mercoledì 30 giugno 2010

Unità

Gnassi andrà a lavorare alla Festa dell' Unità del Peep, nel passato non ha mai battuto un chiodo o fatto la guardia una notte, era meglio il Rockisland, criticava queste logore manifestazioni, in tanti anni di militanza non ha mai mangiato una salciccia di Fraternali. Prediligeva pub e discoteche, frequentate assiduamente in compagnia di personaggi del tutto estranei alla vita del Partito, qualcuno fungeva da segretario, altri erano interessati a sviluppare idee innovative, era il suo mondo, niente di male, quì è cresciuto il Tourqoise e copiate le Notti Rosa. L'avvento di Veltroni è stato il coronamento della sua visione, un sogno che si avverava e nel contempo permetteva di eliminare i big, eccetto Melucci l'attuale alleato, gli altri sono stati insegnanti o maestri di vita, nessuno di loro però si vantava delle doti del discepolo, Fabbri fece di tutto per sloggiarlo dalla sua Giunta Provinciale. La trasformazione si completa nell'alleanza con il Vice, considerato per anni da Gnassi come il simbolo del vecchio e dello.... gli uomini di Maurizio, testoni incapaci di pensare, una guerriglia consumata in decine di liti, che hanno raggiunto le sembianze di una faida politica, per ricambiare i Melucci Boy's lo consideravano un fighetto colmo di chiacchiere. La lettura che noi diamo della metamorfosi è che i due nemici si siano incontrati ed accordati per esigenze opposte se pur Vitali per entrambi. Melucci, prototipo dell'uomo d'apparato, ha seguito l'evoluzione del partito, per legittimarsi ha cercato e trovato sponda nei poteri forti, in primis Errani, diventando assessore regionale, per Gnassi allearsi con il più forte è endemico, prima Chicchi, Gambini, Fabbri oggi Melucci, su di un terreno estraneo e conflittuale con il Partito e la storia che rappresenta. Si trincerano dietro uno zoccolo duro ma misero di pensiero e consenso, difficile da usare in mezzo alla gente, rimasti in pochi pensano sia la soluzione per spartirsi il niente che rimane.

Pochi Albergatori

La Voce apre una discussione, molto fra le righe ma importante, sul conteggio dei vantaggi per una piccola elite di albergatori in rapporto alla costruzione tormentata, indebitata, libizzata del Palas. Caro Direttore, non le difetta il coraggio, ricordiamo la querelle curiale, erano tempi diversi da questi, attaccare la Chiesa oggi è come cacciare con le spingarde, continuiamo ad aiutarla, ricordandole un Ermeti zeppo d'incarichi ed una Rinaldis che finge di non capire che il problema Rimini, a parte la Giunta Melucci ed un pò Ravaioli, è il Prodotto non la Promozione Alberghiera o l'Intrattenimento. Sarebbe il caso Direttore Fregni di chiedere al Coordinatore del Forum Strategico perchè due chilometri del lungomare nell'area di massima concentrazione turistica, siano popolati da destinazioni che non c'azzeccano. Perchè al posto dei Centri Commerciali della Murri + Appartamenti o del Benessere fermo da anni della Novarese non si realizzano Grand Hotel eliminando Scuole e Colonie? Non per caso Lei ha descritto una lobby di Marina Centro che gioca una partita particolare, andrebbe ricordato parimenti che uno dei grandi nemici del Palas al Marano fu Ermeti, due indizi sono più di una prova. Potremmo continuare dicendo che mettere i treni in rete per la  Fiera avrebbe una  logica sensata, come negare un casello autostradale in via Varisco è frutto di una strategia errata. Non emettiamo un lamento campanilistico, in tutta il Centro della Marina esistono  44 piccoli o grandi alberghi, nella Zona Sud oltre 600, mettere in discussione l'intero sistema per favorirne 20, ci sembra follia, Negata una verità si tace su tutto il resto, perchè questi disinteressati pensatori non hanno mai rivendicato una Spiaggia attrezzata come supporto agli alberghi? Sono centinai gli esercizi privi di spazi, la favoletta degli accorpamenti o Sviluppo Italia che permetterà acquisti lasciatela raccontare al Vate della Brandina, intanto continuano con la sinfonia degli incarichi ai soliti noti delle categorie, alla fine di questa stagione, per tanti non iniziata, faremo i conti economici e..politici.

