domenica 30 ottobre 2011

Big Bang

Le quattordici correnti democrat si stanno affrontando nei preliminari in attesa delle primarie, volano insulti, schiaffoni e calci da somari, nella nostra Regione hanno salvato i vitalizi, come ha detto Bersani sono diritti acquisiti, l'erede di Cofferati indice uno sciopero per l'art 18, non per gli scandalosi costi della politica, abbiamo letto da qualche parte che ogni cittadino per spesarla paga 230 euro. Matteo Renzi ha fatto il suo show, bravo, istrione e maleducato, con mille ragioni anche se fosse più vecchio e non avesse interpretato una carriera tanto veloce quanto sospetta. Il pidi è nato male, ha vissuto di rendita opponendosi verbalmente al Cavaliere e facendosi scudo dell'intera stampa italiana, perfino i due giornali di casa berlusconiana litigando non trovano di meglio che azzannarlo. La corazzata Sky per colpa dell'iva incautamente maggiorata, ha svolto un lavoro intelligente, con un lavaggio professionale ed un uso schierato dello schermo grazie al quale quattro milioni di abbonati sono schierati per il 70% contro il padrone di Mediaset. Strano paese, in Inghilterra Murdhoc ha avuto problemi di natura etico-giornalistica che non si conciliano con l'atteggiamento italiano e con la sua natura di conservatore feroce oppositore di Obama. Rimangono largamente i più bravi, anche l'interista Caressa.

Sarà Dura

La legislatura per Gnassi è cominciata male, la parte più facile del suo percorso protetto sono state le elezioni, ci aspettavano un risultato perfino migliore, solo una serie di circostanze politiche favorevoli hanno permesso alla giovane risorsa spesa da Melucci con la solita tempestività, di avere una maggioranza assoluta con il minimo dei voti democrat. La possibilità di potere governare senza ricorrere ai voti alleati è stata subita guastata dalla nascita delle correnti interne, la rappresentazione che viene fatta di questo partito malnato è molto vicina alla realtà, a quelle ufficiali si devono aggiungere le locali, Bertino Astolfi è l'esempio più illuminante. Matteo Renzi che ha una carriera molto simile a quella del nostro Giovane ha mille ragioni, per arrivare ad un vero rinnovamento devi pensionare almeno D'Alema, rimane un'accozzaglia unita da tanti interessi, staffata e cementata ancora dal Cavaliere. La strategia democrat che abbiamo denunciato è talmente palese che è diventata ovvia, il ritratto che viene fatto giornalmente del Sindaco è dell'indeciso, inadatto al ruolo, circondato da un girotondo nel quale fanno la gara a cascare prima per terra. L'ouverture della Gloria Lisi sul terreno amico e sussidiario degli asili è stata una scivolata da palaghiaccio, sul terreno urbanistico non si capisce cosa stia succedendo, alla fine trionferà la pratica consociativa dell'esame delle osservazioni al Piano Strutturale in evidente contrasto con le ambizioni bucoliche di quello Strategico. Un amico(?) di fede socialista, passato da Craxi a Gnassi ci ha avvertito che le demolizioni del Circolo Nautico di Viserba risiedono nella figura ostile del Presidente, per il bene dei soci rassegnerò le dimissioni, vuoi vedere che...

P.S
Non smetto di scrivere.

sabato 29 ottobre 2011

Promossi?

Con l'assenza dell'attaccante più pericoloso, un certo Tremonti, la Squadra di Governo ha vinto il difficile incontro di Europa League, giocato sul terreno neutro della Ue contro la rappresentativa franco-tedesca. La partita si è risolta grazie all'italico contropiede che ha permesso con furbizia di presentare come nuovi gli schemi di Nereo Rocco. Le pensioni non sono state toccate, il comparto previdenziale è rimasto come aveva deciso Maroni che tra un arresto e l'altro sembra debba occuparsi anche del partito, ormai Bossi ha mandato tutti a fan..con Fini ha più ragione. Promossi? I mercati sembrano in euforia, le banche volano in borsa, molto più leggere di prima, in attesa della pioggia di miliardi promessi per la loro ricapitalizzazione, speriamo rimanga qualcosa per la Banca Pasquicchia, noi siamo tremontiani della prima ora, quando pensava giustamente che le fondazioni dovessero avere come soci principali gli enti locali di riferimento, per come sono state amministrate andava bene anche Ravaioli. I sindacati sembrano sul piede di guerra, c'è sempre un articolo che non va, la solita melina per fare passare il tempo e mostrare flaccidi muscoli, se ce la caviamo così è grassa, rimane il piccolo particolare rappresentato dai due mila miliardi di debito pubblico che fanno apparire virtuoso quello del Palas. Il Cavaliere è uscito rafforzato, nell'ultimo meeting nessuno si è permesso risolini, le banche francesi sono esposte con la Grecia, il neo papà ha poco da ridere leggendo i sondaggi che presto restituiranno alla gauche il territorio transalpino, la collega ridanciana sta già facendo il trasloco. Cosa succederà in Italia? Le quattordici correnti democrat sono in azione per scongiurare il pericolo che ritorni il centrosinistra, sarebbero sufficienti tre passi indietro di B perchè tutto rimanga come adesso.

venerdì 28 ottobre 2011

14

Il Big Bang delle Correnti da Linkiesta.itIl Big Bang delle correnti Pd Il Big Bang delle correnti Pd

Sette Chiese

Gardenghi lo abbiamo definito in tempi abbondantemente sospetti un grande incettatore di cariche, non esisteva associazione, fondazione, società, azienda, fiera, palas nella quale non fosse presente, il suo bigliettino da visita era diventato ingombrante. Padrone da sempre di Confartigianato, ha assunto i bagnini spacciandoli come artigiani della sabbia, è stata la sua fortuna, colpo grosso associativo, con implicazioni politiche rilevanti che lo hanno costretto al gioco da lui preferito, quello dei passaggi laterali bipartisan, rimane con Bugli uno delle poche persone intelligenti in una Città di mediocri stipendiati, qualcuno anche premiato. Leggiamo che questa mattina dopo la sistemazione accurata dei capelli ha lanciato strali pesanti contro Pasquinelli, reo di percorrere il tragitto obbligatorio per chi presiede la Fondazione: il Giro delle Sette Chiese con traguardo in Curia, le altre sei non contano niente. La pantomima della ricapitalizzazione sta assumendo contorni che hanno abbandonato da tempo l'ambito del ridicolo, sfociando in quello drammatico. La cordata riminese non sembra in grado di scalare Covignano ed arrivare alla Madonna delle Grazie, le banche italiane sono in debito d'ossigeno, appellarsi al mantenimento di una riminesità quando il Governo al completo si è presentato in Europa con il cappello in mano ed il capo cosparso di cenere tedesca, suona come offesa alle timide intelligenze nostrane. E' stata amministrata male la Fondazione, molto peggio la Banca, l'unico personaggio che non aveva mai partecipato alla corsa curiale, è stato estromesso violentemente quando ha avuto il coraggio di raccontare come stavano le cose dentro Palazzo Buonadrata, parliamo di Aureli, sostituito da pasquicchi dotati della penitente password. La cosa più avvilente in questo brutto pasticcio è il silenzio del Sindaco, si lamentano le ochette del palazzo per i tagli del governo e non osano pronunciare una parola sulla cassaforte prosciugata?

giovedì 27 ottobre 2011

Per Marco

Forse non è il caso, ma abbiamo letto su NewsRimini il testo del discorso del Vescovo al funerale di Marco, lo abbiamo trovato bello, sincero, umile, non era facile esprimere dolore e speranza, Mons.Lambiasi ci è riuscito.

