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Ricordate la barzelletta deli'indeciso Giuseppe e la bicicletta? Siamo, come adesso, nel dopoguerra e Giuseppi, bucata la gomma, decide di andare a piedi da un amico e farsi prestare il suo mezzo di locomozione. Il lungo tragitto (bimensile) è denso di dubbi e ripensamenti, alternati a Dpcm con comizi a reti unificate. Terminato finalmente il viaggio, con l'arrivo alla casa (seconda) dell'amico, quando lui esce... il tentennante Giuseppi, dopo infinite elucubrazioni lungo il viaggio, manda l'incolpevole amico a fanculo: lui e la sua bicicletta. Mi è venuta in mente ascoltando una delle reti del Banana, di supporto, dall'estero, a questo governo di incapaci. Hanno però silenziato Salvini. fino ad oggi. con un confortante comizio parlamentare. Il contatto diretto con i cittadini è la sua arma migliore. Un travaso apparente di voti verso la Meloni che avanza inesorabilmente, senza fare rumore. La teoria dei vasi comunicanti. Pensano possa essere applicata anche tra Zingaretti e Gigetto. L'ultimo comparsata del premier è stata un disastro. Cercano di mettere una pezza, di solito è peggio del buco lasciato. Siamo al quasi tana libera tutti. Quando la Chiesa ufficiale esce con quella forza, devi avere delle sponde potenti. Messaggio chiaro per Giuseppi e Francesco. Sembravano una cosa sola. Stanno cercando la salvezza del governo nell'aumento dei contagi. Ci hanno imposto la clausura perchè non avevamo mascherine, guanti, tamponi e idee, poi hanno annunciato, una falsa ripartenza. Pentiti gufano sul virus rinvigorito. L'Italia che produce e lavora sta agonizzando. Trecento esperti non sono riusciti a comporre una strategia che altre nazioni stanno applicando da settimane. Volete l'App? Avete consentito a Gnassi l'interpretazione del ruolo a lui più congegnale: l'annunciatore. Questa volta è stato modesto. Saremo la città della Dolce Vita..Sicura. Titolo originale. Una campagna promozionale televisiva, radiofonica e sul web con importanti testimonial: Stefano Accorsi, Paolo Cevoli, Alberto Tomba, Stefano Baldini e Cassani. L'assessore Corsini ha annunciato il condono virale per gli albergatori nel caso infausto dell'arrivo di un turista positivo. Da quello che si sente sarà impossibile che succeda. Nemmeno il covid vi cambia.
PS Foto: niente da dire
Il Papa, apertis verbis, appoggia Giuseppi, invocando la "pazienza" per non risvegliare il virus. La Cei invece, in aperto contrasto, mostra come la Chiesa sia divisa in almeno due correnti. Il malcontento verso il decreto del presidente del Consiglio che mantiene chuse anche le fabbriche della fede, inasprisce i rapporti. L'avventura di Giuseppi è alla fine. Nemmeno Repubblica lo difende. Il blog radical chic da giorni invoca un cambio alla guida. L'avvocatuccio che girava per le stanze vaticane ha fatto "incazzare" anche gli arcobaleni dell'Arcigay e Lgbt. Non sono riusciti ad interpretare la sibillina e stupida definizione dei congiunti. Eppure la vicinanza di un esperto come Casalino lo avrebbe messo al riparo da questi scivoloni. Per i vescovi l'affronto è avere escluso la possibilità di celebrare la Messa con il popolo.
Un comunicato durissimo quello giunto, domenica, dalla sede della Conferenza Episcopale Italiana a stretto giro di posta dalla "sceneggiata" del presidente del Consiglio, che aveva dato il via libera ai funerali da 15. Aggiungo sommessamente che non sarebbero celebrazioni solo cattoliche. Il mio, molto tardi, non lo sarà. Devo decidere l'oratore ed il bruciatore. Hanno cancellato anche la libertà di culto oltre a quelle sommariamente politiche. Una pandemia utile al governo. Al riparo dalle contestazioni che sarebbero piovute da tutte le piazze. Consolatevi piddini/grillini avete il Ponte Morandi da mostrare, TeleGiuseppi lo riprende in diretta. Lo manda in onda per non parlare dell'ennesimo fallimento politico. Dateci il voto.
Quindi si diceva discorso Stagione Turistica 2020, occorrerà, siamo molto in ritardo, fornire le guidelines e la Regione mette sul piatto un mezzo miliardo di euro. Anzitutto 4 ambiti: hotellerie, spiaggia, ristorazione, leisure ognuno con peculiarità evidentemente proprie che risentono in modo diverso di Covid-19. Dico la mia opinione: per me si andrà in pareggio bene che vada, e comunque toccherà attrezzarsi tipo ospedale. Ogni singolo albergo dovrà dotarsi di medico e infermeria in primis. Scanner all'ingresso per misurare la temperatura dei turisti-pazienti. Tavoli giganteschi come in un dipinto surrealista per mantenere le distanze. Sanficazione dell'ambiente h24 con split nascosti nei posti più impensabili con sensore di movimento che come passi ti irrorano la miscela suggerita da Trump: candeggina-alcol, non negli occhi ovviamente. Da Cattolica a Comacchio un'ambulanza ogni 500 metri più ospedali da campo nell'interno per soccorrere i tanti o pochi speriamo che accuseranno i sintomi tipici del Contagio. In ispiaggia dicono "stewart" io rincaro e dico "infermieri", infermieri che dovranno monitorare la situazione e accorrere al primo malore per un diagnosi pronta che sappia distinguere un insignificante, banale, colpo di sole dalla sintomatologia del contagio. Bagno solo fin sotto il mento come consigliato dall'ISS in quanto immergendoti rischi di immettere materiale virale in acqua. E rigorosamente a scaglioni. Per come la vedo io dovrà essere una vacanza tipo militare sotto l'occhio vigile delle forze dell'ordine e a ogni bagnino dovrebbe essere associato un medico e un militare. Vietati ovviamente i rapporti sessuali promiscui che hanno reso celebre la Riviera nel mondo e che attirano quivi tanti farfalloni alle otto a letto e sveglia all'alba discoteche se ne parla nel 2023 se va bene: una vacanza diversa, come usava una volta nelle colonie e tutta all'insegna del rigore, della disciplina, dell'ordine ma perché no della punizione a chi sgarra? e della salute per chi è stato mesi a casa Rimini si mette a disposizione con fondi regionali per fornire sole e mare in sicurezza agli Italiani. Dice: ah ma se uno si ammala? Be' ci sono i Lloyd o chi, ci si assicura paga la Regione se uno si ammala se non crepa si arricchisce come ha fatto Johnson che coi soldi che ha preso dopo la malattia essendo assicurato potrà smettere di fare politica. Per ora dice così, si tira avanti in attesa di tempi migliori, mio parere.
S. A.
Cos'è la destra, cos'è la sinistra.
Un dilemma ormai amletico a cui neppure Norberto B. (non metto il cognome, troppo facile), pur aiutato da Gaber, saprebbe tentare di rispondere. Pare sia tornata la constatazione oggettiva, empirica iniziale, anche se non amichevole. Una mera connotazione geografica degli scranni che, nemmeno se dotati di scanner e visioni aeree da predator, potremmo identificare con certezza. La sinistra è quella che siede nella parte mancina al presidente dell'emiciclo, come succede dal 1789, quando agli Stati generali convocati da Luigi XVI, i rappresentanti più rivoluzionari del terzo stato ivi presero posizione. Da allora la sinistra è cresciuta e si è divisa giustamente e fortunatamente in una pluralità di rivoli, alcuni dei quali pian pian hanno perduto forza fino a discoltivarsi. Credo di appartenere orgogliosamente e dignitosamente ad una di questi, che taluni chiamano la "sinistra che perde". Tuttavia mi permetto: dipende da quali siano i valori di riferimento, interessi che si servono e gli obiettivi finali. Per quanto mi riguarda la giustizia sociale, l'eguaglianza, il progresso civile e sociale, nonché il processo di affrancamento ed emancipazione dei più deboli dai lacci e lacciuli della morale aristocratico borghese, stando ben attento a non svendere i diritti e le libertà sociali con quelle individuali o di nicchia. I diritti civili debbono procedere contemperati e in linea con quelli sociali. Mantenere serrati i ranghi! Perché senza supporto economico minimo non esiste margine di manovra per costituire la famiglia, che sia etero od omo è un dettaglio ininfluente. Ho assistito al baratto degli uni per una punta di privilegio sugli altri, in un tripudio a ricerca di consensi antistorica e ingiusta. O procedono insieme le giuste esigenze o sarà un fuoco di paglia giacché entrambe, negli strati sociali da terzo stato, di fatto irrealizzabili. Ciò che è scritto sulla carta non è concretamente fruibile per difetto di pecunia e per eccesso di precarietà. Nella mia storia intellettuale a servizio della politica, che ancora continua, ho assistito a questo contrabbando indegno. Ciliegina sulla torta di quella terza via fallita proprio sul dato economico, come pronosticato. Annientata da coloro a cui hanno concesso pure il dicrimen politico di allargare o stringere i lacci della corda che contiene il globalizzato malloppo nelle mani dolosamente lasciate a pochissimi in un pactum scelleris per sopravvivere oltre se stessi. E siamo qua a decidere se è di destra farsi la vasca o sia di sinistra la doccia, perché questo ci hanno lasciato! Ci hanno portato dove volevano. Al 18 politico senza fatica che non distingue me dalla sinistra che vince, sebbene abbia fallito nell'anima. Invece esiste eccome differenza! La rivendico! Hanno ottenuto più i nostri nonni analfabeti dei padri laureatisi politicamente o a prosciutti. Evidentemente non ci sarebbero riusciti altrimenti. E ora si ergono pure a fare moralismo spicciolo, deputati del nichilismo da centralismo democratico, senza mai un sussulto spirituale. Qua sta la rottura dei movimentisti poi perdutisi nei miasmi del reflusso. Ho studiato di uomini e donne che si sono spesi le monete più importanti per far progredire la società. Idealmente siediono tutte affianco a me, come mio figlio la sera, prima che arrivi Morfeo, vuole accanto i suoi peluche alla stregua dei pinets alla Charlie la coperta del Generale Giap. Le rivoluzioni servono solo a cambiare le classi dirigenti, alle volte si finisce meglio, troppe altre peggio. La saggezza di questo Paese lo sa. Ha scelto di cantare alla finestra mentre i leader escono dalle acque incontaminate grazie al PSBO in bolletta.
