mercoledì 31 luglio 2013

Cemento

Una brutta vittoria quella degli sponsor del campo da basket in spiaggia ottenuta con la Celebrity Myers. Non sarà il male della cementificazione di qualche decina di mq di arenile: è il valore simbolico che conta. E che dice che il Comune è prono: forte con i deboli, debole con i forti e con "gli amici". Un campo peraltro che nessuno si caga 23 ore su 24 , 11 mesi all'anno. Allora quelli del tennis lo vorranno anche loro il campo, magari coperto? La spiaggia va tutelata è il ns petrolio. I suoi nemici sono le associazioni, alcune lobbyes, gli amici del PD, quelli che "conoscono". E gli skaters: la vorranno pure in spiaggia una pista... olimpionica", double etc.? Qui manca la Natura, il verde, cemento ce n'è a iosa e non ne difettiamo di poco! Ezempio, Viserba, via Dati: NON UN ALBERO, ma nemmeno uno: possibile!? Peggio in zona mi viene in mente solo Falconara. Chi scappa 15 gg dal cemento delle città - che ormai ne hanno più di noi - è affamato di un ambiente naturale! Da questo punto di vista Cervia-Ravenna ci danno il giro 10 volte. Alberi ad alto fusto sono stati scriteriatamente abbattuti nei decenni passati. Ogni sterrato é diventato un parcheggio: "questo è un parcheggio, non un prato - si prega di non farvi entrare cani" si legge in un PRATO adibito a parcheggio per i vicini alberghi di proprietà di una parrocchia di Rivabella, da non crederci! Acqua, aria, terra, fuoco: mare, inquinamento da auto, qualità della sabbia - argomento di cui nessuno si cura - fuoco: il sole, su quello non possiamo intervenire se non riducendo l'ozono. Sulla nostra sabbia dorata e finissima che aprì la strada al turismo: le spiagge nord a causa delle scogliere sono ormai fangose e non più finissime: perchè tanto dilettantismo? Tornando alla natura OCCOORRE METTERE A DIMORA... FORESTE! Il polmone verde era la zona del pattinaggio del porto spariti decine di alberi. In mezzo alla Rotonda c'era il decano dei pitosfori riminesi zac, tagliato. Ci vogliono scelte i coraggiose: lobbye vuole un centro commerciale? Ci fai un immenso giardino! 
Ale Zobeta

Cicca e Spannella

 Cicca e spannella, l’ombra lunga del TRC. 
Mentre Telaviv sarà la prima città del mondo a sperimentare il trasporto di massa su monorotaia magnetica noi, a Rimini, iniziamo i lavori per il TRC. Avete mai visto accelerate dei lavori pubblici in Agosto? Se lo chiedete agli abitanti di Via Montescudo, quelli che da quest’inverno hanno un semaforo provvisorio per lavori che si possono vedere solo con la tecnica del Timelaps, vi diranno di no, ma per gli espropriati del TRC si fa questo ed altro. Come mai? Ve lo raccontiamo noi, mettetevi comodi. Ieri mattina a casa di Giovanna e Carlo De Chiara si sono presentati uno stuolo di vigili, due pattuglie a quanto ha detto l’ufficiale della Polizia Municipale, per accompagnare i funzionari Agenzia Mobilità con in testa l’avvocato Bernardini. Il motivo di questo dispiegamento di forze? Non è dato saperlo visto che i residenti non li hanno chiamati. Hanno invece chiamato la polizia e i carabinieri perché quello che si stava per perpetrare, per loro, era un’abuso, ma andiamo a vedere il motivo con l’ausilio della foto qui sotto (fig.1). fig.1 fig.1 Giovanna e Carlo nel 2011 hanno acquistato l’appartamento della foto, che ha come unica entrata la scala davanti ai fabbricati B ed A. L’esproprio di B e di parte di A, avvenuto nel 2007 non ha inficiato il passaggio di proprietà in quanto era stato fatto un opportuno frazionamento, per permettere la vendita dell’immobile. I Coniugi De Chiara sapevano del destino del fabbricato più piccolo e di parte di quello più grande, quello che non si aspettavano era l’atto con cui Agenzia Mobilità occupa provvisoriamente e senza diritto di replica ulteriori metri, fino ad ingombrare la scala di accesso all’appartamento e bloccare l’entrata del fabbricato A che, qualsiasi sia l’interpretazione legale, si trova dalla loro parte di proprietà. 20130730_114145(0)Giovanna, che non le manda a dire, fa il diavolo a quattro. Chiama carabinieri e polizia per farsi garantire, ma le viene risposto che lo devono fare i vigili già presenti in loco. La signora De Chiara riesce ad ottenere un primo arretramento, che le consente di avere uso dell’entrata di casa, ma ancora non basta perché, avendo un figlio disabile, deve essere per legge garantito almeno un metro per il passaggio di fronte alla scala, cosa che l’ufficiale in comando dei vigili diffida dal non rispettare. Dopo un po’ di tira e molla il confine del cantiere viene messo proprio di fronte alla porta del garage/magazzino (A nella foto), perché, secondo quanto spiegato dall’avvocato Bernardini costituirebbe un accesso non sicuro al perimetro del cantiere. I coniugi de Chiara quel magazzino ce l’hanno pieno e pretendono la libertà di sgombrarlo nei modi e nei tempi che ritengono adeguati. Dove dovrebbero metterla tutta la roba che hanno li dentro? Oltre a vedersi proditoriamente sfilare da sotto il naso una loro proprietà devono anche affittarne un’altra per riempirla dei beni sfrattati? Assurdo. 20130730_114554Ancora più assurda è la soluzione proposta, una volta calmate le acque, dai funzionari AM. Abbattuta la costruzione piccola (B) e creato lo spazio, si indietreggia la rete che delimita l’occupazione provvisoria e si dedica lo spazio ottenuto per ammassare le cose, poi coperte con un telo. Ossia: dedicare lo spazio dell’occupazione provvisoria a quello che c’è dentro la costruzione, che deve essere tolto proprio in virtù dell’occupazione provvisoria. Non so se esistono altri posti nel mondo in cui riescono a farlo, ma non lo vorrei come primato. Nel caso specifico sembrava quasi che gli occupatori fossero impreparati sia alla scala che alle costruzioni di cui abbiamo parlato… non pare strano dopo un progetto Preliminare, uno Definitivo ed uno Esecutivo? Prendete nota di questo punto, è importante. Ora ci spostiamo di pochi metri. Andiamo da Walter Moretti, il vicino, nonché componente storico del Comitato No TRC di Rimini. Walter è il proprietario della costruzione C, un immobile di 60 metri, 30 di cantina e 30 di piano terra, tutto costruito a regola d’arte. Insomma non una serra, un capanno o una stanza di lamiera, un vero e proprio immobile accatastato con tutti i crismi. Di questa costruzione il decreto di esproprio ne pretende 8 metri quadri (oltre al terreno intorno ovviamente) che vengono valutati 800 euro al metro quadro. L’offerta, che per inciso Walter non ha accettato, è stata di 55mila euro, somma che corrisponde secondo la stima data a tutto l’immobile (C). Perché un indennizzo del tutto, sebbene a prezzo fuori mercato, se l’intenzione ufficiale del decreto è di prenderne solo una piccola parte? Prendete nota anche di questa incongruenza. 20130730_114610Fino a qui questa storia ha prodotto un sacco di interrogativi. Perché fretta in agosto? Perché funzionari accompagnati preventivamente dai vigili quando, nei giorni precedenti, i protagonisti di questa storia avevano addirittura prestato elettricità e dissetato gli operai? Perché quel garage, proprietà privata, deve essere svuotato subito a costo di occupare la zona dell’esproprio provvisorio? Perché a Moretti viene proposta l’indennità del tutto se devono essere presi solo 8 metri quadri? La risposta a tutte queste domande ce la da l’Istanza di Sospensione che l’Avvocato del Comitato No TRC di Rimini, Giancarlo Migani, ha provveduto a notificare il 23 di luglio e che chiama in causa, con le dovute raccomandate: l’Agenzia della Mobilità di Rimini, la Regione Emilia Romagna, la Provincia di Rimini, il Comune di Rimini, il Comune di Riccione, la Presidenza del Consiglio dei Ministri, il CIPE (Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e il Ministero dell’economia e delle Finanze. Il ricorso, curato nella sua parte tecnica dall’Ing. Luca Gallini (che solo a nominarlo a quelli del Paladebit ancora gli tremano le ginocchia) mette in evidenza cose che, se fossero accolte dal TAR, risulterebbero piuttosto gravi. Innanzi tutto che il “Progetto Definitivo” presenta tali e tante lacune da risultare approssimativo e che, per realizzare l’opera, gli enti devono superare i problemi con il “Progetto Esecutivo“. Questo fatto, se fosse confermato, ma sappiamo che il succitato Gallini ha fama di professionista estremamente preciso, sarebbe illecito per diversi motivi. Primo perché il quadro economico e il quadro particellare degli espropri viene delineato proprio dal ” Progetto Definitivo”, all’Esecutivo spetta solamente “la ingegnerizzazione di tutte le lavorazioni e, pertanto, definisce compiutamente ed in ogni particolare architettonico, strutturale ed impiantistico l’intervento da realizzare.” Illecito è permettere al “Piano Esecutivo” modifiche alle localizzazioni di alcune opere in quanto tale piano non può prescindere dal P.R.G (Piano Regolatore Regionale) a cui una Delibera CIPE, a suo tempo, aveva concesso una variante, portando il Comune di Rimini ad un aggiornamento per cui si apponeva uno specifico vincolo che stabiliva quale fosse il “corridoio” da dedicare alle opere in oggetto. Banalmente.. che un funzionario possa decidere di cambiare il Piano Regolatore Regionale perché i calcoli precedenti sono sbagliati pare proprio un eccesso di potere (che i ricorrenti hanno provveduto ad associare agli opportuni articoli di legge.) Tra i vari motivi del ricorso ce n’è uno particolarmente indicativo per la soluzione dei casi citati in apertura dell’articolo. La realizzazione del Trasporto Rapido Costiero non interessa aree libere, ma centro abitato fortemente urbanizzato, fatto a cui si sarebbe dovuto prestare particolare attenzione già in fase preliminare. Per ottenere l’area su cui realizzare il TRC sono state previste parziali demolizioni, ma non gli interventi preliminari che avrebbero consentito il consolidamento della parte rimanente, cosa generalmente impensabile, tanto più in un territorio dichiarato sismico come quello di Rimini. L’intenzione tanto nei confronti dei coniugi De Chiara, quanto in quelli di Walter Moretti sembra essere quella comunque di tirare giù tutto e poi, con modi e tempi non dichiarati, pagare il danno secondo valori non certo stabiliti dai proprietari degli immobili. Se il metodo è questo quante altri problemi si troveranno lungo il percorso lo può sapere solo AM. La fretta? Chi scrive era presente sul luogo della disputa e può testimoniare che l’avvocato Bernardini era ben consapevole di questo ricorso, tant’è che ha insistito sul fatto che fosse notificato, ma non depositato. Che l’Istanza possa rompere le uova nel paniere a qualcuno? Non lo so. Quello che è certo che la Signora Giovanna mi ha fatto una domanda che non ho la minima esitazione a riportare: “Ma i miei diritti, chi li difende?“ P.S. Avrebbe anche manifestato l’intenzione di essere visitata sul luogo del misfatto dal Primo Cittadino, ma le ho spiegato che la fila è lunga. 
Davide Cardone 

