sabato 30 giugno 2012

Stessa Aula

Abbiamo una preferenza attenzionale per il Delegato ai Bagnini, vecchia storia e per quanto ci riguarda chiusa con amarezza, al pari di tante altre. E' stato l'unico non scelto da Gnassi, questo sarebbe un enorme vantaggio se non ci fosse stato anche prima con Melucci, Ravaioli lo abbiamo dimenticato come tutti i cittadini. La sua piccata risposta ai rilievi del Comune di Riccione sugli abusi demaniali è da antologia biaginiana, il solito misto forense-politico con il vano tentativo di essere ironico-sferzante, un capolavoro di equilibrismo dialettico per annunciare che i due Comuni sono nella Stessa Aula Giudiziaria. Devi ammettere Assessore che te lo avevamo scritto un anno fa, rimane sempre in sospeso la questione Circolo Nautico di Viserba, quella non l'abbiamo dimenticata.

Nel Tempo

Il Quotidiano Gratuito e La Voce di... riportano la notizia che in comune sarebbero state presentate centinaia di domande per sanare gli abusi in spiaggia, sottolineando più volte che unitamente ai titoli ambientali servono anche quelli demaniali. Ci sembra l'ennesima bufala lanciata e pubblicata ad arte, per convincere i cittadini che ormai tutti gli operatori di spiaggia, siano decisi a rispettare le leggi lasciando l'onere in capo al comune che deve rilasciare i permessi. Il problema vero, cari giornalisti, è rappresentato dalla mancanza dei titoli edilizi, non quelli demaniali, quasi sempre presenti e che si legano a doppio ombrellone a quelli ambientali. Se gli ordini sono di raccontare che tutto va bene per la Marchesa della Spiaggia, i giornali sono vostri, noi prendiamo atto che la legge rimane una geometria variabile, per il nemico presidente del Circolo Nautico di Viserba si applica, giustamente, per gli altri esiste una interpretazione ..estensiva nel tempo?

Borboni

Siamo in grado di preparare una festa della saraghina musicale alla settimana...alle stesse condizioni, vi ringraziamo anticipatamente se ci concedete, con la solerzia della ruota panoramica, i relativi permessi ed agevolazioni. Cinque euro per sardoni, vino ed un pezzo di pane ci sembrano un affare ripetibile quando volete, se poi non c'è lo scontrino ed i lavoratori sono..volontari, a noi sembra una pacchia. Conoscendo bene il lavoro dei vari comitati turistici, ci sembra che la differenza di trattamento sia notevole. Offrono un boccale, un piatto artistico completo di vino, birra e cibo vario a volontà, al prezzo di 5/6 euro pagando in proprio permessi, assicurazione, siae, allacciamenti, suolo pubblico, fuochi, orchestre, collaudi, e pubblicità e per finire il verbale della commissione sui pubblici spettacoli. Osservando i tanti manifesti della Porto Parade non si capisce bene chi siano gli organizzatori ed i..pagatori. Ha ragione Gnassi è solo vecchia borbonica burocrazia, buon appetito, però vale per tutti vero?
comitatoturisticosalvarimini.it

venerdì 29 giugno 2012

Esticazzi

A Roma già nel 2009 qualcuno aveva pensato a dare uno stop alle finanze allegre delle partecipate locali: questa la legge ed è abbastanza chiara In ultimo, al fine di perseguire una maggiore efficienza delle società pubbliche, sono stati introdotti alcuni limiti al finanziamento in caso di bilanci in perdita. In particolare, salvo quanto previsto nel caso di riduzione del capitale sociale al di sotto del limite legale (articolo 2447 del codice civile), le amministrazioni pubbliche non possono effettuare aumenti di capitale, trasferimenti straordinari, aperture di credito, rilascio di garanzie a favore di società partecipate non quotate che abbiano registrato, per tre anni consecutivi, perdite di esercizio oppure che abbiano utilizzato riserve disponibili per il ripianamento di perdite anche infrannuali. Sono in ogni caso consentiti i trasferimenti effettuati a fronte di convenzioni, contratti di servizio o di programma relativi allo svolgimento di servizi di pubblico interesse oppure alla realizzazione di investimenti. Al fine di salvaguardare la continuità nella prestazione di servizi di pubblico interesse, sono ammesse alcune deroghe al divieto qualora sussistano gravi pericoli per la sicurezza pubblica, l’ordine pubblico o la sanità. In questi casi su richiesta dell’amministrazione interessata, con decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, soggetto a registrazione presso la Corte dei Conti, è possibile autorizzare a favore di tali società specifici interventi finanziari (articolo 6, comma 19del decreto legge n. 78/2010). Ora succede che a Rimini i soldi per Aeradria che coprono buchi di bilancio sono "investimenti". a) Tutte le società che falliscono hanno debiti con le banche e i fornitori, altrimenti non fallirebbero b) Aeradria ha 13 milioni di debiti con le banche 15 con i fornitori (altri 7 varie ed eventuali) c) Masini (D.G. di Aeradria) afferma che quelli sono debiti da investimenti e che quindi l'eccezione prevista dalla norma è verificata Ma allora dico io: tutte le società fallite non erano fallite ma erano solo società che avevano fatto grossi investimenti !! Tradotto: se mi sputtano il patrimonio e mi indebito a puttane non sono un debosciato ma un accorto investitore che ha investito sul proprio pisello per fare il porno-attore !! Analogamente a Riccione stanno finanziando la rata in scadenza (1,3 milioni) del Paladebit prelevando dal c/c del Comune con la dicitura scandalosa : Domani scade la rata del mutuo della Palariccione spa. Il Comune di Riccione ha provveduto a trasferire i 1.307.484,00euro necessari nelle casse della società. Nella delibera si legge che si da atto che detta somma trova copertura ed è finanziata sulla Voce 1090.00.01 “Trasferimenti in conto esercizio a Palariccione Spa” (leggi a babbo morto) del Bilancio di Previsione 2012 del Comune di Riccione. Amen Questi sono i sindaci che consegnano le fasce per protestare contro l'IMU e il governo. Ecco perchè conviene comperare debito pubblico australiano !!

Coco Chanele

Si è appena concluso l’incontro tra i rappresentanti dei bagnini, preoccupati per la sorte dei 3 bagni che sono stati raggiunti da un avviso di smantellamento dei giochi per i bimbi sulla spiaggia, e il Nazareno. L’incontro richiesto dai bagnini doveva fare il punto della situazione, dopo che la stampa aveva dato grande risalto alla avvenuta notifica. Arrivati all’incontro con la speranza di riceve dal Nazareno la riconferma della promessa di proroga dei tempi e degli accordi , che volevano un “concordato” rallentamento fino a fine stagione delle pratiche di smobilizzo delle strutture ancora abusive. Forti anche della rassicurazione ricevuta da CocoChanele e dagli uffici competenti che l’effetto domino sugli altri bagni di Riccione è di fatto impedito dalle disposizione di fattispecie contenute nel nuovo piano spiaggia, ritenuto valido se pur ancora in fase di definitiva approvazione. I rappresentanti dei bagnini si non visti invece assaliti da una furibonda scenata del Nazareno, che ha messo subito in chiaro e senza mezzi termini che, dopo che la notizia è uscita sui giornali, imputandone ai bagnini la responsabilità, la situazione si è radicalmente compromessa e che nulla di quanto è stato pattuito può considerarsi più valido. Anticipando anche con la sua proverbiale veemenza che se da questo momento in poi ci dovesse essere un intervento della Procura, gli uffici tecnici del Comune si troveranno costretti ad agire tempestivamente e con mano dura. Detto questo e senza che i rappresentanti dei bagnini avessero modo di replicare, il Nazareno ha chiuso l’incontro rimbalzando la questione sul tavolo del dirigente al demanio. Il quale, naturalmente, ha prima indorato la pillola garantendo che si farà di tutto per evitare l’effetto domino, ma nello stesso tempo non ha voluto assicurare più che “è tutto sotto controllo” come è andato ripetendo a chi gli chiedeva informazioni sulla delicata questione. Stasera i bagnini hanno convocato il loro Comitato Direttivo, per una consultazione con i legali. Intendono, a quanto si dice, dare spessore formale alle loro rivendicazioni e agli accordi precedentemente presi.
alberto nardelli
P.S. per i riminesi
Nazareno= Pironi 
Coco Chanele= Cianini







Disastro

La parola Disastro è diventata il termine più comune per rappresentare la situazione riminese, in qualsiasi ambito: turismo, edilizia, commercio, amministrazione, partendo da quella debitoria del Comune di Rimini. Potremmo sottolineare che siamo stati i primi ad usare questo termine in modo sistematico nel nostro bloog, non per catastrofismo, ma dai nostri riscontri, era, è la parola più puntuale per definire la realtà. Oggi però vogliamo andare oltre chiedendo ai tanti soggetti che condividono la nostra analisi di assumere il termine come effetto, andare quindi a cercare le cause.Troppo facile prendersela con la crisi generale od il terremoto, per un moribondo anche un lieve raffreddore è letale. Gli amici riccionesi ci hanno sempre imputato la mancanza del telaio, i bermuda sindacali sono l'espressione più veritiera di una affermazione politica e storica. senza questa struttura non regge ne la bicicletta ne il Palazzo di Vetro. Siamo passati da Melucci a Gnassi, è cambiata la ricerca del consenso, molto legata al potere il primo, populista il Giovane, senza disdegnare entrambi i rapporti privilegiati con lo sfacciato trasversalismo di sempre, con la nomina della Lisi ha obbedito come gli altri ai voleri curiali. In barba alle poesie Petittiane dello sviluppo sostenibile, l'unico Piano Particolareggiato che avanza contiene terreni benedetti lontani dall'Elettrodotto ma ugualmente molto agricoli destinati a palazzoni rifiutati anche nelle periferie romane. Il richiamo alla Emma ci porta al fantomatico rinnovamento democrat, Agosta è stato confermato non avendo i suoi nemici i numeri per azzopparlo, sono sulla scena gli stessi attori di sempre, qualcuno ha cambiato già tre divise, Gnassi nel momento politico incriminato non lavorava al ristorante ma era semplicemente il Capo Politico di questo allegro squadrone. Fabione Pazzaglia nella sua solitaria onestà ha avuto il coraggio d'affermare che riempire i lungomari di macchine è in contrasto culturale e finanziario con l'idea del Trc, tra Melucci e Gnassi non vi è alcuna differenza, Maurizio almeno non fingeva.

