giovedì 31 agosto 2017
Social Vittimismo
Smettiamo di fare le vittime usando pietosamente i social. Sarà un caso e forse presunzione ma dopo l'articolo pubblicato dal Blog sulla spiaggia "deviata" leggiamo sulla stampa locale (piddino-gnassiana) che si parla seriamente e finalmente di ordinanze d'accesso e vigilantes. La controinformazione al regime alle volte è utile. Trattandosi di sabbia dorata, argomento che abbiamo (sempre) trattato in solitaria compagnia e soprattutto in fortissima antitesi con il civismo demaniale di maggioranza, vorrei fare alcune considerazioni legate al contingente. Operazioni concrete come impiegare al meglio il potenziale esistente senza ricorrere allo stufoso ritornello della mancanza di personale. Potrei rispondere, se non fossimo in Italia che basterebbe l'unificazione delle "forze" per avere un risultato straordinario. Ma su questo argomento esiste il "non possumus" forse di Alfano. All'inizio di ogni estate, da 40 anni i parlamentari riminesi, diversamente colorati, hanno "sempre" richiesto rinforzi. Come se il controllo del territorio fosse roba da..sbarbatelli. Il primo punto di un teorico accordo potrebbe sancire che i servizi ordinari previsti sono intoccabili. Se ipotizziamo eventi particolari, rave party, sbornie collettive, feste per ogni pub da lungomare, allora il discorso già scivola sulle ragioni dei tanti nostri problemi. Le decine e decine di addetti alla sicurezza li cerchi altrove e li paghi. Troppo facile fare Notti a colori e sballo impiegando centinaia di persone da noi pagate. Il secondo punto è rappresentato dai (troppi) edifici abbandonati. Alcuni recentissimi. Si sbarrano definitivamente con accessi rapidi per le auto delle polizie per controlli sistematici. Stessa struttura viaria la imponi anche in quei casi dove non vi sono fabbricati ma con recinzioni e cancelli chiusi dalla stessa chiave.
Terzo punto: rapporto con i cittadini. Centralino comunale in grado di selezionare ed indirizzare le denunce. Un colpo decisivo per i tanti furbetti che affittano in nero e ammassano trenta persone in due stanze. Quarto ed ultimo punto: iniziare a pensare un modo diverso per il divertimento, non solo giovanile. I "normali" devono diventare i protagonisti, basta locali pseudo caraibici, negozi chiusi a mezzanotte e la musica spenta alla stessa ora. Chi vuole altro conosce benissimo le località che lo permettono. Da anni abbiamo proposto che le aree abbandonate della Bolognese e Novarese dovrebbero essere adibite ad uno "sballo" controllato e selezionato. Il "regalo" per le tre vittime non deve essere una vacanza a Rimini sotto scorta, un sindacale mazzo di fiori o i coccodrilli della boldriniana politica. Dalla prossima stagione si cambia ma se proseguite con il donbenzismo 2.0 allora hanno ragione i magrebini. Hic sunt leones, così recitavano le antiche carte vaticane, indicando l'Africa..in bianco.
CS On.Pizzolante
L'intervento dell'on. Sergio Pizzolante sulla devastazione dell'immagine di Rimini di questi ultimi giorni.
Non ci sto alla devastazione dell'immagine di Rimini e della riviera di questi giorni.
È successo un fatto grave, gravissimo - quei delinquenti devono essere presi e saranno presi - bisogna fare di tutto affinché non succeda più.
E bisogna stare vicino ai ragazzi, tutti e tre, che hanno subito violenza e alle loro famiglie.
Ma se passa l'idea che Rimini è un luogo pericoloso, per i giovani, per le famiglie, per chi cerca qualche giorno di vacanza e di serenità, succederà ancora.
Perché la rappresentazione del peggio attrae i peggiori.
E, attenzione, quello che sta succedendo a Rimini non riguarda solo Rimini. Sarebbe miope per Riccione o Bellaria pensare che questo triste e violento show riguardi solo il capoluogo.
Lo dicano i sindaci ai Salvini e alle Meloni.
Perché se si dice che Miramare è il bronx non si pensi che la soluzione, per la famiglia con bambini, sarà quella di trasferirsi al Marano.
Non ci sto!
Rimini e Riccione e Bellaria o Misano e Cattolica non sono posti pericolosi.
Non sono certo immuni dal pericolo, certo.
Ma quale posto è immune?
È immune il Colosseo? O Central Park e Hyde Park?
Ma quale posto al mondo oggi è fuori da rischi e pericoli alle 4 di notte?
Ma chi è in grado di garantire un livello di sicurezza al cento per cento, 24 ore su 24?
Dai, basta ipocrisia!
Non si può distruggere la credibilità del più grande distretto turistico d'Europa per qualche voto in più o per riempire le pagine dei giornali e le trasmissioni televisive.
Per alimentare lo spettacolo dell'orrido.
In nessun’altra località turistica, e non solo, d'Italia si fa tanto per la sicurezza!
Lo voglio affermare con convinzione!
I rinforzi di polizia estivi, nonostante gli sforzi che hanno richiesto i terremoti e i livelli di allarme dovuti al terrorismo, sono elevati. Questa estate, su iniziativa del Comune e del Questore si è illuminata la spiaggia. In quale altra località lo si è fatto?
Non parlo delle spiaggette per vip, qui ci sono oltre 10 km di spiaggia.
Non è bastato certo, ma quanti altri incidenti sono stati evitati? Quante violenze, scippi, furti.
Le forze dell'ordine hanno fatto e stanno facendo un lavoro straordinario. In silenzio e con grande dignità. È così anche gli imprenditori!
Avviliti dallo show di questi giorni.
Un atto di violenza distrugge il lavoro di mesi, anni delle forze dell'ordine, delle Amministrazioni, delle categorie economiche, che da noi sono parte attiva della sicurezza integrata.
Si può e si deve fare di più certo! Sicuramente!
Ma se si distrugge tutto, non rimane niente.
Rimane solo il degrado.
Senza la giusta valorizzazione del bene, cresce il male.
Non ci sto!
Ci sono deputati, sempre assenti quando bisogna lavorare per Rimini e sempre presenti quando se ne parla male.
Io sto con chi in questi giorni sta lavorando alacremente per sostenere l'immagine e la sicurezza delle nostre città. In silenzio e con grande sofferenza e dolore.
Con i Sindaci, il Prefetto, il Questore, le forze dell'ordine tutte, i magistrati, gli imprenditori e i lavoratori del turismo che, più di tutti, corrono rischi enormi, se questo macabro spettacolo dovesse continuare.
Viva Rimini.
E' brava Giulia ??
mercoledì 30 agosto 2017
L'Aria di Minniti
Nel Pd da sbarco, l'arrivo di Minniti ha cambiato l'aria. Perfino il Carlino nella versione locale costretta al piddismo, si è accorto che le cooperative presenti nel nostro territorio, da anni "lavorano" quasi esclusivamente ospitando profughi più o meno finti. A queste organizzazioni si devono aggiungere le decine di associazioni religiose che usano gli immobili, altrimenti vuoti, per riempirli con i bandi..prefettizi. Stiamo parlando solo per Rimini di decine di milioni annui. Sarà per questo che alla (ex) Festa dell'Unità di Santarcangelo parlano (piano) dello Ius Soli e la gente sparisce. A quella di Rimini la Siae ha fatto uno sconto per ripianare le assenze...canore. Cambiato il ministro degli interni, si scopre che le Ong (tante) avevano intessuto una relazione proficua con i trafficanti di uomini. Cosa risaputa da anni. La Guardia Costiera non poteva parlare, ma osservare e tacere. Qualche timido rumors era arrivato, doveva sparire Alfano per farlo ascoltare da tutti. Aspettiamo le elezioni siciliane, sono lo spartiacque della politica futura. Il M5S a dispetto dei portavoce e della debolezza che mostrano in ogni occasione che non sia un selfie, percepirà un buon risultato. E' la dicotomia di questa forza. La sindrome di Penelope. Grillo&Cittadini fanno, i parlamentari (non solo) distruggono. Faccio a Cardone, (serenamente) una domanda: da quando non la servi più è sparita anche la Giulia Sarti. Cosa ed a chi serve una parlamentare così? Affronte sembra un gigante. La città che l'ha eletta non concede spunti, domande, drammi, sufficienti per ascoltare la sua vocina che non sia quella dell'antico mentore? Possibile che si debbano scegliere i candidati pesandoli a colpi di piaggerie a Bugani? Chiedete qualche "ripetizione" a Gnassi. I buchi però fateli sulla sabbia con la paletta.
Le vittime nel silenzio
Lo stupro plurimo ha catalizzato l'attenzione, ma c'è stato un gravissimo investimento di pedoni su strisce la settimana scorsa. Si deve dimettere l'assessore alla polizia municipale come il comandante dei vigili come chi a vario titolo ha la responsabilità della viabilità, della manutenzione stradale. Hanno stravolto in pochi anni il traffico cittadino sopprimendo i semafori che tipicamente, retorica di regine afferma che vengono "mandati in pensione" a surrettiziamente suggerire che trattasi di manufatto superato, che non esiste più da nessuna parte, che oggi ci sono le rotonde ooooh ma che belessa la città come una interminabile gimkana che ti fa gradevolmente ondeggiare, quando invece i semafori esistono ancora il tutto il mondo civilizzato salvo che a Rimini. Gentilissimamente signor assessore alla, e signor comandante della: potete... cortesemente con tutte 'ste persone travolte e semi ammazzate ovvero ammazzate sulle strisce pedonali, le ultime due quasi sempre anziani giorni fa, questo succede se porti la velocità in centro sostituendo tutti i semafori con le rotonde e facendo diventare tutta la città ormai in particolare la zona più martoriata dalle rotonde Arco-Tripoli-Aquarena un carnaio di pedoni che ci hanno provato. Pensavano che ce l'avrebbero fatta ed invece "ammazzalo, orco dis, tira dritto che cazzo te ne frega, è vecchio, ci tocca far venire un casino di immigrati per pagargli la pensione, ormai quello che poteva dare lo ha dato, che crepi perdio, largo ai giovani!" Ennesimo episodio di inaudita gravita due anziani investiti in gravi condizioni all'Infermi a poche centinaia di metri dall'Arco d'Augusto dove hanno realizzato una specie di trappola per pedoni e dove ora la macchine vanno a scheggia e di più neppure fanno manutenzione del manto stradale né della segnaletica orizzontale come si vede da foto dell'ultimo investimento e come puoi frenare su un asfalto messo così: in galera! E dove c'era un mini parcheggio ora ma naturalmente soppresso e c'è una strada lunga duecento metri che collega l'Arco sotto i Bastioni Meridionali a via Circonvallazione e via Bramante zona Aquarena ora schizzano la auto a manetta e ti falciano a piedi, in bici, ma possibile che nessuno intervenga, si possono sapere le condizioni di questi investiti, quanti investimenti perché il Prefetto si interessi alla cosa o la Procura o la Questura i il Ministero, o l'Aci, o gli "amici della Polizia stradale" o il Consiglio Comunale, o la Commissione Trasporti della Camera o l'Associazione Famigliare Vittime della strada o...
Zobeta
Zobeta
martedì 29 agosto 2017
Fuori dal coro
Saltando i preamboli: la dovuta
solidarietà alle vittime, i
ringraziamenti alle forze
dell'ordine, noi siamo di fronte
alla classica tempesta in un
bicchier d'acqua. Dice "ah lo vada
a dire alle vittime che non è poi
così grave essere stuprata da 4
rapinatori sconosciuti...". E a
quel punto ti accusano di minimizzare ma chi mi
conosce lo sa che non minimizzo a
c., quando minimizzo è perché è il
caso di minimizzare altrimenti non
minimizzerei, ah no perdio: non
sono davvero uno che ha la
minimizzazione facile! Allora
torniamo alla questione brevemente
su questo fatto che potremmo
chiamare un bubbone che è
scoppiato nel momento sbagliato,
ossia quello in cui non ci sono
grossi eventi mediatici che
catalizzano l'attenzione, metti
stragi dell'Isis, il grande attore 100nario che come Molière sulla scena restituisce l'anima a Dio, il Papa in ospedale, facciamo le
corna, un summit di una settimana
a Saint-Moritz per i 100 grandi
del mondo tutto pagato, un tifone
da una mezza milionata di morti a
Sud di Java... etc.etc.etc., quindi questo sono i media: di qualcosa devono parlare domani mettono una bomba sugli Champs Elysees e di Rimini non ne
parla più nessuno. Ma come si sa
l'episodio è stato strumentalizzato
dallo stesso esthablishment
polacco di Destra, nazionalista,
anti Ue. Ed è stato
strumentalizzato per fare diciamo
di necessità virtù dalle stesse
forze dell'ordine per mostrare
quello che è sotto gli occhi di
tutti ossia che a Rimini siamo
sotto dotati per organico e mezzi
rispetto sia al numero sia alla
tipologia di persone che a vario
titolo quivi vengono. Se si pensa poi ai due fatti
separati, rapine e stupri, ebbene
si vede come siano delitti che
accadono purtroppo con frequenza
in Italia, nel mondo e anche a
Rimini talora. Anni fa una donna
fu stuprata e ammazzata a Roma da
un rumeno, per dire: abbiamo
dichiarato guerra alla Romania
come vorrebbero fare quasi questi
vertici polacchi?? Una ragazza
inglese è stata stuprata scorso
anno a S.Giuliano: la Royal Navy
ha mandato le sue corazzate
davanti alle nostre coste?