Basket 86

Tutti applaudono alla rinascita del campo da basket al Bagno 86. Per noi quella spianata di cemento di oltre 500 mq, realizzata sulla spiaggia circa 20 anni fa, era ed è tornata ad essere uno scempio ambientale. Non comprendiamo e qualcuno dovrebbe spiegare anche a Rimini, dove ci sono i sorveglianti meno curiosi, con quale titolo edilizio sia stata realizzata. Nel Piano Spiaggia del 1980 risultava opera non conforme, non avendo notizie di condoni ad bagninum, il manufatto era e permane abusivo. Non si tratta certo del Circolo Nautico di Viserba che ha fatto tana libera tutti da malo et presidente. Amen. Abbiamo maturato più di qualche ragionevole dubbio che possa trattarsi di opera precaria, nel qual caso dovrebbe persistere per la sola stagione balneare. Per procurare il massimo del piacere sindacale una struttura del genere poteva essere installata per un evento, di quelli non rarissimi, colorati o saraghinati, come avviene per la pista di pattinaggio sul porto. Se queste sono le regole che ha usato la stessa amministrazione comunale, diventa bizzarro che siano gli amministratori a cercare di forzarle. Per capirci: se domani in altri dieci bagni si chiede di fare la stessa cosa o leggermente diversa, a cosa si fa riferimento per rigettare le richieste? Un semplice mi/non piace del Sindaco? Con questa pericolosa impostazione molto somigliante agli appelli imprenditoriali d'accompagno alle figurine strategiche, si trasferisce di fatto l'amministrare sul terreno scivoloso dell'interpretazione soggettiva delle regole. Si deve aprire ancora una volta una parentesi per la cosiddetta "ambientale", l'autorizzazione della sovrintendenza ravennate non sostituisce l'obbligo del titolo edilizio. Anche se notiamo con piacere che il via vai di controllori in quest'anno di merda è quasi inesistente, a dispetto delle accorate parole del new bagnino di Bellariva. Nel metodo ci piacerebbe sapere con quale indirizzo s'intendono queste valutazioni ambientali, per esempio perchè una palma al posto dei tamerici è uno scempio ambientale e una spianata di cemento un aspetto caratteristico. Passando all'utilizzo della struttura, anche esistendo una potenziale utenza automaticamente non può diventare motivo per essere soddisfatta. Per i dieci che fanno deltaplano non abbiamo mai autorizzato una pista sull'arenile. Bastava percorrere cento metri e ti accorgevi che nel Parco Murri, a venti metri dalla spiaggia, esiste un campo da basket del tutto inutilizzato, i canestri strappati anni or sono, non sono mai stati ripristinati. Potremmo entrare in altri questioni partendo dalle programmazioni inesistenti e chiedere per fare altro esempio le ragioni per le quali i campetti e la piscina fronte Waldorf siano chiusi da anni. Da quello che abbiamo captato solo il Sindaco e forse l'Assessore agli Eventi conoscono il mistero. Chiudendo con le quattro fotocopie ed innestando ulteriore felicità al Marco.. Letta in versione giornalista di regime, concediamo ancora una volta qualche pregevole spunto per tentare qualche indagine che viene fatta solo dal coraggioso Piccari in versione ChiamamiCna, ti risponderà Bugli. Sappiamo benissimo che queste verità sono scomode, molto più facile farsi nemici, sarebbero un piccolo vangelo tascabile per ogni amministratore, ma da quando le competenze demaniali sono passate al Comune non abbiamo mai visto tante violazioni (?). Ci sono alcuni, pochi, che sono quasi in regola, la moltitudine rimane nel limbo del silenzio. Passa un'altra stagione, a Rimini si amministra così. Dell'abusivismo non si parla più è stato declassato a reato ..troppo usuale.

martedì 30 luglio 2013

Comunicato Stampa M5Stelle Rimini

Comunicato Stampa Urgente
In occasione del Consiglio Tematico di oggi martedì 30 luglio, che tratterà la questione della determinazione dei corrispettivi per il recupero dei maggiori oneri per la cessione delle aree concesse in diritto di superficie per gli abitanti del V PEEP, il MoVimento 5 Stelle presenterà un proprio Ordine del Giorno. Si tratta di un testo che si ritiene andrà a risolvere definitivamente la questione, se verrà accolto favorevolmente dalla maggioranza dei consiglieri. Stupisce come la Giunta non abbia già proceduto in tale direzione nei mesi scorsi, sollevando problemi, polemiche, disagi e patemi d'animo per migliaia di cittadini ed un dibattito pubblico che potevano essere tranquillamente evitati. MoVimento 5 Stelle Rimini Il testo dell'Ordine del Giorno: ============================================================================================================== PROPOSTA DI DELIBERAZIONE DI CONSIGLIO COMUNALE ORDINE DEL GIORNO INERENTE: "Richiesta parere legale dell'avvocatura civica comunale. Revisione degli importi determinati dalla Delibera 122-2013 relativamente alle somme relative ai maggiori oneri di esproprio e a quelle previste per la trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà. " IL CONSIGLIO COMUNALE VISTA la delibera di Giunta Comunale 122 del 16-05-2013 ivi compresi gli allegati alla stessa; VISTI tutti gli atti richiamati in premessa nella delibera sopracitata; VISTO il comma 48 dell'art. 31 della Legge 448-1998; VISTO l'art. 37 del DPR 327-2001; VISTA la Sentenza a Sezioni Riunite della Corte dei Conti in sede di controllo n. 22/2011 con particolare riferimento alla circostanza di: · agevolare l’adesione dei cittadini all’operazione di “riscatto”, cercando di contenere il prezzo da pagare ai Comuni; · rispettare un’esigenza di equità, evitando disparità di trattamento tra i cittadini (cioè tra coloro cha già hanno fatto il riscatto e coloro che lo faranno in futuro) e cercando di garantire nel tempo uniformità nella determinazione del prezzo del riscatto. VISTO il comma 16-undecies dell'art. 29 del D.L. n. 216 del 29.12.2011, così come introdotto in sede di conversione dalla Legge n. 14 del 24.2.2012 il quale stabilisce che: "A decorrere dal 1° gennaio 2012, la percentuale di cui al comma 49-bis dell'articolo 31 della legge 23 dicembre 1998, n. 448, è stabilita dai comuni." IMPEGNA IL SINDACO E LA GIUNTA A 1) A predisporre a cura del settore proponente la delibera di Giunta 122-2013 ovvero ad altri uffici un documento riepilogativo e circostanziato dei fatti a questa relativi; 2) Ad acquisire il parere della civica avvocatura comunale in ordine ai seguenti punti: - Valutazione circa la sussistenza di discrezionalità in capo all'amministrazione comunale nella quantificazione delle somme spettanti per la trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà anche alla luce il comma 16-undecies dell'art. 29 del D.L. n. 216 del 29.12.2011; - Efficacia delle lettere inviate agli interessati ai fini dell'interruzione della prescrizione qualora deficitarie della quantificazione del valore; 3) A recepire con apposita delibera di Giunta l'intendimento di questo Consiglio Comunale di quantificazione delle somme dovute dai cittadini interessati per la trasformazione del diritto di superficie in diritto di proprietà e dei maggiori oneri di esproprio entro i limiti minimi, benché nel pieno rispetto della legittimità; 4) A costituire apposita commissione tecnica comunale in composizione collegiale per la revisione degli importi di cui alla Delibera di Giunta 122-2013 alla luce di quanto previsto ai punti 1, 2 e 3. ______________________________________________________________________________________ 5) di trasmettere l'ordine del giorno tramite la Presidenza del Consiglio che provvede all'esecuzione del presente atto secondo le modalità indicate dal comma 10 dell'art. 25 bis del Regolamento sul funzionamento del Consiglio comunale. DETERMINAZIONE DEI CORRISPETTIVI PER RECUPERO MAGGIORI ONERI E PER LA CESSIONE DELLE AREE CONCESSE IN DIRITTO DI SUPERFICIE Fai cli

Nuovi Nemici

Il Sindaco non ce la fa più. Lui è un estroso ed ha bisogno di stimoli sempre nuovi, anche i nemici ogni tanto devono cambiare se no si annoia. Infatti è un po' di tempo che vorrebbe sostituire il "solito" Luigi Camporesi che lo attacca con quelle cose noiose.. citazioni, dati. Un uomo che vuol parlare solo nel merito e se ne esci si arrabbia pure. Seduto sul suo scranno centrale non riesce a stare fermo ad ascoltare. Parla a destra, parla a sinistra, si alza, telefona, confabula, se avesse immaginato che fare il Primo Cittadino lo avrebbe costretto a tutte queste ore di tedio, forse avrebbe cercato di continuare la sua carriera cinematografica invece di collezionare quell'unica comparsata in "Ogni volta che te ne vai" (commedia del 2004 con Fabio de Luigi). Il brutto è che anche la squadra di maggioranza sceglie di seguire l'atteggiamento del suo "Mourinho" e ogni tanto la Minoranza deve chiamare il numero legale per farli tornare tutti in Aula. A proposito del titolo del film, ma quando se ne va questo? Sembra non averne intenzione ed infatti cerca antagonisti nuovi. Le tecniche sono disparate e vanno dal chiamare sciacalli gli spettatori del Consiglio Comunale (forse perché non paganti?) a citare persone che non ci sono. Giovedì scorso è toccato a me, in un banale tentativo di sminuire la mia Vis di Giornalista Open. Ebbene Signor Sindaco... io sono lusingato di tanta attenzione, ma sono di un'altra parrocchia (politicamente parlando si intende). davide cardone

Cronache dal Parlamento

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Gentile redazione, con la presente vi informiamo che nella giornata di sabato 3 agosto a Rimini, ore 18.30, presso la terrazza del Bar Souvenir in p.le Boscovich, si svolgerà l'incontro Cronache dal parlamento, momento di confronto organizzato dal MoVimento 5 Stelle di Rimini tra cittadini riminesi e di tutta la regione con i cittadini eletti in Regione, Camera e Senato tra le fila del M5S. L'occasione è per raccontare gli ultimi sviluppi dal Parlamento e informare i cittadini di quel che i 'media' non raccontano come le votazioni fino a tarda notte, il perchè vogliano cambiare la Costituzione, le trappole del decreto del Fare. Il gruppo di Rimini esporrà poi rapidamente le prossime interrogazioni che i cittadini eletti M5S porteranno presto nelle rispettive sedi istituzionali per il territorio di Rimini. Hanno già dato conferma di partecipazione: Andrea Defranceschi, cittadino eletto M5S nell'assemblea regionale dell'Emilia Romagna Elisa Bulgarelli, cittadina eletta M5S al Senato Giulia Sarti, cittadina eletta M5S alla Camera Vittorio Ferraresi, cittadino eletto M5S alla Camera Per info 329.2740433 Ufficio Stampa 

