mercoledì 31 ottobre 2012

Delirante

Mi permetto una delirante analisi, dopo aver trascorso un'intera giornata nella capitale immorale infinita del nord (Milano, cit. Timoria) tra giornalisti, addetti stampa, quattordici copie di giornali nazionali, battute e risatine, non mie, sul ciclone 5 stelle. Il risultato del MoVimento siciliano è stato un successo o no? Oppure, non sarebbe meglio parlare di vittoria mancata, ergo sconfitta? I giornalai si stanno arrabattando in analisi di alcun valore statistico in questi giorni. Metà dei siciliani non è andato al voto, questo è il segnale più grosso. Qualcuno ha scritto "son finiti i soldi, ecco perchè". Può essere, ma facciamo finta di no. Lo stesso giunonico Ferrara ha twittato che non esiste il terzo posto in politica nè il Boom. Si può essere d'accordo o no con il capo del Foglio, e da un tweet (breve cinguettio) non si può ipotizzare un redazionale. Tuttavia il dato certo è che in Sicilia dal 2% circa della Sonia Alfano con una lista gli amici di Grillo si è passati al 18% grazie ad un uomo che per 15 giorni ha girato la Sicilia riempiendo le piazze e facendo comizi 4 volte al giorno. Se non vogliamo parlare di boom, parliamo almeno di un ceffone talmente forte alla politica dell'ancient regime che ci auguriamo sia riecheggiato alle orecchie di Napolitano tra gli enormi saloni della sua residenza romana. Cancelleri, il candidato a 5 Stelle non ha vinto. Ha perso e la sua speranza è che si torni al voto dato che Crocetta farà fatica a governare. I quindici attivisti del Movimento che entreranno nel parlamento siciliano sanno di avere puntati addosso non solo gli occhi dei siciliani, ma anche le lupare degli altri siciliani. Ci vuole coraggio e questi ragazzi ne hanno da vendere. Proporranno immediatamente il taglio degli stipendi agli eletti. Stiamo a vedere. Certo è che è facile fare l'attivista a Bologna, fatelo a Caltanissetta. Però, che questo sia segno premonitore per le future elezioni nazionali è evidente. Un 18% di voti su scala nazionale equivale ad una valanga di seggi. Ora sono giunte anche le regole, con il comunicato n. 53... in maniera un pò verticistica dallo staff di Grillo. Possono essere candidati solo quei cittadini, espressione del loro territorio, che siano già stati candidati nelle ultime amministrative o regionali, quindi coloro che abbiano fatto delle liste elettorali e negli ultimi 5 anni siano stati attivi nel movimento. I nuovi arrivati, magari da qualche mese, son fuori dalle ipotetiche liste. Questo vuol dire "limitare al massimo" ipotetici soggetti che vogliano ora saltare sul carro dei vincitori. A me la cosa piace, sebbene non sia stata condivisa con la totalità degli utenti della rete, la famosa rete. Potranno votare online tutti coloro che avranno certificato la propria iscrizione con una carta d'identità o patente, ma solo coloro che si sono iscritti al portale del MoVimento 5 Stelle entro il 30 settembre scorso. Di tempo per certificarsi ed iscriversi ve n'è stato, quindi... Ora, siamo sicuri però che questo non sia altro che un gioco partito per scherzo ed ora sgusciato dalle mani dei due riccioloni? Se alla fine ci rendessimo conto di vivere in una sorta di Matrix, vorremmo essere svegliati oppure no? Io preferisco non essere svegliato, sappiatelo, altrimenti saran dolori. 

 Mark Towers 

Lo Stuntmen

Secondo Funelli Sergio, lo stuntmen sindacale, in attesa di sapere se per twittare ci vuole la laurea, noi saremmo come una Commissione Grandi Rischi che ipotizza il default di Rimini. Mentre i famosi tecnici presenti in quella infausta radunata non hanno indovinato sfortunatamente niente, noi da vecchie ochette di Palazzo abbiamo messo in guardia i....giornali, politici, partiti, movimenti? Non pensiamo di essere così potenti e soprattutto conosciamo troppo bene il livello di guardia civico, non succederà niente, quando arriveranno i commissari trovate almeno un ottimo albergo, staranno a lungo, quelli della Carim si sono trovati bene.

P.S.
Il nostro Cancelliere, Presidente Commissione Grandi Rischi Mondiali non si è dimesso.

La Novità


Sarebbe Crocetta, con l'outing sessuale la Novità espressa dalla rivoluzione siciliana? Non ci vuole molto a capire che tutto rimarrà come prima, nonostante il risultato straordinario del M5S, vince ancora pirandello, si cambia tutto per non cambiare niente. Intanto dovranno chiedere voti ed uomini a Lombardo che diventerà decisivo per sistemare i forestali che avevano promesso di assumere. Bersani continua ad incutere tenerezza, è riuscito a parlare di risultato storico, mentre Matteo gli sta spolpando l'elettorato a colpi di rottamazione. D'Alema è cotto, la Bindi lo segue, gli altri Franceschini sono più furbi hanno capito l'aria che tira, se avessero permesso libertà di voto non ci sarebbe stata partita, ciellini e pidiellini in libera e salutare uscita lo avrebbero già santificato. Anche il Cavaliere ha espresso in tempi il suo gradimento, l'avesse lui invece di Alfano un segretario come il toscano. E' la risposta allo sandy che sta salendo dal sud, avevamo avvisato in tempi lontani che il risultato degli attivisti grillini a Rimini era antesignano di un futuro migliore, le pugnette che non sarebbero in grado di governare fanno ridere, il Bounty lo conoscono anche loro, per ridurci in questo stato sono buoni tutti. Avvieranno la terza repubblica, finalmente usciranno di scena i responsabili dei silenzi tombali sulle trattative tra i due stati, eletto e mafioso, non è un problema solo giudiziario è l'anello che riconduce agli altri scandali silenziati di questi 30 anni. Il silenzio degli esponenti riminesi è emblematico, sanno cosa li aspetta, non vediamo l'ora, sono anni che contiamo di godere il momento della liberazione della città dagli esponenti che l'hanno massacrata, regalando alcuni pezzi alla finta opposizione. Non siamo sicuri, per come lo ricordiamo, che Gnassi rimanga a fare il liquidatore, è un fiutatore d'eccezione, questa tempesta non lo risparmierà, non siamo preoccupati per il suo futuro, è stato bravo, si è coperto con assicurazioni durature, siamo convinti che il suo breve ed inutile cammino riminese sia finito, non gli rimane che fare delle pre primarie in Giunta per vedere a chi tocca correre al posto dell'altra inutile Marchioni, ma questi sono affari loro. Da un pezzo abbiamo deciso, all'unanimità per chi votare, sappiamo nuotare bene.

Dal Campo Nemico

"I voti di Grillo conquistati a sinistra" Gli esperti del Cattaneo, l'istituto di ricerche bolognese hanno analizzato il flusso di voti confrontando l'ultima tornata elettorale con quella per il sindaco di Palermo. "Meno rilevante il flusso proveniente dal centrodestra". Dai dati si vedono gli effetti dell'astensionismo, vero "vincitore" di questa sfida: il Pd ha dimezzato i voti (da 505mila a 257), tonfo del Pdl (da 900mila a 257mila). Provengono soprattutto dall'area di sinistra e di centrosinistra i voti conquistati dal Movimento 5 Stelle alle elezioni in Sicilia, vinte da Rosario Crocetta. Gli stessi voti che hanno permesso ai grillini di diventare il primo partito dell'isola. E' quanto emerge dall'analisi dei flussi di voto effettuata dall'Istituto Cattaneo di Bologna. Che, però, ha decretato come vero "vincitore" l'astensionsimo, visto che ha falciato i risultati di tutti i partiti, facendo registrare dei crolli clamorosi, come nel caso del Pdl che ha perso due terzi dei voti. Gli esperti dell'istituto di ricerche del capoluogo felsineo hanno confrontato i dati delle elezioni di domenica con quelli delle ultime elezioni comunali di Palermo. Dall'analisi dei flussi, emerge che la maggior parte dei voti conquistati dal Movimento 5 Stelle provengono in prevalenza da tutte le componenti della sinistra e del centrosinistra. Molto meno rilevante, invece, è il flusso venuto al movimento di Beppe Grillo dal centrodestra: sono solo le componenti dell'Udc e del Terzo Polo, il cui elettorato - sostengono i ricercatori dell'Istituto Cattaneo - potrebbe essere rimasto disorientato dai cambiamenti di collocazione politica tra le due elezioni, a fornire un flusso di una certa consistenza verso il Movimento 5 Stelle. L'astensionismo ha penalizzato tutti i partiti, eccezion fatta per i 5 Stelle. Il dato, secondo lo staff di ricercatori coordinato dal professor Piergiorgio Corbetta, è visibile facendo un parallelo fra le regionali del 2008 e quelle di domenica. Il Pd, ad esempio, è passato da 505mila voti del 2008 a 257mila con un quasi dimezzamento dei consensi. Va addirittura oltre il dimezzamento l'area della sinistra radicale. Nell'area della sinistra l'unico partito che ha guadagnato è stato l'Idv, con 18mila voti in più: una magra consolazione, visto che i dipietristi non sono entrati nell'Ars, nonostante le aspettative dopo l'elezione di Leoluca Orlando a sindaco di Palermo. Il collasso maggiore, tuttavia, lo ha avuto il Pdl, che ha perso quasi tre quarti del proprio elettorato passando da 900mila voti, a circa 247mila. Il discorso cambia poco, se a questi si aggiungono i voti che nel 2008 prese la lista "Lombardo presidente" (119mila), in rapporto a quelli raccolti da "Musumeci presidente" (107mila). Perde 129mila voti (-38,3%) anche l'Udc. L'unica lista che cresce è il Movimento 5 Stelle: nel 2008 era presente la lista Amici di Beppe Grillo che non andò oltre i 46mila voti, che domenica sono diventati 285mila. 

