sperabile crisi di governo, per l'invasione africana da noi organizzata e la crisi finanziaria grazie alle folli sanzioni da noi comminate. Fallita la controffensiva ucraina, più mediatica che bellica, non trovando un capo mercenario da uccidere, l'attenzione delle intelligence democratiche, si sposta sul governo Meloni. La premier viene accusata, dai giornali di casa Elkann, di non essere in grado di gestire l'invasione dal mare ed i debiti terreni. Hanno l'handicap di non potere sfruttare la Moda Schlein, con maniche larghe. Allora usano i resti della assistita propaganda all'opposizione. Vignettisti, caricaturisti, comici e imbrattatori, sono legati alla sinistra fallita, come le auto elettriche. Dagospia potrebbe trovare facili argomenti o battute, seguendo per un giorno il ditino della segretaria imposta (da chi?). Sembra che l'abbia votata anche Melucci. Gnassi, pur essendo il più vicino alle caratteristiche della corrente simil grillina, si è tenuto fuori, battendo, in furbizia, per una volta, il famoso Baffetto. I piddini riminesi, saranno impegnati nella battaglia della bastigia. Divisi, come Renzi e Calenda, dovranno organizzare i bandi del secolo. Se privilegiano la rivoluzione balneare, perdono la maggioranza, se tirano a campare, li aspetta Biagini, con Mastro Maurizio alle spalle. La Nipote Roberta corre il rischio di rimanere con l'ombrellone in mano. Attenta Roby, non guardano in faccia a nessuno.
massimo lugaresi
martedì 19 settembre 2023
Balla Meloni, Balla
Esauriti (quasi) i responsi delle intellligence belliche che, rileggendoli, sembra non ne abbiano, volutamente, azzeccata, una, la propaganda si scaglia contro il governo Meloni. Usa naturalmente i giornali amici come La Stampa ed il Financial Times, emissario dei poteri democratici americani. I loro auspici sono terribili, al punto che Dagospia li mette in prima pagina. Lo spread ci ucciderà, come doveva fare con il Cavaliere e l'aumento dei tassi, altra strategia europea, ci costerà un centinaio di miliardi. Nuovo Superbonus. Non è finita: l'orda umana scatenata, secondo i voleri del socialismo spagnolo ed il poco rimasto in Germania, ma soprattutto le "impronunciabili" sanzioni, ci hanno messo in ginocchio. Gli aumenti sono giornalieri e spaventosi, quasi sempre speculativi. Il nostro turismo, già in crisi mascherata dall'informazione, ha pagato il prezzo più alto. Quello che offriamo è fuori mercato. Una sempre più consistente massa popolare, esce da questa possibilità. Gli stipendi e pensioni sono vincolati, l'inflazione li erode. Il quadro serve per minacciare il governo, come fosse il solo colpevole e non vittima degli agguati finanziari e sociali. Devono anche proteggersi dagli Effetti Schlein. L'ondata (organizzata) degli sbarchi lampedusani è la risposta al cambiamento di strategia. Porti e paesi molto più vicini sono chiusi e nessuno protesta. C'era un florido mercato della solidarietà da sbarco, centinaia di cooperative nate come le società del bonus grillino, lucravano e votavano bene. I giornaloni democratici e la scuderia Elkann, prevedono una rapida fine di questo governo, senza pronunciare però la parola elezioni. Rappresentati così, voglio vedere chi vota Pd.
PS Giorgia il trottolino amoroso, fa e disfa, troppi nemici e sanzioni. Scommetto sul rilancio armocromatico di Draghi.
massimo lugaresi
Morto un Re
Con Lorenzo Cagnoni, scompare l’ultimo dei “Cavalli di razza dell’ex PCI locale”. Rappresentava ciò che è stato il “potere comunista” nei territori governati ininterrottamente dagli eredi del Fronte popolare. Nel tempo hanno, piano piano, abbracciato la filosofia del “cuore a sinistra e il portafoglio ben gonfio a destra”. Parliamo di gente post sessantottina che si è trovata a reggere le redini del comando sostituendo l’eskimo innocente, con le cravatte di Hermes e di Marella. Cagnoni, persona acuta ed intelligente, ha saputo destreggiarsi egregiamente nelle stanze del potere locale, regionale e nazionale. Aveva una “Visione” (la vision del principe decaduto è ben altra cosa), precisa e ha raggiunto tutti gli obbiettivi mirati. La costruzione della nuova Fiera e del palacongressi sono le “Piramidi” che ricorderanno nei secoli il suo regno… non per niente Lorenzo è stato paragonato ad un antico faraone. Nei suoi C.d.A. c’è sempre stato poco da discutere. La linea era netta, tracciata ed indiscutibile. Come ogni impero, ha necessariamente luci ed ombre. Un appannaggio mai divulgato, un incastro di società partecipate somiglianti a scatole cinesi, un personale rappresentato dai rampolli del partitone, con abbondanti iniezioni di “popolo ciellino”… insomma, la pax Cagnoni. Ora si apre la lotta della successione. Il posto fa gola a tanti, ma in ambito locale non si vedono figure in grado di sostituire il Presidente. I giovanotti e no locali, con o senza baffetti o messa in piega, o sono troppo impulsivi, o sono troppo accomodanti, o culturalmente inadeguati a gestire la difficile transizione. Le sorprese dopo decenni di potere ininterrotto, possono essere dietro l’angolo e i bilanci potrebbero riservare novità inaspettate. Si aggiunge a tutto ciò il risveglio del patto Milano-Bologna che con buona pace del sindaco Sadhegolvaad potrebbe riservare qualche sorpresa… ma andrà tutto bene…. Rimining nulla teme. Si vedrà. Per ora chiudiamo una stagione che Carlino e Palazzo Garampi definiscono da “Urlo”, con i pienini. Vedremo come sarà questo autunno che si profila piuttosto caldo.
