martedì 31 maggio 2016

Il Parroco di..Viserba

A Viserba esiste una Piazza, intitolata con un sussulto di fantasia romagnola a Pascoli. Secondo antica tradizione ospita la Chiesa principale. Al posto della "vecchia" è nata negli anni 70 una orrenda struttura nel suo dispendioso incedere verso il cielo. Questa però non è colpa di Gnassi. Uno sperpero di soldi in nome della fede, per esaudire le stesse necessità dell'altra più modesta e utile. Secondo il costume elettorale del gnassismo dilagante, la nostra Città e perfino qualche dimenticata periferia è stata assalita dall'orgasmo dei "cosiddetti" lavori pubblici in tempi sospetti. Le strade sono impercorribili. E' tutto un cantiere senza logica e programmazione. Cittadini votate in massa, magari i "Pizzolantini", così la finiamo subito. Pensate cosa può succedere se (per caso) andiamo a sballottarlo con Camporesi o..Pecci. Non so dove abbiano depositato i soldi per tutti questi interventi chirurgici da 5 giugno. Con i consiglieri che abbiamo possono fare tutto. I tre quarti non hanno capito nemmeno perchè erano li, gli altri sono andati con Gnassi. Il Parroco (anziano), ormai una consuetudine, dopo la "fortunata" riconversione della deserta fabbrica covignanese, ha "tuonato" contro i lavori nella Piazza Pascoli, fermi da tempo. Spinto da lodevole e condivisibile bergoglismo ha detto che i soldi (125 mila euro) potevano essere destinati ai bisognosi. Con una Notte Rosa in meno soddisfiamo qualche migliaio anche dei profughi per cooperative. Il coro dei commercianti frontisti è stato più fragoroso. Qualcuno ha perfino detto che i "turisti" non arrivano più a Viserba (a dire il vero nemmeno a Rimini) perchè non possono andare alla..Messa o alle piadine. L'articolo che ho letto sull'ineguagliabile Corriere del Pd è carino, dettato bene dal "nemico" del mio Morollino. La foto della sua Festa delle Acque segnala che i 30 piddini viserbesi sono in feroce lotta per lo scettro di "rappresentante". Non riesco a capire come mai il Delegato, credo ancora onorato dal comune, non risponda delle "sue" azioni. La Piazza andava rifatta, magari prima. Non dovete avere paura di perdere una battaglia a liste impari, gli amici ciellini distribuiscono i santini elettorali anche per voi, di fronte alle.. chiese. Fanno meno paura delle slot machines?

Chissà cosa avevo capito

In questi giorni leggendo qua e là relativamente al clima pre-elettorale, ed in particolare di chi nel prossimo futuro andrebbe “a bussare cassa” a chiunque sia il vincitore, millantando il proprio impegno civico, ed anche di chi si erge ORA a paladino della legalità, sempre per stemperare i toni e sorridere un po’, mi sovviene la barzelletta che vi andrò a raccontare. Un giorno una ragazza torna casa dopo anni di assenza. La famiglia festeggia, ma alla domanda del papà circa il lavoro della ragazza per mantenersi in questi anni, la risposta fu a dir poco disarmante: “la prostituta”. Alla risposta il padre esplose in un’ira furibonda. “La puttana ?” e giù schiaffi . “Sei la vergogna della famiglia. Fai schifo”. La ragazza coprendosi il volto con le braccia nel tentativo di evitare la rabbia del padre, provava a replicare con: “ma babbo, da dove credi tirassi fuori i soldi per pagarvi il mutuo di casa?”. Ed il padre ancora con: “sei la vergogna della famiglia. Fai schifo”. E la ragazza ancora: “ma babbo come credi abbia i soldi per pagarmi la macchina nuova?”. Ed il padre replicava con “sei una vergogna della famiglia”, ma in tono un po’ meno furente. E la povera ragazza: “ed i soldi per far studiare i miei fratellini, come credi li abbia rimediati?”. Ma al padre, però sempre meno convinto continuava con: “sei una vergogna…”. E la figlia: “e la pelliccia per la mamma, che in inverno aveva tanto freddo e mal di ossa, con cosa credi abbia comprata?”. Allorché il padre, con voce sempre più insicura ed impacciata: “…puttana! …puttana? …puttana? …MA CHISSA’ COSA AVEVO CAPITO IO ?!”. Se per caso nei personaggi del padre, della figlia e della famiglia, ci riconoscete qualcuno in particolare, il problema non sono le mie allusioni, che non ho fatto, ma i personaggi stessi che anche voi riconoscete in questa storiella.
Corrado

La Campagna Pubblicitaria

I programmi elettorali "Gnassiani" del 2011 e 2016 presentano molti tratti in comune, quasi ripetitivi. Un programma quello attuale, quasi copia e incolla del precedente. Se facciamo il netto a quegli interventi pianificati su Rimini da tempo e giunti a casuale inizio o compimento in questi ultimi anni, vediamo che non è stato fatto un granché. Se poi consideriamo l’aumento della pressione tributaria, il peggioramento dell’ordine pubblico, il degrado del Centro e tralasciando il resto, abbiamo concluso. Allora appare chiaro che viene chiesto un secondo mandato per fare ciò che non è stato capace di realizzare finora, un ritentare quindi come se scolasticamente si parlasse di una “riparazione a settembre” o una prova di appello. Per contro abbiamo assistito ad una continua e ininterrotta campagna politico – pubblicitaria fatta di slogan, plance multicolore, inaugurazioni, presenza e discorsi in ogni occasione utile; ben più massiccia e penetrante di quella mesta del “fatto tutto” cui solo di recente abbiamo assistito. Una campagna che ha convinto molti riminesi che quella era la realtà, allietata da stanche festicciole chiassose e ricche di stand gastronomici con il finale pirotecnico, e della attuale finale passerella dei vari personaggi governativi di spicco reclutati alla bisogna. Un merito però dobbiamo riconoscere al Sindaco: la grande proprietà di comunicazione per dimenticare spinose problematiche come, ad esempio, l’aeroporto di Rimini. 
S. De Vita 

lunedì 30 maggio 2016

La Grande Ammucchiata

Un'ora sola ti vorrei, non sarà un generoso secondo passaggio a Rimini di Salvini a vomitare di usare le ruspe contro i campi nomadi (nonché per fortuna anche idee più sensate su sicurezza, fisco etc.) annunciato per i prossimi giorni a cambiare un esito elettorale mai come in questa tornata per il mio sentire scontato con una netta vittoria e non di misura al primo turno del sindaco uscente all'insegna di una Grande Ammucchiata. Neppure Pini mi pare è venuto a Rimini a supportare la candidatura alla guida del centrodestra per me "suicidiaria" di un ex consigliere comunale della nostra, diciamo così, "sottoposta" amministrativamente già "borgo" riminese per secoli prima della scissione "Arzòn", Arcione, Riccione a testimonianza forse che qualcosa... "bolle in pentola" fra Marzio e l'Onorevole leghista. I passaggi dei Big nazionali contano! Lasciando stare S.S. Bergoglio e ovviamente il padreterno ci sta una persona soltanto sulla faccia della terra che potrebbe con la sua presenza a Rimini a favore del candidato di Centrodestra appoggiato anche dai resti di FI scuotere le anime, rimescolare le carte, guadagnarsi un servizio di tg e una prima pagina taglio basso, rimettere in discussione un Gnassi bis ed é Silvio Berlusconi andato puta caso proprio pochi giorni fa a fare gradito e importantissimo endorsement al candidato partenopeo. Verrà Renzi, é passato l'ex segretario Franceschini, sono venute la Boschi e la Lorenzin a Destra si sono visti soltanto Salvini e la... leggiadra Santanché. Quanto a big nazionali per le politiche se rammentate venne Grillo al quale non bastò piazza Cavour tanta fu la gente: il passaggio dei leader sposta voti; rammento molti anni fa ormai la delusione dei militanti quando Bossi dette buca ultimo minuto per esempio, Berlusconi mandò gli aerei spot se rammentate alla fine dei 90's e anche nel 2012 e venne mi pare una volta al meeting ma non lo ricordo comiziare sotto i portici dell'arengo. Certo sostiene che venisse da ragazzo a cantare e c'é una famosa per gli addetti foto che lo ritrae in Aeroporto assieme a Confalonieri "a Rimini per affari" anni 80's: mai ricordo sia stato qui per un comizio elettorale, cittá imprendibile e per questo sempre snobbata. L'uomo, che con gli occhiali scuri ricorda oggi sempre piú, anche per via del portafogli, Aristotile Onassis, ancorchè in rotta di collisione con la Lega ha ancora carisma e grande presa sulla masse, il centrodestra quanto meno per evitare un disonorevole sconfitta 5-0 dovrebbe fare carte false se anche vi é una piccolissima possibilità per portare a Rimini l'ormai ottuagenario magnate che alla sua bella età ancora fa vibrare le casalinghe, luccicare gli occhi a vecchi liberali, travasare la bile ai comunisti veri, e che è andato persino a supportare il candidato di Caserta che ha la metà degli abitanti di Rimini !
 Sarah Amati

Pari sono

Pecci e Gnassi per me pari sono. La Sara Visintin, sul Corriere di Gnassi, nelle vesti di ex assessore ma candidata dei "Dritti a Sinistra", ha lapidariamente liquidato il suo datore di lavoro e quello che non la assumerebbe mai. Tipico delle rappresentanze della sinistra da poltroncina uscire dalle giunte prima delle elezioni. Il loro spazio elettorale è talmente esiguo e inflazionato che occorre "smarcarsi". Il migliore procuratore di sindaci sul mercato appoggia People, lei deve fare tutto da sola. Devo dire onestamente che per quattro anni l'Ambiente di Rimini, non ha subito variazioni. Un buon risultato. A tutto pensa Hera, sempre attraverso regolari bandi. Ma questa è un'altra storia. Non riesco a capire però perchè nessuno dei 18 pretendenti sia in grado di formulare una semplicissima domanda: si possono assegnare lavori per 160 milioni senza un misero bando? Allora hanno ragione i bagnini di Pizzolante. Tralascio d'approfondire le "critiche" che la ex delegata ha rivolto al Sindaco. Il welfare (a sinistra) ha sempre un suo appeal. Ma la proposta più interessante è quella sui rifiuti. Dopo avere copiato (giustamente) il salario minimo pentastellato, indica la possibilità (fino alle elezioni) di una gestione in house della raccolta. Su quella poteva azzardare qualche cosa di più argomentato. Detta così va bene anche a Bertozzi. Casca però sul Piano Fogne. Afferma di essersi adoperata per la realizzazione. Non deve essere stato un lavoro particolarmente stressante: era tutto pronto. La Talpa compresa nelle bollette.

PS Mangianti era più furbo. 

