martedì 31 dicembre 2013

Comunicato M5Stelle Bellaria-Igea M

ll banchetto mobile 5 stelle di Bellaria Igea marina, composto da un risciò e qualche attivista, per la seconda volta è stato allontanato dai vigili urbani dal centro di Bellaria mentre raccoglieva le proposte per il territorio comunale. La prima volta il risciò M5S durante la sagra della piadina, fu invitato dalla polizia locale ad uscire dall'area pedonale in virtù di una delibera comunale la quale vietava l'accesso ai velocipedi. Immediatamente, preso atto dell'ordinanza, liberammo giustamente l'area, purtroppo chi di noi si trovò a visitare la sagra notò con disappunto che la solerzia mostrata nei nostri confronti non venne applicata ai restanti residenti o turisti a loro volta tranquillamente a spasso su bici, risciò e biciclette a pedalata assistita (elettrica), nonostante la presenza dei vigili. Il 29 dicembre u.s., come tutte le domeniche, accertata l'assenza di delibere comunali, i vigili urbani, dapprima indifferenti alla nostra presenza nonostate vari passaggi davanti al nostrò risciò, improvvisamente si fermavano chiedendo di mostrare un'autorizzazione a sostare. Si premette che non occorre nessun permesso, per altro, non producibile in quanto il mezzo su ruote non produce occupazione del suolo pubblico. Tale circostanza confermata dagli stessi uffici comunali a inizio estate, interrogati preventivamente per avere la certezza di non infrangere nessun regolamento. Dopo le spiegazioni del caso, se ne sono andati, per tornare dopo circa mezz'ora chiedendo seppur in modo garbato il nostro allontanamento dalla piazza facendoci presente che si era fatta l'ora di "chiudere" per evitare discussioni in "sede di consiglio". Non ne facciamo una questione diretta ai vigili, presumibilmente chiamati a più riprese da qualche cittadino scontento della nostra presenza, ci riteniamo però lesi nonostante fossimo nel giusto, sosteniamo quindi che qualunque cittadino debba sentirsi libero di sostare o percorrere il centro cittadino con bandiera e magliette di natura politica, in ovvia conformità con i regolamenti comunali, per un principio costituzionale di libertà d' espressione e per questo anche nel pomeriggio di Mercoledì 1 Gennaio in centro a Bellaria saremo presenti per sostenere le libertà di tutti, costantemente a disposizione per raccogliere proposte per il territorio o anche solo per scambiarci gli auguri. 
 Bellaria Igea Marina 5 Stelle comunicazione

31 Dicembre

Quando veri imprenditori rinunciano a contributi pari al 30% del capitale da investire significa che il malato... Rimini è grave, gravissimo, forse inguaribile. Quando invece Convention Bureau chiede uno sconto al Padrone Cagnoni, precipitiamo dalla tragedia alla farsa societaria. Dalle piste in concordato non si levano scie chimiche di notizie, gli ultimi colpiti sono a livello Skematico. Nella nostra Redazione, sempre più ristretta con l'abbandono della corrente renziana, offesa per il trattamento che riserviamo all'ultima speranza, l'agguerrita componente forense, con master in penale, manifesta forti perplessità sul futuro delle indagini. Qualcuno pensava si andasse a nuove elezioni in poco tempo. Sono giovani, credono ancora che la legge non sia soggetta alle latitudini e longitudini politiche. Stando a queste verità, così come per altri cento segnali, la domanda d'obbligo diventa se possiamo andare avanti a raccontare che Rimini sta benissimo e che le prenotazioni sono in aumento anche in totale assenza dei nuovi turisti russi a 19 euro. Il Cancelliere vi aveva avvisato che non è colpa delle piste concordatarie ma dei visti che non vengono più rilasciati, così impariamo a non farci i ca.. nostri con l'Ucraina. Continuiamo con la Politica delle 88 Varianti o promettiamo che l'ultimo peccato urbanistico sia la Piscina sotto il Palas, per aiutare un Magnifico manager indebitato per noi? Dovremmo partire da un Prg che ha fatto più danni dei bombardamenti dell'ultima guerra, invece giochiamo al monopoli delle varianti, con la scusa della necessità contabile, questa volta cascano in una Piscina. Oppure dobbiamo raccontare il triste destino di un Pd che avendo molto da farsi perdonare, avrebbe bisogno di un Don Benzi più che della caricatura di un Segretario. Sindaco So tutto io e decido da solo, sta dando la mazzata finale, distruggendo quel minimo di tessuto socio-economico che ancora era rimasto. Potrei lanciare l'ennesima proposta di unire le forze di buona volontà, utilizzando le sane coronarie della Città o l'insieme delle poche intelligenze rimaste, non avariate dal permanere nelle stanze dei fumi di Hera. Abbiamo bisogno di una terapia d'urto più che di nuovi casini. Su questo versante  Rimini offre il meglio del peggio nel quale è precipitata. Le sue caratteristiche e peculiarità di un turismo di massa si sono trasformate nel richiamo e deposito della più numerosa delinquenza piccola e..media. E' urgente convocare un'Assemblea Cittadina e compilare un breviario composto da cinque proposte realizzabili in pochi anni, anche a scapito di tante cose necessarie. Il Lavoro prima di tutto. Aiutare, permettere, incentivare quello che lo può produrre, aiutando la trasformazione del nostro Turismo, partendo dall'organizzazione della Spiaggia e delle aree confinanti, fino agli alberghi. Stiamo facendo gli inventari dei fallimenti ed incagli : Areoporto, Fiera, Palas, Darsena, Trc e...Nuovo Teatro, simboli del passato e degli errori strategici, pensati per destagionalizzare l'unica risorsa che avevamo: il turismo balneare. Quanti milioni abbiamo speso nel centro storico con l'università mai decollata in assenza di un sistema che la coniughi con la Città? Il turismo balneare, premessa di ogni forma di ospitalità, significa due cose precise: mare e spiaggia. Quindi tre anni per risolvere la merda in mare e tre anni per riformulare una spiaggia che parta dalle esigenze dei turisti e non dalle finte verità di Bagnini, Baristi e Corifei. Se si adeguano benissimo, altrimenti si trovano imprenditori a mandorla, se vanno bene per l'Inter, vanno benissimo dall'1 al 142, saltando 26-27. Parimenti parcheggi, pedonalizzazioni e strade alternative da espletarsi nell'arco di una legislatura. Poche questioni espresse in termini chiari per aprire un tavolo dove possano partecipare tutti, anche Melucci. Chi si siede deve condividere principio, metodo e merito. Può sembrare un approccio brutale ma solo partendo da cose concrete diventa fattibile il resto. Una pianificazione da rifare. Dal Prg al Piano Strutturale. Una macchina pubblica che genera solo confusione, burocrazia e...dirigenti. Deve iniziare subito la discussione su...Hera. Un mostro insopportabile, sempre più esoso ed incomprensibile. Condividendo queste riflessioni e sapendo che tutto deve partire dalla... politica e dall'unico soggetto libero dalle colpe del passato. Il Movimento Cinque Stelle deve diventare grande, ha fatto da solo un misconosciuto lavoro di indagine e controllo. E' destinato a governare, non è un desiderio ma una necessità. Questo è il mio augurio di fine anno, concedere una speranza alla Città e consegnare ad ognuno le proprie responsabilità. Non pensate che si possa rimbalzare dal fondo, non ci siamo ancora arrivati.

P.S.
Per oscurare Grillo, N.. si dimetterà a reti unificate???? 

lunedì 30 dicembre 2013

Dove Sono Finiti i.... Russi?


E' la domanda che i negozianti del Centro Storico e gli Outlet vorrebbero rivolgere al Sindaco se non fosse impegnato nelle prove di Canale 5. Nella trasmissione dell'ultimo anno di Gnassi e forse di N.....è quasi certo che non gli chiederanno dell'ultima medaglia della Città da lui ben rappresentata, ci penseranno i cento carabinieri messi giustamente a sorvegliare una ..Festa. Sono spariti i russi, le ultime speranze dei Galli d'Avvistamento provinciali, quelli che assieme al Carlino riescono ancora a vedere turisti in aumento, scambiandoli con il numero dei fallimenti. Siamo in attesa dell'articolo del Cancelliere, esperto nei disastri della politica europea senza citare quella italiana, inesistente dai tempi di Craxi. I russi sono stretti nella morsa del terrorismo ceceno (?) e della insipienza occidentale che ha appaltato ai polacchi la gestione della semiguerra con Putin. Sono maestri nei massacri. L'unico risultato incontestabile di venti anni di berlusconismo è stato il rapporto con la Russia. Eravamo interlocutori privilegiati, dando un enorme fastidio alla culona e l'abbronzato. Non so se i trattati erano firmati nella dacie o nelle saune ribollenti di escort pronte ad emigrare in Italia, rimane che per anni abbiamo beneficiato di questa caratteristica commerciale, anche nel turismo, nel quale siamo ormai una componente residuale, si avvertivano gli effetti. Da noi arrivavano quelli da 19 euro al giorno o della pizza divisa in due, però facevano massa e permettevano a tanti esercizi di campare. I visti non vengono più concessi, grazie all'insipienza ed al vassallaggio di un governo prono ai voleri tedeschi e peggio..americani.

P.S.
Ci rimane la curiosità di vedere il vestito di Gnassi, per il resto sappiamo come sarà il 2014, pieno dei mattoni invenduti di...Cagnoni

Rep-Tax

Grillo ha annunciato che il 31 dicembre ore 20,30 a streaming unificati  farà pervenire il messaggio all'altra Nazione. Due terzi della popolazione votante che non ritengono il PD degno di governare ed il Presidente...non eletto dai cittadini ma da una parte di un Parlamento frutto di un'altra remota epoca. Le reti che noi paghiamo con il canone trasmetteranno altro. Repubblica, proprietà di Carlo De Benedetti, noto imprenditore svizzero, venduto in panino con la tessera Pd, è scatenato ..per la Web Tax.  Ha accusato Grillo di deriva populistica-sfascista e di essere difensore dei più plateali evasori fiscali come..Google. Per non sbagliare ha accomunato in questa vergogna fiscale neanche paragonabile alle Sorgenie d'aiuto, il socio Casaleggio, noto amante della citata Google. Il nuovo avversario da abbattere sarebbe.... il presidente PD della Commissione Bilancio della Camera, Francesco Boccia, colpevole d'aver voluto nella legge di Stabilità la norma incongruentemente definita "web tax" da oppositori e detrattori. Al proprietario del giornale del Pd e della tessera primaria, stupisce che legali, giornalisti, imprenditori, economisti da anni in prima linea sul fronte dell'innovazione, persone in gamba che danno l'idea di credere in quanto dicono e scrivono, si siano trovati più uniti che mai nel tentativo di impedire che l'Italia diventi un paese dove il fisco sia (un po' più) equo e la concorrenza senza privilegiati. Per questa ragione continua imperterrito ad usare la cittadinanza svizzera ed un partito italiano. La Rep-Tax di De Benedetti inserita nell'orrendo SalvaRoma al pari delle slot machine, guarda caso con la stessa derivazione partitica, ha la certezza di essere annullata dalla Ue, al pari delle regalie ai bagnini. L'idea di non potere acquistare un prodotto se il venditore non ha partita iva italiana è di stampo medievale, come la tipicità demaniale. Al proprietario del partito di Repubblica, straordinariamente coincidente con il Pd, poco importa se americani ed inglesi sorridono al cospetto delle sanzioni del governicchio NapoLetta. Di fronte al suo imput politico-imprenditoriale si sono arresi tutti, dal Quirinale in giù. La Rep-Tax è stata reintrodotta, ma entrerà in vigore (?) in maggio. Quanto terrà? Lo stesso tempo del governicchio. Renzi nel suo avvilente tour per mettere pezze ai buchi del nemico democristiano di governo, si è pronunciato contrario all'introduzione di una tassa sul web. Il suo presunto nuovismo, le speranze che ha lanciato, si sono accartocciate a fronte di una decisione tanto stupida quanto comica. Concentrando il fuoco su Grillo, l'Ingegnere svizzero nelle vesti di blogger riesce, impresa non facile, a non citare alcuno dei legali, giornalisti, imprenditori, economisti che hanno criticato il provvedimento sia nel merito che nel metodo. A partire da Matteo Renzi che aveva inflitto un dispiacere al suo grande elettore, bocciando il boccia-emendamento perfino con sarcasmo: siamo passati dalla nuvola digitale alla nuvola nera di Fantozzi. Insomma, la Rep Tax minaccia di essere una polpetta indigesta, una delle tante che si accumulano sulla mensa del Pd, anche senza scomodare Grillo e dintorni. Una polpetta calda, anzi bollente, come il Mps che ha bocciato anche Profumo, uno di casa Pidi, ragione per la quale a dispetto dei segreti gelosamente custoditi dalla procura indagante, il pentolone dei debiti della banca del partito, sia destinato ad esplodere. Carim come Mini Mps? Sarà il titolo di un prossimo articolo. 