Don Camillo
lunedì 18 settembre 2023
Sinistre Speranze
Linkiesta, il blog dei radical più chic, questa mattina auspicava, in prima pagina, una "probabile" crisi di governo. Senza però andare al voto, non hanno la segretaria pronta. Nessuno può giurare che Giorgia Meloni durerà altri quattro anni è il titolo "speranzoso" di Mario Lavia. Racconta di avere ascoltato, nel dibattito politico, circolare nomi diversi, mai democratici, tanto meno grillini, costretti al pentimento da superbonus. Scandalo dalle proporzioni gigantesche, non ancora scoperte. Il reddito cittadino era un aperitivo. Il connubio con il Pd, li costringerà all'opposizione permanente. Melucci non ne parla. E' vero che localmente il M5S vale quasi niente, le ragioni sono visibili ed accertabili. L'invasione, organizzata dai nemici europei, dei richiedenti asilo, giovani, donne e bambini, ha messo in crisi l'accoglienza, pur rodata da anni di porti spalancati e cooperative piddine. La gestione Piantedosi è servita però a togliere le Ong dal traffico umano. I salvataggi prenotati sono cessati, ma sono arrivate centinaia di piccole carrette del mare. Il porto di Lampedusa è pieno di improbabili mezzi di trasporto. Sanno di essere "salvati" dalla nostra Guardia Costiera e Finanza. Una trappola per la Meloni in vista delle elezioni, giustificata dalla paura, quasi certezza della caduta dell'impero democratico, definito socialista. Con noi possono giocare, ci tengono per il debito. Anche la nostra economia soffre ma, destra e sinistra, avendo la stessa colpa bellica e sanzionatoria, non hanno il coraggio della verità. La Stampa ha già fatto una previsione/desiderio ed indicato in Fabio Panetta il post Meloni. Un giornale sempre un passo avanti. Avere un Elkann è una fortuna, la mia Juve lo sa.
massimo lugaresi
Melucci dice No
Uno dei (pochi) errori commessi nella lunga traversata politica, Melucci Maurizio tenutario e guardiano di Chiamami Città, lo ha fatto schierandosi con la Schlein. Non avrei scommesso sulla scelta perdente. Non è da lui. Su quel campo ha sempre ottenuto risultati sorprendenti, battendo l'elite comunista e quella camuffata. Nelle sue pillole domenicali di politica riminese, ospitate dal Blog, dice no al terzo mandato, non avendo problemi personali. Copia, anzi traduce, l'incomprensibile 3 cittadinanze e capo corrente. La battaglia regionale riguarda Bonaccini ed il suo terzo mandato. Francamente anche io non capisco perchè vi siano Casini, Bersani, La Russa, citati a caso, ma sindaci e governatori votati e voluti dai cittadini non possano proseguire un democratico cammino. Le reiterate nomine sono incitamenti alla corruzione? Una risata vi seppellirà. Tutto, caro Melucci, per concedere una ragione alla Schlein, che una ragione non ce l'ha? Lui (Melucci) ritiene sbagliato togliere il limite dei due mandati a sindaci e governatori, per due (buone) ragioni. Non è sindaco e nemmeno governatore. In realtà, il suo affiancamento ad un personaggio che esce dalla copertina sbagliata, lo indora con un lungo ragionamento sul potere che le due nomine prevedono. Sembra la favola dei bagnini oggi diventati nemici da estinguere. Giocavate ai castelli sulla sabbia, componendo a due mani i piani spiaggia e cacciando il compagno Baschetti. Oggi rivoltate la storia per colpire il governo? Loro sono sempre stati amici della categoria oggi diventata lobby. Coglie (?) invece il motivo per cui la Meloni non è entusiasta del terzo mandato. Rispetto ai voti ha pochi sindaci e prediletti governatori, come se li eleggesse da sola. Campania e Emilia romagna sono i due fortini rimasti. E' sicuro che De Luca farebbe anche il quarto mandato, mentre il terzo di Bonaccini è fortemente in dubbio. Si lancia anche nell'interpretazione delle dimissioni di Filippo Zilli, definito figlio d'arte del collega Oronzo. Le definisce strane, non ca..suoi. Le motivazioni non convincono, problemi personali è troppo vago, tanto meno lasciare il posto a soli 35 anni a forze fresche. Poi arriva dove il dente a sinistra duole. Le dimissioni secondo la intelligence di Chiamami Città, hanno un carattere esclusivamente, totalmente politico. Una sorta di faida interna contro l'eterno Gioenzo Renzi. Insomma i fratelli d'Italia devono avere Famiglia anche a Rimini. La domenica di Melucci chiude così. Pensare a chi hai votato, no?
massimo lugaresi
domenica 17 settembre 2023
Ricominciare?
Quanti fallimenti ha collezionato la sinistra, dopo lo scioglimento forzato del partito comunista? L'ultimo, non ancora ufficializzato da Repubblica, ma già accennato da Domani, si chiama Pd nella versione Schlein. La Stampa si occupa degli aspetti atlantici, ha le sue gatte da pelare con una previsione piuttosto buia per i democratici americani. La guerra, sta prendendo la "piega "Putin, quella più avvilente per la propaganda. Un contorno di intelligence mai usato prima. Guerra raccontata da lontano. Bugie che nessuno osa smentire. Quelle usate per Vietnam, Irak, Afghanistan sono finite con ritirate tragiche. Il costo del denaro aumenta, ma il governo ha le stesse colpe di chi lo ha preceduto. Direi una percentuale minore. Il risultato della gara a chi si mostra più supino ai desideri dei veri padroni. Quelli europei lo fanno a scapito del nostro paese. Ci stanno riempiendo di falsi, mescolati con qualche vero richiedente asilo. Una organizzazione talmente curata che permette agli sbarcati di lamentarsi per il trattamento ricevuto. Messe in rada le Ong, hanno scelto le barchette fai da te. Ogni tanto la transumanza umana assume aspetti inevitabilmente tragici. L'ordine è continuare, basta una Cutro. Sono però convinto che la "sceneggiata" non porti fortune elettorali agli inventori e produttori. L'aria che si respira peggiora, come le nostre bollette. Dovevamo mettere in ginocchio la Russia e cancellare Djokovic. Con Figliuolo i sindaci si sono messi sull'attenti. Anche Gnassi.
massimo lugaresi
Commedia Americana
Tra una gaffe ed una caduta, compatibile con l'età, Joe Sleepy Biden si sta malinconicamente allontanando dalla Casa Bianca. Spesso le famiglie presidenziali, mostrano lati oscuri che il "puritanesimo" americano colpisce senza pietà o sconti. Aspetti incomprensibili per i sudditi italiani. La menzogna è uno dei reati più gravi. Avere tratto o concesso regali è da ergastolo. Strano paese quello che ci comanda.
