giovedì 29 febbraio 2024

Le Previsioni di Dagospia

Dagospia, il famoso blog tette&culi e propaganda piddina, creatore della Roma santa ma dannata, è conosciuto anche come "sparatore" di previsioni politiche, spesso sbagliate o sperate. La strana vittoria sarda, ottenuta dalla coalizione che ha preso meno voti dell'altra, ha rianimato il Nazareno e soprattutto l'avvocato del popolo populista. I democratici hanno subito perdonato superbonus e redditi percepiti a casa. A Rimini hanno prenotato due assessori da scegliere, tra spiagge libere e sicurezza. Secondo uno dei vangeli democratici che leggo e guardo tutte le mattine, saremmo alla resa dei conti tra la Ducetta danzante ed il Truce leghista. Invece Baci&Abbracci sono riservati alla nuova coppia democratica, 
leggermente populista e divisa anche su Putin. I programmi li compila Conte. Ducetta-Vendetta, così titolava Dagostino, dimenticando che i numeri sono ancora una volta impietosi per la cosiddetta sinistra e la dependance grillina, una volta abusiva. E' indubbio che la sconfitta sarda abbia provocato nel centrodestra, riflessioni sulle scelte improvvisate, spesso fallimentari. Le elezioni locali hanno sempre risultati diversi dal clima politico nazionale. La Sardegna è l'emblema delle differenze. Arrivare a prevedere o sperare una rivoluzione leghista e l'uscita dal governo, appare un sogno per mantenere in vita il Pd e la scelta scellerata. Ripeto, il centrodestra ha preso più voti della precedente elezione. Il volume (sproporzionato) della propaganda ha silenziato l'unico Giornale amico del governo ed anche di Zelensky e Netan. Gara giornaliera con il Pd. Le due guerre hanno mandato in confusione la politica italiana. Bastavano gli Houthi.
massimo lugaresi

Appena Cominciata

E' gia finita? Così titolava, prudentemente, Dagospia. Non è la festa del suo Pd o della (sempre sua) Roma, vincente grazie alla solita stronzata juventina. L'unico giocatore con piedi divini, viene regalato agli storici rivali. Sono le rare testimonianze che il calcio non è solo arrembaggio o contrasti, con le sette capriole urlanti, concesse. Il detentore anche di questo titolo è Lautaro, seguito, a capriola, da Barella, solo terzo, distaccato Calhanoglu. Anche la stupenda squadra interista, ha i suoi peccati oltre a quelli finanziari, nascosti dalla Gazzetta. Il blog del Pd in versione sardogrillina, non riesce ad entusiasmarsi come se la vittoria nell'isola fosse merito di Franceschini, il traduttore della Schlein. La portano in giro senza farla parlare, per non perdere tempo e voti. La lezione impartita è stata pesante. L'interpretazione meloniana della perfetta occidentale, solitaria seguace di Biden, ha regalato ai grillini ed alla sinistra anche finta, una confortante rianimazione. La scelta di una candidata donna, senza chiarimenti e soprattutto un confortante pedigree, ha fatto il resto. Rimane una realtà politica non confutabile. Il centrodestra è coalizione più omogenea rispetto allo zibaldone degli avversari. Mancavano Renzi e Calenda. Sicuri ci sia l'auspicata somma dei numeri? La mancata concessione della terza candidatura per i governatori è stata un folle aiuto agli avversari, presentando candidati già bocciati dai cittadini. La politica concede sempre le rivincite, prima di arrivare alle europee che segnano la fine della prima fallimentare visione. I mille trattori la certificano. Anche il Presidente Mattarella si è accorto di avere ecceduto con i buffetti.
massimo lugaresi

mercoledì 28 febbraio 2024

Giorni Dopo


Passati meno di tre giorni, considerando che lo spoglio elettorale non sembra ancora concluso, sono scattati i festeggiamenti nella casa a 5 stelle. Perfino le corazzate Gedi sono state costrette ad ammettere una "strana" vittoria, con meno voti degli avversari. La croce disgiunta, è spesso un incentivo per falsarlo. Rimane uno schaffo meritato al centrodestra, troppo abituato a vincere senza avversari. Questa volta per rianimare il centrosinistra ha regalato voti. C'è un solo vincitore: Conte. Terminati (?) i festeggiamenti di Dagospia, mescolati con il gossip della Roma santa e dannata, sorgono domande sul campo largo, più piccolo degli avversari. Questa è stata regalata, ma la candidata ha meritato l'elezione, rispetto a quello avversario. I grillini per rimanere vivi e possibilmente vegeti, hanno bisogno di iniezioni straordinarie, redditi percepiti da casa, superbonus truccati, senza dimenticare che sono nati e cresciuti antitetici ed alternativi al Pd nascente. Baci&Abbracci, con i giornali e blog della propaganda che gongolano. La Ducetta dovrebbe, semel in anno, mostrare modestia e comprensione per gli alleati. Il troppo tempo passato all'opposizione, non ha permesso la nascita di una classe dirigente all'altezza. L'antica provenienza fascista è stata usata dai ripetitori mediatici, sproporzionati rispetto ai voti incassati ed immemori dei nonni sovietici a sinistra. Esiste anche la corrente giudiziaria che non si arrende, anzi. Ponte Salvini ed il libro del Generale lo attestano. Fosse successo a Saviano? Le elezioni locali con la (quasi) sparizione dei partiti, sono legate a fenomeni e consorterie particolari. Il puntino riminese sull'adriatico lo conferma. La nostra imprenditoria, anche turistica, era più vocata a destra, poi al centro. Il Pd è servito per eliminare ed incassare, ma ha partorito dei fagocitanti grillini. 
massimo lugaresi

Manganellate Elettorali

Linkiesta ha cercato di intestare (finalmente) alla S
chlein, una ristretta vittoria grillina ed isolana, preziosa dopo le numerose batoste ricevute anche all'ingresso del Nazareno. Io rimango convinto che dovendo giustamente trovare vincitori e naturalmente sconfitti, deve consegnare il premio a Conte e ringraziare il centrodestra litigioso. Stanno disarmando il povero Pd. Riesce ancora ad essere competitivo se candidano una grillina, magari donna, allora il campo largo viene raccattato tutto. Quella che Prodi ha scelto per loro è un disastro mediatico e soprattutto politico. La Meloni ha ricevuto le prime manganellate elettorali, in risposta a quelle pisane, subito addossate a lei. Il fatto che il centrosinistra abbia stravinto nelle poche città sarde lo attesta. Gli agricoltori invece sono a destra anche nella protesta. La propaganda che il Pd riesce (ancora) a scatenare, è molto superiore al solo Giornale ereditato da Berlusconi. Voglio aggiungere anche l'effetto guerre che a sinistra è molto più importante di quanto Gedi, Corrierone, Messaggero, Mattino De Luca, Riformista possono nascondere. Conte abilissimo nel trasformismo, ha scelto la candidata giusta, rimane l'indecenza di un accordo contro natura dei due soggetti. Uno schiaffone salutare dopo una serie di vittorie ed un atlantismo perfino sospetto. Presto ci sarà la conferma.
massimo lugaresi

martedì 27 febbraio 2024

Nà Gioia


Finalmente. La vittoria della (grillina) Alessandra Todde, ringalluzzisce l'alleanza (?) Conte-Schlein. Largo al Campo Largo? Dagospia questa mattina è uscito, prima del solito. Ieri, dopo lo spoglio di tre sezioni, dava per certa la vittoria. Il centrodestra prende più voti, ma viene uccellato dal voto disgiunto, meccanismo ideale per combine ed agguati elettorali. Il campo largo con i grillini funziona solo se ci guadagnano. Provate a farlo con un vostro candidato in una città che non sia Rimini. Vedrete come diventa un "campetto" perdente. Una fusione della disperazione e caccia alle poltrone che si stanno rarefacendo. Pd e Fratelli d'Italia prendono la stessa percentuale. La sberla 
ricevuta, continuo ad addossarla anche alle infelici bastonature pisane. Occorre dire che la propaganda democratica ha, ancora, un volume di fuoco impressionante. Dall'altra parte esiste solo un Giornale che difende più l'atlantismo, delle ragioni nazionali. Sono più preoccupati della fine di Zelensky e del compare Netan. La massa di bugie che le intelligence eruttano è impressionante. Anche le sanzioni sono diventate una barzelletta ridicola. C'è stato un momento in cui la Ducetta sembrava inarrestabile. Hanno perso (male) la Sardegna, dovrebbero imparare dal Pd. Si è fuso con il peggiore nemico, consentendo a Conte un palcoscenico impagabile per gli scappati di casa. La Todde però non sembra di quella covata. Il candidato della destra, era il terzultimo nel gradimento dei sindaci. 
massimo lugaresi