Bugie e Realtà

Fiera, congressuale, ponti, pasqua, giugno, abbiamo scollinato la metà di una stagione turistica drammatica, con un meno 40%, al quale si deve aggiungere il dato più preoccupante del calo della capacità di spesa, un saldo complessivo negativo di oltre il 50. La difficoltà di avere dati precisi è dovuta ancora una volta all'incapacità di chi amministra oltre alla storica complicità ad evadere ed eludere. Una parte notevole del nostro pil, rappresentato dai consumi estivi è ancora volutamente nascosto, pensiamo a tutto il settore sabbioso, a qualcuno fa più comodo guardare il numero degli scontrini o le schedine degli alberghi, facendo finta di non ricordare l'inasprimento dei controlli fiscali. Gli analisti(?) nostrani cercano di giocare con i numeri, facendo finta che da gennaio a maggio non esista niente, partono da giugno dando un coefficiente del 20% del nostro mercato turistico. Aggiungendo altre invenzioni sulle percentuali negative attestandole al 10%, possono annunciare ai giornali un risultato accettabile, confidando in un sicuro recupero di luglio e agosto per arrivare a valori simili agli anni precedenti. Siamo curiosi di sapere cosa diranno a settembre/ottobre quando fallimenti, chiusure, insolvenze saranno la generalità dei casi. La colpa è della nevicata di inizio anno.

giovedì 28 giugno 2012

Lungomare

Gnassi chiede aiuto ad un Ministro, se voleva creare una scenografia migliore doveva scrivere alla Merkel, ancora in possesso della quota di maggioranza del governo, in fondo è una barzelletta da bar, un voluto guazzabuglio per non fare o capire niente. Per mettere in fila le questioni, bisogna partire dal 1924 quando il Comune di Rimini acquista dall'allora Intendenza di Finanza una fascia che fa parte di quelle porzioni di terreno che in gergo oggi vengono chiamate aree in fregio al lungomare. In verità quell'acquisto era viziato, in quanto si trattava di demanio marittimo, non aree patrimoniali, appurata la verità, erano già passati circa 60 anni e fu riconosciuto valido. Il confine demaniale marittimo corrisponde grosso modo all'attuale mezzeria del lungomare, quindi metà dello stesso, fatte salve alcune eccezioni, ricade su proprietà comunale, per l'altra metà, il comune ha sempre pagato la concessione al demanio marittimo. In attesa di perfezionare la pratica di acquisto avanzata dall'allora Sindaco Ceccaroni, Lui sapeva bene (Lui) che il demanio è per sua natura inalienabile ed aveva richiesto preventivamente che il bene, non avendo più caratteristiche demaniali marittime, fosse trasferito tra le pertinenze dei beni patrimoniali disponibili. La Sclassifica, attraverso un Decreto Interministeriale, avvenne, mai sollecitata prima, agli inizi degli anni 80. Nel contempo l'Intendenza, richiese al Comune di Rimini per l'acquisto, una cifra complessiva che si aggirava attorno ai trecento milioni di lire, ma l'amministrazione preferì continuare a pagare l'affitto. Quando in tempi più recenti il Comune visto che gli affitti erano aumentati, richiese l'acquisto, il prezzo ovviamente non era più quello, in ragione di meccanismi di calcolo completamente diversi. La lettera del Sindaco chiama in causa le leggi sul federalismo che riguardano il demanio marittimo che non c'entrano un ca.. , per trovare attuazione hanno bisogno dei relativi Decreti Attuativi che molto probabilmente non arriveranno mai, perchè portano ad uno sconquasso amministrativo impossibile da gestire. Negli articoli giornalistici si fa riferimento al Lungomare di Riccione, quindi è lecito chiedersi come hanno fatto i nostri cugini che si trovavano in una situazione peggiore come vastità delle competenze statali e perchè il loro lungomare era ancora demaniale. Hanno seguito semplicemente la prassi sollecitando la pratica e dopo la sclassifica lo hanno comperato. Che sia un'uscita fumosa lo dimostra un fatto molto grave dal punto di vista politico ed urbanistico, se questa espressione a Rimini non fosse blasfema: non esiste una Previsione che la possa giustificare a meno che non venga sbandierato il Piano Strategico che per quanto abbondantemente benedetto, non vale niente. Non si dimette nessuno?

Caronte

Non è il simpatico traghetto che permette di transitare tra le due sponde portuali, ma l'anticiclone che per almeno dieci giorni permetterà di non sversare in mare della merda, costringendo almeno due turisti a venire a Rimini. Siamo per il nostro  Sindaco alla revisione della storia cittadina, volendo passare come il Nuovo, ha prima decretato l'abolizione di tutti i Piani Particolareggiati targati Melucci, salvo quello dell'Elettrodotto contenente, guarda caso, i terreni dell'amata Curia. Potremmo cavarcela dicendo che non è nostro terreno di caccia, rimane il fatto o lo scandalo che quasi tutte le grandi opere riminesi hanno usufruito di terreni benedetti, la cosa stanca o preoccupa. La rivisitazione ha colpito anche il Ponte di Tiberio, una delle prime preoccupazioni della sua partita iva, siamo ritornati all'ipotesi anni 80 riveduta e corretta con un Ponte Gnassiano vicino, a chi chiediamo i soldi questa volta, alla Società del Gas? La penultima piece epistolare ha colpito un Ministro di questo governo scaduto come il latte estivo, non sappiamo con chi abbia mantenuto rapporti all'interno dirigenziale, dall'ufficio legale(?) non gli hanno raccontato che il tema patrimoniale del lungomare è una delle prime vertenze dal dopoguerra? Poteva chiedere lumi al famoso e bravo avvocato che ha sconfitto il trenino di campagna minacciante il suo 70% rurale, sa tutto, però una lettera fa notizia, il Sito Premuroso si è affrettato ad inchiostro bagnato a pubblicarla, il commercialista Gnudi avrà già pensato alle dimissioni prima che l'Eletta Marchioni lo interroghi in Parlamento, è stata la più attenta ai temi del turismo, non fate battute, Galli si può incazzare. Intanto la politica per quanto di bassa categoria come tutte le graduatorie cittadine, è sparita, La Voce disperata si è ridotta ad intervistare per un'intera pagina Marco Lombardi storico palleggiatore del centrocampo pidiellino, avrebbe continuato allegramente per altre due legislature a non fare opposizione a Bologna e Rimini se non gli avessero distrutto il campo da gioco, senza realizzare condomini. Casini rompendo gli indugi si è proposto a Bersani, sembra in questo momento la più Azzurra delle ipotesi, fate presto, Monti si è sciolto molto prima di quanto il Partito Repubblica pensasse, i giornali d'accompagno non possono continuare a fare le pulci a Beppe ed ignorare quello che succede in Italia. I nostri Gemelli di Rimini Politica lo avevano previsto, hanno smesso di scrivere, pensando di portare troppe verità e..sfiga. Noi abbiamo Gnassi, non è problema da poco, è già in bermuda

mercoledì 27 giugno 2012

Apprescindere

Apprescindere Fuori di testa o fuori dal vaso? Luigino ha già esondato: “sostegno a Monti a prescindere dai risultati!


nuvola rossa

Elsa

Elsa: “Il Lavoro non è un diritto! Elsa non dircelo...Molto meglio farsi mantenere tutta la famiglia dallo Stato?


nuvola rossa

Ferie

Dopo aver appoggiato Monti e aver rubato anche l'ostia di Gesù Bambino in chiesa una bella mattina hanno mandato avanti il cretino di turno: “troppe ferie e troppo stipendio!” Ma il compagno Cicchito non ci sta! “Ferie d'agosto per i deputati o è crisi di governo!” In trepida attesa si attendono le dichiarazioni del compagno Bersani.


nuvola rossa

Scaricabarile



Feste, ruote e saraghina a parte, Gnassi da sempre la colpa a qualcun altro. Già, perché quando si mette a parlare di una cosa, o i riflettori sono assicurati con tanto di applausi o si tratta di sviscerare e risolvere un problema vero, lui non ce la fa e punta il dito sul cattivo di turno che gli impedisce di amministrare. In urbanistica non si muove più nulla? Colpa di Agosta e dei mattonari! Facciamo un’addizionale all’IMU? Colpa del Governo esattore! Il Comune non è in grado di fare il bilancio? Colpa di HERA che non lo aiuta con qualche milione di euro. Ed ultimo scaricabarile di queste ore, il lungomare. Per riqualificare il lungomare non si sta facendo nulla, ma questa Amministrazione non vuole assumersene la responsabilità, barcamenandosi tra la molo street parade e la ruota panoramica. Adesso ha trovato un responsabile su cui addossare le colpe: il demanio! Tanto ostativo per i suoi magnifici progetti riqualificativi (quali?) da fargli prendere carta e penna per scrivere al Ministro Gnudi. Così perdiamo ancora qualche anno e la colpa sarà delle lungaggini romane. Sarebbe bello vivere in un mondo di feste, notti rosa, bianche, verdi o blu, ma la vita purtroppo (o per fortuna) non è solo questo, così come non dovrebbe essere solo questo l’amministrare una città. Ma quando i “capiscioni” del PD hanno imposto Gnassi come sindaco, lo consideravano uno statista? Si sono sbagliati perché lo conoscevano solo da trent’anni? Pensavano di poterlo manovrare come da copione ormai consolidato? Difficile dirlo, sta di fatto che questo modo di amministrare è la goccia che sta facendo traboccare il vaso in una città dove la classe dirigente, da troppo tempo, non viene cresciuta, formata e scelta per capacità e competenze, ma per vicinanza politica a Tizio e Caio o per innocuità, anche se in questo caso non si può parlare. Chiedo scusa se con queste considerazioni rischio di turbare l’atmosfera da paese dei balocchi che gli eventi estivi vogliono produrre. Mi permetto a tal proposito di dare un suggerimento: in occasione delle feste dell'estate, perchè non organizzare tante carrozze con i cocchieri vestiti di rosa, che passano a raccogliere tutti i riminesi per portarli verso il mare a divertirsi? Così non penseranno più ai problemi, soprattutto a quelli che non si possono risolvere, perché la colpa è di qualcun altro, sempre brutto e cattivo. Godiamoci l’estate, del doman non v’è certezza. Buona notte rosa a tutti.
 anchiovotavopidi.it

Non Sono una Signora


Abbiamo letto sui giornali della Bertè al Velvet, ci piacerebbe sapere se si tratta di una iniziativa privata, allora tutto bene, se invece, come temiamo, non si capisce chi paga cosa, la questione assume connotati diversi e delicati. Siamo i secondi difensori dell'iniziativa privata, purchè questa si svolga nella massima trasparenza e con regole uguali per tutti. Qualche consigliere munito di splendide stelline può chiedere lumi attraverso apposita interrogazione, ad ottobre inoltrato riceverà la risposta. Il Sindaco può invece dire subito che i giornali hanno male interpretato e la Bertè canterà su pubblica piazza o strada vecchia.

