massimo lugaresi
martedì 31 dicembre 2024
Il Papa
Protagonista di uno dei momenti più pericolosi, ha inaugurato il "suo" Giubileo, costringendo (facilmente) il Pd, consegnato (?) alla atea Schlein ad un accordo con il governo zeppo di religiosi conservatori. Papa Bergoglio è apparso poco disponibile a compromessi. Un Pertini addobbato diversamente. La provenienza dalla chiesa sudamericana, lo mostra inviso ai prepotenti yankees, padroni dell'Italia che ha scoperto (per caso) l'America. Pensano che nel loro padronato sia compreso anche il Vaticano, oltre Palazzo Ghigi. Sarà l'ultimo Papa tradizionale. Ha combattuto contro il restauratore ed i seguaci di Benedetto XVI ed oggi, contro l'età avanzata. Non intendo esaminare i tanti, troppi problemi che la Chiesa ha nascosto sotto meravigliosi tappeti, ma concordo con chi vede in Bergoglio l'ultimo dei rappresentanti del tradizionale conclave. Ha aperto la Porta Santa, meraviglioso coupe de theatre. Ne parla tutto il mondo, eccetto il Pd della Elly. Il sindaco romano è stato invece costretto ad organizzare un misero Festival dell'Unità, riparatore delle gaffe compiute con cantanti amati dai giovani. Dopo la Schlein solo disastri. Non hanno una linea comune sulle guerre in atto, divisi su tutto e riconciliabili solo con una poltrona. Stanno subendo l'attacco politico più duro, dal partito che avevano relegato nei bassifondi della politica. Papa Francesco ha aperto la Porta Santa ed inaugurato il Giubileo 2025 dedicato alla Speranza. Caro Dagostino, con sottana natalizia, l'Omelia non è uno "schiaffone" a Putin, Netan e compagnia bombardante, ma contro le guerre su procura degli amici occidentali. Pensiamo ai bimbi mitragliati, alle bombe sulle scuole ed ospedali, questo è il Tempo della Speranza, lo diventi per la nostra Madre Terra deturpata dalla logica del profitto, per i paesi più poveri. Si apra subito un negoziato per la pace in Ucraina e cessi il fuoco a Gaza, così ha detto il Papa.
lunedì 30 dicembre 2024
Le Cupole di Paesani
massimo lugaresi
domenica 29 dicembre 2024
Ha Stato Putin
Secondo le prime indagini, l’aereo precipitato in Kazakistan è stato colpito da un missile russo, così esordisce Linkiesta, dopo la velocissima inchiesta interna. I risultati preliminari mostrano che dietro lo schianto, ci sarebbe il sistema di difesa moscovita, partito per rispondere a un attacco di droni ucraini. Naturalmente le indagini sono appena partite ma è probabile che il velivolo sia stato colpito dalle nuvole di droni, protagonisti, costosissimi, della guerra su procura americana. Putin ha già chiesto scusa. Le ancelle della propaganda occidentale non ci hanno però ancora detto cosa pensa (davvero) il popolo ucraino della guerra voluta e cercata dai due leader. Uno, Zelensky è il premier imposto dagli americani, mentre Putin lo hanno scelto (ripetutamente) i russi. Le elezioni in Ucraina sono state sospese da due anni causa la guerra. Le previsioni, mai apparse sulle gemelle informative di Elkann, dicono che Zelensky non è gradito. Ecco perchè c'è una certa fretta di arrivare ad una pace che non dimostri l'inutilità della guerra "procurata". Che figura farebbero gli States se Putin ritornasse padrone dei territori in discussione? E' stata una messinscena per arrivare a colpire con le sanzioni un concorrente politico e commerciale, troppo invadente assieme agli amici cinesi. Lo scoppio dell'inflazione in Europa e naturalmente da noi, la dobbiamo al nostra risicata autonomia, dopo la sconfitta bellica. Francia e Germania, adesso pagano politicamente. Nell'ennesima versione Pulcinella mostriamo la corsa tra governo ed opposizione a chi è più Nato.
massimo lugaresi
sabato 28 dicembre 2024
La Propaganda
Secondo la nuova intelligenza, le guerre si vincono con la propaganda. La gara è iniziata da tempo, per cui tanti cittadini che non hanno mai spasimato per l'Unione Sovietica o l'imposta democrazia degli Stati Uniti hanno pensato di partecipare alla costruzione di una diversa democrazia popolare voluta da una costituzione di (quasi) tutti. L'Europa è stata liberata dai regimi nazifascisti, soprattutto per l'intervento sovietico che ha permesso ai riluttanti americani di scegliere la Sicilia per lo sbarco della liberazione. Poi è cominciata la spartizione delle nazioni sconfitte. La Germania divisa in due con un muro, noi ce la siamo cavata (? con 120 basi militari di Alleanza Atlantica. La nostra politica, ovviamente ha subito pressioni e decisioni alle volte sbrigative. La propaganda non poteva non adeguarsi. La nascita del più forte partito comunista dell'Occidente, ha provocato reazioni visibili, spesso violente e molte segrete guidate da oltreatlantico. Faccio un salto lunghino ed arrivo per brevità post natalizia, ai nostri giorni e giornali. Francamente uno scandalo. Sono etichettati ed inquadrati peggio di una volta. Prendo gli ultimi esempi: il lamento di Zelensky ormai ha rotto anche le palle più pazienti ed irritato perfino Biden. Il procacciatore rivestito a stelle e strisce, non si vuole arrendere e consegnarsi al voto del popolo. Trump non vede l'ora di togliersi il peso miliardario e seguire la volontà della stragrande maggioranza degli americani, eccetto Richard Gere. Vogliono ritirarsi nella loro immensa nazione e godersi baseball, basket e Donaldone, in attesa di Musk. L'aumento inflattivo causato da guerre e sanzioni ha creato panico. Solo gli italiani sono stati fedeli e silenti esecutori. La posizione ibrida del Pd lo attesta. La caduta dell'aereo in Kasakistan illustra meglio la situazione attuale. Non ha fatto in tempo a sfasciarsi al suolo che era già partita la verità. Può essere anche quella, ma era pronta. Ricordate l'attacco al gasdotto Nord Stream, addebitato (subito) all'autolesionista Putin? Siamo ridotti a sperare in Trump.
