mercoledì 31 agosto 2011

Atto Dovuto


Aprire un' indagine sugli sversamenti sembra, come si dice in gergo, un Atto Dovuto, se pensiamo che in altre più pericolose latitudini avevano aperto fascicoli su l'inquinamento atmosferico, possiamo ammettere che fosse arrivato il momento per Rimini. Non ci gettiamo nello stantio giochino dei tempi, aspettiamo lo svolgersi degli eventi e degli interrogatori, si capiranno tante cose, senza interpreti giudiziari. La notizia ovviamente fa piacere, auspichiamo che l'indagine non venga ridotta a dimostrare quante persone abbiano contratto malattie infettive, sapendo che accertare la presunta colpa oltre ogni ragionevole dubbio, diventa impossibile, dopo decine di anni e di processi, si risolverebbe in un accordo tra le parti. Auspichiamo un indagine nella quale, questioni specifiche vengano integrate con aspetti importanti, come ad esempio il fatto che cittadini ed imprenditori paghino un servizio di depurazione svolto in parte. Un chiarimento su interventi tampone chiamati vasche di prima pioggia, sbandierate come sistema integrato della depurazione ed oggi leggiamo, ridotte al rango di vasche di stoccaggio. Si chiarisca la questione del depuratore di S.Giustina valutando attentamente se l'opera di ampliamento rispetta le modalità contrattuali e/o nel tempo siano state introdotte modifiche, va pure appurata eventuale inerzia della pubblica amministrazione che ha allungato i tempi. Vi fu una vecchia contestazione al Sindaco Chicchi, non conosciamo cosa abbia scaturito e quali impegni siano stati assunti al riguardo. L'importante che si smetta con le pugnettine degli eventi eccezionali per sversamenti che molto spesso sono quotidiani, il sistema di controllo, le manutenzioni degli impianti e soprattutto l'informazione ai cittadini. Per tanti anni è stata delegata a miseri foglietti A4 affissi nei luoghi più invisibili, molto spessi stracciati con solerzia sproporzionata rispetto alla celerità dell'affissione. Il bubbone è scoppiato, dopo essere stato sottovalutato da tutte le categorie turistiche, che hanno teso in questi anni a compiere azioni degne degli struzzi più stupidi, gli allarmi venivano assimilati ad azioni terroristiche, sembrava che gli streptococchi fossero un menù sopportabile all'infinito, l'agosto ci ha favorito, con una normale piovosità avremmo discusso per settimane sulla quantità di spiagge chiuse. Chi deve fare rispettare il divieto di balneazione? Sarebbe una prima risposta importante, per le colpe passate c'è più tempo e molta prescrizione, è stata una bella lavata di responsabilità per il Sindaco Gnassi, può sempre dire che ha subito chiamato Hera, quello che hanno deciso per il momento è talmente impalpabile che non è certo perseguibile. Il vero pericolo è che le percentuali di colpe siano frazionabili al punto che il concetto tutti colpevoli sia largamente il più gettonabile.

lunedì 29 agosto 2011

Commercio Abusivo

Ci piacerebbe conoscere come viene gestita la lotta al commercio abusivo, partendo da riscontri pratici. Quanta merce è stata sequestrata dai 5/6 poliziotti della squadra navale e quanta dai 30 vigili del Comune di Rimini, lasciando perdere per una volta i giochini tipo prevenzione, facciamo anche altro, attività attribuibili anche agli uomini della PolMare. Se il confronto viene posto su una diversa impostazione culturale, si aprono varchi importanti, che fanno saltare le solite ipotesi dei coordinamenti, impegni e responsabilità, lasciando il magma nel quale l'illegalità rimane padrona del territorio. Non stiamo parlando di qualche centinaia di euro ma di milioni e di un esercito infinito, sempre più numeroso che ha ormai superato il numero dei commercianti legali. Da stime assai ponderate, si parla di mille vu cumprà, a cui vanno aggiunti circa duecento cinesi specializzati in massaggi, tatuaggi e vendita di piccola elettronica, ci sono da contare circa due/trecento cingalesi che vendono dagli acquiloni alle rose. Un vero è proprio mercato dove i compiti sono ben divisi, compresa la nuova attività di venditori di bibite con una ripartizione non per merce, ma per territori. Il problema per chi vende non è dato dalla repressione, ma dalla paura dei potenziali clienti di trovarsi davanti a prodotti taroccati, ecco perchè i prodotti di punta sono le lattine, con la becks come presenza principale, per due ordini di motivi, legati alla facilità per il cliente di gabellarla come acquistata nel locale ed un minimo di garanzia igienica data dalla cartina argentata attorno al collo e al tappo della bottiglia. Anche in questo caso non parliamo di qualche centinaia di pezzi, ipotesi facilmente riscontrabile nei supermercati riminesi, dove in occasione di eventi speciali, ci sono centinaia di persone che caricano auto solo di questi prodotti. Un sistema talmente ben oliato che nei momenti delle grandi manifestazioni rosa, vengono lanciate promozioni ed offerte speciali per attirare questo tipo di clientela, sapendo di non subire la concorrenza del commercio all'ingrosso che per vendere chiede regolare partita iva. Chiudiamo con due riflessioni: la prima di carattere concorrenziale, la seconda legata alla sicurezza generale, chiedendo a chi ci rappresenta se sia giusto fare chiudere un'attività per la mancanza di uno scontrino e continuare con questo andazzo ormai arrivato alla perfezione commerciale. I numeri di questa illegalità hanno superato quella legale, se li uniamo alla prostituzione ed allo spaccio, abbiamo raggiunto un quadro allarmante, l'usura ed il riciclaggio li lasciamo per il prossimo articolo.

domenica 28 agosto 2011

Il Dopo

Passato ferragosto, si faranno i conti, è assai probabile che qualcuno intenda strumentalizzare questa stagione come migliore di quella passata per motivi legati alla presunta capacità organizzativa. Il merito sta nel difetto, punto. Un sistema quasi completamente riferibile al ricettivo che proponendosi con prezzi bassi, ci rende competitivi nei periodi di grandissima crisi, sempre a discapito della qualità dei servizi. Con l'aggiunta di una infinita serie di anomalie, dal rispetto delle regole, all'elusione fiscale e contributiva, a quelle più pericolose che fanno riferimento alla sicurezza alimentare ed abitativa, non essendo più possibili investimenti per ristrutturazioni e manutenzioni. Dobbiamo scegliere se gestire come a Tripoli la fine o l'inizio, l'occasione è unica, forse irripetibile, Gnassi faceva un figurone nel suo perfetto completo da 39 gradi all'ombra di Napolitano, non abbiamo altre speranze, l'unica opposizione era quella che si spellava le mani per le parole di Giorgio. L'amministrazione deve porre fine al ramadan della giunta, cambiarne almeno quattro, con vice e cultura da mantenere ed iniziare il percorso dell'infrastrutturazione della Città, pensando ad un futuro da località turistica. Accessibilità ferro/gomma/areo/acqua, mare pulito, spiaggia rinnovata a supporto del sistema ricettivo, pedonalizzazioni con nuove arterie e parcheggi, incentivazione delle rappresentanze imprenditoriali per territori, alle quali affidare promozione ed intrattenimento, strutture innovative come le città dei giovani, benessere, nautica da diporto, non da lolli, centro storico in relazione con la marina, sostituzione di colonie e scuole in riva al mare con alberghi a 5 stelle. Andrea non copiare Melucci.

