massimo lugaresi
lunedì 31 marzo 2025
Il Vero Nemico
Perfino la Schlein viene vista, dopo la necessaria traduzione, come nemica, poco pericolosa. Ha spaccato il Pd, cosa non riuscita ancora a nessuno. Il Pd è un imbevibile cocktail, mescolato dalle mani che strappano capelli, dopo avere democristianizzato la sinistra. Anche oggi Dagospia ha "dimenticato" la segretaria del suo Partito. Ormai è inveterata abitudine, dettata soprattutto dall'impossibilità di una veloce traduzione di quello che dice, puntando il famoso ditino arcobaleno. Il vero nemico della sinistra è però Matteo Salvini che afferma velenosamente: se l'Europa è rappresentata dalla Ursula Von der Leyen e dal maschione francese, è finita, morta. La Ursula fa solo l'interesse dei tedeschi, no assoluto ad un solo euro per comperare proiettili. Totalmente condivisibile. Il nostro programma di governo prevede premierato ed autonomia, non marce su Mosca (aggiunto). Poi aggiunge anche una facile profezia: la coalizione andrà avanti fino al 2032. Io non so. Se il Generale Vannacci vuole avere ruoli nella Lega, prima si deve iscrivere e, per finire: basta con la magistratura politicizzata. Capite subito perchè è il nemico, da sempre, della sinistra da cui proviene. Ha occupato spazi una volta popolari ed operai. Anche Chiamami Città, nella guerra locale, spesso lo critica, usando i resti dell'ironia piccariana. L'attacco più profondo lo rivolge ai risvolti che una forte autonomia può dettare alla nazione. Non è la politica che rallenta, ma la burocrazia. L'autonomia fa bene, significa merito, efficienza, velocità, buon governo, vicinanza ai cittadini. Non c'è una parte di politica che rallenta, c'è una parte di burocrazia che rallenta a Roma, che non vuole cedere neanche mezzo millimetro di potere, sbagliando. Torna su argomenti che hanno contribuito alla forte crescita leghista, abbandonati quando ha governato. Rimane il Vero Nemico della sinistra del fine settimana.
domenica 30 marzo 2025
Lo Spunto
Per pigrizia e soprattutto sicuro di trovare spunti, alle volte gradevoli, continuo a visitare i due blog usabili al contrario. Il nazional-popolare Dagospia, una volta più orientato verso la sinistra storica, colpisce solo la Ducetta, dimenticando la segretaria sui generis e l'inevitabile spacchettamento del Pd. Linkiesta invece ha sempre cavalcato, spesso lodevolmente, il genere radical chic e le brandine di Capalbio. Oggi con il bando che farà felice l'amico Biagini, cesseranno anche le inutili fogheracce sulle spiagge laziali. I bagnini concessionari devono ripulire l'arenile dalle strutture edificate. Avere trascinato oltre ogni limite e decenza i bandi è una comune colpa che inserisce solo nuove difficoltà alle prossime gestioni. Ritorno subito agli "spunti" che uso per scrivere.
L’imbarazzo della Meloni sull’Ucraina e l’Europa, e la fermezza di Mattarella. Al vertice di Parigi, Emmanuel Macron si è confermato il faro dell’europeismo al pari del britannico Keir Starmer. La premier italiana, invece, è rimasta nell’ombra, preferisce cincischiare e non irritare Washington. Questo è il succoso spunto di Mario Lavia, per esprimere la mia totale dissonanza. Siamo anche su questo versante nel ridicolo su argomenti che hanno fortisma rilevanza tragica. Il Presidente Mattarella viene a mio parere eccessivamente usato come testimonial dei piddini con i volti già pitturati. La vergognosa pantomima che usa la compagnia della guerra comprende anche aree che il voto dei cittadini ha cacciato in minoranza. Care Gemelle Elkann perchè non organizzate, con sottotitoli armocromatici, una intervista alla Schlein, provando a chiarire la posizione del Pd? Al legittimo proprietario della Juve, chiedo la vendita della squadra prima del disastro finale. Se la Ducetta riesce ad uscire indenne dalla trappola, avremo un altro ventennio.
massimo lugaresi
sabato 29 marzo 2025
Colloquiando
Mentre gli effetti della Pulizia Etnica continuano, nell'indifferente silenzio delle propagande, come fosse un atto dovuto, nell'altro fronte di guerra, definita Operazione Speciale, è partito un gradito Colloquiando per la Pace. I democratici non l'hanno mai preso in considerazione, anzi hanno incentivato i bombardamenti. Oggi, la sconfitta viene addebitata a loro e Trump decide la pace. L'intelligence di Dagospia è infallibile nella caccia agli innamorati famosi che, fintamente, si nascondono, mostrando sorpresa quando vengono immortalati su appuntamento. Invece sulla guerra in Ucraina, mostra uno squallido accostamento ai voleri bellici. Prima addebitabili a Biden, procuratore senza capirlo, oggi alla Ursula, con il tailleur mimetizzato. La biscia della guerra si è rivoltata ed ha preso il sentiero prevedibile. La Russia sta vincendo largamente, occupando tutto il territorio che le interessava ed i colloqui del cessate il fuoco con Trump sono per Putin il mezzo per raggiungere obiettivi molto più ampi. Per quanto riguarda l'Ucraina, Putin chiede che non entrerà mai a far parte della Nato, un arretramento dell'alleanza occidentale nell'Europa centrale e orientale, limiti all'esercito ucraino. Questo è la fotografia della sconfitta occidentale. Ed allora il maschione francese in attesa di essere defenestrato dai voti, in compagnia del bellicista inglese, spinge per rinfocolare il conflitto, trascinando l'Europa formato Ursula. E' vero che tra il dire e fare la distanza è (quasi) sempre molta, ma il solo esprimere la mortale vocazione, accompagnata dal manuale sotto le bombe, mostra una Europa che nemmeno a Ventotene immaginavano.
massimo lugaresi
venerdì 28 marzo 2025
Finalmente
Ci voleva la prodiana tirata di capelli per capire la situazione nel Pd? Linkiesta, sempre in ritardo, scopre che sul partito democratico e molto cristiano, è stata lanciata l'Opa di Conte, l'avvocato che cura gli interessi dei cinque stelle + Travaglio. Il partito democratico è nella fase dello scioglimento, dopo le divisioni che lo attanagliano, destinate ad incancrenirsi. Le troppe guerre divisive in atto, mostrano quel miscuglio di visioni ed interessi che lo hanno formato. Arrivato ai 90 anni il Prof. Prodi viene beccato nell'esibizione di un gesto più illuminante dei tanti incomprensibili gorgoglii emessi in questi anni.