Risparmi


La politica riminese è scomparsa, dopo la breve fiammata legata al peggiore Bilancio dal dopoguerra con il quale pensano di riqualificare una città che sprofonda pagando le rate del mutuo per il Seminario, Trc e Teatro, non riusciamo a trovare un rigo dedicato ai problemi incombenti, come se temendo qualcosa in arrivo, facessero Risparmi di parole. I controllori, finora molto dolci, non avrebbero che l'imbarazzo della scelta dell'armadio, noi facciamo il tifo per una finale tra Gnassi e Camporesi, sempre che ci sia ancora il Giovane. Prima o poi dovranno affrontare i problemi veri rappresentati dalle esposizioni per Fiera/Palas/Fellini/Holding, mentre Maggioli è sparito dalla scena, la Fondazione ritorna a fare notizia per la perenne lite tra i curiali pasquicchi ed il resto della città, chiederemo a Nando Piccari di spiegarci meglio cosa sta ancora succedendo, stanno facendo di tutto perchè i commissari prendano casa a Rimini, ce ne sono a scelta. In attesa che a settembre guidati dalla Petitti i democrat scelgano la green economy ed energie rinnovabili per alimentare le ruote panoramiche, Friburgo è stata cancellata, a sua insaputa, dalle mete di riferimento di Gnassi, al suo posto le correnti pidi hanno scelto, a maggioranza altoatesina, Bolzano che non ha fatto la Start e nemmeno il Trc, si è comportata come tutte le altre città normali. In compenso secondo la Emma e Melucci dobbiamo spingere verso uno sviluppo sostenibile per la riqualificazione del territorio, moderne parole usata dal compagno Della Rosa nel 1970, la mobilità ed il trasporto delle merci vanno ripensate, sessant'anni a disposizione non sono bastati, arriva un piano dei tempi e degli orari, forse dedicato alla macchina comunale od alle faccende di casa, semplificazione burocratica stile ruota e credito alle imprese, quando avranno una Banca. Amici Grillini se perdete contro questi non vi rivolgeremo più il Blog.
 P.S.
 Lombardi almeno sa palleggiare.

martedì 26 giugno 2012

La Fattura Giusta



Il Monti Voodoo sembra funzionare, per paura anche a Palermo i negozianti hanno iniziato a rilasciare gli obbligatori scontrini, solo un categoria è esentata. Gnassi ha scritto a Gnudi, nominato Ministro dello Sport in quanto è stato visto al Comunale di Bologna, qualcuno, forse il delegato, deve avergli suggerito l'epistola, si sono accorti con tempestivo ritardo che il Lungomare dei Grattacieli Perduti non rientra nel patrimonio comunale, altrimenti lo avrebbero già venduto. Avendo esaurito da qualche mese lo spazio delle comiche siamo arrivati alla presa per..., nel giugno torrido 2012, senza che si veda all'orizzonte nemmeno un pullman 19 euro, inventano la Street Parade Patrimoniale. Minacciando in caso di mancato accoglimento della richiesta di un subitaneo passaggio dallo Stato al Comune, di abbandonare al suo destino l'area pregiata, terra di macchine, motori e... vu cumprà. Il Sito sempre più Caritatevole ha aggiunto anche il Vangelo Urbanistico di questa area secondo Gnassi: parcheggi sotterranei, ruote sovrastanti e qualche gioco portato via dalla spiaggia. Dei Grattacieli del Format Melucci non se ne parla, gli imprenditori che hanno onorato parcelle favolose per griffarli, possono rivolgersi per le lamentele d'obbligo alla casella postale di Vasco Errani ed al locale Tribunale per i danni.

Uno di Noi

Pier Pierucci fantasioso direttore di Aquafan ha definito Gnassi: Uno di Noi, non si riferiva all'anomalo impiego come Sindaco ma alla più rispondente qualifica di Art Director, la cosa che sa fare o l'unica che abbiamo potuto riscontrare in questi venticinque anni di attività politica del Giovane. E' un moderno Ballandi posto erroneamente al servizio dei cittadini da un perfido Melucci, come dire, adesso vedrete cosa combina, mi rimpiangerete. I cittadini riminesi nelle intenzioni di voto unite alle imprecazioni per come siamo governati, hanno già scelto Luigi Camporesi su mandato revocabile del M5Stelle. Questo è il copione abbondantemente scritto, ci sono alcuni particolari nazionali che lo rendono più veritiero, il Governo Bocconiano è diventato un figlio del povero asciugamano, è rimasto (poca roba) Azzurra a difenderlo, il Tutor lo hanno impallinato le lupare siciliane, la caduta libera dei consensi, le pernacchie e sberleffi ricevuti ad ogni manifestazione lo hanno ridotto ad un peso affondante i partiti che lo sostengono, il problema è chi rimane con il cerino della sfiducia. La mancanza ufficiale di una opposizione cittadina conduce volentieri le quattro gazzette locali ad una gestione dei titoli e della cronaca malinconicamente identica. I santuari di Fiera e Palas non vengono mai nominati, nessuno che abbia il coraggio di chiedere a Cagnoni non tanto l'entità della busta paga, l'oggetto più misterioso dopo il Graal, ma il montante dei nostri debiti, con una previsione sui ricavi della Conchiglia più cara al mondo, bella e pulita nella sua solitaria inutilità. Hanno la fortuna che il mondo delinquenziale della Città si aggiorna con nuovi ingressi, siamo al racket anche in spiaggia, ci manca il prete che fonda una associazione, mentre il dramma della merda in mare si colora di episodi e favolette, come la psicosi tra le mamme che ritengono mortale un bagnetto per i piccoli, anche tosse e raffreddore vengono imputati agli scarichi con o senza cartello. Abbiamo parlato con il proprietario della pensione accanto alla nostra postazione, non ha una prenotazione per i prossimi 15 giorni, in compenso ha ricevuto due disdette, chi lo dice a Galli?
P.S.
Non abbiamo aderito, votato, tifato democrat ma tra Pigi e Rottama non avremmo dubbi, anche Agosta è d'accordo.

Riproviamo


La bottiglia d'acqua fatta pagare un euro dal bagnino può far ridere, ma dimostra quanto certe arroganze siano sempre meno sopportabili. Avviene anche se chiedi la chiave del bagno o ti azzardi ad appoggiare un'asciugamano sul bagnasciuga senza aver prima affittato una brandina. L'idea dei Signori della Sabbia è che sei entrato a casa loro, quindi devi pagare. Volendo esibire un di storia spicciola bisognerebbe ricordare a questi Signori in scadenza di contratto, che il demanio per sua natura è pubblico, fruibile da tutti, il loro mestiere si giustifica con il concetto di implementazione del godimento di questo bene pubblico da parte dei cittadini, non certo con l'esclusività. Vuol dire che se un cittadino arriva in spiaggia e desidera avere un ombrellone o una brandina, è giusto che vi sia qualcuno che dietro pagamento noleggi l'attrezzatura richiesta, ma se vuole stare sdraiato per terra è un suo sacro diritto, se poi l'operatore ha messo una fontanella od un gabinetto rientra sempre nel concetto di implementazione, quindi fruibile da tutti. Il rilascio di una concessione non annulla questi principi e le norme successive emanate in contrasto sono nulle, così come disciplinato dalla gerarchia delle fonti del diritto, in specie quando risulta che ogni 200 metri di fronte spiaggia non ci sono i 20 metri lasciati alla libera balneazione, come previsto dalla legge originaria. Il tema non è se è giusto o sbagliato, ma quello che afferma la Legge, tanto meno deve diventare un problema del cittadino a cui vengano negati i diritti inalienabili. Che vi siano spiagge dove si paga il biglietto per entrare, non significa che sia legale, se usassimo questo criterio tutto ciò che è illegale ma diffuso, dal pizzo allo spaccio diventa automaticamente consentito. Tanto è vero che esistono decine e decine di sentenze dei massimi organi, dal Consiglio di Stato alla Corte Costituzionale, che ribadiscono queste nostre affermazioni. Se si decide di cambiare bisogna modificare le Leggi originarie, ivi compresa la natura dello stesso demanio. Diventa difficile affermare che dove arrivano le mareggiate, si pone in termini naturali il confine del pubblico demanio marittimo, perchè il proprietario frontista che si vede spogliare, senza alcun indennizzo, del suo bene, fa fatica a capire che il suo diventa di tutti, s'incazzerebbe se quello che lo Stato gli toglie poi viene ceduto a qualcun altro. Come è successo negli ultimi anni, arriva il solito politico che propone di annullare la regola, in assenza di questa normativa, nel caso il mare invada quella porzione di area privata, rischiamo di privatizzare il mare. Ci siamo cimentati in questioni normative, per loro natura complesse, non già per esibizionismo (bugia), ma per far comprendere quanto in materia di demanio marittimo l'azione si esplichi con la massima improvvisazione, inventando prontuari e dimenticando i titoli, poi arrivano le bindelle in estate..i Sindaci piangono, i delegati si dovrebbero dimettere.

