mercoledì 31 gennaio 2024

Impresentabile


Scivolano, inesorabilmente, verso l'irrilevanza politica, il peggiore dei castighi, per gli ex occupanti il potere italiano. Le due guerre (perse) hanno accelerato la caduta, così come le scarse vendite dei giornali di sostegno. Sono in vendita fallimentare. La casalinga Meloni, sta cucinando un piatto africano mai riuscito ai famosi chef democratici. Sarebbe però indigeribile per l'oliata industria della solidarietà da sbarco. I "capitani" libici non sono quelli, cinematografici ed improbabili, di Garrone. Il nostro primo ministro al femminile, ha riunito l'Africa, promettendo qualche miliardo con i risparmi del superbonus. Se l'adunata africana ha successo, nonostante le gufate di Dagospia, per almeno altri 19 anni è sicura di rimanere nel Palazzo del Potere, magari senza La Russa. Conte, gorgogliante leader, scelto da Grillo, mantiene posizioni filopalestinesi come fosse un Papa a 5 stelle. Peccato mortale, al pari delle proteste in Ungheria. In America puoi fare quello che vuoi, Assange, incatenato, come tutti, lo testimonia. Al cospetto di Fabio Fazio, il più pagato degli imbonitori democratici, Giuseppi Conte "Non" ha espresso (giustamente) preferenza per Biden, rispetto al prossimo e sicuro presidente. Un attentato insopportabile per i cultori dell'occidente, dominato da pacifisti bombardanti, cum laude di Tajani. Secondo Linkiesta, la Schlein dovrebbe cessare il petting politico con lo sfacciato traditore. La penna di Mario Lavia è implacabile. La prossima elezione americana, con due disastrose guerre, forse dovrebbe chiudere l'anno orribile per il Pd. Quello che verrà sarà peggio. Non hanno ascoltato Dalla, solo la Ferragni. 
PS L'unica spiaggia libera di Viserba è prevista davanti ad alberghi sempre aperti? Lo ha deciso un "esperto" locale? 
massimo lugaresi

Nazioni Disunite

L'Onu è andata benissimo, nonostante sprechi, scandali, assunzioni, sponsorizzazioni ed aiuti a ca..fino a quando ha fatto più o meno (più) gli interessi americani. La maggioranza degli amici era alta. L'Unione Sovietica era sempre in minoranza ostile. Si è ribaltato il conteggio anche nel costoso ed inutile consesso newyorkese. E' rimasto però l'unico spazio per eventuali tentativi di dialogo. Il sempre meno Corrierone Serale, pubblica un articolo di Federico Rampini, noto per le bretelle e la sbandierata esperienza geopolitica che condanna la tesi peccaminosa dell'antiamericanismo, dominante le Nazioni Disunite. C'è poco da scandalizzarsi, scrive, l'Onu è anti-americana e perfino anti-israeliana. L'Occidente è azionista di minoranza nel consesso mondiale, ma nemico. Gran parte dei 193 paesi membri delle Nazioni Disunite, fa parte del "sud" in via di sviluppo o non sviluppato. Una affermazione che potrebbe adombrare riflessi discutibili. L'origine e l'appartenenza del giornalista, cancella democratici sospetti. Però insiste: le "sbandate a favore di Cina, Iran e Russia che usano l'anticapitalismo, spiegano perchè gli States siano in minoranza nell'Onu. Il caso dei 12 dipendenti palestinesi su circa 30 mila addetti dell'Unrwa che sarebbero "terroristi" di Hamas, ha spinto la Ue e non solo, all'interruzione degli aiuti umanitari. Si colpiscono dieci per educarne 3 milioni, forse ancora vivi. Gli aiuti continueranno per altri canali. L'annuncio è della Commissione Ue. Il governo spagnolo che possiede una sinistra diversa da quella balneare italiana, ugualmente calante, non ci sta. Continuerà a fornire aiuti al popolo palestinese. L'Italia è stata tra le prime ad obbedir, plaudendo.
massimo lugaresi

martedì 30 gennaio 2024

Sotto Assedio

Linkiesta dal radical chic balneare è arrivato allo spargimento del terrorismo bellico? Componente fondamentale nelle guerre che l'occidente ha, prima procurato, poi perso, fingendo di avere vinto. Il nemico, non occulto, è la Russia di Putin. Dopo decenni di guerra fredda, sembrava un ricordo usato alla 007. L'aggressione russa per riprendere quello che ritiene suo, usando Zelensky e l'Ucraina, come barriere per arginare la paura, è stata forte e continua ancora, abbattendo le bugie delle intelligences al soldo. Gettati anni di commercio e turismo nel nostro paese. Siamo arrivati alle sanzioni che hanno moltiplicato costi ed inflazione e cancellato interscambi miliardari. Strategia pensata da chi ci vuole deboli ed indifesi. L'Italia paga il dazio maggiore. Una scelta imposta come fosse il vaccino della salvezza. Altra commedia che ci vede figure occasionali. L'ennesima guerra di Israele condotta contro l'indifesa Striscia, l'unico territorio dove ancora possono sorgere colonie di ebrei, grati a Netan. Senza inventare l'isola delle stelle di david sul mare. Sono 226 mila i morti, metà bambini che valgono niente. La Striscia che ospitava oltre 3 milioni di palestinesi, viene descritta come un immenso covo di terroristi legati ad Hamas. Le ragioni e cause della (quasi) sparizione dell'Olp di Abu Mazen, vengono sottaciute. Buoni contro cattivi, tutti terroristi. Sembra un revival della guerra vietnamita. Il migliore esercito del mondo contro un intero popolo? Gli ostaggi ebrei sono in qualche paese amico, ormai tanti. Gli intermediari con interessi concordanti, sono all'opera. Si propone anche il Papa, non proprio amico del clero americano. La soluzione dei due stati, di cui si vocifera, da sempre, è lontana. Sembra stiano "lottizzando" la Striscia. Difficile sgomberarla dopo. Faremo sempre le ubbidienti e meloniane riprese televisive da Gerusalemme?
massimo lugaresi

Sorpresa

Dopo un anno di occupazione, la propaganda piddina, recitata (male) dalle solite voci, con culi&tette che risalgono l'importanza, in assenza di idee, si è accorta (pensate) che il Tg 1, la cosiddetta ammiraglia televisiva, è occupata dai meloniani. Hanno trovato i capi "trumpiani" dell'assalto: Sangiuliano e Fazzolari. Uno scandalo mai visto nel dopoguerra. La segretaria piddogrillina, indossato il vestito largo, ha subito indetto, credo consigliata da Landini, maestro delle cerimonie sindacali, un sit-in (fighetto) per poi arrivare allo sciopero del venerdì che verrà addobbato con decine di migliaia di partecipanti. La faccia tosta accumulata, possono venderla a fette. Ma in questi mesi dov’eravate? E' la domanda che prima di rilasciare un voto, tanti si porranno. Gennaro Sangiuliano e Giovanbattista Fazzolari sono gli ideologi della cosiddetta egemonia di destra, ma il braccio operativo più importante è Gian Marco Chiocci, direttore del Tg1. Giornalista mastino, un duro. Questo è l'attestato rilasciato da Linkiesta, blog più occidentale e radical chic di Repubblica. La Stampa è però inarrivabile. Il Tg1 è la principale arma della costruzione della cosiddetta egemonia della destra meloniana non ancora riconosciuta come seria, rimasta al livello (basso) di propaganda. Sono ancora nel dilettantismo dell'occupazione del potere. Hanno però molto tempo davanti. Cosa rimane ai disastrati democratici, assediati da est ad ovest? Anche Sinner, per trovare campi liberi ed attrezzati, è andato a Montecarlo. Rimane un fenomeno con caratteristiche che i nostri svolazzanti campioni non avevano. Una medaglia sportiva e mediatica dell'era Meloni. 
massimo lugaresi

lunedì 29 gennaio 2024

Non sarà l'ultima

Ma è bella. La fonte informativa (?) è sempre Dagospia che condivide (naturalmente) Repubblica della Gedi. Invece di incazzarsi con Gravina e Rocchi per le scandalose interpretazioni arbitrali che distruggono la (poca) credibilità rimasta all'industria del calcio e tifo, il giornale di proprietà della larga famiglia Elkann, si esibisce in ardite previsioni contro la feroce "nemica" Meloni. Per continuare a sbagliare, come nel calcio, hanno scelto la Schlein, vicina ai loro paradisi politici e fiscali. Una (?) ragione per cui la sinistra perde credibilità e voti. Nei momenti (molti) di autentica disperazione tirano fuori l'icona intoccabile di Mattarella. Il giorno della memoria è diventato un album di ricordi che devono essere unilaterali. Gli altri eccidi, pulizie etniche, stragi, hanno valori diversi. Se non rimani nell'alveo democratico, sei fuori. Aiutano il consolidamento del potere meloniano. Sono sulla linea interpretativa delle maledette guerre. Chi scende in piazza per la Palestina non ha le stesse stigmate di chi difende Zelensky oltre ogni irragionevole dubbio. Hanno trovato (chissà perchè) terroristi anche nell'Onu. Una scusa per interrompere i pochi aiuti arrivati. I bambini (morti) pesati dalla propaganda, hanno valori diversi. Nella Striscia sono morti a migliaia, nel maledetto forno delle bombe mirate. I terroristi di Hamas hanno nelle mani un centinaio di ostaggi, servono per una precaria pace. Israele conta sulla solidissima partnership americana. Stanno distruggendo ed annientando nel silenzio occidentale lo stato palestinese. Dove risiederanno gli oltre tre milioni di abitanti? Finora si sono mossi solo gli intermediari. Gli Stati Uniti si defilano, in attesa del trumpiano rientro nei confini, dopo avere perso, con finte fughe, anche queste guerre. Il nuovo mondo è da costruire politicamente. Il vincitore, questa volta, è quel vastissimo impero "trovato" per caso da Marco Polo. Dimenticavo: Repubblica leggendo le previsioni elettorali formulate dalla Ghisleri, annuncia che solo un italiano sui tre, per caso la stessa consistenaza dell'opposizione, sarebbe d'accordo con la candidatura delle due donne al potere. Una comanda, l'altra urla. Perchè solo piddini e garantiti non vogliono candidare la segretaria? Il Partito Democratico al 20% è uno dei tanti sogni che non si avverano. Più facile, molto, per i grillini attaccati al latte democratico in fuga. 
massimo lugaresi