Queste Elezioni

Sono una Giungla. Mi è capitato di leggere un articolo del signor Bruno Sacchini relativo un vademecum per le amministrative di Rimini. Ovviamente il signor Bruno solo in fondo proprio articolo manifesta la propria non imparzialità indicando chiaramente la propria soluzione ai problemi riminesi, ma non di questo vorrei scrivere, seppur io creda di non sbagliare nel ricordare chiari trascorsi politici o vicino alla politica stessa, il signor Sacchini. Con il signor Bruno condivido appieno che le liste civiche, civetta andrebbero evitate, se non come la peste, almeno come quelle cose che vogliono turlupinare la buona fede degli elettori. Ovviamente solo alla fine nel suo articolo, si comprende perché andrebbero evitate solo quelle in appoggio al signor Gnassi. Circa i piccolissimi partiti nazionali, penso che il comizio di uno di questi, tenutosi in Piazza Cavour, possa rassicurare il signor Sacchini; infatti oltre ai 3 o 4 candidati veri, vi erano DUE persone DUE come pubblico, e non mi pare di aver visto neppure i candidati riempilista. E neppure si sono viste le 350 persone chiama firmato affinché questa lista si presentasse alle elezioni. Purtroppo il signor Bruno, sorvola sui simboli di partito chiaramente, volutamente, scopiazzati male; simboli che se li guardi distrattamente, fanno pensare che il signor Grillo alla fine a qualcuno la certificazione l’abbia data. Concludo questa mia lettera non chiedendovi di votare Pecci, Gnassi o Camporesi, fate ciò che vi suggeriscono il cuore ed il cervello, ma visto che il signor Sacchini invita a votare per una coalizione che vorrebbe richiamare il “MoVimento 5 stelle”, vi invito ed invito quindi anche Sacchini a meditare su due aforismi dello scomparso signor Casaleggio ossia: “Una persona può credere alle parole. Ma crederà sempre agli esempi.” ed “Al minimo dubbio, nessun dubbio.”. Se siete persone che ragionano, sapete già chi tra i candidati alla carica di sindaco e di consigliere comunale, siano “esempi” fedeli delle “parole” che vanno predicando; sono altresì certo che al minimo dubbio, non avrete dubbi. Alla fine della favola, anche Mowgli, bambino senza esperienza, diffida sia di Shere Khan, ma pure dei tanti Kaa imbonitori.
Vittoria Vacca

domenica 29 maggio 2016

Pigi

"Pigi" Bersani, ai miei tempi, era considerato uno degli amministratori più lucidi del comunismo emiliano, sempre pochissimo romagnolo. Aveva le stigmate del perfetto comunicatore all'interno però di un partito protetto. La nostra regione era considerata all'avanguardia nella dotazione di servizi sociali ai cittadini. Non erano mica fila dritto e ciclabili elettorali. Oggi è quasi un terrorista costituzionale. Dalla nascita del Pd, a Rimini, abbiamo solo "maquillage", senza una struttura che faccia notizia, epoca e che riesca a (non) fallire. Gnassi ha la curatissima immagine speculare a quella di Mastro Renzi. Non è in grado, non lo è mai stato, di concedere novità rivoluzionarie ma piccoli pacchetti estetici per le allodole giornalistiche che si truccano contente. La sua forza, come quella renziana, è di avere "tutta" la stampa che razzola a favore. Sembra che anche i Presidenti dei Circoli Nautici debbano essere di suo..gradimento. Diventano dei civivo del mare. Il povero Pigi invece è caduto sul..M5S. Non era roba per lui. Nato e cresciuto bene (con la famiglia) all'interno del campo "protetto" del Pci, non è stato in grado di capire la "novità" politica che ha portato scompiglio. Ci hanno messo poco per le contromisure. La più efficace è stata la concessione dello stipendio intatto nel gruppo misto. Un piddino in lista mi ha chiesto una "previsione" sul 5 giugno riminese. Cinquecento raccoglitori di preferenze sono un esercito. Ho visto stimati professionisti "questuare" il loro nome come se la gara fosse quella della vita. La Lista determinante sarà quella di Pizzolante, il vero vincitore di questa tornata. I Gobbi's e Riccardo Fabbri hanno visto giusto. Sarà l'ago della bilancia, le altre comparse appartengono alla coreografia da Notte della Democrazia. Camporesi, conosciuto e candidato grazie alla antica militanza pentastellata, otterrà un risultato buono. La cancellazione del Movimento consegnato a Cardone, l'ufficiale confluenza di molti berlusconiani e soprattutto ciellini nel gnassismo da lungomare, permetterà di raccogliere il bottino dei..resti. Il fatto però che tarocchino, per qualche voto, l'attraente logo, la dice lunga. A Rimini e nel resto del paese è stata una fucina dell'impiego. Mai viste tante persone beneficiate senza meriti personali o professionali. All'amico Luigi, un pò irascibile, mi permetto di contestare il "bignami" programmatico che ha prodotto. Con quelle ricette anche Paolizzi andava poco lontano. Ma l'aveva capito. Sempre meglio degli altri che non hanno nemmeno presentato uno straccio di programma. Bastano i santini. Tanto decide Gnassi. Fino a sentenza.

PS La vera novità sarà l'urbanistica sabbiosa

sabato 28 maggio 2016

Il Punto di Pepp

Buongiorno a voi e ai lettori e buon fine settimana. Ebbene vorrei fare lapidariamente e per punti alcune osservazioni sulle consultazioni del corpo elettorale di domenica prossima che chiamerei se mi passate la civetteria "Impressioni di Maggio" rifacendomi passatemi la rapida digressione al titolo della grande, grandissima band italiana Premiata Foneria Marconi famosa in tutto il mondo. Vorrei preliminarmente sgombrare il campo dalla idea che queste elezioni possano riservare sorprese nel senso di cambio maggioranza: vincerà l'attuale coalizione con un margine che supererà già al primo turno il 55%, mia previsione con algoritmo mio che ovviamente non rivelo. Inoltre, questa proprio non è la volta buona per un salutare ricambio e per una galvanizzante alternanza: metà Destra vota il Centrosinistra, il Centrosinistra vota il Centrosinistra, tutte o quasi le associazioni dagli industriai alla setta-Ceis che ispirandosi alla pedagogia attiva della Zoebeli ha fatto una lista ad hoc che si chiama appunto "attiva" e che ne smaschera le intenzioni. Una lista per non spostare il Ceis, "cascasse il mondo".Il buon Camporesi sta purtroppo facendo una pessima campagna elettorale, non arriva al 10, mia previsione (7-8)% a star larghi se prese l'11 sotto le insegne di Grillo, in consiglio entrano lui e il suo vice, basta. Marzio ha portato la Santanchè ma Gnassi gli ha risposto con un pezzo da novanta mediatico come la Boschi e forse arriverà Renzi, spende poco in pubblicità (le liste Gnassi hanno invaso i media specie on line), Ha il peccato originale di non essere più giovane, è capace e intelligente, ma non ha carisma: una scelta votata alla sconfitta. Certo tutto è possibile, si spera sempre ma mai come questa volta i bookmaker pagano la vittoria di Gnassi al primo turno 10:1. Eppure egli non ha fatto NULLA DI BUONO. Dà l'idea di "fare" perchè "fa" dove si vede. Ha riempito la città di rotonde che costano un decimo dei viadotti o sottopassi per far andare tutti a manetta verso la ex fiera ove sta ultimando inspiegabili lavori milionari attorno all'area Bramante/Circonvallazione meridionale. Ha prolungato quella oscena ciclabile fino quasi al Borgo San Giuliano e non aggiungo altro. E' imputato per reati che sappiamo. Il lungomare è tale quale lo ha ricevuto dal grande, grandissimo dottor professor Ravaioli che un lavoro almeno l'aveva! Il "Consorzio del porto" pian piano è scemato. Valentini che doveva fare queste stupende torri è andato via con le pive nel sacco. La questura l'è 'ì lè. Il polo del benessere abortito. Non c'è stata manutenzione stradale, il traffico è un casino, Tanti morti, si ostina con la cultura, mantra nazionale per nascondere la situazione drammatica del nostro Paese che non si deve affatto purtroppo "sbloccare": semplicemente siamo così! Il sindaco poi contro la norma che lo vieta, continua a usare la macchina pubblica per scopi elettorali anche sotto elezioni enfatizza quello che fa e cela il vaso di pandora delle 1000 cose che vanno a ramengo a Rimini. Della sua amministrazione rimangono: la consegna a Hera delle fogne, le ciclabili, l'asfalto rosso, la diaspora di quei disgraziati degli ambulanti, La Rocca ancora lì dopo otto mesi solo per chiudere il parcheggio e favorire i centri commerciali. 
Amelio Vergoni detto "Pèpp"

DJ Set all'EX Mattatoio

Ma com'é venuto in mente a questi di "Matrioska" che tra l'altro non ho ancora capito cosa accidenti sia e perché questa associazione o quello che é sia coccolata da questa Amministrazione e goda di tanto favore ricevendo spazi pubblici, dicevo come 'azzo é venuto loro in mente di piazzarsi nell'ex Macello di via Dario Campana, che poi tutti quando era in funzione chiamavano "mattatotio"? Dico ma avete un'idea di che razza di posto sia un macello/mattatoio alla luce di una cultura di rispetto degli animali e di animalismo sempre più diffuso? Un male necessario sparare in testa ai vitelli per mangiarceli e macellarli ancora semi-vivi come accade nei mattatoi di tutto il mondo ma credo che quel luogo che questi artisti locali che ne abbiamo a centinaia ma pensate un po' che fortuna potessero risparmialo ed invece dichiarano che vogliono re-inventarlo: capito, non semplicemente reinventarlo (flessione del verbo comunissimo reinventare) ma re-inventarlo quindi una cosa tutta diversa (ma cosa avete capito?), vogliono "riempirlo di contenuti senza dimenticare la funzione originaria", ossia di scannarvi i vitelli appunto affermano "re-inventandola", dando spazio non a manufatturieri e che avete capito- o artigiani ma "manu-fatturieri" ebbene domando: come concretamente facciano essi a non dimenticare la funzione originaria del mattatoio ed invito comunque alla luce della nuova sensibilitá verso il mondo animale e il rispetto verso esso sopraddetto a dimenticarsela almeno!
A.Amati

CS Integrativo Marinai di Salvataggio

* Comunicazione Integrativa * 
 Oggi, Sabato 28 Maggio avrà inizio il Servizio di Salvamento sulle spiagge della provincia. L'Associazione Marinai di Salvataggio della Provincia di Rimini vuole augurare un'estate Sicura & Serena a tutti i bagnanti e Buon Lavoro a tutti i Marinai di Salvataggio in servizio.

