mercoledì 30 giugno 2021

Quanto vale il M5S?

Pensate sia solo una avvilente diatriba tra un ex comico, mai convincente come adesso ed uno sconosciuto avvocato mai eletto, per contendersi la supremazia nel M5 Stelle? Intanto la vittoria avviene sempre attraverso una piattaforma che sembra leale come i pallinari alle sbarre e poi il "beneficiato" della guerra tribale non è forse il Pd? Quante vale un M5S al 10%? Questa è la quotazione (esagerata) a Rimini. Ghinelli e qualche desaparecidos con il gazebo, farebbero fatica ad eleggere la..Franchini. Carla ti aspetto da Mio. Eri sprecata. La quotazione in caso di elezioni nazionali, avvenimento lontano come la pioggia, credo non arrivi alla doppia cifra. Lo scioglimento dell'avventura grillina mette in difficoltà il draghismo. Sono ancora la forza parlamentare del 32%. Solo in Italia la democrazia può essere rimandata. Rimane Salvini, il vero suggeritore (silenzioso) di Draghi. Il rapporto con la Meloni è ottimo anche dalla invidiabile opposizione. Lei gonfia le stime, ma concede una leale prestazione. Siamo l'Italia. Renzi ha goduto per anni dei 40 parlamentari di Berlusconi. Abbiamo sempre paura della verità, le stragi lo dimostrano. Riepilogando, anche per gli amici (?) del Carlino, in stato editoriale piuttosto confuso, come siamo messi a Rimini? Il vostro unico e possibile candidato, con l'intervento di Boccia, è passato senza entusiasmo e con molti rospi ingoiati a sinistra. Cognome difficile, perchè il nome? Era l'unico possibile, adesso giornalisti a pranzo, occorre gonfiarlo. Non basta una corsa sulla spiaggia, a dispetto di una estetica migliore di Lucio. Sono i contenuti che lo fregano. sa recitare solo la bibbia gnassiana. Non ha una "sua" idea e proposta per Rimini. ll Principe lo ha "vincolato" al fellinismo da operetta e museo. E' ancora da decifrare cosa serva a Rimini una conoscenza Tibetana. Scoperto l'arcano mistero culturale, potremo incoronare Melucci come vincitore. Io non avevo dubbi. Avevo scommesso con Morollino, ma è sparito. Riappare se lo confermate. Il ticket Nicola Marcello&Paesani sarà rivoluzionario, preparate gli scatoloni. 

La Versione Ufficiale

Occorre leggere la stampa ufficiale, tutta notoriamente per il Pd, in versione multicorrentizia e capisci le reazioni alla candidatura di Jamil. Il vincitore è però Melucci. Non chiedetemi perchè. Lo sanno bene anche al Nazareno riminese, il tempo l'unico galantuomo presente, lo chiarirà, Intanto l'ammiraglia informativa, in prima pagina locale, oggi ci ha allietato con un articolo di Gianni Indino, fino ad ieri il probabile candidato del centrodestra, per avere occupato il Caar grazie a Gnassi. Si dice che la politica, alle volte sia inspiegabile, a Rimini è sempre stato così. Dai tempi dei fasti di Errani, a quelli più modesti di Bersani, l'inciucio o meglio il "coinvolgimento" della minoranza, è stato un decalogo osservato sotto gli occhi benedicenti delle curie. La stanza di compensazione si spostò alla Fiera con la potente presenza di Cagnoni. Il migliore distributore di cariche. Le società collegate, oltre al Cda esprimevano gloriosamente l'apice del poltronificio. Il virus ancora presente, con l'ennesima variante che nasce sempre da un paese nemico dell'Europa e sembra decidere anche la finale degli europei, ha cambiato il mondo ed eletto Biden. Figuriamoci se non può terremotare Rimini, città solo dai 40 ai 60 anni, ma vaccinati. Gnassi, come lascito, non ancora terminato, ci regala una intensa opera imbellettante. La giunta del rimmel. Gianni Indino, ospitato (per caso) dal Carlino, invece ci ha spiegato la funzione del Mercato all'Ingrosso, inserendo a sorpresa anche l'ambiente. Come dire, non mi volete, come sindaco divisivo? Il Mio Paesani, prima di mandare tutti dove Grillo ha indirizzato Giuseppi, aspetta l'investitura di Nicola Marcello, per il centrodestra. Sarebbe una soluzione tanto logica e giusta che hanno paura venga impallinata dal solito cacciatore da..lontano. Lucio componi uno dei brillanti post a sostegno, nel caso la risposta sia negativa, aggiungi anche il mio di ..fanculo. 
PS La foto del Carlino era in frigo da 4 mesi. Basteranno i voti? 

martedì 29 giugno 2021

Gli ultimi saranno i primi.

Vangelo secondo Matteo 20,1-16. Conosciuta come la parabola della vigna, adattata alla campagna elettorale di Rimini e secondo l'ultimo sondaggio del Sole 24 ore, gli ultimi della regione, saranno i primi a votare Jamil e la vice sconosciuta, modello Kamala. Il Carlino oggi ha dato il segnale che la guerriglia sembra terminata. Non ci dicono cosa ha ottenuto Melucci. La Petitti rimane Presidente del Consiglio regionale con un misero stipendio, trasferte a parte. Invece, secondo il vangelo giornalistico mattutino, sembrano tutti felici e contenti che vince Paesani. Rimini, periferie comprese, sta precipitando senza futuro. Non siamo una città per giovani, bambini e ..vecchi. Direi che siamo una città del ca.. e dell'accoglienza alla Stazione. Quale risposta, lunga cinque pagine, staranno architettando, nella fascia d'età del sindaco contento? Siamo agli ultimi posti anche per le aree sportive all'aperto. Riconoscimenti offensivi per una città che si spacciava come capitale del turismo, poi cambiato con la cultura. Messi mali anche negli asili nido nonostante un Morollino pronto a cambiare anche i pannolini. Pochi posti ma molto cari rispetto ai redditi. I garantiti del Pd insorgeranno. Siamo tra gli ultimi destinati a diventare i primi, in senso mortale,
per l'aspettativa di vita di noi anziani. Come dire: con questo regime è più facile morire? La candidatura di Jamil veniva data per certa, deve ringraziare Lucio, non avrebbe mai vinto.
PS Melucci da ripetizioni al centrodestra?

La Faida


Nell'Aspromonte a Cinque Stelle è scoppiata l'ultima faida del movimento morente. Due personaggi ormai appartenenti al passato di una politica in versione virale, si affrontano a colpi di "sbroccate" ed insulti. Grillo e Giuseppi Conte, il penultimo dei non eletti, consumano a mani nude, un duello più comico che tragico. Solo il Pd, mostrando analoghe caratteristiche di dissolvenza, li prende sul serio. La Variante Delta è l'ultima ciambella di salvataggio che il virus cinese può offrire alla politica nostrana. Sono finiti i vaccini ma non si può dire, allora meglio terrorizzare che affermare la verità. La propaganda che ha assunto velocemente le stigmate draghiane, si cimenta in un canovaccio sperimentato dal regista Speranza. Quanto era bella la clausura!! Rimpianti per un'epoca gestita meravigliosamente da Conte, l'uomo che sussurrava prima di dormire. Odio l'estate che ci porta via il distintivo di un'epoca senza elezioni. In ottobre, più o meno verso la metà del mese, variante permettendo, dovremmo votare a Rimini, il successore di Gnassi. Il Pd, sempre un passo avanti come insegna Gassman, è partito subito grazie alla furbizia di Melucci, uno stratega che manca clamorosamente agli eterni sconfitti per vocazione. Si presenteranno ancora più smanati e spaccati, per una lotta tra leghisti alla forlivese ed i fratelli tutti italiani. Uno trova un candidato nelle vicinanze geografiche o peggio nelle intimità gnassiane, lo porta sul tavolo delle trattative, gli altri giocano a tre palle cento lire. Sono arrivati a Indino, il più improbabile dei personaggi. Il Mio Paesani si ritira dallo spettacolo peggiore al mondo, la periferia della politica mostrata ai cittadini. L'unica novità uscita se la giocherà da solo, creando un polo terzo a cui rivolgersi. Un'altra fregatura sarebbe sadismo. Basta con questi mezzucci da antiche sagrestie. La propaganda giornalistica sguazza felice, dimenticano, su ordine, le diatribe interne, parlano solo di Morrone. Hanno fatto sparire Jamil per farlo riapparire incoronato da Boccia. La Lista di Paesani ha agitato le acque di una coalizione formata da dieci piccoli indiani. La Città ha bisogno di essere amministrata non liftata o pitturata. In pochi anni hanno cancellato i caratteri distintivi che ci hanno premiato. La sicurezza è l'aspetto preminente. Possiamo ambire ad ospitare se non garantiamo la vita ai nostri cittadini? La folle ed interessata politica inclusiva per "mantenere" le strutture di una solidarietà inutile e di parte, ha creato un mostro all'italiana. La stazione di Rimini come quella di Milano. Però Sala non ha il Ducati Monstre. Abbiamo tre correnti del movimento in attesa di una nuova collocazione. Quella originale, già uscita con Camporesi, i superstiti della prima ondata epurativa e..i Ghinelli, rimasti con il gazebo in mano. Fine di una storia che ha rivoluzionato per un pò l'Italia. Non facevano sul serio. Avevano bisogno del reddito di cittadinanza. Per essere sicuri che non ritornino, occorre cancellare anche il Pd, che li sta aspettando. 
PS Jamil oltre a copiarlo, dovrebbe ringraziare Lucio Paesani. Il Pd lo ha candidato per quello, altrimenti la Petitti in Melucci stravinceva.

lunedì 28 giugno 2021

Festa in Casa Morolli

Morolli è uno dei cognomi familiari a Viserba e forse Rimini. Mi fermo alla mia disastrata periferia, usata come cavia dal mefistofelico Principe del Borgo Fortunato. Visti ed accertati gli splendidi risultati nel Centro Storico, dopo una accurata "desertificazione", il progetto no parcheggi, negozi ed alberghi, viene spinto oltre ogni ragionevole intelligenza locale. I referenti, facilitatori e titolari del titolo piddino in loco e pro loco, si sono trovati nello storico Bagno Adelmo, per caso Morolli, festeggiando la rarità di tre turisti che vengono a Viserba dai lontani anni 50, in mano alla sovrintendenza del turismo. Pensate che una volta c'erano elites bolognesi, modenesi e milanesi che nel dopoguerra avevano costruito splendide villette sul mare per passare l'intera stagione. Non vi dico cosa sono oggi, eccetto rarissimi casi. Torno al compito dei Morollini per Gnassi. Sembra che questa volta il delegato a tutto quello che si muove ancora, non fosse invitato. Anche la larga famiglia politica è divisa in correnti. C'è però "Paolone" Morolli,
uno e trino nelle sue occupazioni politiche. Direi che è rimasto da solo a difendere l'indifendibile opera di distruzione. Alla fine hanno festeggiato giustamente le reliquie turistiche. Lo meritano. Sono riusciti a trovare la spiaggia.