massimo lugaresi
venerdì 27 dicembre 2024
Il Giubileo
Una festa piena di fede e necessità della Chiesa. Organizzazione perfetta, con l'aiuto del governo conservatore, migliore in religione rispetto ad una opposizione, una volta eminentemente laica. Le reti televisive del vecchio inciucio, hanno inondato l'inaugurazione con interviste e preghiere che hanno mostrato quanto costi mantenere in vita il Vaticano. Il Giubileo ha anche una fortissima caratterizzazione turistica. Le previsoni sono miliardarie, ma in calo notevole rispetto al passato. Papa Francesco è il promotore ideale, con la sua Speranza di Pace. Molto più a sinistra della 3 cittadinanze. Non c'è paragone nemmeno in termini mediatici. Lo hanno capito anche i giornalisti, i soliti che imbrattano la Meloni. Mi riferisco ovviamente a LInkiesta che trova la scusa per criticare questo governo che li sta affondando. Costringendo il "vecchio" Romano Prodi a trovare un altro segretario al Pd, da lui confezionato. Se la smettesse sarebbe il migliore regalo natalizio per la sinistra. L'ultima indicazione è Ruffini, il dimissionario direttore dell'Ufficio delle Entrate, il più amato dagli italiani. Alcuni aspetti della incombente senilità, alle volte toccano la politica. Il miracolo organizzativo del Giubileo è l’opposto del metodo Meloni-Salvini, così arrivano gli auguri di Mario Lavia, pubblicati da Linkiesta. Che ca.. c'entrano premier e vice? Hanno contratto la sindrome della destra. I lavori per rendere Roma accogliente in vista del 2025, sono un esempio di collaborazione politica per fare la cosa giusta: mettere tutti intorno a un tavolo, responsabilizzare i vari soggetti, creare un clima fattivo e responsabile. Ovvero il contrario di quanto fatto finora dalla presidente del Consiglio e dal suo vice. Le cose funzionano quando non c’è di mezzo Matteo Salvini e nemmeno Giorgia Meloni. Trova, naturalmente, la condivisione di Repubblica, ormai rimasto con La Stampa la gemellare avversione verso una donna che, dall'altra parte, avrebbe consentito un ritorno della storica e vera sinistra. Hanno scelto la più inusuale ed errata rappresentazione di un partito del popolo e lavoro. L'unione, senza consumazione, con i grillini è un'altra testimonianza delle bugie che ci hanno sciorinato. Lasciare a Verdi e Antagonisti l'opposizione è come comprare una Bev e poi incazzarsi.
massimo lugaresi
giovedì 26 dicembre 2024
Il Salvataggio di Salvini
L'eventuale condanna di Salvini, non c'è bisogno di ricordarlo, lo avrebbe tolto dal panorama politico. I festeggiamenti già preparati da La 7, vestita da Babbo Natale, avrebbero occupato gli schermi dell'opposizione, costretta a parlare solo con generi diversi, a lei vicini. Salvini ha stravinto, la giustizia festeggia la possibilità (finalmente) di sentirsi di tutti, sopra le beghe tra correnti interne. Credo che magistratura democratica non sia più l'elemento conduttore e trainante. Hanno (forse) capito che questo è un governo con cui conviene trovare un accordo. Salvini, perfino sommessamente, si è tolto qualche macigno dai piedi. Il primo ha colpito (giustamente) lo "smemorato" Conte di Valturara. Allora (2019) presidente del consiglio e vaccini. Come puoi credere che l'atto compiuto da Salvini, che per giorni ha tenuto le prime pagine, non abbia goduto, da subito, del suo consenso? Il personaggio è così, uscito improvvisamente, mi ricorda l'apparizione e la scalata al potere di Di Pietro, con l'Apocalisse giudiziaria. Oggi i grillini si trovano allacciati al Pd in discesa pericolosa, con il paracadute Elly, bucato. Dovevano fare saltare il banco della politica partitica e si trovano (in pochi) alla mensa dei poveri parlamentari, con l'arredo degli antagonisti ed imbrattatori. Il Pd, non lo raccontano, ma è più diviso degli Agnelli. Credo che De Pascale sistemi anche la situazione riminese, uscita male dalle elezioni. Non consento a nessuno di scherzare su di me, con ricostruzioni imbecilli. Sono le immediate parole dello "scampato" Salvini, prossimo ministro degli interni. Eppure, lo sostengo da tempo, tra grillini e leghisti, ci sarebbero più punti di adesione di quanti ne possano inventare con i dem, storici nemici. Uno sarebbe la convergenza su Putin e quella, più sbandierabile, con Trump, in attesa di Elon Musk. In America sei hai guadagnato miliardi, significa successo. Prossimo Presidente. Se ci sono ancora, scommettiamo?
massimo lugaresi
mercoledì 25 dicembre 2024
La Meloni Ringrazia
Quoque Tu Dago? Dagospia pubblica, in prima pagina, una durissima reprimenda alla Schlein per l'impatto e soprattutto la costruzione del "suo" Pd di generi. La miccia si è accesa con i rifiuti di cantanti e rappers di presentarsi all'ultimo Capodanno romano di Gualtieri. Il caso Effe ha fatto deflagare il manicomio di megalomani che rappresenta il Partito della Elly. Radical chic e beghine, attorniano la segretaria, mentre le indicazioni per il week end le manda Landini. Sono tutti occupati da scioperi a go go. Sembra però che il partito riesca a galleggiare per un travaso di voti che i grillini lasciano per strada. La previsione viene dai soliti maghi del... Toni Effe rappresenta i ragazzi delle borgate romane, distanti anni e fiumi di denaro dalla claque della 3 cittadinanze. Dagospia parla finalmente anche della fidanzata, come fosse una Giambruna. Il Pd, guidato da uno dei tanti sindaci che si alternano nella Città Santa e Dannata, dimenticando la raccolta differenziata, si è giocato i tanti Tonyeffe presenti nella capitale. Masse giovanili più propense al non voto che consumarlo per una (quasi) miliardaria, senza mai lavorare. Non hanno soldi e cotillons da spendere per Capodanno e la stupida censura è stata un altro regalo. La Meloni ringrazia è molto più vicina lei a questo popolo, senza scomodare la Cinecittà di Veltroni. Eppure Elly è la stessa 3 cittadinanze che "sculettava" (?) felice al gay-pride di Milano, al ritmo di "Sesso e Samba" del già citato Tony Effe. La Meloni ringrazia.