repubblica.it

martedì 30 ottobre 2012

Come Siamo Messi

Da più parti ci arrivano voci preoccupate sulla situazione del nostro comune, in ragione di piani finanziari delle diverse aziende pubbliche, ben distanti dagli obiettivi minimi fissati. Noi abbiamo sempre in mente la Bibbia di questi fasulli business plan: quella platinata emessa dal Magnifico in attesa di quotarsi in Borsa, poi ha virato su Gnassi. Premettiamo che le infauste news non sono di provenienza consiliare e nemmeno dagli affollati banconi del Bounty, la partnership avviata con il Cancelliere ci permette di godere delle illuminazioni di una delle poche teste pensanti rimaste sul mercato. Vorremmo avvisare i giornalisti montiani che lo spread non risale per le bananate di B, ma per la Spagna. L'anno 2011 è stato quello del default greco, il 2012 spagnolo, il 2013 che segno avrà? La politica italiana dal Quirinale in giù ha fatto il tifo per Crocetta Udc, i dati usciti hanno acclarato che sono bastati 3,2 chilometri nuotati lentamente per conquistare un'isola fallita da almeno dieci anni, il resto dell'italia diventerà una passeggiata all'incontrario per Grillo Garibaldi. Scalfari ha permesso a Mauro Ezio di definire buono il risultato del M5S in Sicilia, a Rimini sono avanti con i lavori, è giusto inizino a pensare non come delle Petitti governanti, non ci vorrà molto tempo perchè la metà dei cittadini venga chiamata alle urne o al funerale della Città. Avete notato che dai quattro giornali uguali sono sparite le notizie amministrative, la fortuna vuole che quelle di cronaca nera permettono di riempire anche gli esigui spazi rimasti per la pubblicità. Quando va bene i reati cittadini sono degli stalking. Sarebbe doveroso che le funeree voci, che sembra abbiano fondamento, vengano smentite non da Funelli, ma da una apposita commissione consiliare, sempre che si trovino dei convocanti, la speranza è tutta nelle divisioni della maggioranza e nei tre grillini che possono sembrare pochi ma rapportati ai 32 consiglieri attuali, possono iniziare il compito finale, preparando il terreno per la conquista del Palazzo da disinfestare. Non vorremmo essere nei panni skematici che devono avvallare una situazione che ci dipingono pericolosa, abbiamo letto qualche boutade finanziaria del menopeggio Brasini, pensa di coprire con oneri gran parte degli investimenti, nessuno gli ha raccontato la situazione dell'edilizia riminese? Il nostro allarme è riferito al mondo delle consociate e partecipate, il salvagente che abbiamo messo nel logo del nostro blog non sarà sufficiente per salvarci, siamo convinti che la situazione attuale non sia paragonabile a quella di tanti comuni importanti ma su quella futura, nel breve periodo, avremo delle sorprese amare. Le ricadute della Fiera, Palas, Fellini e..Trc saranno esiziali per il nostro bilancio, una volta gestito in maniera perfetta, una situazione simil Carim, da istituto ambito da tutti per la sua oculata gestione ad albergo per commissari bankitalia. Ci rivolgiamo sempre al Movimento Cinque Stelle per simpatia e per mancanza di concorrenza, non sarebbe male se dedicasse una assemblea aperta ai cittadini simpatizzanti e curiosi al fine di conoscere in che città vivono e quale futuro si prefigura. Dopo il voto siciliano ci sarà più affluenza e...simpatia, potete invitare anche il Giovane, arriverà con pinne ed occhiali.

lunedì 29 ottobre 2012

Confessione Immaginaria

Se avessi fatto il consigliere regionale per dieci anni, con prebende mensili, comprensive dei vari benefit pari a circa 12 mila euro mensili, vivendo in famiglia, avrei accumulato pur vestito splendidamente circa un milione e mezzo di euro. Se avessi avuto la possibilità di continuare a vivere con la politica magari passando da consigliere comunale ad assessore provinciale, segretario federale e..sindaco, non ponendo limiti seminariali alla provvidenza potrei arrivare allo scranno parlamentare, è chiaro che sono un fortunato. Lo stipendio medio mensile per circa venti anni avrebbe superato i 7 mila euro, non avendo famiglia e cinque figli da mantenere, avrei potuto mettere da parte consistenti gruzzoletti anche immobiliari, pur parcellizzandoli. Avrei perfino ricevuto tanto in eredità, entrando senza patemi nella categoria dei ricchi, con la fortuna di avere anche la vecchiaia assicurata da un vitalizio che per il momento il MontiMio non ha cancellato. Il problema è che milito in un partito erede degli eredi dei rappresentanti dei lavoratori, quelli che prendono mille euro al mese e vanno in pensione, se non sono esodati, con cinquecento. Mi dovrei querelare da solo.

P.S.
Un Grillino al Palazzo dei Normanni, iniziano gli sfratti

A Galla

I temi irrisolti tornano sempre a galla, per stare al contingente, ieri si parlava dell'anfiteatro con la solita superficialità d'approccio, oggi il tema è il trasferimento del mercato ambulante. Ci allontaniamo sempre più dal concetto di normale e sana amministrazione, i parvenu poco o nulla sanno dei problemi della città, il Bounty non può essere un osservatorio privilegiato, la preparazione, la partecipazione, i curricula sono insufficienti. Scoprono per la strada della discussione che ci sono norme paesaggistiche per l'insediamento di nuovi mercati, fra un anno scopriranno che vi sono anche quelle igieniche e sanitarie da rispettare. Un giro tondo d'incapacità ed ingenuità, dopo due giri giornalistici di casa sono con il culo per terra. Il mondo e l'europa si devono adeguare alle nostre regole come recita il vangelo sabbioso di Mussoni e C. I tecnici comunali diventano burocrati che impediscono di fare le cose, i lungomari ce li devono regalare, la colpa è sempre di quelli che c'erano prima, quello che non fanno diventa un non si può fare, senza pensare che forse non sono adatti all'impegno. Possiamo andare avanti così per altri quattro anni? La certezza è che tra poco si smetterà di discutere, mancherà la materia principale, Rimini è Morta.

P.S.
I quattro quotidiani locali non sono l'Arengo...magari

domenica 28 ottobre 2012

Con i Nostri Soldi

Prendiamo spunto dalla pubblicazione dei redditi dei politici riminesi per fare una riflessione. Dopo anni di ambiguità e silenzi, alla luce degli ultimi spettacoli che sta dando la politica, speriamo sia diventato condiviso il fatto che la politica stessa non deve essere un mestiere ma un servizio (possibilmente buono) che si fa alla collettività per un periodo più o meno lungo della propria vita. I politici di professione non dovrebbero più esistere: sono quelli che vivono solo con i soldi dei contribuenti, senza un mestiere proprio che li renda autonomi, e Rimini, purtroppo, ne è piena, iniziando da Palazzo Garampi. Quando andiamo a votare, dopo esserci informati sul programma, facciamo in modo di informarci sul mestiere della persona che votiamo; votare qualcuno solo perché è di bell’aspetto può produrre grossi danni amministrativi (film già visto). Diciamo questo perché non è di secondaria importanza verificare, ad un anno dalle elezioni, lo stato economico e finanziario di eletti e nominati, di coloro, cioè, che gestiscono la cosa pubblica. Essere ricchi non è un peccato né un reato, così come non lo è l’avere un buon mestiere alle spalle che ti dia un robusto reddito corroborato da qualche proprietà immobiliare. È però importante chiedersi da dove arriva il reddito dichiarato dal politico: in parte dalla professione e in parte dalla politica o è tutto frutto della politica? In questo secondo caso, vale quando abbiamo detto poc’anzi sui politici di mestiere. Il secondo aspetto sul quale riflettere è il prima e il dopo. Di quanto è aumentato il reddito di chi ha deciso di buttarsi in politica? Se la differenza tra il prima e il dopo è superiore al 20%, allora viene il sospetto che ci si è dati alla politica più per ricevere che per dare. Non vogliamo parlare dei singoli componenti del Consiglio o della Giunta, ma offriamo una chiave di lettura che può permettere ad ognuno di leggere i dati tirando le dovute conclusioni. Qualche sorpresa non mancherà. Crediamo sia un diritto dei cittadini contribuenti (visto che pagano i politici) sapere anche quali sono i redditi di chi vive nel sottobosco della politica. Chi sono, che mestiere fanno se ne hanno uno? Presidenti e consiglieri delle società partecipate superano di gran lunga il numero dei consiglieri comunali e degli assessori di Rimini, ma su di loro, l’operazione trasparenza, sembra non essere una strada percorribile. Siamo sicuri che anche lì, non mancherebbero sorprese…..con i nostri soldi!

Allo Sbaraglio

Il Corriere della Sera non avendo anticipato la sentenza di condanna del Cavaliere ha pubblicato un'interessante trafiletto su un incontro segreto(?) tra Monti e B. Niente di strano, solo qualche moto di gelosia di Pigi e Pierfurby, la proposta avanzata dall'ex detentore delle preferenze italiane al Premier non eletto è quella di diventare il leader di un centrodestra allo sbaraglio, attraverso l'uso delle primarie pidielline. Le poche righe dell'autorevole giornale montiano sembrano spingere lo scenario politico italiano verso una salutare chiarezza, sarebbe un colpo grosso in direzione di una destra moderata, liberale e bancaria. Se fosse vera l'anticipazione, i problemi vengono rimpallati dall'altra parte, terminata la farsa delle primarie tra pochi scelti, il sicuro vincitore rappresentante della componente più destrorsa della sinistra si dovrà cimentare in marzo con SuperMario, forte dell'appoggio di Fini&Casini e... di Berlusconi che non si candiderà. Consigliamo a Bersani di confluire con tutte le Marchioni e Petitti nel M5Stelle, troverà qualcosa di nuovo e moderno già pronto senza fare un'altra capriola politica. Dopo le belle notizie, abbiamo letto sul Carlino un altro trafiletto (piccolo) su quanto anticipato dal nostro Cancelliere: la Fondazione Carim ha respinto il bilancio consuntivo, chiara sfiducia nei confronti della Direzione, anche la Banca sottostante non se la passa bene, i tremori della città sono molteplici, di Gnassi non parliamo più senza avere visure precise.