Le Magliette

Siamo in pieno orgasmo calcistico, una brutta Italia, passa ai quarti, mentre le due formazioni riminesi sono ancora al calciomercato. Senza confini geografici, previsti dalla legge, scelgono sindaci decaduti, in mancanza del materiale cittadino, allevato in casa. Passano da Bellaria a Santarcangelo con vecchie promesse segnalate dall'allenatore forlivese. Mainfredi era meglio. Il risultato è quasi inguardabile, un guazzabuglio di nomi con le "magliette" dei procuratori. Il caos è tale che occorre stampare l'album delle figurine. Non fanno però squadra. Ho letto, come sempre, il piacevole riassunto dell'amico giornalista, tifoso del Pd in versione Gnassi, Depone le sue uova informative naturalmente per il Carlino, house organ ufficiale (a pranzo) del piddismo riminese della scuderia Ducati Monstre. Le altre forze politiche sono talmente prese dal gioco del veto che non se ne sono mai accorte, qualche poltroncina in giro per Ieg o turismo a 22 euro, è servita ( abbondantemente) a calmare le esigenze della falsa minoranza. Le cose sono sempre andate così. Poi è arrivato un virus allevato pazientemente in Cina, con la rigida clausura, in mancanza di tutto. Sono talmente affezionati alla strategia del non votare che lasciano una variante nel cassetto. Speranza è un collezionista. Poi sono arrivate le tragedie finanziarie, economiche, imprenditoriali, sociali. Il nostro turismo è volato a Riccione. La città ha iniziato il risveglio quando Lucio Paesani è andato in Piazza a suonare i campanelli delle menti folgorate dai lungomari di marmo, senza parcheggi. Se vuoi andare in spiaggia, fai 4 chilometri per arrivare in Fiera, poi prendi un autobus delle cooperative solidali e ne fai altri 5 per (forse) arrivare da un altro bagnino. Chi ha pensato questa brillante soluzione merita la conferma nell'assessorato di famiglia. Caro Man Spa puoi scrivere (una volta) di chi è il merito del risveglio cittadino? O vuoi intestare anche questo a Indino per Gnassi? Forza Italia: vanno bene tutti, anche Indino, a patto non venga in mente di candidare Barboni. Meglio iniziare a parlare di Riccione. I Fratelli d'Italia invece, forti di una crescita impetuosa, lanciano il nome (nuovo) di Indino, ponendo il veto su Ceccarelli. Ci sono anche due civici di contorno, anche quelli provenienti da antiche sponde gnassiane, poi frantumate per il rumore della moto nel Palazzo. Questa è Rimini. Votate Paesani, il solo fatto che non sia nel mazzo dei suggeritori è un grande merito. Adesso però, caro Carlino, è difficile fingere di non sapere perchè il centrodestra non "vuole" vincere. 

domenica 27 giugno 2021

La Via del Carlino

E' sempre stata la più vera, se vuoi addentrarti nei miasmi e trappole della politica alla riminese. Una volta il grande e rimpianto Silvano Cardellini, era l'esame che dovevi sostenere per passare di grado. I suoi articoli pesavano nelle decisioni del partito, ma nessuno lo doveva sapere. Era (quasi) vietata la lettura del Carlino. Oggi viene distribuito con la tessera che però rifiutano..la tessera. Innocente incipit per arrivare all'ennesimo articolo del mio amico giornalista, ciclista per caso e spero per contrarietà ai monopattini più stupidi al mondo. Quattro fighetti piddini o giù di li, anche di una pericolosa età, attraversano i marmi periferici ad alta velocità. Poi si fermano alle sbarre della via Palotta, Oggi (miracolo) ho visto due vigili che non sapevano però da che parte prendere il traffico. E' stata una apparizione veloce,
 di quelle che vanno di moda per la Nasa. Gli ordini sono quelli. Ma un conto è se il vostro Principe in edizione Bastianini, compie un'impennata per uscire dal Palazzo, altro, molto meno ridicolo, se viaggi contromano per imitare il Maestro di vita o perchè lo prescrive la mobilità sostenibile per la Nipote. Il resoconto delle angustie, sempre e solo del centrodestra, per non violare il patto dei piccioni, è esemplare. Sembra quasi che Man Spa abbia goduto di una registrazione accurata. Quella del centrosinistra al Nazareno deve essere ancora edulcorata con amore gnassiano. Le tre anime in pena della maggioranza mai accertata, hanno compiuto splendidamente il solito disastro. Il sunto sarebbe: Indino. Lo chiedo per l'amico inesistente e per soddisfare un mio amletico dubbio: perchè non confessate il reato di impossibilità a governare? Gli eventuali alibi li conosciamo, Renzi da 40 anni. Le vere ragioni non le potete affermare. Avete raggiunto una maggioranza popolare ma non avete creato una classe dirigente. O troppo giovani ed inesperti ma svelti nel cambio casacca o troppo vecchi, con poltrona e pensione assicurata. Avete la possibilità di rimediare: Nicola Marcello o Giusy Morolli. Il Mio Paesani ve lo dovete guadagnare. Faremo la lista che pesca nei due stagni. Poi peseremo, al Mercato, il pescato.

sabato 26 giugno 2021

Sarà difficile

L'esito delle primarie bolognesi fotografa i
l regime politico governante gran parte della regione. Bologna è il business center. I candidati erano due: Isabella Conti sindaco di S.Lazzaro, folgorata anche lei sulla via di Renzi e Matteo Lepore, allevato a Legacoop ed Università. Curriculum migliore della Petitti, sempre dentro lo stesso recinto protetto. Un altro predestinato dal sindaco uscente. Conoscono solo questo gioco, implementato dalle sardine rimaste a secco e solite liste della solidarietà. Il materiale non manca, attinto dal loro mondo popolato da: cooperative, sindacati, multiutility pubblico-private, centri accademico-professionali. Le "cerimonie" del Pd svolte tra pochi intimi a Roma e Torino mostrano invece un partito con i cartoni in mano. A Rimini? Sistemato il forlivese che ha inventato un aeroporto per le galline, sembra ci sia un fiorire di candidature che "dovevano" essere subito assunte come necessarie. Barboni, Marcello sono i prescelti in grado di compattare una triade partitica, litigiosa e volutamente perdente. Poi, per caso (?) arriva l'invenzione del Professor Cappiello: Giuseppina Morolli, instancabile ed apprezzata sindacalista della Uil. Sono curioso di leggere le motivazioni che inventeranno per la cancellazione anche di questa proposta vincente. Ha le stigmate (vere) di una Petitti con l'esperienza di tre Jamil. Il sicario chi sarà? Spero che il destino di una città, per una volta, prevalga sulle instancabili velleità perdenti. Rimane sempre in pista il Mio Paesani. Conteremo alla fine i voti che saranno determinanti. Il Pd è volato a Roma. Il prelato e pelato del Nazareno, in lingua francese, ma sempre chic, dovrà gettare in alto la monetina e scegliere. Rimangono Ceccarelli e Indino, come probabili easy rider su Ducati al posto di Gnassi. Nicola Marcello non sa metterla in moto? Sarà difficile riuscire a..perdere. 

Io Mammeta e..Tu

Il M5Stelle sta vivendo la più appassionante storia di amori traditi. Lo strappo di Grillo contro Giuseppi ha reso felice Travaglio e riesumato Casalino. Il loro nemico comune è però Draghi, l'ultimo dei non eletti, diventato premier per meriti europei. Hanno però  spinto, oltre il lecito e comico, anche l'avvocato del popolo scomparso, alla creazione del "suo" partito, aveva raggiunto vette stratosferiche nei sondaggi. In Italia le elezioni si fanno a secco, con false intenzioni di voto. Pensate: un partito in disgrazia come il Pd, con Letta, sta diventando il primo in Italia. Però hanno trovato una Variante Delta, nel caso si "debba" votare. Arriva sempre dal nemico Johnson. Avevano anche provato a sfilargli la finale degli europei. Il paese con la più alta percentuale di vaccinati, viene considerato infetto. La Lombardia della ex Europa. Nel silenzio (congiunto) della Sarti e Croatti, non sa cosa copincollare, si consuma l'ennesima tragicommedia sotto le stelle. Secondo la volontà del duo Travaglio&Casalino i resti pentastellati dovevano mollare l'ammucchiata governativa con il rischio/certezza di andare alle elezioni. Mancano due anni a 15 mila euro mensili. Secondo voi Gigetto Di Maio, presunto ministro agli spalti esteri, cade nel tranello o paga i riscatti per i rapiti? Il democristiano campano, cerca di mediare tra due vaffanculo, in attesa di quello (definitivo) degli elettori riminesi. Grazie alla discesa in campo e piazza del temerario Indino X Gnassi, le discoteche (forse) riaprono. Si balla con il green pass in mano. Il centrodestra continua a sfogliare i carciofi di Morrone, agli altri ci pensano Melucci ed il Carlino.