massimo lugaresi con tanti auguri
martedì 24 dicembre 2024
Open Arms
lugaresi massimo
lunedì 23 dicembre 2024
Zio Melucci
Mobilità e traffico a Rimini: tra eredità ed eredi chi ci ha rimesso? Il PD deve cambiare a cominciare dai territori. Emilia-Romagna, non tutto va bene, così Maurizio Melucci termina l'anno di Chiamami Città. E' il suo stile, rimane uno dei pochi, che possono scrivere con una precisa conoscenza del passato. Tra eredità ed eredi chi ci ha rimesso? Volutamente ignora chi invece ha guadagnato. Prende spunto da una lettera (firmata) che critica, in modo aspro, la gestione della mobilità, negli ultimi anni, da parte dell’assessore Roberta Frisoni, ora nella giunta regionale. Secondo il lettore la situazione è peggiorata e l’assessore “ha toppato clamorosamente”. Prima di lui (naturalmente) ha risposto Carlo Andrea Barnabè, la penna di punta e sostegno riminese del Carlino. Giustifica il lavoro fatto, aggiungendo che da un esame sul traffico (attuale) nessun amministratore uscirebbe premiato. E' vero basterebbe il Trc. Zio Melucci contesta la considerazione del giornalista e la prevedibile assoluzione, in quanto la Frisoni avrebbe ereditato una situazione pesante. Melucci ha cessato il suo non breve momento amministrativo, nel 2010, mentre dal 1999 al 2001 ha ricoperto anche la carica di sindaco f.f. prima della riconferma di Ravaioli. Io ho cessato (volontariamente) nel 2005 il mio incarico amministrativo, sotto la sua regia, non lasciando rimpianti e scheletri. Oggi la mobilità per quanto addolcita da auto elettriche e monopattini del ca...è evidentemente peggiorata da alcune scelte (imposte) che hanno impattato pesantemente sul passato, rimasto, tutto sommato, identico, ma con un ponte in meno. Maurizio Melucci, occasionalmente Zio della Frisoni, ritiene ed io con lui, la considerazione di Barnabè fuori contesto. La Frisoni, proiettata in Regione, avrebbe ereditato una situazione pesante, per cui i lungomari africani pieni di palme e verdure, sarebbero solo un grazioso regalo dell'abbellitore Gnassi. L'autentica rivoluzione con la cancellazione dei parcheggi, ha esaltato i supermercati ma costretto il piccolo commerciante a chiusure nel tempo. Questo lo aggiungo dopo avere lasciato e cessato la mia (lunghissima) esperienza amministrativa, non come addetto alle pulizie. Sostengo però Melucci, potrei aggiungere tante cose se non avessi giurato un silenzio pari all'orgoglio di avere amministrato più di venti anni. Sulla Schlein è stato (francamente) troppo buono, vago ed elusivo. Non dire che ci credi.
massimo lugaresi
domenica 22 dicembre 2024
Comando a Distanza
In politica estera i governi italiani non hanno autonomia, ricordo che Italia, Germania, Giappone, hanno perso la 2 Guerra Mondiale, senza condizioni. Sono nazioni occupate militarmente dagli USA, la Meloni riferisce quello che gli comunica l’ambasciatore americano a Roma. Così Emilio Rastelli ha ricordato la nostra posizione di sconfitti, dopo 80 anni di genuflessioni ai voleri d'oltreatlantico. I peccatori di fascismo non hanno ancora scontato l'interminabile pena. Molto meglio per gli adepti del comunismo, oggi sul palco degli accusatori e procuratori di sentenze, con tempismo accurato. Il governo e la maggioranza hanno fatto quadrato attorno a Salvini, l'unico colpevole degli sbarchi concordati. Ieri l'incontenibile Meloni, ha espresso solidarietà in pieno Parlamento suscitando l'ovazione del centrodestra. Penso ai dem costretti ad applaudire un ditino e 3 passaporti. Il vice presidente del Consiglio rischiava fino a sei anni per il reato di sequestro di persona. I fatti risalgono all’agosto 2019, quando Salvini impedì per diciannove giorni lo sbarco di centoquarantasette persone, tra cui minori, soccorse dalla Ong Open Arms nel corso di tre salvataggi, tutti per caso, concordato. Sembra che nella sinistra antagonista ci siano ripensamenti sulla sentenza annunciata. Salvini martire e difensore dei confini, non era il ritratto migliore per affrontare le prossime occasioni elettorali. Il Partito democratico, Alleanza Verdi e Sinistra e Movimento 5 stelle sarebbero costretti a chiedere le dimissioni del vice presidente del Consiglio e (correttamente) anche di Conte 5 Stelle, allora presidente del consiglio e mandante della missione. Si scatenerebbe un'altra guerra contro la magistratura in minoranza evidente. Mattarella non vuole fuochi istituzionali. Molti, a destra, sono stufi del controllo, per quanto corretto. Questo sarà il vero problema.
massimo lugaresi
sabato 21 dicembre 2024
Open e Chiuso
E' toccato a Renzi, quando non serviva più alla fiction democratica. Parlo dell'inquisizione che lo ha colpito con tutta la famiglia. Una delle tante iniziative giudiziarie con il timer. Naturalmente la "cottura" del malcapitato è durata anni, ma non paga mai nessuno. Anzi qualcuno viene anche promosso per avere compiuto il suo dovere. Nel tritacarne c'è la destra che però, merito della Ducetta, reagisce violentemente, tanto che non sembra utile per l'accozzaglia dell'opposizione, insistere. Sono cambiati gli umori dei cittadini. Anche i giornaloni, eccetto Travaglio, non si alimentano più dei presunti scandali ad effetto. I grillini inventori e posatori dei tribunali nelle piazze, dopo il colpo familiare di Grillo, hanno rallentato e sopito le voci. Rimangono i porti aperti, gli unici, quelli che hanno pemesso il proliferare di novemila cooperative, sovvenzionate da noi. La bufala del caso Open, il tempo perduto di Renzi, e la responsabilità dei magistrati, così Mario Lavia questa mattina fingeva di interrogarsi, conoscendo benissimo la colpevole risposta. L'indagine, dopo il solito qualche anno, si è conclusa con un nulla di fatto, tanto era bislacca. Le parti si sono rovesciate, adesso i presunti colpevoli sono tutti da una parte. C'è una solida differenza: il pesante trattamento trova il centrodestra unito. Taiani, leader per caso, segue le orme del suo benefattore politico e sull'argomento copia Salvini. Toccava al Truce l'interpretazione del salvato oppure martire leghista. Elettoralmente la seconda sentenza, di solito, paga. Lo hanno assolto, altra figura.