Italia in Giappone

“ITALIA IN GIAPPONE”. IL MEETING INAUGURA A TOKYO

Al via domani l’evento “Tradizione e globalizzazione, Cristianesimo e Buddhismo di fronte alle sfide della modernità”

I movimenti eleganti dei monaci della scuola Shingon, perfettamente sincronici e affini alle sonorità della musica Gagaku, insieme al calore nostalgico dei canti della tradizione napoletana con il maestro Aoki saluteranno domani l’arrivo del Meeting di Rimini a Tokyo, nell’ambito della rassegna “Italia in Giappone”, promossa dall'Ambasciata d'Italia a Tokyo. La manifestazione dell’agosto riminese prenderà parte all’evento “Tradizione e globalizzazione. Cristianesimo e Buddhismo di fronte alle sfide della modernità”, dal 27 ottobre al 1 novembre, chiamando a convegno illustri filosofi e religiosi per dialogare del rapporto dell’uomo con la realtà, del suo anelito di bellezza, di istruzione ed educazione.
La prima del Meeting a Tokyo prenderà, dunque, le mosse domani con l’iniziativa “Rimini-Monte Koya: itinerario di una amicizia”, serata conviviale, presso la residenza dell’Ambasciatore Vincenzo Petrone, nel segno dell’incontro e del dialogo, del reciproco scambio tra culture. Nel corso della serata inaugurale, infatti, saranno Emilia Guarnieri, presidente della fondazione Meeting per l’amicizia fra i popoli, e Shodo Habukawa, abate del Muryoko-in a raccontare l’amicizia tra il Meeting e il Monte Koya, sbocciata durante un viaggio in Giappone di don Luigi Giussani nel 1987 per una lezione su Il senso religioso, fiorita nel corso degli anni grazie anche ripetute visite del rettore Habukawa e dei monaci Shingon a Rimini e “annaffiata” anche dalle comuni passioni per l’educazione dei giovani e per la canzone Torna a Surriento, amata dal professor Habukawa e da don Giussani.

«A Tokyo e al monte Koya – spiega Emilia Guarnieri, presidente della fondazione Meeting per l’amicizia fra i popoli - in questi giorni la sfida per tutti noi è questa: riaffermare che è possibile un senso della vita, ritrovare insieme la possibilità di costruire positivamente nella società. Un tentativo per mostrare come le religioni possano contribuire al mondo attraverso l’educazione dell’uomo alla sua vera dignità.
Come ha detto Benedetto XVI nell’Angelus per la Giornata Mondiale della Pace in cui ha annunciato la giornata di Assisi: “Là dove si riconosce effettivamente la libertà religiosa, la dignità della persona umana è rispettata nella sua radice e, attraverso una sincera ricerca del vero e del bene, si consolida la coscienza morale e si rafforzano le stesse istituzioni e la convivenza civile. Per questo la libertà religiosa è via privilegiata per costruire la pace”».

Il programma dell’iniziativa proseguirà il 28 ottobre presso l’Istituto Italiano di Cultura di Tokio. I lavori saranno aperti dagli indirizzi di saluto dell’Ambasciatore d’Italia Vincenzo Petrone, dal direttore dell’Istituto Italiano di Cultura Umberto Donati, del Presidente del Meeting Emilia Guarnieri, dal Reverendo Prof. Shodo Habukawa della scuola Scuola Shingon e del Reverendo e Abate Ota della Scuola Zen Soto. Verrà letto anche un messaggio del Presidente della Fraternità di Comunione e Liberazione Julián Carrón. Una prima conferenza avrà come tema “Il senso religioso e il cuore dell’uomo” con mons. Massimo Camisasca, Fondatore Fraternità sacerdotale San Carlo Borromeo e il prof. Shodo Habukawa, moderati da Prof. Silvio Vita, Direttore della Scuola Italiana di Studi sull’Asia orientale di Kyoto. Nel pomeriggio sul tema “L’uomo di fronte alla realtà” interverranno il prof. Giorgio Amitrano, dell’università di Napoli “L’Orientale”, il prof. Costantino Esposito dell’Università di Bari, il rev. Eisho Yagi, abate del tempio Myojo-in e il dottor Franco Marcoaldi.

Il 29 e 30 ottobre la riflessione continuerà nel meraviglioso contesto storico e artistico del Monte Koya, centro spirituale del Buddismo Shingon. Qui, dopo i saluti di Yoshinobu Nisaka, Governatore della Regione di Wakayama e del Rev. Yukei Matsunaga, massima autorità spirituale della Scuola Buddhista Shingon, dell’Ambasciatore Vincenzo Pretrone e di mons. Massimo Camisasca, si aprirà la terza sessione dal titolo “La ricerca della bellezza” con gli interventi dello scultore giapponese della Sagrada Familia Etsuro Sotoo e il direttore del Museo del Koyasan, contenente capolavori della pittura e scultura giapponese, Shizuka Jien.
La quarta sessione sarà dedicata al tema de “Il ruolo della formazione e dell’istruzione. Alla luce della lezione dei maestri”, con Shodo Habukawa, don Ambrogio Pisoni, dell’Università Cattolica di Milano, il Reverendo Chiun Takahashi, abate Chorakuji, il dott. Franco Marcoaldi e il presidente del Meeting Emilia Guarnieri, coordinati dal reverendo Shingen Takagi, già Rettore della Koya University.
L’ultima tappa di questo singolare viaggio culturale sarà al Tempio Eiheiji, centro spirituale del Buddhismo Zen, dove assieme agli esponenti della Scuola Zen Soto si dialogherà sul tema “L’esperienza dell’incontro”.

giovedì 27 ottobre 2011 Meeting Rimini

Rendiconto

Finalmente ci piazziamo ai primi posti in una classifica regionale, fuori dal podio per poco. Il Sindaco Gnassi ha speso per la campagna elettorale vincente 103 mila euro, incassate con un modesto aumento delle salsicce di Fraternali, piazzandosi al dispendioso quarto posto nel centro nord tra gli eletti. Non permettiamo a nessuno, foss'anche un giornalista sveglio, di fare risatine ed allusioni sui finanziatori, i mattoni in questo caso non c'entrano, Gnassi si è dichiarato contrario ai Grattacieli, gran parte delle risorse sono frutto di spontanee raccolte notturne tra i frequentatori dei locali per giovani veri o presunti, il suo mondo. Con questa affermazione alla quale non crediamo neanche noi, abbiamo cercato d'ironizzare sulla modica quantità della spesa dichiarata, è riuscito però a doppiare il povero Renzi che ha dichiarato appena 43 mila euro, tutte spese per convincere il pidielle a votarlo, tentativo fallito.

Avviso

Il Vice Sindaco di Gnassi, cercata da Gnassi, imposta da Gnassi, ha dichiarato che per i tagli imposti da Giulio Tremonti non sarà più possibile rinnovare la totalità delle convenzioni con gli asili privati leggermente cattolici. Alla gentile Gloria mandiamo un avviso amichevole, senza leggere il Bilancio, impresa ardua anche per una Ragioniera Generale, le possiamo consigliare gratuitamente almeno 37 inutili poste da sempre inserite per ragioni politiche e personali che permetterebbero di pagare altri 300 posti e risalire la vergognosa graduatoria che ci vede proiettati agli ultimi posti in regione per numero di asili e scuole materne. Non cancelleremo il Seminario da lei profondamente amato.

mercoledì 26 ottobre 2011

Il Problema

Che il Cavaliere sia diventato Il Problema è ormai tanto evidente che sarebbe noioso insistere, rimane in campo un altro aspetto politico-economico altrettanto importante, l'asse franco-tedesco contro B è una vergogna europea. Non parliamo delle risatine dei due prossimi desaparecidi quanto di un'avversione palese e di una presunta superiorità morale che sono irritanti quanto le facce dei due leader in odore di sconfitta. Bossi ha tenuto giustamente il punto sulle pensioni, la richiesta era pretestuosa, un ricatto per avvelenare ulteriormente il clima italiano, la nostra previdenza pur con errori e favoritismi è in perfetto equilibrio, le misure erano altre iniziando con l'introduzione di una corretta patrimoniale e terminando con il disboscamento degli ignobili paradisi retributivi della politica, non per il risparmio che potevano dettare ma per comunicare al popolo che si cambiava veramente. Tra le tante e giuste reprimende etiche di Napolitano non ricordiamo righe sull'argomento e su Fini. In primavera sembra che nell'accordo testamentario firmato dalla Lega, ci siano le elezioni, le cinque correnti democrat ed i sei partiti che formeranno la nuova compagine alternativa al centrodestra sono già in fermento, passeranno questi mesi a trovare un candidato, ballocandosi tra primarie ed insulti, sembra che l'aria elettorale diventata irrespirabile per la presenza di B, stia iniziando a cambiare, gli aruspici di Repubblica non sono più convinti della vittoria, il detentore delle tessera n° 1 non si può lamentare del saldo finale di questa legislatura giudiziaria, presenta un grandioso + 750 milioni.

