massimo lugaresi
sabato 30 novembre 2024
Dove sta Zazà Pd
La virale attenzione che La Stampa e gli altri giornaloni mostrano nei confronti dell'opposizione, contrasta con l'omissione informativa per la "povera" Schlein, scesa dal cielo di Prodi. E' arrivata a dire che il centrodestra è in scioglimento. Cosa significa secondo voi? Volendo essere clementi, significa che non ha capito, naturalmente, un..di quello che sta succedendo nel suo partito. Usa sempre tre semplici e fanciullesche motivazioni che ripete ad noiam. Mentre il Pd, silenziosamente, si divide. rimanendo però l'unica greppia che garantiti o aspiranti ai seggi, usano per brucolare. Nel Pd ognuno fa per conto suo e nessuno sa cosa vuole fare da grande, così Mario Lavia, dopo l'inevitabile endorshement per Netan, esprimeva preoccupazione, democratica. Il voto a Strasburgo sull’Ucraina, certifica invece che le spaccature tra i dem non sono ricomponibili. Arriverà, alla prossima sconfitta, un'altra avventura alla Occhetto. La sinistra sembrava guarita dalla storica malattia che imponeva divisioni, trovando però la nuova Dc con Renzi, cambiando solo il logo. Dopo la serie infinita di demo..cristiani, è arrivata la miliardaria che usa la politica per gioco, non sapendo giocare. Fingono di litigare in Italia, dove tutto è lecito, mentre nell'Europa Ursula, per pochi voti, si accoda diligentemente ai meloniani di governo. Per i giornaloni e la tribù radical chic, il peccato mortale del Pd, è il suo ondivago atteggiamento sulle due guerre su procura, con improvvise tregue che Netan osserva a piacimento. L'arrivo di Trump, comicia a provocare effetti dannosi per chi ci ha raccontato una verità costruita con annose bugie. Il suo prossimo agire è chiaro: Make America Great Again. Sarà il gendarme di quel mondo. La Nato rimane orfana.
venerdì 29 novembre 2024
Canone Televisivo
Toccami tutto, non il canone. Piccola burrasca in Commissione, cosa diversa dall'aula parlamentare, tra i discepoli del berlusconismo, costretto a concedere la procura a Taiani di leader delle necessità Mediaset. Le tre componenti principali della maggioranza Meloni, ogni tanto devono mostrare una pallida autonomia di pensiero ed azione. Il più necessitante è Salvini che ha visto assottigliarsi il tesoro elettorale accumulato come partito di lotta, particolarmente nordista. Governare. lo dimostrano i grillini, è un'altra cosa. La Meloni è nata imparata. Gli inciuci con il Cavaliere, padrone ed inventore delle reti televisive private, ci sono sono sempre stati, al punto che un "bagnino" dell'informazione ha ancora il monopolio televisivo. Le tre reti nazionali devono, semel in giorno, riprendere il segretario F.F. In verità, il Cavaliere aveva sempre assunto, come fece con il Milan, i migliori scappati, dalle case socialiste e democristiane e perfino qualche comunista, con pedigree notevole. Possedere la metà (abbondante) dell'informazione televisiva, permette tante cose, tra le quali bilanci miliardari. Diminuire, senza cancellare, il canone televisivo, è quasi un attentato, ma significa avvisare i padroni dell'etere, che è il "pubblico" che comanda. Storia che si ripete, canoni demaniali e televisivi. Stessa storia, con fine diversa.
giovedì 28 novembre 2024
La Giacca Tirata
Oggi ho scelto Dagospia come guida, Linkiesta, l'altro blog ispiratore, è illegibile per la tracimazione della bIle editoriale sulle pagine del web. Si può consolare solo con Liguria e Emilia-Romagna, il resto è nelle mani di Giorgia. L'Unione Ursula ha approvato, cum lode, Il Piano di Bilancio confezionato da Giorgetti, unico ministro che gode il rispetto anche dei fustigatori del governo. Dagospia "usa" troppo spesso Mattarella come possibile ma improbabile avversario del governo. Il tiro della giacca è un giochino vecchio, sport praticato da sempre nel mondo politico italiano, con una variegata presenza di partitini che invece di coagularsi tendono a frazionare la composizione. E' recente la nascita del grillismo 2. Il nostro Presidente, allevato dalla democrazia siciliana e cristiana, ha impallinato i due partiti maggiori che con una mossa furbesca volevano raddoppiare il compenso pubblico. Si dividono i grillini. Quattro per cento diviso due, porta all'irrilevanza politica, ma Conte esce dall'assistenza pesante di Grillo. Cosa succederà? Diventerà, nel presunto campetto largo, una figura leggermente diversa dalle tante inutili. Landini sta usando pericolosamente il sindacato come arma impropria. Trascina una Uil in cerca d'autore. Mai proclamati tanti scioperi contro un governo democraticamento eletto. La ragione è talmente evidente che i giornaloni non la scrivono. Figuramoci quelli piccoli.
massimo lugaresi
mercoledì 27 novembre 2024
La Convention
Aziendale (cit Linkiesta). Il blog, per capire cosa bolle nel Pd in versione occidentale, amica di Netan e del feroce ebraismo, ma nemico della Russia, rappresentata dal dittatore eletto, bolla pesantemente, la Convenzione grillina. L'altra componente piddina rimane (silenziosamente) nella greppia dove ancora si bruca qualcosa. I Cinque Stelle entrano, per convenienza dei pochi eletti, nella sconfort zone democratica. Un'altra briciola di voti che però ne fa perdere più di quanti riesca a portare. Serve in alcuni confronti locali per elemosinare, senza convincere. La convention aziendale della M5S s.p.a ha nominato Giuseppe Conte presidente e amministratore delegato. Archiviata la figura del garante, il Movimento fondato da Beppe Grillo e Gianroberto Casaleggio finisce qui. La Rivoluzione è finita, andate in pace. Poteva finire meglio, dopo le promesse ed impegni assunti. Per mostrare la trasformazione in uno dei tanti cespugli alla Salis, hanno cancellato il limite dei due mandati, mandando a Vaffa il rinnovamento della politica. Primum vivere deinde rinnovare. I giornaloni al servizio piddino, non calcano mano e righe, mentre la Giorgia invita tutta la coalizione a casa sua per esprimere meglio ordini e diktat. Le novità sono rappresentate dal Generale Vannacci che ha formato il suo partitino al contrario e l'onnipresente Lupi per dimostrare la necessità di una cristiana democrazia. Sempre in attesa di Renzi ormai voce solitaria.