Effetto Manganello

Dagospia è stato il primo ad uscire, avvisando la Ducetta del Manganello (Meloni) che la "pacchia" intesa come governo, sottratto ai democratici, sta per finire. Per rassicurare i Fratellli d'Italia e la famiglia del premier, occorre dire che ultimamente il blog ha indovinato poche previsioni. Difficile anche sostenere il contrario. Sono però convinto che l'Effetto Manganello, procurato dalle immagini pisane, oltre alle liti all'interno del centrodestra per la candidatura sarda, abbiano pesato. Sicilia e Sardegna hanno un peso speciale con le loro autonomie. Pensare che la liberazione possa iniziare da Cagliari appare perlomeno azzardato. Il blog, pur di non parlare della Schelin, usa l'ennesima separazione dei Ferragnez, ormai il Totti&Ilary aveva stufato anche i Rolex. Se vi capita, guardate solo, non leggete Dagospia, capirete la ragione per cui dalla bocca dello sceriffo partenopeo, candidato alla segreteria meridionale del Pd, escono scurrili insulti. Sembra di essere ripiombati nel ventennio, con il centrodestra pericoloso interprete del revival. I dissidi tra la Meloni e Salvini, sostituiscono quelli tra piddini e grillini, amici mai, solo intrallazzatori. Una poltrona per due. La crisi si avrà quando e se dovesse cadere una roccaforte nordista. Sono però convinto che le manganellate abbiano fatto più male alla Premier. Un agguato? 
massimo lugaresi

lunedì 26 febbraio 2024

Un Generale per Salvini

Il Mondo della Lega gira normalmente. Il Generale Vannacci, ormai controstar di Saviano, si candiderà alle europee. Sicuramente prende più voti della Schlein, nel caso non riuscissero a convincerla di lasciare perdere la Meloni. La conferma della candidatura poteva essere l'inevitabile indagine per presunto peculato. A noi fanno ridere le incessati indagini su Donaldone. Pensano sia l'unico mezzo per fermare il candidato alla vittoria. Usano la casalinga giustizia all'ingrosso dopo avere ricandidato Biden. Finiti i tempi dei Kennedy ed Obama, i veri Nobel per la pace. Dagospia regala a Vannacci, la solita avvelenata polpetta. Non avrebbe avvisato il partito dell'indagine che lo ha colpito. I risultati sardi saranno un interessante responso politico. Si fanno attendere, ma intanto dicono che Salvini e la Meloni stiano litigando. Il Generale non è colpito solo per il libro fuori dal coro, ma per la sua lunga permanenza in Russia nella nostra ambasciata. Ci vuole molto meno per essere catalogato filoputiniano. La sinistra dimentica (anche) Genova ed attacca, dopo il lapidario commento di Mattarella. Il governo, dopo avere trascorso ore prima di elaborare un comunicato che (giustamente) difende la polizia ed attacca gli antagonisti, professionisti delle piazze, notoriamente non più bambini. Sembra che la manganellatura abbia avuto precedenti nascosti. Rimane poco educabile. I compari grillini, dietro la siepe del Fatto, aspettano i voti in fuga dall'orrendo miscuglio democratico. Oggi ci sarà il primo responso. A Rimini non corrono rischi. Possono fare e disfare a piacimento tutti i lungomari e continuare all'infinito con il Psbo. Si è consolidato un ampio partito fantasma, con larghe benedizioni. Dirige e comanda da anni. Nessuno si lamenta, devo farlo io? Ho già dato.
massimo lugaresi 

Manganellate di Governo

Le manganellate pisane ed il G7 presieduto dalla Ducetta, nel fredddo ucraino, hanno mostrato una faccia del governo. Alle volte bastano vicende o piccoli episodi nella fiera politica per testare una realtà destinata a durare. L'assurdo, inconcepibile atlantismo appecorato della Meloni, seguito, ovviamente, da Taiani, il migliore dei maggiordomi della politica berlusconiana, ha superato largamente l'assurdo inginocchiarsi dei democratici. I giovani studenti, mescolati con gli irriducibili mascherati, attestano che l'opposizione non è rappresentata dalla 3 cittadinanze ed i grillini pluriuso. Le guerre devono finire e noi paghiamo. Una gara per prolungare massacri le sanzioni di Biden. Ha bisogno di cure, non di guerre su procura. Cosa serve prolungare un conflitto che dopo due anni ha lasciato tutto peggio di prima, con un fantoccio ucraino? Arrivano solo adesso, nonostante le censure della propaganda occidentale (noi tra i primi) le notizie di una rivolta nel paese. Migliaia di morti, per quanto il conflitto sia circoscritto e rovine da ricostruire. Le regioni filorusse diventeranno più russe di prima. Non si poteva/doveva, farlo seduti attorno ad un tavolo? Chi ha trovato, rivestito e finanziato un comico, diventato l'uomo dell'anno? Non hanno le migliori intelligences, quelle che ci raccontano ogni giorno e notte cosa non succede mai? L'altro conflitto è il sequel di avvenimenti tragici che compiono ormai la mia età. Il migliore esercito del mondo, costruito facilmente dalle finanze americane, contro milioni di palestinesi rinchiusi in una Striscia e spinti verso il mare. E' successo di tutto, con almeno due generazioni di palestinesi, regalate ad Hamas. Netan vuole anche la Cisgiordania. Cosa può succedere? La prossima guerra sarà più difficile da raccontare dai comodi alberghi. 
massimo lugaresi

domenica 25 febbraio 2024

Il Vittimismo

Tutta la stampa (piddina), ha puntato i fari sulla esecrabile vicenda di Pisa. Le bastonate regalate ad un manipolo di studenti, alcuni giovanissimi, però intorbidito da presenze che ci riportano ai tempi oscuri. Allora la guerra civile vedeva il partito comunista e sindacato come bersaglio di una nutritissima schiera di brigatisti, alcuni miliardari annoiati. Un revival che ha concesso al partito, uno e trino, di indossare l'abito armocromatico del vittimismo. Il pesante buffetto di Mattarella, doveva essere nascosto come l'Eredità di Agnelli. Reputo e spero sia un incidente nella gestione della pubblica sicurezza, sempre più delicata, dopo anni di porti spalancati. Il Pd usa alternativamente l'accusa ed il vittimismo, come non avesse mai compiuto atti simili. Hanno davvero la faccia di Biden. Il presidente (dicono) della grande nazione bellicista ad oltranza. Sta perdendo anche quelle su procura, così in Ucraina e (peggio) a Gaza. Una volta un semplice sospiro della Casa Bianca avrebbe fermato l'esercito israeliano. Netan ha mandato a fan.. il protettore, mostrando il progetto di colonizzare anche la Cisgiordania. Una guerra persa due volte. Perfino l'Onu, una volta in perfetto sentimento con i gendarmi, bastona la politica americana. Gli oracoli del giornalismo piddino, molto meno La 7, puntano tutto sul destino (segnato) di Zelensky. Quando faranno vedere e sentire cosa pensano gli ucraini della guerra che è volutamente incentrata nelle regioni care ai russi, allora le pallide verità fronteggeranno due anni di bugie ed intelligence guidate. Questo non è davvero il punto debole di questo governo. La Ducetta che li guida, ha superato, senza troppa fatica, la Schlein anche nel compitino occidentale. La segretaria è stata una scelta sbagliata e presuntuosa per un partito che stava perdendo il potere. Chi l'ha raccomandata ha pensato ad un personaggio che potesse competere con la Meloni. Le Bindi non hanno mai portato fortune elettorali. 
massimo lugaresi

La Grande Paura

Sarda. L'abilità di Dagostino è indovinare sempre, prima degli altri, cosa non succede nel Pd. La rappresentazione del partito lacerato, con influencer in rotta e rapper abbandonati, viene nascosta da una complicata descrizione degli scandali altrui. La più colpita (inizialmente) è stata la Meloni. La facilità e serietà mostrata nel liquidare il compagno e le sberle che ha regalato alla variegata opposizione, sono stati un avvertimento che (con lei) era meglio non insistere. Possiede anche origini e provenienze che una volta erano il simbolo dei nostri rappresentanti. Lo immaginate l'arrivo della Schlein alle Botteghe Oscure e l'incontro con la Nilde? Naturalmente il fedele Dagospia, ha lanciato l'allarme nel campo avverso. Un rovesciamento tipico della propaganda. Quante "sfighe" dovevano cadere sulla testa del governo? Ricordate la lunghissima pu....per la mancata esecuzione dei programmi del Pnrr? Siamo tra i migliori esecutori in Europa. ma l'esposto firmato dalla triade della sinistra sul Ponte Salvini è il più ridicolo. Ho letto la lunghissima lista di personaggi importanti, targati Nazareno, che hanno suonato lodi e promesse al riguardo. La consuetudine che queste iniziative (doverosamente) debbano portare ad indagini e spesso ai richiesti avvisi da pubblicare, deve scomparire. Invece è sparita l'annunciata riforma della giustizia, al punto di pensare che fosse solo un leggero avvertimento.
massimo lugaresi 

sabato 24 febbraio 2024

Democratiche Faide

La Verità, uno dei (pochi) giornali definibili vicini al governo, affronta la lite più segreta per il giornalismo radical, ma profondamente chic. La faida degli Agnelli sembrava, silenziosamente, arrivata ad un tregua, come quelle che piacciono a Netan. La sua proposta di scambio è solo un incentivo per prolungare lo sterminio fino ad arrivare al mare. I palestinesi, con donne e bambini, chiedono consigli agli esperti discepoli, per camminarci sopra. La pace miliardaria tra mamma Margherita Agnelli e figlio John Elkann, sarebbe scoppiata (naturalmente) in Svizzera. Sembra sia saltato tutto per la presenza degli avvocati. Per Repubblica e La Stampa continua il silenzio. Questo è (quasi) niente rispetto a quello che sta succedendo con l'ennensima separazione, ad effetto, dei Ferragnez. L'influencer sembra detenere ancora un patrimonio societario enorme pur depurato dai pandori, mentre al rapper rimane una piccola testimonianza del passato splendore. L'accostamento al Pd, come a tanti altri, non ha portato bene. Siamo solo agli inizi dell'occupazione. I prossimi risultati elettorali serviranno per stabilire la durata del regime Meloni e quella della Schlein. Dagospia aveva indovinato oppure è stata la classica soffiata per alimentare lo scoop della separazione. L'accoglienza dei follower è stata come quella dei tifosi bianconeri dopo l'ennesimo risultato con squadre di modesta levatura. Il Rimini sembra invece avere trovato una augurabile quadratura. Presto vedremo l'annuncio trionfale per il superbonus stadio.
PS Le bastonate agli studenti, pur mescolati con qualche professionista dell'antagonismo, non sono state un messaggio confortante.
massimo lugaresi 


venerdì 23 febbraio 2024

Quel Figlio di Putt...

