giovedì 31 dicembre 2015
La sviolinata dei fuochi d'artificio
Alla deriva
La Società Liquida
L’INNOMINATO
PS Chi ha un amico (Gnassi) ha un tesoro..liquido
CS M5S BIM
Il contro saluto del M5 Stelle.
Ascoltato il Saluto del Sindaco Ceccarelli il M5 Stelle vuol porgere ai cittadini tutti e al Sindaco stesso gli auguri di un felice anno nuovo, facendo però alcuni chiarimenti. Preso atto che ogni occasione è buona per fare promozione “pro domo” e campagna elettorale, facciamo le dovute considerazioni sulle parole del Sindaco. Saltando l'introduzione dei ringraziamenti vogliamo soffermarci sui riferimenti e esempi fatti nel contesto territoriale. Come dice Ceccarelli “i numeri non sono tutto”, ma soprattutto dipende da quali ci si appresta a guardare “poichè imparziali”, ottimi dati delle presenze rispetto a Rimini, se guardiamo a Riccione non altrettanto, per cui. A tal riguardo si parla dei musei e tessendone le lodi dice il Sindaco “opportunità e servizio per coloro che vivono la città tutto l’anno”, ma se al termine della stagione chiudono i musei che servizio danno ai residenti?? Magari nel potenziamento annunciato per il 60° anniversario del Comune il 2016, dei siti museali vi sarà l'apertura tutto l'anno? Le frecce tricolori certamente belle da vedere, ma quale il rapporto costi benefici? Non si sa! Poi si tocca il dolente tasto dei consigli di quartiere, in 1 anno e mezzo riunitisi una volta, “la nostra Città è l’unica in provincia a mantenere questi organi rappresentativi” e ancora “si sono tenute le prime, partecipate assemblee. “, bene unici a mantenere questi organi per occupare politicamente questi istituti, basta guardarne la composizione, poi sul partecipate sarebbe bene stendere un velo pietoso. Parla poi il Sindaco del Bilancio trattato nel Consiglio comunale del 21/12, a parte che, gli aiuti per le famiglie in difficoltà in aumento non crescono e le tasse (TaSi, TARI, IMU...) già al massimo, ricaricate dell'addizionale comunale di nuova introduzione grazie a Ceccarelli non calano, non pare che il metodo ISEE sia così equo e puntuale come enunciato dal Sindaco, di fatto si possono avere liberi professionisti, albergatori ecc che si trovano in fasce ben inferiori rispetto a operai o dipendenti. Poi arriviamo al grande bluf delle opere pubbliche “particolarmente caro a questa Amministrazione”, la bretella Ravenna-Ferrarin venduta per fatta nel 2015, rimandata a fine 2016, realizzata si vedrà quando. L'ampliamento del cimitero di Bellaria, programmato per il 2015, ma siccome la gente non compra rimandato al 2016 nella speranza di vendere, aggiungiamo, chi visse sperando....... Riqualificazione di Piazza Marcianò senza, che sia a nostra conoscenza un progetto di valorizzazione dell'area più esteso e integrato al territorio, mero investimento spot. Ultimazione lungomare Pinzon, finanziato da privati, chiediamo ancora per mezzo di quali accordi e quali concessioni ai privati, idem per via Colombo. Poi una serie di adeguamenti, rotonde e migliorie che amministrazioni adeguate potrebbero considerare adeguamenti ordinari. Quindi Ceccarelli parla del portocanale, dice tra le altre castronerie, “In questi anni, tanto è stato fatto per questa zona strategica “. Tutti possono andare al porto e vedere. Banchine non a norma, lastre che stan per cadere nel porto, aree sporche e trasandate, cantieri ove aperti privi delle recinzioni di sicurezza. Dice ancora il Sindaco “l’opera che continueremo nei prossimi anni intende ricucire la storica frattura tra le due anime della città, Bellaria e Igea Marina. “ l'opera e dal 2009 che viene annunciata, speriamo sia la volta buona, resta il fatto che si son spesi soldi per fare un mercato ittico con soldi dei cittadini dicendo che erano della comunità europea. Si parla di opere da farsi, 60000€ per smussare una curva tra Via Ravenna e Via Uso, 900000€ per una pista ciclo pedonale in via Uso-Via dei Saraceni ,e le tasse sono al massimo! Per non inquinare il sindaco ci vorrà fare andare tutti in bicicletta, così con i soldi risparmiati nella benzina pagheremo i balzelli? “Alla pianificazione urbanistica di chi ci ha preceduto, della divisione e dello scollamento, delle periferie lasciate a se stesse e dei quartieri dormitorio, abbiamo risposto in questi anni con un’opera di unificazione di cui l’area del porto canale è esempio, e che mira a “non lasciare indietro nessuno” Una frase fatta che poco ha a che vedere con la realtà che tutti i cittadini possono vedere a Bellaria Igea Marina, di fatto nulla è cambiato su questi temi, semmai con la divisione in due dell'istituto scolastico alle scuole medie si è accentuato ancor di più quel concetto di divisione tra Bellaria e Igea Marina Poi si parla di Verdeblù, “Fondazione Verdeblu: un modello di dialogo, alimentato dalla collaborazione tra pubblico e privato, che altre città inseguono senza successo da anni.” aggiungiamo, alimentato da oltre 1 Milione di € dei cittadini e che i cittadini non sanno come vengono spesi. “i risultati ottenuti dalle attività in campo turistico promosse per Bellaria Igea Marina, hanno trovato riconoscimento, nel corso del 2015, nella mia nomina a Presidente dell’Unione Prodotto Costa “ non sono un premio al valore, bensì la classica spartizione di poltrone tra partiti degli enti, nello specifico per mantenere l'alternanza tra destra e sinistra, strano che il sindaco non sene sia accorto! A tutti voi un felice 2016, AUGURI!!
Ascoltato il Saluto del Sindaco Ceccarelli il M5 Stelle vuol porgere ai cittadini tutti e al Sindaco stesso gli auguri di un felice anno nuovo, facendo però alcuni chiarimenti. Preso atto che ogni occasione è buona per fare promozione “pro domo” e campagna elettorale, facciamo le dovute considerazioni sulle parole del Sindaco. Saltando l'introduzione dei ringraziamenti vogliamo soffermarci sui riferimenti e esempi fatti nel contesto territoriale. Come dice Ceccarelli “i numeri non sono tutto”, ma soprattutto dipende da quali ci si appresta a guardare “poichè imparziali”, ottimi dati delle presenze rispetto a Rimini, se guardiamo a Riccione non altrettanto, per cui. A tal riguardo si parla dei musei e tessendone le lodi dice il Sindaco “opportunità e servizio per coloro che vivono la città tutto l’anno”, ma se al termine della stagione chiudono i musei che servizio danno ai residenti?? Magari nel potenziamento annunciato per il 60° anniversario del Comune il 2016, dei siti museali vi sarà l'apertura tutto l'anno? Le frecce tricolori certamente belle da vedere, ma quale il rapporto costi benefici? Non si sa! Poi si tocca il dolente tasto dei consigli di quartiere, in 1 anno e mezzo riunitisi una volta, “la nostra Città è l’unica in provincia a mantenere questi organi rappresentativi” e ancora “si sono tenute le prime, partecipate assemblee. “, bene unici a mantenere questi organi per occupare politicamente questi istituti, basta guardarne la composizione, poi sul partecipate sarebbe bene stendere un velo pietoso. Parla poi il Sindaco del Bilancio trattato nel Consiglio comunale del 21/12, a parte che, gli aiuti per le famiglie in difficoltà in aumento non crescono e le tasse (TaSi, TARI, IMU...) già al massimo, ricaricate dell'addizionale comunale di nuova introduzione grazie a Ceccarelli non calano, non pare che il metodo ISEE sia così equo e puntuale come enunciato dal Sindaco, di fatto si possono avere liberi professionisti, albergatori ecc che si trovano in fasce ben inferiori rispetto a operai o dipendenti. Poi arriviamo al grande bluf delle opere pubbliche “particolarmente caro a questa Amministrazione”, la bretella Ravenna-Ferrarin venduta per fatta nel 2015, rimandata a fine 2016, realizzata si vedrà quando. L'ampliamento del cimitero di Bellaria, programmato per il 2015, ma siccome la gente non compra rimandato al 2016 nella speranza di vendere, aggiungiamo, chi visse sperando....... Riqualificazione di Piazza Marcianò senza, che sia a nostra conoscenza un progetto di valorizzazione dell'area più esteso e integrato al territorio, mero investimento spot. Ultimazione lungomare Pinzon, finanziato da privati, chiediamo ancora per mezzo di quali accordi e quali concessioni ai privati, idem per via Colombo. Poi una serie di adeguamenti, rotonde e migliorie che amministrazioni adeguate potrebbero considerare adeguamenti ordinari. Quindi Ceccarelli parla del portocanale, dice tra le altre castronerie, “In questi anni, tanto è stato fatto per questa zona strategica “. Tutti possono andare al porto e vedere. Banchine non a norma, lastre che stan per cadere nel porto, aree sporche e trasandate, cantieri ove aperti privi delle recinzioni di sicurezza. Dice ancora il Sindaco “l’opera che continueremo nei prossimi anni intende ricucire la storica frattura tra le due anime della città, Bellaria e Igea Marina. “ l'opera e dal 2009 che viene annunciata, speriamo sia la volta buona, resta il fatto che si son spesi soldi per fare un mercato ittico con soldi dei cittadini dicendo che erano della comunità europea. Si parla di opere da farsi, 60000€ per smussare una curva tra Via Ravenna e Via Uso, 900000€ per una pista ciclo pedonale in via Uso-Via dei Saraceni ,e le tasse sono al massimo! Per non inquinare il sindaco ci vorrà fare andare tutti in bicicletta, così con i soldi risparmiati nella benzina pagheremo i balzelli? “Alla pianificazione urbanistica di chi ci ha preceduto, della divisione e dello scollamento, delle periferie lasciate a se stesse e dei quartieri dormitorio, abbiamo risposto in questi anni con un’opera di unificazione di cui l’area del porto canale è esempio, e che mira a “non lasciare indietro nessuno” Una frase fatta che poco ha a che vedere con la realtà che tutti i cittadini possono vedere a Bellaria Igea Marina, di fatto nulla è cambiato su questi temi, semmai con la divisione in due dell'istituto scolastico alle scuole medie si è accentuato ancor di più quel concetto di divisione tra Bellaria e Igea Marina Poi si parla di Verdeblù, “Fondazione Verdeblu: un modello di dialogo, alimentato dalla collaborazione tra pubblico e privato, che altre città inseguono senza successo da anni.” aggiungiamo, alimentato da oltre 1 Milione di € dei cittadini e che i cittadini non sanno come vengono spesi. “i risultati ottenuti dalle attività in campo turistico promosse per Bellaria Igea Marina, hanno trovato riconoscimento, nel corso del 2015, nella mia nomina a Presidente dell’Unione Prodotto Costa “ non sono un premio al valore, bensì la classica spartizione di poltrone tra partiti degli enti, nello specifico per mantenere l'alternanza tra destra e sinistra, strano che il sindaco non sene sia accorto! A tutti voi un felice 2016, AUGURI!!
