sabato 30 settembre 2023

Il Calvario


Titolo (evangelico?) usato da Mario Lavia, giornalista di Linkiesta, con la sindrome Meloni&Salvini, Impaginano tutti i giorni articoli ben confezionati, con la perenne presunzione di essere ancora i migliori sulla piazza. Il Calvario è naturalmente riferito al cammino che dovrà compiere il governo, disseminato di mine europee. La Schlein viene volutamente trascurata, dimenticata, coperta, dopo averla divinizzata. E' caduta nel ridicolo della politica, un girone infernale da cui non esci. Il vezzo della sinistra è quello di pensare di rappresentare tutti. L'uso del plurale e dei milioni di cittadini, sono segnali della malattia congenita. I sondaggi, perfino quelli di Youtrend, presentano il governo in ascesa. Comprensibile, visti gli avversari. Nonostante abbia tutti contro. Se escono dalla trappola dell'immigrazione, ci sarà un altro ventennio, forse oltre, stante la giovane età della premier. Nel contempo vedremo, come insegna la storia, mutevoli varianti politiche, quelle che non amano Esselunga e la Mela. Sembra una battaglia persa, poco onorevole. Con Bersani fanno i paladini del libero mercato, per fare arrivare le farmacie nella Grande Distribuzione e poi usano ritardati strumenti urbanistici per bloccare la concorrenza? Lo spot è stato disastroso. Ha toccato un tasto che sto vivendo da nonno. Anche i cantanti milionari, quelli che possono affittare l'utero, sono colpiti. Hanno perso Papà 2.
massimo lugaresi

I Soliti Noti

La Stampa non scherza. Svolge pazientemente il suo lavoro, all'insegna di un atlantismo senza se e ma. Cascasse anche il governo. Questo è un auspicio che possiamo leggere giornalmente. La Giorgia legge l'ennesimo augurio giornalistico e risponde ferocemente come meritano. Non credo però che Mattarella si voglia esibire nel Napoletanesimo. Questo è un governo con una fortissima maggioranza ed il salvatore della Banca d'Italia è esperienza provata tra lacrime e sangue. I soliti noti vorrebbero un governo tecnico ed il Pd con le maniche larghe ha pronta la lista dei ministri. La scuola ritorna ai grillini. La sanità a Speranza. Hanno anche inventato un cordone sanitario composto dai (soliti) più noti: Draghi, immarcabile come Lukaku, Letta non si sa quale e la new entry Panetta, un banchiere fa sempre chic. Tutto questo nel caso (gufato) che i dati economici e le sanzioni ci portassero alla rovina. Il Pd è nato pronto, importante non votare. Sembrano quei giocatori forti solo negli allenamenti. La Meloni dopo avere liquidato Ong e sbarchi prenotati, va all'attacco, come la Roma. Vede la preoccupazione solo nei desideri di chi, come sempre, immagina che un governo democraticamednte eletto, che fa il suo lavoro,
 ha una forte e stabile maggioranza, è più "occidentale" del Pd Schlein, debba andare a casa, perchè lo chiede un giornale di Elkann. L'Italia ha una previsione solida di una crescita superiore alla media europea. Non siamo arrivati oltre la leggera soglia del lecito?
massimo lugaresi

venerdì 29 settembre 2023

Politica in Cig

Non guardano in casa (loro), lanciano critiche anche condivisibili, dopo avere ascoltato il nemico, una volta amico. Ho preso lo spunto da un articolo
 di Sergio Rizzo per l'Espresso, settimanale oggi digitale. Il tema era come i partiti hanno reagito al mancato finanziamento pubblico che si sommava a quelli privati. Matteo Renzi è il primo ad essere colpito, avendo costituito, nel 2021, una società che (misteriosamente) si chiama Ma.Re. Il giornalista contesta che il capo di un partito, nato dalla costola comunista, non aderente all'unione demogrillina, usi una società per finanziarlo. Consulenze aziendali, pubbliche relazioni, marketing e strategie imprenditoriali. Quello che servirebbe ad Esselunga per approdare a Rimini. La Pesca televisiva è stata più utile di tante riunioni perditempo. Dopo avere interrogato Matteo Renzi, sembra doveroso l'attacco ai Fratelli d'Italia. Dalmastro, potente (?) sottosegretario alla giustizia, ovviamente avvocato, ha avuto l'ardire di comporre una società con alcuni colleghi. A pensare male ci azzecchi, quasi sempre, intanto lo scrivi. L'ex premier rimane però il nemico ideale. Vecchie ruggini e soprattutto con una sola appartenenza fiorentina, portò il Pd al 40%. Alla 3 cittadinanze la cacciano se non supera i grillini. Il giornalista, esamina il crollo dei votanti, facendo intendere che gioca contro i democratici. Non infierisce però sulla sinistra diventata una barzelletta. Sono spariti volutamente e forzatamente i partiti, cancellata ogni forma di partecipazione popolare, impazzano solo social discussioni sul niente o su cane e gatto casalinghi. I sindaci sono eletti direttamente, il capo del governo no, ma deve andare d'accordo con il Presidente. Il 25 settembre 2022 hanno votato 30,4 milioni di persone, come nel 1958. Peccato che allora gli aventi diritto al voto fossero 32,4 milioni, contro i 50,8 di oggi. Le donne votano la Giorgia, la Versace no. 
PS Le mie nipotine interpretano lo spot tutti i giorni. 
massimo lugaresi

Inquisizione

Ho letto, stupito, un articolo di Repubblica, intercettato dalla intelligence di Dagospia, dedicato a Giancarlo Giannini, uno degli attori più bravi, rimasti. Si è dovuto (quasi) scusare per avere avuto l'incarico di leggere un discorso di Berlusconi, non il Pier Silvio vivo e palestrato, ma del Cavaliere morto. Hanno organizzato una Festa di Forza Italia ed il monespressivo Tajani non bastava, allora hanno pensato ad un vero attore. Tra le scuse petite, Giannini ha dovuto ammettere che era (perfino) amico del Berlusca. Una volta era una confessione fatale, foriera di inchieste come quella a De Laurentis. Tentativo (dovuto) di mostrare che la cosiddetta giustizia, in edizione sportiva, è sicuramente uguale per quasi tutti, per la Juve leggermente di più. Giannini nella disperata difesa, ha detto che i colleghi di sinistra, tutti, qualcuno un passo avanti, li giudica dalla bravura. Esempio convincente: la Littizzetto. 
Il Cavaliere, prima degli effetti dello spread che lo mandarono ai servizi sociali, non educativi, volle affidargli la conduzione di Striscia la Notizia. Esaurito il volontario interrogatorio, sembra che l'attore sia stato perdonato. Si dovranno abituare a questi scandali, mai visti prima.
massimo lugaresi

giovedì 28 settembre 2023

La Stampa Spera

Si stanno esaurendo le speranze di un futuro senza la Meloni. Mi riferisco a La Stampa, incessante paladino dell'occidente, inteso come colonia americana. Una vocazione imposta anche al (gemello) giornale di Elkann, la favolosa Repubblica del Pd. Sarà lo spread ad affossare la Meloni. Questo è l'ultimo augurante titolo uscito dopo una lunga pensata della redazione. Calo di voti e fantasia. Il rendimento del bond decennale è in continua crescita, grazie alle incessanti ripercussioni delle malefiche sanzioni. Dovevano distruggere la Russia ed intaccare la potenza cinese. Ci siamo ritrovati più poveri e molto meno sicuri di prima. La colpa è della Giorgia, ha voluto scrivere un libro ed il Generale l'ha copiata. E' in testa alle vendite, appannaggio dei soliti da Premio Strega. La Donatella Versace, dalla sfilata dei poveri, ha lanciato un prezioso endorshement per la Elly. Così si costruisce un partito della sinistra chic. Presto avremo una Ong griffata. Ogni punto in più dei tassi d'interesse si trasforma in un miliardo nel nostro monte del debito. Quindi Sora Giorgia potrebbe (gufata) fare la stessa fine di Berlusconi. Non sono cambiate le armi dell'opposizione democratica.    Solo i Presidenti, per fortuna. 
massimo lugaresi