massimo lugaresi
martedì 26 novembre 2024
Gli Illiberali Americani
Le sconfitte dei democratici nel mondo, sono difficili da giustificare. La vittoria di Trump che (tutti) aspettavano, anche scommettendo, provoca maledizioni. La prestazione di Biden era diventata una comica quotidiana, sapevano che indire elezioni sarebbe stato pericoloso, mentre Donaldone aspettava di impadronirsi, legittimamente, del Campidoglio. La sconfitta è stata molto più pesante di quanto aspettassero. I voti holliwoodiani hanno scatenato risposte inattese. I nasini democratci sono stati sconfitti proprio dall'infinita puzzetta coltivata. Il sentirsi migliori in ogni campo, impartire lezioni di comportamento, imporre regole e cambiamenti, sta scatenando il rigetto anche del buono che, ogni tanto, propongono. Sostenere, giustificare, foraggiare un tipetto come Netan nella sua storica volontà di sterminare i nemici palestinesi ed allargare il campetto delle colonie, è elemento di disumana politica. Trump vuole chiudere il sipario bellico per la semplice ragione che non vede interessi particolari per la sua America. Quella che lo ha votato. Inutile fare paragoni con gli atteggiamenti della nostra politica da sudditi ininfluenti. La destra sembra unita, vince il potere di governo, la sinistra mostra segni di divisioni durissime. La componente antagonista che orna i margini estremi della protesta, anche sindacale, fa parte del campo largo, anzi permette con il voto, a qualche piddino di rimanere in auge. I grillini sono arrivati al rende rationem. Che l'ultima messa venga celebrata da Conte, la dice quasi tutta.
massimo lugaresi
lunedì 25 novembre 2024
Vince Conte
Non parlo del Conte calcistico che di vittorie ne ha accumulate tante, ma dell'avvocatuccio di Volturara, diventato segretario, eletto con il clic di 84 mila aderenti (?) al Movimento. Nella (ristretta) Costituente del M5S, raggiunge il quorum per esautorare il Garante Grillo, dividendo ulteriormente la dote elettorale. Pensate che la vecchia guardia che vi ha portato a livelli renziani voti ancora 5 stelle? Hanno vinto nell'ennesimo incontro burlesco, quelli che hanno poltrone di casa Pd. Beppe Grillo esce di scena, come aveva deciso, prudentemente, in attesa dei processi familiari interminabili. Primo necessario passo per il ritorno all'ovile democratico. Viene archiviata la furente stagione del Vaffa e inizia l'accodo ai voleri della 3 cittadinanze, sempre incomprensibili. Una piroetta gigantesca rispetto ai dettami violenti che hanno portato il movimento al governo del paese, chiarendo la ragione dell'arrivo (misterioso) dell'avvocato sudista. Vecchia strategia per riportare la ragione di stato occidentale. Troppo spostati verso il Cremlino, ritornano nella cuccia del garante Pd. Dagospia non ha ancora deciso quale posizione assumere. Vinceranno i giornaloni di casa. I pochi voti rimasti, mescolati con quelli Salis, ogni tanto concedono consolazioni. La nostra regione è una cosa diversa, rimarrà luogo protetto per ricordare il comunismo dolce. La costituente (?) del M5S raggiunge il quorum (Quoque Tu?) telematico per esautore Beppe Grillo e Casaleggio. Pochi voti, sempre meglio di niente. Accozzaglia disperata che si qualifica di sinistra e viene, poco gioiosamente, accettata per colmare il gap con la Meloni. C'è sempre il fascismo da adoperare, anche con la fiammella spenta.
massimo lugaresi
domenica 24 novembre 2024
Il Concetto di Democrazia
La botta con l'elezione di Trump non viene pareggiata dalla conservazione del potere emiliano-romagnolo, assieme alla piccola Umbria, regalata dalla destra. Le conseguenze non saranno solo quelle enfatizzate, fino a presagire la "perdita" della democrazia. Ormai questi allarmi democratici sono utili per chiudere il solito comizietto della Elly. Sanità (pubblica) in pericolo dalla gestione covid, autonomia differenziata, una volta sostenuta dal Pd e (soprattutto) il ritorno del fascismo. Il comunismo non viene ricordato, porta ad una più accentuta divisione del Pd. In questo momento non c'è paragone tra la situazione politica della destra, con quella (turbolenta) della sinistra. Ci sono i giornaloni che offrono paraventi, ma il calo dei lettori e compratori di notizie a senso unico, li rende noiosi ed inutili. Linkiesta sta soffrendo, il mandato di cattura nei confronti di Netan e Gallant, li pone sullo stesso piano di Putin. Sentenza difficile da assorbire e continuare a raccontare due guerre dai salotti. La vittoria di Trump che non avevano visto arrivare, viene giudicato un attentato alla democrazia, secondo il loro concetto. Linkiesta lanciava ulteriori messaggi e campanelli d'allarme contro i pericoli della gestione trumpiana. Avere avuto un balbettante e dondolante presidente invece è un vanto democratico? La Harris è riuscita a fare peggio. Per giustificare la sconfitta di Biden arrivano a sostenere che il movimento di Donaldone è illiberale. Non si tratta solo della classica "puzzetta" nasale, siamo al razzismo culturale. molto più pericoloso. Lo hanno usato anche da noi per offendere l'ascesa della Meloni. Lei chiude il gas della fiamma e sono a posto.
massimo lugaresi
sabato 23 novembre 2024
Facciamo un Partito
L'ultIma operazione grillina di notevole successo è stata l'elezione della Schlein nei loro gazebi. Ha vinto una "estranea" al Pd, figuriamoci al Pci. Ha però impallinato Bonaccini, costretto a volare a Bruxelles, lasciando la regione ad un altro funzionario, coltivato nell'università ravennate. Gnassi invece si è laureato ad Urbino, frequentando però le scuole dell'obbligo della sinistra riminese. Siamo sempre arrivati faticosamente nella giunta che conta. Considerati bravi bagnini. E' iniziato il calvario e l'inevitabile via crucis che culminerà con l'uso spregiudicato delle movenze care ai partiti. La fine peggiore per la creatura di Grillo che qualcuno aveva ipotizzato potesse funzionare senza il vero comico, sempre vestito. La discesa è iniziata con l'ingresso al governo dalla porta principale. Il Movimento è nato con le stigmate dell'opposizione. Aveva superato abbondantemente un terzo dei recanti al voto, sembrava destinato ad una crescita impetuosa. I primi contatti con il potere ed i banchi, hanno dissipato i dubbi. Di Maio ha chiuso la porta. Ci sono stati però alcuni fatti inquietanti, come il soccorso al Pd, il peggiore nemico, in concomitanza alla "scomparsa" di Grillo, colpito duramente negli aspetti familiari. La "convenzione" grillina, sancirà l’irrilevanza politica di Conte o la frantumazione stellare. Il Movimento 5 stelle proverà a schierarsi con il campo definito progressista, interpretando la stampella del Pd. Comunque vada sarà la fine di una avventura che poteva/doveva cambiare tutto. Siamo arrivati all'ironia pesante che colpisce i protagonisti rimasti. Le verbali minacce che escono fanno ridere come il famoso Vaffa. Si mandano da soli.