Etc.etc.etc. Fa parte purtroppo della dinamica degli spostamenti, una studentessa italiana muore a Londra una inglese viene uccisa a Perugia, e ancor più questo vale per il turismo. Il fatto di Miramare è grave ma vogliamo parlare di "Igor" che ha
ammazzato giugno scorso in zona un
paio di persone e neppure lo hanno
preso: non è più grave!? Abbiamo dichiarato guerra alla Russia o da dove viene forse? Il
bubbone: è chiaro con tanto micro
crimine che si consuma in modo
anche abbastanza omertoso da parte
di chi dovrebbe allertare per non
disturbare il turismo (ma nessuno
città turistica molto più
pericolosa di Rimini si dà la
zappa sui piedi parlando male di
sè!) è chiaro che dài e dài ci è
scappato il fatto grave. L'episodio pur grave non è un'arancia meccanica con la scia di morti dietro come viene fatto passare spesso in malafede per fare notizia e perché no?, mettiamoci pure la concorrenza! Quindi episodio che impone
una riflessione su nostro turismo come afferma oggi scuotendo la testa sconsolato il povero Mussoni Oasi con la sua cute c.d. da dermatologi "a carta geografica" tipica di chi ha dato tanto all'impresa turistica come il nostro glorioso lasciatemi dire parterre di bagnini, ma non divaghiamo: che il problema, come si diceva nel'68 ma in senso letterale, "il problema è a monte", intendendo a monte della spiaggia le varie feste a suo dire, una certa tipologia di turisti e lo vede la mattina in spiaggia cosa trova e tacciono... per quieto vivere e perché in fondo va loro bene così. Qui ti rubano anche
le mutande mentre ti cambi in
cabina passa uno le dimentichi
fuori se le ruba! Migliaia di
micro reati con qualche reato grave
compatibilmente con i nostri numeri
ma quasi sempre senza conseguenze
drammatiche anzi direi "tragiche"
perché comunque uno stupro per la
sua valenza simbolica è una tragedia
ma ricordiamo anche tutto il
grande dibattito della seconda
metà del secolo scorso su questo
crimine contro le donne che neppure quasi era considerato tale senza per questo passare per paladino degli stupratori e ci mancherebbe, per carità! Quindi: la Verità nè di più nè di meno!
Pepp De Vergon
Pepp De Vergon
I Metalmeccanici del Consiglio
I Metalmeccanici del Consiglio... Non importa cosa tu abbia fatto, ma quanto lavoro hai messo!; quanto grasso spalmato e quanta dedizione, impegno, hai messo in quello che fai. Stakanov da cui e` derivato un aggettivo ha lavorato senza soluzione di continuità per n ore... e non era in Consiglio Regionale. IMPEGNO E` (gia`) PARTECIPAZIONE! La Sinistra e` sempre statat disciplina, forza, armonia, internazionalismo, solidarietà, universalismo, L A V O R O...cioè l`esatto contrario degli attori, tronisti e fighetti, che ci propinano pure al Meeting. Leggetevi il documento che hanno firmato sette sindaci. Dire che sia demenziale e` poco. Un atto ignorante! Una vergogna...Non solo le professioni nobili in Italia, anche la politica, si tramanda per diritto divino e/o di casta. I risultati insomma sono evidenti. La Sinistra e` morta assassinata dal concetto, mi permetterete fascistello, non me ne vogliano I kamerati, di "voto utile", che con il "si ma anche.." vi ha strizzato se non strabuzzato gli occhi come la bambola Betty Bop o il presentatore del circo a stelle e strisce chiamava ignari fanciulli: "I won`t you!!"a cadere al posto suo nelle trincee di quella merda che e`, sono le guerre!! Per fortuna per salvarsi oltre a costruire casette nei parchi, hanno inventato le quote rosa e le costituzioni di parte civile. Perché le vittime sono sempre I piu` deboli... Bisogna smetterla di prendersi per il culo! Tutto deve essere disciplinato... concordato, perseguito, ma con intelligenza. Non tutto può essere a punti, a quote o a misura... non tutto puo` essere calcolato, ma una cosa e` certa quando accetti un sistema politico misto, ma non hai gli strumenti per misurarti con una comunità multiculturale puoi fare solo passerella e berti due spritz in famiglia per vedere quanto si e` bravi a fare casette nei parchi e buchi nei muri...tanto nei civivo mandano a vivere la sinistra, loro menano ferro nella fucina del dio vulcano in Consiglio Regionale o in Parlamento...loro chi??
Roberto Urbinati
Roberto Urbinati
Mettiamo i Cancelli???
Dopo la violenza notturna e "individuati" subito gli autori, muniti d'autorità delle attenuanti dell'alcol e droga, siamo arrivati alla più scontata risposta: mettiamo i cancelli. La luce (sembra) sia stata già resa obbligatoria come il divieto di balneazione quando..pioveva. La proposta è arrivata dai bagnini, ex concessionari ad vitam delle aree in questione. Recintiamo l'arenile, mettiamo torrette con guardie armate e fari potenti, tipo Guantanamo e non avremo più inaudite scene di violenza, sparsa però democraticamente su tutti i frequentatori serali. Una cancellata alta (almeno) un paio di metri per una decina di chilometri. Sempre meglio della passerella sul ponte. Sono curioso di vedere cosa dice e ..prescrive la Sovrintendenza. Questi sarebbero gli indispensabili "protagonisti" del nostro turismo? Una vecchia idea quella di realizzare, nelle loro zone, dei fortini accessibili solo ai clienti. Una scheda e un tornello da superare. Il passo successivo è l'ingresso a pagamento. Voglio rassicurare i soliti guardiani del faro gnassiano sempre pronti alla costituzione di parte civile, quando tocca agli altri, che sarebbe una proposta legittima, esistono canoni di concessione particolari per gli stabilimenti che fanno pagare (anche) l'ingresso. Tornando ai "tre" drammi è chiaro che prima ci sono le vittime, poi l'offesa ad una città che per quanto assuefatta, riesce ad indignarsi per reati così crudeli. Non parlo di immagine violata, farei ridere. Le soluzioni sarebbero quelle talmente semplici da essere impossibili: aumentare il tasso di sicurezza. Un esempio che ho riscontrato, dopo molti anni: la Stazione di Rimini di notte è una zona di Miramare. Perchè a coloro che sbarcano sui vari mezzi da cooperativa vengono prese le impronte digitali mentre ai milioni residenti no? L'identificazione è stata subitanea perchè il "loro" codice lo avevano ampiamente esaurito. Dopo cancelli, fari, telecamere nessuno ha citato la semplicissima vigilanza, magari privata. Costosissima certo, ma efficace. esiste negli stadi e nei (tantissimi) Iper e domani nelle Aquarene. Il necessario servizio andrebbe organizzato, remunerato come quello di salvamento..diurno. La platea dei contribuenti va allargata, stiamo parlando di una "fabbrica" che produce miliardi, considerando l'indotto. I chioschisti costretti a pagare (media) 500 euro annui di esosa concessione demaniale, devono essere del gruppo. Dimostrare con i fatti che esiste voglia di cooperare in attesa della Bolkestein che sono convinto spazzerà tutta questa poltiglia di chiacchiere e..distintivo. Il Comune deve fare la sua parte, dopo la costituzione di.. parte civile, non con scandalosi contributi ma migliorando la nostra offerta turistica, attraverso l'uso dell'arenile anche di sera. Passeggiate notturne senza l'incubo di assalitori (sempre quelli), aree per attendere l'alba. So bene (benissimo) che i guru dei signori della sabbia (Mussoni$Pari) diranno, come soci di maggioranza politica, che "questo" non si può fare. Avranno ancora una volta ragione, la prossima (volta) i magrebini saranno otto, come nella canzone per bambini. Chiudo ricordando che esistono cartelli di divieto serale per andare in spiaggia, dimenticando che tantissimi locali (in spiaggia) rimangono aperti dopo l'una di notte. Per entrare ed uscire passi dal bagno e..preghi.
lunedì 28 agosto 2017
Un Calcio dagli Imprenditori
Giorgio Grassi, il neo Patron del Rimini Calcio, ha accusato gli (altri) imprenditori di averlo lasciato solo nel pericoloso ruolo di finanziatore della società. Un'accusa non nuova, gettata un pò all'ingrosso, ha costretto colpevoli e semi innocenti a replicare. Gli imprenditori riminesi, quelli rimasti, sono molto più bravi nel prendere che nella disciplina del "donare", è il testo sintetico dell'accusatore. Maggioli per conto dei "resti" dell'imprenditoria ha definito offensive le parole del patron riccionese. Un sassolino nello stagno periferico come il campionato, che farà discutere Emanuele, il super tifoso di Gnassi e pochi altri. Vecchia querelle. Stanno tutti mostrando facilmente delle ragioni, dimenticando invece le colpe passate. Non è vero che a Rimini la nostra imprenditoria, quasi tutta legata alle sorti del mattone, sia rimasta sorda al richiamo della foresta pallonara. Hanno capito subito però, anche in tempi felici per la nostra trainante industria, che il gioco (del calcio) non valeva la candela di due interviste. Questo vale anche per tutte le discipline che si affacciano al professionismo. Baseball si chiama ancora e per fortuna Zangheri, il basket ha compiuto tanti di quei disastri personali e finanziari che viene visto come portatore di..sfighe. Credo sia arrivato il momento perfino per una giunta come la nostra di fare la necessaria chiarezza su quali siano i compiti di un pubblico amministratore. Lo sport, non solo il calcio, è un dovere sociale, promettere stadi in cambio di residenze è un delitto politico forse penalmente rilevante. Ho visto sindaci e famiglie che non avevamo mai visto una partita, sedersi in tribuna con sciarpa e tessera del tifoso. Non vinci una elezione a Rimini per il calcio dei "grandi". Fra tutte le disgrazie che sono capitate alla Società la parte più brutta è quella riguardante il calcio giovanile. Per fortuna sembra che adesso ci sia qualcuno che lo sta rivitalizzando. E' la parte importante caro Emanuele.
PS Il Presidente Santarini, vecchio compagno di merende calcistiche, è una garanzia.
PS Il Presidente Santarini, vecchio compagno di merende calcistiche, è una garanzia.
CS Luigi Camporesi Obiettivo Civico
Economia della sicurezza e stupidità riminese
La sicurezza dei sistemi interessa poco a tutte le latitudini. Nessuno negli anni passati si è mai preoccupato, per esempio, della sicurezza dei sistemi informatici. Questo è stato vero fino a quando falle, lacune ed errori hanno causato ingenti danni economici ai produttori di software e ai loro clienti. Poi quel mondo è cambiato e sta ancora evolvendo profondamente. E' opinione diffusa che la sicurezza sia fortemente guidata dall'economia e anche che, agendo sul'economia dei sistemi, si possa ottenere maggiore sicurezza. Venendo ai fatti accaduti al Bagno 130 devono essere subito evidenziate due questioni: il bagno non è illuminato e non è sorvegliato, diversamente da quanto accade in concessioni anche vicine. E' banale concludere che se il Bagno 130 e quelli attigui fossero stati tutti illuminati e sorvegliati, quasi certamente lo stupro non si sarebbe consumato: in quel preciso momento non vi sarebbero state le condizioni per commetterlo senza essere visti e affrontati dagli addetti alla sorveglianza. Le ragioni vanno ricercate negli interessi economici del concessionario: non ha evidentemente avuto nessun interesse diretto e contingente per illuminare e per fare sorvegliare la sua zona negli orari notturni. Eppure, il Questore aveva esplicitamente richiesto che le zone fossero illuminate a inizio stagione. Trascurando per un momento la tragedia umana che riguarda la ragazza, e ragionando in termini meramente economici, se ne ricava che il concessionario diretto interessato e i suoi colleghi che non lo hanno convinto ad agire, si sono comportati in modo poco intelligente, superficiale, oppure incosciente, a scelta: il danno causato dai titoli sui giornali di tutto il mondo può essere facilmente valutato in decine e decine di milioni di euro, il tutto per non avere affrontato una spesa perfettamente sostenibile in sicurezza preventiva, e per non avere adottato un intervento richiesto dal Questore e imposto da una Ordinanza Comunale. L'Amministrazione Comunale invece, dovrebbe oggi dimostrare di avere completato i controlli in materia e di avere multato il concessionario, imponendogli così un incentivo economico per illuminare la zona e migliorare la sicurezza collettiva. In caso contrario, anche l'Amministrazione deve assumersi la sua parte di responsabilità per quanto accaduto.