Il Limes di Rimini

RIMINI SUD, TERRA DI CONFINE .... RIVAZZURRA E MIRAMARE VERO E PROPRIO "MONDO BARBARICO OLTRE IL LIMES"
Tra i concetti più importanti della storia romana, che è poi gran parte della nostra stessa storia, vi è il cosiddetto “Limes”, ossia il confine tra l’impero romano e il mondo dei barbari, visto come molto di più che una semplice barriera fisica o geografica. Osservando le mosse geopolitiche riminesi degli ultimi decenni e calandole in quelle dell'antica Roma, la "cartolinica" Rimini centro, in una iconica rappresentazione storica, potrebbe vederla impersonare Roma, Rimini sud il Limes di Roma e Miramare e Rivazzurra, l'inizio del mondo barbarico oltre il Limes. All'astante che solca i territori oltre il Limes di Rimini, infatti, appare che tutto ciò che sia vietato o, quantomeno, non permesso nella cartolina e nel confine, sia autorizzato nel mondo barbarico. Eppure, una parte del mondo barbarico un tempo era denominata "la PERLA delle SABBIE"...., ricordi sbiaditi, certo, ma non meno di quelli della cartolina che quale plus, al mondo barbarico, ha sempre avuto gli assett perpetui delle svariate amministrazioni. Cerchiamo di non essere ipocriti, se l’emergenza sanitaria del 2020 ha significato il momento peggiore per la riviera riminese, per la parte Sud (il Limes) e per il Mondo Barbarico, frequentati da turisti tradizionali, la crisi era iniziata molto prima e tutta Rimini, indipendentemente dalla pandemia, stava (e sta) incorrendo in un declino che sembra inarrestabile. Da prima della classe, Rimini è finita dietro la lavagna ed il mondo barbarico, addirittura fuori dalla porta della classe stessa, quasi non fosse parte di Rimini. I problemi sono molteplici e non si vuole, in queste poche righe, aver la pretesa di affrontarli in modo compiuto. Atteniamoci agli (ENORMI) problemi attuali, legati alla fatiscenza delle strutture ricettive (alberghiere e turisticoresidenziali) ed alla difficile ripartenza per la stagione 2021, anche alla luce della regressione del virus e dei contagi. Purtroppo, oltre alle croniche problematiche di fatiscenza del mondo barbarico, l'esercente che si trovi ad operare oltre il Limes (ossia tra Bellariva e Miramare...) deve fare i conti con le carenze evidenziate dall’ordine pubblico, inconciliabili con la realtà turistica. Belle (e Belli) di notte, storicamente tranquillamente affaccendati sul lungomare da Bellariva a Miramare, oggi invitano ed adescano direttamente anche dalla passeggiata, proponendo i propri favori (a pagamento, ovviamente) ai passanti. Giocatori di abilità, comunemente detti "pallinari" quotidianamente allestiscono le loro agili bische itineranti, pronti a spennare chiunque si creda più abile delle loro truffaldine dita. Nomadi, asserragliati in caravan, oppure bivaccanti in tutta tranquillità nei "sontuosi" giardini di Rivazzurra e Miramare, giocano a rimpiattino con le divise e chiunque altro tenti di allontanarli, irridendo ogni tentativo di tenere pulite le zone da essi "abitate". Ma, dulcis in fundo, non possiamo non soffermarci sullo SPACCIO di sostanze di origine vegetale o sintetica che, agendo sul sistema nervoso centrale, provocano stati di dipendenza fisica e/o psichica... insomma... volgarmente dette "droga" per le nostre semplici menti. Lo SPACCIO, senza alcun dubbio il vero fenomeno in enorme crescita nel 2020/2021, quest’anno è talmente evidente che a partire da un certo orario pomeridiano giovani (e meno giovani....), scorrazzano allegramente su biciclette e monopattini (magari acquistati con il bonus...) sul lungomare e sulla passeggiata, al fine di scambiarsi, alla luce del sole (e dei lampioni) sostanze stupefacenti per danaro (a altri favori), senza alcuna remora per la presenza di passanti. Il turista medio (che non voglia usufruire di detto servizio) ha in genere dure reazioni, classificabili in ordine crescente ma ormai necessario e succedaneo: 1) lo sdegno personale per l'indecente spettacolo; 2) la giusta lamentela con l'esercente l'attività turistica di cui si serva, dello stato di paura nel frequentare la zona a mare dal pomeriggio alla sera; 3) la promessa (ormai troppo di sovente mantenuta) di non far più ritorno né in Roma (Rimini Centro) né nel suo limes o oltre .... insomma... addio Rimini e ai suoi spettacoli indecenti. Il colpo d'occhio della zona tra Bellariva e Miramare è poi desolante Una miriade di alberghi e altre attività chiusi, recanti un laconico cartello VENDESI/AFFITTASI. Un commercio asfittico e monotono nella sua monocolturalità intensiva e standardizzata, uguale a sé stesso e nella sua offerta, rendendo la passeggiata molto più simile ad una casba orientale, disordinata e triste, pur nella sua molteplicità di colori, che pone più di un interrogativo sulla sua effettiva capacità di sostenersi solo dal punto di vista commerciale. UN PARCO DEL MARE in perenne e cronico ritardo su tempi, programmi e cronoprogrammi, idoneo a provocare più disagi che benefici alla maggior parte degli anziani ... attuali (e in realtà SOLI) frequentatori del mondo barbarico. Oltretutto, alla cronicità dei cantieri scadenziati durante la stagione balneare, gli operatori non ricevono risposte in merito a date e proseguo dei lavori, non avendo interlocutori che normalmente colloquiano con cittadini interessati. Insomma, il Mondo Barbarico è lasciato in balia di sé stesso (e la cosa è già un problema in quanto tanti, troppi esercenti non sono vittime ma parte del problema) e Roma (Rimini Centro) preferisce fare finta che si tratti di terre oltre il Limes, quindi non di competenza dell'amministrazione cittadina. Ma così non è! Il Mondo Barbarico è parte necessaria di Roma (Rimini Centro), la parte del Comune che inizia a Bellariva e termina a Miramare ha pari diritto e dignità della cartolina e VUOLE CESSARE DI ESSERE LO SGOMBERO DEI PROBLEMI, la discarica del non voluto. Giorno per giorno le combriccole di giovani (e meno giovani) spacciatori, perlopiù di etnia albanese o nordafricana (ma non solo, ovviamente .... i nostrani ne hanno pieno titolo...) acquistano sempre più territorio, spartendolo unicamente con le belle di notte ed i biscazzieri da strada. L'ordine pubblico, ieri un miraggio oggi è una chimera e noi, i cittadini e gli esercenti delle TERRE BARBARICHE, ci rifiutiamo di sottostare pacificamente a questo scempio che non solo si consuma sotto i nostri occhi, ma incrementa la sua portata. A fronte di tutto ciò, sembra che le risposte vadano cercate, unicamente, nell'illuminazione di punti sensibili come la spiaggia. Ma.... La luce da sola non ferma i malintenzionati. La luce da sola non impedisce alle belle (e belli) di esibirsi. La luce da sola non blocca le palline nelle campanelle. Ma soprattutto, ... La luce da sola non disfa le palline di nylon, contenenti le sostanze stupefacenti che passano di mano in mano indefessamente ed in modo capillare. Il Mondo Barbarico ha diritto allo stesso ordine pubblico che si vuole rendere nel resto del Comune e che, tra parentesi, probabilmente non è neppure quello ottimale ma certo è "mei che gnint". Oggi, nel passeggiare tra Bellariva e Miramare si assiste al "gnint" .... o meglio ... al trionfo della delinquenza che preso il controllo del territorio, ne dispone come meglio crede, irridendo qualunque tentativo delle forze dell'ordine, volenterose ma totalmente insufficienti, di porvi rimedio. Qualcuno di qualificato HA L'OBBLIGO DI INTERVENIRE poiché se oggi lo spaccio, la prostituzione, i pallinari e gli zingari sono una molteplicità solo pericolosa per le persone e letale per il turismo ... domani sarà LETALE ANCHE PER LE PERSONE, rendendo inutile qualunque reazione dello Stato, sia esso centrale che locale.
 Gli ESERCENTI DEL MONDO BARBARICO

venerdì 25 giugno 2021

La dice tutta

Giuseppe Cappiello, uscito (un pò) storpiato, dalla commedia di De Filippo, è un simpatico professore universitario, con tendenze ..cielline, perdonabili solo per la sua innata simpatia ed intelligenza. Il cocktail migliore per essere una rarità politica. Ha lanciato sul Tavolo Romano, apparecchiato, dopo i fallimenti forlivesi, la candidatura (a sorpresa) della Giusy Morolli. Il cognome, la porterebbe, in monopattino, per volere del Principe, quello che scrive i "discorsi" tra Castello e Teatro ed esce dal Palazzo sponsorizzato Ducati, a correre per consolidare la transizione ecologica della Nipote, però di Melucci. Invece è la candidatura di una donna, rappresentante un genere ancora tradizionale, ammirevole, capace, testarda e sindacalista per la Uil. Caro Giuseppe Cappiello non lo dovevi fare. Cosa prescrivono gli accordi del concordato seminarile? Non puoi presentare una candidatura con una (anche) lontana possibilità di vittoria. La propaganda, formata dall'unione dei due giornali, schierati però (democraticamente) ognuno per un candidato (piddino) diverso, è stata colta di sorpresa. Ad oggi (pomeriggio) non danno segni di risposta, ma hanno subito cancellato la paura dalla cronaca. I piccioni, preoccupati, dall'ammiraglia informativa atterrano sul tavolo (pensante) di Bronzetti, con i pizzini. Il pranzo con Barnabè deve essere stato indigeribile. La Giusy rappresenta una certezza, in coppia con il Mio Paesani, reduce da un sopralluogo, tra il tragico e l'ironico, in via Palotta, sarà devastante per il regime. Se non si vince, mi ritiro nel..Seminario o Casa di Riposo. 