Vattene Matteo

La direzione del Pd, riunita alla presenza del premier Enrico Letta, sembra un altro caso Shalabayeva. Al posto di Angelino nel mirino c’è la vecchia dirigenza del partito e, sullo sfondo, le larghe intese con il Pdl. Vale a dire, l’ex segretario Pier Luigi Bersani, l’attuale Guglielmo Epifani e poi il ministro Dario Franceschini e indirettamente lo stesso Letta. Sulle barricate però non ci sono solo i renziani, a dir poco sbigottiti dalla proposta di restringere ai soli iscritti la platea congressuale per eleggere il segretario: se l’aspettavano da Bersani e Franceschini, cui imputano il disastro elettorale e non se l’aspettavano da Epifani, altro graziato dall'oblio per la mancanza di controfigure? Con Renzi si schierano tutti gli altri candidati al congresso: da Gianni Cuperlo al copiagrillino Pippo Civati e Gianni Pittella. Un elenco di fighetti vestiti benino però sempre Facis, nemmeno paragonabili alla eleganza dei colori tenui di Gnassi. Rosy no outing Bindi, Matteo Orfini, pure Piero Fassino seppure con toni morbidi, persino il ‘si tav’ Stefano Esposito, i prodiani Sandra Zampa e Sandro Gozi ed i veltroniani, si incazzano e vanno ad implementare la schiera di Matteo, magari per un pomeriggio finito male. Alla fine salta il voto finale sulla relazione di Epifani: la direzione viene aggiornata a data da convocare dopo..la sentenza su Berlusconi. Intanto il Giornale ha pubblicato un articolo terrificante, se viene condannato il Cavaliere i 200 parlamentari pidielle inciuciati con il pidi, forse si dimettono e vanno a S.Vittore ad occupare le due celle libere. Certo che i giudici della Cassazione possono decidere in tutta libertà e senza condizionamenti, se le veline di casa si possono permettere articoli come quello che abbiamo letto on line, si può immaginare quale sia la pressione sulle toghe inappellabili della giustizia italiana. I due presidenti di Camera e Senato fanno a gara a chi protegge di più George, è diventato innominabile. Per Franceschini che rappresenta uno dei grandi misteri politici della nazione, dopo Alfano, il bipolarismo è finito. Non ci voleva molto a capirlo, con la riedizione volontaria ed obbligata del governo delle larghe intese. Davvero Renzi rappresenta l'ultima speranza in questo Paese per non morire tutti...berlusconiani? Non abbiamo sentore di riposizionamenti a Rimini, i nastri vengono sempre tagliati nell'ordine costituito da tre piddini ed un pidiellino, alle volte nascosto come Piacenti. Matteo Renzi, seduto lì in direzione ad ascoltare sbigottito gli interventi che di fatto lo invitano a non candidarsi alla segreteria, non se l’aspettava che lo stesso Epifani difendesse la scelta di far votare solo gli iscritti del partito. Lo stanno anche prendendo toscanamente per il culo, la scusa della restrizione delle primarie ai soli iscritti, da almeno nove anni per non essere peggio di Grillo, a Viserba farà votare solo la quota dei Morolli per Melucci. Con 61 iscritti su 15 mila abitanti, la vittoria si gioca sull'attivismo di Mattia. non può più promettere fuochi e cotillons, ormai sfiniti da Gnassi, va a finire che riuscirà a chiudere i passaggi a livello quando entrerà in Giunta al posto di Biagini, pronto per andare sotto il tendone di Astolfi. Una riunione quella della direzione a porte chiuse ma i tweet l'hanno trasformata in streaming della vergogna. Beppe continua così, fa solo attenzione a Casaleggio, una intervista ogni quattro anni va bene, il danno è colmabile.

Le Ronde dell'Amore

Volevo dire 2 parole di numero - essendo anche parte in causa in quanto metà di una "coppietta" - sull'annoso problema dei c.d. "uomini- serpente": bande di delinquenti che si aggirano nottetempo in spiaggia e addocchiata una coppia in intimità su una brandina strisciano nel buio per derubarla e, nei casi più gravi, rapinarla. Gli ultimi 2 arresti ieri: "nazionalità" palestinese" l'uno, tunisina l'altro. Io penso che le forze dell'ordine non facciano abbastanza perchè noi ci si scambi effusioni in totale sicurezza alle 2 di notte sul lettino dell'ignara famigliola che poi arriverà il mattino: questa cosa di fornicare "en-plein-air" a Rimini si è sempre fatta ed è giusto che anche noi giovani d'oggi si copuli in tranquillità: le forze dell'ordine hanno il dovere di vegliare sui nostri notturni coiti! Il benaltrista di turno dirà che ci sono altre emergenze: prostituzione, abusivismo etc. Ma noi coppiette non paghiamo forse le tasse come i commercianti danneggiati dall'abusivismo? Cosa proponiamo dunque. Noi coppiette si chiede al Prefetto una ronda "ad hoc" che pattugli la spiaggia perchè si possa fare all'amore in santa pace senza rischiare furti, aggressioni, rapine, stupri - anche omosessuali perchè questa gente non va troppo per il sottile - sotto l'occhio vigile di carabinieri e polizia. "Ma una casa, un garage, una stanza d'albergo non l'avete!?" - direte. Sì, ma ci ispira la luna, la luna degli innamorati, di Fellini e che ispirò Leonardo: "La luna densa e grave: come sta [su] la luna?".
 Grazie, Jacopo Frellucci

lunedì 29 luglio 2013

Prenota la tua Mostra

Prenota la tua mostra.
Il servizio è gratuito e trovi il booking on-line nella home page del sito Meeting Una grande novità nel portale del Meeting: un servizio che permetterà ai numerosi visitatori che affolleranno le 5 mostre dal 18 al 24 agosto di accedere subito al percorso espositivo, senza file. Grazie alla nuova area dedicata alla prenotazione mostre puoi programmare la visita guidata anche in lingua inglese, spagnola, francese e tedesca gratuitamente. Le visite si svolgeranno tutti i giorni dalle 11,00 alle 23,00 e ogni guida dura 15 minuti. La ricevuta che ti arriverà direttamente nella tua casella di posta elettronica sarà il tuo lasciapassare. Visitare le mostre Meeting non è mai stato così semplice. Puoi così evitare le code e decidere quale mostra vedere, in che giorno, orario e numero di partecipanti, tutto comodamente da casa. Fondazione Meeting per l’amicizia fra i popoli Via Flaminia 18, 47923 Rimini, Italia - Tel. (+39) 0541 783100 fax (+39) 0541 786422 © Copyright 2007 meeting@meetingrimini.org

La Nautica è Morta

LA NAUTICA E’ MORTA: DOBBIAMO FARLA RISORGERE ! 
Note e considerazioni a margine del convegno di CNA Nautica presso la Marina di Rimini La Nautica è morta ! Queste parole sono risuonate in diversi interventi durante il convegno organizzato venerdì 26 luglio da CNA Nautica ed Assonautica presso la Marina di Rimini. Purtroppo non si tratta di una frase ad effetto o di una provocazione, ma di una triste verità. Dallo scoppio della crisi economica nell’autunno 2008 infatti, il settore della nautica in Italia ha visto i propri fatturati crollare di circa il 90%, con una conseguente perdita di oltre 25 mila posti di lavoro. Al convegno, promosso da CNA Nautica Rimini, erano presenti le organizzazioni maggiormente rappresentative del settore a livello nazionale: CNA Nautica, UCINA-Confindustria, Assonautica, Assomarinas, Vele & Vele, nonché numerosi imprenditori di riferimento, della costa adriatica (da Venezia, fino ad Ancona), produttori di imbarcazioni, di impianti, di vele, rivenditori, addetti ai servizi di rimessaggio e refitting. Dopo i saluti di benvenuto da parte di Gianni Sorci (Direttore della Marina di Rimini) e di Giovanni Parmeggiani (Presidente dell’Assonautica di Rimini), ci sono stati gli interventi di sostanza, soprattutto quello di Giancarlo Gamberini (Responsabile nazionale di CNA Nautica). Gamberini ha fatto una panoramica dei problemi del settore, soffermandosi anche su alcuni aspetti positivi e rivendicazioni dell’Associazione, a cui il Governo ha dato risposte in questi mesi, in particolare sui temi della tassa di proprietà, del noleggio occasionale a terzi e sui porti (vd. Allegato, “Provvedimenti positivi per la nautica nel Decreto del Fare”). Purtroppo c’è piena consapevolezza che queste risposte rappresentino una goccia nel mare rispetto all’enormità dei problemi del settore, che vive primariamente una crisi di mercato e d’identità. In un clima di scoramento, non sono mancati i momenti di tensione, quando l’imprenditrice riccionese Franca Mulazzani ha chiesto conto al rappresentante di UCINA Roberto Perocchio del lavoro svolto a tutela della categoria. La risposta è stata che il settore della nautica da diporto è stato dato in pasto all’opinione pubblica come facile capro espiatorio in un periodo in cui occorreva trovare qualche “colpevole” su cui scaricare svariate responsabilità: quindi, nessun bersaglio migliore della nautica per identificare i ricchi e gli evasori fiscali su cui scaricare gli istinti di rivalsa del malcontento popolare ! Nei numerosi interventi di imprenditori che hanno preso parte al dibattito, sono emerse anche proposte concrete per cercare di ridare slancio alla nautica da diporto in Italia, come: l’introduzione a scuola dello studio della cultura marinara; l’utilizzo dell’IVA frutto delle vendite di imbarcazioni per offrire posti barca gratuiti nei Marinas; la di promozione dei porti turistici come offerta turistica dell’Italia; la richiesta espressa di spostare la competenza sui porti dal Ministero dei trasporti ed Infrastrutture al Ministero del Turismo. Claudio Bacchelli, titolare di Albatros Rimini ha detto che la tassa di stazionamento va pagata per tutte le imbarcazioni e non è certo quello il problema, mentre Manlio Amaducci (Presidente di CNA Cattolica), titolare di Telenautica, ha rimarcato l’assenza dei politici (con l’eccezione del consigliere regionale dell’Emilia-Romagna Marco Lombardi). In termini generali, il convegno è servito a riunire una rappresentanza autorevole a livello nazionale, nonché una componente di peso degli imprenditori: si è trattato di un proficuo scambio di opinioni ed informazioni, che in certi momenti ha rasentato la terapia di gruppo. Il settore della nautica da diporto, un tempo punta di eccellenza della produzione nazionale, è giunto ad un punto di non ritorno: soltanto riunendo le migliori energie imprenditoriali e della rappresentanza di categoria si potrà ripartire tentando di recuperare almeno parte delle posizioni perdute. In conclusione, occorre sottolineare che, nonostante la forzata equazione “nautica = evasione fiscale”, questo settore produttivo è strettamente connesso alla cultura del mare di cui un paese come l’Italia non può e non deve prescindere, pena un impoverimento non solo economico. La nautica da diporto inoltre costituisce una formidabile forma di turismo salutare e rispettoso dell’ambiente, che fino ad oggi il nostro Paese non ha saputo sfruttare appieno e che per la nostra posizione geografica dovrebbe invece essere una delle leve del rilancio dell’identità e della proposta sul mercato internazionale. Info: Alessandro Rapone (CNA Nautica Rimini – cell. 348-2564049)

Parola di Carim

Senza la Carim, non si vola, con la Banca si campa. Il presidente Bonfatti si inorgoglisce rammentando che senza l'assenso bancario del maggiore creditore il concordato non avrebbe speranze. Come dire, dobbiamo avere dieci milioni concessi imprudentemente, ne diamo altri due/tre per avere qualche speranza di rivederne uno e mezzo. Ognuno può usare gli strumenti della felicità come vuole in questo caso sarebbero anche problemi di qualche migliaio di piccoli azionisti (i grandi se ne sono andati prima della tempesta commissariale) che non hanno festeggiato molto in questi anni. Sono le Feste che vanno di moda a Rimini. E' vero che se la Carim non avesse concesso la disponibilità, lo scalo imprudentemente dedicato a Fellini, sarebbe finito in fallimento. Così si vivacchia per qualche mese, al riparo da eventuali elezioni. La prima richiesta di concordato è stata respinta, la seconda è stata accettata, in mezzo c’è il ruolo della Banca del Territorio. Non riesco a capire lo sversamento di ottimismo da tutte le condotte istituzionali, più sono creditori maggiore è la felicità. Forse perchè in fondo non sono i loro i soldi prestati. Un mistero buffo se non abitassimo in questa strana città. L'altra cosa difficile da digerire, dopo averla capita, è sempre una affermazione del Presidente Carim " La Cassa di Risparmio (?) sta guidando l’aeroporto fuori dalla turbolenza, in primo luogo perché la nuova prospettiva induce alla salvaguardia dei crediti e dell’attività, in seconda battuta perché così ritroviamo il ruolo principe del settore creditizio locale che era stato temporaneamente sospeso. Il nostro intervento non è velleitario: vogliamo creare i presupposti affinchè il Fellini non vada perduto. Ci aspettiamo un risultato finale positivo, specie dopo aver constatato lo stimolo importante dato al territorio con la nostra adesione al salvataggio di Aeradria. Sono riusciti a diventare i maggiori azionisti a forza di prestiti concessi e non ristorati, i soci pubblici se la sono squagliata contenti di non rischiare civilmente e...penalmente, se non abitassero quì. L'ultima battuta del Professore in Diritto Fallimentare è splendida: nessuno è imprenditore aeronautico. L'ha capita anche Vitali che, prontamente, al centro dell'impiego si è iscritto come barista precario al Parco Ausa. Manca il nuovo Cda che secondo le illuminate menti che ci hanno condotto al più grande disastro pubblico, in attesa del trc, sarà identico al precedente, visti i successi e la contentezza generale provocata. Perchè rimuovere Masini & C? Anche la P.M si è stupita. L'Areoporto Carim decolla, prossimo scalo il 23 ottobre quando si deciderà sul concordato. Per le responsabilità secondo l'italico orologio c'è tempo. Paghiamo sempre noi, l'unica certezza. Nello stesso tempo Eticredito è stata incorporata in Banca Carim. Non facciamo paragoni tra le due cose, anche l'ex Generale della Gdf Cecchi ha tuonato, sempre solitario nel muto coro istituzionale, ricordando ai tanti smemorati interpreti dell'informazione cittadina che la Carim è riuscita ad accumulare 187 milioni di perdite, che non rappresentano un viatico incoraggiante per il destino delle nuove imprese, augurandosi che almeno ci sia un profondo rinnovamento ai vertici gestionali. La presenza di Piccari in Fondazione ci rende sereni almeno nello scritto. Eticredito è stato il sogno incompiuto partorito in tempi non ancora segnati dalla cosiddetta crisi dei subprime, perché l’atto di nascita della Banca Adriatica con l’etichetta di Etica risale all’aprile 2006 e fu la seconda in Italia. Con la giusta presunzione di voler condizionare lo sviluppo economico verso il sociale e l’ambiente. S’imbarcarono nel progetto, oltre a Carim, una serie di imprenditori, si potrebbe dire gli imprenditori di riferimento della città, di area cattolica e laica con la necessaria benedizione della Curia: da Alfredo Aureli alla famiglia Gemmani, da Tadei a Bonfiglio Mariotti. Rimane la Sede in via Dante e Maurizio Focchi con qualche altro come garanti dell'operazione, per me è sufficiente. Rimangono però i buchi di Aeradria da ripianare e trovare un lavoro ai tanti rimasti senza.