Luigi Camporesi
La sicurezza dei sistemi interessa poco a tutte le latitudini. Nessuno negli anni passati si è mai preoccupato, per esempio, della sicurezza dei sistemi informatici. Questo è stato vero fino a quando falle, lacune ed errori hanno causato ingenti danni economici ai produttori di software e ai loro clienti. Poi quel mondo è cambiato e sta ancora evolvendo profondamente. E' opinione diffusa che la sicurezza sia fortemente guidata dall'economia e anche che, agendo sul'economia dei sistemi, si possa ottenere maggiore sicurezza. Venendo ai fatti accaduti al Bagno 130 devono essere subito evidenziate due questioni: il bagno non è illuminato e non è sorvegliato, diversamente da quanto accade in concessioni anche vicine. E' banale concludere che se il Bagno 130 e quelli attigui fossero stati tutti illuminati e sorvegliati, quasi certamente lo stupro non si sarebbe consumato: in quel preciso momento non vi sarebbero state le condizioni per commetterlo senza essere visti e affrontati dagli addetti alla sorveglianza. Le ragioni vanno ricercate negli interessi economici del concessionario: non ha evidentemente avuto nessun interesse diretto e contingente per illuminare e per fare sorvegliare la sua zona negli orari notturni. Eppure, il Questore aveva esplicitamente richiesto che le zone fossero illuminate a inizio stagione. Trascurando per un momento la tragedia umana che riguarda la ragazza, e ragionando in termini meramente economici, se ne ricava che il concessionario diretto interessato e i suoi colleghi che non lo hanno convinto ad agire, si sono comportati in modo poco intelligente, superficiale, oppure incosciente, a scelta: il danno causato dai titoli sui giornali di tutto il mondo può essere facilmente valutato in decine e decine di milioni di euro, il tutto per non avere affrontato una spesa perfettamente sostenibile in sicurezza preventiva, e per non avere adottato un intervento richiesto dal Questore e imposto da una Ordinanza Comunale. L'Amministrazione Comunale invece, dovrebbe oggi dimostrare di avere completato i controlli in materia e di avere multato il concessionario, imponendogli così un incentivo economico per illuminare la zona e migliorare la sicurezza collettiva. In caso contrario, anche l'Amministrazione deve assumersi la sua parte di responsabilità per quanto accaduto.
Luigi Camporesi
Un Commento
Vorrei commentare anche io visto
lo hanno fatto tutti il grave
fatto accaduto sulla spiaggia di
Miramare. Sorvolo sulle formule di
rito "sono delle bestie, anzi le
bestie sono meglio, sono delle...
belve, castrazione chimica..."
etc.etc.etc. che mostrano come di
fronte a fatti che toccano
profondamente la pubblica opinione
si diventi tutti o quasi
giustizialisti, "di destra", pene
esemplari: in pratica se
beccano questi delinquenti a dar retta a quello che
si sente per strada, fra i
conoscenti, che si legge sui
social e sui giornali a questi 4
dovrebbero appenderli a testa in
giù, ossia essi dovrebbero pagare non
solo per le rapine e gli stupri commessi ma
per i tanti fatti anche più gravi
di questo genere che accadono qui
e altrove e diciamo... per l'esistenza
stessa del Male nel Mondo. Molta gente casca dal
pero ma la spiaggia di notte è
molto pericolosa, e furti, rapine, atti di vandalismo
sono la norma. Ci sono stati anche
un paio di stupri recentemente mi pare, uno dei
quali nelle colonie e uno lo
scorso anno. Ma effettivamente se
il furto è molto in auge a Rimini, lo stesso per fortuna non si può
dire per lo stupro. Epperò c'era
anche una ordinanza se non erro
che obbligava i titolari degli
stabilimenti a illuminare la
spiaggia: detta ordinanza NON è
stata rispettata da tutti, anzi da
tanti, ed esiste un rapporto di
causa-effetto fra fatti criminosi
che avvengono in spiaggia e la non
illuminazione della stessa.
Inoltre, nessuno si è curato in
modo EFFICIENTE che l'Ordinanza
fosse rispettata: se questo fosse
stato fatto probabilmente non sarebbe accaduto, in
quanto nei giorni immediatamente
successivi l'emanazione della
Ordinanza in cui la spiaggia era
illuminata un fatto simile non
sarebbe potuto accadere fatto
salvo comunque che andare alle 4
di notte in luogo deserto è
imprudente, illuminato o no,
specie se dopo aver visto le facce
che circolano a Rimini, anche se
imprudente lo è credo in qualsiasi
parte del pianeta. Comunque: la notte
fra venerdì e sabato era senza luna o con luna a falce e questo significa buio pesto
se non utilizzi dei fari. Inoltre: il
Comune si costituisce parte
civile. Due cose su questo: 1)
questa decisione è stata presa
solo DOPO che è stato reso noto che
non si trattava di "neri" ma
probabilmente di maghrebini, e
questo apre a interpretazioni in
ordine a mi costituisco sì mi
costituisco no a seconda di chi
sono i rei; 2) il Comune essendo
dotato di PM aveva il dovere di
far rispettare l'ordinanza
piuttosto che mandare gli agenti a
multare le auto in sosta come sovente
vedesi la sera sul mare quindi si
costituisce per un danno
d'immagine e non solo che ritiene di aver
avuto essendone con-causa
indiretta non avendo vigilato a
sufficienza sul rispetto della
norma. Inoltre: non ci si può costituire
parte civile per ogni reato anche perchè
la costituzione ha delle spese legali e poi piacerebbe
anche sapere l'ESITO di così tante costituzioni, tre solo quest'anno altrimenti ci guadagna solo l'avvocato
e l'Amministrazione che ci fa bella figura e si
mette al riparo da eventuali critiche
o peggio su proprie responsabilità
indirette. Faccio anche notare che il
fatto certamente è serio, possiamo
dire anche "grave"ma per fortuna
non ci è scappato il morto, non ci
sono lesioni gravi "che non siano
quelle dell'anima", anche se questi
signori hanno messo insieme un
bel numero di reati pensate soltanto
a lasciarsi dietro due persone in quelle condizioni. Pochi giorni
fa una persona è stata
accoltellata a morte: questo è
molto più grave ma allarma meno
perchè non tocca la gente comune
ma si consuma in ambienti di
malavita ma parliamo di omicidio
volontario! Per quanto riguarda la
spiaggia io credo che debba essere
illuminata, non necessariamente a
carico dei bagnini, perché è
davvero terra di nessuno quando
scende la sera, come ben sanno i
bagnini stessi, e può accadere
anche di molto peggio e tanti
piccoli episodi accadono ogni
sera. Inoltre: la città è quella
che è, il Paese è quello che è:
questo episodio sarebbe potuto
avvenire anche in altro luogo, la
città non è sicura dopo una
cert'ora questo è noto a chi
ci abita, meno ai turisti, specie
se sprovveduti. Inoltre: per quel
che si sa di solito queste bande o
singoli che derubano o rapinano
le persone in spiaggia ma anche
semplicemente per strada specie
nella finestra oraria 2-4 del
mattino, la più pericolosa, non
stuprano, fanno il necessario non
un pugno in più di quello che
serve a derubare, non hanno
interesse che ci sia clamore sul
fatto sono rubagalline che si accontentano
del cellulare e di 200 euro che puoi
avere nel portafogli. Quindi non sembra "la
solita" rapina o tentato furto in
spiaggia finito in rapina. E
comunque pur esternando la mia
solidarietà alle vittime specie
alla ragazza come detto sopra non ritengo
l'episodio "gravissimo" come è
stato qualificato da tutti, di episodi simili
"gravissimi" assimilabili a sfondo o
con componente sessualence ne
sono stati a bizezzeffe da Maria
Goretti in poi. Desirée Piovanelli es.,
Yara, il Circeo tanto tempo fa etc. quindi mi sentirei
di buttare acqua sul fuoco e semmai di
prendere misure perché questi
episodi non accadano come
illuminare la spiaggia, cosa che
evidentemente i bagnini
considerano troppo onerosa
ma non puoi lasciare il confine
nord-est del Comune totalmente
al buio per una fascia di decine
centinaia di metri talora; e infine
voglio dire: se vendi manzo non
puoi pensare di avere una
clientela vegana; noi facciamo gli
eventi sportivi a maggio-giugno
dopo sono tutti o quasi all'insegna
del "bevemo, ballamo, sballamose,
la vita è breve" chiaro che arrivi
un certo tipo di gente e comunque
queste cose accadono in tutte le
città turistiche che
non siano... Chianciano,
la gente che gira la vediamo tutti
anche con riferimento
all'immigrazione e alla estrema
precarietà-promiscuità di questa
città. Non siamo Miami o
Cleveland con centinaia di omicidi
ma neppure Assisi e tuttavia
credo che la dimensione di Rimini possa essere riassunta nel
fatto emblematico che la prima persona a sentire le grida degli
aggrediti sia stata... una prostituta che
batteva in zona, sicchè è tutto un dire.
S.A.
S.A.
domenica 27 agosto 2017
Art 1 Secondo Bersani
Nel "mio" vivere la politica non ho mai indossato casacche o colbacchi, solo idee, magari velleitarie, Nel Pci ero un "diverso" con l'approdo da argini e sentieri decisamente anomali. I veri erano i Gambini, grazie all'indimenticabile padre e professore (mio) di filosofia e gli altri (pochi) che avevano ereditato pedigree a prova di antifascismo. Nel partito hanno sempre governato (apparentemente) i residui delle lotte più o meno continue o degli sbiaditi manifesti da Cappelletta. In realtà non è mai esistita una forza più conservatrice del Pci. Berlinguer (mito) aveva capito che la maggioranza non l'avrebbe mai raggiunta ed anche se fosse avvenuto, ci sarebbero stati "tumulti" sovvenzionati dai padroni del mondo. Pensate che sono ricorsi a Di Pietro per sistemare le cose negli anni 90. Craxi ha pagato...Sigonella e la Dc non era più sostenibile. Il Pci era finito, non importava sapere da chi prendeva i soldi per pagare solo a Rimini 42 funzionari. Il Partito è rimasto per me una grande scuola di vita e politica. Se ti guardi attorno e vedi che Roma è governata (?) da due orecchie a sventola senza arte, parte e conoscenze, allora capisci dove siamo arrivati. In questo marasma voluto dal Pd è ritornato come nuovo il Banana. Lo danno vincente alle prossime elezioni. Sono convinto che Repubblica sia contenta, non gli faranno più il trattamento "Trump". Ho provato con l'avvento di Ravaioli a ritornare proiettato nella seconda repubblica alla riminese, dopo avere "provato" gli eccessi della prima. Il Dottore vinse le elezioni da solo. Il dramma iniziò quando dovette governare. Melucci per un periodo accettabile surrogò brillantemente l'assenza dal luogo d'elezione, poi iniziò a fare da solo e me ne andai. La colpa fu mia, solo mia. Avevo ingenuamente accettato un incarico che comportava patti, silenzi, compromessi che la mia immensa presunzione non permettevano. Posso dire di essere stato un facile annunciatore di mestizie. I nipoti, nati in seguito, alleviarono la "mancanza" del consiglio comunale, il mio posto preferito. Mi sono avvicinato a tutto, con la curiosità del gemello. Ho capito che alla fine era giusto governasse ..Gnassi. In questo quadro tacciato a pennellate grossolane e qualche avvilente buco è il migliore della piazza Cavour. Parametrato a "quella" di Roma diventa un gigante. La colpa del Pd, che pagherà pesantemente, è stata l'assoggettamento al renzismo senza ritegno. Rinascere con l'ennesima riedizione di una falsa sinistra è ancora peggio. Entrate nel M5S e cambiatelo in meglio. Hanno la fiducia dei cittadini anche se non capiscono una ca..di politica, tanto meno dell'amministrare. Seguono le scie chimiche e farmaceutiche degli stregoni. L'ultimo arrivato sulla scena è il Movimento di Articolo 1. A Rimini sembra non esista. Teoricamente avrebbe spazi di manovra lasciati dagli antichi ma operanti patti con il ciellismo ancora esistente. Il Sindaco "Faccio Tutto Io" credo sia costretto alla interpretazione forzata dei suoi poteri. Nessuno però lo stoppa, tanto meno chiede conto. La vicenda di Aeradria che Piccari non trasformerà mai in un libro di successo, è emblematica. Credo che il suo sonno non sia disturbato dalla denuncia di Italia Nostra ma grillina. Non è la trama del prossimo film, dopo i successi del Grattacielo sindacale, ma è strano (non a Rimini) che nessun consigliere o assessore abbia fatto un timido riferimento al movimento di Pigi Bersani, poco più di tre anni fa considerato il messia piddino. L'alibi che ancora qualche furbino invoca di "lottare" dentro, vale per la cerchia dei morollini. A sinistra c'è una prateria vuota di contenuti e speranze. troppe volte avete deluso e perfino schifato. Pisapia è l'ultimo esempio del trasformismo da potere. Credo che a nessuno di "Noi Riminesi" sia sfuggito che il Meeting sia arrivato al punto più basso delle presenze, colmate dai giornalisti ed elicotteri di regime. Senza il supporto politico e mediatico del Pd sarebbe stata una festa parrocchiale. L'Articolo 1 facendo presagire che può essere seguito da altri, è destinato al solito 3%. Sarebbe arrivato il momento di parlare "seriamente" del lavoro. Gli altri paesi hanno indici di ripresa perfino auguranti, noi siamo ancora alla politica del..gommone da sbarco.
sabato 26 agosto 2017
CS Luigi Camporesi
Questo è il momento in cui ci si deve preoccupare della salute della ragazza. Che riceva tutta l'assistenza che le nostre strutture sono in grado di fornire e che senta la vicinanza di una città intera.