Stecca

Non amo commentare la "nera" ma Stecca è un uomo buono, lo so. Se avesse voluto uccidere una donna, come egli ha detto, non avrebbe avuto bisogno di un'arma un ex campione di quel livello. E' una persona sanguigna, impulsiva, autentica, semplice: questo sì; e con un innato senso di giustizia: una volta, pensate, non gli ho rispettato uno stop ed egli mi inseguì in bici per centinaia di metri! Ricorda il Granchio, uno dei simboli cari a Sismondo (era il suo segno zodiacale) che l'ha voluto raffigurare nel Tempio. Il granchio affronta l'avversario anche se è grande 1000 volte lui, non fugge, si mette anzi in posizione di combattimento: proprio come un boxeur; così forse era Sigismondo Malatesta che amava quel simbolo e così sicuramente Loris Stecca. Non entro nella vicenda in generale tuttavia voglio dire, basta leggere i giornali, che vi sono donne che aizzano uno "scontro di genere" e vi sono altresì donne che approfittano dei frequenti casi di violenza uomo/donna per ottenere una "ragione a priori". Inoltre, Stecca è stato sfortunato, ma questo Comune, che ormai non fa che premiare, celebrare e celebrarsi, che "sistema" figli, nipoti e militanti, ("siamo una grande famiglia"), che trova un posto al "frate che da quindici anni sta disoccupato" e lascia tanti riminesi sulla strada, è stato ingrato con questo riminese illustre che ha dato lustro ad una città dove la Nobile Arte è tradizione fin dalla sua nascita: da Righetti, Ghelfi, Pandolfini ai primi '900. Accoltellare mai: ma un uomo buono non poteva voler uccidere: un attimo, grave, di confusione mentale all'origine del gesto, questo a mio parere. 
Alex Zobeta

domenica 29 dicembre 2013

La Fattoria dei Democratici

La Fattoria dei Democratici [scusami Orwell]. Ho sognato una cosa. Era il 2014 e l'Italia, dopo il 2 di gennaio, si era risvegliata in default. Come fosse stato possibile quasi nessuno lo sapeva e quelli che invece avevano coscienza dell'accaduto stavano zitti. Era colpa loro. In un certo senso si potrebbe dire che erano stati bravi e, non ci crederete, molti, poi, avrebbero affermato che lo fossero stati veramente. Avevano taciuto e secretato tutto, non un indizio era trapelato, nessuna confidenza era stata fatta. L'Italia, il bocconcino più prelibato del mondo, era stata svenduta. Avevano mentito sulla reale entità del debito pubblico, sul reale peso degli interessi da pagare e sugli accordi che avevano da tempo preso per la cessione di ogni cosa. A dire la verità un'avvisaglia c'era stata, ma nessuno le aveva attribuito il giusto peso. 400 milioni di Euro per salvare Roma dal default. In realtà poi ci sarebbe finita come tutto il resto, ma quello non era il momento preventivato e dunque.... Quando la gente aveva sentito di tutti quei soldi necessari per salvare la Capitale si era detta: ma come...proprio Roma? Quella domanda era presto annegata nel mare di incombenze Natalizie e tutto era proseguito come doveva. Il 2 Gennaio l'Italia era già fallita e una schiera di curatori fallimentari provenienti da Bruxelles stavano già facendo la lista di quello che bisognava spartire. Quando gli Italiani capirono cosa era loro stato fatto alzarono un sol grido. Metà dal Bar e metà su Facebook gridarono: Rivoluzione! Purtroppo però le grida della rete morirono con la caduta delle connessioni, ormai nessuno poteva più pagarne il costo, e quelle del bar... beh quelle sappiamo che sono proteste a salve. Dopo solo un mese tutti erano in stato di profonda povertà. Nessuno aveva più nulla. I Risparmi erano stati tutti prelevati dalle banche che, lasciate a secco, dovettero chiudere. I soldi sotto il materasso? Inutili. Fare un pieno di benzina in Italia tra tasse, accise e ricatti costava un Milione di Euro e non vi dico un biglietto aero per scappare da quella situazione. L'unica forma di sopravvivenza era la solidarietà. Gli unici a salvarsi dallo stato di estrema prostrazione erano stati ovviamente quelli che avevano agevolato questo passaggio. I Democratici. Non tutti ovviamente. La dabbenaggine dei politicanti di mezza tacca che da comuni, provincie e regioni avevano propagandato il motto “Renzi ci salverà”, pagarono la loro inconsapevolezza con un sacco di botte. Lo stesso Renzi era stato individuato all'Autogrill di Cantagallo e ucciso a colpi di salamella da una folla inferocita. Le uniche due cose che il popolo Italiano mantenne anche dopo “La Botta” (così fu chiamata) furono la televisione e la memoria da pesce rosso che, se proprio dobbiamo dirla tutta, erano assai correlate. La TV non era stata tolta, sebbene nessuno si potesse permettere nemmeno la corrente per alimentarla, i Democratici, quelli importanti, quelli che parlavano da Bruxelles, capivano che il popolo per sopravvivere avrebbe avuto bisogno di un nuovo messia di cartone. I nuovi canoni furono in breve stabiliti. La televisione mise in testa tutti che il nuovo leader doveva essere donna e questo per uno studio statistico che decretava la scarsa incidenza degli omicidi a mezzo salamella a discapito delle donne. Non che dovesse succedere di nuovo, ma era meglio non evocare. Fu stabilito altresì che la donna doveva essere di colore, praticare la religione ebraica, essere lesbica praticante ed avere una malattia allo stato terminale che rendesse la sua legislatura limitata dal destino a 5 anni. Tutto questo per il motivo fondamentale che gli italiani amano essere formalmente liberali e prendersela con una lesbica, nera, ebrea che stava morendo era decisamente fuori luogo per le persone dell'età compresa dai 18 ai 70 anni. Sopra i 70 si esprimevano solo a denti stretti e dopo le preferenze date al defunto Renzie nessuno gli dava più retta. La nuova leader, Adriana Sostituto, fu un colpo di genio. Oltre a rispondere a tutte le caratteristiche era anche un operato e un uomo che diventa donna per essere lesbica metteva a riposo un bel po' di coscienze. Il primo atto ufficiale di Adriana fu formare una segreteria di giovani intraprendenti, alcuni anche sotto i 15 anni, provenienti da Pomeriggio 5, Forum, X Factor, Amici di Maria e l'incredibile nuovo programma YES WE CAN, dove i consiglieri comunali, sopravvissuti alle botte dei primi giorni, continuavano a combattere per guadagnarsi Bruxelles. Un misto tra Anger Games e Scemo e più Scemo. La segreteria presto partorì la soluzione di tutti i mali italiani: la decrescita felice. Oddio... la decrescita c'era già stata, ora si trattava di renderla felice. Dagli scienziati dell'Università di Heidelberg in Germania arrivò la scoperta che nessun paese nel Mondo avrebbe mai voluto sperimentare, ma che per una combinazione di fatti era perfetta per l'Italia. Speranza, così si chiamava l'eccezionale ritrovato, era una sostanza inerte fino a che non veniva mischiata con caffè e Fernet Branca. Una volta mescolato, con o senza zucchero, l'essere umano poteva affrancarsi dalla dipendenza da cibo. La soluzione Sostituto fu immediatamente approvata dal Governo (che a proposito venne formato senza passare per quella dispendiosa formalità delle elezioni) e Speranza fu distribuita gratuitamente in tutti i bar. Una versione speciale fu creata anche per le signore nei confronti delle quali il prodotto aveva poco appeal. Alla formula originale fu aggiunto, grazie al lavoro degli scienziati dell'Università del Massachiusset, il gene del capello liscio effetto seta. Lo straordinario effetto sociale fu che i bar di tutti Italia, che a Bruxelles chiamavano fattorie, diventarono il centro assoluto della società. Non era necessario fare più nulla. In un sogno avverato si passava da una partita a carte ad un governo ladro sorseggiando speranza fino al momento in cui bisognava andare a casa a guardare la TV. Senza gli Italiani di mezzo gli euroburocrati avevano potuto cominciare a mettere le mani su tutte le meraviglie comprate a prezzi stracciati, compresi patrimoni artistici inestimabili e meraviglie turistiche completamente non sfruttate. Finalmente tutte le meraviglie che gli odiati italiani avevano avuto in regalo dal destino, ma che non erano in grado di usare nella maniera corretta, passavano nelle mani giuste. Senonché nel 2015 , dopo il 2 di gennaio, l'Europa si era risvegliata in default. Come fosse stato possibile quasi nessuno lo sapeva e quelli che invece avevano coscienza dell'accaduto stavano zitti. Era colpa loro. 
 Davide Cardone [@DadoCardone] 
 N.B.
Non volevo deprimervi, volevo solo esorcizzare le paure che accompagnano l'inizio di ogni nuovo anno. ;-). Dunque i miei migliori auguri in anticipo per tutti quelli a cui capiterà di leggere questa nota.