Ha Vinto Facile

Non c'era bisogno di una ulteriore conferma: Draghi ha vinto facile anche contro Letta Zan. L'improbabile segretario del Pd in versione radical chic alla Chanel, aveva piazzato sotto la poltrona di SuperMario tre petardi per dimostrare che il partito esiste ancora. Legge Zan, Jus soli e votare appena nati, massimo 16 anni. Sono bastati pochi minuti al Premier per fare capire anche a Travaglio che il suo Giuseppi non lo ca..più nessuno. Mi iscriverei anche io nella foltissima schiera dei fans, se lui si dotasse del patentino elettorale in regola. Tutti fenomeni senza il test. Ci rimane forse il referendum sulla giustizia. Il Vaticano con il suo Biden, ha lanciato il sasso, nascondendo la penna papale. Sembra che la lettera non abbia genitori uno, due o tre. Il presidente del Consiglio ha di fatto respinto l’offensiva contro il disegno di legge Zan ricordando che nonostante le parrocchie piddine, siamo "uno Stato laico e non confessionale e che il Parlamento è libero di legiferare". Finito. Ha vinto facile. Alla Camera, la Legge Zan è stata votata anche dalla destra, che bisogno c'era di provocare lo scontro, cancellando anche i risultati positivi ottenuti, nel confronto con l'Europa, in scadenza ravvicinata. E' vero che i falsi migranti ce li teniamo, non può cacciare la Lamorgese. La mia impressione è che Draghi abbia preso gusto a fare il Premier dell'Italia. Anche la figura di Mattarella è rientrata nei ranghi della normale rappresentanza. Ha capito subito, come fece l'astuto Pertini, che il calcio in quelle dimensioni, è un volano incredibile. Scippare la finale alla sempre "infetta " Inghilterra era un colpo da maestro. Ci rimette mio figlio che lavora a Londra per una pregiata ditta riminese, ha fatto più tamponi che colazioni. Uno scandalo dovuto anche alla ridicola figura del ministro agli spalti esteri. Tutti per Draghi ed Uno per tutti. Dovrà scegliere tra qualche mese. Dipende dalla fine che faranno Macron e Merkel. Se vuole fare il Capo Europeo, un accordo con gli Orban lo dovrà trovare. Saranno la maggioranza. A Rimini? Tutto normale, comanda Melucci. La propaganda vuole cancellare anche la fastidiosa presenza della Giusy ..Morolli. Questa non l'aspettavano. Come ha fatto diligentemente con tutti i candidati vincenti.  
Foto: Merita un premio, quelli che vengono dati a Vauro.

giovedì 24 giugno 2021

Non si nasce..imparati

Ho letto, come sempre, i due giornali di Rimini, uno per Gnassi ed eredi, l'altro solo per il Pd, ma trattato come fosse ancora il Pci. Due palpabili differenze anche nelle narrazioni di quello che succede a Rimini. Non è diverso dall'accaduto nelle città metropolitane che hanno raggiunto accordi sulle candidature, dopo sfiancanti trattative. Non ci sono più le organizzazioni intermedie, rappresentate dai partiti
 che assolvevano la parte più delicata dei confronti. Oggi si vince con i civici se riesci a convincere Morrone che non ci sono solo quelli che inventa lui. Troppo facile. Si, il desiderio di una facile battuta ha preso il sopravvento. Rimane però l'ostacolo ancora insormontabile di una presenza nociva per il risultato finale. E' troppo difficile capire che si batte il successore di Gnassi solo con una forte coesione? Se non la trovi cosa significa? Privilegi le tue misere postazioni rispetto alla vittoria mai così vicina? Il Mio Lucio non è il nemico apparso improvvisamente in piazza, da sempre lavora, investe, crea in città. E' un imprenditore della Rimini che abbiamo costruito. Era diventato il regista prediletto dal Principe, dopo Fellini. Il bunker del centrodestra si è chiuso aspettando indicazioni dall'alto. La stessa colpa, forse più grave, vale anche per il minuetto piddino. Sono andati, pentiti, al Nazareno, il Seminario che conta. Hanno l'alibi della sparizione del partito voluto da Renzi. Almeno copiate da quelli che in 70 anni hanno costruito un regime. Avete sempre rifiutato l'ingresso nel sistema, diventato il pedaggio dell'inciucio, ormai trentennale. Vi hanno fatto sparire i quartieri sotto il naso ed hanno inventato i civivo. Dove fate l'opposizione? In fila alla Fiera del vaccino. 
PS Morolli, però Giuseppina, ottima indicazione. Voglio vedere chi spara.

Tragicommedia

Il grillismo è stato il più pericoloso equivoco prodotto dalla fantasia politica. Un virus non ancora estinto che ha però contagiato milioni di persone. Quelli che fingono di essere ancora "positivi", sono baciati da 15 mila euro al mese, fino al termine di una legislatura infinita. Solo due anni addietro la presenza di Grillo in una piazza o teatro conduceva migliaia di persone ad ascoltarlo estasiate. Oggi lo fa assistito almeno da un avvocato. Anche con il sodale Casaleggio, i rapporti sono burrascosi. Conte Giuseppi gli vuole scippare le ultime pagine della ingannevole commedia. Solo il Pd riesce a fare peggio. Ha incassato la scomunica anche da Bergoglio, l'unico comunista. Letta sembra il nostro Brasini. Nel silenzio della Sarti (ammirevole), si sta consumando la lotta per il potere (rimasto) tra Grillo e Conte. L'avvocato di Vulturara e Padre Pio rappresenta un movimento completamente democristiano, mentre il Grillo rimasto interpreta i duri e puri (?) della prima edizione. Hanno abbandonato per la strada tanti capisaldi, dall'uno che vale uno, come a Rimini, fino alla seconda legislatura in attesa di una terza impossibile. Vi ricordate, io si, i tempi dello Tsunami Tour del comico? Due innocui rappresentanti come Lombardi e Crimi avevano terrorizzato, senza mascherina, il povero Bersani. Si è ripreso e pontifica da Tagadà. Il più furbo è Gigetto sulla Via della Seta. Ho letto che ha parlato, in dialetto, per un'ora con il premier cinese. Attenzione, la Kamala non è Onlio. I grillini perderanno, senza bisogno di Morrone, i pochi sindaci eletti in ballottaggio. Dicono stiano studiando una Lista a sole 3 stelle per appoggiare ..Jamil. Scenario riminese da brividi. I cittadini non hanno  fiducia nei partiti. Quelli rimasti sono incapaci ad affrontare normali discussioni e candidature. Ognuno presidia, come un cagnolino, il suo territorio. Meglio perdere tutti che uno solo. Con chi si rapporta Morrone? Quante "maronate" gli sono concesse? Al Mio Paesani consiglio di non farsi coinvolgere in queste buffonate da perdenti e contenti. Andare da soli è l'unica soluzione, difficile trovare accordi con chi abbandona anche la dignità. Le ragioni le spiegheremo al ballottaggio.

mercoledì 23 giugno 2021

Non Infetta

Parlo della "Variante Piddina", l'ultimo virus, modificato, che colpisce la politica. E' pericolosa ma non infetta gli elettori, anzi chi l'ha contratta, con la scusa di essere del ramo vetero comunista, oggi, vaccinato, l'abbandona per Jamil. Dopo aver declassato Conte da punto di riferimento dei progressisti a un «competitore», il Partito democratico si trova in un guado politico virale. E' ritornato, come novità, D'Alema, ma il vino Santini è meglio. Non perdono vizi e facilitatori. A Rimini, sono ostaggio di Melucci. La cosa mi fa piacere. Se vuoi albergare in quel partito devi prendere lezioni da lui non da..Chicchi, al massimo diventi un fighetto. Jamil non è in grado di ripetere il miracolo di cinque anni fa. Allora i pienoni sui giornali e le feste alcoliche determinavano il sindaco. Le due ancelle turistico-commerciale erano megafoni come i giornali d'accompagno. L'Anm è contro il referendum. La magistratura usa il masochismo da casta per mantenersi a galla. Non c'entra niente, avevo solo paura di dimenticarmi. Va sempre bene puntualizzare. La stampa che conta, anche se non la legge nessuno, ha virato su Draghi. Si leggono leccate spaventose, quasi porno. Lo hanno fatto con Renzi, Conte 1 ed 2, perfino con Letta. Draghi è altra cosa, ma la democrazia dov'è? Nemmeno lui è stato eletto. Siamo un paese anormale, ma..belpaese. A questo punto non sapendo cosa dire, dovrei parlare ancora dei "demenziali" lavori periferici? Il Trc diventerà un'opera utile al confronto. Albergatori, commercianti e..bagnini non vi ribellate? Ve lo giuro, non è roba pensata dalla Lega, non sarebbe arrivata a tanto, nemmeno dai Fratelli d'Italia, interessati solo agli scavi archeologici o contare i nuovi arrivi che fanno incazzare
 Gioenzo. Nemmeno sospettare dei due Azzurri rimasti. Lo ha voluto scientemente, strategicamente il vostro eroe: il Principe Gnassi. Ci sono due vincitori: il Borgo Fortunato per ragioni conosciute e ..la grande distribuzione, ormai una famiglia. Il resto non conta un ca..come noi.

Per Non Morire

Il Pd di Bettini chiedeva fossero almeno 45 mila i partecipanti 
primariani e, guarda caso, sono stati proprio così pochi. Per non morire. Il giornalista, premuroso con Gnassi, invece non ha niente da dire o domandare sul destino dei suoi protetti a Rimini? Le velenose domande sono tutte per la Lega che naturalmente non può rispondere, occorre indirizzarle a Forli. Hanno evitato, grazie alla spudorata propaganda che li circonda, il flop torinese, anche se la privacy che avvolge il risultato lo rende tra i segreti meglio custoditi. Affari loro, la gara di ottobre, senza mascherine, svelerà i vincitori. Il copione era quello. Il candidato di partito contro quello definito (per ridere) come civivo. Gualtieri a Roma ha preso il 60%. Ammettendo siano veri i dati, quelli sconfitti votano ancora Pd, sempre lo abbiano fatto prima? Le uniche organizzazioni operanti, con i nostri contributi, sono Cgil e onlus degli sbarchi concordati. Il Partito è sparito, liquefatto, diviso, mantenuto in vita dalla propaganda contro un fascismo inesistente. A Rimini scenderà ancora in campo, l'autorità che ha sempre scelto il candidato/a? Famiglia Piva, Marchioni, Ravaioli, Vitali e..Lisi, hanno avuto una benedizione che valeva molto. Gnassi per fumare il calumet della pace ha usato il Seminario. La parrocchia che contava nel Pd era quella. Poi è arrivata la scomunica lateranense. Fine della favola e della falsa sinistra. Rimane sempre Speranza. 
Foto: Rubata a Rimini 2.0. Stupenda senza commento.