Il Melonicchio

Nel Quotidiano necrologio del governo, devo riconoscere che il copincolla di Dagospia è inarrivabile. In prima pagina, compare uno scritto di Filippo Ceccarelli per Repubblica, una delle due o tre creature di John Elkann, distruttore della Juve come della Fiat. Tasse in Olanda, bonus in Italia. Il titolo dedicato al premier eletto è: E se fosse un Melonicchio? Il governo è anche accusato di essere composto da personaggi come La Russa e Santachè, mentre quelli precedenti brillavano al punto di avere distrutto scuola e sanità. Però hanno applicato diligentemente le sanzioni, la colpa è dell'atlantismo, quasi esasperato, della Giorgia. Ci hanno invaso di immigrati con la scusa che ci pagavano le pensioni, però non perdonano la destra di avere battuto, largamente, la Schlein nella fedeltà atlantica. Le gemelle Gedi non se la possono prendere. Per la propaganda militante, c'è però di peggio. Il Pd corre il rischio di venire trascinato sui vecchi sentieri del comunismo, riaccendendo marce e proteste per la pace ed inflazione. I grillini stagnano all'opposizione, unica postazione praticabile per un leader come Conte. Usa i travestimenti della realtà, utili per un titolo di Travaglio. C'è un'altra prevedibile mutazione politica. Nel silenzio di tutti, La Lega ritorna al centro del dibattito. Questa sarebbe la sconfitta decisiva per la cosiddetta sinistra inutile. Il prossimo anno sarà decisivo. Elezioni americane ed europee. Si decide il destino del prossimo quinquennio. L'elenco dei fallimenti addebitati al governo in un solo anno è lungo, eppure la Giorgia rimane al primo posto della classifica. Rimane il compitino affidato ai giornali della resistenza all'immaginario fascismo, mentre il sovranismo è davvero alle porte. Quello che praticano, sotto mentite spoglie, i franco-tugnini. Da anni un nostro capo di governo, non manifestava autonomia di pensiero ed azione. I due galletti sono quasi bolliti. I prossimi sbarchi saranno ad Amburgo. 
massimo lugaresi

mercoledì 27 settembre 2023

Le Tentazioni

Ho confessato da tempo che Linkiesta e Dagospia sono i miei "informatori" privilegiati. Tralascio la stampa locale e mi nutro con due fra le più fragranti intelligences anche artificiali, per sostenere un partito alla deriva. Lo sbarco al Nazareno della Schlein è stato una sorpresa micidiale per un partito già ansimante. Non la capiscono, nel senso letterale del termine. E' oggetto di satira, spesso commovente. Questo permette all'ancora nutrita schiera degli antagonisti del governo fascista, ultra sovranista, di inventare balle belliche e politiche che possono gettare a grappoli. Nella strana guerra fra i droni, conosciamo solo i morti civili, causati dai bombardamenti russi, mentre decine di ammiragli, generali e perfino qualche sergente russo muoiono giornalmente. Servizio informativo perfetto. L'aspetto stridente con la nostra storia sono le due coalizioni, sembrano trovarsi perfettamente d'accordo sull'uso dei loro giornali. L'unica eccezione, più per vezzo o mostrare un movimento ancora in vita, è Travaglio. Torno su uno degli argomenti più usati dalla propaganda ostile, già alla nascita del governo. Il Caso Santachè, in attesa di quello La Russa. Fino ad ieri (l'altro) l'intelligence di Dagostino giurava che la Meloni non vedeva l'ora di disfarsi di una presunta ministra. Oggi, non stupito, leggo che correttamente aspetterà l'esito delle (naturali) tonnellate investigative cadute addosso. La Giorgia Meloni blinda la "Pitonessa" per non darla vinta al Capitone. Sarebbe Salvini. Capisci perchè milioni, milioni di persone li hanno abbandonati per strada. 
massimo lugaresi

Il Secolo di Napolitano

Il funerale dell'ex Presidente (due volte) della Repubblica, non ha ancora riesumato la vera storia che ha lasciato nel Pci e la smisurata dopo. Le esequie hanno mostrato il distacco tra la nuova generazione del Pd, mixato con il grillismo ed i residuati del comunismo. Il suo rapporto fu storicamente meno decisivo di quello che mostrò dopo la scomparsa della falce con il martello. Divenne una pedina della lotta contro il nascente berlusconismo ed infaticabile mallevatore dei governi tecnici, facilmente controllabili. Mario Draghi sarebbe stato l'erede perfetto. Il Presidente Mattarella è un emerito democristiano di altri tempi che emana sicurezza. La distanza tra l'attuale scenografia democratica ed i rappresentati del Partito ancora viventi è davvero siderale come giustamente racconta Linkiesta, blog dedito alla loro sopravvivenza. Provate a fare un paragone, quasi offensivo tra una Schlein qualsiasi e sono già tante e quello che rappresentava Napolitano. Corrente migliorista (mia, per forza) al riparo di Amendola. Poi regista implacabile di tutto quello che è successo dopo. Cambi di governo, guerre che usavano la loro (unica) propaganda, rapporto quasi ombelicale con la giustizia diventata democratica. Un vero padrone delle istituzioni. Il funerale è stato lo spartiacque del cambio generazionale per la componente rimasta attaccata, per molti interessi, al Pd come ultimo salvagente e garante. Io appartengo a quella vecchia generazione, in mezzo al guado di una politica diversa ed incomprensibile. La presenza di D'Alema e Bersani con la Elly attesta il cambiamento climatico. E' un partito da..monopattino. La Giorgia brinda con Macron, genere più affidabile della 3 cittadinanze.  
massimo lugaresi

martedì 26 settembre 2023

Il Lavoro di Draghi

L'opposizione del Pd ha oltrepassato il ridicolo. In mancanza di argomenti che non provochino rivolte o risposte lapidarie e soprattutto per la perdurante assenza di una guida spirituale, è costretta a riesumare i "migliori" del passato da dimenticare. Anche Napolitano fa parte di quei ricordi. Solo la faccia tosta di Dagostino può impaginare un articolo che, per onorare il defunto Presidente emerito, ricorda la cacciata di Berlusconi, con lo spread bollente, per insediare Mario Monti. Il resto forse lo ricordate. L'inizio di una serie impressionante di personaggini designati senza il consenso popolare. Poi è arrivato Mario Draghi, quello defenestrato dai compagnuzzi delle merende all'opposizione. Rievocare il tristissimo momento, accecati da due anni di clausura per non votare, significa essere disperati. Alla Meloni avete già fatto un accurata ispezione fisica e familiare. Rimane un perfetto esemplare della parte largamente votata. La componente più irritante, per i resti del Nazareno, è essere una donna tanto normale da rappresentare quasi tutte le altre. Nel Partitone era premiante. Ho letto, senza stupore, su Linkiesta mattutina, che la Meloni "spreca" il lavoro di Draghi. Siamo arrivati ben oltre la prossima ed augurabile, sparizione politica. Chiudono tanti negozi ed attività che ormai Rimini è quasi deserta commercialmente, però apre, facilmente, un'altra Coop. La colpa addossata alla Ducetta è quella di non "sottometersi" ai voleri franco-tugnini. Gli amici europei che respingono in Italia i profughi e pagano le Ong per andarli a raccattare in mare, fingendo di salvarli dalle onde. Non fate finta di meravigliarvi se non vi votano. Ci sono, ancora tanti che lo devono fare per campare, spesso bene. 
massimo lugaresi

Primo Sceriffo d'Italia

Marco Minniti in due giorni (circa), conquista la stella dello sceriffo d'Italia e prossimo "familiare" del governo Meloni. L'ex ministro degli interni del governo Gentiloni aveva manifestato già allora la propensione per metodi piuttosto sbrigativi nei confronti della delinquenza, anche quella sbarcata, ancora poco numerosa. Si trova inserito, dall'attenta intelligence di Dagospia, nel cerchio magico dei piddini che adorano la Meloni. Sono già numerosi, stesse mansioni governative: Mantovano, De Gennaro e Violante. La Meloni ha detto una cosa sacrosanta: L'Italia non può essere l'Hotspot dell'Europa. Ho apprezzato l'intervento del premier donna, all'Assemblea dell'Onu. Più inutile e dannosa di Allegri (personale considerazione). L'Italia è stata lasciata, volutamente, politicamente ma scandalosamente, sola. Ci fosse un seria opposizione dovrebbe scandire queste parole. Invece sono i sabotatori del nostro paese indebitato e colpito dal boomerang delle sanzioni. A giugno del 2017, quando Minniti era ministro dell’Interno, arrivarono in Italia 12.000 persone in 36 ore. Più di quelle arrivate a Lampedusa in questi giorni. Stava volando a Washington, ordinò di girare l’aereo e tornare in Italia. Al successivo vertice internazionale, a Parigi, offrirono 100 milioni, sull’unghia, per rafforzare i centri di accoglienza in Italia. La risposta: No. Quei soldi non li voglio. Perché altrimenti diventa solo un problema nostro e non più vostro. Il tentativo che sta facendo la Meloni è ostacolato dai padrini e finanziatori delle Ong che si trasformano candidamente in cooperative della solidarietà a 32 euro giornaliere per finti richiedenti asilo. Il comportamento di Papa Francesco è difficile da accettare. Capisco che la sua interpretazione deve tenere conto di tanti, troppi fattori, fra i quali l'ormai ristretto giardinetto in cui può andare a svolgere il suo mandato, ma pregare per la salvezza dei migranti è un messaggio facile. Una fiorente e rodata organizzazione che si fa scudo di un paese (due) che non vogliono impedire le partenze, anzi ci lucrano. Noi dobbiamo continuare ad essere il ricettacolo di questa sporca industria? A chi raccontano che le Ong miliardarie "salvano" centinaia di naufraghi? Su ordinazione, con un ricco menù a prezzi carissimi. Quale è la ragione per consentire a chi paga 6 mila euro di evitare il Cpr? Di chi è stata la "pensata"? Non date sempre la colpa alla Santachè.
massimo lugaresi