Amarcord

La vicenda più surreale dell'anno 2013 appena trascorso a Rimini è stata certamente Aeradria. Il pubblico ministero proveniente da Milano, accompagnato dalla nebbia, che forse sperava di non trovare si è dovuta ricredere. Stranamente, a quel piccolo aeroporto turistico che ha accumulato debiti dal sapore Felliniano e che tutti speravano di rimettere ai cittadini provinciali con un sonoro: “...gradisca”, sono rimasti attaccati indistintamente tutti. Imprenditori, politici e banche, per non parlare dei giornalisti che si sono alternati nella difesa dell' aereoporto, dando pessima prova di se come se ad essere indebitati fossero le piste di atterraggio e non i malcapitati contribuenti, ora, loro malgrado, hanno dovuto riposizionare la coda tra le gambe. Che dire dei due “patron”, Sindaco e Presidente, che come bambini scrivono letterine di Natale convinti di giocare con le noccioline; avremmo voluto scoprire ben altre lettere indirizzate a banche e consiglio d' amministrazione; lettere in cui magari si chiedeva conto di quei 59 milioni di debiti visto che saremo noi a doverli pagare. Al momento tutto tace e in regione gli assessori balneari, che molto hanno spinto per il salvataggio, sono costretti ad arrancare. L'aereoporto è salvo! Aeradria no! Se ne facciano una ragione lor signori e si levino dai coglioni!
nuvola rossa

Sulla Palata

La passeggiata sulla Palata è un must per i riminesi in qualsiasi stagione, in inverno è impagabile. La prima cosa che noti è l'asfalto mancante sotto il tendone dei libri che, come quello del mio Circolo Nautico ha pagato per tutti. Non c'è stato nessun avvocato che abbia inventato una autorizzazione ambientale che condonava i peccati. A Rimini quando ci sono i Bagnini di mezzo riusciamo a fare perfino giurisprudenza. Ma il peggio sono i pannelli, un altro lascito di Arlotti, arrugginiti e pericolosi, in particolare quelli appoggiati che potrebbero volare e colpire i passanti. In cima al molo alcuni massi di rinforzo alla banchina sono crollati, tutto è malmesso e precario. Tornando verso terra, il panorama viene occupato dalla Ruota, il ritratto felliniano che riporta alla mente le periferie romane con il circo e luna park. Arrivando sotto il grande intreccio di ferro, c'è una serie interminabile di capanne chiuse da paraventi e teloni, con antistanti giardini rinsecchiti e coperti dalla sabbia, La domanda spontanea è: chi autorizza non dovrebbe porre condizioni vincolanti? E' vero che siamo riusciti a trasformare il precario demaniale in stabile al prezzo di soli tre euro, perchè tutte queste domande? I quattro storici ambulanti di piazzale Boscovich, hanno verniciato di verde le loro carrette, su ordine presumo del Grande Regista della Città. L'effetto è assicurato, al brutto ha aggiunto il ridicolo. Tornando in banchina incontri una sequela di capanni che iniziano con le due garitte in corrispondenza del cancello, con a fianco quattro biciclette "verdi" malmesse, teoricamente da noleggiare. Dopo una sbarra, credo non più funzionante, trovi un deposito di attrezzature corrose, reti ammucchiate, bancali, con lo sfondo di una baraccopoli di gazebi diventati depositi. Capanne trasformate in uffici, sormontate da gigantesche infrastrutture che arrivano a sette, otto metri di altezza. Hai percorso poche centinaia di metri, ma sei arrivato in un porto... africano, se il pesce si sbianca con l'acqua ossigenata, ti è andata anche bene.

P.S.
Intanto per avere affidato la politica estera dell'UE alla Polonia abbiamo perso tutti i...russi. Il Cancelliere spiegherà perchè.

Rimpastiamoci

Il Governo NipoteLetta nella seconda versione GiudaIscariota, secondo la Gazzetta Ufficiale è composto da: PD, SC, UDC, NCD dal 16/11/2013, PI dal 10/12/2013, con l'appoggio esterno di: PSI, SUP, PATT, UPT, USEI, MAIE, VC, MEGAFONO e CD. Occorre un rimpasto. Con cautela, gli odori che possono esalare dal pentolone della nuova maggioranza imposta dal Quirinale, sono da Terre dei Fuochi. Nelle quattordici liste, alcune misconosciute, rappresentate da profughi sempre in attesa dello sbarco migliore che abbia però almeno le caratteristiche della diaria piena, potete osservare tutto il marciume della politica italiana. Il cocktail che esce è composto prevalentemente da tasse con l'aggiunta di qualche tributo locale. La più colpita e la casa assieme ai servizi, hanno inventato quelli indivisibili, per non sbagliare li fanno pagare a tutti. Non hanno il coraggio di chiamarlo Rimpasto come ai tempi di Mamma DC, lo definiscono un confronto sul programma. Sembra che esista un patto tra Letta e Renzi con relativo giuramento sulla tomba di Andreotti, per arrivare ad un rimpastino, giusto per fare capire che sono cambiate leggermente le cose. Nei ciellini che hanno tradito il Cavaliere per amore dell'..Italia, comincia a serpeggiare paura di perdere le posizioni assunte, sproporzionate al loro attuale peso politico. E' arrivato anche Francesco a complicare la difficile connivenza tra Opere e Fede. Il Nuovo CentroDestra di Angelino Alfano e Maurizio Lupi prega di non venire azzannato dai nuovi seguaci di Matteo. Intanto circolano i primi ministri che verranno sostituiti senza lasciare ricordi, tanto meno rimpianti. La scelta potrebbe essere estratta a Capodanno. Giovannini, BaloKeynge sono i primi, Saccomanni doveva farlo da solo. L'unico sicuro di rimanere per dimenticanza dell'esistenza è Bray, la Cultura di questo governo è stata di un grigiore assoluto con lampi di tasse ed imposte. Strasicura di rimanere è la Ligresti, non l'ha nominata Enrichetto. Non dimenticate Formigoni. La Lorenzin verrà impiegata nell'Area Vasta, l'Hera della Sanità. La sua gestione della Stamina è stata esemplare, come hanno fatto con le nostre due eccellenze sanitarie, spostate a Ravenna, più a portata di mano di..Errani.

P.S.
Il Carlino è riuscito a titolare che "le prenotazioni sono in aumento". Silvano Cardellini questi sanno quello che fanno e per... chi

sabato 28 dicembre 2013

Verità a 5 Stelle

Pensate se il rivoluzionario gesto della riduzione dei compensi lo avesse compiuto uno dei tanti BaloKyenge che fungono da coreografia politicamente corretta del monocolore piddino, con qualche traccia di ciellini e giuda, mescolati nella nuova destra. La Vigilanza Rai è l'unico organismo parlamentare concesso alla maggiore forza politica italiana ed è stata una battaglia perchè i Boldrini's di complemento democrat volevano anche quella. Lo scandaloso premio di maggioranza al Pd è stato incassato con l'aiuto del loro prefisso telefonico trasformato in voti. Prima di essere dirottati da aerei familiari o fumi tarantini. Una commissione a Cinque Stelle. Emozionato e orgoglioso, il presidente Roberto Fico ha presentato a Montecitorio l’attività della Vigilanza Rai. L’incontro è servito per tracciare un bilancio in termini di trasparenza, risparmi e obiettivi dopo sei mesi di lavoro. Un avvenimento non banale. La bicamerale è uno dei pochi organismi parlamentari gestiti da un esponente del M5S. Un banco di prova dell’impegno nel Palazzo. Non a caso la relazione semestrale sull’attività della commissione parte proprio dai risparmi raggiunti. Uno dei cavalli di battaglia dell'Agenda. La tosata ai costi della politica è stata evidente. Fico ricorda di aver immediatamente rinunciato all’indennità aggiuntiva prevista per il suo ruolo e di non avere mai volato con aerei di stato, non avendo compagne od amanti. Un risparmio netto per i cittadini di 26.712 euro l’anno. Dei 30mila euro a disposizione della commissione per il proprio funzionamento, ne sono stati utilizzati poco meno di duecento. Neppure un euro, invece, dei 4mila previsti per le spese di rappresentanza del presidente. Intanto l’autoblù a disposizione di Fico è rimasta in garage. Altre cifre. Nei primi sei mesi di lavoro la commissione ha svolto 34 sedute e 21 audizioni, per un totale di 48 ore e 55 minuti. Stando ai dati presentati da Fico, oltre il 75 per cento in più rispetto alla scorsa legislatura. E quasi il 95 per cento dei lavori sono stati trasmessi in diretta streaming dalla web tv della Camera dei deputati. Il presidente elenca i documenti che la bicamerale è riuscita a ottenere dalla Rai. Sembra assurdo, ma fino ad oggi non era mai stato portato in Parlamento l’organigramma aziendale, comprensivo dei lavoratori a tempo determinato e indeterminato. Per la prima volta è caduto uno dei segreti meglio conservati dalla Rai, continua Fico, l’elenco degli operatori economici iscritti all’albo dei fornitori.  È stata l’attività della commissione, sostiene il presidente, a far saltare l’accordo commerciale tra la Rai e Comunione e Liberazione di Governo. Un’intesa firmata dai dirigenti dell’azienda pubblica, che avrebbe permesso la trasmissione del Meeting a fronte di un investimento di circa 750mila euro. Un contratto inaccettabile. Fico rivendica anche il merito di aver ottenuto i dettagli sugli emolumenti di dirigenti e giornalisti Rai, seppure per fasce. Si scopre così che la retribuzione media di un dirigente apicale ammonta a 155mila euro lordi l’anno. 147 mila lo stipendio medio di un giornalista. Dei 300 dirigenti Rai, tre ricevono più di 500mila euro, uno tra i 400 e i 500mila e quattro tra i 300 e i 400mila. Solo uno dei 322 giornalisti dirigenti, invece, guadagna più di 500mila euro. In compenso sei colleghi ricevono una busta paga da 300 a 500mila. Una ventina da 200 a 300mila. Quasi trecento tra i 100 e i 200mila euro. Basta avrete capito perchè la Rai del Canone ed i giornali finanziati dai cittadini...odiano il MoVimento.  Vai ..Fico

Discorso di Fine..Anno

Sembra che N..si sia augurato altri due discorsi di Fine.. Anno. Faccio finta che il Capo dello Stato/ Governo, senza apparenti rivoluzioni costituzionali, mi abbia incaricato di confezionare quello di Fine...Anno 2013, ma purtroppo iniziante il 2014. Ci possiamo consolare con 900 inutili parlamentari che hanno abbassato solo l'età media non lo stipendio, eccetto la ammirevole pattuglia pentastellata. Perchè i giornali, compagno N...., me lo posso permettere stante la comune lunga militanza, perfino nella stessa corrente migliorista, non evocano questa inusuale e volontaria riduzione del danno patrimoniale verso lo stato? Avere elargito una cazziata clamorosa al tenero NipoteLetta non deve essere stato aperitivo gradevole per il pranzo natalizio nella splendida dimora quirinalizia, dolorosa da abbandonare. Non mi ricordavo che, nel lontano 1998, gli autori della Legge che inaugurò le prigioni di stato per l'immigrazione clandestina portassero due cognomi famosi della nomenclatura comunista: Turco- Napolitano. Ci si dimentica, nel mio piccolo sono un campione delle amnesie politiche ed amicali. Il vecchio N...è uomo austero, anche la sera di Natale non aveva mancato di fare un sonoro rimbrotto al giovane scrivano Letta, per la chiusura dei conti prima delle festività. La Finanziaria di.. Stabilità sembra quelle famose degli andreottiani, fanfaniani o del famoso Caf. Saccomanni in versione Pomicino. Non è mancato l’attacco della banda delle “slot machine” con targa padovana. Sarà per questa ragione che il vecchio compagno mi ha chiesto di preparare il suo terzultimo discorso di Fine Anno. Se lo ha fatto Bronzetti per Gnassi che ha molte meno probabilità di raggiungere il Carnevale, il Capo dello Stato/ Governo potrà leggerlo nel gobbo che sfilerà nello splendido studio del potere italico. Le vere rivoluzioni nel nostro Paese avvengono senza che i giornali se ne accorgano, sono di proprietà degli editori Tre Scimmie. Ogni tanto per quelli in difficoltà arrivano Sorgenie di aiuti fiscali. Tra poco all'Italia verrà concessa, per sei mesi, la Presidenza della Ue, al termine lasceremo quella e l'Unione, oppure viceversa. Non dura, non può durare. Continuo nell'imprevisto e solenne compito di riassumere un anno di merda, senza avere la speranza che il prossimo non sia perfino peggiore. La carta d'identità politica ed anagrafica del mio potente committente permette di riassumere quasi tutta la Storia D'Italia. E' passato dai Guf al Pci con una conversione rapida ma comune a milioni di italiani, molti per convinzione, altri per mero opportunismo temporale, professionale e politico. Da quel momento ha percorso tutte le cariche possibili per l'unico comunista gradito in America. Alla Presidenza è giunto con il sostegno non convinto del suo solo partito, l'apparato voleva D'Alema. Non ha mai goduto di tanto potere, un unicum istituzionale ed esecutivo che non ha precedenti. I suoi predecessori per avere spazi e ritagli giornalistici dovevano Picconare. Lui ordina e governa. Non posso in questo articolo commissionato esprimere giudizi sui risultati dei sette + due anni del suo impero che sembra prolungarsi a piacimento. A gennaio lo aspetta un prova ormai usuale per i Presidenti che parlano, esulano, decidono, impongono, cancellano e formano saggi e governi: impeachement.  Brutto termine anglosassone che significa che siamo nella fase peggiore del dopoguerra. Perfino i Forconi sembrano arrendersi, il puntito arnese agricolo simboleggiava degnamente una vecchia rivolta, per questa forse è più utile il web, vera arma micidiale. Il Bambino Federico a Santarcangelo ha provocato la caduta del Pd nella fossa del ridicolo. A Rimini è molto più facile, Ridicolo va.... su Canale 5.