Per fortuna non ho il physique du role per stare in quella sinistra. Per me non è solo una coordinata geografica ove conviene mettere al caldo il fondo schiena.
Roberto Urbinati
Abbiamo ascoltato di tutto in questi mesi di prigionia senza colpe elettorali. Il covid è stato lo specchio della politica, ha messo a nudo debolezze strutturali e congenite divisioni geografiche. Un'insieme di regioni distanti tra loro da secoli che il governo ha accentuato. Il federalismo da clausura. Hanno provato la fusione con canzoni dai balconi, la bandiera sventolata contro il nemico interno non quello importato e gli innocenti striscioni con la certezza che sarebbe andato tutto bene. Dopo l'ultima apparizione di un avvocatuccio privo del mandato popolare, sono spariti. Abbiamo sopportato mille cretinerie diffuse dall'esercito della salvezza giallorossa. Hanno raschiato il fondo del barile in un settore sanitario semisconosciuto. Bastava un semplice titolo per essere ospitati almeno dalla D'Urso. I baroni degli atenei di marca piddina (tutti) erano venerati. Quelli lombardi gli untori. Troppo lungo il preambolo? Lo ha fatto Conte senza che nessuno potesse dire niente, per non dire niente. Arrivo (delusione) su Corsini, assessore regionale al turismo che non c'è più. E' riuscito a fare incazzare anche la docile Rinaldis e costretto Gnassi ad un intervento a muso duro come Pierangelo. Subito ripreso dal blog curiale, piddino ma sempre fortemente gnassiano. Ha affermato, su consiglio di un esperto, rimasto fuori dalla porta, che in caso di contagio l'albergatore non avrà responsabilità e gli ospiti non andranno in quarantena in un altro albergo, se le misure di sicurezza sono state rispettate. Sono curioso di chiedergli chi lo ha consigliato? Speranza? E' noto che le regioni non hanno competenza nel settore, dubito che anche il governo possa legiferare in materia. Facile che si finisca nel solito processo..veloce. Lo immaginate un focolaio di ferragosto? Chi può stabilire le ragioni del contagio? Solo l'App Immuni ma gratuita. Come fanno a guadagnarci? Non mi addentro nella ricostruzione dello scenario. Troppi colpevoli, saranno più quelli che saltano questo giro..turistico. Ho sempre pensato che l'assessore al turismo regionale dovesse essere riminese inteso in senso provinciale. Melucci ci ha provato. Non era amico dei bagnini. Difetto grave. Caldari sarebbe l'ideale. E' anche un triatleta.
Ben lungi da me dal fare o voler fare il sindaco di Rimini.
Lo sta facendo “egregiamente” Niassi XIV lo Splendente.
Io non ho più né il fisico, né la presenza, del podestà di quel puntino che si affaccia sull’Adriatico.
Sono cresciuto a lambrusco e culatello e non avrei mai raggiunto l’intelligenza, l’acume di chi da anni, così nudamente e crudamente, si nutre di quel buon pesce azzurro che i riminesi chiamano sardone.
Se poi esso, il sardone, viene accostato alla fresca ed odorosa cipolla di Alice nel paese delle meraviglie di Maggioli a Santarcangelo di Romagna, allora l’intelligenza arriva a vette quasi inarrivabili.
Però, molto modestamente e sommessamente, vorrei dare qualche consiglio all’Alcalde giunto ormai al suo ultimo anno di sindacatura:
Fiera di Rimini, in mano da decenni al “Grande Timoniere” Tutankanion rischia di diventare a causa del “Virus-time” un bidone vuoto insieme al Palacongressi (altra opera del Regime costruita per celebrare i fasti del post komunismo cittadino).
Seggio parlamentare al momento estremamente rischioso a causa delle innumerevoli “sfavare” prese dal PD (ci penserà comunque Renzi e compagnia a scavargli definitivamente la fossa).
Seggio europeo o giunta o consiglio regionale, occasioni perse.
Rimane il settore della ristorazione in tempi di “sanificazione e distanziamento sociale” (si può però sempre inventare lo SPRIZ da “asporto” dal Borgo e come dice il Guru Bonini… du vot chi vaga se non a Remni?). Allora, o grande NIASSO LO SPENDENTE, finisci in bellezza!
Molla tutta quella pletora di amici o pseudo tali, utili ad alzare a comando la manina in giunta ed in consiglio comunale. Scegli e circondati di “UOMINI LIBERI E FORTI”, che non si faranno intimorire dalle tue sfuriate e da qualche bestemmia che ogni tanto ti scappa, ma che ti potrebbero aiutare in questo “gabinetto di guerra” ad uscire dal tremendo periodo di Covid-19 ed individuare e studiare le vere ed indispensabili strategie per la ricostruzione del nostro martoriato territorio.
Scombineresti così anche i piani dei vari zii, nipoti, pulzelle miracolate ed i loro compagni che non avrebbero portato musica nuova in cucina, ma come vecchi e sfiatati tromboni si sarebbero limitati a suonare a comando la stessa solfa sentita da anni ed interpretata probabilmente con minor intelligenza. Quello che ho scritto o scritto. Ora caro SPLENDENTE tocca a te e qui vedremo se hai del coraggio o solo chiacchiere e fegato alla veneziana… con cipolla.
Don Camillo
Doveva essere il giorno della Liberazione dalle prigioni domiciliari, imposte dal peggiore governo del dopoguerra. Ne ho visti tanti, alcuni per pochi giorni. Balneari, tecnici e vergognosi. Non avevo però ancora subito la violenza incostituzionale della mistura di incapacità e furbizia. Hanno più giornali dei voti. L'ultima omelia di Giuseppi sembra sia stata la goccia traboccante il vaso. Un 8 settembre malinconico, pesante, inconcepibile anche con gli occhi di Repubblica. Il governo nato per non contarci, ha raccolto quanto seminato. Odio, rancore, settarismo, bugie e promesse mai onorate. Non hanno saputo nemmeno decifrare i congiunti. Permettono alla pandemia di distruggere anche le tracce dell'economia. Il blog curiale/ piddino ha pubblicato la "rabbia" di Gnassi. Più importante del silenzio nelle chiese. Il Papa Bergoglio non ha parlato. I vecovi invece sono incazzati..neri. Potrei dire che il premier lo hanno voluto e cercato nelle stanze a loro conosciute. L'avvocatuccio della minoranza popolare, ha stabilito che il sedicesimo credente corre il rischio di contaminarsi. Una rivisitazione evangelica interessante. Questa chi l'ha suggerita? La pandemia nella versione italiana ha già distrutto migliaia di imprese. non riapriranno. Perfino da Palazzo Garampi hanno capito che il turismo si è talmente distanziato da non vedersi più. Eppure Buongiorno Gnassi continua nella indomita campagna d'assistenza. Pensavo di conoscere le ragioni seminarili ed i testimoni dell'accordo: Marchioni, Vitali e Mona Lisa. Sembra ci sia altro o forse è solo l'abitudine ad usare l'informazione lanciata dal Palazzo. Se lo fa il Carlino... Non sono scandalosi i voti del Cavaliere che sorreggono il governo? Dobbiamo sempre sperare nell'arbitro. Anche Travaglio è diventato un fan del Banana. Dei grillini si è detto tutto, vanno avanti con la faccia come..Grillo.
In un mondo globalizzato, dal commercio diseredato, l’Italia oggi non
trova pace.
Non troviamo pace noi italiani, e non per una questione di sospensione
dentro un’attesa che non si sa a chi faccia capo.
Ci siamo dimenticati di tutto, anzitutto di noi stessi, cittadini
artigiani dei loro territori e tutti eredi, ognuno di noi erede di un
pezzo di storia, testimoni dell’arte e della bellezza di angoli di
terra che hanno anima latina.
Ecco, la nostra anima latina. Pure quella, dimenticata sull’asfalto.
Ce lo ricordava l’altro grandioso Lucio.
Battisti, con Anima Latina che altro non è che la storia che ci
portiamo addosso.
E’ il capolavoro numero 2. Una musica color ocra. Parole metalliche.