venerdì 27 maggio 2016

CS Marinai di Salvataggio

"Augurio di una Sicura & Serena Estate" - Vademecum Bagnanti "per la Tua Sicurezza" 
I marinai di salvataggio della provincia di Rimini, alle porte della stagione estiva, vogliono augurare a cittadini, turisti e operatori del settore una Sicura & Serena Estate da trascorrere nella nostra amata Riviera. Prendendo atto dei tangibili risultati ottenuti nella prevenzione e negli interventi di salvaguardia della vita in mare, auspichiamo che la collaborazione e la sinergia operativa tra Associazione Marinai di Salvataggio, Capitaneria di Porto, 118, VVF continui a rivelarsi efficiente ed efficace. La professione del Salvataggio implica responsabilità, disciplina, preparazione e costante aggiornamento delle tecniche di intervento, recupero e rianimazione. L'amore per il mare e la salvaguardia della vita dei bagnanti caratterizzano da sempre il nostro servizio, il Salvamento. Questo fondamentale incarico viene quotidianamente svolto con passione da Noi professionisti, chiamati spesso ad intervenire in situazioni di tangibile pericolo, spesso in condizioni di mare mosso e forte vento. La costante dedizione per la propria professione e l’instancabile passione profusa in ogni singolo giorno di servizio fanno sì che ciascun marinaio di salvataggio abbia acquisito e vanti un insostituibile patrimonio costituito da esperienza e profonda conoscenza delle dinamiche della salvaguardia della vita in mare. Vademecum bagnanti "per la Tua Sicurezza": + Attieniti scrupolosamente alle indicazioni dei salvataggi + Mai lasciare incustoditi i minori + Mai nuotare da soli + Non fare il bagno in assenza del servizio di salvamento + Non allontanarti dalla riva + L'uso dei gonfiabili può rivelarsi pericoloso ** Fine Comunicato ** --------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------- "La Vostra Sicurezza, la Nostra Passione"​

La chimica contemporanea

Oggi, rientrando a Rimini sulla Via dell'Astronave Cagnoniana, mi sono distratto su di uno smartissimo tabellone luminoso. Sul display del dispositivo dedicato ad informare il cittadino circa le condizioni del traffico, era tutto un susseguirsi di messaggi equivoci. Per poco non tamponavo una signora alla guida di un "indispensabile" SUV! Neanche una indicazione di come raggiungere un parcheggio o del numero di posti lì disponibili. Il tabellone mi raccontava solo del futuro sradicamento dei semafori in Via Saffi. E vabbè. Se permettete, quando mi ritrovo nel traffico, sono sensibile alla situazione di quel preciso momento. Scampato il pericolo mi son detto: "Cribbio! E' vero! Ci sono le elezioni!" Ecco perché lunedì sera, al Porto di Rimini era tutta una sfilata di gente istrionicamente arredata; sulle prime ho pensato che fossero tutte comparse, assoldate per girare la parodia della scena iniziale de "La grande bellezza" (vi sarebbe piaciuto eh?). E invece c'era una sorta di rinfresco/apericena/battesimo/addio al nubilato. Ma ve lo ricordate l'humus di quello splendido film? Paro paro. Però il simbolo più carino di questa boccaccesca tornata elettorale, è la rassegna stampa del Comune. Sul servizio di informazione che ogni cittadino paga, "senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali." (Cfr. Art 3 della Costituzione italiana), sembra sia precipitato un bancale di Prozac. E' da ormai un paio di mesi che va tutto bene. Sono tutti felici. Magari è una botta di cul#, ma il fatto che delle 30 pagine selezionate qualche mese fa, adesso non se ne contano più di 7 o 8, mi fa pensare che di quei 30 articoli precedentemente selezionati, una ventina non fossero proprio "simpatici"? Nel qual caso sareste proprio "antipatici". 
 Montalbano
 P.S.: Scena tratta da "La grande bellezza" (2013; per la regia di Paolo Sorrentino) 
https://www.youtube.com/watch?v=cXTGIXR4TfY 

giovedì 26 maggio 2016

Sono un eroe

Che la prua di questo paese volgesse verso acque insidiose, lo si poteva capire da quando sul televideo nazionale si pubblicizzavano le prime suonerie per i cellulari, comodamente acquistabili telefonando ad un prefisso 144. Le rotaie di una economia basata sugli asset dell'ingegno truffaldino, erano già posate dai primissimi anni '90. L'apoteosi della vergogna la si è però raggiunta solo negli ultimi anni, trasformando i Bar nel piano ammezzato dello strozzinaggio. E non solo questi. Vi siete mai chiesti come sia possibile che delle numerose sale giochi del nostro litorale, non ne sia stata chiusa nemmeno una? Eppure, da una parte l'obsolescenza tecnologia nei confronti dei giochi on line e dall'altra la persistente crisi economica, avrebbero dovuto cantare il de profundis per tali attività. Ed invece no. E' bastato riempirle di video poker perché, anche se costantemente vuote ad uno sguardo discreto, riuscissero ad arginare ogni imprevisto (Cfr. "Imprevisti" del Monopoli). Con la collusione della politica, si è data la possibilità di ripulire le attività rendendole legali, con tanto di normativa in favore. Ma il cantastorie dell'Italia Cambia Verso, gliele ha suonate! Dovete sapere che le famose distanze minime dai luoghi sensibili (scuole, oratori e luoghi di socialità in generale) valgono soltanto per le nuove installazioni di videopoker; di fatto un condono tombale per tutto il pregresso. Ma il legislatore è stato ancora più subdolo perché non ha minimamente menzionato le sale scommesse. Quest'ultime hanno potuto continuare a moltiplicarsi, coperte dalla normativa nazionale. Proprio in questi giorni, sul Viale Rimembranze di Bellariva, sta aprendo la seconda sala scommesse. La prima ha aperto i battenti pochi mesi fa; è bastato aggiungere all'insegna di uno storico Bar/Pasticceria, il logo di una sala scommesse. Questo per rimarcare che il degrado non sono le persone, ma il contesto nel quale le si costringe a vivere. Al limite il degrado risiede nelle anime di chi, fiutando l'affare ha permesso l'apertura di una sala scommesse proprio dietro l'angolo di un palazzo abitato da una comunità cinese. Come abbiamo avuto modo di appurare sopra, del fatto che le due nobili attività siano a poche decine di metri da un complesso scolastico ed una chiesa, non interessa neanche alla legge. In questo cupo dipinto, ringrazio il Sindaco e la sua Amministrazione che a due settimane dalle elezioni, ci ha regalato un nuovo parcheggio sul terreno della SPA a cinque stelle ex Colonia Murri. Con l'indotto di queste nuove attrattive non avremmo davvero saputo più dove parcheggiare. 
Luigi delle Bicocche
P.S.: "Eroe" dall'album "Le dimensioni del mio caos"; 2008. 
Caparezza. https://www.youtube.com/watch?v=xXLXgGJ5mIg

CS Spazio Z Radio Talpa

Comunicato stampa. "Denny, Frank Zappa e la poesia" - Sabato 28 maggio ore 21 SPAZIO°Z di Radio Talpa Versetti e racconti di Enrico Denicolò - Letture dedicate al poeta dello Spazio Cosmico e del Velvet Fosforescente”. Letture di: Anna Nanni, Cristina Brolli, Emanuela Celli, Maurizio Castelvetro, Fabio Rossi. Sabato 28 maggio, alle 21, allo SPAZIO°Z di Radio Talpa - Via Del Prete, 7/A - Cattolica Entrata libera fino ad esaurimento posti - L'iniziativa sarà trasmessa in diretta radio su www.radiotalpa.it Da tanti anni, venticinque, trenta? Enrico Denicolò scrive i suoi racconti e le sue poesie, destinati ad una ristretta cerchia di estimatori. La produzione di Enrico procede lentissima, però va avanti arricchendosi. Ogni tanto capita di imbattersi in un suo nuovo libro. Non ci è però mai capitato di assistere ad una presentazione pubblica delle opere dello scrittore cattolichino. Maccome, tanta fatica per scrivere, editare, pubblicare e poi nemmeno un briciolo di promozione letteraria? Questo è al di fuori di ogni regola delle leggi dell’editoria. A questo punto, vista la ritrosia dello scrittore ad incontrare il pubblico, un gruppo di suoi lettori, ha deciso di organizzare la prima presentazione pubblica delle opere di Enrico Denicolò. Sabato 28 maggio, alle 21, allo SPAZIO°Z di Cattolica, ad alta voce, in pubblico, lettori ed amici leggeranno i racconti e le poesie tratti da “Le volpi con la coda bruciata gridano di dolore”, “Nel velvet fosforescente” e da alcune raccolte oramai introvabili di poesie. E’ consigliata la partecipazione a chi: ha avuto almeno una volta il cuore spezzato; crede di aver visto mostri spaziali dentro il Conca; ha bevuto un tè freddo in un baretto deserto sulla spiaggia; ascolta i dischi di Frank Zappa; con le ragazze “belline” è troppo indeciso. E’ sconsigliata la partecipazione a chi: non ha mai letto Charles Bukowski; non sa cosa sia “Camarillo Brillo”; si alza alle sei del mattino; non mangia la pizza; crede che se c’è scritto trombe, si legga trombe...

mercoledì 25 maggio 2016

Autovelox

Purtroppo non possiedo il dono dell’eloquenza ironica che possiedono alcune persone quando scrivono per il pubblico, per cui rischierò forse di essere troppo diretto e perciò chiedo scusa fin da ora. Leggendo circa gli autovelox posizionati ultimamente dalla amministrazione comunale riminese, saltano agli occhi commenti che a volte definirei completamente scollegati dalla realtà. Percorrere in tre o quattro minuti la strada che va da via Settembrini, di fronte all’ospedale, a via Euterpe, di fronte il “Garden”, alle ore 8 del mattino, di un giorno feriale, con le vie Fada, Giuliani e C.A. dalla Chiesa ancora ipertrafficate per i mezzi che trasportano soprattutto gli studenti a scuola, ma anche chi ancora si sta recando al lavoro, a me suggerisce che se non si è mantenuta una velocità oltre il limite consentito, perlomeno la si può ritenere incongrua. Può capitare di oltrepassare i limiti di velocità, non stiamo a fare i santi che qui non ce ne sono, ma se in pochi giorni si prendono 20 multe per lo stesso motivo e sempre nello stesso luogo, io più che lamentarmi su un mass media o su un social network, mi farei un esame di coscienza. Sarà per la mia formazione professionale che mi ha portato per tanti anni a lavorare in un paio di reparti ospedalieri di traumatologia, ma io al posizionamento di questi autovelox sono molto favorevole ed inviterei a posizionarne altri in vie tristemente note per incidenti mortali, o fortunatamente ancora immuni da tali eventi, ma appunto solo per fortuna. Chi sostiene che tali “aggeggi” siano solo strumenti per far cassa, lo inviterei a farsi un giro per qualche ora nel locale pronto soccorso, nei reparti di ortopedia traumatologia e nell’obitorio; SI anche qui, perché le corse o le velocità incongrue allo stato delle strade, quando si concludono con incidenti gravi, questi non sono dei film al termine di cui l’attore con le gambe rotte o amputate, o peggio morto, si rialza pronto per sgambettare in un altro film. Quando un incidente si conclude con esiti gravi o tragici, solitamente non rovina solo una vita, ma quelle anche dei superstiti e di chi ha causato il danno, a meno che questi non sia privo di coscienza. Fosse per me, ai ragazzini di terza media farei vivere l’esperienza di una gita di istruzione a Montecatone, vicino Imola, per vedere come è la vita con lesioni gravi; questa esperienza la farei rivivere tra la terza e quarta superiore, prima di prendere la patente. Concludo con l’invito al sindaco Gnassi o a chiunque lo sostituirà, a prendere in considerazione il posizionamento di analoghe strutture in altri punti pericolosi per la velocità, oltre ad iniziare a far rispettare il divieto di sosta in prossimità di incrocio, come prevede il codice la strada. Cordiali saluti
 Corrado
 PS nelle rotatorie, purtroppo gli incidenti accadono ugualmente, soprattutto perché NOI automobilisti spesso le percorriamo “a pene di segugio”, ma a differenza degli incroci con semaforo, oltre ad avere un traffico più fluido, è molto più difficile “fare il morto”; per cui seppur in qualche caso forse si potevano costruire meglio, ecco perché non ironizzerei tanto sul “fila dritto”.