Ed è il momento in cui le Forze dell'Ordine e la Magistratura devono svolgere il loro lavoro, per arrivare prima possibile a ricostruire gli accadimenti e a catturare i responsabili.
Poi verrà il momento del dibattito. Le responsabilità di persone diverse dai protagonisti ci sono e devono essere evidenziate, così come vanno assunte delle decisioni che sono ormai non più procrastinabili.
Luigi Camporesi Obiettivo Civico
Luigi Camporesi Obiettivo Civico
Improvvisazioni & Folgorazioni
Cosa succede nel Triangolone del Porto? Un ottimo articolo di Chiamami Città, pieno di domande senza risposte, disegna un quadro nebuloso cui gli autori non hanno voluto o potuto fare luce. Posso solo dire a nome della ristretta direzione, causa richieste di aumenti sindacali, che siamo contenti che l'autorevole Blog della corrente di presunta minoranza piddina abbia ripreso una nostra "vecchia" battaglia. Avevamo (leggermente) ironizzato sul come in Giunta siano passati da una enciclopedica delibera di otto pagine ad una "sveltina" di poche righe. Una ritirata di pagine così violenta non può non apparire sospetta. Cosa è successo? Avevamo anche deciso di aspettare che altri sollevassero il coperchio per vedere quale Consorzio appariva. Gli amici o ex compagni di Chiamami piuttosto Melucci sembrano volere ripercorrere (a ritroso) la strada della verità. La Corte dei Conti invece di perdere tempo a guardare una scuola costruita 40 anni addietro potrebbe a maggiore ragione verificare il Triangolone. Partendo dalle modalità del passaggio da bene demaniale a bene disponibile dello Stato e poi..a bene sempre (molto) disponibile del Comune. Per fare un (solo) esempio che tutti, anche i capigruppo per sbaglio, possono capire, chiedo come siano possibili una serie di passaggi in presenza di beni con affitti annuali permanenti. Tutto il quadro (nebuloso) cambia per arrivare alla domanda principe: chi sarà il soggetto che decide le scelte future, partendo dalle agognate assegnazioni? La cosa si complica ulteriormente in ragione di una Direttiva Europea chiamata Bolkestein, ma soprattutto per la voluta mancanza di pianificazione. Con il Master Plan puoi fare tanti buchi "autorizzati" nelle mura ma non violare le leggi della padrona Merkel. Gli eventuali accordi o l'assegnazione al progetto (?) migliore verrebbero subito invalidati come frutto di "pregressi" accordi tra Comune e Vincitore. Il Master Plan vale solo per due giornali e sette/otto blog d'accompagno. La pianificazione non si fa con i disegnini per bambini o allocchi. Occorre uno strumento riconosciuto dalla legge regionale, con gli standard previsti e "tutti" i potenziali concorrenti in grado di partire con le stesse possibilità di vittoria. Una vicenda piena di "buchi" come quelli più evidenti nelle mura. La risposta del Comune è davvero esilarante: tutti sapevano delle passerelle perchè c'era il disegno sul Master Plan. Non mi meraviglio davvero se (anche ) questa volta non succede niente. Ne sono sicuro.
venerdì 25 agosto 2017
La Guerra delle Sedie
L’IGNORANZA DEL DELATORE nella “guerra delle sedie”.
Navigando tra i vari gruppi sui social network che si proclamano strenui difensori ed amanti della nostra città oltre ad essere paladini della legalità, mi sono imbattuto nella “guerra delle sedie”. Ciò che ho letto è emblematico del “poche idee, ma confuse” che anima il Web. Il paladino del momento invita a fare delazione, perché di ciò si tratta, di tutti quei “delinquenti” che osano posizionare una sedia di fronte il proprio ingresso di casa, al fine di impedire che qualche automobilista possa parcheggiargli di fronte l’uscio, e così facendo impedendo di fatto l’ingresso all’uscita dalla propria proprietà. Seppur io sia convinto che lo stimolo a tale delazione sia stato un plurimpedimento a parcheggiare come diavolo voleva, il paladino, che meritatamente possiamo iscrivere alla copiosa lista degli ignoranti del web, va asserendo che la delazione sarebbe giusta trattandosi di occupazione di suolo pubblico. Neppure lo sfiora il dubbio che possa trattarsi semplicemente di un tentativo di tutelare il proprio diritto ad entrare e uscire di casa. Non lo sfiora neppure dubbio di andarsi a leggere cosa dice il codice della strada in merito alla sosta sulla pubblica via. Con sorpresa il “dotto paladino” potrebbe scoprire che chi gli ha impedito di parcheggiare posizionando una sedia di fronte casa, gli ha evitato una multa, perché come sarà certamente il “dotto paladino della delazione” sa, è vietato parcheggiare a di 1 meno di un metro dai confini della proprietà privata con la pubblica via, ovviamente su essa. Il divieto non distingue tra cancelli, cancelli piccoli, muri di cinta, inferiate o semplici strisce disegnate per delimitare la proprietà privata; comunque sia dalle proprietà bisogna parcheggiare a 1 m di distanza. Il “dotto paladino della delazione” non avrà difficoltà ad immaginare il perché; tale divieto esiste per consentire il passaggio in sicurezza di pedone e carrozzine. Per cui se è vero che posizionare una sedia di fronte al cancello o al portone di casa che si affaccia sulla strada, come dice il delatore, significa occupare suolo pubblico, “l’eroico delatore” potrebbe essere anche sfiorato dal dubbio che ciò accada, non per boicottare lui ed il suo libero parcheggio, ma per poter usufruire del proprio diritto di uscire ed entrare in casa, far passare un mezzo di soccorso, diritto spesso calpestato da ignoranti, maleducati caproni in auto, che per il loro sacrosanto diritto di parcheggiare, anche in barba alla legge, non esitano a murare “vive” le persone. Chissà se questo amante della legalità, oltre ad ignorare l’articolo sulla distanza minima a cui parcheggiare, sarebbe in grado di rispondere a bruciapelo a quanti metri da un incrocio si può parcheggiare, cosa significa quella linea bianca ai bordi della carreggiata vicino marciapiede, e se non sia addirittura uno di quelli che parcheggia in doppia fila a motore acceso e che per scusarsi, con l’indice destro alzato, dalla boccuccia chiusa come il culo della gallina emette la solita frase “un attimino solo”?
Catalano Malavolti
Navigando tra i vari gruppi sui social network che si proclamano strenui difensori ed amanti della nostra città oltre ad essere paladini della legalità, mi sono imbattuto nella “guerra delle sedie”. Ciò che ho letto è emblematico del “poche idee, ma confuse” che anima il Web. Il paladino del momento invita a fare delazione, perché di ciò si tratta, di tutti quei “delinquenti” che osano posizionare una sedia di fronte il proprio ingresso di casa, al fine di impedire che qualche automobilista possa parcheggiargli di fronte l’uscio, e così facendo impedendo di fatto l’ingresso all’uscita dalla propria proprietà. Seppur io sia convinto che lo stimolo a tale delazione sia stato un plurimpedimento a parcheggiare come diavolo voleva, il paladino, che meritatamente possiamo iscrivere alla copiosa lista degli ignoranti del web, va asserendo che la delazione sarebbe giusta trattandosi di occupazione di suolo pubblico. Neppure lo sfiora il dubbio che possa trattarsi semplicemente di un tentativo di tutelare il proprio diritto ad entrare e uscire di casa. Non lo sfiora neppure dubbio di andarsi a leggere cosa dice il codice della strada in merito alla sosta sulla pubblica via. Con sorpresa il “dotto paladino” potrebbe scoprire che chi gli ha impedito di parcheggiare posizionando una sedia di fronte casa, gli ha evitato una multa, perché come sarà certamente il “dotto paladino della delazione” sa, è vietato parcheggiare a di 1 meno di un metro dai confini della proprietà privata con la pubblica via, ovviamente su essa. Il divieto non distingue tra cancelli, cancelli piccoli, muri di cinta, inferiate o semplici strisce disegnate per delimitare la proprietà privata; comunque sia dalle proprietà bisogna parcheggiare a 1 m di distanza. Il “dotto paladino della delazione” non avrà difficoltà ad immaginare il perché; tale divieto esiste per consentire il passaggio in sicurezza di pedone e carrozzine. Per cui se è vero che posizionare una sedia di fronte al cancello o al portone di casa che si affaccia sulla strada, come dice il delatore, significa occupare suolo pubblico, “l’eroico delatore” potrebbe essere anche sfiorato dal dubbio che ciò accada, non per boicottare lui ed il suo libero parcheggio, ma per poter usufruire del proprio diritto di uscire ed entrare in casa, far passare un mezzo di soccorso, diritto spesso calpestato da ignoranti, maleducati caproni in auto, che per il loro sacrosanto diritto di parcheggiare, anche in barba alla legge, non esitano a murare “vive” le persone. Chissà se questo amante della legalità, oltre ad ignorare l’articolo sulla distanza minima a cui parcheggiare, sarebbe in grado di rispondere a bruciapelo a quanti metri da un incrocio si può parcheggiare, cosa significa quella linea bianca ai bordi della carreggiata vicino marciapiede, e se non sia addirittura uno di quelli che parcheggia in doppia fila a motore acceso e che per scusarsi, con l’indice destro alzato, dalla boccuccia chiusa come il culo della gallina emette la solita frase “un attimino solo”?
Catalano Malavolti
Finita la Cuccagna
E' finita la Cuccagna ma il Carlino non lo sa. Prendo (sempre) l'ammiraglia informativa di Gnassi come "pagina" di paragone per quello che succede. Intanto ho imparato che Italia Nostra è un covo di grillini, mentre Italia Vostra di Realacci, stranamente non ha emesso un gemito. Piccari Junior per capirlo ha dovuto chiedere l'aiuto del suo illustre predecessore Morolli che gli ha raccontato chi sono gli autori della denuncia per "buchi" impropri. Non succederà niente. Il fedele e prossimo candidato (a perdere) Jamil ha fatto predisporre un comunicato che sembra a prova di ..Sovrintendenza. Tutto regolare. Hanno superato altre prove ben più gravi e..documentate. Con l'impegnativo titolo di "Noi Riminesi" il Carlino nella veste locale e penna di Stefano Muccioli, prende lo spunto (alle volte) da un finto lettore per pubblicare furbescamente il suo pensiero. Che assomigli quasi sempre a quello del Pd di Gnassi è dovuto alla vicinanza con la finestra che conta. Quelle di Cagnoni, pur essendolo lontanissime, gli concedono di avere lo stesso e sempre ragione. Nella risposta alla condivisibile lettera del fantasioso riminese si è superato. In poche righe ha sciorinato una pretina orazione usando tutte le (poche) argomentazioni rimaste al..Pd. I ragazzi, finti migranti, tutti giovani, aitanti e single, sbarcano dopo un'oretta di viaggio dalle coste libiche per superare la fatidiche 12 miglia, vengono sbarcati sulle navi dei Tour Operator Ong e mandati a Lampedusa per essere "spartiti" nelle migliaia di sedi social-religiose del Paese. I villeggianti, a nostre spese, sono giustamente dotati degli arnesi di lavoro: smartphone nuovissimi, con schede pagate, bici e divisa da outlet. Cosa e dove abbiano patito è un mistero. La gita organizzata dalle Ong è pari a quelle delle nostre motonavi. Non poteva Muccioli rispondere così? Le tragedie consumate rispetto al traffico rappresentano percentuali irrilevanti. Dovute all'ingordigia dei trafficanti, a gommoni usa e getta e dall'ancora poco oliato meccanismo scoperto dal solito giudice che ...indaga. Il Noi è un tantino presuntuoso. Siete sempre meglio degli altri. Non credo sia consolante.