PS Solo della Meloni sappiamo, meticolosamente, tutto. Cosa fa, con chi non lo fa e dorme. Vi sembra corretto?
massimo lugaresi
venerdì 22 novembre 2024
Ndo va?
Il prevedibile successo del Pd, nella sicura edizione emiliano romagnola, ha resuscitato le deboli speranze democratiche di un ritorno al governo. Questa volta ha gioito la Schlein, quando toccherà alle tante regioni baciate dalla destra, leggeremo il contrario. Non è successo un terremoto elettorale. Veneto, Lombardia e Piemonte lo certificheranno. Rimane il calo dei votanti che sta assumendo le caratteristiche della normalità. Sparito il grillismo, il corner della sfiducia. Sta scioglendosi sotto la guida di Conte, colpa del campetto che travasa i voti. In Emilia e Romagna hanno vinto i funzionari di partito, passandosi il testimone, come una volta. Il Pd si è "rimpinzato" di voti grillini. Doveva capitare, è successo. La Compagnia Salis è la necessaria coreografia per non apparire più demo-cristiani. Le vere elezioni sono quelle nazionali. La coalizione di governo ha perso senza giocare, usando personaggi adatti per dividere, senza convincere. La storia del Movimento 5 Stelle è educativa. Sono arrivati in pochissimo tempo ad un risultato troppo alto e pericoloso per non spaventare chi ha sempre gestito il potere, anche sotto mentite spoglie. La storia (riminese) di Luigi Camporesi lo testimonia. Ricordo fastidioso?
massimo lugaresi
giovedì 21 novembre 2024
Una Boccata
Il Pd aveva un (disperato) bisogno di ossigeno elettorale. E' arrivata una boccata dalla Emilia e Romagna che non tradisce (quasi) mai. Si va sul velluto e sui gommoni che non hanno inciso l'esito del voto. Troppo forte l'attaccamento storico al Partito. E' il riconoscimento di un'azione che dura dal dopoguerra ed ha fatto diventare la nostra regione un punto di riferimento anche per le 3 cittadinanze che non c'entrano un ca. Una vittoria che sa d'antico. Con il campetto largo vinci una partita, non governi. Hanno trionfato i reduci di tante lotte che vanno sempre a votare ed i nuovi/vecchi garantiti che fanno il loro dovere, senza alternative credibili. La nostra regione è inattaccabile per questo centrodestra che ha una donna come guida, non accettata da tutti. Sono tante le ragioni dell'esagerata astinenza dal voto. Non conosco quelle anagrafiche, sono convinto però che anche il voto sia vecchio. Non esiste più partito o movimento in grado di intercettare delusi e incazzati. Il Pd ha mostrato, almeno nei nostri confini che può perdere qualche città, anche vicina, ma il regime non cambia. Troppo collaudato e sicuro negli agganci e genuflessioni. De Pascale appartiene ad una schiera folta di allevati per governare. La Meloni non li ha. Abbiamo votato Gnassi e conta ancora tanto. Dall'altra parte ci sono collezionisti di preferenze da mostrare.
massimo lugaresi
mercoledì 20 novembre 2024
Palle Piene, Urne Vuote
Ho letto sulla prima pagina di Dagospia un articolo frutto delle intelligences (riunite) del Blog Tette&Culi in abbondanza. Usano, maldestramente, il Presidente Mattarella ed i presunti malumori accumulati, dopo la vittoria del centrodestra. Occorre ricordare ai tanti smemorati che la maggioranza Mattarella è profondamente diversa da quella vittoriosa del 2022. Anno di svolta nel paese, con il Pd, collocato dove non aveva mai operato. L'arrivo della Schlein, voluta, perfidamente dai grillini, sta accelerando la crisi del partito nato per il potere. Rimane la nostra regione, fortino resistente, con il calare dei votanti diventa inespugnabile. Una volta il Pci, portava la gente a votare, oggi meno votano, meglio per la Schlein. Lo zoccolo ereditato, i garantiti aumentati, la debolezza degli avversari, rendono inattaccabile le fortezze bolognesi, modenesi e ravennate. Esito scontato, avvertibile nel vedere i seggi viserbesi, desolatamente vuoti. Giusto così, la pioggia ed i danni procurati non hanno spostato le intenzioni di voto. Forse quella del non voto. Presa troppo larga, dimenticavo la ragione dell'articolo, insolitamente confezionato in casa Dagospia. Secondo gli spioni del blog, Mattarella accusa l'ennesima irritazione nei confronti del governo, diretto da una donna che nel Pd non hanno trovato nemmeno all'estero. Al Quirinale hanno le palle piene delle sparate anti-giudici del governo Ducioni. L'ennesino nomignolo inventato per un governo eletto da una larga maggioranza. I nostri attori, cantanti e giornalisti dopo essere usciti, senza liquidazione da X, devono trovare il giusto antagonismo. Quello nelle piazze, voluto e soffiato è un atto contro i rappresentanti dello stato. Vecchia storia che si ripete. I protagonisti di una volta erano più credibili e con più largo consenso. Il Csm è irritato per la furiosa disputa a colpi di sentenze che depotenziano leggi votate dal parlamento. Sempre successo, a dire il vero, anche al contrario. Arrivare a presagire che il Presidente diventerà un Cossiga 2, nel discorso alla nazione di Capodanno, appare una azzardata previsione che ci porterebbe velocemente alle elezioni. Vi conviene? L'Italia, purtroppo, non è l'Emilia e Romagna allargata.
massimo lugaresi
martedì 19 novembre 2024
Il Lettino della Sinistra
I democratici americani prenotano i lettini della psicanalisi elettorale, mentre quelli italiani che sono andati a votare, stanno festeggiando la sicura vittoria. Negli States si sono accorti, tardi che, presentare uno stuolo di divi o presunti tali, non porta la vittoria. Incurabile presunzione eleggere i testimoni dell'unica verità possibile. La botta è stata dura, pochi credevano possibile un capovolgimento così pesante. Lo spoyl system è già partito, colpisce tutto, anche la giustizia, si è arresa al vincitore. Lo hanno ripulito delle decine e decine di capi d'accusa. Se ne riparla tra quattro anni, mentre i repubblicani stanno preparando l'erede con le stesse caratteristiche. Hanno capito che Trump ha stravinto, pur avendo contro una grossa corrente del suo partito. Può piacere o meno (meno) ma rappresenta il cuore e la pancia di questa America, stanca di procurare eventi bellici ed invasioni assurde. Zelensky è l'ultima procura usabile. Comico sconosciuto, era diventato l'uomo (rivestito) più famoso nel mondo. I suoi sostenitori (Meloni), hanno capito che è finita la più stupida delle guerre con morti militari, civili e sanzioni che stiamo pagando tutti. Il dilemma è trovare una pace che non sia una resa incondizionata, mentre il dittatore russo scatena l'inferno. avevano trovato almeno tre o quattro ipotesi tumorali che lo dovevano colpire. Anche per la nostra Nato vedo tempo instabile. Possono sempre contare sulla fedeltà della Ducetta. Il mondo rovesciato è quello normale.