Buongiorno Rimini

Il blog più trepidante per il destino del Sindaco, ha pubblicato il solito Buongiorno mattutino rivolto ai lettori, nel caso si trasformino in elettori di Jamil su procura gnassiana. Ieri 22 giugno 2021, un giorno come un altro, solo più caldo. Dopo i rumors sulla possibile candidatura della parlamentare riccionese Elena Raffaelli, la Lega propone ora l’ex primo cittadino di Bellaria Enzo Ceccarelli per amministrare Rimini. Per la Lega Enzo Ceccarelli sarebbe un candidato civico, per gli alleati no (ilCarlino, Corriere). Il bollettino del virus non regala più il terrore che ha permesso di non votare e salvare Gnassi e tutto il Pd. Il Comitato tecnico (?) scientifico del ministero della salute ha dato parere positivo per la sospensione dell’uso delle mascherine all’aperto dal 28 giugno (Ansa). Fino qui la solita propaganda, con i toni abbassati grazie al draghismo, non di sinistra.  Arriviamo alle sorprese. Il fiutatore dei locali, un certo Indino, reclamato anche da Morrone, "sbrocca" per le discoteche che non aprono. Dopo i successi di Mio Paesani nelle piazze, alza la voce minacciando la consegna delle licenze ai comuni. Gnassi le commuterà nel Ballo di Fellini. Sono le parole di Gianni Indino, presidente regionale del sindacato dei locali da ballo, settore per il quale ancora mancava una qualsiasi data di riapertura. Un altro dei fenomeni pescati da Morrone, finito in farsa. Arrivo alle cose serie, le ragioni per cui ci sono liste pronte alla battaglia del mattone, non solo in mare:  appartamenti al posto degli hotel. Lo rende possibile la sentenza del Consiglio di Stato del 24 febbraio che ha dato il via libera alla rimozione del vincolo alberghiero. I comuni tardano ad applicarla e i privati stanno ricorrendo al Tar o Liste. A Rimini abbiamo presidenti di spiagge, pub, discoteche ed alberghi, solo quelli che votano bene, ma l'infima minoranza piddina fa quel ca..che vuole. Finisco con la facile ironia. La Caserma Giulio Cesare, senza la statua, viene consegnata al comune. Farà la fine della Questura? Rischio calcolato. La denominazione non depone a favore. Verrà chiamata, secondo l'usanza di Rimining: "La Cittadella della Sicurezza". Pensate alla fine che ha fatto quella dello Sport e toccate..ferro. 
PS La Petitti e Jamil convocati al Nazareno. La stampa farà finta di niente? Sarà colpa di Morrone? Per fortuna c'è il DDl Zan.

martedì 22 giugno 2021

Napoleon Letta

Il condottiero venuto dalla Francia per conquistare il Pd e rilanciarlo oltre il renzismo, ha vissuto la sua Waterloo. Le primarie, strumento di conta democratica, non si adattano alla configurazione correntizia di un ex partito di sinistra, passato dai lavoratori al radical chic. Le accuse di brogli, polemiche, ripicche e risentimenti, sono il risultato di una fallita operazione di marketing senza prodotto. Sono passati come i Ghinelli, dai meetup alle parrocchie, per finire ai gazebi della disperazione. Una fine grillina meritata. Occorre dire che anche gli altri non se la passano bene. Il centrodestra si sta ubriacando di voti, tutti da contare. Ha mantenuto però la struttura ed il personale di quando rappresentava una modesta percentuale dell'arco costituzionale. Ci sono i travasi che rendono le cose perfino più complicate. La Lega sembra nella situazione peggiore. Comanda (?) uno, purtroppo. Nel caso di Salvini e Meloni può andare bene, quando scendi le scale ed arrivi nelle periferie, le cose assumono sembianze diverse. Affermare di conoscere Rimini, vista da 50 chilometri ed un aeroporto che la separano da Forli è solo una battuta. Città talmente diverse da essere conflittuali per forza. Basta con queste intrusioni che avvelenano il campo e portano inutile confusione. I candidati usciti come pagnotte dal forno di Morrone, sono impresentabili a Rimini. Concedono alibi e velleità agli avversari, avvolti in una crisi epocale. La voce che la destra, con il centro rimasto, non "debba" vincere comincia ad essere più di una barzelletta. Provate, una volta, a non far ridere.

Il Segnaposto

Tutti i "potenti" del mondo hanno (almeno) una persona di fiducia che "occupa" temporaneamente il posto per lui. In politica è diventata una necessità per i partiti che hanno più poltrone dei voti. Il Pd, per fare un esempio, ha la poltrona per due, come il famoso film. A Rimini, città della cultura, non riescono ad uscire dal tunnel delle primarie. Il sempre più inquieto giornalista è costretto chiedere una intervista a Santi. Il presidente di una Provincia, una volta (tutta) gnassiana. Il fedele funzionario ha svolto tanti anni addietro lo stesso compito per Melucci ed oggi si esibisce in ardite curve con il Metromare, sotto l'occhio, in scadenza, di Gnassi. Cosa poteva dire il mite Riziero per non scontentare nessuno nel partito, la sua inspiegabile rampa di lancio e stipendio? Con il sorrisino furbo, alla Biden, stampato sul viso, racconta che i candidati sono la Petitti e Jamil. Dopo questa sconvolgente notizia che ha allarmato il fervente giornalista del Carlino, notoriamente compilato per Gnassi e successori, legalmente riconosciuti, ha concesso altre due considerazioni cui nessuno era mai arrivato: i due rivali sono gli unici candidati, un terzo è impossibile. Non avrebbe ancora il segnaposto. L'ultima rilevazione intelligente, riguarda le primarie. Le definisce, usando il meluccismo come strumento democratico, con il pericolo di creare uno scontro per "bande" e facilitatori (aggiunto). Atmosfera che permetterà ai blog del Buongiorno di porre altre 8 domande a Morrone. Mi dimenticavo, il "responsabile" del Trc pensa che il Pd possa perdere. Anche questa l'hanno suggerita. 

Il Passato Torna

Assisto con estremo sollievo alla resipiscenza, tardiva e colpevole, del partito-apparato, come si diceva dottamente un tempo, o di quel poco che ne rimane, avverso all'autoritarismo che il personalismo esasperato ha immesso, alla stregua di un virus letale, nel flusso politico locale. Una patologia grave che la vecchia guardia, presa di sorpresa, cerca di limitare con le poche forze rimaste post renzismo. L'apice del nichilismo davanti a cui la sinistra ha di fatto abdicato! In questo tipo di battaglie tutte le armi sono valide e permesse. È di oggi il piacere di leggere, niente meno, un comunicato congiunto di Cesare Mangianti e Chicchi. Mi sono commosso. Ho sempre avuto un debole per il Compagno Cesare a cui ho rinfacciato cautamente di avere azzerato la sinistra in concorso con Melucci. Quando si tratta di calcoli e truppe cammellate meglio deporre le armi e mettersi a cuocere salsicce. Ammetto ci sia un pizzico di sadica goduria nel vedere i risultati del loro lavoro politico passato. Ci hanno condotto qua... , spettatori di uno spettacolo indegno, giocato sulla pelle dei cittadini, della sinistra, che parolone, assassinata nei valori, nell'esempio, e ormai esangue perché oltremodo ipocrita è antipatica. Magrini l'ha definita correttamente. Siete antipatici! Molto antipatici... Oltreché (bip...). Eppur mi stringo nella stessa battaglia come fossi un ci.vi.vo, da cittadino, perché l'irriconoscenza non è la moneta con cui mi hanno insegnato a pagare, e, perché, talvolta occorre aiutare i padri per i danni prodotti dai loro stolidi quanto viziati figli. Cresciuti nella bambagia, con il gusto di trasmodare fino all'affronto e oltre l'arroganza. Seguiti da un codazzo addomesticato di raspollatori di verità e spigolatori di lettere e immagini, lascivi all'arbitrio e all'autoritarismo. Debbo dire che la prodigalita' finirà, spinta com'è, per tagliare lo stesso ramo del potere che gli ha permesso la seduta. Non siamo regnicoli. Se ci permetteranno di votare lo dimostreremo... Non ci accontentiamo più solo delle primarie. Prima di congedarmi commosso dal vedere che tornano nell'agone proprio tutti, volevo ringraziarvi della lungimiranza dimostrata nella scelta del candidato e della maggioranza spuria creata nel 2015. Grazie dello spettacolo, ne avrei fatto volentieri a meno. Se tornano loro, posso anche io. Troveranno un posto in una civica anche per me? Va bene l'ultimo... Non ho ambizioni, se non quella di un confronto. Se Jamil sarà il candidato merito di fare direttamente quelle domande che i giornalisti non fanno... Non costringetemi a candidarmi! 
P.S. Non è una minaccia. Io non corro sulla battigia col costumino.
Roberto Urbinati

lunedì 21 giugno 2021

Vecchie Glorie

Man Spa, il giornalista famoso per i dossiers su Gnassi, mai trovati, nonostante scrupolosa ricerca, si è superato nella appassionata difesa (?) del Pd, vestito come il suo sindaco. Le vecchie glorie del Pd puntano su Jamil, così ha titolato l'ennesima trovata giornalistica, nel recinto di casa. In occasione del Festival dell'Amicizia, verrà impiantata una roulette con le facce del predestinato da Gnassi e quella ..di casa Melucci. I nove camerieri e cuochi volontari potranno scommettere su chi vince. In premio verrà consegnato uno stallo sul lungomare, vale oro. Man Spa ogni giorno sfodera strabiliante fantasia. Ha riesumato anche le vecchie glorie del Partito, ormai diventato democristiano a tutto tondo. La scelta però è stata accurata, seguendo le tracce dei passaggi politici. I curiali ci sono tutti. I nominati sono: Banca Etica e Coraggiosa che conserva il posto, Affronte disposto a tutto per una pala con una lista lunghissima di ex tronisti o scomparsi, dopo avere assaporato laute pensioni. Quasi tutti, compresi gli umarel di Riccione, eccetto Melucci. L'uomo che da solo li ha mandati nel..casino totale. Posso tifare per lui? So che porta male.

domenica 20 giugno 2021

A Volte Ritornano...