Abbandonato (un attimo) dalle badanti, il presidente degli Stati Uniti, ancora per qualche mese, ha lanciato una volgare offesa a Putin, insultando la madre Putina. Tutto è lecito, anzi incentivato dalla propaganda sconfitta. Che Sleepy Joe, con quello sguardo intenso, alla Stan Laurel, sia ormai uno dei tanti problemi dei nostri suggeritori (democratici) d'oltreoceano, è chiaro perfino al Corrierone del Pd. Assieme alle flotte giornalistiche di Elkann, tutte orientate in difesa della cosiddetta sinistra, usa una propaganda talmente sfacciata da diventare boomerang. Quello che toccano, Juventus ed Elly, diventa disastroso. Eppure impartiscono quotidiane lezione di etica comportamentale, mentre riempiono i tribunali litigando i loro miliardi nascosti. Un pulpito davvero credibile. Mentre Putin apre un altro fronte, con lo stesso metodo imperialista di sempre. Questa è l'ouverture mattutina di Linkiesta, altro disperato esempio di una informazione nata con il virus. Con quello hanno rubato due anni alla Meloni. La regione separatista della Transnistria, vuole chiedere l'annessione a Quel Figlio di Putt.. di Putin. Dopo Ferragnez, un altra notizia brutta, in attesa del voto sardo. 
L’assemblea legislativa della Transnistria, regione separatista della Moldavia, intende riunirsi il 28 febbraio per chiedere l’annessione alla Russia, come già fatto dalle autorità fantoccio (cit. Linkiesta) delle regioni occupate dell’Ucraina. Dopo il fallimento del pandoro si è scatenato l'uragano sulle testate radical chic. Per fortuna, nella sinistra al dettaglio, c'è un verde Bonelli che usa le procure italiane cercando di fermare Salvini. Rimane l'impossibile preda dei democratici. La Ducetta è un bersaglio pericoloso. Avvertite la Elly. 
massimo lugaresi

Il Colpaccio

Dimenticate per un attimo la tragica fine di Navalny, non pensate a cosa succederà ad Assange se dovesse emigrare in America e nemmeno all'esito disastroso delle due guerre, sostenute dall'occidente prodigo. E' arrivata una ferale notizia: chiudono i Ferragnez. Il Nazareno forse sconterà un giorno di lutto. Corre meno pericoli. Il 2023 è stato un anno disastroso per la sinistra, colpita dai voti della Ducetta e dalle magagne europee dei più sinistri e Soumahori. Manca il resoconto del covid. Ma quella è un'altra storia, classificabile tra i segreti vaticani. La Meloni sta completando, faticosamente, solo il 25% dell'occupazione politica. Ci sono ancora resistenze dovute alla presenza di qualche fortino o palazzo piddino. Vedo che la Giorgia impara in fretta, la scuola del ghetto è istruttiva. Al contrario della benestante che ha avuto
 la possibilità di non fare un ca.. Stanca, è atterrata a Bologna, per una full immersion nel prodismo accelerato. Le conseguenze si sono viste, per quanto armocromatiche. Stanno demolendo un partito su cui hanno scommesso e puntato in tanti. Pensate solo a Rimini, piccola puntina adriatica che deve guardare cosa fanno a Iesolo. Il centrodestra, molto più granitico di quanto vogliono mostrare, non entrerà in crisi per una poltrona o una figura intercambiabile. L'opposizione patita per decenni, ha chiarito che la Meloni è una fortuna impagabile. Impreziosita dalla stupida scelta delegata ai nemici grillini. La comparazione tra le due donne è quasi offensiva. Datele un microfono e demolisce la Elly. Stessa distanza tra l'Inter, confezionata da Marotta, licenziato dagli Agnelli e le altre squadre. Le batte tutte anche con il debito. 
massimo lugaresi

giovedì 22 febbraio 2024

I Riformisti

E' la comoda ed accattivante definizione che nasconde il campo ristretto a qualche portatore di instabilità politica. Destra e sinistra, con il centro arredante, erano sigle precise, spesso indovinate. La comparsa del Pd ad opera del truccatore, come strumento per arrivare al potere, ha prodotto guasti imperdonabili nella sinistra. Una accozzaglia di sigle, zeppe di personaggi che si odiano, ma, con l'appoggio della propaganda giornalistica si è autodefinita Riformista. De che? L'unica opera, davvero epocale, che il governo Meloni intende realizzare, parlo del Ponte Salvini, viene denunciata (democraticamente) ad una procura che solitamente ascolta. I giornali più informati, annunciano l'avviso. Si dimezzano i voti eppure aumenta la carovana mediatica. I Riformisti, con più sigle dei voti racattabili, si riunisce a Roma. Calenda e Renzi siedono lontani. Le vicine elezioni regionali saranno un test chiarificatore. La Giorgia, in uno dei tanti comizi che regge benissimo, ha detto una cosa tanto semplice che nessuno ha ricordato. La coalizione di centrodestra festeggia i 30 anni. Dall'altra parte sono ancora alla semina contro vento e natura. C'è stato anche uno scambio involontario nella scelta del segretario. Secondo voi, senza chiederlo a Gramellini, chi delle due donne rappresenterebbe anche la sinistra? Intanto la carovana riformista con più sigle dei voti, si riunisce a Roma, la Città Santa e Dannata descritta da Dagostino, vestito come Mahmood. Ho visto il suo film, con Vladimir Luxuria padrona di casa ed altri personaggi, secondo costumi e vocazioni di Dagospia. Cinema, televisioni, teatro, giornali, sono ancora appannaggio della cancel culture. La transizione è appena cominciata. Non eravate pronti. 
massimo lugaresi

La Fiaccolata

Inutile trincerarsi dietro ad una verità che non è ancora uscita, se mai lo farà. Addebitare la morte di Navalny a Putin, è un atto scontato ed atteso da tutti i protagonisti. Anche la propaganda era ansiosa. La guerra sta rotolando verso l'ennesima sconfitta americana, perfino su procura. La morte, con la doverosa fiaccolata per il famoso dissidente, viene usata anche come velo della realtà bellica. Rimane l'indiscutibile aspetto di un regime che non ha assunto i caratteri della vera democrazia. Ci vuole tempo e ci vorrebbe una pace concordata tra i due schieramenti. La guerra, non solo fredda, spinge alla chiusura dei rapporti ed interscambi che ci avevano giovato. Noi siamo sudditi fedeli di qualsiasi presidente venga eletto in America. Abbiamo taciuto quando bombardavano ed arrostivano Indocina, Irak ed Afghanistan. Si è salvata Cuba.Tutte aggressioni finivano con fughe grottesche.  Adesso usano la guerra in sub-appalto. Devi trovare il comico giusto. Arriverà presto per l'Europa il compito di dotarsi di una autonoma politica ed anche di una difesa forte. Al rimorchio di un gendarme che ha dismesso la divisa non credo sia la soluzione più convincente. In Ucraina, se vuoi arrivare, come spero, ad un trattativa, devi lasciare alla Russia quello che ritiene suo. Si torna indietro di venti anni con centinaia di migliaia di morti e distruzioni paurose. Chi ripaga i danni arrecati? Tutto per avere un paese in più nella Nato, ma al confine con il nemico? Capisco perfino il Giornale, dopo la morte del Cavaliere, ospite nella stupenda ed attrezzata dacia di Putin, il prode Taiani mostra il berretto da caporale, sempre agli ordini del nuovo comandante. La Meloni sguazza nell'atlantismo purificatore degli antichi peccati, vedo più imbarazzo nei compagni di una volta. O ci hanno preso per il culo allora o, molto peggio, adesso, aiutati da 3 cittadinanze. Non parlo di Conte, i travestimenti sono le migliori interpretazioni. Li ha usati tutti, costringendo il popolo grillino ad inversioni di rotta, squallide, zeppe di mero opportunismo. Può anche succedere, nel breve, che paghi elettoralmente, rimane la ricerca di poltrone che una volta venivano ricusate. Il cammino per la democrazia in Russia è ancora lungo. Guantanamo, dove verrà ospitato Assange, è uno stupendo luogo di villeggiatura.
massimo lugaresi