Spinoza

Primarie Pd, Fioroni propone un contributo di dieci euro. In effetti con due potrei sbagliare mira. Fioroni propone di alzare a dieci euro il contributo per le prossime primarie del Pd. Del resto è l’ultima reunion. Epifani: separazione tra segretario e candidato premier. Non può fare tutto Alfano. Letta: Il nuovo segretario dovrà occuparsi solo del partito. E camperà cent’anni. Moglie e figlia di un dissidente kazako espulse dall’Italia con l’accusa di passaporto falso. A nulla è valso il disperato tentativo di farsi tesserare dall’Inter. L’ambasciatore kazako diede ordini ai poliziotti italiani: assaggiate questi Rocher. Questa vicenda ci dà un grande insegnamento: se la figlia del nostro vicino continua a rompere i coglioni, basta telefonare alla polizia facendo l’accento kazako. Un agente urlò ad Alma Shalabayeva “puttana russa”. Poi è intervenuto quello cattivo. La Shabalayeva sostiene di essere stata presa per una puttana russa. Ma deve aver capito male, sennò stava ancora qua. Dalla Farnesina continuano a ripetere di non essere competenti. È rimasto il messaggio in segreteria di quando c’era Frattini. Alfano dice di non sapere nulla del Kazakistan. Ma ha un amico cintura nera. Il Corriere della Sera: lo staff di Alfano sapeva. La rivelazione è sconcertante: Alfano ha uno staff! Il capo di gabinetto non avrebbe informato Alfano. Smentendo la teoria dei vasi comunicanti. Emma Bonino conferma che Alfano non era al corrente dell’operazione. E ora siediti che devo dirti una cosa sui regali di Natale. A un mese dal rimpatrio, l’Italia revoca il provvedimento di espulsione per Alma Shalabayeva. Il Kazakistan si è già impegnato a restituire una sosia molto somigliante. L’ambasciatore kazako in Italia riferirà alla Bonino. Appena smetterà di ridere. La figlia maggiore di Alma Shalabayeva ringrazia la Farnesina per gli sforzi fatti. È l’unica erede. Il Pd non vota la sfiducia ad Alfano. Ormai si sono affezionati. L’Inghilterra si ferma per la nascita del Royal Baby: è l’evento mediatico dell’anno. Se lo augura anche la bisnonna. Kate Middleton ha partorito con alcuni giorni di ritardo. A causa dei fotografi appostati nelle tube di falloppio. Il Royal Baby non voleva saperne di nascere. Deve aver sbirciato fuori. Durante il travaglio, il principe William si rilassa giocando a polo. Dopo una dura giornata di badminton. Migliaia di giornalisti assiepati all’esterno dell’ospedale. Speriamo non si mettano a inseguire la carrozzina. I tossicodipendenti brasiliani incontrano il Papa. Come sta Lapo? Il Papa ha voluto recarsi in un santuario della sofferenza umana. Doveva assolutamente spedire una raccomandata. Via Crucis del Papa sulla spiaggia. Aveva scordato le ciabatte. Una croce per Papa Francesco sulla spiaggia di Copacabana. Vabbe’, ma l’altro palo? Il Papa è veramente un figo. È riuscito a mettere nella stessa frase le parole “Via Crucis” e “Copacabana” Bergoglio si rivolge commosso al suo predecessore: Joseph, che cazzo ti stai perdendo! Al suo rientro dal Brasile il Papa non farà alcuna vacanza. E vorrei vedere. La Fiat è pronta a lasciare l’Italia. Ma perché, stava ancora qua? Giovanni Allevi: Beethoven non aveva ritmo. E poi sbavava dappertutto. Allevi: Beethoven non ha ritmo, Jovanotti sì. Ma siamo solo alle amichevoli estive. Erich Priebke compie cento anni. La vita è bella. Priebke passeggia per Roma con la badante. Schnell, schnell! Il ministro Lorenzin propone il divieto di fumo a scuola. Ah, vogliono abolire l’ora di religione? Girato il primo porno con i Google Glass. Due ore di condensa. Militanti di Forza Nuova lanciano banane alla Kyenge. Si era avvicinata troppo alla gabbia. Antonio Razzi arriva in Corea del Nord. Panico tra gli interpreti. 
spinoza.it

P.S.
Non avevamo tempo per scrivere, abbiamo copiato, ci sembra bella. Aspettate quella sulla... Carim  

domenica 28 luglio 2013

I Voti di Zerbini

Fino a poco tempo fa Renzi aveva il 95% dei dirigenti del Pd contro, in compenso vantava Zerbini ed una quota di minoranza dei Morolli a favore. In pochi mesi, però, col naufragio della segreteria Bersani e l'alleanza di governo con il Giaguaro, tutto è cambiato, la sfera d'influenza del sindaco dentro il Pd si è molto estesa. In molti casi, si assiste ad un vero esodo di dirigenti verso l'area Renzi, considerata vincente. In Emilia-Romagna storica cassaforte bancaria, assicurativa, elettorale, cooperativa, con oltre un quarto delle poche tessere rimaste in affido, l'esodo si svolge più silenzioso. La parte più giovane ed assetata ancora non è uscita allo scoperto, ma il loro voto è sicuro, se lo permetteranno, per l'astro sfuggente fiorentino. Chiamparino, Fassino e l'organizzazione in Toscana ad un renziano sono prodromi di un successo scontato alle primarie se verranno fatte con entrata libera per tutti. Matteo non ha grandi ritrosie a pescare nel mare siciliano affollato di pesci grossi e piccoli ancora liberi. Insomma le previsioni danno per scontata una affermazione di Matteo contro i pachidermi, dinosauri + Bindi (?) che formano l'ossatura della casta democrat. Ma è nel profondo sud che il giovanotto di Firenze, starebbe raccogliendo consensi su consensi, il sindaco di Bari, Emiliano, è già passato con lui. In Sicilia ogni giorno nasce un comitato Big Bang pro Renzi. In quella terra il confine tra un aranceto e l'altro è sottile, alle volte si può cogliere qualche cuffariano e lombardiano, di solito portano ceste di voti. A Palermo il democrat Fabrizio Ferrandelli, candidato sindaco di Palermo sponsorizzato da Beppe Lumia, ormai fa asse con l'uomo di Renzi nel capoluogo, Davide Faraone. La previsione del 95 contro deve essere rivista, sui voti di Zerbini è difficile contare. 

sabato 27 luglio 2013

Intervista a Camporesi

Ing. Camporesi giovedì in Consiglio Comunale si è parlato della “Bomba d’acqua” e di quali siano le responsabilità di questa Amministrazione. Straordinariamente, non era mai successo, non è colpa di nessuno. Lei, sentendo le spiegazioni e guardando la documentazione che le hanno fornito, ha maturato qualche ulteriore convinzione riguardo a quello che è successo e alle responsabilità da attribuire? O meglio… l’hanno convinta?No, non sono per nulla convinto. Dalle interrogazioni, dalle mancate risposte e dai silenzi, sono emerse alcune evidenze incontestabili. La Giunta ed il Sindaco hanno omesso di redarre entro i termini di legge il Piano di Emergenza Comunale. La dovuta realizzazione di questo importante strumento avrebbe permesso di codificare specifiche procedure per mitigare gli effetti di piogge torrenziali rare, ma possibili, come quella del 24 giugno scorso. Si sarebbero così potuti prevedere interventi di emergenza, come l’apertura preventiva delle paratie degli sfioratori, che avrebbero ridotto al minimo possibile gli effetti degli allagamenti. Va notato che anche pochi minuti di ritardo nell’apertura possono determinare la differenza fra la vita e la morte, fra un danno ad una attività economica enorme ed uno limitato. Non spetta a me fare certe valutazioni, ma l’ombra dell’omissione in atti d’ufficio e delle responsabilità per disastro colposo pare essere calata sulla Giunta e sul Sindaco in particolare.La gestione della Protezione Civile Comunale poi è a dir poco scandalosa. Poche migliaia di euro anno sono state dedicate all’organizzazione della struttura che è anch’essa obbligatoria per legge, e d’altro lato passano sotto gli occhi veri e propri sfregi all’interesse pubblico come la delibera di finanziamento del PalaBertino per 250.000 euro, con un evidente ritorno in termini di consenso e di continuità della maggioranza. Si preferisce garantire la sopravvivenza di una Giunta e di un Sindaco ormai palesemente non all’altezza, sacrificando la sicurezza dei cittadini. Semplicemente scandaloso. Arthur Schopenhauer, nel suo “Arte di ottenere ragione”, riprende la teoria di Seneca su come sia più facile credere che giudicare. E’ per questo che in genere a sostegno delle proprie tesi si producono grandi quantità di dati non immediatamente verificabili. Ieri sera sono state citati dati ottenuti dal rilevamento Radar di Arpa e diversi dati pluviometrici per dimostrare che la causa di tutto è solo l’eccezionalità dell’evento meteorologico. Ha trovato questi dati in contrasto con quelli presentati da lei, nel recente passato, per dimostrare la tesi contraria? I dati presentati a sostegno della tesi per allontanare le responsabilità, presi nella loro singolarità sono corretti. Tuttavia non spostano di un millimetro il peso delle responsabilità oggettive. La legge prescrive che il Sindaco prenda conoscenza delle vulnerabilità del Comune e prepari dei Piani di Emergenza anche in modo informale, se necessario. Gnassi non lo ha fatto. Al contrario, non ha dato risposta alle numerose sollecitazioni scritte dei responsabili della Protezione Civile, sollecitazioni che lo mettevano a conoscenza del fatto della situazione lacunosa e grave. Detta molto prosaicamente, l’Assessore Visintin si esibisce puntualmente nella costruzione di supercazzole atte a distrarre e confondere gli interlocutori. Un po’ di numeri, qualche citazione, e chiunque non abbia competenze tecniche settoriali non è in grado di afferrare le stupidaggini che dice. Con il MoVimento 5 Stelle è però caduta male, molto male. I soli tre consiglieri possiedono un pacchetto di competenze multidisciplinare che probabilmente supera quello dell’intera maggioranza, senza poi contare quello degli attivisti che seguono i lavori fra il pubblico. Ieri sera si è parlato anche di PSBO, il Piano di Salvaguardia della Balneazione ottimizzato, praticamente il sequel della prima emozionante uscita del PSB. Almeno in questa ottimizzazione l’hanno convinta? Quello che penso l’ho detto credo chiaramente ieri sera. Nessuna prova è stata fornita circa il rapporto costi/benefici dell’opera che è stata lanciata per la soluzione dei problemi legati agli impianti fognari. Per quello che abbiamo visto negli ultimi due anni, per risolvere i tre principali problemi, ossia Salvaguardia della Balneazione, Salvaguardia Idraulica, e Portata Depurativa, potrebbe essere possibile anche spendere la metà. Nessun progetto concorrente è stato presentato, nessuna comparazione di progetti alternativi comprensivi di costi di finanziamento e di gestione, nulla. Solo l’affermazione dell’Ingegner Minarelli di Hera due anni fa: “Dovete fidarvi” ha detto. La maggioranza prosegue con il suo atteggiamento irresponsabile e arrogante che impegna centinaia di milioni di euro dei cittadini senza fornire alcuna prova circa la bontà degli investimenti. Come accaduto per l’aeroporto, quando noi si evidenziava la situazione fallimentare due anni fa, questa manica di irresponsabili incapaci, per bocca del Capogruppo Agosta affermava: “Indebitarsi, indebitarsi, indebitarsi”. Affermazioni che solo per l’arroganza ed il disprezzo delle risorse pubbliche andrebbero censurate. Concludiamo con una domanda che in realtà è una mia curiosità. Ho assistito a diversi Consigli Comunali ed ho sempre avuto l’impressione che i consiglieri della maggioranza, più che dalla coscienza di quello che votano, siano guidati da una specie di sindrome del gregge. Almeno ieri sera qualcuno di loro un dubbio se lo è fatto venire? Ancora non è stata resa disponibile commercialmente una macchina che consenta di leggere nel pensiero, quindi è difficile rispondere a questa domanda. Tuttavia, non proprio tutti i membri della maggioranza lasciano a casa il cervello quando si recano in Consiglio Comunale. Alcuni, pochi, qualche dubbio se lo fanno venire, lo si capisce frequentando assiduamente le sedute ed osservando certe reazioni ed atteggiamenti. Tutti gli altri rimangono in silenzio oppure si esibiscono in contorsioni dialettiche e retoriche da fare rabbrividire. Intervista del 26/07/2013 a cura di Davide Cardone