Sotto il Vestito

Cazzatine come la promozione del volontariato con una pomposa presentazione dell'acronimo altisonante, dimostrano che tutto è ancora da inventare, persino gli uffici di riferimento. Messa sul concreto, la prima esigenza, ossia la sorveglianza dei parchi, assomiglia alle vituperate ronde della Lega, conoscendo ab infanzia Gnassi, siamo certi che anche i progetti del comune di vetro aperto di domenica, l'asilo nella sala consiliare, i parchi bucoloci, rimarranno rendering elettorali. Sotto il bel vestito niente, la politica dell'immagine ha piazzato ragazzotti a fare gli assessori, poco importa se non hanno mai visto un bilancio, non conoscono il territorio, tanto meno i problemi. Il messaggio doveva rassicurare i cittadini, costringerli a votarlo convinti che avesse chiuso con la vecchia politica, il dramma sarà che il Vecchio ha chiuso con lui. Monsignor Lambiasi promuove seminari, nulla di illegale, per noi solitari laici ed una volta anche per molti cattolici politica e morale viaggiavano su binari distinti, quando si sono incrociati i danni arrecati sono stati terribili.
laico.it

martedì 25 ottobre 2011

L'Importante è Finire

"ADESSO ARRIVA LUI, APRE FORTE LA PORTA, SI BUTTA SUL LETTO, COMINCIA AD INVENTARE, POI SI SPEGNE LA LUCE ED E' TUTTO UN LAMENTO, HA IL RESPIRO UN PO'CORTO, COMINCIA A SOFFRIRE, L'IMPORTANTE E' . . . FINIRE".
Abbiamo preso in prestito qualche strofa della canzone di Mina, riteniamo possa rappresentare l'immagine di un Sindaco che doveva decapitare i capibastone citati da Veltroni. La generazione di sapientini a Rimini come a Roma non va oltre la caricatura, selezionati dal peggiore vecchio, è difficile credere che siano diversi. Nei democrat è nata la quinta corrente ufficiale, l'Altro Pd, con i Dalemiani Low Cost, Modem, Rottamatori, Teodem e Demo For Ever rappresentano uno zoo politico destinato ad aprire i cancelli, dando via libera agli animali. Il vuoto culturale si avverte dai titoli dei giornali di Casa, Curia e Cna, non hanno esperienza amministrativa, non sono stati in grado di scegliere una strada visibile ed apprezzabile nel Primo Bilancio Triennale, pensano di fare ancora di tutto e di meno, usando vecchie parole d'ordine come fossero verginelle al primo mandato e non gli eredi dei governanti da 65 anni. Un personaggino come la Serracchiani è diventata un simbolo del rinnovamento, pensare che da questi finti rivoluzionari arrivino proposte tese a cambiare davvero la politica assumendo decisioni drastiche è solo inutile speranza. Lo stipendio mensile di un politico, amministratore, consigliere, presidente pieno di debiti, non deve superare i duemila euro, chiudere le migliaia di aziende ad personam, a Rimini ne esistono almeno una decina, superare i monopoli nati in ragione di una finta liberalizzazione, con servizi i cui costi nessuno riesce a controllare. Come puoi giustificare l'aumento vertiginoso dell'acqua, quando abbiamo scambiato le falde del Marecchia con un depuratore che non è arrivato e siamo soci/utenti di Ridracoli? Piace la Fiat di Marchionne che si misura con il mercato, mentre quella di Agnelli campava con il debito pubblico, permettendo agli eredi di affondare anche la Juve. La nostra Marchioni difende i giovani ed i bagnini, qualcuno potrebbe informarla che sono due cose diverse ed antitetiche? Non vogliamo trasformarci in vetero radicali erranti, ma affrontare seriamente il discorso finanziario della Chiesa sarebbe cosa giusta, 44 mila sacerdoti stipendiati, esenzione dell'ici, otto per mille, esenzione irap, agevolazioni che raggiungono 4 mila miliardi, non abbiamo sentito una proposta in merito. Le liberalizzazioni vere sono un aiuto per giovani e precari, i deboli si difendono aggredendo il mercato, il futuro lo garantisci con uno sviluppo che sia davvero motore di ricerca ed innovazione, non bigoli sul mare o case per pagare i debiti del Palas, una Città come Rimini aveva bisogno di una Strategia non di un paravento per nascondere i veri obiettivi, quelli concertati bipartisan, si chiamino Piani Particolareggiati o Project. Siamo agli ultimi posti di tutti gli indicatori ambientali, la nostra battigia dovrebbe essere bindellata secondo i parametri europei, abbiamo assistito ad una indecorosa sceneggiata in Fiera, nessun cartello parlava della merda in mare, con quello che potremmo incassare dai nuovi canoni demaniali realizziamo 24 Tubi ed il Ponte per Gnassi.

lunedì 24 ottobre 2011

Primo Bilancio

I giornali hanno dato grandissimo risalto al Bilancio Triennale di Gnassi, riportando con titoloni la somma degli investimenti pari a quasi 100 milioni. Impressionante, in un momento di sacrifici, di tagli dolorosi, riescono a mettere assieme quasi un altro Palas o Trc, davvero bravo il Brasini contabile. Il giochino è riuscito con la stampa, francamente non avevamo bisogno di un altro giornale domestico, per fare i cronisti locali il requisito sembra quello di avere buoni rapporti con Procura, Questura e Garampi. Un modesto approfondimento del documento approvato in silenzio dalla Giunta, mentre il Sindaco era intento a compiere nel vicino ufficio atti più importanti, come cercare di uscire indenne dal pasticcio dei Project, porterebbe ad una sonora risata collettiva. Non solo non hanno indicato impegni solenni, ma anche quelli scritti, sono una presa per il culo nei confronti dei consiglieri e cittadini. Le opere più importanti sono ancora da progettare e sistemare urbanisticamente, citiamo l'indispensabile Ponte di Tiberio 2 per raggiungere i ristoranti, con relativa misteriosa viabilità o gli 88 milioni previsti da Hera per bucare il mare con otto condotte sulle 11 esistenti ed allontanare un pò di merda dalla Città. Hanno previsto 5 milioni all'anno, altra presa per il culo ambientale, facciamo metà di un tubo nei prossimi 365 giorni? Per ritornare a posizioni decenti nell'edilizia scolastica, sociale e sportiva al netto della sussidiarietà ciellina, avreste dovuto impiegare una cifra doppia rispetto ai numeri sbandierati, senza citare la mobilità.
Masini, re del cielo romagnolo, vola tra i debiti high cost, tra poco Cbr e Pesaresi lo copriranno del bitume non pagato, attraverso addetti stampa di solida matrice cattocomunista, ha sbandierato dati impressionanti, il conto lo pagheremo noi, nel bilancio nostrano non c'è traccia. Quello che ci spaventa maggiormente è la parte nascosta, non conosciamo il parere skematico, ma i dati di Rimini Congressi sono paurosi, la prima rata del mutuo contratto con il padrone Unicredit del 30/6/2011 è di 1.658.734, a dicembre, se ci arrivano, normalmente s'ammorta la seconda di pari importo, considerato che il mutuo concesso dai padroni è di soli(?) 43 milioni, il resto pari al triplo della cifra indicata, come lo paghiamo? Un uccellone padulo fieristico ci ha raccontato che ritorna la smania del mattone, i terreni in proprietà valutati a bilancio per 17 milioni, oggi valgono a malapena la metà, l'intenzione però sembra quella di fare un'altra società immobiliare per costruire e vendere. Caro Sindaco, una volta avevi una percezione della Galassia Fiera molto simile alla mia, un ricordo sbiadito o sei rimasto ancora di quella idea? Il pericolo per il tuo Bilancio e carriera arriva da quelle parti, la Conchiglia affonderà tutti, l'importante è rimanere dalla parte dei Bagnini.

domenica 23 ottobre 2011

Low Cost


I voli regalati al Migliore erano a basso costo, non crediamo sia questa l'accusa che lo ha portato con le delicatezza usate per imputati democrat all'iscrizione nel registro dei forse colpevoli, mentre i pidiellini appartengono sempre alla schiera dei certi. Il Cavaliere ha cambiato gerontologo, gli ha prescritto vita sana e consona all'età, uso dei palazzi per attività lavorativa, senza trasgressioni, gonfiano palpebre e viso per gli sforzi disumani. La maga dei sondaggi gli ha pronosticato che è sopra di 4 punti ai resti piddini, lo sgommato ha smesso di chiedere elezioni, con il capo del partito alla gogna dei pochi giornali che riportano l'accaduto e dopo avere ingoiato Penati, non sembra tirare aria favorevole. Qualcuno si stupisce per il successo dei Grillini, Vendola ha subito uno strattone in piazza amica, segnale che l'indignazione colpisce una sinistra rea di avere disatteso promesse ed illusioni, la destra non esiste, siamo ancora al postfascismo. Le notizie dall'Europa che conta sono sempre più brutte per un Paese che vien battuto solo dal debito pubblico della Grecia, John Mussoni, capace d'interpretare il ruolo di Capo Bagnino con una certa furbizia, aveva invano ammonito la corrente indignata della categoria a non protestare clamorosamente profittando della vetrina fieristica, in verità molto spenta rispetto al passato. Qualcuno dei black bloc da ombrellone, vorrebbe andare a Bruxelles a manifestare e chiedere la deroga al libero mercato per i Signori della Sabbia, un pensiero davvero intelligente, vi riceverà Barroso in costume.

sabato 22 ottobre 2011

Deficit di Democrazia

Siamo già al secondo consiglio comunale che non viene convocato.

