lunedì 30 giugno 2014

Molo Millanta Parade

C’è una cosa che proprio non riesco a spiegarmi. Se la Molo Street Parade è andata bene, la gente è soddisfatta e i danni sono stati limitati, che bisogno c’è di raccontare sciocchezze per esaltarne il successo? Mi riferisco alle millantate 200 mila persone che l’Amministrazione ha dichiarato e che le 4 fotocopie locali hanno propagandato nel loro stile tipicamente obbediente. Parliamoci chiaro…. Chi di noi ha partecipato a grandi eventi con enorme concentrazione di pubblico, come ad esempio V-Day o semplici derby e concerti a San Siro, sa bene che 200 mila persone sono una cifra fantascientifica (soprattutto con due bagni chimici a disposizione). Si narra che per l’addio di Pelè alla nazionale brasiliana, il 18 luglio del 1971, nello stadio Maracanà riuscirono a stiparsi le duecentomila persone che teoricamente dovrebbero essere passate questo fine settimana per la Molo Street Parade. Avete presente il Maracanà? Perché spararla così grossa? Le risposte possono essere un paio e vanno da un conclamato complesso d’inferiorità, che però sembra essere il problema contrario a quello del Taglianastri, a un tentativo di coprire con un successo strepitoso un successo ben più consistente: quello della lobby della ristorazione costruita intorno alla figura del Sindaco. Eh sì perché se i pescatori hanno aspettato fino a pochi giorni prima della Molo per avere i soldi dell’anno prima, le migliaia di piadine precotte, banchi di gamberetti infilati e quintali di frittura calati nell'olio hanno avuto risultato immediato per i ristoranti che tutti conosciamo e che sembrano avere in mano l’organizzazione della faccenda. L’hanno scorso era stato anche impedito ai pescatori, tramite il gerente Paesani, colui che assegna spazi e gestisce sponsor, di servire birra perché doveva essere opportunità a pagamento sol per alcuni. Chi difende questo tipo di eventi catalogandoli sotto l’egida di stimolo al turismo dovrebbe andare a indagare nei piani camere degli alberghi e degli Hotel, nell’80% dei casi troverebbe una bella sorpresa e poche tracce dei 200 mila.
 P.S. Viva le feste, ma viva anche le pari opportunità per tutti.
davide cardone
Il Pungiglione

Riqualificare

Basta feste non se ne può più la parola d'ordine è RIQUALIFICARE. Piazza Marvelli già Tripoli è uguale a 50 anni fa siamo una cartolina sbiadita, altrove rinnovano! L'ultimo intervento sul mare ha quasi 30 anni. Se vi sopstate nord sud ovest est siamo una cenerentola da questo punto di vista, io vi farei vedere l'orinatoio a fianco dello IAT in stazione. Il turista lo vede, si fa il nodo e va altrove. La nostra fortuna è che oggi molti paesi del III mondo sono instabili, altrimenti non verrebbe più nessuno. E che c'è crisi, c'è grossa crisi e noi rimaniamo appetibili come prezzi. Abbiamo una pletora di dipendenti pubblici che si mangia tutto, più le clientele alimentate attraverso le feste che ti garantiscono la rielezione: quindi non avremo mai il lungomare o il trasporto pubblico di Nizza che ha 100 dipendenti pubblici, ma rinnovarci è un imperativo categorico. Dobbiamo osare: allargarci, stenderci, vedere oltre la paleda. 'e borg, 'e pont, ce la suoniamo e ce la cantiamo: ed alzarci, nella testa di chi lo fece il grattacielo doveva essere il primo di tanti, si diano le chiavi della città a Valentini e torni "Rimini, città turrita", non c'è solo il cemento ma legno, vetro etc., cribbio! 
Celso Arzilli - RIMINI RSM

Le Antipatiche Province

Le province sono sempre stati enti antipatici. Rimandano, già dal nome, l'idea di un dominio dello Stato centrale. Negli anni di grande attività ed impegno riformatore, seguiti alla grande vittoria del Pci nelle elezioni del 75, ripetuta l'anno dopo, dovevano sparire assieme alla figura del prefetto che allora era il Tutor degli enti locali, legittimava tutti gli atti svolgendo una ferrea funzione di controllo. Il compromesso storico e peggio i primi tentativi di inciucio, annullarono le grandi speranze di una prima rivoluzione istituzionale. Siamo tornati, nel classico giochino italiano, al punto di partenza, anzi le province avevano assunto negli ultimi anni un potere davvero scandaloso. Non è tanto e solo perchè ci hanno sfornato presidenti come Fabbri e Viali, colpe non emendabili o per avere affossato Aeradria, permesso ed incentivato il Palas ed il Trc, ma, parere personale, per avere concesso il placet ad almeno 90 varianti riminesi senza alcun rossore urbanistico. A cosa servivano? A Rimini, in estate con grandi feste pagate da noi, incoronavano il personaggio imprenditoriale dell'anno: il Made in Rimini. Se pensate che uno dei primi insigniti è stato Cagnoni, allora converrete sulla chiusura. Si discute della loro abolizione fin dall’assemblea costituente del 1947 eppure ancora oggi resistono. Le ultime nate sono quelle di Fermo, Monza-Brianza e di Barletta-Andria-Trani: istituite nel 2004 sono divenute operative a partire dal 2009, portando così il totale delle province italiane a 110. Negli ultimi anni il montante disprezzo dell’opinione pubblica per la classe politica e per i suoi costi, ha alzato il vento dell’abolizione di questi enti territoriali, a metà via tra le Regioni e i Comuni. I partiti politici hanno iniziato a promettere all’unisono, la soppressione delle province in campagna elettorale. Il governo Monti, con il decreto Salva Italia del dicembre 2011, è stato il primo a dare una forte accelerazione al processo di abolizione. In base al testo della norma le province perdevano molte delle loro competenze e diventavano enti di secondo livello, cioè eletti non dai cittadini ma dai sindaci dei Comuni. A luglio 2012 il decreto sulla spending review prevedeva poi la riduzione del loro numero. Entrambi questi provvedimenti sono stati bocciati nel luglio 2013 dalla Corte Costituzionale, che ha accolto il ricorso presentato da otto Regioni: lo strumento del decreto legge non era adeguato. Per evitare che questa primavera si tornasse a votare per degli enti che, secondo quanto affermato dal governo Letta e ribadito dal governo Renzi, saranno presto aboliti con legge costituzionale, il Parlamento ha varato in aprile il ddl Delrio. La legge, che entrerà pienamente in vigore a inizio 2015, riprende l’impianto dei decreti del governo Monti: le province diventano enti di secondo livello, il presidente sarà il sindaco del Comune capoluogo e le altre cariche andranno ad amministratori municipali. Significa che cadiamo dalla Padella Vitali alla Molo Gnassi. Al tempo stesso cambiano le loro funzioni: su trasporti, ambiente e mobilità avranno la semplice pianificazione, sull’edilizia scolastica manterranno la gestione e cominceranno a occuparsi anche di pari opportunità. Tutte le altre competenze (istruzione, servizi sanitari, sviluppo economico, mercato del lavoro etc) passeranno ai Comuni, a meno che le Regioni non decidano di avocare a sé la materia. Una stronzata colossale, mantieni in piedi un carrozzone per imbiancare le scuole. Ma se dovessero davvero scomparire completamente si porrebbero allora una serie di questioni organizzative, per lo Stato e non solo. Le province esistono da che esiste l’Italia unita e molte istituzioni dello Stato si sono plasmate sulla loro esistenza. In primo luogo i prefetti. Anche questure, tribunali, vigili del fuoco, carabinieri e la guardia di finanza hanno una struttura organizzativa che si è modellata sull’esistenza delle province, la motorizzazione civile ha uffici distribuiti sul territorio su base provinciale. Problemi simili si avrebbero poi anche con l’Inps, l’Agenzia delle entrate e gli uffici provinciali del lavoro. Una soluzione potrebbe essere mantenere in vita la “dimensione” delle province, pur avendo abolito per Costituzione l’ente relativo. Altrimenti si andrebbe incontro a uno scenario di ipertrofia dell’apparato pubblico, con sedi comunali per qualunque funzione oppure di sua eccessiva distanza dal cittadino, accentrando gli uffici nel capoluogo di Regione. In ogni caso la sopravvivenza delle province dovrebbe essere garantita almeno al livello delle targhe automobilistiche: trovare 110 sigle per le province è stato difficile, immaginarne più di 8 mila per i comuni sarebbe impossibile. RN sarà il titolo della prossima Festa di Gnassi.

L'Arte dello Sversare

Chi legge prenda pure questo articolo come denuncia. Fino a quando non ci spiegano esattamente le ragioni formali per cui Hera è diventata la stazione progettante ed.. appaltante i lavori per evitare gli sversamenti in mare. La premessa iniziale che farebbe qualsiasi Commissario perfino un Cantoni, sarebbe tentare di definire il concetto nebuloso dello "sversamento in mare". Nella laguna del Pd hanno nominato un quinto controllore straordinario per "esaminare" gli ultimi cento milioni da appaltare. A Rimini siamo partiti da 200 e non sappiamo dove si arriverà. Già le scelte progettuali dovrebbero riconoscere ed identificare quale sia il sistema fognante ordinario, seppure integrato. Faccio subito l'esempio del Depuratore. Il potenziamento era stato già deciso e programmato, comprese le risorse più di dieci anni or sono, (c'ero) con un baratto "pesante" tra le Fonti del Marecchia e.. 42 milioni di Romagna Acque per il potenziamento dell'impianto. Gnassi non c'era, non ha fatto niente, giocava al Dj ed alzava le dita vittoriose per il Turquoise. Fatte salve evoluzioni recenti,  i comunicati taroccati, le promesse e bugie, non dovrebbero fare parte degli sbandierati interventi miracolosi dopo l'ultimo temporale. Girano troppi milioni, invenzioni, prese per il condotto, di cui i cittadini sanno poco o niente. Aumenti tariffari, contributi di stato, regione, provincia, comune e persino Bernabè, il miracolato dalle Acque di Romagna, in televisione (?) racconta di averne messi a disposizione ben 24. Di quale lotto o programma fanno parte? Poi voglio anche capire come si mette in gioco la vasca dell'ospedale. Se si tratta di quella originaria, va considerata come mero onore di urbanizzazione, da realizzare per l'impermeabilizzazione dei suoli a seguito degli ampliamenti ospedalieri. L'ultima riflessione, non certo per importanza, è la garanzia degli obiettivi. Non si lascia aperta una condotta ma un fiume di merda come quello della Fossa dei Mulini, senza pulirlo. La bugia che solo in presenza di eventi meteorici eccezionali si aprono le paratie, raccontatela a Morolli, lui ci crede per contratto. Ovviamente nessuno definisce quali siano "eccezionali", per cui ti puoi trovare qualche sfioro aperto, i bambini sguazzano felici nella merda sotto costa, bagnini, vigili e..salvataggi guardano l'orologio delle 18 ore depuratrici. Il problema sono i vu cumprà. Esiste una comparazione statistica con gli eventi degli ultimi anni o si usa lo spannometro di Hera? Personalmente, l'ipotesi delle vasche di stoccaggio la ritengo una stronzata spendi soldi, andrebbe in crisi non solo in caso di piogge forti ma anche persistenti. Lo stesso depuratore per funzionare ha bisogno di equilibri apportativi biologici precisi. Se quello da me scritto è sbagliato od ininfluente, mettete un bel cartello come quelli "invisibili" dopo gli acquazzoni. Avete davvero inaugurato l'Arte dello Sversare senza...controllare. In via Carlo Alberto Dalla Chiesa non è rimasto nessuno? Tutti in treno? Comunque a Rimini nonostante le tonnellate di bugie sversate non ci viene più nessuno.

