giovedì 30 giugno 2011

Intercettata

Di solito ci trinceriamo dietro i paraventi dei bene informati dei fatti in casa Pd, questa volta facciamo un'eccezione, l'informazione è uscita da una involontaria intercettazione dovuta ad un cellulare non funzionante bene. Abbiamo potuto ascoltare un'immaginaria conversazione tra un sindaco appena eletto a suffragio quasi universale, avendo goduto come da accordi di un solido aiuto curiale-associativo e lo sponsor, inventore del candidato dopo avere sprecato orribilmente la chance della società civile. La linea era disturbata da frasi irripetibili, siamo riusciti a carpire il succo, da una parte urlava quello che indossando un berretto ed una divisa si sente investito ed unto dal signore dei consigli, dall'altra la persona più ruvida e ruspante che si possa immaginare cercava con tutti i mezzi di riportare sulla sabbia il niente inventato. Non è stato tenero il colloquio tra due ex compagni che si sono odiati cordialmente per un'intera esistenza nel partito e solo per reciproche convenienze si sono accordati sulla pelle dei cittadini. Le accuse erano molteplici, sembra che il giovane rosa si sia leggermente montato la testa, pretende di decidere da solo, con la complicità di qualche apostolo steso sui tappeti persiani, non è difficile vaticinare tempi ancora più bui per lo sfigato comune. Siamo riusciti anche a capire perchè la donzella emergente abbia rifiutato l'ingresso in giunta, il copione che si prepara è lo stesso da tanti anni, è capitato ad un sindaco fortissimo distrutto a furia di polemiche pretestuose sulla sua mancanza di rapporti con il territorio, con questo sarà una passeggiata, è caduta la linea mentre parlavano di un certo Zerbini segretario.

mercoledì 29 giugno 2011

Vigili Urbani

I nostri vigili sono bravissimi oppure rappresentano una componente lobbistica che meglio delle altre vuole tutelare le proprie aspettative? La nostra domanda è la sintesi di cosa pensano i cittadini della infinita querelle che vede il Corpo contrapposto all'Amministrazione. Non ci appassionano le valutazione di parte, tanto meno quelle degli assessori, passati, presenti o del pensionato eletto in consiglio grazie ad un moscone ed una tratta, la cosa che ci interessa è la preparazione del personale, come viene distribuito ed impiegato. In linea di principio chi svolge questo compito deve stare in strada, se scopriamo che la metà del personale non è idoneo a queste mansioni, il discorso diventa ambiguo, deviante. Il secondo aspetto, quasi sempre decisivo è dotarsi di un Comandante in grado di rappresentare il Corpo, ponendo fine alle interviste anonime, le voci dall'interno che danno una rappresentazione evidente del malessere e della mancanza di guida, anche la scusa del Sindaco che non c'era, per quanto verissima per dodici lunghi anni, non è sempre accettabile. E' ora di scoprire la verità in una macchina comunale che nella sua interezza è molto più avariata delle moto dei pizzardoni riminesi. L'immagine del Corpo non è solo forma, i primi chiamati a rispondere sono Sindaco e...Delegato, con la complicità diretta della Direttrice Tuttofare. Basta con discussioni e lamentele sterili, posti vacanti da sempre, corse in bici sulla sabbia, mille incombenze senza una graduatoria di merito. Tra le eredità da sistemare oltre agli 88 Misfatti e NonFatti è giusto aggiungere anche un Corpo Malato.

Le Commissioni

Pazzaglia ed i Grillini hanno messo il dito nella piaga delle commissioni consiliari con la proposta di ridurre il numero dei componenti. Qualcuno potrà obiettare che non è la strada giusta, benissimo, ma continuare a pagare consiglieri che entrano quando vogliono e dopo un balletto silenzioso di qualche minuto percepiscono quanto due operai, non sembra cosa seria. Le commissioni sono una buona fonte di reddito, vengono indette spesso riunioni inventate, molte delle quali durano il tempo dell'appello, non di rado vengono convocate commissioni congiunte, facendo artificiosamente raddoppiare il numero dei partecipanti. Non è cosa simpatica entrare nell'ambito dell'autonomia politica dei consiglieri, ci permettiamo una proposta "a cottimo", onorare con 20 euro fino a due ore di presenza, per ogni ora in più altri dieci euro, un incentivo alla produzione. Ogni commissione mantiene un proprio segretario, il quale tra le sue mansioni ha il compito di registrare le presenze e le tante assenze strategiche, comprese le uscite durante le sedute. Innovatori e propugnatori di effetti speciali, se per voi va bene vedere consiglieri che in commissione ed in consiglio si comportano come all'amato bar, potete sempre interrompere le riprese della televisione di Casa e Seminario.



martedì 28 giugno 2011

La Stanca Liturgia


Il Consiglio comunale di ieri, lunedì 27 giugno 2011
E la stanca liturgia del nulla procede nel nulla per il nulla...
Rimini - Nel consiglio comunale di ieri abbiamo assistito all'ennesimo copione di noiosa liturgia istituzionale solita e consueta. Non capiamo perchè delle commissioni consultive si debba avere rappresentanza proporzionale, quasi sia necessario avere la maggioranza dei presenti per comprendere le pratiche e chiedere gli opportuni chiarimenti. Basta un consigliere per chiedere lumi su una delibera e sarà poi lui a spiegarla ai consiglieri del suo gruppo e, a meno che non si ammetta che servono due o più persone per capire le cose, ci sembra una forte sottovalutazione della capacità di comprendonio del consigliere delegato. Fatto sta che il comune di Rimini ha perso un'occasione per fare un pò di risparmio, delegando tutto ad ipotetici ma non specificati abbassamenti del gettone di presenza o a modifiche regolamentari.
Intanto ci teniamo le spese per commissioni di 15 persone. Gli aventi diritto a Rimini sono 113mila, PD e PDL hanno raccolto 36mila voti (il 32%) e tutti i ruoli disponibili in consiglio e nelle varie commissioni salvo una, l'elezione del cui presidente è
stata rinviata alla prossima seduta del consiglio comunale. Durante il consiglio, abbiamo provato ad indicarne uno nostro con adeguato curriculum formativo, in alternativa a quello proposto dal gruppo consiliare del PDL. Ricordiamo che il MoVimento 5 Stelle é il terzo movimento politico, con il 11,76% di preferenze raccolte all’ultima tornata elettorale. Se vogliamo non tenerne conto, nessun problema. Le poltrone a noi non interessano, ma é inequivocabile che sarebbe stato un gesto
cavalleresco non di poco conto mediatico. A Bologna almeno così é stato.
Tuttavia, “A noi della presidenza della commissione di garanzia e controllo interessa ben poco, le nostre battaglie le faremo tutte nella sede adeguata che è il consiglio comunale, sotto gli occhi di tutti i cittadini”. Questo però lo diciamo ai cittadini e non lo diremo mai in consiglio comunale. Ripetiamo, vogliamo però vedere se le aspettative degli elettori che hanno votato per il MoVimento 5 Stelle saranno tenute in debita considerazione.
State sintonizzati cittadini!!!
Ufficio Stampa
MoVimento 5 Stelle Rimini

Modifiche al Trc


Ancora modifiche al TRC, non andrà mai bene! L’ultima richiesta viene da Riccione: “ Eliminare una fermata e ridurre a ‘Corsia unica’ il tratto da via Emilia a via La Spezia”.
Non ci stancheremo mai di dire che il TRC è un insulto all’intelligenza dei Riminesi e dei Riccionesi, potremmo scriverlo anche a pag. 777 di televideo, ma i nostri politici sembrano “non vedenti e non udenti”. Il TRC è un’opera inutile, dannosa e pericolosa. Serve solo a sottrarre finanziamenti ai progetti veramente utili, basta pensare alle fogne di Rimini.
Qual è l’utilità delle ultime modifiche richieste? Forse non piace il numero “17” delle fermate? Il TRC ha già sei chilometri di corsia unica. Solo il pensare che nel 2011 si progettino nuovi sistemi di trasporto pubblico su “corsia unica”, in nome della sicurezza, è scandaloso e offensivo per i cittadini.
Cosa veramente si nasconde, visto che i “pini” devono essere abbattuti ugualmente?
I Riminesi sanno che le modifiche del 2005 al TRC (riduzione delle fermate a 17 ed eliminazione del tracciato previsto su via Griffa per portarlo a lato monte della ferrovia) erano state giustificate “per risparmiare risorse”. Verissimo, non servono più due sottopassi ferroviari e neppure gli espropri “eccellenti” che conosciamo.
Certo, i riccionesi sapranno meglio di noi i veri motivi delle modifiche nel tratto citato.
Siamo veramente avviliti dei nostri politici. Fino al 15 maggio avevano promesso e proposto tanto in merito al TRC, avevano anche preteso “riconoscimenti pubblici” per quello che solo avevano pensato o detto, non fatto!. Ora nessuno dice più niente e i lavori partiranno in Agosto.
Noi vorremmo essere ottimisti ma, purtroppo, non possiamo esserlo poiché il “buonsenso” non abita a Rimini e, sfortunatamente, neppure a Riccione.

