venerdì 31 gennaio 2014

La Verità sul Decreto Imu

Delle volte mi sento in imbarazzo per gli altri, soprattutto per coloro che dovrebbero avere ruolo di amministratore, ma io personalmente non gli farei riempire neanche la ciotola del gatto. Se consideriamo poi la difficoltà del periodo c'è da chiedersi quanto manca all'ecatombe. Ho letto ed identificato (tutte le persone intellettualmente oneste l'hanno fatto sappiatelo) il brutto tentativo di distogliere l'attenzione da ciò che è successo e puntarla verso gli "squadristi grillini". Anche se è vero che ogni volta che un piddino respira muore il senso civico di qualcuno, l'informazione continua ad essere disponibile per tutti ed è anche molto facile accedervi. Dunque non rinunciate a diffondere le notizie importanti, il vostro Paese ne ha bisogno. Non penso di avere un seguito tale da costituire una minaccia per gli speculatori che ci stanno macellando, ma se questa mia nota servirà a far capire anche ad una sola persona come stanno le cose, la riterrò una comunicazione fortunata. Dunque fate la piccola fatica di condividerla o anche solo di raccontarla. Ecco come stanno le cose: Il Decreto Imu Bankitalia aumenta il capitale della Banca d'Italia a 7.5 miliardi di euro. Il capitale era fermo da ottant'anni a 300 milioni di vecchie lire (156 mila euro). Questo aumento di capitale avviene gratuitamente perché non si chiedono soldi ai soci, ma si trasferiscono a capitale parte delle riserve della stessa Banca D'Italia. Il risultato è che questi soci, principalmente le banche Intesa e Unicredit, si trovano all'improvviso ad avere in mano un valore di 7 miliardi e mezzo di euro. Intesa e Unicredit dovranno però vendere le loro partecipazioni perché la legge dice che nessuno può avere più del 3%. Dalla vendita riceveranno soldi veri. Intesa potrà ricevere fino a 3 miliardi 100 milioni (e dispari) di euro e Unicredit un miliardo e mezzo di euro. Il decreto inoltre consente che sia la stessa Banca d'Italia, almeno in un primo tempo, a comprare queste quote usando le sue riserve...... sempre soldi veri che andranno ad aiutare i bilanci delle banche fiaccate della crisi e dalla loro mala gestione. Va detto che le banche però pagheranno sull'operazione un'imposta, come sulle plusvalenze, di circa 900 milioni di euro. Questi sono soldi che pagano al Tesoro creando un piccolo beneficio al bilancio dello Stato. In più con un'operazione a parte alle banche è stato chiesto di anticipare nel 2013 acconti Ires e Irap del 130%, mentre l'anno precedente erano del 100%. Questi soldi saranno usati in parte dal Governo per coprire l'abolizione della seconda rata dell'Imu Comunque va da se che se questi soldi sono un acconto l'anno prossimo, si suppone, pagheranno di meno e a godere saranno soprattutto le banche che ora si trovano: 1) ad avere un patrimonio di 7 miliardi e mezzo senza spendere nemmeno un euro 2) un decreto che innalza il tetto dei dividendi per i soci di Banca d'Italia fino al 6 % delle riserve. Questo significa che ogni anno a tutti i soci potranno andare fino a 450 milioni di euro, cioè 380 milioni in più dell'ultimo dividendo. Nessun regalo?
 P.S. 
Bella Ciao andrebbe cantata guardandosi allo specchio e occhio perchè, alle volte, lo specchio sputa.
 Davide Cardone [@DadoCardone]

Pompini

Luca Telese ha scritto che Massimo De Rosa ha perso la testa e la memoria urlando «Voi donne del Pd siete qui solo perché siete brave a fare pompini!». Affermazione piuttosto ardita, non politicamente corretta, quanto difficile da dimostrare in assoluto. Il giornalista separato da Travaglio per colpa del M5S, si comporta come gli aiutanti del regime locale, quei due guardiani del Cuore di Rimini che presidiano 24h il loro sito, respingendo le accuse che cominciano ad arrivare anche dai cittadini più pazienti. Due perfetti guardiaspalle messi da Gnassi. In estate cambiano lavoro, vanno sulla spiaggia. Non sappiamo a chi l'onorevole cittadino abbia rivolto le accuse, devo dire che le probabilità che siano anche goduriose prestazioni politiche sembrano aumentate. Fare le verginelle ed offendersi per servizi che da secoli sono stati anche un viatico importante per accelerare la salita dei gradini del potere, sembra un francesismo d'accatto. Vogliamo pesarle con il ceffone del magistrato Dambruoso? Da sempre alla Camera, meno al Senato, per evidenti ragioni anagrafiche e prostatiche, ci sono state vere e proprie rivolte. Il leggendario Pci metteva nelle sedute turbolente i più grandi e grossi a proteggere Paietta, la miccia delle mischie. Si sono scandalizzati, secondo le puritane di Rep anche i Vescovi. Forza Francesco ripulisci.. per bene seminari e sagrestie. Non vi sorge il sano dubbio che questa copertura di presunti bocchini sia stata preparata per non parlare di uno dei più grandi scandali bancari e finanziari? Ho scritto ieri nel merito del Decreto che con la scusa dell'Imu ha donato 7 miliardi alle banche. Tradotto in pompini quanti ne vale? La legge elettorale Ad Inculandum il MoVimento come viene considerato nel mercato del sesso orale? Il Movimento 5 Stelle secondo Telese sta portando un attacco al cuore dello stato e non una doverosa risposta ad una delle più grandi porcate regolamentari mai compiute. Secondo il galateo a schiaffi alterni del giornalista passato a Fonzie, un colosso di due metri chiamato Dambruoso ha reagito ad un assalto di una wrestlerina di 49 chili, mentre Di Battista ha interrotto una profonda meditazione di..Speranza?  Se i Grillini bloccano fisicamente l’accesso a una commissione parlamentare, ottengono come risultato che tutti i provvedimenti siano votati per direttissima se non per corrispondenza. Se chiedono l’impeachment di Napolitano senza motivazioni fondate, degradano ogni possibilità di convivenza istituzionale. Quando sono assalito dagli eterni dubbi c'è Luca Telese, purtroppo oggi in casa Berlinguer

Le Cose che Restano

Se c’è una cosa che mi ha profondamente colpito, fin dai primi passi nella politica, è la differenza tra quello che si dice, ciò che si rappresenta formalmente, e quello che in realtà si fa. Potrei tranquillamente ascrivere a questo corto circuito tra il dire e il fare il motivo per cui esiste il Movimento 5 Stelle e il mio stesso impegno di portavoce. Parliamoci chiaro: se in politica quello che si dice fosse sempre uguale a quello che si fa i cittadini avrebbero sempre il modo di verificare e preferire senza venir chiamati a questa, ormai indispensabile, partecipazione diretta. Esistono però casi in cui la differenza tra quello che si dice e quello che si fa è talmente aberrante da costituire indizio di pericolosa doppiezza e di allarme, perché fino a che si coprono ambiguamente i propri interessi è un conto, ma quando in ballo ci sono dei gesti di inciviltà fatti da un parlamentare bisognerebbe fermarsi a riflettere, tutti. Mi riferisco alla manata che l’ex Magistrato e Questore della Camera Dambruoso ha tirato a Loredana Lupo. Guardando il video che riprende il suo gesto,l’espressione dei suoi occhi nel momento in cui decide di far partire la manata,il modo in cui tenta di camuffarla con la posizione del corpo e del braccio,l’impatto, i capelli di Loredana che tremano quando arriva il colpo ….. e di nuovo lui che le si avventa addosso come se volesse continuare, provo un freddo dentro che costringe a trattenere il respiro. E’ proprio questo il cortocircuito. La differenza tra il dire e il fare. Come si può pretendere di rappresentare una “scelta civica” per il proprio Paese e poi abbandonarsi a simili atti? Forse l’Onorevole Stefano Dambruoso il 21 febbraio, nel suo intervento da relatore al convegno sugli aspetti teorici e le prime applicazioni della legge 119, a contrasto della violenza di genere, spiegherà perché ha preferito tirare una manata che ha fatto saltare via una lente a Loredana, piuttosto che, più semplicemente, frapporsi tra lei e il banco che voleva raggiungere. La differenza di stazza fisica glielo concedeva senza neanche impegnarsi. Il resto di questa storia, compresa la denuncia che l’Onorevole vorrebbe compilare nei miei confronti, appartiene ad un carosello di meschinità che faccio fatica a commentare, ma da cui non mi esimerò perché me ne si chiede conto. Le frasi che ho riportato su facebook, Dambruoso, dice di non averle dette; come pure diceva, cito testualmente, “escludo assolutamente lo schiaffo” e, prima che le telecamere del TG la 7 lo inchiodassero, “contatto fisico per bloccare un'aggressione alla Presidente Boldrini.” Delle cose che ha detto, purtroppo per lui, ci sono i testimoni e anche l’altra frase, sentita da almeno una decina di persone, “la violenza chiama la violenza” sembra proprio la tipica reazione di chi, colto in un vergognoso istinto di sadica sopraffazione, voglia difendere l’indifendibile. So che il PD ha già preso le distanze dal vile atto. Non so se c'entra il fatto che questa sia un’insperata distrazione dal come si stanno aggirando i regolamenti della Camera, ma spero di no. Spero che, come me, tutte le donne del Parlamento non si lascino distogliere dalla gravità di quello che è successo e che pretendano la fine dell’ambiguità, almeno su una questione così importante. Basta ambiguità. Ricostruiamo il giusto rapporto tra ciò che si vuole rappresentare e quello per cui si lotta con i fatti. Se il Parlamento Italiano e tutte le sue rappresentanze politiche sono contro la violenza di genere, Stefano Dambruoso deve rimettere il suo mandato nelle mani di chi lo ha eletto e si deve dimettere. Qualsiasi altra scelta è sbagliata. Qualsiasi altra scelta genera ulteriore ambiguità. Qualsiasi altra scelta è una giustificazione per chi considera la violenza fisica un’alternativa percorribile e questo sarebbe inaccettabile. 
 Cittadina Portavoce
 Giulia Sarti Movimento 5 Stelle

Vista da..Rimini

Titolo impegnativo quasi penitenziale. Dare giudizi sulla Riccione Piddina è un esercizio difficile, Rimini non sembra il pulpito migliore. Ma non passa giorno che non si senta parlare di furiosi litigi dentro il partito del regime locale, una volta un Cremlino inespugnabile...una volta. La caduta libera non li ha risparmiati, parametrare Pironi ai predecessori, perfino Masini, è diventato per i renziani della Perla un compito perdente. Si stanno scannando per le primarie, questa volta non si giocherà in casa tra il candidato della Polisportiva od il Galli dell'apparato Melucciano. Sono entrati in campo tanti interpreti nuovi con i quali dovranno fare i conti elettorali adesso e nello scontato ballottaggio. Il dilemma è proprio questo fatto. Ineludibile. Non chi prende più voti subito, ma chi vince la finale. Il Pd ha smesso da tempo di essere punto di riferimento, hanno avuto la fortuna di godere ancora dell'abbrivio precedente, Pironi si è dimostrato un onesto funzionario di un partito che non c'è più. Non basta, occorre un cambiamento politico e personale. Le accuse che si lanciano i democratici riccionesi sono di maggiore o minore connivenza con la casta riminese. Tradotto: chi è più sodale a Melucci ed al fidato Magrini, altra controfigura imposta dal sempre meno potente Maurizio. Le uniche assonanze tra questi concorrenti di terza fascia sono le graduatorie tra chi è stato più o meno accondiscendente con il Pd riminese. Magrini viene descritto come il perfetto burocrate incapace a svolgere il difficile compito di una mediazione. I personaggi definibili, con termini antichi, di maggiore peso come il Sindaco della Ruota, due Onorevoli diaria piena e perfino un dimenticato, anche dalla procura, come Vitali capiscono che è meglio stare alla larga dai dissidi riccionesi. Hanno tante cose da farsi perdonare iniziando da lettere incomprese nel loro candido patronage. Sviluppata la facile immagine fotografica, è evidente che cerchino una via d'uscita rappresentata dalla mitica società civile. Quì casca la tribù degli asini con le perle. La premiata ditta civile è disgregata, non esiste più la fila per le cariche pubbliche...comunali. Se volete uscire dalle truppe d'incapaci, senza lavoro, disadattati, disperati dovete chiudere il passato disegnando una convinta croce sul MoVimento 5 Stelle.

