sabato 30 giugno 2018

L'Inverno che verrà

Il Centro Studi di Confindustria ha annunciato, dopo il disastro del Pd, che la crescita nei prossimi due anni, giallo-verdi, sarà meno di quella prevista per Gentiloni e molto meno di quella, se ci fosse... Renzi. Dopo avere dato una bella "radanata" all'Europa da sbarco e mandato la Merkel in default calcistico e politico, Salvini deve rassettare l'informazione pubblica radio televisiva e quella statistica. Terminate le previsione dei decimali che salivano a comando, dovremmo ritornare ad una realtà, per quanto tragica, ma vera. Perchè i 5 milioni di italiani in assoluta povertà godono solo oggi di titoli (almeno) comprensibili? Dovete procedere contro lo scandalo dei vitalizi, se i privilegiati prepareranno una class action, ricorreremo al Tas come il Milan. Sono terminate la paure e lo spread di Repubblica per il timore del nuovo governo, le Ong saranno bandite dai mari e la sicurezza sarà affidata alle Guardie Costiere. Gli ultimi falsi migranti verranno divisi tra nove paesi, esclusa la Germania ancora in lutto. L'aspetto irritante del silenzio-assenso imprenditoriale che ha caratterizzato gli anni del bulletto è che sia improvvisamente cessato con il governo del cambiamento. Una bella ripulita rappresentativa non guasterebbe. E la Cgil? I tre sindacati sono allo sbando, avevano trovato una illusoria sistemazione ai margini delle decisioni, ora sono davvero inutili nella loro dispendiosa presenza. Non la volete chiamare rivoluzione? Aspettate (giustamente) la sparizione di Gnassi, l'ultimo dei mohicani piddini? Se l'America andasse a rivotare, secondo l' intellighenzia di Capalbio, chi vincerebbe? Cominciano già a parlare di manovra correttiva, fino a due mesi fa, Padoan giurava non fosse necessaria. Anche le buche di Roma sono tutte addebitabili alla Raggi. Sta però scemando la campagna contro il nuovo esecutivo. Il Premier Conte con una interpretazione totalmente diversa dai due vice si sta imponendo. La vittoria nel braccio di ferro della solidarietà pelosa ha visto (per una volta) vittorioso il nostro paese. Il tema dell'immigrazione viene affrontato dalle origine libiche. Chi ha voluto l'uccisione di Gheddafy? Dovremmo mandarli tutti in Francia accompagnati dalla Brigitte, ricevuta con tutti gli onori papali. Suvvia Francesco non hai posto e tempo per una breve audizione di Matteo..verde? Arriverà il momento dei professori al governo. Tria conosce i fondamentali, saprà palleggiare con il debito, in attesa della performance di Savona. Non vergognatevi di presentare un maxi-condono al quale potete aggiungere anche i 40 milioni scippati ai privilegiati da vitalizio. Vedrete che cambierà anche l'approccio mediatico al governo, non stupitevi però se a settembre, poco prima della legge di bilancio, arriverà un più che probabile declassamento dell’Italia da parte di alcune agenzie di rating attendibili come Moody’s. Intanto, seguendo le precise indicazione del blog affettuoso, potrete vedere e bere (da fuori) la Molo Parade a numero chiuso. Siamo nell'Università di Gnassi, in attesa della Notte Rosa, godetela sarà la..penultima.  

CS Famosi in 7 Giorni

Anteprima Nazionale Film "Famosi in 7 giorni" 2 & 3 Luglio 2018 a Riccione
Vi invitiamo all'anteprima del film “Famosi in 7 giorni”, pellicola di esordio dietro la macchina da presa dell'attore riccionese Gianluca Vannucci. Tale anteprima si terrà lunedì 2 & martedi 3 Luglio presso il Giometti Cinema Riccione, alle ore 21. Sarà presente il regista, il cast artistico e la troupe. Il film è una Black Comedy ambientata a Riccione. Le riprese sono iniziate lo scorso Settembre e sono durate circa quattro settimane. Le locations sono state tutte a Riccione e zone limitrofe e la post-produzione è durata circa 8 mesi. Tra gli attori spiccano i nomi di Max Giusti ed Andrea Roncato che si sono appassionati al progetto e hanno deciso di parteciparvi. Il film è stato girato a low budget e si è avvalso della collaborazione di alcuni sponsor della zona. E' in progetto in questo periodo la presentazione in vari festival nazionali ed internazionali. L'uscita ufficiale è prevista in Autunno. TRAMA: Quattro attori di belle speranze decidono di iscriversi ad un corso di recitazione che potrebbe garantire loro un ruolo nel film di un importante regista. Il corso però si rivela una truffa ma ai quattro attori non va giù di essere stati raggirati. Ritrovato l’autore delle truffa non esitano ad usare le cattive maniere per ottenere il maltolto. Un volta avuto indietro il denaro vengono consigliati da un noto attore di utilizzarli per garantirsi un ruolo nel film dell’importante regista. Ma è solo un altro raggiro. La vendetta dei quattro, questa volta, sarà terribile e li renderà famosi. CAST ARTISTICO: Andrea Roncato Max Giusti Veronica Benedetta Bitto Gianluca Vannucci Andrea Porti Francesco Parisi Luigi Busignani Stefano Fregni Eleonora Bolla Luciano Miele Dany Greggio regia di Gianluca Vannucci Sceneggiatura di Germano Tarricone Durata 83 minuti, girato in 4K con camera Red Scarlett. Costo dell'ingresso è di 8 Euro, mentre chi è iscritto alla Newsletter delle rassegne cinematografiche del Comune di Riccione, dando il suo nome alla cassa, potrà usufruire della riduzione come nelle suddette rassegne organizzate da Giometti Cinema Riccione in collaborazione con il Comune di Riccione.Link con tutto il cast artistico e tecnico su Filmitalia.org: http://www.filmitalia.org/p.aspx?t=film&l=it&did=119889 Link evento su Riccione.it: http://www.riccione.it/it/eventi/evento/famosi-in-7-giorni-anteprima-nazionale-al-cinepalace

venerdì 29 giugno 2018

Arengo Occupy

Avevo l'impressione che il governo del cambiamento finisse con il cambiamento del governo. La rivoluzione populista temuta da tutta la stampa e soprattutto La Stampa, legate a mani e dollari al politicamente corretto da Obama, si stava riducendo in un cambio di poltrone. Molto ma non sufficiente. Invece di valutare il consenso con i like dovevano fare una rapida Piazza Pulita del servizio piddino della Rai. Cominciate dove volete, però TeleKabul è diventata quasi una offesa al voto dei cittadini. Non rispondete (adesso) che la Rai deve essere di tutti. O la mettete sul mercato oppure la obbligate per penitenza a produrre per il giallo-verde quello che ha scandalosamente fatto per Renzi. I due virgulti più votati dai cittadini, stremati dopo anni di scandali bancari e voragini del debito pubblico, devono essere convinti che l'Italia ha bisogno di un governo "populista": fare quello che i cittadini hanno chiesto con il voto. Se a Saviano, con scorta, la cosa addolora, si può sempre consolare con le royalties dei suoi capolavori, vere performance della lotta alla mafia. Poche cose ma comprensibili. Il Reddito di Cittadinanza permetterebbe a 5 milioni di cittadini non sbarcati dalle Ong, di sentirsi ancora italiani, impiegati però un pò più delle otto ore pensate da Gigetto. La scomparsa dei vitalizi è un impegno solenne. Nella guerra in atto per cambiare il corso e le sorti dell'Europa a trazione tedesca, abbiamo registrato una (prima) vittoria, più importante di quanto non vogliano farla apparire. Il mio amico Nero, da Berlino, mi racconta che la Frau è in grosse difficoltà. L'elezione di Trump ha accelerato il percorso rivoluzionario. Tra poco Il nostro Premier, uno di quelli che esce alla distanza, verrà ricevuto negli States. Quello che ha fatto a questa Europa lo mette in testa ai gradimenti americani. Il Blog "Culi &Tette", politicamente vicino al Pd, mette un carico quotidiano di falsità, alcune davvero irritanti, nella loro puerilità. Gli altri giornali s'arrangiano sperando possa essere una crisi passeggera. I risultati del ballottaggio hanno portato il Pd alla resa senza condizioni. La Notte Rosa verrà prolungata fino ad Ancona, per omaggiare una delle città della resistenza piddina. Di Maio non è all'altezza di Salvini. Lo sapeva anche lo smanettatore della piattaforma. Ed allora perchè giocare sempre ad armi e capacità impari? Se non volete governare, fate le vostre casalinghe olimpiadi alla Rousseau, tanto per partecipare, ma ditelo ai cittadini. Possibile che con tre portavoce e ruoli istituzionali importanti non ci sia una strategia per diventare forza di governo anche nella Città di Gnassi e  ...passerelle? Chi deve dare il via all'operazione " Arengo Occupy"? Aspettate sempre..Cardone? E' sulla Ong sbagliata.

Recensione

Mi spiace "recensire" in termini negativi l'assessore regionale Emma Petitti, una di quelle che contano su scala locale e non solo, in quel che resta della grande compagine ex "rossa". E mi spiace perché sebbene non abbia il piacere di conoscerla di persona, mi ispira simpatia, anche se si è spesa per una legge che dà maggior autonomia alla Regione e che speriamo non sia approvata. Ebbene la Nostra si è prodotta in un'analisi come altri si sono dovuti esporre rispetto allo spappolamento di questo ex partito pigliatutto che dall'oggi al domani è come la Tigre di Giava, l'Orso Bruno, il Bradipo Pigmeo, a rischio estinzione, questa è la drammatica realtà con la quale i resti irriconoscibili di questo povero povero partito devono oggi fare i conti. Ebbene venendo rapidamente all'uopo la sua analisi di un paio di cartelle, pubblicata da un giornale digitale della sua area politica è un temino di 5a superiore, spiace dirlo è anche laureata Cum Laude, ma pensate un po', quindi non parliamo di una sciampista con il massimo rispetto per questa categoria di lavoratrici. "le stampanti 3d": chiedo si potrà inserire in un'analisi della situazione politico-economica una cosa come le stampanti 3d già che c'era avrebbe potuto metterci... i bastoni per i selfie con gli smartphone, una cosa che ha rivoluzionato il costume ultimi anni e di grande interesse politico-economico. Ma certamente le stampanti 3d sono argomento interessante ma non di attinenza politico-economica in senso stretto e tutta la sua stringata, sommaria, raffazzonata analisi è disarmante per la banalità, l'incapacità di scrivere, di focalizzare, concettualizzare: una grande delusione rispetto ad una persona che ho sempre creduto di spessore, quantomeno culturale, forse non era in giornata o non so. Quindi per chiudere sono poche le persone,  se mi passate la terminologia tecnica, "in palla" per prendere in mano i resti del PD, (detto da ex iscritto) provinciale e portarlo vicino al 10% che è il massimo a cui oggi questo partito può aspirare. I nomi non li do ma basta leggere i comunicati stampa degli esponenti locali Pd, gli interventi sui social, la militanza senza soluzione di continuità, la tenacia, una discreta capacità di analisi, l'età non da dinosauro e resta un solo nome all'altezza pur non avendo la laurea cum laude, ma ricordiamo a proposito di titoli di studio, un tema su cui tornerò che il compagno Pd della stessa Petitti ha un diploma professionale di 3 o forse 5 anni e guida da 8 anni Romagna Acque. IMHO, in foto il mio Bradipo Pigmeo adottato dal sottoscritto grazie alla mediazione di una onlus mentre si stava estinguendo, fotografato in spiaggia: non è delizioso?
 M. A.