massimo lugaresi
venerdì 20 dicembre 2024
La Ducetta Bacchetta
Lo show della Ducetta in Parlamento è stato indigesto per l'ex partito comunista, abituato a presenze femminili diverse. Quella imposta da Romano Prodi, spesso esula dal politico per diventare una caricatura che non ha bisogno di sovvenzioni per rendersi ridicola. Non so come sia nata la scelta o l'imposizione di origine atlantica. La sinistra italiana è storicamente vicina ai problemi della Palestina, rinchiusa e colpita, non solo di rimessa dalla potenza israeliana, nutrita dagli States. La sconfitta dei democratici, rappresentati da Biden, personaggio barcollante anche eticamente, segna la svolta nella questione araba. L'Onu mostra evidenti segnali di inutilità. Un paravento dietro il quale i potenti del mondo celano le loro imprese. Presa larga (al solito) per arrivare allo show della nostra Ducetta. La culture imperante nel Pd lo avrebbe impedito sul nascere, troppo normale. Il radical chic sta fallendo nel mondo, assieme alla presunzione di essere sempre nel giusto e corretto. Verità ambientali imposte come le auto di Tavares. Il rampollo degli Agnelli, quello che litiga anche in famiglia, sempre per soldi, oltre ad avere concorso al dissolvimento della nostra Fiat per ragioni fiscali, ha aggiunto anche il meticoloso annichilimento della mia Juve. Impresa che ha consentito nel tempo e debiti di mostrare la regola del pareggio, quando va bene. Intanto Mario Lavia e Linkiesta, blog della corrente maggioritaria nei week end in piazza, mostrano comprensibile insofferenza per il dominio della Meloni. Una presenza femminile tra le più potenti nel mondo. Nel nostro parlamento, gli onorevoli nominati ministri, prendono molto più di quelli non eletti. Il Pd nella "sveltina" con il grillismo si è infettato di populismo stradale ed ha scatenato l'inferno parlamentare. Non era in gioco la paghetta di Landini.
massimo lugaresi
giovedì 19 dicembre 2024
Il Pacchetto di Crosetto
Crosetto dice che l’Italia sarebbe pronta a inviare truppe di pace in Ucraina, dopo i "pacchetti" d'armi, soldi e sanzioni gettati contro il vento russo. Se ci sarà bisogno di una forza multinazionale, dopo i risultati in Libano, noi (lui) siamo pronti. Dovranno essere truppe Onu, si bombardano meglio. Insoddisfatto, continua il voluminoso lamento di quelli che tanto dovevano scendere dalla Crimea. Una delle espressioni di questo governo che convincono a non votarlo. Lo fa però correttamente. Tanto hanno la Giorgia per tutti. Per Il Crosetto "politico" parlare di tregua in Ucraina, guardando all’intensità degli attacchi russi di queste ore, sembra al momento un’ipotesi lontana. Aspetta ordini superiori. Il Capo (vero) di questo governo, zeppo di fuorusciti dalle caverne penitenziali per un peccato originale, dimostrabile meglio della famosa mela, alla fine copre e regge per tutti. Fino a quando dall'altra perte pensano di tornare nelle dorate poltrone con 3 cittadinanze conflittuali a sinistra. I lavoratori, quelli veri, sono meglio rappresentati da Salvini che, come Landini, non ha mai lavorato. Per loro l'adeguamento dello stipendio era pronto. Si accontentano del rimborso spese. Ci credo!
massimo lugaresi
mercoledì 18 dicembre 2024
Opposizione da Ridere
Gli scioperi dei trasporti sono le uniche forme, oltre imbrattamenti e culture woke che l'opposizione italiana, depredata anche dei monopattini spettinanti ed assicurati, un passo avanti verso il Pd. La leggera liasion tra la Schlein e Conte è incredibile anche dal punto di vista politico. L'avvocato che doveva svolgere il facente funzione di Grillo, in attesa del disbrigo giudiziario familiare, volutamente prolungato nel tempo, si definisce progressista. Termine talmente vacuo che lo possono indossare tutti. Sarei pronto a indire scommesse sulla sentenza finale, se la relazione che permette ai piddini ogni tanto di mantenere qualche poltrona, si rompesse. E il movimento "progressista" che voleva aprire i partiti come scatolette, si trova impoverito e con una forte corrente interna. Permette però agli aruspici della propaganda di vedere la "crescita" del Pd. Il centrodestra è una coalizione bloccata. Le uniche (piccole) diatribe sono confezionate dai giornaloni che nessuno compra e legge, ma fanno audience tra loro. L'indole radical chic di Linkiesta impone la cancellazione del rapporto usa e getta con i grillini di Conte. Il leader dei Cinquestelle è stato applaudito alla kermesse meloniana, tanto da sembrare il capo dell’opposizione a un governo (?) Schlein. Una probabilità molto vicina allo scudetto juventino. Il Manifesto, altro giornale che una volta era molto figo portarlo (visibile) in tasca, ha scritto che il leader dei 5 stelle sembrava il leader di una opposizione ad un governo Pd. E' finita anche l'era Scholz, quella 3 cittadinanze non è mai cominciata. Prodi ha sempre portato fortuna solo a..Romano.