mercoledì 21 febbraio 2024

La Segretaria di Franceschini

Il divario tra due blog (Linkiesta e Dagospia), scelti come rappresentanti della instabile scialuppa piddina, è diventato calcistico. Lo stesso che si vede tra l'Inter e le altre squadre. Dagospia però non rinuncia a Tette&Culi, anzi li rilancia per condire le voci che arrivano (solo) sulla destra occupante. Quanto ha giocato con le marachelle infantili dei Fratellini Italiani? Senza però dimenticare il vero nemico della sinistra spodestata. Sempre lui, il Truce Salvini, filo putiniano per eccellenza. Il generale che ha descritto il mondo rovesciato è stato tenero. Gli accoppiamenti bellici sono ridicoli. Eccetto D'Alema che ha scelto altre strade, illuminandole per qualche successore, non ho intravisto comunisti della vecchia generazione che abbiano avuto coraggio. Difendono quello che hanno ed è rimasto. Sono tanti i "garantiti". Si restringono gli spazi e volano le spiagge. I nuovi gestori con chi si rapporteranno? Quante liste di maggioranza spariranno? L'intuizione di Gnassi è stata salvifica. Prima del matrimonio riparatore, senza consumare, con i grillini che succhiano voti, il Pd aveva molti accoppiamenti in corso. Oggi la componente di centro, quella che ha saltato il qua quà delle poltrone, con chi si colloca? A Roma hanno i culetti sul governo, a Rimini possono scegliere  diversamente? Hanno in gestione tante attività strategiche, nonostante gli affanni turistici e scolastici. La destra non è attrezzata, il territorio è occupato militarmente. Sono le organizzazioni che tengono in piedi i resti di un partito. La destra riminese ha giocato singole partite che decidevano chi era primo, tra pochi. La segretaria armocromatica, rappresenta la nuova sinistra dei diritti, minoritaria, velleitaria e grottesca. Devo dire che l'antagonismo, per Repubblica, è riuscito benissimo. Poi ci sono le verità elettorali ed il castello di Prodi corre il rischio di cadere. Interviene allora il democristianesimo di Franceschini. Compagni si vira al centro. Rifugio caro e molto frequentato. Ecco il cambiamento d'abito (largo) della Schlein. La parlamentare di 37 anni, sconosciuta, ma detentrice di 3 passaporti che non ti permettevano l'ingresso nelle Case del Popolo, ha conquistato, con i voti nemici, un partito che voleva occupare, ma detestava, a cui non era nemmeno iscritta. Schlein rappresenta la sinistra da Festival, minoritaria nel partito, preponderante nei social. Niente di più lontano dagli interessi dei lavoratori che, prima hanno chiesto rifugio (nordista) alla Lega e poi sono arrivati dalla Meloni. Strada senza ritorno.
massimo lugaresi

Cortei Democratici



Linkiesta, il blog schierato per il Pd e nello stesso tempo (strano) per Netan, nella versione ripulisco la Striscia, continua la campagna di informazione sulle due guerre. L'eroe della resistenza ucraina, uomo famoso per qualche settimana, sta perdendo inesorabilmente. I mercanti d'armi si sono stancati di gettare miliardi nel fumo dell'occidente. Hanno però un problema: il novembre elettorale americano. Nel mese dei morti. Le due guerre in atto, in attesa della terza, con meno spettatori e più attori, nonostante aiuti straordinari, sta massacrando i democratici americani, già dondolanti con Biden. Sono un attento ricercatore di vignette satiriche. Una delle più usate è quella di Natangelo per il Fatto, dedicata alle presunte frequentazioni (coricate) della famiglia Meloni. Potrebbe però dedicarne una alla segretaria degli amici (nemici) del Pd. Capisco la titubanze nella scelta degli attori, ma l'hanno eletta, hanno il dovere di promuoverla. Linkiesta è uscita con la notizia (ferale) che Ghali, il cantante, è stato premiato dall'Associazione Palestinesi in Italia. Gnassi, una volta, era più famoso. La bandiera issata sul balcone più potente della città, è sparita. Il Carlino, sempre vigilante, non si è accorto. Sarà catalogata fra gli errori perdonabili o prescrittibili.
massimo lugaresi

martedì 20 febbraio 2024

W Gli Sposi

Sto notando una (sensibile) differenza tra il sostegno al Pd di Linkiesta e quello (storico) di Dagospia. Mentre il blog radical e perfino chic, mantiene una solidarietà incomprensibile per i massacri di Netan e naturalmente l'appoggio con condivisione della guerra (persa) di Zelensky, il blog romano e antijuventino, mostra evidenti discrepanze simil grilline. La disfida tra le due correnti che "brulicano" i resti del Pd, assume forti differenze in politica estera. Occorre dire che l'avvocato del popolo ha portato decisamente nella sinistra antagonista una bella quota di democristiana tendenza. Mentre il nocciolo duro e poltronaro del partito vorrebbe mantenere una posizione più renziana. Serve soprattutto nelle elezioni locali. Gnassi è stato l'ispiratore delle liste civiche. Un mantello che copre ogni provenienza. Poi occorre dire che l'attrazione per il Castello parlante ed il successo dei lungomari, hanno fatto il resto. Non aggiungo i soliti mercenari del voto. Discorso molto più ampio che denota una organizzazione che funziona a meraviglia solo quando deve mantenere il potere. Non esiste più un rapporto con i cittadini. Certo obbrobri e manufatti non sarebbero mai venuti alla luce neanche sotterranea. Mi piacerebbe confrontarmi con i vecchi compagni che hanno avuto una esperienza come la mia. Quelli ancora reperibili che non fingono sia tutto come prima. Un partito ufficialmente diviso, ha regalato ai 5 stelle, la vocazione che non trovavano con Grillo. Possibile che siano divenati tutti compagni di Landini? La Schlein propone il matrimonio egualitario. Non lamentatevi se arriva lo Sceriffo di Napoli. 
massimo lugaresi 

lunedì 19 febbraio 2024

Mare Fuori

L'interminabile serie televisiva, uscita dopo il Festival della canzone napoletana, senza sottotitoli, è il sequel dell'offerta d'acquisto, lanciata da De Luca, sul Pd, inerme ed indifeso. Napulè trionfa. La musica è una delle componenti che avvolgono la città. Sulle altre, inutile insistere. Il governatore conferma. Ha trovato l'argomento che contiene una bella dose di vittimismo finanziario, dopo le tante Casse del Mezzogiorno che hanno rovesciato miliardi, allora in lire. Una vecchia polemica ha "spinto" la nascita di un movimento che ha occupato quasi tutte le regioni nordiste. De Luca, con offese sue, allarga il fronte anti-Meloni e spiega a Schlein come si fa opposizione. Linkiesta si professa d'accordo. Una rovinosa caduta di stile. L'autonomia differenziata è la presa d'atto del nostro paese. Molto meglio se andassero a vedere cosa ha combinato il famigerato bonus. C'è stata una invasione di società, spuntate per l'occasione irripetibile. Naturalmente la chiamata del bonus, è arrivata anche per operatori e muratori. Ci vogliono sempre le tragedie per cambiare le cose. Addossare a questo governo, colpe antiche, mi sembra ingiusto. Landini poteva indire lo sciopero anche un anno fa. Il suo antagonismo è grillismo copiato. Considerare il "corpo a corpo" tra De Luca e lo Stato, di cui è membro eletto, solo un inedito della politica, è una incomprensibile giustificazione. L'insulto, in questi rozzi termini, manifesta l'io sono io e lei (Meloni) non conta una ca..Disperazione od insulto per arrivare al comando di un partito allo sbando? Credo sia l'inizio del cammin di lunga vita, all'opposizione.
massimo lugaresi

Troppi o Pochi?

La protesta degli agricoltori, come accade alle vertenze che vedono il mondo del lavoro (vero) ed autonomo, ha il Pd nella veste antagonista. Il loro feudo chic è composto non solo dai pubblici garantiti, ma da una serie di caste che hanno una notevole importanza nella nostra vita. Si sono giocati i bagnini e si diceva, una volta, i taxisti. Nelle grandi città dove comandano, non a caso, ci sono sindaci piddini o similari. Possiedono anche uno stuolo di giornali, finanziati pubblicamente, sproporzionato rispetto alla ridotta forza elettorale. Cito sempre la mandria giornalistica di Elkann, l'imprenditore che si è trovato gioielli di famiglia e una eredità da decifrare in tribunale. I nemici sono anche calcistici. Non capisco perchè debba preoccupare il debito juventino, quando la migliore squadra italiana, pavonegga un record miliardario. Gli arbitri approvano. Questa volta la bolina di ritorno l'ho presa larga. arrivo agli agricoltori, dopo avere letto una interessante intervista alla Teresa Bellanova di Italia Viva. Il curriculum agricolo che mostra la rende istruttiva. E' indubbio che le colpe maggiori le mostri ancora una volta l'Unione Europea e per quanto ci riguarda, il solito Pd nei venti anni di occupazione con i De Luca e Landini silenziosi spettatori. E' indubbio che il nuovo governo abbia mostrato momenti di dilettantismo e altri di natura diversa, ma ridicola, rimane l'indiscutibile aspetto democratico di contare sul sostegno della larga maggioranza dei cittadini italiani. Per il Pd è stata l'ennesima sconfitta ed allora meglio scatenare l'inferno dei suoi giornali. Repubblica è l'ammiraglia del livore meloniano. Hanno denunciato per settimane che i trattori impedivano il traffico, poi visto il successo mediatore del governo, iniziano l'opera di demolizione. Landini rimane però inimitabile nella interpretazione del sindacalista a gettone. Prende ordini anche da Conte?
massimo lugaresi