CS Hera

Con la Maratona Fotografica DISTURbo si è chiusa sabato 23 giugno a Riccione la dodicesima edizione di Un pozzo di scienza, il programma didattico di Hera per le scuole secondarie di secondo grado. Alla Caccia al Tesoro fotografica DISTURbo, hanno partecipato ben 44 team. Due i premi Hera consegnati mercoledì 27 giugno nella diretta Facebook e due gli obiettivi che hanno permesso ai due team vincitori di portare a casa i due premi: orologi fitbit e buoni acquisto. Al team “Cavolaie” composto da Federica Cantaluffi e Federica Delprete è andato il primo premio grazie all’immagine di un bicchiere di granita che rispondeva meglio all’obiettivo richiesto: fotografare una stratificazione urbana o anche solo qualcosa di stratificato di cui siano chiaramente visibili i diversi livelli. Il secondo premio è andato al Team Xananas composto da Benedetta Carotti e Tommaso Gentilini che hanno fotografato un attento lettore romagnolo. Obiettivo infatti era quello di fotografare l'intelligenza artificiale e non, in Romagna. IN ALLEGATO LE FOTO VINCITRICI e nel pdf "Presentazione Riccione 2018" la foto dei vincitori CONTATTI Valeria Rosati Ufficio Stampa Gruppo Hera 0541908318 valeria.rosati@gruppohera.it Laura Ravasio Ufficio Stampa Hera Rimini ravasio@nuovacomunicazione.com 348.9330574

giovedì 28 giugno 2018

CS Confesercenti Santarcangelo

Confesercenti ringrazia l’amministrazione per la risposta al nostro comunicato che dimostra l’attenzione per la problematica sollevata e si dispiace che sia stata intesa come una critica o uno scontro, come riportato dalla stampa. Negli incontri del novembre 2014 sull’urbanistica erano già state fatte delle osservazioni da parte nostra su quanto prospettato, ma solo ora i nostri associati apprendono quello che l’amministrazione ha deciso presentandolo sulla stampa e quindi quello che potrà diventare l’asse della via Emilia. L’economia prodotta dal fare commercio è in continua evoluzione e purtroppo le cose cambiano rapidamente. Ora venire a conoscenza di quanto prospettato, in un momento di dilagante criticità del comparto, porta poi i nostri associati a manifestare il proprio disappunto avanzando dubbi e punti di vista. Confesercenti è dell’idea che anche dando la possibilità all’apertura di spazi da 250 mq fino a 1500 mq non verrà comunque azzerata la forza attrattiva dei grandi centri commerciali vicini, sia per la vasta gamma di prodotti sia per i prezzi più vantaggiosi. Chi si fermerà la fare spesa lungo la via Emilia difficilmente poi farà tappa in centro. Inoltre per le strutture commerciali non è possibile prevedere a quale tipo di attività e prodotti dare spazio. Vale quindi la pena di collocare sul territorio altre strutture commerciali visto che ce ne sono già tante di situazioni con le stesse caratteristiche a disposizione, alcune mai utilizzate ? Perché non creare situazioni diverse, magari dedicate allo svago, allo sport, espositive, di servizio od altro per arrivare comunque ad una rigenerazione urbana? Il commercio santarcangiolese la propria “forza” la esprime con la capillare e variegata offerta del centro storico che da sempre ha caratterizzato la nostra realtà, diversa da quelle limitrofe e che chiede attenzione per non rischiare l’indebolimento che inevitabilmente può causare desertificazione ed abbassamento della qualità della vita di quanti vivono, lavorano e frequentano la nostra città. In centro ne sono rimasti pochissimi di negozi di vicinato per la spesa quotidiana, stanno resistendo con grande fatica, a pochi passi dalle residenze. Questi garantiscono un servizio sociale insostituibile e puntuale, consegnano anche la spesa a casa dei clienti anziani, non automuniti e soli e accettano il saldo del conto a fine mese. Non entriamo nel merito nel rapporto sull’economia del 24 maggio scorso di Unioncamere che ha trattato esclusivamente la ripresa delle attività produttive, dove tutti gli intervistati hanno però affermato di preferire Santarcangelo, per il loro insediamento produttivo, anche la vicinanza e l’offerta del favoloso del centro storicocommerciale, un valore aggiunto per la propria azienda. Il questionario di Confesercenti che ha raccolto i dati dei commercianti, presentato all’Amministrazione nel novembre del 2017, indica quali invece potrebbero essere gli interventi per una più facile fruizione del centro commerciale naturale di Santarcangelo. Migliorare la viabilità, segnalare meglio i parcheggi gratuiti per le soste lunghe, portare a termine il progetto del parcheggio multipiano Suor Angela Molari, abbassare la spesa per la sosta minima, attrezzare il centro con parcometri tecnologicamente avanzati, istituire un servizio di navetta che collega i vari punti strategici della città, ricercare un dialogo con i proprietari per calmierare gli affitti dei locali, collaborare con l’Associazione che riunisce i commercianti che si è sempre dimostrata propositiva e necessaria nel proporre l’animazione e promozione. In definitiva l’obiettivo dovrebbe essere il preservare e valorizzare quello che abbiamo, un centro commerciale naturale dove, a fianco di una buona offerta ristorativa vi sono validi esercizi pubblici ed accoglienti sistemazioni alberghiere, negozi dove troviamo quasi tutte le merceologie e dove ancora capeggia il valore umano dei cordiali rapporti con le persone, in un borgo medievale sempre animato da eventi, che ha molto da offrire in termini di cultura, tradizioni e che rappresenta un modello vincente invidiato, che altri borghi cercano di imitare. 
Santarcangelo di Romagna, 28 giugno 2018 Il Consiglio di Presidenza Via Montevecchi 17– 47822 SANTARCANGELO DI ROMAGNA -RN

Miracolo...giornalistico

Ho letto sul blog curiale e (sembra) ancora piddino, un commento di Bruno Galli, segretario provinciale della Lega. Di solito il (sempre) attento ma strabico informatore di parte, propende per le poche notizie incoraggianti il sostegno ad un partito in via di sparizione..perpetua. La Città di Riccione è vista come Dante descriveva il suo Inferno, le altre sono trattate un pò meglio, ma considerate meno importanti. Per fortuna hanno Gnassi, uno dei pochissimi "reduci" amministrativi. Presto lo seguiranno dall'alba al tramonto..rosa.  La vittoria di Santi nella metropoli di Gemmano è ancora evocata in ottantaseiesima edizione. Cosa "non" si fa per onorare antichi patti!! Un lungo panegirico per arrivare al risveglio dei vincitori. Mentre i pentastellati ancora increduli stanno contando i soldi caduti sui loro conti correnti accesi in Parlamento e Forza Italia sta spelando la margherita del cosa faccio, la Lega rompe gli indugi ed i patti demaniali per passare all'incasso di Rimini. Era ora, se aspettava ancora invecchiavate sotto l'ombrellone di Bolkestein e nel Cda della Fiera.

CS Hera

Hera: iniziata la rimozione dei contenitori stradali a Coriano Parte la raccolta “porta a porta”. Tutte le modalità per ritirare il kit Parte ufficialmente il nuovo servizio di raccolta differenziata a Coriano. Nel Comune, da questa settimana Hera ha iniziato la rimozione dei contenitori stradali ed il conferimento avverrà, dunque, solo con modalità “porta a porta”. Il percorso che porta oggi all’avvio del nuovo servizio ha previsto tappe importanti di informazione alla cittadinanza, con assemblee sul territorio ed Eco-point dedicati per il ritiro del nuovo kit, fondamentale per aderire al nuovo sistema di raccolta. Per coloro che non avessero ancora provveduto al ritiro della propria dotazione, Hera ha comunque previsto un ulteriore Eco-point temporaneo che sarà a disposizione per ulteriori 4 giornate: giovedì 28 e sabato 30 giugno, giovedì 5, sabato 7, giovedì 12 e sabato 14 luglio. L’ecopoint sarà allestito in piazza Mazzini e resterà aperto dalle 9.00 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 18.30. Chi, per gravi motivi, fosse impossibilitato al ritiro al punto di distribuzione, può possibile concordare un appuntamento chiamando il Servizio Clienti Hera al numero 800.862.328, attivo dal lunedì al venerdì dalle 8.00 alle 22.00 e il sabato dalle 8.00 alle 18.00. Hera ricorda che, una volta attivato il nuovo servizio, non sarà più possibile conferire rifiuti se non attraverso le nuove modalità di raccolta. È dunque di fondamentale importanza che, alla data dell’avvio del servizio, tutti i cittadini e le imprese siano dotati del proprio kit. Il nuovo sistema di raccolta contribuirà ad aumentare la raccolta differenziata e recuperare quantità sempre maggiori di rifiuti riciclabili. Migliorare la raccolta differenziata rappresenta una sfida intelligente che va oltre gli aspetti normativi perché contribuisce a ridurre il consumo di risorse naturali, realizzando importanti benefici per l’ambiente e per le generazioni future. L’obiettivo da raggiungere entro il 2020 è il 79% di raccolta differenziata, come previsto dal Piano Regionale di Gestione Rifiuti. Oltre ai benefici ambientali, il nuovo sistema permetterà un percorso graduale di applicazione di nuovi modelli tariffari equi e proporzionati (Tariffa Puntuale), che terranno conto, per ogni utenza, della effettiva produzione di rifiuti indifferenziati, incentivando i comportamenti virtuosi.
 CONTATTI Valeria Rosati Ufficio Stampa Gruppo Hera 0541908318 valeria.rosati@gruppohera.it Laura Ravasio Ufficio Stampa Hera Rimini ravasio@nuovacomunicazione.com 348.9330574 

CS M5S Santarcangelo

Serata informativa#IOSONONELCONTRATTO - Obbiettivi,metodi e prospettive del contratto di governo gialloblu. Il Movimento 5 Stelle Santarcangelo organizza una serata che nasce con l'intento di avvicinare i nostri cittadini al parlamento ed alle sue dinamiche, e per approfondire quello che sarà l'operato dei nostri portavoce nel governo dei prossimi anni. Verranno esposti i temi del contratto di governo, e verrà portata all'attenzione del pubblico il lavoro svolto fin'ora e le prospettive a medio e lungo termine. Ci sarà infine spazio per le domande del pubblico perchè il confronto, nel rispetto reciproco, è la base di ogni momento di crescita e conoscenza. I relatori saranno: Marco Croatti M5S - SENATO DELLA REPUBBLICA (Commissione Industria, Commercio e Turismo) Giulia Sarti - CAMERA DEI DEPUTATI (Presidente della Commissione Giustizia) Carlo de Girolamo - CAMERA DEI DEPUTATI (Commissione Poste, Telecomunicazioni e Trasporti) Parteciperà alla discussione Sara Andreazzoli, Consigliere Comunale, capogruppo M5S a Santarcangelo. Modererà Elisa Zanoli, attivista ed organizer del gruppo M5S Santarcangelo.