Sconfitte Nascoste

E' ormai acquisita la certezza di avere perso due guerre su due, procurate dagli amici occidentali. Vogliono rifarsi facilmente (?) attaccando gli Houthi definiti ribelli (di che?). Quando fa comodo (adesso) tutti i palestinesi, senza guardare genere o colore, sono terroristi fin dalla prima, ma ultima infanzia. Non ho ancora visto nelle nostre reti televisive un reportage sulle migliaia di morti nella Stricia rosso sangue. Anche il ministro (monoespressivo) si dedica alle prediche care ai giornali della Gedi, accompagnate, da due mesi, dalle stesse riprese. Lo stile è quello (perdente) usato in Ucraina. Chi osa protestare, utilizzando le piazze, viene giudicato come fosse un negazionista. Per quale ragione chi non è d'accordo con questa pantomima deve essere un pericoloso sionista? Siamo tornati al lockdown delle intelligenze? Fa comodo ad entrambi gli schieramenti. Molto più onesti e sinceri gli americani che si sono "disfatti" del pericoloso Biden, molto più di un Trump che viene trattato come fosse un Berlusconi a stelle e.... L'ultima sentenza è da festival delle comiche. Continuano come se gli occupatori della sinistra, fossero in grado di esaminare il tasso democratico a tutti. Basta un tessera del Nazareno per diventare giudici della morale politica. Finirà anche il giorno degli esami. Intanto a quelli elettorali siete stati bocciati, nemmeno rimandati per i debiti scolastici, con la storia.
massimo lugaresi


domenica 28 gennaio 2024

Richieste Commoventi

Ho letto su NewsRimini, uno dei tanti blog del perdurante appoggio democratico, la (disperata) richiesta proveniente dalla "parrocchia" di Via Eutepre. Una delle poche che ancora allestisce, malinconicamente, il Festival dell'Unità scomparsa. Rappresentazione ammirevole nella sua unicità. Un museo del comunismo gastronomico che dovrebbe servire il piatto della politica. Il doppiogiochismo piddino si esalta in queste commedie. Usa i vecchi compagni per mantenere almeno il potere locale, garantito dalla grande distribuzione e la multiutilities di turno, in attesa di quella eolica. La vecchia componente sopravvissuta, che conosco, è sincera, gli altri servono per la coreografia del campo largo. Il Pd è il risultato di inesorabili richiami, mescolati con soggetti nuovi che danno, ma richiedono osservanza. L'egemonia culturale del comunismo è stata sostituita da ordini e progetti imprenditoriali, commerciali e multinazionali, oltre al garantismo verso selezionate categorie. Sbandamenti e vertigini della politica estera, lo testimoniano. Se vi accodate alla Meloni, non dovete piangere l'ulteriore travaso di voti che vi aspetta. Tra lei e l'inutile figura a 3 cittadinanze, la scelta è scontata. Chiedere l'immediata sostituzione del vacante segretario riminese, come fosse il baluardo della politica che ha "saltato" partiti ormai inutili. Il Pd è un miscuglio, spesso collidente. Inventato per mantenere un potere che i numeri non garantivano, si sta giustamente sciogliendo nel caldo invernale. Non chiedete a Prodi la sostituzione.
massimo lugaresi

Prima Pagina

Sono ripetitivo. Uso (sempre) le due intelligence della propaganda piddina che reputo migliori (?). Capisco che (al Pd) si sono "ristretti" i ragazzi, come titolava il famoso film. Deve occupare un posto vuoto di idee, mentre le poche, incomprensibili, sono recitate dalla Schlein. Scatenare la rissa, diventa il giochino più facile, come fanno i fidanzati a 5 stelle, con obbligo nuziale. Pensare di entrare nel campo prediletto dalla popolana Meloni, senza pagare dazio televisivo, lo poteva fare D'Alema, prima di dedicarsi ad altre attività. Anche Renzi è molto bravo, dialetticamente. A Rimini il migliore era Cagnoni. Sono arivati ai livelli che le maniche larghe indossate impediscono. L'annoiata ragazza sembra (?) una delle tante miliardarie che girando il mondo, sono cadute su Bologna, diventata terra di sardine. La Prima Pagina di Dagospia, cambiata subito con una peggiore, spingeva verso un comprensibile spirito di compassione. Ne avessero indovinata una delle previsioni, condite da quintali di malauguri al governo. Vi ricordate il Pnrr, lasciato immacolato da Draghi e terminato in tempo record? Hanno titolato per settimane, augurando il peggio per il paese, colpevole di una svolta a destra senza permesso. Poi è arrivata l'annoiata e sconosciuta, raccomandata da Prodi, come fece con l'euro. Si sono aggravati i problemi con la brusca collocazione all'opposizione. Nel giro di un breve periodo si sono trovati accanto e succubi dei loro peggiori nemici. La fantasia e la presunzione che ha permesso la nascita di un partito inseminato, poco o molto, da tanti, ha fatto il resto. E' nato il Pd. Oggi esiste (ancora) sui giornali e nel mainstream televisivo, solo perchè di proprietà di strani imprenditori italiani (?) che si ristorano con il nostro debito, ma ripagano in Olanda. Alla Meloni, dopo un solo anno e senza compagno, hanno addebitato di tutto, perfino l'acqua rovesciata sulla nostra Romagna. La legge di bilancio, secondo l'attento contabile Dagospia, necessita di circa 20 miliardi per coprire il deficit. Sono quelli, più o meno, regalati con il superbonus elettorale. Allora la Ducetta, nel giorno della (voluta) memoria a metà, decide di vendere l'argenteria italiana: Poste, Eni e Ferrovie. Dimenticavo: la sanità è al collasso. Per fortuna il turismo regge stupendamente. Siamo sempre esauriti. 
massimo lugaresi

sabato 27 gennaio 2024

La Spiaggia di Chiamami Città

Da tempo, un pò, non leggevo Chiamami Città, la bussola delle mosse (?) piddine di Rimini&Dintorni, fino a Santarcangelo, dominata, silenziosamente, dalla coppia Parma&Sacchetti. Per non parlare del "familismo" riminese, interpretato da Petitti&Bernabè, l'altra coppia del potere idrico-politico. La presidente del consesso regionale, con ammirevole premura, ci fa sapere anche se e quando si reca, istituzionalmente, dalla parrucchiera? Dicono che le famiglie di destra fanno peggio. Torno al blog di Melucci&Piccari, corrente antagonista del Pd riminese, rivolto ancora a Bonaccini. Come facciano a sostenere la Schlein è una domanda che il bravo Spadazzi potrebbe (finalmente) rivolgere, senza pubblicare la risposta. Per "affossare" il Piano Bando Spiaggia viene (intelligentemente) usato un eccellente albergatore torrepedrerese, sempre con lungomare 30. Daniele Ciavatti, esprime condivisibili preoccupazioni per lo strumento urbanistico, guardandolo però (solo) nelle (solite) caratteristiche ambientali, formate da legno e utensili sostenibili. In ballo c'è la conduzione della città. Il Piano è formulato con fretta sospetta, addebitata naturalmente al governo, schierato, senza nascondini, con gli storici gestori prorogati. Cambiare tutto per lasciare come prima? Sembra il motto pirandelliano, secondo gli ordini che arrivano dalla Bolognina. Corsini merita un corso d'aggiornamento con Mussoni. Giocano alternativamente le due parti della commedia: governo locale ed opposizione. Si sentono (giustamente) tanto forti da rappresentare anche i doveri della mancante opposizione. C'è mai stata (a memoria) una sola manifestazione comune delle sigle perdenti? Perchè succeda un miracolo, mai avvenuto, ci sono troppe variabili che devono girare nel verso politico giusto. Molte si richiamano alla fede, sempre attraente, poi il numeroso popolo del centro e l'affollata presenza dei garantiti. O trovi un candidato che abbia fascino, credibilità politica, non stoppabile, oppure il solito raggruppamento deve sperare nel richiamo della Ducetta, molto più forte ed attraente. Una (bravissima) Cortellesi al contrario. Forse c'è un domani diverso. Sulla spiaggia no. 
massimo lugaresi