lunedì 25 giugno 2012

L'Ultima Omelia


Non sappiamo quanto tempo rimanga alla Provincia di Rimini, inutile e perfino dannosa nelle sue esibizioni in partecipate indebitate e solitario sponsor del Trc, sarebbero sufficienti questi peccati politici di lungo corso per vietare le Omelie al Terzo Vescovo celebrante. L'Ultima ha come tema il peccato fiscale, oggi molto di moda, la crisi ha accelerato l'odio verso persone, famiglie, aziende che in questi anni hanno lucrato su tutto, perfino l'Isee. Il Porporato Laico non si è lasciato sfuggire l'occasione, avendo poco da fare e molti addetti stampa da soddisfare, ha lanciato un savonarolante editto contro le dichiarazioni segrete dei cittadini, mentre i politici (?) sono costretti alla verità ed alla pubblica gogna. Due considerazioni, la prima temporale: è in politica come Renzi Matteo Rottama da almeno 20 anni ed un peana così rigoroso lo ascoltiamo solo nell'ultimo anno di contratto? Seconda osservazione: in un paese normalmente funzionante le dichiarazioni dei redditi sarebbero consultabili da tutti, non solo i finanzieri, ma pensare che questa operazione trasparenza possa essere un volano per eliminare l'evasione, l'elusione, i triangoli è demagogia pura da un pulpito cancellato. Non sappiamo e non c'interessa in cosa voglia trasformarsi, se pensa di bigbangare e confluire nella pattuglia della nuova corrente berlusconiana del pidi, prima di decidere dovrebbe baciare il terreno che la politica tanto aborrita gli ha permesso di percorrere, solo Santi come il Don e Melucci potevano riuscire nel miracolo

domenica 24 giugno 2012

Big Bang

Meglio dirlo subito: non è il remake del Partito dei sindaci. Anzi, per certi versi il popolo del Big Bang renziano è l’antitesi dell’esperimento lanciato nel ’98 da Massimo Cacciari e Francesco Rutelli. «Qui non ci sono facce note, ma temi importanti». In scena sul palco del Palacongressi belle storie quotidiane di amministrazioni. Quattro minuti ciascuno, la possibilità di proiettare una foto sul maxischermo come didascalie del racconto. Ecco allora i campioni di raccolta differenziata, le eccellenze di e-government, gli esempi di urbanistica a volumi zero, i progetti per integrare gli immigrati, la proposta un po’ choc di sostituire una settimana di ferie con una di servizio civile. Mille sconosciuti al grande pubblico, ma con un front-man che buca lo schermo. «Matteo ora tocca a te», dice Jacopo Massaro, fascia tricolore di Belluno. «Grazie a Renzi non siamo più soli», rilancia Pierluigi Arrara, da un mese a capo della giunta di Abbiategrasso. Lui, Il Sindaco primus inter pares, incassa i complimenti e ride. Si parla dell’altra Italia, lontana dalle fumisterie romane. Si attacca la politica della poltrona e del Parlamento, a tratti sembra di stare in un Meetup a Cinque Stelle (ma molto più preparato nel merito degli argomenti). E sono proprio i grillini i meno nominati di tutti: un segno di rispetto. Intanto, nella Capitale va in scena il discorso di Pierluigi Bersani ai circoli Pd, ma passa in secondo piano. Anzi non se lo fila nessuno. Nemmeno un tweet o un post su Facebook. A nessuno viene in mente la domanda “che ha detto Bersani?”. È così. Ignorarsi viene spontaneo, nel giorno dell’elogio del particulare. Emilia Romagna, Campania e Nord Italia le aree geografiche più rappresentate alla convention, e non è un caso. Mario Bezzi, arrivato a Firenze da Ponte di Legno, spiega una cosa interessante: «Io sono riuscito a vincere in una roccaforte della Lega, quindi ho preso anche voti che una volta erano di centrodestra: e allora? Meglio così, che male c’è?». E di interventi come questo se ne conteranno parecchi: dal Veronese, dal Padovano, da Lecco ma anche dal Bresciano e dal Piemonte. Bene, questo è il primo nodo: Renzi ha detto che «non è un delitto» pescare consensi nell’altro campo, anzi è «l’unica soluzione». E qui al Palacongressi tante schegge del nuovo Nord che si è sganciato dal berlusconismo e anche dalla Lega guardano «a Matteo come unica soluzione per vincere in questo Paese». Andrea Ballarè, primo cittadino di Novara: «Per la prima volta si parla di noi». Matteo Richetti, consigliere regionale, è uno dei tre presentatori dell’evento. La regione più rappresentata è proprio la sua l’Emilia Romagna (una volta sinonimo dell’efficientismo rosso ora alle prese con i Pizzarotti di turno). Una terra che «tiene botta» contro il terremoto. Come ricorda Fernando Ferioli, sindaco di Finale Emilia devastata dal terremoto. A lui l’onore di aprire la convention con un videomessaggio di speranza ma anche di aiuto: «Ce la faremo a ripartire ma il Governo deve darci una mano. Serve la defiscalizzazione». Il popolo dei sindaci renziani parla in un recinto ideologico molto vasto, quasi impalpabile. «Siamo gente normale». Diego Guerrini, sindaco di Gubbio, tesse le lodi dell’innovazione e di internet, poi se la prende con la Cgil («Un sindacato corporativo»). Angelo Fasulo, direttamente da Gela, sconfessa i machiavellismi della politica siciliana e racconta la sua «lotta all’abusivismo edilizio». Poi c’è la truppa campana. I più numerosi sono gli amministratori salernitani, arrivati da un po’ tutta la provincia: una presenza che cela l’appoggio del sindaco del capoluogo Vincenzo De Luca, assente ma presente con molti uomini di fiducia. Tommaso Pellegrino di Sassano: «Noi facciamo la raccolta differenziata al 91%: questo Fassina lo sa? Lui ha mai vinto un’elezione?». Eccezionale l’intervento di Luigi Famiglietti da Frigento (Avellino): «A chi ci critica rispondo che noi non siamo degli scostumati!». È bello sentire come i dialetti si mescolino tra di loro in questa che in certo momenti assomiglia a una mega riunione di condominio. Ma con passione e semplicità. Giuseppe Aieta da Cetrano (Cosenza): «Caro Fassina non si dà del pappagallo al sindaco della città più bella del mondo». Poi ci sono i toscani, mosche bianche in una regione molto fedele alla linea ortodossa di Bersani. Mauro Grassi, assessore della rossa Livorno, fa un discorso nuovo: «Nell’urbanistica occorre aprire ai privati, senza avere paura stando attenti alle speculazioni. Ma i Comuni altrimenti non ce la fanno». Nella carrellata ci sono anche i romani. E qui c’è una scena un po’ comica. Poco dopo l’intervento di Patrizia Prestipino, assessore provinciale della giunta di Nicola Zingaretti, prende la parola il presidente del XII municipio di Roma per dire che «Zingaretti è uno che non ha mai lavorato e che viene dal Pcus». Un esempio, certo. Ma che la dice lunga sulla bella complessità del nuovo acquario renziano che dovrà misurarsi con i pescispada del Pd. 


simone canettiere
linkiesta.it

In Campagna


E' norma che in Italia l'inizio delle campagne elettorali, con il pregio di essere permanenti, sia dettato dalle intercettazioni che escono per caso dalle procure. Questa volta Travaglio, con il Fatto Quotidiano, ha fatto il colpo più grosso, dopo l'intervista a Grillo che l'intellighenzia democrat non gli ha perdonato, definendola troppo sdraiata, si è subito rifatto assestando un colpo alto, molto alto, pericolosamente alto. La risposta non è mancata, Formigoni ha saputo ieri mattina a colazione, che è plurindagato, leggendolo sul Corriere, le accuse sono pesanti, sarebbe un Lusi di se stesso. Intanto l'originale tesoriere margheritino nel carcere imposto dai compagni di partito, ascoltando le raccomandazioni di Beppe si astiene dall'assunzione di qualsiasi bevanda contenente caffeina. Il suo avvocato ha detto che parlerà, lo volevano inserire di diritto nella categoria dei Greganti, ne leggeremo delle belle, ci sarà la corsa tra i soliti giornali delle cancellerie per le anticipazioni. Come sempre dopo avere divagato, atterriamo pieni di debiti contratti nel sorvolo, la Città si è dotata alla fine di giugno del Bilancio 2012, terminato con la richiesta ad Hera di prestarci 70 milioni al tasso di???, per l'operazione Merda al Largo, abbiamo ironizzato preconizzando l'entrata ufficiale della nostra città nella Zona Cancellieri. La montagna di debiti diretti, partecipati, consolidati e promessi siamo convinti abbia superato la soglia di guardia commissariale, non abbiamo ancora capito la funzione skematica, per legge hanno firmato il loro assenso sulla scrittura contabile più pesante del dopoguerra, ci piacerebbe aprire una discussione pubblica sulle modalità di ristoro di questa montagna che presto crollerà sui cittadini. Ci riteniamo profondi conoscitori dei meccanismi, mai come in questa occasione riteniamo il documento approvato da una maggioranza unita dalla paura di Camporesi, un errore politico e..personale. La ruota gira, le bindelle stringono, il tendone del Circolo Nautico di Viserba è sempre l'unico abbattuto, in compenso sono diventati perfetti camerieri della Giunta.
P.S. 
B ha minacciato che sarà ancora lui il leader del centrodestra. Pubblicheranno un vecchio nudo baciante uno splendido giovane ventre, così impara.

sabato 23 giugno 2012

Cacelorazo


Il cacerolazo è un termine colloquiale della lingua spagnola con il quale si indica una forma di manifestazione pacifica e rumorosa, in spazi privati o pubblici, in cui l'espressione di protesta, o dissenso, si realizza attraverso il rumore ottenuto percuotendo coralmente degli oggetti adatti allo scopo, come casseruole (da cui il nome), tegami, pentole, coperchi, mestoli, e altri utensili simili. Questo recita Wikipedia Gnassi per spiegare l'ultima bordata di dissenso nei confronti di una Giunta da Corrida. La colpa non è dei bermuda del Giovane, le tasche sono vuote, le promesse lanciate dalla sua bicicletta elettorale dietro al Giro d'italia, sono state eccessive, ancora non aveva ingaggiato Funelli, non poteva sapere tutto. La sua squadra non lo ha aiutato, il più esperto gli ha combinato un casino nel settore che ha più frequentato di notte, non riescono ad uscirne, sono costretti a leggere in diretta le motivazioni di una spiaggia bindellata. La Vice Lisi è talmente graziosa nella sua vacuità che meriterebbe un premio speciale dal Sito Premuroso, se non l'avesse già consegnato alla Eletta Marchioni per la sua pregevole promo attività nei confronti di un turismo nel frattempo scomparso. L'ultima scusa contabile è stato un refuso, si erano dimenticati di dare da mangiare ai bambini degli asili, non è la specialità della casa, passare dai mattoni al sociale comporta una rivoluzione che solo mandandoli prontamente a casa si potrà compiere. La figura, ennesima, nella discussione sul bilancio è un timido antipasto di cosa potrà succedere, sempre che non arrivi la bufera che qualcuno ipotizza, le nuvole incombenti sono di varia natura, c'è l'imbarazzo meteorico della scelta, sabbiose, marine, polverose, edilizie, urbanistiche. Noi preferiamo una gara democratica con un bel ballottaggio parmense, lo aspetta anche Gnassi, dedica sempre più spazio al prossimo inquilino del suo Palazzo di Vetro fumè. La paura di solito fa novanta, a Rimini solo settanta, pari al credito chiesto ad Hera per la merda in mare, con questa concessione siamo finalmente arrivati alla soglia ....Cancellieri