La Lega Nord di Rimini ritiene che questo comportamento sia gravemente lesivo degli interessi della città.

Il capogruppo della Lega Nord in consiglio comunale Marco Casadei ha esteso questa protesta alla Presidente del Consiglio Donatella Turci che ha giustificato la non convocazione adducendo la mancanza di delibere di giunta.

Tale comportamento, comunque grave ma che vogliamo ritenere involontario, potrebbe nascondere la scarsa considerazione della amministrazione nei confronti del consiglio stesso quale organo sovrano di rappresentanza politica di tutti i riminesi che, con il loro voto, lo hanno eletto per farsi rappresentare.

Per tutta risposta Il vertice stesso (la presidenza del consiglio) di questa importantissima istituzione democratica e popolare riterrebbe, invece, che esso debba essere solo lo “strumento passivo” della giunta per fare approvare le proprie delibere quando queste ci fossero.

Altro punto importante riguarderebbe proprio la produttività della giunta, se non esistono delibere significa che la giunta stessa o non lavora a sufficienza o lavora male perché, appunto, non produce gli atti necessari alla amministrazione della città.

Diversamente i consiglieri sia di opposizione che di maggioranza producono e producono molto con numerose interrogazioni, mozioni ed ordini del giorno per cui sarebbero sufficienti i problemi sollevati con questi strumenti politici ad impegnare e riempire proficuamente e settimanalmente i consigli comunali.

Se ciò non dovesse registrarsi e dovesse invece continuare ad accadere che i consigli non vengono convocati allora saremmo veramente di fronte ad un golpe bianco che avrebbe come unico obiettivo impedire ai riminesi di potere venire adeguatamente rappresentati dai loro rappresentanti politici in consiglio.

Stiamo assistendo all’alba di un nuovo ed altrettanto triste ventennio…? Agli Organi politici l’ardua risposta…

In calce una proposta concreta: se mai il problema dovesse essere economico noi saremmo anche disposti a rinunciare al gettone di presenza per le sedute di consiglio che non prevedono delibere di giunta (anche se questo problema sempre sbandierato della crisi stà odorando sempre di più di alibi per coprire un immobilismo figlio forse di una pericolosa serie di inconfessati ed inconfessabili equilibri di maggioranza)

Marco Casadei

Luigi Camporesi

Carla Franchini

Daniele Arduini

N.B. per motivi tecnici non ho potuto avere la risposta di Brunori Stefano e Fabio Pazzaglia che, però, interpellati verbalmente, erano sostanzialmente d’accordo con i contenuti.

Stadium

L'unico Stadio di proprietà di una società di calcio è nato a Torino, frutto di impegno e lungimiranza encomiabile nel nostro disastrato Paese che senza disperdersi in elucubrazioni pallose si può catalogare dal modo con il quale tratta lo sport, in particolare il calcio che attraverso le schedine ha finanziato tutti gli altri. Abbiamo vissuto la pratica sportiva in termini assistenziali, come il resto delle nostre attività, il debito pubblico ripagava tutto, quello che è normalità nei paesi all'avanguardia da noi è visto con sospetto, le grandi squadre degli imprenditori Berlusconi e Moratti si sbaloccano ancora a S.Siro ospiti quasi gratuiti del Comune, non sono ancora riuscite a scambiare un investimento indispensabile con uno Sneijder od Ibra, ma il peccato dell'Agnelli sveglio sembra un altro, non ha accettato il verdetto della Farsopoli italiana con la cupola inventata nell'indagine e passata ai giornali d'ossequio, qualcuno ha costruito una fortuna editoriale, su questa vicenda. Le possibilità personali hanno permesso a Moggi di scovare 170 mila intercettazioni fatte e non pubblicate, roba da fare morire d'invidia il Cavaliere e consegnarle trascritte e leggibili al Tribunale di Napoli. Attraverso un sito, ju29ro, trovato per caso abbiamo seguito tutta la vicenda che sta arrivando alle conclusioni, la sentenza è attesa per novembre. La procura inquirente nel dibattimento, non solo ha visto sgretolare il castello delle accuse realizzate con lo sbobinamento di sole 70 intercettazioni, ma ha subito la fuga verso lidi amministrativi di Narducci, oggi assessore di De Magistris. Intanto da Torino la locale Procura per pericolo di crollo colposo, procede ad indagare la costruzione dello Stadium appena inaugurato...noi ne sappiamo qualcosa.

Per Primi

Per Primi abbiamo affermato che il Piano Strategico era un'invenzione di Melucci per giustificare i grattacieli sul mare, tentando di trasformare una estemporanea proposta in programmazione. Piano finito male, sono stati moltissimi i cittadini che si sono rivoltati contro questa specie di dittatura urbanistica, chiedendo di occuparsi di problemi veri come la merda in mare, l'accessibilità al nostro territorio, la mobilità, i servizi. Una reazione potente che il nuovo Sindaco ha subito compreso, dicendo basta ad operazioni speculative, cercando soluzioni alternative come il progetto del Consorzio del Porto. Da quello che sappiamo (molto) sembra che neppure la ferma impostazione di Gnassi possa resistere alla macchina del potere che indifferente ad ogni logica, agisce mistificando la realtà. Stanno accerchiando il Giovane, usciranno dichiarazioni delle categorie di complemento che benediranno come innovazione gli appartamenti uno sopra l'altro per venti piani, poi arriverà il bombardamento dei pizzini della stampa amica, chi si schiera contro i Project è contro la Città. Queste uscite servono anche per giocare di sponda con la serie di scontate affermazioni istituzionali bipartisan, tese ad affermare che non possiamo gettare opportunità come queste che hanno già compiuto un lungo iter amministrativo. Avevamo avvisato il Giovane che l'eredità lasciata conteneva alcuni bubboni mai scoppiati in ragione di una felice latitudine, il percorso avviato ed i costi reali sostenuti per la realizzazione dei Project sono fatti inconfutabili, prima di assumere la carica avrebbe dovuto mandare qualche skematico ad annusare il campo. La cosa buffa della vicenda è che mentre i concessionari del porto che già pagano canoni a volte superiori agli stessi prezzi di mercato, sono pronti all'innovazione, i signori della sabbia pagano 400 euro ed hanno come unico interesse quello di mantenere le loro capanne. Sono i buoni da difendere, gli altri sono i nemici del popolo innovatore