Il figlio del presidente americano Biden è stato incriminato. È accusato di aver mentito per l’acquisto di un’arma. Aveva dichiarato il falso, rispondendo alla domanda su l'uso di droghe. I repubblicani lo ritengono il punto debole del padre, che sarebbe quello (democratico) forte. Nel giro di due giorni, questa settimana, il presidente americano Joe Biden ha dovuto incassare due colpi che potrebbero avere uno strascico politico. Entrambi hanno a che fare con suo figlio Hunter. Il primo è l’indagine avviata dai Repubblicani, alla Camera, in vista di un impeachment al momento tutto virtuale. Il secondo, ieri, l’incriminazione di Hunter: tre accuse riassumibili nel fatto che nel 2018 avrebbe mentito per acquistare un’arma da fuoco. Se venisse condannato, rischierebbe una pena fino a venticinque anni di carcere. L'America non è mai stata così vulnerabile. Anche i repubblicani sono costretti a ricorrere ad un "usato" Trump. Con i rischi che può comportare. L'aggressività della Cina ed alleati, ha creato un altro cartello, pronto ad usare una moneta alternativa al dollaro. Frantumazione finanziaria e minacce assortite, non sono portatori di pace. Noi? N.P.
massimo lugaresi
sabato 16 settembre 2023
Futuro Scritto
Da mesi non leggo la stampa locale. Le poche novità permesse, arrivano attraverso i social, senza spulciare le fonti giornalistiche. Ho trovato però nel Corriere una disponibilità ad una libera informazione. La botta dell'estate è stata dura. Una volta i pienoni si accompagnavano alle strabilianti fiere di Cagnoni, facilissimo innalzare monumenti e silenziare il Palas. Poi è arrivato Gnassi. Sarebbe bello sprecare una serata, analizzando i suoi undici anni di potere assoluto. Era un compito del partito, nel caso ci fosse, prendere il buono e l'utile e scartare i Wedding Palace. I lungomari, dicono siano invenzioni di altri a lui vicini, verranno vincolati e li vedrete in eterno, moccolando. Giovanni Donzelli, responsabile dell'organizzazione di Fratelli d'Italia, uno della Meloni's Family ha detto "siamo sotto attacco". Come lo ha capito? Per quello ha avuto un incarico così importante. Non era assolutamente prevedibile una campagna d'odio e diffamazione, così violenta? Reazione di lobbisti, gruppi imprenditoriali, finanza ed economia che possedevano l'intera informazione, governatori e sindaci rimasti, scuola ed università. La giustizia sembra abbia alzato bandiera gialla. Il Fratellino d'Italia se la prende con i lobbisti annunciando, candidamente, che a loro non interessa il potere per il potere. Si è anche accorto che c'è una sorta di complotto, iniziando con gli sbarchi a prezzi vantaggiosi. E' chiara e palpabile la sintonia tra Germania, Francia che prima chiudono drasticamente ogni pertugio e poi incitano gli sbarchi concordati con gli scafisti libici. La Meloni ha sottovalutato la forza dei due paesi, padroni, da sempre, dell'Unione. La promessa lanciata elettoralmente di impedire, con la forza, gli sbarchi si è rivelata una ingenua affermazione da neofita. Non credo però che la traduzione in voti, premi il partito della Schlein e delle Ong miliardarie. I prossimi mesi si riempiranno di pienini salvifici, orde turistiche che visiteranno il Medico di Rimini e perfino il solito tentativo della destra di fingere la conquista del Comune e la Provincia. Pacchetto unico. L'attenzione si sposterà sui danni ancora da valutare e sul rincaro della vita. Mai come oggi sarebbe salutare un governo di larghe intese. Il nostro debito cresce ogni giorno. La sanità pubblica ha ricevuto una mazzata poderosa. L'autunno si presenta nero. Siamo in Stazione.
massimo lugaresi
Incomprensibile
massimo lugaresi
venerdì 15 settembre 2023
CS Filippo Zilli
COMUNICATO STAMPA: DIMISSIONI DALLA CARICA DI CONSIGLIERE COMUNALE
In data odierna ho rassegnato le dimissioni dalla carica di Consigliere Comunale del Comune di Rimini.
Non è stata una scelta facile da prendere, dopo ormai 7 anni che sedevo su quei banchi. Ma la ritengo quella giusta. Ricordo ancora la gioia della prima elezione nel 2016 quando ho riportato dopo anni il cognome ZILLI in Consiglio a Rimini, seguita poi dalla rielezione del 2021. Grandi soddisfazioni che hanno pagato il duro lavoro e i tanti sacrifici fatti negli anni.
Oggi mi vanto di esser parte, anche in qualità di Vice Commissario Provinciale dell’on. Montaruli, di Fratelli d’Italia, che è primo partito per numeri e importanza, con proiezioni al 30%, ed è al Governo della nostra amata Nazione, per la quale si lavora costantemente giorno e notte. Far parte di un qualcosa di così importante comporta anche maggiore responsabilità e coraggio da coloro i quali hanno ruoli e compiti, amministrativi e dirigenziali. Ed io oggi, dimettendomi, ho scelto di lasciar spazio.
Non ho mai creduto negli incarichi multipli, ma sempre nella divisione dei ruoli. E’ necessario un ricambio in politica, è necessario saper voltare pagina a volte, per noi, per il partito che rappresentiamo e soprattutto per i cittadini a cui chiediamo fiducia, cosi da avere maggiori energie per i propri compiti.
Da qui la imminente riorganizzazione di Fratelli d’Italia, che dovrebbe avvenire entro la fine dell’anno, cosi come dichiarato a Roma alla scorsa Assemblea Nazionale, con l’indizione di Congressi Comunali e Provinciali su tutto il territorio, che daranno nuova linfa e vitalità al partito, attribuendo incarichi e compiti.
Quella delle dimissioni ribadisco è una scelta personale, dettata dalla serietà e coerenza. Lo avevo già dichiarato prima delle elezioni che, in caso di sconfitta, avrei lasciato a metà mandato spazio a qualcun altro cosi da farlo crescere come Amministratore Pubblico. Il tempo a disposizione è sempre meno nelle nostre vite e, tra partito, lavoro e famiglia, ne rimane davvero poco. Ho quindi ritenuto giusto lasciare il mio posto a chi potrà dare maggior impegno nell’esercizio del ruolo.
Per il futuro invece, chissà. La politica fa parte di me, e l’obiettivo rimane sempre lo stesso. Vincere a Rimini portando alla nostra città un Governo di Centro Destra.
Voglio ringraziare i quasi 700 riminesi che mi hanno accordato la loro fiducia alle ultime elezioni, i quali sanno benissimo che il mio impegno non termina solo perché non siederò più all’interno del Consiglio, anzi, paradossalmente potrà essere maggiore e meglio indirizzato. Le battaglie, è vero, si fanno dall’interno, ma vi assicuro che le più importanti si fanno dall’esterno del Palazzo. Questo è sempre stato il mio credo ed il modo in cui ho svolto la mia attività da consigliere.
Ringrazio e saluto pubblicamente tutti i Consiglieri, oltre alla Giunta e al Sindaco Sadegholvaad, ed in particolar modo i colleghi di partito Renzi, Marcello e Spina, a cui auguro di proseguire le tante battaglie in sintonia, e faccio i migliori auguri alla dott.ssa Ada Di Campi che prenderà il mio posto, certo che saprà dare del filo da torcere all’amministrazione del Partito Democratico.