CS Il Palloncino Rosso

IL POTERE DELL’IMMAGINAZIONE, AL VIA LA RASSEGNA CINEMATOGRAFICA ALLA EX COLONIA BOLOGNESE di RIMINI
 Prosegue il progetto di rigenerazione urbana dell’Associazione Il Palloncino Rosso per l’estate 2018 Rimini, 28 giugno 2018 – Apre i battenti il cinema all’aperto della ex Colonia Bolognese. Da Venerdì 29 giugno alle 21, per quattro serate il giardino adiacente alla grande colonia di Miramare si trasforma in una vera arena estiva. Il potere dell’immaginazione. Storie incredibile di persone che hanno cambiato il loro (e il nostro) mondo è il titolo della rassegna cinematografica, con ingresso gratuito, organizzata dall’Associazione Il Palloncino Rosso in collaborazione con Sputnik Cinematografica e DogVille. Quattro titoli accomunati dallo stesso messaggio: immaginare di sognare e farlo veramente. Si parte da una storia tutta riminese quella dell’Isola delle Rose, per poi spostarsi nel resto del mondo per raccontare attraverso il cinema i sogni e i sognatori, tra acqua e terra. La rassegna si apre con L’isola delle rose (Insulo de la Rozoj - La liberà fa paura) documentario di Stefano Bisulli e Roberto Naccari. Il film realizzato nel 2008 da Cinematica a quarant’anni dall’estate 1968 ricostruisce la vicenda dell’Isola delle rose di Rimini, attraverso le testimonianze dei protagonisti, a partire dall’ingegner Giorgio Rosa, che torna a parlare della sua isola e spiega il perché della proclamazione di una nazione indipendente. Prima della proiezione, Sauro Pari della Fondazione Cetacea presenterà il progetto Poseidon, come il dio greco del mare, che prevede di trasformare, grazie a tecniche all’avanguardia, le piattaforme offshore al largo tra Bellaria e Rimini in stazioni scientifiche per lo studio dell’ambiente marino. Poseidon nasce dalla collaborazione tra Eni, CNR, L’Istituto Scienze Marine e la Fondazione Cetacea. La rassegna è inserita all’interno del progetto di rigenerazione urbana “Riutilizzasi Colonia Bolognese” e prosegue il 20 Luglio con La forma dell’acqua di Guillermo Del Toro, USA 2017 (118’) il 24 Agosto con Visage, Villages di JR e Agnès Varda, Francia 2017 (90’) prima della proiezione: Lorenzo Mini presenta il libro Colonie (2017, Danilo Montanari Editore) e il 7 Settembre con God Save The Green di Michele Mellara e Alessandro Rossi, Italia 2013 (75’) prima della proiezione: Casa Madiba presenta OrtoMadiba un progetto di solidarietà ed autogestione. * Tutti gli eventi sono ad ingresso gratuito Si consiglia il pubblico di portare un telo “RIUTILIZZASI COLONIA BOLOGNESE 2018” è un progetto ideato e curato dall’Associazione di Promozione Sociale Il Palloncino Rosso reso possibile dalla Curatela Fallimento CMV (Curatori fallimentari Rag. Ettore Trippitelli e Dott. Fabrizio Tentoni) con il patrocinio del Comune di Rimini ed in collaborazione con Festival Le Città Visibili, Riminiterme S.p.A, Ristobar Oasi del Mare s.r.l, Spiaggia 151 Gustavo Vergoni, Aereonautica Militare 15° Stormo, Pro loco Miramare da Amare.

Una Jeep

Se dio vuole il Rotary di Rimini distretto 2072 (quello del concorso Piazza Castelfidardo Largo Gramsci = non-luogo e come si può parcheggiare in un non-luogo e l'Esplanade des Invalides è un non-luogo come lo è la Spianata delle moschee etc.!?) e di tanti altri concorsi, finiti poi purtroppo malissimo come quello per il tunnel sotto Tiberio o Palazzo Ghetti...) ha eletto il nuovo Presidente e nemmeno dire nome che circolava è Maurizio Temeroli, riminese, che raggiunge l'ambito traguardo alla bella età di 64 anni, è sposato con Daniela ed ha due figli: Claudia e Marco. Per oltre 15 anni, fino al 2016, ha ricoperto la carica di Segretario... "generale" della Camera di Commercio di Rimini; durante questo periodo ha ricoperto anche l’incarico di Presidente della Rimini Congressi, società costituita da Comune, Provincia e Camera di commercio per la realizzazione, in collaborazione con Rimini Fiera, del nuovo palazzo dei congressi di Rimini, ma non è di questo avvicendamento che voglio parlare, ho dato solo la notizia di servizio, bensì di altra questione. La FCA dona "in uso gratuito" (perché penso non possa regalarla per via del codice degli appalti credo) 1 (una) Jeep Wrangler vecchio modello ai CC, cerimonia a Roma con Marchionne che, scoop, confessa di essere figlio di un umile maresciallo dell'Arma e questa jeep pattuglierà la riviera romagnola (speriamo non di giorno fra i bagnanti e che non tirino sotto qualcuno, questa non-è la California dove puoi scorrazzare in macchina in ispiaggia anche se sei forza dell'ordine, troppa calca!). Ebbene ringraziando domando: o l'esigenza di pattugliare la spiaggia c'è ovvero non-c'è. Se c'è una Jeep è solo pubblicità alla FCA che passa col suo modello di Jeep davanti a centinaia di migliaia di persone come l'aereo della pubblicità ed è largamente insufficiente su 30 km. Se non c'è esigenza, è pubblicità tout cour alla FCA e ringraziamento simbolico per gli appalti miliardari che FCA vince legalmente con la PA italiana e in particolare con le forze dell'ordine che se non ricordo male in passato avevano i mitici Pajero Mitsubishi. Quindi voce contro, scomoda, bimbo che vede il re nudo e lo fa notare, questa cosa è abbastanza ridicola. Soprattutto alla luce del fatto che le forze dell'ordine devono essere finanziate nelle loro esigenze non oggetto di regalìe, donazione, "grazie, al vostro buon cuore, grazia... smack...": e soprattutto in questa Italia oggi casino "non donna di provincie ma bordello" law & order first! 
A. S.

L'Agonia

Registro una grande soddisfazione che dal Manzanarre al Reno trasmette onde di felicità per la debacle del PD. Debbo dire che quando il pugile è alle corde in balia dei colpi, l'arbitro dovrebbe intervenire ad interrompere l'ingaggio per salvaguardare la salute dell'atleta. Nella fattispecie per riconoscere rispetto alla buona fede di alcuni militanti che hanno sempre lavorato per il bene comune senza farsi domande. Adesso però anche loro inizino ad abbozzare delle risposte. Nello spaccato di mondo che vivo e conosco è il giubilo. Sento che da sinistra, la mia...quella estrema (salvo i traditori e venduti che ovviamente decido io) a destra, passando per le sfumature più strane ed estranee al mio pensiero, mi riconoscono una sorta di strano rispetto per gli anni in cui ho attaccato da ogni posizione la corazzata che pareva inaffondabile del PD. Mi son detto fra me e me un po' stupito: ma allora la gente legge! Ma allora è servito il lavoro di questi anni. Il tunnel scavato con le unghie e con i denti ha fatto crollare le mura ed evadere finalmente i sentimenti. Anche quelli più nefasti! È servito dire che le istituzioni non possono essere trattate come salotti di casa di una ristretta cerchia di notabili. È servito dire che le cooptazioni di famigliari, nani e ballerine non soddisfava le esigenze di efficienza. È servito dire che il problema del paese consta nelle modalità di scelta della classe dirigente. E ora che l'avversario è morente, la corazzata inclinata a dritta, non intendo lasciarla impunita rispetto al tradimento perpetrato. Le analisi dei loro presunti politici parlano di immigrazione, lavoro, risparmio, paura. Bravi. Allora sapevate cosa stavate combinando. Motori avanti piano. Barra a dritta. Allagare numeri 1 e 2. Ultimi calcoli: lanciare! E che sia finita una volta per tutte.
 P.s. ho letto l'analisi firmata Petitti. Di politica c'era nulla. Grazie, ma sapevamo già tutto e meglio. Scusi assessore. Chi sanziona la Russia? Per ordine di chi? E per soddisfare quali pulsioni? Chi ne beneficia davvero? Su questa parte è stata omissiva. O è stato omissivo chiunque egli sia...
Roberto Urbinati

mercoledì 27 giugno 2018

CS B.Pop. Valconca

TRASFORMAZIONE DELLA BANCA POPOLARE VALCONCA IN SPA 
 Convocazione dell’Assemblea straordinaria dei soci per sabato 30 giugno e domenica 1 luglio 2018 “Eliminare i vincoli dell’attuale forma cooperativa è un passo in avanti per una banca più moderna e per il suo sviluppo” dichiara l’avv. Massimo Lazzarini, Presidente dell’istituto bancario. Morciano di Romagna, 27 giugno 2018 - Si terrà sabato 30 giugno e, all’occorrenza, domenica 1 luglio l’assemblea in parte straordinaria e parte ordinaria della Banca Popolare Valconca, chiamata a deliberare sulla proposta di trasformazione in società per azioni e sulla conseguente adozione di un nuovo Statuto sociale. “La trasformazione giuridica in Società per Azioni, che ha lo scopo di eliminare i vincoli dell’attuale forma cooperativa, è un passo in avanti per una banca più moderna e per il suo sviluppo” – afferma l’avv. Massimo Lazzarini, Presidente dell’istituto bancario. “Nel 1990 le banche popolari erano 104 e oggi sono rimaste in 22”, continua Lazzarini, “la trasformazione in SpA è un pre requisito ineludibile al fine di potenziare il patrimonio ed il business della banca stessa”. Il Consiglio di Amministrazione della Valconca, credendo fermamente in questo processo di modernizzazione, ha individuato una serie di iniziative di rafforzamento della politica commerciale della Banca e ha raccolto istanze volte al mutamento della tradizionale forma cooperativistica a favore del modello di società per azioni, che meglio si presta a cogliere opportunità di crescita e di partnership strategiche per lo sviluppo della Banca. Per questo sono state indette l'assemblea straordinaria e quella ordinaria della Banca Popolare Valconca presso il Padiglione Fieristico in Morciano di Romagna (in via XXV Luglio) per le ore 08.00 del giorno 30 giugno 2018 in prima convocazione e per il giorno domenica 1 luglio alle 17.30 in sempre presso il Padiglione Fieristico in Morciano di Romagna.