Il Turismo del Pd

Come sempre: tutto e niente. Raccontare che il turismo in Italia è il Mondo, equivale ad una immensa cretinata, detta per di più nella capitale del turismo fallito. Scm Group fattura più degli alberghi riminesi, al lordo delle dichiarazioni. Questo non significa sversare in mare il settore, ma neppure raccontare cose non credibili nemmeno ad un Festival dell'Unità. Le soluzioni sono sempre i soliti benefit e/o abbassamento delle aliquote, strategia che in un Paese dove la pressione fiscale è al 54% è medicina valida per tutte le bronchiti imprenditoriali. Poi si gioca sempre alla furbata che in termini quantitativi è una mancia per i soliti noti. Nulla si afferma sul prodotto turistico che deve partire dall'infrastrutturazione, non solo l'accessibilità, ma anche e soprattutto una Città vocata a soddisfare la domanda sofisticata in un mercato sempre più concorrenziale. Ambiente, sicurezza, qualità. Tradotta nello slang nostrano, significa mare pulito, ridurre il traffico nelle zone turistiche, eliminare le devianze più cruente, come furti e rapine, a quella più subdola dell'abusivismo commerciale. Se nella serata al Parco Ausa il prodotto migliore uscito dalla federazione negli ultimi venti anni, nella veste di assessore al turismo in concordato, avesse voluto parlare da docente della infrastutturazione privata, sarebbe uscita una seratina niente male. Propongo una marea di confronti che non accetta nessuno, preferiscono parlare da soli o con la claque rimasta. Perfino un bagnino della terza generazione, molto più acculturata delle altre, vuole giocare a fare la vittima del sistema. Per lui la spiaggia è in regola, passeggiano tutte le compagnie delle forze dell'ordine, le più temute sono quelle gialle. L'accordo e la spinta dell'investimento privato deve avvenire in presenza di un quadro programmatico, non della decimazione postuma dei diritti urbanistici. Il lasciate che i pargoli amici vengano a me e chiedano cosa vogliono è difficile da inserire nel codice urbanistico, mi sembra più adatto a quello mai usato a Rimini. Deve o forse doveva, ormai è troppo tardi, crescere sinergica all'azione pubblica, con le feste non va da nessuna parte ammettendo che sappia dove andare. Nella festicciola in famiglia al Parco, di questo non ne hanno parlato, sono rimasti ancora a spugnettare con i fazzoletti di terreno amicale da incentivare. Per Rimini, lo ribadiamo anche al presuntuosetto bagnino per meriti economici, la Spiaggia è l'unica risorsa rimasta sulla quale fare perno per una vera innovazione. Non è un bond riminese per mettere al riparo gli investimenti delle stesse famiglie da 50 anni o da vendere per speculare. Ricordiamo erga omnes che si tratta di un bene pubblico inalienabile, non una corona da ereditare. Il Piano Spiaggia e la stessa Bolkestein devono essere viste ed accettate come una grande occasione di rilancio, se alla fine di un percorso corretto sono in gran parte gli stessi attori a continuare la gestione, significa che ci credono. Purtroppo ancora una volta ha vinto l'antico regime, rappresentato da una Casta sulla quale Melucci si erge perchè gli altri sono nani neanche più ubbidienti. Girate il mondo per vedere quanti posteggi di biciclette e motorini trovate nelle grandi strutture turistiche balneari, sono ancora rimasti ai gazebi ed alle ambientali viste come vessazioni incredibili, autorizzazioni che per i comuni cittadini al di fuori del muretto demaniale sono obblighi sacrosanti. Il turista non vota ma sceglie, la discussione nel Pd è chiusa nell'angolo dei 50 alberghi privilegiati, dei bagnini una volta repubblicani oggi iscritti della prima ora all'inciucio. Pensano a come salvare MarinaCentro che ha 40 imprese mentre la zona sud sta precipitando nel mare dell'insolvenza. Che fine stanno facendo i 500 da Marebello a Miramare od i 200 di Torre Pedrera e Viserbella? Viserba è già dormitoio. La Festa prosegue, molto lunga come l'agonia del partito di riferimento, non è bastato per riempire i vialetti unire due partiti una volta concorrenti, l'ironia della sorte sarà che sta sparendo la Città da conquistare, mantenere o..cambiare.

Sanità in Alta Valmarecchia

La celebrazione dello storico passaggio di Regione dei 7 comuni non dovrebbe essere solo un momento di festeggiamenti, ma soprattutto di riflessione, di auspici e di nuove battaglie invece sono passati alcuni anni e poco o nulla è stato fatto. L’Alta Valmarecchia avrebbe dovuto ricercare una maggior coesione e sinergia tra i 7 comuni invece ha scelto di disperderli in un’Unione a 11, avrebbe dovuto, per solidarietà spingere maggiormente la politica ad occuparsi dei vergognosi ritardi del passaggio di Montecopiolo, avrebbe dovuto battersi per una viabilità migliore, avrebbe dovuto valutare la reale convenienza della gestione dei servizi che solo in pochi hanno messo in discussione, ma soprattutto avrebbe dovuto battersi maggiormente per l’ Rsa e soprattutto per l’Ospedale. I cittadini della Valmarecchia lo sanno che si taglia sulla sanità italiana e invece si investono risorse su quella deI Salvador? E’ stato inaugurato l’ospedale rurale di Chalchaupa in Salvador realizzato con un programma di 2,5 milioni di dollari della cooperazione italiana del 2009. E’ stata inoltre finanziata la formazione di un’unità sanitaria che assiste 600 nuclei familiari nelle zone rurali e 1800 nelle aree urbane. “L’Italia sostiene la scelta della riforma sanitaria del Salvador che punta a ridurre le diseguaglianze tra città e campagne e a garantire l’accesso gratuito” ha dichiarato il sottosegretario alla sanità. In Italia invece si chiudono gli ospedali esistenti senza soffermarsi tanto sulla vastità del territorio e per fare gli accertamenti i cittadini devono aspettare mesi! Visto l'andazzo c'è da chiedersi se le provette delle analisi raccolte all'ospedale di Novafeltria viaggino alla volta di Pievesistina con mezzi refrigerati o in ambulanza. Chi ci rassicura che appena pronte le 16 stanze di chirurgia all’ Infermi di Rimini, tutto il reparto di chirurgia a Novafeltria non venga smantellato? Al Sacra Famiglia da oltre un anno c'è un'area transennata dichiarata pericolante, non ci risulta che esista un progetto di recupero e /o demolizione. Cosa dobbiamo pensare? In diversi ci hanno segnalato che quando si effettua una prenotazione attraverso il cup la tendenza è quella di dirottare verso altri ospedali e solo dopo una certa insistenza si ottiene una prenotazione a Novafeltria vedono di darti una data. Servirebbe un pronto intervento adeguato, un miglior servizio di ambulanze per il territorio, una specifica eccellenza ospedaliera da posizionare nel Sacra Famiglia. Gli amministratori locali devono dedicare il massimo impegno alla tutela del Sacra Famiglia, dal Sindaco di Novafeltria in primis ma anche dagli altri sindaci della valle e anche da quei sindaci oltre confine per i quali, l’Ospedale di Novafeltria rappresenta un presidio sanitario. 
 Sandro Polidori Loris Dall’Acqua Christian Carrieri
 Valmarecchia Battle Group

Vucumprà

La gente, media ed autorità incluse (queste ultime, leggo, si stanno organizzando dal Tavollo al Po di Volano) che se la prende, spesso con terminologia sorprendentemente razzista, raro egoismo, inaudita ferocia con i Vucumprà riminesi non sa, finge di non sapere, se ne fotte che noi siamo per il 90% dei nostri consumi totalmente sulle spalle dei paesi da dove questi nostri sfortunati, dimessi, indòmiti nostri consimili provengono. Se dovessimo vivere "del nostro" al massimo potremmo avere un paio di biciclette a famiglia, mangiare carne 1 volta alla settimana, lavare a mano, chissà forse nel Marecchia. E questa non è retorica buonista: questa è la Verità che occorrerebbe insegnare nelle scuole e sussurrare nell'orecchio a quello che gira in fuoristrada utilizzando carburante estratto da persone pagare 10 euro al mese. Noi siamo lo stomaco vorace di un gigante con i piedi, provati dal rovo in Asia, Africa, Sudamerica. E le braccia in Cina e nell'Europa Orientale. Ognuno di noi riminesi - ed italiani ed occidentali, al netto della crisi in atto, è il vertice di una piramidina sociale di disgraziati schiavizzati sparsi per il mondo che per lui lavorano per 5, 20, 50 euro al mese e che, forse, magri contadinelli, anneriti minatori, non si possono permettere nulla che non sia il mangiare, il cantare... Quindi, per quanto mi riguarda, ogni iniziativa, come quella citata, tesa a contrastare l'abusivismo commerciale, per quanto si possa convenire sul fatto che il fenomeno sia ormai fuori controllo, senza tener prima conto dello sfondo appena appena accennato, è immorale ed ingiusta. Sarah M. Amati

venerdì 26 luglio 2013

Un Martinese

Per anni Walter Martinese si è occupato dell'Ufficio Studi della Cgil, che sarebbe anche il nostro sindacato. Dobbiamo dire che è sempre andato contro la corrente della Palata, quella strana accozzaglia di persone, in gran parte post comunisti, infiltrati, dj, taglianastri, assessori, pub, organizzatori che oggi sembrano comandare i resti di una Città fottuta. Mi ha fatto impressione l'ultima profezia del Cancelliere, non ho provato a confutarla, ha purtroppo sempre una anticipata ragione. La Banca delle Marche, secondo il Fatto Quotidiano, non certo per le nostre fotocopie, se la passa male, ma è il peggio settembrino che fa paura. Perfino il Corriere del Pidi titola che ogni giorno chiudono tre imprese, mettendo per impaurire le restanti, anche la foto dell'allievo di Melucci, l'assessore provinciale al..lavoro Juri Magrini. Anche per lui vale il teorema Gnassi, non è tutta colpa sua, ma del maestro sì. Tornando all'amico Martinese, ha combinato un ottimo pezzo sul disastro Aeradria, osando lanciare alcune affermazioni che sarebbero un vangelo comune se i responsabili non fossero quasi alticci per la contentezza di..concordare in continuità. Ha fatto anche alcune condivisibili considerazioni sulla svalutazione fatta da Fiera Cagnoni della partecipazione in Aeradria. Come dire se ne sono accorti loro, mentre gli altri soci, sindaci revisori, società di revisione non sembra abbiamo starnazzato. Nelle oltre 500 Società sulle quali ha svolto opportune indagini e riclassificazioni non gli era mai capitato di trovare, testuale " un disastro economico-finanziario simile". Vi risparmiamo gli auspici del Professore Martinese sulla fine che dovrebbero fare i responsabili, sono le uniche previsioni che a Rimini non si avverano.