Mamma Mia

Mamma mia come s'è invecchiato Paolo Maggioli! Vabbe', comunque volevo dire "panta rei" a parte il povero Maggioli, NON l'ha presa bene Mara Marani, la "bersagliera" ex preside pensionato scesa nell'agone politico. Non l'ha digerita di non essere stata chiamata alla corte, sissignori al-la cor-te!, alla corte di Unindustria Rimini a farsi fare i raggi x dai miliardari locali assieme al trio che suppongo a questo punto arrivato assieme con macchinata unica a spiegare come la vedono la rimini III millennio, marina etc. Ebbene io trovo svilente questa cosa al contrario della Marani. In quanto se vuoi come associazione incontrare i candidati a sindaco lo fai uno ad uno, o forse loro fra una partita a golf e una capatina alle Cayman non hanno tempo? Ma così, sentirne tre assieme sa tanto di esame, o no!? Quindi fossi stato io non ci sarei andato, "convocato" nel mucchio, ok!? Inoltre, loro hanno preso i 3 che hanno una chance lasciando fuori tutti quelli che prenderanno l'1, il 2, il 5% a esagerare, che quindi non considerano degni di essere ascoltati. Questo è un atteggiamento pragmatico: non hai possibilità, non mi interessi. Chiedo infine se saranno convocati anche dalle altre associazioni: i commercianti, gli ambulanti, gli artigiani etc., e se queste esprimono un voto unico come si suppone faccia Unindustria Rimini, e non: una testa, un'idea, un voto.
 P. de Vergòn

Una carneficina

Nessuno o quasi dà precedenza sulle strisce pedonali a Rimini in particolare é mattanza continua se ne legge sempre piú spesso poi vanno a morire a Cesena e non entrano nelle statistiche e l'assessore che dio lo perdoni continua a dire incidenti in calo; i vigili invece di occuparsi di 1) microspaccio, 2) gare di Tiro a segno, 3) Vucumprá dovrebbero far rispettare almeno i limiti ed evitare questi morti ammazzati sulle strisce: un'infamia! Poi c'é sempre la scusa "si è buttato all'ultimo momento", nessuno si suicida sulle strisce! I vigili devono fare i vigili altrimenti chi li fa? Vucumprá spettano in primis alla Gdf, poi alla Capitaneria, in subordine alla PM. Sequestri 3 portafogli fintogucci e a 100 mt ti muore un pedone/ciclista investito come accaduto a 2 turiste russe centrate e ammazzate meno di 2 anni fa sul lungomare. Il "filadritto" ha aggravato la situazione: di notte la cittá é un Circuito come promesso "dalla fiera a Miramare" per l'assenza di semafori utili di giorno ma pericolosissima ore morte e notturne, bene seppelliremo i nostri morti.
 S.Amati

martedì 24 maggio 2016

Una Poltrona X Tre

I giornali locali, squisitamente gnassiani, non potranno mai dirlo, ma spenderemo duecentomila euro al netto del ballottaggio, per una gara elettorale falsata dall'inizio. La Costituzione, dopo avere sopportato l'intervento della Coppia per il Si, permette che vi siano forze di maggioranza e perfino d'opposizione. L'invenzione dei 40...di Verdini regalati dal Cavaliere in cambio delle frequenze e di una amnistia ad personam, è stata la mossa che ha permesso la nascita del Renzismo per la Nazione. Ha dato il via al rimescolamento politico. Non saremo più capitale turistica ma sul "tarocco" la sappiamo lunga. Chiedo però un favore (giornalistico) impossibile: non iniziamo con la solita finta guerra all'abusivismo. Tutti sappiamo dove parte e come si alimenta, è la parte integrante della strategia nella Città di Mezzo. L'ho presa larga per arrivare alla Murri formato Allegrini. Il consigliere comunale in scadenza, è un piddino di zona colonia. Fiero concorrente di Bertino Astolfi, ha imparato dal maestro di moscone come si fa per essere ricandidati. Ringraziando Gnassi per la deroga, ha proposto (ancora) un parcheggio nel prestigioso "Volano" di Bellariva. Naturalmente come per tutte le Grandi Opere ha dovuto chiedere il permesso, non al sindaco uscente e (per poco) rientrante, ma al..curatore fallimentare. Sono diventati i responsabili di "tutte" le nostre megastrutture ferme ma senza indagini. Presto se ne aggiungerà un'altra. L'ammiraglia informativa questa mattina ha sfornato un'intera pagina dedicata al Miracolo di Bellariva. Centosessanta posti auto ricavati nell'area, fronte mare, destinata a Parco. L'unico progetto arrivato in..porto. Dopo oltre 40 anni di discussioni e polemiche, inframezzate dai normali fallimenti, siamo a questo meraviglioso risultato. Invece del manifesto della vergogna amministrativa e politica, avete confezionato una marketta elettorale? Dimenticavo: gli industriali, orfani dei mattonari, hanno invitato solo Pecci, Camporesi e, per ringraziarlo del Fila Dritto, anche il "precario" Gnassi. Hanno capito che il resto è panazzola di contorno. Sembra che "due" si siano messi d'accordo in caso di ballottaggio. Però c'è sempre il voto per corrispondenza giornalistica che salverà (per poco) Gnassi. 

PS Il parcheggio c'era già. Venne chiuso, otto anni fa, per l'ennesimo "inizio lavori". Il consigliere ricandidato con deroga, dovrebbe corrispondere alla fisionomia del richiedente, con altri, di un Museo nella Colonia. In attesa però ha votato, diligentemente, una Variante (N° 83) per costruire nel terreno dell'ex lavaggio (solo) 400 appartamenti. Con 3 euro al giorno oggi potete ammirare la Colonia, dalla vostra macchina.

Game Over

Nelle ormai lontane memorie di quel tempo, l’approssimarsi della fine dell’anno scolastico generava inquietudine in chi durante l’anno non aveva correttamente eseguito quanto dovuto. Ed ecco che c’era chi tentava di recuperare in fretta e furia, il famoso “galoppo del somaro”, provando a dimostrare ai docenti improbabili preparazioni; ma l’inutile tentativo, terminava sempre con sonore bocciature. Taluni malcapitati poi, i più abbienti, si avventuravano nella formula dei “più anni in uno” per rimettersi in pari con i corsi. Questo ricordo è tornato alla mente considerando l’ordine pubblico riminese, perché siamo nella medesima situazione. Dopo cinque anni di pressoché dormiente inerzia oggi, a fine mandato e alla vigilia di nuove elezioni, l’Amministrazione comunale in carica tenta di recuperare il tempo perduto. Perseguiti duramente i mettitori di piedi sulle panchine, ora è il turno della Murri con lo sgombero degli occupanti abusivi. Si la Murri, la vergogna riminese che fa bella mostra di sé da tempo immemore, popolata da abusivi di cui si conosce la presenza da altrettanto tempo immemore. Grande clamore anche stavolta, ma qualcuno direbbe: Ti piace vincere facile! E poco importa se nel territorio invece continuano quotidiani atti di microcriminalità diffusi ed assortiti. Questi due fatti narrati hanno molti aspetti in comune ma, probabilmente, un diverso finale. Nel caso scolastico i professori non si facevano illudere da quegli espedienti; nel secondo caso molti riminesi sì. Vorrei tanto essere smentito dai fatti. 
S. De Vita