venerdì 21 ottobre 2011

Per il Momento

Gnassi spopola sui titoli dei giornali di casa per non avere ancora realizzato niente, viene descritto non in grado di amministrare la Città, potrebbe essere condivisibile se non ci fosse la regia mediatica del suo eterno nemico. Dopo averlo promosso Sindaco, avendo esaurito le figurine disponibili, ha iniziato la politica dell'indebolimento, un Gnassi troppo potente mina il suo cerchio magico di rapporti. La storia si ripete in questa maledetta città, senza ricorrere alle influenze montezumiane evocate da Ravaioli, sembriamo proprio degli sfigati che se le vanno a cercare. La strategia adottata è quella di ridurre il Giovane ad una caricatura politica, mentre Ravaioli era un fenomeno. Parlando seriamente per qualche riga, il problema risiede nella mediocrità generale, se pensiamo che per pagare qualche pezzettino dei debiti del Palas hanno inventato la card come al Conad, significa che il conto è arrivato ma nessuno vuole guardare la cifra. Il Dottore ha goduto di un clima finanziario irripetibile, sprecato in mille inutili rivoli, alcuni degni di altre attenzioni, decine di milioni di entrate straordinarie, dovute alle alienazioni immobiliari, oneri urbanistici, edilizia contrattata ed una crisi che ha solo lambito l'ultima parte del dannoso regno. Gnassi nel ricevere la malsana eredità ha assunto debiti incontrollabili per opere assurde come Trc, Palas, Seminario, che da sole occuperanno almeno 6/7 prossimi bilanci. Non può permettersi il Capodanno, solo qualche lumicino cimiteriale, non ha ancora onorato i comitati dei pochi spiccioli promessi, il clima per lui, al ritorno dalle salutari passeggiate in bici con la squadretta di dopolavoristi si fa pesante, la fortuna ha voluto che con l'abolizione dei quartieri avrà meno pugnette, non ci stupiremmo se una delle prossime adunate indignate si svolgesse in Piazza Cavour. In un clima come questo, se ci fosse una opposizione al netto dei bravi grillini (complimenti per il Molise), per il Sindaco sarebbe una tortura anche andare in Consiglio, in Giunta ha già smesso. La luna di miele è terminata, i problemi dei cittadini sono talmente gravi che la politica è scesa agli ultimi posti, come gli indici che ci definiscono una decaduta star turistica ( complimenti per i servizi scolastici, siamo ultimi anche lì). Non riuscirà a calmare le richieste con manti di bitume, rotonde e piazze che si demoliscono da sole, sono rimasti i dossi, specialità viserbese, servono per farsi eleggere, decisivi come i voti di Bertino. Chi critica Andrea appartiene alla folta schiera degli adoratori di un Magnifico, capace di realizzare una stupenda conchiglia ruotante su un mare di debiti o giustificare una stronzata come il Trc. Non dimentichiamo che Gnassi proviene da quel gruppo, ma solo per avere manifestato solenni intenzioni di emendare il passato, assume un valore salvifico, per il momento. Se poi volesse stupirci le occasioni non mancheranno: sulla spiaggia deve tirare diritto, ripristinando regole ed imponendo innovazione, chiudere la stagione degli abbracciati ai piloni ciellini e la totalità delle partecipate, affrontare il caso Carim senza andare a traino dei colpevoli, munirsi di una squadra di amministratori preparati e dare un'occhiata alla Murri e Novarese, prima che arrivi qualcosa di brutto, sui Project lo avevamo avvisato.

giovedì 20 ottobre 2011

Sic Transit

Le foto del Rais ucciso hanno fatto il giro del mondo, laconico il commento del Cavaliere, ha concesso un pensiero Lotito, sic transit gloria mundi, assieme al petrolio dall' Italia alla Francia. Finale scritto per un testimone scomodo di un'impresa dalla quale abbiamo avuto solo outlook negativi, dalle decine di migliaia di profughi, alle spese militari, al passaggio da interlocutori privilegiati a semplici osservatori degli affari altrui. Se il nubifragio di Roma è colpa di Alemanno, la seconda guerra libica ha una precisa collocazione democrat, qualche fischio è arrivato a lambire anche il Presidente, per ricordare che l'indignazione non salva nessuno, non intendiamo sfruguliare la Lega, tira una brutta aria, quasi, quasi ci diamo degli stronzi da soli.

La Sapienza Risplende

E’ aperta fino al 1 novembre la mostra "La Sapienza risplende. Madonne d'Abruzzo tra Medioevo e Rinascimento": un insieme assolutamente eccezionale di dipinti e sculture lignee di area abruzzese che coprono l’arco cronologico tra la fine del XII e gli inizi del XVI secolo.
L'esposizione è aperta a Rimini presso i Musei Comunali, ingresso libero.

Meeting Rimini

N.P.

Nell'ultima rilevazione del Sole 24 Ore la posizione del Sindaco Gnassi, veniva indicata NP, come la temperatura di Lamezia. Riteniamo non errata la rilevazione, per il momento mostra grande agitazione, presenza a tutti gli eventi, impatto mediatico, promesse, impegni e poco altro. Da almeno cinque mesi il consiglio comunale che dovrebbe essere la Sala del Giudizio, è impegnato in ridicole querelle su temi di ordinaria manutenzione, non ha ancora affrontato un vero problema della Città. Qualcuno prima di volare a Bologna ha lasciato come pegno un Piano Strutturale last minute, dopo avere ripulito i cassetti e gli armadi dei piani particolareggiati che giacevano inermi da anni, anche in questo caso con un'attenta selezione in base alla specie ed origine, compito naturalmente lasciato ad un ex moralizzatore di costumi urbanistici. Non interessa questo, quanto la fine alla quale sembra andare incontro il nostro Sindaco, un percorso già visto, molto simile a quello del prestato e dimenticato Dottore, con la differenza che Ravaioli poteva contare sull'apporto direzionale di un Melucci del quale non vediamo una pallida controfigura nei prescelti da Gnassi. Maurizio possedeva/possiede l'intero partito riminese, mentre Andrea (usiamo vecchia confidenza) non conta quasi niente. Scenario preoccupante al quale dobbiamo aggiungere una situazione contabile vicina al default, invece di riportare i pizzini fieristici qualche giornalista riminese, magari il nuovo direttore dell'ammiraglia, potrebbe fare un'indagine non skematica sullo stato della nostra finanza. A lume di naso e ricordi solo la sommatoria degli impegni pesanti che ricordiamo, ci portano ad una situazione di assoluto pericolo contabile, il consiglio che diamo al giovane ciclista, non è quello di smettere la salutare pratica, ma cominciare ad operare una selezione delle cose da fare, prendendo una distanza netta dal passato che lo affonderà, dichiarando ai cittadini cosa è possibile fare. Corre il rischio/certezza tra poco tempo di essere conteggiato con i responsabili del disastro, senza avere possibilità di distinzione. Se ricordiamo bene nel platinato business plan del Palas si prevedeva come punto di pareggio dell'opera, 1,5 milioni di presenze, per un costo pari alla metà di quello reale, oggi siamo scesi alla speranzosa cifra di 500 mila, comprensiva delle card per gli albergatori come per la raccolta differenziata. Possibile che queste cose si debbano leggere solo nel nostro blog?

mercoledì 19 ottobre 2011

La Serva del Palas

SPESA DI COSTRUZIONE = 120 MILIONI, INTERESSI = 30/40 MILIONI. TOTALE= 150.000 DURATA DI UN FABBRICATO= 100 ANNI, DIVISI PER 150= 1,5 ANNUI. MANUTENZIONI, ADEGUAMENTI, RIFACIMENTI DI ARREDI E TECNOLOGIE = 300 MILA EURO. AMMETTIAMO CHE LA GESTIONE SIA = ALLO ZERO, GRAZIE AGLI AFFITTI DELLE SALE. L'AMMORTAMENTO RIMANE ATTORNO AD 1,8 MILIONI ANNUI. CONSIDERANDO CHE IL BUSINESS RUOTA ATTORNO A 100 ATTIVITA' VUOL DIRE CHE LA COMUNITA' RIMINESE REGALA A LOR SIGNORI 20.000 EURO ALL'ANNO.