Walter Moretti
Comitato “Rimini Città Unita”

Rimini, 28 giugno 2011 

Macchina Comunale

Tutto pronto? Neanche per sogno, il Comune è ancora alla ricerca delle due figure strategiche per la gestione della Macchina Comunale, ossia il responsabile della pianificazione e quello del personale. Qualcuno potrebbe dire che assumendo due bravi dirigenti presto il problema sarebbe risolto, nulla di più falso, come abbiamo detto più volte il problema sta nell'impostazione e quindi i potenziali bravi innesti, in un contesto sbagliato, finiranno come i loro predecessori.
Va ripristinata la cultura dell'amministrare, con una netta distinzione tra tecnici e politici che deve prendere corpo attraverso il capo del personale che dialoghi direttamente con un capo di gabinetto in rappresentanza di sindaco ed assessori, concordando obbiettivi certi e perseguibili.
Questa impostazione va sorretta da programmazione precisa e non dall'invenzione del momento, sia parlando di scuole o mobilità. Il Sindaco è bravo perchè riapre l'asilo o il giorno dopo promette un sottopasso od una pista ciclabile modello Stoccolma? L'ennesima ricerca ufficiale afferma che siamo tra le citta che spendono di più nel personale, smentendo le solite verità di comodo che raccontano che siamo perennemente sotto organico. Però abbiamo una forte squadra ciclistica sulla spiaggia.



P.S
Gnassi ha già  fatto visita a Muccioli, dato ragione al Vescovo, è diventato un tifoso, sono passati solo quindici giorni, abbiamo speranze concrete anche noi 

I Morti

Andava forte, non ha visto lo stop, ha attraversato la strada, sono le motivazioni più comuni per i troppi morti sulle strade che inducono al sospetto che indisciplinati, sbadati, sfigati, drogati, abitino o transitino tutti per Rimini. Il controllo ci sembra del tutto insufficiente come la sicurezza delle nostre strade partendo dai parcheggi selvaggi tollerati , una situazione gravemente peggiorata con l'assurda crescita speculativa. In materia infrastrutturale c'è da registrare un vero vuoto politico amministrativo, sostituito da sterile demagogia ed improvvisazione. Chiediamo alle forze politiche sane di questa città che la smettano con le pugnettine sulle commissioni e riprendano una discussione seria dei veri problemi, iniziando dal piano d'indizzo della mobilità, per evitare le solite chiacchiere, legittimate da nomi altisonanti come: piano strategico, piano urbano del traffico, piano della sosta, tavolo della mobilita, agenzia della mobilità.
 

lunedì 27 giugno 2011

Giochini

Giorni fa quel genio di Lombardi rispondeva in modo piccato al Capogruppo del Movimento 5 Stelle affermando che i consensi percepiti dal pidielle sono la riprova della loro forza. Che i voti siano il valore misurativo per eccellenza nulla da eccepire, ma affermare che la situazione nazionale del Popolo delle Libertà non abbia influito sul risultato, ci sembra alquanto singolare. Inoltre andrebbe ricordato a Lombardi che se tutto si riduce ad una conta, il suo risultato nella corsa in consiglio comunale dovrebbe indurlo a pronte dimissioni. Crediamo che tutto il centrodestra avrebbe fatto volentieri a meno di una difesa d'ufficio mai richiesta all'Avvocato che serve al Consigliere, dal momento che la sua opposizione ad Errani e Gnassi dipende sempre dalle necessità cielline. Ha fatto bene Camporesi a non rispondere, pubblicità gratuita, oltre al tema delle cariche istituzionali sollevato dai Grillini, va pure considerato in ambito squisitamente politico che è assurdo che il candidato sindaco del centro destra con risultati personali importanti non sia stato indicato come capogruppo. La nomina della Moretti  ha un risvolto che va oltre lo stesso Pdl investendo direttamente la Lega, non indicare Renzi è uno schiaffo immeritato all'alleato fedele, aggiunto a quelli più scandalosi dei Piacenti a Pini. E' arrivato il momento anche a Rimini di ricollocare l'orologio delle alleanze, non si riesce a capire con chi e per cosa vengano fatti gli accordi.   

Dieci Volte

Basta con encicliche che rovesciano le responsabilità dei Gnassi e Vitali, loro i buoni, gli altri cattivi.
Basta con le scelte scellerate delle lobbies, nella logica del peggiore trasversalismo. 

Basta con l'unanimismo, l'unità è un valore aggiunto legata ad un progetto.
Basta con i buoni propositi senza mai dar prova di  nulla.
Basta con l'emarginazione del vero avversario politico, dipingendolo come nemico del popolo.
Basta con il fare il verso alla Chiesa per legittimare se stessi.
Basta con ragionamenti liturgici senza scienza e numeri. 
Basta con il raccontare bugie come se la verità fosse appannaggio del più forte.
Basta con i soliti stereotipi ed effetti speciali.
Basta con lo scegliere di non scegliere, per perpetuare un potere politico fine a se stesso. 
  
cristiano.it

domenica 26 giugno 2011

La Questura

Finalmente una buona notizia, fonti attendibili, ci hanno riferito che il Ministero degli Interni, grazie a Maroni sia giunto ad un accordo con la proprietà della Nuova Questura. Onestamente ci era stato chiesto di tacere, fino a quando l'operazione non si fosse conclusa definitivamente, ma il solo pensare che l'uomo degli effetti speciali se ne attribuisse il merito, ci ha indotto a rendere pubblica la notizia.
P.S.

UN GRAZIE PARTICOLARE  AL QUESTORE DI RIMINI CHE HA CONDOTTO UNA BATTAGLIA TENACE.

Via Covignano

Il Resto del Carlino ha dedicato due pagine alla chiusura della via Covignano per la realizzazione della terza corsia autostradale, con una dovizia di particolari sui quali è doveroso inserire alcune puntualizzazioni. Lasciando perdere la questione del trasferimento dell'autostrada sotto i colli di Covignano e S.Martino che sarebbe stata la soluzione più giusta, evitando quell'orribile sbancamento del Colle attualmente in atto, va detto che il tragitto alternativo attribuito all'ex assessore  Magrini faceva parte integrante del Piano d'Indirizzo della Mobilità, da lui votato diligentemente in veste di consigliere comunale, sempre in orbita Melucci, prima di diventare un esperto di fermo pesca. Diciamo questo non solo per stabilire primogeniture, ma per affermare che se quella delibera fosse stata inserita nel Piano Strutturale, come previsto all'atto della sua adozione, si sarebbe creato un panorama diverso anche per gli oneri dell'acquisizione dei terreni. L'articolo del Carlino, che qualcuno ha suggerito, parte dai problemi degli espropriati, diventati oggetto di dispute giuridiche perchè negli strumenti urbanistici non esiste la previsione di questa arteria, altrimenti l'acquisizione sarebbe avvenuta a costi meno elevati e con certezza legislativa. Questa vicenda che non è tanto piccola, dimostra quello che abbiamo sostenuto da sempre: il Piano Strutturale doveva partire dai servizi ed in particolare dalle strade, invece che da cattedrali nel deserto, inventate e giustificate strumentalmente attraverso un assurdo definito Piano Strategico, al quale ci dicono che Ermeti stia ancora lavorando per conto di Gnassi.
P.S.
ASPETTIAMO SMENTITE 