domenica 29 giugno 2014

La Molo

Da professore quale sono desidero commentare tecnicamente, lapidariamente, en passant, la "Molo". Orbene sfatiamo dunque: detta manifestazione, lungi dal "fare da apripista" alla Notte Rosa al contrario la svuota, la indebolisce, la annacqua e ne è annacquata, dal punto di vista del carattere delle 2 feste ora quasi indistinguibili e sovrapposte: i 200.000 di ier sera NON verranno settimana prossima alla NR. Inoltre, trovo triti i luoghi comuni e i mantra "identario", il vecchio marinaio riminese che dà una pacca sulla spalla al giovane nottambulo strafatto etc. Ciò premesso Io Amo, amo questa festa almeno per 1 motivo: pur datata - il sapore è quello degli anni '90 - essa ha il pregio ai miei occhi di far incontrare il mondo giovanile, settario, i-ni-zia-tico, della Notte, con le famigliole, il pensionato curioso, la casalinga inquieta etc.: 2 mondi che non si incontrano mai ed in questa circostanza, forse, i detrattori pensano che sì, le Discoteche hanno un loro perché ed un loro fascino. Il personale ricordo che serberò di questa edizione, ricordiamo che parliamo comunque di numeri, competenze, sforzo organizzativo che poche città si possono permettere, sarà la felliniana immagine di decine di giovani pieni di birra che orinano in Mare come in un rituale apotropaico, ed anche forse perché si rendono conto che tanto la pipì sempre lì finirebbe. Infine,nota di servizio: l'assenza del Ponte Deviatore ha penalizzato i dj set più prossimi a via Coletti, Iole etc.
 Prof. N. Pascale

Le Buche di Gambini

Amici pentastellati di S.Giovanni in Marignano, per emendare la colpa di avere dato i natali di Sindaco a Funelli, finito a ventriloquare Gnassi, mi hanno inviato un simpatico riassunto di quello che sta succedendo molto a Sud di Rimini. Devo ammettere che una volta la periferia artigianale ed industriale della provincia sembrava amministrata dalla sinistra. Mentre Cattolica inaugurava coupe de teatre, con sindaci sceriffi ed un completo ed originale ribaltamento scenico della Città, per i Marignanesi prevaleva il mattone, pardon il cemento, pre- fabbricato. Sono andato poco tempo fa a visitare la zona. Un vietnam di capannoni vuoti, semivuoti, in affitto o per i più azzardosi anche in vendita. Ho fatto un largo giro per arrivare alle 18 buche di Gambini. Voi mi chiederete cosa c'entra l'ex stupendo ragazzo della Federazione del Pci, scelto per meriti estetico-politici e mandato al senato poi a grande richiesta anche alla camera o viceversa. Intanto ha maturato una prebenda mensile tale da permettergli 9 buche al giorno. Scherzo Sergio, mi dicono che sei anche messo meglio. Eri un ottimo oratore, un pò logorroico, ti ravvivavi i capelli prima e meglio di Sgarbi. Non abbiamo mai litigato, tuo padre è stato un mio indimenticabile professore di.. filosofia, il ricordo e la stima ha impedito di azzuffarmi con uno dei più fortunati "manifestini" di Rimini. L'altro, con il quale non sono mai riuscito a litigare, come ricordo spesso è stato invece un tuo allievo della moda: Gnassi. Ma per lui valevano altre ragioni, la farei troppo lunga. Poi non avevi la protervia e l'arroganza del tuo maestro in urbanistica: Chicchi. Ti ritrovo in veste di procuratore del Golf Resort. Niente di male, mi sembra in perfetta sintonia con lo stile di vita di un agiato pensionato della..sinistra. Non credo che tentare di infilare una pallina in una buca sia per forza cosa da ricchi. Francamente però non credo che la Caritas pensi ad una simile attrezzatura in via della Fiera.  Ho letto il pamphlet inviato. E' la solita storia, per qualcuno le leggi e normative si interpretano, per tutti gli altri si applicano. Provate ad iniziare un Piano Particolareggiato che non abbia una Ruota, senza il parere di compatibilità vincolante della Provincia, in una zona fortemente vincolata e costruire residenziale, ricettivo e..congressuale che molto spesso sono i complementi delle buche. Sembra che la partita a golf di Sergio Gambini stia procedendo rapidamente, pur non avendo nessun incarico nel Riviera Golf Resort e nemmeno nel Golf Club, notoriamente frequentato da cassintegrati. Il suo stupendo pedigree di Partito gli permette di partecipare a tutte le riunioni. Se per la delenda Provincia c'è Rossini,  tu Sergio puoi andare come e quando credi. Hanno citato anche Claudio Battazza che reputo quello che ne capisce di più, anche se non è un gran complimento. Conoscendolo, avviso gli amici del MoVimento, che questa sarà solo la prima delle belle cose che troverete. L'ampliamento della Zona Artigianale ed Industriale concesso come sempre alla Cna sembra che abbia fatto la fine della Società attrezzata allo scopo o no? In conclusione, Gambini vuole riempire il suo handicap golfistico con delle villette stupende, commerciale misto ed un pizzico di congressuale che va tanto di moda, chiedere a Cagnoni. Vista dall'alto e da lontano a me sembra l'ennesima porcata.

Chi si contenta..gode

Stamattina più o meno tutti i giornali italiani riportavano la stessa notizia : “dopo il prossimo giro di sanzioni (previste per la prossima settimana n.d.r.) l'economia russa sarà distrutta”. Sarà anche così ma non ne saremmo sicurissimi. Quello che è certo però è che girando per l'Italia e specialmente a Rimini in questi giorni, se c'è una economia rovinata e “distrutta” è proprio la nostra.
 Woland
P.S. 
Comunque per Rimini il Taglianastri dell'Astoria, ha già trovato la soluzione: dall'anno prossimo arriveranno i cinesi..turisti. Quelli che ci sono, già lavorano in...nero. 

Streaming

Civile e pacata, così il padrone dell'Italia con il permesso della Germania, ha definito il confronto in "streaming" tra il Pd di Renzi ed il M5S orfano degli inventori. La novità era rappresentata da un normale quanto inflazionato avvenimento del mondo politico oppure dalla novità introdotta dalla diretta in..streaming? Qualche ingenuo, ce ne sono molti, pensa che lo strumento sia una specie di macchina della verità. Li vediamo, osserviamo, non ci possono fregare. Ho letto tanti commenti entusiasti sul metodo "grillino" introdotto, quasi imposto. A dire la verità la prima prova come quelle che ti sverginano non è andata bene, anzi malissimo. Colpa degli interpreti allora, pur al cospetto di un Letta che in termini mediatici era peggio di Crimi. Oggi il personale è selezionato, allenato, testato eppure il padrone di casa nella sua intelligente cortesia ha maramaldeggiato. Era molto meglio se fosse caduto nella facile tentazione di strafare, usare toni ironici o minacciosi. Ma lui ha stravinto così, passare una vita nella democristianeria ed approdare nello stesso prato definito ironicamente di sinistra per lui è stato uno sbarco vittorioso. Non ha avversari, ho letto una dichiarazione di un suo lacchè che testualmente avvisa usando parametri calcistici che " discutere con Renzi è come gareggiare ai palleggi con..Messi". Credo che il comitato della stampa e propaganda a cinque stelle avesse preparato la squadra migliore per l'incontro, devo dire che hanno giocato benino in difesa, non sono mai usciti dall'area e l'incontro si è concluso con un italico pareggio. Era una amichevole.

sabato 28 giugno 2014

Iran (e Ucraina)

Ho trovato questo articolo del Cancelliere, novembre 2013, straordinariamente profetico. Lo ripropongo con piccoli aggiornamenti. Sempre meglio della Molo di Gnassi. Buon Cile a tutti:

All’inizio del 2012, sulla testata “Rimini Politica - Osservatorio Italiano” il Cancelliere prevedeva, in una serie di articoli, per la fine di quell’anno / inizio 2013 un attacco all’Iran. Forse si è sbagliato sulla tempistica, ma di poco. Da vari giorni il tam tam di guerra si leva di nuovo su tutti i media. Americani, europei, israeliani, sauditi. Il paradosso è che questo rullio sinistro si ha proprio quando i colloqui di Ginevra sembrano avere assunto un indirizzo positivo. I due protagonisti, già ben individuati dal nostro “esperto stregone”anni fa, quando la loro alleanza sembrava fantascienza, sono Israele e Arabia Saudita con un appoggio, questa volta “sotterraneo”, degli Stati Uniti, che non possono certo contraddirsi in modo così clamoroso attaccando Teheran e trattando, in contemporanea,con lei a Ginevra. Resta il fatto che un evento del genere avrebbe, nell’immediato, un effetto pauroso sull’Europa nonostante gli spunti d’incoraggiamento e apertamente bellicisti degli unici giornali italiani che danno largo spazio, e ottimistica certezza, al prossimo attacco e cioè “Corriere della Sera” e “Stampa”, non a caso espressione diretta della lobby israelo-saudita, che anche oggi dedicano ampi articoli alla prossima guerra. E’ ovvio che c’è sempre la possibilità che si tratti di notizie diffuse “ad arte” per ostacolare i colloqui di Ginevra e magari farli fallire ottenendo così un nuovo motivo per la guerra. Tuttavia al di là di questo il nostro Cancelliere, personalmente consultato, è del parere che, pesati i pro e i contro e le possibili e immaginabili manovre diversive, la guerra vi sarà. Anche perché la situazione economica è talmente disastrosa in Occidente, che solo “rovesciando il tavolo”, si può pensare di distrarre le opinioni pubbliche, ormai spossate e devastate dalla crisi economica. Una guerra globale o semiglobale è l’unico modo, e quel che è avvenuto dal 1914 almeno ce lo insegna, per salvare le “elite”. O almeno così queste credono e hanno sempre creduto, Gattopardo docet…, spesso avendo ragione. Che poi vi possano essere degli imprevisti, come avvenne proprio nel 1914-18 …beh! Fa parte del gioco. Ricordiamo ai lettori che, nell’ottica del Cancelliere, l’attacco all’Iran non sarebbe che il primo colpo di maglio verso la Russia e secondariamente la Cina assunti negli ultimi anni a “global player” nella politica mondiale a scapito degli USA. La Russia, sotto questo aspetto appare molto vulnerabile e la valanga di attacchi di matrice sunnita-jadista che ha subito negli ultimi mesi lo dimostra. Una forte alleanza Israele – Arabia Saudita, ormai esplicita, con il “patronnage” degli USA potrebbe far molto male al molle “ventre sud” della Russia. Anzi lo sta già facendo e servizi sauditi e Mossad c’entrano parecchio in quello che sta succedendo già ora da quelle parti. Per chi dubiti dell’esattezza delle nostre asserzioni invitiamo alla lettura degli articoli di due dei molti “maitre a penser” di questa inedita, ma ben collaudata, alleanza israelo-saudita: Henry Bernard Levy e Gianni Riotta. Entrambi apertamente bellicisti e russofobi. Chi li legge capisce che non scherziamo. Anche perché noi sappiamo leggere. E anche far di conto. Cosa peraltro non difficile in un paese come l’Italia dove i supercommissari sbagliano così, tanto per gradire, i conti più semplici, di almeno dieci miliardi senza trovare un giornalista (almeno uno!) che lo faccia notare. A Rimini si fanno i Ponti in..diretta.
 P.S. Nel consegnarci questo articolo il Cancelliere ci ha avvertito che forse, per fare prima gli americani passeranno dall'Ucraina