servadelpalas.it

Pieni di Debiti

Per sperare in un vero cambiamento occorre raccontare la verità, quella di parte ripropone i temi gestiti dai professionisti della menzogna. Non è successo solo nel passato, le porcherie continuano ancora, assumiamo il caso del demanio, destra e sinistra sono concordi nel dire che 400 euro all'anno di concessione è prezzo giusto oppure fingere che la privatizzazione dell'acqua a Rimini non esista o raccontare che servono 40/50 partecipate. Il debito pubblico non è frutto solo di speculazioni bancarie o dei grandi gruppi, ma dei tanti soggetti che lo hanno avvallato, spinto, usato. Nel grande calderone dei due milioni di miliardi sono confluiti debiti accumulati dalle amministrazioni locali, dalla sanità, pubblico impiego, assieme ad aziende salvate con la complicità sindacale, aggravata da pensioni giovanili che rappresentano l'aspetto più umiliante per giovani e precari, erano gli anni nei quali albergatori e bagnini comperavano un appartamento all'anno, denunciando tre milioni. Una banca si è divorata 400(?) milioni, senza che nessuno racconti come, destra e sinistra ripropongono le stesse facce, con l'indispensabile benedizione curiale, risparmiateci almeno i sermoni contro l'evasione fiscale, letti dal cancellato Vitali. Non è sopportabile che i media riminesi accettino le presenze festaiole con un comunicato di parte come fosse la questura, perpetuando il vecchio scambio con due pagine di pubblicità. Potevate allegare anche l'estratto conto Unicredit, sarebbe stato utile per fare conoscere ai ventimila(20.000) cittadini riminesi con figli e nipoti, la quota parte del debito per la conchiglia girabile. Lasciamo per ultimi, non certo per importanza, i veri poteri forti, alcuni fortissimi, le coop, la compagnia delle opere bipartisan e le associazioni sponsorizzate, la luce pagata ai Pazzini è la pagliuzza, i piloni sono ben altri. In Argentina non sembra cambiato molto, in Russia comanda l'ex Capo KGB, noi dobbiamo sperare in Draghi e Monty? Gnassi può girare in bici con la squadretta, prima o poi s'accorgerà dove lo ha messo Melucci.

martedì 18 ottobre 2011

Fanno Finta

Di non capire. La manifestazione romana al netto degli incidenti, operazione difficile da compiere e forse da capire, è stata un promo di cosa potrà succedere alla politica del Paese. Non mi riferisco alle condizioni economiche e sociali in pericolosa discesa verso indici intollerabili per milioni di cittadini, ma alla convivenza civile, finora pacifica. Non è vero che siano stati solo infiltrati i protagonisti degli scontri, in mezzo c'erano giovani e meno, che manifestavano con violenza il loro disagio di cittadini verso un governo ed una classe politica non emendabile, la cacciata di Pannella dal corteo è emblematica. Consegnare la facoltà di commento a personaggi come La Russa significa non avere capito niente o fare finta, attribuire colpe di quanto accaduto alle dichiarazioni di Premier Draghi od ai colpi di capello di Monty, è ancor peggio. L'indignazione non conosce confine o steccato politico, si rivolge giustamente contro chi ha governato a Roma come Washington, le puttane, gli outlook, il precariato, la disoccupazione, la scuola hanno reso più drammatica la situazione italiana, sembra quasi che le centinaia di delinquenti sociali siano arrivati per guastare una sana protesta. Non è così, come non lo era nel 77 a Bologna o nel 2001 a Genova, sono anticipatori di nuovi fenomeni politici, le due formazioni maggiori sono in odore di scioglimento, sono nate in orrenda antitesi, mostrano la loro inadeguatezza, accentuata dalla ripulsa verso questo governo e dalla mancanza di una alternativa. Non crediamo che senza B o con una sana transizione le cose siano destinate a peggiorare, occorre dare il giusto tempo perchè le trasfomazioni in atto si compiano. Draghi va benissimo..anche dopo.

lunedì 17 ottobre 2011

Vetrine Infrante

Foto 8
Hanno fatto il giro del mondo vetrine infrante, auto incendiate, madonne distrutte, vandalismi, danni a cose e persone, poveri agenti comandati a non ripetere il G8 di Genova. Un'immagine ha colpito in particolare, ripresa da tutti i servizi, in Via dei Serpenti la Carim aveva aperto negli anni di grande espansione frutto di esemplare amministrazione, una filiale romana. Dicono sia stata infranta da incazzati, noi abbiamo il sospetto che siano piccoli azionisti che hanno visto volatilizzare il loro investimento. Nella sofferta ed incerta ricapitalizzazione i pasquicchi dovranno aggiungere vetrine e bancomat, in attesa della cessione dei rami improduttivi. Un tema da legare alla notizia che Masini, re del cielo, se vuole continuare a farci sentire rumori sopra la testa, dovrà trovare 9 milioni per sanare ulteriori perdite. Sarà meglio che Vitali esca dal riparo curiale e cominci ad allertare il suo finanziere, l'esborso più alto spetterà a lui, il Golden Boy dovrà avvisare il Gemello che pro quota anche a Rimini toccherà un altro pacco di milioni, siamo pronti a scommettere che presto avremo un altro commissario in riviera, si trovano bene, a Coriano Le hanno concessa la cittadinanza contabile, a Cattolica siamo in scia, cosa dirà l'amico skematico Berardi quando esaminerà i resti del nostro bilancio? Non potevamo esimerci dal commentare i fasti della Magnifica Festa Palas, 1503 invitati, fuochi, buffet impeccabile, la Rossa ha tardato, non era un impegno importante, dall'agognato Napolitano, al previsto B, siamo scesi al livello di un ministro senza portafoglio e turismo, Errani non fa testo, è padrone di casa e del resto. Era molto meglio se l'invecchiato nastro inaugurale, veniva tagliato dall'Ad di Unicredit, il vero padrone della Conchiglia.

domenica 16 ottobre 2011

Comunicato M5S

Gruppo Consiliare – Movimento 5 Stelle - Comune di Rimini
Al Presidente del Consiglio
Al Sindaco

OGGETTO: Interrogazione riguardante "Teleriscaldamento"

Gentile Sindaco,
in base alle sue dichiarazioni nel video pubblicato il 12 marzo 2011 su YouTube dell'esistenza di un problema legato agli impianti di teleriscaldamento dei PEEP di Viserba e si prende atto del riconoscimento da parte sua Marecchiese e Gaiofana. Si apprende inoltre che è sua intenzione convocare una commissione composta da Amministrazione, soggetti erogatori del gas, i cittadini e tecnici competenti per fare definitiva chiarezza su questo problema che affligge numerosi cittadini riminesi, e che in attesa di una risposta di tale commissione provvederà a richiedere la sospensione del pagamento delle bollette.Premesso che:io ed i cittadini coinvolti, apprezziamo molto positivamente la sua disponibilità, non vorremmo però che si ripeta l'esperienza di qualche anno fa in cui un'altra commissione tecnica comunale che si era incaricata di analizzare il problema sollevato con risultati nulli per i cittadini. Infatti non si tratta di un problema “tecnico”, non è “la valvola che perde” a generare costi così elevati per il servizio, ma piuttosto la volontà “contabile” del gestore ad imputare ai cittadini costi aggiuntivi legati alla sua attività di produzione di energia attraverso tale impianto. Ad alimentare il teleriscaldamento è infattil'acqua di scarto della produzione di energia elettrica venduta da SGR, che ottiene così un ulteriore guadagno dall'acqua che altrimenti andrebbe smaltita; nel calcolo del costo equivalente da imputare agli utilizzatori vengono inseriti anche i costi dell'impianto di produzione di energia, sarebbe pertanto opportuno inserire nel conteggio anche tutte le voci (positive o negative) derivanti dal funzionamento dell'impianto stesso, come ad esempio i proventi dalla vendita di energia, ed eventuali contributi incentivanti che al momento vengono incamerati esclusivamente dal Gestore;l'indennizzo da riconoscere a fronte del servizio di teleriscaldamento non è basato su“documentazione contabile attestante i costi effettivamente sostenuti dall'attuale Gestore, ma solo di costi dallo stesso dichiarati”, come più volte si può leggere nello studio commissionato dal Comune di Rimini alla società “Studio Energia”;Il consorzio costruttore nella comunicazione commerciale per la vendita degli appartamenti (anche attraverso un DVD promozionale) utilizzava la promessa di notevoli risparmi sulle bollette grazie all'impianto di cogenerazione, che mai sono stati registrati nella realtà;dalle relazioni tecniche effettuate dal comitato dei cittadini, si evince che il costo del riscaldamento attraverso l'impianto di teleriscaldamento è pari a 11,1 c€/KWh mentre quello attraverso una tradizionale caldaia è di 3,9 c€/KWh, quindi i cittadini utilizzatori dell'impianto sono costretti a pagare il riscaldamento quasi 2,5 volte la cifra di un altro cittadino riminese;per i cittadini allacciati alla rete del teleriscaldamento non è possibile l'installazione di impianti diriscaldamento a caldaie autonome, visto che non è stata prevista la necessaria rete infrastrutturale;il contratto del servizio di teleriscaldamento, il bando di aggiudicazione e la relativa delibera di
approvazione da parte del Consiglio Comunale sono oggetto di diverse azioni legali promosse dalcomitato dei cittadini, tra queste l'impugnazione innanzi al TAR di Bologna;
il sottoscritto Daniele Arduini in qualità di Consigliere Comunale del gruppo “Movimento 5 Stelle Rimini”
CHIEDE
se l'Amministrazione, intende sollecitare, tramite il proprio ufficio legale, la pronuncia del TAR sui ricorsi presentati dal comitato;
vorrà quindi dar seguito alle promesse fatte in campagna elettorale ed istituirà al più presto una commissione specifica coinvolgendo tutte le parti in causa;
si farà promotrice della moratoria sospensiva al pagamento delle bollette dei residenti fino a conclusione dei lavori di tale commissione;