Le Mura Bucate
Per chi vuole riflettere. Conosco (molti) cittadini proprietari di aree con vincoli ambientali più leggeri delle Mura che hanno visto le loro istanze di condono rifiutate per avere "spostato" una finestra. Non erano aspetti architettonici importanti da centro storico, ma solo fasce di rispetto della Marina, oppure il Marecchia/Ausa. Hanno ragione quei (pochi) cittadini che vorrebbero capire la metodica con cui la Sovrintendenza rilascia queste autorizzazioni, ma soprattutto la "logica" delle commissioni comunali che esprimono i preventivi pareri. Parto proprio da questo: per quanto ne so o ricordo non credo abbiano linee guida comportamentali e neppure metodiche di lavoro. Qualcuno potrà obiettare che il brutto o il bello non può essere regolamentato da vincoli burocratici o deciso da Sgarbi. Se però "bocci" un gazebo di 10 mq per un mosconaio, devi almeno spiegare perchè strutture di centinaia di metri (Arene e Boa Beach) risultano (felicemente) autorizzate. Anche il piccolo gazebo è definito stagionale, smontabile e non emette decibel assordanti. Faccio questa precisazione sulla rimozione invernale, perchè è "costume" verificabile passeggiando (anche) canemuniti che si contano sulla mano i bagnini e chioschisti che rimuovono i "loro" gazebi. Qui investiamo la catena dei controlli, smetto subito. Ci sarebbe del lavoro nel campo minato della sabbia anche per l'estate, osservando se i "pergolati" sono in regola e fanno passare gli agenti (?) atmosferici. Difficile sostenere che la materia non sia oggetto di ampia soggettività. Le passerelle con le mura bucate sono il caso più eclatante, visibile e commentabile da tutti anche bevendo un ottimo caffè. La Tesi argomentata dal Sindaco (o chi per lui) che così si vede meglio il Ponte di Tiberio è davvero spassosa. Da altre, meno domestiche, visuali, appaiono invasive fino a negare l'assieme stupendo rappresentato dalle storiche cartoline. Tornando alla soggettività che fa pendere la bilancia sempre dalla parte più potente, ritengo che si debba ritornare alle antiche normative sull'Ornato. Avevano il pregio di muoversi con regole precise e..uguali per tutti. In questa democrazia autorizzativa ci metto anche la gestione degli spazi pubblici. Un conto è occupare in una piazza un limitato spazio con tavolini e ombrelloni, altro (molto) che la piazza diventi la dependance del ..locale. S.Giuliano, con la futura e avveniristica vision, docet. Costume che peggiora quando investe i giardini. Il verde pubblico diventa marginale rispetto alle infrastrutture più o meno precarie nel tempo delle..feste. Anche non volendo si ritorna sempre sul tema dei controlli. Ho allargato la "querelle" sindacale sul Ponte di Tiberio diventato giustamente di Andrea perchè nella Tesi difensiva pubblicata, si è arrivati a scomodare la "Cultura" a difesa della Città. Non puoi usare improvvisate regolamentazioni come delibere e ordinanze per la realizzazione di opere che la legge definisce costruzioni, regolamentate con i necessari strumenti urbanistici. Ad un periferico bar viene vietato, consentito invece in un centralissimo concorrente nel centro. Il Vangelo di Rimini è il Master Plan. Altro primato dell'urbanistica a soggetto..richiedente. L'organo competente, quello che il Carlino chiama simbolicamente Consiglio Comunale è svuotato da ogni competenza. Vengono retribuiti poco e male, non è una scusa. Ci vorrebbe solo che "qualcuno" con altri decidesse di sistemare politicamente, socialmente, curialmente e..bancariamente la Città. Intanto dopo (soli) 41 anni ho scoperto che sono "erarialmente" indagato per avere costruito e realizzato una scuola in tempi miracolosi. A Ischia invece va tutto bene.
I Fatti
Per quanto mi sforzi ad analizzare i fatti nelle loro diverse angolazioni non riesco, ma è un limite mio eh?, non riesco ad unirmi al coro degli "indignados" perchè la sede mobile estiva della Polizia a Riccione è stata da ignoti il termine corretto è pro-fa-na-ta: ci hanno pisciato! A detto coro bipartisan hanno aderito l'ineffabbile Pizzolante, che scomoda addirittura, anche giustamente e correttamente se si vuole, Pasolini, come Emma Petitti, sindacati etc. I fatti. Luglio scorso, luogo storicamente "caldo", ora molto meno che in passato, ove i miliardari dei grandi Hotel prima linea o della 10a casa estiva si guardano faccia a faccia coi maghrebini che si spulciano nella spiaggia libera di piazzale Roma che a loro volta si guardano faccia a faccia coi giovani italiani più o meno benestanti che vengono a ballare nelle blasonate discoteche delle colline riccionesi che fanno mattina e arrivano in spiaggia verso le 5 del pomeriggio per starvi un paio d'ore e pianificare la nottata di sballo o ballo che li attende; dicevo: luglio scorso la Questura ha inaugurato ivi un posto di polizia mobile. Molto utile, integra quello presso il Comando della PM, dà sicurezza ai turisti, ed è realizzato tipo un micro hotel 4 stelle in bianco e legni in armonia con l'ambiente di buon vivere riccionese riqualificata con tanto verde anni fa a differenza di Rimini. Ebbene, io credo che se sbandati, ubriachi, fanno un gesto simile di prendere a calci il posto di polizia e orinarvici, ammesso che non fossero così ebbri da neppure rendersi conto di che struttura si trattasse, comunque la Polizia non deve indignarsi o chiedere solidarietà per una simile patacata, con tutti i morti in servizio che può vantare esempio, ma deve in-caz-zar-si come una jena, come una... una "pantera", e dire che i colpevoli saranno beccati e processati secondo il reato commesso. Inoltre, se fai un posto di polizia e ci metti le insegne della polizia e non vuoi che ti sputtanino pisciandoci non chiudi alle 3 ma ci metti un piantone! Perché giovani a Ferragosto a Rimini non hanno rispetto di niente, ubriachi o drogati italiani o stranieri: i bagnini sono costretti a dormire nel loro gabbiotto e la polizia pretende che un 20enne scandinavo, dico a caso, ubriaco fradicio si faccia scrupolo di orinare su una struttura très jolie come è in effetti questa postazione invero poco in linea con l'immagine di rigore e autorità che dovrebbe trasmettere la Polizia!? Io ho massimo e autentico non retorico apprezzamento per gli attuali vertici che mi sembrano super efficienti e presenti, questore, capo della mobile che non fa rimpiangere l'ottimo che lo ha preceduto, etc., però in questo caso a mio parere sono fuori fase: non devono chiedere solidarietà per una patacata simile se non avessero voluto essere sbeffeggiati, perché questo è che brucia, ci avrebbero dovuto mettere un piantone. E dovrebbero fare un comunicato stampa in cui non chiedono solidarietà per una simile sciocchezza, paragonata a quello che affrontano tutti i giorni, ma affermare che i responsabili saranno assicurati alla giustizia. Mio parere,
Ale Zobbye Zobeta
Ale Zobbye Zobeta
giovedì 24 agosto 2017
CS On.Pizzolante
L'on. Sergio Pizzolante interviene sui ragazzi che urinano sulla stazione mobile della Polizia di Riccione
Uno sfregio all'uomo.
Dei ragazzi che salgono su una stazione mobile della Polizia a Riccione per sfregiarla urinando, non compiono, come è stato scritto, solo uno sfregio allo Stato.
Non è solo un'atto irrispettoso verso lo Stato. È un atto che simboleggia molto di più.
È il simbolo di una degenerazione umana.
È uno sfregio all'essere uomo. Uomini.
Negli anni '60 e '70, gesti simili erano figli di ideologie malate. Atti di ribellione verso l'ordine costituito. Una stupidaggine colossale. Pasolini spiego' bene la dinamica dei figli di papa', dell'ordine costituito, appunto, che sfregiavano uomini con una divisa addosso, che guadagnavano quanto un'operaio, per rischiare la vita, ogni giorno, per difendere quella degli altri. Anche quella dei figli di papà.
No questi gesti non hanno nemmeno la "giustificazione" dell'ideologia.
Sono figli del nulla, compiuti da uomini nulli. Da nullità umane.
Non sono solo gesti contro lo Stato.
Lo Stato è una architettura che l'uomo si è dato per vivere insieme ai suoi simili.
Questi ragazzi sono simili a che cosa?
Sfregiare chi garantisce la sicurezza del tuo vivere libero, oltre che del tuo divertimento e della tua vacanza, ancora una volta, anche in questa estate così complessa, non ti rende simile all'essere umano.
Viva gli uomini della Polizia di Stato.
La Sicurezza
Tutti la cercano, nessuno la trova. Finalmente all'Italia vengono riconosciuti meriti fino a ieri misconosciuti: siamo il paese dove i servizi (segreti) funzionano meglio. Tanto è vero che ci sono delle stragi che da 40 anni e più non hanno colpevoli certi. In qualche processo più lungo di Aeradria, le giurie hanno trovato presunti autori oltre ogni ragionevole (?) dubbio. Quelli veri sono fuggiti sempre grazie ai nostri formidabili servizi. Insomma sul versante del nuovo terrorismo abbiamo le carte in regola meglio di qualunque paese, preso sempre alla sprovvista. Non ho capito cosa pensavano le polizie (segrete) di Inghilterra, Belgio, Francia e..Spagna. Fai collezione di bombole del gas e nessuno se n'accorge? Familiari dei gruppi terroristi (familiari) che si sorprendono delle gesta dei loro "bravissimi" figli, nipoti, cugini? Ottimo lavoro della Polizia di Rimini. I due misteriosi magrebini che "parcheggiavano" di fronte al Grand Hotel sono stati mandati dove devono stare. Applausi. Siamo in guerra, nuova dimensione, più difficile da affrontare e soprattutto vincere. Gli altri sono sofismi da ...Francesco. Non mi piace essere volgare, non appartenendo per antica scelta alla schiera dei fedeli. Il Papa finisce per mangiarsi la dote accumulata. regali lo Ius Soli Vaticani. E' molto meglio di quello italico, ormai abusato.
Vi saprò dire
Me la sto lavorando: vi saprò dire con maggior precisione. L'assessore all'ambiente Dr.ssa Anna Montini ricopre l'incarico in maniera a mio parere assai discutibile su molti fronti di sua competenza. No, non è stata eletta, è stata "designata", come usa da qualche anno, in quota Civivo Miramare, in quota Patto Civico, in quota PD, in quota e sarebbe clamoroso Unibo, in quota... no, non ci potrei credere mai, ma onestamente non lo so, non me lo chiedete, non m'interessa, non mi interesso di politica e chi mi conosce lo sa che non conosco neppure il nome del Ministro.. degli Esteri, per dire! Allora pane al pane, vino al vino. Ogni tanto la Montini se ne esce con un comunicato stampa con il quale tira le orecchie ai riminesi che sarebbero indisciplinati nel "conferire" come si dice i rifiuti, ossia nel buttare via la mondezza, anzi direi che sua attività principale e quasi esaustiva in questi 1,5 anni sia stato il mantra della tiratina d'orecchie ai riminesi zozzoni che non fanno quello che dice Hera, che dice l'Atersir, che dicono le cooperative sub-appaltatrici della raccolta monnezza. L'ultima tiratina d'orecchie è d'ieri ed è rivolta gli esercenti del lungomare, rei di non seguire il regolamento ma ricordiamo anche che a Ferragosto c'è tantissimo lavoro per chi abbia un'attività es. ristorazione parliamo di 15 giorni di lavoro extra e anche che alcuni giorni fa c'è stata una mezza burrasca notturna che ha sparpagliato i rifiuti e non solo ovunque questo non spetta agli esercenti porvi rimedio ma a chi svolge il servizio. Come tutti sanno la raccolta rifiuti è in appalto ad Hera e lautamente pagata dai riminesi e non dalla Montini tipo "pago io, almeno comportatevi bene". Di più, molto di più, la Montini dovrebbe essere nemmeno parte terza ma essendo la rappresentante di colui che riceve il servizio dalla ditta appaltante dovrebbe sempre stare dalla parte dei riminesi perché è ovvio che più sei diligente fino ad arrivare a caricargliela tu in quei cassonetti motorizzati che vengono a ritirarla, meno è gravoso e meno sarà pagato il lavoro dei sub-appaltatori: maggiore è nostra virtù nel conferire di rifiuti, maggiore è il guadagno di Hera", per questo c'è tanta enfasi retorica sulla differenziazione, fatto salvo che sporadici comportamenti negligenti potranno anche esserci ma più che di quelli Montini dovrebbe occuparsi della corretta erogazione del servizio e se deve tirare le orecchie ogni tanto a ragione o a torto le tiri alle coop onlus che appaltano a alla stessa Hera "per dovere istituzionale" oppure perché come recita un detto maschilista per fortuna del passato "quando rientri a casa la sera... tu non lo sai ma lei sì". Inoltre, mi spiace doverlo ricordare ma Hera è stata recentemente ripresa dall'Anticorruzione per una miriade di ragioni fra cui il fatto che sub-appalti a cooperative sociali, cosa che sarebbe contro l'interesse di noi che riceviamo e paghiamo il servizio. Ora Hera come si sa è per metà pubblica circa e per metà privata, con controllo pubblico. Il 50% dell'azionariato è costituito dai Comuni ove opera, il 40 è flottante ossia passa di mano in mano fra chi investe in Borsa, e circa l'8 è di privati i cui nome piacerebbe proprio sapere perché parliamo di un capitale ingentissimo con redditività molto elevata, riferendosi a questo 8. Quindi come ripetuto noi siamo clienti e azionisti di Hera e recentemente abbiamo alleggerito per me sconsideratamente il nostro pacchetto azionario tanto che siamo oggi molto più Clienti che Azionisti, restando comunque ambedue le cose. Quindi situazione ambigua al massimo, anche su questo si sono concentrati i rilievi dell'Autorità anti-corruzione ed in passato per ragioni varie vi sono stati esposti alla Corte dei Conti da parte di vari soggetti. Il quarto soggetto sulla scena assieme ai riminesi, alla Montini, a Hera è l'Atersir che alcuni anni fa approfittando di una legge che non lo imponeva ma lo consentiva la Regione ha avocato a sè per cui la pianificazione è in mano alla Regione non più al Comune e qui casca l'asino per accennare appena a un fatto fresco fresco di cronaca ossia della Lega che chiede la separazione delle Romagne: una regione che legifera come fosse uno stato dove le realtà locali sono state man mano esautorate e private di tutto: dalla istituzione delle Regioni, qui infinitamente molto più che altrove, i Comuni hanno perso tutto o quasi diventando dependences del capoluogo, basti dire che ci stanno portando via tramite l'Università pregiatissimi lotti e immobili che mai più torneranno a Rimini come Palazzo Lettimi per esempio, chiusa parentesi separatista. Allora tornando alle tiratine d'orecchie della Montini ella cita anche l'Atersir che pure da Bologna ci tira le orecchie per metterci in riga e invece di stare dalla nostra parte che ti fa, inasprisce le sanzioni ai noi clienti di Hera, perché Hera deve fare utili e dobbiamo impacchettarli, profumarli, e perché no portarli direttamente noi in macchina alle discariche così Hera fa tanti tanti soldini che neppure ci ritornano poi in maniera significativa visto che ne abbiamo ceduto alcune delle azioni. Quindi parla come mangi: lo prendiamo lì un po' da tutti chi dovrebbe tutelarci, tutela l'appaltatore e ci sgridano anche. E spiace constatarlo ma ogni volta che leggo un comunicato stampa della Montini o dell'Atersir che riguardi acqua o rifiuti fatico a distinguerlo da uno di Hera in quanto sembra che a parlare non sia il soggetto che riceve il servizio (la Montini, che rappresenta i riminesi) o quello che pianifica (l'Atersir) a Hera stessa. Queste cose non le dico io ma sono espresse chiaramente o si evincono facilmente dal citato report dell'Anticorruzione nonché ovviamente osservano la situazione riminese.