massimo lugaresi
lunedì 18 novembre 2024
I Compiti Divisi
Repubblica e Domani pubblicano per l'opposizione, guidata (?) dalla Schlein, truppe d'assalto a scandali e gossip, alle volte, veri. La Stampa controlla il ministero degli esteri, con particolare predilezione per Netan e totale avversione per la Russia di Putin. Il Corrierone di Milano, metropoli ormai a livelli insostenibili per delinquenza assortita e da sbarco, gode ancora della funzione di massima espressione delle verità, di parte. Compilata la brevissima ouverture per giustificare l'ennesimo articolo contro una visione della sinistra che porta alla disfatta totale. La stravittoria di Trump non è stata una sorpresa, fondi d'investimento e scommesse, da tempo lo davano vincitore. Eppure le gemelle informative di Elkann non cessavano di "prevedere" quello che volevano accadesse. Trump è considerato (giustamente) dai democratici woke e normali, il peggiore dei nemici. Fatte le dovute distinzioni, succede in Italia con La Lega Salvini, anche in dimensioni elettorali, vicine ai post berlusconiani. Ogni tanto, come i pantaloni a zampa, ritorna di moda Mario Draghi, dopo avere frequentato banche e (tutti) i partiti italiani, indossa abiti europei, sponsorizzando l'ennesimo piano. Chi lo indossa fallisce. Non si capisce da quale pulpito o ruolo pontifichi ancora. L'Europa può negoziare con Trump, (non ci eravamo arrivati) però con una voce sola (la sua). Garantisce il livello di spesa bellica per la difesa (da chi?) ed abbattere i dazi che "America great again" potrebbe applicare. L'Europa mostra forza ed unità d'intenti al punto di non riuscire a nominare Fito, colpito dai veti dei piddini, mescolati in tutte le salse dell'opposizione. Il "non riuscito" presidente della nostra repubblica, esce con una strana invocazione, buona per tutte le sue stagioni: la democrazia è l'unica strada, il tempo della tecnocrazia è finito. Ci sarà qualcuno che illuminerà l'epitaffio dedicato al nostro paese. Dimenticavo: parlava al World Business Forum a Milano. Notorio centro sociale. Cosa succederà all’Europa con il ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca? Quello che è sempre successo con il padrone a stelle e strisce. Abbiamo foraggiato una guerra che non ci toccava nemmeno di sbriscio, applicato diligentemente sanzioni autolesioniste i cui effetti si sentiranno per anni, chiusi i migliori mercati d'esportazione dei nostri prodotti, per gioire al suono di una pace voluta da Donaldone? Tutto ritorna come era prima, mancano migliaia di morti da ambo le parti e distruzioni assurde. Per eleggere Trump? Non so ancora quale possa essere la ripercussione sui prossimi voti. Spero fortissima.
massimo lugaresi
domenica 17 novembre 2024
Chiamami (se vuoi) America
Siamo abituati a chiamare America gli Stati Uniti, dimenticando, spesso, le altre due, molto diverse. Negli States è centenaria abitudine il cambio del presidente che si svolge tra due coalizioni importanti: democratici e repubblicani. Difficile, impossibile, fare confronti con la nostra politica, solo le attività giudiziarie, da qualche tempo, sono abbastanza simili nel colpire il nemico. Linkiesta, provocatariamente, chiama Zanzara, la nascente amministrazione Trump. Nel gergo radical chic, senza la spiaggia di Capalbio, significa essere fastidiosa dalla nascita. Meglio il vecchio, balbettante e dondolante Biden. Il solo fatto di essere democratico lo rendeva migliore. Pensate cosa diventerà la Zanzara tra qualche mese, senza le guerre procurate dalle mosche. La presunzione dei democratici, alza tono e livore della propaganda, non hanno altre armi da usare. Il (loro) mondo occidentale si sta rivoltando contro e permette al sindaco della capitale piddina di "sbroccare" clamorosamente. Nervi e fegato saltano in contemporanea. Trump avrebbe nominato dei "fanatici" nei ruoli importanti e decisivi anche nei confronti dei sudditi occidentali. Più difficile rimettere a cuccia Netan di quanto lo sia il comico rivestito. Anche i repubblicani hanno notevoli sponde nell'ebraismo finanziario. Noi aspettiamo, come sempre, gli ordini.
massimo lugaresi
sabato 16 novembre 2024
Presunzioned&Disperazione
Mario Lavia di Linkiesta, mio (fallibile) faro del contrario. Le sue affermazioni ed il linguaggio piddino, sono sentenze democratiche. La Meloni e gran parte del governo, li hanno battuti anche nell'ostentazione di un atlantismo per riparazione del passato. I viaggi della premier, i baci&abbracci con (tutti) i resti dei padroni del loro mondo ristretto, lo hanno confermato. Poi ha rivinto Trump, a dispetto delle previsioni di Repubblica e le gufate di Domani. Leggo, sempre su Linkiesta, che il governo naturalmente sovranista (de che?), non difende la patria (noi) dai trumpiani, in particolare Bannon e l'imperversante Musk. Lasciano alle opposizioni, in piazza, il compito di difendere la patria dei sudditi? Sanno, da sempre, che l'arrivo di Trump avrebbe cancellato il loro discutibile disegno di difensori delle guerre scatenate dall'imbambolato presidente. Miliardi gettati nel vento ucraino. E' normale il girotondo navale, oppure il raduno giudiziario, per contrastare una legge dello stato? In altri tempi avrebbe guadagnato titoli eversivi. Vi riassumo dove è arrivata la radical bile di Linkiesta, sempre meno chic. La Patria e la Nazione, non giornalistica, sono seriamente in pericolo. Perchè? Non per i ventisette, poi sette profughi, illegalmente entrati in Italia, ospiti del viaggio Brindisi-Albania-Brindisi, ma perchè sono gli americani, in versione trumpiana, a fare dell'Italia la repubblica delle banane. Invece i facilitatori e procuratori di due guerre, quasi mondiali, sono da Nobel e Pace? Il vezzo e la naturale puzzetta nasale, impongono sempre di svalutare quello che fanno, dicono e rappresentano gli altri. Il nemico vero è Salvini, collocato accanto al dittatore russo. Con l'arrivo di Trump, ma anche prima, negli States non arrivi se non sai saltare reti e fili spinati, dopo l'atterraggio sei in prigione. Stesso trattamento in tutti gli altri stati, più vicini alle coste libiche. La gruviera portuale siamo noi? I risultati si contano nelle cabine elettorali. Paura del voto anche nella nostra regione? Il sindaco bolognese ha sbroccato, preso tra due fuochi, dimenticando i poliziotti che hanno compiuto il loro, sempre più complicato lavoro. Brutta aria già respirata. Landini ha precettato i pensionati. La Schlein aiuta la discesa.