martedì 29 giugno 2010

Marasma

Nel marasma democrat del tutti contro tutti, l'aspetto inquietante è l'uso massiccio di slogan: primarie, giovani, rinnovamento. La sensazione sprigionata è quella di un piccolo palcoscenico, un giardino con statua di Pertini sovrastata da case, montano sul palco, inventano un ruolo, senza copione scritto. Idee, programmi, confronti, coerenze, intelligenze sono bandite, è rimasta una piccola casta che vota bulgarmente l'invenzione Petitti ed il giovane Gobbi. Soggetti come Gnassi, Gobbi, Petitti-Bernabè sono stati strenui difensori di questa Giunta, senza esprimere un giudizio, vietando il minimo dibattito, uno scatolone vuoto con la sorpresa del quarantaduenne ragazzo può rappresentare un futuro da votare? Lo stesso giudizio investe gli altri che siedono in Giunta ed in Consiglio, Gamberini, Sceriffo, Suocero, Arlotti, l'inesistente capogruppo rappresentano la continuità di fatto. Molti andranno a casa, cercheranno un lavoro al cilindrone, chi vediamo male sono gli operai di Melucci, se la sono cavata con qualche rallentatore distribuito, lampadine fulminate, buche chiuse e tanti sarà mia cura, che portano due preferenze inutili all'opposizione. La candidatura di Fabbri a Sindaco di Rimini, costringerà i soggetti attuatori del Patto a misurarsi, non sarà il solo candidato speriamo che anche Pazzaglia lo segua, sarà una gara vera, senza trucchi della casta. Non è cattiveria, potremmo dire molto peggio, le regole del gioco politico imporrebbero cadenze diverse, quando si giocherà la partita, già persa, lascerete un cumulo di macerie e Lombardo. 

Un Problema

Alcuni cittadini ci chiedono di denunciare la situazione di degrado del parco Ausa in corrispondenza del costruendo sottopasso su Via Cagnoni della Fiera. Questa parte di cantiere è ferma ormai da mesi, in particolare la pista alternativa è priva di illuminazione,  in mezzo agli alberi, fonte di continui incidenti, biciclette che investono pedoni o si scontrano tra loro. Denunciata più volte,  non ha sortito effetto, la speranza di molti è che con l'imminente Festa dell'Unità nel Parco e la presenza garantita di Gnassi arrivi il primo miracolo del candidato non eletto.

lunedì 28 giugno 2010

Dietro

La candidatura di Fabbri per le Primarie, obbligherà il qurantaduenne ragazzo della Via Saffi per la prima volta a misurarsi sul terreno del confronto, in palio c'è un lavoro politico-amministrativo, non devono arrampicarsi su armature ma salire le scale di Palazzo Garampi, sperando di non trovarle occupate da Berselli od ..Allam. La reazione del Corriere di Casa ci aveva stupito per la violenza dell'attacco a Nando, non sono stati teneri, hanno usato per l'occasione i noti metodi, Dietro ci doveva essere un segnale di  Errani.  L'accusa rivolta all'ex Sindaco di Bellaria, ex Presidente della Provincia di protagonismo lanciata da Gnassi ha suscitato una collettiva ilarità che risuonava anche nel Palas con problemi strutturali esterni, sempre meno pericolosi dei debiti interni. Se non fossero tempi di lacrime turistiche, come dicevano i cari ragazzi di una volta una risata vi seppellirà. I candidati spuntano come funghi, anche Enrico Santini ha anticipato la vendemmia ed ha posto sul tavolo il suo vino, per chi lo vuole raccogliere, vi garantiamo che è ottimo, non abbondante. La paura che attanaglia Fort Beltramelli è che siano costretti a fare sul serio, dopo avere sistemato la debole corrente Marino, aspettano altre bordate in arrivo, se Fabio Pazzaglia decide di misurarsi nella corsa per salvare Città e Partito, per la prima volta si potrà parlare di democrazia vera, a noi la simpatica banda Morolli di Viserba c'impedirà di votare.