Ridicola Svolta

Mario Lavia su Linkiesta, si è superato, battendo il suo partito di riferimento nell'ipocrisia parlamentare. Il Pd, con la mano di Provenzano, ha compilato, una delle tante "svolte" succedute e patite, nei venti anni di potere democratico. Per trovare la quadra delle posizioni espresse e massacri anche israeliani, è uscito un pastrocchio ridicolo ed irritante, la larga componente definibile ancora di sinistra. Occorre attendere una delle occasioni elettorali, per misurare i danni provocati. Chi non approva la posizione filo atlantica e di Repubblica, viene definito sionista, spesso nazista. Una volta eri solo di sinistra, quella vera. Nell'enclave riminese, sembra non stia succedendo niente, nemmeno sulla spiaggia. Il mistero del silenzio calato sulla città è solo opera giornalistica? Quando non sai dove attaccare ombrello e poltrona, conviene tacere. Vale per tutti i presunti colpevoli. Qual'è la posizione del Pd su Israele e quella della segretaria che possiede cittadinanze e provenienze accertabili? Avete mascherato per oltre due anni l'antica propensione per la Madre Russia che ha salvato l'Europa, con la nascita di un partito che dietro la sigla democratica ha accolto tutti i propughi della politica. I migliori nemici di una volta oggi padroneggiano ed indicano le strade (una) da seguire fedelmente. Dove ca..volete andare con le Linkieste che guidano? Il compagno (?) Dagostino è più furbo, non taglia il ramo dove (occasionalmente) siede. La butta nella satira, arredandola con immagini attraenti i generi diversi, ma di moda. Volete mascherare la debolezza a maniche larghe, accontentando tutti? Netan sta eseguendo stragi che hanno i connotati di una pulizia etnica. Gli Stati Uniti sono piombati nel buio di una direzione politica inesistente, perfino pericolosa. Stanno aspettando Trump che "isolerà" definitivamente la grande nazione. Guerra persa due volte. Avremo però (finalmente) due stati. Con un particolare che sembra irrilevante: mancano oltre 200 mila abitanti anche molto piccoli. Erano tutti terroristi. 
massimo lugaresi

venerdì 26 gennaio 2024

Tutto da Soli

Mentre la Ducettina, indossato l'elmetto, continua l'ascesa europea, dopo avere "intascato" una (larga) maggioranza nel suo paese ed osserva, l'implacabile discesa della sinistra, interpretata dal Pd. Chiamami Città, al momento avverte (solo) pericoli balneari. Hanno il Piano "Bando" Spiaggia da controllare. Gli antagonisti balneari, forse hanno "odorato" una antica predisposizione per i bagnini che fanno maggioranza. Sarà un lungo teatrino che cercano di nascondere dietro alle solite stronzate ambientali, usando il legno. L'opposizione più radicale, affidata alla  regia degli scioperi, fa incazzare i cittadini, anche con la tessera del Nazareno. Quella che ti permetteva di entrare dove volevi. Per farsi vedere e sentire, provocano danni materiali e poliziotti feriti. Quando era colpa di Casa Pound erano martiri. L'opera della componente affidata (per dire) alla Schlein è peggiore. Difficile trovare una figura così sguarnita. Rosy Bindi è inarrivabile. Allora via con l'uso smodato della propaganda che le intelligence occidentali rilasciano per contratto: non esiste altra soluzione della sconfitta russa. Lo afferma un portavoce credibile come il consigliere e portavoce di Zelesky. Il comico più tragico della storia. Lo riporta Dagospia, che si è incoronato (da solo) come il nemico più pericoloso per la Meloni. Ha riesumato, anche oggi, Giambruno. Almeno Grillo ha abbandonato la scena, lasciando un erede con la "promessa" fidanzata piddina. I protagonisti dell'opposizione, costringono la flotta Gedi ad improbabili markette giornalistiche, prevedendo social massacri. Se perderà Putin avremo un futuro migliore, parlando il cinese, come lingua madre. La Russia sta distruggendo il modello di vita che piace ai paesi europei. Non saranno, per caso, le sanzioni che dovevano distruggere Mad Vlad? Erdogan il migliore dei manovratori a spese atlantiche, concede il via libera per l'Ucraina nella Nato, in cambio dei moderni F16. Giochiamo come bambini, con i soldatini. Dagospia arriva ad invocare il diritto internazionale quando i procuratori dell'ennesima guerra lo hanno violato a ripetizione. Cadono nella voluta falsificazione della storia. Hanno perso, come era prevedibile, la guerra "limitata" voluta da Putin. Dovranno concedere i territori filorussi, ma l'occidente dovrà finanziare il Piano Trump per ricostruire la nazione, intanto entrata nella Nato. Affari colossali, il superbonus della guerra.
massimo lugaresi

Cumuli di Bugie

Cumuli di bugie sono precipitati sul Pd. Non ricordo, nonostante l'abbondante (cumulo) di età, un partito messo peggio. Ci sono segnali che la politica italiana ha accettato come veritieri. Quello più evidente è la mancanza di iniziative giudiziarie contro i nemici e addirittura la novità che esce dalle scarne notizie giornalistiche: gli indagati (per ora) ci sono anche nel Pd. Poi che siano, come spero, innocenti, è tutta altra storia da vedere tra almeno 5 anni. L'affermazione (pesante) della Ducetta che rivolgendosi a Conte e Schlein, fidanzati d'Italia, li accusa di dovere sistemare gli errori e bonus da loro creati, è una verità inconfutabile. Il Pd ha governato e fatto governare tutti. La Gestione Draghi è il simbolo, una iniezione imposta. La riforma leghista che "differenzia" le regioni e le stesse timide proposte costituzionali, albergano da decenni in altri paesi dove, tutto, miracolosamente, funziona. E' finita anche la politica Gedi. La lunga serie dei primi ministri, mai votati, ma indicati dai giornali del famoso imprenditore con sede e fisco olandese, è finita. Premierato e premio di maggioranza sono pericolosi solo per il Pd che annaspa nonostante previsioni elettorali confezionate in casa. Tutti i principali partiti di centrosinistra, a cominciare dal Partito democratico, e tutti i maggiori quotidiani di area, a cominciare da Repubblica, gridano in questi giorni alla spaccatura dell’Italia, accusando il governo di volere imporre unilateralmente una riforma delle autonomie che aggraverà il divario nord-sud. Dimenticano però che se questa riforma è possibile, è perché i dirigenti del centrosinistra, con il pieno sostegno di giornalisti e intellettuali di area, hanno varato la riforma costituzionale del Titolo V nel 2001. Le privatizzazioni sono "costrette" dal debito mostruoso lasciato in eredità. Ricordate quelle di Pigi Bersani o le ciminiere (spente) di Taranto o Telecom e soprattutto Autostrade che crollano? State sereni arriva Michelle. 
massimo lugaresi

giovedì 25 gennaio 2024

Siamo in guerra

Dopo 80 anni (miei), da quella mondiale, l'Italia entra in guerra contro gli Houthi, sconosciuti, fino a ieri, guerriglieri del Mar Rosso. La Ducetta, se la prende (finalmente) con Repubblica, uno dei tanti giornali degli imprenditori italiani che pagano le tasse in Olanda, dopo avere venduto la Fiat, ma prendono ancora i ristori in Italia. Possiedono, (purtroppo) anche la squadra del mio (vecchio) cuore, in attesa di una offerta araba. Stanno strombazzando la comparsata navale come fosse la fallimentare e tragica marcia moscovita. I nostri compagni di guerra, tugnini e maschietti, sono allenati alle incursioni nelle colonie che una volta possedevano. Noi siamo bravi come sudditi, perfino contenti. Qual'è l'alternativa alla Meloni? Volete spacciare una 3 cittadinanze collidenti con mezzo mondo, come la prossima premier armocromatica? Si stanno sgretolando anche le pazze iniziative legate all'immobilità stradale. A Rimini è sufficiente una delle 4 mostre, per bloccare la Città. Ci si muove guardando l'orario fieristico. Il mio lungomare 30 è un ricovero (vietato) di auto e camioncini, parcheggiati abusivamente, dove dovrebbero transitare bici e pedoni. L'esatto contrario delle sbandierate campagne. Il nemico è sempre Salvini che gode ed incassa consensi. Netanyahu è nell'angolo, pieno di morti. I suggeritori statunitensi, non sanno cosa fare con lui. I familiari degli ostaggi hanno occupato il parlamento israeliano. Il bollito premier sa che per lui è finita, ma vuole terminare lo sterminio, iniziato tante volte. Anche per questa guerra, dimenticano i precedenti storici. Crimea e Palestina per la propaganda sono storie da oscurare. Hamas usa il terrorismo, per decenni, l'unica arma disponibile contro gli occupanti. Siamo al punto del non ritorno. Quando Netan ha pronunciato che non riconoscerà mai la Palestina, Repubblica ha capito di avere perso, oltre al governo, anche questa propaganda.
massimo lugaresi