massimo lugaresi
venerdì 15 novembre 2024
Il Menù di Dagospia
Il solito piatto, condito con cistifellea cruda ed antagonismo da pittura. Avvilente la lettura (sguardo) del Blog Tette&Culi assortiti. Ritorna Giambruno, ex compagno della Meloni. Lo hanno seguito per mezza italia, fino a scoprirlo mentre usciva con una donna. Ormai quasi rarità. Il menù di moda in questi giorni è però lo "sputtanamento" della squadra di potere negli Stati Uniti. Viene da sorridere pensando chi è, ancora per poco, il presidente. La stravittoria di Trump, grazie soprattutto al woke, attori e cantanti multigender, che volevano rappresentare l'altra faccia dell'America. Battere la Harris è stato più facile e naturale delle sconfitte italiane, ormai abitudinarie. Lunedi sera ci sarà la sentenza sul destino del Nazareno ed i giornali di Elkann. Il piatto forte nel Menù di Dagospia è però il miliardario Musk, grande sostenitore e foraggiatore di Trump. Personaggio da usare con cautela, come avvisa Mattarella, ponendo un alt che (domani) potrebbe/dovrebbe essere indirizzato anche altrove. In questo casino sociale e politico, erge come assoluto garante.Tempra e visione rassicurante. Aspettiamo, pazientemente, che la Meloni concluda la giravolta bellica. La Schlein? E' venuta a Rimini.
massimo lugaresi
giovedì 14 novembre 2024
Il Nuovo Ordine
E' gustoso scorrere Dagospia e guardare le foto d'accompagno. Il blog ha ormai lo stesso peso della Roma in campionato. Non ne ha indovinata una in queste settimane, mal comune, infettivo, che ha colpito il Pd. Siamo però vicino all'Ok Corral per i democratici. Se perdono anche l'Emilia, con la Romagna attaccata, finisce il partito dei miscugli. Festoso dramma. Per troppo tempo hanno usato propaganda mediatica, personaggi discutibili, non votabili. Fallimento, come succede a troppe aziende del nostro turismo e non solo. La notizia che sconvolge le gemelle giornalistiche di Elkann è la telefonata tra Trump e Putin. Pubblicano però quello che vogliono si siano detto. Intanto hanno esaurito i droni in magazzino. Zelensky ha i giorni (mesi) contati, sarà costretto ad indire le elezioni, mentre l'Ucraina assorbirà miliardi per la ricostruzione. Anche questa procura bellica finirà malissimo per gli States. L'aspetto sconcertante è che tutto ritornerà come prima. Miliardi e vittime inutili. Ogni giornale o giornalino si sbizzarisce nella ricostruzione del dialogo tra i due presidenti. Però si parla di pace, possibilmente duratura. Invece della Nato, mettiamo i guardiani. Trump entrerà in carica a gennaio, nel frattempo Sleepy Joe o chi per lui, invierà dieci miliardi come buonuscita a Zelensky. Si può essere più.. democratico di così? Il Sindaco di Bologna si chiede perchè è stata autorizzata la manifestazione di Casa Pound? L'altra invece si è svolta con baci&abbracci alla polizia.
massimo lugaresi
mercoledì 13 novembre 2024
Democratici Americani
Il risultato elettorale è chiarissimo: hanno perso i democratici americani. Chi sono gli sconfitti? Prima gli Obama, Clinton e Pelosi, poi il numeroso casting holliwoodiano e cantanti più o meno famosi. Il popolo ha votato Trump, la sconfitta è doppia e dolorosa. La ricerca della migliore scusa, mostra l'ansia da prestazione deludente della Harris, gia malamente vista nelle primarie del 2020. La radical è stata la pezza che hanno trovato per rimediare alla scellerata scelta di Biden e la sua elezione con i postini. Chi ha veramente governato in questi quattro anni? Innanzitutto i giornaloni della greppia democratica, molto spesso filo ebraica. Penoso l'endorshment che la destra italiana concede a Netan. Crosetto supera la Meloni. Donaldone arriva impetuoso e vittorioso, sconfiggendo anche la giustizia, ostile per ragioni politiche. Un filone che conosciamo. La botta subita anche dai dem all'italiana è stata forte. Molti credevano alle previsioni lanciate in queste settimane. Alcune dovrebbero essere punite per circonvenzione. Eppure negli ultimi giorni la stampa, meno asservita (poca), lanciava solitari messaggi. I milioni di elettori di Trump rappresentano la vera America, non quella finta e truccata, vogliosa ancora di interpretare i voleri del mondo a suo piacimento, usando invasioni e guerre, terminate sempre in fuga. Mentre i fedeli discepoli occidentali, foraggiatori del bellicismo su procura, aumentavano il già mostruoso debito pubblico, per essere in linea con il diktat della Nato. Il 2 per cento del Pil è una cifra mostruosa, a cui aggiungeremo miliardi per la ricostruzione dell'Ucraina, senza l'ingresso nella organizzazione atlantica. Una fine più stupida era impossibile. La crescente contrapposizione tra l’elettorato delle metropoli e quello delle aree rurali, tradotto in termini elettorali significa lo scontro tra elite garantite e la classe lavoratrice. Una volta era la lotta tra sinistra socialcomunista ed il democentrismo multiforne, con la destra nel ghetto. Il Pd ha avuto la pretesa e l'arroganza di rappresentare la coldiretti di un campo larghissimo. Ha iniziato a perdere, non è finita.