L’Opa rossobruna di Giuseppe Conte sul Pd e sulla sinistra pacifista, così Mario Lavia ha battezzato il paziente gioco dei 5 stelle. Aspettano sulle rive del fiume Nazareno, il passaggio dei voti della falsa sinistra. Molto più credibile e votabile l'atteggiamento degli ex grillini. Anche loro hanno "svoltato" spesso, commesso errori giganteschi ancora da sanare, ma nella politica definibile estera, sono stati coerenti. Vengono colpiti definendoli putiniani. Il Pd seguendo i risibili consigli di Franceschini può sempre cambiare. Quale sarebbe il sostegno di web tv, riviste e giornali amici che permette al leader grillino di usare la solita miscela di demagogia e populismo, a spese di Elly Schlein? State imbrattando il mondo proponendo un riarmo e facendo esplodere il nostro debito. Cancellando speranze su sanità, scuola, lavoro e servizi per seguire gli imprenditori delle guerre. Gli Stati Uniti stanno svoltando, lasciando per strada i fedeli seguaci. Nonostante l'imbarazzo nei movimenti ed il cambio impetuoso dei punti di riferimento, la Ducetta si muove come vera politica italiana.
massimo lugaresi
giovedì 27 marzo 2025
La Solita Domanda
Dagoreport, l'intelligence di Dagospia, abituata a scoprire i fedifraghi famosi, nella politica tutta a sinistra subisce sconfitte pesanti. Pensate alla Schlein, prima osannata e poi ripudiata. La previsione questa volta riguarda il voto regionale di ottobre. Secondo gli spioni con relative foto delle tette&culi, la Meloni dovrebbe già presentare a Mattarella le dimissioni ed il bianco e furbo democristiano siculo, mimando salti di gioia, consegnare l'incarico a Franceschini, con il nuovo cognome. Dei 17 milioni chiamati alle urne risponderà la solita scarsa metà. Le previsioni delle casalinghe spie del blog, prevedono la stravittoria della sinistra intesa come mezzo Pd con antagonisti, imbrattatori e scioperanti, accuratamente nei fine settimana. Le mie previsioni prevedono un grande regalo ai 5 stelle anche se il voto locale non ha mai detto bene. Rimane un movimento di opinioni. Hanno però Travaglio, il migliore "polemizzatore", anche Matteo Renzi è sempre un brutto avversario, rimasto solo come Calenda. Presto vedremo la Ducetta che infila le pantofole a Donaldone, dopo avere evitato i dazi su vino e formaggio. L'esercito europeo intanto prosegue a strappi, con una sempre maggiore resistenza civile. Chi consegnerà il primo scalpo russo avrà un sostanzioso premio. Avete capito da chi.
massimo lugaresi
mercoledì 26 marzo 2025
La Giusta Direzione
Schlein dice di aver convinto gli euro socialisti, ma è stata lei a cambiare idea sul riarmo, questo il patetico tentativo di Mario Lavia per la "corrente" Linkiesta di ricucire lo strappo nel Pd. La segretaria in mancanza d'altro, aveva eseguito le indicazioni del compagno Conte e soprattutto di Landini, il personal trainer dei week end in piazza. La segretaria del Pd ora dice che il piano di Von der Leyen va nella direzione giusta. Riarmiamoci e partite. Lo sgarbato Prodi, eroe (verbale) di Repubblica per avere offeso una giornalista nemica, le impone un dietro front intriso della volontaria comicità che le azioni del Pd mostrano. Non sanno fare le capriole della vispa Giorgia. Secondo uno dei tanti guerrieri di Davos, il Pd, oggi, avrebbe assunto ed abbracciato il Piano Ursula. Nel non partito ex grillino, stanno festeggiando. L'Europa ha foraggiato oltre ogni consapevole ragione una guerra che non doveva iniziare. Aveva però ordini e copertura dei padroni americani. Il tornado Trump ha scoperchiato volontà e desideri di un accerchiamento della (oggi) nemica Russia. La pace viene trattata solo dai due comandanti, escludendo quelli che l'hanno sostenuta e finanziata con il nostro debito. Il maschione francese si agita mettendo a disposizione l'arsenale nucleare come fosse una fiera della guerra. Si consulta quotidianamente con l'altro comico della tragedia inutile. L'accordo tra Trump e Putin sarà l'avvenimento dell'anno. Un risultato l'hanno raggiunto: a Gaza la strage continua. Non chiedete un commento a Prodi.
massimo lugaresi
martedì 25 marzo 2025
Prime Scosse
massimo lugaresi
lunedì 24 marzo 2025
Guardavano l'Orologio
L'ennesimo tentativo di Mario Draghi di "rientrare" nella politica italiana si è rivelato (l'ennesimo) bluff. I parlamentari durante il suo lunghissimo sermone atlantico e bellico, guardavano impazientemente l'orologio. Altro segnale che Super Mario è diventato uno Zelinsky. Intanto Dagospia, senza bisogno di usare l'intelligence interna, ha addebitato a Putin l'incendio che ha causato l'arresto dell'aereoporto di Heatrow a Londra. Le ragioni sono comprensibili, gli inglesi sono diventati i peggiori nemici del premier russo eletto per forza. Se pensiamo a chi ha tagliato il Nord Stream siamo al gioco delle spie. Ritorno alla "smusata" parlamentare dell'ex Super Mario, ormai figura patetica, al pari dei piccoli personaggi che guidano l'Unione da rifare. Dovremmo finanziare il riarmo con l'Eurobond, salvare le auto tedesche e premiare il maschione francese, padrone dell'unico nucleare europeo? I due blog che uso per scrivere il contrario, si dividono le correnti piddine. Linkiesta è insuperabile nel fervente atlantismo, mentre Dagospia ancora avverte qualche pulsione della antica sinistra. Chi sembra pagare e soffrire di più il rapido cambiamento climatico della politica, è la nostra Ducetta. Aveva quasi terminato di tessere una tela di rapporti e guadagnare l'invidiabile posizione che la Schlein sogna nelle diverse notti magiche. E' arrivata la più forte scossa di terremoto trumpuniano che costringe a rientrare nei panni della storia. Ha azzerato la Nato e costretto la debolissima Unione ad armarsi a nostre spese. Nell'insignificante paese ha fatto un regalo a Conte in primis e (forse) a Salvini. Siamo agli inizi del cambiamento, un avviso ai naviganti (arroganti) è forse arrivato da Londra?