sabato 25 giugno 2011

PD

Gobbi se ne va testamentando che il primo compito del nuovo segretario sarà quello di saper intercettare la spinta innovatrice che viene dalla società civile, frasi magiche che abbiamo ascoltato immutate dal lontano 1975, rimangono sempre sorprendenti dettate da uno dei più perfetti prototipi dell'apparato. Nel solco del conservatorismo, l'erede è già stato deciso con le sembianze della morosa di tonino, non lo diciamo in tono spregiativo, ma rilevandolo come unico requisito che la ragazza può attestare. Non ci risultano pubblicazioni, curricula lavorativi particolari, senza entrare nella vicenda della sua miracolosa assunzione in comune. Non ha fatto un'ora di gavetta ed è stata una protagonista degli ultimi cinque anni disastrosi che Gnassi inserisce sdegnosamente nella vecchia politica. Se questi sono gli aspetti storici, concedendo a tutti, noi per primi, la possibilità di ravvedersi e dimostrare il contrario, visto che al congresso mancano trenta giorni è tempo di iniziare a parlare di cose concrete. Siamo sempre generosi l'aiutiamo, mettendola nelle condizioni di scegliere dove è più preparata:
1) Hera deve essere chiusa in ossequio alle volontà referendarie, rivedendo anche l'organizzazione delle aziende fornitrici di servizi.
2) Chiedere a Melucci dove e quando abbia concordato la strategia che va strologando sul demanio marittimo.
3) Quale visione abbia dei rapporti tra Rimini e Bologna
4) Spiegare le sue proposte strategiche in ambito turistico, sia sul piano infrastrutturale che delle rappresentanze.
5) Quale dimensione riorganizzativa dare alle troppe aziende pubbliche, 42 presidenti, 42 direttori e relativi consigli di amministrazione che portano a costi proibitivi

6) Dove e come tagliare al fine di evitare che i cittadini diventino sempre la sterile mucca da mungere, iniziando dalla stronzata dell'addizionale provinciale, inutile come l'ente che la propone.
Le domande possono aumentare a richiesta, non vogliamo disturbare il quotidiano scambio di idee nella fortunata famiglia, a noi sembra però che la soluzione Emma Petitti sia in perfetto vecchio stile comunista, cambiare tutto, senza cambiare niente, cominciano ad essere troppe le famiglie fortunate nel Pd.
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Abusivismo

L'amministrare per Gnassi è chiaro: molte chiacchiere, tante visite, pochi fatti. Diciamo subito che le biciclette in spiaggia sono una cagata pazzesca, per capirlo meglio, basterebbe guardare le facce dei vigili, quando a fatica trascinano sulla battigia questi inutili orpelli. Naturalmente al Rambaldi degli effetti speciali, tutto questo non interessa, Lui deve apparire alternativo, inventando pure la repressione dolce, tanto dolce che i vu cumpra quando passa il ciclistico pattuglione, si spostano di qualche metro. Non è vero? Lo si dimostri  con i fatti dichiarando quanta merce e di che genere sia stata sequestrata. La Polizia di Stato sembra faccia per conto suo, il primo elemento che si nota è che i venditori ambulanti quando vedono la pattuglia composta da poliziotti, scappano a gambe levate. Se anche questo non è vero, ci dica Signor Sindaco in quale occasione si è realizzato un coordinamento interforze e soprattutto con quale metodo. Che la cosa non regga lo scopriremo presto, è certo che gli abusivi in assenza di una repressione autentica cresceranno a dismisura. Ritornando alla dotazione delle biciclette, la loro funzione era utile nelle operazioni coordinate, dove erano previste diverse figure operative: pattuglione in divisa ed uomini in borghese, a cavallo delle bellissime bike, fungevano da deterrente alle fughe degli abusivi per le strade, loro a piedi ed i poliziotti in bicicletta, conveniva almeno abbandonare la merce. Non parliamo per conoscenza diretta, ci fermiamo una riga prima su quello che non conosciamo esattamente ma che vorremmo indagare, come ad esempio nel contesto della repressione dell'abusivismo commerciale, nessuno parla del nuovo Decreto Maroni che secondo noi potrebbe trovare più di un'applicazione. Non stendete un altro tappeto sopra, potete anche rispondere.

venerdì 24 giugno 2011

Il Rosso

Scatta il rosso al semaforo, un vecchio dirigente del comune sulla bicicletta, mi riconosce, sei tu Massimo, bravi, vi leggo tutti i giorni, andate avanti così, siete gli unici che fate discorsi seri, proprio per questo lasciate stare Gnassi, non fatene un martire, casca da solo. Non c'è un soldo, la confusione regna sovrana, basta entrare nel Palazzo per capire che nessuno sa cosa dire, tanto meno cosa fare, lo avevate anticipato per primi voi, sotto il bel vestito, niente. La dirigenza è già allo sbando, quando arriverà questo gruppo di ragazzini trilingue, giustamente vorranno dire la loro, senza sapere cosa sia una delibera, quando mai si potrà entrare nel merito delle decine e decine di problemi seri che attanagliano questa città? Ti saluto, è scattato il verde.   

Salsa Riminese

Il Corriere in occasione di una promozione della testata, ha fatto un giro a Miramare con un pulmino, in pochi minuti ha scoperto mille problemi, provate a pensare se invece di ospitare le veline dei soliti noti, ricordasse che fare giornalismo significa andare a cercare le verità dove i fatti avvengono realmente, avendo anche una certa cognizione degli argomenti da trattare. Con i necessari fondamentali, rimanendo a Miramare, avrebbero scoperto che sono già tantissimi gli immobili con destinazione ricettiva che non hanno più mercato, l'unica soluzione per monetizzarli è l'affitto a personaggi in cerca di mercati alternativi. La situazione si espande a macchia d'olio ed investe anche i residence, in alcuni vicoli tipo via Locatelli, arrivano anche i servizi dei bar e pub che definirli particolari è gentile eufemismo, i cittadini normali ovviamente fuggono da queste zone. Abbiamo denunciato il progressivo degrado da almeno cinque anni, il tempo di una legislatura, per dare una divertente testimonianza, abbiamo letto l'inserzione pubblicitaria con tanto di fotografia per la vendita di appartamenti dichiarati a Rivazzurra, per noi vecchi del posto, erano a Miramare. Il costruttore interpellato ci ha detto di non rompere, era questione di marketing, una località tira più dell'altra ormai invendibile. Tornando al Corriere passato da Melucci a Gnassi senza grandi problemi, ha prospettato le soluzioni dell'Apparato: Novarese e Lungomare Spadazzi daranno nuova vita a Miramare. Sono almeno dieci anni che la solfa continua, invece di vergognarsi e spiegare come possa la Coopsette ancora mantenere in vita la convenzione, pensando di rivitalizzare l'area con lo Stile Murri fatto di grandi gru immobili contro il cielo, tanto a nessuno viene in mente di indagare, per fare un Centro Commerciale vengono regalati 300 appartamenti e neanche così partono i lavori. L'Opposizione che sembra finalmente prendere corpo in Consiglio Comunale non si deve spaventare, devono solo decidere da quale scandalo partire, noi ne abbiamo elencati 88.

giovedì 23 giugno 2011

Incipit

Signor Sindaco,
in questo consiglio comunale esistono due uniche novità rappresentate dalla presenza della Lega cantante l'inno e dal Movimento 5 Stelle, il resto è conferma di un passato disastroso e delle modalità della politica riminese. Non mi soffermerò più del necessario su alcuni aspetti che con l'aiuto dei veri oppositori cercheremo di cambiare nel corso di questi 5 anni, sempre che siano davvero così tanti. Il risultato elettorale ha sancito il massimo risultato possibile per uno schieramento d'opposizione che si è presentato ancora una volta debole e frantumato, gli accordi per l'elezione del Presidente del Consiglio e quelli per le Commissioni sono la testimonianza palese del clima che si respira da troppo tempo nella Città. Renzi ha ottenuto il massimo dei voti, lottando ammirevolmente contro la marea montante nel suo partito, noi lo abbiamo sostenuto lealmente per atavico costume della Lega, la nostra Pontida la faremo giorno dopo giorno con un'opposizione ferma e leale, siamo pronti a giurare su Alberto di Giussano che Lei Signor Sindaco presto apparirà ai cittadini nella sua veste di erede del passato, non solo per l'appartenenza politica ma come espressione dei patti consociativi che Bologna detta alle colonie provinciali. Lei è un frutto neanche tanto acerbo di questa pianta che cercheremo d'estirpare, non saremo i rappresentanti di una politica minacciosa, se dovessero capitare proposte che vanno nella nostra direzione di marcia saremo sostenitori leali, non chiederemo mai, mai, mai, posti o poltrone come è già successo ad urne ancora calde, la fretta e la voglia di perdere erano tanto evidenti che lo scampato pericolo, con la nascita di alcune liste, avevano messo in cassaforte la Sua vittoria. Signor Sindaco, Lei ed i cittadini riminesi presto conoscerete la Lega, contiamo che nel futuro la competizione si possa svolgere sui temi e problemi di Rimini e non sul destino di un puttaniere. L'incipit non è dei più incoraggianti, l'elezione della Turci Donatella in Piva è desolante, il vento liberatore dalle sue finestre non poteva portare novità peggiore, nomine così targate, legate a deplorevoli ed antichi costumi erano prassi giornaliera del suo predecessore e dello sponsor politico, Lei si è presentato come il Nuovo, non faccia rimpiangere subito il passato, cerchi di resistere almeno fino alla Notte Rosa scopiazzata.