Acquazzone

A questo Sindaco, la stampa (?) concede la possibilità di sceglire gli..argomenti. E' diventata una moda da ricercatori sociali. Giovedì un semplice acquazzone ha allagato il centro storico ed altre zone della città, esattamente come un anno fa, due anni fa, tre anni... riproponendo le stesse insolute carenze nel sistema di deflusso. Nessuno si è preso la briga, lasciamo perdere il coraggio da dedicare a cause più nobili, di chiedere al Pro Tempore, cosa pensava in proposito, aggiungendo magari banali domande del tipo: cosa non ha funzionato? Cosa è stato fatto in questi 24 mesi? Siamo un caso universitario se anche questo aspetto a Rimini non fosse caduto nel basso dell'Area Vasta di Bologna. Gli organi d'informazione (?) hanno le loro colpe, la botta del 40,8 ed i contratti da fame che hanno i presunti giornalisti, possono giustificare tante cose, non tutte. La bomba d'acqua cade tutti gli anni, bastano tre giorni di garbino e siamo in pericolo, da sempre. Non voglio apparire come un persecutore della troppa carta stampa uguale, colpe maggiori le hanno le categorie economiche, anche i sorveglianti. Cosa ci voleva fare pattuglioni sulla spiaggia per vedere se i cartelli "invisibili" venivano rispettati. Stiamo giocando con l'acqua di merda. Avete contato i bambini anche piccolissimi che sguazzavano in riva dove è molto più pericoloso? I cittadini sembrano sempre più inebetiti o inebriati dal numero di feste programmate. Ogni anno si aumenta di una notte. Complimenti, affittano gratis un'intera città, con tutti i servizi e poi si spacciano per imprenditori fortunati della notte? Si riesce ancora a piangere sulle disgrazie o la nazionale del nero Balo, ma ci si rassegna al cospetto del Gnassi di turno? Nel tratto di spiaggia, da me visitato, tre chilometri, bambini e..qualche vecchio da 15 euro facevano allegramente il bagno. nessuno li ha avvisati e nessuno li avvisa che la Bomba Gnassi si è rovesciata sulla città, come tutti gli anni. Ammettendo che dopo 18 ore il mare nostrum si sia purificato per decreto regionale, ma Vigili, Cartelli, Bagnini, Publiphono e..Salvataggi perchè non hanno impedito il bagno? So che indagare a Rimini è zona pericolosa, c'è sempre un Italo che ti aspetta, ma in questo caso non credo necessiti di formale denuncia, va così da sempre.

Parco Giochi

Sono trascorsi 18 mesi dal dicembre 2012, quando su proposta del consigliere, Carla Franchini, il Consiglio Comunale di Rimini, all’unanimità approvava una mozione inerente la realizzazione di un parco giochi accessibile a tutti i bambini. Ero felice allora, come cittadina e ancor più come genitore di tre bambini, di cui due in sedia a rotelle e desiderosi di frequentarne uno accessibile alle loro potenzialità. Nella seduta del 26 giugno scorso, lo stesso Consiglio ha approvato il bilancio in cui è previsto un fondo di 85.000 Euro per la realizzazione dello stesso. I miei bambini e tanti altri, finalmente avranno un parco, dei giochi accessibili. Potrò finalmente dire: oggi mamma vi porta al parco e già pregusto la gioia nei loro occhi. Non sarò più obbligata a girarne alla larga, inventandomi scuse e percorsi tortuosi. Il parco di tutti, non dei bambini disabili, perché tutti avranno garantito il diritto al gioco. Il parco, laboratorio esperienziale di diritto di cittadinanza e inclusione sociale. Un regalo per tutti, perché i bambini imparano, fin da piccoli, giocando, il rispetto delle differenze, l’accoglienza dell’altro, il sentirsi cittadini di una società che include e non discrimina il più debole. Per tutto questo, voglio oggi ringraziare chi con me ha creduto in un sogno e il Comune di Rimini che ha fatto una scelta di grande civiltà. Ora, aspettiamo di vederne al più presto la realizzazione, in tempi più brevi, delle fasi precedenti.
Elvira Cangiano

Il Pericolo X Renzi

La presunta trattativa elettorale tra Renzi ed un M5S orfano dei due badanti ufficiali, si è conclusa come la quasi totalità degli incontri politici. Solo a Palermo hanno retroscena più misteriosi. Cosa sarebbe successo di tanto clamoroso se non fosse che uno dei trattativisti rispondeva alle sembianze di un MoVimento rivoluzionario? Cosa ci si poteva aspettare di diverso? I professionisti di Fb aspettano con ansia questi momenti. Preparano una delle tante menate, usabili da tutti, per mostrare la loro competenza condita da sano rigore talebano. Nel passato ha sempre premiato: in Italia ed Europa. Usano il tifo mondiale per commentare una partita politica già finita con le elezioni. Il vincitore, di solito, nelle tenzoni elettorali viene decretato dai cittadini, nello stesso tempo anche gli sconfitti. Non era uno spettacolo da piazza, il terreno preferito dal M5S, ma si giocava nella palude istituzionale, contro un personaggino che ci sguazza dalla nascita democristiana. Non poteva esserci partita ed infatti non c'è stata. La finta gentilezza è stata casuale. Renzi è stato un perfetto padrone di casa, ha offerto anche da bere, concedendo alcuni onesti riconoscimenti alla proposta, frutto delle consultazioni sulla solita ristretta platea. Inserire la spreferenza spero possa essere l'ultimo insulto al buon senso. Non è questo il punto. La debolezza attuale del MoVimento è trovarsi nel guado ansioso tra una forza che ha fatto della contrarietà ad ogni usanza della vecchia politica un cavallo di battaglia vincente e riconoscere che nel sistema parlamentare italiano non ci sono altre strade. Quella sui tetti..scotta. Nel Pd ci sono tantissimi che non accettano, non vogliono continuare a governare ed accordarsi con Berlusconi, Alfano e tanta destra, altro che Farange. Questo è il lato debole di Renzi, a questo deve puntare il MoVimento. Diventare interlocutore vero, naturale, senza cambi o richiesta di poltrone, ma concedendo al governo la patente di credibilità che la contiguità annosa e l'inciucio continuato mettono in pericolo. Oltre la metà dei cittadini italiani ha deciso che non voterà in queste condizioni. La situazione economica e sociale è destinata, se possibile, ad aggravarsi. La stagione estiva in corso (?) segnerà un punto di non ritorno. L'autunno riminese sarà uno dei più tragici mai visti. Nel resto del Paese non credo sia meglio. Le europee sono ormai un ricordo. Il Partito di Renzi ha stravinto non avendo concorrenti. Il MoVimento ha ottenuto ancora un forte riconoscimento. Se lo vuole preservare deve dimostrare ai cittadini di essere forza di governo.. rivoluzionaria. I deludenti risultati locali lo attestano. Non si rimane molto nel limbo della politica per paura, incapacità strutturale ed organizzativa. Il personale scelto frettolosamente, senza la frequentazione della scuola dell'obbligo, ha fatto il resto. Ho assistito ad alcune divinazioni in diretta di eletti che avrebbero fatto il solletico perfino alle Petitti. L'uomo del 40,8 si può permettere di fare il Premier con le veline al fianco. In ogni caso il Rubicone di governo il M5S l'ha valicato. Non si torna indietro, pena un forte tributo elettorale. La legge deve prevedere il ballottaggio. Punto. Il resto è discutibile. Una proposta che può essere condivisibile anche dagli scienziati movimentisti. Dalle scelte "secche" il M5S ha tratto spesso, se non sempre, i risultati più clamorosi. Renzi dà le carte. Ha scelto di andarci di persona proprio per questo: aprire davvero un confronto politico con il M5S, a patto che accettino il doppio turno, e mettere un po’ di pressione alle indecisioni di Berlusconi sulla legge elettorale. Ora, Renzi aspetta la risposta di Beppe Grillo, chiedendosi se alla fine dei conti il M5S siglerebbe un'intesa con il Pd e con Silvio insieme. Al dialogo con il Cavaliere, il premier non rinuncia. E il vertice con i grillini gli fa gioco anche in questo senso. Arriva la domanda fatidica: dopo avere accettato, sembra, le regole del gioco, da una posizione difficile, Grillo&C ritengono di proseguire o pensano, ancora una volta, di portare via il pallone?

venerdì 27 giugno 2014

Depressione ( ma parliamo di bombe)

Mentre la stampa italiana (con l'eccezione di quella riminese che solo oggi si è accorta che non ci sono più i turisti russi...) continua a ignorare la crisi ucraina, che a dire il vero dovremmo chiamare guerra ucraina, notizie assolutamente preoccupanti arrivano dal fronte militare. Il nostro Cancelliere (che evidentemente ha accesso a fonti qualificate) ci informa che la “pseudo tregua” è stata usata da Kiev per armare i suoi aerei con bombe a depressione fornite direttamente dagli arsenali NATO via Polonia. Il fatto è che, come ci spiega il nostro super consulente, queste armi per potenza distruttiva sono paragonabili a micro testate nucleari ad eccezione del fatto che sono prive del fall-out radioattivo. L'uso di queste armi sposterebbe drasticamente gli equilibri sul campo e costringerebbe Putin a una mossa che ha sempre cercato di evitare: o lasciar sterminare i suoi connazionali russofoni del sud est o intervenire direttamente nella guerra ucraina. La scelta della NATO di fornire questo tipo di armi, in uso praticamente solo agli Stati Uniti e Israele, manifesta, secondo tutte le più accreditate fonti militari, la volontà di arrivare a una guerra aperta. Con questo confermando l'opinione del medesimo Cancelliere che già dal 2012 profetizzava uno scontro a tutto campo fra Stati Uniti e vassalli europei da una parte e Russia dall'altra. 