Don King Boldrinova

Organizzato in pochi minuti si è svolto sul ring improvvisato del Palas Camera molto più costoso persino di quello di Cagnoni, uno splendido match di onorevole pugilato tra il peso massimo DambruosoSC e la esile LupoM5S. L'organizzatrice, una certa Don King BoldrinovaSel mettendo in palio l'ambita Coppa Tagliola, ha permesso l'uso di colpi proibiti, perfino un ceffone registrato in diretta con rumore allegato da Dado Cardone, inviato segreto per conto delle quattro fotocopie locali. Il vincitore prima di intraprendere la strada del ring, sembra facesse addirittura il ..magistrato. Felice per l'esito vittorioso della contesa ha promesso che non sarà l'ultimo della sua vita parlamentare. La Giulia Sarti ha assunto un bodyguard detratto regolarmente dalle spese. Vorremmo tentare di spiegare lo scenario nel quale è maturata una delle più avvilenti manifestazioni della attuale politica e degli interpreti. La bassezza del Pd è arrivata al punto di intonare Bella Ciao per Fonzie. Alla caduta etica del grande partito della sinistra nessuno riesce a porre un freno. L'Anpi ha deciso di querelarli per rumori molesti. Invece di festeggiare il ventennale di Berlusconi, il vincitore della farsa elettorale per il terzo governo dell'inciucio, qualcuno poteva, vergognandosi, ricordare che sono passati solo trent'anni dalla morte di..Berlinguer. La strada scelta dal governo Letta per tappare i buchi di bilancio è quella della creatività e della violenza fisica applicata al Parlamento. Il match non trasmesso in diretta ha nascosto uno dei più grandi scandali finanziari dopo Mps: la rivalutazione delle quote di Banca d'Italia. Operazione con aspetti che meritano di essere analizzati in dettaglio, cosa che nessun giornale di regime ha fatto, parlavano solo dell'Imu incolpando i pentastallati di obbligare i cittadini a pagarla con il loro filibustering. Sarebbe bastato per una Presidente della Camera che è riuscita a fare impallidire l'allieva Turci, separare le due delibere. Le quote del capitale della Banca d’Italia sono formalmente detenute al 94,33 percento dagli istituti di credito italiano. Queste quote hanno un valore nominale (complessivo) simbolico di 156 mila euro e non danno nessun diritto circa la conduzione dell’Istituto di via Nazionale. Questo è un punto cruciale visto che per entrare nell’Euro abbiamo dovuto garantire l’indipendenza di via Nazionale. Gli istituti di credito in possesso di tali quote le hanno iscritte in bilancio per un valore maggiore rispetto a quello nominale, circa un miliardo, per sostenere un po’ i propri bilanci. Il Governo (?) propone che il valore nominale di queste quote sia rivalutato. Dagli attuali 156 mila euro ad un cifra che oscilla fra i 5 e i 7 miliardi. Fatta la rivalutazione, le banche potrebbero iscrivere a bilancio il valore rivalutato delle quote generando quindi una plusvalenza finanziaria complessiva che andrebbe dai 4 ai 6 miliardi. Plusvalenza che sarà tassata come una normale plusvalenza finanziaria. Meccanismo semplice e redditizio: con un tratto di penna il governo potrebbe alla fine recuperare circa 1-1.5 miliardi di gettito derivante dall’imposta sulla plusvalenza, utilissimi a far quadrare i conti. Giuffrè, Sindona e Calvi erano dei....dilettanti.

Nel 71

Scrivo per commentare tra altro che finalmente al Gros si siano svegliati in ordine alle vicende Aeradria visto che, si legge, si adopereranno economicamente per garantire operatività allo scalo. Faccio anche alcune considerazioni a margine. Ora io non comprendo perchè mai una Società che nasce per gestire lo scalo, come è logico, senza-scopo-di lucro dovrebbe cambiare un connotato fondamentale e chi mai può essere quel filantropo "europeo" interessato ad un aeroporto che persegue il pareggio di bilancio e la cui mission era, per statuto della società che lo gestiva "il sostegno e lo sviluppo all'economia rimimese" (1962)? Quindi, per come la vedo io si ha sempre l'impressione di essere ed esser stati presi per il naso col fallimento stesso. Osservo altresì che l'aeroporto cresce esattamente fino alla istituzione della Regione; che da allora inizia un declino che si risolve solo grazie al "miracolo russo"; che secondi per numero pre-regione erano, ma pensate, i passeggeri italiani. Una nota infine sulla gestione recente: nel '71 vi furono circa passeggeri come quest'annus horribilis, ma vi erano meno di 60 dipendenti, di cui la metà stagionali, dunque cosa ha sballato i conti alla luce di questo dato? Infine, al tempo, il 70% delle Spese era per i dipendenti stessi e si era in pareggio. E "ieri", e oggi,, come stanno le cose sotto questo profilo? 
 Miriam Amati

giovedì 30 gennaio 2014

No Spendor

Quando anni fa il Cancelliere pronosticava che il 2014 sarebbe stata last season non tutti capivano il perchè, pur fidandosi del personaggio, adesso guardando la nostra Città tutti siamo in grado di capire perchè la pensava così.  Da dieci anni mentre i fenomeni al potere bramavano Grattacieli, costruivano Fiere e Palas strapieni, Aeroporti stracolmi, noi affermiamo che il Sistema Rimini non regge più, sta crollando. Non credendoci, hanno partorito altre bestemmie imprenditoriali come la Murri e la Città delle Colonie degli Astolfi ed Allegrini. Non contenti si sono cimentati sui Project. A dire il vero il Senatore 18 mila euro Arlotti, aveva pensato, per primo ed in dialetto, di utilizzare il meraviglioso strumento per la Cittadella dello Sport sulla superstrada di S.Marino. Melucci ha trovato alla fine chi ha beccato. Per il Lungomare dei Viva Miramare hanno proposto lo stesso strumento, quello che temporalmente riesce a prenderti più a lungo per il..culo. Ci potremmo mettere anche il Consorzio Paesani con le Ruote del Condono, in questo caso è andata meglio, non hanno ancora fatto la Variante. Il motivo che riesce a spiegare la situazione lo offre il mercato immobiliare turistico, la redditività del settore a Rimini, arriva a malapena alla metà del costo degli investimenti. Se questo vale per il nuovo, l'esistente non è indenne. Abbiamo raccontato dell'albergo pagato 18 milioni con 10 milioni di mutuo, destinato a fallire. La ragione è facile da comprendere senza scomodare il commercialista di Mastropasqua. L'ultima stima sui fatturati reali, racconta che una camera vale dai 30 ai 50 mila euro, secondo la posizione, vetustà ecc.. Significa rozzamente e maledettamente che vale, oggi, 4 milioni. Sono arrivati i guai anche per i proprietari che storicamente affittavano l'albergo. Il gestore "serio"non è più disponibile agli affitti richiesti, esige riduzioni tali che per il proprietario non sono più accoglibili dopo avere ristorato irpef, tasi, stasi, uic, tares che vale l'affitto e le poche manutenzioni ordinarie. Non abbiamo statistiche su quanti siano gli alberghi appesantiti da mutui e neppure l'esatta conoscenza degli alberghi affittati, dovrebbe essere compito primario di chi si professa Associazione e non ruota di complemento. Anno prima o dopo, sono destinati a scomparire, senza la doverosa scialuppa economica od urbanistica. Si salva, per ora, chi gode ancora di una rendita di posizione e si accontenta del guadagno della gestione diretta. Ma con un Sistema che sta andando in rovina, è scontata una forte penalizzazione anche per i più robusti. Le strutture invecchieranno senza innovazioni e possibilità di investire. Il caso riportato sui giornali, con una impostazione finalmente condivisibile, dell'Hotel Splendor che viene salvato con lo yuan della repubblica popolare cinese, assomiglia a quello che non si preoccupa della sua situazione perchè presto vincerà 20 milioni al superenalotto. Basta favole, bugie, scorciatoie, feste. O si comincia a far sul serio o si cambiano gli amministratori. Esiste qualcuno al di fuori dei tre guardiani di Gnassi nel Cuore di Rimini che pensa che con "questi" si abbia una timida speranza di salvezza? Siamo spacciati. Quello che sta avvenendo nel sistema ricettivo si propaga alle attività commerciali. Ci hanno rotto e sperperato il salvadanaio. I centocinquanta milioni tra interessi e cause con l'impresa costruttrice del Palas li avremmo destinati alle fogne, come quelli del Trc, perfino quelli del Teatro che in tanti scoprono, adesso, essere un Foyer senza fondo. Non rievoco la Fiera, la madre di tutte le puttanate, sbagliata per posizione e dimensione. Sono ragioni sufficienti perchè la rivoluzione abbia inizio. Dovrebbe essere il Pd ad accendere la miccia, se vuole ancora essere credibile e perfino votabile. I peccati e le colpe possono essere emendate, occorre dirlo per correttezza, ancora non hanno dimostrato che qualcuno si è arricchito con le stronzate realizzate. E' una enorme colpa..politica, le dimissioni sono la pena più giusta. La Spiaggia deve andare bene ai cittadini/turisti non ai Bagnini, sarebbe la ricetta più moderna da rilasciare, cambiare i rapporti con le associazioni cortilizie e sindacali. Iniziamo a prendere come riferimento il giovane disoccupato non il pensionato benestante. 
P.S.
Non pensavamo ad un casino così, tra strade, ponti e...Turci