Lesso o Arrosto???

Il più famoso chef d'Italia, dopo l'esibizione sul Lungomare di Gnassi, ha preparato un piatto destinato ai grandi trofei leghisti: Pd lesso o arrosto? La simpatica diatriba culinaria è tra Calenda iscritto (ieri) al partito, che già non c'era più e..Prodi che deve ancora scontare la pena per avere proposto questa Europa. Carlo Calenda definito pragmatico, per non confonderlo con iìl patetico Martina, dice che bisogna sciogliere il peggiore inganno politico, mentre l'incomprensibile maitre dell'Unione riesce ancora a gorgogliare un..andiamo oltre. Non si capisce a cosa, ma fa titolo per Repubblica. Si sono auto discolpati. Vogliono abortire un figlio (illegittimo) nato male e vissuto peggio. La moda della sinistra di Capalbio è quella di cambiare nome agli stessi partiti impresentabili. Provate a fare un cosa seria: state fermi e chiedete scusa. Iniziando dai 5 milioni di cittadini italiani, non sbarcati illegalmente ma nati, cresciuti, impoveriti in un Paese del ca..Caduto il bulletto cessa anche la politica dei decimali, adesso si va all'ingrosso. Li mettiamo sui barconi oppure proponiamo un programma serio ed un reddito che permetta loro di sentirsi ancora cittadini? Questa è la ragione (unica) per cui il Pd è scomparso. Imparate da Gnassi, non ha mai sbagliato una previsione (personale). Sta cercando di salvare il..possibile grazie a passerelle e strategie commerciali indovinate, ma per pochi. L'amico Cancelliere (scomparso) oltre ad avere notato (per primo) i finti profughi da cooperativa curiale e piddina, aveva contestato lo smembramento del mercato ambulante. Qualche cretino difendeva l'operato comunale mirato alla distruzione degli unici concorrenti della grande distribuzione. Avete visto cosa è successo alla Città: Morta. In compenso potete andare in centro e visitare il Teatro. La spesa da un'altra parte..quella del Pd.

PS Timidi segnali di vita dal centrodestra

martedì 26 giugno 2018

Il Sadismo della Politica

Osservare la lenta (?) caduta dell'Impero Piddino, nutre le voglie del sadismo politico o il desiderio di vendetta per gli abusi, soprusi, scandali e porcherie assortite di questi anni, in nome del Pd. Le prefiche, sotto gli ombrelloni di Capalbio, stanno rimuginando qualche tardiva riflessione. Se il Pd ha perso anche Imola, pericolosamente vicina alla Bologna di Bugani, a favore di uno (sconosciuto) candidato pentastellato, significa che è meglio ritirarsi dalle prossime competizioni. L'aspetto più disturbante è continuare a dipingerlo come una forza della sinistra.  Sprofondo rosso era il comune titolo dell'armata giornalistica in disarmo. L'ammiraglia Repubblica, guidata dal pensiero di Saviano, se l'è presa con i "non votanti" come fossero voti sicuri. Tutto largamente previsto. Salvini se li sta assorbendo con facilità. Grillo onorando la storiella di quello caduto (leggermente) da cavallo, ha detto che è stato (vero) un grande successo, vincere in due città importanti. Ma nel resto? Importante è che la piattaforma di comando seguiti a sfornare candidati che (almeno) non rompano i co...e mantenere il movimento d'opinione. Atterro con il permesso dei gestori (diligenti) del Fellini, su Rimini. Sono convinto che l'ultima sparata di Salvini sui commercio abusivo e taroccato da spiaggia, sia frutto di una "imbeccata" della neo senatrice e occasionalmente (oggi) bagnina riccionese. La bella e simpatica signora, eletta dalla Lega, dovrebbe ricordare che analoghe iniziative non hanno avuto nel passato grande successo, così come le ammende per il meretricio da strada. Ve lo scrive tutte le mattine e spesso anche al pomeriggio, il Blog Curiale: dovete fare come Gnassi. A Riccione e Cattolica non ne vogliono sapere. Peggio per voi. Preparate squadra e ...programma di governo locale. Ai vu cumprà ci pensa la crisi.

Emblematica

L'immagine che posto sopra è emblematica dell'accanimento di questa amministrazione, in ogni modo possibile, siano regolamenti dalle regole incredibili, immotivate, inspiegabili, presenti solo a Rimini, siano tomotom macoute-vigili urbani che sanzionano i commercianti (ne avete mai visti nei supermercati a controllare prezzi, merce etc.?), isole pedonali, provvedimenti per deviare i flussi di traffico, demonizzazione delle auto ed eliminazione dei parcheggi, allontanamento del TPL dal centro etc. Nel caso in foto, sembra di capire, una vigilessa sta misurando AL MILLIMETRO un espositore esterno del tabacchi presente in stazione. Faccio notare che ogni spazio pubblico di passaggio a Rimini è stato dato parzialmente in concessione (comprese piazze storiche e tutelate, con orribili gazebo nonché aree verdi etc.) dietro pagamento ovviamente per l'occupazione del suolo pubblico; ma queste attività sono fuori dal pugno di ferro CONTRO il commercio in quanto di bar e ristorazione e i controlli sono rari e di facciata. Faccio notare che in città e provincia circolano MIGLIAIA DI venditori ambulanti itineranti senza permesso, senza licenza (che verranno pure dalla martoriata Africa che gli occidentali hanno saccheggiato dai tempi di "Roma" e che continuano a controllare sotto il profilo demografico, migratorio, guerre, colpi di stato, tramite servizi segreti, ONU, USA e tutto il resto ben noto); ma evidentemente detti commercianti sono anche in competizione con quelli legali. Pertanto (non sono un commerciante) il commercio oggi è stretto fra l'incudine e due martelli di GDO, venditori ambulanti non autorizzati e vigili inviati dall'assessore Pd che ne perseguitano qualsiasi forma che non si realizzi presso grossi spazi di grossi gruppi, e con tanti quattrini, anche per eventualmente... Il pretesto può essere, vocabolo obsoleto, "il decoro", come può essere la vendita di alcool ai minori (faccio notare che un minore è stramazzato 3 giorni fa in una discoteca non davanti a un minimarket). Hanno perso, inanellano... sconfitte, scompariranno e ancora non si rendono contro di quante persone siano in difficoltà, le serrande si abbassano ogni giorno, precarizzazione del lavoro dipendente, gioventù senza futuro etc. etc. etc. e loro, mentre sorseggiano un calice di Veuve-Clicquot, mandano i tagliatori di teste a misurare i peli del culo per sanzionare, multare, contenere, se possibile far chiudere; coloro che poi pagano i loro stipendi. Giusta la fotografia del locale Pd Melucci (subito finita in 10a pagina) che segnala in una nota polemicamente che mentre Di Maio sotto ballottaggio per le amministrative di domenica era presso i lavoratori della Bredamenarinibus il Presidente della Giunta regionale, ex comunista Bonaccini, con codazzo di assessori regionali aggiungeva ulteriori chili alla sua stazza ingozzandosi ad al Mèni ciò a due passi dal Grand Hotel, col gotha degli chef mondiali che possiedono ristoranti ove la gente comune mai metterà piede. E Veltroni, se si può paragonare oro e pirite, che ha creato il Pd con la finalità dissimulata come effetto secondario di distruggere l'ultimo grande partito di sinistra, sotto elezioni amministrative pure era a Rimini a presentare l'ultimo libro sugli attualissimi fatti... del '27 di quel che resta di Sergio Zavoli "socialista" ma anche "di Dio", giusto per non sbagliare (un titolo quasi profetico di dove sarebbe andata a parare la Sinistra). Sono distanti dal Paese come si dice "reale" e sono destinati a sparire perché non rappresentano più nessuno o quasi e perché se il potere lo utilizzi per foraggiare il consenso è evidente che come il serpente che si morde la coda più ne perdi e più perdi consenso; e nessuno li rimpiangerà per come hanno esercitato un potere totalizzante e per come hanno ridotto il Paese stesso. Letture alternative a questa, più raffinate, rispetto alla fine che ha fatto questo partito in relazione alla sua attività di governo, e che partiti nascono, muoiono, crescono e si ridimensionano "prater necessisatem", le lascio alla fantasia del lettore.
A. M.