La Matrigna


Non abbiamo scritto un libro come Mariotti, ma la nostra produzione sul tema della Bologna Matrigna potrebbe rappresentare un curioso pamphlet.
1) Non esiste una contrapposizione tra Emilia e Romagna, basta andare a vedere quello che succede a Forlì e Cesena per riscontrare che i nostri problemi non sono i loro, se tagliando per le campagne andiamo nella capitale politica chiamata Ravenna, forse qualche città emiliana potrebbe rivendicare la giusta compensazione.
2) Il trasferimento delle risorse è più evidente ma meno importante di quelle che noi chiamiamo opportunità: specializzazioni ospedaliere, aeroporti, università, porti, ecc. ecc.
3) Nel sistema infrastrutturale, chi paga è lo Stato non la Regione, che però decide dove spendere, basti pensare alla mobilità ed accessibilità. In qualche modo lo stesso sistema funziona anche in presenza di capitali privati, il caso più evidente è quello di aver fatto un grande parco tematico sperduto nelle campagne ravennati. La domanda spontanea è perchè Rimini sia così fortemente penalizzata. La risposta è l'incapacità di fare sistema, il nostro cervello (?) amministrativo è a Bologna, ci considerano periferia, anche bassa, popolata da meri esecutori di ordini. Il sistema imprenditoriale, quello importante conosce perfettamente lo stato delle cose e le regole da osservare, salta direttamente l'ambito locale e cellula direttamente con Bo. L'accenno all'opposizione è d'obbligo, nel senso che a questo antico giochino hanno partecipato godendo le briciole delle briciole, però contenti di essere almeno in panchina. Marco Lombardi è un caso da trattare nel manuale del perfetto oppositore di Errani. Ogni cittadina riminese tratta direttamente con il Governatore, lui aumenta il potere noi ci indeboliamo oltre il lecito, non c'è bisogno di dividere per imperare. Le ragioni per una Romagna autonoma erano presenti da sempre, oggi sarebbe giusto cancellare anche la Matrigna od almeno scegliere rappresentanti leggermente migliori.

venerdì 22 giugno 2012

Perchè ancora non è finita

Il movimento di Lotta continua quello per intenderci sciolto nel 1976 al congresso di Rimini è racchiuso anch'egli dentro la sconfitta delle lotte che a partire dal 1969 si sono sviluppate in Italia a sinistra. Si tratta del primo movimento della sinistra cosidetta extraparlamentare che decise di chiudere i battenti mentre le restanti organizzazioni furono spazzate via per consunzione tra il 1980 e il 1985. Formalmente fu l'irrompere della questione femminile ma nessuno ha mai capito il vero motivo dello scioglimento di lotta continua. L'unico che abbia dato una spiegazione credibile di quello scioglimento è stato Enrico De Luca, già responsabile del servizio d'ordine, sostenendo che lo sciglimento di lotta continua fu di fatto una diserzione di massa del gruppo dirigente. La sconfitta delle formazioni di quegli anni, nessuna esclusa, fu semplicemente la corruzione prima nello spirito poi nell'animo e dalla metà degli anni '80 nel portafoglio della società italiana. Oggi lo schifo che si tocca con mano tutti i giorni nella rappresentanza politica sta portando, dopo l'abbandono della lotta, anche miseria. La lotta continua perchè ancora non è finita e quando ci si distrae i ladri, come in questi ultimi 30 anni è stato inquivocabilmente dimostrato, sono sempre in agguato. La sinistra si è affidata ad un manipolo di biscazzieri e ad una pletora di venduti. Più che continua. La lotta riprende!