Distinti Saluti
Il Consigliere Comunale
Daniele Arduini

Fuochi d'Artificio

L'inaugurazione low profile della Conchiglia staffata ed indebitata è arrivata, una lunga sofferenza durata 18 mesi alleviata dai 120 milioni di debiti, avvenimento denso di preoccupazioni per il presente, pieno di pericoli per il futuro. I fuochi d'artificio made in Scarpato, hanno illuminato l'opera più inutile e costosa dopo l'impareggiabile Trc, sarebbe doveroso che qualcuno tra i Soci Pubblici iniziasse qualche timida riflessione d'ordine economico. Il M5S ha elencato brillantemente i pericoli ai quali andrà in contro l'Agenzia Fabi nella realizzazione della Metropolitana di Costa, compiendo un'azione ispettiva normale per qualsiasi aggregazione d'opposizione. I dati da loro elencati, sono consultabili da tutti quelli che intendono svolgere correttamente l'impegno consiliare, perfino per le tre correnti democrat, nel caso volessero vedere come ridurranno il disastrato bilancio comunale. Ma il colpo di grazia arriverà con l'ammortamento dei mutui Palas, i due impegni sommati agli altri in essere, assesteranno un colpo mortale all'opera di risanamento ambientale necessaria. Vogliamo sapere da Brasini(?) quali saranno le possibilità d'investimento, al netto degli impegni già assunti, siamo sicuri che neanche amici skematici saranno in grado d'avallare altre spese, ci vengono alla mente 88 miliioni richiesti da Hera per sversare la merda almeno a 500 metri dalla riva ed i 17 per onorare un Seminario che rimarrà di proprietà curiale. Ma la perla della giornata la cogliamo nelle parole dell'Ex Magnifico, non sapendo come scusare il ritardo ed il costo della sua ultima opera, se la prende con commercianti ed albergatori che non hanno trasformato le loro attività all'altezza del contenitore destinato a rimanere solitaria bellezza architettonica, mantenuto a suon di milioni nostri, un Metro congressuale. Brambilla&Errani&Gnassi sono il meglio che si potesse assemblare, per inaugurare tanto spreco finanziario, la cosa che infastidisce è la litania che recitano scaricando le responsabilità sul governo ingrato. La giustizia amministrativa procede più lenta di quella politica, in altri paesi per molto meno non avremmo più sentito parlare dei colpevoli. Lombardi e Pizzolante saranno ospiti d'onore, erano legati ai Piloni, finalmente liberi.

Braccobaldo ed il Trc

Adesso che sono state consegnate le 4000 firme che chiedono a gran voce il Referendum per il sempre più compromesso e altrettanto complicato TRC e fin quando il Consiglio Comunale di Riccione non si sarà pronunciato sulla sua ammissibilità, assisteremo ad un chiassoso, inevitabile e deprimente balletto di dichiarazioni. E’ già partito in anticipo il simpatico Capogruppo del PD - sempre più vicino ad interpretare la solarità ingenua di Braccobaldo cuor di leone, con le sue estemporanee tesi e i suoi sdrucciolevoli sillogismi - che si è premurato di dire che il Referendum non passerà perché è stata "strumentalizzata la buona fede" dei riccionesi, - poveri, ingenui, creduloni e disinformati – e anche perché "non si può andare, certo, contro i regolamenti comunali". Tesi sostenute anche da qualche alleato di maggioranza per paura di trovarsi, per dichiarazioni e atti precedenti, con il cerino acceso in mano, con il rischio di veder saltare quell’equilibrio instabile di poltrone che il “rimpasto-venuto-male” dell’ex Nazareno, è riuscito a raggiungere. Nei prossimi giorni ci saranno altri eroi che si cimenteranno in questa ardua impresa, apparentemente senza una logica che non sia solo quella di chiudere una partita che è diventata pericolosa ed oltremodo velenosa. Tant'è che sembra che nell’ultima riunione di Direzione del PD, l’ex Nazareno abbia, con la sua proverbile ma ormai sempre più spenta veemenza retorica, detto chiaro e tondo, ad un distratto e confuso partito Democratico, che non sono ammesse defezioni né tanto meno prese di distanza o peggio di voti favorevoli al referendum, minacciando ricorsi al TAR e incidenti istituzionali. Il quadro è talmente chiaro che non vale nemmeno la pena di soffermarsi più di tanto. Non ci saranno diaspore né gesti inconsulti da " si salvi chi può". Ma questa fibrillazione, questa necessità di puntare e puntualizzare, di delegittimare e di confondere, più che negare l’evidenza di un totale fallimento, la evocano e gli danno consistenza. Perché di fatto sottolinea e ribadisce che l’enorme numero di firme raccolte per il referendum sono una massa d’urto contro questa Amministrazione e contro il suo partito di maggioranza. Molto probabilmente, quindi, il Consiglio Comunale, con qualche ininfluente e polemica defezione, boccerà il Referendum. Ma ammesso e non concesso che avvenga, sarà in un contorno da fine di una infelice esperienza. Come non intravedere che intorno alla raccolta firme, si è materializzata un’aria di assedio e di resistenza che ha travolto e ucciso definitivamente quella spacchiosa e velleitaria idea di trionfo e di futuro dell’ex Nazareno? Avrà contribuito molto anche la crisi economica e le stangate di Tremonti che hanno cambiato lo sfondo e mostrato un Sindaco, non più Nazareno, non con “il sole in tasca” ma con nuvole nere sulla testa. E un partito che ormai molto spesso, in pubblico e in privato, lo mette in discussione apertamente. Riservandogli, ad ogni incontro interno di partito, evidenti messaggi di contestazione, che qualcuno interpreta addirittura di "abbandono" anche da parte di chi lo ha sempre promosso e sostenuto, oltre gli stessi limiti della appartenenza politica. Mentre la corsa alla condivisione e alla novella partecipazione, gli incontri, i seminari, le infinite e sterili riunioni sul necessario quanto salvifico “dopo” fanno apparire, la difesa ad oltranza e tutte le nuove promesse, per la verità sperse nella nebbia della evidente incapacità, come un tentativo affannoso dei reduci e dei resistenti di un partito in agonia, di arrivare alla sospirata fine della legislatura. Fotogrammi di una situazione ormai priva di un qualsiasi ancoraggio alla realtà. Evitare dunque il Referendum è ormai una finta necessità. Più che finta, inutile. Perché il referendum in fondo c’è stato. E ha già detto molto di più di quello che poteva o doveva dire. I riccionesi, mai così tanti e così premurosi e entusiasti nella firma, hanno votato. Adesso fare o non fare il TRC diventa pratica amministrativa. Anche se sembra addirittura che le cose si siano talmente complicate, che gli stessi fautori, sommersi dalle difficoltà e dai conti che non tornano, stanno cercando una possibile via d’uscita. Vedremo. Quel che rimane di questa esperienza è un chiaro messaggio politico. Resta la defintiva bocciatura di un progetto di Amministrazione, che si è dissolto e frantumato. Trasformatosi adesso nelle parole, nei gesti e nelle intenzioni, in un noioso gioco ad incastro, tra offese e difese, tra noia e narcise paranoie, tra attese e ritardi, assenze e mancanze, concentrato ormai a trovare spazi di esistente nelle piccole cose che qualcuno ormai ritiene le solo accettabili più che possibili. Un gioco ad incastro in difesa dello status quo e delle minime ma necessarie quanto obbligate garanzie sociali e assistenziali. Ambiti di stanca retorica populista su cui si troveranno parole nuove per enfatizzarne il mantenimento e scuse vecchie per giustificarne la disponibilità. Resta, intorno, l’inconfessabile incapacità di dare risposte alla domanda di democrazia partecipata e di condivisione della gente che questo Sindaco, ormai non più Nazareno, e tutti i Consiglieri di maggioranza che diranno No al referendum, si porteranno inesorabilmente dietro. Un'inconfessabile incapacità che l’enfasi della contrarietà trasformerà nella convinzione di tutti di aver negato un diritto. A Braccobaldo cuor di leoene e ai suoi compagni di sventura non servirà molto se non a niente, andare in giro a “raccontare” che i saggi hanno detto che non si può fare, e che a norma di regolamento, comunale, il referendum è inammissibile. “Inammissibile”, una parola che nella sua pur chiara legittimità, sembra suonare sempre ed ogni volta che viene usata, in difesa, come un’offesa, di fronte all’esercizio e all'abuso delle mille deroghe e delle altrettante varianti che hanno stravolto la città e la sua esistenza. La gente, quella che vota e che va a votare, la sensazione ce l’ha ed è chiara. Ed è nella sua semplicità sconvolgente. “Sono gli stessi signori che hanno già votato il TRC, una folle opera che ci costerà o ci potrebbe costare, se nessuno lo ferma, lacrime e sangue, debiti e tasse, che insistono e ci dicono anche che la nostra opinione, il nostro parere NON non conta. Per regolamento comunale”. Non ricordo chi lo diceva, ma faccio mio il portato dell’aforisma che recitava più o meno così: "Sono sempre i pensieri semplici che fanno le rivoluzioni”
alberto nardelli