massimo lugaresi
domenica 23 marzo 2025
Ondivago
Quando compare, troppo spesso, Draghi, significa che il Partito di Davos rappresentato dai tailleurs della Ursula, è messo male. Chiedere 800/900 miliardi per una futura ed auspicabile guerra contro la Russia (solo?) è sintomo da lettino della psicanalisi. Mentre gli ex padroni del mondo, in versione ridimensionata, "trattano" con il dittatore Putin per cessare una guerra voluta da loro, ma affidata in procura al comico rivestito, l'Unione Ursula ha ingaggiato Mario Draghi per convincere i partiti italiani alla riedizione della Marcia su Mosca, però adeguatamente vestiti. Dovremmo aumentare a dismisura il debito, mentre i rapporti tra America e Russia stanno convergendo verso un necessario e salutare disgelo. E' cambiata anche la conformazione politica dell'Occidente. Prima il ruolo degli States era inevitabilmente supremo, oggi il peso della Nato viene scaricato sull'Unione Europea. Il maschione francese si arroga il titolo di condottiero senza voti e spinge verso l'armamento. Il nucleare lo fornisce lui. C'è stata una prima fase di sbigottimento tra i fedeli camerieri europei, noi in testa, grazie alla Ducetta che deve indossare panni diversi da quelli storici. Risultato: il Pd si è clamorosamente spaccato, nel silenzio di quasi tutta la stampa. Non poteva non accadere. Per venti lunghi anni ha lucrato sulla diversità rispetto al passato da rigoroso interprete dei voleri e piaceri della sinistra. Il miscuglio prodiano ha agevolato il camaleontismo del potere diviso con tutti. Siamo soli, senza la guida imposta dalla guerra persa. Anche la nostra politica si dovrà adattare al cambiamento improvviso. I beneficiati, quasi miracolati, sono i grillini di Conte, totalmente diversi da quelli storici, legati a Grillo. Sono gli unici interpreti dell'opposizione senza sconti, con poche proposte realizzabili. Sempre meglio delle lacrime a 3 cittadinanze della Elly. Non ha niente, proprio niente da condividere con la sinistra italiana, tanto meno con il comunismo dolce. Ho sempre sperato che l'ondivago viaggio del Pd si concludesse contro il muro della storia.
massimo lugaresi
sabato 22 marzo 2025
Due Incubi
Democratici. Tette&Culi, le specialità di Dagospia, sono accantonate, in attesa di tempi migliori. Sono rimasti però Due Incubi: Trump e la solita Meloni. Tutti gli argomenti e le foto usate portano al dileggio, spesso infantile dei due personaggi nemici. Hanno cessato anche la condivisione degli articoli che la stampa Elkann e non solo porgeva abbondantemente. Rimane (ovviamente) il "paraculismo" della Meloni che, guarda caso, coincide con la posizione di una delle tante correnti che dilaniano il Pd. Allora come puoi contnuare ad impaginare erotiche foto e acidi commenti solo contro il nemico? Guardare nel tuo Nazareno mai? Il centrodestra si metterà d'accordo, non è la prima volta che le divisioni vengono ricucite in nome del potere governativo. Per mantenerlo i seguaci di Prodi hanno governato con quasi tutti. Mattarella è il risultato più importante degli accordi stabiliti. Continua la sua battaglia, bersaglio troppo grosso per i pischelli presenti. Le falsità sulla guerra in Ucraina aumentano, devono coprire la clamorosa sconfitta ed i danni procurati. Il comico ucraino è diventato personaggio non solo inutile ma fastidioso con le sue petulanti richieste. E' arrivato il momento di ricostruire quello che abbiamo contribuito a distruggere. La pace non è voluta perchè è ammissione di colpe, dopo dieci anni di eccidi e bombardamenti ucraini. L'ultima guerra su procura americana. Vi sembra poco? La gestione della propaganda è la stessa che ha giustificato e combattuto un virus nato ancora misteriosamente, ma con effetti aberranti. Il mio cuore è testimone attendibile.
massimo lugaresi
venerdì 21 marzo 2025
Zitti Tutti
Parla Draghi. Ma non dovevamo sentirti più? Il vangelo bellico di Davos è in pericolo, allora viene ripescato Mario Draghi, il migliore dei diffusori. Sconfitto in tutte le sue ambizioni, è la riserva mediatica per le grandi occasioni. La loro guerra è la più grande, fosse anche l'ultima per tutti. Mario Lavia, fedele divulgatore scientifico di Linkiesta, esulta ed ordina il silenzio per tutti. Abbiamo abbondantemente superato il limite della malsana idiozia, seguendo il canovaccio europeo di alcuni presunti leader che nessuno vuole, nemmeno nei natii paesi. La nostra politica (?) sballottata si divide, ma il potere di governo li riunirà. Il Pd è impresentabile ed insostenibile.