nuvola rossa

Camporesi Luigi, Prossimo Sindaco

Signor Sindaco, signora Presidente, signori assessori e colleghi consiglieri,
in merito alla delibera sul bilancio previsionale 2012, desidero iniziare da quanto il programma del MoVimento5Stelle dice in merito. Li, si parla di bilancio partecipato. Vorrei fare subito un esempio. A Capannori, comune di 46.000 abitanti nella provincia di Lucca, la giunta di sinistra del sindaco Del Ghingaro ha adottato questo strumento, seppure per una parte marginale di 400.000 euro, su un totale di bilancio circa 80 milioni. A seguito del lavoro congiunto di comune e cittadini, queste risorse sono state poi utilizzate per il miglioramento e la riqualificazione di alcune strutture scolastiche. Evidenzio ancora una volta che si tratta di una giunta di sinistra. E qui a Rimini invece, cosa fa la nostra giunta di sinistra, in merito a bilancio e strutture scolastiche? Ecco un paio di casi: 1) Prosegue, con apposita delibera, votata da voi consiglieri di maggioranza, nell'acquisto dei diritti di superficie del Seminario, per la modica cifra di circa 18 milioni di euro. Un favore alla Diocesi si immagina, ma di questo ho già detto nel corso del mio intervento sul regolamento IMU. Ora, vorrei fare notare che le tendenze recenti in merito all'edilizia scolastica, se non vado errando, prevedono la realizzazione di strutture moderne, dai costi di realizzazione ed esercizio contenuti, con auto produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili, altissima efficienza energetica, ventilazione ed illuminazione naturali. Non di certo la localizzazione dei plessi scolastici in mega strutture ed in aree periferiche. A tal proposito, mi risulta anche che vi siano persone con l'adeguata esperienza che tentano di collaborare con la giunta e con gli uffici comunali in materia, ma che vengono semplicemente ignorate. 2) Sempre a proposito di bilancio e scuole, nei documenti allegati alla delibera in votazione, sono presenti 5.500.000 euro per la scuola del Villaggio Primo Maggio il cui progetto, abbiamo appreso, ha subito la bocciatura da parte di ARPA. Si immagina la bocciatura sia dovuta alla vicinanza con l'autostrada A14 e il relativo inquinamento da polveri sottili PM10, idrocarburi incombusti, ossidi di azoto ed inquinanti vari. Se non ho capito male le parole dell'Assessore Biagini, la giunta ha presentato ricorso, per potere realizzare la scuola li dove programmato. Ecco, già che ci siete, perché non prevedete un bel attraversamento pedonale dell'autostrada A14 per i bambini? Considerato che i nostri amministratori e dirigenti pare si dimentichino di fare realizzare gli scatolari per i sottopassi autostradali, come accaduto a Santa Giustina, di prevedere passaggi ciclabili e pedonali sui cavalcavia autostradali, questa potrebbe essere una buona soluzione per contenere la spesa per le infrastrutture scolastiche. Cosa Avrebbe Dovuto Fare il Sindaco Signor sindaco, le è già stato ricordato dai colleghi consiglieri che nel corso della campagna elettorale lei ha parlato di “casa di vetro”, di un comune trasparente ed aperto a tutti i cittadini. Eppure, viene segnalato da più parti, quanto sia difficile avere un colloquio con lei. Noi del MoVimento5Stelle abbiamo fin da subito offerto la nostra disponibilità e collaborazione, ma nel merito delle questioni. Prova di questo, sono le numerose occasioni in cui abbiamo votato a favore delle delibere portate dalla giunta. Tuttavia, non siamo mai stati chiamati per esprimere un parere preventivo, mai. Eppure, nel nostro gruppo di attivisti vi sono tante e diverse competenze professionali. Dico questo in relazione alla possibile analisi e revisione del bilancio previsionale. Per ragioni professionali mi è capitato di gestire un'analisi dei costi di una organizzazione e di prodotti industriali. Ho dunque un'idea di quali siano le procedure e soprattutto le difficoltà per passare dalle analisi a delle azioni efficaci di contenimento dei costi. E soprattutto, ho ben presente che la riduzione dei costi di una organizzazione non è un episodio più o meno ricorrente, ma un processo continuo e soprattutto una mentalità da acquisire, con grande sforzo, da parte di tutti i componenti dell'organizzazione. Signor sindaco, di questo nei comportamenti suoi, della sua giunta e nel bilancio previsionale non vi è praticamente traccia. Lei si è chiuso senza accettare alcuna collaborazione da parte di coloro che gliel'avrebbero offerta volentieri. Lei ha preferito pagare gli impegni assunti, specie dai suoi predecessori, nei confronti di chi ha contribuito alla sua elezione. Il Punto Il punto principale da affrontare per la redazione del bilancio previsionale 2012 era, evidentemente, il mancato trasferimento da parte dello stato di 17 milioni di euro che, lo ricordo, contano per circa il 7% del bilancio. Ciò che un'amministrazione con l'obiettivo del bene comune avrebbe dovuto fare, consisteva innanzitutto nel cercare dei modi per ridurre la spesa corrente. Ciò che è stato fatto invece, consiste nell'introduzione di addizionali IMU, addizionali IRPEF, introduzione della Tassa di Soggiorno. Nessun problema dunque. Vengono a meno delle entrate? Ci si rifà immediatamente sui cittadini. Perché per esempio, bloccare l'inutile Trasporto Rapido Costiero che conterà per circa 180 milioni di euro di spesa e sarà un onere costante a carico dei cittadini in futuro, se questo scatenerebbe le ire dei vostri compagni di partito che sarebbero aggrediti dalla Corte dei Conti? Più facile e conveniente tassare ulteriormente il contribuente, che perdere l'appoggio dei compagni. Più semplice lamentare la crisi economica e applicare nuove tasse, piuttosto che scatenare le ire della parte curiale dei vostri sostenitori, bloccando l'acquisto del diritto di superficie del Seminario. Cosa Abbiamo Fatto Noi Da parte nostra, nel corso dell'ultimo anno, abbiamo semplicemente cercato di fare del nostro meglio. Siamo perfettamente consci del fatto che l'analisi dei costi e la programmazione di interventi per la loro riduzione, passano necessariamente e come minimo per il contatto costante e quotidiano con le strutture organizzative comunali. Quest'opera, lo faccio presente, spetta a voi signori della maggioranza, per la semplice ragione che alcuni di voi sono retribuiti per farlo, e voi siete chiamati a guidare la macchina comunale. Noi abbiamo cercato di esercitare la nostra attività di controllo, segnalando le situazioni più rilevanti che di volta in volta sono arrivate alla nostra attenzione. Nonostante questo, la considerazione sua signor Sindaco, e vostra signori della maggioranza, rispetto a quanto da noi segnalato, è stata pressoché nulla. Ricordo quindi i punti principali, che già ho menzionato in occasione della discussione sul regolamento IMU. 1) I diritti di superficie del Seminario, per un valore di circa 18 milioni di euro, investimento del tutto ingiustificabile. 2) La gestione dell'aeroporto, che rappresenta oggi una specie di buco nero. Con il Presidente Masini, ex sindaco PD, del quale poi un giorno avrete la compiacenza di presentare le competenze in materia di gestione aeroportuale, che di tanto in tanto passa per questo consiglio a chiedere milioni di euro come se si trattasse del suo Bancomat personale. Ex sindaco ottimamente coadiuvato nella sua opera da un Direttore Generale indagato per bancarotta fraudolenta nella gestione del vicino aeroporto di Forlì. 3) Il Trasporto Rapido Costiero, opera che riteniamo di avere dimostrato sia del tutto inutile, per un valore dell'investimento di circa 180 milioni di euro e soprattutto con costi fissi a carico della collettività per tutti gli esercizi futuri. 4) La gestione dei cimiteri, per cui sono previsti oltre 6 milioni di investimenti, che con quanto da noi segnalato potrebbe essere razionalizzata con grande risparmio di denaro. La realizzazione del forno crematorio, del tutto inutile, e la sua gestione che rappresenterà un altro costo fisso a carico dei cittadini ed una nuova occasione per clientele e favori elettorali. La realizzazione della sala del commiato, che potrebbe essere tranquillamente realizzata senza alcun costo a carico della collettività. Oltre a questi punti, ve ne sono altri, che reputo strettamente correlati al bilancio del comune: 5) Il Trasporto Pubblico Locale, che versa in uno stato di degrado ed assorbe, in parte inutilmente, ingenti risorse comunali. Avete dato corso alla fusione START senza battere ciglio, incuranti del fatto che verosimilmente la nuova gestione graverà in modo improprio sulle tasche dei cittadini in modo simile a quanto fa oggi Hera. Non mi risulta abbiate fatto nulla per intraprendere un percorso di razionalizzazione del servizio. 6) La situazione delle partecipate, con particolare riguardo a Palas e Fiera. Non è dato sapere quale sia la vera situazione economica attuale e soprattutto quella in prospettiva, eppure queste strutture pesano e peseranno sul bilancio del comune. La Corte dei Conti è di recente intervenuta in proposito paventando situazioni generalizzate di: “Occultamento del debito pubblico ed elusione del patto di stabilità”. Signor sindaco, le ho chiesto pubblicamente di rendere noto l'influenza delle partecipazioni sulla situazione economica e patrimoniale complessiva del comune di Rimini. La sua risposta è stata che noi avremmo dovuto andare a vedere direttamente. Come ha potuto constatare, abbiamo cominciato a farlo per Aeradria. Desidera che proseguiamo, oppure lei pensa di dare un seguito alle sue promesse elettorali fra cui, appunto, la famosa casa di vetro? 7) Piano di Salvaguardia della Balneazione. Abbiamo sollevato i nostri dubbi in merito al piano, ai tempi della votazione della relativa delibera. Come sempre, la maggioranza è andata avanti a testa bassa. E' stato approvato un piano di circa 140 milioni di euro di investimenti, parte dei quali a carico del comune. Ebbene, alla mia domanda posta in commissione, circa il processo di validazione del progetto, l'Ingegner Minarelli di Hera mi ha risposto, testualmente: ”dovete fidarvi”. Ora vorrei ricordare per l'ennesima volta che Hera è una società quotata in borsa, che ha come missione la generazione di profitto e non di certo il bene comune. Per generare profitti non esita a bruciare i rifiuti solidi urbani piuttosto che riciclarli, in un processo che è reso economicamente vantaggioso dai fondi provenienti da CIP6 e Certificati Verdi, dunque soldi provenienti dalle tasche dei cittadini. Quindi voi signori della maggioranza, avete di fatto deliberato una spesa di circa 140 milioni di euro sulla base della fiducia riposta in una società che antepone il profitto alla salute dei cittadini, come certificato da una recente indagine sugli effetti degli inceneritori commissionata dalla Regione Emilia Romagna 8) Infine gli episodi di spesa che si sono succeduti nel corso dell'ultimo anno e che sono nuovamente nel bilancio previsionale, fra cui la Notte Rosa, il Capodanno, la Moto GP, la manifestazione Wellness, i finanziamenti ai comitati turistici. La risposta agli interventi dei consiglieri di maggioranza: I Consiglieri di Maggioranza Ho ascoltato buona parte degli interventi dei consiglieri di maggioranza oggi ed anche durante la precedente seduta del consiglio comunale. Vorrei quindi dare delle risposte, a questo punto a titolo di puro dibattito, e fare notare nuovamente alcuni fatti ad alcuni consiglieri. Consigliere Giorgetti lei ha detto che l'opposizione avrebbe dovuto presentare una sua proposta di bilancio, alternativa a quella della maggioranza. In linea di principio il suo ragionamento ha una logica. Tuttavia, come ho detto poco fa, per ragioni professionali ho seguito l'analisi dei costi fissi e dei costi variabili di un paio di realtà industriali e le successive operazioni per la riduzione dei costi ed i tentativi di risanamento. Non si tratta di un esercizio realizzabile con facilità, si tratta invece di uno sforzo in ore piuttosto elevato, ore da trascorrere appunto negli uffici comunali, con il supporto degli addetti. Molto altro tempo andrebbe poi dedicato alle società partecipate. E questo, lo capisce da se, è il lavoro della giunta comunale e non dell'opposizione. Noi abbiamo segnalato un numero di punti che determinano una fetta importante del bilancio comunale nel corso dell'ultimo anno. La sua maggioranza non ci ha semplicemente ascoltato. Consigliere Angelini mi spiace urtare la sua sensibilità. Tuttavia, lei oppure la sua maggioranza dovrebbe spiegare quali sono le ragioni logistiche, economiche, o altro che rendono conveniente spendere circa 18 milioni di euro per il diritto di superficie di un plesso che si trova nella periferia preferendo questo investimento alla realizzazione di moderne strutture localizzate nella città, e cioè la dove servono, per ridurre i costi e migliorare la gestione del traffico. Consigliere Galvani Consigliere Galvani, è curioso constatare che, come anche da lei detto, con il paese sull'orlo del tracollo finanziario, la sua preoccupazione principale sia la nomina di un assessore nel comune di Parma. Vorrei anzi commentare le parole che lei ha speso in grande quantità, specie nella seduta precedente. Partendo dal presupposto che qui siamo chiamati a discutere del bilancio previsionale 2012 del comune di Rimini. E quindi di quello che la giunta, della sua maggioranza, può oppure non può fare. Ecco consigliere Galvani, noi poniamo da ormai un anno – ma anche da prima in effetti - una serie di questioni che contribuiscono pesantemente a definire il bilancio comunale. E lei non può continuare a non rispondere rispetto a queste questioni – mi si passi la digressione linguistica – tentando di affogarci di cazzate (Dal dizionario Oli Devoto: “Cazzata: comportamento o frase di una stupidità sconcertante”). Lei dovrebbe rispondere in modo puntuale a queste questioni. E così dovrebbe fare il sindaco, magari sottraendo un po' di tempo all'attività di promozione della sua immagine. Consigliere Morolli Consigliere Morolli, ascolto sempre con attenzione le sue interrogazioni ed anche i suoi interventi spesso conditi da numeri ed anche da fatti rilevanti, ma spesso al limite dell'adulazione. Per esempio nel suo intervento sul bilancio nella scorsa seduta, lei ha portato alla nostra attenzione la questione fondamentale che Pazzaglia di SEL esprime dei concetti non allineati con quelli della Moretti del PDL. Ecco quindi che rivolgo anche a lei lo stesso invito che ho appena fatto al consigliere Galvani. Inoltre, vorrei farle notare a proposito di numeri, un fatto fondamentale. E' estremamente difficile fare delle previsioni, in ogni disciplina scientifica. Tuttavia, vi è un trend nelle intenzioni di voto, come certificato dai più attendibili istituti statistici, la cui attività è incentrata in questo tipo di analisi. Se questo trend dovesse essere confermato, la sua opera adulatoria, che immagino di durata pluriennale, sarebbe stata evidentemente inutile, poiché non vi sarebbero più sufficienti posizioni da distribuire nel suo partito di riferimento. Dubito che lei possa riuscire in questo, però è pur sempre una persona intelligente, per cui potrebbe ancora tentare di usare le sue capacità per portare un effettivo contributo alla vita politica della nostra città. Conclusioni Signori della maggioranza, ne ho sentito parlare in molti vostri interventi, quindi vi ricordo che le responsabilità della situazione nazionale sono anche vostre, responsabilità che condividete con i governi di destra. Anche a livello locale, la crisi del settore immobiliare è parzialmente imputabile alla vostra attività amministrativa, con riferimento evidentemente alle giunte precedenti, che hanno definito cosa e quanto costruire a Rimini. Se avessero gestito con maggiore oculatezza le concessioni edilizie, oggi la situazione del mercato immobiliare locale sarebbe meno drammatica e magari non avremmo tre banche su cinque commissariate. Signor sindaco, lei non ha ancora fornito risposte valide rispetto ad uno solo dei punti fin qui da noi sollevati. Ecco, se però intende farlo, per cortesia non lo faccia con le sue solite frasi fatte. Preferisco il silenzio. Grazie


Camporesi Luigi M5S

A Settembre


Melucci è sparito, Gnassi delibera feste, Vitali sforna encicliche, la Petitti ha terminato le poesie, in cassa non c'è un euro, nemmeno una dracma, le partecipate sono colme di debiti, frutto della grandeur cagnoniana, la legalità è diventata bestemmia, in un giugno con un terzo di turisti e con gli altri settori messi peggio. Le rappresentanze di categoria sono scatole vuote, per non parlare della macchina comunale, l'assenza di riferimenti politico amministrativi la spinge a campare alla giornata. Una città allo sbando, assieme a puttane, vu cumprà, spacciatori, ladri assortiti, popolata da soggetti strani spesso pericolosissimi, basta uno sguardo male interpretato per accendere liti furibonde che si sedano solo quando arriva la polizia o carabinieri. Il quadro anche dall'alto della ruota, impone una riflessione non rinviabile: proseguiamo raccontandoci bugie e falsi rimedi o prendiamo atto di una situazione insostenibile? Non abbiamo pozioni miracolose, non crediamo si possa dare ragione a tutti, anzi quando serve occorre agire con durissimi interventi, vera tolleranza zero, bandendo i finti pietismi, sconfiggere l'idea che ognuno possa trovare sempre il rimedio che vuole, dall'abuso edilizio, al lasciare la macchina in mezzo alla strada perchè non trova posto. Sul piano più strategico, occorre costruire una città che piaccia ai residenti convinti che possa piacere anche al turista, dare agli imprenditori la possibilità di investire, chiedendo loro di smettere di pensare al dio mattone come unica religione. I capitali a Rimini sono calati di almeno il cinquanta per cento, il serbatoio sammarinese è quasi esausto, non possiamo permetterci una maggioranza come questa, si sono già spaccati molto più ferocemente di quanto per paura non vogliano fare apparire, mancano ancora due mesi tragici, a Settembre può iniziare la Rivoluzione a 5 Stelle od è meglio aspettare che cadano da soli? Il rischio è di non trovare più niente da amministrare e molto da commissariare.
P.S. 
Abbiamo perso un'altra manifestazione fieristica, ci sono rimasti i parcheggi ed....i pannelli solari.