mercoledì 30 dicembre 2015
Oceano Mare
Non serve a niente riempire il centro storico di roba tanto da renderlo ai miei occhi e non solo "Kitsch" per quanta chincaglierie d'ogni sorta è presente gazebo etc.. Non solo il poeta locale Sacchini (sponsor "il nuovo che avanza" 70 anni sponsor del candidato di cdx Franco Fregni) usa un termine a mio parere molto indovinato e pregnante: Gnassi "sfregia" la città riempendola di cose kitsch dappertutto a partire da quei colori che usa per "marcare" quello che ha fatto (lui) coi soldi (nostri). Come ripeto: la nostra specificità è la marina, per il resto non siamo molto dissimili da altre città della zona Cesena, Forlì, Ravena sito Unesco etc. Verona è più bella, Pisa è più bella, Firenze è più... "bellissima". Pertanto per destagionalizzare non bisogna svenarsi per abbellire il centro ma la giusta misura e concentrarsi sul Mare d'Inverno, fonte tra l'altro basta scoprirsi le baccia di preziosa vitamina D: e perchè vedremmo tutte queste casalinghe soggette a osteoporosi scusate se scendo nel tecnico che non appena possono vanno in spiaggia?? Quindi: Oceano Mare è il nostro valore aggiunto 200 anni di turismo balneare primo bagno attestato anni '20 del XIX secolo, altrimenti ci sono 100 centri storici più belli del nostro perquanto puoi buttarci soldi nel Mueso ora diventato "musei" ma nemmeno fosse il Louvre che è grande come tutto il nostro centro dal ponte all'arco e si chiama muse-o! E asfalto rosso! Noi dobbiamo puntare sul mare una grande palestra all'aperto 365 all'anno, nordic walking, passeggiate, la suggestione della "paleda", l'odore salmastro "d'olio e mare", la fila degli alberghi che protegge dai venti freddi quello non il centro per riempire quei 4 bar spendere milioni!
Dr..ssa Sara A.
Dr..ssa Sara A.
Parole come bombe
"Il.mio amico Gnassi": parole come bombe perchè dunque il premier nel suo discorso di fine d'anno che, attenzione, NON è "istituzionale" allo stesso modo di quello del Presidente della Repubblica cita comunque parlando delle elezioni amministrativo solo e soltanto il nostro sindaco dandogli in tal modo un bacio in fronte, rafforzando la sua candidatura, mettendolo sotto la sua ala protettiva diciamo così? Per mero caso forse? Può essere: avrebbe potuto citare chiunque altro in quel momento gli è venuto in mente Gnassi. Oppure essendo al corrente dei guai giudiziari del Sindaco (perchè "nuora intenda") imputato davanti al nostro Tribunale per Associazione a delinquere per il crac del Fellini che invero egli quantomemo "dopo" ha difeso diciamo pure "strenuamente" ma la frittata era oramai fatta?? Noi queste cose non le sappiano soltanto il premier potrebbe sciogliere l'arcano fatto sta che il Sindaco esce oggi blindato nella sua candidatura.
A.S.
A.S.
Il mio amico Gnassi
Ha detto proprio così: “il mio amico Gnassi”. Supposto che essere identificati come amici da Matteo Renzi sia un pregio e non una iattura politica, una volta si diceva che per considerarsi amici il minimo sindacale era perlomeno aver mangiato della pasta e fagioli insieme. Oggi non serve, soprattutto se sei del PD, il Partito occupato nella narrazione di una realtà che non esiste. Sì.. si vede anche da queste sciocchezze, ma il fenomeno è ovviamente più vasto, con tendenze patologiche alla mitomania. Non solo a livello Nazionale dove il Premier ha la fantasia di definire l’Italicum un “Capolavoro parlamentare”, ma anche nelle mica tanto semplici questioni locali.
Ne abbiamo parlato spesso negli articoli di Citizen, poiché il Primo Cittadino ne ha dato ben donde. Dalle guerre al cemento, che nessuno voleva gittare, passando per le lotte immaginarie atte ad ottenere un Federalismo Demaniale già in programma per tutta Italia e finendo con gli attacchi alla Democrazia portati dai souvenir fascisti delle bancarelle. Ultimamente però la “narrazione” sta pretendendo una frequenza preoccupante. Per citare le più gettonate:
Il Parco del Mare che, non so se avete notato, è stato elevato a livello di addobbo natalizio in Piazza Cavour, passa da venti a duecento proposte di adesione in un solo fine settimana. Tra l’altro sarebbe da capire il senso di uno striscione che ripete un nulla di 50 cm per venti/trenta metri.
Le Fogne, pagate dal Comune di Rimini col suo bilancio e da tutti i cittadini della Provincia con i prossimi dieci anni di bollette dell’acqua, ma che chiediamo solo ad Hera di riprogettare, ringraziandola poi con la capitolazione sulla distribuzione dell’acqua pubblica.
Le classifiche del degrado in cui saliamo inesorabilmente solo per colpa della popolazione turistica, dicono, ma poi la verità è che turismo cala e il degrado aumenta.
Il Capodanno più lungo del mondo, che però se guardi il calendario è, come tutti gli altri, composto dai due giorni di fine anno e se un intero albergo di svizzeri, già allegrotti alle 22.00, ti chiede cosa c’e’ da fare il 29 sei costretto a rispondergli: “Che ne dite di andare al cinema Tiberio a vedere in differita Lo Schiaccianoci di Tchaikovsky che fanno a Londra?”.
Queste ed altre realtà romanzate, con condimento di cantieri elettorali a tutto spiano, sono un pesante debito per una città che rinuncia quotidianamente allo studio di soluzioni vere. Ne cito un’altra poiché si tratta di un tema che deve essere raccontato nella maniera giusta. Pena la perdita di un contatto basilare con il vero significato di una Comunità e del suo rapporto con gli ultimi.
Brevemente. Per togliersi dall’impiccio dei 15 senzatetto, che da questa primavera vengono continuamente tolti alle loro occupazioni abitative e restituiti al marciapiede, l’Amministrazione ha aperto un’istruttoria per affidare un immobile del Comune a chi ne avrebbe fatto un dormitorio. Viene invitata anche l’ Associazione Rumori Sinistri (Casa Madiba) che ottiene l’assegnazione e decide che il progetto non riguarderà un semplice dormitorio, ma una Casa dell’Accoglienza, con le modalità che sperimentate da tempo. Improvvisamente sulla stampa irrompe la “narrazione” che vuole quello come un progetto nelle intenzioni dei gestori del Welfare. Certo, come no. Poi vai a vedere e scopri una situazione che sarebbe puramente emergenziale, se non fosse per i soliti noti che ci mettono un po’ di umanità. Quaranta brande modello Protezione Civile e un boiler elettrico da 80 lt che deve bastare per 40 persone. Più impersonale del cesto di frutta che il Sindaco, con fotografo a seguito, ha voluto portare con sé all’apertura.
Sarebbe forse il caso che la politica e le comunità riconquistassero il senso della realtà. Cercare di raccontare al meglio, tramite artifici di dialettica e marketing, percorsi presi per reazione e non per programma, porta inevitabilmente al regresso. Il senso della realtà è lo stesso principio che ci porta nell’età adulta, contrapponendosi al “voglio tutto ad ogni costo” dell’infanzia. I Costi della narrazione politica stanno cominciando a diventare troppo alti… è ora di una rivoluzione nella Municipalità.
P.S. Siedo in giardino con un filosofo. Quello dice ripetute volte: “Io so che questo è un albero”, e così dicendo indica un albero nelle nostre vicinanze. Poi qualcuno arriva e sente queste parole, e io gli dico: “Quest’uomo non è pazzo: stiamo solo facendo filosofia”. [On Certainty – Ludwig Wittgenstein]
@DadoCardone Citizen
P.S. Siedo in giardino con un filosofo. Quello dice ripetute volte: “Io so che questo è un albero”, e così dicendo indica un albero nelle nostre vicinanze. Poi qualcuno arriva e sente queste parole, e io gli dico: “Quest’uomo non è pazzo: stiamo solo facendo filosofia”. [On Certainty – Ludwig Wittgenstein]
@DadoCardone Citizen
Lo schema di malgoverno
By Vi@gra
Pane&Parcheggi
E' possibile sapere per quale ragione il parcheggio Clementini resta chiuso i festivi tipicità tutta riminese, qual è la ratio di questa scelta: guardate che i riminesi sono molto inc... ieri sui Bastioni Orientali è stato un bagno di sangue di multe, non esiste questa cosa dei "furbetti della sosta" è pura invenzione non siamo a Roma qui III fila etc. Abbiamo perso almeno 6-700 posti auto in centro ossia migliaia di persone a rotazione si pensava che questo nuovo parcheggio stesse aperto h24 gratuito la domenica e invece lo chiudono! E adesso hanno acquistato questo apparecchio che consente alle vigilesse ciccione di fare le multe - ma solo alle auto in sosta! - comodamente sedute in macchina, ah che bellezza, hanno preventivato per il prox anno 10.000.000 di euro quasi di multe e le devono fare altrimenti salta il banco! Gnassi si gioca la rielezione sui parcheggi ma non lo sa oppure non so ma tanta gente comincia ad essere scontenta inutile riempire centro di gazebo, red carpet, corner shop, tiranti, transenne, nani e ballerine, babbi natale, landamark, mostre di artisti de noantri conosciuti solo a Pulini se poi fai di tutto per tenere lontano la gente tanto è vero che questo 'azzo di Shopping de notte è stato un flop, Gnassi rischia se non dà ai riminesi i parcheggi "panem, circenses et parcheggi" almeno , garantito! nemo pascale
Se lo dice
PS Il Pd a Rimini ha però "inventato" la Commissione Ambiente, Ciclabili e Fila Dritto
martedì 29 dicembre 2015
Annus Horribilis
Tasse locali ed immobili: l'oroscopo del 2016
Quale anno sarà il 2016 per gli immobili e per le tasse locali? Al momento dovremmo pensare ad un anno positivo e migliore rispetto al 2015.