massimo lugaresi
martedì 12 novembre 2024
Corriere della Sera
Il Corriere della Sera, giornalone per eccellenza, anche senza lettori, mostra autorevolezza solo per democratici sconsolati. Dagospia condivide i cocci del vecchio regime. Non poteva mancare l'autorevole opinione sul successo trumpiano e le conseguenze per noi, sudditi atlantici. Si chiude la guerra su procura in Ucraina. Lo ha sempre affermato il Tycoon e sembra confermarlo, proponendo di "congelare" il conflitto, seguendo l'attuale situazione bellica. Trump ha annunciato che chiuderà la guerra in 24 ore. Affermazione credibile del presidente meno guerrafondaio. I più, sono stati democratici, con Obama, nobel per la pace, in testa. Congelare il conflitto, lasciando ai russi le zone (filorusse) occupate, consegnate alle truppe Onu. Per almeno 20 anni l'Ucraina, cambiato il comico, non entrerà nella Nato. Allora cosa significano migliaia di morti e miliardi gettati al vento delle bombe? Un'altra manifestazione d'arroganza e la stupidità dei discepoli. Crosetto cosa dice? La Meloni, nata imparata, si è già adeguata. Naturalmente l'Ucraina e Zelinsky escono cornuti e mazziati. Soluzione che solo Trump può proporre, intascando l'avvallo di Putin. Rimane l'altro pericoloso incendio bellico. Anche quello spegnibile solo dai vigili americani. Intanto è ricomparso il profondo odio per l'ebraismo. Prevedibile anche per La 7. I massacri di Hamas e quelli centuplicati di Netan, hanno prodotto una facile ripercussione. Il calcio è stato il palcoscenico ideale. Trascorsi pochi giorni dalla vittoria elettorale di Donald Trump e già il conflitto russo-ucraino diventa tema incandescente. Una delle ragioni, non secondaria, della stravittoria. Il Corrierone usa subito la malizia che trasuda in quel campo ostile. La mossa di Putin "indebolirebbe" il mandato di cattura emesso contro il presidente russo dal Tribunale internazionale dell’Aja e (aggiungo) la stupidità delle sanzioni che hanno indebolito i committenti. L’Europa si divide fra le posizioni filorusse di Viktor Orbán e pro ucraine di Emmanuel Macron. La Meloni sta nel mezzo. In medium stat virtus e fiamma.
massimo lugaresi
lunedì 11 novembre 2024
Destra Chic
Dopo avere vinto anche negli States, sono diventati Destra Chic? Una sorpresa la lettura di Linkiesta: ironia o disperazione elettorale? Mario Lavia, se la prende, in ritardo, con la sinistra al caviale, arrivando a scrivere che non esiste più. La premier, da Budapest, capitale indigesta, critica l'opposizione. Quella di oggi sbaglia, secondo il predicatore della sinistra, non ha intellettuali influenti, solo cantanti ed attori hollywoodiani. La Schlein, poi, non ha visione a lungo termine, si limita a inseguire l’opinione pubblica anziché orientarla. Epitaffio condivisibile. Tutto nasce dall'azzeccata battuta della Meloni, ospite dell'amico Orban. La replica della 3 cittadinanze è peggiore, con la solita evocazione dell'olio che costa meno. Insomma per il blog di Capalbio, la sinistra ha perso gli intellettuali di una volta. Sono rimasti però i giornalisti e conduttori de La 7. Serpeggia nelle redazioni, nel mondo del cinema, gente che non fa che sospirare su quanto era bella la sinistra. Non so cosa respirasse (una volta) il Mario Lavia, ma i risultati elettorali, misura veritiera, dicono così. Non esiste una sinistra, solo una "smanata" accozzaglia di garantiti e delusi, però su comode e remunerate poltrone. Fingono di essere rappresentati da una signora e 3 passaporti. Nel sequel democratico del Buono, Brutto e Cattivo, al sindacalista Landini, regista degli scioperi duri e puri, viene consegnato l'oscar delle bestemmie. Andate avanti così, avete imboccato la strada dell'irrilevanza. Nemmeno la pioggia è dalla vostra parte.
massimo lugaresi
domenica 10 novembre 2024
La Sconfitta
Si avverano le peggiori previsioni per gli attori americani e (naturalmente) per quelli del mondo rovesciato. Putin ha già iniziato i colloqui, mai interrotti, con Trump. Mentre i nostri giornaloni inviano allarmi per i dazi che Donaldone applicherà ai prodotti antipatici ai nostri padroni. La serie è lunga e tra i colpiti ci sarà sicuramente Elkann, un personaggio che sembra interpretare la parte del nemico di tutti. Se trovasse un sano acquirente per la Juve potrebbe anche ritirarsi nella sua Olanda fiscale. Invece Mario Lavia di Linkiesta, continua il ruolo di sodale compagno di sventure elettorali della corrente Schlein ed avverte che il cambio presidenziale alla Casa Bianca può portare ad un armistizio in Ucraina. Cade anche il poderoso castello di aiuti al comico vestito da guerriero. Dispiace soprattutto per Crosetto, aveva preso gusto nell'interpretare il ministro della nostra difesa. Da chi? La Meloni, nata imparata, non si farà cogliere impreparata. Difficile da sopportare il miscuglio politico che si è instaurato in Italia, meno in Europa. Colpa del doppiogiochismo del partito democratico, presente con facce diverse. La pace in Ucraina significa un'altra sconfitta per l'occidente della Nato, spinta dai padroni americani. L'altro problema/dramma è la fine di Netan e del suo prepotente governo. Un aspetto più difficile da manovrare anche per Trump. Eppur qualcosa si muove. Linkiesta non dimette il lutto per il risultato delle elezioni vinte dal popolo americano, afro compresi. Sconfitta bruciante che pone fine ad una propaganda offensiva anche per modeste intelligenze. I giornaloni si sono prestati, per le storiche vicinanze agli ambienti ebraici, al gioco delle previsioni che dovevano indirizzare il voto. La tragica Pulizia della Striscia, non ancora terminata, ha provocato ripercussioni, anche nel tifo calcistico. Netan ha mandato due aerei per portare a casa i tifosi aggrediti. La prossima volta?
massimo lugaresi
sabato 9 novembre 2024
Sempre Dopo
Grida di dolore per la perdita delle poltrone che contavano nel mondo, rimane la presunzione di essere nel giusto. Brevissimo sunto di come la stampa che si definisce (da sola) democratica e perfino progressista, ha accusato il colpo (mortale) arrivato dagli States. Trump ha vinto in quasi tutti, votato dal popolo bianco ed afroamericani, segnando il crollo elettorale che nessuno (?) aspettava. Ci hanno scaricato, per anni, bugie osservando il mondo al contrario. Le ancelle della propaganda nazionale, in particolare i giornaloni rimasti, si sono avventurate in previsioni dense di comicità. La Meloni ha bruciato tutti, telefonando a Donaldone. L'uno o l'altro per me pari sono. I miei due blog di riferimento sono gustosi nella lettura. Dagospia con la faccia..tosta di sempre, rimprovera i democratici a stelle e strisce di avere licenziato tardi e male il povero Biden, mentre la "stra" radical chic Kamara, ha detto che continuerà il suo lavoro. Un'altra simil Schlein in aiuto della destra. Dagostino tratta la sconfitta come fosse il penoso campionato della Roma. Tanti l'avevo detto e tonnellate di scuse, oltre ogni ragionevole dubbio. La sconfitta dei democratici americani e l’immobilismo della controparte europea, così titola Mario Lavia. Invece di una sana e doverosa autocritica, accusano le falsità e banalità dei populisti. Il divario tra le due coalizioni aumenta, non siamo alla manciata di voti od i sospetti sui postini. La sconfitta è netta e foriera di tanti altri problemi, iniziando dal licenziamento di Netan e del comico rivestito. Trump rimane il presidente meno bellicista. Quanti milioni di americani lo hanno scelto per questo? Abbiamo un sequel elettorale molto vicino tra pochi giorni. Scommetti?