Zitti tutti, parla Mario. L'intervento al Senato di Draghi sul riarmo è il primo passo (?) per costruire una competitività europea. Diventiamo armaioli competitivi. Sono arrivate anche le indicazioni su come rafforzare ReArm Mario, con l'inevitabile aumento del nostro debito pubblico. Intanto in Sicilia e non solo, le attese sanitarie sono arrivate ai due anni. Non credo che alla Ducetta il "protagonismo" senza elezione di Draghi sia gradito. Il virus bellico ha soppiantato quello uscito dai magazzini (cinesi ?) della morte. Donaldone che i giornali della propaganda democratica continuano a chiamare il Tycoon, li ha terremotati. Ne approfitta Netan, continua imperterrito il suo accurato sterminio.
massimo lugaresi
giovedì 20 marzo 2025
No ReArmEu
La noiosa macchina della pace di Schlein è la migliore garanzia per Meloni, così Mario Lavia ha sentenziato su Linkiesta. Toglietemi tutto non la mia Ursula. Una caduta della (cosiddetta) sinistra dal ridicolo nel patetico. Il (suo) Pd abbandona ogni ambizione riformista e si rinchiude in una sinistra identitaria con Fratoianni, Conte e Landini. Per (tentare) di battere la Meloni, andavano benissimo anche i Tesla familiari, quando tocchi le armi di Davos significa disubbidire alla religione imperante. Non è neanche vero che una opposizione così è il miglior regalo per la destra al governo. Anche in quello schieramento ci sono profonde divisioni, destinate ad incancrenirsi. Quanti sono i cittadini che non condividono l'altalenante atteggiamento della destra? Una tornata elettorale sarebbe la corretta risposta. Pochi quelli che la vogliono, troppo rischiosa per tutti, eccetto i grillini che giustamente si smarcano dal Pd, diviso malamente. Non è più la vecchia distinzione tra l'occidente del gendarme americano e l'unione sovietica, sfociata solo in una guerra fredda. Le parti si sono mescolate e rovesciate. Putin e Trump dialogano e costringono l'Unione Ursula a seguire il nucleare maschione Macron e l'antica passione bellica dei britannici, esuli dall'Europa. La posizione del Presidente Mattarella è nota, mai come adesso sbandierata apertamente. La Giorgia Meloni cammina sulla fune, interpretando diversi copioni, per mantenere la maggioranza. Taiani sguazza nel comodo centrismo, rappresentato però da personaggi destinati a scomparire. I punti di riferimento dell'occidente cambiano, il trumpismo viene scelto come nemico, anche con valide ragioni. Gioca tutto con la pace e la cessazione delle guerre. I dazi sono il prezzo che paghiamo? Nessuno aveva pronosticato una rivoluzione di tali dimensioni. Il Buono diventa Cattivo, i Brutti rimangono tali.
massimo lugaresi
mercoledì 19 marzo 2025
Un Miliardo
Un miliardo di ragioni per condividere il Parco Eolico nell'Adriatico. Non sono sufficienti? Arriveranno altre, eolicamente sparse. Io invece sono (da sempre) contrario al riempimento del nostro mare con un Parco (?) Eolico composto da 51 mostri, piantati a 12 miglia, 31 km, come andare a Cesena. Perchè caro Melucci scrivi sul (tuo) Chiamami Città: Fermiamo il parco eolico di fronte alla nostra costa? Già deciso? Cinquantun mostri, solo a 12 miglia dalla costa, oltre alle deprecabili piattaforme, concesse in tempi e convinzioni molto simili alle attuali? Nemmeno io credo sia un danno per la nostra economia, è messa talmente male, da non sentirlo, anzi qualcuno penserà, come hai tentato, possa essere una attrazione per le gite in barca. I problemi (tanti) creati alla pesca sono sormontabili, tanto anche quel settore non se la passa bene. Insomma siamo nel migliore dei tempi auspicabili per sporcare il nostro skyline. Con il nostro senile turismo, neanche con gli occhiali, le vedi dalla riva.
massimo lugaresi
martedì 18 marzo 2025
Le ancelle dell'Informazione
Per trovare qualche spunto non allineato, devi ricorrere sempre a Travaglio. La difficoltà di nutrirsi con una informazione corretta, quindi doverosamente vera, aumenta. Le pagine dei giornaloni, in particolare quelli con l'elmetto di Elkann, sono diventate senza spinte, spudoratamente devote al vangelo di Davos, che predica la guerra. La splendida notizia di permutare auto invendibili con carri armati dotati delle migliori garanzie di pagamento è una "fortuna" legata agli eventi bellici scatenati ad hoc. Si diceva, una volta, che almeno ogni 30 anni, si "deve" scatenare l'inferno per prosciugare i magazzini pieni di armi. Quelli statunitensi hanno chiuso i battenti del servizio di gendarmeria mondiale. Sono nati altri concorrenti che silenziosamente sono (forse) più forti. La corsa all'armamento per gli Stati Uniti, nella versione trumpiana, vale solo per la difesa dei confini. Per la Groenlandia e Panama può fare eccezione. Detta così sembra cosa semplice. E' una rivoluzione. Basta vedere cosa succede nel nostro paese che ringrazia gli alleati per la liberazione dal fascismo, solo dopo che i russi avevano sconfitto il nazismo. Hanno però meticolosamente bombardato città e causato migliaia di morti, lasciando anche qualche nascituro (stranamente) nero. Peccati perdonati. Cosa succederà con le (tante) stazioni imperanti in Italia e non solo? L'esercito della Nato esisteva ed è stato impiegato spesso. Cambia però il generale, la collina la possiamo fornire noi.
massimo lugaresi
lunedì 17 marzo 2025
Guerra Sia
La terza guerra, imminente e democratica, sarà quella innescata nel Pd per sconfiggere la Elly Schlein e trasformare definitivamente il partito nella (falsa) Democrazia Cristiana, definita, prudentemente, progressista. Niente di strano nel ritorno del centrismo, sempre utile per governare. Poco diverso da quello renziano, con (ancora) la presenza di Prodi, il gatto nero della sinistra. Ci saranno i turbamenti di Taiani che si muove telecomandato dagli eredi del Cavaliere e succube della Ursula. La rivoluzione iniziata da Trump avrà ripercussioni in diversi paesi, abituati alla imperante religione stellata. Grande occasione per i cinque stelle, trasformati in partito, con Travaglio segretario. Avrebbero la classica prateria da cavalcare. La componente del Pd, a loro vicina, trova una allettante collocazione, nasce il partito della moderna sinistra. I giornali o ex giornaloni, non si muoveranno per comprensibili ragioni, dal convegno di Davos. Usano i partiti per i loro fini e pensieri. Ci sarà sempre uno Zelensky da rivestire ed iniziare una guerra per ripulire i magazzini mortali. Un sogno? Lo vedremo, per me è gia iniziato. Non so se vedrò la fine. Mi aspetta Todro, correva più veloce.