sabato 27 agosto 2011

Laica o Giussanea

Quello che si legge su www.romagnanoi.it è una lettura molto più ampia rispetto a quanto è stato scritto da Spadazzi su Il Resto del Carlino dove il Meeting e CL e di riflesso il PST nella componente ambientalista Umana Dimora etc...sembra che siano gli artefici della possibile raccolta fondi. Come sempre anche quest'anno non vedo l'ora che arrivi domenica per chiudere questa fiera dove come scrive Sandro Ricci le aziende fanno a gara per dare messaggi pubblicitari al popolo ciellino. Il Sindaco Gnassi ,sono
convinto, sarà il garante nella ricerca fondi UE (come aveva fatto Geo Lisi a suo tempo) per una sussudiarietà che non faccia emergere solo le tante associazioni con partita Iva e le relative galassie di tecnici orbitanti attorno a CL che chiaramente come loro diritto liberale e libertario hanno già visto possibili guadagni con la merda sia laica che giussianea. Anche per questo motivo nel PST noi di BMIM ci siamo arrivati su questo tema per primi e abbiamo fatto il lavoro "sporco" e ci saremo ancora per arrivare alla soluzione del problema fogne. L'importante è che non si fermi la locomotiva sdoppiamento nel cercare altri progetti adattabili all'UE dal momento che la "siccità" attuale può portare tanti "contadini" a pregare la Madonna dell'Acqua (come 3 anni fa)con i relativi inconvenienti legati al possibile miracolo.
sergio giordano

Padre Piotr

dal nostro inviato..siamo alla fine

Titolo: testimonianza del segr. della conferenza episcopale dell’UE padre Piotr Mazurkiewicz

Testo:

La situazione generale può essere favorevole alle posizioni prolife in Europa se non ci lasciamo scappare l’occasione.

Questa, in sostanza, la “buona Novella” che mercoledì 24 agosto ha portato Padre Piotr Mazurkiewicz ospite allo stand del Movimento per la Vita durante un incontro pubblico.

L’occasione, a detta del segretario della commissione della conferenza dei Vescovi dell’Unione Europea, consisterebbe nel vento favorevole che stà soffiando ora in Europa dopo il fallimento evidente delle politiche abortiste.

Tale condizione è tuttavia presente alla base ma non ai vertici politici dove prevale, purtroppo, ancora una visione laicista del diritto alla Vita che lo nega sacrificandolo sull’altare di un non meglio spiegato e freddo diritto democratico all’autodeterminazione della donna.

Una tappa importantissima per vincere questa difficile battaglia potrebbe essere rappresentata, è sempre il parere dell’importante prelato, dal successo che potrà avere la raccolta di firme, proposta dal nostro Movimento su iniziativa del nostro Presidente On. Carlo Casini, per sostenere la petizione che propone alla commissione europea l’inserimento, nel testo del trattato di Lisbona, della difesa della Vita fin dal momento del concepimento.

In questo senso tutti dobbiamo avere presente che, per avere successo senza possibilità di interpretazioni diverse, la raccolta di firme dovrebbe toccare, in tutta Europa, complessivamente una dimensione dell’ordine di circa 20.milioni di sottoscrittori.

Sempre secondo il segretario della commissione dei vescovi sarebbe, inoltre, molto importante, per continuare a riuscire ad incidere proficuamente sulle posizioni culturali del nostro tempo, agire integrando tutti i documenti prodotti nei vari ambiti politici, scientifici o culturali con il principio del rispetto della Vita umana “fin dal momento del concepimento”.

Diversamente a tutt’oggi l’aborto è ancora purtroppo favorito dalla Unione Europea in tutti gli ambiti di intervento socio assistenziale ed anche all’interno di una ipocrita logica falsamente caritatevole legata ad incomprensibili motivi di ricerca effettuata sfruttando gli embrioni umani come se non fossero esseri umani a tutti gli efffetti.

In realtà è ben chiaro come il ricorso agli embrioni umani a scopo di ricerca sia invece legato alle enormi possibilità di guadagno conseguenti alla commercializzazione di eventuali brevetti.

Questa condizione di totale mancanza di protezione della Vita umana negli ambiti politici e sociali è chiaramente contraria ad un qualsiasi sistema di regole democratiche appartenenti ad un paese civile.

Un altro metodo sul quale, sempre secondo il Segretario generale, occorrerebbe spingere per ottenere maggiori risultati è quello del confronto.

Sarebbe infatti auspicabile e conveniente proporre in ogni situazione possibile un confronto aperto e scientifico con i sostenitori dell’aborto libero e con tutti coloro che non vedono nell’aborto il suo vero volto quello di un sistema di morte che ha “consumato” le nostre comunità ai minimi termini sia etici che, perché no, anche economici.

Infatti è ormai patrimonio comune di ogni economista che il calo demografico è la causa e la conseguenza al tempo stesso della recessione economica.

E con questa considerazione anche Malthus riposa in buona pace nell’immenso cimitero di tutti coloro che non hanno mai avuto fiducia nellUomo fino al punto di vederne l’ostacolo da abbattere in funzione di un mai visto “radioso Avvenire”.

marco casadei

Anche Giovanardi

dal nostro inviato..libero

Titolo: Il Governo aiuta la Vita

Testo:

Venerdì 26 agosto presso lo stand del Movimento per la Vita al Meeting di Rimini 2011 è intervenuto il Ministro per le politiche familiari Carlo Giovanardi.

Il Ministro, introdotto dal vice presidente del Movimento per la Vita Pino Morandini, ha presentato e commentato una inchiesta promossa dal consorzio “Preferire la Vita” e finanziata dal ministero guidato dallo stesso Sen. Giovanardi.

Tale inchiesta aveva lo scopo di analizzare le difficoltà che portavano le donne ad abortire e di individuare i metodi e le proposte adeguate al fine di indurre tali madri a scegliere di portare avanti la gravidanza e di permettere quindi al loro figlio di potere nascere.

Tale iniziativa, come sottolineato nella introduzione dell’incontro dal Vice Presidente Morandini, ristabilisce quel rapporto di fiducia tra la politica e chi, generalizzando ingiustamente, incolpa la politica stessa di essere tutta uguale ed insensibile alle ragioni della Vita.

Questo Governo ha dimostrato, nella persona del Ministro Giovanardi, che tale generalizzazione non può essere applicata almeno in questo caso.

La Volontà del consorzio, formato da MPV, Associazione Papa Giovanni XXIII° ed Associazione amici dei bambini, oltre a portare a conoscenza delle madri che scelgono di non abortire tutte le opportunità presenti ed a loro disposizione finalizzate a sostenerle concretamente per superare qualsiasi difficoltà si pone l’obiettivo anche di informare e formare sia le donne che, in generale, l’opinione pubblica correttamente sui temi generali di bioetica in modo scientifico e non ideologico.

Il Vice presidente Morandini ricorda, tra le principali necessità esemplificative di tali temi, la necessità di portare a conoscenza delle donne e dell’opinione pubblica la difficoltà e la serietà della Sindrome depressiva post aborto che rappresenta per la donna una ferita incancellabile nella sua mente e la introdurrà in un difficile e non certo percorso riabilitativo.