Arrivederci
Dott. Filippo Zilli
Consulente del Lavoro
Servizi di Consulenza Commerciale
Consigliere Comunale Rimini
P.IVA 04637670409
tel: 340/7628752
mail: filippozilli@studiozilli.com
PEC: filippozilli@pec.it
Facciamoci Male
Difficile commentare un articolo confezionato dall'opposizione. Il governo Meloni sembra quello di Draghi o Conte degli ultimi giorni di Pompei. La differenza che lo indica come l'unico premiato dai cittadini, viene trascurata. Un particolare irritante come l'armocromia imperante nei piddini. In un articolo, sempre con gli stessi contenuti, (forse) opera di Dagospia, viene detto, senza ragioni credibili che la Meloni guarda al lungo periodo, nel breve le perde tutte, le battaglie. La intelligence del blog ha ispezionato il discorso ai Fratellini d'Italia ed avrebbe riscontrato una forte preoccupazione per le sorti del governo, assediato dalle compagne della Schlein. La "bacchetta" magica (naturalmente) sovranista e populista, si è scaricata. La coalizione di centrodestra, sempre secondo le intelligence che comandano, parlo di quelle leggermente yankee, è molto più rassicurante dei democratici, divisi anche sulla guerra. Argomento che non viene mai ripreso dalla informazione di parte. L'antagonismo della Schlein, in combutta con quello grillino e l'opera persuasiva del Papa, formano il muro che prima o poi con i soliti metodi sbrigativi cercheranno di abbattere. Non possono permettersi di perdere anche la guerra procurata. Il prossimo traguardo sono le elezioni europee, ma pensare che la Meloni sia così cinica e masochista da infilarsi nella (improbabile) maggioranza socialdemocratica, mi sembra troppo anche per un fedelissimo lettore. La grande ed impronunciabile colpa della Meloni è di essersi infilata nel novero dei plaudenti le sanzioni. Paura, timori del passato, un bagno costretto nel Gange dell'Occidente? Recessione, inflazione, sono le risposte al desiderio di indebolire o annientare la coalizione mondiale, oggi nettamente più forte, deinde pericolosa. Il fenomeno migratorio è epocale ed esplosivo solo per il Porto di Lampedusa, naturalmente italiano. La sinistra in particolare quella antagonista "rinfaccia" alla Meloni la balla del blocco navale. Dobbiamo inaugurare voli dalla Libia o sarebbero sufficienti comode navi passeggeri su prenotazione? Questa è la soluzione del Pd? Provate a proporla agli italiani, prima o poi farete un congresso od uno scioglimento. A me sembra corretta la seconda.
massimo lugaresi
Il Ritorno di Mario
E' indubitabile che, nonostante i baci&abbracci di circostanza alla Meloni, la componente europea, guidata dalla Von der Lyden, ha sentito il bisogno del vecchio e sperimentato Draghi. I dem italiani e la corrente antagonista, si sono sdraiati verso occidente, come usano i credenti nella medicina, lacrime e sangue, che verrà inoculata. La Meloni rappresenta per i democratici, i garantiti ed i simil grillini, il peggiore dei nemici. Con la femmina, imposta dall'America, peggiorano il distacco ed allora arriva la grande pensata, penso attribuibile a Gentiloni: Il Ritorno di Mario. Non contenti dell'ennesima sceneggiata a 3 cittadinanze, stanno prevedendo, sui messali democratici che Mario Draghi non si fermerà alla consulenza zeppa di previsioni inutili, ma correrà (piano) per incarichi più prestigiosi, forse ripeterà, con l'accompagno Gedi, la scalata del Colle. Mattarella è pronto per il terzo incarico Il prossimo ostacolo per la depressa sinistra europea, saranno le elezioni di giugno. O si rifà la vecchia europa con i confini più ristretti ed il "faccione" di Xi Inping che aleggia sorridente per il favore che gli avete fatto con le sanzioni, portandogli, in braccio, Putin ed il resto abbondante del mondo che conta. Hanno ingaggiato Draghi, detto il perdente ed il maschione francese (sembra) senza personale trainer, mentre la Germania, come da copione, si fa i ca..suoi alla faccia dei nostri rincari. Mario Draghi a cui la Von Der ha chiesto un report sulla competitività dell'Europa ed in particolare sul turismo riminese, in profondo ed inaspettato (?) affanno senza pienoni. Dieci giorni di sole settembrino hanno sistemato tutto, così titolavano con la dovuta sintonia, le prefiche della Rimini che c'era. Dimenticavo e chiedo scusa agli impaginatori democratici: sembra che Draghi non si accontenti della consulenza che spero gratuita, dopo i danni, ma si agiti, per occupare postazioni che vanno dalla Presidenza della Commissione Ue, fino all'inarrivabile Colle, da lui fallito al primo tentativo. Non ce lo togliamo più ...
massimo lugaresi
giovedì 14 settembre 2023
Gira e Rigira
massimo lugaresi
Marcetta su Roma
Sentita l'armocromista e scelto il vestito largo, sembra che Elly Schlein, segretario del Pd in quota grillina, abbia deciso la Marcetta su Roma, intesa come capitale della protesta. Deve ancora stabilire la graduatoria dei motivi. Sono molti quelli contro il governo che li ha esiliati nel luogo meno adatto alla sopravvivenza, al punto che la corrente riformista sta allontanandosi. Il carattere di questa frangia minoritaria di partito consegnata alla 3 cittadinanze, con un colpo d'astuzia a 5 stelle, è simile a quella degli "imbrattatori". Sanno solo contestare. Si trovano naturalmente in piena sintonia con il disastro sindacale Landini. La discesa del Pd sta accelerando, riescono ancora a trovarsi in qualche malinconico Festival, in nome di un passato, offeso dal presente. Linkiesta, l'ultimo baluardo radical chic e tenutario intransigente della guerra su procura americana, sta sparando le ultime cartucce, come il suo Zelensky. Devono trovare il modo di giustificare la prevista sconfitta. La manifestazione romana di protesta è un vecchio classico che funziona sempre, secondo La 7. Il motivo non si è capito, però vanno in piazza. Il solito copione: sanità, lavoro, casa, e, attenzione (forse) anche una parola sull'Ucraina. Contro il nostro governo è in atto una poderosa macchinazione europea, da Gentiloni in su, usando pesantemente il tema dell'immigrazione. Germania e Francia viaggiano in tandem contro la Meloni. Hanno tirato troppo la corda? Lo vedremo, non sono le solite baruffe elettorali. Ci stanno riempiendo di richiedenti asilo senza documenti.