Lucio Magri

Quali sono dunque, in sintesi, le ragioni del nostro «no»? Innanzitutto, il rifiuto di una Europa che nasca con un segno marcatamente autoritario. L’unità nazionale è nata in connessione con i primi passi della democrazia moderna; non vogliamo che l’unità continentale corrisponda al suo declino. A questo punto, dunque, si ratifica e si conclude un processo che durava da anni, che è un processo di trasferimento di potere non solo dallo Stato nazionale al livello sovranazionale, ma, attraverso questo, dalle istituzioni direttamente legittimate dalla sovranità popolare ad istituzioni politiche autonome o a puri poteri di fatto. Il ruolo di comparsa in cui è sempre più relegato il Parlamento europeo, proprio in quello che dovrebbe essere il passaggio dalla Comunità economica all’unione politica, simboleggia questa realtà rovesciata. E mi pare incomprensibile, anzi patetico, il discorso di chi vota il trattato augurandosi che si possa presto completarlo con istituzioni politiche democratiche: Maastricht va esattamente nella direzione contraria. La seconda ragione non è meno importante, ma anzi lo è ancora più ed è soprattutto più trascurata. Il trattato non fissa solo delle regole e dei soggetti abilitati ad applicarle; fissa anche, direttamente e indirettamente, un indirizzo. L’indirizzo è definito in estrema sintesi così: il funzionamento pieno di una economia di mercato, ma non nel senso - badate - ovvio e banale del riconoscimento del mercato, bensì nel senso di una radicale e sistematica riduzione di ciò che sussiste di non mercantile, cioè di tutti quegli strumenti attraverso i quali le democrazie europee nell’epoca keynesiana, cioè dopo gli anni trenta e soprattutto dopo il 1945, avevano appreso a governare gli eccessi del gioco cieco del mercato. Così è esplicitamente e rigorosamente stabilito che le banche centrali non possono finanziare il debito pubblico; che è vietato stabilire prezzi e tariffe privilegiate per imprese o amministrazioni pubbliche; infine, che si istituisce una moneta unica emessa da una banca centrale indipendente dalle istanze democratiche, così come lo erano prima della grande depressione o come lo è oggi la banca tedesca, di cui pure si critica l’ottusità deflazionistica. Non meno conta, però, l’indirizzo che si definisce in modo indiretto. Ad esempio, con la perdita dell’autonomia monetaria restano allo Stato nazionale gli strumenti della politica di bilancio, ma solo in parte ed apparentemente, perché le politiche fiscali non unificate sono vincolate, anzi, dalla circolazione libera dei capitali a farsi concorrenza nel senso di essere più permissive per attirare risorse. Vincoli monetari e vincoli fiscali si sommano così nell’imporre la via obbligata del contenimento strutturale e non congiunturale della spesa pubblica, degli investimenti sociali o comunque a lungo termine. Vengo così alla terza ed ultima ragione del nostro «no». Nella logica di questo tipo di unificazione europea (ecco il punto che si dimentica) è non solo prevedibile, ma fatale, la prospettiva dell’aggregazione selettiva delle aree forti e dell’emarginazione ed esclusione delle periferie e semiperiferie. Non è vero, e soprattutto non è vero in questa fase, che il gioco di mercato, la supremazia dei parametri finanziari, la priorità del cambio tendano a promuovere un allargamento della base produttiva. Anzi, è evidente proprio il contrario: in assenza di politiche attive di sviluppo, le aree più deboli, financo all’interno dello stesso paese, regrediscono. E così, mentre si solidifica un centro forte che tende ad attrarre ed integrare regioni limitrofe anche fuori dalla Comunità, si emarginano interi paesi più deboli. La linea di confine - lo sottolineo - tra i due processi attraversa nel profondo la realtà italiana, il nord e il sud. Maastricht non promette allora l’unità dell’Europa, ma in compenso promuove la divisione dell’Italia e, più in generale, una moltiplicazione, che già si registra ovunque, di spinte, passioni, interessi localistici e di subculture nazionali. Non è un passo imperfetto e parziale verso l’unità europea, ma il rischio della sua crisi. C’era e c’è un’altra strada? C’era, a mio parere, e c’è. È quella coraggiosa di una costituente politica europea che produca insieme istituzione e soggetti politici unitari e democratici. È quella, dall’altra parte, dell’unificazione delle politiche economiche effettive come strumento di sviluppo orientate sulla priorità dell’occupazione, del risanamento ambientale, dell’allargamento della base produttiva regionale. Ma per percorrerla occorrerebbe costruire una sinistra politica e sindacale, riconquistare un’autonomia culturale rispetto alla genericità retorica dell’europeismo degli ultimi anni. Su questo terreno il ritardo è però grandissimo. C’è, e opera, un soggetto politico culturale forte, organizzato nel capitale internazionale. Esso ha i suoi strumenti nella circolazione dei capitali, addirittura una lingua propria: l’inglese impoverito Queste parole le conosco da sempre per averle pesate negli anni della mia scelta di aderire a Rifondazione Comunista. Nei direttivi e fra i Compagni prima della loro lettura in aula furono discusse e pesate. Grande quella politica in un piccolo grande partito.

lunedì 25 giugno 2018

CS Beat Village

BEAT VILLAGE: AL VIA CON L’ORCHESTRA ITALIANA BAGUTTI L’APPUNTAMENTO SETTIMANALE DEDICATO ALLE GRANDI ORCHESTRE
 E venerdì 29 giugno arriva Roberto Vecchioni. Dal primo luglio Radio Monte Carlo Radio Ufficiale del Beat Village Rimini, 25 giugno 2018 – Dopo il successo del doppio concerto dei Nomadi che ha visto la partecipazione di oltre 5000 persone, da mercoledì partono al Beat Village nella Piazza della Nuova Darsena di Rimini i “mercoledì dedicati alle grandi orchestre italiane”. La prima orchestra che aprirà le danze, mercoledì 27 giugno, sarà l’Orchestra Italiana Bagutti. Con una carriera consolidata in oltre 40 anni d’attività, che l’ha resa la formazione più rinomata nel settore dello spettacolo sul territorio nazionale. Capitanata da Gianmarco Bagutti, l’Orchestra vanta musicisti di talento e voci straordinarie capaci di confrontarsi con tutti i generi musicali, coinvolgendo un pubblico vasto e variegato per gusti e fasce d’età. Le proposte musicali spaziano dai brani originali, che hanno fatto la storia dell’Orchestra, ai più grandi successi della canzone italiana ed internazionale, dai ritmi latini ai revival, il tutto reinterpretato e “filtrato” dalla personalità della band. Un mix perfetto d’emozioni da vivere e ascoltare. Una serata tutta da ballare, al costo di 10 euro a persona. ROBERTO VECCHIONI al BEAT VILLAGE Per i grandi concerti dal vivo, Venerdì 29 giugno farà tappa al Beat Village di Rimini, Roberto Vecchioni con il suo ultimo tour, “La vita che si ama”, ispirato all’ultimo libro dell’artista edito da Einaudi di cui sono state vendute 100.000 copie. BANDIERA GIALLA REMEMBER e MUSICAL PER FAMIGLIE Se la domenica sera ritorna l’appuntamento con Bandiera Gialla Remember, lunedì 2 luglio spazio ai musical per tutta la famiglia con “Anna e Elsa – La Regina del Ghiaccio”. Il Musical, che in Italia sta avendo un grosso successo ed un altissimo numero di presenze tra bambini e famiglie ad ogni replica, arriva a Rimini. Si tratta di uno spettacolo di grande impatto visivo e sonoro, sia per le scene recitate e cantate, sia per le scenografie, progettate e ricostruite su video wall, con bellissimi effetti scenici, che permetteranno ai bambini, di rivivere il sogno nel mondo delle favole. (Ingresso: bambini 5 euro, adulti gratis) RADIO MONTE CARLO RADIO UFFICIALE DEL BEAT VILLAGE Dal primo luglio e per tutta l’estate, Radio Monte Carlo sarà la Radio Ufficiale del Beat Village. I biglietti per i concerti sono acquistabili solo esclusivamente dai rivenditori autorizzati: Liveticket.it e Ticketone o nella biglietteria di Beat Village (di fronte alla rampa di ingresso della Darsena). Per informazioni: willer@beatvillage.it www.beatvillage.it tel: 328.5530571 ad un repertorio musicale che propone standard senza tempo di una musica cosmopolite.

Il Silenzio

E' piombato un silenzio (tombale) sul Pd. Una espressione di falso dolore per la scomparsa di un partito che per anni ha "taroccato" la sinistra. La prima vittima della Legge Salvini. Colpisce chi compra merce contraffatta. E' bastato il veloce spoglio di 75 ballottaggi per certificare la fine del Pd. Solo Saviano (scortato) nega l'evidenza. Può portare ad un calo delle vendite. Eppure tutte le invenzioni del passato, per inquinare l'esito delle elezioni, avevano premiato il centro-sinistra. Dall'Unione di Prodi che abbracciava Mastella e Bertinotti, fino al Partito dei Sindaci, per arrivare alle Ong da sbarco e finta solidarietà. Ho scritto, pochi giorni fa, del ruolo della Chiesa..ufficiale. Sono sempre più convinto della sua marginalità. I cittadini tendono a scindere i due momenti. Una acquisita maturità dopo le tante... C’era una volta il partito che perdeva le elezioni politiche ma vinceva quelle amministrative. C’era una volta il partito dei sindaci. C’era una volta perfino il partito del buon governo emiliano. Tre milioni di persone al voto ed ecco uno spaccato puntuale dell'Italia. La metà degli aventi diritto e dovere, praticano il voto protetto, ma sono talmente precisi nelle loro indicazioni da meritare di essere chiamati populisti. Dal punto di vista elettorale la combine del giallo-verde oggi non ha avversari. Il Pd viene stritolato. Mi piacerebbe conoscere la Merkel di Ancona e chiederle come riesce ad interpretare la Gnassi del Conero. Mi risponderebbe che ha praticato solo un buon governo. I marchigiani non sono famosi per le novità. Siena, Pisa e Massa, sono che gli ennesimi capoluoghi toscani persi, dopo Livorno, Pistoia, Grosseto e Arezzo. La cara, vecchia toscana rossa, ormai è rappresentata dalle solo Firenze, Prato e Lucca. La sconfitta a Terni e Imola, dove nemmeno si era mai arrivati al ballottaggio, attesta che quando gira il vento della storia, il movimento può vincere con candidati conosciuti solo in cerchie ristrette, chiamate misteriosamente Meetup. Avviene raramente, ma può succedere, un travaso di voti dalla Lega al Movimento d'opinione, concesso in temporanea enfiteusi a Di Maio. Sto pensando alla carriera che avrebbero potuto intraprendere Pizzarotti e l'amico Camporesi, se fossero stati zitti e buoni come... Sarti. Oggi il loro avvenire (politico) è più oscuro di quello del mio Morollino. 