massimo lugaresi
martedì 17 dicembre 2024
La Giustizia del Pd
In Italia c'è un festa per tutto. La Giornata delle vittime degli errori giudiziari invece è diventata quella della viltà. Il Pd, avendo, negli anni, incamerato quasi tutte le correnti, con quella democratica al comando, si toglie dall'imbarazzo festaiolo. E' naturale che la giornata ricordi Enzo Tortora, la più conosciuta fra migliaia di opere giudiziarie scandalose. Rimane, imperterrita, nonostante un referendum vittorioso, la "non" colpevolezza personale dei giudici. Su questo la 3 cittadinanze silenziose non alza il ditino. Troppi regali avuti in questi anni. Anche a Rimini, qualcuno se li ricorda, altri dimenticano di scriverlo. Siamo al punto che la vera l'opposizione oggi viene condotta nelle procure, con esempi ed interpretazioni, meritorie, almeno, di uno scranno parlamentare. Oltre alla lentezza abbiamo anche un fronte popolare che ci caratterizza. Il richiamo alla lotta contro il nascente fascismo, visto principalmente dai giornali di Elkann, produttore e seguace dell'automotive invendibile, trova alleati nelle toghe e nell'associazione più potente in Italia. Il via vai con l'Albania ha registi ormai noti a tutti. Hanno capito che nel peggiore dei casi si accomodano in parlamento. Ai miei tempi, trascorsi lungamente in giunta comunale, la giustizia italiana era vista e considerata di destra. Ricordo il primo processo politico- televisivo accaduto a Rimini, quello dei primi anni 80 che vide quasi tutto il consiglio comunale della città in diretta televisiva su Rai 1, allora gestita, dalla cristiana democrazia. Eravamo accusati di favori artigianali ed immobiliari a cittadini ed associazioni vicine alla sinistra. Oggi avremmo ricevuto riconoscimenti importanti. Rimango, dolorosamente iscritto, tra i colpiti innocenti. Non lo auguro (mai) a nessuno.
lugaresi massimo
lunedì 16 dicembre 2024
Sogno o Sondaggio?
massimo lugaresi
domenica 15 dicembre 2024
Capriole Democratiche
Uso Linkiesta che, a differenza del Fratello Dagospia, ha (solo) due aspetti decisivi per il nostro futuro: Ucraina&Nato, garanti dell'Occidente e Putin, il nemico russo. La fuga di Assad e la vittoria del fondamentalismo siriano, viene vista la vittoria di tutti ..noi. In realtà ha vinto solo Erdogan, che diventa credibile, una tantum. Netan invece non ha perso tempo ed è andato a "bonificare" anche le alture del Golan confinanti. Lo fa usando collaudati mezzi bellici. La solita presunzione radical chic. Dettano leggi e mode. La vittoria Al Jolani è stata velocissima, con l'esercito di Assad che si è arreso ed ha costretto quasi tutti i paesi che ancora accolgono i rifugiati a chiudere frontiere e permessi. Il blog radical chic, in estasi, santificava la vittoria di un personaggio che i nostri mentori americani avevano rinchiuso come pericoloso terrorista per 5 anni nelle comode carceri irachene. Però le donne possono non coprirsi il volto. Anche la propaganda meloniana, eccetto Salvini, partecipava alla festa della liberazione. Le nostre reti televisive si adeguano facilmente. Governo ed opposizione hanno, ufficialmente, la stessa versione da propagandare. Un momento storico non invidiabile. Quella di Pier Silvio indora la pillola siriana, le meloniane l'adorano. La Schlein non sa quale cittadinanza ha ragione. Antonio Tajani è costretto a mantenere la stessa sorpresa fisionomia, fino all'ultimo telegiornale. Francia e Germania, mano nella mano sinistra, s'incamminano verso l'irrilevanza automotive. L'aspetto sconcertante è la "reazione" di quasi tutti i paesi che hanno ospitato finora tutti i siriani richiedenti asilo. E' stato eretto un muro burocratico, il viso delle donne non è un visto.
massimo lugaresi
sabato 14 dicembre 2024
Ridere o Piangere
Impaginare Dagospia, tutti i giorni, nonostante grappoli di tette&culi, è diventata ardua impresa. Non per mancanza della materia prima e nemmeno la seconda, la colpa è del mondo che circonda il movimento radical chic. Residenza estiva Capalbio, invernale (penso) Cortina, natalizia Scala di Milano. Condivide, doverosamente, cosa scrive La Stampa e (sempre) Repubblica. L'ultima condivisione con il giornale degli Elkann, tifoso del Toro e ostile alla Juventus, fa capire anche dal (facile) lato calcistico perchè Stellantis stia mostrando il lato peggiore di una dinastia da chiudere. Da tempo invoco (solitariamente) la vendita della squadra zebrata, al migliore offerente. L'uscita di Agnelli Andrea, segnò l'inizio della fine tragicomica. Nel calcio si concede troppa importanza agli allenatori, ma, eccetto rari casi, i costruttori delle fortune sono gli addetti al mercato. John Elkann, fotocopia del miliardario, per eredità familiare, non sarà mai un Elon Musk. La vicenda Tavares insegna come si comporta e di chi si fida. La Stampa scrive, Dagospia "condivide"un articolo di quelli "mi vien da ridere" se non parlasse dell'infinita guerra tra Ucraina e Russia. Il giornalista Ettore Sequi, afferma che la resa di Zelensky non conviene nemmeno a Trump. Sono caduto, tanto dovevo scendere. La capitolazione a Putin sarebbe una sconfitta, non solo per l'Ucraina ma (anche) per gli Stati Uniti. Accidenti occorre scrivere sul giornale più atlantico non si può, per affermare una simile banalità? Chi ha voluto, pensato, organizzato, finanziato, addestrato una guerra su procura che doveva portare ad un allargamento dei confini difensivi della Nato? La risposta è talmente semplice che fare finta di niente è offensivo. Oppure vige ancora la regola universale per cui agli Stati Uniti è permesso tutto? Sempre secondo il manuale del perfetto atlantista, la sconfitta, prevedibile prima ed inevitabile adesso, minerebbe la scarsissima credibilità dell'ex gendarme guidato (?) da Biden, dispensatore di indulgenze familiari che rasentano l'insulto. Questo dimenticabile presidente, corre il rischio di essere ricordato solo come perdente. Trump dovrà essere invece ricordato come quello che garantirà la sicurezza della nazione ucraina. Un altro del club giornalistico "tanto dovevo scendere". Netan non ha bisogno di procure, le guerre le allunga dove e come vuole. Anche Donaldone lo asseconda, gli ebrei americani sono quasi pari a quelli in Israele.