massimo lugaresi
domenica 16 marzo 2025
Se ci siete
Fate un fischio o battete un colpo di cannone. La lettura di Linkiesta diventa sempre più indigesta. Hanno scoperchiato il (loro) pentolone Davos. Ci sono migliaia di miliardi in euro pronti per trasformare auto invendibili in armi destinate alla difesa dal (loro) nemico. I nostri deboli partiti si sono naturalmente divisi, i Fratelli d'Italia hanno indossato i panni della comicità, però senza elmetto. Era troppo facile vincere contro il Partito di Prodi, affidato alla Schlein. Pur con 3 cittadinanze che urlano il contrario, la Schlein ha maturato la convinzione (corretta) di contrastare l'armamento della Ursula. Rimane la sconvolgente realtà di un partito, proveniente dalla sinistra storica che si confonde con guerrafondai al soldo. I padroni che dettano il canovaccio non sono più americani ma imprenditori della morte europei. Il duo Macron&Starmer per ragioni diverse tira la volata. L'Europa disegnata dal vecchio pastrocchione si è naturalmente divisa, ridicolmente. Niente sarà come prima, ci sarà l'inevitabile rimescolamento e cambi improvvisi. Giocano con il nostro destino e quello di figli e nipoti. Dobbiamo armarci, dimenticando la montagna di debiti accumulati e problemi sociali che ereditiamo da Garibaldi, scatenendo una guerra con possibili effetti nucleari, per festeggiare il tailleurino bellico della Ursula? Brava Elly, vai in piazza con Conte, lascia perdere gli attuali socialisti, sono sempre un passo avanti.
massimo lugaresi
sabato 15 marzo 2025
Dagospia: Tu Quoque?
L'intelligence (riunita) di Dagospia ha sentenziato che il Pd è finito gambe all'aria, sempre mostrando qualche strano genere. La linea definita anti-europeista della Schlein imbeccata dal mentore Landini, contraria al folle riarmo europeo, ha "spaccato" la direzione democratica, lasciando alla democristianeria occupante, il compito di ricucire le correnti. Doveva succedere prima o poi. La guerra di Netan aveva costretto i partigiani della pace a nascondere l'amata bandiera palestinese e dimenticare le marce. La guardia imperante, quella di Prodi e Zanda, con la recente intrusione dell'Alessia Moriani, cercano di impedire alla loro ex allieva di rompere l'armocromatico partito. La mancanza di potere ha accelerato le crepe, aumentando le distanze dei protagonisti. Sembra che gli ex comunisti siano con la Elly, mentre i cosiddetti riformisti, cercano un leader "diverso" dalla Schlein. Partito ondivago, indeciso, imbelle, portato a spasso nelle piazze da Conte dopo averlo purificato nei numeri. Solo Repubblica vede sempre il Pd in ascesa, come la Juve con lo stesso padrone. La rivoluzione di Trump ha colpito il mondo, iniziando la cancellazione della cultura imperante e del nostro vino. Non a caso gli attori che la promuovevano lasciano le ville hollywoodiane. I dazi imposti sembrano le nuove armi di Trump. Al solito il nostro paese recordmen del debito pubblico riceve le briscole più sonore. Abbiamo concesso agli States di impadronirsi della penisola dopo averci bombardato a raso, sempre dopo che i "nemici" russi avevano sconfitto il nazismo. Non abbiamo più la gigantesca protezione americana e i geni europei trovano subito un nemico per riarmarsi. Saranno gli eroi di Davos.
massimo lugaresi
venerdì 14 marzo 2025
Promesse Mantenute
massimo lugaresi
giovedì 13 marzo 2025
Al peggio non c'è fine
Titolo ambidestro. Per inseguire Conte e Landini sull’Ucraina, Schlein si allontana dal Pse e (soprattutto) dal Quirinale. Questo l'incipit mattutino di Mario Lavia su Linkiesta, Si gioca a carte scoperte ormai, sia a destra che, molto più, a sinistra. Trump ha scoperchiato anche il tetto democratico, mostrando i "troppi" Prodi nascosti che si ritrovano a Davos per "concertare" il mondo. Arriveranno auto green, con mitragliera sul tetto. La segretaria dem ha scelto fin da subito di usare toni netti contro il piano Von der Leyen di riarmo, ma una parte del suo partito e gli alleati socialisti europei non la seguono. La prima volta che ne azzecca una, di sinistra. Il Pd mostra le inevitabili lacerazioni, mentre Fratelli d'Italia compie l'ennesima giravolta furbesca. Contavamo poco prima, niente adesso, senza l'antico padrone. Il Parlamento europeo ha votato la risoluzione sul piano, ed Elly (non solo) dovrà scegliere da che parte stare. Entrambi i miei blog di riferimento al contrario, sono schierati con le intelligences per la guerra continua, in nome della pace, mentre il comico ucraino, spalle al muro, è costretto a trattare come vogliono Trump e..Putin. Altra lunga guerra inutile. Morti, rovine, miliardi gettati per tornare, nel gioco delle oche occidentali, come prima, più di prima, occuperò. Per mostrare la resa accettabile e nascondere il sostegno regalato, le Von der Lyden europee vogliono imbandire un immaginario esercito per difendersi dal nemico che hanno scelto. I prodiani ed i loro giornali, seguono diligentemente. Elkann, quello che tocca (Juve) e fa scrivere, fallisce. Uno schieramento che riassume, grossolanamente, lo stesso fallimento democratico e renziano. Al termine della rumba trumpiana, ci sarà anche il doveroso rimescolamento nella nostra politica. La Ducetta di solito parte per prima.
massimo lugaresi
mercoledì 12 marzo 2025
Battaglia Persa
Il Metromare è un Trc odiato fortemente dai grillini "first way", più flebilmente dalla destra, con il centro sempre in vigile attesa. Ha provocato la fine politica e prematura di Camporesi, leader riminese a 5 stelle, allora temuto, che ebbe l'ingenuo coraggio di sfidare Cagnoni. Dopo un lungo lavoro, seguendo il canovaccio caro ad Attila, pagato sonoramente, sembra servire solo per lo spaccio veloce, su pista protetta. Il Metromare Rimini-Riccione è un’opera inutile e liberiamo il liceo "Serpieri", sono le condivisibili proposte di Giuliano Lanzetti che hanno provocato la risposta di Maurizio Melucci, nella sua omelia domenicale, dal pulpito di Chiamami Città. Lo pensano gruppi di cittadini e alcuni “maître a penser” locali. Opinione radicata non solo in chi non prende normalmente il servizio pubblico ed usa l’auto privata. Melucci però pensa al contrario, ora che si sta prolungando il Metromare verso la Fiera e con i nuovi progetti di arrivare a Santarcangelo (strategico) e Cattolica nella zona sud. Il pericolo è però "triplicare" un errore perdonato, se pensiamo che la Fiera è dotata anche di una "sua" stazioncina, ma rimane il fatto non entusiasmante che è l'unica fonte per il nostro turismo in affanno. L'idea di "giustificare" un fallimento previsto è cara a Melucci come trovarsi vincitore nella disputa demaniale. Questa idea dell’inutilità del Metromare ha origine anche in un funzionamento non sempre adeguato.