Woland

Da 19 a 15

Non voglio dare l'impressione di avercela con la Rinaldis, presidente di una associazione con soci in accelerata estinzione, solo perchè indicata da Ermeti. Alcuni dicono che sarebbe una ragione validissima. In realtà la Patrizia sarebbe anche persona gentile e simpatica, se non appartenesse al cerchio magico di quelli che non hanno mai indovinato un ..  Da 19 a 15, come i commessi del prossimo Conad Aquarena, ha aggiornato i prezzi degli alberghi. Per passare un giorno, magari una Notte Rosa od uno sballo da Molo occorre sborsare l'equivalente, con resto, di birra e pizza. Lo ha stabilito la borsa turistica chiamata Advisor di Trip. Le due persone dotate di buon senso a Rimini, una è il Cancelliere, tradurrebbero questo triste annuncio come l'inevitabile risultato tra domanda inesistente ed offerta spaventosa, con il prezzo come punto d'incontro al ribasso. Prendersela con gli imprenditori (?) cara Rinaldis, lo dico fortemente incazzato da mondiale renziano, appare atteggiamento meschino, pilatesco, leggermente vigliacco. La colpa è la sua/tua e del cerchio comico che tutti i giorni spacciano Rimini capitale di qualcosa. Con tanti pieni e pienoni inventati, fregandosene delle decine di indicatori economici e sociali che partendo dal prezzo obbligato definiscono la situazione disastrosa. Possiamo stare tranquilli, Hera ci ha comunicato che i 55 millimetri/ora caduti sono stati tutti regolarmente, fino all'ultima goccia, sversati con merda annessa in..mare. Buon bagno a tutti, devono solo passare 18 ore, sempre meglio di 15.

Facciamo Ordine

A Rimini chiedere od insistere sul rispetto della legge, sembra atto terroristico. Mi riferisco alle attività prevalenti se non uniche nella loro sconsolante ripetitività con le quali si caratterizza il mandato di Gnassi. Il Porto è lo stadio di casa, il Lungomare un prato amico con soppalco abusivo. Ho già avuto modo di scrivere che in quella denominata brillantemente AL MENI, a festa già iniziata non ho avuto la fortuna di incontrare nemmeno ..un estintore ma impianti elettrici buttati a terra, strutture senza alcun fissaggio. Non faccio parte di nessuna struttura sorvegliante, devo dire che in trent'anni non mi era mai capitato di osservare tanta negligenza. Qualcuno dopo avere letto il mio articolo ha aggiunto anche il problema della raccolta dei rifiuti. Un altro feudo di Hera. Spero (poco) che per la Molo l'organizzatore, nella qualità protempore di Sindaco di questa città che si meritava forse meglio, cambi registro oppure qualcuno dei tanti, troppi deputati al controllo si faccia vedere. La vendita dei prodotti come avviene? Sistema spiaggia? Si inumidiscono gli scontrini? Le attrezzature installate devono essere conformi alla specifica, obbligatoria ed esaustiva progettazione- documentazione, con la quale la Commissione sui Pubblici Spettacoli definisce ed autorizza la manifestazione sia sotto il profilo della sicurezza, sia per quello igenico sanitario. Poi ci sarebbe anche il rispetto delle centinaia di normative che l'amministrazione comunale richiede a tutti i normali cittadini ed imprenditori. Raccolta differenziata, Impianti sonori collaudati, divieto di vendita e somministrazione di prodotti in contenitori di vetro. Se questo è visto come noiosa burocrazia, si cambino le leggi o forse più facile Sindaco. Vale l'ormai l'assodato concetto che per qualcuno s'interpretano e per tutti gli altri giustamente si applicano. Rimane un annoso e mai chiarito aspetto definibile di "trasparenza". A chi sono addebitati i costi della regolamentazione del traffico, vigili, cartelli stradali, transenne, pulizia straordinaria prima e dopo? Per farla capire anche all'astro nascente degli spettacoli già con i galloni di capogruppo per meriti festaioli, a chi fattura Anthea al Consorzio od al Comune? Se compete al Comune va conteggiato nei costi, se invece nulla si paga...allora il camper della corte dei conti poco chiari ha qualche ragione in più per sostare. Faccio notare che non si tratta di pochi spiccioli, parlano di cifre astronomiche, almeno per i chiari di crisi attuali. Se, al solito, non succederà niente, non mi stupisco, avevo previsto anche con largo anticipo la partenza della..Gualdi. Mi accontento di prenderci sempre. Lo so con questa amministrazione è facile, come farsi rimborsare due euro al Gratta e Vinci. Intendo solo togliere l'alibi del non sapevamo. Sui pieni o pienoni per i quali le fotocopie garantiscono il titolo, mi soffermerò più avanti. Si tratta di concorrenza sleale, una sorta di monopolio che favorisce alcuni amici e penalizza territori che soffrono. Andare in centro non significa correre sempre sul Ponte di Nud e Crud, ma qualche volta fra le puttane di Miramare o Torre Pedrera. Per Viserbella è bastata la moglie di Renzi.

giovedì 26 giugno 2014

Il Prezzo è Giusto

Due notizie questa mattina campeggiavano sulle sempre più sbiadite locandine delle quattro fotocopie. Non si riesce a capire lo spreco di spazio, potrebbero unificarle. La prima, grave, per il già spento mercato "russo" è la cancellazione dei voli Livingston sul troppo affollato Fellini. Perfino la Rinaldis, nota presidente dei migliori alberghi di TripAdvisor ha capito ed il Carlino..perfino pubblicato, la ferale notizia che a causa di uno dei migliori affari sauditi del governo Renzi, con la cessione del 49% agli arabi di Etihad, i famosi mercanti hanno chiesto di non avere fra le palle la compagnia low cost. I mille (?) russi alla settimana, reduci della guerra in Crimea decretata dai nostri fedeli alleati americani e tedeschi, non arriveranno più. I negozianti del centro storico, pavimentato di rosso sangue dall'architetto di Gnassi piangono, quelli del Gros maledicono. La seconda è il rinnovato raduno nazionale degli alcolisti certi per l'edizione della Molo. Le prenotazioni impazzano,15 euro compresa la possibilità di defecare, orinare, lanciare, urlare sono momenti irripetibili per il nostro mercato turistico. Molti si sono messi avanti con i lavori e sostano impazienti nei prati e giardini, stappando bottiglie. Allenamento .  

Il Mestiere di Stupire

"... il nostro mestiere è stupire", parole del sindaco: bah! Ma siamo sicuri che sia mansione del sindaco "stupire"? Lo ha detto a proposito della "molo", per me stupire attiene ai maghi, ai prestigiatori... agli artisti al limite, agli sportivi, ma ai sindaci non mi pare". Sotto il vestito niente, feste senza soluzione di continuità, benissimo siamo la città degli Eventi concatenati ma cosa resta? Mio parere c'è uno squilibrio fra l'essere e l'avere, la cultura dell'effimero che ricorda tanto l'Estate romana del compianto Nicolini, assessore dell'Urbe di anni or sono gnassista ante- litteram con la ossessione delle Feste. Altrove si guarda alla sostanza, a Villamarina frazione molto periferica di Cesenatico hanno fatto una ciclabile della madonna, ma no pim pum pam: ci hanno messo un intero autunno-inverno: cosa dite, loro li avranno i finanziamenti? Cordialmente, Milo Pascale, Professore

Europa: a che punto ci siamo ridotti

Neanche a farlo apposta, dopo l'articolo del Cancelliere di ieri, è arrivata la prova di quanto l'Europa non valga nulla. Nella giornata di ieri il vertice governativo sloveno avrebbe dovuto incontrare il ministro degli esteri russo Lavrov per definire il progetto del gasdotto South Stream. Gasdotto di cui gli americani sono acerrimi nemici e per il quale praticamente hanno fatto scoppiare la guerra in Ucraina. Appena diffusa la notizia dell'incontro con Lavrov, l'ambasciatore americano a Lubiana ha “ingiunto” ai vertici sloveni di non effettuare l'incontro. Il bello è che Bruxelles, di cui la Slovenia fa parte, è stata zitta. La morale è facile da capirsi. Cose del genere avvenivano 40/50 anni fa nell'America del sud dove l'ultimo ambasciatore americano dettava la linea politica di tutti i paesi dell'America latina. Se succedesse adesso in sud America quello che è successo ieri a Lubiana, il malcapitato ambasciatore verrebbe accompagnato al confine a calci nel culo. Dal che si desume, visto che nulla è successo, che oggi la mitica Europa vale molto, molto meno del sud America di cinquanta anni fa. 
 Woland

P.S.
Obama ha chiamato la Boschi, che chiamasse Renzi. Ha ordinato "sanzioni" più dure per la Russia, che notoriamente con noi non intrattiene rapporti commerciali. Tradotto nel fallimentare linguaggio turistico riminese dell'ultima spiaggia, possiamo staccare i cartelli in cirillico ancora presenti sulle due profumerie rimaste.