CS Una Mano X Santarcangelo

Cosa dire di questo POC….a costo di sembrare un disco incantato che ripete le stesse cose, questo POC conferma le nostre convinzioni. Possiamo parlare quanto vogliamo di riqualificazione ecc.ecc. Finché si dà la possibilità di realizzare così tanto “nuovo”, anche se a partire da premesse condivisibili, non sarà mai economicamente conveniente riqualificare pienamente l’esistente. E con uno strumento come il PSC attuale, che consente espansioni generalizzate nelle zone più svariate, l’amministrazione non ha veri strumenti per opporsi alle richieste, legittime e legittimate degli strumenti urbanistici, dei privati; ma anzi, il POC risulta scritto dalle istanze dei privati, che vengono accettate senza verificarne la coerenza con una strategia complessiva che non esiste, dato che il PSC è un PRG camuffato. E così andiamo avanti con espansioni, ad esempio commerciale, e non sappiamo se fra qualche decennio anche alcune di queste si trasformeranno in luoghi vuoti, come molti edifici esistenti nelle aree artigianali e commerciali attuali; e intanto il suolo sarà stato consumato. In alcuni casi questo è estremamente evidente, come nel caso dell’area antistante il centro Teorema, dove dovremmo gioire del fatto che vengono ridimensionate le possibilità previgenti; ma non potete chiederci di dimenticare che quelle previsioni erano sbagliate, e dovremmo rallegrarci del fatto che il risultato sarà un po’ meno peggio di quanto poteva essere. Oltretutto questo POC non chiede nulla in termini di qualità architettonica, ci sono prescrizioni di indici e superfici, ma non obblighi di qualità architettonica, ad esempio attraverso concorsi di idee o requisiti progettuali. Il lavoro di coordinamento dei tecnici incaricati si è limitato a mettere insieme in modo organico le proposte arrivate, inserendo elementi come piste ciclabili ecc. ma non vediamo una guida organica ai progetti da realizzare. L’idea di riqualificazione che emerge da questo POC ci sembra coincidere con la scelta del numero e dimensione di interventi necessari per consentire gli interventi pubblici previsti da questa amministrazione. Purtroppo però le lacune del PSC si riflettano nel POC è evidente in alcuni interventi, pendiamo ad esempio uno dei più innocui, quello all’oleificio Brasini, dove per consentire una riqualificazione, giusta, si deve concedere una realizzazione residenziale in area fluviale; cosa se che si sarebbe potuta evitare se, come più volte da noi proposto, nel PSC fossero state previste delle aree in cui trasferire diritti edificatori da concedere a chi riqualifica, cosa che avrebbe consentito, interventi molto diversi da quelli che vediamo nel POC; ad esempio, sarebbe forse stato possibile ridurre l’altezza dell’edificio Gallavotti, concedendo una compensazione altrove? . Un altro esempio lampante di questo permanere dei vizi ed errori di fondo della vecchia pianificazione è l’espansione residenziale in zone in cui non se ne sente la necessità o con destinazione incongrua rispetto a questa destinazione d’uso; parliamo di casale San Vito, in un’area destinata al produttivo, dove infatti già con questo Poc si attuano ampliamenti di attività produttive; espansione residenziale di cui vorremmo che un tecnico ci spiegasse, in quale visione strategica si inserisce? Per parlare semplice, quella porzione di residenziale, a nostro avviso comunque sbagliata, doveva servire a trasferire la volumetria degli edifici residenziali che dovevano essere sostituiti dal produttivo, cioè che le case che si trovano in mezzo all’area del Triangolone; oggi invece siamo la possibilità di utilizzare quei volumi ad un solo soggetto, così se un giorno dovesse partire davvero il Triangolone…quei volumi non sapremo più dove metterli, primo caso di trasferimento anticipato di diritti edificatori. In pratica ce li giochiamo per allargare un po’ la strada. Per entrare nel merito, questo POC prevede un incremento di residenziale e soprattutto commerciale. Sul commerciale abbiamo moltissimi dubbi. Per cominciare, nel valutare la necessità di nuove edificazioni, si è tenuto conto di quanti edifici in disuso esistono? Perché a noi sembra che ce ne siano abbastanza. Inoltre, uno dei vanti di questo paese, di cui non smettiamo mai di riempirci la bocca è il cosiddetto “centro commerciale naturale”; ora vengono previsti almeno due insediamenti di una certa dimensione, destinati al commercio al dettaglio, alle due “porte” del paese, area Paglierani e area Adriauto; quali saranno gli effetti di queste nuove aperture sulle nostre care botteghe? Il nostro comune è accerchiato da centri commerciali poco distanti già esistenti, in più, grazie all’amministrazione del comune di Bellaria, è prevista la realizzazione di un mega outlet a Bordonchio, ovvero dietro l’angolo, di cui forse ancora non abbiamo ben valutato l’impatto anche sulle nostre attività locali; insomma noi la coerenza fra queste previsioni ed il modello di sviluppo che a parole questa amministrazione persegue non ci è chiaro. Residenziale: non servono esperti per sapere che a Santarcangelo le case sono mediamente care, sia da acquistare che in affitto, per cui in teoria l’enfasi sulla edilizia residenziale convenzionata (ERS) è condivisibile; il dimensionamento però non ci convince per niente; di fatto si prevedono circa 400 unità residenziali aggiuntive senza nessuna mappatura degli appartamenti sfitti esistenti; da noi chiesta più volte, ma senza alcuna risposta; sarebbe bastato un ordine di grandezza (ad esempio incrociando i dati imu 2° casa a tasi); invece ci affidiamo ad una strana deduzione che porta a stimare circa 800 famiglie in coabitazione “forzata”. Alla fine della fiera ci troviamo con circa 400 appartamenti da costruire. Con un accesso gli atti abbiamo chiesto un po’ di dati; ebbene gli uffici ci hanno risposto che a Santarcangelo ci sono 10.488 unità abitative e 8.777 famiglie residenti, quindi con un “eccesso” di circa 1.711 unità; le utenze domestiche TARI, pagate anche dai domiciliati non residenti sono 8.674 le utenze ENEL non domestiche sono 1.100, cui sommare quelle di altri gestori; ci sembra che tutti questi dati siano abbastanza congruenti, e secondo noi un dato fra le 1000 e le 1500 unità non utilizzate non è scientifico ma probabile; a voler considerare tutte le particolarità possibili, quanto lo vogliamo ridurre, della metà? Di un terzo? Se fosse un terzo, sarebbero comunque almeno 500 case vuote esistenti; non lo sapremo mai, perché un censimento non è stato fatto, forse non è una priorità. Ma secondo noi prima di consentire nuovi utilizzi del territorio dovremmo conoscere meglio l’esistente e usare tutti i mezzi a disposizione dell’Amministrazione perché il patrimonio esistente sia utilizzato. Secondo aspetto, se queste nuove case fossero sicuramente destinati a famiglie santarcangiolesi esistenti, cioè senza incremento di popolazione, avremmo solo il problema dell’utilizzo del territorio; ma siccome non possiamo porre vincoli in tal senso. È molto probabile che parte delle nuove costruzioni si traduca in nuovi trasferimenti, quindi nuove famiglie, nuove macchine, nuovi studenti, nuovi anziani e nuovi bambini, e allora la domanda è: me dove sono i servizi per questi nuovi abitanti? Perché il POC prevede l’ampliamento della scuola media (per le esigenze attuali) ma non, e questo ci stupisce, la nuova scuola elementare, che fra tutti è probabilmente l’edificio più inidoneo alla sua funzione, non ci sono nuovi asili, non c’è un adeguato dimensionamento dei servizi. FRAZIONI Sulle frazioni, la relazione parla di “studio per la riqualificazione delle frazioni, per valorizzare ogni singola identità e per migliorare la funzionalità dei servizi e delle dotazioni dell’ambito rurale. “ E ALLORA SAN VITO? A cosa serve l’espansione prevista? Per avere un centro civico si aggiunge residenziale in una frazione già troppo popolata per la viabilità che ha, oltretutto di difficile gestione dato che il territorio è diviso fra 3 comuni, nessuno dei quali può intervenire per risolvere interamente i problemi. BUZZI UNICEM Leggiamo dalla relazione “Il progetto di riconversione del complesso Buzzi Unicem costituisce una straordinaria opportunità per il nostro territorio. Il riuso di strutture industriali di grande suggestione va unito ad un nuovo progetto funzionale che deve costituire un elemento di forte attrazione nel percorso della Valmarecchia.” Esaminando i documenti relativi a quest’area non possiamo non notare come nelle altre schede per la riconversione (Adriauto, Pagliarani, Brasini ecc) è sempre previsto un contributo economico, mentre per la Buzzi/Unicem non è previsto niente. L'unico “onere” è "la cessione gratuita dell'area indicata nel masterplan, pulita e bonificata, compreso le strutture esistenti che devono essere cedute in sicurezza, da destinare a Polo culturale ricreativo"; questo significa che la proprietà della Buzzi non realizza alcuna delle opere pubbliche (vedi il centro di quartiere) che dovrebbero essere collocate negli edifici ceduti. Dovendo essere queste opere realizzate con finanziamenti pubblici è molto probabile che saranno realizzate in un orizzonte temporale molto molto lontano. Come già evidenziato nella nostra proposta al forum, la riqualificazione è tutta interna all'area industriale e lascia inalterati, se non addirittura li aggrava, i problemi cronici della frazione di San Michele (viabilità, qualità del tessuto urbano, dotazioni territoriali): è un'area a sè stante con funzioni di scala territoriale che non dialoga con il resto dell'abitato ma solo (forse) con l'asta fluviale di cui vorrebbe costituire una porta d'accesso Di fronte a queste due obiezioni, risulta quasi marginale notare che nella scheda è stata inserita un'area agricola (quella indicata con la lettera D) che non era prevista nella scheda del PSC, cosa per noi abbastanza grave, ma quel che è più grave è che questo progetto smentisce (soprattutto il punto 1) tutti i "buoni propositi" dell'amministrazione comunale e rivelano l'operazione per quello che è: la valorizzazione a costo zero di un'area industriale che altrimenti sarebbe stata solo un costo per la proprietà! Oltretutto, sempre nella relazione al punto 5 L’AMBIENTE E IL PAESAGGIO, si legge: “Gli assi fluviali dell’Uso e del Marecchia costituiscono le maggiori emergenze ambientali e paesaggistiche del territorio. Per questo vanno privilegiati tutti gli interventi, anche minori, di riqualificazione ambientale e di fruizione turistica e del tempo libero, che interessano queste aree. Il POC individua le modalità del ripristino ambientale delle cave esaurite, per esempio ex cave Globo e aree Scrigno, e il recupero a livello ambientale e di fruizione dei laghi Azzurro e Santarini. Inoltre si dovrà avviare la progettazione per il riuso, come percorso pedonale e ciclabile, della ex ferrovia Santarcangelo-Urbino” Nella tavola buzzi compare chiaramente la strada di gronda, che tra l’altro è funzionale proprio allo sviluppo produttivo di quell’area? Come si concilia con il riuso della ex ferrovia Santarcangelo Urbino e la visione turistico-ambientale prevista? Lasciamo per ultimo un altro esempio della mancanza di progettazione strategica che sottende questo POC, ovvero l’ AREA EX CORDERIA, un’area molto vasta che va a completare l’urbano; qui la riqualificazione non c’entra nulla ed è una espansione pura e semplice che non riflette alcuna idea di città. Però è un’area molto vasta, una delle poche ancora libere a ridosso del centro urbano e sarebbe stato il caso, volendo proprio utiizzarla, di non lasciarne uso e destinazione ad una proposta dei privati, anche un po’ disarticolata; se proprio si deve intervenire, si doveva prevedere concorso di idee per la progettazione invece di procedere con una logica prettamente quantitativa, che dispone un po’ di commerciale qui, un po’ di commerciale là, un po’ di residenziale in un altro angolo e il verde dove resta vuoto. Qui non c’è, come nel caso della Buzzi Unicem, un esistente su cui intervenire, che vincola le possibilità; qui basterebbe progettare bene, immaginare una funzione per la città, invece ci si imita a posizionare cose d

lunedì 23 maggio 2016

Un Insulto

" C'e' un insulto a cui debbo dire, rispondere. Viene dal petto: "Quel nome scritto sul carro degli uragani", quel concetto che sta all'origine di ogni liberta'. E siccome ha persuaso tutta la mia esistenza firmero' queste parole con nome e cognome, come faccio ogni bellissimo giorno della mia vita. Senza paura, la liberta' non ne accetta, ne' considera poi piu' di tanto minacce o conseguenze. In uno scenario ideale per qualunque politico. Senza opposizione "qualificata", impostata, istituzionale, a seguito del suicidio movimentista, il PD avrebbe potuto decidere in pieno rigor mortis altrui, in assoluto vigore proprio come, cosa e con chi crescere il futuro dei nostri figli. Ebbene ha deciso di farsi infiltrare da destra! Una decisione forte, incontrovertibile, concreta che io definisco: "effetto Riccione". Ha deciso che val ben di piu' un Pizzolante che tutto quanto fatto insieme, difficilmente forse, non senza atriti, ma insieme, sebbene arretrati fin all'ultimo di noi, fino a consentire di essere strumentalizzati anche nell'abuso dei risultati referendari sui beni comuni. L'ultimo dei Mohicani sarebbe stato lo pseudonimo che avrei voluto scegliere, ma non sono avvezzo a fare troppe finte quando parlo. Anche perche' so bene di avere perduto e anche di brutto. Si puo' perdere di senso e di passione, ma non si puo' perdere di dignita'! Questo mi e' difficile accettarlo. Non l'ho perduta esercitando un ruolo istituzionale, non la perdero' ora guardandovi con occhi da ignavo. Si puo' perdere tutto nella vita, e io per fortuna allo specchio mi vedo senza giochi di presunzioni o magie dovute a chimiche modaiole, un leone, non si puo' perdere pero' il senso, e ripeto, si permetta, la dignita'. Signori miei (citazione dotta) un pensiero individuale e' tanto, anche se non diventa collettivo, un pensiero individuale puo' essere sconfitto in quanto non collettivo, ma di una cosa sono sicuro chi ha le scarpe per farlo camminare, potra' perdere tutto, salvo una cosa. Quei granelli di sabbia o quel sasso che ti entra e scende fino alle suola e ti ricorda di "quello strano amore" che non ti puo' permettere di camminare con ipoteche si' grosse. Non c'e' fede, fedelta' e amicizia in politica, ne' tanto meno etica forse, ma credo rimanga almeno la smania. La smania di scegliere da che parte stare. Ecco la mia parte sara' sempre quella che pugna per la "liberta' e la giustizia sociale". E sottolineo prima la liberta' poi la giustizia. Tutto il poco che rimane che non siano quattrini smazzateli voi con i vostri giochini da politici di grido".
 Roberto Urbinati 