massimo lugaresi
venerdì 8 novembre 2024
Le Iene
Il trionfo di Donaldone non termina il lavoro delle Iene di Mediaset. La saga della Boccia ed il suo Sangiuliano continua. Ha incentivato l'auditel di Report, oggi tocca a Mediaset con gli animali di casa. Piatto fitto, mi ci ficco. La notizia sarebbe di un ministro con l'amante che gli taglia la testa. Non succede spesso, almeno nei tanti governi democratici. Hanno avuto anche loro qualche rappresentante "strano" ma Repubblica non lo citava. Dagospia, naturalmente, usa la prima (vistosa ) pagina con il sequel dello scandalo culturale. Erano ancora in attesa della sentenza statunitense che teneva l'occidente con il fiato sospeso, come fosse sott'acqua. A proposito la tragedia di Valencia ha messo sotto accusa re e governo. Troppi ritardi ed incapacità ad affrontare il fenomeno ormai ricorrente. L'insistenza con il duo della cultura in mano alla destra, significa che nel Pd non hanno altro, in attesa del licenziamento (certo) della 3 cittadinanze. Si è messa contro il personaggio sbagliato. E' rimasto l'unico vincente nel meridione asciutto. Le ragioni sono tante, se fosse dall'altra parte le avrebbero mostrate tutte, ma proprio tutte. Mentre buona parte del mondo, noi compresi, aspettava il vincitore americano, le previsioni dei giornaloni yankees pareggiavano quelle della nostra propaganda, non azzeccando un.. Torneranno a menare sulla ferita in testa di Sangiuliano, rimuginando sulla crisi che attanaglia il governo della Meloni. La sanità è in crisi per l'immenso sforzo compiuto per il virus che ha penalizzato una organizzazione che (almeno) nella nostra regione era eccellente. La propaganda democratica, per quello che vale, continua ancora a menare su un aspetto talmente comune da non fare notizia se non sei almeno ministro. Potevano invece scrivere qualcosa sulla festosa accoglienza al Re e Sanchez a Valencia. Segnale anche per le nostre alluvioni? Domanda lecita, presto esaudita nei seggi.
massimo lugaresi
giovedì 7 novembre 2024
Rieccolo
Per quattro anni avremo un "padrone" repubblicano invece del democratico vecchietto, con le assistenti sociali che hanno finto di governare il mondo. Cosa cambia per noi, sudditi fedeli fino alle sanzioni? Anche l'Europa è in bilico, presenta il governo di quasi tutti. E' il crollo della falsa propaganda. Sembrava che gli States fossero rappresentati da quattro attori e cantanti, naturalmente democratici. Molto più complicata la visione d'oltreatlantico e più importante l'inflazione dei suggerimenti di Obama. Il deep state ha vinto ancora, giusto così. Una sconfitta dolorosa per i radical chic. I giornaloni erano in vistoso lutto, fingevano non fosse successo niente, sottolineando le peggiori perversioni trumpiane. Solfa usata abbondantemente contro la Meloni che dovrà omaggiare, senza troppi sforzi, il nuovo presidente, forse portatore di pace costretta. Votare dem significa riconoscere che il mondo è diviso tra migliori e sfigati. Lo schiaffo ricevuto, di cui ancora non conosciamo le conseguenze, ha spinto Netan al licenziamento del (suo) ministro della guerra, conoscendo (come sempre) in anticipo i risultati americani. L'ultima perla riservata al Tycoon è stata quella di avere trombato le mogli degli amici. Aspettiamo i tumori.
massimo lugaresi
mercoledì 6 novembre 2024
Democratico Panico
Questa mattina, adesso, nelle reti televisive italiane, quelle che dicono siano più dipendenti dalla politica, non solo le berlusconiane, danno per certa la stravittoria di Trump. Le pubbliche con il canone, già divise accuratamente, sono molto più prudenti sul ritorno (annunciato) di Trump, per l'ultima volta. Avrò tempo, meno voglia di scrivere sul deja vù. Il Pd, fallito il campo largo e la conversione agricola, è in democratico panico, destinato ad aumentare. La Liguria, nonostante le forzate dimissioni di Toti e i conseguenti (evitabili) arresti domiciliari, ha mantenuto la conduzione a destra. I piddini hanno perso per il poco che i (pochi) grillini potevano colmare. Viene usato il voto dei cittadini (sempre) come una possibile arma a piacimento dei richiedenti, a patto siano democratici. Il Movimento, nella fase peggiore dalla nascita, si barcamena tra la scomparsa e il prolugamento del sogno pentastellato, fingendo di contare ancora. Vale anche e soprattutto per il risorto (?) Matteo Renzi. Le informative non ne parlano, impegnate nelle previsioni americane, ancora una volta errate, sempre per eccesso di presunzione. Tra poche ore finirà anche quel film, con la vittoria del più bravo postino. i due candidati hanno mostrato gli States nella versione debole e preoccupante, concedendo a Netan di tutto e fallito anche l'allargamento della Nato, rendendo inutile la guerra in atto. Non parlo poi delle sanzioni al dittatore. Il risultato lo si può cogliere guardando cosa sta succedendo all'economia tedesca, al socialista Scholz ed al collega Sanchez. Anno da cancellare per i democratici e la sinistra. Solo la Salis brinda. La nostra regione sembra in apparente tranquillità politica. De Pascale, ravennate doc, è di una stirpe che garantisce. Ci sono però tante piccole falle locali tra le quali la Perla di Riccione che sono invece aggredibili. Prima di spolpare il Pd da tutti i garantiti, occorre un piano nazionale. La Meloni ha tanto altro a cui pensare, i fratellini viziati dal potere ogni tanto sbarellano e Taiani diventa sempre più determinante. Non si tassano gli extraprofitti e non si abbassa il canone Rai. Tentativi di suicidio politico. Però la Schlein che si lamenta per l'occupazione della Rai, ha superato l'ironia, siamo nel..