Renzismo Sportivo

L'eiaculazione precoce che ci ha permesso di allungare le vacanze ai milionari del pallone, accompagnati dalle splendide e fedeli wags, si potrebbe etichettare malignamente come "Renzismo Sportivo". Padre Prandelli ha rappresentato al meglio l'Oltre in campo sportivo. Uno sconsolante miscuglio di tattiche abborracciate, presunto razzismo per coprire immaturità conclamata, gemellaggi con la Keynge e tante, troppe preghiere ed ampolle di acqua benedetta dal ..niente. Terminata come in tanti temevamo, sperando però ci fossero ancora miracoli in saldo. A me il calcio piace, adoro lo spettacolo ed importante (per me), penso di masticarlo come Gnassi le feste. Una premessa, prima di avventurarmi nella facilissima disanima di una partita falsata da un Moreno e da un..Morso. La nazionale è la somma di tante organizzazioni che rappresentano al meglio/peggio lo stato del paese. Movimento sportivo, investimenti, governance, dirigenza, impianti, programmazione e..tifoseria. Volete citare uno dei punti elencati nei quali possiamo esprimere una pallida eccellenza? Siamo da 19 euro anche in quel campo. Nel 2006 con un allenatore..laico, abbiamo vinto per una serie di circostanze miracolose, irripetibili anche a Napoli. Ridurre tutto all'evanescenza irritante, solo psichiatramente comprensibile od alla dentatura sporgente di Suarez è esercizio per i soloni di Sky. Eccetto qualche vecchio ed ottimo frequentatore dei palcoscenici calcistici, il resto dei presunti commentatori sono una squadra di paraculi informativi. Come nei bar, sono bravi a giudicare da"sopra", i nostri informatori sportivi oggi lapidano i loro eroi di ieri. Padre Prandelli rappresenta al meglio il renzismo dilagante. I veri colpevoli, da sempre sono i Flli Abete, Carraro, Petrucci il pentapartito dello sport che ancora governa. Avere quattro quotidiani sportivi che ancora escono mentre muore l'Unità e le fotocopie locali non si sentono bene, non depone a favore della nostra cultura. Si inizia negli oratori ad inculcare il sentimento del nemico e non semplice avversario. Ho ascoltato genitori diplomati e perfino laureati, non in alberghi, che incitavano od auguravano..la sparizione del nemico del figlio naturalmente un..Balo bianco. Stadi fatiscenti o ti arruoli in qualche società paramilitare o non puoi fare attività agonistica, lo sport a scuola è facoltativo nel senso che non esistono impianti. Però il resort brasiliano costava come una Notte Rosa. La presa per il culo è che passerà qualche settimana, troveranno Mancini o Spalletti e si ricomincerà per fallire tra quattro anni. La legge sugli stadi ha la stessa età del Piano Fogne di..Gnassi. Fra i tanti enti inutili e sperperatori di gigantesche follie finanziarie nessuno ha mai osato inserire il Coni. Come per le province non puoi abbattere senza avere almeno un progetto od una idea del come ricostruire. Il baraccone dello sport italico è forse una delle più grandi invenzioni della fantasia politica democristiana. Fra i pochi meriti si nascondono realtà misconosciute di sprechi e scandali ad ogni latitudine. La mia idea, vecchia da vecchio praticante, è quella di partire dal basso...dalla scuola. Attrezzare gli edifici, copiare il sistema americano che trae linfa dai serbatoi naturali dei giovani, investire per il futuro. Dove sono andate a finire le promesse del Renzi della prima ora che sistemava in un mese gli edifici scolastici..cari alla moglie? Il coniglio Suarez ha lasciato un segno malizioso sulla spalla di Chiellini, noi abbiamo denudato i nostri antichi vizi. Come è andato lo streaming? Ne ho visto un pezzo, ci siamo comportati..normalmente. Un bel passo in avanti.

Le Scuse

A nome di molti riminesi vorrei porgere doverose scuse al Sindaco di Riccione. Non ricordo precedenti conditi da accuse lanciate ed offese subite da un Sindaco liberamente ma inaspettatamente eletto. La colpa della Tosi è stata quella di avere distrutto, da sola, un'armata che sembrava invincibile. La paura è che il virus che ha contagiato le periferie riminesi entri nei bastioni e distrugga Palazzo Garampi. L'arroganza e la prepotenza verbale che ha investito il Sindaco di Riccione per avere "provocato" la riunione del Comitato di Coordinamento del Trc, dimostra al di là di ogni ragionevole dubbio, che ha colto nel segno. Qualcuno non ha capito che la guerra elettorale è finita e male, sbaglia avversario e dichiarazioni, potrebbe dire cosa avrebbe fatto se ..puta caso fosse stato il Sindaco vincitore e non uno spettatore ininfluente. L'atteggiamento più vergognoso è di Gnassi, tratta la collega come i grandi con i bambini. Non mi soffermo neanche a certificare il pulpito del suo patronage. Ha costretto i due sindaci di Misano e Cattolica a dimostrarsi correi di una stronzata che ha già fatto perdere una..Perla. Provate ad insistere sulla vostra richiesta di un allungamento del percorso per vedere quanto vi supporteranno i cittadini. La Tosi fa paura perchè ha individuato il bersaglio vero e l'anello di congiunzione debole: l'Agenzia della Mobilità. Il sindaco di Riccione vuole vedere chiaro nei bilanci mai certificati. Gnassi partecipa oltre l'80%, sempre la solita storia, nessuno indaga. Il Trc va avanti per paura della Corte dei Conti non certo perchè qualcuno ne ravvisi l'utilità. E' già ridicolo e spaventosamente costoso portarlo a Riccione, la regia piddina per la distrazione degli scandali, vuole allungare il percorso fino a Cattolica? Perchè non Pesaro? Pur avendo un giudizio ormai storico sulla qualità di questi amministratori non avrei mai creduto che si supportassero anche di una insopportabile arroganza. La battutina di Gnassi sull'arrivo della Tosi sulla Linea 11, un Peri che partecipa alla riunione per dire che nulla può essere modificato e quindi avanti con il taglio dei pini, sono mere provocazioni. Lo ripeto, non scambiateli per innocenti protagonisti, stanno solo cercando di salvare se stessi, non il Trc. Con un'indagine sui conti di AM verranno fuori i costi per gli errori precedenti. Consulenze, progetti, espropri ed appalti sbagliati. Questo è il buco nero da indagare ed il punto debole della vicenda. Un ulteriore dimostrazione di pochezza è la presenza del presidente e della giunta provinciale che non rappresentano più nessuno. L'aggravante è che lo stesso Vitali ormai gola profonda che inveisce contro la cancellazione della sua poltrona, si trasforma in difensore, del Trc. Una doppiezza tipica del personaggio. Dalla vergogna al ridicolo, quando costringono i comuni di Misano e Cattolica a dichiarare con tanto di delibera che vogliono, anche loro, l'Italo di Gnassi. Dimenticando che sono stati i predecessori, per fortuna dei cittadini e dei bilanci, a rinunciare a quest'opera buffa. Sembra che il concetto di continuità amministrativa nel Pd sia variabile, rimane l'obbligo che le delibere in questione siano approvate dai rispettivi consigli comunali. Altrimenti rimangono lettere di patronage sulle quali Gnassi e Vitali sono docenti e scrivani. La prova Regina sta nel trasferimento dei 6 milioni di euro previsti per la tratta Misano- Cattolica, utilizzati in seguito per comprare i filobus. L'ultima parte la voglio riservare ai 4 Amici al Bar Pd di Riccione. Se non ricordo male in campagna elettorale promettevano una analisi comparata prima della prosecuzione lavori. Se la chiede la Tosi non va più bene?, Personalmente, l'ho scritto, sarebbe giusto trovare le giuste mediazioni. L'impressione è che invece la stronzata su gomma s'allarghi, diventi un Mose di problemi, iniziando proprio da un'esame approfondito della situazione di quell'invenzione impropria e costosa dell'Agenzia della Mobilità. Verificare la situazione contabile e le caratteristiche del cantiere: l'Agenzia è in grado di rispettare gli impegni contrattuali, quale e quanto è il contenzioso contabile con il comune di Rimini, le somme stanziate sono in grado di provvedere agli aumenti di costi per opere non previste? Sul piano politico è chiaro che il Pd  ha dichiarato guerra ai tre comuni che hanno osato sfidarlo e batterlo in battaglie cittadine. Questo è lo scenario del futuro. Il MoVimento non ha ancora capito un ca..sembra sia ancora nella giungla dei dispettini. Per vincere si devono creare le alleanze, giocare pensando di essere unici e migliori, costringe a risvegli elettorali bruschi. Non si deve inventare niente ma amministrare meglio degli altri. Il Trc è una stronzata che paghiamo noi. I cittadini l'hanno capito ed hanno decretato i vincitori. Per Gnassi si tratta solo di aspettare il verdetto. Sembra abbia guadagnato tempo, la Gualdi ha preso l'Italo liberatorio. 
P.S.
Mi permetto di allegare un auspicio gratuito. Nella moderna logica della rappresentanza dei partiti mi auguro che i pochi ancora ragionanti in quello schieramento, scelgano la Tosi come loro rappresentante politico. Gli altri sono caduti troppo spesso..nell'inciucio. 

mercoledì 25 giugno 2014

I Vasi di Pandora

Non sono mai stato incline ad aver pensieri troppo cattivi, ma certe volte l’apparente illogicità delle situazioni mi porta a ficcarci il naso dentro, e, non di rado, rischio di imbattermi in veri e propri vasi di Pandora. Così, di fronte all’assurdità anacronistica della proposta di reintrodurre l’immunità parlamentare per i senatori, la mia mente, non proprio candida, ha iniziato a frullare. Il primo dato è che nessuno vuole questa norma, ma nessuno fa nulla per eliminarla dal testo in esame al Senato: ne evinciamo che la maggioranza è d’accordo sulla sua approvazione, sempre con la sponda di Forza Italia e lo zampino della Lega, ovvio, ma quel minimo di pudore che ancora gira per i palazzi romani li fa vergognare di una simile paternità. La seconda considerazione che mi viene da fare è: perché solo al Senato e non anche alla Camera? Si badi, nella riforma Renzi-Berlusconi, il Senato non sarà più una camera elettiva, ma un’assise nella quale siederanno i rappresentanti dei territori, cioè, in primis, i sindaci. Quindi, questa nuova immunità, andrebbe a garantire l’operato dei sindaci. Di quale operato si tratti e in che termini ancora non è dato saperlo. Le considerazioni fatte e le proposte di modifica sono fumose tanto quanto le idee del ministro Madia. Garantire l’immunità ai sindaci delle grandi città, o almeno, a quelli che siederanno in Senato, significa farli lavorare al meglio. In tutti i sensi. Così un sindaco che dovesse ricevere l’ordine dal Mister X del suo partito di assegnare un appalto a Tizio o a Caio, lo farebbe con maggior tranquillità oppure, al momento di comunicare la percentuale da riscuotere avrebbe l’animo più leggero di quello che aveva all’epoca il buon Orsoni da Venezia. Qualcuno si meraviglia della mia affermazione? Ma scusate, come potete pensare di eliminare il finanziamento pubblico ai partiti e pretendere che questi non si organizzino diversamente per sopravvivere? O credete davvero che si inizi una mattanza di italici suini per ridurli in salsicce finanziatrici di feste? Ma la toppa cucita addosso alla vicenda dalla Presidente della Commissione Affari Costituzionali del Senato è davvero peggio del buco. La Finocchiaro propone che sia una sezione della Corte Costituzionale a decidere sull’autorizzazione all’arresto dei senatori. Et voilà, con una sola dichiarazione la rauca Anna manda a puttane il perfetto equilibrio tra la divisione dei poteri dello Stato introdotta dai Padri costituenti e sul quale si regge la nostra democrazia. Come dire, caro Parlamento, visto che pulluli di membri incapaci o in mala fede e non sei in grado di autogestirti, ti mando una tata in toga che ti dia uno scappellotto tutte le volte che fai arrabbiare. Così in un colpo solo il Parlamento diverrebbe un’assise di nominati messi sotto tutela della magistratura. Un capolavoro di diritto costituzionale. Per fortuna che l’Italia è uscita dai mondiali, così è venuto meno il più grande mezzo di distrazione di massa, utilissimo, in momenti come l'attuale, a chi comanda il vapore. Nonostante questo, però, non ho troppa fiducia sulla reattività dei nostri ormai obnubilati compatrioti.
tesorieredipartito.it

Il Cancelliere: Kolomoisky, Kolomoishy, chi era costui?