Spinte sonore verso lo spazio. E poi ritornelli confusi battono un
ritmo come cadute sulla terra secca e calda.
E’ una mescolanza di rumori della natura psichedelica e della nebbia
della terra sollevata dai passi di gioco, dei bambini sporchi, delle
madri pulenti, dei soli caldi che tramontano su mari e colline.
Non siamo solo italiani, siamo i latini che sanno stare sudici e
appiccicosi fino all’ora di cena, per riavviare un motore, per
ri-agganciare una catena, per levigare una tavola, al lavoro per
portarci il pane a casa, a casa per condividere con la prole la
bellezza di una passione tanto giusta quanto industriosa.
La pubblicità sciupa l’olio del meccanismo che realizza le cose.
Possiamo recuperare l’olio scansando la promozionalità che ci viene
imposta come anima dello scambio.
Tornare allo scambio, tornare al sapore del prodotto che si guadagna,
condito di ingegno e pazienza.
Scambiare le cose che prima degli scaffali, delle vetrine, dei
portali, prima del petrolio, dei cantieri e degli stoccaggi, sono
state dentro di noi, dentro le case vissute da grandi famiglie.
Non ci si pensa più a quanto grande sia il valore che non si vede
delle cose che scambiamo. Un’etichetta oggi appiana il gusto. Ci basti sapere che provenga da
qualche posto preciso, forse solo sulla carta, ma non nel nostro
cuore.
Ogni pezzo ben definito unicamente dai passaggi di filiera. Non
attraverso gli stalli di filiera dalle grandi e piccole
ri-lavorazioni. Garantito che sia arrivato, tutto il resto vien
disperso per strada.
Vogliamo forse tornare un pò indietro…a quando Battisti scriveva ma
svogliatamente cantava Anima Latina, e lo regalava a un pubblico già
molto distratto, ancora non distrutto.
Queste non sono poesie, non son pensieri nè riflessioni
Sono riflessi di percezioni che restano tra i momenti del passato,
magari nemmeno vissuto, certamente rispecchiato dai volti dei
silenziosi costruttori di paese.
Le anime latine hanno fatto le guerre ingiuste, hanno ricostruito
l’Italia giusta, ma poi altre anime latine hanno perso i sensi
inebriati da troppi scambi senz’anima.
Paese nostro tornaci indietro, ti riprendiamo sporco e frammentato
come ti trovi ora.
Di ogni cosa possiamo riscoprirne il lavoro. Avere amore del pensiero
che ha generato le cose. Avere cura del senso che l’uso delle cose
trattiene e fa fluire poco alla volta.
Rivogliamo indietro gli spazi latini dove dalla terra esce il sole dei
frutti. Dalle case escono i fumi dei cibi caldi. Delle officine escono
le opere che durano tanto quanto la loro grandiosità.
Latina dimensione dell’operare.
Latino territorio dove appoggiare le grandi idee.
Latino gusto dell’assaggio di ciò che è fatto.
Latino il dare e l’avere.
Latino il vivere e apprezzare.
Giusta la dose di valore che l’anima suggerisce di dare.
Un’anima latina.
Un’anima italiana.
Arianna Adanti
Film horror con la partecipazione involontaria di 60 miliioni di comparse. Regista Giuseppi, dialoghi Casalino, musica del maestro Zingaretti. C'è stato un momento (lungo) in cui il politico veniva considerato come sinonimo di furbizia. Quando è arrivato il nuovo segretario del Pd, hanno cambiato idea. L'assioma vale anche per Salvini. Lo hanno chiuso in casa, disarmato, reso inoffensivo, detonando la maggiore forza del paese. Con il disbrigo delle faccende casalinghe lo stanno distruggendo senza ricorrere al voto. Sarà più facile ottenere un fido che votare. Perchè mai dovrebbero concederci questa pericolosa prerogativa costituzionale? Le cose si Mes bene. Lo ha raccontato, senza ditino puntato, il premier condiviso dalle reti unficate. Ha solo qualche problema con i Metro. Non tornano i metri di lontananza. Con quello di Santi non ci sarebbero problemi, li può dare in prestito a MIlano. La Raggi è diventata il migliore sindaco d'Italia. Prima nella raccolta differenziata. Difficile negare i miracoli di governo. Quanto tempo è passato dai titoli di Repubblica, seguiti dagli avvisi di garanzia? Pochi mesi compagni. Le chiese sono luogo di disturbo. Hanno seppellito in silenzio migliaia di persone, in maggioranza lombarde, per dire che La Lega sta crollando. La reazione dei vescovi ed il silenzio del Papa, sono elementi di novità. Stanno protestando tutti, perfino la confesercenti è diventata sigla senza ..esercenti. Indino ha dato prova di autonomia, aspettiamo la Rinaldis. Gnassi è nella situazione più difficile. Il suo regno è stato distrutto da un virus. La maggioranza che lo sostiene è attaccata ad un filo di speranza ed ombrelloni. Ha accumulato debiti che potevano essere risorse per la ricostruzione della nostra immagine turistica, Fine imprevista ma sicura. Pagherà per i peccati che ci aveva proposto come doni. Gli altri, sono condonati dal tempo. Nessuno si ricorda. La memoria a Rimini viaggia a senso unico. Mai come gli altri. Questo preoccupa i cittadini che non campano con la politica.
Si fa per non parlare sempre dell'epidemia, boh sarà un limite mio per carità ma io non li capisco 'sti qua del Comune Gnassi & C. che per quando sarà passata la bufera sperèm stanno man mano redigendo la lista delle "botteghe storiche" cosiddette. In effetti hanno escluso, così leggo, escluso la blasonata, celeberrima, "storica" gelateria bar Marselli zona Tripoli tratto monte: ma ci potreste credere parlando da riminese a riminesi che un luogo simile che pare sia sulla piazza dal '47 secolo scorso non avrebbe i requisiti per entrare in questo... prestigioso club di locali storici ove qualcuno fa notare che sono presenti parecchi pub quando il pub come sanno anche i sassi è locale britannico, e a Rimini il primo pare sia stato il Rose & Crown ma in veste turistica diciamo poi altri, poi ce n'era uno in centro che aveva chiuso poi ha riaperto risalente almeno ai 70s ma erano "pionieri" che portavano qui locali di ispirazione straniera anche perché Rimini in quegli anni aveva clientela inglese lo so perché mio cuggino aveva un bar che addirittura aveva le freccette e aveva tutte le birre rossa etc. e lo stesso Rose & Crown aveva la freccette ora non so come usano i britannici un gioco abbastanza idiota per me ma non voglio polemizzare per carità. Comunque Marselli. Un bar, il bar dei sordomuti lo chiamavamo noi bimbi, un nome che si passava fra riminesi finché ti arrivava prima o poi che lì c'era un gelato straordinario (che personalmente non mangio perché seguo oggi tutt'altra dieta anche se talora non disdegno ma lo mangiavo ed era buonissimo meglio de La Romana cento volte!) e recentemente ci ho preso un caffé o cosa. Ma non una gelateria ma un normale bar di periferia come impostazione ed arredi, sempre gentilissimi e te andavi a prendere questo gelato squi-si-to e vedevi sordi o sordomuti che facevano quei gesti, linguaggio dei segni, "parlavano", ma io non capivo le parole, ovviamente perché per quel che so era una specie di loro ritrovo. Addirittura pensate un po' ancora la parte monte di via Tripoli quando aprì Marselli non era asfaltata: incredibile! Perché l'accesso all'esterno del borgo S.Giovanni verso lo Stadio che già esisteva era garantito dalla Flaminia, e solo il lato mare di Tripoli che si chiamava Trei mi pare di ricordare perché sono passati anni fu asfaltata dal Duce per implementare la nostra vocazione turistica. E datosi poi che il bar Marselli era fuori il corso dell'Ausa mi piacerebbe sapere se nella via che incrocia Tripoli su cui si trova che doveva essere un sentiero che conduceva al rigagnolo ormai dell'Ausa (il cui corso principale era stato deviato, come si sa) nascosto dalla vegetazione e che oggi mena al parco Ausa, ai Bastioni Meridionali, vi fosse al tempo un ponticello pedonale sull'Ausa che portasse i villani che provenivano dalla zona Lagomaggio in centro direttamente, senza passare dalla Flaminia, o sia verso la Chiesa dei SS. Bartolomero e Marino oggi Santa Rita, la stazione, la parte verso levante del centro storico, chissà chissà. Comunque Gnassi: evidentemente preso dai problemi pandemici non controlla i "suoi" perché andò a presenziare all'anniversario dei 70 anni quindi ci tiene diciamo dunque dovrebbe brifingarli e far loro cazziatona per questo imperdonabile errore e inserire subito, oggi stesso, Marselli nei locali storici!
(in foto: l'Ass. Reg. Turismo, Alessandro Corsini).
Nemo Pascale
L'arringa dell'avvocato del diavolo a reti unificate ci ha raccontato quanto è stato fatto e dato. Ma quanto è bravo?! Del resto meglio governare all'inferno che servire in paradiso. Il palco televisivo ormai consumato fa invidia all'EIAR. Anche nel ventennio dell'Impero avevano meno cose da dire a scadenza quindicennale. Tace perfino Kim Jong-Un!