massimo lugaresi
mercoledì 13 settembre 2023
Dago vi spia
Tratto completamente da Dagospia: tra foto in spiaggia con la compagna Francesca Verdini e scatti sul red carpet di Venezia, Matteo Salvini non è riuscito a trovare il tempo di portare la sua vicinanza alle famiglie dei 5 operai morti a Brandizzo. Tralascio il prosieguo della ennesima espressione del diritto di cronaca, secondo la propaganda vigente all'opposizione. Lo stesso trattamento lo applicate anche ai "compagni" della sinistra, oppure è riservato solo al Truce segretario della Lega? Sbaciucchiamenti, perfino le coccole al cane chiamato Liquirizia, la partite a Burraco per dimenticare il Papeete. Il giro estivo di Salvini è stato controllato, da Monopoli a Polignano fino a Forte dei Marmi, sede della Santachè. Il sistema sinistroso che aveva portato giornalisti appollaiati sugli alberi sardi per controllare il focoso (allora) Cavaliere, e mostrare la distanza tra il Popolo ed il Palazzo è perdente, per un partito consegnato alla miliardaria annoiata. Dalla Nilde alla Elly? Come lo definite un articolo così? Per quanti può valere? Dimenticavo: la Verdini ha 28 anni, Salvini 48. Allora?
massimo lugaresi
martedì 12 settembre 2023
Il Duello
La novità (?) per le Spie di D'agostino è il duello tra Conte e la Schlein, una delle ragioni per cui la Meloni ha già organizzato la "famiglia" per un lungo periodo di regime. Le ombre ed i pericoli di recessione si allungano sull'Italia, ma nessuno ha il coraggio di addebitarli alle sanzioni imposte dall'America. Il duello della sinistra è piacevole nella sua allegra stupidità. Il Pd si trasforma in un movimento, mentre l'avvocato del popolo vuole fare della carovana grillina, un detestato partito. L'alleato sindacale è Landini, anche lui diretto verso la vecchia sinistra dell'antagonismo, da cui proviene; polizza che garantisce lunga vita al governo. Le ultime previsioni raccontano di un vantaggio di qualche decimale per i grillini che si saranno pentiti di essere corsi nei gazebo per eleggere la miliardaria a 3 cittadinanze. Conte sembra avere ricevuto una calda accoglienza al festival dell'Unità di Ravenna, dimostrando che l'alluvione ha creato danni anche a secco. La divisione e competizione per la raccolta di voti sul campo sempre più ristretto, usando il ditino puntato o ricordando l'infelice parentesi del governo pentastellato, rendono tranquilla la vita della Meloni. Ha rafforzato la Famiglia. I pericoli per il governo vengono sempre da questa Europa o quello che rimane. Avere destinato la nostra penisola come porto sicuro per una accoglienza concordata ma insostenibile, oppure giocare con il Pnrr come fosse una ghigliottina e addirittura usare Gentiloni come nemico del suo paese, è davvero troppo. Nel Pd sembra prevalere la versione della sinistra che il Pci combatteva. I grillini sono i più "attrezzati" culturalmente (?) per interpretarla. Non conoscono altri copioni.
massimo lugaresi
La Guerra dei Due Mondi
La notizia della "futura" ed auspicabile vendita della Juve è comparsa sul Giornale, passato dalla scuderia berlusconiana a quella di Angelucci, targata D come destra. Dopo Libero ed Il Tempo aggiunge Il Giornale alla collezione e diventa l'antagonista della corazzata piddina di Repubblica e La Stampa. John Elkann, non legge Proust, ma si è liberato di tutte le pendenze industriali con il nostro paese. Ha tratto quello che poteva ed ha mollato l'Italia per la più comoda, fiscalmente, Olanda. Un vero patriota. Credo faccia bene ad orientare la sua Exor verso intelligenze artificiali od interessanti investimenti nella sanità privata, dopo la voluta distruzione di quella pubblica. Il calcio e relative usanze, non sono per lui. Il grande Gianni Agnelli aveva l'umiltà di prendere il più brigante degli altri e vinceva quasi sempre. Anche la politica dello sport mostra le debolezze del Sistema Italia. Siamo ancora al Malagò per tutte le stagioni e Gravina, il pontefice del calcio e delle plusvalenze alla "depende". Esito finale: la notizia data da “Il Giornale” sulla futura vendita della Juventus, è una cazzata. Sulla squadra di famiglia e sui quotidiani del gruppo Gedi, Jaki ha una posizione chiara e netta: non si vende. Speriamo nel quarto posto. Mancava il testosterone.
massimo lugaresi
lunedì 11 settembre 2023
Puntoeacapo
Uso il titolo all'associazione viserbese che contesta, per ora, solo una Ztl incomprensibile e la piscina atterrata, malamente, nell'unico parco del quasi comune. Al momento è la sola opposizione, tutta dentro il Pd e sponde vicine. La composizione numerica non sembra preoccupante, la miccia è però pericolosa e gode di alte protezioni, Si fa presto ad aggiungere il crollo turistico, la difficoltà a parcheggiare, violenza dilagante e le pensioncine in disuso, ma piene di risorse sbarcate. La piscina dal costo esorbitante, nell'ex Parco Tonino Bello, occorre ricordare che è partita dalla zona ex fiera, come "ricompensa" per la nascita dell'ennesimo Conad. A Viserba esiste, prima di tutti gli altri, ha grandi parcheggi e lavora divinamente. Per Marco Gobbi, del comitato Viserbapuntoeacapo e prossimo candidato della nascente lista: “va contro ogni logica di gestione urbanistica ed anche contro il buon senso”. Ho l'impressione che i dodici anni di gnassismo e la facilissima ultima vittoria elettorale, abbiano consegnato alla coalizione una pericolosa sicurezza, dettata, dall'assenza di una opposizione visibile ed organizzata. Non si avverte il fascino politico della Meloni, tanto meno il ditino tragico della Schlein. Divisi ma uniti, sembra il motto del Pd. Chiamami Città, covo di Melucci e pochi altri, la butta sull'ironia piccariana ed il fascino della liberazione della spiaggia dai bagnini occupanti. Non viene detto però come e da chi verrà gestita. Doveva essere l'inizio del rinascimento della città. I sindaci sono in rigoroso ed imbarazzato silenzio, segnale di una lotta che ancora non appare sul credibile Carlino. Il governo ci mette del suo, la regione (nostra) anche peggio. Dilazionare i bandi è strategia o mancanza di proposte? La nostra politica viaggia in Trc e Tapis Roulant, mentre Cina e Giappone hanno i treni a lievitazione magnetica. Arrivi a Bologna Fiera in 20 minuti e viceversa.