Finalmente... Il Cancelliere: Gli ultimi avvenimenti nell’est europeo dovrebbero indurre i paesi fondatori: Germania, Francia, Italia ecc. a una seria riflessione su quello che sta diventando l’Europa, soprattutto in ragione di quello che sarebbe dovuta diventare nella mente dei suoi padri fondatori (Adenauer, De Gasperi, Spinelli ecc.). E’ una domanda che sappiamo benissimo oggi essere retorica. L’Europa così come pensata negli anni 50/60 è diventata un’utopia sostituita dal dominio degli Stati Uniti specie attraverso la Nato, cui la vecchia Europa è incapace di far sentire le proprie ragioni. Dominio che si manifesta attraverso una incontrollabile spinta verso est con conseguente marginalizzazione dei paesi fondatori e una sproporzionata capacità decisionale degli ex paesi comunisti (supportata dagli U.S.A.) che alla fin fine tende a spezzare il legame tra la vecchia Europa e la Russia per favorire paesi francamente discutibili ma che godono del privilegio del “patronnage” americano. Ci riferiamo in particolare alla Polonia e alla Romania, due paesi medi che vantano grosse rivendicazioni territoriali verso la Russia. Tuttavia il paradosso non sta tanto in queste nazioni ex comuniste e molto aggressive, ma nei “nuovissimi paesi” aderenti all’UE dove le leadership politiche sono quanto di più lontano dalle idee dei padri fondatori europei. Pensiamo all’Albania/Kosovo di Thaci sospettato di genocidio e traffico di organi, al Montenegro di Dukanovic, non taciuta succursale delle cosche pugliesi e calabresi, pensiamo ai micro stati baltici “forgiatori” di SS e miti di “Apartheid”, per arrivare, dulcis in fundo, all’Ucraina. Parliamo del paese degli oligarchi che ne ha appunto eletto uno (Poroshenko) giusto giusto ieri come presidente, ma il cui vero potere sta probabilmente in altri nomi e figure. Non alludiamo solo alla notissima Tymoshenko o ad Akhmetov ma ai meno conosciuti ma ben più temibili Kolomoisky e Taruta, dei quali il primo sembra uscito da un fumetto ma su quale c’è poco da scherzare: è infatti l’organizzatore del massacro di Odessa e di Mariupol’. Comanda un esercito mercenario di alcune migliaia di uomini che, Poroshenko o non Poroshenko, tregua o non tregua, mette a ferro e fuoco il sud-est ucraino. Per conoscere le sue prodezze vi invitiamo a leggere la pagina Facebook della sua sodale deputata di L’viv Iryna Farion. La bionda donzella si prende il merito dei massacri e non lo nasconde. A questo punto sorge davvero un quesito: ma l’Europa “civile”, ammesso che lo sia ancora, con questa gente cosa ha a che fare? Oppure sta diventando anch’essa campo di battaglia per mercenari? Sarebbe una domanda opportuna anche oggi (meglio lo sarebbe stato qualche anno fa) quando la guerra pur non dichiarata, è scoppiata proprio per merito di questi signori e nobildonne. Ovviamente non lo si può dire! Specialmente sulla stampa italiana. Essa, come la sua nazionale di calcio, vive beata, e pagata, nell’inettitudine e nel più vieto conformismo. Fino alla catastrofe che, temiamo, non tarderà.
 Il Cancelliere

Lasagne Verdi

Nella sceneggiatura di un film "impegnato" sul turismo riminese metterei in primo piano le ..lasagne verdi. Era il piatto tipico che fino agli anni 70 ogni albergo preparava per il pranzo della domenica. In ogni strada della marina, sentivi l'odore di sugo misto a balsamella, la cottura perfetta la si raggiungeva andando nel forno del panificio vicino a casa. Un lavoro immane, spesso iniziava il giorno prima, con la preparazione degli spinaci, che dovevano essere conciati, lavati e bolliti, quale ingrediente base per la sfoglia verde, realizzata tutta a mano, a forza di mattarello, poi tagliata a quadri di una spanna. Oggi hanno ingaggiato Bottura. Anche il sugo era un rito, selezionando i pomodori migliori che dopo l'aggiunta di carne e spezie, richiedeva una cottura infinita. Un'arte che nessuno più pratica oggi prevale cous cous o kebab, nessuno saprebbe più farle o rifarle. Per 19 euro giornaliere qualche ingrediente lo devi omettere. Costi enormi, manodopera qualificata, prodotti genuini introvabili e prezzi impossibili per il nostro tipo di clientela. Vorrei proporre al Sindaco magari al prossimo, questo ormai è la controfigura di Gnassi, un revival di questi piatti, senza piantare tendoni sul piazzale Fellini. Le lasagne verdi sono state la vera icona del nostro turismo, un successo clamoroso durato un ventennio. Più facile buttarsi su piada precotta o spaghetti allo scoglio con pesce fumante di ammoniaca, giocando ai finti romagnoli, facendo servire il tutto da una cameriera rumena con capello di paglia e l'aggiunta scenografica del canestrino per la piada o gli spaghetti nella ciotola smaltata. L'intrecciato è stato fatto in Cina e la ceramica nel Nordafrica. La Rinaldis potrebbe anche dire (è pagata a cottimo dichiarativo) che si fanno in tutto il mondo per i turisti. Questo arrivo a capirlo, ma il dramma riminese sono gli scienziati del turismo, professori, docenti, albergatori-architetti della Rimini Future. Scomodano perfino il termine cultura che applicata al nostro sistema assomiglia ad una bestemmia. Una parola che mi ha sempre intimorito, riconoscendone l'importanza e la sacralità, anche parlando di cucina, scopri le ragioni più vere del vivere di una comunità. Ai tanti finti sapientoni del carro di tespi festaiolo, non ho mai sentito ricordare, come raccontavano i nostri vecchi, che la piada nasce come esigenza di utilizzare la farina di frumento. La rara farina bianca, come si chiamava un tempo, quella prodotta con il grano, si utilizzava per la pasta e chi poteva preferiva trasformala in pane. Lascio ad altri il mestiere difficile ma stupendo di approfondire la storia della nostra cucina, ma per favore qualcuno chiuda la bocca ed i tendoni a Gnassi. Mi ricorda la storiella del bambino che non sapeva che i polli avessero le penne, avendoli visti solo nel girarrosto. Se parliamo di al meni, intese come lavoro vero e quindi come identità, facciamo parlare i protagonisti o per lo meno qualche ricercatore e non furbetti sempre pronti a fare gli esperti di tutto. La chicca raccontata è che anche Ermeti insignito della honoris laurea in urbanistica riminese causa i troppi alberghi posseduti, partendo dalla spiaggia cocco beach, sua antica vision, vada in giro ad organizzare feste. 

martedì 24 giugno 2014

Fusione

Dal 2015 per quello che rimane dell'industria è prevista una unica associazione di superstiti della recessione che comprende le province, da chiudere, di Rimini, Ravenna e Cesena-Forlì. Un fatto tardivamente importante ma che indica la strada della divisione dell'Italia in distretti, chiudendo le province ed accorpando le funzioni dei comuni, concentrando gli organismi statali in un unico importante riferimento territoriale. Non mi sembra di vedere molti alleati su questo cammino, pochi capiscono, altri hanno ancora poltrone da mantenere. Il Pd di Renzi viene dato in ulteriore piccola ascesa, un segnale preoccupante per il resto dei partiti e movimenti penitenti. Riesce a fare e ..dire quello che vuole. La riforma del Senato è non solo vergognosa come impianto istituzionale ma condonante il peccato della corruzione che colpisce maggiormente il partito pigliatutto. Introdurre il "reato" di impunità parlamentare è uno schiaffo alle timide espressioni che ancora si sollevano nel Paese. Oltre il 60% degli enti locali è in mano al Pd. Il resto frantumato tra i rimasugli del Pdl e liste locali. Il Senato degli Impuniti a prescindere è la fotografia della proposta. La bocca più allenata del governo è riuscita a dire senza smentite efficaci che anche il M5S era d'accordo, segnala che la fase decadente del MoVimento è iniziata quando i prodotti parlamentari hanno iniziato a..parlare. Una proposta senza alcun significato se non quello di apparire come il nuovo che avanza. Berlusconi non è mai stato così determinante pur senza contare più un ca..in termini elettorali. Viene mantenuta una vecchia fotografia parlamentare con un Presidente della Repubblica che garantisce tutto. Perchè al Pd nel momento di massimo splendore non viene in mente di regolarizzare l'ordine costituzionale, andare a corrette elezioni, eleggere un nuovo parlamento e ..finalmente un Presidente? Non importa se è Prodi o perfino..Amato, importante che rispecchi il desiderio e voto dei cittadini. Una ragione ci sarà per non proseguire sull'abbrivio del 40,8? Non sarà che le cose come sono adesso sono le migliori condizioni per proseguire il cammino delle promesse e delle tangenti? Dalle gole profonde della laguna sono arrivate tante e tali rivelazioni che se venissero pubblicate al Nazareno in tanti se non tutti tremerebbero. Meglio fare nascere il nuovo Senato immune dai pericoli più gravi. E' soprattutto molto giusto iniziare a proteggere anche i sindaci sbadati, corrotti, concussi ed anche quelli incauti nello spedire lettere, adire a finanziamenti e Aquarene. Bravo Renzi i cittadini, almeno quelli ai quali le cose vanno ancora bene così o pensano che gli altri siano addirittura peggio nella loro volontaria comicità, continueranno a votarti. La certezza che il quorum dei votanti si abbassi ancora, mette in cassaforte i tuoi voti. Non esiste opposizione, per la prima volta dal dopoguerra. La proposta per il senato è la scusa per garantire i garantiti, quella sull'abolizione delle province è un guazzabuglio indescrivibile che pone Gnassi nelle condizioni di massacrare di feste anche il resto del riminese. Tra un anno dovremmo votare per la "loro" regione. Con queste premesse non ci sarà partita. Riusciranno perfino a trovare una poltrona sostitutiva al piagnone Vitali. Vedrete che tutto quadrerà. Hera stravince. Mi hanno raccontato chi potranno essere i pretendenti a 5 stelle. Non ho parole

Furbizie

Conosco bene i miei polli diceva l'allevatore. In particolare il presidente della Confesercenti Mirco Pari che per allungare oltre misura e lecito il biglietto da visita è stato " designato" anche Presidente del Caar e membro onorario del Club della Piera/Palas. Ha invitato Affronte, nuovo deputato europeo a cinque stelle ed un culo della ma.. non per parlare di cucina nostrana, ma come partner strategico per difendere in Europa l'assioma che un bar-ristorante al mare, possa continuare a pagare 500 euro all'anno di canone demaniale. Caro Marco, vuoi scommettere che non ti chiama più nessuno a parlare di cucina di..mare, se, finalmente, il MoVimento stabilisce che è una vergogna che a milioni di persone venga venga tolto pane e lavoro perchè lo Stato non ha più risorse mentre a pochi Signori della Sabbia si continua a regalare una rendita di posizione per mantenere, benissimo, cinque famiglie? Conosco la tua fortunata teoria sui delfini, molto meno quella sul territorio..nostrano. A Rimini non c'è solo un mare di... 