Chiederemo a Razzi cosa gli sia successo. La TV ci propina lectio magistralis... Ieri sera mi sono imbattuto su quella della Marani che mi deve ancora i seicento euro promessi senza fondi. Li hanno perduti... L'imprenditore ha risposte peggio di me. Non vorrebbe marciare su Roma. Peggio! Tuttavia lo scontro frontale, lo schiaffo col guanto di lattice e mascherina, lo provocano quelli che non ti aspetti: le guardie svizzere. In un paese in estasi da inedia ed in preda ad allucinazioni da Conte (Ugolino) anche il piatto della questua piange. Dall'isolotto sul Tevere hanno rotto gli indugi, non vogliono prendere i barconi per raggiungere la deserta piazza San Pietro. Che ancora non si possa celebrare la messa è un vile attacco al diritto di culto e alle prerogative costituzionali. Posso dare un consiglio: chiaminocitta' Mattarella! È sempre del PD. Loro possono... Intanto provo a testare il terreno. Vado a correre al mare lunedì 4 maggio. Non dite che non ho avvertito. Non è una provocazione... Non vorrei essere trattato come Skywalker. Non dispongo di spada laser! Faccio parte solo dell'Italia che resiste. Ci svegliamo tutti al mattino, abbiamo due occhi, un naso e bocca, ma gli "eroi" si vedono alla sera, verso l'ora di cena se non fanno ritardo e parlano sempre e solo loro. Abulimici dell'etere. Sono troppo stanco per ascoltarli. Ho già mio fratello che fa comizi.
P. S. Mi fido più di quello che dice il vicino di casa. È messo come me!
Roberto Urbinati
Sull’annunciata proroga delle concessioni balneari al 2033
Alcune agenzie di stampa riportano che il ministro Dario Franceschini << abbia proposto di
inserire nel “decreto aprile” una norma per fugare ogni dubbio applicativo sulla proroga delle
concessioni balneari, già disposta fino al 2033. Negli scorsi mesi, infatti, alcune amministrazioni
hanno disapplicato la norma introdotta con la Legge di Bilancio del 2018: per fugare l’incertezza il
Mibact “sembrerebbe proporre” (il condizionale è d’obbligo) “la sospensione di ogni
procedimento di riassegnazione o riacquisizione eventualmente avviato”. Da quanto si apprende, il
ministro Franceschini ha proposto di inserire nel “decreto aprile” una norma, nell’ambito della
proroga delle concessioni balneari già disposta dalla legge n. 145 del 2018 fino al 2033, che fuga
ogni dubbio applicativo di tale misura da parte degli enti locali >>.
Non conoscendo i termini precisi della proposta la correttezza e la serietà che ci ha sempre
contraddistinto ci impone di aspettare quanto meno una prima “bozza” della proposta per esprimerci
e commentare. Questo però non ci esime dall’ esternare alcune preoccupazioni.
L’ emergenza che in questo momento impone, sì, massima attenzione nell’ occuparsi dei seri
problemi che coinvolgono tutto il tessuto economico, incluso ovviamente quello turistico-ricettivo,,
non deve però scientemente, e quindi colpevolmente, per chi ricopre ruoli di responsabilità politica
costituire l’ennesimo pretesto per evitare di risolvere il problema della illegittimità in cui versano le
concessioni demaniali marittime, con l’aggravante di voler addirittura colpire quelle situazioni
che invece si sono inserite nel solco della legalità con la predisposizione di pubbliche evidenze in
conformità dei principi eurounitari e costituzionali.
Assisteremmo ad un totale rovesciamento dei principi dello stato di diritto in nome della difesa
delle rendite di posizione di pochi e non dell’interesse della collettività come invece dovrebbe
essere.
Non si può sacrificare ancora una volta il bene collettivo sull’altare del profitto perduto (di pochi)
sfruttando l’alibi della “ricostruzione” e dei “posti di lavoro”.
Ci preoccupa a tal proposito l’accanimento verso le spiagge libere, quasi come fossero il principale
fattore di contagio, e nei confronti di tutto ciò che esse rappresentano per l’esercizio del diritto di
tutti ad accedere liberamente alle spiagge e al mare e non solo di chi può permetterselo
economicamente. Tale atteggiamento apparentemente giustificato dalla tutela della salute pubblica,
potrebbe invece rivelarsi un pericoloso precedente negativo per la tutela del pubblico interesse, che
proprio le Istituzioni avrebbero l’obbligo di far prevalere.
D’altro canto, una proroga di una tale estensione temporale, non sarebbe in alcun modo
giustificabile con la necessità di affrontare un’emergenza che, per quanto drammatica, è,
almeno a quanto è stimabile oggi, limitata solamente alla stagione in corso. Al contrario,
approfittare di sì grave situazione per concedere ingiusti privilegi, sarebbe oltremodo
deplorevole ed irrispettoso nei confronti delle sociali in reale difficoltà, che pagheranno le
conseguenze di questa emergenza per molto tempo.
Questo virus ci ha messo di fronte alla necessità di modificare il nostro rapporto con la
Natura, e quindi anche di cambiare il modello di gestione del demanio marittimo. Una
proroga comporterebbe il congelamento dello status quo, e la preclusione alla possibilità di
aprire ad un approccio differente con il mare.
Duole, inoltre, constatare come si continui a far riferimento al "demanio marittimo" come ad un
qualsiasi strumento d'impresa dimenticando che la primaria funzione del lido del mare è quella di
essere un bene naturale e collettivo, il cui godimento per i suoi benefici in termini di salute, deve
essere garantito a tutti e che non può essere occupato da strutture inamovibili. Purtroppo le
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fotografie di molta parte dei nostri litorali ci dimostrano esattamente il contrario. Immagini di un
mare abbandonato dallo Stato e per questo spesso cementificato e privatizzato, grazie a
proroghe reiterate e illegittime.
Il Consiglio di Stato con l’Ordinanza n. 02542/2015, ha ribadito un principio basilare relativo alla
natura del bene demaniale “[…]il demanio marittimo è direttamente e inscindibilmente connesso
con il carattere pubblico della sua fruizione collettiva, cui è naturalmente destinato, rispetto alla
quale l’esclusività che nasce dalla concessione costituisce eccezione […].” Dunque la concessione
al privato del demanio marittimo per finalità turistico-ricreative non può e non deve in alcun modo
pregiudicarne o sminuirne la natura di bene comune, i cui titolari rimangono sempre e comunque
tutti i cittadini.
Le istituzioni pubbliche dovrebbero sempre ricordare questi principi, soprattutto in questo momento
di grave sofferenza per la collettività, e non invece approfittarne per far passare provvedimenti che
nulla hanno a che fare con la tutela della salute.
Occorre sfruttare questa infausta occasione per rafforzare la gestione pubblica delle spiagge libere
garantendo ai comuni costieri delegati alla gestione del demanio marittimo le risorse necessarie alla
cura, alla vigilanza, al controllo e alla trasparenza, tutto quello che è mancato fino ad oggi!
Rimandiamo ogni ulteriore considerazione alla lettura di quanto sarà previsto nel contesto del
Decreto Legge, pronti ad intervenire in tutte le sedi, politiche e giudiziarie, se anch’ esso dovesse
proseguire in quell’orientamento normativo in contrasto con i principi costituzionali ed eurounitari,
ribaditi dai provvedimenti emanati in materia negli ultimi anni.
Errare humanum est perseverare autem diabolicum.
Il Direttivo Co.Na.Ma.L.
Se vuoi mantenere un blog artigianale, che non si avvale dei cortigiani della pubblicità ma dell'interesse di amici, cittadini, anche dall'estero, sei costretto a procrastinare la cena per ascoltare il più bulimico rivenditore di balle. Ho sempre cercato di stare alla larga da quelli che venivano in casa per "piazzare" qualcosa. Sono uno che becca, come dicono in gergo. Sembrava un altro Conte. Nella mezz'ora di massimo ascolto e digestione, le reti del regime, con l'ausilio delle tre regalate dal Banana, rientrato nel gioco come un grillino, hanno espresso il meglio nell'allenato leccaculismo. I mezzobusti, professionisti del movimento, erano in preda al panico per paura di non trasmettere interamente l'ennesima lectio del ca... Devo dire che il famoso ditino accusatore, lo ha messo ..sul foglio scritto (forse) da Casalino. Un passaggio brevissimo, sbrigativo sul successo europeo, ottenuto con il piattino in mano. Tutto in divenire. Dovranno valutare. Ci sapranno dire. Dobbiamo però stare distanziati. I 250 esperti, alcuni perfino scienziati, dopo due mesi, hanno scoperto che dobbiamo stare almeno ad un metro. Bagnarsi al mare è atto di ribellione. Non è riuscito a piazzare niente. Era a mani nude. I miliardi promessi dovranno sottostare a tanti di quei passaggi politico-parlamentari che arriveranno vestiti da Mes, come è giusto secondo i nostri padroni. La Merkel ha tirato fuori dal suo portafoglio 250 miliardi che il giorno dopo erano nelle tasche dei cittadini. Non usano il computer dell'Inps. Ho la possibiltà di parlare ogni giorno con il figlio a Londra. Posso fare immediati paragoni. Dovremmo vergognarsi per quello che abbiamo scritto. Hanno fatto quello che noi imponiamo senza chiudere quasi niente. Poche regole chiare e controlli a tappeto. Senza esagerazioni volute. La burocrazia funziona da secoli in quel paese. Giuseppi ha urlato al miracolo perchè l'Inps ha fatto in poche settimane quello che "faceva" in mesi. Avete truccato un paese dipingendolo come il nostro. Lo state facendo con Trump anche se toccare l'America produce sempre qualche prurito. Al prossimo sondaggio domestico La Lega sparisce. E' questa la ragione per cui non si parla più di esercitare l'unica prerogativa democratica che (forse) rimane? Avete paura del Belli Ciao? Una lettura della solita messa, con vaghe espressioni che terminavano nell'inesorabile distanziamento. Stiamo vivendo un tragedia sociale dopo quella mortale. Dopo due mesi di autentica clausura senza neppure l'ora d'aria, siamo al metro di distanza. Il virus sembra giochi a nascondino. Compare quando non sapete cosa raccontare. E' finita miseramente anche la più brutta pagina di questa pandemia. L'uso degli anziani morti in Lombardia per scopi schifosi. Poi hanno visto che possiamo morire anche a Rimini, con grande facilità e perfino nei ricoveri di altre regioni. Avete mostrato di cosa siete capaci nei tre mesi di dittatura mediatica e parlamentare. Paladini della democrazia. Ci sono perfino quelli che vogliono cancellare l'opposizione dal parlamento. Ho letto un paio di post come direbbe il Conte vero..agghiaccianti. Queste affermazioni come vengono considerate dalla pletora dei garantisti a senso unico? La cancellazione di ogni spiraglio di democrazia partecipata ha trasformato Rimini nella culla dei civivo. Poi vi siete accorti che quelli che servono sono Civili Protettori. Avete ingaggiato le pagine rimaste ed i blog garanti degli accordi. Spariti quartieri e perfino i comitati che faranno la fine del nostro turismo. Alla fine della televendita ho pensato che almeno la Wanna ti vendeva Due X Uno.