CS Associazione Marinai di Salvataggio

Comunicato Stampa 05/2016 - "Potenziali Pericoli della Balneazione" 
Confidando che la stampa, adempiendo al proprio compito di informazione e funzione sociale, possa contribuire a creare una cultura della sicurezza in mare ed allertare i turisti dei potenziali pericoli della balneazione. 
Comunicato Stampa 05/2016
L'Associazione Marinai di Salvataggio della Provincia di Rimini, caposaldo della professionalità e dell'inestimabile esperienza complessiva dei marinai di salvataggio nonché punto di riferimento imprescindibile per ogni tematica inerente alla salvaguardia della vita in mare, in riferimento ai recenti fatti di cronaca e con particolare riguardo al soccorso avvenuto in data 20 Maggio presso la zona 99 di Riccione dove alcuni turisti in pericolo sono stati fortunatamente & fortuitamente soccorsi da passanti, intende portare all'attenzione degli organi competenti, ma soprattutto dei cittadini e dei turisti che intendono farsi un bagno, che il servizio di salvamento nella nostra provincia sarà attivo solamente da Sabato 28 Maggio. Ciò che è accaduto a Riccione in assenza del servizio di salvamento è da ritenersi, pur nella sua potenziale fatalità, un evento fortunato: chi si occupa di sicurezza cerca però di ridurre le variabili fortuite ed il fatto recentemente successo suggerisce come occorra programmare una risposta efficace in termini di sicurezza con addetti al salvamento esperti e mezzi adeguati. L'Associazione elabora e pubblica con cadenza annuale il Report della casistica degli interventi e dei soccorsi registrati, pubblicazione unica nel panorama nazionale che viene supportata da un'analisi accurata dei pericoli del mare ed integrata con proposte e suggerimenti; gli uffici demaniali di tutti i Comuni della costa della provincia riminese, titolari territorialmente competenti e responsabili amministrativi dell'individuazione del periodo minimo di attivazione del servizio di salvamento, anche quest'anno hanno puntualmente ricevuto via PEC le nostre considerazioni sulle criticità riscontrate durante l'elaborazione del "Report Casistica 2015" che verrà pubblicato integralmente a breve. Proposte e suggerimenti che sono stati accolti con giudizio favorevole da parte dei comandi delle capitanerie di porto di Rimini e Ravenna, dimostratasi ricettivi e particolarmente attenti alle problematiche ed innovazioni relative alla sicurezza della balneazione. Tra le 8 proposte e suggerimenti inviati, (che troverete + in allegato) al punto 5. viene posta particolare attenzione alla "Flessibilità stagionale relativa all'inizio e fine del servizio di salvamento obbligatorio per la stagione 2016" dove si sottolinea come si renda necessario "determinare questo periodo tenendo conto delle presenze turistiche, degli eventi in calendario e delle condizioni meteo-marine previste; i dati oggettivi relativi ai soccorsi effettuati dal 118, e in alcuni casi anche ai decessi avvenuti, sottolineano la potenziale pericolosità in cui si può trovare la spiaggia sprovvista del servizio di salvamento. L'associazione Marinai di Salvataggio si propone per fornire parere e supporto tecnico in caso si debba decidere in merito." Difatti l'Associazione, che ha come mission la salvaguardia della vita in mare, puntualmente si mette a disposizione delle autorità e delle amministrazioni in maniera costruttiva per elaborare congiuntamente soluzioni organizzative e tecniche che permettono concretamente di evitare incidenti e garantire agli utenti del mare la sicurezza di cui necessitano. L'Associazione inoltre, monitorando attentamente la qualità del servizio di salvamento, lancia (in stile marinaresco) un grido d'allarme per come un servizio fondamentale per la pubblica sicurezza viene spesso valutato e gestito da taluni concessionari,consorzi e cooperative, tra cui alcuni sembrano addirittura intenzionati a non somministrare il corso di aggiornamento professionale pre-stagionale ai propri dipendenti. Lamentiamo anche il fatto che la programmazione e pianificazione amministrativa in materia di salvamento possa essere fatta escludendo i diretti interessati. 
Andrea Manduchi Referente Comunicazione con i Media Associazione Marinai di Salvataggio della Provincia di Rimini 3472415970

domenica 22 maggio 2016

Il Nuovo Seminario

Si legge che il nuovo Seminario di San Fortunato costato dodici milioni di euro nel 2007, verrà chiuso. Non dico che l’evento fosse prevedibile, perché è facile analizzare le cose con il senno del poi; ma già allora le vocazioni ecclesiastiche non solo erano in crisi, ma in palese calo ed al punto di non ritorno. Anche la Chiesa sempre attenta ai tempi, ne era cosciente. Considerando che già esisteva una orribile struttura dedicata a quello scopo, la decisione di costruirne un’altra fu incomprensibile. Anche perché privò la comunità riminese, e non solo, della fruibilità di uno spazio veramente unico nel suo genere. Ricordo il parco nel quale d’estate all’ombra dei secolari alberi si poteva fare merenda o cenare con la piadina preparate nell’attiguo Circolo Acli, sfuggendo al caos ed alla calura della riviera; lo spazio per i bambini, la presenza delle tante famiglie e di giovani fino a tarda sera. E il campo da calcio spesso utilizzato da chi desiderava trascorrere qualche ora di sport in amicizia. Sembra quindi che il complesso in questione sia stato ristrutturato ed ampliato solo per una sorta di “grandeur” della Chiesa riminese, anche se venne intitolato a Don Benzi personaggio ben distante da quelle idee. A proposito: credo proprio che se Don Benzi avesse potuto dire la sua, certamente avrebbe preferito che quel sito fosse rimasto a disposizione della comunità e delle famiglie, già anticipando, forse, anche il pensiero dell’attuale Papa, allora lontano da venire. Ora la struttura verrà sicuramente messa a reddito, mentre del precedente uso resterà solo un ricordo come per tante altri luoghi riminesi purtroppo spariti. 
S. De Vita

"Pizzolantiano"

"Il popolo è minorenne", fanno tutto loro: si è capito a Rimini e in tutte le città con rapporti di forza analoghi fanno come a Roma. Nessuna delle due fazioni ha i numeri per governare da sola, Gnassi è una canna al vento a dispetto di quello che si dice. E' in balìa del Processo che lo vede imputato, del suo stesso partito e un 50% della città non lo può vedere. L'uomo forte della situazione, avanzato dalle retrovie, il grande tessitore, quello che porta i desiderata romani è l'ex socialista, poi liberista naturalizzato riccionese On.le Pizzolante. Che è riuscito a portare una ex Forza Italia a Rimini a sostenere Gnassi, la Lorenzin, ma pensate un po'! E non più di un paio di mesi fa il nr. 1 del locale Pd Melucci, l'ex assessore regionale turismo ed ex tante cose, aveva detto a proposito dell'endorsement "pizzolantiano", se mi passate questo neologismo, aveva detto "non ci interessa, noi balliamo da soli". Da soli ma de che!? Perderebbero a Rimini senza l'appoggio e, attenzione! la "desistenza" delle destre, o almeno sarebbe stata una partita aperta. "Desistenza" in quanto candidare un illustre sconosciuto al popolo minorenne come il povero Marzio Pecci in una terra dove la Lega NON HA MAI SFONDATO, nemmeno negli anni d'oro, significa votarsi alla sconfitta!
 Alex "Zobby" Zobeta

sabato 21 maggio 2016

Stem a Veda

Al netto di chi già siede su una poltrona di qualche “partecipata” e si trova candidato in liste di appoggio (leggi ospizio J ); escluse le persone candidate in liste di appoggio e che già lavorano o sono socie di cooperative o associazioni che hanno “rapporti stretti” ( J ) coi committenti ; depurando le liste d’appoggio dei personaggi che direttamente o indirettamente hanno ricevuto contributi pubblici ; togliendo i candidati che in tutte le precedenti elezioni avevano indossato casacche diverse; tolti gli amici, zie, nonne, cugini che si definiscono “riempilista” , “perché altrimenti il mio amico/parente non arrivava neppure al minimo dei 21 nomi per lista, a volte neppure dopo fusioni roccambolesche”; insomma fatto tutto ciò, quanti dei circa 500 candidati a consigliere, sono davvero mossi dalla voglia di mettersi al servizio della città? E tra questi, quanti non rimpingueranno la propria dichiarazione dei redditi dopo a) essere stati eletti ? b) dopo essersi immolati nel sacrificio di essere riempilista? E dopo la fine dell’estate, periodo in cui pare verranno rinnovati parecchi CdA, in quanti dei candidati di cui sopra, proprio in questi CdA non troveranno un remunerativo parcheggio? In quanti, millantando chissà quali gestionabilità di presunti bacini di voti, raggruppati per blog, gruppi facebook od origine regionale (semmai da regioni tristemente note per la loro collusione col crimine organizzato), non andranno a chiedere una poltrona per sé stessi o per un coniuge? E nota bene che il politico eletto o solo candidato che accetta l’appoggio di certye persone, prima o poi dovrà pagare pegno, per cui a sua volta sarà esso stesso debitore, seppur a Rimini da decenni o qui, perfino nato. In quanti, senza lavoro e con casa della amministrazione pubblica, speriamo almeno incensurati, si troveranno a fare gli addetti stampa di qualche eletto? INSOMMA, tolti tutti questi, si riuscirà a comporre una lista ONESTA, non di trentadue, ma di ventuno persone ? Stem a veda
Vittoria Vacca

CS La Cosa Giusta

L'Associazione La Cosa Giusta ha organizzato per mercoledì prossimo, 25 maggio 2016, alle ore 21, presso l'Hotel SAVOIA, Lungomare Murri n.13, un pubblico INCONTRO CON I CANDIDATI A SINDACO alle prossime elezioni amministrative. Interverranno: - Camporesi Luigi, Obiettivo Civico - Vincere per Rimini Noi per la Romagna - Insieme per Rimini-Fare con F.Tosi Movimento libero - Di Campi Ada, Popolo della Famiglia - Marani Mara, Rimini Peaple - Prima le Persone - Mascioni Marina, Fronte Nazionale per l'Italia - Pecci Marzio, Lega Nord - Forza Italia - Fratelli d'Italia Uniti si Vince - Per cambiare Rimini - Visintin Sara, Rimini in Comune - Diritti a Sinistra - Ottaviani Mirco, Forza Nuova L'incontro è aperto al pubblico che avrà la possibilità di rivolgere domande ai candidati presenti. Vi saremmo molto grati se voleste dare all'evento una certa visibilità. Vi ringraziamo sentitamente per quanto potrete fare per la nostra iniziativa e vi porgiamo cordiali saluti. Per informazioni potete chiamare il n. 328.9532234. 
 ASSOCIAZIONE LA COSA GIUSTA Fabrizio Mariotti - Presidente

E pensare che..