Allam, Allam

L'eurodeputato Magdi Allam lancia la Lista "Io Amo Rimini", nella breve visita per vedere come è stato ridotto il suo Amore, ha espresso più concetti condivisibili dei suoi alleati di governo in dieci anni di febbrile collaborazione con gli occupanti di Palazzo Garampi, Fiera e Palas. Lombardi si è adontato, in un comunicato congiunto con la Rinaldis simile a quello Lippi-Abete dopo il mondiale disastro, ha ribadito ai critici che l'inciucio sul Palas è opera di grande intelligenza politica, i due nuovi Soci  se la prendono con tutti: qualunquisti, grillini, dipietristi eccetto con il sodale pidisenzaelle. Oggi è il turno dell'On.Pizzolante, il convertito Allam deve avere fatto male davvero con le sue banali constatazioni. Non ritenendo d'appartenere a nessuna delle categorie politiche elencate, con l'orgoglio di essere stati i Primi ad avanzare critiche sul Piano Finanziario, Progettuale, Logistico del Palas, all'amico Marco Lombardi rivolgiamo una semplice domanda, per qualche voto insicuro dei 10 albergatori premiati dalla costruzione del Cagnoni's, sorreggi una maggioranza decotta e polemizzi con le poche voci contrarie, invece di aiutarle a diventare il Coro Galli che contesta scelte e politica della Giunta? I resti del comunismo riminese ringraziano, per vincere basta un Gnassi.

Le Regole

Assistiamo ad una strana discussione sull'uso della  Spiaggia Libera di piazzale Boscovich che nel Piano Spiaggia è codificata come tale. Il Comune di Rimini non raggiungendo l'obbligatorio 20% di superficie adibita a tali scopi, dovrebbe rendere inviolabile la destinazione. Un uccellino, non quello che staziona a Palazzo Garampi, ma un corvo bolognese, ci ha detto che per risolvere il problema è stato investito l'autorevole Assessore Regionale al Turismo. Pur conoscendo da vicino e lontano le fantasiose capacità variantiste, non riusciamo a capire cosa potrà strologare, il corvaccio maledetto ci ha ricordato l'Ordinanza Balneare ed allora ci siamo impauriti, qualche cosa staranno pensando, non trattandosi del litorale forlivese tutto è possibile. Può sembrare cosa piccola, insignificante rispetto al tentativo di costruire dei Grattacieli, stiamo aspettando che le bucce di banana sulle quali scivolano da anni diventino piste da bob che conducono...a casa.

domenica 27 giugno 2010

Che Corriere

Sapendo che in queste ore Nando Fabbri doveva decidere se correre per le primarie, il giornale di casa, ha lanciato un avvertimento molto chiaro al potenziale candidato, con i lettori consenzienti(?), facendo capire il posizionamento delle rotative d'apparato. Gnassi è bello, intelligente, democratico, giovane, costretto sa anche lavorare, esilarante, quelli che comandano tutti bravissimi, come se li conoscessero solo loro. Lino Gobbi ha lanciato la prima affermazione democrat, il candidato sindaco lo sceglieranno i partiti della coalizione, ambiguità unita al sangue versato ed alla perfetta conoscenza dei polli di casa, porta ad una facile conclusione: niente primarie, i partiti che vogliono spartire l'improbabile bottino devono scegliere Gnassi com'è, dov'è, con chi è. Passando con un salto del Fossato, dalla cronaca alla riflessione amara notiamo una classe dirigente in stato comatoso, chiusa nel fortino dei privilegi, respingono l'evidente responsabilità di avere distrutto la Città. Chiunque chieda un confronto si chiami Pazzaglia o Fabbri viene dipinto come nemico pericoloso, siamo convinti da tempo che al pari di Prodi, Sacchi e pochi altri, Andrea abbia un bel cul, dall'altra parte sanno sfornare solo Brancher.