Perchè il Sindaco non completa mai un discorso o proposta? Ereditiamo l'immagine di un personaggio sopra le righe, disposto ad adularsi nel caso, rarissimo, i giornalisti dimenticassero di farlo. Ottimo fiutatore del vento, ha sempre virato sul segretario eletto senza paura di strambare. Il passaggio da Renzi a Zingaretti è arrivato quasi di bolina. La pandemia ha però scombussolato le carte della propaganda e le sue ultime promesse da non mantenere. Potere regionale e nazionale hanno il sopravvento sulle rimanenti patacate. Ci vorrà un mes riminese per stabilizzare il bilancio. Può mettere in vendita qualche gioiello. Vuole terminare quella stronzata (costosa) dei lungomari pedonalizzati e due panchine. La zona nord aspetterà la massa di turisti, indossando you porn, l'enorme preservativo stradale. Un sindaco diverso (Tosi) si muove per aiutare i cittadini con strategie sanitarie e sociali. Si agitano tutti, eccetto i bagnini di maggioranza. Cosa c'è sotto? Franceschini seguendo quello che ho suggerito (sborone) vuole chiedere una proroga delle concessioni fino al 2033. Il blog curiale, in versione demaniale, titola come fosse cosa fatta. Cosa si fa per una maggioranza, vero Marzia? Molti imprenditori pensano sia meglio la chiusura. La Rinaldis aveva ragione. Se ti capita un positivo in albergo sei finito..per sempre. Controlli e regole impossibili da rispettare. Sempre non ci siano responsabilità penali da accertare. Un estate in pretura, se ci fossero ancora. Eventuali rivalse come hanno fiutato in tanti con Rsa ed ospedali? In generale gli imprenditori contestano, dal bagnino al barista, che siano loro a fare rispettare le regole. Il nodo è la realtà riminese. Si lavora sul filo del rasoio, prezzi tirati e margini ridotti. Impossibile tenere aperte attività con clienti decimati. Ne possiamo fare mille di questi esempi che sembrano essere sconosciuti dalla giunta. Aspettiamo, Sindaco, una pronta riduzione delle tasse ed imposte comunali. Non lo può fare perchè il suo infinito restyling ha procurato buchi? Metromare, Teatro, Fossato, Castello. Museo rappresentavano il gruzzolo necessario per un Recovery Gnassi. Termino con un consiglio, senza speranza. Alla tragedia virale noi aggiungeremo quella economica, più profonda e lunga. Pensare di cavarsela con la solita litania da Carlino e quattro blog d'accompagno, non penso sia l'idea migliore. Andrete a casa in modo poco cortese ma democratico.
Va malissimo, È andata peggio delle peggiori ipotesi. Si legge che gli Stati Uniti hanno 50.000 decessi. Ma per essere al nostro livello, ne dovrebbero avere 250.000. I conti si fanno in relazione agli abitanti e per questo San Marino ha la situazione peggiore al mondo. A Rimini (sud ) questa vicinanza mefitica si è sentita molto.
Ma va malissimo in quanto non si vede negli imprenditori ( ? ) del turismo la voglia di rimboccarsi le maniche per riaprire seguendo criteri che tutta la industria applica. Si va con il piattino in mano in maniera generica alzando gli occhi al cielo.
Anche in questo caso la mira non è giusta. Non vedo decise richieste al Comune di eliminare la odiosa tassa di soggiorno e d’altra parte il Comune di Rimini non fa la prima mossa.
Forse impegnato a pensare come fare diventare il teatro Galli un drive in.
Silenzio assoluto, è quasi una grande riverenza alla Multiutility, dalla quale si deve pretendere che gli utili fatti a spese dei cittadini vengano rimessi nelle loro tasche. È chiedere troppo? È lesa maestà? Il Comune non ha armi per pretenderlo?
Se i Comuni facessero corpo unico a quel punto si potrebbe fare molto. Sarebbe una rivoluzione o semplicemente un ritorno alle municipalizzate che dovevano rendere conto.
Si è capovolta ogni logica, chi predicava il bene del popolo ora gira con autista.
Chi ragionava con spirito liberale si ritrova con pochi a difendere le giuste pretese di chi si impegna con capitale proprio e spirito di abnegazione. È quello spirito che non si intravvede. Naturalmente vi sono bellissime eccezioni: il ristorante L Artrov dell’amico Bianchini è un esempio.
Ancora le associazioni di categoria non escono con proposte operative coinvolgendo Comune ed AUSL. E quindi torniamo ai paragrafi precedenti. Ci dobbiamo chiedere: PERCHÉ?
Fabio1949
Dopo ormai sessanta giorni di forzata clausura mi sento come un dipendente d'ambasciata recluso a Teheran. Sappiamo come la missione della task force autorizzata da Carter, uno dei più abili negoziatori, gli USA abbiano mai fatto assurgere a rango apicale, sia finita nel biasimo del più clamoroso e celato fallimento. Nelle dovute e intuibili proporzioni siamo qua ad attendere un'attore, va bene anche di serie Z se Draghi dice no, ed una serie di riforme in grado di restituirci capacità di manovra rispetto ad una fase di stallo che pare ci conduca in un avvitamento dantesco alla top gun from giggino partenopeo. Poi capisco Feltri. Non firmo per radiazioni. Alla sua veneranda età può permettersi di dire ciò che pensa. Che dal fiume Po' in giù siam terroni lo sanno tutti quelli che hanno servito nelle brigate alpine. Non ci sono ricorsi o liturgie giuridiche che funzionino quando ti hanno ingessato male i pezzi e ti trovi nel paese più bello e pazzo del mondo. Né preghiere ad ayatollah et similia son sufficienti per sentirsi scorrere nelle vene quella dose di follia che è la vita. Se devo continuare in cattività guardo la televisione con gassosa e pop corn alla Renzi e Bufon.. La meraviglia di sentire commentatori accorgersi che Mr. Conte venga dalle nebbie del tavoliere delle puglie sorprende me e la redazione di "Salvarimini" che lo scrive ormai da un anno. Ma dai?! Da quella Foggia da cui si fugge del resto si può finire solo a Roma passando per il viatico vaticano... Un coniglio fuoriuscito maldestramente dal cilindro in un gioco di prestigibilizzazione. Et voilà les jeux sont faits, rien ne va plus... Le complicità le conosciamo. Con un colpo da maestro è riuscito ad essere nero e poi rosso, tanto che la pallina gira ancora nella rullete russa coma il proiettile nel tamburo anche se la pistola ce l'hanno messa nelle mani a Berlino. Il deretano lo mettiamo noi! Del resto quelli non li prendi per la loffa dei pantaloni alla zuava o per il fez. Non ci resta che accettare una messa. Adesso la chiamano Mes, come l'aperitivo ape... , la separazione sep... e il prosecco pro... Quando il tempo è finito non rimane che la redenzione e scambiare come il direttore dotato di karma lettere papali. Alla morte non si sfugge caro Eugenio come ai debiti. È un destino comune. Anzi i debiti si può tentare di non adempierli e lasciarli alle nuove generazioni. Chi chi meglio ci può insegnare del banana e il redivivo Sallusti. Se semo magnati tutto, pure i nani, le igieniste e le ballerine nipoti di Mubarak. Non ci rimangono che gli amici europei dopo i servizi sociali post evasione estiva. Come cantava un grande Finardi: "ohh extraterrestre portami via..." per analogia potremmo dire: Merkel per cortesia invia i Panzer a liberarci. Del resto è il 25 aprile; liberas nos a malo!