massimo lugaresi
venerdì 13 dicembre 2024
Politico
Piove sul Pd bagnato. Non c'entrano le terribili previsioni che ci propinano anche per una pioggerella, ma l'incoronamento della Meloni come la più "influente" in Europa. Non ci voleva, cosa si può fare adesso per coprire la presenza (inutile) della Schlein? Botta mortale per i miei due blog di riferimento, al contrario. Secondo Il Politico fondato da Bruno Leoni, la Giorgia, anche Meloni, è la persona più potente in Europa. Però la Elly ha Landini. I blog del piddismo radical chic, cercheranno di avvilire l'incoronamento, con battutacce od epiteti legati all'olio del fascismo, allora di moda. La terza guerra siriana durata poche ore, dopo anni di eccidi in silenzio, come nel Donbass, è piombata sul Nazareno, dividendolo ancor più. A quale cittadinanza si aggrappa la segretaria, con il sindacalista del venerdì sciopero? Erdogan il vincitore che non puoi nominare, ha messo un altro zampino nei terreni a lui vicini. Non ha bombardato o mandato carri armati, per "pulire" il vicinato, come sta (ancora) facendo Netan. Giorgia Meloni «la persona più potente d'Europa» secondo la classifica per il 2025 di Politico, ha garantito la permanenza di questo governo, anche senza i preziosi consigli di Calenda. Chi chiami se vuoi parlare con l'Europa? L'abbraccio fastidioso ed irritante con i grillini, mostra un partito disposto a tutto per tornare o rimanere in quel poco di potere. Conte ha vinto usando i presunti iscritti alla piattaforma. Rimane una scelta prima di cessare l'esercizio del voto. ma Giorgia Meloni è la più potente in Europa. Anche la bile tracima.
PS Il carro della Juve è strapieno. Hanno lasciato a Ziliani del Fatto Quotidiano, un posto, vicino a...
massimo lugaresi
giovedì 12 dicembre 2024
La Storia Siamo Noi
Eia Eia Baccalà. Titolo in Prima Pagina di Dagospia. Benito (Mussolini) non aveva in testa solo il fez, ma (anche) un paio di corna. La figlia Edda ne era convinta. Il libro di Giordano Bruno Guerri ha consentito al blog, pieno diTette&Culi, di ricordarcelo. L'amante della moglie Rachele era un giardiniere bello, aitante, naturalmente romagnolo. Sulla Schlein invece è caduto un silenzio osservante che nemmeno Dagostino può abbattere. Rachele la moglie del Duce, viene definita nel Benito, ultimo libro di Bruno Guerri, piccola, bionda, occhi azzurri, belle gambe e romagnola di Predappio. Era donna risoluta che aveva fatto la domestica e la guardiana di capre. Lo scrittore famoso anche per avere espresso giudizi e visioni del fascismo contro corrente, ha scritto che Mussolini "fece anche cose buone". Nell'ingegneria idraulica sicuramente, è successo anche a Renzi nel suo ventennio a sinistra (?). In attesa di conoscere e capire meglio la rivale della Meloni, ci dobbiamo accontentare di quello che passa la propaganda piddina. Ci mancava la terza guerra su procura di Erdogan, il premier che gioca sempre sul filo del rasoio, spesso vincendo. Per non sbagliare, il rivale Netan, si porta avanti con i lavori e le colonie, bombardando 300 volte la martoriata Siria, liberata. Le notizie che ci riservano le reti italiane sono ridicole, come il loro atteggiamento. Hanno l'eterna paura delle scomode verità. Non ci considerano in grado di reggerle. Il giudizio sul fondamentalismo dipende sempre da chi lo denuncia. Per gli americani, dopo il massacro e la distruzione del grattacielo, erano terroristi da rincorrere in tutto il mondo. Quando colpiscono il nemico russo allora so' bravi ragazzi con barba e niente velo alle donne. Non vi sentite, pesantemente, presi per...la notizia?
massimo lugaresi
mercoledì 11 dicembre 2024
Bingo
LInkiesta è in festa. Non c'entra la (unica) concezione immacolata o le prossime vacanze o un discorso comprensibile della Schlein. La ragione è politica, molto occidentale, anche se dista centinaia di kilometri dal Nazareno. E' caduto il regime degli Assad, durato mezzo secolo. Non ci sono state elezioni democratiche solo un cambio violento di padroni. Al posto di Assad è arrivato uno jhadista che, dopo cinque anni di galera americana in Irak, è diventato, improvvisamente, "moderato". Linkiesta, blog della compagnia radical chic, festeggiava (?) un cambiamento che potrebbe essere di gradimento delle stelle e strisce, se non ci fosse Donaldone. Intanto Netan ne approfitta per fare l'ennesima invasione, con la scusa della sicurezza israeliana. Avremo nuove colonie della pace. Ormai di Zelensky ne hanno le pa..piene tutti, eccetto Crosetto. La ragione dell'entusiasmo, francamente prematuro, risiede nell'appartenenza del dittatore Assad al club Amici di Putin. Però per mezzo secolo, ha tenuto lontano il fondamentalismo. Prima di gioire con la segretaria, aspettate la conferma delle promesse di Al-Jolani. L'ultimo Assad si è rifugiato in Russia, mossa sufficiente per scatenare il battimani di mezzo Pd. Questa vicenda è un altra spinta per la divisione della sinistra. Ha troppe sintonie con gli amari risvolti in Wietnam ed i recenti in Afghanistan. E' calato il silenzio americano e noi lo rispettiamo..in silenzio.
massimo lugaresi
martedì 10 dicembre 2024
Socialismo 4 Stagioni
Abbiamo sperimentato, anche noi, la stagione del socialismo 4 stagioni. Craxi era il mentore. Per un periodo sufficientemente lungo, il Partito Socialista, con un modesto dieci per cento, ha governato l'intera nazione. Localmente ed in parlamento. Frutto di una visione che rispetto a (noi) comunisti li vedeva (almeno) venti anni avanti. A Rimini, nel giro di poche ore, ci trovammo all'opposizione, con lo stesso sindaco. Esperienza istruttiva. Oggi riesci a capire le difficoltà del Pd, ingigantite dalla Schlein, ennesima beffa di Prodi. La Francia, secondo il vangelo radical chic di Linkiesta, può uscire dalla crisi, separando i riformisti dagli estremisti. Il Parti socialista si è (naturalmente) aperto come fosse una vongola. Propone nuovi (?) scenari per il governo, che finalmente può provare a liberarsi della France Insoumise di Mélenchon e della destra di Le Pen. Così Macron riprende le redini del gioco. Capito? Permettere al maschione francese il galleggiamento, senza voti. Si fa questo ed altro. Importante non andare a votare, a meno non ci sia una corte che ipotizza ingerenze russe. Il blog radical, spesso chic, spera di staccare i riformisti dagli estremisti. Il partito socialista si dovrebbe staccare dalla casa di sinistra per andare con Macron, il Renzi d'oltralpe. Il segretario del Parti socialiste Olivier Faure, è stato ricevuto all’Eliseo e si è detto pronto a discutere di «concessioni reciproche» con i macroniani.