P.S.
Letto l'articolo Fabbri ha deciso di candidarsi

A Casa

Usando una fredda analisi, Gnassi è già a Casa, fuori dalla Corsa, sfogliare la margherita con i petali del mi candido o non mi presento, porgere frasi ad effetto prive di significato, ironizzate perfino dal cortilizio giornalismo, lo hanno consacrato come cosa inutile, un Trc delle Primarie. La bella presenza accompagnata dalla speranza, funziona sempre meno, fino a poco tempo fa la poteva raccontare, oggi crea un fastidio pruriginoso sentirlo parlare zeppo di colorati appunti. Crediamo vada assunta dal centrosinistra come una buona notizia, togliersi di mezzo l'uomo designato dall'apparato può aiutare enormemente sul piano dell'immagine, dell'idee e del programma, aumenta la debole speranza di vincere, il resto lo mette il centrodestra.

sabato 26 giugno 2010

La Differenza

A differenza del centrosinistra la minoranza/ maggioranza riminese non ha un Gambini. Non scherziamo, affrontiamo le fatiche letterarie di Sergio con il massimo dell'attenzione che riusciamo a portare alle rare novità politiche riminesi, il prosieguo della lettera intrisa di statistiche impietose sul fallimento comunista e post nella Città, rende il manifesto pubblicato dalla Voce godibile, sarebbe stato un bell'incipit da parte dell'Emma al posto della predicozza alla Marchioni. Siamo posizionati nel crollo della borsa elettorale rossa tra i primi in regione, non ci facciamo mancare nessun primato, puttane, rumori, abusivi, elusivi, demaniali, ambientali, siamo pronti per consegnare dopo Parma e Piacenza la Città che non è mai stata di Fellini ma molto di Melucci a ..Berselli, sempre che la Lega non trovi un candidato che non sia la bagnina provinciale. Bonadonna ha comunicato di non avere rinnovato la tessera che prescriveva per lui un lungo periodo di riabilitazione assistito da Bernabè. Non è il meno uno che preoccupa, ne quanti sono con lui, cominciando dal padre politico, sul giornale di casa che riesce a fare parlare anche Gnassi, non sarebbe male che qualcuno s'occupasse della ragione per la quale dei cattolici storici impegnati nella sinistra siano rimasti solo quelli con carica e stipendio in essere. L'aspetto più preoccupante ed avvilente è lo stato della discussione nel centrodestra, non sono in grado neanche di litigare civilmente, non è giusto addossare tutte le colpe al renzismo che pure è una categoria della politica tra le più distruttive, mancano pochi mesi alla probabile conquista del Palazzo Garampi e del papa sottostante, sentiamo tante voci provenienti dal popolo non compreso nelle elitarie categorie gambiniane, sono disposti a correre il rischio di cambiare in peggio pur di farlo, non avete che l'imbarazzo della scelta per accontentarli.

Grandi Numeri

Ai Grandi Numeri di Hera, rispondiamo, con un fatterello piccolo piccolo. Passa un camion in una delle tante stradine di Rimini, rompe l'allaccio fognante di una casetta, il proprietario accortosi che lo scarico è otturato, chiama Hera, in base alle nuove norme comunali il costo del ripristino è a suo carico e l'Azienda il solo soggetto abilitato all'intervento, per un lavoro di un paio di orette, affidato in subbappalto, il conto per il povero pensionato è stato di 1.300 euro. Con questi metodi è troppo facile fare impresa e bilanci, quello che era un  costo, si trasforma in lauto guadagno. E' cosa giusta e corretta che un Comune ammetta queste scelte, in un regime di monopolio dal quale trae benefici economici diretti? E' possibile cambiare un contratto di assegnazione in corso d'opera, in quanto le riparazioni prima erano a carico di Hera? Qualcuno dell'area strategica del Pd le potrebbe liquidare come quisquiglie, l'importante è l'elezione della Petitti, il cittadino una volta votante fedele, si è giocato un mese e mezzo di pensione, voi un altro voto, Gambini segna.
  

venerdì 25 giugno 2010

Nuovo Casello

E' assurdo che si continui a parlare della Complanare senza finanziamenti e non si consideri l'apertura di un Nuovo Casello per Rimini Sud in corrispondenza di Via Varisco, guardando la cartina progettuale si vedrebbe che Pesaro e Fano hanno chiesto ed ottenuto un nuovo accesso. Le ragioni che sostengono la richiesta sono almeno dieci, un numero di moda: collegamento diretto con Areoporto, Gross, Iper, Zona Artigianale, Zona Sud (30.000 residenti, 600 alberghi), le provinciali di Coriano e Montescudo, intasamento dell'attuale casello, della statale e consolare, Zona Sud con la Fiera, diminuzione del traffico sulla nuova circonvallazione con un nodo intermodale da realizzare negli ampi spazi a disposizione. Ci piacerebbe che qualche giornale, raccogliesse la nostra proposta ed andasse a chiedere a tutti i soggetti interessati la loro opinione. I nostri strategici affermano che se facciamo il nuovo casello non realizziamo la complanare, nel caso insolito che si realizzi entro 20 anni, sarebbe utilissimo anche come svincolo. Con le ultime spartizioni delle deleghe sappiamo chi è il Nuovo Sceriffo non ricordiamo chi si occupa della Mobilità, sarà un albergatore.