Problemi di sicurezza, denunciati più volte. Un’indagine sulla soddisfazione della clientela 2023 colloca il servizio urbano di Rimini all’ultimo posto in Romagna per quanto riguarda la sicurezza. Non sempre gli orari vengono rispettati, nessun controllo sui mezzi per il pagamento dei ticket e compagni di viaggio che trovi in tutte le stazioni. Il mio ex compagno di lungo viaggio, ha ragione quando afferma che il Trc doveva essere l'epilogo di una razionalizzazione del trasporto pubblico, non la rigida struttura che non ha nemmeno i collegamenti (promessi) con la nostra infelice mobilità, che soffre le Fiere. Anche sugli scioperi del Serpieri viserbese ha ragione. Un diverbio è diventato una "fogheraccia" scolastica con castighi esagerati. Melucci vecchia scuola, rimane una delle rare voci pensanti.
massimo lugaresi
martedì 11 marzo 2025
L'Ideona
L'Ideona della Schlein, per contrastare la nascita di un partito centrista, senza alcuna necessità, avendo il Pd già una massa enorme di antica e moderna democristianeria, sarebbe quella di creare liste civiche per le regionali e se funzionano riproporle nel 2027, in chiave nazionale. Il leader doveva essere Beppe Sala. Lo hanno fermato le inchieste sull'urbanistica alla milanese. Difficile capire chi mette queste idee nella testa e capelli lisci della Elly. Soluzioni che vengono già da tempo usate localmente, conseguendo ottimi risultati. In campo nazionale, considerando il calo dei votanti, sembrano perdenti. L'Idea è balenata nella testolina multigender di Elly Schlein, per rilanciare il consenso del Pd? La proposta, condivisa durante una burrascosa direzione del partito, prevede la creazione, alle prossime elezioni regionali, di una lista civica, nelle città capoluogo. Del tipo “Alleanza per Napoli”, “Uniti per Firenze”, oppure "Dimmi cosa vuoi" a Milano. Per arrivare nel caso fosse una Ideona ad una "Alleanza per l'Italia" dove ci saranno i Fratellini di Sinistra per caso. La democratica accozzaglia chiamata Partito è arrivata alla consunzione lenta ma inesorabile. L'arrivo di Trump ed il cambio nel comando del punto di riferimento mondiale, sta creando sconvolgimenti in tutti i cosiddetti partiti. Lo riscontri anche nelle chicchierate con amici e conoscenti. Ex comunisti che marciavano contro gli storici nemici del popolo ed il 1 maggio veniva considerato sacro e profano, si trovano vicini a Macron e la sua folle idea del riarmo a nostre spese e vita. La Meloni come tanti altri è stata colta di sorpresa senza avere tempo di cambiare abito e borsetta. Il ciclone proveniente dagli States viene colpito con le solite ed inefficaci propagande. Trump lo fermi e cambi il gioco solo con il voto e dissenso americano. L'Armiamoci e Partite è solo un folle richiamo al passato che non considera il presente. Avete gettato la Russia nelle mani della Cina. E' stata la sanzione più tragica e stupida.
massimo lugaresi
lunedì 10 marzo 2025
L' Elmetto
Pochi (nessuno) avevano predetto il "casino" che sarebbe scoppiato nella nostra politica che prevede eterna sudditanza. I due maggiori partiti affermano la stessa cosa e non riguarda lavoro, scuola, sanità. La gara a chi sta meglio con l'elmetto. La paura di Putin fa 800 miliardi. Da trovare e restituire. In questo momento avendo contratto il vizio di votare, rimarrebbe solo una croce su Conte, nemmeno allenatore. Sono comparse, quasi di nascosto, una serie di notizie o meglio segreti violati, in cui comparivano decine di giornalisti, imprenditori e politici d'alto livello al soldo dell'Occidente, inteso come dipendente dagli Stati Uniti. Il nuovo padrone vuole licenziare tutti quelli che permettevano l'interpretazione del Gendarme nel Mondo. Hanno causato guerre ed occupazioni, culture e generi e soprattutto stipendiato i fedeli esecutori. Siamo liberi di trovare la nostra collocazione ed il consolato americano non sarà più vero governo. Trump parla con Putin e non accarezza la Giorgia. E' cambiata la sinistra fino ad essere incomprensibile, la destra è messa peggio. Uno scenario che visto dalla nostra ininfluente penisola, sembra un voucher per i grillini.
massimo lugaresi
domenica 9 marzo 2025
Allarmi, Allarmi
Da qualche giorno non "guardavo" Dagospia. Messi peggio di quanto pensassi (male). La scomparsa della 3 cittadinanze è ormai consolidata, nessuno la cerca. L'hanno ritirata dalla politica, a lei sconosciuta, lasciandola a Landini, per arredare gli scioperi settimanali, alternati con la magistratura, unica al mondo. Riarmiamo l'Europa è il motto dell'ultimo tailleur bellico della Ursula. Sembra però che la realtà operativa sia molto più complicata. Il galletto (?) francese sembra il padrone europeo, in realtà conta un ca..anche nel suolo francese. I partiti si spaccano piacevolmente, sono disgustosi i vecchi comunisti che dimenticano il passato per lucrare le briciole che il presente ancora offre. Non è colpa della vecchiaia incipiente. L'opportunismo è una delle penose variabili della politica. Gli stipendi sono estremamente appetibili. Per recuperare il ritardo con Stati Unuiti e Russia, in gara dal dopoguerra, ci vorranno decenni e tanti miliardi sottratti a spese più bisognose. Siete sicuri che questa strategia che vi mostra "sdraiati" al comando di un presidente stracotto, non porti ad autentiche rivoluzioni sociali ed elettorali? Non cito la sinistra diventata componente talmente variegata che citarla al plurale è offensivo. Regno Unito, monarchia compresa, prende il posto della allora potente Germania e con la Francia nucleare, dirigono il gregge europeo con l'eccezione di Orban. Difficile capire l'orientamento del nostro governo ed in particolare della Meloni, passata dai bacini a Biden, all'omaggio a Trump, ad una posizione bellica che ricorda quelle assunte nel passato. Per non correre rischi, saltano i confronti parlamentari. Draghi sarà euforico. Giusto trovargli un posticino. Ha vinto il Partito di Davos. Meno macchine, più carri armati.