M. A.
M. A.
mercoledì 23 agosto 2017
Mai
Mai in 40 anni di triste storia dello spaccio di droga a Rimini, 1977, in linea di massima, chiedere ad Andrea Muccioli che lo sa, era stata interessata la zona del triangolone c.d. ex delfinario etc.: oggi, ogni giorno arrestano ivi spacciatori. Lascio cadere la questione dei lamentosi "quelli che ben pensano" come li chiamava l'immenso Sant'Agostino, che hanno rotto le balle per il concerto che avrebbe sparato decibel e non ha fatto dormire la razza padrona che abita nei paraggi verosimilmente con la complicità di un direzione e intensità del vento anomala per le ore notturne che ha portato a spasso i decibel dalla paleda fin sotto casa della famiglia M., oppure di quella V., che abitano in una zona dove giammai sarà posto diciamo un campo nomadi come potremmo dire un generatore di puzze come hanno i fetenti di Santa Giustina quindi niente che arriva loro il più piccolo disturbo rompono; per sincerarsi di questo sarebbe sufficiente andarsi a vedere la direzione e l'intensità del vento nella notte fra il 15 ed il 16, discorso chiuso. Personalmente aborro che la zona portuale sia diventata luna park, arena di sballati, che la unica quasi residua storica spiaggia libera sia stata cooptata dal business dei fiumi di birra e della musica sparata a beneficio dei soliti noti, sempre gli stessi. Certo, si potrà dire che nulla è immutabile, che il parco del mare è ancora in versione cartacea da mostrare a Gentiloni che si è sbligato avant'ieri a vedere con la lente di ingrandimento in piazza Cavour le tante e tante varietà arboree ad alto fusto alla cui ombra i turisti si sollazzera-ra-ra-ran-no ma fra 50 anni!, e dunque qualcosa tocca loro fare ma come ripeto la zona è stata snaturata, trattasi di posto! Sono arrivati gli sballati e ovviamente dopo arrivano anche quelli che la materia per sballarti oltre la birra te la vendono e ogni giorno ne arrestano ormai. Giammai lo spaccio lì! Piazza Tre Martiri, Piazza Ferrari, Bar di periferia, Piazza Tripoli, Piazzale Roma a Riccione, la mitica "cappelletta" di un secolo fa ormai, discoteche famigerate in certi periodi, la Baia, la Mecca, mammai lo spaccio sulla paleda e limitrofi come accade oggi! Da cosa nasce cosa e fons e origo di tutto (mio parere) fu l'idea di ivi fare la Molo:di una zona per famigliole hanno creato, pian piano, una di vita notturna, la nostra piccola Pigalle per giovani, con tanto di night spacciati per discoteche. E' vero: nulla è immutabile ma inaccettabile snaturare così l'area portuale facendone una mega versione riminese di locali open air per giovani etilisti tipici della rivera nord uno su tutti o approfittare del giro di vite riccionese sull'area Marano per farne una lì: dopo gli spacciatori arriveranno quelli che derubano gli ubriachi proprio proprio come accadeva al Marano, e infatti si stanno spostando tutti qui.
"Bepi" Vergon
"Bepi" Vergon
Il Clichè
Dal Carlino: un centinaio di iscritti (?) lo aspettavano all'uscita del Cinema Fulgor, restaurato da tutti sindaci del passato ma inaugurato da Gnassi. Sto parlando del N.U. Paolo Gentiloni, terzo premier non eletto in visita pastoral-ciellina alla città. Non ci sono stati, per fortuna, terremoti, alluvioni, attentati, quindi nessuna promessa di ricostruire ma il Clichè del piddino di governo rimane intatto nella sua indisponente versione. Ci ha definito "effervescenti" come avesse fatto visita (notturna) al Lungomare di Gnassi. Errani Vasco, brava persona ed ottimo amministratore, si è dimesso, dopo averli conosciuti più da vicino. Non credo però che rifugiarsi da Bersani possa essere la soluzione migliore. Sta saltando tutto il meccanismo propagandistico messo in piedi nei mille giorni di Renzi. Per quanto il funereo Gentiloni possa rappresentare il migliore accompagnatore del Pd nell'ultimo viaggio verso la irrilevanza elettorale, ci sono ancora tante cose da eliminare anche a livello locale. Gnassi nel suo innato trasformismo riuscirà a galleggiare più a lungo. Non ha rivali nella furbizia spicciola, aiutato da qualche cortigiano intelligente. I resti della politica italiana sono riuniti a Rimini, naturalmente con voli di stato. Il Meeting della Casta lo definirebbe Travaglio, niente da spartire con i primi che si svolgevano in un clima da "isterici" della fede. Oggi rappresenta solo una delle più importanti riunione del potere (politico) in Italia, ospitati, gratuitamente, dal vero "dominus" riminese. Anche il sempre meno rilevante spartito religioso si è trasformato in una spasmodica ricerca di..fondi.
martedì 22 agosto 2017
CS Luca Bosco
CS DEGRADO RACCOLTA RIFIUTI
In questi giorni sono diverse le segnalazioni che ho ricevuto da cittadini ed imprenditori di Riccione riguardanti la situazione di degrado causata dai rifiuti non ritirati in diverse zone della città, proprio ieri ho ricevuto la lettera che segue da un albergatore della zona che giro al Sindaco Renata Tosi.
La Perla Verde dell’Adriatico, luogo di divertimento e accoglienza, nel mese di giugno è stata protagonista della tornata elettorale che ha visto vittoriosa Renata Tosi che con un impegnativa campagna elettorale, fatta di promesse e impegni politici, si è insediata come primo cittadino nel Comune. Complimenti!
Oggi, però, 21 agosto 2017 nel bel mezzo della stagione estiva, dopo solo due mesi di mandato, molti alberghi della zona Abissinia hanno lamentato l’incuria dell’ Hera, la ditta appaltatrice per il ritiro dei rifiuti. I patii degli alberghi sono diventati discariche a cielo aperto e l’odore dei rifiuti ha reso difficile l’ospitalità per i turisti.
La domanda nasce spontanea: - Sindaco Tosi, come pensa di giustificare questa grave mancanza,considerando anche il previsto aumento delle tariffe TARI del 4% ? - Tutto ciò che Lei nella sua campagna elettorale ha diffuso è rimasto disatteso per un azienda che ha anche aumentato le richieste di danaro. A proposito il suo programma iniziava proprio così: “La nostra stella polare: una città bella e giusta, ordinata, pulita, funzionante, creativa e dinamica!”
Cosa è successo?
Luca Bosco candidato non eletto M5S Riccione
I Salvataggi
I Salvataggi hanno fatto un'ottima sintesi della situazione del loro delicatissimo ed importantissimo settore riassunta in un comunicato stampa in cui mettono tra l'altro un "alert" rivolto ai bagnanti, sia per la situazione contingente di questi giorni di mare mosso, sia in generale. In poche parole invitano alla massima prudenza e lamentano che detta prudenza troppo spesso non sia adottata dai bagnanti. Personalmente credo, per dire due parole di senso comune senza entrare in tecnicismi perchè non ne ho gli strumenti, credo che in una società dove tutto è cambiato come si vede le piccole innovazioni del servizio di salvamento che pure ci sono state non siano sufficienti, infatti ci sono tanti, tantissimi annegamenti e mancati annegamenti per un pelo. Voi sapete che in passato nessuno avrebbe mai fatto il bagno in mare "per piacere" o "per balneoterapia": il mare, quantomeno in Europa e nel Mediterraneo, era visto come elemento da temere, ci si bagnava eventualmente in piccoli e calmi fiumi e negli specchi d'acqua. Le prime balneo-terapie, che avrebbero aperto la strada ai bagni di mare a scopo ludico, si facevano all'interno di una gabbia calata in mare per una parte e assicurata con una corda o catena a una piattaforma marina. Nessuno si sarebbe tuffato a scopo di piacere o sarebbe entrato in mare dalla riva per la stessa ragione, per quello c'erano le terme, che iniziano il loro declino o quantomeno ridimensionamento con l'avvento dei bagni di mare. Mare=pericolo questa è sempre stata l'associazione per secoli e nei secoli poi sono avvenuti eventi su cui non mi soffermo che hanno cambiato le cose. Venendo ad oggi il tipo di bagnante attuale rispetto a quello degli anni Cinquanta o Sessanta è così diverso almeno quanto lo era quello di quegli anni rispetto ai primi bagnanti della metà Ottocento, e qui apro e chiudo parentesi: meditate quando criticate le donne musulmane che prendono il bagno vestite, le nostre ave facevano lo stesso! Quindi dicevo: un'epoca questa in cui non solo è cambiato il turista tipo che fa il bagno ma tutto dall'a alla z è cambiato. Dagli orari alla nazionalità, all'età, allo stato di salute e di forma fisica del bagnante! E come può funzionare un salvamento improntato su atletici 20enni che si gettavano in acqua col mare mosso rispetto a 70enni che parlano... uzbeko, poi viene loro un coccolone e ci lasciano la pelle in mezzo metro d'acqua perché non conoscono il significato delle bandiere, non sanno che è pericoloso prendere il bagno a stomaco pieno per rischio sincope, non leggono l'inglese dei pannelli etc.etc.etc.!? Quindi da riformare: una società che mette il cappotto ai cagnolini, che salva le tartarughe e le accudisce, talmente complessa e attenta a tutto non può permettere che ogni stagione tante persone periscano in mare, tanto non si accorge nessuno, non fa notizia l'anziano che annega, "sindrome da sommersione: eeeh, càpita via, non ne facciamo un dramma!" (ricominciare a chiamare le cose con il loro nome sarebbe già un passo avanti:
> "an-ne-ga-men-to"). Dietro questo c'è il braccino corto di chi dovrebbe garantire la sicurezza, fatto salvo che comunque nessuno ti garantirà mai che se entri in acqua con mare forza 7... bendato, a pancia piena, imbottito di birra, dopo essersi strafogato di fritti, sei sovrappeso, hai superato i 60, l'ultimo bagno l'hai fatto per l'addio al celibato e arriva comunque un superman pagato poi 2 lire che ti salva se ti senti male! Vi è tuttavia un punto su cui mi sento di criticare la categoria a fronte di una sintesi molto ben fatta e puntuale sullo stato dell'arte: i marinai di salvataggio non possono essere l'unica campana, l'unica voce autorevole da ascoltare per portare al passo coi tempi questo importante lavoro: loro sono UNA parte, la più importante se vogliamo, ma le decisioni spettano a più soggetti, non solo per questioni di competenza non essendo la loro evidentemente esaustiva per quanto importantissima e tutto sommato "finale", ma per il semplice motivo che il loro per quanto delicato è un la-vo-ro come può essere quello degli operatori di polizia o dei piloti di aeroplano o dei magistrati o dei medici: delicatissimo ma sempre lavoro remunerato quindi occorre sempre un soggetto terzo che tuteli l'interesse del "consumatore" o della "persona" o del "cittadino" del fruitore del servizio, in questo caso il Bagnante. Poi ci sono tanti altri aspetti che non tocco ma che una "riforma" del settore deve valutare.