Il Concambio


Meloni ha bisogno di un buon risultato alle europee, la Schelin invece ha voti abbondanti. Questo è l'esordio mattutino di Linkiesta. Segnale evidente della disperazione che attanaglia la sinistra, divisa e sconfitta, con un futuro a 5 stelle. Occorre dire che in Parlamento i grillini, viste le precedenti esibizioni scolastiche, giudiziarie e soprattutto immobiliari, seguono il Pd come cagnolini della differenziata regionale. La storica alleanza con gli Stati Uniti e la recente virata europeista sono una polizza assicurativa sul futuro politico della premier. Per Linkiesta, accompagnata, dalla furibonda propaganda piddina, sarebbero le uniche chances della Meloni, con l'elmetto. Se si candida aggiunge (almeno) il 4 per cento. Dipingono il Premier eletto, come fosse succube di una maggioranza ostile. Quando invece fa comodo, tutti i giorni, a Dagospia chiamarla Ducetta. Nel suo primo, non ultimo, comizio su Rete 4, definibile ancora berlusconiana, ha usato l'amichettismo, termine che verrà inserito nei vocabolari della destra. Sentire, leggere i lamenti del Pd, con il coro a 5 stelle, sulla crescente occupazione del potere, perfino culturale, è una gioia immensa per chi ha sempre detestato, dalla nascita, questa formula prodiana. Ora, scandisce la premier, le carte le dà lei perché : il mondo in cui nelle nomine pubbliche la tessera del Partito democratico faceva punteggio è fi-ni-to. Se vuoi fare carriera (pubblica) devi cambiare tessera. I picadores della Meloni infilano il Pd. Una volta era una specie protetta. 
massimo lugaresi

mercoledì 24 gennaio 2024

Assediato

Netan è assediato. All'interno ci sono i familiari degli ostaggi ancora nelle mani di Hamas che lo assediano con la loro instancabile protesta. Biden o chi per lui, lo ha scaricato, senza accorgersene. Trump sta viaggiando verso la vittoria, troppo scontata. I democratici americani stanno facendo valigie e cartoni nella Casa Bianca. Le decine di migliaia di morti invece sono ancora una componente trascurabile per la propaganda occidentale, più preoccupata di nascondere l'ennesimo fallimento bellico. Perdono anche le guerre su procura. Hanno consentito il rafforzamento della ostile coalizione mediorientale. L'iran concede carte e missili ai guerriglieri Houthi, spingendo (facilmente) la Meloni ad indossare l'elmetto. Non vedeva l'ora di mostrare anche indubbie capacità belliche. Protagonismo pericoloso. Non ha Salvini davanti. Al momento l'apparente disparità delle forze in mare è impressionante. Portaerei contro pescherecci. Però la potenza iraniana è sempre il nemico da trattare con molle islamiche. Siamo sicuri che in Europa siano consenzienti a questa prova di guerra? La Spagna del compagno Sanchez ha tirato indietro il culetto da torero. La Giorgia non vedeva l'ora di scrivere il secondo libro. L'armocromatica, maniche larghe, è sparita dai radar della Gedi. L'ultima invenzione del Pd è andata proprio male. Netan è solo. I parenti degli ostaggi chiedono le sue dimissioni, i laburisti anche, gli americani lo hanno mollato da tempo e studiano un piano della pace con i sauditi e gli immancabili egiziani. Perfino l'Alto rappresentante Ue Borrel vuole un cessate il fuoco. Due guerre spacciate come vittoriose, sono un fallimento dell'occidente. Arriva Trump, l'ultima speranza per l'America. I danni democratici li paghiamo sempre noi. 
massimo lugaresi

Piccole Guerre

Crescono. L'Italia entra in una piccola, per ora, guerra. Il nostro (?) paese parteciperà ad una missione militare navale chiamata (ofidamente) Aspides, assieme a Francia e Germania, per difendere le navi mercantili dagli attacchi degli Houthi, nel Mar Rosso. Una piccola, quasi insignificante guerra che però minaccia di diventare nucleare. E' però significativa la partecipazione italiana sotto l'impero della Meloni. Siamo ancora lontani dalle marce su Mosca con i sandali, però è (politicamente) importante la nostra presenza. Il premier sta assumendo connotati europei sempre più decisivi. Dagospia è disperato, non sa più come usare Salvini per fermarla. Siamo solo agli inizi di un cambiamento di potere. Ogni giorno le nostre intelligence, nascoste, dietro tette&culi, tornati in auge, non trovando risposte adeguate con la Schlein, sono costrette ad usare l'ormai stufoso scontro tra la Premier e Salvini. La segretaria è sparita dalla cronaca e dalla politica che non ha mai praticato. Una invenzione di Prodi come le sardine. L'Italia ospiterà forse il quartiere generale. Siamo più bravi in cucina. Cosa diranno i giornali di Elkann? Anche la Juve, vincendo, sembra sconfessare il padrone. 
massimo lugaresi

martedì 23 gennaio 2024

Ipocrisia

Mentre la destra con il centro (coreografico) ha buone, non antiche ragioni per mostrare un atlantismo tanto sfacciato da essere alle volte ridicolo, dall'altra parte, esclusa la propaganda giornalistica degli Elkann&Soci, regna un silenzio scandaloso. Le manifestazioni israeliane contro Netanyahu e la discesa in campo degli antagonisti di sinistra, illuminano l'ipocrisia della sinistra e la scomparsa della bandiera palestinese da
 Piazza Cavour. La chiusura del premier israeliano alla proposta dei due Stati rinfocola il sentimento del più odioso antisemitismo? E' sempre stata una naturale divisione della politica. L'atlantismo spaccia la strategia dei due stati come una forma di antisemitismo. Balle, tanto stupide, quanto intrise di ipocrisia. Dopo la strage ormai vicina ai trentamila morti, l'intelligence americana, ancora dominante, afferma che (solo) un terzo di Hamas è stato eliminato. Mancano all'appello ancora un centinaio di ostaggi ma Netan non molla, altrimenti cade il suo spelacchiato governo. Ha rinfocolato l'odio mediorientale e rinsaldato coalizioni destinate ad espandersi. Un successo attribuibile al barcollante presidente, entrato prepotentemente nella satira tragica. Noi, quasi tutti, aspettiamo gli eventi, inginocchiati verso occidente. Porta bene?
massimo lugaresi

Sinistro Antagonismo

I "so ragazzi" dei Centro Sociali hanno fatto un regalo alla propaganda governativa. L'assalto alla Fiera dell'Oro di Vicenza, frequentata da ebrei anche israeliani, con il ferimento di diversi poliziotti, ha permesso il facile confronto tra un (estinto) ma pacifico reato commesso alzando il braccio, alle aggressioni e vandalismi degli antagonisti, cari alla Schlein. E' finito un anno orribile per il Pd, quello iniziato sembra peggio. Previsioni elettorali, in mezzo mondo, segnano tempesta per i democratici a prescindere. L'altra metà è già assegnata al nemico. I manifestanti, armati di mazze e scudi, hanno lanciato petardi e fumogeni, la polizia ha reagito con idranti e ..qualche botta. La corrente legata alla segretaria del Pd, annaspa tra difese consegnate ai giornali di Elkann e la (silenziosa) comprensione per i ragazzi che hanno manifestato pesantemente per la Palestina, come la sinistra faceva ogni domenica, onorata sempre da Gnassi. Di Acca Larentia non parla e scrive più nessuno. Nove agenti sono rimasti feriti, di cui uno ustionato con venti giorni di prognosi, perché un fumogeno lo ha colpito in pieno volto, sotto il casco. Colpa della Meloni? E' volata a trovare Erdogan, per l'ennesimo viaggio, come prossima protagonista anche in Europa. Mancano pochi mesi, ne vedremo delle nuove, dimenticando qualche faccia dannosa. 
massimo lugaresi

lunedì 22 gennaio 2024

Un Duello?