Il Termometro

Repubblica è il Termometro del Pd oltre ad esserne il Vangelo. La divisione quasi perfetta tra Renziani e Napolitani, all'interno del giornale che non ha mai indovinato un Premier tra quelli, tutti, pronosticati, permette una lettura, sul web, illuminante la situazione del casino democratico. Fonzie si gioca tutto e fa bene, male che vada per i fiorentini, torna a fare il lavoro che non ha mai fatto in questi anni. Lo scontro è duro e quello che si raggiunge, dopo di due ore drammatiche di assemblea nel gruppo Pd, è al massimo una tregua armata. Renzi arriva alla sala Berlinguer (sic) alle nove di sera e pretende che i suoi deputati obbediscano alla disciplina imposta dal Nazareno e aiutino il segretario a chiudere l'accordo con Berlusconi. Ritirano tutti gli emendamenti, seguiti da Braveheart Cuperlo. Un pò di rumore, ma la sala apparentemente ubbidisce. Se non accettate questa richiesta, salta l'accordo con Berlusconi e io non potrò tacere di chi sarà stata la responsabilità. Tutto resterà come prima e sarà stata vostra la colpa di aver fatto saltare la legislatura. Nessun ultimatum, ma vi chiedo di lasciarmi trattare ancora con Berlusconi, mi piace, ci sono portato, voglio dietro... tutto il Pd. La cosa che sta più a cuore a tutti i democratici anti-Renzi è che, dalla trattativa, esca fuori una norma di salvaguardia che dia la certezza di evitare il voto anticipato in primavera dando così una polizza elettorale che copre i 315 sodali dei Petitti&Arlotti 18 mila euro. La riunione si chiude con un armistizio. In cambio di un ritiro «tecnico» degli emendamenti, Renzi ha proseguito la trattativa con Berlusconi e Verdini. In particolare su tre punti. Aumentare dal 35 al 37 per cento la soglia per ottenere il premio di maggioranza, ottenere le primarie per legge, lasciare al Viminale il compito di comporre la mappa dei collegi (ci vogliono almeno due mesi). Anche perché sul premio di maggioranza tutti confermano che sia entrato in campo un..vecchissimo giocatore. Il capo dello Stato riferiscono era molto perplesso su quel 35%, ritenendo la soglia di accesso al premio troppo bassa. Solo la Grecia ha un premio di maggioranza al 15%. Noi abbiamo tutte le assonanze con la Patria di Ulisse e dei Proci. Per la prima volta dopo nove anni tutti i sondaggisti e perfino Ipr Marketing quelli che rompono le palle ai cittadini riccionesi chiedendo chi vogliono al posto di..Pironi, danno il Pd, loro committente, in decisa..discesa. Per cominciare un grosso Sindaco a 5 Stelle in Viale Ceccarini starebbe...bene.

Che Schifo

Ci sono delle cose che le devi vedere per crederci e la prima applicazione nella storia della Repubblica Italiana della “Tagliola” è una di quelle. Per fortuna l’ho potuta vedere grazie ad un collegamento clandestino dalla Camera e dico per fortuna non perché mi abbia fatto piacere assistervi, ma perché, molto probabilmente, verranno usati tutti i mezzi possibili per far apparire diversamente ciò che è accaduto. I fatti sono, per chi si interessa, abbastanza noti. Proprio stasera si votava il decreto porcata che univa IMU e Bankitalia, l’abolizione parziale della seconda rata dell’IMU vigliaccamente legata al saccheggio di Bankitalia: 7,5 miliardi di Euro di proprietà dei Cittadini Italiani regalati a banche e assicurazioni private. Il Movimento 5 Stelle si è opposto, facendo ostruzionismo in modo da far andare in prescrizione il decreto. L’unica cosa che si poteva civilmente fare, l’unica cosa che civilmente è stata fattafatta. Non è però bastato. La Presidente Laura Boldrini, dopo essere uscita da una Capigruppo in cui le si chiedeva di considerare altre opzioni, ha deciso di applicare la “Ghigliottina”, o “Tagliola” che dir si voglia, ossia lo strumento che permette di saltare a piè pari il regolamento. Lo ha fatto in meno di un minuto. Lo ha fatto a 4 ore dalla decadenza del decreto. Lo ha fatto senza ascoltare chi cercava di intervenire sull’ordine dei lavori. Da oggi le opposizioni non potranno opporsi. Perché? Questo è stato il prezzo di cosa? Beh per la Boldrini mi vien da pensare a un bell’abbassamento di soglia nella nuova legge elettorale, se no perché rischiare di essere ricordata come quella che ha messo a tacere l’opposizione di cui “farebbe” parte? E gli altri? Sarebbe carino andare a vedere quanti dei parenti dei votanti sono nei consigli di amministrazione di chi riceve il regalino. Comunque. All’applicazione della Ghigliottina il Movimento 5 Stelle cerca di occupare i banchi del Governo e una cittadina portavoce si prende uno schiaffone da un Questore parecchio zelante, tale Magistrato Dambrosuo (Scelta Civica), che pare abbia affermato “ne ho prese a schiaffi di donne, non sarai ne la prima ne l’ultima”. Non ho sentito quello che ha detto, ma lo schiaffone l’ho visto bene. Dopo questo, magari non precisamente per questo, le telecamere delle televisioni sono state fatte spegnere. Per completare lo schiaffeggiamento il decreto viene fatto votare durante le proteste. “Così è se vi pare e non vi pare è così lo stesso” (citando Formigoni alla Gabbia che fa il verso a Pirandello che si starà rivoltando nella tomba). E il PD? Giusto per far rivoltare tanta altra gente nella tomba canta “Bella Ciao”. Applausi. Davanti al collegamento clandestino passano i cittadini 5 Stelle. Rabbia, voci rotte e qualche lacrima. Perlopiù sono increduli perché si rendono conto che da domani nulla sarà più lo stesso, ora che il regolamento può essere saltato, ora che l’opposizione non si può più opporre, ora che a 9 milioni di Italiani è stato messo il bavaglio. Questo pezzo lo concludo con un messaggio che Giulia mi ha mandato mentre stava lasciando l’Aula. Solo due Parole: Che schifo….. 
 Davide Cardone [@DadoCardone]

mercoledì 29 gennaio 2014

I Mastropasqua

F.T. il prestigioso giornale economico-finanziario del Regno Unito secondo il quale il Banana sarebbe durato il tempo di un tè pomeridiano, ha affermato che sono molte le ragioni per essere scettici nei riguardi di Renzi, forse si rivelerà essere una delusione, un Berlusconi di sinistra come dicono molti critici, ma rimane la migliore speranza che abbia l'Italia, ma non è una grande speranza comunque. Mastropasqua ha detto che per farsi spiegare le fatture truccate bisogna andare da un..commercialista. Non ha spiegato se fosse il suo oppure uno di nostra fiducia. Tira brutta aria per la categoria benemerita e per i cugini avvocati. Uno dei più famosi per la sua vocina simpatica, il celebre Nicolò Ghedini si fa difendere dalla..Bongiorno, quella delle cause disperate. A Rimini siamo passati non indenni dai Boldrino's agli Skematici. Gli esiti sembrano uguali. Rifacciamo la domanda al Letta riminese/viserbese: hai avuto notizie sullo stato di avanzamento lavori... giudiziari per le piste in fallimento? Siamo preoccupati, l'assoluzione di Moggi e Scaiola quasi in contemporanea non depone a favore della credibilità dei processi all'italiana. Fatture truccate all'Istituto di previdenza? Era tutto certificato. E sui suoi 25 incarichi replica: "Chi lo dice vada a farsi spiegare le cose da un commercialista. Sembra la sprezzante risposta del Magnifico alla scolaretta interrogante. Il presidente Inps Antonio Mastrapasqua, indagato dalla Procura della Repubblica di Roma per presunte cartelle cliniche truccate e fatture gonfiate dell'Ospedale israelitico, di cui è direttore generale, dichiara di essere sereno, si difende dicendo "Non sono io il mostro" ma la Casina di Bellariva. Nega di avere i 25 incarichi attribuiti da Repubblica diventata la candeggina smacchiante il governo Letta. Una fortuna sfacciata: presidente dell'Inps e il vicepresidente di Equitalia. Nessuna delle due famiglie politiche riminesi può addurre una fortuna simile, fa quasi ridere il misero mezzo milione accumulato a nucleo. Io faccio parte di uno studio professionale e non l'ho abbandonato. Il mio studio ha sessant'anni. E' lo studio della mia famiglia. I clienti hanno da noi i collegi sindacali e io ci sono. E Mastrapasqua è dentro sei collegi sindacali: Adr Engineering, Autostrade per l'Italia Spa, Coni servizi, Loquenda, Mediterranean Nautilus Italy, EurTel ed il numero uno di Gamma Immobiliare di Idea Fimit. Ci voleva il Giorno della Memoria per ricordarsi di Mastropasqua oppure nella distribuzione delle poltrone del nuovo/ vecchio inciucio quella è una delle più ambite?

P.S.
Il Cancelliere si scusa ha dimenticato Zanonato tra i disastri italiani

Un Pensiero sulla Iuc

I nodi vengono al pettine. E’ sempre difficile fare un ragionamento sulle tasse perché, da un lato (contribuente), sono sempre troppe e, dall’altro (Amministrazione), non bastano mai per coprire i costi dei servizi. Per tali ragioni si dovrebbe trattare l’argomento con grande attenzione sapendo che, le tasse, vanno sempre pagate e, che, per la loro applicazione si dovrebbero fare scelte molto oculate ed equilibrate. Purtroppo siamo sicuri solamente della prima affermazione. A queste problematiche si è aggiunta, di recente, la difficoltà del legislatore a scrivere in modo chiaro le leggi. Sempre più di frequente, infatti, ci si trova di fronte ad evidenti strafalcioni che, ovviamente, complicano la gestione ed il pagamento dei tributi stessi. L’ultimo caso, dopo quello della Mini-Imu, è la vicenda della IUC (IMU+TAR+TASI). Chi, come, quanto e quando si dovrà pagare in pochi lo sanno, forse solamente alcuni degli addetti ai lavori. Lo sconcerto è massimo e, come succede sempre in questi casi, le interpretazioni danno vita ad un vero festival di indicazioni. Fare equità in queste condizioni è un vero terno al lotto, ma non è detto che non si possa fare. Bisogna innanzitutto evitare di farsi prendere dal panico e ragionare sulle cose certe ed oggettive, anche se queste mettono in evidenza anomalie del passato. L’Imu prima e la Iuc dopo, a mio parere, hanno fatto emergere due fatti (discutibili per alcuni) con i quali, prima o poi, si dovranno fare i conti se si vuole cercare di dare una soluzione al problema. Il primo fatto è che si potrebbe dimostrare come i rimborsi ricevuti da alcuni Comuni per l’esenzione dell’abitazione principale ICI, siano stati maggiori di quanto, gli stessi Comuni, avrebbero incassato se l’imposta fosse rimasta. Il secondo fatto è che si potrebbe dimostrare come alcuni Comuni hanno di fatto incassato di più con l’IMU rispetto a quanto gli stessi Comuni incassavano con l’ICI (senza sommare o detrarre mele con le pere). I conteggi che gli Amministratori fanno oggi sulla IUC, ed in particolare sulla IMU e sulla TASI, sembrano non tornare mai nonostante si vada ad applicare l’aliquota massima. Si sta discutendo di una extra-maggiorazione che permetta ai Comuni di alzare le entrate per riconoscere alcune riduzioni, e questo la dice lunga. Ci si dimentica che, con l’andamento del mercato immobiliare degli ultimi anni (esattamente contrario all’aumento della tassazione sugli immobili), è come se si ragionasse di aliquote IMU o TASI di un valore doppio o triplo di quello previsto dalla legge. Come e per quanto può essere sostenibile una tassazione come questa? Probabilmente per poco o forse, il tempo, è già scaduto.
Fabio Lisi