P.S.
C'è un consigliere che ha il coraggio di chiedere una anticipazione sui Bilanci del Pianeta Cagnoni?

sabato 27 ottobre 2012

Ai Costruttori

Cari costruttori, lo dico con rispetto, conscio delle difficoltà nel gestire un'azienda edile, alle vostre esternazioni, diventate vere grida di dolore, manca l'acuto politico. Il vostro mondo che presumo di conoscere, è composto da tanti soggetti professionali, per vocazione e spesso per necessità, siete stati considerati governativi, localmente magari senza convinzione. Per molti di voi non è un mistero che il condannato Cavaliere abbia rappresentato una speranza di cambiamento e di novità procedurali, mentre Melucci e..Gnassi erano e sono il pane quotidiano. La situazione economica, finanziaria, culturale, sociale di Rimini è vicina al collasso, le banche che hanno lucrato per decine d'anni sono in stato agonico, brutte notizie arrivano ancora dalla Carim, nel vostro settore la decimazione è in atto e non sembra fermarsi. Insomma crollano le mura fondanti della nostra società ed il nostro invidiato benessere. Se non si cambia indirizzo, la situazione attuale potrà solo peggiorare, significa cercare strade che sappiamo rimettere in moto un economia vera non drogata che si rifletta direttamente sull'occupazione, per noi in primo luogo si chiama ancora Turismo non Rinaldis. Oltre la metà degli alberghi necessita di ristrutturazioni importanti, non si fanno perchè non sono remunerative, si va avanti con quello che si ha, finchè dura. Un pensiero che si estende a tutto, se non togliamo il giocattolo ai troppi amministratori improvvisati, i lamenti diventano stufose omelie alla Vitali. Lo dico senza preamboli, basta andare con il capello in mano, il vostro dovere è lavorare per mandarli a casa subito, mettendo in moto quello che serve, da un contenitore dove sviluppare analisi e strategie, ad un giornale che faccia capire cosa serve alla Città, senza trucchi od inganni o pensare che vi siano i più furbi anche tra voi. Sto parlando di una classe dirigente degna della Città, che mandi a fanculo le sceneggiate festaiole ed inizi davvero un percorso strategico e strutturale, basta tavoli e saraghine, occorre amministrare seriamente avendo una idea di cosa serve. I dinosauri trentennali vanno rottamati con i loro debiti, non è tollerabile che le poltrone più importanti siano monarchiche, perchè andava bene a Vasco. Affermo da tempo che i due partiti principali per opposte ragioni sono inaffidabili, a Rimini da sempre agiscono in coccia ed i risultati si vedono, l'unica novità è rappresentata da un Movimento dotato di Cinque Stelle, a noi ne basterebbe Una Polare.

Ordini di Palazzo

Quando il Palazzo ordina i giornali scrivono, se poi l'editto è emesso da destra e sinistra, non si cambiano neppure le virgole. L'ultima chicca è l'articolo perfettamente uguale su tutti i quotidiani locali, in merito alla auspicata trasformazione della Bolkestein in paella spagnola, una supercazzola del compianto Tognazzi, non riusciamo a rilasciare una diversa interpretazione, oltre allo sgomento per il silenzio politico sulla vicenda. La cosa che non fa ridere è la presunzione che i cittadini siano dei poveri imbecilli, ai quali si può raccontare, ben congegnata, qualsiasi cretinata anche in contrasto con concetti fondanti l'Unione Europea. La libera concorrenza vale per tutti ma si deve fermare appena il terreno si trasforma in sabbioso, le norme che difendono un sacrosanto principio di libertà imprenditoriale, vengono spacciate come cavalli di troie per permettere l'ingresso sull'arenile delle multinazionali, appetite perfino per gli areoporti con piste coperte di debiti. Il gioco bipartisan è palese, portare le spiagge senza nessuna regolamentazione fino a dicembre 2015, Gnudi sembra prestarsi alla commedia. Quando arriverà la tedesca cattiva, rammentando che ci avevano concesso dieci anni per metterci a posto, noi possiamo rispondere che da trenta non facciamo una strada, figuriamoci se cambiamo i padroni degli ombrelloni e degli abusi. La doppia regia partitica li promuoverà ad eroi nazionali, interpreti del come spazziamo noi non pulisce nessuno. Caro Fabio Galli, finalmente hai smesso di lanciare profezie turistiche e di contare le sparute macchine ai caselli, nella prospettiva mai abbandonata di fare il Sindaco di Riccione, hai pensato di lanciare l'allarme per il casino esistente sulle concessioni demaniali, prima di accusare di avere dei dilettanti come colleghi (affermativo), componi il numero di Melucci, ti avrebbe raccontato quale strategia adottare dopo la barbina figura della Legge Regionale.

venerdì 26 ottobre 2012

Interrogazione M5S

Gruppo Consiliare Movimento 5 Stelle Rimini 

 Al Presidente del Consiglio Al Sindaco Loro Sedi 

OGGETTO: interrogazione a risposta scritta 'Arenile d'inverno'
 L'arenile da ottobre ad aprile è pieno di pericoli, soprattutto per i soggetti più deboli: spranghe arrugginite, materiali in ferro e cemento pericolanti. In particolare tante barriere frangivento hanno angoli vivi affilati e taglienti. Spesso si trovano nei pressi dei giochi utilizzati dai bambini. E queste barriere, dopo mesi di maltempo, in primavera sono spesso divelte e ancora più arrugginite e pericolose. O si è in grado di garantire che la spiaggia sia sicura anche da ottobre ad aprile oppure deve essere chiusa. Il nostro arenile in quei mesi è paragonabile ad un cantiere edile. Nei cantieri edili è proibito per legge l'accesso a estranei senza idonee protezioni. Questo per una elementare norma di sicurezza. Questa situazione non si presenta solo nei freddi mesi invernali quando la spiaggia è deserta, ma anche ad ottobre, marzo e aprile, mesi in cui la spiaggia è molto frequentata dai turisti e dai riminesi. Non è tollerabile che i bambini giochino in mezzo a spranghe e lamiere. Inoltre, quale immagine di Rimini diamo a quel famoso turismo destagionalizzato su cui tutti, almeno a parole, vogliono puntare? Quello che ha portato i nostri amministratori a spendere 130 milioni di euro in un'opera come il Palas. Quello che ha portato albergatori di Rimini ad investire nelle loro strutture per essere competitivi tutto l'anno. Non so se la legislazione che regola l'arenile fuori stagione sia carente in fatto di obblighi tesi a garantire l'accessibilità e la sicurezza alla spiaggia. Ci sono articoli nell'ordinanza balneare della regione. E articoli del piano dell'arenile che affrontano questi aspetti: l'articolo 33 e l'articolo 36. In particolare l'Articolo 36 spiega i requisiti che devono avere le barriere frangivento Però non stabilisce (come invece espressamente richiamato dall'art.33 per i manufatti) che queste barriere non devono rappresentare un rischio per la salute. Sembra una banalità, eppure evidentemente non lo è. Forse serve una integrazione a questo specifico articolo. Chiedo al Sindaco e agli Assessori competenti:

- Chi deve effettuare i controlli nel periodo ottobre-aprile?
- Quanti controlli sono stati effettuati nel 2011 e nel 2012?
- Con quali risultati, sanzioni, provvedimenti?
Con queste domande il mio intento non è quello di polemizzare o di cogliere l'assessore in fallo.
Tant'è che ho anticipato all'assessore queste domande. Il mio intento è quello di denunciare una situazione di pericolo e di degrado. Ed evidenziare inoltre la brutta immagine che questa situazione regala alla nostra città.
La nostra spiaggia è meravigliosa in autunno, in primavera e anche in inverno.
Salvaguardiamola. Non è tollerabile che alcuni bagnini irresponsabili la trasformino in pericolosi cantieri in cui ammassare di tutto.
Il mio è un appello all'amministrazione ma anche ai gestori degli stabilimenti.
Io e altri ragazzi del Movimento 5 Stelle abbiamo scattato decine e decine di fotografie. Alcune nello scorso inverno, altre nelle ultime settimane.
Io in particolare mi sono occupato di una zona che Lei, assessore, conosce bene.
So che ama passeggiare sulla spiaggia quindi potrà facilmente verificare la veridicità della situazione che Le ho descritto.
Grazie.
Gianluca Tamburini
Gruppo Consiliare Movimento 5 Stelle

Scaramanzia

Possibile che davanti a questioni enormi sul tappeto, come la provincia unica o l'area vasta sanitaria, si finisca per usare linguaggi populisti e sventolare le buste paga di Chiarini? Una seria discussione politica dovrebbe partire dalla conoscenza di queste trasformazioni per discettare magari nell'aula consiliare del Bounty, sul futuro funzionamento e gli effetti sul territorio. Della poltrona di Vitali non frega un ca.. a nessuno. Hera, Start, Aeroporti, Università, Sanità non funzionano in ragione di impostazioni sbagliate, piegate ab origine a logiche opportuniste. Stabilita la mission ed i contenuti, occorre riequilibrare la ricaduta territoriale. Dovremmo rinchiudere l'arbitro bolognese in uno sgabuzzino stante la mole di falli e favoritismi permessi. Errani è sul viale del tramonto, sta per scoppiare la più forte rivoluzione politica nella nostra regione, non ci sono personaggi che abbiano la stessa forza organizzativa di Vasco, il successo del M5Stelle spariglierà i mazzi dei partiti. Ovviamente Rimini a questi appuntamenti dovrebbe arrivare preparata, richiedendo finalmente la parte spettante in ragione di torti e penalità storiche. Quando abbiamo chiuso Amia per confluire in Hera, avevamo i conti in regola ed ingenti capitali, molti altri sono confluiti con debiti ed incapacità gestionale. Abbiamo aderito a Ridracoli, non per trovare posto a Bernabè, ma perchè altre realtà non avevano l'acqua, l'unica materia per noi abbondante, prima della diga rifornivamo mezza Romagna, Ravenna in testa. La controprova è il Cer (canale emiliano romagnolo) che non è mai arrivato alle nostre porte. Avevamo un'azienda chiamata Amir, dotata di capitali notevoli, vendeva acqua a prezzi popolari, riusciva a fare investimenti e dava lavoro a duecento dipendenti. Concedere tutto senza condizioni accettabili ha significato fermare le manutenzioni ed un sistema fognario del quale non si riesce più a trovare il bandolo della matassa dopo i quattro Piani delle Fogne in salsa margheritina. Nel trasporto pubblico siamo la provincia che a parità di chilometri percorsi prende un terzo in meno dei trasferimenti regionali. Nell'Università abbiamo i corsi di laurea meno appetibili ed il maggiore numero di fuoricorsisti in piazza Cavour. Nella Sanità si sono consumate autentiche carognate, per avere un ospedale degno, abbiamo dovuto attendere gli anni 80, con mezzi e risorse nei decenni seguenti ridicoli, tanto che i riminesi facevano nascere i bambini a Cesena. Pur avendo risalito la china in questi ultimi anni, siamo ben distanti dagli altri ospedali romagnoli, non possiamo vantare una specializzazione, però Tonini non è male, sempre che Vitali non chieda quanto prende. La prossima fregatura è la famosa Area Vasta, nella quale confluiranno i debiti degli altri, loro hanno già le infrastrutture, noi dovremo risparmiare. Abbiamo lasciato il Fellini su pista per ultimo, pur di non farci decollare hanno inventato un concorrente forlivese che era fallimentare dalla nascita, non si doveva fare ombra al Marconi bolognese, non hanno voluto realizzare un sistema integrato, quando siamo i favoriti fanno di tutto per fallire le occasioni. Sul campo infrastrutturale andiamo a vedere cosa si è fatto negli ultimi vent'anni negli altri territori, conteggiando anche le opere statali, sapendo che lo Stato agisce in conformità a quanto deciso a Bologna. Non vogliamo infierire sulla due mega strutture Fiera e Paladebiti, con l'aggiunta di un Trc che è iniziato per la paura di richieste di danni erariali, saranno i mattoni finanziari che faranno affondare la Città, abbiamo ricevuto notizie sui bilanci del Pianeta Cagnoni.....non ci piace usare la scaramanzia volgare.