È un sussulto di responsabilità in un momento delicatissimo in cui la Francia ribolle, non una scandalosa scelta, senza il consenso dei cittadini. Tutto il mondo è paese, noi no.
lugaresi massimo
lunedì 9 dicembre 2024
Loro Possono
Francesco Merlo appartiene alla lunghissima fila di quelli che, con il patentino radical chic, possono dire e scrivere quello che vogliono. Di solito iniziano il lavoro nel Corrierone, stranamente ancora a sinistra, poi migrano nei giornali di Elkann. A proposito, la segretaria 3 cittadinanze a scelta, dopo la strigliata della Meloni, si è fatta vedere in una fabbrica (chiusa) da Tavares, dopo giornate di meditazione armocromatica. Con il ditino particolarmente agitato, ha detto che lei è dalla parte dei lavoratori con cui non ha mai condiviso niente. Il Pd, dilaniato, diviso ed inviso, gode di una buona crescita mediatica, ai danni dei grillini. Nel campo sempre più ristretto anche Conte "ricontato" da Grillo, si pente della scelta. Merlo Francesco esibisce l'indubbia bravura ed ironia, affermando che in Italia la pernacchia è il nostro destino. Meloni è l'imperatrice di Coattonia e se Berlinguer non fosse morto, sarebbe il Rizzo di oggi. Niente da dire hanno un radical di più. Dimenticavo: Papa Francesco è come Aldo Fabrizi, però Lilli Gruber è da 8 meno meno. C'è una differenza da colmare tra le due "culture". Difficile capire come gli italiani e (adesso) anche gli europei abbiano fiducia nella destra, alle volte estrema? C'è sempre un ditino cui attaccarsi.
lugaresi massimo
domenica 8 dicembre 2024
Come Grillo
Succede in Romania. La vittoria inaspettata del "sovranista" Georgescu sembra sia stata aiutata da ingerenze e finanziamenti russi. E' stato annullato il primo turno delle elezioni presidenziali. Aspetti sconcertanti, mai accaduti, nemmeno durante guerre fredde e calde, accese o assistite dagli States. Naturalmente le intelligences occidentali sono scatenate, sarebbe un'altra durissima sconfitta ed il ritorno della fiamma russa. Perdere in Ucraina ed in Romania, li costringe ad avere come interlocutore Orban, notoriamente più destrorso. Cambia la fisionomia politica dell'Europa, mentre il governo italiano, mostra un futuro duraturo.Troppo movimento nel mondo e tanta incertezza. Le Nazioni Unite mostrano debolezza ed incapacità a mediare tra le due coalizioni. La funzione del temibile gendarme era compito riconosciuto alla potenza mondiale e nucleare americana. Oggi le parti si sono rovesciate e la vittoria di Trump lo attesta. Si ritirerà nei suoi confini, operando per fare Grande la sua America. Nel tempo sarà una rivoluzione, spero pacifica. Anche l'Europa degli accordi di potere dovrà cambiare passo ed orizzonti. Cosa abbiamo guadagnato dalle sanzioni contro la Russia? Per anni Francia e Germania sono stati i partners migliori dell'ex impero sovietico. Anche il nostro scambio commerciale era favorevole. Oggi abbiamo destra e sinistra che sono sullo stesso piano di Biden. Figura meschina, non solo barcollante.
massimo lugaresi
sabato 7 dicembre 2024
Fedez al Contrario
La "sparata" di Fedez, considera Vannacci meglio della Schlein. Ha costretto la propaganda dem ad usare Gramellini e la sua lezione per una dura strigliata all'influencer del Pd. Invece la (ex) famosa compagna, secondo Dagospia, (sembra) in Tronchetti Provera. La coppia che indicava ai dem cosa fare, comprare e votare, si è sciolta dopo il famoso pandoro. Gramellini ha definito Fedez un bullo. Gli è andata bene. Gli interpreti del vangelo radical chic, vengono usati per bollare il nemico. L'influencer cantante (?) andrà a Sanremo, dopo la manifestata simpatia per il Generale Vannacci. Il confronto con la Schlein era come nella boxe olimpica tra generi, apparentemente diversi. Attorno alla segretaria con tre cittadinanze e (solo) tre argomenti, c'è un recinto mediatico di protezione dai facili sarcasmi. Lollo, Giuly e Dalmastro sono dilettanti. La boria altezzosa che sprizzano è fastidiosa anche nel caso (raro) di avere ragione. Davanti ai bulli si tace, si sopporta o ci si inchina, così il maestro delle (buone) maniere democratiche, termina il sermone. Viene pubblicato dal Corrierone, con la randa (ancora) a sinistra. Mario Lavia di Linkiesta, un blog succursale, al cospetto del predicatore magistrale, ha indorato, in ginocchio, la pillola. Ha chiesto chi è il bullo che arriva alla pancia e non al cuore. L'opposizione aggrava la salute.