Per trovare una mediazione sulla candidatura a sindaco di Rimini, il PD ha dovuto ricorrere e scomodare il segretario regionale Paolo Calvano e l’ex ministro per gli affari regionali, on. Francesco Boccia. Entrambi come si suol dire, al momento non hanno cavato un ragno dal buco. C’è chi dice che “l’uovo di Colombo”, invece è già deposto nel nido ed alberga da tempo, seppur silente, all’interno del PD. Basterebbe consultare coloro che una volta erano indicati come i maggiorenti della Margherita. Vichi, Ravaioli, Arlotti, i coniugi Piva, dopo aver riunito attorno ad una “pizza”, i rispettivi amici, metterebbero in campo almeno 2 soluzioni che piacerebbero a tutti. All’ala “melucciana”, cioè la parte intransigente ed ortodossa del “partitone”, e la parte “creativa” gnassiana. Elisa Marchioni risponderebbe alle seguenti caratteristiche: donna, con esperienza amministrativa, con buone relazioni con Bologna – Roma – Curia riminese, amica del terzo settore e delle cooperative. Oppure si potrebbe puntare sull’usato sicuro, cioè su Alberto Ravaioli stimato dottore, già sindaco di Rimini dopo la difficile e divisiva sindacatura di Giuseppe Chicchi. Sarebbero queste due candidature che metterebbero d’accordo tutte le fazioni. Una soluzione pronta e sotto gli occhi di tutti… basta aprirli. 
 Don Camillo

Sette Domande


Lo ricordo ancora il giornalista, approdato al Buongiorno mattutino, ma solo per Gnassi, quando "trepidava" per il suo sindaco, mentre l'ex assessore Biagini raccontava, nudamente e crudemente, le vicende di Tecnopolo, con i facilitatori piddini venuti per concludere l'affare. Nella conferenza stampa organizzata, l'unica "domanda" uscita dalla sua bocca trepidante fu: ma il sindaco non c'entra niente vero? Sembra di no, giravano, decidevano, brigavano da mesi, ma lui non sapeva niente dal suo fedele consigliere. Succede così quando "non" deve succedere niente. Ebbene l'ardito e spietato commentatore è invece riuscito a compilare Sette (7) piccanti domande per l'On Morrone, per caso, plenipotenziario della Lega. Questo per mostrare l'imparzialità e correttezza informativa che ospitiamo malvolentieri. Una più incarognita dell'altra. Ne scelgo alcune per mostrarvi, oltre ogni ragionevole dubbio e vergogna, come la propaganda locale voglia orientare le vostre menti oltre ai voti. La risposta è (benevolmente) permessa appena il centrodestra si sarà deciso a candidare almeno qualcuno. I cittadini, elettori hanno diritto di sapere per chi votare. A Sacchetti, Melucci, Jamil e Emma è invece permesso tutto e..molto di più, non sono permesse domande. L’on. Morrone aveva stupito tutti proponendo per Rimini un candidato della società civile. personaggio autorevole, stimato, conosciuto, capace di pescare voti nel campo avversario. Però si è avuta l’impressione che l'on. Morrone, si sia incartato, mentre le carte bollate ed avvocati delle primarie sono segnali di democrazia. Chi non frequenta i salotti o i tavoli del centrodestra è venuto a conoscenza, uno dopo l’altro, solo dei no incassati da questo o quell’altro possibile candidato. Questa è la seconda domanda. Conosco la Rimini definita politica, come pochi, ma non ricordo un club anche ristretto di scambisti del centrodestra. Dall'altra parte siamo a Las Vegas. Secondo l'intrepido che saluta ogni mattina il Principe, l’on. Morrone dovrebbe spiegare cosa è cambiato rispetto a due settimane fa, quando Indino era giudicato impresentabile per quell'area.. Secondo me niente, rimane politicamente tale. Finisco con il "trattamento" per Paesani. Il Mio Lucio ha avuto il torto ed il coraggio di presentarsi da solo in Piazza con proposte per la sua e nostra Rimini. Colpa imperdonabile per i trepidanti suggeritori del politicamente corretto. Iscrivetevi nell'ordine dei civivo, quelli che piantano fiori e presto ghirlande. Giornalismo da spazzare. Ci vuole, caro Paesani, anche un giornale "terzo".
PS Foto: Paesani e Ministro Garavaglia. Ve la faccio io l'ottava ..domanda.


sabato 19 giugno 2021

Il Richiamo

La differenza è tutta nel "populismo"? Il Pd disastrato dalle correnti interne, previsioni truccate come sempre, elitarismo lettiano, radicalchicchismo, jus e giovani votanti, si prostra al cospetto del grillismo da reddito. Il rapporto con l'avvocato del popolo furbo, mostra scenari dal ridicolo al folle. Le liste preparate, almeno undici, come a Rimini, composte da familiari e colleghi civivo, sono l'argine all'avanzata del centrodestra che però sembra non accorgersene. Anzi, da veri terroristi del voto, inventano improbabili Indino come candidati.. però contro Paesani, l'unico civico vero. Il Pulitzer al forlivese non lo toglie nessuno. Per fortuna il Circo Gnassi continua imperterrito a violentare la parte più bella della nostra (ex) riviera. Ormai per vedere cos'era il turismo facciamo viaggi guidati verso Riccione. I "gestori" del Trc chiedono i danni alla Tosi. Quando Santi ci mostrerà i dati contabili cosa dobbiamo fare per ricambiarlo? Siamo arrivati al bipopulismo di Lega e Fratelli. Una maggioranza quasi da soli. Tutto quello che permette d'inginocchiarsi è fascismo da operetta. Però Rai1 trasmetterà la fiction di Nilde Jotti. Farà felice la democristianeria piddina. I giornali e giornaletti, pieni di trepidanti per il sindaco, fanno la gara a chi mostra il centrodestra riminese peggiore. Occorre dire che sono aiutati. I suggeritori dicono che entro una settimana capiremo chi sono i "prescelti" da Roma o Bologna. Non ricordo una partenza così mediocre. Almeno una volta c'erano prelati (alti) o segretari (bassi) che mettevano veti od ordinavano candidati a perdere. Il giochino era però all'interno dei nostri confini. In compenso la campagna vaccinale va di... Aspettano le varianti come un toccasana per la clausura. Hanno fatto un casino pauroso. Mi hanno iniettato l'ultima (?) dose di Astrazeneca. Potevi scegliere quello che volevi. Molti, moltissimi sono rimasti a casa. Grazie Speranza, una risorsa da non perdere. 

Ottobre Rosso

Ottobre Rosso. Le elezioni locali non sono incidenti della politica, perchè hanno regalato subito ai grillini la loro misera rappresentatività, figuriamoci quando gli elettori sono chiamati a decidere il destino di Roma, Milano, Bologna, Torino, Napoli e..Letta. I partiti di destra, godono dei sondaggi veritieri, ma si sono rifugiati nel civico, il mestiere del sindaco è rifiutato perfino dagli avvocati. Lo sanno che è pericoloso, mentre fare il Croatti e se possibile la Sarti, è un sogno condivisibile. A sinistra che significa a destra di Bersani, c’è ancora più confusione. La sveltina con il Movimento delle sorprese è finita male. Un interruptus che non ha provocato danni fecondativi. I cinquestelle, campano bene solo a Napoli, hanno iniettato tanto reddito di cittadinanza che il comune è diventato ricco. Perfino la "garantita" Bologna è in ansia, le primarie dicono male. La confusione che regna sotto il cielo di Repubblica, spinge verso la formazione di liste. Si truccano per non farsi riconoscere. L'unico che ha avuto il coraggio di presentare volto ed impegno è Lucio Paesani. Gli altri sono commedianti da due lire e spartito, consegnato dal Principe. Cosa c'entra Giuseppi Conte con il Pd? Chi riesce a spiegare le ragioni. Sembra il lungomare di Gnassi. Non si capiscono gli impulsi per un progetto così demenziale. Almeno la voluta desertificazione del Centro Storico ha animato il Borgo Fortunato. A Milano, il sindaco Sala, venne scelto da Renzi, il candidato di Rimini dovrà passare le "forche" di Melucci. Mi piacerebbe ascoltare cosa ne pensano Gnassi ed il Carlino. Stessa cosa, destinata sciogliersi. Mentre ci dilettiamo nelle previsioni del tempo riminese, con i caselli chiusi, gli annunciati pienoni di ristoro, non arrivano. Le ancelle della informazione augurante, hanno perso credibilità. Brutta aria quella che si respira, ancora mascherati. Le file della carità si allungano e non siamo ancora alla consegna delle cartelle esattoriali. Matteo Renzi ci ha "liberato" da Conte, dovremmo essergli grati. Chiunque vinca, dovrà riservare un posto a Samu Zerbini, con il permesso della moglie.
PS Foto: Il leader lo decide il campo.