Secondo Mario Lavia, reporter di Linkiesta, la 3 cittadinanze nel resort (lussuoso) di Gubbio, con le fidate compagne, avrebbe confidato di volere il duello con la Meloni. Chi sceglierà la location, naturalmente con piscina e chef 4 stelle? Repubblica e Domani, sembra siano disponibili ad ospitare il disastro politico, nel tentativo di limitarlo. Allenamento costante. La segretaria sembra quello del "tenetemi se no mi mena". Schlein vuole il duello con Meloni, certa che a Palazzo Chigi dopo Giorgia tocca a lei, così Mario Lavia termina la settimana della propaganda riparatrice. Ha nemici dappertutto, in casa e nelle vicinanze (?) grilline. Il confronto, invece sembra che lo ospiti il maestro di cerimonie politiche, l'inarrivabile Bruno Vespa o forse il suo imitatore di Striscia la Notizia, con fuorionda. Prima della cacciata dal Nazareno ed il ritorno nella sicura cittadinanza originaria, vuole compiere l'ultimo atto per la sparizione del Pd. Io contro Giorgia, sarà il titolo dei giornali di Elkann. Anche Chiamami Città manderà un inviato speciale ai bordi del ring. L'altra bugia che fanno circolare nei (loro) giornali, appecorati, è affermare che Conte sia solo uno spettatore. Occorre aspettare l'esito delle europee. Al momento tra le due coalizioni rimane la distanza definita "americana". La Meloni vi batte anche nell'atlantisno sdraiato, solo con il passaporto della Garbatella. 
massimo lugaresi

Ambiguità

Mentre un gruppo (solo) di antagonisti, notoriamente "vicini" alla Schlein, "attacca" la Fiera di Vicenza per colpire poliziotti e lo stand israeliano, Biden presidente (?) degli States, oggi procuratori di guerre, viene sfanculato pubblicamente da Netan. La propaganda si scatena (ovviamente) sulla Russia che tramerebbe altri conflitti con (a scelta) Finlandia, Norvegia, Polonia o addirittura Germania. Noi, siamo, eventualmente, un recapito per missili balistici. I mie due fornitori di news, scartate dalle intelligence normali, sono fuori dalle grazie di Francesco. Esaurita la scorta papale in Vaticano, presto vedremo un rigido conservatore, voluto e testato dal clero americano, sul seggio della fede. Sarà l'aperitivo religioso, in attesa di quello (Trump) politico. Finirà così l'avventura del progetto Prodi. Venti anni rubati a sinistra. Un attacco della Russia ai Paesi Nato è sempre più probabile, questo è il domenicale pacifista, titolo di Linkiesta, capocorrente atlantica del Pd. Lo ha affermato, quindi credibile, il ministro della difesa tugnino che dimentica chi ha abbattuto il nazismo. La loro espiazione è stata brevissima. Nel giro di 4, forse otto anni, è tutto possibile. Un mago delle previsioni. Se andassimo a vedere chi è stato l'iniziatore di conflitti o sbarchi finiti male, avremmo sorprese fulminanti. Mentre la pulizia della Striscia continua nel silenzio quasi generale, rotto solo da alcuni gruppi di protesta, confermando l'inutilità costosa dell'Onu, la guerra su procura, in Ucraina, che non doveva nemmeno iniziare, aspetta l'inverno per la resa finale. Biden per quanto possa fingere (bene), non conta niente. Aspettiamo Trump. 
massimo lugaresi

domenica 21 gennaio 2024

Il Megafono

Dagospia è un megafono di Repubblica. Nella (recente) interpretazione dell'oppositore, usando sempre tette&culi&gossip come diversivi, è diventato il giornaliero condivisore del giornale degli Elkann. Il nemico è sempre Salvini. Con lui non possono usare il fascismo come arma, perfino costituzionale, ma contro la Meloni sono quasi ridicoli. Allora provano una originale strategia: usare Salvini come detonatore contro la Ducetta. Lo aspetta una legislatura al guinzaglio del Premier, così prevedono per il futuro, mentre le auspicanti previsioni, sono sempre più impietose per l'armata democratica dei 30 all'ora. Erano abituati bene, con il 20% hanno governato più di dieci anni, con quasi tutti, usando, nelle tenebre, anche Draghi. Terminata la clausura, i cittadini sono riusciti ad esprimere il voto che meritiamo. L'arrivo della Schlein,
 con l'ultima cittadinanza conferita ed il voto grillino, ha costretto il Pd ad interpretare un copione insolito: opposizione. Godono però di una potente armata mediatica, ristorata pubblicamente. Se fate attenzione a quello che pubblicano, sono sempre le stesse fonti che regalano anche le bufale belliche. Una strana, non troppo, alleanza, tra perdenti. Il bluff ucraino è colossale. Stiamo parlando di una tragedia umana e sociale che intendono proseguire, avendo annunciato, per due anni, vittoriose cavalcate. Però hanno accorciato la strada per la terza guerra, definibile mondiale. Le due coalizioni si stanno allenando ai confini, giocando pericolosamente con il destino di milioni di persone. L'algoritmo usato per la scelta della segretaria piddina, non ha funzionato.
massimo lugaresi

Miliardarie Differenze

Dagospia, nella raccolta "differenziata" delle informazioni, trasformate in propaganda, condivide (ovviamente) un articolo confezionato da Repubblica. La solita vaneggiante ricostruzione, questa volta di un incontro tra Bill Gates di Microsoft, sponsor dei vaccini come delle intelligenze ormai solo artificiali e la Giorgia Meloni. Il resoconto è quasi calcistico. L'algoritmo della discordia è il titolo. La Meloni ha avuto la garbatelliana faccia tosta di porre domande sugli eventuali rischi che l'utilizzo di intelligenze costruite e magari armocromatiche, possa essere pericoloso. I rischi andrebbero governati. Il governo giustamente ha indicato un frate, esperto della moderna materia, come arbitro dell'incontro. Secondo il giornale di Elkann, al momento non in vendita, ci sono stati anche altri argomenti nel forte litigio scoppiato. Cavalli di battaglia democratica, come il cambiamento climatico del parlamento e le politiche green, inserite anche nella Bolkestein. Andremo a 30 all'ora sulle battigie. Fra Benanti, ha confermato le differenze tra il miliardario e la popolana premier eletta. Bill Gates è sempre il principale investitore nei campi a tante cifre. Non è scoccata alcuna scintilla, anzi Meloni ha ribadito la sua contrarietà alla libertà assoluta di ricerca in materia e alla fine, a parte i convenevoli, le posizioni sono rimaste distanti. Non solo sul tema dell’intelligenza artificiale ma anche su altri argomenti portati al tavolo da Gates: cambiamenti climatici, investimenti in materia sanitaria globale, green economy e rapporti con l’Africa. La Meloni, secondo il reporter di Repubblica, ha espresso una posizione ovviamente conservatrice. Al Nazareno hanno chiesto una IA per capire (finalmente) la segretaria.
massimo lugaresi

sabato 20 gennaio 2024

Bugie, Bugie, Soltanto Bugie

Bologna solo ai 30, a Rimini siamo in regola da tempo, con lungomari e rotonde. La Nato promuove una imponente manifestazione ai confini della Russia, per intimidire Putin. Joe "Sleepy" Biden. appena rialzatosi dall'ennesima caduta, ha superato Trump nelle previsioni elettorali di Dagospia. La sentenza della Cassazione, sul braccio alzato è stata un brutto segnale ed ha permesso ai giornali del Pd 5 (diverse) interpretazioni. Angelucci è, per la destra, l'Elkann giornalistico. Ha avanzato perfino la richiesta di acquisto di Repubblica. Il padrone della mia Juve ha detto no. Ancora serve. Cairo del Torino, invece vuole rafforzare il suo schieramento, in difesa della Schlein. Il Tribunale dell'Aia, tempestivamente, ha preparato le accuse di genocidio per Israele. Nello stadio di Riad c'erano le stesse persone che contestavano la Meloni. Il calcio italiano è da caritas araba, ma l'Inter fa un campionato a parte. Chiara Ferragni ha sbagliato (per caso) anche il parcheggio. In Ucraina sta vincendo (ancora) Zelensky. 
massimo lugaresi

Patetici

Perfino la roccaforte di Dagospia si è arresa all'evidenza americana. Nel calendario (democratico) mondiale, al 2023, sarà assegnato il premio "Sfiga". I celebranti saranno scelti, giustamente, tra piddini atlantici. La scandalosa ed associata propaganda verrà (forse) ricevuta alla Casa Bianca da Trump, ma in ginocchio. Sono abituati. Dagospia, definisce una valanga, la strepitosa vittoria di Donaldone, sulla neve dell'Iowa. Finisce anche la grandiosa messinscena, degna dei capolavori del Novecento. Rimane il tentato golpe e qualche presunta distrazione fiscale. La Corte Suprema deciderà il the end. Biden, dopo la solita caduta, segue la litania democratica, annunciando pericoli per la democrazia e Zelensky. Il popolo del Grand Old Party ha parlato: non ci sono alternative a Trump. La clamorosa vittoria del tycoon nei caucus repubblicani dell’Iowa, ha sconvolto gli analisti di Washington e New York che, dall’alto dei loro grattacieli di vetro, non vedono oltre il proprio naso, e non si rendono conto del supporto che “The Donald” ha nella cosiddetta Deep America. Un avviso anche per i democratici italiani, ormai nelle mani di Conte. L'unico che ha (almeno) il coraggio di mostrare dissenso rispetto alla moda bellica imperante. In questi mesi cercheranno di trovare e spargere ragioni e motivazioni che possono nascondere i fallimenti politici e finanziari che noi pagheremo. Come gli aiuti (di nascosto) ad Israele, sapendo che la larga maggioranza delle nazioni è contraria alla "pulizia" della Striscia, colpendo, soprattutto, innocenti bambini. I compagni per caso, invece continuano imperterriti, mano nella mano, la marcia della pace, con sterminio. 
massimo lugaresi