mercoledì 22 giugno 2011

Le Saracinesche


Sono ormai 1275 giorni che l'amministrazione comunale ha sospeso il turno notturno della Polizia Municipale. Le motivazioni non sono affatto chiare, ma ciò che conta sono i fatti: Rimini, capitale del turismo, chiude le saracinesche della sicurezza poco più tardi di Cenerentola. Fino a dicembre 2007 infatti la Polizia Municipale garantiva puntualmente, come anche oggi del resto sarebbe assolutamente in grado di fare, i 4 turni con copertura delle 24 ore per 365 giorni all'anno. Oggi, invece, il turno notturno è un evento del tutto occasionale senza alcuna garanzia di continuità.
Per quanto riguarda poi l'abusivismo commerciale è certamente un problema
complesso, ma certo le premesse non sono le migliori. Per tale attività, l'ex Assessore Roberto Biagini aveva assicurato 30 unità. Ad oggi ne sono state effettivamente già "reclutate" 24, assunte a tempo determinato per quattro mesi, ma il problema però non è solo numerico. Il reclutamento è infatti avvenuto attraverso procedure di mobilità. Non occorre una particolare esperienza investigativa per comprendere l'importanza della selezione del personale da destinare all'attività di contrasto all'abusivismo: l'esperienza, la capacità e perchè no anche la fisicità è requisito imprescindibile; prima di tutto per garantire la sicurezza del personale stesso e poi evidentemente per raggiungere l'obiettivo e per assicurarsi la necessaria efficienza degli interventi sul territorio. Il reclutamento a Rimini è invece avvenuto, come avverrebbe per l'assunzione di un qualunque altro impiegato, mentre l'alternativa del concorso, se fatta per tempo, sarebbe stata certamente percorribile come ci dimostrano alcune
sentenze recenti. La sicurezza per i cittadini riminesi insieme alla mobilità è in cima alla
lista delle priorità: chiediamo al Sindaco e al neo Assessore Jamil Sadegholvaad
di intervenire immediatamente riaprendo il dialogo con la Polizia Municipale per risolvere le tante, troppe questioni, che ahimè ne hanno effettivamente ridotto le sue potenzialità, che pure sono e rimangono altissime. Il silenzio è durato troppo a lungo.


Carla Franchini
Consigliere MoVimento 5 Stelle Rimini

Rimini Moody's

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Sempre più spesso Gnassi parla del passato di Rimini con toni spregiativi ed addossando le colpe alla vecchia politica. Usando lo stile Camporesi, in attesa di altri simili, chiediamo che il Sindaco dichiari ufficialmente chiusa l'Era Melucci per disastro procurato ed operi un'epurazione meticolosa di ogni più piccolo ingranaggio del sistema. Noi lo abbiamo sperimentato sulla pelle subendo la chiusura del vecchio blog LiberaRimini donato al Vate dal Casadei definito socialista nel senso conosciuto del termine. Avevamo la colpa di volere creare un'opposizione vera, partendo da una perfetta conoscenza dei meccanismi e degli ometti che li reggono. Siamo stati donati al nemico per una misera poltrona, davamo un fastidio giornaliero non per i voti che spostavamo ma per le verità scritte. In qualsiasi altra località le nostre denunce avrebbero suscitato curiosità infinite. Non abbiamo davvero la presunzione di essere i soli depositari di verità nascoste, siamo tanto convinti del contrario che non nutriamo speranze per un futuro diverso. Ammettendo per un veloce secondo che questo magma possa essere cambiato, occorre tener presente che gli azionisti sono ancora seduti comodamente sulle poltrone, pensate all'associazionismo imprenditoriale, a quello finanziario, aziende pubbliche, sanità, cultura, università, fondazioni. Per un ricambio d'aria questi sono i grandi obbiettivi da colpire, siamo certi che niente verrà toccato, l'aperitivo consiliare si è concluso con l'elezione di Piva/Zilli, per fare scelte di questa natura potevamo risparmiarci il fastidio delle elezioni, erano talmente segnate che solo un kamikaze come Renzi si poteva votare al suicidio in bicicletta. Le radici di questo potere affondano a Bologna, lambendo Roma, la vicenda dei bagnini è elemento chiarificatore, quando gli interessi comuni sono in pericolo, Pizzolante e Melucci sono un grande partito. L'unica arma di massa per sconfiggere il sistema è il mandato popolare, I grillini lo hanno capito prima e meglio degli altri, Renzi, Casadei Marco, Pazzaglia e Camporesi avete un compito terribile, non avendo niente da perdere e molto da conquistare, potete rappresentare la prima opposizione nata a Rimini, non siamo sicuri che il Nuovo duri cinque anni, la situazione che deve amministrare richiederebbe alto tasso di qualità, non basta una sartoria impeccabile. Senza una lira, affogati nella merda e nei debiti, le centinaia di promesse inevase arriveranno al pettine, non basteranno aiuti curiali o benedizioni imposte, la prossima volta il referendum sarà quello giusto. Per fortuna a Moody's di Rimini non frega niente.

martedì 21 giugno 2011

Nulla di Novo

Abbiamo purtroppo dovuto constatare che in questo consiglio comunale esistono solamente tre novità per Rimini rappresentate da noi della Lega Nord, da quella del Movimento 5 Stelle e da quella di una sinistra vera, di opposizione e non deformata dal potere rappresentata con trasparenza e coraggio da Fabio Pazzaglia, tutto il resto, purtroppo, è la conferma politica di un passato disastroso figlio delle modalità perverse della stessa politica riminese che tali si sono riproposte nel primo consiglio comunale. 
L’accordo neanche troppo sotterraneo tra PDL e PD sta sopravvivendo ancora ed ha subito partorito due cose, una di merito ed una di metodo.
La prima, quella di merito, è brillantemente incarnata dalla avvenuta spartizione chirurgica delle due cariche di vertice del Consiglio comunale, La Turci targata PD Presidente e Zilli targato PDL vice; la seconda, quella di metodo, per cui questo risultato è stato il frutto di incontri avvenuti al di fuori del consiglio comunale nei soliti caminetti ad ingresso rigorosamente “riservato”. E questo non vale solo per noi della Lega, per i Grillini e per il SEL con Fabio Pazzaglia ma vale anche, nella maggioranza, per L’IDV e per la Lista rappresentata da Astolfi. Quindi come vedete l’ordine è rimasto questo: “nessuno disturbi il manovratore”. Avvertiamo i colleghi “dirimpettai” dell’IDV e di “Rimini per Rimini” che sono considerati “servi inutili” dai padroni di turno loro alleati in quanto i loro voti non sono importanti di fronte ai sette voti sempre pronti del “118 azzurro”.

Ma vogliamo lasciare uno spazio alla Speranza che, come si sa, è sempre l’ultima a morire. Per cui vogliamo convincerci che questa nostra analisi sia sbagliata e, di conseguenza, scusarci pubblicamente con i diretti interessati. Tutto questo può avvenire se tra una settimana quando sarà il momento di assegnare le responsabilità di coordinamento delle varie commissioni la anomala coalizione PDL-PD avrà la bontà di lasciare spazio anche alla opposizione e di affidare, per esempio al movimento 5 stelle, la presidenza di una delle 5 commissioni, diversamente il Segretario comunale Bronzetti si troverà costretto ad allestire una sala consiliare più confacente alla nuova e vera maggioranza partorita sul campo allestendo altri sette posti tra le file della attuale maggioranza di scena dove potere far sedere i consiglieri del PDL meno Renzi.