massimo lugaresi
martedì 5 novembre 2024
Il Quotidiano Fatto
massimo lugaresi
lunedì 4 novembre 2024
In Attesa
Il 5 novembre sapremo chi sarà il Capo Supremo anche della nostra pavida nazione. Il Pd freme ed oltre a licenziare, per giusta causa, la segretaria eletta dagli (allora) nemici grillini, freme in attesa della notizia. Se rivince Trump, non basterà riciclare Matteo Renzi per rilanciare le pretese democratiche. Le due guerre dividono pesantemente il partito, che non convoca gli organismi per paura di ricominciare da un Occhetto. C'è la notizia del ritorno di Matteo Renzi da digerire. L’eterno equivoco del Pd e la pavida rinuncia alla sua vocazione maggioritaria, così Mario Lavia sentenzia. Invece di ricostruire un partito riformista e di governo capace di attrarre una base elettorale ampia e diversificata, i dem preferiscono arroccarsi nello schema obsoleto della divisione dei ruoli, tra un movimento di sinistra salis e una forza liberaldemocratica, che però non c’è, delegandole il compito di ottenere i voti dei moderati. Una versione aggiornata del Campo Infinito di Prodi, il solito equivoco del partito democratico, il solito errore, pensare di fare la sinistra e appaltare a qualcun’altro il compito di pescare voti più legati a un’idea di governo. Lo schema di 25 anni fa tra Ds-Margherita. Fecero di peggio e cioè un Partito definito, con ridicola fantasia, Democratico che parlasse (solo) alla maggioranza degli italiani. Ci fu il breve lampo convincente di Renzi, poi arrivarono i Landini con lauti stipendi e peggio (molto) le Salis con gli imbianchini dei musei. Una volta la sinistra aveva impostato una cosa più semplice ed intuitiva. Il Partito Comunista fungeva le vesti principali, attorno sedevano socialisti di vario genere ed il resto coreografico della sinistra che conta solo su alcuni giornali. Ma il distacco con il centrodestra era visibile ed accertabile. Oggi il Pd è il più grande rifugio democristiano e, nello stesso nazareno, anche di un antagonismo da operetta. Non rimane che urlare al fascismo che ritorna.
massimo lugaresi
domenica 3 novembre 2024
Tempesta Perfetta
Dopo l'ennesimo scivolone in Liguria, Schlein vede le prime crepe aprirsi nel suo partito. Copio l'esordio di Mario Lavia su Linkiesta, il blog che considero veritiero sullo stato di salute della corrente radical chic. Sembra la mia Juve. In Campania c'è l'ammutinamento per sostenere De Luca, contro la (presunta) segretaria, la (probabile) sconfitta anche in Umbria metterebbe la 3 cittadinanze al pari con Motta. Sarebbe la prima crisi interna che costringerebbe le fedeli gemelle giornalistiche di Elkann a raccontare quello che succede veramente anche nelle altre guerre. Il padrone di Stellantis dimostra la distanza abissale tra Agnelli veri e gli altri, in lite eterna. Un altro Mida alla rovescio. La debolezza e l'inconsistenza della "raccomandata" segretaria, eletta nei gazebi degli nemici/amici, ad elezioni alterne, è clamorosamente allo scoperto. Stanno pensando al ritorno del figliuol scarso di voti. Dagospia invece può cessare di coprirla e pubblicare una foto come fanno (spesso) con la Meloni. Per l'ironia politica e la comicità lessicale è una miniera. Siamo solo all'alba della guerra a sinistra. Basta fare il contrario di quello che "impone" Repubblica.
massimo lugaresi
sabato 2 novembre 2024
Il Colpevole
La caccia al Colpevole dell'ennesima sconfitta subita dal Pd, è terminata. Viene chiamato agli "arresti" giornalistici l'avvocato di Volturara, non la presunta segretaria con 3 cittadinanze. Per Dagospia anche Travaglio, suggeritore dei grillini, ha contribuito alla sconfitta degli amati piddini. Il campo largo ha fallito, come le auto elettriche, dopo un primo momento di entusiasmante gradimento. Come puoi mettere assieme due forze nate per distruggersi a vicenda? Un progetto destinato al fallimento, lasciando cadaveri sparsi sul campo. Il prefisso elettorale assegnato a Renzi, era la goccia elettorale per la vittoria. Pensano che gli elettori siano mandrie da guidare. Il mentore dei grillini, con il suo Fatto Quotidiano, cancella il velo d'ipocrisia che aveva coperto la strambalata idea dei democratici di annettersi il grillismo. Il Movimento non è di sinistra e non potrà mai essere la ruota di scorta Salis del Pd. La destra ha vinto perchè si presenta unita, lasciando liti, spari e Boccia al dopo. Se non vinci in Liguria non puoi sperare nell'Umbria e (forse) anche l'Emilia, con la Romagna attaccata, sente odore di bruciato e bagnato. Orlando è in politica da 30 anni. Condivido il consiglio per Conte, l'avvocato delle cause perse: niente alleanze organiche o inciuci fintamente amorosi, fino alle politiche, faccia opposizione alla Toninelli e la prossima volta porti Grillo a votare.
massimo lugaresi
venerdì 1 novembre 2024
Un Consiglio
Chiudete. Mario Lavia di Linkiesta, suggeritore della corrente atlantica, oggi maggioritaria nel Pd scosso e lacerato, scrive cosa "dovrebbe" dire la frastornata segretaria a 3 cittadinanze, confliggenti con una bella fetta di partito ed oltre. Dopo la figuraccia in Liguria, nell'ennesima elezione voluta e perseguita con l'aiuto giudiziario, la segretaria a sorpresa, dovrebbe chiudere definitivamente i rapporti con Conte, guardare al centro riformista, eliminare ogni ambiguità in politica estera e riconoscere i problemi interni del partito. Occorre però tradurre il complicato impianto suggerito. Significa portare la sinistra, ancora presente nel partito democratico o con la Salis oppure Matteo Renzi. Ecco il Campo Largo. L'Unione di Prodi andava da Mastella a Bertinotti. L'organo decisivo del Pd si chiama ancora Comitato Centrale e la Schlein dovrebbe (leggere) la relazione e chiudere definitivamente l'ingresso del campo che porta sfiga e sconfitte. «Cari amici (basta con ’sto tutte e tutti), il voto in Liguria ha dimostrato in modo inequivocabile che la linea del campo largo non funziona. Anche perché è basata sull’asse preferenziale con il Movimento 5 stelle, un partito che ha esaurito la sua spinta. Giuseppe Conte ci fa perdere, Andrea Orlando ne sa qualcosa. Importante trovare una scusa per ogni sconfitta, mentre il regime Meloni si consolida in assenza di prospettive. Il cyber crime imperversa, con il solito imprenditore disinvolto ed i servizi segreti dotati di una password inquietante ma facilmente ricordabile. Il colpo alla sorella è andato male: Arianna Meloni ha un saldo correntizio da reddito di cittadinanza.
massimo lugaresi
Iscriviti a:
Post (Atom)