Tale percorso oltre a dover tentare di recuperare un vulnus difficilmente recuperabile espone, comunque, la comunità a doversi fare carico con costi non irrilevanti della copertura economica di tale itinerario terapeutico.

Il Ministro Giovanardi ha sottolineato, nel contesto di questa prospettiva alquanto mortificante, la possibilità data da questo progetto di offrire alle donne che non volessero abortire l’opportunità di dare il proprio bambino in adozione.

Tale opportunità è resa possibile dalla enorme quantità di coppie che desiderano adottare un bambino e non vi riescono per mancanza di bambini da adottare.

Con questo progetto il nostro Paese dimostrerebbe finalmente la necessaria, lungimirante ed intelligente attenzione al patrimonio più prezioso che ha e che è rappresentato dalle persone ed in particolare modo dalle persone che rischiano di non venire alla luce e di conseguenza di non potere contribuire con la loro esistenza alla Crescita morale ed economica della nostra comunità nazionale.

In questo modo si darebbe seguito alle esortazioni di un importante economista, Ettore Gotti Tedeschi, che ha recentemente affermato, lo ha ricordato in chiusura di incontro il Vice Presidente Morandini, che la crisi che stiamo vivendo, prima di essere una crisi economico finanziaria, è soprattutto una crisi morale e per poterne uscire efficacemente ed a testa alta occorre ricominciare a fare figli.

Tutto questo con buona pace del Malthusianesimo e dei suoi squallidi sacerdoti.

marco casadei

Soldi e Merda

Gnassi racconta che ad Hera servono 88 milioni, cifra come gli esperti sanno, molto aleatoria e del tutto insufficiente per affrontare il capitolo del sistema fognante riminese. Basta ricordare che dal porto dove esiste uno sfioratore importante fino al confine con Riccione è prevista una condotta forzata per l'Ausa che nessuno vuole, questo significa continuare ad avere ben sei collettori che scaricano merda in mare, su 7/8 chilometri di spiaggia pregiata. Se questa progettazione è del tutto insufficiente, chi nei lunghi anni precedenti non ha fatto nulla, incassa colpe ben più gravi, su questo versante Gnassi si deve difendere dalla merda amica, sono schizzi democrat non ancora prescritti, come quelli di Penati, ma pur sempre focolai di una guerriglia destinata a scoppiare in autunno, tra i tre distinti gruppi consiliari. Definite le parti in campo vorremmo qualche lume in più sull'incontro avvenuto nel meeting diventato un vero festival dell'unità degli affari, tra Mauro(?) e Gnassi. Il giorno dopo gli interessati giornali cortilizi abbondavano di notizie riportando anche gli sbadigli, segnale che da parte del sindaco era stato organizzato in modo che facesse più clamore possibile. Bypassare la Regione, deinde Melucci, non rappresenta il massimo del bon ton e non t'assicura, caro Andrea, giorni sereni in avvenire, è un voluto errore foriero di vendette. La reazione del Vate non poteva essere più immediata, ha fissato un incontro vero con Fitto, non come quelli di sabbia tra Mirra ed il Moretti ferroviario. Il ministro per i rapporti con il parlamento europeo ed i bagnini, dirà che una operazione di questa natura non si fa all'ombra benedetta di padiglioni concessi gratuitamente, interessando l'intero bacino adriatico dovrà avere pass più autorevoli di quelli del commentatore televisivo ed ex calciatore( è lui?). Lo sbaglio di Andrea è stato grossolano ed imprudente, Melucci lo farà a fette, ha già fatto capire che una partita di questa natura che coinvolge l'intero bacino adriatico dovrà essere gestita dalla Regione, non dal Meeting. Il problema delle fogne con quello che rappresenta per il nostro territorio, sarà terreno di scontro nei tre gruppi consiliari democrat, un agosto clamorosomente siccitoso ha permesso di non fallire a tante aziende turistiche e di rimandare il count down, concedendo ai 14 chilometri di spiaggia di rimanere aperti, qualche vibrione, streptococco, diarree per tutti ma senza cartelli che dal prossimo anno si trasformeranno in grandi display. Da questa cronaca si evince che avere ottenuto un assessore regionale ha favorito solo l'irpef del Vate, per noi non ha cambiato niente, contavamo un ca.. prima, oggi meno. Tradotto nell'inciucio storico riminese significa che la Compagnia delle Opere sponsor del Meeting ha abbandonato Melucci, oggi Gnassi è l'uomo nuovo, il nostro inviato ci ha raccontato che viene trattato meglio di Miserocchi, i rapporti sono stretti, quasi fraterni. Altro elemento decisivo nella lotta scatenata è il ruolo di Vasco, Melucci non gli porta niente che non gli abbia già donato, anche lui avrà tutto l'interesse a puntare su quello che almeno qualche voto lo garantisce e non lo allontana. Andrea parlerà direttamente con il Capo, non ci stupiremmo se la partita sulle fogne in prospettiva venisse gestita a livello regionale da un assessore diverso come quello con Delega alle Infrastrutture.

P.S
Per protesta abbiamo ritirato l'ambasciatore al Meeting

Enigma Rosa II Parte

Incuriosito dai grandi guadagni ho fatto qualche conto. Prendendo quale base di calcolo una cinquantina di stabilimenti ubicati alla destra del porto canale, da marina centro a Miramare, ho costatato che ne esistono di diverse capacità: si va da quelle piccole con poco più di 100 ombrelloni a quelle grandi fino e oltre i 200.

Per i conteggi ho utilizzato le tariffe della stagione 1996 (di solo uno/due punti percentuali superiori a quelle del 1995) ed il calcolo è stato effettuato sulla base del costo di un ombrellone con due lettini (tralasciando per semplicità l’affitto di lettini fuori ombrellone e dei lettini oltre i due).

Il costo giornaliero, considerata la media dei prezzi, sia riguardo all’ubicazione (prima, seconda terza fila ecc.), sia per quanto riguarda i periodi (7, 15 e 30 giorni), è risultato di circa 14.000 lire.

Partendo dal costo giornaliero moltiplicato per i giorni della stagione, ho trovato l’incasso lordo di un singolo ombrellone: circa 1.500.000 lire.

Da tanto si evince che una zona con 100 ombrelloni incasserà circa 150 milioni, una con 150 circa 225.000.000, una con 200 circa 300.000.000 e una con 250 circa 375.000.000.

A questo punto occorre quantificare le spese che sostengono gli operatori. La prima che dobbiamo considerare è il canone della concessione demaniale per l’utilizzo della spiaggia. Ebbene non sono riuscito a trovare niente di preciso in proposito (omertà, omertà, omertà, quando chiedevo qualcosa dovevo farlo con circospezione per non insospettire il mio interlocutore. Altro che mafia siciliana, questi hanno l’osso e non vogliono mollarlo). Soggetti bene informati parlano di circa 8 milioni per una zona con 100 ombrelloni e 12/15 milioni per le più grandi. Oltre al canone ci sono ovviamente tutte le altre spese ordinarie (manutenzione, abbellimenti vari, ammortamento beni mobili, personale (quasi sempre ragazzini sottopagati), imposte, tasse (guarda caso tariffe agevolatissime per la tassa sulla raccolta dei rifiuti solidi urbani), ecc.. In totale, mediamente, le spese sostenute da ogni operatore si possono valutare intorno ai 30/40 milioni per le zone piccole, 60/70 milioni per quelle medio-grandi.