P.S.
Non era mai accaduto nella storia degli scandali repubblicani che un Governo ritirasse un Decreto sul quale aveva incassato la ..Fiducia. Non le dovete ricordare tutte quando andate a votare, sceglietene..una. Per Rimini basta la Piscina sotto il Palas

venerdì 27 dicembre 2013

Il Cancelliere: Una Stronzata

Caro Lugaresi,
pur nella complessità della materia, cerco di sintetizzarti perché definisco una “stronzata” la “patrimoniale” proposta da Prodi/Nomisma e da te, un po’ ottimisticamente definita: “rapina giusta”. Solo per gli aspetti essenziali ti ricordo: 1) una “patrimoniale” per essere tale e avere effetti (solo) nocivi ma non anche distorsivi (che è peggio...) dovrebbe tenere conto non solo degli “attivi”, come è implicito nella sua natura, ma anche dei “passivi”. Appunto come avviene nell’imposta di successione che è l’unica “vera” patrimoniale del nostro sistema fiscale dove agli attivi si sottraggono i debiti. Se così fosse la base imponibile si ridurrebbe moltissimo, tenuto conto dell’enorme indebitamento degli italiani specie verso lo Stato (ricordate gli 800 miliardi di Befera?). Se si riduce la base imponibile tenendo conto dei “passivi” in parole povere dei debiti, altroché tassare i milionari! Occorrerebbe, in ipotesi, “tagliare” i conti di tutti. Altroché dei cosiddetti “ricchi”! In altre parole l’operazione Prodi/Nomisma è un’operazione “Cipro”, ampiamente già prevista, con il condimento dell’abusata parola “equità”. Peggio che una stronzata: è una ennesima truffa che dimostra solo a quale livello di improntitudine e arroganza è arrivata la “casta”. 2) Quanto ritengo, è rafforzato dal fatto che per forza di cose bisognerebbe “esentare” la liquidità di impresa. Almeno quel poco che resta, almeno in Italia. Se così non fosse alla catastrofe dei pagamenti già in essere se ne aggiungerebbe un’altra peggiore. 3) Non è vero come dice Nomisma che il gettito andrebbe ad abbattere il debito pubblico. Primo perché dovrebbe essere usato per salvare le banche, a cui peraltro questi attivi vengono sottratti, secondo perché anche se fosse, “coprirebbe” solo gli interessi 2014 sul debito pubblico stesso. “Fingendo” con l’avanzo ordinario di diminuire lo “Stock consolidato”ammontante, non dimentichiamolo a circa 2300 miliardi di euro. Sul quale i nostri eroi fanno finta di ignorare (qui ma non a Berlino...), siamo in arretrato di 2 manovre aggiuntive per il “Fiscal Compact”. Due “manovrine” che valgono, più o meno, 50 miliardi di euro l’una. Ecco perciò i circa 100 miliardi della proposta del duo bolognese. 4) Tornando al fatto, indiscutibile, che per “raggranellare” quella cifra occorrerebbe attaccare anche i piccoli patrimoni privati da 50/100.000 in su. E’ ovvio che si aggraverebbe in modo drammatico quella che è la crisi vera che da sei anni ci sta affondando: la crisi di liquidità che attanaglia le nostre famiglie e di conseguenza le imprese, che solo per vezzo viene chiamata, col solito inglesismo da strapazzo: “credit crunch”. Ecco perché l’ipotesi Prodi è anche distorsiva. Arriva cioè a un risultato che in campo fiscale è peggio dell’ingiustizia. 5) Accompagnata o no da un’uscita dell’euro (ergo un default), peraltro inevitabile, la “manovra Prodi” è solo, per usare le tue parole, una “rapina” ma non ha nulla di “giusto”. Non sposterebbe di uno iota la situazione reale. Anzi la aggraverebbe, drenando ulteriore liquidità, permettendo solo ai nostrani Quisling di tirare avanti per un po’, un anno o due, a condizione ovviamente di evitare le elezioni. Tralascio tante altre considerazioni di carattere tecnico per le quali non è questa la sede. Ricordo però che l’unica cosa sensata fatta dallo sciaguratissimo governo Monti fu quella di accantonare questa idiozia. “Il Professore”, quello milanese, con tutti i suoi difetti, sapeva che cosa si sarebbe creato. Ci voleva un altro “Professore”, bolognese per riesumare un’ulteriore pozione mortale per un paese peraltro già forse morto. Con stima
 Il Cancelliere

Mille Marchette

Napo ha chiamato FidoLetta. Tutto da rifare, dopo il colloquio "riservato" che il vero Capo del Governo, in perfetta linea anagrafica con la rivoluzione dei quarantenni, ha voluto fosse conosciuto da tutti e dopo le violente polemiche delle ultime ore a livello parlamentare, sollevate dal M5Stelle.... ordina la retromarcia. Repubblica applaude N... I Boldrini's sono alle prese con le spese di rappresentanza dell'aereo familiare e con i fumi dell'Ilva, l'opposizione a questo esecutivo, confezionatore di pacchi natalizi pieni di vergogne, è in mano ai cittadini onorevoli. Hanno preso le misure e ci stanno prendendo gusto a sbeffeggiare un vecchio partito che è passato dalla sinistra popolare al Twiga di Briatore. Hanno rinchiuso nel Cie un deputato per sviare l'attenzione dal Parlamento. Un cittadino da 18 mila euro mensili poteva trovare un alloggio più comodo, ma senza giornalisti. La coppia della politica alla Kyenge, quella che ci ha propinato l'immagine di Balotelli come simbolo nazionale dell'integrazione. È dal 1998, da quando cioè la legge “Turco-Napolitano” istituì per la prima volta in Italia i Centri di permanenza temporanea, che diversi centri di accoglienza si sono trasformati, gradualmente, in centri di detenzione per immigrati, contribuendo così a rafforzare anche quegli imbrogli semantici che portano spesso gli italiani ad utilizzare, in modo interscambiabile, le espressioni “centro di accoglienza”, “Cpt” o “Cie”, come se fossero la medesima cosa. Anche le organizzazioni che gestivano inizialmente questi centri di accoglienza si sono rapidamente “convertite” in gestori di luoghi di detenzione amministrativa, senza aver dovuto, tra l’altro, apportare grandi modifiche architettoniche ai centri di accoglienza oppure alla composizione dei propri staff di operatori sociali. NapoLetta ha rinunciato alla conversione del Decreto Mille Marchette non alle Marchette. Verranno inserite nel MilleProroghe. Si adatta meglio alle caratteristiche di questo governo che, per non perdere l'allenamento, nelle vacanze natalizie ci ha propinato..due miliardi di tasse.  E' stato l'ennesimo democristiano, ministro per i Rapporti con il Parlamento, Dario Franceschini, ad informare i presidenti delle camere spiegando che alcune norme, non indifferibili, di questo provvedimento saranno inserite nel Milleproroghe all'esame del Cdm oggi pomeriggio. Tra queste le misure in base alle quali il Comune di Roma ha approvato il proprio bilancio. Nel Milleproroghe anche la correzione, già annunciata in Parlamento, della norma relativa agli affitti di immobili da parte della Pubblica amministrazione. La decisione del presidente del Consiglio, convocato d'urgenza per la sollevazione morale dei cittadini ripresa perfino da una Sky amorevole, ha indotto a considerare insostenibile la legge di conversione del decreto. Avevano superato l'altissima asticella della vergogna, neanche Bubka l'avrebbe saltata. Sgomberato il Cie di Lampedusa. Dal Nord arriva la tempesta di Natale. Legge di Stabilità, passa la fiducia al Senato. Pubblicità ingannevole, l’Antitrust avvia un’istruttoria su Groupon. È morto Mikhail Kalashnikov, l’inventore del fucile. Raddoppia il numero dei divorziati dal Pd. Pussy Riot, liberata anche Nadezhda Tolokinnikova. Stop alle marchette di governo, in attesa di ripristinare quelle delle puttane nei casini riaperti su iniziativa della MerlinFranchini. Vi immaginate un Buon Anno?

giovedì 26 dicembre 2013

Difficile da Digerire

E' effettivamente molto difficile digerire questa cosa che sostanzialmente i membri del Partito Democratico dell'Assemblea regionale abbiano votato una legge che accorpa enti che il precedente legislatore nazionale in materia aveva pensato come essere "locali", ossia vicini ai cittadini e gestite a livello locale. Lo dovranno spiegare ai loro elettori e ai loro detrattori i consiglieri Pd romagnoli quale è la "ratio" di questa decisione. Perchè Imola ha una Ausl? E perchè l'ha Adria non lontano da qui e perchè Cuneo ne ha ben 2 allora sono tutti sciocchi e in regione "loro sì sono furbi?" Perchè nessuno accorpa o magari sopprime Ausl da 50.000 assistiti come ne esitono e qui fanno questa cosa irrazionale di accorpare unità sanitarie già grandi? Perchè Bologna fraziona il proprio territorio in Ausl differenti tanto da averne 3 e la Romagna ne deve avere una unica senza spiegazioni genericamente "per risparmiare". Sono personalmente convinta che noi siamo la nazione più insensatamente medicalizzata della terra, strade sgarruppate ma se vai in un ospedale sono capaci di farti 500 euro di esami per una stronzata perchè abbiamo ormai un medico a persona e perchè la sanità è in mano alla politica e a interessi privati, ma questa operazione non ha spiegazione, sembra partorita da persone, decisamente non....
 Sara Amati

Una Rapina Giusta

Serve una Patrimoniale da 113 miliardi parola di Nomisma Prodi. Se lo dice Romano l'unico dopo Veronica che ha battuto tre volte Silvio, occorre crederci. A dire il vero, il professore in economia degli altri, nei periodi in cui è stato un gorgogliante capo di governo è riuscito a sperperare l'ultimo tesoretto che avevamo accumulato. Non vi ricordate la cattolica spartizione del denaro rimasto: due terzi agli industriali ed uno misero ai lavoratori? Sempre meglio, poco, dei NapoLetta e Monti che falcidiano pensioni, aumentano iva e tasse, ma proteggono le slot. Nel mirino di Nomisma quel 10% di italiani che possiedono quasi la metà della ricchezza del Paese. Se venisse accompagnata anche da una concordata uscita dall'Euro, diventata permanenza insostenibile, così come era ingiustificata la nostra entrata. Ne riparleremo dopo la forzata Rapina che verrà perpetrata nei conti correnti milionari. L'unico Giornale che non appartiene alla schiera dei fans di Renzi, ultima speranza, inizia a mettere le mani avanti. La Famiglia Berlusconi si è liberata di una figlia regalandole il Milan, tanto peggio di così neanche BaloKyenge riesce a ridurlo. Un pò come hanno fatto in Casa Moratti con l'Inter consegnata nelle prodighe mani del Massimo che ha beneficiato procuratori, giocatori, allenatori di oltre un miliardo in dieci anni. Erano soldi dell'unico petroliere di sinistra, non olet. Il rilancio dell’Italia deve passare attraverso un prelievo straordinario del 10% sulla ricchezza finanziaria del 10% più ricco delle famiglie, niente di paragonabile con le piccole rapine dei D'Alema, Visco, Padoa Schioppa e..Amato, la pensione più povera d'Italia. Avranno anche la benedizione di Francesco e del suo forcone brandito come una clave sulla Chiesa condotta a mostrarsi finalmente dalla parte dei poveri.  I Tre Comici, uno vero, gli altri due volontari frequentatori del palcoscenico della politica giullare, sono gli unici attori del Teatro Italia. Occorre però fare i necessari distinguo. Grillo ha inventato un MoVimento per spazzare la politica italiana della quale Berlusconi e Renzi sono il vecchio ed il nuovo televisivo. Il cabarettista, animatore da crociere, adulatore di popolo ed inventore della televisione commerciale si è trasformato, per non andare in galera 20 anni fa, in uomo politico votato da milioni di persone. Stessa impresa, più difficile, conquistando voti e consensi, piazza dopo piazza, l'ha compiuta Beppe Grillo. Per il Sindaco di Firenze che ha promesso, con grande gioia di Pelù, di ripresentarsi come candidato a non farsi mai vedere nel comune toscano, è stato molto più facile. Un partito sull'orlo della disperazione, dopo avere mangiato come il Conte Ugolino almeno sette figli in pochi anni, si è riversato sul Fonzie, nato e cresciuto nella Ruota della Fortuna. Hanno tratti comuni, certo la battuta di Matteo non è greve come quella del Cavaliere, però l'ex leader dei Liftiba ha ragione, dietro il maglione o giubbotto non sembra esserci un grande capitale. NapoLetta lo sa, si conoscono dai tempi della comune democristianeria. Lo manda in giro per l'Italia, un commesso viaggiatore con l'intento di riparare i guasti e le marchette che questo vergognoso governo di lobbisti alla luce del Parlamento ha portato a termine. Altri due miliardi di tasse. Occorrerà una Legge di Stabilità... riparatoria. 