L'Immunità della Maggioranza

A dispetto delle gondole di tangenti, delle autostrade di Penati, della caterva di sindaci indagati od arrestati, il PDR ossia il Pd di Renzi prosegue nella sua arrestabile, volendo, ascesa. Se la passa meno bene le poche volte che nelle competizioni locali il resto del mondo partitico si allea con i cittadini che vanno votare a prescindere dagli appelli. Devo ricordare che i due esaltanti sindaci grillini sono stati eletti (anche) con voti destrorsi? Eppure la cagnara contro l'alleanza  "tecnica" con Farange non cessa. Si doveva iscrivere al Pse? Per la consueta distrazione di massa, Repubblica parla di tutto, fuorchè della porcata studiata dal governo per accontentare tutta la maggioranza. Oggi nel mirino dei due magistrati ancora indaganti e non trasferiti, ci sono i sindaci. I parlamentari sono inutili, non servono nemmeno per le tangenti. Però fanno arrivare da 30 anni, in luglio, qualche volta in agosto, i soliti 300 poliziotti da spiaggia. Gli affari si fanno a livello locale. Occorre il permesso dei sindaci altrimenti anche grandi opere come il Mose non riescono a partire ne spartire. La Finocchiaro una delle prime splendide veline del Pci ha detto che il governo tramite la bocca più bella, sapeva bene cosa aveva inventato Calderoli per proteggere senatori e sindaci. Nella nuova Camera delle Immunità entreranno tutti quelli delle grandi città, per Gnassi la vedo dura anche con il pass di Bottura. Anna Finocchiaro, presidente della commissione Affari costituzionali di Palazzo Madama, prende posizione sulle polemiche sull'immunità dei parlamentari nell'ambito della riforma del Senato, dicendosi "disgustata dallo scaricabarile" in atto. "Io avevo proposto che a decidere sulle autorizzazioni all'arresto e alle intercettazioni dovesse essere una sezione della Corte Costituzionale e non il Parlamento. Avete capito, garantiva molto meglio la Suprema Corte del Parlamento nel quale dispongono di una maggioranza cinese anche senza indagati o carcerandi. Si torna nel gioco dell'oca al punto di partenza. Mani Pulite non è servita a niente, ha preso a casaccio ed all'ingrosso, ma il sistema è rimasto peggio di prima. Con un particolare importante, la percentuale delle presenze delle forze dell'ordine e magistratura è notevolmente aumentata. La Finocchiaro sa che per lei dopo soli 40 anni è arrivata la pensione dorata. Come una Vitali ha iniziato a sparare nel mucchio del renzismo da due lire. Devo dire che la differenza tra lei e le quattro veline da Chi, è sempre notevole. Ha D'Alema dalla sua parte, le concorrenti alla miss governo, hanno un santo protettore che vale il 40,8. Cara Anna, non puoi certo dire che la vita con te sia stata dura, ti sei ricordata, tardi, di essere pur sempre un membro della magistratura. Questi fanno del terzo potere dello stato quel ca.. che vogliono. Prova a lamentarti con N..

lunedì 23 giugno 2014

Requisitoria

La Regione di Herrani ha decretato che non può finanziare l'opera buffa ciclabile, perchè non risponde ai requisiti normativi previsti, il resto viene dopo. Lo ripeto, la parte soppalcalta va chiusa subito. Mi rivolgo in primo luogo a coloro che per funzione e ruolo devono adoperarsi in tal senso, compresa la cancellazione degli stalli sul lungomare a monte. Il primo aspetto conseguente è l'intervento della magistratura contabile, che ha un camper a Rimini per evitare spostamenti troppo frequenti. Ai responsabili dovranno essere addebitati i costi per pareggiare i 450 mila euro. Dovremo istituire un capitolo di bilancio apposito con i versamenti degli amministratori, disattenti. Il caso Funelli avrebbe dovuto insegnare. Se volete l'interpretazione autentica la trovate nelle solite invenzione alla Gnassi. Sapeva bene (?) che per una pista così congegnata serviva demolire buona parte del marciapiede. Sapeva anche di non avere le risorse. Inoltre lasciare sul lungomare un marciapiede di un metro e mezzo avrebbe fatto storcere il naso a molti, eccetto il defensor Sergio operativo 24 h. La prevedibile spesa di circa 4/5 milioni non poteva essere impegnata per una ciclabile per quanto strategica nelle cartoline di Ermeti. L'ultimo aspetto che viene sottaciuto è che nelle intenzioni sindacali l'intervento pasticciato è "precario" in attesa che il Consorzio del Porto riesca a realizzare il Lungomare Paesani. Le altre considerazioni sono vane. Non c'entra niente il terreno sul lungomare ancora non incamerato nel patrimonio pubblico, tanto meno che la regione voglia finanziare altre ciclabili..a norma. E' stata compiuta l'ennesima stronzata. Se facessimo un rapporto tra le cose fatte e quelle sbagliate, secondo voi da che parte pedalerebbe...Gnassi?

Un Mose di Pd

Prima dello scandalo che in tanti avevano annusato e degli arresti, c’è chi tra le calli in Laguna aveva già iniziato a fare i conti in tasca al Consorzio Venezia Nuova. L’opera non è ancora stata conclusa, c’è l’impegno a finirla entro la fine del 2016. In ogni caso, basti pensare che da quando i lavori sono partiti, nel 2003, i costi sono cresciuti del 60%, da 3.441 a 5.493 milioni di euro. A stabilire con esattezza quanti soldi sono stati distratti dalle opere sarà la procura. In particolare la Corte dei Conti che indaga su quale sia l’effettivo danno erariale causato dalla cricca della Laguna ai cittadini italiani. I compensi a Funelli ed i contributi della regione per l'opera buffa ciclabile, con soppalco, al confronto fanno davvero ridere..non tutti. La questione della lievitazione miracolosa per il Pd e compari di Laguna non riguarda solo il periodo della gestione Mazzacurati, ma anche quelli precedenti, fino ad arrivare al sindaco ..filosofo. Dalla marea alla marea di danaro solo una parte va a finanziare le opere, mentre una grande quota va a finanziare qualcos’altro. Ad occhio la torta spartita con un calcolo approssimativo ma molto benevolo si può stimare attorno ai 3 miliardi. Il partito dei sindaci del Pd con i pochi ancora pidiellini, chiede garanzie. Arrivano subito dal premuroso Renzi. Vengono infilati nel Senato degli "immuni". Devo ammettere che ci meritiamo davvero il governo che abbiamo. La Finocchiaro ha sentito qualche debole impulso etico. Hanno davvero oltrepassato l'asticella della decenza introducendo per senatori dei quali non si sente davvero la necessità un preservativo giudiziario indecente. Nessuno lo voleva, però rimane. Il deficit pubblico è cresciuto in quattro mesi di oltre 70 miliardi, le ore di cassa integrazione hanno raggiunto.. solo i 5 miliardi. Può essere una situazione sostenibile? Presto arriverà anche la rapina europea del secolo. Un prelievo forzoso del 10, forse 15% dai conti correnti anche quelli Mediolanum che fanno il cerchio attorno a te. Tangenti, consulenze e contratti a tutti. Se si mettono in fila, fanno un miliardo di euro e non sono serviti al progetto Mose. Il capo della cricca ha oliato negli anni un sistema di corruzione che spaziava dalla politica alla magistratura. Per sopravvivere il consorzio aveva bisogno di 72 milioni di euro all’anno, meno del Trc. Ma come vengono fatti i lavori? Attraverso l’affidamento diretto alle imprese del Consorzio e senza un gara di appalto. Per fortuna a Rimini non succede così, le opere sono state tutte assegnate attraverso rigorosi bandi con decine di partecipanti e sono state ..TUTTE finite in anticipo, Murri e Novarese in testa, come il Ponte Sfiga inaugurabile con la Notte Rosa. Così si amministra!!! Non capisco come i piddini riminesi siano tanto preoccupati per le..prossime elezioni. La Gualdi ha preso l'Italo giusto, basta inventare una festa nuova. 

Controlli in Spiaggia

Tempo addietro scrissi un lungo e noioso articolo sulle tante questioni che sulla spiaggia non rispondono alle Leggi Vigenti. Vi risparmio il riassunto, richiamo per comodità informativa gli argomenti, spiegandovi al termine le ragioni: Titoli Edilizi, Cabine, Ristoranti non Ristoranti, Strutture Precarie e Posticce, Bagni, Bar, Camminamenti e Scivoli, Piante, Aiuole, Pubblicità, Facile/ Difficile Rimozione, Rispetto Fasce A,B,C,D, Distanze tra Ombrelloni, Motorini in Spiaggia, Rispetto Legge Disabili, e per finire sulla Ruota: Collaudo attrezzature spettacolo vietate. Ho riassunto l'elenco, forse non esaustivo, ma sufficiente per turbare i sonni di almeno due terzi della Giunta, quella passabilmente utile. Mi è stato riferito che "gira" una misteriosa (?) lettera circolare inviata a tutti gli operatori di spiaggia con la quale preannunciano controlli sistematici da parte del Comune di Rimini. Vi ricordate cosa dissi e scrissi alla Procura quando mi "ingiunsi" la demolizione di una parte importante del mio Circolo Nautico? Quello che io eseguivo "autonomamente" doveva essere esercizio comune per tutta la splendida spiaggia dei bagnini e chioschisti. Eccetto S.Giuliano, il resto è nella condizione di una clamorosa ed antica mancanza dei..titoli edilizi. Il non avere voluto il Piano Spiaggia originale che chiamo per comodità interpretativa dell'amico Baschetti, è stato un'errore ed una presunzione che tutta la categoria politica ed imprenditoriale paga. Sono passati dai Melucci agli Alfano, ma non saneranno niente, si sono fatti rubare perfino i "delfini" che erano prigionieri in una vasca ma riminese. Oltre al danno imprenditoriale è arrivata la beffa geografica, sempre piddina. Il problema sarebbe quello di trovare una soluzione concordata per la riduzione del danno. Alla vecchia arroganza dei Signori della Sabbia oggi si aggiunge il particolare rilevante dell'applicazione della Direttiva sui Servizi, chiamata volgarmente Bolkestein. Secondo voi Renzi la fa abrogare? Voglio vedere Biagini che gira con il voluminoso Dossier. Un saluto al sodale, salvifico Presidente del Circolo lo vai a fare vero? Prova a guardare quanta merda avete lasciato ( per paura?) nella Fossa..dei Molini.

domenica 22 giugno 2014

Lettere da Coriano

Vergognarsi mai? Il piccolo grande caso di Coriano spiega come diventano cattivi certi compagni quanto togli il desco dove erano abituati a mangiare. Hanno mandato dei bambini a mettere nelle cassette delle lettere un volantino per denunciare, quella che in realtà è stata una dimostrazione di serietà amministrativa. La colpa "grave" della Spinelli è stata quella di avere risparmiato (?) due milioni. Non erano abituati a giocare alle brave formichine, ma bravissimi a sperperare. Non sanno perdere, sono strutturati per occupare. Il caso può sembrare insignificante rispetto alla mole di scandali che colpiscono tutte le volte (poche) che indagano il Pd ed il suo mostruoso apparato, rimane emblematico per l'espressione di tracotanza che esprime. Si potrebbe anche ridere pensando alla sfoggio di deontologia politica, quando un povero consigliere d'opposizione, non Pazzaglia, come succede spesso a Rimini, denuncia fatti e misfatti di gravità inaudita.