No Monty Day

L'adesione al No Monti Day si sta diffondendo ovunque. Assemblee, riunioni, messaggi per la rete, tutto fa pensare che sabato ci sarà un evento in un paese che finora è stato il più passivo d'Europa. Ma la notizia della manifestazione non esiste per l'informazione ufficiale. Un convegno di 30 persone di qualche organizzazione con agganci nel palazzo ha molto più spazio, per noi nulla perché? La prima ragione sta nel sostegno pressoché unanime che i mass media danno al governo. (...) Tutti i quotidiani eccetto tre e tutti i telegiornali eccetto nessuno sono portavoce di Monti e del suo doloroso ma inevitabile operare. Non c'è mai stata in Italia una tale informazione di regime, gli anni di Berlusconi al riguardo sembrano libertari. Questo dimostra quanto sia logorata oggi la nostra democrazia, ove un governo privo di legittimazione popolare è al tempo stesso causa ed effetto di una riduzione delle libertà fondamentali. Il regime montiano, il pensiero unico nell'informazione è al tempo stesso espressione di una regressione cominciata con Craxi e proseguita con tutti i governi della seconda repubblica, ma anche manifestazione di una volontà di dominio dei poteri forti tutti schierati con il governo. Si può anche constatare come l'efficacia di questa potenza di fuoco a favore di Monti sia relativa. Partito con un consenso del 71% quando fu nominato e acclamato salvatore della patria, il presidente del consiglio è precipitato al 37,anche se il regime da' buona prova di stupidità esaltando il fatto che comunque egli è' davanti a qualsiasi politico. È che gara e'? Dall'altra parte ci sono gli orrori e il disfacimento della casta, mentre il movimento 5 stelle raccogli consensi che non possono più essere nascosti. Quello che in realtà si vuole testardamente affermare è ciò che Monti proclama tutte le volte che va all'estero. Ove ha più volte dichiarato che gli italiani ce l'hanno coi politici non con lui, e che accettano i sacrifici a differenza di tutti gli altri popoli europei. E qui c' è il succo del pensiero unico che ci governa. Nel paese del gattopardo si può cambiare tutto, purché non cambi nulla di ciò che conta davvero. Le politiche di mercato e rigore non hanno alternative, come affermava anni fa la signora Thatcher. Chiunque governi dovrà continuarle. Per questo ogni tentativo di costruire una opposizione a Monti che lo contesti in quanto espressione della politica conservatrice europea, va censurato. Ci possono essere le singole lotte, più o meno disperate, si può scendere in piazza per il lavoro, con ministri sfacciati che chiedono di partecipare. Ma non si può dire via il governo monti, basta con le politiche europee che stanno estendendo a tutto il continente il massacro greco. Da noi è questa opposizione che non ha cittadinanza, a differenza che in tutti gli altri paesi sottoposti alle ricette di Draghi, Merkel e Monti. Qui emerge l'altra faccia del regime. Leggendo la carta d' intenti firmata dai candidati alle primarie del centrosinistra si resta sconcertati per la banalità e la retorica bolsa di un testo che pare fatto apposta per non discutere sul serio. Francamente non si capisce come una persona acuta come Tabacci possa lamentarsi. Quel testo è pura cultura democristiana, grandi valori e pochi impegni concreti da cui non si sgarra. Che, guarda caso , sono i brutali vincoli di bilancio messi nella Costituzione e negli accordi per il fiscal compact. Si dice che si vuol andare oltre Monti, accettandone però tutti i vincoli e gli impegni assunti. Quante ridicole chiacchiere. Si capisce così la convergenza di interessi che porta a cancellarci. Da un lato coloro che vogliono affermare l'assenza di alternative alla politica dei tecnici. Dall'altro coloro che vogliono presentarsi come speranza e cambiamento, avendo già sottoscritto di non cambiare davvero niente. Si capisce allora perché diamo fastidio e vogliono impedirci di esistere. Noi smascheriamo il trucco. Ma noi invece esistiamo e dal 27 ottobre cominceremo a riavvicinare l'Italia a quell'Europa che lotta contro Monti Merkel e tutti coloro chi li sostengono.

nuvola rossa

giovedì 25 ottobre 2012

In Che Mani

Leggere le uscite estemporanee dei vari assessori è pruriginoso ed irritante, costringono ad amare riflessioni ed una scontata conclusione: in che mani siamo. Assessore alla cultura, tutti sarebbero d'accordo nel concedere adeguato spazio all'anfiteatro anche con l'onere di trasferire l'Asilo Svizzero, non può essere frutto di una nottata al pub ma l'epilogo di una sana programmazione. Lo capirebbero anche i bambini non svizzeri che occorre una pianificazione ed un pacco di risorse per sistemare le cose. Per quanto riguarda la benemerita struttura non vorremmo essere nei panni dei genitori attuali e futuri, questa giunta non sembra avere feeling con gli edifici scolastici, sono più bravi con il pesce azzurro. Facendo finta, fino al termine dell'articolo, che la boutade abbia qualche possibilità di realizzarsi, siano costretti a ricordare all'allegra corrida che oltre al recupero dell'anfiteatro ci sono anche le mura che si affacciano sulla via Roma, solo pochi giorni fa abbiamo letto soluzioni molto diverse per l'area delle ex deposito delle Padane. Da quello che ci risulta, la regione proprietaria dell'area ha deciso di cedere a costo zero il terreno solo in presenza di un progetto più ampio, significa in quella zona, una sintonia con le aree ferroviarie per creare il famoso nodo intermodale, modificare la prevista scheda di P.R.G, compreso il folle tunnel sotto la stazione. Cosa concediamo in cambio a Moretti Rfi dal momento che deve fare cassa con le aree dismesse? Affermare che le vogliamo gratis permette una bella figura, senza concludere niente. L'auspicata riqualificazione di quel'area compreso il piazzale Clementini deve coinvolgere il centro storico, passando dal piazzale Gramsci. Abbiamo disegnato il Piano Strategico per il Centro della Città, senza essere ermetiani rinchiusi nella clausura del Forum.

Che Ci Frega

Abbiamo scritto qualche volta della disputa tra il rottamatore di origini democristiane ed un uomo d'apparato comunista, senza interesse, cose già viste e decise. Matteo ha intelligentemente impostato la sua campagna fuori dal partito che lo ha ospitato e gratificato della poltrona di Sindaco fiorentino, con le regole imposte non vincerebbe nemmeno una briscola, meno gente va votare più aumentano le certezze di Pigi in D'Alema. La battaglia per cambiare il vangelo delle primarie è stata violenta, se ci fosse una libera partecipazione le possibilità di Renzi sarebbero molte, così la vittoria del Segretario senza Segretaria, dopo il ballottaggio è scontata. Guardate come si sono schierati a Rimini, tutti attorno a Melucci, anche il Giovane ben vestito che ha fatto una esibizione in bici con il collega, è allineato con il vecchio partito. Non è capace a governare, ma nessuno fiuta come lui il vento, ha un allenamento quarantennale, non ha mai sbagliato posa, inclinatura e scelta. Se avessimo potuto esprimere la nostra posizione senza farci respingere da tre cretinetti viserbesi, avremmo votato per Renzi, almeno inserisce una speranza di cambiamento e la garanzia che i banchieri non ci chiudano i fidi. Quale rinnovamento si può sperare da questa gente? Hanno governato tutto a più riprese, si sono salvati grazie ad una disgrazia come il Cavaliere che ha saputo addossarsi le colpe come se dal dopoguerra ci fosse stato solo lui al potere e per benemerenze giudiziarie ancora molto forti, al massimo si arriva alle segretarie. Gli anni sprecati da Prodi e compagnia sinistrorsa sono stati quelli che ci hanno fatto piombare nel baratro, l'economia tirava, hanno concesso ai ricchi e depredato i poveri, ricordate i due terzi a Montezemolo ed il misero rimasto ai Lavoratori? Una politica degna della sinistra italiana, allora presente con tutte le falci ed i martelli al seguito. Non riusciamo a capire perchè nessuno si sforzi almeno di ripercorrere onestamente i pochi anni passati, le colpe del Berlusca sono state enormi ma non può essere spacciato per una lavatrice dei peccati altrui. Avete capito perchè il Movimento di Grillo vola nelle intenzioni di voto? Non deludetele, votatelo.