P.S.
Il Fondo di Davide Serra è alle... Cayman. Il Cancelliere ci anticipa che è una ulteriore stronzata, i 113 miliardi sono solo gli interessi da pagare nel 2014. Ci scriverà perchè....presto

mercoledì 25 dicembre 2013

La Casta degli Immobili

Il Fatto Quotidiano, l'unico giornale che non vomita rotative contro il MoVimento, per la ragione che non gode di pubblico finanziamento, ha intervistato Sergio Scarpellini. Se non avessero usato e subito ritirato per..vergogna, il Decreto SalvaRoma con una miriade di marchette che vanno dal Piemonte alla Calabria, nessuno avrebbe scoperto uno dei tanti beneficiati dalla casta politica. Ha 76 anni, ancora presto per avere ambizioni quirinalizie, però è diventato famoso per tutti, manca Equitalia. Incassa dalla politica che ha "coccolato", 48 milioni all'anno, per l'affitto di immobili, ristrutturati, puliti, eleganti. Uffici per la Camera, Tar, Comune. Faceva il fornaretto, come disse un vecchio politico riminese a chi gli contestava lo yacht, non ho mai comperato un gelato. Assegnati senza Bando Pubblico, non come a Rimini che vengono fatti e partecipa sempre uno. Il Movimento Cinque Stelle ha tentato di eliminare il rapporto inossidabile con Scarpellini, poi un emendamento del Partito democratico ha rimesso le clausole e poi ancora un cambio. Ha promesso che interviene Renzi, ormai nelle vesti di Batman per ripulire le porcate che vengono fatte da un Partito che si è già adeguato. La rescissione con un mese di preavviso è contro la legge, contro la Costituzione e contro le regole. Invece i contratti d'affitto erano meravigliosi regali. Però giornali e televisioni hanno parlato del deputato piddino che si è rinchiuso (adesso) nel Cie di Lampedusa. Come per incanto cento profughi sbarcati sono stati trasferiti a Palermo e poi...più in sù. Le feste natalizie servivano per le passerelle ministeriali ai militari in Afghanistan, oggi la moda francescana propone i lager. Nessuno che faccia cenno ai gestori di questi rifugi scandalosi che sono diventati degli affari da protrarre nel tempo. La Cancellieri ha trasferito il direttore del carcere con i buchi. Scarpellini ha finanziato equamente partiti di destra e sinistra per 650 mila euro... dichiarati. Durante la campagna elettorale ha donato a bianchi, rossi e verdi, non ha fatto però cenno al M5Stelle, pensate quale colpo avrebbe inventato? Lo Stato che ci rappresenta anche negli affitti, lo ha beneficiato per 369 milioni, qualche villetta poteva essere acquistata? Scarpellini, l'unico romano che non voterà... MoVimento.

Comunicato M5Stelle Bellaria Igea M

STREAMING a Bellaria Igea Marina.
La decisione della capi gruppo consiliari di Bellaria Igea Marina riunitasi il 19/12/13 ci soddisfa per un'unico passaggio, decidere di effettuare le riprese audiovisive durante i consigli comunali, peraltro il Movimento 5 Stelle aveva chiesto e effettuato (garantendo il servizio alla cittadinanza) già da notevole lasso di tempo. Non ci trasmette questa decisione senso di vera trasparenza, libertà e condivisione, ponendo come condizione “la esclusiva competenza del consiglio comunale” alle riprese dello stesso, non specificando se in forma integrale o meno. Si impedisce ancora una volta così facendo (come per la norma che proibisce la realizzazione del banchetto fisso con continuità, non presente nelle altre realtà comunali) non solo al Movimento 5 Stelle, ma a chiunque voglia riprendere in proprio un incontro pubblico aperto comunque a tutti quale è il consiglio Comunale. A tal riguardo ricordiamo che il divieto di riprendere all'interno di strutture pubbliche se non muniti di autorizzazione ha come giustificazione la pubblica sicurezza, che assolutamente non viene messa a repentaglio. La sfacciatagine con cui si fa passare questa decisione, come di prevalente volontà della maggioranza, o dell'opposizione, se non di entrambi, ancora una volta ci fa comprendere come siano uguali nella sostanza, ci mancherebbe che dopo anni di battaglia del M5S per ottenere lo streaming, oggi questa conquista passasse come lungimirante concessione democratica. Invitando i cittadini a riflettere sulle dinamiche di queste e alte decisioni di una omogenea classe politica comunale, invitiamo a partecipare alle assemblee settimanali del M5S (pagina facebook, bellariaigeamarina5stelle) e a porci proposte e consigli durante i banchetti mobili.

Potere ai Quarantenni

NapoLetta nel suo narcodiscorso ha titolato il peggiore anno della nostra vita come quello dei Quarantenni.... democristiani al potere per volere di N.... Ha gioito per la decisa inversione di rotta anagrafica in parlamento, con l'eta media scesa a 48 anni. Non ha fatto cenno alla vera novità rappresentata dall'ingresso di 163 cittadini parlamentari, con età e prebende più basse di tutti gli altri. Sono loro che hanno contribuito all'unico premio che il democristiano si è attribuito. Come se governasse lui e non il novantenne che lo ha nominato. E' finita l'epoca in cui i giornali parlavano degli scontrini, delle liti, dei tradimenti. E siamo all'inizio. Ne vedranno delle belle. A partire dal decreto Salva Roma dove era sul punto di passare una legge che avrebbe imposto agli enti locali di incentivare il gioco d'azzardo, anziché scoraggiarlo. Questione di lobby e di bilanci. Il Movimento 5 stelle, grazie soprattutto al senatore Giovanni Endrizzi dipendente Asl che di patologie legate al gioco d'azzardo si occupa nella vita lavorativa, è emerso e il governo l'ha ritirato. Una vittoria, non c'è dubbio. Perché fare l'opposizione non può limitarsi a dire no, ma stanare la maggioranza sui punti deboli, sulle porcate senza limiti. Nel decreto Salva Roma la norma è sparita, nonostante la volessero gli alfaniani, il Pd compatto e Scelta civica. I vescovi non hanno detto niente, sono normalizzati nella corrente renziana, spaventati da quella francescana. I piddini che di gioco d'azzardo politico sono maestri, hanno raccontato che serviva per mantenere la continuità del gettito erariale. Giorgetti ed il compagno Bertozzi non hanno capito la finezza, la spiegherà Zerbini. Il Movimento 5 stelle aveva denunciato le trenta nuove concessioni per le sale bingo, le 7000 videolottery, le macchinette collegate in rete e senza limiti di giocata, ma in questo caso è rimasta una denuncia. La legge di stabilità è passata. Se n'è occupato anche il New York Times, ma la legge è passata a suon di fiducia e il governo un miliardo di euro se lo è assicurato, aggiungendo i due nuovi miliardi che ci ciullano con le nuove tasse. La Giulia Sarti ha dismesso gli abiti siciliani ed indossato la tuta mimetica, che non permette di vederla molto spesso, ma si è giustamente indignata. La norma per bloccare gli affitti onerosi, bocciata dal Senato con la manovrina, sarebbe dovuta rientrare con il decreto Salva Roma, ma all'improvviso è comparso un emendamento nella legge di stabilità che la blocca. Significa, spiega la Giulia, che se i proprietari degli immobili hanno una assicurazione su quell'immobile, lo Stato non può disdire il contratto. L'assicurazione come dice ..Cerasani è obbligatoria. Ha vinto Scarpellini, grazie al Pd.

I Rifiuti della Tares

Un Governo locale o nazionale appena normale metterebbe sotto diretto controllo lo smaltimento dei Rifiuti che è la componente strategica, lasciando al libero mercato, dividendo le città in più settori, la Raccolta. I nostri governi hanno regalato tutto ad Hera, cancellando anche i timidi controlli delle Ato. I primi ad avere interesse ad incentivare la raccolta differenziata sarebbero gli appaltatori, evitando i costi proibitivi dello smaltimento. Secondo tutti i mercati, eccetto quello italico, maggiore è l'offerta minore è il prezzo. L'invenzione del Mostro Hera, spacciato e creduto come salvifico per la vera liberalizzazione del servizio ed un calo dei prezzi, ha visto l'attuarsi di un monopolio politico-imprenditoriale con la solita targa. Non credo vi siano riscontri in altre regioni di un intreccio così eclatante tra pubblico ed affari di Borsa. Per Moretti Rfi era impossibile l'alta velocità a Rimini, l'Agnelli Segreto l'ha portata facendo ubriacare Mirra. L'aumento delle tariffe è scandaloso oltre che insostenibile. Stiamo ragionando di centinaia di euro a bolletta. Poi arrivano le mani gonfie di carità pelosa proponendo una rateizzazione od un sussidio per cinque persone. Il sistema proposto arriverebbe ad abbassare drasticamente le tariffe, al termine di ogni passaggio, perfino con la bollettazione ci guadagna..Hera. Siamo pieni di ..Tivelli, il lobbista beccato nel Transatlantico dal M5Stelle a perorare una causa che i piddini hanno subito votata. Ma che cazzo di partito ha Renzi? Intanto voglio esprimere un personale e convinto plauso ai cittadini onorevoli. Per diventare meglio degli altri non ci voleva molto, lo hanno fatto e stanno tenendo in scacco i PDGiuda. Slot, tassa sul fumo.. dei vulcani, appartamenti dorati, le magagne della casta democratica escono dal calderone votante con fiducia allegata una Legge di Stabilità che fa vergognare le peggiori Finanziarie del Cencelli. L'aspetto più nauseante anche nel web è l'accusa che proviene dai tanti piddini d'aiuto locale di essere all'opposizione con Berlusconi. Come se il compagno di viaggio lo avessimo scelto, dopo l'abbandono del letto coniugale a tre piazze. Alfano gradiva stare nel mezzo. Un sistema raccolta-smaltimento che può abbassare tantissimo i costi e le relativa ripartizione sui cittadini. Chi sorveglia sulla correttezza della suddivisione dei presunti costi? Dove si sono registrati tutti gli aumenti scaricati sull'utenza? Un mistero che il cittadino ha il diritto di conoscere. E' sparita anche l'antico e doveroso rapporto che le Sot garantivano. Hera è il ministero e mistero delle bollette. Difficile da raggiungere, consultare, comunicare ed indirizzare. Non dimentichiamo che è ancora una Società a preponderante capitale pubblico. Devo ammettere che Gnassi e Vitali avevano tentato qualche timida protesta, dovuta alle personali vicende di compagni/amici ormai fuori dai rispettivi partiti, anche con il biglietto renziano in tasca. Un Sindaco o Presidente della Provincia dovrebbero compilare lettere con contenuti diversi da quelle del Patronage ad uno scalo fallito. Sono in ballo gli interessi dei cittadini, vengono toccati nelle tasche senza potere opporre resistenza o perlomeno capire le ragioni, ammettendo che vi siano, al di fuori degli interessi di una Società quotata in Borsa che produce grandiosi utili sulle nostre tasche. Francamente mi sembra molto facile fare i manager da un milione, pur diviso dal doppio cognome. Un allevatore prende 38 centesimi per un litro di latte. Deve comprare il terreno, costruire una stalla con le costose attrezzature, comprare le mucche, nutrirle, accudirle, curarle, mungerle, caricare il latte e portarlo alla centrale rossa o bianca. Per avere delle bollette miliardarie è molto più facile, facilissimo, devi avere un permesso che ti concede il partito di riferimento, gli inceneritori dal fumo viola li avevano costruiti le municipalizzate sempre con l'assenso dello stesso partito. Ingaggi le cooperative sociali per la raccolta e ...determini tu il prezzo finale. Manager di questa razza meritano il Sigismondo d'Oro. Come diceva l'inarrivabile Totò..e noi paghiamo, se ce la facciamo.