CapoLinea Letta

Per salvare la produzione in Italia gli svedesi di Electrolux calano gli stipendi da 1400 a 800 euro, allineando il costo del lavoro ai pari grado di Polonia ed Ungheria. Aumentano i poveri, un italiano su sei vive con meno di 640 euro, ancora due in più dei cinesi. Per mantenere gli interessi dei bund tedeschi ci hanno fatto credere dal Quirinale di Draghi che il debito pubblico sia il cancro italico, ci hanno tolto anche la sovranità monetaria dopo quella politica. Su Renzie il lato B peggiore della Ue sembra abbia dato parere favorevole. Ma il peggio deve venire per quelli che non hanno provveduto a seguire le provvidenziali raccomandazioni del nostro Cancelliere. I soldi ritirateli e parcheggiateli comodamente nei cuscini e materassi, arriva il prelievo forzoso imposto sempre dalla piacevole culona, l'unica alla quale B non l'ha chiesta. Siamo un paese ufficialmente morto, per fortuna Gnassi ci ha inviato due pagine di marchette informative delle quali non abbiamo capito il significato ne la ragione se non quella di una disperazione politica mescolata a promesse scandalose. Contengono il Piano della Salvaguardia della Balneazione concesso in comodato gratuito ad Hera, senza un regolare Bando come le Reti Gas. In questo caso si parla di interventi di centinaia di milioni che pagheranno i cittadini nelle loro bollette, già inspiegabilmente esagerate. Abbiamo accettato la teutonica imposizione che il debito pubblico sia il male assoluto e ci siamo incaprettati con il pareggio di bilancio in Costituzione ed il fiscal compact. Non ci possiamo salvare perché non abbiamo sovranità monetaria, non possiamo applicare dazi, non possiamo fare dumping fiscale non abbiamo più la struttura industriale per vivere di esportazioni. Siamo un paese profondamente impoverito, dove milioni di cittadine e cittadini accetterebbero di corsa quegli 800 euro al mese dell'Electrolux perché almeno non sono in nero e nei loro stabilimenti non c'è il rischio di morire bruciati. Chi vuole un posto di lavoro deve lavorare di più ed essere pagato meno. Siamo arrivati nel posto che ci compete e dobbiamo lottare con i nostri concorrenti: Polonia, Ungheria, Bulgaria e Serbia. La ripresa di Letta permetterà però alle famiglie italiane, come ha detto ieri il Cancelliere, una felice scelta tra il morire di fame nelle case o di freddo fuori. Per il turismo abbiamo bruciato sull'altare degli interessi americani il nostro unico cliente russo. Ci portavano 19 euro al giorno, mangiavano spicchi di pizze, qualcuno comperava negli outlet, però gli alberghi potevano continuare a campare ed i Galli d'Avvistamento contavano felici. I giornali del grande regime titolano e seguono le mosse di Fonzie minuto per minuto come quelle di BaloKeynge. Sembra che nel nostro Paese i problemi si riducano a quello che decide un Parlamento di abusivi da Casina. Fanno gli offesi a giornali unificati per una ruvida espressione dell'onorevole cittadino di turno negli insulti. Nei giorni della memoria, Mastropasqua rappresenta un messaggio confortante, come quello del ritorno di Scaiola in politica, ha venduto la casa del peccato. 

martedì 28 gennaio 2014

Una Follia

E' una follia chiudere il ponte Coletti col senno di poi: le prove generali si sono viste col Sigep: code fino a Torre Pedrera. Ora capita che esistano 3 soli passaggi carrabili su quello stramaledetto deviatore e sul Marecchia che cinge tutta la città e che sembra quasi un fossato militare difensivo di medievale memoria: Coletti, XXIII Settembre, viadotto sulla SS 16 entrando in città o passandovi tangente dai nord. Chiuderne uno anche solo per qualche mese è pura follia saremo in grossissimi guai va valutata qualsiasi soluzione alternativa alla distruzione ANCHE IL RECUPERO DELL'ESISTENTE. Una volta abbattuto noi avremo Pasqua, la stagione delle fiere primaverili, un pezzo o forse l'intera estate con 2 soli passaggi a NNE: il ponte XXIII settembre ed il cavalchia SS16 quando l'accesso da SUD è garantito da una decina di passaggi almeno, oltre alla Flaminia, non essendoci nè canali, nè fiumi. Sarebbe un macello. Anche lo sfondamento di Tonale è risibile perchè semplicemente devia il traffico ancora sulla SS16, quindi sotto questo profilo non serve a niente. Servirebbe - tabù - sfondare l'Ina Casa come era in progetto da decenni. Nonchè il quartiere Flori. La situazione a ponte chiuso sarà ingestibile, al limite un lavoro simile si poteva fare esclusivamente nel periodo settembre dicembre, certo non ora. Deve intervenire il Prefetto e impedirne l'abbattimento pena il caos. 
alberto amati

Grazie Electrolux ! ! !

I giornali, specie quelli più “di regime”, cioè praticamente tutti, grondano di sdegno non solo contro Grillo, reo di attentato a Napolitano (sic!), ma anche contro Electrolux. L’azienda svedese ha infatti messo sul tavolo le sue carte. Non chiuderà gli stabilimenti in Italia se i dipendenti accetteranno, in pratica, un dimezzamento dello stipendio. Diciamo da 1.300/1.400 Euro al mese a 700/800. Motivo: in Polonia le stesse lavatrici vengono prodotte da operai che non costano alla multinazionale più di 300 Euro al mese. Apriti cielo! Sindacati e giornali sdegnati quasi davvero gli svedesi fossero il Movimento 5 stelle. In realtà dovremmo dire grazie a Electrolux che finalmente ha detto la verità su come funzione l’Unione Europea e la sua moneta. Una volta introdotta per lavorazioni a catena si va a cercare il paese dove costa meno e la Polonia adesso è l’optimum. Magari fra un anno o due potrebbe essere l’Ucraina dove magari l’operaio potrebbe arrivare a costare 200 Euro al mese. Come si dice: mai porre limiti alla provvidenza. Uno degli aspetti forse più negativi per l’estabilishment italiano, (politici e sindacati in primis) sarà solo spiegare agli ultimi poveri dipendenti privati perchè questi dovrebbero continuare a faticare alla catena di montaggio per 700 Euro al mese quando il meno qualificato dei milioni di dipendenti pubblici continua a percepirne il doppio per grattarsi le p.... Parliamo naturalmente dei livelli più bassi e non dei tanti, tantissimi, Mastropasqui che se la cavano con uno o due milioncini all’anno. E non pensiamo che siano solo a Roma. A Rimini in certe “galassie” di società pubbliche non andiamo tanto lontano dai suddetti Mastropasqui. Comunque con 700 Euro al mese finalmente i lavoratori privati italiani avranno un’alternativa al suicidio. Tenuto conto del costo di un affitto potranno scegliere se morire di fame al caldo e in casa oppure morire di freddo per la strada e sotto i ponti mangiando. Così facendo, mentre renderanno l’anima a Dio, potranno rivolgere il loro pensiero grato non solo all’Euro ma anche a Draghi che lo gestisce, a Prodi che l’ha creato, alla Serracchiani che li governa, almeno negli stabilimenti del Friuli, a Renzi e a tanti altri che si sono adoperati attivamente per il loro benessere. E guai a chi dice che sono cinico.
 Il Cancelliere

Arrivano i Lupi

Era facile da prevedere, ma la velocità con cui si è verificato è notevole. Parliamo del fatto che oggi più o meno tutta la stampa rumena (in particolare quella oltranzista vicina al Presidente Basescu) ha iniziato a battere la grancassa sulla necessità di “proteggere militarmente” i connazionali residenti in Ucraina. Per i giornali di Bucarest infatti l’Ucraina non è altro che uno “Stato artificiale” creato da Stalin. A dire il vero non è proprio così ma per i rumeni va benissimo. Li aiuta anche a dimenticare la fame quotidiana e le umiliazioni che subiscono tutti i giorni nell’Unione Europea. In ogni caso secondo i giornali di questo paese vi sono almeno tre province che dovrebbero essere “riannesse” alla Romania. Un bellissimo risultato davvero per i cretinetti di Bruxelles. Hanno dato inizio alla guerra civile e ora si trovano a dover fare i conti con gli appetiti non troppo nascosti dei propri affamati “alleati” dell’est Europa. Invece a Washington si fregano le mani dalla contentezza.
 Il Cancelliere

Città dei Ponti

Come è possibile che in una Città definita fino a dieci anni orsono Isola Felice si possano chiudere due dei quattro ponti esistenti in contemporanea? Offriamo il Premio Fortebraccio alla prima fotocopia giornalistica che osa avanzare il primo timido sospetto, per noi certezza, che siamo governati da..piddini scarsi, molto, troppo, i peggiori. Le disuguaglianze nel nostro Paese sono crescenti ed insopportabili: il 10% delle famiglie più ricche possiede il 46,6% delle ricchezza netta familiare totale. In Italia metà delle famiglie vive con meno di 2mila euro al mese. In particolare, solo la metà ha un reddito annuo superiore ai 24.590 euro (circa 2milaeuro al mese), mentre un 20% conta su un reddito addirittura inferiore ai 14.457 euro (1.200 euro al mese). Il 10% delle famiglie a più alto reddito, invece, percepisce più di 55.211 euro. L'esito è che in Italia la povertà pseudo-assoluta è salita dal 14% del 2010 al 16% nel 2012. Nell'indagine biennale sui bilanci delle famiglie, Bankitalia individua la soglia di povertà con un reddito di 7.678 euro netti l'anno. La situazione peggiore è però ancora una volta quella dei giovani: negli ultimi 20 anni il reddito equivalente è calato di 15 punti percentuali nella fascia 19-35 anni e di circa 12 punti in quella 35-44. Ed è tra le famiglie sotto i 34 anni che nel 2012 si registra la diminuzione più marcata di ricchezza netta familiare. Resta contenuta la diffusione dell'indebitamento, legato per lo più a mutui per l'acquisto o la ristrutturazione della casa: risulta al 26,1%, in calo rispetto al 27,7% del 2010, con un ammontare medio del debito di poco superiore ai 51mila euro. Cresce invece la vulnerabilità finanziaria ed il numero dei..suicidi. Tra il 2010 e il 2012 il deterioramento delle condizioni economiche ad ogni modo è stato più accentuato per i lavoratori indipendenti, la flessione ha riguardato tutte le classi di età ad eccezione degli anziani, altro segnale di una recessione prolungata mai avvenuta. Solo due famiglie politiche a Rimini: Piva&Turci e Petitti%Bernabè segnano una decisa inversione di rotta e..champagne.