domenica 18 febbraio 2024

Gli Oppositori

Sempre più rischioso interpretare l'opposizione. I casi più enfatizzati sono quelli che colpiscono (?) la Russia, secondo Putin. La morte dell'oppositore Navalny,  nella comoda prigione a meno 40 gradi nel Circolo Polare Artico, come quella misteriosa di Prigozhin, concedono facili argomenti e permettono di dimenticare cosa succede nei paesi democratici. Argomento da usare con cura. L'accusa di filoputinismo è pesante e viene elargita facilmente, in mancanza di ragioni condivisibili. La Striscia è l'esempio non cancellabile. Guantanamon è luogo di villeggiatura, come fosse la Sanremo, culla dei generi e canti praticabili? Nelle carceri americane, ogni tanto (legalmente) ti forniscono, senza radicali discussioni, anche il fine vita. Il problema è la possibilità di non essere d'accordo. De Luca, per ragioni politiche, condivisibili, mescolate furbescamente con quelle personali ed intrise con il solito meridionalismo, una volta combattuto dalla sinistra, oggi glorificato nei festival, si è scontrato come un'antagonista da quadro o fontana, con la polizia. Vi immaginate come sarebbero uscite le veline della Gedi se l'avesse fatto la destra meloniana? Tutti zitti, anzi qualche applauso convinto, all'eroe dei due mondi. L'altro campione del contrario è naturalmente Landini, che vede apparire troppi rivali. La messinscena napoletana è meglio di Mare Fuori. Il Pd sta subendo una occupazione dal sud per la mancanza di una regia politica. La Schlein conta meno di niente, la tengono perchè non sanno dove mandarla. Tutto serve per coprire un fallimento che non ha precedenti a sinistra. Stanno rivalutando Occhetto. Sono costretti perfino a raccontare la verità sulle "intenzioni" di voto. Pensate cosa succede dopo lo spoglio. Tranquilli, a Rimini ci sono sempre i garantiti e gli indispensabili portatori di voti. Attenzione però, sanno giocare di dritto e rovescio.
massimo lugaresi 

La Spiaggia

A Jesolo un dei (pochi) sindaci di Fratelli d'Italia, ha assegnato le concessioni demaniali, attraverso apposito bando, così come previsto dalla Bolkestein. La cosa buffa è il partito, definito, per acclamazione, democratico, che si ostina a raccontare che le gare non si possono fare per colpe romane, ovviamente del governo. La dice lunga sullo stato comatoso che lo investe. Non sapendo, al solito, cosa fare, viene colpito anche da un'Opa lanciata dal sud, pensando che i cittadini, dopo venti anni di regime, si siano rimbecilliti. Se il comune veneto, ha indetto il bando, significa che è possibile, senza mettere in discussione le modalità. La solita doppiezza del Pd, non sfugge ai navigati, risale al "ma anche" di veltroniana memoria. Detto questo, mi chiedo anche cosa stia succedendo a destra, sapendo che la difesa dei bagnini, da quella parte, ha una logica storica. Le divisioni tra lombardi e veneti vengono a galla. Se 
la scelta dei bandi fosse il frutto di mero protagonismo, sarebbe subito iniziata la caccia al colpevole. Tra questi c'è il governatore Zaia, ovviamente tutto diventa più difficile, tanto è vero che a livello locale non si muove foglia. Penso ad esempio all'attivismo storico dell'ex onorevole Raffaelli che mantiene l'incarico di coordinatrice provinciale della Lega. L'ultimo aspetto che tocco è rivolto al Partito delle spiagge libere. Il mio consiglio (inutile) è di rimanere nel giochino di più spiagge (libere) per tutti. Arrivano più mi piace. Ogni riferimento alla storica frase di Albanese è voluto. Noto anche che continua la guerra dei ruderi presenti in spiaggia. Li definisco così, nonostante abbiano raggiunto i tre piani...amovibili. Tornando a Iesolo, è certo che i nuovi concessionari, libereranno la spiaggia dai vecchi manufatti. Un impedimento per qualsiasi azione di rinnovamento, ma cercare di attribuire anche un valore economico è un'altra battaglia persa.
massimo lugaresi

sabato 17 febbraio 2024

Stracci Volanti

Volano gli stracci, termine usato spesso da Dagospia, quando "deve" colpire il centrodestra. Di solito l'agitatore è Salvini, a cui hanno addebitato magagne e scandali inventati. Oggi interpreta il più credibile avversario della Ducetta. L'ultima (?) occasione per il volo degli stracci è la più credibile tra quelle pubblicate, ogni giorno. La concorrenza con l'agguerrita mandria giornalistica degli Elkann è quasi terminata. I giornali della Gedi sono troppo occupati con l'ennesima lite nella larghissima Famiglia Agnelli. L'iniziativa giudiziaria basata su una Eredità combattuta, è difficilmente catalogabile. La lite nella cupola dello chic democratico, fiscalmente lontano, scoppia nel momento della crisi del partito di riferimento? Qualcosa (molto) non torna. In questo caso sono stracci miliardari. Torniamo alle nostre popolane beghe. Il Pd litiga senza lanciare mutande o canottiere, per colpa della terza legislatura, permetterà a De Luca di diventare il rapper regionale o il segretario del Sud. L'occupazione del partito viaggia al contrario dei Mille.
 La Meloni, giustamente, richiede una maggiore e visibile presenza per il suo partito, citato solo per piccoli scandaletti domestici con separazioni e corna evidenti. Negli altri partiti, forse per i forti connotati religiosi alla Casini, non appaiono mai. Geolier avrà un avversario che canta da un pulpito più credibile? Ha ragione, un cittadino su due, lo ha votato. Ci vorrà un altro Garibaldi. 

Nella Notte

Biden o (sempre) chi per lui, secondo la propaganda democratica, però americana, avrebbe svegliato Netan nella notte, per implorarlo di sospendere la pulizia della Striscia rimasta. La risposta israeliana è arrivata quasi alla fine, al prezzo di circa 30 mila morti o seppelliti sotto le macerie. Gli ostaggi sono ancora prigionieri. La risposta del precario premier è stata durissima: Israele non accetta diktat. A Linkiesta è scoppiato l'applauso. Il blog radical chic guida la sempre più sottile corrente piddina, filo israeliana. Sono rimasti, non stranamente, con la destra meloniana, gli unici a difendere una strategia disumana. Anche se iniziata come risposta al terrorismo. Milioni di persone sono accampate in attesa dell'ultima faccenda di Netan. Onu ed Unione Europea, per quello che contano, il governo (?) americano e naturalmente l'altra parte nemica, chiedono la fine del massacro. Un piccolo stato, nucleare, grazie agli Stati Uniti, vuole liberarsi definitivamente di un popolo a cui hanno occupato il territorio, ristretto e colonizzato. Questa è la verità che perfino la fervente premier, dovrebbe affermare. Il mondo non può sempre viaggiare al contrario.
 
massimo lugaresi

venerdì 16 febbraio 2024

Sorpresa

I voti della maggioranza hanno permesso alla Schlein il primo successo politico. Naturalmente per la propaganda radical chic, gli sconfitti sono Conte e Salvini. Per raccontare la solita verità, nascosta, il Truce leghista ha votato con la sua maggioranza, mentre l'avvocato succhia voti, ha mantenuto la posizione definita, volgarmente, filoputiniana. Stanno crollando i capisaldi installati in questi anni di dominio democratico, con guida americana. L'attuale presidente è stato "diagnosticato" perfino da un giudice amico, bisognoso di cure, incompatibili con la Casa Bianca ed il ruolo assegnato dai postini. Non ne trovano uno leggermente meglio. Pensate solo come sono messi in Italia. Le due guerre volute o subite, si stanno consumando male. In Ucraina sono costretti a pulizie per la corruzione dilagante, nella Palestina, cara a tutte le sinistre, invece continua quella etnica. Netan, se interrompe il lavoro è costretto alle dimissioni. Si è rotto perfino lo storico legame con gli Stati Uniti. Un disastro. Allora meglio riesumare i pericoli russi. Il mondo è cambiato, ma rovesciato. Noi dove siamo? Con Tajani.  

Il Bivio

Il premier israeliano, ultraconservatore, è visto dalla sinistra mondiale come un nemico delle due nazioni e naturalmente della pace. La scomparsa dell'Autorità Nazionale Palestinese ha concesso ad Hamas il dominio e la risposta alle colonie ebraiche. Argomenti che non vengono mai trattati. Sono entrati nuovi personaggi che rendono l'argomento più esplosivo. L'Iran in particolare. Gli Stati Uniti, grandi protettori di Israele, scelgono, non da oggi, il ritiro nei loro confini. Le tante, troppe uscite dell'ex gendarme sono state disastrose. Si è formata anche una nuova coalizione. La Russia non è il solo nemico. La Cina viene trattata, giustamente, con più attenzione. Sono troppi i focolai latenti che possono scatenare una guerra, ovviamente nucleare. L'ingresso nella Nato dell'Ucraina è uno di quelli. Gli investimenti bellici e di sostegno per la conferma sono stati tanti. La guerra si sta però esaurendo con l'ennesima sconfitta. Biden o chi per lui non possono convocare il tavolo della pace, potrebbe sedersi Trump. Più complicato il conflitto mediorientale. I giornali di Elkann e tutta la propaganda collegata, vogliono chiudere definitivamente la questione palestinese. La Striscia va ripulita, l'aggettivo usato è proibito. Primo passo verso una normale politica anche in Italia. La tregua è necessaria secondo le protagoniste del prossimo duello televisivo. E' stato un parto complicato, spinto dalla paura di regalare troppo spazio a Conte. La coalizione di governo ha compiuto un gesto convincente nell'assicurare il voto. Un passo verso la scomparsa politica di Netan. Tanto rumore e massacri per uscire fortemente indeboliti. La risposta avverrà a breve. 
massimo lugaresi