A questo punto posso confermare che i guadagni, tanto decantati in occasione degli approcci d’acquisto dai mediatori, non si discostano molto dalla realtà: in 100 gg di stagione, senza controlli e senza problematiche varie, i bagnini possono vantare guadagni da 100 a 300 milioni netti.

Proprio così, qualche migliaio di metri quadri di spiaggia ottenuta in concessione per pochi quattrini dallo stato (e che allo Stato non danno nulla in termini d’imposta) permettono guadagni da favola.

Tutto è chiaro e lapalissiano, la matematica non è un’opinione, al contrario però la diventa per gli organi preposti ai controlli e agli accertamenti. Infatti, rovistando tra le denuncie dei redditi degli operatori di spiaggia (dalla lettura delle pubblicazioni dei redditi dei riminesi da parte dei quotidiani locali e direttamente presso l’ufficio comunale) si evince che quanto è dichiarato si avvicina, nel 95% dei casi, al reddito di un metalmeccanico, e cioè raramente tale reddito risulta al di sopra dei 15 milioni.

Senz’altro c’è del marcio. Le cooperative dei bagnini strappano canoni da fame. Hanno una forza incredibile, appoggi politici inimmaginabili, vere e proprie lobby. Nonostante siano sotto gli occhi di tutti gli enormi guadagni, sono accettate dichiarazioni che denunciano redditi bassissimi, e non solo: sono riusciti persino ad ottenere l’esenzione dell’emissione della ricevuta fiscale. Lo Stato ha tolto l’obbligo della ricevuta fiscale ad una categoria di lavoratori autonomi che omette all’erario incassi per 100/250 milioni annui procapite in soli 100 giorni di lavoro.

E’ paradossale e vergognoso, inoltre, riscuotere 8/12 milioni annui per concessioni che sul mercato hanno un valore vicino e oltre il miliardo.

Eppoi gli atti di vendita. Non vi è atto che riporti cifre reali. Viene sempre dichiarato un 15/20 % della spesa: una zona pagata un miliardo (1.000.000.000) viene denunciata al massimo 150 milioni).

Cambieranno le cose? Ai posteri l’ardua sentenza.

capetamilla 96


venerdì 26 agosto 2011

L'Acqua dei Furbi

Da Radio Bar abbiamo ascoltato che sono tanti gli abusivi che hanno aperto o riaperto pozzi di prelievo diretto d'acqua, non solo tra bagnini e albergatori ma anche in tutto il sistema produttivo e commerciale, compresi molti istituti d'ordine sociale, oltre alle storiche captazioni orticole ed agricole, poco controllate. Vengono fuori mille alibi discolpanti, dai bagnini che fanno fare la doccia a tutti, agli albergatori che devono contenere i costi, per concludere con i costi dell'acqua che in dieci anni a seguito della falsa privatizzazione, sono almeno raddoppiati, senza nessuna concorrenza ed in assenza di opere infrastrutturali degne di questo nome. Non ci tirate fuori l'ampliamento del Depuratore di S.Giustina, perchè lo abbiamo pagato già dieci volte. Ci aspettiamo che quanto prima qualcuno ci dica quanto questo fenomeno sia esteso e se importante, quali controlli siano messi in campo, sapendo bene che è qualcosa di altamente strategico, specie se dura questa siccità, va pure considerato che molta di questa acqua finisce nei costi generali della depurazione a carico dei soliti onesti.

Incontro su Giovanni Paolo II

dal nostro inviato

Lunedì 22 agosto presso la sala A2 si è tenuto un incontro sulla figura di Giovanni Paolo II° a cui hanno partecipato Mons. Luigi Negri Vescovo di S. Marino – Montefeltro e Josef Dabrowski amico dello scomparso pontefice.

L’incontro ha sicuramente fatto vibrare le corde del cuore a molte persone sia per l’intensità del livello tenuto da entrambe i relatori che per la loro evidente partecipazione emotiva a vicende non raccontate da esterni ma a storie di Vita vere vissute in prima persona.

Certamente il principale intervento perché, forse, il meno atteso è stato quello di Dabrowski.

E’ entrato nel tema del dibattito con grande eleganza , verità ed efficacia.

Ha subito messo in luce tutta la grande personalità di Giovanni Paolo II° disegnando con grande autorevolezza ed affetto l’impronta prima della Persona di Karol Woijtila poi, conseguentemente, del suo straordinario pontificato.

Ha sottolineato come Giovani paolo II° abbia testimoniato con ineludibile coraggio e naturalezza l’unico modo possibile di vivere una vita autenticamente umana, attraverso le opere che scaturiscono da una fede incrollabile e quotidianamente inseguita ed assecondata.

Ognuno di noi, nella sua vita, ha sperimentato cosa significhi avere fede e credere in ciò che facciamo e sa quanto l’ostinazione nel credere nelle nostre capacità sia una chiave fondamentale del successo.

Ma ognuno di noi sa anche che se crediamo in “oggetti di fede” umani forse il successo non è sempre così assicurato.

Bene Giovanni Paolo II° ha dimostrato come credendo in Gesù Cristo fino in fondo i fallimenti non sono previsti.

La sua vita e la sua traccia storica hanno testimoniato al mondo la grandezza del modello di testimonianza portato avanti con la sua memorabile determinazione, senza tentennamenti e con quella grande gioia che traspariva con forza da quegli immensi e profondi occhi azzurri in cui potevi tuffarti tanto erano uno sguardo sull’infinito che ognuno di noi ha sempre desiderato.

Gli stessi occhi azzurri di colui che stava raccontando quella meravigliosa storia, gli stessi occhi che potevano regalarti le medesime emozionanti vertigini, Gli stessi occhi di un altro polacco abituato, come tutti i polacchi, a salutarsi sempre iniziando con un “Sia lodato Gesù Cristo”…che sia una concidenza?