Per gli immobili, l’OMI – Osservatorio del Mercato Immobiliare, ci dice che nel III trimestre 2015 il mercato immobiliare italiano, dopo il buon risultato del precedente trimestre, consolida in modo significativo la ripresa, registrando un tasso di crescita tendenziale, riferito al totale delle compravendite, pari ad un più 8,8%.
residenziale-osservato-min non-residenziale-min
Per le tasse i contribuenti proprietari di una abitazione principale – ad eccezione dei pochi immobili di lusso (a Rimini le abitazioni di lusso ad inizio 2015 erano solamente 53 unità – circa 30/35 edifici) – avranno in regalo l’azzeramento dell’IMU e della TASI. La recente approvazione della Legge di Stabilità 2016 ha, infatti, definitivamente portato all’esenzione totale dell’abitazione principale.
Quale è il beneficio economico ottenuto con questa esenzione? Il risparmio è ovviamente in funzione del valore della rendita catastale. Nel Comune di Rimini per le tre tipologie prevalenti si può stimare il seguente “regalo”: da € 250,00 circa per una abitazione di categoria A/3, ad € 560,00 circa per una abitazione di categoria A/2 e fino ad € 1.070,00 circa per una abitazione di categoria A/7.
A3-min A2-min
A7-min
Anche alcune Aziende riceveranno un “regalo” con la riduzione del valore della rendita catastale, attraverso l’esclusione dei cosiddetti “imbullonati” dal valore di stima dei beni, con una conseguente riduzione del valore imponibile e, quindi, con una minore imposta (IMU-TASI) da pagare.
Tutto parrebbe volgere al bello. Le esenzioni-riduzioni sono oggettive e quindi determineranno un risparmio certo ed evidente sia per le famiglie che per le imprese (alcune). L’unica incognita potrebbe essere la Tassa sui Rifiuti sulla quale i Comuni non hanno ancora imparato a fare i conti. Per il 2016 si prospettano aumenti certi.
La palla ora passa ai Comuni che dovranno rifare i calcoli delle loro entrate, conti che, per IMU e TASI, sembrano comunque essere garantiti dallo Stato che riverserà ai Comuni la minore entrata derivante dalle agevolazioni introdotte. Se i conteggi sono stati fatti bene non dovrebbero esserci sorprese. In caso contrario, visto che quasi tutti i Comuni hanno raggiunto il massimo dell’aliquota, dovranno chiedere un aiutino al Governo centrale, il quale potrebbe estrarre dal cilindro una nuova formula di tassazione, la cosiddetta “Local Tax”.
Il mercato immobiliare ed il mondo delle costruzioni sono invece una vera incognita. Questo “universo” sembra uscire stravolto dalla recente crisi e non sembra avere ancora ritrovato la sua identità. Difficile pensare ad un sistema in grado di riprendersi nel breve periodo, nonostante le risultanze dell’OMI.
L’intero “insieme” a partire dalla programmazione urbanistica delle città fino ad arrivare alle transazioni immobiliari, sembra essere arrivato a fine corsa con la necessità di una vera e propria rigenerazione del sistema.
Le previsioni urbanistiche sembrano essere state tagliate fuori dall’evoluzione del nuovo mondo e le esigenze della società non sembrano trovare adeguata risposta nelle decisioni delle Amministrazioni. Il problema dell’urbanistica non è nel tipo, nel nome o nella completezza delle norme dello strumento che le dovrebbero regolare (PRG – PSC – RUE – POC), ma è nella distanza che si è creata tra le previsioni e la realtà. Le costruzioni esistenti e l’immobiliare non hanno solamente bisogno di nuove regole o nuovi modi di finanziare gli acquisti ma devono soprattutto fare i conti con una società che è profondamente cambiata.
Una soluzione alla crisi dell’immobiliare può arrivare con un vero e proprio cambiamento culturale, condizione che sembra essere lontana dal realizzarsi.
Concludo quindi augurando Buone Feste e Buon 2016 a tutti i lettori di Rimini 2.0.
Fabio Lisi Rimini 2.0
Fabio Lisi Rimini 2.0
Il Premio alla Qualità
Maramao perchè sei morto
lunedì 28 dicembre 2015
Per qualche metro d'asfalto in più
P.S.: Disse Govinda: "Non solo una parola è il Nirvana, amico. È un pensiero". Siddharta continuò: "Un pensiero, sia pure. Devo confessarti, mio caro, che non faccio una gran distinzione tra pensieri e parole. Per dirtela schietta, non tengo i pensieri in gran conto. Apprezzo di più le cose. (Dal romanzo Siddharta di Hermann Hesse; 1922)
Il megafono del Vescovo
Le promesse di Gambini
PS Ha parlato anche di "trasparenza", forse pensa ad una dieta.
domenica 27 dicembre 2015
La salute è un rifiuto
Sonia Toni
*Dr. Federico Valerio, Presid. Italia Nostra, Liguria.
Foto: 27 Dicembre 2015 via Tartaglia
I Presepi di Riccione
Le stagioni
sabato 26 dicembre 2015
Elogio al SUV
Montalbano
P.S.: Il rilascio del metano artico è il rilascio di metano marino e terrestre nelle regioni del permafrost dell'Artico. Benché sia un processo naturale, aggrava comunque il problema del riscaldamento globale poiché innesca un effetto di feedback positivo, dato che il metano è esso stesso un gas serra. (https://it.wikipedia.org/wiki/Rilascio_del_metano_artico).
Cotechino
PS Mi rimane una curiosità: chi è l'ideatore dei due "budelli" di via Tiberio e Saffi? Meritava un Sigismondo sulla testa
venerdì 25 dicembre 2015
Confiteor vobis frates...
Vi confesso che non ho mai assistito a una diretta streaming delle messe di Natale dei precedenti papi. Non di certo per snobismo, ma per mancanza di motivazione. Ma con l’avvento di Papa Bergoglio tutto sembra acquistare uno spessore diverso, sopratutto per l’invito alla messa che ha fatto a tutti i credenti “dormienti ” e non credenti . Si è constato infatti che l’80% dei non praticanti che disertano le funzioni religiose, se fossero invitati ci andrebbero. La provocazione mi ha solleticato da subito e infatti non sono rimasto deluso, anzi rimango sempre più colpito da questa figura che dimostra ancora una volta di essere una vetta irraggiungibile tra monti colline e dossi. La sua chiamata sembra pari a quella di una personalità politica, certo che se lo confrontiamo con quel “dosso” del cotonatissimo e raccomandatissimo presidente Mattarella, il dormiente per eccellenza che possiamo trovare nelle statuine del presepe, non c'è dubbio la sua chiamata è quella indistinguibile di una personalità politica. " in una società di abbondanza e lusso, di apparenze narcisismo, Dio ci chiama un comportamento sobrio, equilibrato, semplice e lineare". Questo il messaggio centrale dell'omelia di Papa Francesco durante la messa di Natale 2015. "In un mondo che troppo a volte è duro con i peccatori e molle con il peccato c'è bisogno di coltivare un forte senso della giustizia dentro una cultura dell'indifferenza che finisce non di rado per essere spietata. Il nostro stile di vita si accumuli compassione misericordia". Inizio azzeccatissimo, coltivare la giustizia, visto il clima natalizio ricolmo di stereotipi del buonismo più Dem del termine. La giustizia racconta che è onesta, allora non poteva che iniziare nel migliore dei modi questa omelia papale. Conclude: "Dio è innamorato di noi[....] Sono attuali le parole del profeta Isaia-hai aumentato la letizia-non siamo soli abbandonati, dobbiamo vedere il nostro Salvatore deposto in una mangiatoia[...] Quando sentiamo parlare della nascita di Cristo restiamo in silenzio, lasciamo che sia quel bambino a parlare imprimiamo nel nostro cuore le parole senza distogliere lo sguardo dal suo volto: se ci lasciamo abbracciare da lui ci porterà la pace del cuore che non avrà mai fine. Questo bambino ci insegna che cosa è essenziale nella nostra vita. "Cosa potrei aggiungere a questa perfezione ? È nato, si dice, poi fu crocifisso, aveva diviso il mondo, quelli che lo hanno trattato peggio, sono quelli che hanno inventato il Natale! Ovviamente mi riferisco al Natale ridotto a festa laica: la più buonista e perbenista che sia mai esistita. Allora un Santo Natale a tutti, soprattutto ai perbenisti e a quelli che vivono con il motto ”si è fatto sempre così e va fatto così “!