martedì 24 dicembre 2013

90 Gradi

E' veramente uno schifo questa storia dell'ausl unica, lo posso dire? Una cosa calata dall'alto senza nemmeno coinvolgere es. referendum gli utenti. A Forlì almeno sono stati esternati diversi mal di pancia per questo assurdo progetto sperimentale che ci hanno affibbiato che non farà risparmiare un centesimo e priva le realtà locali di una gestione diretta della Sanità messa appunto poi da una istituzione in questo momento iperscreditata come altre, luogo di spreco più del Parlamento stesso. Il designato poi è il solito nome di area Pd, vicino all'ex D'Alema pare, tra l'altro 65 anni è in età da pensione, sembra mio nonno, "ausl di Ravenna allargata" si lamentano a Forlì. Inoltre, con questa mossa la Regione fagocita entrandoci in maggioranza, l'unica eccellenza sanitaria a livello nazionale, il centro sui tumori di Meldola, controllato dalle realtà romagnole prima, e gli esponenti Pd riminesi si mettono come sempre, mi tocca proprio dirlo, a 90 gradi su quello che si decide sulle nostre teste sempre signorsì essendo l'ultimo anello della catena di comando del Partito che esegue e zitto altrimenti aria. 
Alessandro Zobeta

Grillo fa (quasi) paura come Putin

Che le cose a livello euro- atlantico non vadano come dovrebbero lo si capisce da tanti particolari. I più interessanti sono, come accade in questi casi, quelli che si notano sulla stampa più "allineata". In Italia questa è rappresentata dal duo Stampa (n°1) e Corriere (n°2). Paradossalmente molto più ambiguo è, oggi, l'atteggiamento di Repubblica, un tempo presidio indiscusso degli euro-entusiasti e dei "governativi", nonchè in campo economico degli "Austeriani". L'espressione non è nostra ma di Paul Krugman. Oggi il giornale del guru Scalfari, fa una grande fatica a destreggiarsi tra le pulsioni di sinistra logore ed evanescenti ma comunque residue e la realtà del super-democristianismo di Letta-Alfano, patrocinato dal Presidente della Repubblica Napolitano. Ma torniamo ai particolari interessanti di cui dicevo. Domenica scorsa La Stampa si è sentita in dovere di dedicare due pagine intere al capo economista della BCE Peter Praet che, in tono ultimativo e dir poco minacciosissimo, dice due cose. Cose, a ben vedere, in totale contraddizione tra loro e specificatamente riferite al nostro Paese. La prima affermazione è "per l'Italia l'euro è irreversibile", la seconda è un lungo e terrorizzante elenco di disastri sintetizzati nella parola "incubo" che avverrebbero se "l'Italia uscisse dall'Euro". Ora qualsiasi persona di normale intelligenza, e certamente in Italia, nonostante gli sforzi dei media, non mancano, fa fatica a non accorgersi della contraddizione: se l'euro è irreversibile perchè il supermanager tedesco si deve lanciare in anatemi e profezie sugli incubi che ci tormenterebbero se esso fosse ripudiato dall'Italia o altri? A chi serve tutta questa enfasi? Le cose a Bruxelles devono andare, a dispetto del tono ottimistico dell'articolo del giornale più allineato, molto peggio del previsto. E quindi la paura montare. Un anno fa solamente ( e non parliamo di prima..), un articolo con questo tono e queste minacce non sarebbe stato necessario, tanto era solida la convinzione degli euro-satrapi che i sudditi, specie dello Stivale, avrebbero obbedito senza fiatare. Non parliamo della pronta obbedienza degli chaffeurs e lacchè dei vari governi nazionali. Se oggi, attraverso uno dei due loro organi di stampa ufficiali in Italia, i "padroni delle ferriere" europei si sentono in dovere di blandire (poco) e minacciare (molto) l'Italia e, indirettamente tutti i potenziali scettici, significa davvero che la paura fa novanta. Paura di che? Ovviamente delle prossime elezioni europee. Nonostante sia personalmente convinto che la "satrapia" continentale farà di tutto per manipolare i dati (e quando dico di tutto, intendo "di tutto" alla lettera) ..i risultati attesi non sono evidentemente buonissimi. Specie in Italia e specie per colpa del MoVimento 5 Stelle. Se si muovono gente come Draghi, Praet ecc..il vecchio comico genovese dovrebbe sentire una puntina d'orgoglio. Non è da tutti far c...addosso a gente simile. In fondo meglio di Grillo ci riesce soltanto..Putin. E scusate se è poco.
Il Cancelliere

Dannato e Ribannato

E' successo di nuovo. Mi hanno ribannato. Non che questo sia un male per me, parliamoci chiaro, essere buttati fuori da un posto dove si pratica attivamente la censura non può essere altro che una medaglia da mettere in bella mostra nella mia storia umana e personale. Per spiegare cosa sia successo però è meglio partire dal principio, che non è esattamente il post censurato sulla Rimini che Vorremmo, pagina Facebook in cui gli amministratori scambiano i mi piace per voti alle prossime amministrative, per poi ritrovarsi inevitabilmente a fare da spalla al PD. L'inizio di questa storia è più lontano nel tempo, non molto. Prima dell'estate, quando il medesimo sottobosco da cui si scatenano cotante velleità produceva la geniale idea di riaprire le Case Chiuse, idea che, per essere pragmatici, nella penisola che ospita Papa Francesco, è valida come la discussione di un imminente attacco alieno. Ma ognuno è libero di esprimere i propri punti di vista... oppure no? Io e il prode Giorgio Cerasani, intervenuti ad una riunione che aveva lo scopo di mettere insieme le abilità speciali del Cuore di Rimini e di Rimini per Rimini, orfana dello sceriffo in canottiera, ci siamo trovati di fronte ad una brutta situazione cercando di esprimere opinione contraria. Quasi una reazione isterica, ma molto comprensibile per chi si trova di fronte al suo cavallo vincente con una mela in bocca e una carota dietro pronto per essere infornato. Ultimamente però il tema è tornato in auge e volteggia su di noi anche con richiami a livello nazionale... lo spirito comunitario italiano è notoriamente stimolato solo dalle partite dei mondiali di calcio, per gli altri tre anni e undici mesi preferisce farsi sodomizzare dal Pulcino Pio. Cosa c'è di meglio dunque di una bella casa chiusa per nascondere i propri problemi? Se non fosse che la coscienza civica degli italiani sta crescendo nonostante tutto, ci sarebbe da pensare che questo progetto sia una calamita per il consenso. Io, che non si sa mai che qualcuno passi di qua e pensi che queste siano buone idee, ho scritto proprio ieri un post su Citizen di segno completamente opposto. Dopo, come sono solito fare, l'ho diffuso su Facebook nelle pagine che “dovrebbero” rappresentare delle pubbliche piazze. Il condizionale è d'obbligo perchè alcune volte la paura di confrontarsi di chi è poco sicuro dei propri mezzi (ma vuole ballare lo stesso) genera un uso improprio della moderazione altrimenti detto: Censura. Così gente che si dice adepta della politica del “buon padre di famiglia”, ogni volta che non può rispondere dialetticamente, censura. Di chi sto parlando? Corrado Paolizzi, non il peggiore, ma comunque connivente, Sergio Giordano, Roberto Gabellini e un essere scuro che si muove nell'ombra tale Rob qualcosa... neanche da nominare. Ovviamente chi mi conosce si starà facendo due risate pensando alla mia reazione alla censura. Altri hanno cercato di farlo ed hanno ottenuto risultati di segno completamente opposto. Mica che io sia speciale... no, il discorso è diverso. Chi a scuola ascoltava, invece di curare la collezione di caccole sotto il banco, sa bene che nella storia le dittature sono sempre state sconfitte dalla loro stessa censura. Chi ha provato a tappare la bocca a Ghandi, King, Mandela, X, ha sempre ricevuto indietro decuplicata la forza che ha imposto all'atto. In questo c'è anche un messaggio di speranza per il nostro futuro: la libertà è incomprimibile, non importa quanto lungo sia il periodo durante il quale verrà schiacciata, tornerà sempre alla sua forma originale. Dunque, dopo essere stato censurato brutalmente, come primo atto di protesta ho messo quelle brutte persone di fronte al loro stesso abominio occupando (con la scrittura ovviamente) il post in favore delle case chiuse e provocandoli a confrontarsi liberamente. Sapevo che sarei stato bannato era la loro unica difesa, ma nel frattempo mi sono divertito a prenderli in giro con le loro stesse contraddizioni di censori. Una di queste contraddizioni, molto buffa per la verità, era quella di non poter portare a prova contro di me quello che io avevo scritto, in quanto fatto sparire. Il contenuto di un post di Facebook infatti è immodificabile solo fino a che rimane dove sta. Ora pensano che il loro problema sia risolto perché non mi vedono più, proprio come vorrebbero fare con le prostitute, chiuderle da qualche parte in modo che non si vedano più. Con me si sbagliano e questa nota lo dimostrerà, per quanto riguarda i bordelli legali le esperienze del nord Europa lo hanno già dimostrato, basterebbe informarsi.
 P.S. 
Chi non è d'accordo con questa nota venga pure a confrontarsi dove non c'è censura.

Il Bambino Federico

Sul web impazza un video girato nel cinecittà consiliare di Santarcangelo. Avrete capito che il cast potrebbe spostarsi se l'indagine più secretata, dopo quelle del Monte dei Paschi e Penati, svelerà i suoi chiarissimi segreti. Le notizie escono incredibilmente solo a fatti avvenuti, non si riesce a capire se vengono centelinate o i giornali non le pubblicano. Torniamo allo splendido video. Interpreti l'ex Sindaco Mauro Morri ed il consigliere comunale Apolloni sorprendente per la capacità di coprirlo di un ridicolo che fa male, si attacca alla pelle e ti rimane per sempre. L'argomento era serio, il protagonista molto meno, ha consentito una replica di getto che è stata uno spasso. Il Bambino Federico 11 anni avrebbe incontrato Mauro Morri, discendente della dinastia dei Nandini, ossia apostoli di Fabbri Nando, con la celebre Bondoni e lo avrebbe salutato con una stretta di mano dicendogli che rimarrà per sempre Sindaco..il suo. Vi risparmiamo i dieci minuti della replica di Apolloni ma vi invitiamo a trovarli sul web, stanno spopolando. Avrete capito che ci auguriamo un revival nel set della sala consiliare riminese, tetra come una ardente. Qualche consigliere, prendendo adeguate lezioni da Apolloni, potrebbe presentare il conto di una inattività mortale che dura da due anni, condita da sbiadite piste ciclabili e promesse lettiane. C'è la fortuna che in soli trenta mesi, Gnassi ha compiuto il triplo della azioni che l'ex scarminellato Sindaco clementino ha fatto e l'avversario Apolloni gli ha ricordato brillantemente. E pensare che fino a qualche anno fa rappresentava il nuovo, come dire un Renzi a nord di..Paperino.