Il Mostro..In Prima Pagina

Sto parlando della Casina della Murri. Nell'ardore giornalistico del Corriere del Pd sembra siano state commesse ed accertate nefandezze mai compiute a Rimini, città notoriamente esente da abusi, perfino girevoli. Un posto dove mezza città, almeno una volta è andata. Un compleanno o festa di partito: Pds, Ds, Comunisti Italiani, Rifondazione oppure le tantissime associazioni per le loro attività sociali. Arci, salvataggi, mosconai, comitati vari. Un rifugio per tanti: strimpellatori, vegetariani, punk, gay, manca la presenza del Pd di Allegrini. Gestito sempre dal locale Comitato Turistico, senza provocare in oltre venti anni di attività, il minimo problema tanto meno di ordine pubblico. Siamo arrivati alle comiche avendo superato il grottesco degli abusi della..Murri. Stiamo parlando del buco nero di Bellariva: politico, amministrativo, ambientale, giuridico... mai sconfinato in quello giudiziario. Abbiamo avuto notizie di condoni...strani nel fabbricato, un appalto mai assegnato del quale non stranamente si parla e si legge poco. La Casina incriminata è stata ripristinata alla meglio con il solito volontariato che viene circuito per le Feste Rosa, i Capodanni Gnassiani poi colpito ed affondato ad opera di ..non so come definirla, oltre all'epiteto di consigliera. E' stato evitato che l'intera area venisse occupata dal mondo delle devianze, un fabbricato chiuso, prima dell'arrivo del Comitato, per oltre cinquant'anni. Pieno di tutto, usato impropriamente come camera d'albergo negli anni del boom, magazzino, rifugio dei clochard senza avvocati, rumenta e calcinacci vari. La recinzione contestata (sic), se non ricordo male, fu opera dello stesso Comune, come gli interventi sui tre corpi separati della Murri, al fine di metterli in sicurezza. Da questo posso desumere che anche le altre contestazioni possano risalire a sistemazioni, molto distanti dall'enfasi della denuncia. Uno si aspetterebbe sopraelevazioni, aumenti di superficie od almeno tende, tettoie, gazebi, direzioni e cabine sulla spiaggia. La Casina è in tutto è per tutto quella di inizio secolo, dovrebbe avere un premio. Ma giustizia è stata fatta. Complimenti Carla Franchini un applauso ti arriverà anche dall'amico Sindaco. Non ti sei mai chiesta perchè nessun altro consigliere ha voluto cavalcare l'asinello del giustiziere di un rudere? Forse non hanno le ambizioni talentiane che sembrano pervaderti? Puoi andarne fiera, quando qualcuno ti chiederà il resoconto della tua attività consiliare nel ricco palmares oltre a non sapere quanto prende Cagnoni puoi inserire la demolizione di una..Casina abitata da un Comitato Turistico. La battuta migliore che girava a Bellariva è stata che invece di ringraziarli per la loro decennale attività, li mandiamo in..galera. Mettendola con enorme difficoltà sul politico chiedo alla Franchini, dopo avere indossato il lodevole abitino del moralismo abusivo, di continuare, chiedendo all'amico Sindaco se prevede di dividere anche i Bandi delle Denunce sulle migliaia di casi di abusi accertati non ancora perseguiti e delle pratiche di condono delle quali non si sa più niente. Vedo metà degli alberghi che hanno sopraelevazioni fantasiose, stando alla dura lex applicata alle Casine dovrebbe essere ritirata l'agibilità all'esercizio, stessa cosa per le migliaia di attività commerciali che hanno realizzato allargamenti posticci. Della Spiaggia non parliamo più, dichiarata Repubblica Autonoma. Della consigliera, forse con 5 Stelle, sentiremo ancora parlare.

P.S.
Per riassumere secondo la logica del Corriere del Pd, i Bandi vanno bene per i Campi da Calcio, le Casine ma non per i ..Bagnini e le Reti Gas???

Casa delle Donne

Leggo sulla stampa locale che ignoti hanno sfregiato con svastiche la targa della Casa delle Donne. Questi i fatti. Sfregiata la targa ed un grossolano tentativo di forzare la porta. Una stronzata, diciamolo. Bene, la locale ANPI, una istituzione che manco dovrebbe esistere essendo praticamente tutti morti i partigiani, tra cui mi onoro di avere ben 2 familiari uno dei quali ricordato fra i pater patriae riminesi in piazza, ambedue passati a miglior vita come il 99,99 % dei partigiani, questo per dire che non potrei per rispetti dei miei caduti aver simpatie fasciste di sorta, anche se invero uno dei 2 è caduto sotto una granata alleata come la maggior parte dei morti riminesi. Allora io chiedo a voi della stampa a che cippa serve la casa delle donne paga il comune, esiste forse una casa degli uomini? Sfregiare la targa di un club di donne pagato dalla collettività, con simboli antifascisti è un fatto di gravità tale da meritare l'attenzione della stampa e la protesta del Presidente della locale Anpi Susini; che mestiere fa Susini? E' pagato dal comune o essendo una associazione lo fa per amore dell'antifascismo? Che competenza ha egli pubblicazioni etc. di storia del fascismo? Ciò detto non tanto tempo fa la città era piena di svastiche, falci e martello, scritte etc., anzi forse era meglio di adesso perchè significava che c'era dialogo che non era cristallizzato tutto come adesso ossia "questa è la città del PD, il PD è il padrone del vapore decide tutto PRG, chi vive e chi muore, che lavora e chi no, etc. etc. etc.".
 Dott. Prof. Bolfo Raccalbuto, Rimini Centro

lunedì 27 gennaio 2014

I Ciechi

Tra Natale e Capodanno, in coincidenza con l’abbassamento dello spread da 220 a circa 200, abbiamo assistito a tutte le contorsioni e salamelecchi possibili da parte della stampa “governativa”, cioè praticamente tutta. In blocco sottolineava lo straordinario risultato e il grandioso risparmio in termini di interessi che ne sarebbe conseguito. Nell’entusiasmo, Il Carlino saltò addirittura una virgola e da un’ipotesi di 1,5 miliardi/anno la fece diventare 15 !!! Ora, nell’ultima settimana, lo stesso spread è risalito fino all’odierno 225, quindi ai livelli pre-natalizi. Proprio nel giorno in cui Saccomanni annunzia l’inizio di una “impetuosa” ripresa (sigh!). Di questo balzo in su, del differenziale d’interesse sui titoli pubblici, nemmeno una riga. Che siano solo ciechi o è lecito pensare a qualcos’altro? Ci prendete per il culo ma vi leggiamo lostesso..sul web

Il Gabbiano Assassino

Se fossimo antichi romani apriremmo le porte dei templi degli dei e faremmo sacrifici per ottenere il loro perdono. La colomba della pace mollata ieri da Papa Francesco, attaccata e sbranata da un gigantesco gabbiano, è stata praticamente ignorata dalla stampa italiana ma il video, abbastanza impressionante, a dire il vero, impazza sul web. Tutti lo considerano di cattivo auspicio e sintomo di ira divina. I Romani poi… Per fortuna possiamo tranquillizzarvi e tranquillizzarli. Il gabbiano cannibale non era un vero uccello ma un “drone” spedito direttamente dalla CIA per mandare un chiaro messaggio al Papa argentino. L’uomo più odiato negli Stati Uniti dopo Putin.
cancelliere papale

Un Badile

Il bravo onorevole cittadino Di Battista Alessandro ha ricevuto applausi scroscianti dalla platea dell'unico Servizio Pubblico televisivo. Qualcuno può avanzare il sospetto che gli invitati siano stati scelti accuratamente tra i nove milioni di cittadini votanti il M5S, come fa Gnassi con la sua Giunta. Di Battista ha esordito stupendamente " Non vengo volentieri in tv e non sono venuto qui a dire mezze verità” Applausi anche dal Carlino. Contro il passato e il presente di Giorgio Napolitano che non stimo e rivendico il diritto di non stimare, contro il Pd che fa accordi con il Pdl. Lo votavo, poi mi sono disintossicato. Contro Silvio Berlusconi, il principale condannato dello schieramento a noi avverso, contro Matteo Renzi che è una persona intellettualmente timida, pensa di avere l’intelligenza diabolica di Berlusconi, ma non ha quelle capacità. Contro i ministri Cancellieri e De Girolamo. Ribadisce la linea oltranzista del M5S, contraria ad accordi o compromessi con altri partiti, mentre il Pd e il Pdl sono d’accordo da sempre. Napolitano è un presidente che sancisce gli inciuci da sempre. Noi siamo stanchi anche di parlare di Berlusconi, lo tenete in vita voi giornalisti ( non Santoro) che continuate sempre a nominarlo. Lo tiene in vita il Pd trattandolo sempre con i guanti, inciuciando, concludendo accordi, trattandolo con un cucchiaino. Mi fermo, mentre l'onorevole ha continuato nel copione che sembra diventato di tutti, dopo le prime imbarazzanti esibizioni. Devo dire che al termine della goduta visione, ho fatto alcune riflessioni che desidero condividere. La struttura formativa e culturale del MoVimento è splendidamente attrezzata per colpire, molte volte affondare. Nel Blog di Grillo al mattino credo siano costretti a tirare a sorte i coglioni che quotidianamente vengono citati e sbeffeggiati. Una impresa tanto facile quanto redditizia elettoralmente. In questo momento serve la demolizione dei nemici che si sono coalizzati. Hanno confezionato una legge per inculare l'unica forza d'opposizione. Pagheranno dazio, però per loro la strada è obbligata. Ha ragione Beppe o si vince o si va a casa. Se i cittadini immersi nella tragedia italica che assomiglia sempre più a quella argentina più che alla spagnola o greca, non riescono a compiere l'unico gesto politico prima di quello tragico del suicidio, concedendo al MoVimento l'ultima speranza, meglio smettere. Cosa dovrà succedere di peggio in futuro che non sia già successo? Qualcuno crede ancora ai Saccomanni o ai due democristiani che si contendono i resti del governo e del Paese? Esiste una chiara percezione di quello che ci circonda e ci assale? Avete un pallida idea di quale sia lo stato della nostra Città? Cosa sia rimasto intatto imprenditorialmente? Quanto potranno durare le bugie e le verità nascoste per mascherare un fallimento colossale? Nessuno pensa che mentre spugnettiamo con le parole, un'opera tanto stupida quanto costosa viene realizzata? Costerà molto più dei 120 milioni previsti. Non hanno conteggiato, nel Trc del cazzo, tutte le opere di urbanizzazione e servizi necessari, ai quali si dovranno aggiungere, come per il Teatro, costi di gestione milionari. Il Trc di Dalprato ogni anno ci costerà come una stupenda scuola mai realizzata. Provate a fare una elementare somma dei debiti circolanti o di quanto le tasse comunali incidano nei bilanci familiari che non siano delle due famiglie politiche riminesi. Il bravo di Di Battista ha detto che per il letame dell'immoralità ci vuole il badile, anche per i nostri debiti. 