Un Genio

Una volta (incipit vecchio) c'era una differenza sostanziale tra il ruolo politico e quello amministrativo. Per chi ha frequentato la scuola del Pci, la cosa era sacralmente obbligatoria. La lettura più gradevole che mi riguardava era l'iscrizione alla Giunta prima del Partito, per significare che al massimo potevo fare l'assessore. Anche Cagnoni soffriva per questa ingiusta denominazione d'origine, sarebbe stato di gran lunga il sindaco migliore, sempre dopo l'inarrivabile Andrea. Matteo Salvini è un politico abilissimo ma un vice primo ministro quasi incontinente nelle sue sparate..politico-elettorali. La nascita di questo governo contrattuale è dovuta all'unione tra due forze confliggenti: una rappresentata dal capo, quasi padrone, l'altra da un affittuario del logo, sostituibile in pochi secondi. Eppure possono segnare un cambiamento epocale a patto che ognuno rinunci a qualcosa. Salvini ha il vizio di stravincere usando un concetto pericoloso come uomo di governo. Mette in grosse difficoltà anche i professori o la parte più importante dell'esecutivo per capacità ed esperienza. Deve decidere sul ruolo, non è per un vaccino in più o meno, ma perchè certe sparate vanno bene all'osteria di Pontida o nei ballottaggi. Possiede però un fiuto da abilissimo animale politico. I tempi e modi della sua propaganda, uniti ad alcuni comprensibili temi, hanno messo in testa alle classifiche il suo disco: basta falsi immigrati con Ong da sbarco. I rom sono stati un'appendice per strafare. Il trasbordare alle dodici miglia i finti profughi sulle moderne navi della solidarietà piddina, permetteva agli scafisti ed alla malavita organizzata di non finire in galera e di recuperare le imbarcazioni. Non l'avevate capito? Il procuratore di Catania lo dice inutilmente da mesi. Salvini ha messo sotto scacco in poche settimane quella vecchia volpe rifatta del Banana e senza grandi sforzi il Gigetto del S.Paolo. Ha preso un partito moribondo al 4% con Trote e Bossi ai minimi storici e lo ha portato sul tetto del mondo italiano. Vi sembra poco ? Questo però è un governo Salvini con qualche comparsa. Sarebbe stato diverso con il centro-destra. Le figure di Berlusconi e Meloni, meno forti elettoralmente, sono però rappresentative della politica intesa come professione. Questo è niente. Ha messo in forti difficoltà nientemeno che i dioscuri europei. Macron si è rifugiato dietro la tenera mamma Brigitte, la Merkel probabilmente chiederà asilo politico ad ...Erdogan. Sarebbe bello però poterli giudicare per qualche atto di governo e non per le cazzate dell'ultima ora. Siamo sempre ai preliminari.
PS Non capisco l'ultima sparata sui "vu cumprà". Li ha eliminati già..Gnassi.

La Chiudiamo

Chiedo se posso trovare spazio presso il blog, per chiudere questa antipatica polemica che si è creata fra il sottoscritto e lo chef Bottura. Egli si sarebbe risentito per quanto ho scritto qualche giorno addietro sulla manifestazione "Al mèni". In effetti le mie critiche a detta (ma come la vogliamo chiamare... "kermesse"?) manifestazione erano soltanto en passant, in quanto m'interessava, per chi abbia voglia di leggere il post, parlare d'altro. Ma visto che Bottura credo abbia fatto una piccata replica sul suo blog o non so dove, qualificandomi come "uno che non saprebbe farsi un uovo al tegamino" chiedo il diritto di replica. E le parole del barbuto chef mi fanno sorridere, poiché certamente essendo lui il nr. 1 al mondo 2018 non c'è gara, però nemmeno può permettersi di dire una cosa simile, anche se capisco il risentimento in quanto "Al mèni" è presentata come "Un'idea di Massimo Bottura". Non c'è gara, certo, ma un piatto di pasta, forse non ci prendo con il sale, lo so fare. Cuocere una bistecca... nel padellino, girare la piada fatta in casa appunto "s'al meni", cuocere le costarelle sulla carbonella; altra galassia evidentemente rispetto alle raffinatezze dell'haute cuisine dello chef modenese, ma me la gioco insomma in cucina, pasta al pesto... patatine fritte... l'insalata li so fare, dunque non sono un analfabeta culinario diciamo. E intendo scusarmi se l'ho offeso anche perché "al mèni" scambio di lettera diventa " (me al quel chi lé) al meìn!" ossia lo meno, e non non vorrei buscarle da Bottura o da uno dei suoi bodyguard. Allora vengo al merito, io non capisco la natura... "spuria" di questa manifestazione, mischiare Fellini, il Solstizio d'estate, i vegliardi ricchissimi che si aggirano nei pressi del Grand Hotel e tipicamente visitano quel curioso tendone, l'haute cuisine con un'espressione che evoca la cultura contadina diciamo così in ambito culinario, come l'espressione rubata all'immenso Tonino Guerra "al méni", la promozione turistica, la Regione, la sfilata dei politici locali che si suppone a differenza degli altri visitatori, non paghino un centesimo se s'ingozzzano, etc. etc. etc. Per altro da noi è assente come può esserci... in Piemonte una tradizione di queste genere, di gourmet, slow food etc., anche se esistono strutture, iniziative anche qui in quanto oggi come tutti vedono il cooking ha pervaso ogni ambito. Sostanzialmente sono stati contestati poi i costi a carico del Comune a beneficio per il 70% di associazioni di chef e gli affidamenti diretti senza appalto per l'allestimento. Il tendone è suggestivo, un po' kitsch forse, comunque meglio di niente, meglio di un calcio nei maroni come si dice, questa kermesse di un paio di giorni (mentre per esempio in fiera c'è un evento sportivo importante totalmente ignorato, faccio notare) s'inserisce comunque nella liturgia delle manifestazioni a marchio rimining che non deve avere soluzioni nella sua continuità, a breve ci sarà la Molo etc., cosa su cui ognuno avrà la sua opinione. Aggiungo due parole su Bottura. La sinistra sembra avere un feeling particolare coi cuochi, sarà per il detto "compagno, tu lavori..." non lo so ma per esempio i fasti di Bottura oggi (che disse che se ne sarebbe andato in Usa se all'ultimo referendum avesse vinto come ha vinto il no), sono i fasti di Vissani alla corte di D'Alema ieri; domani passerà ad un altro lo scettro del cuoco di sinistra (si fa per dire con quello che costano i suoi menù). Comunque fa piacere avere a Rimini un personaggio di quel calibro in termini di notorietà con alcune ulteriori precisazioni. Bottura non è come vuole la vulgata (e speriamo c'u'n mèin) "il cuoco numero 1 al mondo 2018" pur congratulandoci per l'importante riconoscimento, bensì il suo ristorante per la seconda volta ha vinto questo titolo nell'ambito di un premio i cui sponsor sono l'acqua San Pellegrino e l'acqua Panna (italiane), ambedue passati da tempo al gruppo svizzero Nestlé, e premi assegnati da un periodico specialistico UK che tira 16.000 copie, fra altri premi che sono assegnati da altri soggetti ad altri chef e ristoranti non-Bottura, in questo mondo dei gourmet, della cucina, dell'alta cucina, dei golosi genericamente intesi (ma fatevi il colesterolo poi smettete de' magna', scusate). E i primi 10 migliori ristoranti (non chef) di questo ranking "mondiale" sono tutti fra Italia, Francia e Spagna ossia verosimilmente dove la Nestlé è maggiormente presente. Un mondo difficile, spigoloso quello della cucina, delle guide, dei premi etc. un mondo fra verità e menzogna, recensioni contro-recensioni, le stelle sulle guide, le comprensibili gelosie fra chef, gli interessi miliardari,etc.etc.etc. (segnalo, mi viene in mente, un'ottima pellicola di molti anni fa ormai su questo ambiente, fra le poche, e con un cast notevolissimo: "Qualcuno sta uccidendo i più grandi cuochi del mondo" per chi non l'abbia vista). Quindi onore a Bottura per un riconoscimento che comunque c'è, e non ci sarebbe neppure bisogno di premi, si sa. Bottura che tuttavia dice che dedica la vittoria all'Italia ma fa studiare i figli in università Usa pur avendo l'Università di Modena e Reggio a casa e l'Alma Mater così blasonata a due passi (dunque un'italianità ostentata ma non nei fatti come tutti quelli che possono permetterselo, viva l'Italia ma istruzione, sanità e casa: N.York). In somma ci sono tante mezze verità e ribadisco questa manifestazione non ha un'identità netta, è una delle mille in cui fanno tappa i fissati del cibo, che forse inizia ora ad accreditarsi e connotarsi come tale e questo è positivo ma resti una fra mille. E non vedo l'opportunità che per riempire un week-end gli alberghi nei paraggi (perché se la facessi a Marebello con pensioni a due stelle o mega alberghi da 30 euro non avrebbe impatto) che il Comune si esponga per 200.000 euro, con la solita storia riminese di girare soldi pubblici a favore della lobby degli albergatori, anche se parliamo di cifre che paragonate a ben altre spese di milioni fatte a cazzo,  tutto sommato avere Bottura e tutto l'ambaradan di chef 200.000 è a buon mercato. 
Zobeta.

domenica 24 giugno 2018

Gli Antenati

Definire il Pd come nipote deviato dal Pci è una offesa, una bugia e nello stesso tempo un affrettato giudizio. Il Partito di Renzi assomiglia (ava) molto più alla Dc con l'insieme di correnti, alcune anche extra. Uno sbrigativo incipit per arrivare al nocciolo del ragionamento. Come si rapporta il governo del cambiamento a contratto con la..Chiesa? Inutile ribadire il convincimento da ateo praticante (in silenzio), nemmeno la Dc ha avuto un rapporto tanto stretto come quello del Pd con la Curia italiana, in tutte le sue espressioni. Cosa fa intanto il Papa? Prega con tutti e per tutto. La sua voce come capo spirituale si è quasi spenta, troppe sono le cose da rammendare, in quella bolgia. Le notizie che arrivano (male) da tutte le parti del mondo definiscono il potere religioso almeno superato. Il celibato è diventata questione non più rinviabile, come l'apertura alle donne. Rimango nel campo politico per non allargare un discorso che porterebbe a riesumare tristi vicende. La chiusura del Seminario a Rimini e dei tanti in giro è stato uno dei migliori affari e nello stesso tempo ha messo fine a vocazioni di stampo medievale. Quale rapporto avrà la Chiesa con il governo giallo-verde o meglio verde-giallo? I due enfant mostrano stigmate religiose come tutti i credenti meridionali ed alcune sorprese nordiste riferite a Salvini. Credo che la paura delle ripercussioni elettorali della Chiesa sia largamente sopravvalutata. La linea politica è prerogativa della Cei, quella riminese viene tutte le mattine e spesso anche al pomeriggio pubblicata e teleriportata con un costante, lodevole, quasi fideistico appoggio a Gnassi. Non ci sono sbandamenti. La linea ufficiale della gerarchia vaticana sembrerebbe piuttosto distante dai due partiti (?) al governo. Una affrettata constatazione almeno per quanto riguarda il camaleontico movimento di Grillo. E' talmente eterogeneo che dentro trovi di tutto, perfino uno preparato. La Sarti è stata premiata per il suo rapporto costante con la..giustizia. Non ridete potreste avere bisogno. La linea del governo non la definisce il Premier che dicono sia un fedele di Padre Pio e nemmeno Gigetto che bacia ogni reliquia gli si presenti, ma al solito, il rude Salvini. La politica dei falsi migranti spacciati come veri è il delicato terreno di scontro. Le lacrime dei bambini e la minaccia dello sciopero muliebre dell'Ivana hanno convinto Trump che separare figli dai genitori è scandaloso anche se la prigione non è il posto migliore per un ricongiungimento. In quale paese però chi entra illegalmente non va in carcere? Italia.

