Superata, mestamente, l'asticella del ridicolo, per quanto si fosse alzata, grazie ai braccianti di Soumahoro e le borse Vuitton, la propaganda e resistenza piddina, capitanata sempre da Repubblica, con l'arrivo dell'intelligence Riformista, sta creando una linea di difesa da Riccione a Santarcangelo. Il sindaco Sadegholvaad ha lanciato i pienoni di un Palas, sold out a dicembre. Segnale incoraggiante per tutte le attività in sofferenza e per il Metromare che, visti i successi in curva, allunga il percorso per 4 volte all'anno, creando lo stesso effetto "distruzione" riccionese. Non chiedo dove sia finita l'opposizione riminese. So che non è mai esistita. Piccoli guerriglieri della lampadina o dell'interesse spicciolo. Preferiscono, aiutano, la vittoria del vecchio regime, combattendo solo per qualche briciola di potere. Gli alibi ve li ha tolti la Giorgia. Perchè un cittadino riminese vi deve votare? Anche se Il Sole del Pd ci avvicina a Crotone, possiamo rispondere con il lungomare più stupido al mondo e con migliaia di parcheggi Conad. Settanta anni di indiscusso e spesso pregevole dominio, avevano portato la nostra Riviera all'eccellenza turistica. Con il Pd è arrivato un diluvio di bugie e propaganda, per nascondere l'ibrido fallimento. Difficile interpretare la figura del Primo Cittadino iscritto al Pd. Non hai nessuno alle spalle, solo nemici di corrente e risiedi in una regione di frontiera. Sarà una resistenza lunga ma perdente. Puoi mettere in piazza tutti i vecchi come me, ancora inebriati dal ricordo di Draghi, il compagno che non sbagliava mai. Inventare scioperi ridicoli per un titolo (piccolo) sul giornale degli antichi "padroni"? Non è il Qatargate, ma la fine di una rappresentazione falsa dalla nascita, zeppa di distinguo e distinzioni. Quelle di genere vi hanno tradito. Pregate (sic!) che gli "inquirenti" belgi, non arrivino, per una volta alla ..testa. Si fa per dire.PS Ha ragione (tanta) Crosetto e, per una volta, Salvini. Lagarde ed il suo prezioso foulard, ci hanno fatto il "regalo" di Natale. La vendetta.
massimo lugaresi