lunedì 25 settembre 2023

Ognun per se

E la Meloni per tutti? Seguo il solco delle intelligence operanti, finora quelle occidentali e piddine. Secondo le ultime intercettazioni la Meloni è insoddisfatta dei risultati ottenuti sull'immigrazione. Il mare in burrasca è più efficiente dei milioni non versati a Tunisi. Naturalmente Dagospia usa l'incerta situazione e l'intervento papale, fuori tempo, con una logica prettamente religiosa, non avendo un porto vaticano, come presunta debolezza del governo. Credo che l'unico pericolo per la coalizione arrivi proprio da una eventuale sconfitta politica e sociale sul tema migratorio. La nostra economia e non parlo solo del deficit turistico, sta soffrendo, troppi gli indicatori negativi. Si fermano o riducono le attività. Rimini è solo lo specchio della strega recessione. Non è strano che l'attacco papale sulla gestione del fenomeno, arrivi durante un colloquio con il maschione francese, anche lui in condizione "Biden". Il doppiogiochismo dei cugini è stufoso, usano mezzi inumani a Ventimiglia e mandano pizzini velenosi all'Italia, perchè la coalizione è più vicina alla nemica Le Pen. Potrei chiedere, ironicamente, perchè i sindaci piddini, i pochi rimasti, non vogliono i Cpr, ma sono favorevoli all'ingresso concordato con le Ong? Siete sicuri che all'interno di quell ex partito siano tutti consenzienti alla invasione dal sud? Occorre dare alla Giorgia quello che merita. L'impegno è stato sincero ma i nemici sono tanti. Il punto debole non è quello familiare, sono amici fedeli dei decenni passati nel ghetto della politica. Quelli discutibili sono fuori. Provate a fare la stessa cruda analisi a sinistra, vi troverete in imbarazzo, per casi e numeri. Sono allarmisti solo quelli che paventano una sicura invasione programmata nei minimi dettagli. Una delle tante torbide commistioni tra beghe europee e la paura delle prossime elezioni.
massimo lugaresi

Ironia Putiniana

La morte di Napolitano, il primo Presidente comunista e rieletto due volte, ha riacceso ( poco) vecchie polemiche, sulle sue appartenenze giovanili. Ricordo, invece la delusione di tanti compagni, quando rifiutò, nel congresso riminese, l'incarico da segretario, lasciando ad Occhetto il compito della liquidazione piangente. Dopo conquistò fama, con protagonismi da consegnare alla storia che non verrà mai raccontata. Ho letto, sempre su Dagospia un curioso articolo "copiato" dal Fatto di Travaglio. Vladimir Putin, chiamato sempre Mad Vlad, nel ricordare Giorgio Napolitano, usa il lessico delle esequie comuniste, attribuendo al defunto una obbligatoria ma inesistente lotta al fascismo. Ironia o scarsa conoscenza del personaggio? Il blog dell'atlantismo nudo, propende naturalmente per la solita "bufala" putiniana. Il servilismo prevale anche sulla verità. Il racconto della guerra procurata lo conferma. Invece, a mio parere, il Fatto che solo Il Fatto, anche Quotidiano, abbia Fatto queste considerazioni, raccolte diligentemente solo dalla intelligence tette e culi, propendo per l'ennesima squallida operazione da propaganda misera, senza scuse. Sembra invece che le spie moscovite, abbiano trovato dei tugnini alla guida dei carri armati, inviati, anche da noi, in Ucraina. Un confortante passo in avanti verso la vera Guerra. 
massimo lugaresi

domenica 24 settembre 2023

Convivenza Impossibile

La covata terminata con la nascita del partito democratico, le inseminazioni prodiane e gli inserimenti di (quasi) tutta la cristiana democrazia, aveva lo scopo di allargare il campo d'azione elettorale dei reduci comunisti. La massima goduria, un brevissimo orgasmo, l'ha provocato Matteo Renzi, suicidato dalla inesauribile megalomania. A sinistra gli spazi si erano allargati, però parte degli ex comunisti si erano allontanati, inventando Articoli Uno. Quelli di Chiamami Città, invece sono rimasti attaccati al filo del potere gnassiano, arrivando a lodare i lungomari e ben oltre. Commedia vista e rivista. Fingendo (bene) di essere con Gnassi e perfino Jamil. Poi è arrivata la Elly ammaliando la componente femminile e qualche maschietto in cerca del genere. Il sisma l'ha provocato la Ducetta, terremotando tutto, eccetto la destra riminese, graniticamente legata all'opposizione personale di Gioenzo. La  Schlein, prodotto (sembra) dall'inesauribile fucina bolognese, sempre prodiana, è riuscita a rompere definitivamente il perfetto giocattolo del potere democratico. L'aiuto dato alla Meloni è stato decisivo e continua con l'opposizione guidata da Repubblica. La presunta segretaria, eletta dai peggiori nemici, vuole dimostrare di avere delle proposte da opporre alla narrazione della destra, ma lo fa sconfinando nel campo di Conte e riavvicinando Bersani, D’Alema, Cofferati. Il filo-putinismo trionfa, la guerra assume verità sconvolgenti, la propaganda che aveva svolto il lavoro del suddito atlantico, è disorientata. Contenti loro. Il problema/dramma comico ed armocromatico, sarà come liberarsi dell'intrusa, voluta da chi? Il mainstream che dirige il partito democratico ha già deciso: ci siamo sbagliati ancora una volta. A Riccione hanno la scusa che è stato il Tar, a Rimini?
Massimo lugaresi

Tu vo fà l' antiamericano?

D’Alema fa l’antiamericano sull’Ucraina, mantenendo un briciolo di credibilità, dopo 60 anni di comunismo più o meno vero. Linkiesta questa mattina, per l'adeguata risposta, ha assoldato gli ombrelloni giornalistici di Capalbio, partendo naturalmente da Cappellini di Repubblica. La nuova rivista Italianieuropei del Baffetto è zeppa di elogi alla Russia e "sprezzante" nei confronti del rivestito Zelensky. Il finale triste e solitario di uno statista diventato una macchietta. Così lo "pittura" il blog radical chic all'americana. Siamo arrivati alla diaspora, nel silenzio connivente dei coniglietti riminesi, quelli che una volta lo adoravano. D'Alema, tra un affare e l'altro, ha osato affermare cose ovvie per chi non ha dimenticato un patrimonio culturale ed assorbito il virus Elkann. Naturalmente il copincolla vede Repubblica come fornitrice delle verità occidentali. La migliore e più credibile, anche in questa commedia, rimane sempre Sora Giorgia, come la chiama Dagostino. Il Pd nella versione attuale è un mix tra ridicolo e repellente. Ha perso anche il primato delle genuflessioni atlantiche. La guerra in Ucraina non può essere vista con la semplicistica dinamica aggredito/aggressore, sono gli Usa e l'Occidente a soffiare sul fuoco del bellicismo. Questa la sintesi del pensiero dalemiano. Siamo ben oltre il peccato capitale. Baffino ha avuto sempre il pregio di farsi capire, poi spesso si è dedicato ad altro, come hanno fatto tanti, anche nella nostra città della cultura e ristoranti. Le opinioni occidentali non bevono più la propaganda. Superata largamente l'asticella della culture dominante e schiaffeggiata una delle ammiraglie di Biden, l'ex segretario del Pci, premier e ministro, oggi dedito a vini ed affari, torna al lavoro del grande mediatore. Sto pensando ai "compagni" di Chiamami Città una volta adoranti D'Alema. Suvvia provate (assieme) di compilare un pezzo della vostra verità sulla guerra procurata. Senza organizzare camminate o marce ridicole.
massimo lugaresi 

sabato 23 settembre 2023

Tiene Botta

Secondo You Trend, società attiva nel campo delle previsioni sociali e naturalmente politiche, smentendo settimane di sinistre gufate, Fratelli e Sorelle della Meloni, sono in lieve ma credibile crescita. Invece tra il "partito democratico protetto" ed i compari a 5 stelle, rimane il modesto travaso di voti e bile. Impaginare Dagospia è un rito quotidiano facile, ma poco attirante. Tette&Culi non riescono più ad avere la necessaria attrattiva. Sono sempre quelle che girano. Anche i peni, obbligatori per la varietà dei generi, sono diminuiti. La Meloni sa bene che i problemi non arrivano dall'opposizione, nonostante una ciurma mediatica e giornalistica ancora molto forte. Il covo è La 7. Poi hanno intervistato la Schlein e si sono ricreduti. Eppure la 3 cittadinanze a trazione americana sembra volere portare il Pd su posizioni antagoniste, care al sindacato dei vecchi in ritardo. Sono sicuro che una votazione nazionale, in questo momento, "seppellirebbe" definitivamente l'assurda e squallida composizione democratica. L'effetto Lampedusa sta seminando rabbia ed anche delusione. La sinistra assume connotazioni sempre più pacifiste. Quanto durano Calenda e Renzi fuori dal governo? Diventa interessante osservare il finale della commedia riccionese. Il Pd ha scatenato suggeritori, facilitatori e garantiti, anche in pensione. Differenza organizzativa che annulla il possibile gap elettorale. Nel momento del bisogno, con le sirene che suonano, dall'astensionismo riescono sempre a "pilucare" il necessario. L'atmosfera imperante ed il nuovo regime, passato già all'occupazione spicciola, però renderanno ardue ripetere le vittorie passate. L'impegno a perdere sarà ancora più difficile, ce la possono fare ancora. 
massimo lugaresi