sabato 23 giugno 2018

CS Confesercenti Santarcangelo

Negli ultimi venti anni la nostra Amministrazione non ha permesso l’apertura di grandi superfici commerciali sul territorio comunale ed i commercianti hanno apprezzato e condiviso la scelta fatta che permise così il proliferare del commercio diffuso del nostro centro e dei nostri borghi, al quale poi si è aggiunta una proposta gastronomica di qualità della ristorazione e di ospitali pubblici esercizi. Grazie anche agli investimenti dei commercianti ci troviamo un centro commerciale naturale vivo, frequentato, piacevole e sicuro a disposizione della cittadinanza, della clientela e dei numerosi turisti. Ora per i tanti motivi che vanno dalla crisi economica al calo dei consumi, dal caro affitti ai nuovi modi di fare shopping, che porta il cliente direttamente alla produzione, alle grandi strutture ed alla rete internet, il commercio santarcangiolese è in una fase di sofferenza. I commercianti quindi ora non comprendono questa necessità di edificare altri spazi commerciali, anche solo per "piccoli" supermercati di 1.500 mq., lungo la via Emilia, dove vi sono già esempi di strutture mai decollate. Incomprensibile anche la citazione riportata dalla stampa con la quale il Comune avverte: "Non sarà un nuovo centro commerciale. Saranno vietati negozi di vicinato che possono fare concorrenza a quelli del centro".!!?? Confesercenti auspica un processo di qualificazione dell’asse della statale Emilia, con piste ciclabili ed accessi decorosi alla città, ma nel tempo stesso richiede attenzione per le zone centrali dove vi è un’alta concentrazione di attività, occupazione, interessi ed esigenze. La nostra Associazione ha partecipato ai lavori dell'assessorato per la stesura del nuovo corposo regolamento che tratta varie tematiche, dall'uso del suolo pubblico, ai dehor, le tende esterne, le insegne e gli arredi urbani. In questa sede abbiamo sollevato diversi dubbi ed esposto alcune osservazioni riguardo i nuovi colori delle tende dei negozi, ma sopratutto sulla loro installazione che, come da indicazioni della sovraintendenza, dovranno essere montate all'interno delle aperture delle vetrine e non sulla parete esterna dei negozi, rendendo il tutto molto oneroso ed inefficace riparo da sole e pioggia. Inoltre, pur condividendo il progetto Citability, riguardo l'abbattimento delle barriere architettoniche, troviamo di difficile applicazione, per alcune attività del centro storico posizionate su vicoli e scalinate, le misure studiate per l’accessibilità con pedane e scivoli. Siamo senz'altro favorevoli ad un nuovo arredo urbano completo di alcuni accessori mancanti ed all'indicazione inerente la sostituzione delle serrande chiuse, indicando l'installazione di quelle a maglia permettendo così di avere vetrine illuminate sulle vie centrali. In definitiva un nuovo regolamento, se fatto rispettare, servirà a dare un immagine piacevole ed ordinata degli spazi comuni ed offrire buona accoglienza ai fruitori del centro commerciale naturale, ma sarà un ulteriore aggravio di oneri per i commercianti che quindi richiedono di prevedere sgravi a fronte dei costi che dovranno sostenere.

CS M5S Santarcangelo

Nel consiglio del prossimo 27 Giugno, il nostro gruppo consiliare porterà una Mozione in cui si chiede alla nostra amministrazione di porre ulteriore attenzione alla salvaguardia della fauna ittica presente nei nostri laghi e nei nostri fiumi. Ad oggi infatti molte sono le segnalazioni di comportamenti scorretti o addirittura di presenza sui nostri laghi di pescatori di frodo. Questa mozione, scritta insieme ad Alberto Caligari, è il risultato di un confronto che si è svolto tra i nostri portavoce ed attivisti, ed il gruppo di volontari che tra le altre cose ha effettuato l’importante lavoro di bonifica sulle rive del Lago Santarini poco tempo fa. La richiesta si articola sostanzialmente in quattro punti: Che in tutte le acque del nostro territorio sia introdotto l’obbligo di pesca no-kill estendendolo a tutte le specie presenti e in tutti i periodi dell’anno, applicando di fatto, delle misure ancor più stringenti rispetto alla norma regionale. Che in tutte le acque del nostro territorio sia vietata la pesca professionale; L’introduzione, nel nostro territorio, del divieto di trasporto e prelievo di pesce vivo dalle acque dolci. Promuovere la creazione di un gruppo di guardie zoofile specializzate nella protezione della fauna ittica. Fauna e flora delle aree naturali sono una risorsa preziosa, e la loro cura e conservazione dovrebbe sempre essere una priorità per ogni amministrazione. Chiediamo quindi anche alla nostra, di farsi carico e di valutare con molta attenzione, quella che è una richiesta scaturita da un gruppo di cittadini, che tengono al loto territorio, come hanno dimostrato nella pratica prendendosi cura di una parte di esso.

Mozione per la salvaguardia della fauna ittica
 PREMESSO CHE - Nella nostra regione si è registrato un incremento della pesca condotta in modo abusivo ed irregolare con la presenza di vere e proprie organizzazioni dedite al bracconaggio. Una situazione resa ancora più grave dal fatto che i controlli delle forze dell’ordine sono messi a rischio dalla mancanza di fondi. - E’ fondamentale che questo fenomeno non dilaghi anche nel nostro comune. PRESO ATTO CHE - La Regione Emila Romagna nel febbraio 2018 ha legiferato affinché si arrivi ad una maggior tutela della fauna ittica d’acqua dolce. - Nel nostro comune esiste gruppo nutrito di persone che ha a cuore il benessere dei pesci e della fauna ittica in generale. SI CHIEDE - Che in tutte le acque del nostro territorio sia introdotto l’obbligo di pesca no-kill estendendolo a tutte le specie presenti e in tutti i periodi dell’anno, applicando di fatto, delle misure ancor più stringenti rispetto alla norma regionale. - Che in tutte le acque del nostro territorio sia vietata la pesca professionale; - L’introduzione, nel nostro territorio, del divieto di trasporto e prelievo di pesce vivo dalle acque dolci. - Promuovere la creazione di un gruppo di guardie zoofile specializzate nella protezione della fauna ittica.
 Il consigliere

Maramaldo

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Sono riuscito a trovare un profondo "dissenso" con Maramaldo Salvini. Dopo un veloce stage di Medicina Interna al Paese, ha detto che 10 vaccini sono troppi e perfino pericolosi. Dobbiamo iniziare a "trattare" nel mercato delle punture. Dall'esperto in politica spicciola che aveva trovato un potente antidoto contro gli sbarchi concordati e prenotati al largo delle dodici miglia, non mi aspettavo una boutade tanto..populista. Ha messo in ansia il clan Croatti. Un altro colpo da maestro contro i poveri pentastellati che avevano brevettato questa prerogativa, dopo le puerili "stregonerie" sulle scie. La Grillo Giulia, dottore in medicina, chirurgia e tante specializzazioni, ha risposto con elegante diplomazia. Il bambino (grosso) è stato viziato dai troppi voti e dalla presunta stupidità degli italiani oppure ha giocato un asso in vista dei prossimi ballottaggi? Gigetto ha sfarfugliato qualcosa, solo il Dottor Burioni ha difeso i dieci vaccini e la mia inveterata opinione. Non ho fatto in tempo a scegliere il favorito che mi lascia in balia del morbillo. Sarebbe arrivato il momento per questo governo a contratto di affrontare i problemi veri non le patacate di giornata. E' vero che tra qualche anno oltre un terzo dei nostri giovani, come mio figlio, lavorerà all'estero? Non è ora di trovare un vaccino anche per questo? 

CS Beat Village

Beppe Carletti a Rimini per il doppio concerto dei Nomadi presenta alle 18.30 il suo ultimo libro alla Feltrinelli Rimini, 22 giugno 2018 - I Nomadi festeggeranno oggi e domani con un doppio concerto-evento i 55 anni di Carriera al Beat Village ​nella piazza della Nuova Darsena di Rimini. Per l’occasione Beppe Carletti sarà alle 18.30 alla Feltrinelli di Rimini per presentare il suo ultimo libro “Questi sono i Nomadi e io sono Beppe Carletti” (2018, edizione Mondadori) Il volume scritto con Marco Rettani vuole festeggiare attraverso i racconti e la memoria i cinquantacinque anni di carriera della leggendaria band. _____________________

CS Hera

Pioggia intensa sul Riminese: tutte le squadre di Hera mobilitate.
 A Riccione caduti oltre 45 mm di pioggia in 30 minuti Un violento temporale si è abbattuto a partire dalle prime ore del pomeriggio sulla riviera. Secondo i dati disponibili, la zona più colpita risulta essere Riccione, dove in soli 30 minuti sono caduti 45 mm di pioggia, con punte di intensità fino dia cui 12 mm in soli 5 minuti intorno alle ore 14.30. Il sistema di Telecontrollo e telegestionecomando delle paratie e i sistemi di pompaggio hanno funzionato regolarmente, , consentendo alla rete di scaricare la portata in eccesso. nonostante l'apertura degli sfioratori, alcune zone della città (soprattutto zona Rimini Sud e Riccione) sono state messe a dura prova a causa dell'intensità della precipitazione e il sistema fognario non è riuscito ad assorbire totalmente la quantità d’acqua caduta in poco tempo. Si sono presentati numerosi allagamenti di sottopassi stradali dovuti all’intensità della pioggia. Per quasi tutti, i sottopassi le pompe hanno funzionato regolarmente e non appena terminato il temporalea la pioggia la situazione è tornata alla normalità. Nel sottopasso “Rimini – Miramare”, dove sono in corso delle verifiche, lo svuotamento si è presentato più lento del previsto. Gli unici inconvenienti alle pompe si sono presentati a Riccione, in particolare nel sottopasso di via San Martino e in Via Veneto. Tutte le squadre disponibili del Pronto Intervento Hera sono immediatamente intervenute e stanno tuttora cercando di prevenire o risolvere varie criticità. Ad ora (ore 198) il personale Hera sta lavorando su 150 chiamate arrivate nell’arco di in mezz’ora. Di queste, per 80 erano per allagamenti e Hera ha risposto immediatamente con l’intervento delle proprie squadre. (impiegati 21 tra tecnici ed addetti Hera con 4 mezzi auto espurgo). Le previsioni Meteo delle prossime ore indicano una coda del temporale con residue e deboli precipitazioni, ma il personale Hera continuerà a presidiare h24 i livelli della rete e la funzionalità degli impianti. Per segnalazioni o emergenze, Hera ricorda che è possibile contattare 24 ore su 24 il numero verde di Pronto Intervento Reti idriche 800 713 900.