giovedì 15 febbraio 2024

Al Bar

Usare l'ironico cazzeggio al bar è normale, stuzzica il dibattito, a livello amministrativo diventa una deprecabile soluzione. Il primo esempio lo dedico al caso Murri. Cinquantennale dimostrazione di incapacità a risolvere il destino delle nostre colonie. Ho letto che il refrain si riarma, chiedendo la demolizione. Sempre salvando i fratini. I residenti invece chiedono i parcheggi, quotati a Rimini come fossero spariti. In risposta viene detto che occorre parlare con il curatore fallimentare della Rimini Rimini. Ricordo (ancora) che il sindaco Gnassi dichiarò che il rapporto e la convenzione erano già chiusi. Rimanendo in una delle aree più tranquille della città, vorrei chiedere se sono arrivati i soldi del Pnrr, per l'antistante parco del mare. Prima negati e per i quali, erano state minacciate azioni legali. Forse è stato spostato qualche capitolo di spesa? Per lo Stadio Nuovo che, dopo due/tre vittorie della squadra, implacabilmente risorge, il Sindaco aveva promesso una ristrutturazione a carico del Comune. Poi è arrivata la nuova società ed il solito disegnino da tavola. Insisto sulla destinazione sbagliata. Spero di riuscire a vedere che avevo ragione. Pochi giorni fa, Chiamami Città, il blog della "balneare" opposizione piddina, spiegava la giungla dei dati, nell'ambito delle strutture ricettive. Consigliando un coordinamento, mai fatto prima. Sempre tardivi pentimenti, come fosse De Sio (figlio), il Sindaco. Qualcuno dovrebbe allora spiegare come si introita la tassa di soggiorno. Se tutto è sotto controllo, significa che il numero degli alberghi aperti, sempre sold out, è noto. Gli stessi dati controllati portebbero ad una certezza delle presenze. Finisco con il "caso" del Parcheggio Marvelli. Non è una novità che nelle gare d'appalto ci sia guerriglia tra i contendenti. Importante che il bando abbia requisiti chiari. Il destino è stato troppo spesso cinico. Mi fermo quì e non disserto sulle indiscrezioni che riguardano l'alternativa (irrealizzabile?) al Ponte di Tiberio. Il Borgo ha le sembianze, sempre migliorate, della riserva privata di caccia al ristoro. Un consiglio: cessate le sparate sui tapis roulant, boulevard, ponti sul porto, piste ciclabili per S.Marino. L'elezione di Santi tranquillizza. 
massimo lugaresi

Un Lettore

Farsi scrivere da un fedele, spesso inesistente, lettore è un trucco che i direttori dei giornali usano (spesso) per condividere o criticare un avvenimento. Si sentono così in dovere di rispondere a se stessi ed ai dieci lettori rimasti. Oggi il rispondersi abbonda. L'inesistenza del Pd come partito rappresentante l'opposizione e nello stesso tempo (ancora) occupante regioni e comuni è contraddetta dalla presenza di una segretaria scelta dai loro nemici, diventati rivali del voto. Quale linea esprime sto ca..di assembramento? Non c'è argomento che non li veda divisi o silenti. Perchè Ghali non poteva avere il diritto di esprimere il suo pensiero, diverso da quello della Casa di Elkann e soprattutto dalla componente radical chic dello stesso partito? Per rendere l'aspetto più comprensibile: perchè a Rimini esistono due correnti di pensiero ed opera demaniale? Sto parlando della maggioranza che regge il Comune. Sono divisi anche dagli ombrelloni. La spiaggia libera e quella ancora occupata, sono temi di antiche maggioranze che vengono gestiti dagli stessi attori, cambiando il costume. Sarebbe il momento di giocare allo scoperto e capire cosa vuole fare il partito democratico. Si è ristretto il campo. Gettare la colpa sul governo è il compitino che potete lasciare alla Elly. Oltre non va.
massimo lugaresi

mercoledì 14 febbraio 2024

Trattativa Stato-Trattori

Questa brucia. Linkiesta il blog di riferimento dei radical chic da spiaggia e giornale, questa mattina titolava così l'accordo tra il governo (Meloni) e gli agricoltori che guardano dall'altra parte della Schlein. Hanno un "sacco" di ragioni, tutte politiche, in particolare europee, approvate con il sostegno, convinto, dei resti democratici. Il partito dei lavoratori, oggi solo quelli garantiti, è finito nelle mani e passaporti di una atterrata a Bologna e nominata dai grillini segretario del Pd? Non vi basta? Come la sconfitta (in casa) della mia Juve, consegnata ad Elkann. Oltre ad esprimere il più brutto calcio professionistico, si fa prendere per il.. rigore anche dalla nutrita schiera di arbitri e loro ispiratori. Per rendere più sicura la classifica che l'Inter, giustamente, padroneggia, ogni due tackle per i biancoeri arrivano, implacabili, le ammonizioni. Sembrano i più cattivi della serie A, non i più scarsi.
 L'uso del Var poi è diventato una barzelletta. Pagare Allegri 7 milioni (netti) è un insulto alla pazienza dei tifosi. La Lega viene mantenuta in larga parte dal tifo bianconero. Con i nerazzurri, così dominanti, non ci vogliono aiuti perfino scandalosi. Invece gli agricoltori, senza sindacati, hanno vinto. La trattativa non si è conclusa tra Stato e Trattori, parodiando (volgarmente) un passato ancora da chiarire. La folta schiera degli sconfitti (politicamente) può contunuare a fare le pulci a Lollo. I Due Conigli del mattino erano in edizione rabbiosa. Eppure rimangono tranquilli al loro posto come non fosse successo niente nella Sanremo del Pd. Il nuovo accordo del governo con gli agricoltori sulle esenzioni Irpef, rappresenta il primo (vero) successo della coalizione. Non le ridicole passeggiate belliche contro gli Houthi o l'enfasi dell'appoggio miliardario a Zelensky. Le reti televisive ereditate da Berlusconi sono le più accanite nel sostenere l'insostenibile Netan. Quante migliaia di morti e fuggiaschi deve raggiungere per il pareggio della pace? Le riprese usate sono sempre quelle che possono andare bene per nascondere verità scottanti. Usate in Ucraina, abusate nella Striscia. Trump vince anche se non convince. 
massimo lugaresi

Il Ritorno di Prodi

Non era mai andato via. Viene sempre chiamato (?) in soccorso di qualcuno. L'ultimo suo intervento, eccetto Nomisma, si chiama ancora euro. Un successo clamoroso. Gli inglesi, popolo davvero strano, che si fa guidare da una famiglia perfetta, tramandata nei secoli, sono usciti dall'Unione, diventata la Banca della Nato. Per rendere più credibili le minacce a Putin, inseriscono l'Ucraina. I problemi nascono quando i soci atlantici devono tirare fuori i miliardi dell'iscrizione. Trump sente la pancia degli States, il suo presunto rivale è solo una triste macchietta senile. Gli americani si sono stancati di fare i pizzardoni nel mondo. Le ultime uscite belliche sono state vicine alla comicità e culminate con fughe disastrose. Il costo del sostegno ucraino è definito insostenibile. Perfino la storica alleanza israeliana è messa in discussione, come il pareggiare l'atroce carneficina con un genocidio. I due stati si allontanano e la pace non sarà con loro. Mentre Elly e Giorgia onorano S.Valentino. Il Festival non può (ancora) cambiare lo spartito democratico. 
massimo lugaresi

martedì 13 febbraio 2024

Avvelenati



Linkiesta saluta il Festival del Pd, con un titolo che la dice quasi tutta: Avvelenata. La firma della sentenza è femminile e distrugge, come succede nelle ritirate belliche, quello che lasciano dopo venti anni di dominio assoluto. Ama, familiare abbreviazione del conduttore, è una loro (riuscita) creatura. Immagino già i titoli del Riformista Renzi, ormai una macchietta della politica. Come tanti ex giocatori si ritirerà in Arabia. Il suo tentativo di virare a destra è stato bloccato e, capita a tanti, anche nella mia città, fa l'antagonista canoro. Da noi si sono gettati sulla sabbia dominata. Dopo la lezione calcistica, impartita dall'Inter ad una debole Roma, ho guardato il Festival. A me è piaciuto. E' una industria che vende canzoni e pubblicità. Avevamo provato a Rimini con i Capodanni. Soldi gettati e markette a volontà. I giovani giustamente vincono, nel loro mondo. I cantanti veri usano ancora la voce, gli altri una coreografia spesso attraente. Il mio ottantenne giudizio è ininfluente. La rabbia biliosa esce dalle sponde democratiche. Pensavano che il loro impero, con il 20% (scarso) di partecipazione, fosse indistruttibile. La cancel culture alla rovescio sarà lunga. Geolier che canta ed incassa tantissimi voti con il meccanismo imposto, non è una novità. Definirlo martire del settentrione sembra una accusa "differenziata". Nella reprimenda di Linkiesta non poteva mancare la denuncia dei sentimenti pro-palestina che qualche cantante ha osato manifestare. Una invasione di campo intollerabile. Avete voluto la Schlein, pedalate per rincorrere. 
massimo lugaresi