Eppur si muove

All'indietro. Linkiesta, in assenza di idee e proposte della sinistra ed in presenza del peggiore segretario, dopo Occhetto, attacca quotidianamente la Meloni, gufando la sua scomparsa, diventando noiosa. La vivace romana, invece sta assumendo in Europa ed oltre, una fisionomia marcata, combattendo per non trasformare il nostro paese nell'unico immenso centro d'accoglienza. Il controcanto, al momento pacato, è di Mattarella. Sta surrogando un partito assente ingiustificato? Gioco previsto dalla nostra costituzione post bellica. Finora non ci sono stati scontri, ma le sue visite degli ultimi giorni sono indovinate alla perfezione. Il Pd è inesistente e profondamente diviso in almeno due correnti. Sembra un partito solo per il sostegno della forte propaganda giornalistica, con la scusa di proteggerci dal fascismo e, naturalmente il sovranismo. Però si alleano con il Conte di Volturara. L'industria dell'accoglienza ha foraggiato migliaia di cooperative al costo di alcuni miliardi. Un altro superbonus sociale. E' inspiegabile che il movimento più ne combina (tante) e maggiore consenso sembra avere. Vivono attaccati al largo tubino della Schlein, incessante fornitore di voti. Erano feroci nemici. Il M5S è nato e si è propagato facilmente, come avversario del partito allora imperante. Arrivano forti scricchiolii dalla vicina Perla riccionese. La maggioranza esistente, raffazzonata con liste civiche e balneari, si è frantumata. Lo stesso rischio, forse maggiore, lo può correre la nostra città. La mia impressione è che la destra sia appagata da questa situazione. Importante, per qualcuno, uscire dall'anonimato. Non esiste un combinato politico. La maggioranza riminese ha solo paura degli avversari che vogliono entrare nel loro pascolo. Lucio Paesani lo conferma. Lo fermerebbero anche se volesse fare un asilo nido. Bonaccini è pronto per l'Europa. La mancanza di Cagnoni si avverte nel tempo. Ogni pretendente mostra l'abissale distanza. Anche lui non era comunista doc. Al governo della città, spesso hanno combinato guai. Guardate la Cgil.
massimo lugaresi 

venerdì 22 settembre 2023

Spaghetti alla Meloni

Capisco che mostrarsi, leggermente piddino, oggi è desolante. O scegli il cosiddetto riformismo di Bonaccini e riesci a galleggiare qualche mese, oppure rappresenti uno dei generi nuovi che sostengono la corrente voluta dai grillini. La propaganda è costretta a seguire ansiosamente le tracce della Giorgia nell'estenuante girovagare contro tutti. E' vero che il suo atlantismo penitente e la difesa oltre ogni ragionevole dubbio, di Zelensky, ormai allontanato da tutti, la costringono ad una interpretazione discutibile. I giornaloni della scuderia Elkann, le concedono boriosamente, pochi mesi di vita, mentre la sua coalizione viene descritta come un nido di vipere. Inutile ricordare chi è la serpe più pericolosa, dal momento che Tajani ci regala sempre la stessa espressione. La Meloni a New Jork "diserta" il Consiglio di Sicurezza, dopo l'Onu, una della rappresentazioni più inutili, per consumare un piatto di spaghetti al pomodoro, con la figlia Ginevra. Era in programma anche una cena a lume di candela Biden. Difficile darle torto. Si è scatenata la bagarre giornalistica. Il discorso della Premier alle sempre più inutili Nazioni Unite, è stato durissimo. Non cambia niente. Vincono, sempre, gli scafisti. 
massimo lugaresi

Migranti

Termine che ha assunto modalità e ragioni diverse da quelle originali. Il nostro paese, lo aveva nobilitato con milioni di persone e famiglie in giro per Europa e Mondo in cerca del lavoro. Il migrante è cambiato con l'ingresso di altri protagonisti. Gli stati forti, più esposti, hanno adottato metodi spesso sbrigativi, profittando della quasi impossibilità di raggiungere le loro coste. Siamo la cristalleria peninsulare, in mezzo agli elefanti padroni. L'atavica debolezza del grande debitore, mendicante sussidi, ci colloca in posizione supina ai voleri padronali. La solidarietà papale si è unita alla presunta convenienza del Pd. I primi ingressi del flusso migratorio, visibili sulle nostre spiagge, vennero accolti come folcloristici. Oggi riempiono gli alberghi dismessi e le cronache locali. E' diventata una industria, alimentata dalla mafia degli scafisti. Hanno capito che un misero barchino, valeva milioni, riempiendolo con la giusta presenza. Il porto più facile da raggiungere, non il più vicino, è Lampedusa, Gli altri, distanti poche miglia, sono chiusi. Le tragedie avvengono in proporzione alla pericolosità dei viaggi. Il bambino spiaggiato è la conferma. Ci sentivamo colpevoli. In Italia l'accoglienza è diventata una industria, alimentata dal pubblico denaro. con la scusa dell'accertamento delle identità o del ricongiungimento. Sono nati i funghi delle cooperative, tutte o quasi della stessa matrice. Centinaia, migliaia di baldi (?) giovani che gironzolano per mesi in strutture non adeguate, si riversano su parchi e giardini o nelle stazioni, dove lavorano e delinquono in stretta sintonia. La Meloni contro tutti? Secondo voi la maggioranza, sempre più larga dei cittadini, con chi sta, nonostante le dimissioni di Filippo Zilli?
Chiamami Melucci non è d'accordo, gli scafisti sono solo fornitori.
massimo lugaresi

giovedì 21 settembre 2023

Benvenuti a Rimining

Rimini Life, la società che si è aggiudicata l’area ex Damerini, per una Questura mai nata, ha duramente polemizzato con il sindaco Sadhegolvaad, accusandolo di non rispondere alle domande per non affrontare una delle “patate bollenti” ricevute in eredità dal suo Principe. L’area era già salita agli onori della cronaca ai tempi di Melucciov, quando, addirittura, interpellò il Gabibbo per cercare di dare una scossa all’impasse che a quei tempi soffriva la Questura, con un Governo “non amico”. Ora il progetto EsseLunga incorporata, langue in qualche ufficio del Comune. Il primo cittadino, butta la palla in tribuna, come un “catenacciaro” in attesa del Pug. Non avendo (fortunatamente) la “Vision” e nemmeno il carattere del suo predecessore, si trova a girovagare per il campo, come faceva il “Migliore”, quando giocava nelle “speranze” del Cesena Calcio. L’unico acuto lo mostrò con il trasferimento del mercato ambulante, ma l’operazione era funzionale all’Uomo che sussurrava al rinoceronte di piazza S Martino e sentiva i bisbiglii del teatro con il castello. Dura per i Sindaci anche quelli vicini, sospesi. Non riesce a chiudere l'area Fox con Coop amica, figuriamoci la bega di via Ugo Bassi. Sarà un'altra Murri o forse Novarese in salsa Coop 7? Il Centro Benessere più bello del Mediterraneo, oltre ad attirare milioni di turisti, doveva essere la meta degli oligarchi russi. Un consiglio a Rimini Life: evitate l'uso di frasi del tipo “interesse della città”. Con la chiusura del ponte di Tiberio, più che alla città, sono stati fatti gli interessi dei ristoratori e i “poveri” residenti del Rione Clodio ora pagano le conseguenze.
P.S. Prepariamoci, arriva la Bolkestein. Una telefonata al vecchio e grande democristiano Ermanno Vichi, può regalare qualche consiglio.
Don Camillo