venerdì 19 gennaio 2024

Nuovi Movimenti

C'è un Movimento a Roma, ce ne sono tanti in periferia. Nella Capitale, i cinque stelle viaggiano (apparentemente) separati dal Pd, sono numerosi i grillini che "odiano" il Partito Democratico. Conte, uomo dai cento volti e travestimenti, ha messo il movimento in fascia protetta, occupandosi delle faccende domestiche, regalie, salario minimo, al posto del reddito. Dame della carità. Distanza abissale da quelli che un tempo, ponevano la giustizia sociale sul piano dei diritti. Ai contadini non dovevi regalare il pane, ma concedere terre da lavorare. Questo succede nella Capitale di Tutto. E' diventata ingestibile. L'alcova delle peggiori sembianze sociali, migratorie e mafiose. In questo scandaloso guazzabuglio, i 5 stelle, sguazzano, trovando humus per voti e consensi di comprensibile protesta. In periferia cambia tutto. Contano quasi niente per la miseria di voti che raccolgono. Quelli di protesta, in crescendo, hanno premiato la Meloni. Una delle ragioni, non certo l'unica, per cui il futuro del Pd è di...La mancanza di una classe politica credibile, costringe i cinque stelle nell'unica posizione consentita. Fanno numero, alle volte indispensabile, per il Pd. Si aggrappano dove possono brucare qualcosa. Uno dei tanti cespuglietti, raccomandati dal partito della Elly. La Sarti è la naturale beneficiata. Anche le liste riferibili alla Gloria Lisi sembrano incamminarsi sulla strada illuminata dal Carlino. Vedremo tanti "movimenti" in questi mesi dell'anno cruciale per i destini della spiaggia, consegnata ai bagnini di maggioranza. Il pannicello del Piano, con coreografie (quasi) gnassiane, sarà sufficiente per parare i colpi del mercato? Se non arrivassero centinaia di domande, sarebbe la certificazione della calante industria turistica. Volete il
 rinascimento con i laudatores?
massimo lugaresi

Il Generale della Lega

Il primo anno d'opposizione, destinata al ventennio, ha già "sbalestrato" i (miei) blog di riferimento piddino. Linkiesta sta attraversando il momento più duro. non trova ripari o difese. Anche la cancel culture, inserita nella mission editoriale, sta incassando colpi mortali. La destra sta risalendo il muro della cultura ufficiale, diventata quasi costituzionale. Non siamo ancora alle ribellioni popolari contro un radicalismo spesso da operetta o cinecittà. I clan cinematografici, gli incassatori dei premi Strega e perfino i cantanti del Festival di Amadeus, sono nel mirino del nuovo regime. I fratellini italiani sembrano colti di sorpresa, non erano ancora ben attezzati al potere e soprattutto al passo della Meloni. E' vero, occorre dirlo, che il Pd sta soffrendo la debolezza quasi patetica della segretaria. Oggi i partiti devono avere un leader trainante. La Giorgia possiede tutte le virtù necessarie. Troppo sola? Il potere attira anche i migliori. Noi viviamo in un'enclave, stampa e propaganda cercano di nascondere la realtà. Rimini è tutto come prima. Poi appena esci ti rendi conto che l'Italia sta cambiando colore e potere. La comparsata della Meloni con la Ursula, a Forlì lo dimostra. L'opposizione ha trovato un centinaio di persone per inverire contro chi, senza alcuna colpa, porta un vassoio con milioni in aiuto. Siamo solo al primo anno di espiazione. Il Generale Roberto Vannacci si candida con la Lega. Dagospia scrive che lo sapeva. Noi l'avevano capito dalla mole giornalistica e non solo, di critiche piovute. Poi è arrivata la "solidarietà" della Ferragni. Verrà ricordata nei libri di storia, come la fine del Pd.
massimo lugaresi

giovedì 18 gennaio 2024

Visit Romagna

La Visita ufficiale in Romagna del Premier Meloni accompagnata dalla Ursula europea non poteva/ /doveva essere una passeggiata elettorale per l'antagonismo armocromatico. L'alluvione, non prevista, ha "esiliato" Bonaccini, anche lui in Europa. Il Premier è venuto a Forlì, consegnando un cospicuo pacco di interventi, ristoratori, in parte, dei milionari danni subiti. Nei giornali, locali e non, appecorati al vecchio regime, ha fatto notizia il centinaio (?) di persone che hanno contestato la sua presenza. Un altra conferma dell'irrilevanza e comicità politica. Otto mesi dopo l’alluvione, fischi e contestazioni per Meloni in Emilia-Romagna, così Linkiesta, noto blog radical chic, senza spiaggia, titolava. Il premier ha firmato l’accordo tra governo e regione sul fondo sviluppo e coesione, che garantisce quasi 687 milioni per la ricostruzione e la prevenzione. Passerella elettorale? Contestazione di cittadini locali? Quanto potrà durare questa ridicola opposizione, targata Schlein? Sono più credibili gli studenti che ogni tanto occupano le scuole. Intanto i ripetuti viaggi (assieme) delle due figure istituzionali, mostra la ormai famosa furbizia della Meloni, in vista del futuro assetto europeo. Anche per i Fratelli, il nemico è sempre Salvini. La nomina della Meloni veniva sbandierata dalla fallimentare propaganda piddina, come disastrosa nei rapporti con l'Unione Europea. Mai andati così d'accordo e amore. Il Pnrr è stato un successo, nelle centinaia di presenze pubbliche in Italia e nel Mondo, il Premier è sempre presente e parlante. Il partito è Lei. Devo dire fortunatamente, per i Fratelli, anche disarmati. 
massimo lugaresi

CS Umberto Farneti

Rimini lì 18/1/2024
Ill.mo Sig. SINDACO
Spett/le GIUNTACOMUNALE Al CONSIGLICOMUNALE del Comune di Rimini
OGGETTO: Parco del mare o giardinetti e nuova cementificazione?
Con riferimento alla consultazione che si sta avviando a livello cittadino circa le scelte da farsi per quanto concerne il Piano Spiaggia, ritengo che sarebbe opportuno innanzitutto definire meglio che cosa vogliamo fare veramente del nostro lungomare, che sono d’accordo nel ritenere che abbia fatto ormai il suo tempo ma che in verità, resta sempre, comunque, un bel lungomare pari a pochi altri, se non altro quanto a lunghezza e con corona di folta siepe di un bel pitosforo e splendidi esemplari di tamerici ormai centenari. Infatti a tutt’oggi purtroppo, soprattutto nel tratto dai piazzali Kennedy e Marvelli sino al piazzale Pascoli, anzichè un vero Parco del mare come si era detto di volere fare sono stati realizzati (vedi foto allegate) sul fronte spiaggia solamente dei “tratti di giardinetto con piccole aiuole ” davanti ai vari Hotels con invece, di fatto, una davvero impressionante nuova desolante cementificazione ed impiastrellamento del suolo oltre ad altro spazio destinato alla passeggiata e ricoperto con doghe di legno (che presto dovranno essere sostituite: meglio ha fatto venti anni fà Misano Adriatico, utilizzando mattonelle di pietra colorata importata anch’essa dal Brasile) A questo proposito in particolare ci si domanda soprattutto: a che cosa serve ed a chi è riservato “lo stradone” che corre tra ampie ali di suolo impiastrellato e che occupa quasi i 2/3 dei suolo disponibile? E’davvero destinato ai soli automezzi del 118, 112, N.U e pulmans e fornitori degli hotels? Ma gli alberghi non hanno tutti gli ingressi sui viali delle Regine? Ma allora non era meglio, tra l’altro sollevando la strada litoranea dal dovere sostenere un livello di traffico addirittura nei due sensi davvero assolutamente insostenibile, mantenere, utilizzando solo una parte dell’ex sede stradale esistente, una corsia di traffico a senso unico, eventualmente limitata alle sole autovetture e con limite di velocità? Inoltre, vogliamo veramente che Rimini diventi l’unica città di mare, il più importante centro del turismo balneare in Italia, a non avere più un suo lungomare, e questo a differenza di tutte le altre più importanti città di mare come Viareggio, Sanremo, Chiavari, Sanbenedetto oppure Nizza, Valencia ecc. ? La verità è che l’errore è stato fatto a monte. Infatti per realizzare sul serio un vero Parco del mare si doveva, e anzi ancora si dovrebbe, utilizzare anche una striscia del fronte spiaggia, per una profondità di circa 15-20 metri ( come opportunamente hanno iniziato a fare spontaneamente già da tempo i bagnini, tra l’altro con lungimirante scelta di piantumazione a palme), avviando apposita trattativa con lo Stato e procedendo immediatamente alla sua occupazione anche eventualmente, avvalendosi della procedura d’urgenza, appositamente prevista per la realizzazione delle opere di pubblica utilità, in attesa di ottenere la sua cessione definitiva dallo Stato oppure, in via alternativa, stipulando con il Demanio apposito contratto di comodato. Inoltre altro aspetto negativo rispetto al tratto a tutt’oggi realizzato è la assoluta insufficienza del numero di piante messe a dimora, ed in particolare la totale assenza di palme, a differenza di quanto invece fatto, finalmente, per la zona di Viserba-Torre Pedrera. La risposta che in proposito ho ricevuto dall’Assessorato è che la causa è stata il parere assolutamente contrario al riguardo dei così detti “esperti botanici”di Bologna (a questo proposito ricordo però che già oltre venti anni prima, la Giunta di Misano Adriatico in occasione della realizzazione del suo lungomare si oppose e con determinazione a “quei Soloni incompetenti” e rifiutò, giustamente, di assecondarne le prescrizioni). Occorre dunque mettere a dimora una molto maggiore quantità di piante, soprattutto essenze arboree e non solo non asfittiche o troppo giovani come è stato fatto sinora ma anche di altre specie, tipo il leccio (che tra l’altro ha una resistenza eccezionale alla salinità a differenza delle acacie del piumino messe a dimora che invece ne soffrono) e presente in modo particolare insieme ai pini sui viali delle Regine, con esemplari davvero splendidi. In particolare, di fianco al Belvedere di piazzale Kennedy (e in quelli di prossima realizzarne di Bellariva e Rivazzurra), oltre agli asfittici alberelli piantumati di olivella e tamerici, dovevano allora e dovrebbero adesso essere messi a dimora almeno tre o quattro esemplari di palma Washington, del tipo alto 10-12 metri ( in allegato foto Riccione litoranea). Infine: che fine hanno fatto gli esemplari di tamerici, quelli invece davvero splendidi e ormai secolari presenti sul tratto di lungomare demolito e la rigogliosa siepe di pitosforo che correva lungo il suo marciapiede lato mare? perché queste piante non sono state conservate e riutilizzate? E comunque dove sono finite? A chi sono state date? Chi se le è prese? Confidando che codesta amministrazione comunale vorrà prendere in considerazione quanto con la presente rappresentato, mentre ringrazio per la cortese attenzione, auguro buon lavoro e porgo distinti saluti. 
Dott.Umberto Farneti
Via Zuetina 12 Rimini