Roberto Urbinati
Com'è che si chiama lì quel miliardario che è diventato sindaco de l'America che la sua ex moglie è stata sposata con quell'italiano che fece un'edizione dell'"Isola" con la Ventura che avrebbe voluto lavorare nel cinema, toscano... che ha un nome come un attore molto famoso del passato... Vabbé non importa mi è venuto in mente soffro talora di vuoti di memoria, la stanchezza, Trump, Donald Trump l'attuale presidente USA l'avevo sulla punta della lingua prima era famoso per essere il marito della moglie del miliardario Donald Trump, ossia Ivana Trump se rammentate per fare un gioco di parole; ebbene il Presidente se n'è uscito anche lui con la sua cura contro il Corona: "iniezioni di disinfettanti, amuchina, alcol, candeggina" perché no, ha detto, e sembrava convinto ma evidentemente era un teatrino ad hoc per contribuire a disinnescare l'enfasi che c'è attorno a questa pandemia, a sminuirla. Ma torniamo, sì torniamo a noi e torniamo in Italia: "Anziani: che farne?". E' il mantra di questi giorni perché al di là delle mille teorie tante quanti esperti ossia a camionate vi è una certezza: questa malattia che sembrerebbe causata da questo virus Sars-II colpisce le persone anziane, questo è certo 100%. E ragioni non sono 100% chiare ossia penso primo caso nella storia di virus che risparmia i bambini e i giovani (tre soli under 18 deceduti nel mondo per quello che si legge) mentre risulta fatale in proporzione diretta all'aumentare dell'età. Da qui per me il la possibilità tutt'altro che infondata, derisa e irrisa dagli scientisti che non hanno mai aperto un testo di genetica, che detto virus sia ingegnerizzato come dicesi ossia che sia stato creato in laboratorio visto che... "is usually" paesi più militarmente impegnati (superpotenze c.d.) hanno laboratori di guerra batteriologica come portano avanti diciamo tutte le altre forme di conflitto. Dunque alla luce di ciò questa malattia causata da questo virus sembrerebbe non avrebbe alcun effetto se la società fosse composta da under 40 indicativamente ed effetti blandi se la società fosse come tanti paesi del mondo sottosviluppato fosse composta da under 60. Ma Occidente ha marea di anziani, e di più tutte le persone che realmente “contano” pochissime escluse in Italia, attenzione, sono target di questa malattia a esito talora fatale. Quindi si vorrebbe applicare una specie di trattamento sanitario obbligatorio a tutta una certa fascia di età per proteggerla e proteggere il corpo sociale. Ma questa fascia di età "la morte mi trovi vivo" giustamente non vuole saperne di essere messa sotto chiave, separata dal resto della società, mediamente 1/4 italiani milioni di persone che tieni chiuso in casa col piantone sotto come fossero delinquenti in trattamento sanitario di fatto, concettualmente: una cosa illegale, abominevole, illegittima, incostituzionale come del resto tutte le misure di cui non sono noti gli effetti benefici ma che hanno distrutto un bene enorme ossia la nostra società fatta di microsistemi concatenati costruiti in decenni e secoli che sarà difficilissimo riprendere e che a mio parere non sarà certo la convivenza con questo virus a ripristinare... "ad integrum" ma soltanto una totale cancellazione delle norme di contenimento e fare come non esistesse, salvo dare indicazioni che si danno per l'influenza, quindi nel cesso mascherine, distanziamento etc.: nessun modo di vivere è compatibile stando a distanza con la paranoia che la persona che incroci ti attacchi una malattia mortale o con semplice stretta di mano le energie devono essere direzionate a DEBELLARE la malattia non a conviverci! Quello che è accaduto è anche la conseguenza di un premier debole ossia non sostenuto da un partito proprio, da poteri forti, dalla stampa, un signor nessuno passabile, presentabile all'Europa e al mondo, ma in balìa di tutti, come si è visto con le Regioni che fanno quello che vogliono, da quello che la vuole chiudere a alla nostra che avrà fatto 50 ordinanze "cosa apro 'stamattina, amò?". Turismo: adesso salta fuori una nuova zona rossa che include ancora Rimini, Pesaro, Piacenza, Lombardia, Piemonte e una parte del Veneto che spegnerebbe le possibilità residue per questa stagione e comunque la eco di questi fatti irresponsabili di marchiarci "red zone" di matrice locale e regionale si protarrà per anni e non è detto che ci si riprenda più rispetto altri luoghi che approfitteranno.
M.A.
Economia in ginocchio, famiglie che piangono 25 mila morti, ma da Trump ce ne sono di più. A Bruxelles ci hanno trattato come debitori seriali, rimandati al 2021. Giuseppi torna soddisfatto, in compagnia del Mes. I grillini ingoieranno anche questo, i peggiori vizi alla fine piacciono. Anche quelli contronatura politica. I tre giorni del Conte stanno finendo. Manca la rivelazione. Cosa faremo dopo il 4 maggio? La cosa che mi ha allietato è il permesso di fare il bagno al mare, dopo avere scampato il prolungamento della clausura, senza fede, per eccesso anagrafico. Ci sono pesci, cannelli e poveracce che escono per vedere Giuseppi. Fanno una concorrenza spietata al nostro sindaco nelle promesse e debiti. I 250 esperti, si sono riuniti Immuni e finalmente diranno in quale posizione dobbiamo aspettare il peggio. Il rischio è che gli italiani, un popolo che ha impartito lezione di civlltà, si ribelli al cospetto dell'incapacità governativa. Hanno giocato a nascondino, incolpando una intera regione, assalita per prima, quando la flotta degli esperti televisivi non aveva capito ancora un ca.., i piddini brindavano al raffreddore stagionale. Sconosciuti specialisti, alcuni autentici fattucchieri, hanno occupato stampa e media. Ne hanno ingaggiati 250 per farne uno buono. L'apparato sanitario ha retto, da solo, senza mascherine, guanti ed ossigeno. In mezzo c'era qualche serio professore. Non ha avuto fortuna. Se ascolti gli scienziati rimaniamo in casa per sempre. Ricciardi dove l'hanno trovato? Nessuno si assume responsabilità chiare e definitive. Tutti Spadafora. Povero sport in che mani sei caduto. Il Lungagnone del Coni è un maestro al confronto. Ma quando vi riunite nel Consiglio dei Ministri c'è qualcuno che registra cosa dite? Date il nastro a ADL, confeziona il migliore cinepanettone d'agosto.
Riconoscere gli errori, alle volte permette di emendarli. Tre mesi in balia di questo governo hanno prodotto guasti e miserie che impongono una class action nelle cabine, quando ci daranno il permesso. Nessun governo nei 75 anni visti e vissuti anche pericolosamente, si è comportato così meschinamente. Bugie ripetute con la scusa di stare a casa ad ascoltarle. Quello che ci aspetta sarà terribile. Continuano ancora a spargere infamie sui nemici: Donaldone in primis e Lombardia a ruota. Boris l'inglese dimesso, non fa notizia. E' uscito dall'Europa senza sbattere la porta. A noi la sbattono in faccia. Mio figlio è a Londra e mi racconta un altro mondo. Con mille cautele che tutti rispettano, senza droni. Hanno dato regole chiare e semplici. Ti controllano spietatamente senza la pluralità di forze dell'ordine. Se non ti adeguii, chiudi. Noi le aspettiamo..pazientemente? L'azienda riminese per cui lavora, a dispetto dell'illuminato proprietario, non può produrre, perchè Gnassi ci vuole rossi..almeno nel cuore. La differenza tra noi ed il resto del mondo che conta è tutta qui. Merkel, Boris, Putin, Donaldone, noi rispondiamo a Giuseppi e Gigetto. Non vi sembra una lotta impari? Però le poltrone, anche con il virus dilagante, se le sono spartite ed il democratico (adesso) con manette incorporate, ha fatto incetta di presidenze. Ci hanno imposto quello che volevano. Bloccarci nelle case è stato un'atto di violenza più del necessario rifugio sanitario. Abbiamo, con medici e sanitari in prima linea, combattuto a mani nude e bocche aperte. Fingono di dimenticare che per oltre un mese, il più pericoloso, hanno consumato aperitivi e cene con le lanterne rosse. Almeno chiedete scusa. No. Sono più protervi di prima. Impartiscono lezioni profittando di una scuola chiusa ed impreprata alla versione smart. La ministra ha però il fisico da Isola Famosa. Se la caverà. Non vedo l'ora, al mattino presto, di cliccare su Linkiesta per vedere cosa dicono i piddini più chic e spudorati. Il primo titolo è su Salvini. Vi pareva. Repubblica, l'ammiraglia di Zingaretti, è stata comprata da Elkann, quello che sorride come Zingaretti. Possiede anche la mia Juve. Mi fermo. La Ghisleri, maga del Banana, transitato con le televisioni e finti capelli alla maggioranza, dice che ci sono, al momento, dieci milioni di poveri in più, ansiosi di ringraziare il governo. I contagiati? Hanno capito che il numero dipende dai tamponi. Ci sono voluti due mesi di bugie e ..Burioni. Significa, come ci racconta il virus, che i contagiati sono qualche milione in più. Li hanno contati all'ingrosso in Inghileterra. Fatto senza che Venturi, Borrelli, Brusaferro ed i componenti delle 15 commissioni di esperti se ne accorgessero. Stanno preparando la fase 2. Che Salvini ce la mandi buona. La catenina la tiene lui.