Sette su Dieci


Non è una rivolta passeggera, ma il frutto delle dannose, stupide strategie e limitazioni che l'unione europea ha imposto. Sette cittadini su dieci stanno con i trattori, così sentenziava La Stampa raccogliendo la previsione, di solito credibile, della Ghisleri. Cosa significa? Alert al Nazareno. Nonostante la continua presenza alle manifestazioni della Schlein, sembra che gli agricoltori preferiscano Lollo ad un qualsiasi democratico. I grillini non si pronunciano. Sono stati beneficiati dalla cittadinanza in poltrona e  meridionalizzati nelle appartenenze. Nell'Alta Italia contano sempre meno, quasi niente. Dagospia condivide sempre le informative piddine. Cercano di sminuire, frammentare, la forza delle proteste e l'inattesa visibiltà. Perfino superiore a quella stellare di Ama. Il Pd compare come un loro nemico in patria. In venti anni sono riusciti ad obbedire solo ai voleri del duo franco-tedesco. In questa vertenza, nel silenzio della stampa officiante, il Pd è scomparso. Come accade sempre, non sa da quale parte stare. La Schlein è la meno adatta, per origine, provenienza e censo, ad interpretare la Giovanna d'Arco delle campagne. Contadina con interprete. La ragione è semplice: è una vertenza, con l'assenza della triade sindacale e (perfino) Coldiretti. I rappresentanti di un lavoro vitale per il paese, sono costretti a fare da soli contro quasi tutta la politica. Sette su dieci votano centrodestra, i tre ci stanno pensando. Ditelo a Prodi, per quanto gli possa interessare.
massimo lugaresi

lunedì 12 febbraio 2024

Lo dice Il Carlino

Il Pd raggiunge, a malapena, i mille iscritti riminesi. Affermazione letta sul Carlino come necrologio. Con l'elezione del "sempre pronto" Riziero a segretario federale, completa l'atteso rinnovamento. Se consideri i dipendenti pubblici, società talmente collegate da essere di casa e qualche cooperativa, capisci che siamo davvero alla liquidazione coatta di un partito nato nella provetta fantastica di Prodi. Continuo la scelta degli spunti per affermare il contrario, quasi sempre esatto. L'inesauribile Dagospia, da attento osservatore, sta tornando ai fasti iniziali. Ha solo aumentato le dimensioni delle tette&culi. Ci sono alcuni spezzoni che dovrebbero spostare l'attenzione dei lettori guardoni, provenienti dalle stesse fonti piddine. Sanremo se lo sono giocati per l'ultima volta. La Ducetta è andata a presenziare il Giorno del Ricordo delle Foibe. L'attivismo della premier è determinante per il successo del governo. Repubblica con le (sue) previsioni elettorali che sembrano speranze, la affonda. Sono momenti che la storia cataloga tra il drammatico per i garantiti ed il comico per gli altri. Non hanno ancora quantificato quale è stato l'apporto della Elly, alla distruzione. In realtà iniziata da tempo, solo accellerata dall'arrivo di 3 cittadinanze, in contraddizione anche tra loro. Leggo su Dagospia che il Consiglio e Parlamento europeo, da noi rappresentato da Gentiloni, democristiano verace come le vongole, ha approvato un accordo sul "nuovo" Patto di Stabilità. Saranno (naturalmente) dolori per la Meloni. Poi leggo che dovremo limare il nostro stellare debito solo dell'1 % annuo. Rispetto alle soluzioni di Draghi siamo ai regali. Poi la Dago Spia del Pd è costretta a pubblicare che la Schlein, al solito non sa se votare contro o a favore. Propaganda comica. Dismesso Sgarbi e trovata la verità per Dalmastro, cosa ci aspetta in futuro? Non leggo iniziative giudiziarie in grado di sollevare scandali. La riforma della giustizia era partita troppo forte, dimenticando Palamara. 
massimo lugaresi

Dopo Amadeus..


Il diluvio. Terminato l'ultimo Festival del Pd, senza l'apparizione della segretaria a perdere e lo spettacolo della sfida con la Ducetta, iniziano le ipotesi per il dopo. Scartata l'ennesima presenza di Ama, colpevole di avere cantato (male) Bella Ciao, ci sono diversi candidati oltre a Sgarbi. Tutti, naturalmente testati ed appartenenti al giro che contava. Conti, Clerici, Carlucci, Cattelan fanno parte dello sperimentato club piddino. Erano arrivati alla...Littizzetto. Si scaldono cuori e speranze. Il cast meloniano ha posti liberi. Non può fare tutto Lollo. Esiste anche una ipotesi Cortellesi (troppo brava) e Pausini. Perfetto bilanciamento della politica che deve sempre rimanere fuori. Il Festival ha vissuto anni in cui la "cultura" comunista, anche allora forte, lo definiva un avanspettacolo del consumismo. Il mondo canoro all'incontrario non è quello citato da un generale, ma una inarrestabile avanzata di unica ed imperante cultura, cancellante le altre deboli. Dobbiamo difenderci? Intanto la favola delle Ong che trovavano per caso i migranti da cooperativa, è finita. Una presa per la solidarietà come sostentamento politico. Siamo costretti a difenderci da peccati e sanzioni imposte. Zelensky sta operando una pulizia per addossare le colpe di una sconfitta inevitabile. La capriola è opera della sinistra da campo troppo largo. Il ciccospannismo di Prodi è famoso. Anche la lira è stata valutata così. Il Travolta, in edizione pelata, è stato coinvolto in una piece vergognosa, ma splendida reclame per le scarpe indossate. Sembra le abbiano già finite. 
massimo lugaresi

domenica 11 febbraio 2024

Valutazione Art. 49 C.N.

Non sono giurista e non conosco il caso "t
oscano". Le conclusioni a cui arriva l'avvocato incaricato dall'unione europea, sembrano però farraginose. In particolare quelle riferite alle norme del Codice della Navigazione. Nella confusione, spesso artatamente scatenata, sono un vangelo demaniale. La "riconoscibilità" di un manufatto di facile rimozione, quindi amovibile, era concessa in presenza di opere che potevano essere smontate e rimontate, senza l'apporto di nuovi materiali. Eccetto elementi secondari come bullonerie stuccature ecc, consentendo anche una sua trasportabilità con mezzi ordinari. Purtroppo questa formula ha subito l'interferenza di centinaia di sentenze, che hanno spostato il baricentro della questione, dalla facile o difficile rimozione alla (facile o difficile) demolizione, portando la discriminante sul valore economico delle opere. L'amministrazione del demanio si è adeguata, assieme al genio civile che doveva stabilire questa specifica caratteristica. L'impostazione ha permesso a molte concessioni, con opere non rispondenti all'ortodossia della facile rimozione, la gestione con il contratto per licenza di concessione. Quindi sul piano formale: il fatto salvo che sia diversamente stabilito nell'atto di concessione si traduce in: tutte le opere gestite per licenza mantengono in sé manufatti amovibili. Ho fatto questa precisazione non per "dare ragione" ai bagnini, ma perchè ritengo la discussione, alla luce di quanto sopra descritto, semplicemente inutile. Se le opere sono formalmente amovibili, decreti la dovuta rimozione. Sarebbe già un rinnovamento. Per i tanti pignoli e novelli liberatori, aggiungo: la concessione per licenza è possibile, anche per i manufatti dello stato, grazie ad un'antica circolare ministeriale. Ovviamente in questo caso si concede il manufatto come bene demaniale, non solo terreno. L'Art 49 del Codice della Navigazione ha la sua ragion d'essere, quando si vuole costruire un opera inamovibile, vedi la nostra darsena, che viene disciplinata con apposito contratto, detto Atto Formale o Atto Pluriennale. Consente la costruzione, ma per non snaturare la natura del bene demaniale, stabilisce che allo scadere del contratto, tutte le opere realizzate diventano proprietà dello Stato.
PS Un sincero augurio alla Compagnia degli Esperti.
massimo lugaresi 

Il Rifugio

Dagospia, terminato il Festival del Pd è tornato sul nostro
 calcio indebitato, ma ancora vivo. Inter maramalda. Ho letto, invece, su NewsRimini, blog curiale, ma corretto fiancheggiatore delle due correnti democratiche, che, venerdi, con incauta previsione, si è svolto un "pranzo" di lavoro tra il Sindaco e l'Aurora Immobiliare di Antonio Ciuffarella. Il gruppo, sta lavorando, con la Presidente Stefania Di Salvo, alla "ricostruzione" del Romeo Neri. Sembra che finalmente si sollevi il sipario delle illusioni, sul mecenatismo calcistico. Verrà ricostruito, modernizzato e reso appetibile, commercialmente, un vecchio immobile, però in un'area, infinitamente, più pregiata di quella della superstrada sammarinese. Tanti anni fa, sotto la regia di Melucci, eravamo arrivati ad una permuta onorabile con 2000 appartamenti. Provocherà le vendite immobiliari dei cittadini rinchiusi. Non esistono altre ragioni per insistere sulla collocazione errata, sotto tutti i punti di vista ..lunga. Nel breve termine, spesso elettorale, l'esultanza è doverosa. Non si usa moneta pubblica e ci sarà una inaugurazione, senza Bonaccini. Il pranzo è andato bene, la partita un pò meno. Era atteso il verdetto del campo. Pur giocando in una serie, sempre meno attraente, tra le due squadre esiste una distanza visibile, anche con acceso tifo. Ha ragione (sempre) l'amico Emanuele, perfetto tifoso. Non devi guardare la classifica. La politica insegna, per una volta. Forza Rimini, tutta.
PS Esselunga farà salti di gioia con il vicino concorrente. 
massimo lugaresi