Mi avevano anche avvertito. Solo che come fai a fare fagotto in quattro e quattr'otto? Io mi ci trovavo bene lì, ma non avevo fatto i conti con il carosello elettorale del Sindaco... Si, sono uno dei 6 identificati nella ex colonia Murri. L'altra mattina sono arrivati i Vigili del Comune, con addosso la nostra stessa faccia vinta e scocciata; noi homeless perché dovevamo sloggiare da un tetto vista mare e la Municipale perché, in periodo di elezioni, è la prima ad essere rullata nella campagna elettorale del Partito della Nazione. Sulle teste di barboni e pizzardoni un solo fumetto: "Che palle"! Oh, non voglio passare per un ingrato dopotutto ho abbondantemente goduto del vostro fallimento annunciato. Tra queste mura ho realizzato i miei piccoli traffici, pacifico e non rilevato dai radar dell'amministrazione comunale, ma non ho calcolato le secchiate propagandistiche della campagna elettorale. Me lo dovevo aspettare. Tutte quelle facce ritoccate affisse ai muri. Tra l'altro povero Gnassi; lo avete talmente caricato che risulta a metà strada tra Marco Mengoni e Jack Sparrow, per la gioia di Classic e Fuera (da derisi a strumentalizzati?)! Avatar che sovrastano slogan evocativi sullo stile: "La Rivoluzione è nei fatti". Per la cronaca, io di fatti ne ho visti parecchi; mi ricordo anche di taluni rampolli che popolano le stesse bacheche elettorali. Ma di fatti, opere o rigenerazioni urbane qui, nella periferia di Rimini, ne ho viste poche. Se pensate di far sentire la vostra presenza, sloggiando noi piccoli diavoli, bè siete un po' leggerini e molto presuntuosi. Perché non andate a bussare nella porta di chi, magari agghindato Dolce & Gabbana incide positivamente sul grado estetico percepito, ma in quanto a degrado legale e conclamata delinquenza mi lascia fermo sull'uscio delle Murri?
Barney Gumble Montalbano

Ma pensano prima di..parlare?

Stavo seguendo in una tv locale, un programma di approfondimento politico; protagonista uno dei tanti candidati alla carica di sindaco nel Comune di Rimini. Ad un certo punto, la giornalista chiede un parere circa il TRC. Il candidato sindaco, di cui ometto le generalità per par condicio elettorale, dichiara quanto segue: “circa il TRC andrà fatto uno studio approfondito circa i costi per valutarne la sostenibilità”. Giusto, ragionamento perfetto, su Facebook cliccherei un sincero like. Poi mi fermo un attimo pensare, e ricordo la strenua battaglia che questo “candidato” ha portato avanti negli ultimi cinque anni di legislatura, raccontando, per la verità con altri, che l’opera era insostenibile anche nella gestione. Eh? Ma le polemiche, i ragionamenti, degli ultimi cinque anni su cosa si basavano? Voglio sperare che fossero basate su qualche dato reale, e che non fossero tese solamente a tutelare gli interessi di qualche frontista all’opera, semmai amico o politicamente vicino. Voglio sperare che non fossero le solite polemiche politiche, tese a compattare il proprio elettorato, piuttosto che per andare a favore della città. Nessuno si offenda, ma tutti i “pensanti”, ci sentiamo un po’ presi in giro.
Vittoria Vacca

CS Esercenti Riccionese Riuniti per Via Verdi

OGGETTO: Evento RiccioneDay e Costituzione Comitato Viale Verdi.
Da alcune settimane a Riccione i titolari delle attività commerciali di Viale Verdi lavorano insieme per il RiccioneDay ed il rilancio e la riqualificazione del viale e le aree circostanti Venerdì 27 Maggio in occasione della seconda edizione della festa dell'ospitalità è in programma un intera giornata di festa con Musica dal vivo, dj set, spettacoli ed intrattenimento per tutte le età dalle ore 16.00 a mezzanotte. Tra gli artisti partecipanti le band "Miscellanea Beat" (Gionata Costa già violoncellista dei Quintorigo e Massimo Marches) e PMT Trio (band acustica riccionese repertorio evergreen '60/'70), "Le Tribalistas" danzatrici, i DJ "KINO" e "ROGER" (indimenticato DJ resident del Savioli anni '90), il wirter "Enko4", il pittore "Mauro Drudi", la compagnia di improvvisazione teatrale "A Caso" e tanti altri tra musicisti, dj, giocolieri, artisti di strada e mercatini. L'organizzazione di questa giornata vuole essere solo il primo passo verso la costituzione di un "Comitato Viale Verdi" che si pone come obbiettivo l'organizzazione di eventi e soprattutto il rilancio e la riqualificazione di uno degli assi più importanti della città in quanto principale accesso al mare e alle spiagge e principale collegamento con gli impianti sportivi. Dopo anni difficili l'area si sta finalmente ripopolando di Hotel, Ristoranti, Bar e Negozi e la speranza è quella che turisti e riccionesi possano tornare finalmente a passeggiare lungo Viale Verdi e godersi una delle zone più belle del quartiere Alba e di Riccione stessa. In allegato il programma completo dell'evento per il RiccioneDay. E' stato già messo a calendario un secondo evento organizzato insieme agli operatori del Piazzale Azzarita: per un giorno intero, il 16 luglio, l'intera zona tornerà indietro di 40 anni per un tuffo nei mitici anni '70. Cordiali saluti, 
Daniele Tomassini Rapp.te Attività Commerciali Viale Verdi

venerdì 20 maggio 2016

CS M5S Santarcangelo

Bau-Stelle e Beeeeeh-Gees - IL POC A TEMPO DI MUSICA, #unacolatadicemento.
Apprendiamo con una certa sorpresa che il consigliere Mirko Rinaldi, capogruppo del PD in giunta, in una comunicazione ufficiale rilasciata alla stampa ha definito il Movimento 5 Stelle Santarcangiolese con il termine ‘Bau-Stelle’, usando un simpatico gioco di parole che, scomponendo il nome di un conosciuto gruppo Rock, ricorda il verso di un animale che tutti conosciamo per essere definito ‘il miglior amico dell’uomo’. L’attacco in particolare è una reazione al nostro articolo sul POC, dove denunciamo un piano che prevede la costruzione sul nostro comune di centinaia di inutili nuovi appartamenti e strutture commerciali. Ci teniamo subito a rassicurare il signor Rinaldi, che noi accettiamo le critiche, anche scherzose, e non siamo abituati a minacciare ritorsioni quando veniamo accomunati a simpatici animaletti, come invece lui stesso fece qualche mese fà. Ma parlando di versi (musicali e non) come non citare un altro bel gruppo del passato, i Beeeehh - Gees (il termine è volutamente storpiato), anche il loro ricorda da vicino il verso di un animale, un animale che spesso si sposta in gregge, e che, guarda caso, per rimanere sul sentiero giusto ha bisogno di una sentinella. Un cane da pastore che, quando serve, abbai per far presente che forse, quella, non è la strada che porta a casa, che magari ci sono altre vie che portano in luoghi migliori rispetto a quelli verso cui ci si stà dirigendo. Venendo al sodo, davvero il signor Rinaldi crede che ci si beva tutti questa bufala del POC idilliaco dove è tutta una ciclabile e un parco verde? Se è veramente così, ci chiediamo come mai il gruppo di Sinistra unita, che fà parte della sua stessa maggioranza, abbia presentato un emendamento in cui chiede in maniera chiara e specifica di ridurre il volume della pianificazione urbanistica. Stanno al governo con voi, e in maniera piuttosto educata ma precisa, vi stanno chiedendo loro stessi di smetterla con questa storia delle palazzine, con questo scempio del cemento a tutti i costi. Non avete neanche provato a chiedervi quanto c’è veramente da finire e da ristrutturare, quanto c’è veramente di invenduto, quanto c’è di sfitto. Preoccupa la reazione, questa volta sia di Sacchetti che di Rinaldi, rispetto ai numeri, vorremmo far notare che noi siamo gli unici ad aver fornito una idea di quanti nuovi appartamenti siano in progetto, nessun altro ha fornito questo numero, parliamo almeno di 400 appartamenti, secondo noi. Già, ‘secondo noi’ dicevamo, proprio perchè Sacchetti e Rinaldi si difendono dicendo che queste sono ‘solo delle stime’. Bene, allora perchè non ci vengono fornite delle stime più attendibili da chi il POC lo ha scritto? dato che le superfici sono definite, le questioni sono due, o chi parla non conosce i numeri, o, cosa ancora più grave, semplicemente non li vuole fornire. Per quanto riguarda la pianificazione commerciale, un esempio fra i vari che si potrebbero portare è che a San Vito è prevista la realizzazione di un supermercato da 1500 Mq, a 500 metri dalla Conad, dalla macelleria e dalla pescheria, e 300 dal negozio di verdure. Cosa prevede che succederà il Consigliere Rinaldi a queste attività, una volta aperta la nuova struttura? Gli è forse sufficiente sapere che le prime tre sono sotto il comune di Rimini per lavarsene le mani? immaginiamo andrà di persona a spiegare alle famiglie che portano avanti le attuali attività che dovranno trovare le risorse per trasferirsi in una nuova sede se non vogliono chiudere definitivamente, e che le stesse dovranno essere commisurate alle richieste del costruttore, il quale potrebbe in ogni caso decidere di concedere gli spazi a qualche investitore esterno che arrivi col gruzzolo in mano. Come andiamo a musica, consigliere? Ci basterà una ciclabile in più per dimenticare tutto questo?
Firmato: il miglior amico del cittadino, BAU!

1,9 milioni, Opera d'arte inclusa

E' uno scandalo spendere come ha fatto il Comune la bellezza di 1,9 mln di euro per una scuola materna. Addirittura con affresco finale di Eron quasi una residenza principesca. Ma, domando: c'è qualcosa di più lontano di un bimbo in età pre-scolare e l'Arte?? Che senso ha un'opera d'arte in una scuola materna? Ed Eron non sarebbe ora che ormai "ha sfonnato" trovasse una committenza privata se realmente è un artista di valore o dobbiamo continuare a mantenerlo con committenze del comune perchè non credo che egli lavori gratuitamente, come dicono gli artisti comunque "'ammo a campà". Ormai è adulto il Pubblico non può permettersi di mantenere gli artisti che devono cercare committenze nel settore privato se non le hanno significa che sono scarsi, ok!? Tornando a questo esosissima scuola materna che immagino di stucchi e preziosi marmi perchè non mi spiego altrimenti una simile cifra per un manipolo di bimbi che hanno esigenze e di spazio e di mezzi limitatissime, evidentemente qualcosa non quadra, con quella cifra costruisci un palazzo di 10 piani! 
Fintopesce.