I Diversi

Conte, segretario grillino, secondo la piattaforma, dopo avere contribuito, nei gazebi, alla vittoria (sorprendente) della Schlein, si accorge che non è stata una grande idea. Credo, lo abbia detto, in disparte, la Lilly Gruber, dopo averla "testata" personalmente. Mentre per il Pd l'attuale posizione è stritolante, il popolino a 5 stelle naviga in acque conosciute, per loro le uniche balneabili. Quelle del governo, calpestate occasionalmente, hanno prodotto disastri elettorali. Visti all'opera sono stati comici. Sparito Gigetto Di Maio? Dagospia ci fornisce, tramite l'intelligence giudiziaria, la notizia che la 3 cittadinanze, sarà ospite a Palermo, con l'avvocato del popolo ristretto, del congresso di Area, altra corrente (naturalmente) democratica. La Stampa è con largo vantaggio, il migliore interprete dell'occidentalismo servile e bellico, ma italianamente piddino. Mostra Conte nella doppia opposizione: contro la Meloni è obbligatoria, contro i compagni della Schlein è per la sopravvivenza. Passata  l'estate, unite le forze e raccolte le firme sul salario minimo, la competizione tra M5s e Pd è destinata a ravvivarsi in vista della campagna elettorale per le europee. Conte si è "distinto" dal ditino puntato, sulla politica migratoria del Pd. Lenite pargulos, incinte, giovani, delinquenti, ad me venire via Lampedusa. Poi li distribuirò nelle cooperative della solidarietà, molti li troverete nelle cronache locali, altri cercheranno un impossibile ricongiungimento, gli amici europei hanno chiuso tutte le porte e porti. Il presidente a 5 stelle definisce il blocco navale una presa in giro, ma non si può fare come pretendono i compari piddini, una accoglienza indiscriminata a tutti. Si è accorto che il Pd è un partito di potere che il potere non ha, ma mantiene solide rappresentanze con le categorie industriali, commerciali ed imprenditoriali. Con quella giudiziaria credo si passi dal totale asservimento, a monenti di pausa riflessiva. La riforma della giustizia sembra il blocco navale.
massimo lugaresi

mercoledì 20 settembre 2023

La Controffensiva

Il 22 e il 23 settembre 2023 il Palacongressi di Rimini ospiterà la prima edizione di “EXPO-AID 2023 – Io, persona al centro”, l’evento voluto dal Ministro per le Disabilità Alessandra Locatelli e realizzato in collaborazione con l’Osservatorio Nazionale sulla condizione delle persone con disabilità. “Sarà una grande occasione di confronto per il mondo della disabilità, per le Istituzioni e i cittadini interessati, spiega il Ministro Locatelli, l’obiettivo è trovare punti di incontro e confronto per innestare una svolta culturale, valorizzare ogni persona e porla al centro delle azioni politiche“. L’evento coinvolgerà Istituzioni, associazioni ed Enti del terzo settore e prevede attività sportive e ricreative, un’area espositiva, momenti partecipativi e di formazione. Venerdì 22 settembre, alle 12 interverrà il presidente del Consiglio Giorgia Meloni che, dopo la benedizione del Vescovo di Rimini, Mons. Nicolò Anselmi, e l’inno nazionale suonato dai ragazzi con disabilità della “Si Può Fare Band”. Il governo si muove nella strada giusta e meritevole. Evento che deve unire, senza creare inutili polemiche. Sono sicuro che l'impeccabile stampa lo seguirà come fosse organizzato dalla Petitti. Posso aggiungere che avrebbe meritato una visita del Colle? Forse un problema di visibilità, lo ha esclusa. Complimenti, in anticipo, al ministro, troveranno sempre il modo di attaccare..Salvini. 
massimo lugaresi

Arrendetevi: Siete Circondati

E' arrivato l'ordine, compagni. Menare sulla sperabile crisi di governo, per l'invasione africana da noi organizzata e la crisi finanziaria grazie alle folli sanzioni da noi comminate. Fallita la controffensiva ucraina, più mediatica che bellica, non trovando un capo mercenario da uccidere, l'attenzione delle intelligence democratiche, si sposta sul governo Meloni. La premier viene accusata, dai giornali di casa Elkann, di non essere in grado di gestire l'invasione dal mare ed i debiti terreni. Hanno l'handicap  di non potere sfruttare la Moda Schlein, con maniche larghe. Allora usano i resti della assistita propaganda all'opposizione. Vignettisti, caricaturisti, comici e imbrattatori, sono legati alla sinistra fallita, come le auto elettriche. Dagospia potrebbe trovare facili argomenti o battute, seguendo per un giorno il ditino della segretaria imposta (da chi?). Sembra che l'abbia votata anche Melucci. Gnassi, pur essendo il più vicino alle caratteristiche della corrente simil grillina, si è tenuto fuori, battendo, in furbizia, per una volta, il famoso Baffetto. I piddini riminesi, saranno impegnati nella battaglia della bastigia. Divisi, come Renzi e Calenda, dovranno organizzare i bandi del secolo. Se privilegiano la rivoluzione balneare, perdono la maggioranza, se tirano a campare, li aspetta Biagini, con Mastro Maurizio alle spalle. La Nipote Roberta corre il rischio di rimanere con l'ombrellone in mano. Attenta Roby, non guardano in faccia a nessuno.
massimo lugaresi 

martedì 19 settembre 2023

Balla Meloni, Balla

Esauriti (quasi) i responsi delle intellligence belliche che, rileggendoli, sembra non ne abbiano, volutamente, azzeccata, una, la propaganda si scaglia contro il governo Meloni. Usa naturalmente i giornali amici come La Stampa ed il Financial Times, emissario dei poteri democratici americani. I loro auspici sono terribili, al punto che Dagospia li mette in prima pagina. Lo spread ci ucciderà, come doveva fare con il Cavaliere e l'aumento dei tassi, altra strategia europea, ci costerà un centinaio di miliardi. Nuovo Superbonus. Non è finita: l'orda umana scatenata, secondo i voleri del socialismo spagnolo ed il poco rimasto in Germania, ma soprattutto le "impronunciabili" sanzioni, ci hanno messo in ginocchio. Gli aumenti sono giornalieri e spaventosi, quasi sempre speculativi. Il nostro turismo, già in crisi mascherata dall'informazione, ha pagato il prezzo più alto. Quello che offriamo è fuori mercato. Una sempre più consistente massa popolare, esce da questa possibilità. Gli stipendi e pensioni sono vincolati, l'inflazione li erode. Il quadro serve per minacciare il governo, come fosse il solo colpevole e non vittima degli agguati finanziari e sociali. Devono anche proteggersi dagli Effetti Schlein. L'ondata (organizzata) degli sbarchi lampedusani è la risposta al cambiamento di strategia. Porti e paesi molto più vicini sono chiusi e nessuno protesta. C'era un florido mercato della solidarietà da sbarco, centinaia di cooperative nate come le società del bonus grillino, lucravano e votavano bene. I giornaloni democratici e la scuderia Elkann, prevedono una rapida fine di questo governo, senza pronunciare però la parola elezioni. Rappresentati così, voglio vedere chi vota Pd.  
PS Giorgia il trottolino amoroso, fa e disfa, troppi nemici e sanzioni. Scommetto sul rilancio armocromatico di Draghi.  
massimo lugaresi 

Morto un Re

Con Lorenzo Cagnoni, scompare l’ultimo dei “Cavalli di razza dell’ex PCI locale”. Rappresentava ciò che è stato il “potere comunista” nei territori governati ininterrottamente dagli eredi del Fronte popolare. Nel tempo hanno, piano piano, abbracciato la filosofia del “cuore a sinistra e il portafoglio ben gonfio a destra”. Parliamo di gente post sessantottina che si è trovata a reggere le redini del comando sostituendo l’eskimo innocente, con le cravatte di Hermes e di Marella. Cagnoni, persona acuta ed intelligente, ha saputo destreggiarsi egregiamente nelle stanze del potere locale, regionale e nazionale. Aveva una “Visione” (la vision del principe decaduto è ben altra cosa), precisa e ha raggiunto tutti gli obbiettivi mirati. La costruzione della nuova Fiera e del palacongressi sono le “Piramidi” che ricorderanno nei secoli il suo regno… non per niente Lorenzo è stato paragonato ad un antico faraone. Nei suoi C.d.A. c’è sempre stato poco da discutere. La linea era netta, tracciata ed indiscutibile. Come ogni impero, ha necessariamente luci ed ombre. Un appannaggio mai divulgato, un incastro di società partecipate somiglianti a scatole cinesi, un personale rappresentato dai rampolli del partitone, con abbondanti iniezioni di “popolo ciellino”… insomma, la pax Cagnoni. Ora si apre la lotta della successione. Il posto fa gola a tanti, ma in ambito locale non si vedono figure in grado di sostituire il Presidente. I giovanotti e no locali, con o senza baffetti o messa in piega, o sono troppo impulsivi, o sono troppo accomodanti, o culturalmente inadeguati a gestire la difficile transizione. Le sorprese dopo decenni di potere ininterrotto, possono essere dietro l’angolo e i bilanci potrebbero riservare novità inaspettate. Si aggiunge a tutto ciò il risveglio del patto Milano-Bologna che con buona pace del sindaco Sadhegolvaad potrebbe riservare qualche sorpresa… ma andrà tutto bene…. Rimining nulla teme. Si vedrà. Per ora chiudiamo una stagione che Carlino e Palazzo Garampi definiscono da “Urlo”, con i pienini. Vedremo come sarà questo autunno che si profila piuttosto caldo. 
 Don Camillo