Marco Casadei
Capogruppo Lega Nord 

Cominciamo Bene!!!!



Fratelli d’Italia, sì…ma solo di una parte! Diciamola tutta. Il MoVimento 5 Stelle sarà l’unica vera opposizione propositiva all’interno del neo eletto consiglio comunale.
Perché? Partiamo da alcuni dati. Eleggere Donatella Turci presidente del suddetto consiglio é stato il più grossolano degli errori, come espresso giustamente dal consigliere Camporesi, non solo per una questione di doppio stipendio in famiglia,
ma anche per la situazione economica del Bel Paese. A buon diritto sarebbe stato più giusto eleggere Gioenzo Renzi, per dare un senso ed una risposta democratica ai 34.000 cittadini che hanno scelto di alzarsi la mattina ed andare a votare il candidato del centro destra. I numeri ci dicono che Gnassi ha vinto con 39.000 voti circa,
cioè circa un terzo dell’elettorato avente diritto. La presidenza del consiglio a Renzi era un atto dovuto per rispetto ai 34 mila cittadini che hanno partecipato alla vita politica della città legittimandola, era giusto riconoscergli una rappresentanza “speciale” in consiglio che non avrebbe inciso sui rapporti di forza ma avrebbe avuto un alto
valore del rispetto della volontà popolare nel suo insieme concepita. Ma quanti ne mancano all’appello? Oltre 40.000, i veri vincitori di queste elezioni, lo vogliamo sottolineare ed il MoVimento 5 Stelle nei prossimi 5 anni cercherà di rivolgersi anche a questi delusi della politica nostrana. Il PD, con questa scelta al limite della dittatura, ha
palesato ancora una volta lo stacco completo tra realpolitik e real life, tra la politica di fatto e vita reale. Consegnando poi la vice presidenza a Oronzo Zilli, ha contribuito al doppio schiaffo a Renzi. Ieri si è solo certificato quello che si era già letto sui giornali da giorni, all’inizio del consiglio ci hanno fatto ascoltare l’inno italiano - Fratelli
d’Italia. Sono fratelli anche la maggioranza dei riminesi che non ha votato Gnassi, ma in consiglio ci siamo accorti che alcuni sono più “fratelli” di altri. Noi vigileremo attentamente e denunceremo questi giochetti di potere.
Abbiamo cominciato proprio bene! Complimenti!

Giovane Albergatrice

Eravamo certi che l'eterno ragazzo laureatosi con il metodo pivato a soli 36 anni, dopo due lavori durati un'intera settimana, avrebbe giocato le sue carte sull'immagine. E' giusto palleggiare con il piede migliore, ma assumere le sembianze di un regnante in una monarchia costituzionale ci sembra davvero troppo da sopportare. Nel pomeriggio di ieri si è svolto l'aperitivo consiliare di questa amministrazione, con l'insediamento della Donatella di Casa Piva ed il supporter pidiellino al posto di complemento come recitano vecchi accordi mai disdetti. Non vorremmo disturbare la luna di miele, ci piacerebbe però conoscere cosa intende fare di Hera, degli abusivi sulla spiaggia, come vede la stagione turistica, come pensa di risolvere l'olezzo della merda in mare e l'odore delle migliaia di pesci morti, senza scoprire le nostre carte d'oppositori seri, con alcuni colpi in canna che dovrebbero svegliare alcune coscienze dormienti. Parlando con imprenditori e cittadini l'impressione che si ricava è quella di una Città senza guida, per bastonare il Cavaliere ci siamo dati un'altra  botta sui coglioni, il dolore dovrebbe durare cinque anni. Domenica eravamo in compagnia di una giovanissima e brava albergatrice di Rivazzura, anche lei intravede una situazione al limite del collasso, fatta di poche presenze, con una clientela che pur pagando pochissimo richiede servizi a 5 stelle e che ormai tantissimi alberghi sono stati affittati a strani personaggi che tutto sembrano tranne che albergatori. Nel vedere nei suoi occhi una specie di resa incondizionata, le abbiamo chiesto perchè non faccia riferimento all'Aia. la secca risposta è stata "quelli del salottino?" A Rimini Sud sono pochissimi gli iscritti, sapendo che nulla è stato fatto per questa zona, l'unica opera realizzata ossia il parcheggio che ospita 1000 auto, è stata più osteggiata che voluta dall'associazione. Il giochino per fermare lo sviluppo va avanti da anni, negando il Palazzo dei Congressi al Marano o grandi alberghi al posto delle scuole e colonie, impedendo una spiaggia con servizi complementari al ricettivo, in compenso è stata realizzata come opera strategica, la sala d'aspetto della Stazione di Miramare, nella quale non si ferma più un treno. Abbiamo riportato sinteticamente le frasi salienti dell'incontro, depurandole da una serie d'espressioni nei confronti dei colleghi consociativi, ma l'ultima verità che ci ha colpito è il paragone fatto con le centinaia d'attività commerciali trasformate in orrendi bazar gestiti da extracomunitari, ci ha salutato con una battuta sulla Notte Rosa: alla gente affamata si getta un tozzo di pane.

  

lunedì 20 giugno 2011

Pontida

E' arrivato il Papa a S.Marino, una benedizione speciale per la Repubblica destinata a diventare una media città della Provincia di Rimini, risolvendo il problema annoso dei Frontalieri e delle Società Anonime. Oggi pomeriggio inizia il percorso consiliare ed amministrativo di Gnassi + otto apostoli scelti con criteri sorprendenti per chi non conosce l'indole scenografica del modesto regista eletto. All'opposizione con certezza siederanno tre esponenti del Movimento 5 Stelle + la Lega + una persona seria chiamata Fabio Pazzaglia, non è molto, uno sparuto gruppo di resistenti che hanno la fortuna di trovarsi al cospetto di una banda di dilettanti a chiamata diretta. Il Pidielle non lo abbiamo citato, non hanno mai fatto parte dell'opposizione, con una mezza carica per Zilli, un'altra che non conta niente per Giudici, un pò di scuola privata alla Moretti, sono sistemati. Non possono giocarsi le posizioni di rendita conquistate faticosamente in un ventennio di finta alternativa inframezzata da una serie di consultazioni elettorali nella quali hanno espresso il meglio della politica per perdere. Rimane Renzi, una sorta di giapponese nella giungla, per lui la guerra non è mai finita, ha avuto la correttezza di ringraziare e salutare i tanti elettori, bel gesto, ricomincerà a ringhiare le sue litanie consiliari, non sono mai state pericolose per i sindaci passati. Quello che avete eletto recentemente rappresenta un caso a parte nel panorama, lo conosciamo debole ed indeciso, ha premiato la corte che lo circonda, con alcune furbizie atte a sembrare più griilino, meno comunista, nel giro di qualche mese si vedrà la pasta della confezione in allevamento protetto. Bossi ha avvisato Berlusconi, la situazione nella Lega era arrivata sopra il livello di guardia padano, non può assumersi la responsabilità di portare l'orecchino di Vendola a Palazzo Ghigi, nello stesso tempo deve recuperare parole d'ordine, costumi, usanze, novità che avevano reso interessante ed unico il Movimento del Nord. Ha indicato il delfino, Maroni è la persona giusta, ottimo ministro degli interni, ha incassato più taglie di ricercati dei suoi predecessori illustri, mai una parola fuori posto, lavoratore instancabile, per riposarsi usa il suo letto. Un bel passo in avanti, la politica italiana è destinata a rimescolarsi, i democrat hanno vissuto di rendita sul Cavaliere, oggi godono dei favori del pronostico in assenza d'avversari, hanno cominciato a litigare a sinistra senza niente in palio, vi ricordate vero quando governavano cosa succedeva? La storia si ripete quasi sempre, è ancora presto, le elezioni non possono esserci adesso, Moody's le ha scongiurate con le infauste previsioni, rimane il fatto che B non è più sostenibile e sopportabile per altri due anni. 