mercoledì 24 ottobre 2012

Italianski

Una spregiativa battuta che ci ha fatto sempre incazzare, ma che purtroppo contiene un fondo di verità. Non parte, come ci fa comodo pensare dalle accuse di familiarità con le mafie, ma dai difetti sociali e culturali di un paese profondamente diviso, che il calcio trasmesso rende visibili ed accertabili. Con questa premessa che non c'entra un ca.. ,vogliamo parlare di Hera. E' evidente che la discussione sugli stipendi dei manager è una scorciatoia usata da chi non conosce nemmeno le opere che ha contribuito a creare e la usa per altri fini. Il fatto che sia Vitali il twitter di una crociata vendicativa per la cancellazione sacrosanta del suo inutile pulpito, rende la cosa più insopportabile nella sua stupida vacuità. I temi veri sarebbero altri, si è creato un soggetto non identificabile e controllabile, una creatura a maggioranza pubblica che corre sul mercato privato senza concorrenti. Il rapporto con l'utenza viene lasciato ai call center ed alla disponibilità di qualche raro personaggio proveniente dalle vecchie municipalizzate. Il fatto che vengano cancellate le Sot rende la trasformazione ineccepibile sotto il profilo societario, difficile nel rapporto con gli utenti, che non hanno le alternative mercantili dei loro telefonini. Non è compito di Hera svolgere il ruolo pubblico, deve fare bene quello mercantile, servizi migliori a costi concorrenziali, ma con chi? I punti salienti, trattandosi di servizi che paghiamo profumatamente sono: qualità e costo. Il dramma è che non ci sono parametri alternativi, in questo voluto marasma, dobbiamo ammettere che Hera si comporta anche bene, sono i padroni politici che non svolgono il loro mestiere di monopolisti del servizio. Quando si riuscirà ad introdurre il concetto di vera liberalizzazione allora i discorsi saranno diversi, ora non ci resta che pregare che le cose non peggiorino, disquisire sugli stipendi di Tomaso Tommasi e Chiarini e non parlare più di quello inutile di Fabi? Questa affermazione ci introduce in un altro degli assurdi comportamenti della bassa politica cittadina, si parla molto e male di Hera, poco, pochissimo di quel carrozzone trasportistico-politico chiamato Start, pieno di debiti e servizi pessimi. In ogni azienda di servizio, il pubblico deve mantenere la proprietà degli asset e procedere a bandi di assegnazione della gestione che sappiano indurre più concorrenza possibile. Un elemento strategico per la raccolta dei rifiuti potrebbe essere suddividere la città in territori più piccoli, così evitiamo anche lo spauracchio delle famose multinazionali. Con questa impostazione avremmo più chiarezza sulle assegnazioni anche dei trasporti pubblici, la nuova azienda START, ci sembra stia diventando un casino prima di nascere. Non può fondarsi sull'aberrazione che Rimini si assuma da sola la responsabilità economica dell'80-90% quando come popolazione rappresenta il 50%, ed in un quadro di utenza reale scendiamo ben oltre il 40%. La propaganda ci racconta che queste aziende lavorano solo con i trasferimenti Statali/Regionali ed allora perchè Rimini paga da sola i nuovi mezzi pubblici e cede proprietà immobiliari per pagare i debiti della società? Passando al GAS riteniamo doveroso che le reti rientrino in mano pubblica, compresi gli allacci, si faccia un'appalto per la gestione degli impianti e per la vendita del metano. Stessa cosa per l'Acqua, dagli approviggionamenti alla distribuzione, con la quota parte della depurazione ai Comuni, mettendo fine alla dispersione delle reti. Per ultimo non certo per importanza, le fogne. Occorre varare un Progetto serio e definitivo, non una accozzaglia di spunti dai Quattro Piani delle Fogne pagati in dieci anni, prevedendo la non immissione delle acque meteoriche in fogna per sversare in mare solo acque depurate. Questo non vuol affermare che siamo per la rigidità ma per una sana razionalizzazione che metta l'ambiente al primo posto, non saraghine e feste. Se in una porzione di territorio si decide una raccolta ancora più differenziata ed il rifiuto diventa un valore economico, i cittadini devono usufruire dei benefici. Partire dagli stipendi dei dirigenti di una società quotata in Borsa con la sfiga di avere ancora uno 0,40 di Gnassi, fa parte del nostro provincialismo accorpato con Ravenna e Forlì, populismo d'annata che esplode con la cancellazione di poltrone che non servono a  niente. Potrebbe il nostro Omeliante esibire l'elenco dei partecipanti politici e sindacali ai banchetti delle troppe associate e consociate che formano il Pianeta dei Debiti.

Gli Ormeggi di Biagini

Sui destini del Porto abbiamo più volte confezionato articoli per dimostrare come un ottimo lavoro d'indirizzo generale svolto dagli uffici comunali fosse stato gettato in acqua dai soliti che hanno consegnato costosi incarichi per i tanti Piani Regolatori rimasti nei cassetti, giocando a fare gli architetti strategici portuali. La dimostrazione delle nostre verità risiede nelle affermazioni del Delegato Biagini, uscito dalle secche pericolose della spiaggia, risalendo il canale, con qualche problema sotto il Ponte della Resistenza, arriva a quello dei Mille. Ci sono troppe barche ormeggiate, il Comitato S.Giuliano non le vuole, ci sono le primarie onorevoli, occorre un conteggio: sono più gli incazzati pescatori o gli ossequianti borghigiani? Sembra abbiano vinto quelli della Festa, non è finita, il Sindaco cosa ne pensa, chiediamo troppo?

martedì 23 ottobre 2012

I Maghi del Giorno Dopo

In questi dieci anni passati a scrivere su questo blog abbiamo cercato il dialogo con chiunque condividesse con Noi almeno un onesto buon senso. Urbanistica, Mobilità, Fiera, Palas, Trc, Seminario e ..Varianti, un sistema di partecipate e controllate con l'unico comune denominatore chiamato perdita, piccoli feudi infestati da politici e sindacalisti, pianeti orbitanti attorno a magnifici, vittime di una megalomania che nessuno ha il coraggio di estirpare. Sono stati questi i temi ricorrenti, fino a quando avete eletto il Giovane. Molte situazioni, sia pure in maniera disordinata, stanno emergendo con un sindaco che prende le distanze dai mattoni e tratta le cortigiane categorie in modo spregiativo, l'ultima perla è indirizzata alla confcommercio che chiedeva un tavolino per gli eventi. Il Gemello Accorpato, ad un tratto scopre gli stipendi di Hera, twitta e trova ben 12 followers. Qualcuno potrebbe affermare che finalmente si stanno mettendo le cose a posto, ma questi autorevoli (?) critici, sono seduti su poltrone remunerate solo perchè in passato sono stati silenziosi avallanti queste tragedie cittadine. Non hanno fatto parte della ristretta categoria dei ribelli cretini che hanno rinunciato a stipendi e prospettive invidiabili solo per avere la soddisfazione di affermare verità conosciute da tanti. I Maghi del Giorno Dopo, populisti ed opportunisti, se domani saltasse il pentolone delle concessioni di spiaggia, siamo certi che sarebbero i primi a gridare allo scandalo perchè un barista sabbioso paga 400 euro all'anno di canone, riaffittandolo a 50.000 e più. Arriverebbero i finti esperti per comparazioni con altre situazioni, il costo del suolo pubblico od i disastrosi bandi per i campi da calcio. Ovviamente il caso della spiaggia è il più eclatante non l'unico, ci piacerebbe che qualcuno andasse mettere naso nella Galassia Cultura o quella dei Corsi di Formazione, portando magari un pò di luce sui tanti soggetti che ruotano attorno all'area dell'indigenza.

 P.S.
CONSIGLIERI DEL MOVIMENTO A CINQUE STELLE, RICONOSCIAMO CON PIACERE CHE ALCUNE DELLE NOSTRE BATTAGLIE SONO DIVENTATE VOSTRE. SI PUO' ANDARE OLTRE LA SOLITA INDAGINE CONOSCITIVA ED UNA INTERROGAZIONE AL SINDACO. APRENDO ASSEMBLEE A TEMA COINVOLGENDO I CITTADINI E SOGGETTI CHE CONOSCONO LA MATERIA, SI POSSONO FARE DENUNCE PUBBLICHE E MANIFESTAZIONI DI PIAZZA SU VECCHIE E NUOVE QUESTIONI PER DARE LA DEFINITIVA SPALLATA E FAR SPARIRE TUTTI I MAGHI DEL GIORNO DOPO.

lunedì 22 ottobre 2012

Caffè delle Rose

Ancora una volta Mussoni ha giustamente preso le distanze dalla vulgata giornalistica che in spiaggia è tutto un casino, declarata dall'assessore al Demanio con l'appoggio dei bagnini e baristi di Rimini sud. Le ragioni di questa interessante dicotomia che si era evidenziata già prima della stagione balneare, trovano conforto nel panorama della Spiaggia di Rimini Nord, dove, salvo i due casi di MarinaGrande e Tamarindo (visti come il fumo negli occhi da Mussoni), le strutture sono quelle orribili di sempre, senza aggiunte però di tettorie, pavimentazioni, piattaforme, bar triplicati, tipiche del sud, che le rendono peggio. Le conclusioni di Mussoni sono corrette, chi ha fatto il furbo non può carobbiare e tirare dentro gli altri, compresi i bagnini che hanno compiuto tollerabili abusi. Questo è il quadro di riferimento, lo diciamo anche per il concorrente alle primarie cittadine che ci sembra smarrito nella sabbia degli abusivi, ci segua, correrà meno rischi e figuracce orali. Giorgio Mussoni ha ragione, come abbiamo spiegato in precedenti articoli, tutto ruota attorno a tre questioni:  1) A fronte di un reato accertato, c'è l'obbligatorietà del perseguimento, senza alcuna possibilità di dilazionare nel tempo. 2) Aprire tavoli a livello locale (stile Visentin) su dettami normativi nazionali è solo perdita di tempo. 3) In altri parti del territorio si è agito con informative di reato e dopo le previste ingiunzioni di sgombero, tutto è stato rimosso. Se qualcuno voleva conoscere la situazione poteva approfondire le cose da noi rivelate, ci aspettiamo un sussulto della politica non legata a nessun carro sabbioso, parliamo del M5Stelle, vi avevamo concesso un assist per un gol facile nella porta sguarnita dei gnassiani, la difesa messa in campo vacilla, la paura di qualche iniziativa, in verità molto lontana, li rende nervosi. Sono indecisi tra il contraddire una categoria protetta in termini bipartisan e l'ansia di dimostrarsi eticamente affidabili, le primarie incombono, non si devono scontentare i bagnini che hanno votato quasi in massa il Giovane. Qualche giorno fa, ha chiuso un locale come il Caffè delle Rose, nessuno si è posto il problema che salvando la tettoia abusiva, si salvava il locale simbolo, non abbiamo visto tavolini apparecchiati per discutere del caso e delle centinaia presenti sulla terra ferma, lo diciamo per quei cittadini imprenditori di serie inferiore che si vorranno vendicare alle prossime elezioni, non mancherà molto.