Avanti Popolo

La trasmissione affidata alla moglie del piddino Boccia, non ripartirà dopo il festival di Sanremo. L'annuncio funebre (?) è naturalmente lanciato da Dagospia, grazie alle veline e fuori onda. Ho notato anche una insolita incriminazione di esponenti del partito intoccabile. Presto (forse) per definirlo cambio climatico. Alla Nunzia De Girolamo restano solo 3 puntate, poi rimangono La 7 e Canale 9. Intanto Rai 3 continua, scimmiottando le sembianze storiche di Radio Kabul. Altri tempi, spariti, forse per sempre. Ci sono due nemici (veri) per il Pd: Matteo Renzi e Salvini. Ci sarà un perchè. Intanto la Marcia del Popolo della sinistra si ferma nel resort di Gubbio. E' indubbio che il cambio di passo della Rai abbia avvantaggiato la concorrenza, oggi compagna di merende governative. Il supino e sgradevole appecorameneto alle volontà dei democratici americani, già avvisati dello sfratto, mette il nostro paese nella sperimentata postura politica. Dicono che alla fine ci si adegui, provando o fingendo gusto. 
massimo lugaresi

mercoledì 17 gennaio 2024

Il Conclave

Il Conclave del Pd, nel resort stralusso dei Cappuccini di Gubbio, è la location che meglio s'addice all'ex partito dei lavoratori. Viene giustamente scelta una moderna casa del popolo, con piscine riscaldate e chef a 5 stelle. La scelta è perfetta, armocromatica come la segretaria. Anche la propaganda delle guerre sta "svoltando" verso una difesa sostenilble, per nascondere l'ennesima sconfitta militare e quella, più pesante, politica. Nonostante il dispendio di dollari, euro e bugie, le intelligence occidentali sono arrivate allo stremo delle invenzioni. l'ultima (?) è una presunta volontà russa di scatenare la fatale guerra mondiale nel 2025. Giusto il tempo per riprendersi. La Nato intanto organizza allenamenti nelle nazioni confinanti. L'Italia sarà presente con i "pizzardoni" del Mar Rosso. Meloni è sempre più supina, ma felice. Le colpe ereditate prevedono anche le espiazioni di La Russa. Riuscirà il conclave di Gubbio a risolvere la Grande Confusione del Pd? Mario Lavia, la mia bussola preferita, in vista delle elezioni regionali ed europee e la strasicura vittoria trumpiana, racconta che la sua segretaria, cerca di limitare le tensioni interne, con una serie di seminari. Si accorgono (adesso) che il partito è diviso su tanti temi, dalla missione internazionale nel Mar Rosso, all’Ucraina, la pulizia della Striscia e l'eventuale (certo) coinvolgimento dell’Italia nella crisi del Mar Rosso. Il rischio, per il Pd, è una ulteriore spaccatura tra interventisti e pacifisti. La questione comincia a girare in un partito che sembra perennemente frastornato. Solo a Rimini vige un preoccupante silenzio. La nebbia, inventata da Gnassi, serve. 
massimo lugaresi

Cooperativa Braccianti Riminese

Valerio Brighi, presidente di Cooperativa Braccianti Riminese (CBR), è stato nominato nuovo vicepresidente di Legacoop Romagna. La carica di vicepresidente era rivestita in precedenza da Giorgia Gianni, che ha assunto la carica di responsabile provinciale dell’Associazione. Gianni prende il posto di Federica Protti, entrata nella cooperativa 134 con l’incarico di vicepresidente. Invariato il resto della “governance” di area vasta di Legacoop Romagna definita dal congresso del 2023, di cui fanno parte il presidente Paolo Lucchi, l’altra vicepresidente, Romina Maresi, la coordinatrice di Forlì-Cesena, Simona Benedetti, e il coordinatore di Ravenna, Mirco Bagnari. Il movimento cooperativo di Legacoop ha una presenza significativa nella provincia di Rimini, dove conta più di 80 cooperative associate, quasi 84mila soci, oltre 2.700 lavoratori occupati e un valore della produzione superiore a 420 milioni di euro. Tutti i settori sono rappresentati, con una particolare rilevanza per quanto riguarda le filiere della produzione lavoro che esprime CBR, la più importante cooperativa di costruzioni del territorio romagnolo, del commercio, dei servizi e del sociale, dell’agroalimentare, della pesca, del turismo, dei trasporti e della logistica. Legacoop è presente sia con una sede territoriale dedicata alla rappresentanza, sia con una ramificazione della propria società di servizi, Federcoop Romagna, punto di riferimento non solo per l’area vasta, ma per l’intero territorio nazionale. Capite perchè sono vani i tentativi di arrivare al trono più importante della sinistra che c'è: Emilia e Romagna. Quando ho iniziato (per caso) la mia lunghissima avventura amministrativa con il Pci, il referente, il Capo, era Marcello Moretti, recentemente scomparso, uno dei (tanti) personaggi che, allora, nascevano nel campo "protetto" dal Pci. E' stato iniziatore e propulsore della Cooperativa, passata attraverso tempi duri e cupi ed oggi punto di riferimento imprenditoriale. Quando la destra si chiede (poco) perchè da noi faticano a vincere, occorre conoscere la realtà riminese, una delle ultime ad ospitare, il movimento cooperativo e la grande distribuzione. Lavoro, serietà e l'aiuto di un partito oggi dipendente, sono le risposte veritiere. Stiamo attraversando la peggiore crisi della nostra migliore azienda, la fortuna e l'intuito di una classe dirigente, nata ed allevata nel lavoro, mantiene viva la speranza di tempi e partiti migliori. La Cbr è una potenza, pensate cosa è diventata Hera. Imparate come si fa. 
massimo lugaresi 

Ave Mou

Mourinho passato dalle stelle alla gogna sportiva è la ripetuta fotografia del tifo, in questo caso sportivo, non dissimile da quello politico. Il calcio, non solo in Italia, è una delle componenti più politicizzate, lo attesta anche il mio Rimini, in edizione C, che "vede" il nuovo stadio, promesso e scomparso, se vince o perde due partite. Giancarlo Dotto, giornalista e scrittore, aveva compilato un osanna per il furbo allenatore portoghese. Oggi, tempestivamente, lo ha definito un "narciso egoico" con qualche valida ma opportunistica ragione. Per il "prima di tutto "romanista Dagostino è stato un atto delittuoso. Prima la Roma e Mourinho anche del Pd. Affermazione forte, ma veritiera. Il giornalista ha cercato di anticipare tutti nel solito voltafaccia pallonaro, un tifo tra i più variabili nel mondo dello sport. Devo dire che il calcio espresso dal famoso e costoso allenatore è composto da una miscela accattivante, se vinci, alla quale ha l'abilità di aggiungere una serie di gags che servono per distrarre l'attenzione dalle sconfitte. In Inghilterra dove non perdonano sceneggiate, lo hanno cacciato a Roma, dove fino a qualche ora fa era un oracolo. Noi sopportiamo giocatori che riescono a rotolarsi undici volte e risorgere come nazareni, dopo 15 secondi. Dagostino (giustamente) si scaglia contro tifosi, giornali e giornalisti anche e soprattutto televisivi che "tremavano" in sua presenza. Finisce l'avventura dell'ennesino "scartino" che ritorna in Italia. Rimane sempre il pensionamento dorato in Arabia.
massimo lugaresi