P.S.
Il Sigep un successo in..nero

Repubblica (Im) Popolare Riminese

Questo comunicato è diretto a chiunque abbia la possibilità di leggerlo fuori dai confini della Repubblica Popolare Riminese. Sto usando un collegamento clandestino alla rete nella speranza che io possa essere ascoltato da qualcuno che non subisce l’influenza della Propaganda. Quello che i mezzi di comunicazione vi fanno vedere è falso. Il Partito Unico tiene tutto sotto controllo e la Repubblica di popolare ha ben poco. Sono consapevole dell’immagine che avete di noi: allegri pataca vestiti di rosa che passano da un Dj set all’altro con nessun’altra preoccupazione che non sia twittare un nuovo tipo di piadina menta e cozze. Non è così. Noi siamo come voi, come voi abbiamo delle famiglie e come voi abbiamo bisogno di strade, ponti, aria buona, opportunità di lavoro, diritti garantiti e saggi amministratori. Purtroppo la nostra vita è decisa nella sua totalità dal Direttivo del Partito Unico che, a sua volta, è comandato dalla Plutocrazia dei due Presidenti Fu Cagnon e Mel Uh Xi, il cui braccio esecutivo è Gna Tze Tung. Il popolo viene mosso e indirizzato con la teoria dell’Indotto, una sorta di spread territoriale, differenziabile solo da se stesso, molto facile da rappresentare visto che i dati sono difficilmente quantificabili. In nome dell’Indotto, interesse pubblico supremo, il Direttivo del Partito Unico si assolve da qualsiasi cosa: ad esempio può buttare milioni di euro in un aeroporto che per farlo usare dalla gente gli devi pagare il biglietto. Voi, nelle democrazie del resto del mondo, avete un detto: Not in my back yard (non nel mio giardino) Noi, nella Repubblica Popolare Riminese, ne abbiamo un altro: Everything in my fucking backyard, nel senso che non conoscono un altro fottuto posto dove andare a costruire. In nome e per decisione solo loro costruiscono depuratori e centrali biogas a monte senza fare strade per raggiungerli, innalzano fiere inutili in centro ed edificano migliaia di metri quadri di costruzioni dandoci in cambio una pozza da 25mt. Loro lo chiamano …. Lotta al consumo del territorio. Il nostro corpo è oggetto di martirio per il divertimento gli amministratori della dinastia Hera (intraducibile in italiano). Antenne sulla testa, biodigestori nei polmoni e metropolitane di costa nel…. Vabbhè lasciamo perdere. Per non parlare poi del nostro diritto. Nulla è rimasto pubblico nella Repubblica. L’acqua non è nostra, le reti del gas non sono nostre, l’immondizia che differenziamo non è nostra e ci viene il sospetto che quando saremo morti ci seppelliranno con le natiche fuori dal tumulo per parcheggiarci le loro biciclette di amministratori ecologisti. Se tu che stai leggendo abiti in un’altra Repubblica, sotto un’altra legge, aiutaci a rendere nota la nostra situazione. Quando vedi in televisione tutte quelle quelle persone sotto la ruota, simbolo della Repubblica Popolare Riminese, con le mani in altro sappi che non stanno ballando… si stanno arrendendo. P.S. In caso ti capitasse di vedere quelli di Friburgo chiedigli scusa da parte nostra e spiegagli una cosa. Se si sentono citati come modello e poi venendo qui si accorgono che non gli assomigliamo nemmeno per sbaglio, chiariscigli che non è colpa nostra… è Gna Tze Tung che se la vende così. N.B. Qualsiasi riferimento a fatti e persone realmente esistenti è frutto della vostra immaginazione 
 Dado Card Hong 
davide@dodo cardone 

domenica 26 gennaio 2014

Guardavamo la Siria

Ora ce l’abbiamo in casa! Come avevamo facilmente previsto gli scontri in Ucraina si stanno rapidamente trasformando in guerra civile. I “Galiziani” si sono impadroniti della zona Nord-occidentale (una decina di governatorati) al confine con la polonia il cui passaggio è ormai libero ad ogni tipo di “commercio”. ovviamente, in primo luogo, le armi. L’analogia con quanto avvenne due tre anni fa in Siria è impressionante con la Polonia e i paesi baltici (soprattutto la Lituania) che fanno le funzioni che in Medio Oriente fa la Turchia con i jihadisti. Il momento è stato scelto soprattutto a Washington che, nonostante formalmente Polonia e Lituania siano paesi UE, “guida” la politica estera a Varsavia e Vilnius. Gli europei “veri”, Germania, Francia,paesi mediterranei ecc. assistono incerti e spaventati. Sanno che alla fine dovranno, come sempre, seguire gli ordini americani, ma capiscono anche che, pur essendo responsabili del suo scatenamento, una guerra civile quale quella che è iniziata in Ucraina, non sarà senza conseguenze gravi e prolungate. Apparentemente, il momento è ben scelto, avvenendo in contemporanea all’inizio delle Olimpiadi di Soci (peraltro ormai fallite per mille motivi tutti politici...) che costringono la Russia a fare buon viso a cattivo gioco. Almeno momentaneamente. Ricordiamo ai distratti che ormai ad ogni Olimpiade corrisponde una guerra: l’attacco georgiano nel Caucaso avvenne il giorno prima dell’inizio delle Olimpiadi di Pechino nel 2008. Che la guerra civile a Kiev e dintorni sia pensata e diretta dagli U.S.A. lo pensa ormai anche il filo-americanissimo Giorgio dell’Arti sulle pagine politiche della “Gazzetta dello Sport”. Ed è tutto dire. L’interrogativo che egli si pone è dove e quando questa guerra si fermerà. A nostro avviso né presto né bene. lo dimostra il fatto che stanotte i “Galiziani” abbiano “passato il confine” russo attaccando la provincia di Poltava in territorio russofono. Segno che, a Washington, si intende portare lo scontro ai livelli massimi. Sperando, con un po’ di fortuna, di estendere la semi-guerra in atto addirittura alla Russia stessa o comunque portare questa a un confronto micidiale con l’imbelle “Europa” ormai incapace di difendersi dai suoi più scapestrati e irresponsabili membri (polonia,Lituania, Romania). Membri a suo tempo troppo facilmente “aggregati” e che ora fanno il bello e cattivo tempo manovrando, o meglio, manovrando per conto terzi, i peggiori elementi e movimenti delle terre di confine. Non a caso i santuari militari della guerriglia ucraina sono in Polonia e Romania mentre quelli finanziari stanno in Baviera e negli Stati Uniti. Comunque, come ho già detto: attenzione! Le guerre, anche quelle che si scatenano credendole facili, hanno sempre esiti sanguinosi ed incerti. Siria docet.
 Il Cancelliere

Nel Mirino

Non ho mai amato gli ismi, tanto meno i dipietrismi o travaglismi. Due modalità di rendersi celebri e ..ricchi utilizzando gli spizzeri privilegiati delle procure. Tanto meno riesco a capire come si faccia a gestire un Paese con 9 milioni di processi arretrati. Si accumulano per arrivare a condoni od indulti come fossero Ruote giudiziarie. Anche il Corriere della moglie ha mollato NipoteLetta, ho letto un pezzo della Meli, brava giornalista renziana, che assomiglia stranamente al coccodrillo per il Governicchio. Fonzie si sta giocando tutto o quasi, la riforma elettorale deve portarla a casa. Sa bene che sarà una via crucis, dentro, fuori e di fianco lo aspettano i franchi traditori, ma il nemico è l'avversione antica del Quirinale per il Rottamatore. Nessuno sembra avere il coraggio di dirlo, ma chi doveva essere il primo rottamando? Nell'articolo del Corriere che ho letto, sul web, con una certa curiosità, si capisce bene che alla fine anche per l'ammiraglia informativa italiana, le speranze di tenere in vita il Nipote sono ridotte al lumicino. Fonzie non ha nessuna intenzione di sporcarsi la camicetta con il rimpasto, roba da alfanoidi, ma cerca di recuperare consenso ed immagine. Mai un governo era sceso così in basso nei gradimenti. Ed allora salta fuori il nemico vero. Vengono lanciate idee, proposte sulle quali come per i Ponti di Gnassi ci sono i soldi. L'ultima in preparazione sarebbe un intervento miracoloso sugli edifici scolastici, non a norma. Servono quattro miliardi, ma servirebbe un coordinamento impossibile in questo Paese con nove milioni di residui civili e penali. Pensate che impresa mettere in sintonia almeno dieci enti ed istituzioni che operano nel settore scolastico? Cercano di togliere forza alle ragioni del M5Stelle. I Patti di Stabilità sono fatti per essere violati, faranno una Holding come a Rimini. Ho letto in uno dei trionfali comunicati, che il Sito Curiale accompagna con preghiere, che la..Via Roma viene terminata. Sono passati solo 30 anni da quando realizzammo il primo tratto, demolendo la casa di De Luigi in Via Tripoli. Ma andate ..sulla Ruota. Franchini non dire che sono bravo. 

sabato 25 gennaio 2014

L'Amore non si è fermato a..Eboli

Una madre di Eboli picchiata quotidianamente dal figlio. No, non è una storia di violenza questa. È una storia d'amore.  Quella di una madre che da anni aspetta un posto in struttura per il figlio autistico, il quale esprime se stesso solo picchiandola.  È iniziata così la serata sull'autismo con i genitori dell'associazione Riminiautismo. Racconti. Tanti racconti di madri, padri, zii, fratelli che hanno in famiglia una persona afflitta da questa patologia. Non è stato il solito incontro informativo, ma una condivisione di esperienze, quasi un farsi forza a vicenda.  Chi non è riuscito a venire ieri sera, purtroppo per lui, ha perso un'occasione di grande arricchimento, perché i genitori di questi ragazzi hanno tanto da dire e noi, tanto da imparare. Imparare a non ignorare queste realtà quando ci capitano davanti. Imparare innanzitutto a riconoscerle. Quante volte, magari al supermercato, abbiamo visto un bambino particolarmente agitato e magari, colti dal morbo "sottuttoio", ci siamo detti:"ah...fosse stato mio figlio", senza sapere che quel bambino è semplicemente affetto da autismo. Allora le tue arroganti certezze diventano timide domande:"se fosse stato mio, cosa avrei fatto? Come mi sarei comportato? L'avrei accettato per quel che è?" Non saprei. Non ho figli e posso solo immaginare le grandi fatiche che questi genitori devono affrontare. Il padre di T., un ragazzo autistico di 17 anni, ci spiega che si diventa dei maghi della comunicazione.  Perché le modalità di relazione che il figlio applica sono mutevoli e lui non si arrende finché ogni volta non trova il modo per interagire con il suo ragazzo.  Perché troppo spesso confondiamo la difficoltà di relazioni con la mancanza di intelligenza. Questi ragazzi hanno capacità incredibili e il papà di T questa sera ci ha insegnato anche che molto spesso il vero limite l'abbiamo noi che con i nostri schemi mentali, imponiamo dei freni dove invece a volte basta solo scalare una marcia e seguire il passo.  Non è facile la vita di queste famiglie.  Oltre alla gestione emotiva e relazionale per un figlio "reale" immensamente diverso dal figlio "ideale" che ogni genitore crea nelle sue aspettative, si trovano a combattere con una società diseducata, uno Stato ciecamente assente, zeppo di leggi inapplicate e di possibilità castrate dalla solita burocrazia italiana che sfiora il più delle volte il surreale. Sono queste cose che ci devono dare la motivazione a cambiare questo paese.  Sono gli sguardi disperatamente amorevoli e i sorrisi tristemente sinceri di questi genitori che ti fanno venire voglia di rivoltare come un calzino le nostre amministrazioni, che campano a suon di favori e larghe intese. Durante questa sera un lampo è balenato nella mia mente. "Ma Dio allora esiste? Ti rispondi di no e di si allo stesso tempo. Perché un Dio buono non sottoporrebbe a tali prove le sue creature. Ma allo stesso tempo percepisci nettamente che la forza, il coraggio, la determinazione e l'amore di questi genitori hanno una scintilla divina. Abbiamo il dovere morale come uomini e cittadini di sostenerci l'un l'altro e di chiederci sempre:"e se capitasse a me?" 
raffaella sensoli