marco casadei

Enigma Rosa I Parte

Quattordici chilometri e settecento metri di spiaggia. A tanto ammonta la lunghezza del litorale riminese. Quattordici chilometri e settecento metri di spiaggia che durante la stagione estiva brulica di turisti. Nelle riprese televisive dall’alto, effettuate con l’elicottero, si ha l’impressione di vedere un formicaio gigante, con uomini e donne che, come milioni di formiche, si muovono a destra e a manca senza soluzione di continuità. Migliaia e migliaia di turisti che sfruttano ogni centimetro quadrato di spiaggia. Ombrelloni e lettini occupati. Fiumi di denaro che scorrono. Tutto come un orologio svizzero, preciso e organizzato. Senza ombra di dubbio la più proficua attività turistica del litorale riminese tanto che durante l’inverno, visto quanto “lavora”, tutti sono alla ricerca di una zona da acquistare (licenza e concessione, essendo, il bagnasciuga e la spiaggia prospiciente, beni del demanio necessario).Una zona che si rispetti, una volta messa in vendita, rimane sul mercato pochissimo tempo. Il compratore c’è sempre. Gli stabilimenti balneari sono considerati come veri e propri assegni circolari. Il loro valore di mercato è altissimo. Un miliardo, un miliardo e trecento milioni, un miliardo e seicento milioni, due miliardi. Non stiamo parlando del costo di una villa sulla Costa Smeralda, magnifica e rinomata località al nord della Sardegna e nemmeno di un attico a Portofino, ma di uno stabilimento balneare, in concessione, del riminese. A Rimini chi desidera intraprendere la professione di “bagnino” e s’informa sul costo di una zona, scopre che i capitali necessari per acquistarla sono proprio quelli sopra menzionati.Ho cercato di acquistare uno stabilimento balneare, affidandomi ad un’agenzia immobiliare. Ebbene ogni qualvolta il mediatore di turno mi chiamava per offrirmi una zona, il ritornello era il seguente: “è un affare, in 4 anni te la paghi”, oppure “questa zona ti garantisce un guadagno di 200/300 milioni annui”. Incuriosito dai grandi guadagni ho fatto qualche conto. Prendendo quale base di calcolo una cinquantina di stabilimenti ubicati alla destra del porto canale, da Marina Centro a Miramare, ho costatato che ne esistono di diverse capacità: si va da quelle piccole con poco più di 100 ombrelloni a quelle grandi fino e oltre i 200. Per i conteggi ho utilizzato le tariffe della stagione 1996 (di solo uno/due punti percentuali superiori a quelle del 1995) ed il calcolo è stato effettuato sulla base del costo di un ombrellone con due lettini (tralasciando per semplicità l’affitto di lettini fuori ombrellone e dei lettini oltre i due). Il costo giornaliero, considerata la media dei prezzi, sia riguardo all’ubicazione (prima, seconda terza fila ecc.), sia per quanto riguarda i periodi (7, 15 e 30 giorni), è risultato di circa 14.000 lire.Partendo dal costo giornaliero moltiplicato per i giorni della stagione, ho trovato l’incasso lordo di un singolo ombrellone: circa 1.500.000 lire. Da tanto si evince che una zona con 100 ombrelloni incasserà circa 150 milioni, una con 150 circa 225.000.000, una con 200 circa 300.000.000 e una con 250 circa 375.000.000. A questo punto occorre quantificare le spese che sostengono gli operatori. La prima che dobbiamo considerare è il canone della concessione demaniale per l’utilizzo della spiaggia. Ebbene non sono riuscito a trovare niente di preciso in proposito (omertà, omertà, omertà), quando chiedevo qualcosa dovevo farlo con circospezione per non insospettire il mio interlocutore. Altro che mafia siciliana, questi hanno l’osso e non vogliono mollarlo). Soggetti bene informati parlano di circa 8 milioni per una zona con 100 ombrelloni e 12/15 milioni per le più grandi. Oltre al canone ci sono ovviamente tutte le altre spese ordinarie (manutenzione, abbellimenti vari, ammortamento beni mobili, personale (quasi sempre ragazzini sottopagati), imposte, tasse (guarda caso tariffe agevolatissime per la tassa sulla raccolta dei rifiuti solidi urbani), ecc.. In totale, mediamente, le spese sostenute da ogni operatore si possono valutare intorno ai 30/40 milioni per le zone piccole, 60/70 milioni per quelle medio-grandi.

capetamilla 96 segue

giovedì 25 agosto 2011

La Sabbia di Mirra

Cerchiamo di essere attenti osservatori di quello che avviene nei palazzi e bar della politica, avevamo letto qualche giorno or sono che presto il Presidente della Provincia Vitali e l'Ad Moretti si sarebbero seduti ad un tavolo per discutere dello stato dei trasporti ferroviari locali. La domanda che sorge spontanea è tesa a comprendere se è già saltato oppure abbiamo un assessore provinciale che viaggia per conto suo alla ricerca di una visibilità fotografica, con espedienti che definirli naif si rischia di offendere un movimento serio. Giudichiamo sempre in base alla nostra esperienza politica, correndo il rischio che diventa certezza, nell'occuparci di queste cazzatine ferragostane, di farle apparire come importanti. Non possiamo farne a meno, il passo carraio è occupato da domenica da macchine cielline, che nel contratto all incluse sembra abbiano anche un permesso particolare definito parcheggio selvaggio. Non si può giudicare una grande kermesse come quella, solo da alcuni dettagli, il nostro inviato non scrive più, si sarà addormentato, sazio di preghiere, non è rimasto molto, oltre alla nascita del Partito Fiat. La parte politica questa volta è stata interpretata stupendamente da Giorgio, maggioranza ed opposizione unite in una comica debolezza sono state commissariate, i dieci punti della controproposta democrat sembrano dettati dall'alto colle capitolino. Torniamo alla Sabbia di Mirra, un secchiello riempito abusivamente e scaricato in perfetto orario sulla porta di Moretti Mauro senza commettere errori con il fratello che voleva fare il sindaco per aiutare Gnassi. La cosa che infastidisce è lo sproloquiare del primo che si alza, su questo versante, l'amico Vincenzino ne batte molti, rimane la percezione di una politica malata, non si capisce in questa farsa quale sia il ruolo della regione. Sarebbe l'unico soggetto titolato a discutere con Ferrovie ed Anas, il nostro Vate quest'anno ci ha risparmiato i sermoni dalla brandina, non ci sembrano questi dei problemi secondari rispetto al corteggiamento a bagnini e chioschisti. Il fatto straconosciuto da tutti, anche la Rinaldis è che a Bologna del destino di Rimini se ne strafregano da sempre, ci considerano ancora dei bagnini, questa volta azzecandoci. Le controprove sono troppe, l'ultima riguarda la vicenda della holding dei debiti aeroportuali, se poi pensiamo che la nuova autostrada adiacente alla Romea arrivata a Casa Errani devia per Cesena, sembriamo davvero una tribù di sudditi negletti. Il povero Mirra si è dovuto sandwiciare per fare notizia, come quel reduce della riforma Basaglia che gira con i cartelli, non se lo filerà nessuno, l'assessore Peri al più titolato vescovo Vitali ha detto bruscamente che soldi regionali per la sua complanare non ce ne sono, il rimedio sarebbe una strada a pagamento quando esiste a due passi un'autostrada in allargamento. A cospetto di tutte queste assurdità ed atti contrari al buon costume politico ci dovrebbe essere una sollevata di scudi dalla pletora inutile dei nostri rappresentanti, al semplice aggrottamento di ciglia di Errani si ritirano spaventati, bravo Vincenzino Mirra non stavi male così conciato, era pubblicità per chi?