giovedì 21 giugno 2012

Il 55

Andiamo avanti così, con le assolutorie affermazioni che si è trattato di un gazebo od una palma, con le risposte degli interessati, le complicità dei colleghi, le dichiarazioni della politica che pensa di coniugare la Legge da rispettare adeguandola alle necessità contingenti. A questi Signori, intelligenti e capaci, chiediamo che cosa raccontano ai pochi che non hanno mai commesso furbizie o si sono prontamente adeguati (Circolo Nautico Viserba) che Fabrizio&Gabriele 26 sono le icone del movimento spontaneo ed offrono il meglio alla clientela? Dicono che l'intera categoria sabbiosa sia infuriata con il Comune, abbiamo registrato alcuni commenti roventi sui protagonisti di questa farsa, dalle sanatorie camuffate da prontuari, ai pesaggi delle palme e dei giochi, alle finte rimozioni di piastrelle e gazebi. In generale la visione dell'arenile dall'alto degli elicotteri GdF è la stessa, mentre il diritto esige che Tutti siano trattati allo stesso modo. Un fallimento generale politico, amministrativo, etico e..personale, l'esercizio della vergogna dovrebbe condurre ad almeno quattro dimissioni, sono poche ma servirebbero per tacitare le coscienze. Il mondo politico per incapacità e per connivenza non ha capito un ca..di quello che stava succedendo, hanno lasciato la gestione ai tecnici di casa, il risultato è un Biscotto Demaniale, Spiaggia Abusiva per mancanza di Titoli Edilizi = 13 chilometri di bindelle, meno S.Giuliano. Tutti devono venire sanzionati, poi a settembre con alcune dimissioni nelle mani e meno bermuda tra le palle, si riprende il discorso in termini seri, con una prospettiva che metta l'interesse pubblico al centro del problema. Amici a 5 Stelle avete capito? Sarà più facile, la stagione di merda avrà convinto tanti che il futuro non può essere affidato a categorie politiche ed associative fallimentari, che pensano ancora di fregarsi i clienti con uno scivolo in più. Ci vogliono Stabilimenti Balneari innovativi, una integrazione perfetta tra bagnini, baristi ed il sistema ricettivo in grado di offrire vere specializzazioni non chiringuitos. Basta blaterare di tipicità e radici, paventare l'arrivo di multinazionali che in tutti gli altri campi vengono incentivate e salutate con entusiasmo economico ma sulla sabbia sarebbero una follia. Il sistema commerciale e quello alberghiero è in mano a soggetti che con la nostra identità non hanno niente da spartire, liberatevi dei rappresentanti sindacali e politici che avete scelto per protezione, hanno fallito, il mercato li ha sconfitti, la legge li spazzerà.

Il Sindaco e Gnassi

              
I Bermuda Sindacali sono l'immagine dell'andazzo politico, non abbiamo riserve sulla qualità, forma, colore, taglio e tasche, la cosa più sorprendente sono state le scuse che sembra siano state accampate per questo originale completo bancario: quello era un giorno di riposo. Ho dovuto sedare alcuni componenti della Redazione che lo conoscono da prima della nascita, sembravano in preda a raptus incontenibili, un miscuglio di risate e bestemmie. Di per se è una misera notizia che ha fatto il giro dei giornali, stanchi di dovere segnalare puttane, stalking e sequestri ingenti di merce contraffatta. L'atteggiamento rivela la sostanza dell'interprete, non è Gnassi che si adegua al ruolo, sono i bermuda che devono diventare un classico d'ordinanza. Il delegato del cuore si sarà già adeguato con una mise identica, in fondo le uniche cose importanti sono ruote panoramiche, biciclette, anelli verdi e l'ultima trovata o ritrovata; il Ponte di Tiberio 2. E' qualcosa di pericoloso che mina l'idea stessa della rappresentanza che si deve esprimere in termini formali non già per una ridicola liturgia ma perchè è l'essenza della democrazia, il valore della persona, per quanto importante, è tale all'interno del ruolo. L'incedere di questa Giunta è avvilente, dopo ogni riunione viene fuori un parto fantasioso destinato a scomparire per evidente mancanza di programmazione e conoscenza del gioco amministrativo. Mentre gli imprenditori del mattone si lamentano dei loro tempi biblici, la ruota strappata con benefit a Riccione è stata montata in pochi giorni. Una evidente disparità di trattamento a favore degli aspetti ludici, il luna park batte di larga misura i piani particolareggiati. Ogni tanto, come nella canzone di Salvi, viene fuori che c'è una strada, un ponte od un parcheggio da spostare, la domanda sorge spontanea, dove sono i tanti tavoli del confronto imbanditi, i tecnici, gli strateghi, le categorie, le rappresentanze? Siamo certi che a settembre quando si tireranno i conti di una estate disastrosa queste elucubrazioni che per qualcuno al momento possono assumere connotati astratti diventeranno decisive, non abbiamo ricevitorie compiacenti ma non scommettiamo sulla tenuta di una compagine in bermuda. L'Eterno Ragazzo non è in grado di risolvere i difficili passaggi che lo attendono, la situazione finanziaria è tutta da decifrare, gli skematici non hanno fatto rilievi? L'innalzamento mostruoso dei tassi produce nefasti riflessi nella Holding e nel sistema indifendibile delle partecipate. Quando verrà avviata una revisione parmense della situazione? Al 55 hanno messo i sigilli, in Piazza Cavour ....

Manifestazione 22 Giugno

Di Giorgio Cremaschi.  Ci sono delle giornate peggiori delle altre e ieri era una di quelle. Innanzitutto la vomitevole felicità del regime per la vittoria dell'euro in Grecia. Sì perché secondo i principali commentatori è proprio la moneta che ha vinto le elezioni. Monti e il suo governo dell' austerità hanno dimenticato che il primo partito greco è quello accusato di aver falsificato i bilanci di quel paese portandolo alla catastrofe. Centrodestra e centrosinistra sono a loro volta apparsi felici perché i partiti che formeranno il governo greco sono i loro gemelli e se l'euro ha salvato quelli, perché non sperare che lo faccia anche con questi? Solo i mercati, gli unici marxisti rigorosi rimasti, han creduto poco alla vittoria della moneta e han continuato a speculare partendo dai dati reali della crisi economica, che continua come prima. Anche la Cgil ha colto al balzo la palla delle elezioni greche, sarà un puro caso naturalmente, per revocare quello sciopero in difesa dell'articolo 18, che peraltro aveva congelato da mesi. Questa decisione è stata presa proprio mentre il governo si appresta a ricorrere alla fiducia per portare al vertice europeo di fine mese lo scalpo degli ultimi diritti costituzionali del lavoro. Quando il governo si irrigidisce, il sindacato confederale si ammorbidisce. Questa è la formula che ha permesso di far passare la più feroce controriforma delle pensioni d'Europa, il cui l'effetto esodati, che si tenta goffamente di limitare, è solo uno dei primi danni collaterali. Ora va all'approvazione la controriforma del lavoro, mentre viene già annunciata la pubblica svendita di tutti i beni comuni e un esponente del governo in cerca di notorietà vuol abolire le ferie. Ma i greci hanno votato per l'euro di che preoccuparci allora? Non sempre la cura contro i conati di vomito è stare fermi e aspettare che passino . A volte un po' di sano movimento può far stare meglio. Per questo suggerisco a tutte e tutti coloro che come me rischiano di non sopportare la nausea per un regime ove i governanti ricattano i cittadini con la moneta e se ne vantano pure, suggerisco di reagire scendendo in piazza. Non è sicuramente sufficiente, ma può farci stare meglio. Appuntamento il 22 allora, in difesa dell'articolo 18, contro il governo Monti e tutti coloro che imbrogliano ricattando con l' euro.
nuvola rossa

mercoledì 20 giugno 2012

Riforme

In queste ore il governo si sta apprestando a definire la ulteriore azione contro il lavoro pubblico e il conseguente totale smantellamento dei servizi pubblici. Su tutti i quotidiani da giorni si insiste sui provvedimenti da adottare per ridurre il numero dei dipendenti pubblici e il costo del lavoro pubblico. Il Premier monti vuole arrivare al vertice europeo del 28 e 29 giugno con due “scalpi alla cintola”: l’approvazione della Controriforma del lavoro e lo smembramento del Pubblico Impiego, così come previsto dalle imposizioni europee, della BCE, della finanza e delle banche. Questi i provvedimenti che dovrebbero essere contenuti in un Decreto (con attuazione immediata) da emanare già all’inizio della settimana prossima: > Riduzione del numero dei dipendenti variabile tra il 5 e il 7% (230.000 – 300.000 persone, oltre 100.000 solo nella Scuola; > La rottamazione dei sessantenni accompagnata solo dall’80 % della retribuzione tabellare (lo stipendio base) e per soli 2 anni, poi nessuna retribuzione sino al raggiungimento dell’età pensionabile che la Fornero ha fissato ormai in 67 anni d’età (altri 300.000 esodati senza retribuzione né pensione); > Blocco delle tredicesime per 3 anni, prorogabile; > Riduzione generale degli stipendi dal 2,5 al 5%; > Riduzione del valore dei buoni pasto Non serve aggiungere altro. Ora è il momento di mobilitarsi! Manifestazioni Roma, Piazza della Repubblica, ore 9:30 Milano, Largo Cairoli, ore 9:30 --


nuvola rossa

Ausa

Il caso denunciato da Corrado Zucchi alla magistratura ci sembra del tutto irrilevante, per chi non ha conoscenze dettagliate. Si è trattato di sturare la condotta di riciclo dell'Ausa, ossia quel sistema che mediante apposita captazione in mare porta acqua attraverso una conduttura fino alle mura del lungomare, per essere scaricata nel canale, al fine di eliminare il puzzo delle acque stagnanti. Che al momento dello spurgo si sia verificato uno sversamento in mare di materiali inquinanti è cosa certa, ma comunque limitata, il problema vero secondo noi consiste nel fatto che questo riciclo continuo, oggi di nuovo funzionante, porti a riversare in mare quello che non si vede, ossia i batteri che prosperano nella fanghiglia del canale. Agli espertoni di turno che ci/vi diranno che il fondo e le sponde sono in cemento armato e che viene pulito prima di ogni estate, va risposto che ogni apertura in caso di pioggia fa depositare diversi centimetri di sedimenti, diciamo chiaramente merda, che in un contesto ossigenato, creato proprio da questo riciclo, li fa proliferare meglio. In ragione di questa nostra analisi chiediamo a chi si sta interessando dell'inchiesta, di approfondire la questione, valutando apposito affidamento a periti e consulenti, siamo più che convinti che sia comunque vietato dalla Legge, un pò come previsto per ogni tipo di pulizia nelle stive delle navi.