Le Fogne di Gnassi

Tutto quello che va contro la merda in mare mi trova d'accordo, eccetto lo sversamento delle bugie. Per gli addetti ai lavori, ricomprendenti anche le quattro fotocopie, quello che riporta il giornaliero proclama del Taglianastri, in versione fognaria, è già scritto nel Piano delle Fogne, vecchio di almeno dieci anni. Occorre nominare con colloquio diretto un Dirigente Informatore del Sindaco. Sembra accorgersi dopo che esistono ponti instabili e fogne non collegate. La pronta cura si chiama sempre Hera, diventata un mostro pigliatutto. Per fortuna c'era qualcuno che diceva che Gnassi aveva brutti rapporti con la Multi Troppe Utilities. Ha dato i sei mesi ai duemila privati che non sono regolarmente allacciati, con lo sconto sindacale se i lavori vengono eseguiti dalla... onnipresente Società. Si era assunto l'impegno di presentare un Piano per risolvere lo scandalo dello sversamento non la politica degli annunci e miracoli consiliari con la merda..al largo ma sempre in mare. Una impostazione che possa permettere ai cittadini di conoscere quanto costa, quale sia il crono programma e le soluzioni previste. Lo affermo in modo didattico per fare capire anche a BarnabèCarlino, eroe del copiaincolla, quale sia l'approccio sindacale. Il Botto del Sigep è niente rispetto a quello simultaneo della Fiera/Palas. Il Thoir al comando usa lo stesso metro entusiasta per la ciclabile o la festa cara a Paesani, che ci rimprovera di avercela con lui. Basterebbe cambiasse... compagno di Lungomare. E' palesemente acclarato che nulla di serio è stato fatto, ma annunci, incarichi per la riedizione dell'ottavo Piano delle Fogne, consegnato senza un concorso o bando ad...Hera. Non è una violazione delle normali regole del gioco? L'unico vantaggio è che il conto non lo presentano subito lo trasferiscono democraticamente nelle bollette di tutti i cittadini. Guadagnano tre volte, anzi quattro anche con gli eventuali lavori eseguiti. Tutti tacciono, fatevi consegnare l'elenco dei dipendenti o meglio dirigenti con le loro provenienze. Per far capire a tutti di cosa parlo, ricordo che nelle passate stagioni, bombe d'acqua della durata di pochi minuti hanno inabissato grandi estensioni sia nel forese che nel centro abitato causa l'assenza di canalizzazioni. Tema assente, significa che non esistendo una rete, normalmente tutto finisce nell'ordinario sistema di scarico. Questo è solo uno dei grandi argomenti. L'altro è conoscere dove e come siano finiti i trenta milioni spesi nelle vasche di prima e seconda pioggia o come si integrino con il sistema di sdoppiamento della rete. Domanda preliminare: si continua a credere nello stesso sdoppiamento o ha vinto la politica dell'occhio che non vede la merda spostata più al largo? Una sequela di annunci, senza alcun collegamento logico, il festival delle condotte. Alla fine c'è sempre chi si arricchisce con la merda. Sindaco, prova, una volta nella vita, ad essere chiaro e comprensibile, non sei nel domestico consiglio comunale nel quale mi dicono riesci a fare perfino una figura sopportabile. Come si integra il Nuovo depuratore che abbiamo barattato con le fonti dell'Acqua del Marecchia, regalando una poltrona a Bernabè, con il sistema dello sdoppiamento? Per non giocare con le tue parole, con quanti millimetri di acqua ci dobbiamo mettere lo scafandro? Cosa significa l'azzardata espressione che lo sversamento avverrà solo in casi..eccezziunali? Nella zona nord troviamo sempre Hera che controlla..se stessa. Cosa ci vuole Sindaco per ritornare ad una situazione di legittimità imprenditoriale con la PigliaTutto concorrente come gli altri, lo prevedono le norme perfino nella Repubblica della Sabbia. Arrivo all'ultima boutade: l'obbligo sacrosanto dei privati ad allacciarsi alle reti sdoppiate. Ho l'impressione che Lei/Tu non sappia di cosa si stia parlando, della complessità e dei costi da sostenere in soli sei mesi. Non siamo al cospetto di una Parade della Merda ma di lavori che investono strade ed abitazioni. Vorrei conoscere dove si prevede il punto di competenza del pubblico. Una questione non solo economica, ma anche liberatoria per svincolare le singole utenze dai lavori riguardanti le condotte principali. E' del tutto evidente che condotte ed allacciamenti debbano realizzarsi in una unica fase, questo scarta l'idea che i privati possano farli con proprie maestranze? Dissipati questi dubbi non proprio secondari, dando per scontato che Hera lavorerà con subappalti, ci piacerebbe conoscere ed accertare le modalità con le quali verranno liquidati i lavori aggiuntivi eseguiti a carico dei privati, evitando dubbi e perplessità. Lascia perdere sconti, saldi e forfait. Non sono davvero nato populista, forse diventato per forza, ma non ti è balenata alla mente che non tutti sono e saranno in grado di sostenere queste spese? Prova a chiedere a.. Cagnoni come si fa. Non rilasciare lettere.

venerdì 24 gennaio 2014

Confesso

Al giovedì pomeriggio complici gli orari del calcio giovanile dello splendido impianto della Sanges di Don Pippo, non toccato dai perniciosi Bandi di Brasini, ho la fortuna di assistere ad una parte del Consiglio Comunale, lo spettacolo più buffo dopo le lettere di Gnassi. Ieri pomeriggio sono arrivato tardi, era iniziato, la Presidente Piva&Turci mezzo milione pubblico, è puntuale, spegne il microfono perfino a Renzi chiamato "Regolo" per il suo ossessivo rispetto delle norme, ma quando si alza ..Gnassi, adotta subito la variante temporale. Può parlare e questo sembra suo diritto, ma può dire quello che vuole. L'esponente consiliare della famiglia margheritina più fortunata di Rimini, guarda e permette..estasiata. Non volevo parlare di questa commediola, perfino stufante, ma dell'intervento..non preparato del Sindaco. Ve lo racconto, ormai sono diventato testimone privilegiato dei suoi miracoli oratori in Consiglio.Vestito sempre impeccabilmente intonato all'argomento, fingendo di parlare a braccio, dopo avere estenuato lo specchio di casa, con vezzosa smorfia di dolore, racconta...che ha chiesto ufficialmente alla Regione di separare Rimini da Forlì nel Bando della Disperazione Aviatoria. Ha voluto fare credere che l'Enac nella sua proposta di mettere due fallimenti in uno, non avesse avuto il placet dalla Regione e da Peri in particolare. La Franchini è saltata al microfono senza stelle ed ha ...ringraziato Gnassi. Facendo, spero, finta di non avere capito niente. Mi aspettava il nipotino sono andato via. Sono costretto a spiegare il mio PS all'Inculutum, ho avuto tante richieste quasi quante i miei lettori. Niente di personale, ma purtroppo niente di politico. Non la voglio isolare, è una attività nella quale sono un docente, mi faccio il vuoto da solo.

Inculandum 5 Stelle

Inculandum 5 Stelle è il tradimento della democrazia. Liste bloccate, premio di maggioranza, sbarramenti alti. Perfino le fotocopie locali possono capire che la Legge Fonzie-Banana è stata pensata e voluta per fermare l'irresistibile ascesa del M5Stelle. Non ho partecipato alla consultazione indetta, giustissima ma ininfluente. Un gesto di democrazia partecipativa contro una porcata disumana che non ha neanche l'alibi della necessità. Molto meglio il Porcellum, con i suoi limiti, chiari ed inequivocabili. Giovanni Sartori lo ha definito "Pastrocchium" termine troppo buonista per un sistema che vuole sodomizzare elettoralmente il Nemico Comune. Niente di straordinario, sarebbe sufficiente ammetterlo. Evitereste a qualche iscritto all'Ordine di regime di copiaincollare gli insulti. Il pastrocchio rende l’idea di un caos disorganizzato, che lascia qualcosa al caso, mentre il cosiddetto "Italicum" non ha nulla di casuale. Lo abbiamo detto noi e Grillo, in questo preciso ordine, significa che per la stampa sono tutti d'accordo. Per quella riminese è arrivata la velina di Cagnoni, che sta ancora contando le presenza del Sigep, gli è arrivato l'avviso della rata dei mutui Unicredit e Monte dei Pacchi. In questo progetto di riforma elettorale proposto dal Pd e da Forza Italia, permane la piccola truffa di una lista bloccata in cui non si può scegliere chi si vota, però è uno scandalo" corto". Uno sbarramento al 8%, neanche in Germania che s'intendono di Muri lo hanno pensato. Saranno contenti i sinistrati, possono confluire senza arrossire con il democristiano prossimo venturo. Non capisco come si possano giustificare tutti questi disinvolti salti mortali per impedire alla gente di scegliere il proprio rappresentante; non capisco che utilità avrebbe un sistema in cui tutti gli eletti sono scelti da due o massimo tre segretari di partito e volete continuare la pugnetta con un MoVimento di..imbecilli, che non riconoscono il nero dal..rosso? Non capisco come si possa giustificare o teorizzare una soglia di sbarramento così alta, e non capisco, per esempio, perché un partito che prende quasi tre milioni di voti, ad esempio la Sciolta Civica e quella Leghista, che nel 2012 rappresentavano quasi 5 milioni di elettori, dovrebbero stare fuori dal Parlamento. Se il MoVimento concedesse la possibilità di aggregamenti sarebbe stato inserito il Premio di Maggioranza? Con il solo 35% sarebbe consentito ad una coalizione di governare ottenendo il premio del 18% per essere portata al 55% dei seggi da una ispanica inculata. E' palesemente contrario al dettato della Corte Costituzionale, che censurava esplicitamente soglie di premio troppo alte e candidati non decisi dagli elettori. Con soli quattro nomi la Petitti ed Arlotti saranno riconoscibili. Significa che due dei tre partiti maggiori, o meglio il partito unico si è regalato un Premio di 10 milioni di voti. Thoir vuole inserire la stessa regola nel calcio, l'Inter deve partire dal due a zero per arrivare al..pareggio, dopo avere consultato i tifosi.