Al Meni sull'Acqua

A parte la dimensione palesemente farlocca di Al Mèni, tipo "noi siamo gente così, gente semplice" come... come l'amaro montenegro, "s'al mèni" con uno chef che ha un ristorante da 300 euro a coperto minimo, leggo su un periodico digitale della linea Pd più ortodossa che cito testualmente presso questa manifestazione che si tiene annualmente a Rimini di cui mi sfugge la necessità e la natura, leggo che ivi piazzale Fellini/lungomare ci sara "acqua gratis ad Al Mèni con la sorgente urbana di Hera" e sottolineo gratis: Hera bontà sua ci regala l'acqua delle ex fontanelle che sono sparite quasi tutte sostituendole con questi catafalchi per, attenzione, dimostrare, ribadire, inculcare il concetto che nella maniera la più assoluta l'acqua può costare poco, può costare pochissimo ma NON-PUO'-ESSERE-GRATIS, la nostra acqua la dobbiamo pagare ad Hera, anche quella delle ex fontanelle, poco, una cifra irrisoria nelle casette dell'acqua dette "sorgenti urbane" una specie di ossimoro essendo le sorgenti tipicamente extra-urbane. Queste stupide casette dell'acqua co-pagate dal Comune per quel che so, ma aspetto rettifica, sono inutili, complicare la semplicità come prendere l'acqua da una fontana facendo un enorme catafalco da 30.000 euro quando basterebbe una fontanella in ghisa da 50 euro all'iper. Ma appunto la testata online Pd-relata vecchia guardia deve ribadire l'ортодоксальность (ortodokcsalnost, ortodossia) dei compagni di Hera che la nostra acqua è la loro acqua e dobbiamo pagarla volere volare. "La sorgente erogherà gratuitamente a tutti i partecipanti acqua di rete" si legge in questa piccola Pravda locale e digitale, sempre pronta a perorare la causa di Hera per bocca di quel ristretto ormai gruppo rimasto fedele all'ортодоксальность. Di qualche giorno fa un'uscita di Magrini ex segretario Pd in difesa di Hera etc. Ma la chicca del pezzo di questo giornale online, peraltro anche apprezzabile per molti versi, ex Khmer arriva alla fine: "Oltre alla Sorgente Urbana, sarà presente un presidio informativo che avrà la funzione di promuovere l’acqua di rete informando sulla gestione del servizio, mettendo in luce il processo invisibile e le professionalità che consentono ogni giorno di avere a disposizione la risorsa idrica": quindi apprendiamo che per l'acqua di falda esiste un "processo invisibile" cosa sia nessun lo sa, essendo anche appunto "invisibile" mai si saprà, e naturalmente siamo grati che Hera, bontà sua, ci renda ogni giorno, ma pensate un po', disponibile no, non l'acqua H20 "la risorsa idrica"! 
(in foto sopra: la molecola della "risorsa idrica")
PS. Queste casette dal nome così suggestivo, sono più dannose che utili, in quanto occorre avere una bottiglia o spicci per comprarla. Tra l'altro in ottica sportiva c'è chi si è preso la briga di mappare tutte le fontane pubbliche d'Italia 
Zobeta

venerdì 22 giugno 2018

Venne

Allora una volta venne a Rimini l'attuale Presidente dell'assemblea legislativa della Romagna-Emilia, Simonetta Saliera, a parlare di acqua e argomenti correlati, assieme a un nutrito parterre di relatori e con sponsor il padrone della nostra acqua: Hera spa. E c'erano persone competenti in materia, politici etc., fra cui... adesso non mi ricordo come si chiama quel bassetto pallido che fa i programmi sulla terza rete rai, il geologo ... quello del cnr che faceva i programmi anche con la Colò che si diceva ci fosse del tenero fra i due, vabbé non mi viene il nome ma ci siamo capiti credo, comunque non è questo l'aspetto importante. Dunque in quella circostanza il geologo-divulgatore fa l'assist a Hera e dice che comunque l'acqua dev'essere, come si dice "captata", controllata, etc., quindi a dire di questo piccolo geologo della tv griffato cnr, l'acqua non avrebbe potuto essere gratis. Al che io che ero presentr ci rimango, perché si dice sempre che l'acqua è un bene pubblico, no acqua no vita no party etc. etc. etc. Ma il peggio di questo incontro con tema "acqua" doveva ancora venire: infatti a certo punto parlò la Saliera e disse queste parole dal colore oscuro ossia equivoco: "noi-non-siamo-una-regione-come-le-altre...", e ne conservo ancora la registrazione tanto fui basito. E non ho difficoltà a dire che quando ripenso alla espressione verbale di quello che albergava nell'encefalo della Saliera sulla Regione ancora mi si raggela il sangue: per un separatista-autonomista, riminese da 15 generazioni almeno (come dimostra l'albero genealogico che ho fatto fare... da quelli col pc per strada e che ho incorniciato), quelle parole furono sconvolgernti e ancora tremo a pensarci, ooooh perdio, se poteste vedermi mentre scrivo queste righe. Apro e chiudo un inciso. La Saliera è in politica e solo in politica da almeno 30 anni passando da una poltrona all'altra, diplomata liceale in quel di Pianoro, come poi sono quasi tutti quelli che approdano in regione del Pd: bolognesi o modenesi in questo tacito, sottaciuto, non noto ai cittadini "duomvirato" che si realizza in Regione: militanti Pd che da uno dei mille paeselli della provincia emiliana dopo aver occupato tutte le cariche dalla maggiore età fino alla pensione in quota PCI - PdS - DS - Pd approdano in Regione. La Saliera tra l'altro, ex comunista PCI, è stata designata fra gli elettori che esprimono le Regioni e ha votato si suppone l'ex dc Mattarella, chiamando poi ancora i colleghi del Pd in Consiglio "compagni" dunque quando si dice la coerenza. Tornando alla questione che volevo discutere, per fare due chiacchiere da bar, ora va avanti il processo di semi-autonomia della Romagna-Emilia, anche se questo Consiglio vista la defezione degli elettori ultime consultazioni regionali, questa Giunta, questo Presidente sarebbero ben poco legittimati a prendere iniziative di questo tipo, più opportuno sarebbe stato limitarsi all'ordinaria amministrazione con il 30% circa di votanti etc., e va avanti anche con il nuovo governo parrebbe. Io non conosco nel dettaglio la questione perché non ho mai letto le carte di quello che bolle in pentola e che vorrebbero fare a Bologna a legislatura ormai in scadenza last minute, ma mi auguro che la neo ministra blocchi tutto. Se noi che già siamo dal 1970 una "pertinenza" bolognese, in quanto dal 1970 in avanti con un crescendo costante, Bologna ha preso a darci (si fa per dire perché col dare, prende) a darci tutto dall'acqua citata con Hera, dai rifiuti con Hera, dal latte con Granarolo, nostra centrale soppressa, dal cibo in genere con le due cooperative di supermercati, all'università col campus, dalla sanità che non è più Rimini-Nord ma tutto si decide in regione, al trasporto pubblico... tutto di tutto si decide in Regione. E badate, al netto dell'eccidio di Santa Giustina che in veste di storico di natali antifascisti non posso ignorare anche se parliamo di fatti molto lontani e di poco interesse oggi, del mio separatismo, nulla ho evidentemente con gli amici bolognesi che sono simpatici e amabilissimi ed è una città in cui ho vissuto e che ben conosco ma con la politica che depaupera il nostro territorio, ci tarpa, ci spreme, ci comanda e anche turisticamente siamo ingabbiati dalla Regione, altrimenti avremmo avuto un'altra storia. Negli ultimi 40 anni saremmo esplosi turisticamente sulla scena mondiale come era nell'ordine delle cose, quando il turismo è diventato di massa e i voli a bassissimo costo: tutto questo non è avvenuto, il grattacielo che avrebbe dovuto presagire chissà quelli di Dubai è rimasto UNO appunto "il" (oltre essere orrendo a vedersi); tante altre cose ci sarebbero da dire ma speriamo che il nuovo governo stoppi almeno questa operazione anche se il mio sogno nel cassetto e guardate sono molto franco in tal senso, sarebbe o la Regione Autonoma delle Romagne o la città a statuto speciale di Rimini e provincia per tagliare ogni legame con le sanguisughe e i parùn sul Reno. 
M. A. S. 

CS Hera

La Sorgente Urbana di Hera ad Al Mèni
 Presente anche un presidio informativo per promuovere l’utilizzo dell’acqua di rete Il 23 e il 24 giugno la Sorgente Urbana di Hera sarà ad Al Meni, il circo dei sapori di Rimini capitanato dallo chef Massimo Bottura. La sorgente erogherà gratuitamente a tutti i partecipanti acqua di rete, la stessa che esce dai rubinetti di casa, semplicemente resa più fresca grazie a un sistema di refrigerazione e distribuita anche frizzante. Scegliere l’acqua di rete, sicura perché controllata da oltre 2.400 analisi al giorno, significa anche scegliere di salvaguardare l’ambiente, evitando l’utilizzo di bottiglie di plastica e limitando la produzione di rifiuti ed inquinamento. Lo scorso anno, ad Al Meni grazie alla Sorgente Urbana di Hera sono stati erogati circa 1000 litri di acqua, e si è evitato l’utilizzo di oltre 1900 bottigliette di plastica da mezzo litro corrispondenti ad altrettanti rifiuti. Oltre alla Sorgente Urbana, sarà presente un presidio informativo che avrà la funzione di promuovere l’acqua di rete informando sulla gestione del servizio, mettendo in luce il processo invisibile e le professionalità che consentono ogni giorno di avere a disposizione la risorsa idrica.