venerdì 18 giugno 2021

La Vedo Male


Uso spesso la famosa esclamazione della contessa, età elisabettiana, che passando sullo specchio delle vecchie brame, esclama: la vedo brutta. Secondo il "francesismo" di Letta, il Pd dovrebbe smettere di rappresentare il parti
to della Ztl, notoriamente il divieto della circolazione nei centri storici. A Rimini per renderla più efficace hanno distrutto anche il Centro..Storico. Un invito agli eredi del partito dei lavoratori, da casa, a frequentare le periferie, sempre se ci arrivi. La situazione della via Palotta è arrivata alla tragicommedia. Mattia Morollino non passa più con il monopattino ed ha chiesto, giustamente, la scorta. Il segretario dem ha infatti deciso di far giocare il Pd fuori casa. Cioè nelle periferie: «Dobbiamo smettere di essere il partito che va bene nelle Ztl, mentre andiamo in sofferenza negli altri quartieri». A Roma sono messi male, come a Rimini. Avevo avvisato che mettersi contro Melucci porta dolori. Sarebbe sufficiente che il centrodestra riuscisse a "strologare" un normalissimo candidato in grado di rappresentare tutti e trovare l'accordo con Paesani per vedere gli scatoloni che rotolano dal Palazzo, con i monopattini parcheggiati in giunta. Io però Fabrizio Bronzetti lo terrei. Sembra che l'elettorato del Pd sia composto da senili votanti. La scelta di Letta è stata una tragedia. Sono arrivati al punto di prevedere scenari impossibili, come quello del Pd primo partito. Si vincono le elezioni nelle periferie. Se fosse così il centrodestra vincerebbe anche con Indino prestato. Coraggio Dottor Draghi, oltre alla variante indiana, un toccasana per il prolungamento dell'emergenza, abbiamo anche la fortuna di quella "calcistica". Il Mancio però non è Prandelli che si inginocchiava al Nazareno. Se non si comincia a fare questo, il Pd rischia di restare il partito dei garantiti mentre i vulnerabili finiscono a destra, perché la destra lucra sulle paure». Avete capito, la Meloni ha scommesso sulla stupidità delle sardine, del politicamente corretto, con culetti arcobaleno, jus soli e voti ai neonati appena sbarcati. Doveva esserci la resa dei conti. Non sappiamo ancora la data certa. Troppe varianti. 

Il Porto delle Nebbie

Ancora una volta i guru politici che condizionano, con le loro scelte, i destini di Rimini, si stanno impegnando per rendere difficili le cose facili. Avventurarci per scandagliare i motivi è opera troppo complessa e avvolta da una fitta coltre nebbiosa, che verrà valutata a seconda della piega che prenderà tutta la storia. Allo stato attuale il centrodestra ha tre opzioni (senza considerare quelle occulte): due candidati a sindaco “civici” e uno “autocandidatura politica” nata… per spirito di servizio (si diceva così una volta in certi ambienti). I civici sono Lucio Paesani e Gianni Indino (?), la candidatura “politica di servizio” (quasi sacrificale) è quella di Alessandro Ravaglioli…  Vediamoli nel dettaglio. Lucio Paesani è la novità del panorama politico riminese. Ha 45 anni, ha fondato sei mesi fa il sindacato M.I.O. e ha costituito la lista civica “Noi ❤️ Rimini”, accreditata già al 6-8%. Gianni Indino, presidente della Confcommercio (associazione che negli anni ha visto ridursi notevolmente il numero degli iscritti), non si è distinto nella difesa degli interessi dei commercianti. Inoltre, è stato nominato dal principe/sindaco Andrea Gnassi presidente del Centro Agro Alimentare di Rimini (è ovvio che la sua candidatura presuppone la rinuncia preventiva alle due poltrone). Insomma, fa parte di quella categoria che viene bonariamente chiamata “dei vecchi tromboni” che “piace alla gente che piace”. Paesani è il civico nuovo per entusiasmo e per l’aria fresca che porterebbe nelle stantie stanze di palazzo Garampi. Il suo è un programma rivoluzionario, che vedrebbe Rimini come fulcro per il rilancio della Romagna. La Lega, che dovrebbe avere in mano il pallino della situazione, è in bambola come quei pugili suonati all’angolo, “menati dalla candidatura politica di servizio” (Ravaglioli). L’onorevole Morrone non riesce a leggere la realtà delle cose e, appoggiando la candidatura di Ravaglioli, andrebbe in rotta di collisione con il suo segretario nazionale Matteo Salvini. È la solita manovra per perdere?
PS. In tutto questo, c’è il gran silenzio di Gioenzo Renzi, l’ultimo dei Mohicani. Barboni… come il generale Custer?
Tuco

Decide Gnassi

Sono passati solo dieci anni, sembrano secoli. Rimini è decisamente imbruttita, nonostante le milionarie iniezioni di botulino felliniano e lo spinto giardinaggio da lungomare. I lavori sono ancora in corso, con la chiusura di un casello e della via Emilia per facilitare l'arrivo dei pensionati. Il fallimento della mobilità, definita sostenibile, è accertato. Hanno cancellato la vecchia per introdurre il fermo macchina. Lo grido ancora: possibile che nessuno dei presunti giornalisti, quelli che temevano per Gnassi e Tecnopolo, sempre ligi alle veline di palazzo, si sia mai scomodato per vedere cosa succede a Viserba, ogni 30 minuti con la chiusura delle sbarre? L'altra strana sensazione è la "scomparsa" dell'opposizione. Abitudine, pigrizia, civismo permutato con i civivo? Gnassi sembra (?) godere di una impunità, non solo giudiziaria, altra cosa, ma sfacciatamente politica. Il centrodestra si accapiglia (benissimo) per sostenere Indino, uno dei tanti miracolati dal Principe. Forse più di Jamil. Fate apposta? Oppure è un piano talmente intelligente da non essere capito dai comuni moribondi? Il Pd non è mai stato così malconcio. Si sono talmente incartati che la vittoria di Melucci potrebbe essere una auspicabile sconfitta. Eppure, come succedeva con il prelato che consigliava al candidato, sicuramente vincente, di sentirsi poco bene, oppure la scelta ventennale di Gioenzo come bandiera della sconfitta, anche questa volta si fanno consegnare il prescelto da..Gnassi. Se dovesse fallire quello del cuore c'è sempre quello di Confcommercio. 
PD Lucio Paesani tirati fuori subito da questo gioco al (tuo) massacro.

giovedì 17 giugno 2021

Fascismo di Comodo

Berlusconi dimostra di essere ancora lungimirante a dispetto di Travaglio. L'ipotesi di una federazione del centrodestra, in attesa di creare un polo unico, potrebbe semplificare il panorama. Nell'altra sponda, rimandato con urgenza Letta a Parigi, i democratici dovranno fare la stessa cosa, sempre più ardua da quelle parti. In questo momento la corsa tra Salvini e Meloni rallenta l'ipotesi, ma alla fine troveranno l'accordo. A Rimini è impossibile. Gioenzo Renzi si interessa dell'archeologia sotterrata. Resistono sugli strapuntini dell'opposizione, con indomita fermezza. Nessuno compie un passo o sacrificio per la città che sta scomparendo nei buchi e feritoie del lungomare
 alla Gnassi. I "grandi" del centrodestra hanno risolto le candidature nelle metropoli. Sono i favoriti, con un Pd immerso nelle primarie. Una volta dovevano fare casting per i candidati, oggi trovano modesti burocrati o garantiti e qualche donna da...casa. I magistrati hanno fiutato il cambiamento del vento Palamara. Si candidano dove vengono eletti. Il Pd è ripiombato nello schema solito: il fascismo di comodo. Come fossero eredi per quanto illegittimi di un partito liberale. Silvio Berlusconi, alla sua età e con tutti i problemi fisici, alimenta l'auspicabile suggestione del partito unico della destra. Sarebbe necessario per semplificare il quadro. Ci avviciniamo alla democrazia d'oltremare. Siamo già in ginocchio da Biden che sembra in un altro mondo, con la sua comica corsetta. Era scritto che anche Draghi si innamorasse del ruolo. Non mostra ancora gli entusiasmi di Giuseppi che, inquadrato, salutava,..nessuno. Vuole prorogare lo stato d'emergenza elettorale fino al 31 dicembre. Chi ha inventato l'ultima variante? Ci fate scegliere il successore di Gnassi? Io voto Paesani. Lo faccio anche come "antagonista" del Carlino.  

mercoledì 16 giugno 2021

Tutti Vs Tutti.

Sembra siano passati invano gli ultimi 20 anni. Il Pd lo puoi godere oggi, nella versione Tutti Vs Tutti e Melucci gode. Sono le sue battaglie, profittando di regolamenti che Gnassi ha concesso quando era il padrone del carro. Per dieci anni nessuno si era accorto che la composizione di quella che viene definita Direzione Provinciale era allungabile a discrezione. Le primarie, strumento di assoluta democraticità, sono state usate come i voti postali. Arrivavano non iscritti o complici dell'altra sponda, per truccarle. L'ultimo articolo di Melucci su Chiamami come lui, lo testimonia. La prende larga iniziando con l'aumento degli organici della polizia, per un mese. Non fanno in tempo ad acclimatarsi che se ne devono andare. La storia si ripete. Qualche onorevole invoca, il ministro regala e l'estate finisce come prima. Allora le movide erano in ogni albergo strapieno. La percezione di una città insicura e pericolosa ha fatto breccia, solo i due giornali d'accompagno, fanno finta, la solita, che la stazione sia luogo meravigliosamente arredato. Le forze dell'ordine, eseguono quello che viene loro ordinato. Funziona così per fortuna. Francamente, pur essendo entrato ufficialmente nell'età rischiosa, non mi sembra che le movide siano gli aspetti più pericolosi. Eredità pesante dello speranzismo, basato sul terrore come unico vaccino. Tutti i passaggi, dalla terribile clausura in mancanza dell'occorrente, fino al primo varco respiratorio, sono state visti come atti di libertà indomabili. Non è vero, i giovani hanno avuto un comportamento ammirevole rispetto ai..governanti. A Rimini ha imperato per dieci anni, diventati disastrosi, il sovrano delle movide. La sua fama è costruita sulle feste alcoliche. Chi erano gli osannanti del regime festaiolo? Passata la sbornia non è rimasto nessuno. Il turismo, ancora visibile, è a Riccione che si è sempre opposta a questo marchio con le bollicine. Melucci parla poi del "ricorso" presentato all'Autorità Garante del Pd. Ogni corrente di pensiero (?) ed azione (??) ha lo staff forense. Segnale inconfondibile della pace "francese" portata da Letta. Il suo "nemico" è Piccari nella versione giovane. Melucci fa notare come la risposta del Garante a Piccari J sia stata velocissima, mentre alla sua domanda hanno riservato tempi..comunali. Bonaccini fa finta (bene) di non sapere niente. Era diventato un eroe delle inaugurazioni. Il politico (vero) del partito, ricorda al Carlino che è stato il capogruppo di Gnassi ad usare gli avvocati, con il primo ricorso. Sullo sfondo, molto, ci sono due figure quasi impalpabili, come Petitti e Jamil. Differenze enormi, sostanziali. La signora è un prodotto tipico femminile del partito. una quota inspiegabilmente favorita. L'altro è la conseguenza dell'amore e familiarità con il Sindaco. Potevano formare un duo da Castrocaro. La lotta numerica è incentrata sulla presenza di 23 componenti di diritto, in grado di spostare la votazione a favore del predestinato. La crisi, debolezza, irrilevanza del partito nella società riminese che cerca di vivere o sopravvivere, si è accentuata al punto di rottura. Rimangono i garantiti, anche quelli che si sentivano più destrorsi di Indino. Dietro la Petitti c'è Melucci. Lo dicono in modo "dispregiativo". Allora come risponderesti se fossi ancora uno di loro? L'ho cancellato.