Il Mondo delle Favole

Abbiamo scelto non a caso la data di oggi, 23 dicembre 2013, per un post dal tono poco natalizio di una Rimini che non vorremmo, ma ormai ci abbiamo fatto l’abitudine. L’occasione di parlarne ce la da Renato, usiamo questo nome di fantasia. Renato ha lavorato ininterrottamente per 12 anni, dalla laurea sono passati appena sei mesi per trovare il primo impiego (chiaramente molto al di sotto delle aspettative). Di buon ora si presenta al centro di collocamento di Rimini, p.le Bornaccini, ormai è un pezzo che doveva andarci. In realtà ci aveva già provato venerdì scorso ma un avviso su foglio A4 annunciava che venerdì 20 gli uffici erano chiusi per corso di aggiornamento. “Ma perchè non li fanno di sabato, loro che hanno un lavoro?“, giustamente si chiede. Eppure con il suo smartphone dal sito riminimpiego.it non lo aveva notato questo avviso. Che sbadato. Renato questa mattina arriva di buon ora e prende il numerino, come al supermercato, ed ha il numero 89 “Ohibò, son solo le 8.45 e ancora devono servire il 56…andiamo bene“. Gli occhi di Renato diventano i nostri, e la descrizione di quella sala ci ricorda uno dei tanti film americani dove una angusta e spoglia sala di attesa è separata da una porta blindata dalla terra promessa ovvero un ambiente vasto, silenzioso, ordinato dove qualcuno forse ti offrirà un lavoro. Ma in realtà è solo un’altra sala d’attesa dove compilare un database, mica davvero pensavi che qualcuno subito ti offrisse un lavoro? Ma vivi nelle favole? Il quadro che ci viene descritto lo conosciamo, anche perchè in passato quegli ambienti li abbiamo frequentati anche noi. Una quarantina di persone in attesa, e siamo solo all’apertura, tanti extra comunitari, signore e signori dell’Est (e lo si capisce solo guardando gli abiti e il taglio di capelli anni Settanta), pochi italiani. Renato non è a disagio, è comunque sereno, però si capisce dal suo abbigliamento che con quella ansia, preoccupazione, nervosismo quotidiano c’entra ben poco. Lui è a sedere calmo, ed osserva i vari dipendenti che vanno e vengono, chi esce per un caffè magari, chi esce dalla famosa porta blindata e convoca le persone 10 alla volta. Poi guarda quelli che sono gli habituè del sussidio di disoccupazione, danno informazioni agli altri, offrono suggerimenti. Poi ci sono quelli che si infilano, o almeno ci provano, ma vengono rispediti al mittente, ovvero alla macchinetta che distribuisce i numeri. “Signora serviamo il numero 87, quanti chili di mortadella?“. Ecco tra le persone in attesa ben poche son belle pasciute.. Ora tocca finalmente anche al nostro amico Renato, e gli sembra di essere entrato nell’attesa di un terminal tedesco. “Però ne han fatto di strada qua dentro rispetto a 12 anni fa“. Sì, il nostro amico di oggi conosce già quel mondo, saprebbe anche come fare per un passo in avanti e lasciare il suo posto a chi ha vera necessità, tanto deve lasciare solo un misero foglietto. Giustamente sta al suo posto ed attende paziente. Se le regole non le rispettano neanche i poveracci, chi lo fa in questo paese? “Purtroppo l’iscrizione alle liste di collocamento non possono farsi in via telematica“, questa è l’amabile risposta all’accoglienza. “Ma scherziamo? Non siamo mica in Europa come paese!”, commenta una signorina decisamente nervosetta ricevuta la risposta. Alt! Qui è meglio non arrabbiarsi e non parlare ad alta voce. E’ buffo, ma questa è l’interpretazione che Renato da al biglietto su sfondo giallo che ci fa vedere dopo averlo fotografato. Recita così: Attendere il proprio turno in silenzio e con ordine facilita il nostro lavoro ed è un vantaggio anche per tutti voi. Guarda un pò, uno perde il lavoro sotto le festività natalizie e non ha diritto neppure a sfogarsi? Magari alzare un pò la voce al telefono commentando la situazione con il proprio compagno/a? Nel frattempo non puoi distrarti un momento, escono dai loro box i consulenti del lavoro che con il loro cicalino mandano avanti i numeri senza annunciarli a voce e se ti distrai sei “out”. “Mi scusi mi ero distratta! Ma scusate non li annunciate?“ Eh no ragazzi, diamine, ma vivete nel mondo delle favole? Quando entrate qui nel limbo dovete osservare il monitor ed il numero che appare. Vedete che siete voi che non volete lavorare? Renato alla fine ce la fa e si siede di fronte al suo Consulente che compila una modulo on line e ti annuncia che riceverà un email da un portale regionale ‘Lavoro per te’. “Apperò allora ci siamo modernizzati. Sicuramente questo sito mi invierà mail interessanti“. Bene, arriviamo alla domanda fatidica, quella più imbarazzante…Mi scusi, ma per richiedere la disoccupazione o almeno vedere se ne ho diritto?” Mi spiace, per questa deve rivolgersi ad un patronato o ad un sindacato. “Ah, non si fa tutto qui? Ma che ci sono venuto a fare?” E no signore, ora le do l’elenco dei patronati e sindacati con numero di telefono e indirizzo civico. Grazie amico consulente, ci rivediamo tra un anno per riconfermare la mia disponibilità a cercare un lavoro, se mi dovesse andare male nel 2014. Renato telefona subito al primo della lista, ma una amabile voce automatica gli augura buon Natale e lo informa che fino al 7 gennaio gli sportelli rimarranno chiusi. “Una mattinata fantastica“, sorride Renato. Anche noi salutiamo Renato, augurandoci vicendevolmente in bocca al lupo con la promessa di smettere di credere alle favole!
@markollen
citizen

lunedì 23 dicembre 2013

Inaugurata la Scuola della Gaiofana

Dunque è fatta. Stamattina alle 9.30 è stata inaugurata la nuova scuola di Gaiofana. Beh.. non proprio alle 9.30. I Bambini e le maestre erano li all’orario prestabilito, poco dopo è arrivata l’Assessore Nadia Rossi, alle 10.00 è arrivata il Vicesindaco Gloria Lisi e alle 10.15 e arrivata la Regin… hem.. è arrivato il Sindaco Andrea Gnassi, il perseguitato dall’economia e dalla meteorologia. Poco male. La scuola doveva essere inaugurata a settembre, tre quarti d’ora di ritardo sono un’inezia. L’importante è che sia finalmente operativa e chi vi scrive preferirebbe il rinnovamento di tutte le scuole di Rimini alla riapertura del teatro Galli. Tutto bene dunque. C’è solo una piccola ombra, la nuova struttura è attaccata al teleriscaldamento, il che, oltre ad aver prodotto una nuova determina per aumentare le spese preventivate, produrrà delle bollette fenomenali. Oppure no? A pensarci bene questa scuola costituirà un bel banco di prova per i Teleriscaldati del condominio proprio di fronte perché: o le bollette saranno alte e sarà dimostrato che il teleriscaldamento è un mezzo antieconomico, come sostiene Carboni dell’Acer, oppure le bollette saranno normali e allora sarà la prova che Acer ha costruito (o permesso di costruire) un condominio da terzo mondo non adatto alle temperature invernali di questa latitudine. Comunque sia, Citizen augura ai nuovi scolari di crescere nel caldo tepore della cultura.
Davide Cardone
Citizen

Italia Divisa

NapoLetta ha consumato la sua prima conferenza di fine anno. Due le novità annunciate con il suo pathos da ufficiale giudiziario. Nel 2013 ci sono state due rivoluzioni: i quarantenni al potere e la fine della recessione a..parole. Ascoltandolo si capisce perchè Renzi venga salutato come l'ultima speranza. Nove anni di crisi, la più lunga del dopoguerra, non è finita, ha segnato il Paese, modificato, sbranato la società. Gli indici con cui le statistiche misurano le disuguaglianze sociali crescono inesorabilmente. Ricchi più ricchi. Se la sono cavata egregiamente, con appena qualche piccolo tremolio, che non ha compromesso le quote in più di ricchezza nazionale, guadagnate negli anni e nei decenni precedenti, a scapito del resto del Paese. E' all'altro capo della scala sociale, però, che è avvenuto lo sprofondamento. I poveri, a cominciare dalle classi medie in declino, sono diventati più poveri. Soprattutto al Sud, dove erano già più poveri. L'allargarsi della forbice è anche più vistoso se si considera come i 4 milioni di italiani ricchi ed i 40 mila straricchi hanno cavalcato gli ultimi anni di crisi. Avete notato qualche differenza dagli altri Natali per Miliardari. Non sono gli auguri di Gnassi, tutto sommato doverosi, compresi i ringraziamenti per una Città che lo ha scelto per un lavoro ben pagato ma immeritato, ma quelli fastidiosi, irritanti di Montezemolo, nel suo vestito gessato che promette una Ferrari vincente. Al solito non ha nessuna colpa ma il merito di essere un Agnelli Segreto. L'ultima Italia egualitaria è ancora quella dei primi anni '80. I 4 milioni di contribuenti, che costituiscono il 10 per cento più ricco degli italiani, assorbivano il 26 per cento del reddito nazionale. In realtà è di più, non si tiene conto dell'evasione e neanche dei redditi fuori Irpef, in particolare gli interessi sui depositi, le cedole dei titoli, i dividendi azionari, insomma, le rendite finanziarie in genere che, per i ricchi, pesano. Dieci anni dopo, dunque, nel 1993, il 10 per cento più ricco intasca il 30 per cento del reddito dichiarato, lasciando il 70 per cento a tutti gli altri. E' il momento in cui l'economia italiana si ferma, smette, sostanzialmente, di crescere per non ripartire più, fino ad oggi, accontentandosi di allargarsi ad un ritmo paragonabile a quello di Haiti o dello Zimbabwe. La capacità dei più ricchi di intercettare quote crescenti di reddito è il segnale più vistoso di una società ineguale. Il 10 per cento più ricco diventa più ricco, ma che succede nell'altro 90 per cento? La disuguaglianza è nettamente inferiore nel Centro-Nord. Una situazione che muta di colpo sulla linea Roma-Pescara, sul confine di quella che era l'area di intervento della Cassa del Mezzogiorno, soprattutto se si tiene conto anche della disoccupazione. Qui, quasi tutta la Sicilia, la Calabria e, soprattutto, Campania, Molise, il grosso della Puglia, in buona sostanza, l'Italia meridionale, con l'eccezione della Basilicata, registra tassi di ineguaglianza paragonabili a quelli della Turchia. Una frattura geografica che si affianca e si somma a quella nazionale ricchi-poveri e che rende ancora più incerto il cammino di uscita dalla crisi. Calano le vendite al dettaglio, a soffrire maggiormente sono i prodotti alimentari, a testimonianza di come gli italiani stringano la cinghia anche a tavola. Povertà. L'Italia rinuncia a vacanze e proteine. Renzi è arrivato sulla scena politica segnando indubbiamente una novità riconosciuta dagli elettori. E’ interessante sottolineare che quelli che maggiormente ne vedono la capacità di essere dirompente rispetto allo scenario consolidato si trovano fra gli elettori di Forza Italia. La collaborazione tra Renzi e Grillo sarebbe ben vista dal 60% degli elettori che rimproverano al leader del M5S di rinchiudersi eccessivamente nella protesta senza impostare davvero processi di cambiamento e lo pensa anche più del 30% degli elettori del MoVimento. È stato da più parti rilevato che il movimento dei “forconi” dà voce ad una parte del paese che si sta impoverendo e non vede prospettive. Quasi il 50% ne condivide i contenuti anche se è fortemente critico sulle modalità, mentre il 29% condivide anche le forme con cui la protesta si è espressa. Per un totale di consensi complessivi vicino all’80% dei cittadini. Consenso decisamente trasversale, se pur con qualche presa di distanza in più da parte degli elettori PD. Si conferma il disagio del paese ma soprattutto si conferma la difficoltà di dare rappresentanza politica a questo profondo malessere. Sondaggio Ipsos PA per RAI-Ballarò presso un campione casuale (?) nazionale rappresentativo della popolazione italiana maggiorenne. L'informazione di regime è questa, dimenticavo, è stata fatta con 800 interviste, quasi tutti cittadini votanti ancora Pd Area Renzi.