A Rimini siamo tutti "esperti" di turismo, eccetto quelli con cattedra. Il nostro sistema era semplice da avviare, semplicissimo da gestire. Andava di moda il famoso detto "du vot chi vaga". Verissimo. Non avevamo concorrenti. A prezzi superiori, trovavi servizi scadenti. Il pienone era già pasquale, senza ancelle della propaganda. Per oltre 30 anni siamo andati avanti misurando i milioni (veri) di presenze, con il sale dell'Amia. Era sincero. Poi i "vecchi" stanchi e con gruzzoli neri e sostanziosi, hanno lasciato la gestione, provocando un calo di tensione nell'offerta. Fino ad arrivare alla quasi totalità degli esercizi in affitto. Il fenomeno algale aveva inciso lievemente. Questa pandemia, nella versione commerciale, è altra cosa. Ha distrutto quello che rimaneva della nostra immagine. Le strutture sono congegnate per il sovraffollamento. Si ristorano solo a quelle condizioni. Gli alberghetti arrivavano ad ospitare un centinaio di ospiti stipati in camere anguste. Gli anni 90 sono stati quelli della svolta. Abbiamo turlupinato i dati mescolando effimero e casuale con il vero turismo. Le presenze erano caratterizzate dal classico mordi e fuggi. La "destagionalizzione" è stata una folle teoria che ha provocato danni culturali, regalando utili solo a chi era sul mercato: la nobiltà politica del turismo. La Fiera, non parlo del Palas, la più grande stronzata, prima del Metromare, ha spartito l'indotto con i soliti. A proposito, ho letto sul blog ciellino, che la galassia di società, tutte riconducibili all'Ente Fiera, non può essere considerata come "partecipata". L'Agcm la pensa diversamente. Eresia. Il prossimo presidente lo eleggiamo direttamente. Il governo dei consulenti non ha saputo propinare niente al di fuori della prigione domestica. Ecco perchè ci raccomandano di stare in casa che tutto andrà bene. A loro. Dovremo rivolgerci al Tribunale delle Libertà. I miei hanno affittato per anni anche la soffitta dove morivano i topi. Il sistema, senza concorrenti, aveva rallentato la corsa negli ultimi venti anni. Ecco la ragione dei pienoni a comando. La propaganda piddina si è perfezionata, fino a mostrare oggi il massimo della partecipazione. Il Cavaliere è stato l'ultimo acquisto, La Meloni sta assumendo le vesti di leader per caparbietà e costanza sul pezzo. Il turismo sarà il settore più colpito. E' nato spontanemante, senza assumere la rappresentanza politica che meritava. Pensate che siamo ancora governati da Bologna. Lo attesta il Principe riminese, silenzioso ed attorniato da vestali e camerieri, perplessi. Ho sentito parlare di un Recovery Plan, una specie di ospizio finanziario sanificato. La nostra industria è dissimile dalle altre. Un eccesso di unità immobiliari e l'esigenza di spazi per i servizi mancanti. Dobbiamo mettere in moto l'unica peculiarità: la spiaggia. Abbandonate la lotta per mantenerla così com'è, l'avete stravinta, dobbiamo coniugarla con il resto. Chiudete quei ca.. di cantieri nelle periferie che servono per ringraziare qualcuno e permettete, aiutate la realizzazione di spiagge ed alberghi per il futuro. Non il cemento di Mussoni.
PS Nel Piano Strategico non avete le figurine adatte?
Il Cadorna de noiatri, due volte alla settimana, recita un bollettino che altri compilano. Lui deve solo leggere, pagato credo profumatamente, inserendo però battute e piacevoli diversioni, secondo il resoconto di Repubblica, in salsa regionale. Se il meccanismo vale per Santi, di cui non si avverte la necessità, giusto sia così anche per un altro pensionato dal partito. Ha però un pedigree migliore. L'esposizione mediatica lo porta spesso ad esorbitare dalle sue funzioni di narratore di favole virali. L'unica voce che conta è di Bonaccini. Adorato dalle televisioni di stato. L'altalena dei contagi dipende dalle intenzioni del governo. I morti però rimangono costanti, dopo avere scoperto che essere vecchi, malandati e ricoverati in una Rsa è mortale anche da noi. L'aggressione alla Lombardia è stata la cosa più vergognosa, organizzata in questi mesi. Invece di chiedere scusa ai lombardi, Gori e Sala, quello della Milano da bere in aperitivo, sono ospiti in tutti i programmi. Rai 3 li ha assunti. La Baggina milanese non fa più notizia da quando hanno scoperto che vi sono succursali molto vicine a noi. In questo marasma istituzionale, rimangono inspiegabili il silenzio di Mattarella e... la chiusura delle spiagge. Come mai i bagnini di Gnassi non esigono la riapertura? Mistero spiegabile con l'assunzione della Sensoli? Io leggo sempre il blog curiale. Regala le notizie più recenti, edulcorate con il solito appello alla causa gnassiana. Alle volte coincide con quella, meno importante, ma piddina. Il sindaco ha rimesso in moto il meccanismo perverso delle periferie, permettendo, alle due solite imprese, di continuare un lavoro del ca.. Quasi inutile come il Metromare. Da tre mesi ha calato un enorme preservativo che protegge il...lungomare da Viserbella a Viserba e riprende al sud. Finiranno per l'estate? Poco importa tanto spostano anche quella.
L'incipit lo dico subito è riferito a noi. Abbiamo bisogno di soldi come fossimo dei bisognosi, fuori dalla stazione, per mangiare un panino e pagare stipendi e indennità a coloro che giocano coi droni in spiaggia. Tuttavia la loro dignità, quella dei bisognosi, è superiore: li usano per mettere qualcosa fra i denti, non per costruire cattedrali nel deserto su cui magari ritagliarsi una tangentina da spartirsi al ristorante del triangolone la sera. Il KGB mi ha informato prima che chiudessero i luoghi di spartizione a tavole imbandite per pochissimi commensali. Che abbiamo bisogno di oboli come la Caritas è un dato aritmetico su cui non può transigere nessuno, nemmeno Salvini o Tramonti, l'ideatore della finanza fantasiosa che ci ha condotto al tramonto, insieme a due stati nello stato e quattro organizzazioni a delinquere di Stato mafioso insistenti nello stesso e medesimo stivale. È per questo che resto qua come un Falcone qualunque! Assistiamo ad uno stravolgimento degli assetti da circoli del Burraco, a cui si dedicano ormai le aristocrazia dei pensionati nel fine settimana (pensioni permettendo). Da una parte Spagna, Grecia, Belgio e Italia, taluni anche detti gli straccioni della vagheggiata moneta unica, con la new entry, su cavallo bianco recalcitrante, dell'imperatore dei franchi: Macron! Speriamo non faccia la fine di Vercingetorige. Dall'altra i paesi del nord, i sassoni, normanni e vichinghi: Germania, Danimarca, Olanda, Finlandia. Terzi incomodi, ma certamente simpatizzanti di questi ultimi, i paesi abbraciatosi a Visigrad: Polonia, Ungheria, Slovacchia e Repubblica Ceca. Ecco le tre "macro regioni" europee con interessi e cultura convergente, ognuna della quali perora le sue vision da borgo con luci accese. Dispiace che l'UK abbia deciso di isolarsi. Ma del resto la geografia la qualifica più di quanto non possa la loro atavica goffaggine. Le lumache e le tartarughe talvolta tagliano il traguardo prima. Attenzione! Loro sono il Commonwealth, lo sono ancora, come noi siamo stati Roma. Il tempo dei verbi coniuga la vana nostalgia rispetto al dato reale. Torniamo a noi. Al circo... Non sto dietro ai lecchini delle briciole del potere. Leggevo i comunicati delle varie squadre di calcio imberbe senza campi andati a bocconiano bando. Robe da Delfini! Lesinano come l'Italia in Europa l'aiuto di madre Merkel de noialtri... I bambini giocheranno a palla di pezza nelle strade. Magari imparano di più! Dall'Europa delle promesse alle promesse di farvi diventare tutti professionisti non si capisce dove stia più la serietà.
Il megafono delle sirene con stipendio sicuro chiama gli Ulisse italici alle lusinghe... Io mi sono legato all'albero del Maestro Supremo per non naufragare! Vendo cara la pelle.