Dottore L. Enea Finto P.
Dottore L. Enea Finto P.
Effervescenti
Al Premier Gentiloni, reduce dai successi della ricostruzione umbra e marchigiana, condotta con invidiabile celerità e cronometrica precisione, il Sindaco Gnassi, noto prestidigiatore di opere e..ciclabili ha finto di mostrare una Città pieni di cantieri leggermente meno vetusti di lui. Un'altra storia di comica propaganda piddina. Il N.U. per quanto solo terzo premier mai eletto, circondato da A Te Faz, il più grande "promittente" di opere mai realizzate ed un Bonaccini che sembra eletto per fare rimpiangere Errani, si è gettato entusiasta nelle mani e capelli di Gnassi. Approdo sicuro. Nessuno come lui è riuscito a rogitare cose fatte da altri e magnificarle come fossero rotonde. Ha il merito di contornarsi di ottimi writers acquistati dalla stampa cittadina. Non contento si è preso anche la..stampa. Lo stesso Gentiloni che fa politica da prima di Gnassi ed è già un primato, ha evitato il facile tranello. Non ha parlato però di una Città in pieno sviluppo o proiettata nel futuro disegnato da Bolkestein, piena di improbabili cantieri, con l'industria turistica che veleggia indisturbata (da tempo) verso i 15 euro. Chi fa politica per mestiere onde evitare equivoci o una stroncatura social, usa la buona regola di informarsi, magari da Zerbini, su cosa stia succedendo da alcuni anni nella ex capitale del turismo. Ma era una visita mordi e ..baci. L'importante era soddisfare i partners indispensabili per il governo e la maggioranza della Città. Il Carlino voleva forse che leggesse uno dei tanti report che ci proiettano agli inferi della sicurezza, ambiente, servizi, ma primi nelle bollette da Psbo? Il personaggio nella sua veste più consona a funerali che battesimi, ci ha definito usando tutta la fantasia disponibile: Effervescenti. Il Carlino non aspettava altro che la caduta delle bollicine di governo. Ha stappato un titolo davvero originale: Effervescenti.
PS Il "taglio" alla Gnassi ha ringraziato. Si riferiva a qualche festa sindacale?
PS Il "taglio" alla Gnassi ha ringraziato. Si riferiva a qualche festa sindacale?
lunedì 21 agosto 2017
CS Ass.Marinai di Salvataggio
Comunicato Stampa 08/2017
"il Mare NON è Aquafan"
Domenica 20 e Lunedì 21 Agosto le condizioni proibitive del mare, con onde formate e una forte corrente, non hanno scoraggiato i bagnanti dal tuffarsi in un mare il cui solo rumore incuteva rispetto e consigliava cautela. Come purtroppo spesso accade, nonostante i continui appelli insistentemente messi in atto dagli assistenti bagnanti, gli avventori della spiaggia non hanno saputo resistere alla tentazione di mettere a rischio la propria vita insieme a quella di coloro che con assidua dedizione, passione e sacrificio spetta il compito di tutelarne la sicurezza. La sistematica sottovalutazione dei pericoli del nostro mare, che quando agitato genera un moto ondoso che provoca forti correnti di risacca in uscita (in dialetto 'gardoni'), purtroppo si somma inevitabilmente alla negligenza dei bagnanti che incoscientemente si avventurano nel mare. Con rammarico constatiamo sempre più spesso che sia la bandiera rossa che i fischi di avvertimento dei Salvataggi vengono sistematicamente ignorati mentre le onde del mare vengono affrontate con incredibile leggerezza e senz'alcuna coscienza del reale pericolo che rappresentano. Prima di entrare in acqua, specialmente durante le giornate di maretta, si consiglia sempre di valutare attentamente le proprie capacità natatorie e chiedere preventivamente informazioni e suggerimenti al marinaio di salvataggio. Inoltre, da sempre più parti lungo la costa, i colleghi continuano a denunciare la costante presenza di bambini soli in mare, con genitori e responsabili spesso colpevoli di non provvedere alla loro necessaria sorveglianza. Il mare raramente perdona le incaute leggerezze di chi lo affronta "a cuor leggero": il doveroso rispetto che gli si deve tributare e l'attenzione alle indicazioni fornite dai salvataggi sono la base per evitare tragici incidenti. Occorre rammentare che le onde non sono un'occasione di divertimento bensì un inequivocabile pericolo. La professione del Salvataggio implica responsabilità, disciplina, preparazione oltreché un costante aggiornamento delle tecniche di intervento, recupero e rianimazione. Questi uomini dotati di un carattere eccezionale, i marinai di salvataggio, sono spesso chiamati ad affrontare il mare in condizioni pericolose, intervenendo tra onde minacciose fino al punto di dover mettere a repentaglio la propria incolumità. A tal proposito, l'Associazione intende nuovamente esprimere con grande dolore il nostro cordoglio per la morte del collega Pierluigi "Bigio" Ricci, avvenuta Lunedì 7 Agosto durante un soccorso sul litorale di Fano. Una delegazione di colleghi ha partecipato alla funzione funebre per testimoniare la nostra vicinanza e tributare l'Onore ed il Rispetto giustamente dovuti a chiunque metta a rischio la propria vita per salvare quella di un altro essere umano. Una tragedia che ribadisce la necessità di riflessione civile con le amministrazioni ed il legislatore sulle condizioni in cui ci troviamo quotidianamente ad operare, dato che è innegabile che esiste attualmente una pericolosa sproporzione tra i compiti e le responsabilità del servizio svolto dai salvataggi e la limitata autorità di cui gli stessi godono per far rispettare le indicazioni sulla sicurezza dei bagnanti.
http://www.fanoinforma.it/oasi-confartigianato-il-divieto-di-fare-il-bagno-con-la-bandiera-rossa-diventi-legge/
Solo l'opera di prevenzione, parte fondamentale del servizio di salvamento, sistematicamente messa in atto da questi professionisti che convivono quotidianamente con le bizzarrie del mare, ne conoscono le insidie, scorgono il pericolo dove gli altri vedono solo un innocente bagno rinfrescante ha potuto scongiurare tantissime situazioni potenzialmente pericolose. Malgrado l'incensante prevenzione, nella sola zona di Rimini Sud (Porto -- Miramare), nelle ultime ore abbiamo dovuto registrare numerosi episodi di soccorso in mare: 20/08 @16 +Bagno 141 Rimini Sud Recupero di #2 ragazze in prossimità del pontile di Miramare 20/08 @17 +Piazzale Boscovich Rimini Sud Recupero di una bambina di 7 anni lasciata colpevolmente in acqua da sola tra il bagno Uno e la spiaggia libera di Piazzale Boscovich 21/08 @16 +Bagno 62 Rimini Sud Recupero con intervento coordinato di due marinai 21/08 @17 +Bagno 104 Rimini Sud Recupero di #4 pericolanti in difficoltà (1 bambino + 3 adulti), intervento coordinato di due marinai (moscone e nuoto con ausilio di rescuecan) 21/08 @17 +Bagno 85b Rimini Sud Recupero di #2 ragazzini 21/08 +Bagno 124 Rimini Sud #5 distinti recuperi nel corso del pomeriggio. Rilevato che le previsioni meteomarine annunciano per i prossimi giorni condizioni di mare formato ed intense correnti, da parte dell'Associazione Marinai di Salvataggio della provincia di Rimini è sentita l'urgente esigenza di rammentare a tutti, turisti e riminesi, le regole basilari a cui ciascun bagnante deve necessariamente attenersi per salvaguardare la propria sicurezza in mare: 1. Mai fare il bagno in assenza del servizio di salvamento (--09:30 & 18:30--) o durante la sua sospensione (13:00 -- 14:00) 2. Attieniti scrupolosamente alle indicazioni fornite dai salvataggi: il suono del fischietto è un'inequivocabile segnale di Pericolo a cui prestare la massima attenzione 3. Prima di entrare in acqua chiedi consiglio al Salvataggio in servizio e notificagli eventuali problemi di limitata mobilità e/o salute 4. Mai lasciare incustoditi i minori: in giornate di maretta vigilare sui bambini dalla riva non è sufficiente, devi accompagnarli in acqua a breve distanza dalla riva tenendoli costantemente per mano e possibilmente dotandoli di braccioli ben assicurati 5. Mai nuotare da soli: il pericolo in mare è sempre in agguato ed il tempo utile per un eventuale soccorso efficace in condizioni di mare mosso si misura in una manciata di secondi 6. Non allontanarti dalla riva: l'effetto delle onde lo si può godere appieno stando immersi in acqua fino alla vita, mai oltre. Inoltre tieni presente che le correnti di risacca che trascinano al largo sono molto più forti appena superata la porzione di mare in cui le onde rompono e generano schiuma 7. L'uso dei gonfiabili può rivelarsi pericoloso: fornendo una "falsa sicurezza" a chi li utilizza possono indurre a sottostimare la reale pericolosità delle condizioni del mare e non sono assolutamente da considerarsi dispositivi di sicurezza affidabili. L’Associazione Marinai di Salvataggio della provincia di Rimini, dal 2011 punto di riferimento imprescindibile per qualsiasi confronto inerente alla salvaguardia della vita in mare, nonché attiva promotrice della qualità del servizio di salvamento sul litorale della provincia di Rimini, fedele al proprio ideale di salvaguardia della vita in mare, invita ancora una volta a non abbassare la guardia: il mare della costa Riminese sa essere insidioso, ma il principale pericolo è sempre l'atteggiamento incosciente e noncurante dei rischi di chi lo affronta. La professionalità di un marinaio di salvataggio risulta proporzionale alla esperienza acquisita. Non vi è infatti dubbio che, in genere, per un salvataggio servano almeno 3/4 anni di esperienza sul campo per poter acquisire sufficiente padronanza dell'imbarcazione di soccorso in qualsiasi condizione meteo-marina e per rendere efficaci le tecniche di recupero acquisite, al fine di poter operare in tempi utili. Ogni estate i salvataggi della riviera riminese, affrontando le onde anche in condizioni meteo-marine avverse, assistono e soccorrono centinaia di persone e per questo vengono riconosciuti come un presidio essenziale da cittadini e turisti. Nel corso degli anni i salvataggi, attraverso l'Associazione, si sono fatti promotori della cultura della salvaguardia della vita in mare, ottenendo traguardi fondamentali quali: Le dotazioni minime per il soccorso e la rianimazione L'introduzione nelle spiagge del DAE - defibrillatore semiautomatico (in collaborazione con Rimini Cuore e Croce Rossa Italiana) L'introduzione del Rescue Can, utile dotazione salvavita per il soccorritore e la persona soccorsa La progettazione e realizzazione di una cartellonistica informativa favorevolmente accolta alla Capitaneria di Porto e dal Comune di Rimini L'edizione annuale di un Report statistico sugli interventi in mare che , sulla base di dati e casistiche di intervento elabora le proposte e i miglioramenti suggeriti dai Salvataggi al fine di ottimizzare il soccorso e renderlo sempre più efficace Corsi di aggiornamento e formazione, finanziati dalla Provincia e poi autofinanziati dai salvataggi stessi Un progetto in collaborazione con la Capitaneria di Porto e il comando dei Vigili del Fuoco della sezione soccorso in mare, che ha permesso di collegare via radio ricetrasmittenti i Salvataggi e le imbarcazioni di soccorso in modo da coordinare gli interventi e segnalare anche gli incidenti in mare nel primo tratto di costa e le imbarcazioni potenzialmente pericolose per i bagnanti. Come sempre poniamo la nostra professionalità e la nostra passione a garanzia della vostra sicurezza. Non ci stancheremo mai di sottolineare quanto i Marinai di Salvataggio con esperienza rappresentino un capitale umano e professionale da tutelare e valorizzare. **
Andrea Manduchi Referente Comunicazione con i Media Associazione Marinai di Salvataggio della Provincia di Rimini 3472415970
Domenica 20 e Lunedì 21 Agosto le condizioni proibitive del mare, con onde formate e una forte corrente, non hanno scoraggiato i bagnanti dal tuffarsi in un mare il cui solo rumore incuteva rispetto e consigliava cautela. Come purtroppo spesso accade, nonostante i continui appelli insistentemente messi in atto dagli assistenti bagnanti, gli avventori della spiaggia non hanno saputo resistere alla tentazione di mettere a rischio la propria vita insieme a quella di coloro che con assidua dedizione, passione e sacrificio spetta il compito di tutelarne la sicurezza. La sistematica sottovalutazione dei pericoli del nostro mare, che quando agitato genera un moto ondoso che provoca forti correnti di risacca in uscita (in dialetto 'gardoni'), purtroppo si somma inevitabilmente alla negligenza dei bagnanti che incoscientemente si avventurano nel mare. Con rammarico constatiamo sempre più spesso che sia la bandiera rossa che i fischi di avvertimento dei Salvataggi vengono sistematicamente ignorati mentre le onde del mare vengono affrontate con incredibile leggerezza e senz'alcuna coscienza del reale pericolo che rappresentano. Prima di entrare in acqua, specialmente durante le giornate di maretta, si consiglia sempre di valutare attentamente le proprie capacità natatorie e chiedere preventivamente informazioni e suggerimenti al marinaio di salvataggio. Inoltre, da sempre più parti lungo la costa, i colleghi continuano a denunciare la costante presenza di bambini soli in mare, con genitori e responsabili spesso colpevoli di non provvedere alla loro necessaria sorveglianza. Il mare raramente perdona le incaute leggerezze di chi lo affronta "a cuor leggero": il doveroso rispetto che gli si deve tributare e l'attenzione alle indicazioni fornite dai salvataggi sono la base per evitare tragici incidenti. Occorre rammentare che le onde non sono un'occasione di divertimento bensì un inequivocabile pericolo. La professione del Salvataggio implica responsabilità, disciplina, preparazione oltreché un costante aggiornamento delle tecniche di intervento, recupero e rianimazione. Questi uomini dotati di un carattere eccezionale, i marinai di salvataggio, sono spesso chiamati ad affrontare il mare in condizioni pericolose, intervenendo tra onde minacciose fino al punto di dover mettere a repentaglio la propria incolumità. A tal proposito, l'Associazione intende nuovamente esprimere con grande dolore il nostro cordoglio per la morte del collega Pierluigi "Bigio" Ricci, avvenuta Lunedì 7 Agosto durante un soccorso sul litorale di Fano. Una delegazione di colleghi ha partecipato alla funzione funebre per testimoniare la nostra vicinanza e tributare l'Onore ed il Rispetto giustamente dovuti a chiunque metta a rischio la propria vita per salvare quella di un altro essere umano. Una tragedia che ribadisce la necessità di riflessione civile con le amministrazioni ed il legislatore sulle condizioni in cui ci troviamo quotidianamente ad operare, dato che è innegabile che esiste attualmente una pericolosa sproporzione tra i compiti e le responsabilità del servizio svolto dai salvataggi e la limitata autorità di cui gli stessi godono per far rispettare le indicazioni sulla sicurezza dei bagnanti.