Canoni Demaniali

Una legge assurda quella sul demanio. La distinzione tra FACILE E DIFFICILE RIMOZIONE, ha provocato per manufatti similari anche nelle modalità costruttive il pagamento di canoni profondamente diversi ed iniqui. Per portare un esempio pratico, abbiamo analizzato i canoni annui di buona parte di queste realtà sul demanio marittimo riminese, ossia in prossimità del porto canale, l'area di massima attenzione sindacale, dopo il ponte di Tiberio. Facile Rimozione: Bar Souvenir 770 euro, Ristorante Oberdan 340, Bar Turquoise in Spiaggia 520. Difficile Rimozione: Rockisland 100.000, Delfinario 90.000, Ristorante La Buca 80.000, Squero 65.000, Bar Pattinaggio 17.000, Pub Barge 92.000, Negozio Tartaruga 87.000, Coconout 132.000. Abbiamo citato gli esempi più significativi per evidenziare che le lamentele degli occupatori del bene pubblico chiamato arenile, sono ridicole a fronte di canoni irrisori mentre quelli della cosiddetta difficile rimozione pagano cifre altissime. Una gestione pervasa dal pressapochismo, che prevarica il buon senso, intervenire è atto di giustizia e di verità, oltre a riequilibrare gli incassi demaniali. Il governo dell'inciucio e le amministrazioni che si sono adeguate all'andazzo sono i peggiori interpreti di una seria riforma. I cittadini devono sapere, quando ascoltano le grida di dolore di qualche bagnino dai capelli bianchi, che la Bolkestein è solo un mezzo per portare giustizia demaniale, ma il compito più importante è in mano ai comuni. A Rimini si cerca sempre di accontentare il potere imperante, per lasciare le cose come sono. Non si parla già più dell'illegalità diffusa nelle zone, l'autorizzazione ambientale è calata come una salutare panacea, i titoli edilizi sono orpelli fastidiosi, valevano solo per lo sfigato presidente di circolo viserbese, ancora (?) indagato. Intervenire in termini seri diventa un obbligo non più rinviabile, non però con la pochezza di sempre, più che fare giustizia e chiarezza, si cerca di accontentare lo scontento di turno. Un primo segnale nella direzione sbagliata è già stato dato riconoscendo alle concessioni ai fini turistici una proroga fino al 2020, mentre per la cantieristica ed affini rimane l'incombenza di andare a bando già nel 2015. Come più volte ripetuto le competenze e risorse devono essere trasferite ai comuni direttamente interessati, cambiando magari il sindaco. Diventa difficile capire perchè si debba fare un bando (sbagliato) per i campi da calcio e per zone milionarie valga il principio monarchico. Non potrebbero comunque esimersi dal comparare gli affitti demaniali con quelli normalmente praticati in altre circostanze, come ad esempio per il suolo pubblico (tosap). Un qualsiasi bar per duecento metri di occupazione paga dai 10/20.000 euro che sono ben distanti dai 500 pagati da un bar in spiaggia, dove per altro mediamente insiste anche un manufatto di 100 mq. La cosa diventa ancora più odiosa se la si compara con i trattamenti riservati ai lavoratori, precari, pensionati, cassintegrati che per percepire lo stipendio decurtato devono passare attraverso istituti di credito, pagando interessi di mercato. Petitti ed Arlotti, beneficiari della lotteria democrat, pensate di potervi schierare per i poveri e nel contempo garantire ai soliti noti le vergognose rendite di posizione? Il demanio è un piccolo esempio, ma chiaro, la concorrenza con il pidielle è garantire la conservazione dei privilegi? Saremmo ben lieti lieti di pubblicare le eventuali osservazioni, se ci invitate, veniamo anche ad un dibattito alle vostre feste, l'argomento servirebbe a portare alla asfittica Ausa Parade più gente della Castellina Pasi che vi costa migliaia di euro. 

giovedì 25 luglio 2013

Convegno Cna Nautica

CNA Nautica, in collaborazione con Assonautica, organizza un incontro fra le forze più rappresentative del mondo della nautica da diporto per trovare risposte ad una crisi che sembra non avere fine. LA NAUTICA STA AFFONDANDO: E’ COLPA SOLO DELLA CRISI INTERNAZIONALE ? In Italia ci sono 8000 km di costa: una grande opportunità per il Paese che non siamo in grado di valorizzare adeguatamente. L’iniziativa si terrà presso la sala convegni della Marina di Rimini VENERDI’ 26 LUGLIO, ORE 17.30 Programma dei Lavori: - L’impegno di CNA Nautica a favore delle Imprese GIANCARLO GAMBERINI - Resp. Nazionale CNA Produzione/Nautica; - Prospettive e proposte per la Nautica italiana ANDREA GIANNECCHINI – Delegato per la Nautica della Presidenza nazionale CNA Prod. - Il valore del nostro settore per l’economia ed il turismo italiani GIOVANNI PARMEGGIANI - Presidente Provinciale di Assonautica Sono stati invitati tutti i rappresentanti delle organizzazioni che operano nel mondo della nautica da diporto (UCINA; ASSOMARINAS, ASSONAT, VELA & VELA), il Ministero dei Traporti e delle Infrastrutture, le Istituzioni locali (Sindaco di Rimini, Provincia di Rimini, parlamentari locali, consiglieri regionali, Camera di Commercio), nonché le Imprese del settore. INFO: CNA NAUTICA Rimini: arapone@cnarimini.it – Tel 0541/760243 – 348/2564049 Breve nota illustrativa Il settore della nautica sta soffrendo la crisi economica in modo superiore alla media di altri comparti produttivi. Il problema non è legato soltanto e necessariamente alle difficoltà congiunturali della nostra economia nazionale, in quanto i potenziali acquirenti di imbarcazioni sarebbero teoricamente ancora in grado di “muovere” il mercato di questo settore. Purtroppo, negli ultimi anni è passata l’equazione che i proprietari di barche siano tutti ricchi ed in quanto tali anche tutti evasori fiscali, giungendo così a criminalizzare un intero settore che rappresentava fino a pochi anni fa una punta di eccellenza della produzione italiana. I cantieri navali sono tutti in gravissime difficoltà perché il mercato italiano è crollato, quasi scomparso, e soltanto chi riesce ad esportare ha limitato parzialmente i danni. La pur giusta lotta all’evasione fiscale, portata a livelli a dir poco esasperati, si sta producendo in un incredibile atto di autolesionismo che incide sulla nostra economia ! CNA Nautica, che rappresenta prioritariamente le attività della filiera nautica, come i piccoli cantieri, la subfornitura, i rivenditori, i resinatori, gli impiantisti, i falegnami, i meccanici ed i produttori di interni per le imbarcazioni, nonché tutte le attività di servizio collegate alla nautica da diporto, lancia un grido di allarme, per denunciare il pericolo molto concreto della scomparsa di un’intera filiera produttiva. E’ bene precisare che l’Emilia – Romagna rappresenta la terza realtà per numero di aziende del settore nautico strettamente inteso, con il 10% di imprese sul territorio, e la seconda per numero di addetti (il 17% del totale nazionale). Fino a circa due anni fa quindi nella nostra regione il comparto dava lavoro a circa 2700 persone (su un totale di 16 mila livello nazionale; l’intera filiera invece moltiplica per cinque volte gli addetti). Il Comune di Rimini inoltre, è quello che in regione registra il maggior numero di unità da diporto (circa il 40%). In definitiva, quello che il comparto nautico sta vivendo, è un vero e proprio attacco al cuore, che oltre a colpire uno specifico settore produttivo, va ad incidere pesantemente anche sulla dimensione turistica, per non dire dell’aspetto culturale: l’Italia infatti, paese circondato da ben 8.000 km di coste ed erede della grande tradizione delle Repubbliche Marinare, corre il rischio di veder cancellata una filiera produttiva che costituisce un elemento distintivo della nostra collocazione geografica nonché della nostra storia economica e culturale. Alessandro Rapone Resp. CNA Nautica Rimini

Comunicato M5Stelle Rimini

Si Sono Mangiati un Aeroporto
Il MoVimento 5 Stelle accoglie con favore la decisione del Tribunale di Rimini in merito alla vicenda di Aeradria, e si augura che si di buon auspicio per un futuro migliore per tutta la comunità, da perseguire attraverso la continuità operativa di una infrastruttura strategica come l'Aeroporto Fellini. Detto questo, non intende nascondere in nessun modo la desolante, devastante e squallida realtà dei fatti. Anni di incapacità, parassitismo ed opportunismo, da parte in primo luogo del Presidente della Provincia, seguito a ruota dal Sindaco, senza dimenticare i loro predecessori, con la buona compagnia del Partito Democratico e dell'inciuciante PDL al completo, hanno avuto il loro epilogo ieri negli spregevoli, sprezzanti, ed inqualificabili commenti a mezzo stampa del Presidente Vitali e del Sindaco Gnassi, seguiti alla decisione del Tribunale di Rimini. Occorre ricordare che il Presidente Vitali rappresenta, con il 36% circa del pacchetto azionario (ancora per poco), il principale azionista di Aeradria, seguito dal Sindaco Gnassi al 18% circa. Loro è dunque, in linea di principio, la più grande responsabilità del buco da 53 milioni di euro, e la perdita a danno della comunità del controllo della società di gestione aeroportuale. Un danno enorme alle tasche dei cittadini riminesi, che il duo di incapaci irrecuperabili tenta di fare passare come una vittoria. Mentre il Presidente si è contraddistinto in anni di azione (ed inazione) per la sua totale incapacità ed inadeguatezza nel ricoprire il ruolo, lasciando di fatto alla guida di Aeradria un altrettanto incapace ed inadeguato come l'ex Sindaco di Riccione Masini, il Sindaco si è perlopiù limitato a farsi bello con lo sbandierato milione di passeggeri/anno durante l'ultima campagna elettorale, passeggeri i cui biglietti venivano pagati di fatto dai cittadini riminesi a loro insaputa, salvo poi trascurare le richieste e le segnalazioni del MoVimento 5 Stelle, che già nel 2011 mostrava pubblicamente la situazione disastrosa del bilancio e la necessità di un tempestivo agire. Dopo avere imposto e tollerato una gestione disastrosa, con l'interesse pubblico sfregiato e sacrificato sull'altare dell'opportunismo politico e personale per la continuità del consenso, anche attraverso l'assunzione ed il parcheggio di trombati della politica e di un numero di incapaci in posizioni apicali, ovviamente per nulla adatti per gestire un'impresa complessa come un aeroporto in un contesto competitivo, il Presidente Vitali ed il Sindaco Gnassi hanno la faccia tosta di presentare un fallimento evitato con un concordato di continuità, come fosse un successo. Vergogna, vergogna, vergogna. Frequentino un apposito corso di recupero per politici falliti e di formazione professionale, e si preparino ad entrare nel mondo del lavoro. È giunto il momento.
MoVimento 5 Stelle Rimini