sabato 15 ottobre 2011

Indignati

La rabbia degli  Indignados     Tempo reale      Sms     Roma, auto in fiamme e vetrine infrante    Video

Foto 14


Sul Pezzo

Gnassi si è visto recapitare un bruttissimo np nella graduatoria dei sindaci più amati dagli italiani, sarebbe passata quasi inosservata questa ennesima ricerca se non ci fosse il precedente di un Ravaioli che per anni ha campato sugli allori di quel prestigioso titolo. Il Gemello del Golden Boy Vitali, ha reagito duramente a questa prima crepa nell'immagine da lui amata e curata nei dettagli, affermando che è sempre Sul Pezzo e si occupa dei fatti non delle pugnettine statistiche che lo vedrebbero assente anche nelle riunioni di Giunta. E' scusato, con i poderosi delegati da lui personalmente scelti, eccetto quello mandato da Astolfi, può tranquillamente soggiornare nelle stanze vicine e dedicarsi ad opere più proficue, assistito da un Funelli, senza laurea, ma con sufficiente intelligenza per aiutarlo nelle faccende di casa. Deve essere davvero molto occupato, lo abbiamo cercato per una faccenda molto seria che presto faremo scoppiare, da sette giorni aspettiamo una risposta, ma va....con Melucci non sarebbe successo.

venerdì 14 ottobre 2011

Nuove Tasse x Vecchi Buchi

Ufficio Stampa Rimini 5 Stelle <stampa@rimini5stelle.it>
MoVimento 5 Stelle – Grilli Pensanti Rimini
http://www.rimini5stelle.it/

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CS - Nuove tasse per vecchi buchi.
Tutti a parlare della costosa Astronave in via delle fiera, dimenticandosi dei debiti milionari dell’Agenzia della Mobilità, colei che dovrebbe realizzare l’inutile TRC.

In questi giorno ai cittadini riminesi è arrivato un opuscolo declamante le meraviglie di una nuova opera denominata Trasporto Rapido Costiero.

Non ci interessa qui esaminare la parte "ingegneristica" dell'Opera visto che per noi già si risolve con la ridicola progettazione di un tracciato che per il 60% si svolge su corsia unica, basta immaginare un'autostrada a senso unico alternato regolato da semaforo per capire il senso profondo di questo assurdo oggetto da 100milioni di euro, ma il cui attuale padre in un festival dei democratici a Riccione azzardava che nel doppio (200milioni) ci sarebbero stati.

Ci interessa qui analizzare nello specifico, in questi tempi di ristrettezze economiche continuamente ricordate dal nostro ex Golden Boy, i costi legati a quest'opera di cui vi hanno magnificato la necessità ma hanno sorvolato abilmente sull'impegno economico.

Così come avevamo già posto l'accento sui 7,6 milioni di passivo di Aeradria in occasione dell'aumento di capitale deliberato dalla maggioranza in consiglio comunale, oggi poniamo l'accento sulla situazione patrimoniale dell'Agenzia della Mobilità, cioè del soggetto che dovrebbe realizzare il TRC.

Agenzia della Mobilità, di proprietà esclusivamente pubblica, secondo un documento di cui siamo venuti in possesso e che doveva servire all'agenzia per aprire crediti presso le banche, crediti ovviamente non concessi, presenta un passivo per il 2011 di 8milioni di euro, cioè prima ancora di iniziare l'opera.

Vi hanno raccontato che il costo del TRC sarà di circa 93milioni di euro di 43 a carico dello stato (delibera del CIPE), nel documento invece si parla già di 103milioni circa di cui 53 in carico allo Stato (ma ne sono stati deliberati solo 43), 12 in carico alla regione, 17 in carico al comune di rimini, 6 in carico al comune di riccione e ben 12 in carico all'Agenzia della Mobilità.

Ma i soci dell'Agenzia sono gli stessi comuni, tanto è vero che furbescamente questi 8 milioni di passivo nel corso del 2011 diventeranno crediti verso i comuni soci, che verranno ceduti alle banche pro-soluto per cui Rimini dovrà trovare spazio nel bilancio per 5,5 milioni e Riccione per i restanti 2,6 milioni.

Assessore Brasini, lei che ci ha ricordato che 220mila euro per mantenere Rimini Holding era un prezzo giusto mentre per noi per detenere un dossier titoli è un prezzo sballato nonostante i nuovi bolli previsti dalla finanziaria, ci dice dove andrà ad infilare questi 5,5 milioni? Farete una Rimini Holding2 come usava fare un tale con Holding Italiane da 1 a 22 circa 30 anni fa? Sempre che lei ne sia a conoscenza ovviamente.

Lo studio data luglio 2011 quindi non poteva sapere, anche se era immaginabile che le cose sarebbero peggiorate dal punto di vista della sostenibilità economica. Infatti si citano interessi del 4% annui quando sappiamo che sono diventati una chimera, ma sopratutto per il pareggio di esercizio dell'opera si cita il contributo che fu di 1,75euro a km, ma che la finanziaria appena approvata ha decurtato di ben il 75%.

Torniamo agli 8 milioni di debiti da passare ai comuni, finora queste cifre nei bilanci dei rispettivi comuni non si sono viste, va da se quindi che le nuove gabelle immaginate nella mente dei nostri amministratori non saranno utili a garantire i servizi, quelli verranno comunque tagliati, accompagnati da pianti di costernazione e conditi con invettive contro il governo centrale.
Una prova l'abbiamo avuta ieri sera con il taglio di 26mila euro ai servizi della "Casa delle Donne", mentre l'errante Masini di Aeradria non ha avuto problemi a trovare 1milione di euro nello stesso consiglio solo un paio di mesi fa.

Le nuove gabelle allo studio serviranno solo ed unicamente a coprire vecchi buchi sedimentati e mascherati.

Il TRC parte già fallimentare prima ancora di iniziare i lavori, in comune giace una richiesta di Referendum del M5S bloccata dalla nomina del comitato dei garanti che come al solito vogliono di emanazione politica (3 alla maggioranza e 2 all'opposizione) contrariamente a quanto previsto dal regolamento comunale che richiama alla competenza ed indipendenza.

A Riccione i cittadini hanno raccolto oltre 4mila firma (delle 2500 necessarie) per richiedere un referendum consultivo sull'opera, anche se sappiamo che la policanteria d'accatto già distingue fra firme di serie A (quelle raccolte da loro) e firme di serie B (quelle raccolte dagli altri) anche se sono di cittadini con gli
stessi identici diritti.

Ma le parole per questa amministrazione hanno perso il loro senso, basta pensare alla decantata trasparenza che obbligherebbe l'amministrazione a pubblicare i bilanci di "tutte" le partecipate.
Trovate sul sito del comune il bilancio del 2010 di Aeradria e tutti quelli dell'Agenzia della Mobilità, se ci riuscite comunicatecelo.