lunedì 18 settembre 2023

Sinistre Speranze

Linkiesta, il blog dei radical più chic, questa mattina auspicava, in prima pagina, una "probabile" crisi di governo. Senza però andare al voto, non hanno la segretaria pronta. Nessuno può giurare che Giorgia Meloni durerà altri quattro anni è il titolo "speranzoso" di Mario Lavia. Racconta di avere ascoltato, nel dibattito politico, circolare nomi diversi, mai democratici, tanto meno grillini, costretti al pentimento da superbonus. Scandalo dalle proporzioni gigantesche, non ancora scoperte. Il reddito cittadino era un aperitivo. Il connubio con il Pd, li costringerà all'opposizione permanente. Melucci non ne parla. E' vero che localmente il M5S vale quasi niente, le ragioni sono visibili ed accertabili. L'invasione, organizzata dai nemici europei, dei richiedenti asilo, giovani, donne e bambini, ha messo in crisi l'accoglienza, pur rodata da anni di porti spalancati e cooperative piddine. La gestione Piantedosi è servita però a togliere le Ong dal traffico umano. I salvataggi prenotati sono cessati, ma sono arrivate centinaia di piccole carrette del mare. Il porto di Lampedusa è pieno di improbabili mezzi di trasporto. Sanno di essere "salvati" dalla nostra Guardia Costiera e Finanza. Una trappola per la Meloni in vista delle elezioni, giustificata dalla paura, quasi certezza della caduta dell'impero democratico, definito socialista. Con noi possono giocare, ci tengono per il debito. Anche la nostra economia soffre ma, destra e sinistra, avendo la stessa colpa bellica e sanzionatoria, non hanno il coraggio della verità. La Stampa ha già fatto una previsione/desiderio ed indicato in Fabio Panetta il post Meloni. Un giornale sempre un passo avanti. Avere un Elkann è una fortuna, la mia Juve lo sa. 
massimo lugaresi

Melucci dice No

Uno dei (pochi) errori commessi nella lunga traversata politica, Melucci Maurizio tenutario e guardiano di Chiamami Città, lo ha fatto schierandosi con la Schlein. Non avrei scommesso sulla scelta perdente. Non è da lui. Su quel campo ha sempre ottenuto risultati sorprendenti, battendo l'elite comunista e quella camuffata. Nelle sue pillole domenicali di politica riminese, ospitate dal Blog, dice no al terzo mandato, non avendo problemi personali. Copia, anzi traduce, l'incomprensibile 3 cittadinanze e capo corrente. La battaglia regionale riguarda Bonaccini ed il suo terzo mandato. Francamente anche io non capisco perchè vi siano Casini, Bersani, La Russa, citati a caso, ma sindaci e governatori votati e voluti dai cittadini non possano proseguire un democratico cammino. Le reiterate nomine sono incitamenti alla corruzione? Una risata vi seppellirà. Tutto, caro Melucci, per concedere una ragione alla Schlein, che una ragione non ce l'ha? Lui (Melucci) ritiene sbagliato togliere il limite dei due mandati a sindaci e governatori, per due (buone) ragioni. Non è sindaco e nemmeno governatore. In realtà, il suo affiancamento ad un personaggio che esce dalla copertina sbagliata, lo indora con un lungo ragionamento sul potere che le due nomine prevedono. Sembra la favola dei bagnini oggi diventati nemici da estinguere. Giocavate ai castelli sulla sabbia, componendo a due mani i piani spiaggia e cacciando il compagno Baschetti. Oggi rivoltate la storia per colpire il governo? Loro sono sempre stati amici della categoria oggi diventata lobby. Coglie (?) invece il motivo per cui la Meloni non è entusiasta del terzo mandato. Rispetto ai voti ha pochi sindaci e prediletti governatori, come se li eleggesse da sola. Campania e Emilia romagna sono i due fortini rimasti. E' sicuro che De Luca farebbe anche il quarto mandato, mentre il terzo di Bonaccini è fortemente in dubbio. Si lancia anche nell'interpretazione delle dimissioni di Filippo Zilli, definito figlio d'arte del collega Oronzo. Le definisce strane, non ca..suoi. Le motivazioni non convincono, problemi personali è troppo vago, tanto meno lasciare il posto a soli 35 anni a forze fresche. Poi arriva dove il dente a sinistra duole. Le dimissioni secondo la intelligence di Chiamami Città, hanno un carattere esclusivamente, totalmente politico. Una sorta di faida interna contro l'eterno Gioenzo Renzi. Insomma i fratelli d'Italia devono avere Famiglia anche a Rimini. La domenica di Melucci chiude così. Pensare a chi hai votato, no? 
massimo lugaresi

domenica 17 settembre 2023

Ricominciare?

Quanti fallimenti ha collezionato la sinistra, dopo lo scioglimento forzato del partito comunista? L'ultimo, non ancora ufficializzato da Repubblica, ma già accennato da Domani, si chiama Pd nella versione Schlein. La Stampa si occupa degli aspetti atlantici, ha le sue gatte da pelare con una previsione piuttosto buia per i democratici americani. La guerra, sta prendendo la "piega "Putin, quella più avvilente per la propaganda. Un contorno di intelligence mai usato prima. Guerra raccontata da lontano. Bugie che nessuno osa smentire. Quelle usate per Vietnam, Irak, Afghanistan sono finite con ritirate tragiche. Il costo del denaro aumenta, ma il governo ha le stesse colpe di chi lo ha preceduto. Direi una percentuale minore. Il risultato della gara a chi si mostra più supino ai desideri dei veri padroni. Quelli europei lo fanno a scapito del nostro paese. Ci stanno riempiendo di falsi,
 mescolati con qualche vero richiedente asilo. Una organizzazione talmente curata che permette agli sbarcati di lamentarsi per il trattamento ricevuto. Messe in rada le Ong, hanno scelto le barchette fai da te. Ogni tanto la transumanza umana assume aspetti inevitabilmente tragici. L'ordine è continuare, basta una Cutro. Sono però convinto che la "sceneggiata" non porti fortune elettorali agli inventori e produttori. L'aria che si respira peggiora, come le nostre bollette. Dovevamo mettere in ginocchio la Russia e cancellare Djokovic. Con Figliuolo i sindaci si sono messi sull'attenti. Anche Gnassi. 
massimo lugaresi

Commedia Americana

Tra una gaffe ed una caduta, compatibile con l'età, Joe Sleepy Biden si sta malinconicamente allontanando dalla Casa Bianca. Spesso le famiglie presidenziali, mostrano lati oscuri che il "puritanesimo" americano colpisce senza pietà o sconti. Aspetti incomprensibili per i sudditi italiani. La menzogna è uno dei reati più gravi. Avere tratto o concesso regali è da ergastolo. Strano paese quello che ci comanda. Il figlio del presidente americano Biden è stato incriminato. È accusato di aver mentito per l’acquisto di un’arma. Aveva dichiarato il falso, rispondendo alla domanda su l'uso di droghe. I repubblicani lo ritengono il punto debole del padre, che sarebbe quello (democratico) forte. Nel giro di due giorni, questa settimana, il presidente americano Joe Biden ha dovuto incassare due colpi che potrebbero avere uno strascico politico. Entrambi hanno a che fare con suo figlio Hunter. Il primo è l’indagine avviata dai Repubblicani, alla Camera, in vista di un impeachment al momento tutto virtuale. Il secondo, ieri, l’incriminazione di Hunter: tre accuse riassumibili nel fatto che nel 2018 avrebbe mentito per acquistare un’arma da fuoco. Se venisse condannato, rischierebbe una pena fino a venticinque anni di carcere. L'America non è mai stata così vulnerabile. Anche i repubblicani sono costretti a ricorrere ad un "usato" Trump. Con i rischi che può comportare. L'aggressività della Cina ed alleati, ha creato un altro cartello, pronto ad usare una moneta alternativa al dollaro. Frantumazione finanziaria e minacce assortite, non sono portatori di pace. Noi? N.P. 
massimo lugaresi