martedì 16 gennaio 2024

La Risposta

Secondo Mario Lavia, penna/mouse principe di Linkiesta, "La Risposta" all'asse (populista) Schlein-Conte è..Gentiloni, il Tajani leggermente a sinistra. Una alternativa cristiana con il demo chiarificatore. Il quasi ex commissario europeo del partito, ancora nelle mani e gorgoglii di Prodi, dotato di curiale esperienza e buone maniere, sarebbe il candidato ideale dopo la "breve" sbornia armocromatica ed antagonista con la Elly. Chiamami Città e Melucci risponderanno chiedendo un congresso a Rimini, città superdotata di servizi e soprattutto mobilità finlandese. Il giornalista di punta si è fatto prendere però dalla solita esagerazione di una propaganda che ancora sorregge il Pd, affermando che: La Risposta all’asse populista Conte-Schlein c’è e si chiama Paolo Gentiloni. Sarebbe il guastafeste perfetto per l'avvocato del popolo. Ma chi ha paura di Paolo Gentiloni? È bastato che il commissario europeo all’economia dicesse di voler ritornare a Roma, quando scadrà il mandato della Commissione, per far correre brividi lungo le schiene di diverse persone? Torno a Roma: niente incarichi europei o Nato. Anche perchè la guerra su procura non credo "allarghi" le maglie dell'Alleanza del Nord Atlantico. Gentiloni è un nuovo (?) tassello della politica italiana e il suo ritorno, a prescindere in quale veste sarà, avrà inevitabili conseguenze indesiderate per molta gente. L'intemerata dichiarazione è stata copiata da Francesco Merlo (Repubblica). Con Gentiloni, che è l’Italia delle competenze e delle buone maniere, si rafforza non solo l’anima riformista, ma tutto il Pd. Insomma, Gentiloni spaventa i 5stelle, che aspirano a superare il Pd, ad avvelenarlo di populismo e a occuparne il territorio. Altra divisione, sempre più profonda, in arrivo. Il tentativo di riportare nell'alveo Renzi e forse Calenda, collocherà definitivamente i grillini al riparo dall'abbraccio mortale con i peggiori nemici. Altro regalo alla Meloni, definita, recentemente, anche la "peracottara della Garbatella". Questa è l'opposizione, per garantire almeno il ventennio. Se va bene vedo i primi dieci (?) anni. Uno è passato.
massimo lugaresi

Punture Rabbiose

Mentre tutta la (poca) stampa accreditabile, sicuramente, alla destra, sorpassata numericamente da quella centrista berlusconiana, usa più l'ironia e lo sfottò, fornito a dismisura dalla improvvisata segretaria, scelta dai grillini, i nemici spinti all'opposizione, usano ex corazzate cariche di punture rabbiose, ingiurie, presunti scandali finanziari e quelli (di riserva) mafiosi. Un leggera curva  per arrivare a Repubblica, La 7 in foglio. Il giornale è abbandonato da tanti, una volta, fedeli. Anche le veline giudiziarie, sono in forte diminuzione. Colgo dall'inesauribile, ma monotono Dagospia, il confezionamento, in serie, di notizie in cauda venenum, Il bersaglio è sempre, per non sbagliare, Salvini. La facile teoria dei due piccioni con una fava o revolver. Io Comandante Meloni avrebbe dato l'ordine, al monoespressivo sergente Tajani, di bloccare in parlamento il terzo mandato per i governatori. Fantozziana strategia per litigare davvero. Al Pd non serve ricorrere a questi artifici elettorali. Sono rimaste poche regioni dove invece vanno d'amore e disaccordo grillino. Un boccone amaro per la Lega, dopo quello sardo. Salvini avrebbe chiesto a Fontana, Zaia e Fedriga di candidarsi alle europee per fermare la "crescita" della Ducetta. Nel silenzioso partito democratico stanno invece pregando la Schlein di non candidarsi. Guadagna solo 600 euro al giorno. Dopo il risultato elettorale la possono pensionare. 
massimo lugaresi

lunedì 15 gennaio 2024

Intelligence nostrana

Linkiesta uno dei (tanti) blog di vicinanza piddina, spesso mascherata, ha il pregio di essere leggibile, alle volte godibile, su argomenti di cronaca perfino sportiva e costume (?) trattati diversamente da Chi. Premetto (sempre) che con l'inarrivabile Dagospia è uno dei miei canali informativi migliori. Riesce più facile sostenere il contrario. Succede anche al Pd, con la Schlein, impegnata, come Biancaneve, nel "vado o non" in Europa. Dona agli avversari, quotidiani regali. Esaurita la doverosa premessa, mi scaglio contro l'eccessivo, trabordante, occidentalismo usato dal blog. Rimprovera il partito di riferimento, per l'eccessiva libertà d'opinione manifestata sulle guerre, procurate dagli storici padroni dell'occidente. Mario Lavia, educatore del Pd in politica estera, ha accusato la (presunta) segretaria di gareggiare con i rivali grillini nell'uso dell'antipolitica. Vi ricordate quanti "benestanti" giocavano a fare i brigatisti? Qualcuno rimase folgorato. L'antagonismo della segretaria è da operetta, come tante, troppe dichiarazioni che mostrano una assoluta ignoranza dei problemi ed usanze italiane. Gretina in do minore. Il partito di Schlein (?) ha scelto di non contribuire all’unità nazionale in politica estera, cosa che la Meloni non aveva fatto, quando a Palazzo Chigi c’era Draghi. Il blog prende due piccioni con un Patriot americano. Ha citato Guerini, non Bersani, come simbolo del democratico partito, nato dalle ceneri, ancora calde del comunismo. Questa è la nostra fotografia. Puoi litigare sui Ferragnez e perfino sui millimetrici "frame" dei fuorigioco, ma non "devi" avere nessun dubbio sulla politica che decide il nostro destino. Come nelle autostrade, matrici di inflazione carissima, c'è un limite di velocità alla nostra autonomia di (solo) pensiero. La rappresentazione delle guerre è una parodia. La più recente, in attesa della terza, è "incredibile" anche per i fornitori delle verità concesse. Rai e Mediaset viaggiano in coppia perfetta. 
massimo lugaresi

Terza Guerra

L'arrivo (forse) della terza guerra, distoglierà l'attenzione dall'inesistenza del Pd e dalla strana concomitanza tra alcune correnti decisamente avverse, manifestanti però comuni opinioni sulle (due) guerre già in atto. Parlo della visione che la corrente ex comunista del Pd e quella leghista hanno sui due eventi bellici. Una è la tragica fine di un popolo, voluta, perseguita ed aiutata militarmente. L'altra è una invasione annunciata che si doveva evitare riconoscendo quello che oggi "dovranno" cedere per una pace chiarificatrice. Altra durissima sconfitta occidentale, a cui i nostri tutori ci hanno abituato. Hanno provato di tutto per fermare la forza della Meloni, in mancanza di ideologie trascinanti ma dividenti, il travaso di voti è facile. Si vota spesso il meno peggio, secondo l'ultima condivisione. La Giorgia ha questo potere, accresciuto smisuratamente dalla presenza inconcepibile della Schlein. Un cosciente sabotaggio.
massimo lugaresi

domenica 14 gennaio 2024

Gli Huthi

Si apre un nuovo capitolo sulle conseguenze delle guerre volute o procurate dal "nostro" Occidente: gli Huthi e la chiusura del canale di Suez, per impraticabilità di passaggio. I partigiani di Dio e Gioventù credente, sono un gruppo armato, nato recentemente nello Yemen, fedele agli americani. Naturalmente sono aiutati dall'Iran, diventato il mazziere del medio oriente. La pulizia etnica della Striscia, mostra i veri pericoli bellici ed economici. Stati Uniti e Gb sono la naturale coppia di incendiari e bombardieri. Importante che tutto si svolga lontano, molto, dai loro confini. Il Pd (ufficiale?) mostra una segretaria che indice riunioni per il salario minimo nei centri benessere cari a Berlusconi, notoriamente il migliore degli organizzatori. L'altro aspetto scandaloso è che i due partiti concorrenti adottano la stessa filosofia appecorata sul tema delle guerre e danni provocati. Non era mai successo. La Meloni dovrebbe porre fine alla sua espiazione atlantica e guardare meglio gli interessi della nazione. Pecore ubbidienti e scodinzolanti. Tanto non cesseranno di incolparvi se ci sono e saranno sempre braccia alzate in segno di saluto. Il calcio, non solo laziale, insegna. Nel contempo in America stanno apparecchiando la tavola per il nuovo/vecchio presidente. I due contendenti mostrano la "depressione" politica degli States. L'interpretazione kennediana ed obamiama del gendarme mondiale, regolatore, spesso iniziatore dei conflitti, terminati (tutti) con tragiche ritirate è impossibile, per il sorgere di un'altra alleanza più potente. Questo è il quadro in cui noi, piccola nazione, possiamo al massimo fingere di litigare con i gay francesi, nemmeno simpatici. Trump verrà candidato ed eletto, sorretto dai potenti Super Pac, finanziatori delle miliardarie elezioni. A chi si rivolgerà il Pd, sempre si chiami ancora così? Estremizzando: le due correnti d'opposizione all'interno delle coalizioni, sono molto vicine fra loro. Confusione sotto il Cielo e... Vaticano.
massimo lugaresi