massimo lugaresi
Il Papa Filorusso
Il Papa non può avere un ruolo di mediazione perché è filorusso, dice Mykhailo Podolyak, consigliere (sic!) del presidente ucraino. Il Pontefice non può assolvere in maniera efficace il compito di fermare l’aggressione di Mosca. Negli ultimi diciotto mesi ha dimostrato di avere una posizione fin troppo vicina a quella del Cremlino. Mi era sfuggita questa dura ed insolente dichiarazione del cosiddetto pacifismo ucraino. Quelli che hanno spostato l'orologio ed il calendario bellico al 24 febbraio 2022, trascurando 8 anni di massacri nel Donbass. La guerra su procura, naturalmente americana, ha trovato subito interesse ed adesione da parte della Sora Meloni, uscita dal ghetto politico italiano e diventata Premier Dame. I sudditi italiani, rappresentati dal Pd, si sono prostrati agli ordini degli occupanti il nostro suolo. Paghiamo ancora l'ultima vicenda bellica. Hanno risalito vittoriosamente lo Stivale, dopo feroci bombardamenti, perchè in Russia 30 milioni di persone sono morte per fermare il nazismo. Sacrificate anche per noi. Abbiamo sempre avuto stranissimi rapporti con l'altra parte del mondo. Nel lungo periodo del più grande partito comunista, sembrava fosse la bussola da seguire che regalava rubli di sostegno. Poi, sembrava che la Russia, post sovietica, fosse diventata partner commerciale e turistico perfino prelibato. Oggi chi mostra anche un tiepido riconoscimento è bollato da facebook e non solo. La propaganda che narra la guerra di Biden ha usato toni e ragioni squallide. Conosciamo poco dell'Ucraina dissenziente, mentre sappiamo tutto quello che succede da Putin. Il G 20 con le assenze di Russia e Cina ha deciso..niente. Però la Meloni ha abbracciato tanti colleghi. Kyjiv esclude quindi la possibilità di una mediazione vaticana per risolvere il conflitto, dal momento che il Pontefice ha più volte dimostrato di avere una posizione fin troppo vicina alla Federazione russa negli ultimi diciotto mesi. Il silenzio della politica italiana è eloquente. Parte del governo e dell'opposizione gareggia sul sentiero della fedeltà atlantica che significa fare quello che conviene (adesso) all'America, in attesa che il Grande Paese cambi il regista ed allora tana liberi tutti. A Rimini, Chiamami Città, in attesa di esprimere il pensiero del Pd cittadino sulla guerra con i bagnini, si dedica al facile "Giambrunismo" usando l'ironia della Lia Celi. Non ricordo una attenzione simile per mogli e compagne di Gentiloni, Letta, Draghi e perfino Conte 1 e 2. Non c'è un altro Cagnoni.
massimo lugaresi
domenica 10 settembre 2023
L' Eterno Gioenzo
La sofferenza di Dagospia non affievolisce nemmeno con la comparsa delle solite tette&culi. Un incipit invitante il lettore guardone, a cui rivolge sempre gli stessi messaggi delle intelligences, ormai comuni a destra quanto a sinistra, intesa come Pd. Mentre il Giornale gareggia brillantemente con le ammiraglie occidentali della Flotta Elkann per l'aggiudicazione del Trofeo Amico di Biden. In questo momento lo vedo in vantaggio. A destra si sta formando una flotta da paura sotto la direzione dell'Ammiraglio Angelucci. Lacrime e piagnistei, anche riminesi, per una operazione mediatica che la sinistra non ha mai realizzato? Nove giornali sono ancora legati al Nazareno, due alla Schlein. Il Fatto di Travaglio spende elogi al ditino puntato. Operazione somigliante al tapis roulant, dal Metromare al Fellini. Due luoghi quasi deserti. Non riesco a capire la mossa, pur dotato di solida esperienza. Mancano alcuni tasselli, nascosti in queste operazioni da milioni che sembrano piovere come polpette avvelenate. Chi spinge per una soluzione più stupida del Trc che la dovrebbe coprire? Il tempo ed il voto porteranno la verità che diligentemente l'informazione riminese ha esaltato. Sono pronti a tutto. Dall'epoca grillina, prima fase, di Camporesi, la maggioranza non ha mai corso pericoli pur rinnovando la composizione. La fuga dei bagnini ed il nuovo regime di governo possono causare ripercussioni. Camporesi venne zittito violentemente, anche Lucio Paesani soffre un trattamento simile e deve emigrare. Gioenzo Renzi rimane il candidato per forza. Ci sono due variabili il cui peso è da esaminare. L'alluvione e la crisi turistica. Il centrodestra a Rimini non c'è. Al Palazzo i suggeritori (bravi) del Sindaco lo sanno, il Carlino anche.
massimo lugaresi
La Mutazione
I cosiddetti riformisti, termine molto più vago e fighetto del democristianesimo e socialismo alloggiati nel Pd, si allontanano dalla versione piddina a 3 cittadinanze. A destra il risucchio della Meloni è forte, al centro c'è perfino confusione nella scelta tra Calenda, Renzi e Tajani, che, senza mutare espressione, è convinto di essere un leader. Linkiesta sloggiata dalla spiaggia di Capalbio, "piange" la perdita della mozione più importante. Rimane quella radicale ed antagonista, un misto di miliardari annoiati e sardine alla bolognese. L'officiante sembra sia sempre Don Prodi. L'ultimo esodo è successo in Liguria, ormai bonificata dai pallidi resti della sinistra. La scelta dei 31 dirigenti in fuga è caduta su Calenda, per ragioni legate al vecchio potere. Nella nostra regione, non è ancora visibile nemmeno una "fughetta", in attesa di farsi un giretto sul tapis roulant del debito. Il Pd esprime ancora garanzia e sicurezza. I ristori dell'alluvione però passano da altre mani. Primo cambiamento. L'altro molto più importante dei numeri che rappresenta, sarà la rivoluzione demaniale. Un impatto nocivo per il potere consolidato e per il Carlino, finora hanno pescato a coccia. Today non è da meno.