Unioni Cattivo Esempio

In seguito alle nuove norme riguardanti gli enti territoriali si stanno finalmente scoprendo le fusioni tra comuni, quali opportunità di semplificazione, di contenimento dei costi e di crescita, un percorso in cui i cittadini sono parte integrante essendo chiamati in causa con il Referendum. Ma non sempre le fusioni trovano condivisione tra i cittadini, per quale motivo gli elettori, difronte al quesito referendario le bocciano? Una questione legata solo al campanilismo? Forse uno scoglio superabile attraverso ad una buona comunicazione e una informazione corretta. Se i cittadini dovessero rigettare una proposta di fusione non devono essere colpevolizzati di tale insuccesso, le colpe vanno ricercate tra i proponenti che non hanno evidentemente fatto un adeguato percorso per arrivarci. Il punto di partenza deve essere una buona Unione ed è questa la prima responsabile del fallimento delle fusioni, anche queste dovevano consentire un abbattimento dei costi, ma chi ha controllato? Le Unioni furono istituite come una fase di passaggio di collaborazione tra comuni, una fase transitoria nella quale i comuni aderenti avevano l’opportunità di conoscersi, di mettere insieme i servizi contenendo la spesa, provvedere ad unificare gli uffici e stabilire strategie comuni sino a suggellare questo percorso con la trasformazione dei comuni facenti parte in un Comune Unico. Ma nelle Unioni esistenti quanto è stato fatto per contenere i costi e per omogeneizzare i servizi? Quali forme di autocontrollo sono state messe in campo al fine di controllarne la reale convenienza? Reputiamo grave che le Unioni non abbiano voluto porsi la fusione come obbiettivo finale, grave che non abbiano voluto darsi un calendario come se non volessero prendersi impegni precisi ed il risultato si è visto: una volta uniti alcuni servizi non ci si è impegnati nell’andare oltre. Un’ Unione efficiente avrebbe stabilito (come era previsto dalla normativa) una durata di dieci anni alla fine dei quali provvedere alla fusione. Dieci anni in cui i comuni avrebbero dovuto darsi delle regole e dei tempi e ritrovarsi alla fine con il raggiungimento di un unico comune al quale mancava a suggello di quest’opera solo un passaggio ovvero lo scioglimento dei consigli in favore di uno unico. Un lasso di tempo che sarebbe stato funzionale anche sui cittadini per i quali il cambiamento non avrebbe rappresentato un salto nel buio ma lo avrebbero colto come esempio di funzionalità amministrativa. Col riordino territoriale si fanno largo le Unioni di nuova generazione, unioni innaturali, troppo ampie attraverso le quali sarà molto difficile per i piccoli comuni mantenere una propria dignità. Se verranno eliminate le province come da tempo auspicato, ma tra la Regione e i Comuni avremmo creato come organi intermedi delle unioni che in alcuni casi rappresentano il territorio di una mezza Provincia come potremmo parlare di semplificazione, ottimizzazione e contenimento dei costi? Cordiali saluti, 
Loris Dall’Acqua Sandro Polidori
Valmarecchia Battle Group

Batlin

Allora ricapitoliamo perchè non si capisce più niente: la Carnival abortita, nisba, giusto? La pedalata degli etilisti vietata, ok? Quindi agosto per quanto riguardi "feste" è scoperto. Vabbè ma c'è sempre Ferragosto dai che ci salviamo. Dunque nel '14 molo + carnival, ma con altro nome a fare "massa critica" con 1. le cheerleaders - 2.la notte rosa; -3. i ballerini della Fiera. Ma scusate perchè allora Cofferati a Bologna, come fecero a Torino del resto, vietò dopo il primo morto la loro Street Parade: guardate che l'ex sindaco di Bologna non è un pataca qualunque, è stato un grosso sindacalista, se l'ha vietata avrà ponderato bene, o no? Quindi noi dopo che zona Berlino ci sono stati 21 morti in uno di questi "rave - techno -party - street - electronic sound -music - parade" per schiacciamento toracico, tra cui una ragazza italiana, ci facciamo avanti in periodo in cui queste feste sono ormai decisamente out ed evitate come la peste nera da tutte le città del mondo per spaccio, morti, feriti, sporcizia e ci candidiamo a beccarci quello che nessuno più vuole: un rave party autorizzato per di più sotto le insegne del comune. Cofferati proibì, Gnassi "religione del tirare tardi e fare mattino" - benedice, organizza e ci mette le insegne comunali non so dico ma siamo normali!!? E i 50.000 euro che si sono beccati i burdlaz del Consorzio per nr. 2 manifestazioni!? Che poi non sono nemmeno "parade" perchè stanno fermi ma chi cacchio ci capisce più niente: una parata "non-parata" ah io ci rinuncio a capirci facciano un po' come gli pare tanto paga pantalone sempre così per carità. Bertino Pari (Batlìn)

I Dolori del Pd

Il Partito democratico è giovane, ha solo sei anni, certe cose non le sa. E' costretto ad impararle da Berlusconi. Ad esempio votando compatto per la salvezza di Angelino, ha consacrato l'accumulo di cariche che variano dalla segreteria personale del Cavaliere, al ministero degli interni non fuggiaschi, fino alla Vice Presidenza del Consiglio. L'onorevole che hanno salvato dalle dimissioni per conclamata incapacità, aveva tre ragioni incorporate per non saltare, su ordine quirinalizio. NipoteLetta ha parlato di una inoppugnabile estraneità di Alfano dalle responsabilità. Sembra la Commedia Mps a parti invertite. Mentre affiorano le responsabilità e le condotte dipietrine nell'era di tangentopoli, le modalità della giustizia odierna sembrano molto legate al governo inciuciante. Per esprimere un giudizio aspettiamo poco fiduciosi la fine del mese. stanno mettendo le mani avanti, affermando che la condanna di un singolo (Caimano) non può pregiudicare un governo di quella incestuosa natura. Non abbiamo capito che ca.. vuole Zerbini. Sembra che voglia rammentare a Qualcuno che lui è sempre lì, in posizione di attesa non supina, ma la poltroncina della Presidenza di Commissione, viste le dimensioni del sedere, sta stretta. Se pensa qualcosa più in grande deve avvisare, può essere interessante come Carnival Politico. Non avevo mai letto di aziende in odore e sapore di fallimento, i cui soci festeggiavano il... pericolo. Tanto a Rimini non succede mai niente: mare, spiaggia, polveri, varianti, colonie, non si possono davvero lamentare i nostri amministratori. Fino a 60 milioni i debiti godono della franchigia. Il nostro Cancelliere afferma che sulla scia della Banca delle..Marche almeno due/tre istituti locali siano sulla pista. Non ci troviamo niente da festeggiare. La domanda, cari democrat, giornalisti ed ideologi di quartiere, se alle penultime primarie non aveste etichettato Matteo come non vostro, senza il pedigree che avevano personaggi famosi come Piccari, Gambini, o Chicchi, oggi staremmo a raccontare un altro film, forse senza Casaleggio perchè ci sarebbe stata una intelligente intesa con il MoVimento e privi della vergogna del secondo governo delle ..larghe intese kazake per salvare Alfano. Non è davvero tutta colpa di Gnassi.

Mercato Ambulante

Il Sindaco Chicchi, alla fine degli anni 90, diede un incarico all'ingegner Semprini Cesari perchè trovasse una soluzione alle bancarelle del Mercato Ambulante, si dovevano ridurre gli spazi per i lavori al Teatro Galli. Per anni questo fu il mantra, in piena epoca Ravaioli, l'assessore al ramo (?) Gamberini, per testimoniare la decadenza incombente, fece anche il vice sindaco, come il mistero Lisi. L'ex segretario di Chicchi per anni rispose che il problema del Mercato Ambulante non esisteva e che si doveva aspettare la progettazione incaricata. Una soluzione miracolosa, stando a quello che si affermava, in grado di rinunciare anche alle aree del famoso Fossato, inventato dal colonnello di Ravaioli, l'onorevole con diaria completa Tiziano Arlotti. Convinto di non spostare il Mercato da piazza Malatesta c'era pure anche l'altro colonnello Melucci, oggi Assessore Regionale al Turismo Estinto, il quale però con più pragmatismo, individuava la soluzione con l'uso del tratto stradale ricompreso tra la rotatoria di Piazza Malatesta ed il Ponte di Tiberio, trasferendo il traffico stradale in via Italo Flori. Proposta che fece incazzare mezza Rimini. Eppure quello che all'apparenza poteva sembrare solo folclore pagato migliaia di euro per gli incarichi, ha portato dove voleva il Cuore del Mattone: all'assegnazione di parcheggi multipiani che non avrebbero più senso se il Mercato venisse spostato, a meno che non si abbia l'ardire di pedonalizzare Piazza Malatesta, assestando il colpo mortale a quella parte di centro storico che con mille difficoltà ancora sopravvive. L'idea per me intelligente, di utilizzare Piazzale Gramsci come nuova area mercatale in aperta alternativa con la scelta di Chicchi, che non ha mai azzeccato un ca.., venne riconosciuta nel primo programma di mandato di Ravaioli. Subito liquidata come errore tecnico, tanto è vero che nel secondo mandato il Duo Melucci&Arlotti ritornò alla vecchia Piazza Malatesta. Ovviamente la proposta del Mercato in piazzale Gramsci va irrobustita. Occorre mettere in gioco l'area delle Padane e tutto il perimetro lungo le mura. Individuare come definitivo il parcheggio del Settebello e realizzare un opera per evitare l'attraversamento della via Roma. Compiuto il ragionamento più o meno operativo, il vero problema di questa Città consiste nel non decidere o fingendo di farlo con altri obiettivi, quasi sempre di natura speculativa o spinti da bieco consenso consortile, sindacale, associativo, balneare. Per rimanere immobili si sono inventate progettazioni e polemiche, il sito del nuovo mercato è solo una delle centinaia di incompiute. Il Taglianastri ha cancellato l'assessore al ramo ed il suo Piano Strutturale, adottato in grande fretta per mascherare la pioggia di varianti di fine legislatura. Uno scatolone vuoto, privo di fantasia e proposte innovative, nessuno lo cita più, siamo alla Rio Urbanistica. Questo è il presente, una mediocrità condita da una recessione che a settembre produrrà letali conseguenze, non viene svolta nessuna analisi, congettura, iniziativa. Come se la Città fosse destinata all'incenerimento produttivo, la grande angoscia sindacale è non potere condurre i carri sul lungomare oppure lodare un fallimento areoportuale con 50 milioni di debiti addossati ai cittadini, come grande vittoria politica e manageriale. Credo che tutti abbiano capito che siamo zona franca dalle responsabilità, conosco le ragioni, quando Casaleggio mi farà diventare cittadino onorevole, farò un comizio in Piazza Cavour, protetto dall'immunità e dalle..diarie. Spero che almeno una delle quattro fotocopie riporti il mio testamento...olografo.