Meglio Tacere

Grandi pagine delle fotocopie locali in preda alla paura di perdere anche i pochi bastioni democratici, quelli che garantiscono il finanziamento. Questa volta dedicate al Sindaco, ancora piddino, di Cattolica. Il giochino di moda è "mena" la Tosi che ha avuto l'imperdonabile colpa di mandare a casa un apparato definito invincibile. Non conoscevano bene..Fabio Galli. Il protempore di Cattolica chiede, per conto di Gnassi, che il Trc arrivi nella sua città. Non si capisce o meglio si capisce benissimo perchè non lo abbia fatto prima, quando nella ridente cittadina molto lontana da Rimini e quindi più fortunata di Riccione, a nessuno è mai importato niente di quella costosa stronzata. Mena la Tosi e fai bella figura. L'auspicata carrozza si dovrebbe fermare alle Navi, giusto per salutare i delfini orfani di Affronte, praticamente ai confini con Misano. Un vero genietto, rispolverato nel momento più difficile per i tanti pulcini della nuova covata. Dovrebbe arrivare a Cattolica ma per non disturbare i suoi precari elettori dovrebbe fermarsi..prima. Non sa neppure di cosa parla. Non è l'unico, hanno rappresentanti peggiori, a Rimini li possono prestare a Bottura. In origine la Metropolitana di Costa doveva arrivare a Cattolica, poi venne trasformata in un autobus elegante che viaggia meno veloce della bici di Gnassi. Per coprire il tragitto dalla ..Fiera di Rimini ( proprio così) a Cattolica, dovevi portarti dietro anche i panini. A riprova di quanto asserito, non necessaria, su queste cose non mento o sbaglio, posso informarvi che i 5/6 milioni messi a disposizione dalla regione per la tratta Riccione-Cattolica, sono stati dirottati come quelli della ciclabile, per comperare gli ultimi filobus doppi. Chiedere conferma all'Agenzia Nipote.

La Chiusura della Provincia

In tanti hanno capito che la ventilata chiusura delle province così come prospettata, concede oneste considerazioni anche ai poltronari occupanti. Da mesi Vitali, uno che non avrebbe mai ragione "a prescindere" offre sostanziali contributi per inserire l'ennesima promessa di Renzi tra le patacate simil Trc. La cosa allucinante è che nessuno gli risponde. Ho l'impressione che aspettino la..Tosi prima di parlare. E' diventata in questo panorama dalla conformazione pecorile, una delle poche movimentiste. Quello originale a 5 stelle si perde in mille cazzatine, utili (forse) nell'immediato, ma senza consegnare una immagine governativa delle cose accettabile e soprattutto comprensibile. Vorrei ricordare a qualche amico riccionese che la guerra elettorale è finita. Sarebbe giusto e doveroso pensare a qualche forma di collaborazione, non astiosi commenti sui decibel. L'unica persona nel ristretto clubino riminese con il distintivo a forma di mattone, che non si "deve" lamentare è Vitali. Eppure, lo ripeto, le sue parole, anche se perdono efficacia recitate dal pulpito scaduto sono tutte condivisibili. Mi verrebbe da chiedere, se non fosse inutile, al M5S, di organizzare un incontro con il decaduto, dopo avere espletato quelli più urgenti sulle mafie. Vitali è uomo abbandonato dal suo partito, proprio per questo fornitore eccezionale di una serie di particolari importanti. Certo che se quando faceva l'auricolare di Ravaioli e Melucci avesse espresso le pesanti (condivisibili) espressioni che si leggono perfino sulle fotocopie locali..con il cavolo sarebbe diventato Presidente della Provincia. In ogni caso la verità è apprezzabile da qualunque fonte provenga, perfino dal Pd. Le impostazioni sbagliate si proiettano nel futuro, le pagheremo noi, occorre fare meno danni possibili, l'esempio del Trc ormai figlio del povero asciugamano è calzante. Occorre fare gli esami del Dna per capire chi sono stati i genitori creativi. Per il momento rimangono Dalprato e la Nipote a rivendicare l'opera. Da quello che si capisce, l'allarme istituzionale è alto: la titolarietà della Provincia passa in automatico sulla pista ciclabile di Gnassi. Le battute sono facili e sprecate. Una legge pastrocchio. Si dovrebbe nella fase transitoria nominare un "tecnico" magari il Segretario della Provincia senza spendere una enormità per persone già inutili adesso. Si inizia la riorganizzazione dall'alto, eliminando il pollaio di consulenti, addetti alla stampa e propaganda, salvando, tanto lo fa da solo l'eterno..Riccardo Fabbri. E' riuscito a fare eleggere Nando Fabbri e Vitali. Se fossi in Corrado Paolizzi ci farei un pensierino. 

sabato 21 giugno 2014

Ad est molto di nuovo

Mentre nell’Italia di Renzi si parla solo di calcio e un po’ del nuovo “Fisco amico” (ma quando mai???), nel sud-est dell’Ucraina maturano con solo apparente lentezza eventi che probabilmente cambieranno la nostra vita. Questa notte e questa mattina per la prima volta vi sono stati colpi contro le guardie di frontiera russe. Non si sa se con feriti o meno ma non è questo il punto. La realtà è che per come si è messa la guerra civile nelle province di Donetsk e Lugansk, razionalmente a Kiev e a Washington non resta che estendere il conflitto. E poiché Putin, pur aiutando e non poco i secessionisti non è così stupido da attaccare direttamente, occorre attaccare lui. Se così non fosse, miliardi e miliardi di dollari sarebbero stati investiti inutilmente e solo con un conflitto dichiarato, cioè con forze russe in campo, si potrà far digerire all’Europa il costosissimo gas di scisto americano. In attesa magari di estrarne un po’ come ci dice da anni il Cancelliere direttamente a casa nostra. A presto, e che Dio ce la mandi buona.
Woland
P.S.
Ormai è chiaro gli europei, non le elites profumatamente pagate in dollari, ma i popoli, dovranno pagare i debiti degli oligarchi non solo di Bruxelles ma anche di: Varsavia, Bucarest, Montenegro, Albania, ecc, ecc

Al Meni

Sabato mattina ore 11. Ancora non si sa cosa hanno bevuto i costaricani per correre così. Avevo avvisato Padre Prandelli che a quelle latitudini e con quel caldo servivano pozioni magiche. Devo dire che avevo notato un eccesso di..birra in campo. In ogni caso ci hanno ripiombato nella posizione corretta. Volevo parlare dell'organizzazione della centesima festa gnassiana chiamata Al Meni. Passeggiando sui luoghi dell'evento sembra sia organizzata con i piedi. Quasi tutti i banchi di vendita sono aperti, servono i clienti, è inconfutabile, non puoi affermare che sia ancora in allestimento. Nel mare... di covoni di paglia, non ho visto un estintore ed ho guardato bene, cavi elettrici per tutti, senza protezione. Strutture fatte con tubi innocenti e/o materiali improvvisati, in assenza di contrappesi che fissano le opere al suolo. Chi ha rilasciato l'autorizzazione, lo stesso della ciclabile? E' un pubblico spettacolo come il Sindaco che lo organizza. Non entro nel merito del piano igienico-sanitario, avere allestito tavoli con balle di fieno, potrà fare folclore ma non genera permessi. Penso sempre alla solita domanda per la quale le leggi a Rimini sono valide per quasi tutti, nel cerchio magico del Lungomare le interpretano. Per oggi mi fermo quì, al prossimo sopralluogo. Era previsto un finanziamento regionale anche per Al Meni? 

La Pista del Buco

Quando disegnarono sulla strada quattro righe ..di prova davanti alla Murri, tanto lì non passa mai nessuno, ebbi subito l'impressione che l'opera così come prevista, direi imposta, non rispondeva al codice della circolazione, ma ai voleri di Gnassi. Il nostro codice, caso strano, è conforme alla normativa europea in materia di mobilità. L'arroganza al potere, giornalisti da copiaincolla veline di palazzo, il mondo che accompagna le feste su strada, hanno enfatizzato una assurda ed illegittima striscia gialla con ..soppalco. La regione, visti i tempi e le gondole, non volendo correre rischi per un Taglianastri, ha giustamente negato il contributo. La stupenda bici di Gnassi ha un buco da 450 mila euro. E' colpa del diligente dirigente che ha fatto presumibilmente quello che gli è stato ordinato? Oppure li mettiamo nel conto Funelli? La cosa non è simpatica, come la delibera firmata imprudentemente in famiglia per la Variante Aquarena. Non sono paragonabili alle lettere di patronage, ma per quelle il rimedio è stato trovato. Invece di processare i colpevoli si allontanano i giudici. Non è la prima e con il 40,8 ho l'impressione che diventi cosa piuttosto frequente. Non può sempre finire, a Rimini, a tarallucci e pezze. In primo luogo c'è una responsabilità di chi ha firmato il progetto, poi c'è da eliminare il senso di marcia sul marciapiede. Il resto della pista a questo punto, può rimanere in una direzione, per le ciclabili a doppio senso di marcia, serve una larghezza di almeno tre metri. Spero che in questa revisione obbligatoria del progetto, ci si occupi, come dissi a suo tempo, anche degli stalli dei motori sul marciapiede a monte. Non è possibile, sempre in base al codice, avere un marciapiede che è strada, dovendo i motori percorrerlo per raggiungere gli stalli. Si direbbe che sto diventando un noioso ma informato burocrate. Quello che mi infastidisce è il solito comportamento: per tanti la legge si applica per qualcuno si interpreta. Quando è il Sindaco a farlo si chiama in altro modo. La Ruota sanata è rimasta "abusiva", gestita attraverso una licenza di pubblico spettacolo, non poteva rimanere in termini continuativi, oltre il periodo massimo dei sei mesi. Il tendone del Circolo Nautico di Viserba è penzoloni come la bandiera italiana dopo la batosta costaricana. Padre Prandelli ha sbagliato preghiera ed..Abate. Già che sono nei paraggi, mi chiedo come sia stato possibile concedere o comunque sottrarre un pezzo di spiaggia libera di piazzale Boscovich, in favore di ....una attività. E' evidente, che in base alla cartografia del Piano Spiaggia, quell'area è destinata senza possibilità d'interpretazioni, a spiaggia libera. A Rimini il libero significa sempre in attesa di qualcosa.