Giuro Vi Voto





  • In un paese normale Fiorito sarebbe stato un magliaro che spacciava plastica per pelle ma è ancora più sconvolgente assistere ad una manifestazione sotto il Palazzo della Regione Lazio con in prima fila i consiglieri di opposizione che hanno votato con Batman tre o quattro volte per concedersi 14 milioni all'anno di spese personali. Zingaretti testimonial del Rinnovamento e Controllo? La Polverini è l'unica che non poteva non sapere? Mi piacerebbe che la rete del M5S desse vita ad un concorso per votare il momento più bello di questa fase della vita politica italiana, anche le case monegasche sono ammesse.

  • giurochevivoto.it

      domenica 21 ottobre 2012

      Maldestro

      Il tentativo di Vitali di diventare come Grillo per rifarsi una verginità, appare a dir poco maldestro. Quello che dice il Presidente della provincia circa l’inopportunità degli stipendi dei manager di Hera, giudicati troppo alti, è verissimo, ma erano troppo alti anche quando Vitali era Assessore a Rimini, quando venne candidato alla presidenza della Provincia ed erano ugualmente alti anche l’anno scorso. Perché Vitali se ne viene fuori solo adesso con questa crociata, nobile ma dal sapore molto strumentale? La verità è che tra pochi mesi, con l’abolizione della provincia, Vitali non avrà più un mestiere politico e sta facendo di tutto per farsi spazio, con il solo scopo di guadagnarsi una nuova poltroncina. Visto che il Presidente si richiama a sobrietà e trasparenza, potrebbe dare seguito alla sua battaglia portando alla luce anche le dichiarazioni dei redditi degli amministratori degli enti partecipati dalla Provincia. In questo modo, in un così difficile momento di crisi, tutti potranno vedere quanto percepiscono gli amministratori che formano l’invisibile sottobosco delle società pubbliche e che vengono pagati con i nostri soldi. Ugualmente, sempre per coerenza, Vitali potrebbe rendere pubblici i costi del suo staff di portavoce, addetti stampa e segretari. Tutti si possono pentire, anche dopo aver votato tutte le varianti urbanistiche del duo Melucci-Ravaioli come ha fatto Vitali, ma ad un sincero pentimento deve corrispondere una reale conversione, sennò, come si dice a Rimini, è un cazzo tutt’uno.

      Essere o Apparire

      La differenza tra l’essere e l’apparire è enorme; è come quella che passa tra il dire e il fare. Qui però non c’è di mezzo il mare, ma la vita di una città: la nostra! Abbiamo detto fino alla noia che il nostro sindaco vive di immagine e di slogan che, è assodato, non portano a nulla se non all’organizzazione di qualche festa ricoperta ormai di anatemi episcopali. Se ci aggiungiamo poi che la tendenza è quella di dare sempre la colpa a qualcun altro, ecco che si forma il cocktail esplosivo della cattiva amministrazione. Il puntino sull’asse dell’Adriatico, la Friburgo italiana, sono da sempre slogan onirici che vengono smentiti dai quotidiani locali che riportano, ogni giorno, episodi di malavita sempre più radicata e sempre più efferata. Non più solo nelle oscure zone periferiche, ma nel cuore della città, in centro storico e a marina centro, si verificano rapine, pestaggi, auto incendiate, spaccio e disordini. Il lungomare pullula di prostitute svestite a festa e trovare qualsiasi tipo di droga nei locali della movida è facile come bere uno shortino. Prima della pessima immagine che diamo di Rimini ai nostri turisti, in questo caso viene la sicurezza dei cittadini. Sicurezza che sta venendo sempre meno. Persino l’ammiraglia dei quotidiani locali, da sempre morbida con il Giovane, non fa più copia/incolla con le veline provenienti dall’affollato ufficio stampa di palazzo: segno che qualcuno si sta incazzando per davvero. Quando non ci sarà più saraghina nelle gradelle, che città vedremo oltre al fumo dei foconi?

      sabato 20 ottobre 2012

      Il Demanio di Rimini

      Signor Assessore al Demanio è stato Lei ad affermare con enfasi nel mese di maggio che a settembre le parti abusive della spiaggia andavano smontate? Sul Carlino, vecchia gazzetta ufficiale dell'amministrazione, ad ottobre inoltrato, in assenza di una percettibile attività demolitoria, Lei afferma che la Spiaggia è Tutta Abusiva. Un pensiero bizzarro nella sua sincerità. A maggio non era in possesso delle stesse informazioni? Per la lettura del nostro Blog, esiste un preciso divieto sindacale, lei lo infrange quotidianamente, ci fa piacere, non mutui il suo Moratti che deve sempre non sapere. Come può avanzare la proposta di una improbabile sanatoria, senza riferimenti normativi? A meno che non abbia informazioni superiori di un imminente condono edilizio, anche in quel caso prima deve essere tutto sanzionato, poi.... Da amministratori in pensione, più o meno esodati, la sua descrizione appare ciccospannesca, se le cose fossero come descritte nell'articolo, l'attuale Piano Spiaggia nella sua quinta/sesta edizione dovrebbe essere annullato, in quanto le previsioni si basano sull'esistente legalizzato. Chi c'era prima di lei, la domanda alla quale ha risposto, è stata quale fosse l'attuale situazione sabbiosa, non per caso nel Piano Spiaggia c'è un dettagliato rilievo dell'esistente, redatto con le stigmate di Piano d'Interesse Pubblico. Non capiamo, se non altro per corretta continuità amministrativa, perchè non parte da quanto già espletato. Un amministratore è bravo se risolve i problemi, denunciarli è mestiere spettante ad altri, inserendo fra l'altro questioni marginali come il ricorso all'Art.24 Bis. Problema urbanistico irrisolto come migliaia di altri, ma che poco c'azzecca con l'arenile. Attorno agli anni 80 sono state concesse autorizzazioni edilizie a termine per modifiche come la sostituzione del casotto del bagnino con un fabbricato più grande, oppure nuove installazioni (7) per i bar concessi alla vecchia Cooperativa dei Salvataggi, in ogni caso tutte opere rispondenti all'allora vigente Piano Spiaggia. La nostra opinione è che l'amministrazione possa/debba agire nei confronti degli abusi denunciati, è momento di primarie, non ci sembra aria da tutti colpevoli quindi... innocenti.

      Cayman

      Le parole del Vescovo sono state una manna giornalistica, hanno permesso alla timida rappresentanza popolare di schierarsi senza pudore nei confronti del rottamatore curiale. Abbiamo letto tutte le dichiarazioni dei ballerini da Palas, perfino i silenzi di Miserocchi, non sapendo cosa dire ha dichiarato di stare zitto. Per la nostra Città è augurabile una tempesta perfetta anche se non si vede una piccola nube all'orizzonte, un'isola felice, qualche do ut des, conferenze stampa, piccoli pesci, insomma si vivacchia in attesa dell'Area Vasta ordinata da Vasco. Il Giovane sta raccogliendo il seminato, nei quasi due anni di permanenza, non ha combinato un ca.., viaggi, premi, cotillons, rigira ancora la menata strategica senza avere concluso degnamente quella Strutturale che rischia di essere un altro Piano alla Chicchi, orfano dalla nascita. Le previsioni elettorali segnano giustamente l'indice di disaffezione italico, gli unici grandi sostenitori di MarioMeno sono i democrat che tra D'Alema attraverso Pigi e Renzi, preferiscono farsi spogliare dal Bocconiano, sempre che abbia un..penis all'altezza. Le primarie stanno scivolando velocemente nella farsa auspicata e nei paradisi fiscali delle Cayman, i danni provocati dal Toscano sono enormi, ha scombussolato l'ordine delle correnti esistenti, imperniato sui mammut delle otto/nove legislature, è bastato un simil grillo democristiano per mandare a puttana un partito mai nato. Pensate la Petitti a Rimini invita il Presidente del Gruppo Parlamentare Europeo della Sinistra, ovviamente Socialista, mentre in Italia si vergognano a pronunciare il termine, ci ha pensato Penati a fare giustizia della storia.  

      venerdì 19 ottobre 2012

      Comunicato Lega Nord

      La Lega Nord Romagna riparte con una capillare raccolta firme e scende nelle piazze a sostegno di tre proposte di legge di iniziativa popolare per la modifica parziale di alcuni articoli della Costituzione italiana. Si tratta di una grande battaglia per dire NO ad un prelievo fiscale scellerato ed arbitrario, No ad Unione Europea lontana dal cittadino e NO ad uno Stato centralista che sacrifica le Regioni del Nord. La prima proposta chiede la revisione parziale dell'art 75 comma 2 della Costituzione italiana che disciplina lo strumento del referendum; la Lega Nord chiede l'introduzione del principio di ammissibilità per i referendum abrogativi sulle leggi tributarie e di autorizzazione e ratifica dei trattati internazionali. A questa prima proposta di legge di modifica costituzionale si accodano le altre due che chiedono rispettivamente di trattenere nella propria Regione il 75% del gettito fiscale prodotto, al fine di consentirne un riutilizzo diretto sul territorio a sostegno di un miglioramento del livello qualitativo della vita del cittadino, e la terza proposta di legge che vuole concedere al popolo la facoltà di potersi esprimere liberamente sui trattati internazionali e sentirsi partecipi della macchina europea. Banchetti informativi e di raccolta firme verranno allestiti su tutto il territorio romagnolo nelle giornate di sabato 20 ottobre e domenica 21 ottobre. La sezione della Lega Nord di Rimini sarà presente in Corso d’Augusto (lato BNL) sabato 20 dalle ore 14,30 alle 18,30 e domenica 21 dalle ore 9,00 alle ore 12; la sezione di Riccione domenica 21 dalle ore 9,00 alle ore 19,00 in via Dante angolo viale Ceccarini e la sezione di Misano Adriatico sabato 20 dalle ore 15,00 alle 18,30 nel parcheggio fronte ingresso Conad Rio Agina. Le sezioni di Rimini e Misano con un banchetto mentre quella di Riccione con un gazebo tutti a scopo informativo e per raccogliere le firme a sostegno dei tre progetti di legge di iniziativa popolare. Possono sottoscrivere la raccolte firme tutti i cittadini che abbiano compiuto 18 anni e siano iscritti alle liste elettorali del Comune di residenza. 