Il Teologo
Boko Haram
Ovvero il vero volto della perversione. Ci sono notizie talmente raccapriccianti che a livello psicologico ed emotivo cerchiamo di metterle nell’oblio, anche se il nostro cervello le ha ben fissate nella memoria, perché richiedono una riflessione sul senso della vita e del mondo che viviamo. Speriamo passino in fretta, nel mare vorticoso e sommerso di tante cattive notizie e informazioni che non tentiamo nemmeno un minimo sforzo nell’analizzarle per non metterci in discussione. Poi adesso che siamo in clima natalizio, meglio vietarle. Uno di questi casi è rappresentato dalle atrocità senza fine che sta seminando in Nigeria da tempo, nella totale indifferenza di tutti, anche dei mass-media, Boko Haram. Un manipolo di “mostri “ (che significa “l’educazione occidentale è peccato”), il cui nome ufficiale è Jama’atu Ahlis Sunna Lidda’awati wal-Jihad (“persone impegnate per la propagazione degli insegnamenti del profeta e per il jihad”). È un’organizzazione terroristica fondata formalmente nel 2002 da Mohamed Yusuf e guidata oggi da Abubakar Shekau. Il suo scopo è imporre il califfato in Nigeria e secondo il dipartimento di Stato Usa, avrebbe dei legami con al Qaida nel Maghreb. E il 20 Dicembre ancora una volta hanno usato tre ragazzini tra i 10 e i 15 anni che sono morti nell’attentato insieme ad altre sei persone con 24 feriti con mutilazioni talmente gravi da rendere improbabile la loro sopravvivenza. Non posso immaginare lo stato psicologico di questi bambini ( ignari? Lo spero!) votati alla morte, non solo imbottiti come kamikaze, ma pieni di lucchetti e catene in modo da poter impedire il disinnesco delle bombe. Già considerati piccoli cadaveri gratis, nemmeno comprati a un mercato di schiavi, ma più comodamente strappati ai loro genitori. Ormai l’orda assassina ha ramificato pure in Niger, Ciad, Camerun, il vortice del male va trascinando nel suo occhio iniettato di sangue sopratutto: donne, bambini, infedeli e fedeli. Seviziando qualsiasi pietà, pudore o vergogna perché rimanga solo un perverso senso di morte e barbarie di pochi votati a un insano martirio. Non possiamo più considerarli nemmeno umani, non hanno identità, ma sono il comburente assassino per il combustibile di una santità che usando come proiettili i “nostri figli”, perché se sono al mondo sono anche nostri, diventa blasfema ! Dal 2009, a seguito della violenta repressione dell’esercito locale, l’organizzazione jihadista ha cominciato a seminare il panico, compiendo attentati contro edifici delle forze di polizia, scuole, chiese, moschee villaggi e uccidendo civili. Solo in Nigeria, l’anno scorso, i morti per terrorismo sono stati 7512, con un boom del 300% rispetto all’anno precedente! L’attività di Boko Haram si è intensificata nel 2011, quando in un clima di tensione è stato eletto l’attuale presidente della Nigeria Goodluck Jonathan, del People’s democratic party e appartenente agli Ijaw, un’etnia cristiana minoritaria del Sud del paese. Sembra però aver stretto una sorta di tacito accordo, del tipo, lasciate stare il sud con le sue risorse ed io evito di invocare un intervento internazionale nel nord. Quindi tutti se ne strafregano del nord in quanto la Nigeria è una nazione letteralmente spaccata in due. Se il sud della Nigeria fosse sotto attacco con tutte le sue risorse petrolifere probabilmente avremmo già assistito ad interventi militari diretti o di supporto alle forze governative, con i due milioni e trecento barili al giorno prodotti quotidianamente, dalle maggiori compagnie energetiche occidentali: Shell, Total, Eni, Chevron. Alcune di queste negli ultimi anni hanno comunque ceduto parte consistente delle concessioni alla Cina, sempre più attiva in Africa. il costo economico che il mondo paga al terrorismo, è volato al record di sempre: 52,9 miliardi di dollari! In tutta la regione del Sahel, e in particolare in Niger, vi è un enorme mercato delle armi provenienti dagli arsenali libici, cresciuto in seguito alla caduta di Gheddafi. L’instabilità delle nazioni centroafricane ha permesso negli ultimi anni la creazione di aree cosiddette “molli”, dove le forze governative non sono in grado di far valere la propria autorità e dove circola di tutto. Nel 2014, quindi Boko Haram ha fatto “asso piglia tutto” nella classifica del terrore, a marzo durante le elezioni attacca i seggi: decapitate oltre 30 persone in un villaggio poi un centinaio di donne e bambini rapiti, ad aprile travestiti da predicatori radunano fedeli e poi aprono il fuoco: oltre 20 morti subito dopo ha rapito 276 alunne nigeriane, a ottobre 5 bambine kamikaze la più giovane 9 anni con cinture esplosive :14 morti 39 feriti. A giugno una bambina kamikaze: 10 morti al mercato. In Camerun, imbottiscono di esplosivo una bambina di 10 anni: 20 morti in un bar. In agosto strage in un villaggio: 160 morti e così di raccapriccio in raccapriccio. Allora invoco Putin, che sembra l’unico che abbia preso sul serio la piaga del terrorismo nel mondo, di farsi carico lui e di fermare anche questi crimini contro l’umanità intera, perché l’Onu e la NATO sicuramente preferiscono dormire. In quanto per l'Occidente sembra che la chiave per frenare l’espansione del fenomeno di Boko Haram, che da sempre punta sulla rivalsa degli islamici esasperati, sia dovuta alla supremazia riconosciuta al mondo cattolico fin dalla guerra del Biafra di 50 anni fa. E ora mangiatevi pure sto ca... di panettone. Buon Natale a tutti
L’INNOMINATO
giovedì 24 dicembre 2015
Le Regole d'Ingaggio ovvero FB a Rimini
Montalbano
P.S.: Così va la vita. (Cfr. Mattatoio n. 5; Kurt Vonnegut, 1969)
Una gestione.. imbarazzante
Il Corriere del Pd nella consueta cronaca d'accompagno, sempre imparziale, delle amministrazioni "eretiche", ha come "fissa" la Tosi, rea confessa di un peccato politico mortale: distruzione del Partito arrivato a maggioranze pieraniane. Un pò tutti i successori ci hanno messo del loro, sta di fatto che per perdere hanno trovato ..Ubaldi. Non è colpa sua, più o meno è quello che succederà, secondo i sondaggi di Melucci, a Rimini. I giornali tutti e tre (quasi) tra pochi giorni inizieranno la campagna di Capodanno. Non credo arriveranno al milione di presenze...scritte. Un prode consigliere del Pd di Riccione, certo Bonfini, che immagino e spero giovane, quindi con le indulgenze incorporate, ha sentenziato che la vendita delle azioni di Hera è un atto irresponsabile. Credo invece che l'atto più "sbagliato" sia stata proprio la costituzione di Hera, soprattutto di questa Hera. Mi sono già chiesto scusa troppe volte ed ancora non (mi sono) perdonato. Se la prende con Nanà Arcuri che risiedendo a Milano e perfino lavorando nella capitale del Nord, secondo il nuovo arrivato, un seguace di Funelli, non è in grado di capire. All'ubaldino non è venuto in mente che la "strategia" della Renata sia leggermente più sofisticata? A Riccione non volevano entrare in Hera ed avevano ragione. Oggi escono e fanno a ..meno. Altro che "imbarazzante" la gestione della Tosi, aggiungendoci anche la rinegoziazione dei mutui. Volevo solo dire sperando che sia sempre "giovane" e con possibilità di sbagliare ancora, che le stesse azioni sono state compiute dal Sindaco di riferimento, un certo Gnassi. Non vi dice niente? E' quello che vi ha fatto perdere il Comune con il Trc, vi copia le piste ed insiste.
CS Discarica di Ginestreto
PREMESSA
E’ in fase di VIA la richiesta di autorizzazione da parte della Sogliano Ambiente spa, controllata per l’80% dal Comune di Sogliano, della Ginestreto 4 (G4) per rifiuti speciali non pericolosi. - La G4 di 1.600.000 mc sarebbe la terza discarica costruita a Ginestreto nella Valle Dell’Uso, dopo la G1 aperta nel 1990 per 640.000 mc e ampliata a 2.500.000 mc e la G2 aperta nel 2005 per 1.500.000 mc e ampliata a circa 2.850.000 mc. - La G4 aprirebbe nel 2020, alla chiusura della G2, quando i rifiuti già accumulati saranno oltre 5 milioni di mc. - Data la ristrettezza e la precarietà del calanco saranno necessari enormi scavi e sbancamenti con stoccaggio dei materiali vicino e dentro l’area SIC (Sito d’Interesse Comunitario). - Sono centinaia le tipologie di rifiuti speciali ammessi alla G4 (che produrranno per decenni odori e liquidi tossici), per cui si chiede anche l’ampliamento o un secondo impianto per il trattamento chimico del percolato (100 mc al giorno) che si aggiungerebbe agli impianti già esistenti (preselezione, compostaggio, ecc.) e ad altri richiesti (RAEE, ecc.). - Tali rifiuti proverranno quasi esclusivamente da fuori regione, come succede già adesso per la G2. Il trasporto avviene con enormi tir che spesso lasciano lungo il percorso una scia maleodorante e sono stati protagonisti di diversi incidenti anche recenti sulla Provinciale Uso. - La G4 sarebbe palesemente in contraddizione con la nuova legge regionale, approvata nel settembre 2015, che recependo le Direttive Europee porterà ad una riduzione dei rifiuti e all’aumento della differenziata al 73% nel 2020. E’ in contraddizione anche col PRGR 2020 riguardo ai rifiuti speciali, dove si fissano come obiettivi: riduzione, prossimità e utilizzo degli impianti per il fabbisogno regionale. Tutto ciò condurrà all’auspicata chiusura di discariche e inceneritori. - Al di là dell’incoerenza normativa e dell’affermazione della gestione affaristica dei rifiuti, la G4 segnerebbe definitivamente il destino di questo territorio che, divenendo una delle più grandi concentrazione di rifiuti del nostro paese, vedrà pregiudicato qualsiasi sviluppo coerente con la sua vocazione e ricchezza naturale, storica e culturale. - Il problema è molto sentito dai Cittadini e ci sono state numerose proteste in passato, anche eclatanti. Ne è conferma la mozione approvata quasi all’unanimità (con un solo astenuto) dal Consiglio Comunale di Santarcangelo il 10 giugno 2010. In essa si ribadiva: a) la solidarietà alla protesta dei Cittadini b) la contrarietà alla dislocazione sul fiume dell’impianto di compostaggio (12.000 mq) c) la riduzione progressiva dell’apporto annuale dei rifiuti d) la sicurezza dei trasporti riguardo agli odori e alle dispersioni e) un piano per la viabilità con la messa in sicurezza della provinciale Uso f) la priorità a progetti di recupero ambientale e sviluppo del territorio che valorizzino le sue notevoli risorse naturali, culturali, agricole e turistiche INTERROGAZIONE Il Comune di Santarcangelo è al primo posto in Romagna per raccolta differenziata (74,6%), il Comune di Sogliano è penultimo (15,5%) e sestultimo in Emilia Romagna. Sogliano anziché essere penalizzato, viene premiato e incentivato potendo incassare milioni di euro all’anno (oltre l’80% del suo bilancio) dai Comuni meno virtuosi come lui, che pagando possono scaricare i loro rifiuti nella nostra valle, creando problemi alla salute, alla viabilità e all’ambiente. Noi cittadini di Santarcangelo ci domandiamo, che senso ha fare la raccolta differenziata se non possiamo tutelare il nostro territorio? Perché il nostro territorio dev’essere avvelenato da chi non ha sensibilità ambientale per puro affarismo? Perché il Comune di Santarcangelo, capofila e punto di riferimento della Valle Uso, che ha fatto del turismo e dell’accoglienza il motore principale della sua economia non si è mai opposto alla strategia della Sogliano Ambiente spa e del suo referente pubblico di portare più rifiuti e impianti possibili in un’area di grande pregio ambientale? Perché non è stato coerente con gli impegni assunti nella mozione approvata nel 2010, dando seguito alla volontà del Consiglio comunale e dei Cittadini? Perché ha consentito la cancellazione delle prescrizioni sulla riduzione dei rifiuti e sulla viabilità previste dall’autorizzazione del compostaggio (transito dalla via Cioca)? Perché ha assecondato gli interessi della Sogliano Ambiente individuando la soluzione alla viabilità nella bretella di Stradone, che sposta il traffico su altri cittadini, compromettendo attività agricole fiorenti, a ridosso del fiume Uso con i rischi che ne conseguono per il suo habitat e le frequenti esondazioni? Perché non si ribadisce quanto correttamente affermato in precedenza, che la vera soluzione alla viabilità è la messa in sicurezza dell’intera Provinciale Uso coinvolta dal traffico pesante e non semplicemente di un breve tratto? Dato che i progetti, come la G4, della Sogliano Ambiente spa e del suo referente Comune di Sogliano incidono pesantemente sul nostro tessuto periferico e urbano, perché l’Amministrazione di Santarcangelo non si oppone coinvolgendo Cittadini e Istituzioni e presentando osservazioni alla Regione in fase di procedura di VIA?