http://www.fanoinforma.it/oasi-confartigianato-il-divieto-di-fare-il-bagno-con-la-bandiera-rossa-diventi-legge/
Solo l'opera di prevenzione, parte fondamentale del servizio di salvamento, sistematicamente messa in atto da questi professionisti che convivono quotidianamente con le bizzarrie del mare, ne conoscono le insidie, scorgono il pericolo dove gli altri vedono solo un innocente bagno rinfrescante ha potuto scongiurare tantissime situazioni potenzialmente pericolose. Malgrado l'incensante prevenzione, nella sola zona di Rimini Sud (Porto -- Miramare), nelle ultime ore abbiamo dovuto registrare numerosi episodi di soccorso in mare: 20/08 @16 +Bagno 141 Rimini Sud Recupero di #2 ragazze in prossimità del pontile di Miramare 20/08 @17 +Piazzale Boscovich Rimini Sud Recupero di una bambina di 7 anni lasciata colpevolmente in acqua da sola tra il bagno Uno e la spiaggia libera di Piazzale Boscovich 21/08 @16 +Bagno 62 Rimini Sud Recupero con intervento coordinato di due marinai 21/08 @17 +Bagno 104 Rimini Sud Recupero di #4 pericolanti in difficoltà (1 bambino + 3 adulti), intervento coordinato di due marinai (moscone e nuoto con ausilio di rescuecan) 21/08 @17 +Bagno 85b Rimini Sud Recupero di #2 ragazzini 21/08 +Bagno 124 Rimini Sud #5 distinti recuperi nel corso del pomeriggio. Rilevato che le previsioni meteomarine annunciano per i prossimi giorni condizioni di mare formato ed intense correnti, da parte dell'Associazione Marinai di Salvataggio della provincia di Rimini è sentita l'urgente esigenza di rammentare a tutti, turisti e riminesi, le regole basilari a cui ciascun bagnante deve necessariamente attenersi per salvaguardare la propria sicurezza in mare: 1. Mai fare il bagno in assenza del servizio di salvamento (--09:30 & 18:30--) o durante la sua sospensione (13:00 -- 14:00) 2. Attieniti scrupolosamente alle indicazioni fornite dai salvataggi: il suono del fischietto è un'inequivocabile segnale di Pericolo a cui prestare la massima attenzione 3. Prima di entrare in acqua chiedi consiglio al Salvataggio in servizio e notificagli eventuali problemi di limitata mobilità e/o salute 4. Mai lasciare incustoditi i minori: in giornate di maretta vigilare sui bambini dalla riva non è sufficiente, devi accompagnarli in acqua a breve distanza dalla riva tenendoli costantemente per mano e possibilmente dotandoli di braccioli ben assicurati 5. Mai nuotare da soli: il pericolo in mare è sempre in agguato ed il tempo utile per un eventuale soccorso efficace in condizioni di mare mosso si misura in una manciata di secondi 6. Non allontanarti dalla riva: l'effetto delle onde lo si può godere appieno stando immersi in acqua fino alla vita, mai oltre. Inoltre tieni presente che le correnti di risacca che trascinano al largo sono molto più forti appena superata la porzione di mare in cui le onde rompono e generano schiuma 7. L'uso dei gonfiabili può rivelarsi pericoloso: fornendo una "falsa sicurezza" a chi li utilizza possono indurre a sottostimare la reale pericolosità delle condizioni del mare e non sono assolutamente da considerarsi dispositivi di sicurezza affidabili. L’Associazione Marinai di Salvataggio della provincia di Rimini, dal 2011 punto di riferimento imprescindibile per qualsiasi confronto inerente alla salvaguardia della vita in mare, nonché attiva promotrice della qualità del servizio di salvamento sul litorale della provincia di Rimini, fedele al proprio ideale di salvaguardia della vita in mare, invita ancora una volta a non abbassare la guardia: il mare della costa Riminese sa essere insidioso, ma il principale pericolo è sempre l'atteggiamento incosciente e noncurante dei rischi di chi lo affronta. La professionalità di un marinaio di salvataggio risulta proporzionale alla esperienza acquisita. Non vi è infatti dubbio che, in genere, per un salvataggio servano almeno 3/4 anni di esperienza sul campo per poter acquisire sufficiente padronanza dell'imbarcazione di soccorso in qualsiasi condizione meteo-marina e per rendere efficaci le tecniche di recupero acquisite, al fine di poter operare in tempi utili. Ogni estate i salvataggi della riviera riminese, affrontando le onde anche in condizioni meteo-marine avverse, assistono e soccorrono centinaia di persone e per questo vengono riconosciuti come un presidio essenziale da cittadini e turisti. Nel corso degli anni i salvataggi, attraverso l'Associazione, si sono fatti promotori della cultura della salvaguardia della vita in mare, ottenendo traguardi fondamentali quali: Le dotazioni minime per il soccorso e la rianimazione L'introduzione nelle spiagge del DAE - defibrillatore semiautomatico (in collaborazione con Rimini Cuore e Croce Rossa Italiana) L'introduzione del Rescue Can, utile dotazione salvavita per il soccorritore e la persona soccorsa La progettazione e realizzazione di una cartellonistica informativa favorevolmente accolta alla Capitaneria di Porto e dal Comune di Rimini L'edizione annuale di un Report statistico sugli interventi in mare che , sulla base di dati e casistiche di intervento elabora le proposte e i miglioramenti suggeriti dai Salvataggi al fine di ottimizzare il soccorso e renderlo sempre più efficace Corsi di aggiornamento e formazione, finanziati dalla Provincia e poi autofinanziati dai salvataggi stessi Un progetto in collaborazione con la Capitaneria di Porto e il comando dei Vigili del Fuoco della sezione soccorso in mare, che ha permesso di collegare via radio ricetrasmittenti i Salvataggi e le imbarcazioni di soccorso in modo da coordinare gli interventi e segnalare anche gli incidenti in mare nel primo tratto di costa e le imbarcazioni potenzialmente pericolose per i bagnanti. Come sempre poniamo la nostra professionalità e la nostra passione a garanzia della vostra sicurezza. Non ci stancheremo mai di sottolineare quanto i Marinai di Salvataggio con esperienza rappresentino un capitale umano e professionale da tutelare e valorizzare. **
Andrea Manduchi Referente Comunicazione con i Media Associazione Marinai di Salvataggio della Provincia di Rimini 3472415970
La Cena dei Dems
Il Carlino sempre preciso quando parla del Pd, fosse anche in una versione "minore" correntizia, ci informa che si è svolta indetta da "Chef" Petitti per conto del grande cuoco Melucci, una speranzosa cena in vista dell'elezione del Segretario Provinciale piddino. Siamo al post Magrini. La presenza più importante, mai portatrice di fortuna, è quella del Chicchi Giuseppe che, invecchiando, è ritornato alle origini con l'Art 1 assieme al segretario della Cgil, il sempre coreografico Urbinati. Hanno cenato al lume di corrente, due x una. Orlando e la sinistra (una delle tante) del Pd. Il candidato lo prendono a Santarcangelo una delle (poche) roccaforti del Pd. Se Gnassi propone il mio Morollino, stravince anche stavolta. Ve lo meritate.
Sopra il Sillaro
Glielo avevano anche detto risulta non so se sia vero : "non devi venire qua, va' via, 'uuusss, porti jella, devi stare sopra il Sillaro; anzi, come Cesare: gentilmente, non venire sotto il Rubicone, oh perdio, o vuoi forse che scendiamo a percentuali dello zero virgola!?". E mi riferisco ovviamente al Presidente dottore Bonaccini che ha voluto fare la comparsata durante la visita del premier Gentiloni nell'occasione... dell'ex "Meeting-per-la-amicizia-fra-i-popoli", ora semplicemente "il meeting": un incontro, si parla del più e del meno, conferenze, tele-conferenze etc., tipicamente sul Futuro (!). Ebbene, ma con rispetto parlando, Bonaccini che è persona squisita per carità ma in Romagna porta sfiga al Pd, non è ben visto qui, il parlamentino bolognese, è piuttosto mal-famato se è vero che il corpo elettorale lo ha snobbato durante le ultime consultazioni ed in pratica la Giunta regionale governa con il consenso di una piccolissima percentuale di emiliano-romagnoli: circa il 7-8% mi pare dei residenti, un valore estremamente basso perché si possa parlare di "democrazia": o dico una capzata!? Comunque il Presidente della Giunta, in politica da sempre, ex comunista, ex democratico di sinistra, ora democratico tout court, quando dicesi la coerenza delle idee, è voluto venire a tutti i costi per farsi il selfie accanto al blasonato premier, sebbene nascosto dietro una folta barba tipico mezzuccio di chi perde il vello cranico e crede di confonderti le idee facendoselo crescere sotto: ma non è lo stesso, dài, non voglio scendere nella volgarità di parlare dell'aspetto fisico ma il politico dalle nostre parti piace con la chioma e anche folta: se è vero che hanno fatto il taglio alla Gnassi! Comunque recentemente già era venuto nell'occasione delle consultazioni oltre-Marano, e venne diciamo a mostrare le stigmate del Comunismo che una volta che te le sei prese non te le togli più nemmeno se ti fai tatuare una svastica in fronte. E i riccionesi post trc ormai fanno questa associazione di idee: trc>muro>muro-di-Berlino> Comunismo, e non ne vogliono giammai più sapere di ex comunisti infatti quei 500 voti che hanno fatto vincere la Tosi contro un candidato forte come la Vescovi li ha spostati lui per me mostrandosi alla conferenza stampa assieme alla candidata e passeggiandosi viale Ceccarini in t-shirt rossa con falce e martello e il Che, visto io maggio scorso almeno mi sembrava lui, accanto a miliardari vacanzieri nostalgici del Duce: ma si può essere così sprovveduti!? Infine: scherzi a parte, Gentiloni si complimenta per i tanti cantieri nel suo tour cittadino mentre il sindaco gli mostra come sta spendendo i 9 mln arrivati da Roma cash, e ci dice che siamo in palla, una città dinamica: ma l'avete mai sentito un politico che parla male dal luogo ove trovasi. Parlando ipoteticamente settimana scorsa il premier era... a Mondovì e li ha sommersi di disprezzo: eh ma che città del menga, mai più in un posto simile, fate proprio schifo vado a Rimini, lì sì!
Zobeta
Zobeta
Iscriviti a:
Post (Atom)