Una Campagna


La campagna per le tasse non ci è piaciuta, gli evasori non sono tutti uguali, c'è chi lo fa per mangiare e chi fa sparire milioni nei paradisi fiscali, grazie a banche compiacenti. Ai nostri omelianti e fintamente indignati amministratori chiediamo perchè non hanno speso neppure una parola sui grandi istituti di credito che mantenevano e mantengono una filiale più o meno mascherata oltre confine per espletare meglio questi compiti. Più di una è assunta agli onori della cronaca, con comportamenti reiterati che erano normalità tollerata o perchè l'anno scorso non avete profferito neppure una omelia di doglianza quando il Carlino ha pubblicato i redditi dei bagnini, continuando (tutti) a difendere una categoria che non deve emettere scontrini fiscali per paura che si inumidiscano. Perchè non dotare questi imprenditori agevolati di un libro mastro che funga da bollettario, dove chi controlla vede se gli ombrelloni noleggiati sono stati dichiarati? Ovviamente a bolletta deve seguire fattura e quindi tutto ricadrebbe in un iter ordinario, se invece chi controlla deve scoprire l'evasione all'atto del pagamento, è come dire ai Signori della Sabbia, fate quello che vi pare. Allora la domanda diventa seria, perchè un commerciante che vende una caramella viene controllato e punito per non aver rilasciato lo scontrino e per transazioni di centinaia di euro a nessuno viene in mente di inventare un piccolo sistema di accertamento? Oppure i tantissimi lavori marginali, dai guardiani ai giardinieri, svolti da pensionati senza il minimo contratto sindacale, se poi qualcuno ci dice che la cosa è più complessa, ben lieti di parlarne, partendo dal fatto che non si amministra per slogan o proclami, ma tutti i giorni. La cosa che più ci stupisce è che dalla sera alla mattina s'inventano questioni che sono conosciute da tutti e da sempre, prendiamo per esempio il LAVORO NERO fatto da migliaia di operai, spesso donne, per 10/12 ore al giorno, sette giorni su sette, tenute in regola per quattro ore al giorno, aspettiamo che intervenga prima Cardinal Bagnasco?

mercoledì 24 agosto 2011

Cotto



Abbiamo sempre mostrato una sincera ammirazione per la Città di Riccione spinti dalla bontà delle amministrazioni succedute, protagoniste di vera innovazione e solido legame con la comunità ed il territorio. Non è bello fare graduatorie ma i sindaci della Perla hanno avuto tutti grande attenzione al nuovo, usandolo nel migliore dei modi per mantenere alto il valore turistico della Città. Un lungo preambolo per atterrare dove il mouse duole, il paragone con Rimini è irriverente, le quotazioni immobiliari lo testimoniano, il Trc servirà però da detonatore in grado di fare saltare la felice convivenza, la popolazione riccionese sembra accorgersi che la patacata pensata da Chicchi ed attuata ovinamente dai successori, costerà come un Palas rendendo niente, a loro servirà poco, molto meno del nulla per i riminesi e dovranno pagare in proporzione un tasso altissimo. Pironi che nella graduatoria sindacale non era un top player, mostra in questa circostanza tutta la debolezza dell'uomo d'apparato. Tra un doveroso scatto d'orgoglio e balbettanti posizioni, sceglie la politica degli abeti del calcio, tergiversa, scrive lacrimose omelie, non prende una posizione che lo porterebbe a giocarsi forse tutte le possibilità future in campo democrat ma apparirebbe a quelli della Polisportiva come uno con le palle, pur tranciate dal metro. A comportarsi così era bravo anche Galli, il Manzoni non sbagliava.

martedì 23 agosto 2011

Le Riforme



Avvertivamo da tempo che il Paese avesse bisogno di riforme strutturali, trovando nella vecchia politica dei nuovi partiti un muro di mattoni fatti del così è sempre andata, così continuerà. Un materiale che sembra non voglia essere sostituito, è facile prevedere una catastrofe, non deve essere giustificata dall'assolutorio e bugiardo mezzo gaudio. Quando la burrasca si placherà, il mare nostrum non sarà più lo stesso, l'Italia conterà morti, feriti e tantissimi scomparsi, qualche altro, pochi, se la caveranno con graffi e modeste macchie sui vestiti, la differenza nel medio periodo sarà enorme. La fretta generalmente è pessima consigliera, in un normale paese del quale non siamo nemmeno copia sbiadita, l'aumento dei tassi ed i salvataggi del debito pubblico avrebbero suscitato un dibattito meno curiale, il Cavaliere come la Carim, è in mano a due commissari, il nazionale Giorgio e l'europea Angela, suscitando una temporanea tenerezza che svanisce al ricordo di un capitale politico sperperato per quattro puttanelle, chiedere le elezioni oggi è atto irresponsabile non solo per una maggioranza che non esiste ma per un'opposizione che non c'è mai stata. Il segretario del Pd, fortunatamente alloggia al Quirinale, la nostra rabbia aumenta pensando che poteva essere per il nostro misero sistema politico l'uomo della svolta epocale. Per la sua visita riminese, un autentico successo, hanno schierato drappelli di vigili a presidiare una Città paurosamente vuota per l'infernale caldo, non c'indovinano mai, neanche in buona fede. Abbiamo segato il ramo del lavoro sul quale eravamo precariamente seduti, con il devastante messaggio delle maggiori tasse e più controlli, che ricadono sulla vasta categoria dei tartassati, chi evade o peggio ruba speculando, se ne infischia, rimangono perfetti sconosciuti come i rifornitori dei vu cumprà. Servono riforme sostanziali che partano dal dovere di salvare l'italia,ognuno faccia la sua parte, uscendo da impostazioni sterili, come il comico calo delle province, sarebbe bastato stabilire in regime di consolidato federalismo un tetto regionale, se in Sardegna ne volevano fare altre sette, ca..loro, stesso criterio per comuni, consorzi, comunità montane, Agenzia Tram ed altre invenzioni simili ancora operanti per la piccola famiglia socialista riminese, a dispetto di un dettame referendario molto chiaro. Non frega più niente a nessuno dell'acqua pubblica? O dobbiamo ricorrere ancora all'amico Giorgio, che ha miracolato anche i piloni? Il fai con i tuoi soldi, deve valere anche per giustizia ed istruzione, fare politica deve ritornare ad essere passione non impiego, al massimo si deve percepire lo stipendio di prima, sola eccezione per Gnassi, mancando parametri. Si eviterebbero gli scandali dei vitalizi, pensioni e macchine, semplici regole democratiche che incentiveranno anche la doverosa caccia ai furbi e disonesti che nelle troppe aziende pseudo politiche s'annidano come direttori, consiglieri, presidenti e finti tecnici. Sindaco non fare come Melucci.

L'Ombelico d'Agosto


dal nostro inviato

Rimini ombelico del mondo in Agosto…e negli altri 11 mesi?

Come al solito il Meeting si dimostra per quello che è: una occasione straordinaria di incontrare

personaggi di ogni tipo, di fare amicizie vere e meno vere, di immergersi in vorticose e stimolanti montagne russe di speculazioni intellettuali, in altri termini una ricca ed entusiasmante esperienza umana.

Verrebbe da dire unica ed irripetibile, invece fortunatamente anche se rimane unica nel suo genere non è irripetibile perche ogni benedetto Agosto che nostro Signore manda su questa terra… ecco lì il Meeting ad aspettarci e ad accoglierci in questa sua positiva Babele umana.

Peccato che questa ripetibilità rispetti una periodicità troppo lunga per la bellezza dei contenuti e della forma espressi dalla manifestazione.

Sono troppo lunghi 11 mesi di attesa.

Allora sarebbe auspicabile che la nostra città approfondisse maggiormente questo rapporto con questa parte importante di se stessa con la quale diciamo che non ha mai fraternizzato più di tanto…

Il Meeting è sempre stato visto e vissuto dalla parte non ciellina di Rimini come una straordinaria occasione di bassa stagione per riempire le camere ormai desolatamente vuote anche in alta stagione.