Come Se Niente Fosse

La cosa più destabilizzante dell’Homo Politicus e la sua capacità negare l’evidenza. Lo fa con una padronanza tale da far pensare che ciò che hai visto e sentito, nei giorni immediatamente precedenti, sia solo frutto della tua fantasia. Sappiatelo, per alcuni può essere anche un istinto, ma per i più è una tecnica e si chiama: Negare, negare sempre, comunque e ad ogni costo. Sebbene abbisogni di una certa convinzione, nonché pelo sullo stomaco, essa è una tecnica base, forse la più efficace. Nei nostri casi particolari e locali di Rimini la vediamo applicata spesso e nemmeno oggi fa sentire la sua mancanza su Aeradria. Un secondo concordato accettato per il rotto della cuffia dal tribunale ed ora in attesa del placet dei creditori, ma per tutti è una cosa normale. Non c’è una responsabilità politica, ne di nessun altro tipo e così Massimo Masini non è un Presidente dimissionario (almeno non parla come se lo fosse), Andrea Gnassi non ha firmato lettere di co-marketing a sua insaputa e Stefano Vitali non ha memoria di fondi Libici. Tutti insieme poi si stringono la mano e si complimentano l’un con l’altro per l’ottimo lavoro, perché loro… ci hanno sempre creduto. A noi, ovviamente, non interessano le voci dell’Ancien Régime, tanto meno quelle dei supporter che si limitano a riportare notizie senza uno straccio di commento. Abbiamo cercato la voce di chi, ci si perdoni il linguaggio, se le è fatte girare. Ne abbiamo trovata una di un personaggio pubblico, suo malgrado, che ci tiene a dire che no, non è tutto normale: Il Consigliere Comunale Gianluca Tamburini. “I toni e le dichiarazioni entusiastiche di oggi dei 3 principali responsabili del disastro di Aeradria (il Presidente Masini e i due principali soci, Sindaco di Rimini e Presidente della Provincia) sono vergognose. Vergogna. “Ci abbiamo sempre creduto” dichiarano. Dovrebbero avere almeno il pudore di tacere. Ma non esiste pudore per questi politicanti. Vi siete mangiati un aeroporto. Avete fatto pagare ai riminesi le vostre incapacità. Avete creato un debito di 52 milioni di euro. Come si fa a non incazzarsi? L’aeroporto è importante per Rimini e siamo tutti lieti che la Società che lo gestisce (Aeradria) abbia scongiurato il fallimento. E possa tentare di rilanciare il Fellini. Ma vedere questi soggetti vantarsi è inaccettabile. Senza una sola parola di autocritica. Speriamo che il Fellini possa ‘volare alto’. Senza la zavorra delle incapacità e delle inadeguatezze dei politicanti nostrani.“
 Davide Cardone

mercoledì 24 luglio 2013

Zerbini vs Melucci

La guerra nel Pidi non è mai cessata, per non lasciare nulla di intentato, i bersaniani lanciano Letta come miglior candidato da contrapporre a Renzi. Non riescono a rimandare il congresso, quindi si farà entro l'anno, sempre che ci sia la speranza di chiuderlo in un Paese vivente. GiovanniniIstat sembra il Galli d'avvistamento dell'impiego. Ha previsto una ripresa verso la fine di questo anno mentre tutti i dati, perfino dei bagnini, sono tragici. Hanno riesumato anche TrademarkBonini grande azzeccatore di pronostici turistici e fieristici, non sanno più a chi votarsi. Fare correre Letta contro Renzi sembra un tentativo disperato di mantenere l'attuale assetto correntizio. Li hanno giocati tutti perdendo clamorosamente. Non vogliono l'automatismo che prima valeva tra segretario e candidato premier. Con primarie aperte al pidielle, Renzi stravince. A Zerbini deve essere arrivato un piccione viaggiatore toscano, che rischiando la cottura, ha rilasciato una missiva che per un vecchio adoratore di Vichi è una esplicita dichiarazione di guerra a..Gnassi. Voi direte che cosa c'entra un Taglianastri depresso per l'annullamento della Carnival Fest già quasi pagata all'organizzatore? Sono messaggi in codice demo che vengono lanciati agli amici/compagni postcomunisti. La corrente renziana a Rimini non riesce nemmeno a giocare una briscola, sono tre, non hanno posti o poltroncine possono però disturbare il cammino amministrativo nella sua festosa marcia. La nostra impressione che uno come Melucci non starà ad osservare dalla sua villa di S.Aquilina cosa succede in basso, molto in basso. Siamo convinti che il viaggio andata e ritorno da Bologna lo abbia stancato. Non è tutta colpa sua se il turismo vive gli ultimi stenti dopo una gloriosa carriera. E' vero sono mancate le sue Cartoline di Rimini che non prevedevano carri carnevalizi ma molti grattacieli, le vere responsabilità sono legate agli uomini che ha piazzato, incapaci e modesti, fanno apparire Masini un fenomeno su pista. Non avevamo mai letto tanta ipocrisia come quella riversata dai colpevoli del Buco Aeradria. Le lettere di Vitali, Masini, Gnassi e... la Carim sprizzano gioia perchè viene avviata la procedura fallimentare. In una Banca che festeggia la certezza di perdere almeno 8 milioni, porterei il conto corrente sotto.. il materasso.

Cibo di Strada

Street food: e se tornassimo a chiamarlo cibo di strada? No dico, ve lo ricordate il cibo di strada? Minutaglie unte e ghiotte da leccarsi i baffi (oltre che le dita). Si consumava per strada. Tutti costretti a camminare ad angolo retto per non sporcarsi di sublime grasso gocciolante ma con un solo euro, una volta anche con cinquecento lire, il palato accoglieva pietanze degne di un Re. Che cosa non è, infatti, la piadina romagnola? Una vera leccornia: un pezzo di conforto a base di farina di grano tenero con aggiunta di acqua, grassi e sale. Poi abbiamo voluto darci un tono, ci siamo aperti al mondo e il cibo di strada è diventato street food. La definizione ha prodotto disordini logici, tanto che oggi a metterci in mano l’involto ancora caldo e colante squacquerone non si chiamano più procaci piadaiole romagnole, bensì aristochef del calibro di Massimo Bottura, Igles Corelli, Fulvio Pierangelini o Heinz Beck, e dopo, inevitabilmente, finisce che la piada al prosciutto nel baracchino di Cesenatico la paghiamo 7,50 euro. R-I-S-C-R-I-V-I-A-M-O-L-O: 7,50 euro. Benintesi, non ce l’abbiamo con gli chef, che in questi giorni, di passaggio a Rimini per reclamizzare la guida Rimini street food, vengono “braccati dall’ufficio stampa del sindaco, paparazzati allo sfinimento e poi piazzati di fronte a una piastra con il diktat di creare la piadina d’autore (brr). Però che sia di strada“. Ma qui si esagera. Non siamo gli strenui difensori della cultura pop monnezzara, ma per farcire la piadina preferiamo ancora crudo e pecorino, erbe e squacquerone o pomodori in gratin con cipolla a “prosciutto crudo artigianale Ruliano, crema di fichi, valeriana e mandorle tostate”. Con tutto il rispetto per Heinz Beck, si capisce. Titilliamo pure gli istinti più basici con gli arancini palermitani, il fish&chips inglese, il lampredotto fiorentino o il kebab mediorientale, trasformiamo Chef Rubio di Unti e bisunti nel nuovo sogno proibito delle italiane, riconosciamo a posti come come Mangiari di strada a Milano i meriti che hanno (che prezzi, però). Okay, d’accordo. Ma non rincretiniamo. Proteine, vitamine e gusto amorevolmente cucinati in mezzo al traffico, e con pochi euro si mangia, ecco cos’è il cibo di strada. Non l’alternativa imborghesita e cool al ristorante. Persino i furgoncini stanno cambiando nome, ora sono i food truck, maledizione. 
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I Processi del Governo

Sarà un'estate del cazzo, piena di avvenimenti tragici e..processuali. Da Milano a Palermo sono molti i procedimenti giudiziari aperti o in attesa di aprirsi davanti ai giudici dei tribunali, fra primo grado e sentenze definitive. A fine luglio terranno banco due udienze per il processo Finmeccanica: la prima è prevista per il 29 luglio e riguarda il filone di primo grado nei confronti di Giuseppe Orsi, ex-ad e presidente Finmeccanica in corso a Busto Arsizio sulle presunte tangenti indiane nella fornitura degli elicotteri. La seconda data caldissima è il 30 luglio prossimo, quando in testa alla giornata giudiziaria ci sarà l’approdo in Cassazione, ultimo grado di giudizio, per il processo Mediaset, a carico di Silvio Berlusconi, condannato in secondo grado a quattro anni di reclusione e a cinque anni di interdizione dai pubblici uffici. E' in gioco il Paese e non solo. Altro grattacapo per l’ex Presidente del Consiglio ma attuale padrone di governo, è il processo a Napoli sulla presunta compravendita dei senatori per far cadere il governo Prodi: con lui, a giudizio per corruzione, ci sono l’ex senatore Sergio De Gregorio, il quale ha raccontato della presunta stecca da tre milioni di euro che avrebbe ricevuto tramite l’altro imputato, l’ex direttore de L’Avanti, Valter Lavitola. Pensate un solo senatore vale sei miliardi di vecchie lire, un intero MoVimento del 25% quanto può costare? Mi sembra che si faccia di tutto per farlo sparire. Fronte aperto per Berlusconi, rimane anche l’inchiesta di Bari sulle escort e Gianpaolo Tarantini. Le indagini sono chiuse e, si andrà verso una scontata richiesta di rinvio a giudizio. Sempre a settembre, dopo il default annunciato anche da Casaleggio, riprenderà il processo di primo grado sulla cosiddetta trattativa tra Stato e mafia che si sta celebrando a Palermo, e che potrebbe aver subito un contraccolpo non da poco dopo l’assoluzione del generale Mario Mori nell’ambito delle accuse sulla mancata cattura di Bernardo Provenzano a Mezzojuso nel 1995. Dopo l’estate, i giudici hanno fissato per il 30 settembre l’udienza per Roberto Formigoni, ex presidente di Regione Lombardia, ora senatore, e tutti gli indagati nell’ambito dell’affaire Maugeri. Sul banco degli imputati con il Celeste, esodato dal Meeting, ci sono altre undici persone che rispondono delle accuse, a vario titolo, di associazione a delinquere finalizzata alla corruzione, truffa, falso e riciclaggio. Non si hanno notizie, ma odori di prescrizione per i soldi dati a Penati per conto del....al Parco Ausa di Rimini non ne parlano. Anche il fronte Mps rimane fermo ai soli tre accusati di avere combinato tutto quel casino, della Fondazione non se ne parla, il livello politico non si tocca. Dovremo anche questa volta incassare la solita verità di una truffa perpetrata da funzionari infedeli. Hanno fatto transitare in giro per il mondo decine di miliardi e lo sapevano in tre. A Repubblica ci credono. 

martedì 23 luglio 2013

Servizio di Salvamento

Non ci siamo signori, per me sul servizio di salvamento bisogna cambiare rotta, per usare una locuzione marinaresca: non è possibile che noi si sia diventati un terminal per vecchietti che ivi giungono a farsi l'ultimo letale, ferale, bagno di mare per tirare poi le cuoia in mezzo mt d'acqua. Una volta si moriva di rado e tipicamente nelle giornate di mare mosso adesso ci sono morti a catena e spiego cause e rimedi. Una vota a 70 anni a) con 35 gradi stavi a casa; i 70enni del passato erano SANI, adesso tutti sono sotto farmaci una manciata di pillole pressione etc.: quanto di meno indicato per andare al mare. Mezzo metro o 2 cambia poco dovrebbe vigilare il bagnino. Il moscone è ridicolo, ci vuole un mezzo a motore; i salvataggio spesso sono anziani, grassi: per candidarti a salvare devi avere un fisico,un allenamento, uno stile di vita da Incursore. Uno è poco, occorre un aiuto. Stupisce che tutto sia cambiato e i bagnini fanno solo altane più alte. Aggiungo che i salvataggi dei tempi addietro erano giovanotti atletici, giovani, coraggiosi, coscienziosi, preparati. Per me chi come i gestori di bar, bagni, ristoranti tanto guadagna, deve mettere mano al portafogli. Inoltre, di fronte a una tale escalation di decessi, non sempre chiari, in zone ed orari di salvataggio, dovrebbero istituzionalmente attivarsi procura, prefettura e guardia costiera nonché il Comune. 
Lallo (Febo Castellani)