sabato 16 settembre 2023

Futuro Scritto

Da mesi non leggo la stampa locale. Le poche novità permesse, arrivano attraverso i social, senza spulciare le fonti giornalistiche. Ho trovato però nel Corriere una disponibilità ad una libera informazione. La botta dell'estate è stata dura. Una volta i pienoni si accompagnavano alle strabilianti fiere di Cagnoni, facilissimo innalzare monumenti e silenziare il Palas. Poi è arrivato Gnassi. Sarebbe bello sprecare una serata, analizzando i suoi undici anni di potere assoluto. Era un compito del partito, nel caso ci fosse, prendere il buono e l'utile e scartare i Wedding Palace. I lungomari, dicono siano invenzioni di altri a lui vicini, verranno vincolati e li vedrete in eterno, moccolando. Giovanni Donzelli, responsabile dell'organizzazione di Fratelli d'Italia, uno della Meloni's Family ha detto "siamo sotto attacco". Come lo ha capito? Per quello ha avuto un incarico così importante. Non era assolutamente prevedibile una campagna d'odio e diffamazione, così violenta? Reazione di lobbisti, gruppi imprenditoriali, finanza ed economia che possedevano l'intera informazione, governatori e sindaci rimasti, scuola ed università. La giustizia sembra abbia alzato bandiera gialla. Il Fratellino d'Italia se la prende con i lobbisti annunciando, candidamente, che a loro non interessa il potere per il potere. Si è anche accorto che c'è una sorta di complotto, iniziando con gli sbarchi a prezzi vantaggiosi. E' chiara e palpabile la sintonia tra Germania, Francia che prima chiudono drasticamente ogni pertugio e poi incitano gli sbarchi concordati con gli scafisti libici. La Meloni ha sottovalutato la forza dei due paesi, padroni, da sempre, dell'Unione. La promessa lanciata elettoralmente di impedire, con la forza, gli sbarchi si è rivelata una ingenua affermazione da neofita. Non credo però che la traduzione in voti, premi il partito della Schlein e delle Ong miliardarie. I prossimi mesi si riempiranno di pienini salvifici, orde turistiche che visiteranno il Medico di Rimini e perfino il solito tentativo della destra di fingere la conquista del Comune e la Provincia. Pacchetto unico. L'attenzione si sposterà sui danni ancora da valutare e sul rincaro della vita. Mai come oggi sarebbe salutare un governo di larghe intese. Il nostro debito cresce ogni giorno. La sanità pubblica ha ricevuto una mazzata poderosa. L'autunno si presenta nero. Siamo in Stazione. 
massimo lugaresi

Incomprensibile



Per caso (giuro) ho visto l'intervista di Massimo Giannini e la Gruber alla "precaria" segretaria del Pd con 3 cittadinanze. Il colpo di sfortuna televisiva mi ha incuriosito. Il parere dolce, rispetto al mio, della conduttrice, è verissimo: ma chi la capisce se parla così? Parlando di Lampedusa ha detto che è la dimostrazione del fallimento delle politiche di esternalizzazione (?) del governo. Giannini ha affermato, buttandola nell'incomprensibilità, che non dice una parola chiara e non è troppo di sinistra. Una tragedia comunicativa, i cocci di una propaganda armocromatica. Lo confermano giornalisti ed imbrattatori di Chiamami Città. Non spendono una parola, tanto meno un disegnino sulla loro segretaria. Il turismo con una settimana settembrina di sole si è ripreso, gli alberghi, ancora aperti e soprattutto i "nemici" bagnini non riescono a chiudere gli stabilimenti. Le riunioni però non si fanno, paura di mostrare il volto del partito. Figliuolo ha chiuso anche le polemiche gnassiane. 
Il passare da Principe della capitale turistica, a semplice spettatore di un regime dove conta ..niente, è dura. Ho sperimentato anche io, per pochi mesi, il cambiamento repentino della collocazione consiliare, in una sola giornata. Oggi si sostengono l'uno con l'altro, per non cadere assieme. 
massimo lugaresi

venerdì 15 settembre 2023

CS Filippo Zilli

COMUNICATO STAMPA: DIMISSIONI DALLA CARICA DI CONSIGLIERE COMUNALE 
In data odierna ho rassegnato le dimissioni dalla carica di Consigliere Comunale del Comune di Rimini. Non è stata una scelta facile da prendere, dopo ormai 7 anni che sedevo su quei banchi. Ma la ritengo quella giusta. Ricordo ancora la gioia della prima elezione nel 2016 quando ho riportato dopo anni il cognome ZILLI in Consiglio a Rimini, seguita poi dalla rielezione del 2021. Grandi soddisfazioni che hanno pagato il duro lavoro e i tanti sacrifici fatti negli anni. Oggi mi vanto di esser parte, anche in qualità di Vice Commissario Provinciale dell’on. Montaruli, di Fratelli d’Italia, che è primo partito per numeri e importanza, con proiezioni al 30%, ed è al Governo della nostra amata Nazione, per la quale si lavora costantemente giorno e notte. Far parte di un qualcosa di così importante comporta anche maggiore responsabilità e coraggio da coloro i quali hanno ruoli e compiti, amministrativi e dirigenziali. Ed io oggi, dimettendomi, ho scelto di lasciar spazio. Non ho mai creduto negli incarichi multipli, ma sempre nella divisione dei ruoli. E’ necessario un ricambio in politica, è necessario saper voltare pagina a volte, per noi, per il partito che rappresentiamo e soprattutto per i cittadini a cui chiediamo fiducia, cosi da avere maggiori energie per i propri compiti. Da qui la imminente riorganizzazione di Fratelli d’Italia, che dovrebbe avvenire entro la fine dell’anno, cosi come dichiarato a Roma alla scorsa Assemblea Nazionale, con l’indizione di Congressi Comunali e Provinciali su tutto il territorio, che daranno nuova linfa e vitalità al partito, attribuendo incarichi e compiti. Quella delle dimissioni ribadisco è una scelta personale, dettata dalla serietà e coerenza. Lo avevo già dichiarato prima delle elezioni che, in caso di sconfitta, avrei lasciato a metà mandato spazio a qualcun altro cosi da farlo crescere come Amministratore Pubblico. Il tempo a disposizione è sempre meno nelle nostre vite e, tra partito, lavoro e famiglia, ne rimane davvero poco. Ho quindi ritenuto giusto lasciare il mio posto a chi potrà dare maggior impegno nell’esercizio del ruolo. Per il futuro invece, chissà. La politica fa parte di me, e l’obiettivo rimane sempre lo stesso. Vincere a Rimini portando alla nostra città un Governo di Centro Destra. Voglio ringraziare i quasi 700 riminesi che mi hanno accordato la loro fiducia alle ultime elezioni, i quali sanno benissimo che il mio impegno non termina solo perché non siederò più all’interno del Consiglio, anzi, paradossalmente potrà essere maggiore e meglio indirizzato. Le battaglie, è vero, si fanno dall’interno, ma vi assicuro che le più importanti si fanno dall’esterno del Palazzo. Questo è sempre stato il mio credo ed il modo in cui ho svolto la mia attività da consigliere. Ringrazio e saluto pubblicamente tutti i Consiglieri, oltre alla Giunta e al Sindaco Sadegholvaad, ed in particolar modo i colleghi di partito Renzi, Marcello e Spina, a cui auguro di proseguire le tante battaglie in sintonia, e faccio i migliori auguri alla dott.ssa Ada Di Campi che prenderà il mio posto, certo che saprà dare del filo da torcere all’amministrazione del Partito Democratico. 
Arrivederci Dott. Filippo Zilli
Consulente del Lavoro Servizi di Consulenza Commerciale Consigliere Comunale Rimini P.IVA 04637670409 tel: 340/7628752 mail: filippozilli@studiozilli.com PEC: filippozilli@pec.it

Facciamoci Male

Difficile commentare un articolo confezionato dall'opposizione. Il governo Meloni sembra quello di Draghi o Conte degli ultimi giorni di Pompei. La differenza che lo indica come l'unico premiato dai cittadini, viene trascurata. Un particolare irritante come l'armocromia imperante nei piddini. In un articolo, sempre con gli stessi contenuti, (forse) opera di Dagospia, viene detto, senza ragioni credibili che la Meloni guarda al lungo periodo, nel breve le perde tutte, le battaglie. La intelligence del blog ha ispezionato il discorso ai Fratellini d'Italia ed avrebbe riscontrato una forte preoccupazione per le sorti del governo, assediato dalle compagne della Schlein. La "bacchetta" magica (naturalmente) sovranista e populista, si è scaricata. La coalizione di centrodestra, sempre secondo le intelligence che comandano, parlo di quelle leggermente yankee, è molto più rassicurante dei democratici, divisi anche sulla guerra. Argomento che non viene mai ripreso dalla informazione di parte. L'antagonismo della Schlein, in combutta con quello grillino e l'opera persuasiva del Papa, formano il muro che prima o poi con i soliti metodi sbrigativi cercheranno di abbattere. Non possono permettersi di perdere anche la guerra procurata. Il prossimo traguardo sono le elezioni europee, ma pensare che la Meloni sia così cinica e masochista da infilarsi nella (improbabile) maggioranza socialdemocratica, mi sembra troppo anche per un fedelissimo lettore. La grande ed impronunciabile colpa della Meloni è di essersi infilata nel novero dei plaudenti le sanzioni. Paura, timori del passato, un bagno costretto nel Gange dell'Occidente? Recessione, inflazione, sono le risposte al desiderio di indebolire o annientare la coalizione mondiale, oggi nettamente più forte, deinde pericolosa. Il fenomeno migratorio è epocale ed esplosivo solo per il Porto di Lampedusa, naturalmente italiano. La sinistra in particolare quella antagonista "rinfaccia" alla Meloni la balla del blocco navale. Dobbiamo inaugurare voli dalla Libia o sarebbero sufficienti comode navi passeggeri su prenotazione? Questa è la soluzione del Pd? Provate a proporla agli italiani, prima o poi farete un congresso od uno scioglimento. A me sembra corretta la seconda.  
massimo lugaresi