Parola chiave: destagionalizzare

Come al solito noi riminesi sappiamo giocare straordinariamente e pericolosamente al ribasso.

Giocando un po’ con la fantasia se noi avessimo avuto a disposizione il famoso dipinto leonardesco della Gioconda l’avremmo esposto in qualche sottoscala ammuffito del nostro glorioso Museo della Città sotto le amorevoli cure di qualche addetta alle pulizie di una anonima, qualunque cooperativa delle tante che affollano i palazzi della nostra rimini.

Credo che sia ora di invertire la rotta ed allora parola Chiave: crescita.

Questa dovrebbe essere, invece, la prospettiva, il contesto in cui considerare il Meeting.

Questo dovrebbe essere lo sforzo a cui dovrebbe dedicarsi la nostra amministrazione e tutta la città viva.

Coinvolgiamo finalmente, al di là delle liturgie diplomatiche di facciata, al di là delle dichiarazioni istituzionali da “Bignami della politica”, la rimini che eccelle, la rimini che cresce e che ci farebbe crescere sole che noi la riconoscessimo finalmente come una delle parti migliori di noi e non come un semplice corpo estraneo utile solo per vendere camere.

Meditiamo, fratelli, meditiamo…

marco casadei

lunedì 22 agosto 2011

Apre il Meeting

dal nostro inviato

Domenica 21 Agosto 2011 presso i padiglioni della Fiera di Rimini ha preso il via la Kermesse internazionale organizzata dal Movimento di Comunione e Liberazione. Il Tradizionale e spettacolare appuntamento quest’anno ha come titolo “E l’esistenza diventa una immensa certezza”. A fare da straordinario testimonial d’apertura quest’anno è sbarcato sui lidi riminesi niente di meno che il Presidente della Repubblica italiana Giorgio Napolitano. Al suo incontro, nel pomeriggio, erano presenti oltre diecimila persone che affollavano ordinatamente e con molto entusiasmo l’immenso salone B7. Mi è venuto da pensare subito che una manifestazione del genere non avrebbe potuto essere organizzata nel nuovo Palacongressi nonostante il suo “robusto” costo, costo molto più robusto dei suoi pilastri, sembra…ma questa è un’altra storia, chiusa la parentesi.

A fare da “sparring” al nostro amatissimo Presidente erano presenti L’On. Enrico Letta e l’On. Maurizio Lupi in qualità di rappresentanti dell’intergruppo parlamentare per la Sussidiarietà, Giorgio Vittadini e la Presidente della fondazione Meeting. Prof.ssa Emilia Smurro.

Gli interventi sono stati tutti politically correct, conditi da applausi scroscianti soprattutto quello del Presidente Napolitano che, oggettivamente, si è staccato per contenuti, come doveva del resto essere, da tutti gli altri.

Il Presidente ha esortato chiaramente la classe politica, pigra e riottosa, ad abbandonare i “deserti” delle sterili ed ammuffite polemiche di stampo “ meteorologico sullo stile Bersaniano del “piove governo ladro!” ed imboccare invece il più virtuoso e faticoso sentiero della Politica vera, di quella Politica che da sempre auspichiamo dalle nostre pagine.

Quella Politica fatta di confronto serrato, sui problemi veri; da svolgere con proposte anche impopolari ma che devono essere il frutto di un lavoro instancabile, competente ed appassionato; mi permetto di aggiungere anche che questo lavoro così puntiglioso deve essere fatto con entusiasmo che deve trasparire dai volti delle Persone che lo realizzano, volti che devono trasmettere fiducia e coraggio, volti sui quali deve abitare il sorriso e non la maschera triste ed anonima di una qualunque tragedia greca…come se solo loro dovessero sopportare tutto il peso del mondo!

Basta con le ipocrisie e le logiche di spettacolo, il Paese stà soffrendo tutto, dobbiamo avere il coraggio di prenderci per mano e di accompagnarci tutti insieme con tenacia e pieni di certezze verso l’uscita da questa crisi complessiva che da troppo tempo sta soffocando tutti gli ambiti di Vita del nostro Paese: Insieme ce la faremo!

marco casadei


Una Laica Riflessione

Essere atei non significa avercela con qualcuno, io rispetto profondamente la chiesa cattolica, pur cercando di mantenere un'autonomia di pensiero che dovrebbe essere comune all'intero paese. Non condanno nessuno in particolare, ma se sostituiamo la politica con la caccia alle streghe, la cosa diventa pericolosa, rischiamo di dare in pasto alla folla, attraverso una giustizia sommaria, come la storia ci insegna, un povero cristo semplicemente perchè ha i capelli rossi. Invece ho dovuto rilevare che dopo le parole del Card. Bagnasco contro l'evasione fiscale si è aperta una specie di caccia all'untore, con tanti paladini nazionali e locali, che non hanno perso occasione per mettersi in mostra, senza contare che qualcuno, vedi Il Fatto Quotidiano ha sottolineato che il pulpito da cui viene la predica non è dei migliori. Il rischio che corriamo è altissimo, questo continuo sostituire l'istinto all'intelletto, ci sta portando in un baratro profondo, s'inventano personali tribunali dell'inquisizione, con accuse reciproche che non ci portano da nessuna parte, ognuno s'inventa ed estremizza il suo strumentale baluardo, dove attingere consenso. Di fatto si vuol combattere il male, con quelle che ne sono state le cause, sostituendo agli inciuci di ieri, steccati e muri invalicabili, basta vedere cosa sta avvenendo con la proposta di risanamento del Governo, la difesa degli orticelli e le ricette per la soluzione dei problemi, con l'unico risultato di accelerare il nostro naufragio, evitato al momento, grazie agli aiuti della Comunità Europea effettuati con l'acquisto dei titoli di stato, cosa che questa pseudo politica fa finta di non vedere. Per tornare alla Chiesa se si vuole davvero aiutare gli Italiani, organizzi un dibattito culturale con il quale si affermi che la manovra è solo un emergenza e come tale difettosa comunque la si ponga, ricordando che è in gioco la salvezza del Paese, tutti ci rimettiamo molto più della posta personale, auspicando una giustizia più giusta, pronta e moderna per rinsaldare il concetto di uno stato funzionante. Con un federalismo vero già attuato, l'imposizione delle chiusure di province ed enti inutili non sarebbe stata necessaria, le regioni avrebbero dovuto fare i conti con le risorse a loro spettanti, i più bravi sarebbero stati quelli che chiudevano le centinaia di Agenzie della Mobilità, aprivano asili nido, diminuivano le imposte dei cittadini, davano impulso al tema drammatico del lavoro. Qualcuno della casta locale potrà anche sorridere a fronte di queste osservazioni, difficile per tutti, anche quelli che si chiamano Gnassi pensare che i tempi non siano cambiati, la geografia del Paese sta mutando, un Bossi per quanto indebolito dalle patacate del Cavaliere, ha fatto argine al Nord, se succede qualcosa di grave come ipotizzato dal Mago Bersani, ci mettiamo a discutere di chi è la colpa?