Prostituzione

Come sempre si agisce sul piano dell'immagine, non ce l'abbiamo certo con i Carabinieri che hanno svolto il loro lavoro egregiamente, ma con la politica e gli amministratori in generale. Siamo convinti che in una città come Rimini basterebbero meno di dieci persone dedicate costantemente a questo servizio per vedere ridotto al minimo fisiologico il problema, pattugliare la strada è l'ultimo dei rimedi, come i pallidi vigili urbani sulle biciclette in spiaggia. La realtà dice che parliamo di straniere del tutto avulse dal territorio che vengono fatte arrivare ed inserite da apposite organizzazioni, vivono e lavorano in alberghi o residence facilmente identificabili. Fare controlli è la cosa più semplice al mondo, colpendo clienti ed imprenditori che si prestano a questo triste mercato, speculando sulla pelle di queste povere disgraziate, ma soprattutto si andrebbero ad indivinduare i riferimenti organizzativi, che per altro, sempre più, non si fermano alla sola prostituzione, ma agiscono in sinergia con lo spaccio, armi, riciclaggio, pizzo e controllo. Il giro è enorme, facile corrompere, la crisi ha aumentato il tasso di criminalità rendendola più feroce e di massa, ci stiamo consegnando un altro primato, l'importante è girare e salire in alto con la ruota.

martedì 19 giugno 2012

Memorie

Piccari ha scritto le sue, anticipando i contenuti dell'ultimo libro. L'età, la sua perfetta conoscenza del mondo politico riminese dal 70 in poi e la mia invidiabile(?) frequentazione di quello amministrativo, sarebbero state però una grande occasione per una scrittura a due mani di una rivisitazione corretta di anni sui quali non è stato compiuto un'esame storico. Se Rimini nel duemila inoltrato riesce a portare a simbolo una ruota strappata a Riccione con bonus fiscali, sarebbe stato utile andarne a scoprire le ragioni. Nando sapeva tutto del Pci, anche quello che giustamente non ha scritto, dell'amministrare quasi niente, erano due cose antitetiche che all'epoca venivano spesso confuse con risultati disastrosi. Il duello con Cagnoni poteva essere svolto solo in un'arena già seppellita dalla storia, si trattava di scegliere il migliore sindaco, non ci dovevano essere dubbi, vinse Nando e fu un peccato per lui e per la Città. Da tempo inquadro quell'epoca come lo snodo per la successiva decadenza della Città, inarrestabile con alcuni personaggi che hanno funto da acceleratori con la loro insipienza e mediocrità, perfino il Quotidiano Gratuito si è accorto che una Ruota non fa Cartolina e definisce il Giovane un Art Director, chiedendosi come sarà il prossimo anno. Iniziate a riflettere se ci sarà un prossimo avvenire turistico, un albergatore ha affermato che senza l'evasione il suo mestiere è finito, ha mille ragioni. Da quanti anni viviamo in un immobilismo strategico? Abbiamo ancora in vigenza un Prg del 94, già definito sbagliato e vecchio dalla nascita, da allora è stato un incidere a colpi di varianti che oltre ad essere quasi sempre discutibili da ogni punto di vista, in quanto l'interesse pubblico che dovrebbe animarle sconfina facilmente in quelli privati identificabili. Tutte le grandi opere sono frutto di variazioni ad hoc, l'ultima impresa vocale di Gnassi chiamata Anello Verde per essere concretizzata con i tempi della ruota dovrebbe rappresentare una grande revisione di almeno dodici comparti di piano regolatore. Scrivere queste cose giornalisti rivieraschi è troppo difficile o cozza contro i committenti della pubblicità? Quello che appare non è frutto di avvenimenti del giorno prima, sono anni che stiamo scivolando, abbiamo un osservatorio pagato profumatamente che lancia messaggi volutamente sbagliati, di quanto sarà il calo di questa stagione durissima che si sovrappone agli altri? Siamo abbondantemente fuori mercato da tutti i punti di vista, fuori dall'euro turistico, salvati dai rubli a 19 euro a presenza. Le pensioncine accanto alla mia postazione scrivente sono vuote, da anni si riempiono a malapena nel fine settimana, il loro valore immobiliare si è azzerato, la speranza coltivata di poterle un giorno convertire in appartamenti è saltata. Le altre città confinanti sono messe leggermente meglio hanno operato riqualificazioni importanti, Gnassi è stato indicato da Melucci e da un partito che ricopre le più grosse responsabilità di questa situazione, assieme ad una mancata e connivente opposizione che deve sparire. Allora a chi ci dobbiamo rivolgere? Le due vie rimaste sono una rabbiosa astensione od una speranzosa croce a Cinque Stelle, questo Nando non lo potevi scrivere vero? L'ho fatto io, ciao e complimenti, rispetto a questi sei sempre cinque metri sopra.... via Clementini.

Pulizia del Porto

A chi compete la Pulizia del Porto? Un problema che si fa sempre più grave, non riferito alla raccolta dei rifiuti o la spazzatura delle banchine, le cronache raccontano che sono stati espletati appositi appalti, ma lo specchio acqueo è invaso dalla rumenta portata dal mare attraverso il gioco delle correnti. Secondo le nostre modeste (?) valutazioni, essendo il nostro un Porto Regionale la competenza rimane in capo a Bologna, ci dicono che i soldi occorrenti sono molti e non esiste un apposito capitolo di bilancio. Il contenzioso venne aperto con Bologna tanti anni addietro da un assessore inviso ai Bagnini, il Porto è rimasto come la Spiaggia, esattamente nella stessa situazione di illegalità e di abbandono. 


P.S.
Il tendone del Circolo Nautico di Viserba aspetta di essere rimontato come da promesse lanciate prima della elezione, non c'entra un ca.. però lo ricordo. 

lunedì 18 giugno 2012

Il Raid


Il Raid condotto sulla spiaggia a Marebello/Rivazzurra non è certo opera di un gruppetto di ragazzotti ubriachi, ma mirato, teso a fare seri danni, far capire alle vittime come si dovranno comportare in futuro, un atto che può coprire l'intero capitolo dell'intimidazione. Anche per chi conosce le dinamiche nascoste della spiaggia, diventa difficile ipotizzare i mandanti, le ipotesi passano dai venditori abusivi sloggiati, agli spacciatori disturbati, ma potrebbe trattarsi anche di questioni legate alla gestione dei guardianaggi notturni fino al.. pagamento del fatidico pizzo. Comunque la si pensi, il comune denominatore di queste ipotesi è che siamo di fronte ad una sommatoria di illegalità diffuse, il fattaccio è solo la punta dell'iceberg. Meglio dei soliti discorsi di circostanza dall'alto della ruota, ci piacerebbe ascoltare un deciso e duro ritorno al ripristino delle regole: l'abusivo va colpito con l'intenzione di eliminarlo. Per vendere in tutti luoghi, eccetto Rimini, ci vuole apposita licenza con l'esercizio in luoghi deputati, occorre pagare le tasse e l'occupazione del suolo. Chiediamo perchè questo compito non venga affidato in termini organizzativi direttamente alla PolMare che ha dato prova di grande capacità e perfetta conoscenza del problema, che non significa solo sequestrare la merce in spiaggia, ma individuare le macchine che la forniscono, le abitazioni per piccoli gruppi e gli hotel(?) del grosso della truppa. Ci fermiamo a questo incarico, sarebbe sufficiente almeno ridurlo come impatto, lo spaccio di stupefacenti è cosa molto più complessa, interessa categorie una volta insospettabili, qualche telecamera che ti inquadra se vai a fare compere sulla sabbia non sarebbe male. Per quanto concerne il discorso dei guardianaggi ci sembra che i signori della spiaggia debbano piangere sul loro latte versato, da sempre affermiamo che è necessario mettere specifico personale in divisa perfettamente riconoscibile per svolgere il compito della sicurezza notturna, in diretto collegamento con la polizia. Auspichiamo che questo grave episodio, con la parte ancora inesplorata che lo motiva, diventi un momento di riflessione per giunta e forze politiche, le lamentele stagionali dei Gemelli Uguali sui mancati rinforzi estivi non devono fare dimenticare che in Europa del loro Monti siamo la nazione con il maggior numero di forze dell'ordine. Dopo il grande baccano sulla Spiaggia non è cambiato niente, l'unica demolizione imposta è quella al Circolo Nautico di Viserba, abbiamo provveduto a nominare un presidente gradito a Gnassi&Biagini, il tendone è sempre per terra.

Giorgino

Non ne ha azzeccata una fin dai tempi dei gufari, così come definiva Emilio Taverna quei ragazzotti del GUF giovani universitari Fascisti sempre in prima fila alle rapresentazioni teatrali al “Teatro degli illusi” e firme in bellavista sul settimanale fascista “IX maggio”. Passano a fatica 10 anni dalla fine della guerra e lo ritroviamo nella strenua difesa dell'intervento sovietico in Ungheria definendolo: “un contribuo alla pace nel mondo” Negli anni '70 è già all'avanguardia nella rincorsa al PSI per virare, poi durante i governi della solidarietà nazionale come portavoce all'inseguimento dell'Andreotti di turno. Negli anni '80 se la prende con il povero Berliguer reo di aver posto male la questione morale e sull'Unità comunica che il PCI rischia di isolarsi dal parlamento percorrendo i «familiari sentieri» della lotta sociale. Nel 1992 in piena tangentopoli eletto Presidente della camera se ne esce con la genialata dell'unificazione del PCI e del PSI di Bettino Craxi proprio quando Ghino di Tacco si appresta a lasciare il paese. Ma quando la guardia di finanza si presenta a Montecitorio chiedendo di visionare i bilanci dei partiti il Presidente da mandato di anteporre l'immunità con buona pace di tutti i partiti coinvolti che applaudono al grande senso dello Stato del nuovo Presidente. Saranno stati i binari della metropolitana milanese ma nel 1996 il treno che lo porta quale ministro dell'Interno nel governo Prodi diventano nel 1999 aerei da bombardamento per la Serbia quando sostiene la necessità di bombardare gli ex compagni. Giorgino, a vedere la storia, in 60 e passa anni di vita politica non ne ha azzeccata mezza e a quanto pare anche questa volta, con la nomina di Monti a Presidente del Consiglio, le cose non procedono per il meglio.


nuvola rossa