  

La Novità

La Petitti segretario comunale Pd, nasce politicamente come consigliere, nel luogo di lavoro non assume posizione su niente, scartando l'ipotesi ingiuriosa del poteva non sapere, per esclusione dobbiamo pensare che abbia condiviso le scelte, cancellando la sbandierata Novità ed assumendo più logiche e scontate sembianze democrat d'aria fritta. Dopo il tentato trattamento sanitario obbligatorio per Bonadonna, una delle poche teste pensanti senza aiuti farmacologici, assistiamo all'arrivo dell' Emma confortata da una maggioranza impaurita ed attaccata ai residui del potere che vede il confronto come una iattura, i bulgari chiedono scuse ufficiali.

giovedì 24 giugno 2010

La Casta

Ho letto come tanti la quadrimestrale lettera di Gambini, commenta il bilancio di undici anni disastrosi per la Città ed il Suo Partito, interamente condivisibile, lucida, intelligente, una testimonianza da un interno condiviso, partecipato fino a quando è scaduto il tempo parlamentare. La storiella che il Partito si cambia è una favola per sciocchi od ingenui, Sergio non appartiene a queste categorie. Esiste un limite nella divisione che viene esposta, sembra che la società riminese sia composta da cattolici più o meno impegnati ed imprenditori delusi che per ragioni diverse hanno abbandonato l'idea di farsi governare dai Gnassi o roba simile. Ha dimenticato il resto del popolo, non è amnesia da poco, rappresenta la stragrande maggioranza che molto probabilmente diserterà, non trovando nella deludente opposizione una sponda felice, sono decine di migliaia di persone che scelgono al momento, lo zoccolo duro dell'antipolitica, non hanno nessuna rappresentanza, lontanissimi dai giochi Curiali e Confindustriali. Aureli in un momento di pausa tra un insulto a Pasquinelli e l'altro per Chicchi ha avuto l'infelice idea di scrivere alla Marchioni, esercizio epistolare a scuola vietato, si dovevano informare i genitori, l'Eletta con la politica ha la stessa dimestichezza di Vitali con l'amministrare. L'unica persona che poteva rappresentare per il Pd una speranza di discontinuità con il passato salvando il presente, era Focchi, capita l'aria che tira nella Città e sulle vetrate si tira fuori, rimangono pochi altri, stessa provenienza, stessa Casta, non hanno mai lavorato, li puoi licenziare solo elettoralmente.

Il Buon Sergio

La domanda con risposta allegata è una sola: di cosa parla il buon Sergio? Il Vecchio, argomento centrale della lunghissima lettera alla Voce, sei Tu, non tanto e solo per l'infinita carriera politica, ancora in corso o per colpe che ti trascini, come il Piano Regolatore, ma per l'insana divisione del mondo riminese in buoni, cattivi e somari, senza compiere una decisiva scelta di campo. Lo storico cinismo politico, ha superato il limite della sopportazione quando affermi l'esigenza di rapporti più stretti con la fantomatica società civile che individui nelle categorie economiche, sai benissimo che hanno dettato e condiviso la malsana agenda politica. Nella tua innata eleganza smetti d'indossare i panni del puro statista, sporcati le manine parlando di cose più terrene/i come l'operazione Palas, Piano Strategico.Grattacieli, il tuo discepolo Gnassi con la Palestina non sembra incontrare molta fortuna, per una volta prova un atterraggio d'emergenza sulla realtà.