P. S. I richiami di carne usateli per gli uccellini da ombrelli arcobaleno.
Roberto Urbinati
Vi ho invitato spesso ad osservare un blog di natura e virus sfacciatamente piddini. Si chiama Linkiesta e considera i grillini come una specie (politica) inferiore rispetto ai destinati a governare. Sono però utili..per la maggioranza. Figuriamoci gli altri. Sarebbero quelli, chiamati all'ingrosso, sovranisti. Fascisti è termine impossibile per etichettare gli americani di Donaldone. Il vero nemico è lui. Noi italiani, Salvini compreso, contiamo poco. Il vizio storico della sinistra è di sentirsi e leggersi come i migliori. porta alle conseguenze dell'odio. Dividere il mondo in due parti: quelli che "devono" governare e gli altri che possono solo seguire le orme dei Giuseppi. La cosa più disgustosa non sono le opinioni che, per quanto diverse, sono giustificabili, alle volte augurabili. E' il concetto della democrazia che hanno i..democratici. Milioni, centinaia di milioni di cittadini, ormai in maggioranza, sono contrari alle modalità di governo di quelle forze definite, tanto tempo fa, di sinistra. Dai laboratori misteriosi del Nazareno è uscito, infettando l'Italia, un miscuglio di origine giornalistica chiamato co-pd. Il virologo, un certo Bulletto, aveva contagiato prima tutti i giornali, eccetto Travaglio, poi i cittadini. Era arrivato ad una penetrazione nel paese superiore al 40%. Quello è stato l'unico raffreddore di massa. Passato e dimenticato. Oggi, assieme all'altro famoso spargitore di promesse ed escort, sostiene un governo di infima minoranza. Lo possono fare. Hanno chiuso tutto. I cittadini alla riapertura del lockdown elettorale però si ricorderanno degli untori. Torno a Linkiesta. Ho letto un articolo in prima pagina in cui il sobrio giornalista dice che la pandemia sovranista probabilmente sparirà il 3 novembre. Non è una previsione della Capua o peggio Burioni, urlata come ospiti della D'Urso. Tanto per mostrare l'attendibilità delle loro parole. Sono sparsi sui mille canali televisivi Tutti regolarmente governativi. I dissenzienti sono considerati appestati o visionari. Come quelli che dicevano che il virus aveva strane origini. Cosa succede il 3 novembre? Viene eletto il nuovo presidente americano. I democratici non si possono permettere Putin, Xi-Jinping. Johson e Donaldone.
La categoria più pericolosa. Certificato che Giuseppi è inadatto anche ad una gestione condominiale con più di 14 appartamenti, rimane il dilemma della eventuale sostituzione. Il silenzio di Mattarella sarebbe inquietante, se non ci fosse la pandemia a rate incostanti. Siamo costretti a guardare il Colle. Uno dei luoghi più silenziosi al mondo. Eppure la nostra costituzione, mai così violata, dice che "tocca" al Presidente eletto da una risicata maggioranza parlamentare, in seduta comune, scomparsa da tempo, intervenire quando il sussurante al cardinale, senza attico, si dimostra, oltre ogni ragionevole dubbio di Repubblica, incapace di gestire la drammatica situazione. L'avvocatuccio pugliese, buono (forse) per un governo di transizione, destinato a maturare le onorevoli previdenze, si è trovato, per colpa di due pippistrelli fuggiti dalla gabbia di Wuhan, ad affrontare il periodo più buio della nostra storia. Incapace prima, disastroso oggi. Ma protetto dal virus. Asintomatico alle dimissioni. Questo nonostante il riparo della propaganda piddina e curiale. Televisioni e radio profittano della clausura per propinarci un lavaggio degno delle peggiori terapie psichiatriche. Avevo suonato l'allarme a Salvini, nel breve periodo di comando, tra un Papeete ed un avviso di garanzia. Doveva fare piazza pulita. In quel comparto non si fanno prigionieri, come hanno fatto con noi. Prima di scrivere, social cazzate andate a leggere i documenti che dovevano approvare a Bruxelles. Vedrete che il CoronaBond è solo una volgare contraffazione del Mes. Le clausole sono le stesse. Gli hanno solo cambiato il nome, inserendo un Recovery. Gentiloni si è confessato con L'Avvenire. Lo hanno perdonato. Credere rende le cose più facili.
PS Per rispondere alla disponibilità della minoranza (?) hanno decretato l'ennesima fiducia. Prima o poi farete un sondaggio nelle cabine. Ingaggiato un parlamento di esperti. Diba, il Pietro Micca del M5S.
Il ciuffo annerito di Conte è il colore della politica. Ha perso la boria e smalto mostrati a tutte le ore della clausura. Dal mattino alla sera è una processione governativa, ripresa con stile coreano (nord). Solo ai tempi di Berlusconi usavano la televisione truccata. Le tre reti del conflitto d'interessi, diventate di governo, non interessano più nemmeno a Travaglio. Alle volte (sempre). riescono ad essere più scandalose di Rai 3. Da Radio Kabul a Casaleggio. Salvini, in versione matura con occhiali, non vede lo spudorato accordo? Il Banana, volato verso lidi più sicuri, viene ancora usato con le immagini di quando aveva i capelli veri. Vi ricordate i fotografi di Repubblica che si appollaiavano sugli alberi delle ville sarde per ritrarlo in pose sospette? Di solito sdraiato a ..pensare. Come si cambia per non morire, lo dice anche la mia amica M;arzia. Io, come Giuda, dico per la terza volta: Bonaccini si comporta/va bene. Ha però raffazzonato un decreto che serve solo alla "manutenzione" della Bella Rimini, stupenda imbarcazione da diporto. Per uscire dalla zona Gnassi cosa dobbiamo fare? Siete nelle sabbie mobili. A proposito come mai i bagnini non protestano? I piddini, provano, con qualche clementina a comando, il beffeggio della Tosi, colpevole di volere aprire le spiagge riccionesi. A Rimini i civici demaniali potrebbero decidere da soli, hanno la maggioranza anche sotto l'ombrellone di Palazzo Garampi. Caro, grande Fabrizio Bronzetti, ineguagliabile writer sindacale, quando è prevista la prossima omelia del sindaco? Lo stanno sorpassando da tutte le parti, fra poco arriverà anche la voce di Coriano, di solito bipartisan. Vogliamo finire l'estate in zona rossa? Oppure tentare la disperata mossa di una ripresa? La presidente degli alberghi per Gnassi vuole il condono ricettivo. Non ha tutti i torti. A dire il vero per contagiare occorre che arrivi almeno un turista.
La mancanza di ordini, l'assenza di strategie, il rimpallo di responsabilità di una classe politica che non riesce a tenere unito il paese, in cui lo spirito di fazione prevale sempre,
ricorda ciò che accadde in Italia dopo l'8 Settembre del 1943, quando ci fu chi combatté, chi colse l'opportunità di sfruttare la situazione e chi semplicemente per darsela a gambe.
Come nel secondo dopoguerra, ne usciremo da sconfitti, e senza un paracadute.
L'Interesse politico che rendeva allora Il piano Marshall un vuoto a perdere, economicamente accettabile per gli Americani, oggi non sembra replicabile. Chi ha interesse in una nostra pronta ed efficace ripresa? La storia, è sempre stata materia trascurata nelle aule, non solo scolastiche, e lo scenario che ci si prospetta sarà più simile a quello della Germania... post Versailles.
L’Europeismo è il male di questa unione finta. Egoismi politici, interessi nazionali prevaricanti, incompatibilità delle scelte, incapacità decisionale, deficit comunicativo, disomogeneità legislativa. L’epidemia ha solo tolto il filtro alla mascherina ffp3, e ora che siamo infetti, le conseguenze dell’insipienza politica comunitaria, le paghiamo tutti. Il vuoto lasciato da questo lassismo morale, è visibile, chiaro, cristallino; ciò che percepiamo, pensiamo o ci millantano come aiuti, solidarietà unionista, non è altro che la tardiva presa d'atto, le conseguenze di accordi sempre al ribasso. Quelli che ancora ci credono sono i portatori sani, gli asintomatici che in questi venti anni hanno gestito il banco dei pegni (cit.) a danno dei singoli membri.
Nel passaggio mediatico/governativo da marionetta di Geppetto Casaleggio, a paladino anti-fake più amato dalle Italiane, Conte the second nello sforzo, novello Cadorna, di nascondere i gravi errori di questa Caporetto Covid, affrontata senza un piano economico e sanitario. Si è garantito la continuità in regime di proroga Quirinalizia, grazie alla perpetua ricerca di “tecnici”, cui attribuire le incombenze e le colpe della strategia risolutiva di questa guerra, quel "tutti a casa", sani e malati, che sarebbe tanto piaciuta a Don Abbondio.
Circondato, quasi in soggezione, da esperti e da inutili "diversamente politici" paravento della sua inadeguatezza decisionale, la classe dirigente PD che doveva recitare il ruolo di quelli "bravi e capaci" ha scoperto tardi che il copione mandato a memoria non è quello messo in scena.
Gli stellati? Servi muti, deputati al copia-incolla; "Forza virus lombardo" con digressione MES i preferiti. L'alternativa leghista invece si sta lentamente deteriorando nell’affannosa selezione di capi e capetti, all'interno del suo privè sprovvisto di porte e finestre sulla vita reale.
Per “decreto politico-religioso-imprenditoriale" (cit.) i vecchietti da ricovero Emiliani muoiono ordinatamente, in silenzio. Spiagge, TRC, mascherine, non sono argomenti trattabili. Il rosso ha tante sfumature, ma se rispetti le regole, puoi entrare vescovi e uscire petitti, basta seguire le disposizioni e non disturbare il manovratore (non siamo mica l’opposizione).
Avevano promesso un bazooka di aiuti, un volume di fuoco tale, da ustionare gli Italiani con una pioggia di euro e lapilli.
Un prestito, e neanche a condizioni vantaggiose, è tutto quello che ci hanno proposto. E ci hanno dovuto anche pensare...gli esperti. Chi l'avrebbe detto che "Facile punto it" sarebbe stato la soluzione.
Cadere non è volare. È tardi.
Il Santo