massimo lugaresi
venerdì 6 dicembre 2024
Eppure Crescono
Neppure ai tempi dello scioglimento del Partito Comunista, seguito dalle occhettiane lacrime, regnava, nella sinistra, tanta confusione. Linkiesta dimentica la liaision democratica ed ambisce a quella sionista di Netan. Per il blog radical chic il problema/dramma più inquietante è dato dalla forte opposizione che esiste anche in Italia contro le pretese e la pulizia di Casa Netan. Dovremmo inchinarci ai voleri colonialisti del premier della destra che più destra non si può? Non c'è qualche idiosincrasia per i piddini sottomessi? Lasciate alla Giorgia il lavoro, almeno ha l'antica colpa da perdonare. Non parliamo tedesco, come seconda (?) lingua, grazie ai russi. Ricordiamo giustamente la Resistenza, dimenticando chi l'ha permessa, sacrificando milioni di persone. Mario Lavia, giornalista del blog, è punto di riferimento dell'occidentalismo sdraiato e succube perfino di Biden. Il barcollante presidente pensionato che prima di chiudere la luce del suo Campidoglio conquistato da Trump, si concede una (vergognosa) indulgenza familiare e per gli amici del Covid. Perfetta uscita di scena. Il giornalista è tormentato dagli atteggiamenti del Pd che permettono a personaggi non di primo e vergine pelo, l'assedio demo-populista alla sprovveduta segretaria. Non sa quale passaporto scegliere. Conte, Landini e D’Alema dettano la linea del Pd. Almeno la Juve fa giocare i giovanissimi.
massimo lugaresi
giovedì 5 dicembre 2024
Landini il Populista
massimo lugaresi
mercoledì 4 dicembre 2024
Caos Europeo
Salta la Francia, con la Germania quasi cotta. Mentre il governo Meloni è destinato a durare, incurante delle gufate quotidiane dell'opposizione, consegnate all'antagonismo di Landini, in attesa della dorata liquidazione. Panorama inconsueto, dominato dai fallimenti strategici della sinistra da monopattino. Il vento di Bruxelles testimonia la difficoltà della Ursula a rimediare una risicata maggioranza, dopo anni di regime popolare, socialista e liberale. In Francia si voterà una doppia mozione di sfiducia contro il governo (di minoranza) Barnier che si avvia verso l'inevitabile caduta. Ha tentato l'approvazione della Legge di Bilancio senza il voto parlamentare, mossa usata spesso da Macron. I due leader franco-tedeschi che hanno finora indirizzato a piacimento, voleri e poteri europei, sono in stato di crisi. I mercati non hanno preso bene la notizia e, per una volta, la colpa non è addebitabile alle mosse meloniane. Le elezioni americane e due guerre che procedono secondo i desideri di Putin e Netan, con il pericolo di un allargamento del fronte, hanno messo in castigo l'occidente atlantico, sempre meno influente nel panorama. Il governo Meloni ha superato largamente i democratici e la sinistra antagonista delle fontane, monumenti e poliziotti, nell'appartenenza affidabile a questo occidente. Un'altra Campagna di Russia?
massimo lugaresi
martedì 3 dicembre 2024
Prima o Poi?
Uso (spesso) il più velenoso articolo, copiato dai "copiatori" di Dagospia. Il tema è ormai noto a tutti, quirinalisti compresi, tratto da un articolo del Fatto Quotidiano di Travaglio che, in attesa del ricontrollo grillino, non sa per chi fare il tifo. Quanto può durare l'apparente felicità tra la Meloni e Mattarella? Secondo l'intelligence (perdente) del Blog Tette&Culi in abbondanza, Totti&Ilary di più, Mattarella si è "cucinato" Giorgia Meloni. Fingo di crederci e vado avanti. Nel pranzo "cordiale" di mercoledì, secondo le spie del blog, il Capo dello Stato, avrebbe "invitato" la Ducetta ad abbassare i toni, soprattutto con gli amici magistrati e sulle banche. Non so quale "intelligence" abbia riferito questo, io lo licenzierei. La Premier (eletta) sarebbe colpevole di trasmettere ai (solo) due giornali fidati, la sua irritazione verso il Colle che conduce una silenziosa opposizione, in mancanza di quella politica. La mia opinione la conoscete, cari lettori, non credo che il vecchio e navigato politico siciliano, getti una onorata carriera per fare un favore alla Schelin che (forse) non avrebbe scelto. Dicò di più, convinto: non credo che la 3 cittadinanze sia la segretaria ideale per Lui. Altro problema che i piddini si sono messi in casa. Non bastavano due guerre su procure? Caro Dagostino che armocromaticamente vesti come un guru indiano, credi davvero che si arrivi allo scontro finale, per fare piacere al Nazareno, diviso in due o tre? Ho l'impressione che anche per il blog famoso per le nudità, usate per attrarre attenzione e poi chiedere il voto, sia arrivato il tempo delle scelte. Con "arriva il fascismo" non andate da nessuna parte che non sia l'opposizione, uno dei cantoni più brutti della politica. Il partito confuso e decimato conta solo nella nostra regione. Il centrodestra ha vinto e sta occupando territori finora proibiti. Volete rispondere con la cromatica segretaria o con Pigi Bersani?
massimo lugaresi
lunedì 2 dicembre 2024
L' Antagonismo di Landini
La fine tragicomica del comunismo all'italiana, ha consentito alle quarte /quinte linee del partito di venire a galla. Il Partito democratico si è servito (lungamente) di questa manovalanza. La nascita del Pd, gonfiata dai democristiani, ha ulteriormente annacquato la sinistra, fino al guazzabuglio odierno. Sono divisi in tre correnti sulla guerra in Ucraina. Quella (storica) contraria all'invio di armi e mercenari a Zelensky, quella (modesta) a favore e la terza composta da paraculi dell'astensionismo. Landini comanda la rivolta, portando in piazza i vecchietti, ma aiutato dai professionisti dell'antagonismo. Sempre in attesa della munifica liquidazione sindacale ed il solito scranno parlamentare. Però scattano collette per pagare gli avvocati dei poliziotti, inquisiti nell'espletamento del loro dovere. Altro regalo a Vannacci, dopo quello (inaspettato) di Fedez. Il segretario della Cgil dovrebbe stare attento alle parole usate durante lo sciopero generale. La sinistra sta scatenando, in assenza di un progetto alternativo, tensione sociale che riecheggia gli anni piombati. Solo i protagonsiti sono più barzellettieri che credibili. Il passaggio da un regime ventennale ad un altro, però voluto dalla maggioranza dei cittadini, è arrivato quasi alla conclusione. Anche la Giustizia sembra d'accordo. Ultimi avvisi di garanzia, poi arriva la tregua. Sempre successo così. Nonostante tutto c'è sempre un giornalone che prevede l'ascesa del Pd.
massimo lugaresi
domenica 1 dicembre 2024
Sondaggio o Sonsveglio?
massimo lugaresi
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