Il Ritorno di Mario

E' indubitabile che, nonostante i baci&abbracci di circostanza alla Meloni, la componente europea, guidata dalla Von der Lyden, ha sentito il bisogno del vecchio e sperimentato Draghi. I dem italiani e la corrente antagonista, si sono sdraiati verso occidente, come usano i credenti nella medicina, lacrime e sangue, che verrà inoculata. La Meloni rappresenta per i democratici, i garantiti ed i simil grillini, il peggiore dei nemici. Con la femmina, imposta dall'America, peggiorano il distacco ed allora arriva la grande pensata, penso attribuibile a Gentiloni: Il Ritorno di Mario. Non contenti dell'ennesima sceneggiata a 3 cittadinanze, stanno prevedendo, sui messali democratici che Mario Draghi non si fermerà alla consulenza zeppa di previsioni inutili, ma correrà (piano) per incarichi più prestigiosi, forse ripeterà, con l'accompagno Gedi, la scalata del Colle. Mattarella è pronto per il terzo incarico  Il prossimo ostacolo per la depressa sinistra europea, saranno le elezioni di giugno. O si rifà la vecchia europa con i confini più ristretti ed il "faccione" di Xi Inping che aleggia sorridente per il favore che gli avete fatto con le sanzioni, portandogli, in braccio, Putin ed il resto abbondante del mondo che conta. Hanno ingaggiato Draghi, detto il perdente ed il maschione francese (sembra) senza personale trainer, mentre la Germania, come da copione, si fa i ca..suoi alla faccia dei nostri rincari. Mario Draghi a cui la Von Der ha chiesto un report sulla competitività dell'Europa ed in particolare sul turismo riminese, in profondo ed inaspettato (?) affanno senza pienoni. Dieci giorni di sole settembrino hanno sistemato tutto, così titolavano con la dovuta sintonia, le prefiche della Rimini che c'era. Dimenticavo e chiedo scusa agli impaginatori democratici: sembra che Draghi non si accontenti della consulenza che spero gratuita, dopo i danni, ma si agiti, per occupare postazioni che vanno dalla Presidenza della Commissione Ue, fino all'inarrivabile Colle, da lui fallito al primo tentativo. Non ce lo togliamo più ...
massimo lugaresi

giovedì 14 settembre 2023

Gira e Rigira


E' tornato Draghi. L'esonerato Premier, mai votato, il mancato Presidente della Repubblica, Dott. Prof, Mario Draghi, su invito (disperato) della Ursula Von Der Lyden ha accettato l'incarico di "elaborare una strategia per difendere la competitività europea". Linkiesta ha raggiunto l'apice della comunicazione. Dagospia, ubbidiente, si è prontamente adeguato, rincarando l'estasi. Il migliore italiano sul mercato della salvezza. Naturalmente ha aggiunto il solito ed irriverente paragone con la Meloni, incapace di difendere i nostri confini a nord e sud della penisola ed il governo dagli attacchi di Salvini, ma stravotata dai cittadini. Tutti i giorni il blog dei radical chic è costretto ad usare penosi argomenti, infarciti con la difesa di una guerra voluta da Biden. Anche il vecchietto se la passa male. Stanno riesumendo gli "affari" di famiglia. Però le Ong dei miliardari (democratici) annoiati sono ferme. Bastano gli arrivi dal mare. L'unico porto mediterraneo spalancato. Ci hanno lasciato volutamente, strategicamente soli. Mentre un partito dilaniato, diventato socio in affari politici con i nemici di una volta (due anni fa) tenta di rimanere a galla, grazie alla propaganda comunicativa, ormai  orfana della guerra su procura. La controffensiva è terminata sul nascere. Putin gioca al gatto con i topi, che saremmo anche noi, grandi finanziatori bellici, con la benzina vicina ai 3 euro. Il Giornale sta vincendo largamente la gara atlantica con le due scialuppe della Gedi. Non capisco dove voglia parare. Ci riempiono di migranti così possono dire che non li abbiamo integrati. Nelle stazioni e per le strade deserte, sembra però che si trovino a loro agio. 
massimo lugaresi 

Marcetta su Roma

Sentita l'armocromista e scelto il vestito largo, sembra che Elly Schlein, segretario del Pd in quota grillina, abbia deciso la Marcetta su Roma, intesa come capitale della protesta. Deve ancora stabilire la graduatoria dei motivi. Sono molti quelli contro il governo che li ha esiliati nel luogo meno adatto alla sopravvivenza, al punto che la corrente riformista sta allontanandosi. Il carattere di questa frangia minoritaria di partito consegnata alla 3 cittadinanze, con un colpo d'astuzia a 5 stelle, è simile a quella degli "imbrattatori". Sanno solo contestare. Si trovano naturalmente in piena sintonia con il disastro sindacale Landini. La discesa del Pd sta accelerando, riescono ancora a trovarsi in qualche malinconico Festival, in nome di un passato, offeso dal presente. Linkiesta, l'ultimo baluardo radical chic e tenutario intransigente della guerra su procura americana, sta sparando le ultime cartucce, come il suo Zelensky. Devono trovare il modo di giustificare la prevista sconfitta. La manifestazione romana di protesta è un vecchio classico che funziona sempre, secondo La 7. Il motivo non si è capito, però vanno in piazza. Il solito copione: sanità, lavoro, casa, e, attenzione (forse) anche una parola sull'Ucraina. Contro il nostro governo è in atto una poderosa macchinazione europea, da Gentiloni in su, usando pesantemente il tema dell'immigrazione. Germania e Francia viaggiano in tandem contro la Meloni. Hanno tirato troppo la corda? Lo vedremo, non sono le solite baruffe elettorali. Ci stanno riempiendo di richiedenti asilo senza documenti. 
massimo lugaresi

mercoledì 13 settembre 2023

Dago vi spia

Tratto completamente da Dagospia: tra foto in spiaggia con la compagna Francesca Verdini e scatti sul red carpet di Venezia, Matteo Salvini non è riuscito a trovare il tempo di portare la sua vicinanza alle famiglie dei 5 operai morti a Brandizzo. Tralascio il prosieguo della ennesima espressione del diritto di cronaca, secondo la propaganda vigente all'opposizione. Lo stesso trattamento lo applicate anche ai "compagni" della sinistra, oppure è riservato solo al Truce segretario della Lega? Sbaciucchiamenti, perfino le coccole al cane chiamato Liquirizia, la partite a Burraco per dimenticare il Papeete. Il giro estivo di Salvini è stato controllato, da Monopoli a Polignano fino a Forte dei Marmi, sede della Santachè. Il sistema sinistroso che aveva portato giornalisti appollaiati sugli alberi sardi per controllare il focoso (allora) Cavaliere, e mostrare la distanza tra il Popolo ed il Palazzo è perdente, per un partito consegnato alla miliardaria annoiata. Dalla Nilde alla Elly? Come lo definite un articolo così? Per quanti può valere? Dimenticavo: la Verdini ha 28 anni, Salvini 48.  Allora?
massimo lugaresi 

martedì 12 settembre 2023

Il Duello

La novità (?) per le Spie di D'agostino è il duello tra Conte e la Schlein, una delle ragioni per cui la Meloni ha già organizzato la "famiglia" per un lungo periodo di regime. Le ombre ed i pericoli di recessione si allungano sull'Italia, ma nessuno ha il coraggio di addebitarli alle sanzioni imposte dall'America. Il duello della sinistra è piacevole nella sua allegra stupidità. Il Pd si trasforma in un movimento, mentre l'avvocato del popolo vuole fare della carovana grillina, un detestato partito. L'alleato sindacale è Landini, anche lui diretto verso la vecchia sinistra dell'antagonismo, da cui proviene; polizza che garantisce lunga vita al governo. Le ultime previsioni raccontano di un vantaggio di qualche decimale per i grillini che si saranno pentiti di essere corsi nei gazebo per eleggere la miliardaria a 3 cittadinanze. Conte sembra avere ricevuto una calda accoglienza al festival dell'Unità di Ravenna, dimostrando che l'alluvione ha creato danni anche a secco. La divisione e competizione per la raccolta di voti sul campo sempre più ristretto, usando il ditino puntato o ricordando l'infelice parentesi del governo pentastellato, rendono tranquilla la vita della Meloni. Ha rafforzato la Famiglia. I pericoli per il governo vengono sempre da questa Europa o quello che rimane. Avere destinato la nostra penisola come porto sicuro per una accoglienza concordata ma insostenibile, oppure giocare con il Pnrr come fosse una ghigliottina e addirittura usare Gentiloni come nemico del suo paese, è davvero troppo. Nel Pd sembra prevalere la versione della sinistra che il Pci combatteva. I grillini sono i più "attrezzati" culturalmente (?) per interpretarla. Non conoscono altri copioni. 
massimo lugaresi