       Il Segretario Provinciale
       Vito Vangelisti

      Adessomatteorenzi

      Vogliamo segnalarvi questa curiosità che sta circolando sulla rete. Esiste un sito www.adessomatteorenzi.it che sembra essere quello ufficiale del candidato PD alle future primarie. Provate però a cliccarvi sopra. Vedrete che ogni volta che tenterete di cliccare sulla parola LEGGI (il programma) sarà impossibile. Metafora? Che dietro le parole del neo Grillo di centro non vi sia nulla di concreto?

      Comunicato

      Prende il via martedì 6 novembre alle ore 20.30, il ciclo di incontri "Il sistema fognario e depurativo a Rimini. Ieri, oggi e domani", organizzato da Università Aperta "Giulietta Masina e Federico Fellini", in collaborazione con Gruppo Hera, con il patrocinio del Comune di Rimini. Il ciclo di incontri prevede sette appuntamenti, coordinati dall'ingegner Simona Berlini, che intendono fornire le basi per la conoscenza dei sistemi depurativi delle acque reflue, al fine di acquisire un atteggiamento critico e consapevole nei confronti di una tematica che riguarda tutti da vicino. Nel corso degli appuntamenti il tema verrà contestualizzato nella realtà particolare del territorio riminese, grazie anche al contributo di esperti del settore quali, tra gli altri, Edolo Minarelli, direttore Business Unit Struttura Operativa Territoriale Rimini Hera S.p.A., e Mauro Stambazzi, Arpa, direttore Sezione Provinciale di Rimini. Si tratterà infatti, ad esempio, de "Il caso di Rimini" (27 novembre, con gli esperti di Hera Rimini Pierpaolo Martinini e Angelo Cescutti) e de "Il piano di salvaguardia della balneazione di Rimini" (11 dicembre, ancora con Pierpaolo Martinini). Gli incontri, a ingresso libero, si svolgono presso l'Istituto Musicale Pareggiato "G. Lettimi" (ingresso sul retro, in via Asili Baldini, 27 - Rimini).
      Il programma del ciclo di incontri: 6 novembre 2012, ore 20.30 Edolo Minarelli - direttore Business Unit Struttura Operativa Territoriale Rimini Hera S.p.A. Apertura 13 novembre 2012, ore 20.30 Simona Berlini - ingegnere La gestione dei reflui nel passato 20 novembre 2012, ore 20.30 Sandro Artina - Università di Bologna I sistemi fognari e depurativi 27 novembre 2012, ore 20.30 Pierpaolo Martinini - Hera Rimini Angelo Cescutti - Hera Rimini Il caso di Rimini 4 dicembre 2012, ore 20.30 Mauro Stambazzi - Arpa, direttore Sezione Provinciale di Rimini La normativa sulla balneazione e i diversi sistemi fognari 11 dicembre 2012, ore 20.30 Pierpaolo Martinini - Hera Rimini Il piano di salvaguardia della balneazione di Rimini 18 dicembre 2012, ore 20.30 Edolo Minarelli - direttore Business Unit Struttura Operativa Territoriale Rimini Hera S.p.A. 

      Sua Eccellenza

      Mons. Lambiasi, raccogliamo il seminato degli ultimi vent'anni, prendersela con le feste di Gnassi, sembra concedere gravi colpe agli effetti senza costringere alle dimissioni la causa. Le saraghine di palazzo e le sbornie per la strada, partono dal potere di questa Città, che ha assunto una forza illimitata nel momento di massima debolezza della politica. Non abbiamo bisogno della testimonianza dei partiti o di cosa sia rimasto di quelli più importanti, le poltronate ali estreme si sono giustamente estinte. Governo ed opposizione hanno raggiunto la fusione perfetta come Hera senza Gnassi, è il risultato della politica chicchiana, il famoso ideologo riminese che inventò un laboratorio per cavie politiche. Osservò in vitro che topini comunisti e conigli democristiani riuscivano a convivere nella stessa Giunta, da allora questo miscuglio politico si è affinato, è diventato perfetto con la gestione di Fiera e Palas, se non avessero prodotto solo debiti. Non avrebbe potuto reggere, Eccellenza, se non si fossero modificate geneticamente anche le rappresentanze sindacali e di categoria. Il sunto urbanistico è stato il varo del più pressapochista, elitario, PRG con il timbro del Gambin fuggente in Parlamento. Uno strumento che, approvato con il timbro dell'inadeguatezza, ha favorito l'uso sistematico di varianti che in latitudini milanesi avrebbero fatto decine di vittime, da noi ha pagato un pataca per risultare innocente. Mille osservazioni ha ricevuto, scatenando una bagarre consiliare della quale fortunatamente nessuno si è mai occupato, il padre putativo abbandonato il figlio degenere oggi si dedica alle epistole critiche, il Professor Benevolo si era rifiutato di apporre la sua firma, nessuno ha fiatato. Non ci giriamo attorno, la responsabilità della situazione è molteplice, la Chiesa non è esente, non c'è stata grande pratica e relativa variante d'accompagno che non abbia visto qualche ettaro benedetto coinvolto, la Fiera è stata scelta per abbondanza di benedizione. Possiamo dirlo Eccellenza, non abbiamo bisogno di premettere niente, ci sembra però che le colpe che addossa a Gnassi siano infinitamente maggiori di quelle non ascritte al Sindaco Cattolico e Benziano, in fondo i peccati stradali del Giovane non sono certo paragonabili alle occasioni mancate in dodici anni di malgoverno. Melucci con questa logica penitenziale meriterebbe l'Inferno senza Benigni. Il suo predecessore, sarebbe stato un ottimo Sindaco, si occupava dell'amministrare, senza remore e paure, svolgendo alla luce del sole le sue corrette prerogative, evitando fumose parole. In questa afasia politica è auspicabile un intervento diretto ed esplicito, la miseria non risparmia nessuno, la pratica politica è diventata sfacciata esibizione di ruberie perfino ai propri partiti. Per cultura, ruolo, Lei appartiene alla classe dirigente, con piccola presunzione sembra che alcune verità siamo i soli a pubblicarle, se avessimo ripari più solidi ne arriverebbero altre, ci permettiamo un consiglio, Gnassi è niente, siamo d'accordo, però eletto dalla maggioranza della metà dei cittadini. E' in grado di svolgere il suo compito solo attraverso inutili strumenti festaioli, manca dei fondamentali, non ha più tempo per imparare a nostre spese e noi di permettergli una scuola guida sulle rovine della città, fa pendant con il Presidente della Provincia che non emette feste ma sermoni, fastidiosi ed irritanti, tesi a difendere la poltrona. Non se la prenda con le notti e parade, sarebbe arrivato il momento di cacciare i mercanti dai palazzi, le prime file del suo uditorio. Molti cattolici praticanti ci leggono ed interloquiscono, apprezziamo e condividiamo lo spirito che li anima, lo diciamo senza amore di polemica che rappresenta il nostro credo quotidiano, perchè ha legittimato un Piano Strategico che non rappresenta niente e non ha pensato di modificare lo Strutturale che è naturale pretendente al trono urbanistico?

      Era Il Migliore

      Sul caso D'Alema abbiamo ascoltato al bar da un democrat insolitamente spiritoso una bella battuta: Veltroni è riuscito a dare fastidio a D'Alema anche da "morto". La questione presentata come un caso personale si rivela più complessa, l'apparato ancora in corsa, pensa più a salvare se stesso che difendere il passato. Per il pidi le prossime elezioni politiche rappresentano l'ultimo trenitalia che passa in vantaggiose condizioni, con i presunti avversari liquefatti e gli altri sparpagliati in movimenti e partitini destinati a scomparire o modificarsi velocemente. Il caso Grillo è eccezione che conferma la regola. Proprio l'enorme successo elettorale che beneficerà il M5S renderà quasi inevitabile il riproporre Monti od un Penis uguale, non ci sarà uno schieramento in grado di produrre una maggioranza elettorale. E' quello che vogliono i poteri dominanti, la scelta del Bocconiano non può essere smaltita nell'emergenza, il nostro spread e le banche sono in pericolo come prima, al monte dei paschi dalemiani viene attribuito il titolo spazzatura. Crescono nella pancia democrat le preoccupazioni, viene ordinato di serrare le fila, personaggini che per storia ed incapacità dovrebbero essere gettati d'imperio sui pullman di Firenze, fanno finta di ergersi a rigorose vestali del partito e del suo verbo piacentino. Quanti saranno i dalema riminesi, adesso ci sono le politiche, ma il terzo turno vale per tutto. Nel lontano 1989 chi scrive, è stato fatto fuori con la stessa sacrosanta regola che però valse solo per chi si chiamava Lugaresi, per i funzionari di partito (tutti gli altri) valeva la deroga. Come avevamo anticipato mesi or sono, non ci stupiremmo che pur di vincere, venisse bruciato anche Pigi, si è giocato tutte le alleanze, rimane quella con un Vendola in attesa di giudizio, al quale in questo momento fa gioco allontanarsi il più possibile da aficionados montiani. Se un partito personale come i resti pidiellini, un forza italia di reduci, riesce a promettere quasi il 20%, la presunta vittoria di questo centrosinistra non esiste davvero, chi voterà per Renzi sarà come scrivere Mario sulla scheda. A questo sta puntando Berlusconi, una posizione alla sansone politico, muoia Fini e tutta Montecarlo con i suoi filistei missini. Che fine ha fatto Bocchino?