Notte prima degli esami

Abbassare i toni, lo chiede il Nazareno. Sembra sia quello che vuole Letta.  Il blog sempre 
curiale, ma piddino, è disperato, accoglie l'invito e lo mette in prima pagina, rivolto ai due litiganti. Occorre parlare però con quelli più grandi se volete un ramoscello d'ulivo e non la scissione dei votanti. La questione è ingigantita, rispetto a quanto effettivamente accaduto, questo è quanto trapela dalle stanze occupate dall'esiliato. Sempre il Nazareno che parla: la Direzione passata da 52 a 75 non è stata una furbata di Gnassi per avere il controllo in caso di successione, ma una necessità per incoronare Jamil. I ricorsi presentati da Maurizio Melucci e l'avv. Jessica Valentini, sarebbero stati accolti solo "parzialmente", questo si legge sul blog sempre più affannato. Il giudice del secondo grado piddino, sottolinea la "buona fede" in mezzo alle risate di mezzo partito. I membri di diritto canonico devono essere eletti dall’Assemblea medesima“. Si chiarisce però che “i sindaci iscritti al partito fanno comunque parte di diritto dell’Assemblea comunale, analogamente a quanto accade per i vertici degli esecutivi a livello nazionale e regionale. Risparmio la sbrodolatura rimasta. Lo schiaffo è forte. Aprirà crepe profonde e risultati impensabili. I più preoccupati sono nel centrodestra, non riusciranno a perdere. La notte prima degli esami, con Melucci.

martedì 15 giugno 2021

Correre da soli

La stampa riminese è uscita in edizione "preoccupata". E' divisa tra i seguaci del Principe, innamorati, per non perdere il vizio, di Jamil, mentre l'ammiraglia, attraccata in Piazza Cavour, lancia segnali luminosi, interpretati dal sempre grande Bronzetti. La più artigianale cooperativa, sembra pendere per la Petitti, liberata ufficialmente da Melucci e abilitata a correre da sola. L'acqua di Romagna, la porta Bernabè. un gregario fedele come Malabrocca. Le altalenanti ma sempre ilari notizie che arrivano, mettono i fans giornalistici in imbarazzo. Tutti meno uno, il ciclomunito Man Spa, fedele alla causa, ha "invocato" un accordo (riminese) tra grillini e piddini in grave imbarazzo elettorale. Difficile reperire dossiers che non siamo almeno prescritti. Ha trovato però una certa Piccinini, ragù bolognese come Calvano, che invoca un accordo anche a Rimini. Si può dire tutto dei grillini, ci vai solo vicino, mai mettere in dubbio la coerenza dei loro principi da piattaforma. Croatti, invece con il silenzio assenso (?) della Sarti, sembra pendere per la permanenza al governo. Nessuno dubitava. La consigliera bolognese invece di pensare agli..affari loro che sembra siano più grandi, ha espresso, come sperava il giornalista, la sua simpatia per Jamil. La scelta dei candidati nel Pd alla riminese è arrivata, al momento, solo nelle aule dei tribunali politici. 
Ogni corrente ha il suo avvocato. Hanno nominato una direzione provinciale a geometria numerica variabile. La composizione attuale permette la vittoria del predestinato, invece le primarie, volute da Melucci, sono aperte ad ogni risultato. Sembra che la disfida la vinca (come sempre) Melucci. Caro Lucio Paesani ti invidio, non hai nemmeno 50 anni. Se vogliono perdere anche questa volta e sembra siano sulla strada giusta, ti potrai rifare presto. Sei adatto al compito. Presta solo attenzione alle prossime Notti Rosa e Street Parade. 

Nomen Omen

E' indubbio che la propaganda, ancora operante, nonostante le "larghe" intese draghiane, privilegi il Pd. Da Zingaretti ai francesismi di Letta viene spinto sempre nei sondaggi fino ad arrivare..primo. Eppure la democrazia avrebbe la carta per risolvere l'arcano mistero: elezioni. No, non si fanno. Arriva sempre la variante giusta. Anche a Rimini sono riusciti a spostarle solo di qualche mese, hanno piazzato la Ruota che si condona da sola e sperano in Jamil. Questo per la corrente "carliniana", gli altri sono incazzati..rosa. Non presentano, da anni, il Pd come unica soluzione. Viene nascosto, annacquato dalle undici liste che i facilitatori del voto studiano angosciosamente. E' rimasta l'incognita a 5 stelle. Il nostro personaggio miracolato dalla piattaforma  è Croatti. Ha il grado più alto: senatore. Non scomodate Caligola. In realtà i consensi del Pd non si sono mai mossi se non all'indietro. Eppure trovi sempre un Pagnoncelli che ..spera. Inutile ripetere che con l'altra parte giocano diversamente. Non possono smentire che il centrodestra sia da tempo maggioranza nel paese ed a Rimini, allora fanno i..travasi. Da Salvini alla Meloni che possono sempre "ghettizzare". Gioco scandaloso permesso, dicono, dalla nostra costituzione voluta dai padri antichi. Il nascondino del Pd. Tutti preoccupati del suo stato di salute. Renzi Matteo gongola, lo vedo come terza gamba della federazione. 
Io continuo a seguire le orme di Melucci, conducono sempre verso la verità nascosta. Sono sicuro che gli educatori, arrivati da Forli, Bologna e Roma, abbiano esaurito il loro compito di distrazione delle masse votanti. Prevarranno egoismi, vanità personali e vecchi accordi? Nomen omen.
PS Ultim'ora: la Commissione di Garanzia del Pd accoglie il ricorso di Melucci. I Morollini non lo conoscevano.

lunedì 14 giugno 2021

Astrazeneca

Solo in Italia il ministro della Salute(?) ed un Comitato Tecnico Televisivo possono rimanere sulle loro strapagate poltrone, dopo l'ennesima figuraccia. I no vax brindano, la prossima volta riescono ed eleggere almeno tre...Croatti. A patto che il copincollatore non si "giri" dalla parte più comoda per le prebende. Vuole i programmi per Rimini, non i candidati. La fine, comica, dell'ennesima forza rivoluzionaria. Senza mai votare, hanno tolto in due anni di clausura, una ventina di punti, alla Lega. L'ultimo indovino è Pagnoncelli. Grazie alla illuminata abat jour lettiana, hanno donato il primo posto al Pd. Il centrodestra però aumenta il vantaggio. Lo dico: solo a Rimini sembrano renitenti all'occasione. Vecchia storia che si ripete. Questa volta hanno usato anche i geni, venuti da fuori. Sarà un confronto interessante, sono saltati tutti i presupposti di una propaganda sfacciata. Il nostro turismo è finito, hanno pensato di campare di rendita, azzerando i prezzi. Le presenze diventano inutili. Le liste composte da civivo, garantiti, bagnini, commercianti e sardine, con la pesca chiusa, non fanno più maggioranza. Il settore, penalizzato da questa amministrazione di "selfiesti" da spiaggia, soffre. Nessuno se ne è mai occupato, come fossimo a S.Martino di Castrozza. Eppure i commensali del tavolo in giunta, si sono fatto fotografare con un cartello di sostegno ai pescatori. Bronzetti questa volta ti è venuta male. Il gran pasticcio combinato in questi giorni su Astrazeneca è il primo autogol del governo Draghi? La sua innata, ma elegante furbizia, lo ha spinto a mantenere un personaggio come Speranza, pensando di legare la componente piddina di riferimento, due gatti che hanno però il sostegno della grande stampa. Il Generale è un esperto di logistica, valido nella organizzazione delle vaccinazioni. Le (ex) star televisive invece non ne hanno indovinata una, dall'inizio. Una eredità del precedente governo. Dicono che Giuseppi con la corrente Di Battista vorrebbe fare cadere il governo Draghi che ha appena avuto l'incoronazione di Biden, senza che il presidente americano lo sapesse. Qui siamo nel gotha della propaganda democratica. Gli open day sono stati un disastro, hanno alimentato la confusione in un settore nato colpevole. Perchè Speranza non paga mai? Quale mistero sottende? Sembra di chiedere all'oste se il suo vino è buono. Ti iniettano quello che hanno, anzi se cambi marca ci guadagni in salute e prevenzione. Meglio rimanere nell'orto e cemento di Gnassi. Come mai nessun giornalista viene a fare una passeggiata con il monopattino "frisoniano" a Viserba? Potete iniziare dalla Via Palotta, potrebbe diventare il simbolo della cacciata degli dei, invisi a Melucci. Francamente non capisco (più) Barboni.