massimo lugaresi
PS E' morto Todro
sabato 8 marzo 2025
Il Tuttofare
Non esiste occasione politica, al momento, non religiosa, che vede impegnato il Pd, in cui non venga fatto e rifatto il nome di Draghi, con l'allegata speranza che qualcuno becchi. Nel momento più buio per i dem di tutto il mondo e l'imperversare del Duo Trump& Musk, sono costretti ad assumere a tempo determinato Starner, un laburista inglese uscito dall'Unione che ci vuole in guerra con la Russia. Sembra che abbiano alzato la mano in pochi. Riprendendo l'articolo di Dagospia, il blog in evidente stato confusionale che, per non sbagliare, definisce Trump, un cow boy coatto. Sono in crisi fantastica. Capisco il momento buio della corrente pseudo culturale che ha cambiato il clima con la Greta, introdotto nuovi generi, ancora da catalogare e perso tutte le elezioni, quartieri esclusi. Si tratta di scegliere l'avversario migliore contro Trump che ha duramente sconfitto l'involontario comico, messo dai democratici americani a capo dell'Ucraina, pensando di introdurla nella familiare Unione e, naturalmente, nella Nato. Il progetto è stato disastroso.Trump ha stravinto, demolendo, riga per riga, il canovaccio ed introducendo la figura del pacifista alla Bud Spencer, a forza di schiaffoni. La brusca e violenta risposta del presidente americano ha mandato in tilt la propaganda, abituata a prostarsi ed il manuale diplomatico. Lo ricordo spesso: chi ha avuto il coraggio di ribellarsi ha fatto una brutta fine. Figuriamoci se questi pischelli della politica diventano dei Moro. Hanno fatto una inversione che anche sulle strade della politica, implica il ritiro della patente parlamentare. Il sorriso della Ducetta è rimasto il solito. Cambiare padrone non è difficile per chi lo ha sempre avuto. Rimane il paradosso del Pd. Ho letto che Gnassi dopo avere abbandonato la bandiera palestinese, si offre come consulente di Zelensky. Non ho più età e voglia di capire cosa sono diventati, anno dopo anno. Definirsi di sinistra e fare (peggio) quello che fanno gli avversari, non è un cammino vincente.
massimo lugaresi
venerdì 7 marzo 2025
Armiamoci
Chi parte? Dopo avere sconfessato i padroni atlantici e della Nato, Ursula Von Der Lyden ed il suo "tailleurino" hanno presentato un piano (?) per la Difesa Comune Ue. Termine generico che sottende la prosecuzione della guerra contro l'invasione russa per liberare la parte ucraina, da sempre filorussa. Cessato l'arrivo a pioggia dei miliardi ed armi americane, restituibili con le terre rare, il clan Ursula intende utilizzare i 100 miliardi rimasti del Pnrr. Il resto chi paga? La nostra Ducetta si è sfilata, per la paura di rimanere sola con la 3 citttadinanze a difendere la Nuova Marcia su Mosca. L'inflazione non si ferma, il debito pubblico anche, l'energia importata galloppa e con le ciabatte estive ci mettiamo in cammino? Perchè ci dobbiamo accodare ancora una volta alla parte sbagliata? I paesi dell'Ue dovranno trovare ogni anno almeno 250 miliardi. La condivisione di Dagospia con i soliti (giornali) gemelli di Elkann continua, in assenza di qualche gemito comprensibile della sinistra. Solo i grillini rimasti con Conte, mostrano una credibile opposione alle pagliacciate europee. Travaglio esibisce articoli pieni di ironia e verità nascosta. Apparentemente destra e sinistra, concedendo al Pd la rappresentanza, sono sulla stessa linea. L'equilibrismo meloniano è pericoloso, affitta a Salvini il campo largo dei dissidenti della probabile terza ed ultima guerra mondiale. Trump ha accusato Zelensky di essere il primo responsabile. I dem americani invece sono accusati (giustamente) di essere le fiammelle che hanno acceso più conflitti nel cosiddetto dopoguerra. Verissimo. Afghanistan, Irak e Serbia possono ancora testimoniare. Si è rovesciato il tavolo della politica italiana che da tanti anni reggeva il dualismo storico. I duellanti si trovano sullo stesso carro, carico di munizioni e denaro. Siete sicuri che i pochi elettori rimasti seguano docilmente?
massimo lugaresi
giovedì 6 marzo 2025
Un Maschione?
Il maschione francese sembra padrone dell'Europa nella versione bellica, contro la Russia. Dopo il collega inglese, dimentica quale sarebbe la loro lingua madre. Hanno dovuto imparare solo l'ìnglese come Zelensky. Stanno parlando ancora di sanzioni ed aumenti di forniture belliche. Da un lato il governo (suddito) italiano cerca disperatamente soldi per alleviare le spese dell'energia triplicata per effetto delle sanzioni, dall'altro c'è la chiamata alle armi di Starner per l'Europa da loro abbandonata. Con la sua rozza ma comprensibile politica, Trump ha riportato tutti con i piedi ed i missili per terra. Gli Stati Uniti si ritirano nella loro immensa nazione. Avevano acceso nel dopoguerra decine di focolai, terminati spesso con indecorose ritirate. Il costo del comico ucraino era diventato insostenibile per gli States, invece la Ducetta era nel clan dei sovvenzionatori, dopo i bacini con Biden. Le sanzioni hanno distrutto la nostra economia e sollevato una ricorrente inflazione. Eppure questo governo, con l'eccezone a giorni alterni di Salvini, si era gettato nelle braccia del barcollante americano, salvo fare marcia al contrario con l'elezione di Trump. Camerieri a chiamata. La spesa per la difesa (e per l'attacco?) in Europa dovrebbe aumentare al 3,5 rispetto all'attuale 2 per cento. I russi spendono il 10% da quando avevano quasi l'intero mondo contro. Secondo i guerrafondai da poltrona, dovremmo prepararci ad una prossima invasione. La guerra in Crimea era presente ed operante da oltre dieci anni. Il fatto usuale che la propaganda occidentale la ignorasse non aveva portato tregue. Se avesse vinto Trump anche prima, cosa sarebbe successo al posto del barcollante, inesistente presidente?