domenica 19 giugno 2011

Da Bere

Negli anni 50 Rimini veniva spesso accostata all'immagine di una bella donna, non era dettato dalla moda ma da una sensibilità culturale che esprimeva il desiderio di pensare la città in termini delicati, quasi impalpabili. Impostazione che portava ad un istintivo romanticismo, composto da tante cambiali da onorare ma anche passioni che ci hanno fatto diventare grandi, un volano di riferimento del sistema turistico romagnolo ed italiano. Il sano provincialismo sapeva dialogare con il  mondo, senza rinunciare alla sua originalità, ben oltre gli squallidi stereotipi che oggi si ricordano, una grande corsa alla quale tutti avevano diritto di partecipare, facendo leva sulle proprie forze. Questo è stato il motore dello sviluppo tumultuoso di quegli anni, in seguito, con l'idea anche giusta di mettere regole e paletti, sono stati chiusi i cancelli con tantissime mucche fuori a pascolare liberamente, le altre chiuse nella stalla urbanistica. La politica ha iniziato a fare scelte andando verso una indecente burocratizzazione che si è sposata con i sistemi di potere degli apparati economici, facendo diventare tutto obsoleto, solo grazie alle spinte originarie i primi sintomi di crisi si sono avvertiti molti anni più tardi, le gobbe di grasso composto anche da evasione ed elusione hanno permesso una sopravvivenza più lunga, la Rimini anni 80 era ancora forte e spumeggiante, incassava gli ultimi bonifici dall'eroica epopea. Ripensare a quegli anni come modello è sbagliato, occorre usare la lingua della verità per quanto dolorosa, libero mercato e libera concorrenza, la spiaggia va consegnata a chi vuole investire e non costruire gazebi abusivi, vanno edificati grandi alberghi, servizi a misura del cittadino utente, non per produrre utili mostruosi alle aziende preposte, le poche risorse vanno investite dove servono, non in seminari od alimentando un apparato politico e sociale che torna utile nelle occasioni elettorali, vale per lo sport, cultura, welfare, sanità. L'urbanistica deve favorire le imprese, non le speculazioni, capannoni e sedi produttive vanno legati direttamente alla produzione, se cessa l'attività, con corretti meccanismi la struttura deve passare ad un nuovo imprenditore. Ovviamente esempi e discorsi sono tanti ma se non mettiamo in moto questo meccanismo di trasparenza ritorna un film già visto, i Grillini hanno capito che anche questo regista è pessimo, bravi.

  

Da Hera a Era

Da Hera a Era è il Comitato da far nascere subito a Rimini, come garante delle volontà scaturite dal referendum, la componente democrat invisibile nella raccolta delle firme, sembra ancor meno intenzionata a fare sul serio dopo gli scrutini. I silenzi di Gnassi, le verginelle uscite di Vitali che quando è nata Hera conduceva un manipolo di nomadi in banca a ritirare la buonuscita, sono momenti emblematici di quelli saliti sul carro in corsa senza neanche pensare a cosa sarebbe successo dove governano da sempre, la smania di scimmiottare i Grillini li sta conducendo a giunte rosa curiale. Non siamo in grado d'affermare se sia necessaria una nuova legge, lo spirito delle urne è chiaro, nel 2012 il contratto con Hera scade, valutando il valore del riscatto che senza la gestione vale poco, il Comitato dovrà allargare l'orizzonte a tutte le altre attività come rifiuti e trasporti, comprese le modalità di subappalto, da anni le stesse aziende svolgono lavori che dovrebbe essere oggetto di bandi. L'ultima curiosità che ci hanno fatto osservare, in inglese il termine multiutilities non esiste, solo in bolognese è frequente.  



sabato 18 giugno 2011

Google

E' notizia di ieri che la Rinaldis ha dichiarato guerra a Google, reo di essere strumento che lancia notizie false e tendenziose sulla qualità del nostro turismo, apriamo le fogne chiudiamo internet. Nutriamo forti dubbi che le vicende descritte siano false, decine di alberghi praticano prezzi anomali, assieme al lavoro nero, elusione, esiste anche il problema della qualità del nostro prodotto. Siamo in guerra con il mondo, l'europa ci dice che le spiagge devono andare a bando e noi rispondiamo che siamo un caso particolare rispetto ai bagnini francesi, spagnoli, greci, che notoriamente non spazzano, ne imbiancano e mettono gli ombrelloni alla rovescia. Il solito disattento ha fatto scivolare le staffe dei piloni, non riusciamo ancora a capire per quale ragione, rispetto ai cento milioni di mutui da pagare, il risparmio finanziario era pari ad un sacchetto di noccioline, su quello temporale non possiamo dire niente, siamo semplici cittadini paganti l'enorme debito. Il Rottamatore fiorentino ha già apparecchiato un tavolo allo scopo di riacquistare il 40% delle risorse idriche in mano ai privati, a Rimini,  Minarelli di Hera racconta che gli investimenti sono garantiti solo fino al 2012 e dopo si dovrà...interpretare la legge, come dire, siamo sicuri che cambierà ben poco. Non abbiamo ancora ascoltato il Presidente della Conferenza delle Regioni, dopo la grande vittoria con Gnassi, l'acqua gli può andare di traverso. Abbiamo una Banca dove milioni concessi sono spariti in ragione di un'amministrazione talmente discutibile che Draghi ha pensato di sostituirla con i suoi commissari, la risposta è stata la riconferma della stessa squadra. Le statistiche ufficiali ci mettono sempre all'ultimo posto, sono sbagliate, non hanno tenuto conto del fattore T, letto come turismo, a compenso, abbiamo eletto un Sindaco campione della vera continuità in ragione di una sbandierata discontinuità. Ci fermiamo, il mouse stava scivolando un'altra volta, ci piacerebbe avere per un mese uno straccio d'immunità per potere affermare liberamente quelle cose che ci stanno sulle palle da troppo tempo, ci dobbiamo sempre girare attorno. I bene informati raccontano che le contestazioni edilizie sono quasi 10.000, l'elezione del Sindaco per legge non comporta condoni.

Una Poltrona X Rimini

Abbiamo letto delle lamentele della Lista Rimini X Rimini per non essere stata coinvolta nella formazione della giunta, poi prontamente rientrate, nessuno ha detto cosa li disturbasse o su cosa si siano accordati così velocemente, ci piacerebbe conoscere il nickname del loro assessore di riferimento, come è avvenuto per Rifondazione o Idv. La curiosità ci spinge oltre, non ci fa dormire, come può un rematore come Bertino Astolfi, unico consigliere eletto, continuare ad avere tessera Pd e fare il capogruppo della lista di sostegno, siamo arrivati ad una holding o multiutilities democrat? Magrini bocciato in Comune forse per la conoscenza della sola lingua di Melucci, è stato introdotto in Provincia con uno scambio con il venditore di tappeti, perdendo due anni di contratto. L'autentica novità la si raggiunge con la simpatica famiglia Piva che aggiunge al ricco palmares un'altra gemma, la poltrona più alta. Complimenti Gnassi è stata una folata di autentico garbino innovatore, siamo sicuri che puoi fare di meglio.

venerdì 17 giugno 2011

Facce Toste

Maurizio Melucci è stato indicato dal Capo Errani assessore al turismo regionale dopo la lunga parentesi del rifondatore Pasi, bruciato dalla Legge ad Bagninum giustamente impugnata dal Governo in quanto contraria ai principi della libera concorrenza sanciti dalla Comunità Europea. Le mosse legislative pro bagnini sono ritornate al punto di partenza, dopo l'ennesima burla contenuta nel Decreto Sviluppo di un esecutivo alla frutta. Erano arrivati a proporre diritti di superficie sabbiosa per 90 anni, come i terreni del Peep, non sanno più cosa strologare per favorire una categoria tra le più fortunate nel bizzarro pianeta italiano. Mentre tassisti e chiromanti sono obbligati ad emettere scontrini, gli operatori di spiaggia, con la scusa che la carta si può bagnare sono esentati, l'ultimo controllo effettuato dall'Agenzia delle Entrate ha prodotto dolori, la denuncia media non superava i 5 mila euro, come tanti consiglieri comunali al primo mandato. Melucci al quale riconosciamo da sempre il primato della furbizia politica, aveva capito subito che la Legge Regionale Pasi con dietro Errani, concedente una proroga di 20 anni alle attuali concessioni si sarebbe arenata al cospetto dell'esame europeo, aveva intuito bene, è andata così, da allora predica inutilmente di procedere con una Legge Quadro Nazionale da concordare con le Regioni escludendo Trentino e Val d'Aosta. Pizzolante che si è caratterizzato per un forte amore per questa categoria invece di prodursi in analoghe effusioni per Renzi, sta tramando non si sa bene cosa con il Ministro Fitto. Il risultato è che siamo tornati al punto di partenza nello stufoso gioco dell'oca da spiaggia. Nel 2016 anche nel caso dei Distretti Turistici si deve andare a Bando, è la cosa più corretta e giusta, chi vuole investire sarà  favorito, in particolare coloro che hanno svolto seriamente l'attività. L'acqua è stata definita dal popolo italiano un bene pubblico che deve essere gestito dai cittadini, non riusciamo a capire perchè le spiagge debbano avere una sorte diversa. Gnassi hai capito di cosa parliamo, i trilinguisti delegati hanno un'idea dell'ombrellone?