Progetto Civico
Movimento 5 Stelle Santarcangelo
Una Mano per Santarcangelo
E’ in fase di VIA la richiesta di autorizzazione da parte della Sogliano Ambiente spa, controllata per l’80% dal Comune di Sogliano, della Ginestreto 4 (G4) per rifiuti speciali non pericolosi. - La G4 di 1.600.000 mc sarebbe la terza discarica costruita a Ginestreto nella Valle Dell’Uso, dopo la G1 aperta nel 1990 per 640.000 mc e ampliata a 2.500.000 mc e la G2 aperta nel 2005 per 1.500.000 mc e ampliata a circa 2.850.000 mc. - La G4 aprirebbe nel 2020, alla chiusura della G2, quando i rifiuti già accumulati saranno oltre 5 milioni di mc. - Data la ristrettezza e la precarietà del calanco saranno necessari enormi scavi e sbancamenti con stoccaggio dei materiali vicino e dentro l’area SIC (Sito d’Interesse Comunitario). - Sono centinaia le tipologie di rifiuti speciali ammessi alla G4 (che produrranno per decenni odori e liquidi tossici), per cui si chiede anche l’ampliamento o un secondo impianto per il trattamento chimico del percolato (100 mc al giorno) che si aggiungerebbe agli impianti già esistenti (preselezione, compostaggio, ecc.) e ad altri richiesti (RAEE, ecc.). - Tali rifiuti proverranno quasi esclusivamente da fuori regione, come succede già adesso per la G2. Il trasporto avviene con enormi tir che spesso lasciano lungo il percorso una scia maleodorante e sono stati protagonisti di diversi incidenti anche recenti sulla Provinciale Uso. - La G4 sarebbe palesemente in contraddizione con la nuova legge regionale, approvata nel settembre 2015, che recependo le Direttive Europee porterà ad una riduzione dei rifiuti e all’aumento della differenziata al 73% nel 2020. E’ in contraddizione anche col PRGR 2020 riguardo ai rifiuti speciali, dove si fissano come obiettivi: riduzione, prossimità e utilizzo degli impianti per il fabbisogno regionale. Tutto ciò condurrà all’auspicata chiusura di discariche e inceneritori. - Al di là dell’incoerenza normativa e dell’affermazione della gestione affaristica dei rifiuti, la G4 segnerebbe definitivamente il destino di questo territorio che, divenendo una delle più grandi concentrazione di rifiuti del nostro paese, vedrà pregiudicato qualsiasi sviluppo coerente con la sua vocazione e ricchezza naturale, storica e culturale. - Il problema è molto sentito dai Cittadini e ci sono state numerose proteste in passato, anche eclatanti. Ne è conferma la mozione approvata quasi all’unanimità (con un solo astenuto) dal Consiglio Comunale di Santarcangelo il 10 giugno 2010. In essa si ribadiva: a) la solidarietà alla protesta dei Cittadini b) la contrarietà alla dislocazione sul fiume dell’impianto di compostaggio (12.000 mq) c) la riduzione progressiva dell’apporto annuale dei rifiuti d) la sicurezza dei trasporti riguardo agli odori e alle dispersioni e) un piano per la viabilità con la messa in sicurezza della provinciale Uso f) la priorità a progetti di recupero ambientale e sviluppo del territorio che valorizzino le sue notevoli risorse naturali, culturali, agricole e turistiche INTERROGAZIONE Il Comune di Santarcangelo è al primo posto in Romagna per raccolta differenziata (74,6%), il Comune di Sogliano è penultimo (15,5%) e sestultimo in Emilia Romagna. Sogliano anziché essere penalizzato, viene premiato e incentivato potendo incassare milioni di euro all’anno (oltre l’80% del suo bilancio) dai Comuni meno virtuosi come lui, che pagando possono scaricare i loro rifiuti nella nostra valle, creando problemi alla salute, alla viabilità e all’ambiente. Noi cittadini di Santarcangelo ci domandiamo, che senso ha fare la raccolta differenziata se non possiamo tutelare il nostro territorio? Perché il nostro territorio dev’essere avvelenato da chi non ha sensibilità ambientale per puro affarismo? Perché il Comune di Santarcangelo, capofila e punto di riferimento della Valle Uso, che ha fatto del turismo e dell’accoglienza il motore principale della sua economia non si è mai opposto alla strategia della Sogliano Ambiente spa e del suo referente pubblico di portare più rifiuti e impianti possibili in un’area di grande pregio ambientale? Perché non è stato coerente con gli impegni assunti nella mozione approvata nel 2010, dando seguito alla volontà del Consiglio comunale e dei Cittadini? Perché ha consentito la cancellazione delle prescrizioni sulla riduzione dei rifiuti e sulla viabilità previste dall’autorizzazione del compostaggio (transito dalla via Cioca)? Perché ha assecondato gli interessi della Sogliano Ambiente individuando la soluzione alla viabilità nella bretella di Stradone, che sposta il traffico su altri cittadini, compromettendo attività agricole fiorenti, a ridosso del fiume Uso con i rischi che ne conseguono per il suo habitat e le frequenti esondazioni? Perché non si ribadisce quanto correttamente affermato in precedenza, che la vera soluzione alla viabilità è la messa in sicurezza dell’intera Provinciale Uso coinvolta dal traffico pesante e non semplicemente di un breve tratto? Dato che i progetti, come la G4, della Sogliano Ambiente spa e del suo referente Comune di Sogliano incidono pesantemente sul nostro tessuto periferico e urbano, perché l’Amministrazione di Santarcangelo non si oppone coinvolgendo Cittadini e Istituzioni e presentando osservazioni alla Regione in fase di procedura di VIA?
Progetto Civico
Movimento 5 Stelle Santarcangelo
Una Mano per Santarcangelo
Regali poco Onorevoli
I parlamentari italiani sono i più pagati e beneficiati al mondo. Quelli che fingono di contare in Europa molto di più. Non voglio aggiungermi al coro assordante di condanna per una differenza insostenibile con il resto della popolazione che pretendono di rappresentare. Sono i nominati da una Casta sempre più ristretta, una delle ragioni del successo a 5 Stelle. Chi vuole abbattere questo sistema politico oggi viene premiato. La Lega che aveva il copyright della lotta, ha trovato sicurezza ed immigrazione che rendono di più. Negli Stati Uniti tra la preparazione di una guerra alla Russia e una finta all'Isis, i deputati e senatori per Natale sono costretti a rifiutare tutti i regali oltre i 50 dollari, In Inghilterra devono denunciare i doni che superano il valore dell'1% dell'indennità. Un lecca lecca..o poco più. In Italia? Solo se uno possiede più di tre banche ed una è insolvente allora non vale. A Montecitorio dicono che non possono accettare regali sotto il limite invalicabile di...Sembra però che sotto la spinta etica inesauribile della Migrante Boldrini presto si arrivi a definire un codice di comportamento. Il problema è trovare chi lo compila. Oltre la metà degli onorevoli ha già cambiato casacca. Non sono assimilabili ai regali? Quanto vale una forte maggioranza di governo non uscita da democratiche elezioni? Perchè Repubblica non dedica una ricerca giornalistica allo scandalo politico che si perpetua? Vi ricordate ai tempi del povero Banana il casino per un..Razzi? In Francia le norme cambiano ancora. Qui c’è addirittura un apposito organo istituzionale preposto a valutare l’opportunità di ogni dono. Per prevenire ogni possibile conflitto di interessi, nel 2011 l’Assemblea Nazionale ha approvato un codice di condotta per gli eletti. Particolarità tutta francese: il Parlamento ha istituito la figura del “deontologo”. Sarebbe meglio se curassero quella dei servizi..segreti. In Italia subito dopo le Feste che per i nostri onorevoli "sottopagati" sono cominciate ai primi di dicembre il relatore sarà ..Pino Pisicchio. Nomen omen.
Homeless Christmas
Dopo l’assegnazione dell’Ex Caserma dei Pompieri in via Dario Campana i ragazzi di Casa Madiba Network, o per essere formalmente più corretti l’Associazione Rumori Sinistri, ottengono l’assegnazione di un’altra istruttoria lanciata dal Comune. Questa volta il progetto da presentare riguardava l’emergenza freddo, ossia la predisposizione di un ricovero notturno dove accogliere una quarantina di senzatetto da qui ad aprile.
Per fare questo è stato messo a disposizione un immobile in via De Warthema, facente parte del patrimonio comunale ed un contributo complessivo di 15 mila euro. A quanto c’è dato sapere hanno partecipato all’Istruttoria la Comunità Papa Giovanni XXIII, l’Associazione Madonna della Scala e, come già detto, l’Associazione Rumori Sinistri.