PS Uscito (forzatamente) Camporesi, è finita l'opposizione. Non doveva nemmeno cominciare. Lucio Paesani corre lo stesso rischio, ma sembra consapevole.
massimo lugaresi
sabato 9 settembre 2023
Il Nemico Renzi
Boria e presunzione del Pd si misurano anche con il trattamento riservato a Renzi. Lo hanno insultato, denigrato e cacciato per errori commessi, non da solo, dopo avere portato ed infarcito, il Partito Democratico, alla soglia del 40%. Per la 3 cittadinanze avete inserito quella del 16, come salvifica. L'odio maggiore è naturalmente alimentato dal Fatto Quotidfiano, zeppo di haters. Dopo la Meloni e naturalmente Salvini, Matteo Renzi è il più insultato. Devono cancellare banchi, rotelle, redditi e superbonus. Un paniere da 200 miliardi consegnati al debito italiano. Il giornale difende anche la versione, a loro cara, del Pd antagonista. La Schlein però non mangia alla Caritas. Linkiesta dopo la solita preghiera e fake sulla guerra in Ucraina, inserisce un accorato appello per non dimenticare il figliol prodigo e lasciarlo preda delle tentazioni meloniane. Sarebbe la fine del Pd, consegnato all'irrilevanza elettorale, con l'abbandono immediato delle due ammiraglie informative. Elkann riuscirà ad arrivare nel sud e leggere Proust tranquillamente. Non dimentica il dovere, quotidiano, di definire il governo incapace di fornire una prospettiva seria come quelle di Gentiloni, Conte1, Conte 2 e Draghi.
massimo lugaresi
Missing
L'intelligence piddina, con il consenso delle correnti, ha deciso di "isolare" cautelativamente la Schlein, spuntando almeno il ditino. Ha già provocato danni che portano le previsioni elettorali favorevoli ai compagni a 5 stelle. Non scartando l'ipotesi, molto realistica, di una separazione concordata. Per resistere all'avanzata della destra ed alla certezza che la legislatura durerà i 5 anni, hanno poche armi, piuttosto spuntate. Dagospia e Linkiesta, su due versanti, completamente diversi, sono i soliti droni, usati quotidianamente. Tette&culi attirano l'interesse del lettore, poi artatamente vengono copiati articoli dalle ammiraglie piddine e spesso (molto) dal Fatto Quotidiano, portatore di querele. La Meloni viene attaccata usando il compagno, un giornalista del nemico. Anche lui per abuso di frasi ed espressioni 4 stagioni. Poteva dire quello che voleva, avrebbero girato lo stupro. Dagospia usa per gli avversari la meteo-politica dominante. Il caldo ed il freddo e soprattutto la pioggia sono terrorizzanti. Il modello è quello virale. Non ha portato molta fortuna al regime allora vigente. Però ha scardinato la sanità pubblica. Sulla Meloni "prevedono" tempesta perfetta. Il Decreto Caivano è una pezza ad un problema secolare. Chi lo ha mai affrontato? Ci sono funerali e stragi che lo ricordano. Dovrebbe essere tema unificante le forze politiche. La sinistra sola od in brutta compagnia ha padroneggiato quasi venti anni ed oggi si presenta chiedendo conto alla destra che cerca di governare, solo da un anno? La componente antagonista è rappresentata dai 5 stelle. Hanno avuto il loro momento per mostrare la distanza tra le parole (tante) e le scelte della piattaforma. Una fine più comica che tragica. Non significa permettere alla Meloni e fratellini di fare quello che vogliono (lo fanno) ma di avanzare proposte e possibilmente un progetto che non assomigli al tapis roulant riminese. Un fallimento coperto, da un altro sicuro? Non bastano quelli già fatti?
massimo lugaresi
venerdì 8 settembre 2023
Il Foglio
Capita, semel in anno, di apprezzare un articolo o commento giornalistico, fuori dagli schemi della palude addomesticata. La propaganda ha finora bloccato menti e intelligenze, tanto da auspicare quella artificiale. Il covid è stato il campo d'allenamento. Ci sono voluti mesi per uscire dallo scenario maledetto. Ogni tanto ci riprovano, ma è dura. Il migliore antagonista della giunta riminese, mi dicono sia un no-vax. Dice niente amico Paesani, sempre in prima pagina? L'articolo ha come spunto eloquente, la figura della Bianca Berlinguer. Per le antiche spartizioni ed indubbie qualità, è arrivata a Rai 3. Passati i classici 40 anni che in Italia servono per le stragi e la verità da confermare, si è liberata della Rai ed è emigrata, alla Messi, a Mediaset. Il botto d'ascolti l'ha incoronata subito. Mostrando quanto sia artificiale il muro della politica. Volto del mondo conservatore? Come lo è stato, anche violentemente, il Pci. La Rai Meloni, compie gli stessi errori di presunzione della leader, ancora in rodaggio. Gli eredi, pur lontani, del fascismo non possono avere una visione della Russia diversa da quella Sovietica. Al guinzaglio atlantico? Poi leggo i democristiani del Pd, ancora in maggioranza e capisco quasi tutto. Le sanzioni ci stanno bene, l'inflazione anche. Tanto abbiamo un debito permeabile. Hanno lasciato andare l'unica risorsa giornalistica da trattenere. Un regalo alla destra, incapace di rappresentarsi degnamente. La Marina Berlusconi ha stigmate e fiuto paterno. Il Foglio nell'apprezzabile articolo, va oltre, definendo la Bianca Berlinguer, una straordinaria giornalista "reazionaria" che va (?) alle Feste dell'Unità, correndo il rischio di incontrare la Elly. La firma rosa che cerca la destra? La necessità è impellente, il rimedio sembra drastico.
massimo lugaresi
Nanni Moretti
Ci sono difetti radical chic, più urticanti degli altri: il plurale maiestatis e la presunzione da migliorismo d'accatto. Criticano il governo che li ha destituiti democraticamente e la usano per avere una miserevole ragione. La Meloni viene descritta come una popolana (romana) che ha vinto la lotteria della politica. Il suo entourage di forte maggioranza, una massa d'incolti usciti troppo presto dai tanti ghetti italiani. L'uso della propaganda è tanto sfacciato da essere offensivo, senza usare l'inesistente alternativa delle proposte, lasciate sul ditino della Schlein. Sanno benissimo, di non avere una leader da contrapporre. Quella con 3 cittadinanze, che più atlantiche non si può, pensa di mostrarsi di sinistra frequentando sardine bolognesi e vestendo i panni (larghi) dell'antagonista sociale. Impossibile seguire la procedura, sanno anche loro, che le apparizioni dei precedenti premier, mai eletti, hanno portato alla cancellazione (anche) del Mito Draghi. Sono rimasti attaccati a Gentiloni che pur di rimanere al suo posto sono convinto farà di tutto e forse di più. L'attivismo della Meloni è esagerato. Sembra alle volte incontenibile. Le sue brevi apparizioni sono sempre condite da promesse non realizzabili in Italia. La cancellazione o il modesto contenimento delle potenti organizzazioni con qualche televisiva perquisizione è un dejà vù. Sono secolari appendici della nostra società. Non bastano misure più rigide quando ci vogliono dieci anni per un normale processo e le nostre carceri sono strapiene di "in attesa di giudizio". L'uso della migrazione come forma di solidarietà pelosa è un incentivo per alimentare la delinquenza. La cancellazione del Pd servirebbe per riportare la normalità politica, non solo a sinistra.