P.S.
Foto della raccolta materiale per alluvionati della Sardegna, fatta dal M5S Rimini. Niente diretta Mediaset e discorso nella Sala dei...Servi.

I Compiti dei Gemelli

I due Gemelli si sono spartiti le lettere di Patronage ed i compitini politici. Gnassi sembra dedicarsi all'incasso delle poche vittorie che i suoi colleghi riescono a pietire da un governo ormai smanato nelle fondamenta, mentre Vitali che conserva il patrimonio epistolare del Don Benzi, si dedica alle encicliche. Sembra che abbia smesso con quelle etiche. I lungomari regalati a tutti o i doverosi cambi patrimoniali per le aree di edilizia popolare sono entrati nello scarno carniere sindacale. Ha letto nella Sala dei Servi del potere, il pistolotto che il meraviglioso Bronzetti prepara ogni anno. Non ha dimenticato l'obbligatoria citazione di Francesco che sostituisce la vecchia Palestina. Il Cuore di Rimini sembra abbia già deciso per un collaborazionismo. Sono molti quelli che hanno già scelto l'assessorato. La mole di Corrado Paolizzi copre troppi evviva ai bravi amministratori, che hanno avuto il merito di accompagnare silenziosamente la Città, come si diceva una volta da..Valeriani. Fatti non chiacchiere. Qualcuno ci vuole rispondere sulla Variante Piscina for Palas? E' la conseguenza naturale delle fantastiche iniziative stoppa cemento del Taglianastri? Sembra che gli uffici invece di dedicarsi alla stesura di uno Strumento Urbanistico per la Città siano impegnati ad arzigogolare una Variante che farà impallidire le 88 di Melucci. E' una corsa a chi arriva prima: la Delibera o la..Procura. Farsi riprendere, con il vestito adatto, dalle telecamere di Berlusconi è sempre meglio di niente. Faranno gli auguri del nuovo anno insieme, niente di strano hanno governato ed ancora lo fanno con la costola dei traditori. Quali auguri puoi lanciare anche con un bellissimo abito? La Città è piegata su se stessa. Aeroporto chiuso, banche sull'orlo del default, partecipate peggio della madre, milioni di debiti, falliti e cassintegrati. L'unica categoria che ancora lucra è quella politica, costruita sul basso consenso ed il salto sul carro vincente. Due famiglie politiche prendono come venti normali. Hanno trovato un espediente per una categoria strafavorita dalla storia e dagli investimenti degli altri. Il precario lo hanno trasformato in stabile con un condono demaniale che ha le caratteristiche di uno scandalo ambientale. Nessuno urla o..capisce. La loro pseudo forza si basa sulla debolezza degli altri, l'opposizione storica l'hanno messa al governo, i ciellini ormai collaborano anche negli affetti. Chi detta le regole del gioco è Pizzolante per Alfano. Siamo alla beatificazione delle slot machine ed il fumo dei vulcani. Perfino quel forconaio di Squinzi ha recitato un de profundis per NapoLetta. Non ci vuole molto a pensare a Renzi come ultima speranza, i giornali lo riescono perfino ad immaginare in grande ascesa elettorale. Prima che si ricredano andiamo a votare, poniamo fine a questa commedia. Anche N..se non darà tardive dimissioni sarà costretto ad indicare Di Battista come nuovo premier, con trecento onorevoli cittadini, ci mancano pochi voti alla maggioranza. Faremo un Bando, escludendo Sel, la peggiore razza esistente. Per fare un esempio prima di chiudere, sarebbe il caso di andare a fare i conti in tasca ad Hera. Se è vero che paghiamo a questa Società circa 36 milioni all'anno per i rifiuti e considerando i 150 mila cittadini, ognuno paga 240 euro all'anno, ossia circa 60 centesimi al giorno. Ipotizzando una media di tre persone per famiglia, che produce in media, diciamo due chili di rifiuto, porta ad un costo di un euro/Kg . Non è molto, è moltissimo, uno scandalo. I nostri conti sono sbagliati? Cosa non abbiamo inserito? Però i dati li mettiamo in campo tutti, compresa la vendita dell'energia, acqua, il business del riciclato ed il favoloso mondo degli Inceneritori. Se la domanda diventa chi può mai sostituire Hera, la nostra idea è dividere lo smaltimento, che deve rimanere sotto un diretto controllo pubblico, dalla raccolta che può essere appaltata per porzioni di territorio, ma anche per settore, con l'intento di fare risparmiare a cittadini ed imprese cifre importanti. Si creerebbe sviluppo, occupazione e sollievo alle bollette insopportabili. E' arrivato il momento di inventare un MoVimento per la spazzatura.

domenica 22 dicembre 2013

Tutte Puttane

Ti piacerebbe mettere a battere tua madre? Lei per te lo farebbe e molti vogliono che abbia anche la possibilità di farlo. In quest’ultimo anno nella comunità riminese sono stati lanciati a più riprese appelli per la riapertura delle Case Chiuse e una raccolta firme decisamente fallita. Lo scopo dichiarato non è quello di andare a mignotte in maniera più rilassata e, anche se a qualcuno trombare giovani rumene con la famiglia sequestrata nella scomodità di un’auto crea problemi all’erezione, il titolo di questa iniziativa sembrerebbe essere togliere le puttane dalla strada. A parere di chi scrive i proponenti di queste soluzioni peccano di poche informazioni o perlomeno di scarsa voglia nel considerare quelle a disposizione di tutti. Stupisce poi come nell’epoca della ricerca spasmodica delle pari opportunità ci siano molte donne a tirare la fuga per questa idea. A loro do un consiglio: una bella marchetta con il peso addosso di un porco sudato, sdentato e affetto da alitosi … non penserete mica che George Cloney vada a puttane vero..? Dopo questo invito le donne staranno pensando? Io? Mica ho bisogno di battere e anche se ne avessi bisogno non lo farei mai. Il problema in fondo è proprio questo: allontanare dagli occhi il degrado della società, anormalità a cui ci sentiamo di non appartenere e nella quale riteniamo di non poter cadere mai. Ora però, dato che questo è un concetto troppo profondo per talune persone, passiamo alla trattazione nel merito della teoria propinata. Ipotesi: Aprendo le Case Chiuse si sconfigge la prostituzione per le strade. Tesi: Mettendo le Prostitute in una situazione di legalità, con tanto di trattamento sanitario e previdenza sociale, il cliente abbandonerebbe la ricerca da marciapiede per l’ambiente più confortevole e sicuro delle Case Chiuse. Antitesi: Chiedo scusa, ma l’antitesi non possiamo compilarla in maniera superficiale come fatto per la tesi. Al fine di non trattare il degrado sociale come qualcosa che possiamo semplicemente nascondere bisogna partire dai fondamentali con due domande. Chi sono i clienti di una prostituta da marciapiede? Chi si prostituisce per strada? Per la rubrica forse non tutti sanno che: le case chiuse esistono ed inoltre ci sono numerose professioniste che prestano il loro servizio nell’ambiente confortevole, discreto e protetto di un appartamento. Il cliente della prostituta da marciapiede, che sia donna, ragazzina, trans o preadolescente si arrischia per un unico motivo: il prezzo. Dunque perché una prestazione al chiuso sia appetibile, per un cliente da strada, dovrebbe essere competitiva a livello di richiesta economica. Lo reputo inutile, ma due conti fateveli lo stesso, ecco la lista della spesa: occupazione dello spazio nella struttura al chiuso, il controllo sanitario obbligatorio, i versamenti previdenziali, il pagamento delle tasse e la giusta valutazione di una prestazione che non è propriamente come un taglio di capelli. Praticamente come competere con un cinese nella manifattura, chi non paga la mano d’opera e tasse pratica prezzi imbattibili. Una volta superato lo scoglio del prezzo bisognerebbe convincere poi il pappone, gentiluomo per antonomasia, a non abbassare ulteriormente le sue tariffe (nulla di più facile per i motivi di cui sopra) e a convincersi che il terzo business più redditizio del mondo, dopo armi e droga, non è cosa per lui. A me le favole piacciono, ma non quando servono ad addormentare la coscienza civica. Un’altra considerazione. Nella seria trattazione di un progetto si mettono in evidenza anche le conseguenze indesiderate del proponimento al fine di poterle prevenire, processo completamente assente nei meccanismi mentali dei benpensanti. Così al volo mi vengono in mente un paio di effetti collaterali, tipo… Persone sulla soglia della disperazione, che normalmente non saprebbero proprio come fare a prostituirsi, avrebbero un comodo accesso a ciò che non vorresti mai per tua mamma o tua sorella. A te non succederebbe mai? Prova a pensare ad un Italia in default. L’azienda per cui lavori chiude, i soldi che hai messo da parte non valgono più nulla, come anche quelli che costituiscono le pensioni dei tuoi genitori. Probabilmente il turismo sessuale si sposterebbe dalla Thailandia all’Italia, (vuoi mettere?). A quel punto il sacrificio per dare da mangiare alle famiglie toccherebbe alle donne… hei ma che problema c’è? Ci sono le Case Chiuse!!! Naturalmente questa è un’estremizzazione, ma nella nostra società esistono molti più casi di disperazione di quanto si pensi e considerarsi immuni dai colpi di mano del destino è piuttosto stupido. Un consiglio. Chiudete la pagina Facebook, alzate il culo dal divano e andate a parlare con i rappresentanti della legge. Scoprirete un dato singolare. La prostituzione in un Paese cresce in maniera direttamente proporzionale all’aumento della povertà. Per quanto mi riguarda la soluzione al problema della prostituzione passa per la riconquista della legalità come valore civile, non certo dal girare la testa per non vedere. Volete veramente sconfiggere la prostituzione, formate dei comitati e andatevi a mettere numerosi vicino le prostitute a fare un bell’applauso con tanto di fotografia a chi le carica in macchina. Tempo un mese avrete risolto il problema o perlomeno il business sarà spostato in una zona più tollerante. Certo, ci vogliono le palle per farlo, i Riminesi le hanno? 
 P.S.
 Alle donne che propongono le case chiuse come soluzione. Abbiate rispetto per voi stesse, il fatto che non siate voi la merce in vendita non vuol dire che non siete coinvolte, ma ne riparliamo il giorno in cui vi servirà del credito e, non avendo i parametri adeguati, vi sentirete rispondere :” Signora.. ci sono sempre le case chiuse.”
 Davide Cardone [@DadoCardone]