Fino a qui quello che si può ricostruire dai comunicati ufficiali. Poi però c’è qualcuno, tra i quali noi di Citizen, che si fa delle domande… per cui ci perdonerete se ci addentriamo in una ricostruzione un po’ più completa.
Come mai viene ripresa quella che è senz’altro una necessità, ma abbandonata ormai due anni orsono? Il fatto che l’anno scorso, in un inverno non certo freddo, siano morte in giro per Rimini più di sei persone, senza una casa, avrà avuto il suo peso (almeno speriamo che sia così). Ci sono però anche altri fattori che potremmo definire più… mediatici.
Da questa primavera il “Carrozzone Rosa” ha una spina nel fianco, una in più. Si è scoperto che l’Emergenza Abitativa non riguarda solo le canoniche ridistribuzioni di contributi per combattere la Povertà. Ci sono persone che, incredibile ma vero, non hanno una residenza, né un domicilio e, di conseguenza, non possono accedere a ciò che l’Amministrazione riceve e ridistribuisce. Sono gli Homeless, i senzatetto e i motivi per cui sono in strada sono sì svariati, ma riconducibili ad un sistema inadeguato ai tempi.
Come si è fatta questa scoperta? Quei pazzi di Casa Madiba si sono messi ad occupare immobili abbandonati per metterci dentro gente presa dalla strada. Giusto? Sbagliato? Il tema è stato sollevato. Le politiche emergenziali non bastano più e ora l’argomento sono diventati i programmi a medio e lungo termine da mettere in campo.
Ora. E’ evidente che l’Amministrazione è rimasta indietro su questo argomento e, nonostante i fondi che ha a disposizione, per risultati che non manca mai stucchevolmente ribadire, continua a rispondere in perenne emergenza e con politiche di puro assistenzialismo. Lo si vede anche in quest’occasione. L’occupazione” illegale” di Villino Ricci, con i suoi programmi di riscatto sociale e le sue raccolte di mezzi gestite dagli stessi senzatetto è stato sgombrata. I suoi 15 abitanti hanno preso il posto di altri 15, che avrebbero usufruito delle strutture canoniche, vivendo giornate di nulla, aspettando l’incombente momento in cui sarebbe arrivato il tempo di tornare a dormire in un treno… o chissà dove altro.
Non lo sarà, ma questa istruttoria sembra tanto il tentativo di parare il nuovo rovescio mediatico, causato dal ritorno in strada (per la terza volta) proprio di quei 15. Che fare? Un Dormitorio: Minima spesa massima resa. Quindicimila Euro, un po’ di brande e magari s’invita alla partecipazione quei rompiballe di Casa Madiba. Se non accettano glielo si rinfaccia, se accettano legittimano il progetto del Comune.
C’è da scommettere che però non andrà così liscia. Già il nome che Rumori Sinistri ha dato alla nuova assegnazione fa intuire che non sarà così. Chiamare un dormitorio “Casa Accoglienza Andrea Gallo (Don)”, fa capire che il progetto sarà diverso dalla semplice risposta ad un’emergenza.
Un’ ultima nota. La preoccupazione di rovescio mediatico è abbondantemente segnalata del comunicato consegnato a News Rimini, prima ancora di dare la notizia agli interessati, che hanno dovuto aspettare un giorno oltre la data prestabilita.
P.S. La Casa Accoglienza Andrea Gallo (Don) accoglierà i suoi ospiti il 24 di Dicembre. Se volete andarli a trovare non seguite la Stella Cometa… magari vi va meglio se date un occhio ai fumogeni.
@DadoCardone Citizen
P.S. La Casa Accoglienza Andrea Gallo (Don) accoglierà i suoi ospiti il 24 di Dicembre. Se volete andarli a trovare non seguite la Stella Cometa… magari vi va meglio se date un occhio ai fumogeni.
@DadoCardone Citizen
mercoledì 23 dicembre 2015
Cicchetti ha..ragione
CS M5S Rimini
ULTIMO BILANCIO DEL MANDATO AMMINISTRATIVO 2011- 2016 DELLA GIUNTA GNASSI.
Approvato in un clima quasi surreale con 17 voti. Banchi semivuoti: da quello del Sindaco - che non ha ascoltato neppure gli interventi dei pochi consiglieri - a quelli semivuoti della Giunta. Nessuno seduto tra il pubblico. Si respirava un’aria di fine mandato.
Dopo 4 anni e 7 mesi il bilancio dall’insediamento, seduti sui banchi dell’opposizione abbiamo riflettuto sulla differenza abissale tra la verità reale e quella virtuale.
Il cittadino riminese - a maggio 2016 elettore - ogni giorno vede solo ciò che dal Palazzo dell’Arengo si decide di fargli vedere. E quindi il cittadino troppo spesso – e non certo per sua colpa – finisce per immaginare ciò che nella realtà non esiste.
Questo è quello che abbiamo visto noi.
Marco Fonti
Carla Franchini
Gianluca Tamburini
SINTESI DEGLI INTERVENTI
GIANLUCA TAMBURINI (CAPOGRUPPO M5S) Tempo di bilancio e tempo di bilanci. Visto che questo è l'ultimo del mandato. Bilanci, a nostro avviso, fallimentari: l'aggettivo che meglio di tutti descrive la quotidianità. E anche, purtroppo, molte notizie di cronaca. Non si è sentito quasi altro in questi cinque anni. L'elenco è interminabile. Fallimenti politici, giudiziari, culturali, sociali. Abbiamo una città più povera, più divisa e più insicura. Una Rimini più fragile. Questo è il primo bilancio che vogliamo evidenziare. Perché quando si parla di bilanci non si discute solo di cifre e di risorse ma anche di risultati e obiettivi. Siamo una città meravigliosa, con tante risorse e ricchezze che si scopre più litigiosa, frustrata e meno sorridente, una città in cui tutto viene deciso da poche persone, chiuse dentro le loro stanze, mentre tutte le altre sono fuori. Senza possibilità di essere ascoltati o di far sentire la propria voce. Un po' come succede in questo Consiglio Comunale. Organo di rappresentanza dei cittadini piegato a annichilito agli interessi dell'amministrazione, con la collaborazione e la complicità del Presidente del Consiglio e di una maggioranza che ha rinunciato alla propria funzione di contrappeso del potere del Sindaco, abdicando dal ruolo di protagonista politico che avrebbe dovuto invece rivendicare. Mentre le minoranze subiscono la concezione della democrazia da scuola elementare del PD: 'abbiamo i voti', 'abbiamo i numeri'. E facciamo come vogliamo. E allora a nulla serve fare proposte, dare contributi. Tutto viene bocciato. In occasione di tutti i bilanci previsionali abbiamo presentato emendamenti. Decine di emendamenti. Sempre tutti bocciati. Nemmeno uno accolto. E allora a cosa serve questo approccio costruttivo se non otteniamo altra risposta dal PD che non sia lo schiacciare il bottone del 'no'? E infatti quest'anno abbiamo rinunciato. Siamo certi che dentro di voi la riterrete una vittoria e non una sconfitta alla partecipazione democrazia di un atto importante per la città. Esultate pure se volete. Durante la discussione sul bilancio il Sindaco non ha ascoltato nemmeno uno dei nostri interventi. Mai seduto al suo posto. Questo è il vero marchio di fabbrica di questa amministrazione arrogante e prevaricatrice. Intanto nella città, quella reale, le piccole attività di prossimità chiudono. Annientate dai centri commerciali che continuano a crescere e fiorire a Rimini. Grandi marche se ne vanno preferendo comuni vicini. Sono rarissimi i casi di aziende che scelgono di venire a localizzare o a investire a Rimini, e quelle eccezioni (in queste ore abbiamo letto il caso dell'azienda di software alle Celle) vengono evidenziate con articoli quasi increduli. Molte attività ricettive non hanno ormai più mercato. A nord e a sud molte sono chiuse e in stato di quasi abbandono. Circondate da degrado e da lungomari che invece di valorizzare la nostra località, squalificano la nostra offerta turistica e su cui, in cinque anni, nonostante le promesse, non è stato fatto nulla. Nemmeno la sostituzione di semplici arredi urbani risalenti ormai a decenni fa. Dal lato degli investimenti la nostra città ha bisogno di una crescita qualitativa, di riqualificazione, di azioni che uniscano e avvicinino al centro. Che le facciano sentire meno lontane e abbandonate le periferie. Obiettivo miseramente fallito. Così come nei bilanci precedenti tutti gli investimenti cadono intorno al Ponte di Tiberio. Alle zone periferiche meno delle briciole. Alcuni dati che vorremmo evidenziare: Il programma dei lavori pubblici 2016 prevede minori investimenti: 33 milioni contro i 40,5 del 2015. La voce 'riqualificazione urbana' prevede lo stanziamento dal bilancio comunale di 2,430 milioni di euro che andranno quasi completamente in centro storico: 1,7 milioni per Piazza Malatesta e altri 500 mila per altre piazze del centro. Le briciole, appunto, al resto della città. Che continueranno a convivere con il degrado. E mentre investiamo tutte le risorse sul centro storico, contemporaneamente esso diventa sempre meno accessibile: sempre meno i parcheggi; nulli o quasi gli investimenti per mezzi pubblici adeguati (i peggiori della regione); insufficienti gli sforzi per collegarlo con piste ciclabili; in stato di abbandono le postazioni di bike sharing. Poche idee ma confuse. Grandi slogan ma piccole azioni. Questo il bilancio.