      giovedì 18 ottobre 2012

      In Borsa

      Un imprenditore trevigiano ha chiesto un risarcimento di due milioni di euro ai fratelli Moratti, proprietari della Saras, per via della quotazione della società petrolifera di famiglia. Come è noto, Saras sbarcò in Piazza Affari il 18 maggio del 2006 ad un prezzo di 6 euro per azione – valore che, per inciso, non raggiunse mai,  mentre stamani alle 10.15 il titolo è scambiato a 1,062 euro per azione (+0,19%). Grosso modo una perdita che supera l’80 per cento. Sotto accusa, come spiega La Tribuna di Treviso, i titoli acquistati dal trevigiano il 18 maggio 2006, data del collocamento, attraverso una società del Lichtenstein, la Gersec Trust di Vaduz. In tutto 375.652 azioni ordinarie della Saras al prezzo singolo di 6 euro e per un controvalore di 2.253.912 euro. Gli industriali milanesi, scrive ancora il quotidiano nordestino, avrebbero dovuto comparire davanti alla curia mercatorum (la camera arbitrale, ndr) di Treviso per il tentativo obbligatorio di mediazione che precede la causa civile. Oltre alla Saras, nel mirino dell’imprenditore anche le banche responsabili della quotazione, JP Morgan, Morgan Stanley e Banca Imi (ex Caboto) e la società di revisione PwC. L’imprenditore è assistito dallo studio Calvetti & Partners, che a quanto risulta a Linkiesta avrebbe raccolto le adesioni di altri 500 risparmiatori per un valore di acquisto complessivo di 3 milioni di euro, per promuovere una class action. Nel febbraio 2011 il pm milanese Luigi Orsi ha chiesto l’archiviazione del procedimento aperto da un esposto presentato nel 2007 da alcuni risparmiatori nei confronti di nove manager del pool di banche internazionali, da Morgan Stanley a Jp Morgan fino a Caboto (gruppo Intesa), indagati per falso in prospetto e aggiotaggio nell’ambito della quotazione di Saras. In base ai rilievi della pubblica accusa non sarebbe stato possibile risalire al soggetto che, in ultima istanza, è penalmente responsabile di aver immatricolato la società dei Moratti ad un valore nettamente superiore alle valutazioni di mercato. In altre parole, chi è stato l’uomo decisivo nel dolo. Come raccontano le cronache finanziarie dell’epoca, i fratelli Moratti guadagnarono 1,6 miliardi di euro, mentre gli istituti consulenti dell’operazione ricavarono 42 milioni di euro in commissioni. Eccessivo (circa il 30% in più del valore indicato dal consulente della Procura che si è occupato della perizia tecnica) il prezzo di collocamento a 6 euro per azione, tanto che il 18 maggio 2006, giorno dell’offerta, il titolo lasciò sul terreno il 13,3%, chiudendo la seduta a 5 euro e 20 centesimi. Mentre i Moratti e le banche si sono arricchiti, a sei anni di distanza i piccoli risparmiatori brancolano ancora nel buio. Chissà che l’imprenditore trevigiano non riesca a smuovere le acque. 
      linkiesta.it

      Palazzo Garampi

      I nostri amici nei corridoi di Palazzo Garampi, raccontano di un Gnassi furioso per le parole di Lambiasi: credeva che il cadeau del seminario invertisse il ruolo di chi deve baciare l’anello. E fino a ieri, a onor del vero, l’impressione era questa. Quattro cattolici decorativi, sempre compiacenti con il sindaco, completavano l’immagine celeste in chiave laica e piadinara. Forse in Cina gli hanno fatto vedere com’è ammansita e compiacente la Chiesa Ufficiale e lui sperava d'applicare lo stesso modello anche alle gerarchie nostrane, visto che gli è riuscito con i cattopiddini. Ma si sa, la Chiesa non si deve candidare a nulla, la Chiesa c’era, c’è e ci sarà, anche se ogni tanto, come tutti, commette qualche cazzata più o meno grossa. Il sindaco forse pensa che la Chiesa riminese abbia peccato di lesa maestà, demolendo le feste, i pilastri per il suo amministrare. Ovviamente, il giorno dopo, tutti si sono detti d’accordo con Lambiasi, anche quelli che, con convinzione o soltanto con il loro prezzolato silenzio, hanno appoggiato Gnassi nelle sue scelte festaiole. Sarà mica che anche il Vescovo stia iniziando a capire che dietro al molto fumo, di arrosto c’è n’è pochino? Che gli sia venuto il sospetto che il tanto amato Piano Strategico è solo un eccezionale strumento di distrazione di massa? Prima serviva per far fare le varianti urbanistiche a Melucci, oggi serve per far organizzare gli eventi a Gnassi, mentre i “rompicoglioni bipartisan” giocano a fare i Leon Battista Alberti alle prese con i bozzetti della città ideale. Nonostante il monito, non ci saranno però gli effetti sperati dal Vescovo. Nessuno cambierà rotta, nessuno penserà ad un altro modo di governare Rimini. I primi ad infischiarsene delle parole di Lambiasi, nonostante i proclami, saranno proprio i cattolici presenti nei partiti, perchè a destra peccano di fieristiche Opere e a sinistra di poltronate Omissioni…..ma il Vescovo non poteva non sapere e questo rende le cose un po' più difficili per la concretizzazione dei suoi sermoni. Da tanto tempo, comunque, tutto va in una direzione, se ne sono accorti a Rimini, a Bologna e in Cina: c’è l’uomo sbagliato al posto sbagliato nel momento sbagliato…..e non stiamo parlando di Lambiasi.

      A Casa

      Gli italiani onesti sperano di salvare il salvabile, il desiderio di chi ci ha rovinato, partendo dalla grande speculazione che ha imposto MarioMeno, quale strumento di trapasso, per garantire il rientro delle ingenti somme investite anche nel nostro paese. Per questi delinquenti finanziari, l'Italia è stata per decenni una gallina dalle uova d'oro, investivi uno incassavi almeno tre, con le evidenti complicità di indigeni proprietari di giornali con matrice etica, indirizzatori della politica nazionale. Compravi una fabbrica fallita e lo stato ti concedeva aiuti pari a due volte quello che avevi investito, alla fine con un pò di cazzate la rimettevi sul mercato azionario, dove prendevi altre due volte quello che si era speso, i teorici 100 milioni di investimento diventavano 300. Peggio è successo nelle banche italiane dove pseudo accordi o fusioni, rendevano il doppio del resto del mercato internazionale, il denaro costava il due per cento, era comunque facilmente collocabile al sei. La madre di tutte le speculazioni è stata la rendita dei titoli di stato italiani, un giochino che se fosse finito lasciava 1000 miliardi di carta straccia in mano ai citati delinquenti, ci hanno imposto anche Monti, ce li sta facendo pagare con gli indovuti interessi. Nella terza edizione del Patto di Stabilità non si parla di patrimoniale ma di nuovo aumento dell'iva, detrazioni fasulle ed ulteriore diminuzione del potere d'acquisto dei ceti più deboli, una miseria resa più drammatica dal buio per le strade. Lui però, attualmente percepisce la miseria di 32 mila euro al mese. Sembra il refrain della famosa canzone che implorava lo spostamento di una macchina, una percentuale in meno da una parte, una frazione di iva dall'altra, magistrati e boiardi statali gli unici esentati. Una politica da parcheggiatore abusivo che i devoti di Repubblica hanno enfatizzato, cercando di sviare voti e coscienze, nel mirino c'è il Celeste, dovrebbero ricordare che poco tempo fa l'alternativa di centrosinistra a Milano si chiamava Penati. Non abbiamo ancora capito quando potremo non andare a votare per le primarie, la Petitti dopo il consulto familiare ci potrebbe indicare la data e quale bottiglia d'acqua mettere a tavola. In questa tragedia nazionale, la parte più divertente rimangono le dichiarazioni degli avvallanti in Parlamento, sono contrari perfino ai titoli delle riforme, mandano in giro la Deaglio a beccarsi i meritati fischi, mentre gli studenti protestano contro una scuola che emette professori come quelli al governo.

      mercoledì 17 ottobre 2012

      Fiction

      Sono diversi i termini che racchiudono azione/atteggiamenti che non rispondono al vero: ipocrisia, inganno e..finzione. Il significato più calzante nel caso in questione ci sembra quello inglese racchiuso dal termine FICTION. L'invenzione di un mondo che non corrisponde alla realtà, il dogma sabbioso viene avallato e riconosciuto come vero. Partiamo dalle questioni più semplici: vi ricordate quando in maggio le opere abusive in spiaggia dovevano essere rimosse? Rimandati a settembre. Come canta stupendamente la Petitti, settembre è passato, nulla si è concretizzato, l'istallazione delle barriere è stato il sigillo ufficiale del "va bene così", comprese le stesse barriere non a norma. Qualcuno potrebbe obiettare che queste azioni le compiono i Signori della Repubblica Autonoma della Spiaggia, ma se a questa commedia partecipano le pubbliche amministrazioni che fanno finta di niente ed i media non riportano niente, allora significa che la Fiction è Bipartisan Production. Per alzare il livello della rappresentazione, parliamo della Bolkestein, al concetto sacrosanto che il rapporto tra pubblico e privato debba avvenire in termini trasparenti, si vuol contrapporre una direttiva italiana, i bagnini spazzano bene, se dai attuazione alle normative europee arrivano non meglio identificate mafie mascherate da multinazionali. Ovviamente le evasioni ed elusioni tipiche della categoria protetta sono peccati veniali al cospetto dei paventati occupatori. Non ti puoi azzardare a disquisire su quello che serve alla nostra spiaggia, sei perseguibile come fiancheggiatore, ci meravigliamo degli amici/semicompagni ciennea, non riescono per ragioni di bottega ad alzare il livello del confronto. La forza dei bagnini sembra quella ancora potente dei preti. Dove la Fiction supera se stessa e il sapere che tutto rimarrà immobile, arriverà un'altra estate, i turisti dell'est pagheranno 18 euro al posto delle vecchie 19, gli abusi sempre presenti fino al 2015, il motto delle menti pensanti del Sun è: più casino c'è, meglio è. L'unico assessore che ha avuto il coraggio (vero) di mettere le questioni in fila lo hanno cacciato su richiesta dei bagnini/chioschisti, stranamente d'accordo. Quello che c'è, urla che è un casino, sembra Moratti che loda la giustizia sportiva.