giovedì 16 giugno 2011

La Squadra

I giornali e siti di casa riportavano le difficoltà di Gnassi nel comporre otto caselle e partorire una Giunta frutto d'inseminazione bolognese. Era stretto nella morsa tra il sistema di potere democrat e la sbandierata volontà di aprire finestre e mutare libri. Una disputa che non entusiasma, solo i grillini sembrano prenderla sul serio, molto bella la lettera al Nuovo che indietreggia, speriamo siano vere le minacce di non fare passare indenne nessuna delibera. Non avrete di fronte un cuor di leone, il suo cammino giunto oltre la metà del guado ha avuto le sembianze di un'agevole passeggiata, perfino pagata lautamente, al cospetto delle prime difficoltà, in un clima che è difficile definire milanese, siamo strasicuri che mostrerà tutte le congenite debolezze. Rappresenta non solo il vecchio senza attributi, ma il peggio che il partito nelle sue discese ardite ha saputo produrre, se il nuovo è dettato da qualche giovane d'area caritatevole od assessori oriundi, siamo a posto. La Squadra di governo locale doveva fare parte integrante del Progetto, un gruppo da indicare prima per lavorare su valori e proposte condivise, finirà in una pista ciclabile, per realizzarla Biagini&Astolfi va benissimo, non è facile trovare personaggi di valore autentico, disposti a fare da gazebo a Melucci. La Voce parla di un casting con qualche ripetente ed una nostra vecchia conoscenza trasferita dalla provincia. Non ha calato briscoloni, ha premiato gli amici, cercando di svincolarsi dall'abbraccio soffocante di Melucci, se il tentativo riuscirà sarà il tempo a stabilirlo, dovranno amministrare una Città disastrata come Rimini, su quello nutriamo forti dubbi cinesi.  Abbiamo scritto ed indicato decine di cose importanti e come risolverle, dalla macchina comunale, al rapporto con il mondo delle imprese, dalla mobilità, al sistema urbanistico, ma se tutto è già stato scritto in perfetta continuità con il passato, Gnassi non ha capito cosa significhi fare il sindaco, ha pensato che tutto possa ridursi a qualche roseo annuncio, molta immagine, poca sostanza. 

mercoledì 15 giugno 2011

Alcide Tosi Brandi


Auguri al nuovo Sindaco ! Renzi ha perso le elezioni ! La colpa è sua, certo ma non è lui l’unico colpevole.
Io l’ho votato (solo nel ballottaggio però, per ragioni che lui conosce collegate direttamente alla sciagurata scelta di sostenere o di non condannare il TRC), l’ho sostenuto e ho fatto il tifo per lui ma quanti nel PDL hanno fatto altrettanto?
Molti, e non sto a dire chi, hanno votato per fare eleggere i soliti Consiglieri poi, se non sono stati a casa, hanno fatto altre scelte perchè è più facile fare una comoda e blanda opposizione che governare una città impegnativa come Rimini.
Se il mio partito vuole fare bilanci vorrei proporre lo stralcio di una mia lettera, scritta prima del voto, proposta al giornale, ma non pubblicata, e trasmessa anche a Renzi.
E’ troppo comodo e poco onesto dare colpe a chi (la Lega ?) non ne ha :

 Sono un Consigliere di Circoscrizione del PDL, in scadenza di mandato, e voglio fare alcune considerazioni a proposito delle prossime elezioni amministrative.
Due anni fa, in tono scherzoso, ma non troppo, ho chiesto ad alcuni esponenti del partito : “C’è qualcuno dei nostri che sta studiando da Sindaco ?”.
Mi è stato risposto che c’era tempo fino a qualche mese prima dell’inizio della campagna elettorale.
La mia domanda era nata dal triste ricordo delle due precedenti occasioni (2001 – 2006) quando, a poche settimane dalla scadenza, si dovette trovare, in tutta fretta, un candidato che ovviamente non ebbe neppure il tempo di preparare la propria campagna elettorale rassegnandosi ad una inevitabile sconfitta.
L’idea che i Riminesi avrebbero dovuto avere il tempo di conoscere il candidato in un tempo sufficientemente lungo per una adeguata assimilazione non è venuta neppure questa volta alla mente di chi ha deciso.
D’altra parte coloro che decidono sono sempre gli stessi ed il principio che “sbagliando si impara” non li ha minimamente sfiorati.
Prima si è andati alla ricerca di un “non politico”, individuandone uno che a mio parere era quantomeno “improbabile”.
Poi, dopo una lunga lotta interna, è emersa la candidatura di Lombardi, “probabile” ma non convinta, parsa quasi voluta per perdere.
Finalmente, a meno di due mesi dalla consultazione elettorale, il candidato ufficiale è Renzi che, a dire il vero, si era proposto inutilmente già da molto tempo.
Io, eletto nelle fila di Forza Italia, per dieci anni suo rappresentante ed ora senza alcuna velleità di candidature o di altri incarichi, mi sono rallegrato della scelta finale riconoscendo, da sempre, nella persona designata meriti di stima, fiducia, capacità e reali possibilità di vittoria.
La mia soddisfazione si è tuttavia quasi subito affievolita quando ho letto sulla stampa locale alcune dichiarazioni del candidato sul suo programma.
In particolare, anche se mi trova d’accordo sulla bocciatura dei noti progetti di riqualificazione del lungomare mi sento di dissentire sul suo giudizio per il progetto “Foster” (grattacielo e piattaforma in mare) che ritengo l’unico in grado di dare a Rimini una nuova immagine, con qualche correzione per quanto riguarda proprio la “strada lungomare”.
Questa comunque posso considerarla una piccola differenza di vedute anche tollerabile, come alcune altre (la ricostruzione del Kursaal, per esempio), ma non sono disposto alla stessa conclusione per quanto riguarda il giudizio sul TRC (Trasporto Rapido Costiero o Metropolitana di Costa).
Per mia assoluta convinzione e per coerenza, con una mia battaglia in corso da circa vent’anni per impedire che sia realizzata un’opera inutile e dannosa per tutta la città, non posso essere complice di chi quell’opera non è disposto ad avversarla e, anzi, è disposto a farla anche solo perchè ci sono già i soldi (qualcuno scoprirà che sono forse appena sufficienti per aprire il cantiere, e poi ...?)
Il TRC ha un costo infinito, prima per essere iniziato, poi per essere, non si sa quando, finito e, infine, per essere gestito. I Riminesi non ne hanno bisogno, il vero problema per la città non sono i collegamenti costieri/longitudinali con Riccione (che forse ha più convenienza di Rimini anche se pare sempre meno convinta) ma i collegamenti trasversali mare/monte/mare.
Questo è un problema che non consentirà a me, e forse ad altri che la pensano in ugual modo, di votare a favore di Renzi che, se non recederà in modo inequivocabile dal suo proposito, difficilmente potrà ottenere un risultato favorevole.
Amico Renzi, ripensaci, prometti magari quel referendum invocato ma mai fatto oppure la realizzazione di un progetto completamente rivisto. Sei ancora in tempo !
La colpa di tutto questo e di altro è, comunque e sicuramente, di chi gestisce il Partito a Rimini, poche persone mai elette da nessuno degli iscritti ma auto referenziatesi ed autocandidatesi, incapaci di cercare, in tempi giusti e adeguati, tra la larga base che vorrebbero rappresentare un coinvolgimento, un dibattito ed un consenso che dovrebbero essere l’unico modo di rappresentare una vera democrazia. “
Alla fine è andata come qualcuno si augurava che andasse !