MARCO FONTI UNA NOTA PERSONALE. Mi sono insediato il 26 di Marzo, con solo l’ultimo anno di andato a disposizione per capire e per potere incidere positivamente. Non è stato facile salire su un treno già lanciato, ma sono soddisfatto. Un concetto importante che vorrei i miei concittadini facessero proprio è che devono riprendere a fare politica, a interessarsi della propria Città. Tutti gli Atti e i Documenti che mi sono trovato a studiare e cercare di comprendere in questo periodo sono pubblici, e danno modo di comprendere perfettamente molto di più di quanto si possa fare semplicemente ascoltando le parole dei nostri Amministratori o di qualsiasi altro politico. Lì ci sono i fatti, conosciamoli. SICUREZZA. Non sono programmati investimenti di rilievo nel nostro Comune volti a migliorare la sicurezza. A parte un upgrade della Sala Radio e una rivisitazione dei processi interni, non sono state messe a disposizione risorse per la nostra Polizia Municipale. Il Corpo non si occupa solo di fare multe o la viabilità quanto il traffico è intenso. Operazioni anti abusivismo, Ordine Pubblico, Tributaria, gli Agenti sono impegnati a 360° insieme alle FFOO per rendere la nostra Città più vivibile, in un momento in cui, visti anche i dati sulla microcriminalità, non è così. E’ mia opinione che un appeal turistico sia funzione di una serenità nella quale trascorrere le vacanze e che una città sicura deve essere alla base di ogni politica degli eventi. INVASO PONTE DI TIBERIO E PORTO CANALE. Un argomento specifico, un pezzo di Città buttato. Banchine malamente costruite in un Progetto che porta la data del 1976, lasciate andare in malora per 40 anni, a ridosso di uno dei simboli della nostra Città. Imperdonabile. Ora che si decide di riqualificare l’area, l’intervento è limitato solo a una piccola parte, e con uno sviluppo anche peggiore del disastro di 40 anni fa. Fermiamoci e riflettiamo bene. Con l’apertura del nuovo anno, dietro nostra richiesta, la 3 Commissione si occuperà di visionare il Progetto di riqualificazione e le nostre proposte e forse, finalmente, ripartire da dove si sarebbe dovuto al quel tempo…
CARLA FRANCHINI VIABILITA’: oggi abbiamo una città fatta di cantieri, che spesso occupano molto più dello spazio che sarebbe necessario. I “guru di Palazzo” (quelli per intenderci a carico dei contribuenti) credo abbiano pensato al messaggio mediatico: più grande è il cantiere più grande è l’opera! (Cfr. Teatro Galli). L’asse mediano: ad oggi le opere realizzate non hanno migliorato la viabilità. Questo i cittadini lo sanno bene. Le rotonde (alcune delle quali è persino difficile considerare tali) non sono affatto la panacea di tutti i mali. Anzi, notoriamente le rotonde “funzionano” solo se le strade su cui insistono non hanno la medesima intensità di traffico. Ciò che è a Rimini è mancato fino ad oggi e manca tutt’ora è la scientificità dell’approccio sul tema della viabilità. Le opere pubbliche cantierate non sono state precedute da studi sulla loro efficacia. In alcun città la viabilità è stata affidata ad esperti specializzati (pochi in Italia) del settore che fanno le simulazioni di traffico e queste città hanno registrato un deciso miglioramento della viabilità. Oggi e domani a Rimini avremo tante rotonde (alcune definibili tali solo perché non sono quadrate, ma non certo per le dimensioni), ma non è dato sapere se la viabilità sarà migliore. Ad oggi di sicuro non lo è. PARCO DEL MARE. Rimini è nata nel dopo guerra grazie alla fantasia e alla forza degli imprenditori riminesi, molto meno per la lungimiranza dei suoi amministratori! Oggi spero davvero saranno ancora una volta loro, gli imprenditori del mare, a far uscire Rimini dal primato del lungomare più antico della Costa. Confido che in questo processo sia dato massimo spazio al dialogo con coloro che investiranno con risorse proprie. Credo che le manifestazioni di interesse si potranno trasformare in interesse reale solo se sarà dato sufficiente margine decisionale agli investitori. QUALITA’ DELL’ARIA. Non è possibile sperare nella pioggia per l’abbassamento del PM10. E non è possibile sentire che c’è poco o nulla da fare. Si può e si deve. Certamente valutando la gratuità dei trasporti pubblici nei giorni di blocco della circolazione e implementando il parco mezzi di START ROMAGNA – decisamente vetusto quello di Rimini – con veicoli non inquinanti. LAVORO. Tema da affrontare immediatamente con tutte le parti sociali per uscire dal record riminese poco confortante. Rimini ha un tasso di disoccupazione dell’11,1%, contro il dato regionale pari a 8,3%. SOCIETA’ PARTECIPATE. Sono state ridotte? Pare proprio di no! A meno di voler considerarne una (Aeradria) che avremmo preferito continuare ad avere. Molto è ciò che si può fare, quasi nulla ciò che è stato fatto. Un esempio per tutte ? Romagna Acque e AMIR. Che senso ha avere due società una per gestire e una per gli asset (proprietà) ? In termini di efficienza nessuna, ovviamente i posti a sedere nelle poltrone diminuirebbero. Il che sarebbe oltre che auspicabile. I TRASPORTI. Il TPL (trasporto pubblico locale) riminese ha un parco veicoli che parla da solo. A inizio anno lo vedremo in II commissione. Eppure la tariffe del TPL e gli abbonamenti sono decisamente alti. Basti pensare che fare un biglietto sull’autobus costa 2 euro contro 1,5 di Bologna. SICUREZZA. Le politiche sulla sicurezza non risultano pervenute. Facendo un bilancio di questi anni vediamo poco o nulla che faccia pensare ad una politica vera per la sicurezza urbana. I dati sono già stati resi noti. Eppure ci sono dotazioni da svariate migliaia di euro - acquistate con fondi regionali - che se utilizzate come si dovrebbe e in collaborazione con le altre F.O. potrebbero fare la differenza. La sicurezza che leggiamo nel bilancio è solo quella dei numeri. “Multe” Preventivo anno 2015: 7 milioni di euro. Quelle poi realmente incassate sono state molte di più! (Euro 11.144,500). Previsione 2016 (approvata ieri) 9 milioni e 500.000. Incremento del 35%. Se poi leggiamo questo dato con quello che abbiamo letto sulla stampa (l’acquisto del “killer della sosta”) è facile capire che per la Giunta Gnassi il metodo per contrastare la sicurezza sono i divieti di sosta! La decisa riduzione dei parcheggi in centro storico, in assenza di una alternativa (parcheggi scambiatori e riduzione delle tariffe del TPL) unita alla politica della guerra con le soste hanno determinato una forte flessione delle attività economiche. La sicurezza stradale è sicuramente importante, ma vedo decisamente più rischiose, e quindi da contrastare, le violazioni come la mancanza dell’assicurazione o della velocità non certo le soste! LA SALUTE DEL MARE. Per il PSBO (piano della salvaguardia della balneazione) affidato ad HERA (!!!) bisogna ringraziare prima di tutto i riminesi, i loro figli e i loro nipoti. Coloro cioè che lo pagheranno con incremento (a breve) delle bollette dell’acqua. Dopo decenni di inerzia la sanità del mare era ormai indifferibile, pena fine della balneazione. Su questo mi sento di lanciare una proposta a tutte le forze politiche di tutti i livelli istituzionali: la sanità del mare non può essere affidata alle sole risorse economiche dei cittadini delle coste italiane e ai sindaci dei comuni costieri. Il principio di derivazione comunitaria “Chi inquina paga” deve essere applicato anche al mare. E il mare che noi sanifichiamo e bonifichiamo non è “sporcato” dai soli riminesi. Tutte le città italiane sono concausa dell’inquinamento del mare e tutti i cittadini devono sostenere l’onere economico. Pertanto in una logica di grande vision vorrei che partisse proprio da Rimini la richiesta di costituzione di un fondo perequativo a livello governativo per garantire a tutti i comuni italiani della costa le risorse per la sanità di tutte le coste italiane. Non è più possibile affidare ai soli sindaci - o meglio ai sindaci lasciati soli - un tema così strategico. Se la sanità del mare, di tutte le nostre coste, gravasse sulla fiscalità generale degli italiani - le risorse destinate allo scopo sarebbero un importante motore dell’economia del Paese. Presenteremo presto una proposta. Almeno questa volta - per il bene di questa città - votate si. Un augurio di Buon Natale a tutti.
SINTESI DEGLI INTERVENTI
GIANLUCA TAMBURINI (CAPOGRUPPO M5S) Tempo di bilancio e tempo di bilanci. Visto che questo è l'ultimo del mandato. Bilanci, a nostro avviso, fallimentari: l'aggettivo che meglio di tutti descrive la quotidianità. E anche, purtroppo, molte notizie di cronaca. Non si è sentito quasi altro in questi cinque anni. L'elenco è interminabile. Fallimenti politici, giudiziari, culturali, sociali. Abbiamo una città più povera, più divisa e più insicura. Una Rimini più fragile. Questo è il primo bilancio che vogliamo evidenziare. Perché quando si parla di bilanci non si discute solo di cifre e di risorse ma anche di risultati e obiettivi. Siamo una città meravigliosa, con tante risorse e ricchezze che si scopre più litigiosa, frustrata e meno sorridente, una città in cui tutto viene deciso da poche persone, chiuse dentro le loro stanze, mentre tutte le altre sono fuori. Senza possibilità di essere ascoltati o di far sentire la propria voce. Un po' come succede in questo Consiglio Comunale. Organo di rappresentanza dei cittadini piegato a annichilito agli interessi dell'amministrazione, con la collaborazione e la complicità del Presidente del Consiglio e di una maggioranza che ha rinunciato alla propria funzione di contrappeso del potere del Sindaco, abdicando dal ruolo di protagonista politico che avrebbe dovuto invece rivendicare. Mentre le minoranze subiscono la concezione della democrazia da scuola elementare del PD: 'abbiamo i voti', 'abbiamo i numeri'. E facciamo come vogliamo. E allora a nulla serve fare proposte, dare contributi. Tutto viene bocciato. In occasione di tutti i bilanci previsionali abbiamo presentato emendamenti. Decine di emendamenti. Sempre tutti bocciati. Nemmeno uno accolto. E allora a cosa serve questo approccio costruttivo se non otteniamo altra risposta dal PD che non sia lo schiacciare il bottone del 'no'? E infatti quest'anno abbiamo rinunciato. Siamo certi che dentro di voi la riterrete una vittoria e non una sconfitta alla partecipazione democrazia di un atto importante per la città. Esultate pure se volete. Durante la discussione sul bilancio il Sindaco non ha ascoltato nemmeno uno dei nostri interventi. Mai seduto al suo posto. Questo è il vero marchio di fabbrica di questa amministrazione arrogante e prevaricatrice. Intanto nella città, quella reale, le piccole attività di prossimità chiudono. Annientate dai centri commerciali che continuano a crescere e fiorire a Rimini. Grandi marche se ne vanno preferendo comuni vicini. Sono rarissimi i casi di aziende che scelgono di venire a localizzare o a investire a Rimini, e quelle eccezioni (in queste ore abbiamo letto il caso dell'azienda di software alle Celle) vengono evidenziate con articoli quasi increduli. Molte attività ricettive non hanno ormai più mercato. A nord e a sud molte sono chiuse e in stato di quasi abbandono. Circondate da degrado e da lungomari che invece di valorizzare la nostra località, squalificano la nostra offerta turistica e su cui, in cinque anni, nonostante le promesse, non è stato fatto nulla. Nemmeno la sostituzione di semplici arredi urbani risalenti ormai a decenni fa. Dal lato degli investimenti la nostra città ha bisogno di una crescita qualitativa, di riqualificazione, di azioni che uniscano e avvicinino al centro. Che le facciano sentire meno lontane e abbandonate le periferie. Obiettivo miseramente fallito. Così come nei bilanci precedenti tutti gli investimenti cadono intorno al Ponte di Tiberio. Alle zone periferiche meno delle briciole. Alcuni dati che vorremmo evidenziare: Il programma dei lavori pubblici 2016 prevede minori investimenti: 33 milioni contro i 40,5 del 2015. La voce 'riqualificazione urbana' prevede lo stanziamento dal bilancio comunale di 2,430 milioni di euro che andranno quasi completamente in centro storico: 1,7 milioni per Piazza Malatesta e altri 500 mila per altre piazze del centro. Le briciole, appunto, al resto della città. Che continueranno a convivere con il degrado. E mentre investiamo tutte le risorse sul centro storico, contemporaneamente esso diventa sempre meno accessibile: sempre meno i parcheggi; nulli o quasi gli investimenti per mezzi pubblici adeguati (i peggiori della regione); insufficienti gli sforzi per collegarlo con piste ciclabili; in stato di abbandono le postazioni di bike sharing. Poche idee ma confuse. Grandi slogan ma piccole azioni. Questo il bilancio.