CS Incontro con l'Autore

INCONTRO CON L'AUTORE - ROBERT WARD
In collaborazione con la libreria Sogni e Bisogni di Gabicce Mare Domenica 22 maggio ore 18: incontro con lo scrittore americano in turnee in Italia. Presenta in anteprima nazionale a Radio Talpa l'ultimo libro “Hollywood Requiem” (Aliberti Compagnia Editoriale). L’autore ne parlerà con Nicola Manuppelli, editor e traduttore del libro e Giorgia Del Bianco, agente letterario ed editor SPAZIO°Z di Radio Talpa (via Del Prete, 7/A - Cattolica) La conferenza verrà trasmessa in diretta radio su www.radiotalpa.it Ingresso libero fino ad esaurimento dei posti. Robert Ward. Viene da Baltimora, nel Maryland, una di quelle città che sembra cantata da Bruce Springsteen in The River, dove nasci, cresci e farai il lavoro di tuo padre. Ma per Robert Ward, classe 1943, non è andata così, ora vive a Los Angeles, dopo essere stato a New York e aver scoperto che tutto è possibile, dopo aver attraversato gli Stati Uniti da hippy negli anni 60 e cambiato vita molte volte: insegnante, giornalista, scrittore, sceneggiatore per la televisione e per il cinema. Ha firmato puntate di serie come Miami Vice e Hill Street Blues, e dal suo secondo romanzo Cattle Annie and Little Britches (1977) è stato tratto il film Branco selvaggio (1981) con Burt Lancaster e Diane Lane, ma c’è un personaggio in particolare che ha segnato la sua carriera: Red Baker, operaio trentanovenne di Baltimora che perde il lavoro e deve sopravvivere. È il protagonista di Io sono Red Baker, del 1985, subito premio Pen West come miglior romanzo americano dell’anno, amato da scrittori come Robert Stone, Richard Price, Michael Connelly, Christopher Hitchens, James Crumley, Laura Lippman. Una storia che ancora oggi ha molto da dire, che parla di crisi economica e che viene proposta in Italia, per la prima volta, dal piccolo e raffinato editore senese Barney Edizioni, in una collana diretta dal traduttore Nicola Manuppelli e intitolata “I Fuorilegge”, dedicata agli autori americani meno noti (in Italia), ma non per questo meno interessanti. E infatti tra i primi estimatori di Ward c’è stato Tom Wolfe, che in qualche modo l’ha salvato da una vita che non gli piaceva, e l’ha lanciato alla ricerca del successo...

Non Disturbate il Manovratore

L’attenzione di taluni candidati Sindaci che riservano al recupero dell’Anfiteatro Romano, è sempre stata esposta pacatamente ed in modo obiettivo, tenendo anche conto della salvaguardia della struttura educativa che lì insiste dal dopoguerra. Lo hanno fatto coscienti dell’importanza che quel monumento potrà avere per Rimini, per l’attenzione turistica che significherebbe e per dare corpo a quella larghissima maggioranza di cittadini che ritengono questa operazione ormai non più rimandabile. La risoluzione dell’annoso problema, può solo essere affrontata dall’Amministrazione che governa la Città, non da chiunque. La verità è che chi ha amministrato ed amministra tuttora Rimini, non ha mai manifestato interesse alla conclusione della vicenda. E questo è un fatto oggettivo. Incomprensibile invece è stata la reazione scomposta e smodata del Sindaco, e le argomentazioni distanti dalla comune dialettica politica con cui ha ribattuto ai fatti concreti, evitando così un dovuto confronto. Come: l’urbanista che ha dispensato la Città di rotatorie e piste ciclabili, attaccato dai, così è scritto, “novelli Indiana Jones in salsa riminese”? Ha poi “invitato” i disturbatori a farsi “una chiacchierata con il Soprintendente archeologo dell’Emilia Romagna Luigi Malnati per rendersi conto della complessità e della responsabilità di nuove campagne di scavi intorno all’anfiteatro”; aspetti che in quell’occasione avrebbe egli stesso dovuto rendere noti per almeno due motivi. Perché poteva dare una risposta concreta ai suoi interlocutori, in modo da eventualmente vanificarne i presunti addebiti. Nella sua funzione di Sindaco, doveva una risposta alla cittadinanza che poco, o per nulla, comprende il perché un monumento così importante continui ancora ad essere oltraggiato. Quali sono quindi questi inconfessabili motivi? Forse siamo davanti ad un nuovo mistero di Fatima? Un’altra occasione persa quindi, che ha fatto comprendere ancora una volta che il vero monumento da salvaguardare è costituito da alcune baracche di legno e qualche struttura successiva; volete paragonarle con quei quattro sassi? A tra poco quindi il CEIS visitors center? 
S. De Vita

giovedì 19 maggio 2016

Qua e là

Leggendo qua e là, ed essendo periodo di campagna elettorale, mi son saltate agli occhi queste due citazioni che di seguito riporto: “Non si dicono mai tante bugie, quante se ne dicono prima delle elezioni, durante la guerra e dopo la caccia” O. Von Bismarck “Le elezioni favoriscono i chiacchieroni” Georges Bernanos. In questo periodo che ricorda tanto il Natale, per le letterine piene di affascinanti, buone intenzioni, leggere queste due citazioni mi ha fatto sorridere, voglio condividerle con voi, invitandovi alla meditazione su esse, sperando involontariamente di non essere mai incorso negli stessi errori. Un abbraccio
Corrado

Riso Amaro

Le imminenti elezioni hanno fatto scoprire che a Rimini c’è un degrado. Meglio tardi che mai direbbe qualcuno; ma leggendo ciò che è accaduto di recente viene istintivo ridere, non sorridere. Sono stati multati due fidanzatini di ben 100 euro, perché tenevano i piedi su una panchina; ora non dico che ciò sia giusto, ma non mi sembra neppure un caso emblematico per dichiarare con altisonanza che è iniziata la lotta al degrado, come invece è stato fatto con un articolo sui quotidiani locali. L’aspetto ancor più ridicolo è che nel mentre, accadono spesso impuniti furti, scippi e atti di vandalismo con una frequenza ormai quotidiana di cui nessuno si cura o prende provvedimenti strutturali. A ciò poi si aggiunga il degrado istituzionale, fatto di quei luoghi pubblici non curati o manutenuti, la prostituzione e via dicendo. Questa vicenda è l’esatta applicazione del detto “forti con i deboli e deboli con i forti”, perché dopo anni che il decadimento cittadino è sotto gli occhi di tutti, viene scoperto solo oggi da chi già da tempo lo avrebbe dovuto combattere; naturalmente questi soggetti – polizia locale – agiscono su indicazioni della politica, ossia del governo della Città. Il predetto articolo giornalistico si conclude poi con l’impegno a concentrarsi meno sui divieti di sosta, impegnando quindi meno gli agenti per ciò, per poter meglio perseguire questo “riscoperto” fenomeno. Stiamo tranquilli; per le contravvenzioni ci sono gli ausiliari del traffico la cui presenza in tutte le zone degli Gnassiani parcheggi a pagamento, è ormai assidua e quotidiana. Per il resto è più facile lasciare bottiglie vuote o rotte sparse per il Centro, imbrattare muri e monumenti, o delinquere indifferentemente; ma attenti ai piedi sulle banchine! A questo punto la percezione di essere presi in giro, lascia il posto alla voglia di ridere.
 S. De Vita

Serie A e Serie B

Non siamo ipocriti; gli esseri viventi “non umani” non sono tutti uguali per noi umani. Ricordate qualche anno fa quante contumelie, quante vesti stracciate nella vicenda che vedeva al centro il delfinario riminese ? Gli animalisti con i banchetti sul lungomare. Cittadini e politici dispiaciuti, con qualcuno che firmava per tenerlo aperto in nome della salvaguardia dei posti di lavoro. Con Riccione che si strofinava le mani visto che la struttura lì ospitata non era sfiorata dalle polemiche. Poi pian piano, tutto dimenticato. Oggi al posto dei delfini/tursiopi, ci sono i leoni marini, ma sempre si tratta di animali costretti a fare ciò per cui non sono nati e che in natura non fanno. Però degli animalisti, offesi dal supposto sfruttamento dei delfini, per i leoni marini non vi è traccia. Forse davvero ci sono animali di serie A e di serie B, o forse perchè il leone marino, come Calimero, è piccolo e nero, ed in una città rossa, il nero è come il fumo negli occhi. Comunque sia, dalla Treccani, ITINERANTE : che va di luogo in luogo: mostra, spettacolo, esposizione, fiera i., mobile, che si sposta da luogo a luogo. E sempre dalla Treccani, AMBULANTE : Che cammina, che si sposta, che non ha sede fissa. Ne discende che solo in Italia, la struttura di uno “spettacolo” con licenza da ambulante o itinerante, è fissa da quasi 60 anni. Chissà cosa ne pensano in merito il noto veterinario Giordano e l’eurodipendente Affronte. Cosa ne penserà il Sindaco, ora che conta sull’appoggio del “cittadino metropolitano”, noto sostenitore “leonario”?
Vittoria Vacca

mercoledì 18 maggio 2016

Tormentone Ceis-Anfiteatro

Trovo piuttosto ridicola questa storia dell'Anfiteatro diventato tema, e anzi cavallo di battaglia per alcuni, di campagna elettorale dopo che esso é stato lì per decenni senza che nessuno se lo cagasse, a parte qualche rarissimo turista con cartina che chiedeva ove fosse - lo so perchè mio 'abbo aveva un tabacchino in zona. Aggiungo che gli "esponenti storici" del Ceis, non faccio nomi a parte la Zoebeli, non sono più in vita da tempo. Restano a difesa dietro le barricate la Filippini, la Marchioni, messa lì a difenderlo con la sua stazza politica, in quanto ex parlamentare. Quello che trovo più avvilente è la pochezza di questi "politici" che si attaccano a tutto per non cedere e far spostare il Ceis, inventandosi scuse d'ogni sorta. E naturalmente di quelli che solo ora si accorgono del sito archeologico. E il sindaco che la mena con la cultura da 5 anni, cade vittima della sua stessa politica perché è costretto a far finta di niente sull'Anfiteatro. "Romanità" di Rimini ma l'Anfiteatro no. E (il sindaco) si arrampica sugli specchi perché non c'è nei fatti nulla che osti lo spostamento del Ceis quindi non sa cosa dire a favore di questa lobby trasversale fatta di "ex" ed altri che la vuole avere di vinta. E appunto dall'altra parte diventa materia di campagna elettorale quando non è un'emergenza, certo dovranno spostarsi, ma non pim pum pam altre sono le priorità, la cosa è tutto sommato importante ma non contingente! Infine a tutti piacerebbe che la scuola dove si è fatto le elementari, dove si è mandati i propri figli rimanesse intatta come questa specie di isola felice che è il Ceis, quasi una setta gli ex, ma tutto cambia, nulla è immutabile fra 100 anni vorranno stare ancora lì? E' ovvio che il recupero dell'Anfiteatro viene prima dell'importanza delle casupole svizzere; e la Zoebeli non è stata la Montessori, con rispetto parlando, e il Ceis non è la scuola di Jàsnaia Poljana!
Zobeta