Alcide Tosi Brandi – Già Consigliere PDL nella Circoscrizione 2

La Sbornia

Il grande successo referendario è stato il canto del gallo e delle gallinelle di Palazzo Grazioli, la caduta del Cavaliere è stata rapida come l'ascesa. Partiti o movimenti costruiti senza un'ideologia politica, una struttura partitica, fondati sul carisma personale corrono rischi elettorali immensi. La stagione della transizione sarà forse lunga, a meno che il Pidielle non decida di comportarsi come un normale grande partito bandendo la monarchia assoluta e scegliendo la strada delle primarie, ottima soluzione, non l'unica. Non allarghiamo i nostri orizzonti, siamo legati al teatrino di casa, quello che conosciamo meglio, in particolare gli interpreti e gli eredi attuali. se qualcuno ancora nutriva dubbi sullo spessore politico del Nuovo che indietreggia dietro le semplici richieste di tre segretari di partito, può immaginare quanta forza possa avere nel risollevare una Città disastrata dagli sponsor. Quello più forte è seduto su di una remunerata poltrona bolognese, piazza sempre una fissa in Giunta, personaggi a lui ciecamente obbedienti, aspetta l'evolversi degli eventi sul territorio. Ancora non siamo entrati nella fase calda dell'amministrazione, quando i temi del Psc e Rue verranno capiti dai cittadini, ci aspettiamo una sana anche se tardiva ribellione. Gnassi si è insediato proponendo una visione Strategica collidente con le stronzate Strutturali, due visioni lontane e diverse dello sviluppo(?) della Città, gli assessori di Melucci sono i garanti del Psc voluto e lanciato in tempi già sospetti, dopo avere terminato l'invasione delle varianti. Temi quasi dimenticati, che torneranno attuali passata la Sbornia dei successi elettorali ed il dramma economico e finanziario nel quale siamo piombati ci apparirà nella sua interezza. La stagione si sta avviando con i colori degli sversamenti in mare, i debiti accumulati in anni di gestione insensata e progetti Magnifici ci hanno portato un conto salato da pagare, i mutui del Palas chiuso sono in ammortamento da tempo, non sembrano risultare peccati mortali e danni rilevabili da richiedere, con la chiusura ci abbiamo guadagnato, quando e se aprirà ci costerà uno sproposito per la sola gestione. Da queste pagine abbiamo già espresso come vediamo la gestione dell'acqua e dei rifiuti, ma è ora di iniziare anche di parlare di trasporto pubblico fissando principi diversi da quelli monopolisti attualmente in atto, sia per la concessione delle linee, sia per i tassisti, ma soprattutto delle ex aziende di trasporto municipale. Basta garantire i garantiti questo deve essere lo slogan del futuro, ogni cosa deve essere messa sul piatto del vero interesse pubblico, tutte questioni in mano agli enti territoriali quindi di Errani, transitando velocemente per Vitali ed un pò Gnassi, ai quali spetta la prima parola, mai l'ultima.
Un discorso che va fatto in maniera chiara, perchè non passi l'idea disastrosa che si voglia tornare ad un pubblico che sarebbe una vera sciagura sapendo bene che è figlio di una cultura condannata dalla storia ed uccisa dall'economia di mercato. Mario Ferri grande conoscitore dei meccanismi della finanza pubblica ha lanciato un avvertimento ai festanti referendari, attenti che l'acqua pubblica se gestita in termini antichi, vi piacerà molto meno quando leggerete la prima bolletta, non potrete passare a Wind. 



P.S.
Gnassi ha delegato.....

martedì 14 giugno 2011

Legittimo Godimento

Dei quattro referendum, gli unici che avranno un effetto immediato sono quelli sull'acqua o meglio sulla cosiddetta privatizzazione. Abbiamo votato nella assoluta convinzione che avrebbero causato alla casta democrat problemi enormi, costringendoli a ridurre, se non smantellare il Mostro Hera, non potendo pensare di ricorrere alla riedizione delle vecchie municipalizzate, ed obbligandoli alla creazione di strutture manageriali con costi concorrenziali che solo il mercato può garantire. Non riusciamo a capire cosa abbiano da festeggiare su questo versante Bersani&Errani&Vitali e Gnassi, da domani tanti disoccupati politici ritorneranno a pietire una partita iva. Il Cavaliere è cotto, qualunque cosa dica si ritorce contro lo schieramento di centrodestra, i festeggiamenti per la sua prossima uscita di scena sono iniziati, c'è da sperare che avvenga in tempi rapidi, non esiste altra strada che il ricorso alle urne, pensare di prolungare l'agonia trascinando i fedeli alleati con il ricatto del federalismo non serve, è poco serio. Come si può pensare di gerovitalizzare un governo agonico con l'espediente della riforma fiscale che per avere un effetto avrebbe bisogno di numeri per noi impensabili? Fine del film berlusconiano, possiamo sperare che il nostro Paese diventi normale con la creazione di un centrodestra liberale e scevro da conflitti d'interesse perfino erotici, deflagrati dopo anni di silente sopportazione. Berlusconi ha chiuso un tempo piuttosto lungo, possiede oggi una malattia pericolosa, chi è vicino viene contagiato, allontanarsi al più presto, rimettere in gioco il movimento della politica, cominciando a vedere le carte degli avversari, quelli che giustamente in questo momento brindano nelle piazze, per un nucleare che non dovevamo intraprendere con cinquantennale ritardo o per una inesistente privatizzazione acquosa, la vittoria è data dal referendum politico, un Legittimo Godimento. 

lunedì 13 giugno 2011

Il Sacco di Rimini


Caro Sindaco di Rimini, alla faccia del cambiamento e di tutte le citazioni su Friburgo o
Copenaghen. La democrazia del Nord Europa lasciala ad altri, é meglio.
Vorremmo far notare agli elettori riminesi la totale mancanza di una “botta d’aria fresca” nel panorama toto assessori. Anzi, il nuovo sindaco Gnassi la botta l’ha data in testa a tutti i suoi elettori che hanno creduto nelle sue fandonie elettorali.
Andiamo per ordine, citando (per ora) le possibili nomine più eclatanti: Donatella Turci promossa a Presidente nel Consiglio Comunale... la conferma che in Italia si
continua ad essere premiati dopo avere causato evidenti danni, in questo caso, fatti allo sport riminese... incapacità e soprattutto assoluta mancanza di iniziativa per la propria città.  Agosta capogruppo… certo non all’insegna della discontinuità ... visto che lo stesso ha ricoperto pari incarico anche nella precedente legislatura, forse perché ha dimostrato grande capacità di tenere unito il gruppo di nullità consiliari del PD?  Sara Visintin (la vera chicca !)… una cambiale riscossa per la svendita referendaria! Una sorta di scambio-baratto che ha permesso al nuovo sindaco di approfittare del lavoro svolto da altri per raccattare qualche voto in più al ballottaggio. Vergogna!  Magrini e Biagini, assessori riconfermati per rassicurare gli elementi del comitato d’affari, i veri burattinai…
Quindi dai primi rumors della griglia assessori, pare continuare il Sacco di Rimini a marca PD. Caro Gnassi, non ci hai incantati in campagna elettorale ed alla fine abbiamo avuto ragione. Rappresenti solo un vecchio modo di fare politica mascherato dal volto di un finto giovane rampante. Il tuo PD ci ha ormai abituati all’ambiguità, alla smentita, al cambio repentino di visuale politica (vedi referendum).
Caro sindaco Gnassi, dov’é rimasto il tuo Nord Europa? E le energie rinnovabili? E il rapporto con Hera? E la sostenibilità? Se queste sono le premesse ci aspettano altri cinque anni di oscurantismo a meno che tu non te ne vada prima, come ti abbiamo suggerito il 10 maggio scorso dagli scalini di una piazza Cavour gremita. I presupposti perché ciò si verifichi in questi ultimi giorni stanno mettendo solide basi. Tu ora forse governerai, ma noi saremo lì ogni giorno, delibera su delibera, a smascherare il tuo vero volto, quello del tuo padrino-benefattore che da Bologna muove i fili sulla
tua testa. Confermando il fatto che più danni fai alla tua città (vedi il declino inesorabile del turismo e delle attività economiche a Rimini… evitiamo i dati ad hoc dei voli “russi” su Rimini, son solo una cura omeopatica) più possibilità hai di fare carriera politica.
Una cosa è certa, caro sindaco Gnassi, le cose stanno cambiando ed i cittadini non sono più disposti a subire passivamente la mediocrità e l’interesse privato nelle scelte che farete come amministratori e noi saremo lì per informarli.
Ufficio Stampa
Movimento 5 Stelle