massimo lugaresi
giovedì 7 settembre 2023
Rane Fritte
Il Festival dell'Unità viene allestito in pochissime città. Una volta, solo a Rimini, erano una ventina, tutti vistosamente pieni. Oggi la coreografia è quella di un partito scomparso, ma vincolato dalla storia. Una della troppe contraddizioni del Partito democratico a 3 cittadinanze. Come può essere credibile il segretario nella versione della sardina antagonista? Il Foglio, non Domani, pubblica una ricostruzione attendibile. A Ravenna, terra ancora fortemente nelle mani dei compagni di Errani, il naturale festival vede la partecipazione a maniche larghe della Schlein che bacia le compagne. E' presente per la corrente Elly, la sardina capobranco, tale Mattia Sartori, uno dei primi interpreti del comunismo commestibile. Nella festa ravennate il piatto principale è rappresentato dalle rane fritte. Gustosissima prelibatezza, al punto di sospettare che la (poca) gente sia li solo per quello. I vecchi compagni, vedono il segretario e le 3 cittadinanze come fumo negli occhi. Al pari di Melucci con i bagnini in disaccordo e lui in fuga dalla sala dell'incontro. Il (leggero) risentimento nasce da quell'infelice episodio, che non ha però ostacolato l'ardente passione per i voti di maggioranza. Altra, piccola, quasi insignificante esibizione di un partito da cancellare. I vecchi compagni romagnoli considerano la Schlein nemica della cultura trasmessa, spesso imposta. Le ragioni sono talmente evidenti che la compagna Elly non avrebbe mai scalato la Sezione Gramsci. Digerite anche le rane fritte, non Calenda, definito troppo di destra, mentre i Gentiloni, per non scomodare Padre Prodi o Guerini, sono campioni della gauche. Vanno a lezione dai compagni spagnoli, ormai ultima spiaggia europea. La Elly non c'è, piccola fortuna, è a Parigi, ad insultare la cittadinanza italiana che vale molto poco. La divisione, netta, inconfondibile che aleggia sulla Festa è la guerra. Le rane sono difficili da digerire, Zelensky molto di più.
massimo lugaresi
Dolce Morte
La propaganda piddina è allo stremo, anche delle bugie. La scelta della Schlein ha dilaniato il partito, da sempre diviso, ma unito dal potere. Oggi, l'aspetto è più preoccupante. All'opposizione non hai le poltrone che silenziano i dissidi. Oltre tutto c'è sempre il tentativo grillino, in mancanza d'altro, di rubare qualche voto dissenziente.
Non servono nemmeno le (volutamente) errate previsioni elettorali, specialità ormai solo de La 7. Il governo non sta attraversando, come il resto del paese, un momento felice. La ostentata fede occidentale ed un appoggio smisurato alla vicenda bellica, ci ha regalato inflazione ed un aumento vertiginoso dei prezzi. La conformazione della nostra economia non sopporta questi sbalzi senza compensazioni. L'improvvisa crisi turistica è stata un altro regalo, solo per noi. Errore o boria della Meloni? Gli sbarchi invece fanno parte della messinscena piddina. Hanno foraggiato, incoraggiato l'industria della migrazione assistita. Ong che, su prenotaziuone, "salvano" vite umane. carichi costruiti artatamente, con donne incinte, bambini da custodire e tanti giovani che fuggono con cagnolini e smartphone eleganti. Migliaia di cooperative a terra che li aspettano, dividendoli accuratamente. La fiorente solidarietà con i nostri miliardi. Gli altri paesi europei sorridono, per fortuna l'Italia c'è. La Meloni era attesa al varco della prova di fedeltà atlantica. Pensate cosa avrebbero detto se si fosse rifiutata di regalare i magazzini delle nostre forse armate? Invece è successo che la corrente Schlein, si è proiettata nell'antagonismo pacifista, fratturando il partito del Nazareno. Eppure lanciano messaggi inquietanti per il governo. La lettura e lo sguardo su Dagospia lo confermano. Linkiesta rimane sotto l'ombrellone Nato. I tre partiti di governo, in attesa di Renzi, si "scanneranno" alle europee. A sinistra invece si spartiranno tranquillamente i resti. Una ulteriore batosta sarà la "dolce morte" del Pd. La fine di una illusione a maniche larghe.
massimo lugaresi
mercoledì 6 settembre 2023
Ecce Bomba
massimo lugaresi
Caccia Aperta
E' aperta (ufficialmente) nel Pd, la caccia alla segretaria. Le bugiarde previsioni elettorali non bastano più per rincuorare i cuoricini democratici. L'inconsistenza e le maniche larghe della Schlein sono diventate facili battute e nostalgia del passato. Il gruppo dirigente, da lei nominato, ha aggravato la situazione, costringendo qualche vecchio esponente del Pci a trasformarsi nel liberatore delle spiagge. Aspetto ridicolo e falsificante la storia riminese che ha visto (vede) l'accoppiata Pd&Bagnini aleggiare sull'arenile. L'attuale maggioranza e quelle precedenti, avevano lo stesso ombrellone. Il Pd è stato un fervido votante la Direttiva Bolkestein, perche lo vuole l'Europa. I cosiddetti Piani Spiaggia erano su dettatura ed attento controllo del lessico. Il Pd, uno e trino, è il fallimento di un ibrido composto da elementi contrastanti. La guerra su procura ha provocato l'ultimo scisma. La 3 cittadinanze nelle vesti armocromatiche della miliardaria antagonista, come ai tempi delle brigate, vuole fare credere ai cocali del Nazareno che lei rappresenta il pacifismo. Quale cittadinanza si è giocata? Le previsioni elettorali americane sono spietate. Trump, grazie alle foto segnaletiche ed ai 15 presunti reati, stravincerebbe, chiudendo subito il casus belli. L'America si ritira nei confini mai violati ed i nostri appecorati occidentali la prendono dove è giusto collocarla. Il gruppo dirigente del Pd è a traino dei 5 stelle, quelli dei redditi e ristori a colpi di debito pubblico. Il motivo, con le sanzioni, di una legge di bilancio insufficiente. La metamorfosi del Pd è incredibile con l'improvviva mutazione di pelle ed obiettivi. Un partito di governo, nato per il potere, si trasforma in un 2 Stelle a braccetto di Conte, trainato dal sindacalismo per anziani di Landini. Ancora il Carlino non ha "ufficializzato" la guerra delle correnti piddine. Sempre molto attento alle esigenze demaniali come a quelle fieristiche, orfane del grande Lorenzo. Non vedo come, con questo clima, si possa trovare la soluzione dell'Avvenire. Non quello di Nanni Moretti.
massimo lugaresi
Iscriviti a:
Post (Atom)