P.S.
Alla Procura di Milano non piace Italicum. La Franchini ieri ha ringraziato il Sindaco, alle volte è difficile pensare che Barnabè non abbia ragione.

giovedì 23 gennaio 2014

Chiudere

Sel rappresenta poco più del 2 per cento, se non ci fosse il leader che tra una telefonata e l'altra fa anche il Presidente della Regione Puglia per merito dei demopiddini, sarebbe già estinta. Peggio sta andando per i cugini di Rifondazione e per i Comunisti. Rimangono i Verdi e l'Italia dei Valori, residui di una sinistra più velleitaria che radicale, legata al sistema delle poltrone, mai disdegnato. A Rimini il reperto archeologico Mangianti cura l'umidità degli alloggi Acer e Galvani fischia sempre a favore di Gnassi, per ordini ricevuti. Una volta la disciplina di partito era obbligatoria oggi siamo a quella omaggiante l'unica poltrona da conservare. La doppiezza di essere parte integrante della casta coniugata con l'invenzione di qualche feticcio per la difesa dei deboli. La caduta inizia con i cachemir arricchiti di Bertinotti che sacrificò Prodi sull'altare delle 35 ore, oggi che siamo arrivati alle zero ...ore dovremmo riessere tutti comunisti? E Pecoraro? E Di Pietro? Manca qualcuno che mostri un sincero pentimento, magari Eugenio Pari che ha beccato un brigatista nero infiltrato nei grillini, non ricorda ...il Sofri che scrive e pontifica. 

statebeneconrenzi.it

Trentacinque

Il Giornale diventato leggibile, sforna una serie di verità. Il regalo di Fonzie è riuscito a rimettere al centro della scena un quasi defunto socialmente e politicamente. Venti anni di battaglie delle sinistre storiche, radicali, viola, sindacali, imprenditoriali, teatrali, editoriali, cinematografiche, gettati per un cambio tra due democristiani. Fonzie ha cercato disperatamente il Cavaliere, era andato troppo avanti con le promesse di un cambiamento. Aveva tagliato il ramo sul quale era seduto, non poteva continuare con la manfrina della rottamazione cambiando niente, aspettando che si consumasse un governo con la perdita di un ministro al giorno. Ha giocato allo scoperto. Dal suo punto di vista occorre riconoscere che ha fatto la cosa giusta. La politica ha subito un doveroso chiarimento. Hanno fecondato una proposta di legge elettorale che emenda perfino i porcelli, provocando un cambiamento negli schieramenti. Si determineranno prima tre grandi raggruppamenti, i due storici una volta considerati centrodestra e sinistracentro saranno costretti alla battaglia finale, sempre che nel MoVimento non succedano rivoluzioni che al momento sono solo embrionali e confuse. Grillo fa bene a non partecipare alla finta discussione sulla legge elettorale. Se la stanno disegnando e costruendo su misura per inculare il Nemico Comune. Perchè la soglia per l'acquisizione del premio è al 35%? Il Pd con tutti gli alleati, corollari, poltronari, sellini, rifondatori può sperare di superarla e così vale per la coalizione di centrodestra forse più forte con il ritorno dei traditori. Il 18% del Premio di Maggioranza è superiore alla metà dei voti eventualmente conseguiti. Scandaloso. Per arrivare ad un vero cambiamento epocale occorre che i cittadini italiani capiscano che mai come in questo momento il voto al M5Stelle è indispensabile. L'ultima tornata elettorale ha provocato una paura diarroica nel Pd, hanno inventato il marchingegno per dividersi fintamente. Non ci credo nemmeno se la vedo all'ipotesi di una scissione con la nascita di una corrente/partito. Sono tutte robettine alla Thoir sul mercato politico. Dopo quattro anni di allenamento all'inciucio tra di loro un accordo lo troveranno sempre. Basta mettere sordina e bavaglio ai nove milioni di italiani che hanno votato il vero cambiamento. Questa è la democrazia del Pd. In questi venti anni Berlusconi ha rottamato tutti i nemici, ha dato il via alla Seconda repubblica, e sempre lui l'ha archiviata aprendo la nuova fase. Lui il vero rottamatore della politica italiana. Nel gennaio del 1994 sparirono di scena la Prima repubblica e i suoi partiti. A cominciare da Achille Occhetto, il primo avversario elettorale del Cavaliere, il leader comunista che seppellì il vecchio Pci e rimase sotto le macerie della «gioiosa macchina da guerra. Francesco Rutelli voleva sbarrare il passo a Berlusconi nel 2001 e ha perso ogni velleità. Archiviato anche Romano Prodi, che pure sconfisse due volte Berlusconi alle elezioni politiche. Ha tentato il colpaccio scalando il Colle ma 101 franchi tiratori piddini l'hanno impallinato. Un destino condiviso con Walter Veltroni e Massimo D'Alema, eterni rivali espulsi assieme dalla scena politica. Dimenticatoio anche per i «tecnici» e i loro governi: Carlo Azeglio Ciampi, Lamberto Dini, Mario Monti. Operazione che ha archiviato anzitempo uno come Pier Ferdinando Casini. Vincenzo Visco, il Dracula delle tasse; Franco Bassanini, autore di una riforma costituzionale che ora sarà riformata; Oliviero Diliberto, che diede asilo al terrorista turco Ocalan; Alfonso Pecoraro Scanio, verde di bile; il professor Rocco Buttiglione; Fausto Cachemir Bertinotti e altri ex sindacalisti a partire dai due Sergio, Cofferati e D'Antoni. Berlusconi ha sepolto anche una quantità di partiti e partitini. Pci, Pds, Ds sono sigle giurassiche. Spariti pure il Partito popolare e la Margherita, il Ccd e il Cdu, Rifondazione comunista e i Verdi, i Comunisti italiani e i nostalgici della destra che fu. Non vanno dimenticate le quote rosa. L'evoluzione della politica non è stata clemente con Rosi Bindi e Livia Turco, Giovanna Melandri e Katia Bellillo, Rosa Russo Jervolino e Anna Finocchiaro. Un campione c'è, Gianfranco Fini, il delfino finito come un tonno. E non dimentichiamo Antonio Di Pietro, il magistrato che inaugurò due stagioni, quella delle inchieste distruggi-politica e quella delle toghe lanciate negli spazi lasciati vuoti da quanti loro stessi avevano eliminato. Con questo palmares quanto potrà durare un fringuellino toscano, cinguettante innovatore con la camicia bianca da comizietto?

mercoledì 22 gennaio 2014

L' Europa in Guerra?

Quando nei mesi scorsi il Cancelliere ci diede qualche articolo di anticipazioni sull’Ucraina e sugli sviluppi prevedibili speravamo (purtroppo senza convinzione dati i precedenti del personaggio...) che si sbagliasse. Almeno in questo caso. Ci siamo sbagliati noi. Ormai il paese è precipitato in una specie di guerra civile permanente creata a tavolino, che, prima o poi, esploderà in forme ancora più violente. Abbiamo chiesto al Cancelliere un suo ulteriore commento che ci ha inviato gentilmente. In breve, il media mainstream ci bombarda in questi giorni di fine gennaio con il racconto delle proteste sempre più violente anti-russe e filo-europee che stanno riempiendo le piazze della capitale ucraina Kiev. Come sempre accade, quando oggetto del racconto è una contesa che contrappone sentimenti filo-occidentali versus interessi russi, l’ago della bilancia pende acriticamente verso una narrazione unilaterale che decanta le virtù dei “buoni” del campo europeista a discapito delle liberticide mire espansionistiche dei “cattivi” russi (salvo sorvolare sulle connotazioni profondamente contraddittorie del campo sedicente pro-europeo). Se l’inettitudine del presidente Yanukovich è fuori discussione, pavido verso le potenze vicine e russofilo più per interesse che per convinzione, la dimensione geopolitica implicata è superficialmente sottaciuta e non considerata dagli analisti di casa nostra. Noti comunque in tutto il mondo più per l’ignoranza che per la malafede. La contesa che si gioca in ucraina tra “europeisti” “americani” e “russofili” si colloca infatti in una linea di faglia pericolosa (come tutte le linee di faglia) che contrappone la popolazione russofona delle regioni sud-orientali e quelle di cultura e lingua polacca delle regioni nord-occidentali. Come dimostra la perfetta spaccatura territoriale delle elezioni del 2010. Sotto sentimenti popolari ed etnizzati cova però anche la contrapposizione tra sfere d’influenza politico-militare ereditate dalla Guerra Fredda. L’allargamento della nato verso Est, supportata con leggerezza e spregiudicatezza dai paesi dell’ex Patto di Varsavia (soprattutto Polonia e Romania) in contrapposizione alla volontà di difendere la propria area d’influenza e la propria fascia di sicurezza militare da parte della Russia putiniana che non vuole i missili americani a poche centinaia di chilometri da Mosca. Queste tensioni hanno ormai pregiudicato un delicato equilibrio politico che spaccherà in due la nazione ucraina, ripetendo gli errori che l’Europa già commise (allora però ben consapevole) nell’innescare le dinamiche che portarono alla guerra civile e alla disgregazione della ex-Yugoslavia. Se è certo che la popolazione che abita i territori della Galizia (regione situata tra Polonia, Ungheria, Slovacchia e Romania) e, almeno in buona parte, il distretto della capitale Kiev è risolutamente orientata per l’ingresso nell’UE, nonché anti-russa, le regioni geograficamente più vicine alla Russia e alla Moldavia si sentono invece più protette dalla sfera d’influenza tradizionale. In tutto questo si gioca il malinteso, per cui gli ucraini filo-UE e filo-U.S.A.. credono di poter ottenere una maggiore libertà di movimento verso l’Europa quando, nella firma del trattato di Vilnius (la crisi è scoppiata in seguito al rifiuto di Yanukovich di sottoscrivere accordi eccessivamente svantaggiosi per il suo paese) in nessun caso è questo ad essere in questione, ma solo più vantaggiosi contratti energetici per l’Unione Europea, che, interessata e (forse) miope, soffia sul fuoco, finanzia ed aiuta con ogni mezzo (salvo le armi per ora…) l’opposizione “arancione” rischiando di trasformare un fuoco circoscritto in un ben più pericoloso incendio. Comunque, voluto o no, ormai il dado è tratto e l’Europa di Bruxelles (senza forse saperlo) è in guerra contro la Russia con o senza Putin. Salvo riesca a cacciare Putin e insediare al potere a Mosca un novello Gorbaciov o un redivivo Eltsin. Impresa quanto mai difficile perché i russi i due li conoscono bene e lì gli “Euromaidano arancioni” non sono ben visti. Quindi sarà uno scontro duro. Per l’Europa secondo alcuni può essere l’alba di una nuova rinascita. Una guerra vinta, sia pur con l’indispensabile apporto americano, contro la Russia, potrebbe essere un buon viatico dopo i disastri economici dell’euro e lo stop decisamente umiliante subito nella guerra civile siriana. Ma potrebbe anche essere l’inizio di un brutto sogno: le guerre si iniziano ma mai si sa quando finiscono. E soprattutto costano. Soprattutto quelle “semi-calde” e civili, come in Ucraina. Fa un po’ ridere (e piangere...) che da noi si contasse sui russi per risanare la disastrata economia italiana. Ridere come quel deputato del PD che (probabilmente senza saperlo...ma per un PD è normale…) giorni fa a Kiev si alternava con altri politici del parlamento europeo ad arringare i filonazisti di “Svoboda”... Dicevo della crisi siriana. Le analogie con l’Ucraina sono molte. Pianificata a tavolino e fatta esplodere nella convinzione di ottenere un facile successo, specie a Londra e a Parigi, si è impantanata ed ora l’Europa, per non ritrovarseli in casa, è costretta a pagare sempre di più i guerriglieri della Jiaad islamica che oggi combattono in Siria, domani nel Caucaso (anzi già oggi…) dopodomani chissà… Comunque, a differenza della Siria, quella Ucraina è una guerra alle porte di casa e l’incendio l’abbiamo appiccato noi.
 Il Cancelliere.
 P.S.: non mi voglio dilungare ma in queste ore, nell’opposizione, sta emergendo bene la differenza tra il “moderato” Klichko (filogiudato dalla CDU Tedesca) e la “Giovanna D’Arco” Timoshenko (che le direttive le prende a Washington). Tutto ciò rende ancora più interessante il quadretto che viene a delinearsi.