sandro baschetti

domenica 21 agosto 2011

Le Tasse di Vitali

Omelia improvvisata con dipietrismo da corsia, populismo benziano, ingenuità e furbizia mescolate nel solito biberone servito dal pulpito più inutile d'Italia, parliamo dell'ultima uscita di un Vitali sulle orme di Bagnasco, incentrata sui peccatori del fisco riminesi. E' un primato che deteniamo da sempre, incentivato, tollerato, perfino spinto in ragione della peculiarità della nostra ex primaria fonte di reddito. L'evadere od eludere era insito nel vangelo turistico, ricordiamo il compagno Bettuzzi, un assessore comunista senza saperlo, che ingenuamente si era messo in testa di accertare le denunce degli albergatori, nel momento nel quale i comuni vennero chiamati in soccorso del fisco. Durò molto poco il giochino, tutti ambivano a diventare delatori, non si potevano più mandare figli e nipoti agli asili, le soffiate erano implacabili e circostanziate, troppo lavoro e troppi pericoli politici, la barca andava, non si poteva fermare per qualche miliardo evaso. L'analisi del Presidente di una Provincia salvata dalla Valmarecchia induce all'intolleranza, spinge a difendere l'indifendibile, non è sufficiente chiedersi dove abitasse in questi lunghi anni, mostra un deficit allarmante a livello formativo, privo della più piccola esperienza lavorativa. Per rimanere nel seminato che ha imparato tardi a conoscere, ma ha frequentato con brillanti risultati, c'erano tanti modesti preti di campagna che svolgevano degnamente compiti oltre le loro funzioni religiose, accudivano, risolvevano problemi sociali ed economici, spesso sconfinando nel politico, senza ambire però a porpore vescovili. Caro Stefano, se esistesse un Cepu per amministratori faresti bene a frequentarlo, magari in corsi serali, la tua auspicata legge del taglione, non riesce ad indignarci, così come le allegre riflessioni della Rinaldis consegnano un de profundis alle poche ragioni della categoria che rappresenta. Ci piacerebbe ascoltare prima che la ghigliottina fiscale da te auspicata entri in azione, se prima di sentenziare, hai pensato alla masnada che si nasconde nelle decin.e di aziende inutili e super inutili, vorremmo che tu riuscissi a definire questa vergogna diversa dall'evasione tout court. Non riusciamo a dimenticare che sei stato l'enfant di coloro che hanno precipitato la Città in queste condizioni, quando si riducono le spese, prima di urlare contro Tremonti, sarebbe salutare e molto cattolico avere la coscienza a posto con la chiusura immediata di almeno quaranta aziende, cominciando da quella chiamata Agenzia della Mobilità e si legge purtroppo anche Trc, ci costa 5 milioni all'anno, prova a vedere quanti pannoloni si comprano.

sabato 20 agosto 2011

Statista

Premettiamo che stiamo parlando del meglio della politica riminese, quelli che propongono emendamenti al Decreto SalvaItalia per i ponti turistici o minacciano di scaricare camion di sabbia davanti ai ministeri per far arrivare l'alta velocità a Rimini. Non citiamo i nomi, ma tornando a Melucci, gli ricordiamo incassando la storica alzata di spalle che fino a pochi mesi fa le sue imprese strategiche si chiamavano varianti per tutti i gusti ma solo per selezionati avventori, dalla crema dei grattacieli sul mare, alla fragola delle colonie piene di condomini, l'improvviso cambio di visione e negozio, lo ha spinto a ragionare di accessibilità al territorio e..pensate di reti fognanti. L'unico ingrediente che rimane, come il segreto della coca, è l'atavica furbizia comunista, si mira al basso consenso, le colpe sono sempre degli altri, vedi governo. Perchè non cita tra le ipotesi per arrivare a Rimini l'autostrada che parte da Mestre e guarda caso si ferma nella terra ravennate di Errani? Le fogne che non sono state fatte nei suoi dodici anni di totale e solitaria responsabilità, le chiediamo alla Prestigiacomo? Per una volta concediamo l'onore della verità al Prof,Gardini, se la nostra offerta turistica è legata alle fortune meteorologiche ed alla durata dei ponti vacanzieri, meglio attaccarsi ai piloni e pregare come tanti piacenti al meeting. Nella gara di populismo perchè non chiedere l'iva al 2% o la reintroduzione dei coupons per turisti od un'alta velocità che non si collega a niente? Se vuoi giocare allo statista, imponi una legge demaniale che sia davvero innovativa, la tua variante al Piano Spiaggia è uno delle origini dei casini accertativi fiscali e penali che incombono sugli imprenditori della sabbia, hai pensato di garantire che bagnini e baristi potessero continuare con le loro capanne, permettendo a Gnassi di vincere, mai come questa volta i voti della massa sabbiosa si sono riversati su di un unico candidato, in altre località sarebbero sorti fondati sospetti. Abbiamo avuto la colpa letale di pensare sempre come amministratori, abbiamo scritto mille volte cosa occorre, non hai avuto nemmeno il coraggio di citare la mobilità interna, non è mai stato il tuo interesse maggiore, in questo caso a chi addebitiamo le colpe? A Magrini?

venerdì 19 agosto 2011

Trasporto pubblico e Trc

Come ribadito anche nell’elaborato “Spunti per analisi del progetto TRC”, inviato in data 19.08.2011, si sottolinea che noi del Comitato “Rimini Città Unita” siamo fermamente convinti che è assolutamente inutile realizzare il progetto TRC, finanziato dal CIPE, perché a fronte di quanto pubblicizzato dalla Fondazione MEETING, e sotto riportato, si evince che estendendo tale servizio alle altre manifestazioni fieristiche, integrando il servizio già attivo con ulteriori collegamenti per soddisfare il servizio pubblico mediante l’utilizzo del treno, si potrebbero risparmiare centinaia di milioni di Euro, in considerazione anche del particolare momento di crisi. Sbagliamo?
Si riporta quanto espresso anche nell’elaborato sopra citato.Quando si verificano congressi come il “Rinnovamento nello Spirito”, “Il Meeting”, o anche altre manifestazioni fieristiche, è necessario disporre di un sistema di trasporto di massa in grado di trasferire velocemente le molte migliaia di persone che, a fine giornata, uscendo dai padiglioni quasi contemporaneamente - o al massimo nel giro di un’ora - vorrebbero velocemente raggiungere gli alberghi della riviera, da Rimini a Riccione. Idem per il percorso inverso, le classiche “ore di punta”. Di seguito l’email ricevuta dalla Fondazione MEETING per pubblicizzare il servizio offerto dalle Ferrovie di Stato Italiane.
Il TRC non potrebbe svolgere questo servizio, perché per trasportare molte migliaia di persone, con il mezzo previsto per il TRC, che al massimo ne contiene circa 160, servirebbero moltissime corse e mezzi. Naturale che in questo caso servirebbe una “metropolitana classica”, oppure un treno da inserire negli “slot” liberi della linea ferroviaria, in grado di trasportare migliaia di persone ogni corsa, fino a Riccione, sia nell’ora di accesso alla Fiera che in quella di uscita. La stazione ferroviaria in Fiera è già operativa, le fermate intermedie fino a Riccione ci sono già, con poca spesa se ne potrebbe realizzare una nuova. A nostro parere, questo semplice ragionamento da solo dimostra che il TRC, alla Fiera di Rimini, non può svolgere il compito di “trasporto di massa”. Ringraziando per l’attenzione accordata si porgono distinti Saluti.

Walter Moretti

Comitato “Rimini Città Unita”