MARCO FONTI UNA NOTA PERSONALE. Mi sono insediato il 26 di Marzo, con solo l’ultimo anno di andato a disposizione per capire e per potere incidere positivamente. Non è stato facile salire su un treno già lanciato, ma sono soddisfatto. Un concetto importante che vorrei i miei concittadini facessero proprio è che devono riprendere a fare politica, a interessarsi della propria Città. Tutti gli Atti e i Documenti che mi sono trovato a studiare e cercare di comprendere in questo periodo sono pubblici, e danno modo di comprendere perfettamente molto di più di quanto si possa fare semplicemente ascoltando le parole dei nostri Amministratori o di qualsiasi altro politico. Lì ci sono i fatti, conosciamoli. SICUREZZA. Non sono programmati investimenti di rilievo nel nostro Comune volti a migliorare la sicurezza. A parte un upgrade della Sala Radio e una rivisitazione dei processi interni, non sono state messe a disposizione risorse per la nostra Polizia Municipale. Il Corpo non si occupa solo di fare multe o la viabilità quanto il traffico è intenso. Operazioni anti abusivismo, Ordine Pubblico, Tributaria, gli Agenti sono impegnati a 360° insieme alle FFOO per rendere la nostra Città più vivibile, in un momento in cui, visti anche i dati sulla microcriminalità, non è così. E’ mia opinione che un appeal turistico sia funzione di una serenità nella quale trascorrere le vacanze e che una città sicura deve essere alla base di ogni politica degli eventi. INVASO PONTE DI TIBERIO E PORTO CANALE. Un argomento specifico, un pezzo di Città buttato. Banchine malamente costruite in un Progetto che porta la data del 1976, lasciate andare in malora per 40 anni, a ridosso di uno dei simboli della nostra Città. Imperdonabile. Ora che si decide di riqualificare l’area, l’intervento è limitato solo a una piccola parte, e con uno sviluppo anche peggiore del disastro di 40 anni fa. Fermiamoci e riflettiamo bene. Con l’apertura del nuovo anno, dietro nostra richiesta, la 3 Commissione si occuperà di visionare il Progetto di riqualificazione e le nostre proposte e forse, finalmente, ripartire da dove si sarebbe dovuto al quel tempo…
CARLA FRANCHINI VIABILITA’: oggi abbiamo una città fatta di cantieri, che spesso occupano molto più dello spazio che sarebbe necessario. I “guru di Palazzo” (quelli per intenderci a carico dei contribuenti) credo abbiano pensato al messaggio mediatico: più grande è il cantiere più grande è l’opera! (Cfr. Teatro Galli). L’asse mediano: ad oggi le opere realizzate non hanno migliorato la viabilità. Questo i cittadini lo sanno bene. Le rotonde (alcune delle quali è persino difficile considerare tali) non sono affatto la panacea di tutti i mali. Anzi, notoriamente le rotonde “funzionano” solo se le strade su cui insistono non hanno la medesima intensità di traffico. Ciò che è a Rimini è mancato fino ad oggi e manca tutt’ora è la scientificità dell’approccio sul tema della viabilità. Le opere pubbliche cantierate non sono state precedute da studi sulla loro efficacia. In alcun città la viabilità è stata affidata ad esperti specializzati (pochi in Italia) del settore che fanno le simulazioni di traffico e queste città hanno registrato un deciso miglioramento della viabilità. Oggi e domani a Rimini avremo tante rotonde (alcune definibili tali solo perché non sono quadrate, ma non certo per le dimensioni), ma non è dato sapere se la viabilità sarà migliore. Ad oggi di sicuro non lo è. PARCO DEL MARE. Rimini è nata nel dopo guerra grazie alla fantasia e alla forza degli imprenditori riminesi, molto meno per la lungimiranza dei suoi amministratori! Oggi spero davvero saranno ancora una volta loro, gli imprenditori del mare, a far uscire Rimini dal primato del lungomare più antico della Costa. Confido che in questo processo sia dato massimo spazio al dialogo con coloro che investiranno con risorse proprie. Credo che le manifestazioni di interesse si potranno trasformare in interesse reale solo se sarà dato sufficiente margine decisionale agli investitori. QUALITA’ DELL’ARIA. Non è possibile sperare nella pioggia per l’abbassamento del PM10. E non è possibile sentire che c’è poco o nulla da fare. Si può e si deve. Certamente valutando la gratuità dei trasporti pubblici nei giorni di blocco della circolazione e implementando il parco mezzi di START ROMAGNA – decisamente vetusto quello di Rimini – con veicoli non inquinanti. LAVORO. Tema da affrontare immediatamente con tutte le parti sociali per uscire dal record riminese poco confortante. Rimini ha un tasso di disoccupazione dell’11,1%, contro il dato regionale pari a 8,3%. SOCIETA’ PARTECIPATE. Sono state ridotte? Pare proprio di no! A meno di voler considerarne una (Aeradria) che avremmo preferito continuare ad avere. Molto è ciò che si può fare, quasi nulla ciò che è stato fatto. Un esempio per tutte ? Romagna Acque e AMIR. Che senso ha avere due società una per gestire e una per gli asset (proprietà) ? In termini di efficienza nessuna, ovviamente i posti a sedere nelle poltrone diminuirebbero. Il che sarebbe oltre che auspicabile. I TRASPORTI. Il TPL (trasporto pubblico locale) riminese ha un parco veicoli che parla da solo. A inizio anno lo vedremo in II commissione. Eppure la tariffe del TPL e gli abbonamenti sono decisamente alti. Basti pensare che fare un biglietto sull’autobus costa 2 euro contro 1,5 di Bologna. SICUREZZA. Le politiche sulla sicurezza non risultano pervenute. Facendo un bilancio di questi anni vediamo poco o nulla che faccia pensare ad una politica vera per la sicurezza urbana. I dati sono già stati resi noti. Eppure ci sono dotazioni da svariate migliaia di euro - acquistate con fondi regionali - che se utilizzate come si dovrebbe e in collaborazione con le altre F.O. potrebbero fare la differenza. La sicurezza che leggiamo nel bilancio è solo quella dei numeri. “Multe” Preventivo anno 2015: 7 milioni di euro. Quelle poi realmente incassate sono state molte di più! (Euro 11.144,500). Previsione 2016 (approvata ieri) 9 milioni e 500.000. Incremento del 35%. Se poi leggiamo questo dato con quello che abbiamo letto sulla stampa (l’acquisto del “killer della sosta”) è facile capire che per la Giunta Gnassi il metodo per contrastare la sicurezza sono i divieti di sosta! La decisa riduzione dei parcheggi in centro storico, in assenza di una alternativa (parcheggi scambiatori e riduzione delle tariffe del TPL) unita alla politica della guerra con le soste hanno determinato una forte flessione delle attività economiche. La sicurezza stradale è sicuramente importante, ma vedo decisamente più rischiose, e quindi da contrastare, le violazioni come la mancanza dell’assicurazione o della velocità non certo le soste! LA SALUTE DEL MARE. Per il PSBO (piano della salvaguardia della balneazione) affidato ad HERA (!!!) bisogna ringraziare prima di tutto i riminesi, i loro figli e i loro nipoti. Coloro cioè che lo pagheranno con incremento (a breve) delle bollette dell’acqua. Dopo decenni di inerzia la sanità del mare era ormai indifferibile, pena fine della balneazione. Su questo mi sento di lanciare una proposta a tutte le forze politiche di tutti i livelli istituzionali: la sanità del mare non può essere affidata alle sole risorse economiche dei cittadini delle coste italiane e ai sindaci dei comuni costieri. Il principio di derivazione comunitaria “Chi inquina paga” deve essere applicato anche al mare. E il mare che noi sanifichiamo e bonifichiamo non è “sporcato” dai soli riminesi. Tutte le città italiane sono concausa dell’inquinamento del mare e tutti i cittadini devono sostenere l’onere economico. Pertanto in una logica di grande vision vorrei che partisse proprio da Rimini la richiesta di costituzione di un fondo perequativo a livello governativo per garantire a tutti i comuni italiani della costa le risorse per la sanità di tutte le coste italiane. Non è più possibile affidare ai soli sindaci - o meglio ai sindaci lasciati soli - un tema così strategico. Se la sanità del mare, di tutte le nostre coste, gravasse sulla fiscalità generale degli italiani - le risorse destinate allo scopo sarebbero un importante motore dell’economia del Paese. Presenteremo presto una proposta. Almeno questa volta - per il bene di questa città - votate si. Un augurio di Buon Natale a tutti.
Iscriviti a:
Post (Atom)