sabato 10 febbraio 2024

Gramellini

Il Festival di sanremo, chiude la peggiore settimana per la propaganda musicale, da quasi sempre, collegata al Pd. Il primo Festival Meloni, allestito dall'opposizione canora, stasera chiude la stagione degli Amadeus. Gli agricoltori, veri protagonisti, appartengono al mondo contrario, soprattutto a loro. Hanno sempre provato, spesso riuscendo, a risolvere i problemi da soli. Questa volta hanno messo in ginocchio l'Europa dei fighetti francesi. Non hanno mai cercato agganci sindacali di stampo tradizionale, usando forconi convincenti. Sono arrivati a Roma, naturalmente ricevuti da Lollo, prima di confidare alla Meloni i problemi creati dalla crescente inutilità europea. Altra sconfitta elettorale per la sinistra da Ariston. La sala piena di battimani e luci a comando, con generi (obbligatoriamente) diversi. Quando canta Mahmood arriva il delirio. Il partito della Schlein, con la puzza sotto il naso, una corrente sempre più sottile, è diventato il nemico, accostato all'europa dannosa, elitaria e succube. I 500 trattori romani sono stati accolti dalla Meloni. Ennesimo successo, senza avversari politici. Tocca allora alla mandria giornalistica degli Elkann che litigano per una eredità miliardaria o il Riformista Renzi 
che cerca disperamente un 4% di salvezza, suonare l'allarme. Chi meglio di Gramellini, fustigatore degli altrui costumi? Dopo avere riempito la sala dell'Ariston con battimani a comando, inquadrati dalle telecamere, hanno costretto Dagostino a condividere l'ennesima esibizione del giornalista che "frusta" ironicamente. Di solito, Gramellini, si concede, sull'amaca, a Repubblica. Nei momenti (adesso) del bisogno, usa il Corrierone. Nelle vesti e penna di Sherlock Holmes, riesce a dipanare il mistero delle scarpe di Travolta, inquadrate troppo spesso. Basta critiche, rimane la realtà, inconfutabile, che il pubblico del Festival è sempre più giovane. Successo o allarme? Ho (quasi) 5 nipoti.
massimo lugaresi  

Le Guerre


Uccidono, dividono, cambiano. Solo la Meloni ed i Fratelli dediti alla goduria governativa, sembrano non risentire gli effetti delle (due) guerre in contemporanea. Il suo atlantismo è a prova Biden, assolto con la scusa di non ricordare i documenti segreti occultati. O riescono ad "occultare" anche Trump o per Donaldone sarà una passeggiata. E' proprio così? Eppure Repubblica, molto attenta a quello che succede nel campo nemico, prevede un leggero calo. Augura anche ai grillini la stessa fine. Così salvano Elly. E' perfino commovente il continuo, incessante richiamo di Linkiesta verso l'assistito partito democratico. La stessa sceneggiatura che i dem riminesi adottano per la spiaggia. Si sono giocati anni di laboriosa empatia con i bagnini, la categoria più forte in riviera. Il sindaco prudente, non si espone, oltre al bando dagli esiti imprevedibili, una costola antagonista promuove spiagge libere per tutti. Coprono così l'arco delle possibilità elettorali. Ricorda una campagna napoletana. Allora promettevano una scarpa in attesa dell'altra. Si guardano bene dall'illustrare chi paga i servizi necessari per la gestione delle libere spiagge. Al momento sono irrisori, ma nell'ipotesi illustrata dall'avv. Biagini, diventano pesanti. Riversati sui nuovi occupatori sono un incentivo per l'aumento dei costi. Tanto è colpa della Meloni. Era lei che cinguettava in canottiera. 
massimo lugaresi

venerdì 9 febbraio 2024

Dura la Vita

Per i follower di un partito precipitato nella cantina dell'opposizione, dopo venti anni di guida spirituale, commerciale, imprenditoriale e (purtroppo) sanitaria, il Festival di Amadeus, con l'accompagno di Marco Mengoni, ottimo rappresentante, è forse l'ultima esibizione della Cinecittà Canora. O forse no? Gli atteggiamenti del presentatore, sembrano quelli del padrone di casa, al cospetto di occupanti abusivi. La stragrande maggioranza delle cronache radio televisive e giornalistiche, interpretano il copione come il frutto dell'occupazione culturale post bellica. La destra, costretta ai margini della politica, rinvigorita solo con l'apparizione della Lega, ha trovato una segretaria che serviva disperatamente al Pd, per completare il necessario lifting politico.Troppe cose devono cambiare in un paese refrattario ai cambiamenti dei piccoli focherelli, spenti quasi subito. Di Pietro, Bossi, Grillo, Veltroni, senza inserire personaggi in do minore. Usare Sanremo come specchio del paese è sfacciata propaganda. Eppure la sinistra (tutta) è in silenzio adorante un presentatore attorniato da cantanti travestiti. La Schlein che protesta contro la Rai è un sublime messaggio agli elettori. Poteva montare su un carro. Domenica torna la normalità con le partite e gli agricoltori. Hanno ragione, l'Ariston, per poco, diventa un Parlamento. 
massimo lugaresi

Lo Share

La misurazione dell'audience. Viene usato (impietosamente) anche per la Schlein. I giornali della Gedi si sono dedicati (particolarmente) alle cose che non sono andate come una volta, sotto la tutela del Pd, in edizione sanremese. Quanti sono i cantanti/e con sempre più ardua distinzione, che votano veramente a destra? Una percentuale davvero insignificante. Significa che il Pd ha "attratto" tutti/e implacabilmente? Oppure il meccanismo è feroce con chi esce dalla retta via? La lettura di Repubblica confermava l'impressione di attraversare un momento di trapasso. Il cammino di Pasolini al contrario. Quanto ci è voluto, nel partito, per parlare liberamente dello scrittore? Oggi i catalogabili, nella normalità maggioritaria, devono quasi scusarsi. Il cast del festival sembra onorare la diversità come stile di vita. Colpa dello Share? Chi si adatta, dopo avere confezionato e cantato stupende canzoni, è superato largamente da personaggi che colpiscono con la sartoria armocromatica. Arrivato alla fin del cammin, infilo, prudentemente, un disco di Mina.
massimo lugaresi 

giovedì 8 febbraio 2024

Gli Ordini


Leggendo o guardando, fra i tanti, i due rappresentanti della propaganda democratica in versione bellica, capisci che eseguono ordini tassativi di scuderia. Dagostino deve condividere e poi mescolare, con più attraenti ragioni, le giornaliere critiche al governo del popolo votante, pubblicate da Repubblica. In politica estera, la sudditanza è molto più rigida. Allora usano La Stampa. Vangelo occidentale, con inni alla fede in Biden. Repubblica di Elkann usa Salvini come nemico della Meloni, Dagospia deve raccogliere la velina e condividerla. Una tetta uscente ed un culetto urlante, si trovano facilmente. L'articolo è completo. Il giornale di Torino, correttamente torinista, appartiene però all'azionista di assoluta maggioranza della Juve, quotata in borsa e costretta a ripianare i disavanzi che Marotta non voleva. La Fiat è nell'album dei ricordi. Exor controlla 35 miliardi e vuole mani libere. Con questo governo non c'è feeling. Il trattamento di giornali e radio Deejay lo testimoniano. Il Pd non offre più la sponda per quello che succede nel mondo imprenditoriale. Il salto di qualità ed il cambio del testimone avverranno dopo le elezioni americane. Senza il benestare d'oltreatlantico non si muove brand. Blinker sembra la Meloni a stelle e strisce. Ha già compiuto una dozzina di giri per il mondo alla ricerca della pace in Medio Oriente. Putin sta completando "con halma" l'occupazione delle regioni filorusse. Noi dovremo spesare il rifacimento dell'Ucraina. Più difficile e pericoloso lo scenario medio orientale. Una volta si diceva che ogni dieci anni scoppia una guerra che svuota i magazzini della morte. Sono appena fuggiti dall'Afghanistan. Dobbiamo sperare in Trump. 
massimo lugaresi

Bella Ciao

La segretaria del Pd promuove la partecipazione ad un sit-in sotto le finestre e stanze della Rai, occupate da sempre. Linkiesta, il blog bandito dalla spiaggia radical chic, tenta inutilmente di fermare la caduta del Pd. Era scontata in condizioni normali, con un segretario alla Bonaccini, ma la scelta (grillina) ha accelerato il percorso che ho sognato dalla nascita del campo largo, voluto da Prodi. Si sta celebrando a Sanremo, la più riuscita delle propagande piddine, officiata da Amadeus ed un contorno di generi prevalenti. Dopo tanti anni, ho guardato il Festival, altro compito senile. Spettacolo accettabile, con un cast che ha risentito del brusco cambio di governo. Amadeus e Mengoni hanno cantato Bella Ciao, al cospetto dei giornalisti. Un doveroso ringraziamento. La Fiorella Mannoia mi è sembrata un passo avanti. La sala è come sempre radiocomandata negli applausi. Certi vizi non si perdono, anzi si sono perfino accentuati. Elkann viene ricevuto da Mattarella. La mia Juve è l'ultimo legame con il paese che ha sempre donato alla Fiat. La Schlein, inadatta anche per un Festival dell'Unità, attacca il governo su tutti i fronti, sperando di apparire come unico argine della destra alle elezioni europee. Sono riusciti perfino a pubblicare intenzioni di voto che vedono il Pd premiato. Sono i guasti provocati dalle bugie belliche. Se fosse vero? La Meloni candidata all'Oscar come migliore attrice occidentale. 
I grillini aspettano sulla riva il passaggio dei voti.
massimo lugaresi