massimo lugaresi
mercoledì 5 marzo 2025
Per Fortuna c'è Starner
massimo lugaresi
martedì 4 marzo 2025
Divisi su Tutto
massimo lugaresi
lunedì 3 marzo 2025
La Strana Coppia
Lo scazzo preparato e la sceneggiata nella Casa Bianca tra Zelensky, ex uomo più famoso nel mondo e Donaldone, cercatore di pace, nelle vesti del solitamente presidente guerrafondaio, hanno confermato il cambiamento del mondo. L'interpretazione del severo educatore è stata perfetta, il cercantone di dollari ed armi, viene violentemente rimandato nelle manine curate di Macron e quelle ruvide di Starner. La nostra Ducetta, nata imparata, ha già assunto le vesti della cheerleader del nuovo padrone. Decisione saggia se guardi al passato e pensi di mantenere la carica attuale. Si è scatenata però una doppia propaganda: quelli che amano e bramano Trump e gli altri, tanti che lo vogliono almeno morto. La procedura per i presidenti americani sembra sia una sola. Donaldone nel ruolo dell'insegnante di sostegno del comico, mai così convincente, è stato magnifico. In mezz'ora ha aperto il nuovo ed atteso scenario per il nuovo mondo, non quello trovato (per caso) da Colombo Cristoforo. Il mio smartphone, credo tutti, sono stati inondati dalle intelligences nemiche della Russia, finora al servizio degli Stati Uniti. Anche questo sarà un duro cambiamento. Il gendarme è diventato un grillino pacifista? Noi, piccoli ed insignificanti sudditi post bellici, sempre agli ordini atlantici, siamo già nella posizione dei classici 90 gradi che collidono però con l'Unione Ursula. Credo che la guerra in Ucraina abbia intrapreso la strada giusta. Molto diversa, l'orrida situazione della Palestina. Morti ed abbandonati? La potenza israeliana ed ebrea, travalica la forza americana, sempre amica. Una volta i compagni manifestavano, oggi scrivono necrologi o che tempo fa.
massimo lugaresi
domenica 2 marzo 2025
Tra Due Fuochi
Spesso alcuni incipit che leggo su Linkiesta o guardo, tra tette&culi ripescati, su Dagospia, sono ridicoli. Usano però un linguaggio elitario, diverso dalla stufosa propaganda che colpisce solo la maggioranza, usando tutti i mezzi e borse taroccate. La parte del leone la fanno le due gemelle giornalistiche del caro Elkann, l'uomo che è riuscito a distruggere la Juve, cercando di salvarla, per venderla (?). Difficile capire quale sia il suo campo migliore, eccetto quello fiscale, subito praticato. I Geni di Davos. Hanno ancora un forte sostegno dalla corrente prevalente nella magistratura. Non è poco se si pensa che alla fine le decisioni vengono assunte dal potente potere costituzionale. Francamente non credevo che Mattarella uscisse allo scoperto, pur usando il suo lessico prevalente. E' la dimostrazione che l'arrivo di Donaldone ha fatto scoppiare la pentola occidentale. Occorre dire che non ha fatto niente per smentire le promesse fatte. Anzi. La Meloni è tra due fuochi. La crocerossina di Biden è stata una funzione per smentire il mantra delle destre, mentre si sono autoassolti dal comunismo. La (presunta) rivale Schlein non viene più citata. Il giochino che consisteva nel guardare solo nelle case e letti degli altri, oggi miete vittime. La prima sarà la 3 cittadinanze che ancora rimane, non sapendo a chi rimandarla come pacco inutile. Penso a tutti quelli che hanno abiurato, per interessi personali o familiari, la loro provenienza. Hanno sistenato figli e nipoti, adorano la Schlein e sostengono la democristianeria e relativi grembiulini che riempiono la ridente Davos. Non è stato sufficiente Palamara ed i suo libro subito declassato. Pensare che il governo possa cadere per una borsetta taroccata, dimostra che i venti anni di potere assoluto diviso con quasi tutti, hanno "rovesciato" anche il mondo della sinistra. Godiamoci la nuova Casa Bianca.
massimo lugaresi
sabato 1 marzo 2025
Bagnini
Ho letto tutto su Chiamami Città, blog dei nostalgici (?) della sinistra storica, allineati con veloce camaleontismo. Rimangono la parte migliore che offre ancora la nostra politica. Maurizio Melucci è uno di quelli. La sua battaglia contro i bagnini ha avuto un passato di scontri e fughe, quando il loro voto era determinante, per la maggioranza riminese. Gode dell'assistenza legale dell'avvocato Biagini Roberto, anche lui con un lunghissimo passato amministrativo nelle giunte. Devo dire che la loro (tardiva) convinzione, ormai confermata da tutta la giurisprudenza europea e italiana, è stata quella usata (da sempre) nel mio blog. Non abbiamo però mai auspicato una Woodstock balneare nelle nostre spiagge liberate. Autentica stupidità che cancella decenni di ottima conduzione. Una rivoluzione demaniale? Ci saranno nuovi ingressi e tante conferme, non avendo l'arenile la forza ed i corrispettivi di una volta. E' sempre un buon investimento, ma Rimini non tira più. Maurizio Melucci nel versare sul blog le pillole domenicali della (sua) politica, si chiede se le nostre spiagge senza i bagnini diventano: incubo o speranza. Adesso sceglie l'incubo, anche nella maggioranza.
massimo lugaresi
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