mercoledì 23 giugno 2010

Lega di Governo

Da qualche tempo gli unici interventi SalvaRimini provengono da esponenti Leghisti, sia che riguardino il Palazzo Buonadrata dei grembiulini e crocifissi od i temi della mobilità oppure per dimostrare il loro tasso di autonomia, con il voto contrario ai Debiti di Cagnoni. Nella nostra Provincia emettere un niet nei confronti del Magnifico significa due cose: essere molto forti o stupidi, noi apparteniamo alla seconda generazione, avessimo avuto un Partito come ha la fortuna di avere Diotalevi, possiamo assicurare che non avrebbero combinato la cazzata più pericolosa del dopoguerra. Se la Metropolitana fosse andata in porto sarebbe stata una bella gara stabilire chi vinceva il Premio Patacata, le crisi alle volte sono salutari, cancellano decisioni prese quando sembrava tutto lecito. Realizzare un Metro inutile con la scusa che tanto paga lo Stato, è stupido quanto fare un Palas che tanto paghiamo noi. A Riccione lo hanno fatto, lo stanno pagando, gli albergatori partecipano alla gestione, da noi sono fuori dalla porta ed aspettano la manna promessa, ha ragione il capogruppo leghista in Provincia, non vogliono pagare le royalties, i loro alberghi rappresentano il 3%, però presiedono il Forum. La caduta della politica pidiellina sembra non finire, nella vorticosa discesa sono superati solo dal pidisenzaelle, leggendo i risultati della votazione provinciale si capisce il marasma che regna nel partito che non c'è: astenuti, contrari, assenti, peggio di così solo il partito di Gnassi riesce ad esprimere, con il Presidente Vitali che plaude la montagna di mutui, lo perdoniamo laicamente, non sa di cosa parla, pensa ancora che siano per i nomadi.

Terza Corsia

Non avendo nulla di cui vantarsi, il Presidente della Provincia Vitali e l'Assessore Regionale Peri si prendono il merito dell'ampliamento dell'autostrada, aggiungendo la complanare, citando stralci e cifre molto vaghe. Conosciamo l'aspetto liturgico, la notizia importante è che nessuno dei due abbia parlato del T.R.C., lo diciamo non certo con lo spirito di sostenere questa patacata, ma come esempio per non farne altre, destinate alla stessa fine. Gli ingredienti sono identici, trionfalismo, mancanza di risorse, cittadini imbestialiti, si comincia con il ridurre i tracciati, il Trc doveva correre da Cattolica alla Fiera, la doppia linea diventa unica, per finire in niente. Nel Piano Strutturale che consegnerete con la scarpa sinistra prima delle elezioni, si deve individuare un nuovo percorso autostradale e ferroviario sotto i due colli riminesi Covignano e S.Martino razionalizzando statali e circonvallazioni da Torre Pedrera a Miramare, con i dovuti cavalcavia in corrispondenza dell'intersezioni più importanti e l'aggiunta di un casello autostradale in via Varisco, come accesso di quella, che un giorno, dovrebbe diventare la vera complanare. Sarebbe stato più utile che i due si fossero occupati delle modalità della cantierizzazione spiegando tempi, modi e alternative in particolare per i ponti che dovranno essere demoliti e ricostruiti. Potete, come sempre, far finta che SALVA RIMINI non esista, i i nodi vengono al pettine, dall'elenco dei cento non fatti e misfatti, ai debiti del Palas, alla macchina comunale, al sistema delle aziende pubbliche...alla Giunta.

martedì 22 giugno 2010

Il Furbetto

La tattica di Gnassi per arrivare alla candidatura a Sindaco è furbetta, piazza Gobbi e Petitti come Segretari, per eliminare il pericoloso concorrente Fabbri, afferma che senza una coalizione unita si corre il rischio di perdere, facendo trapelare sul giornale amico che la sua candidatura non è scontata. Secondo il vecchio copione comunista a questo punto entrerà in campo l'Apparato, coordinato dai due scudieri, sarà una scontata, facile, trionfale indicazione. Il giochino ha un difetto(?) GNASSI NON VINCE, siamo certi che partendo dal Capo Errani arrivando alla Cna e Lega, la paura di perdere stia assumendo i contorni di una certezza. Non basterà trovare un precario lavoro per il quarantaduenne e presentarlo alle elezioni munito dell'esperienza di vita comune a tanti mortali, senza sapere cosa si prova nel perderlo. Gli chiederanno di fare il famoso salto all'indietro, lasciando spazio a chi potrà rappresentare un'alternativa ed una speranza. Dopo undici anni di me.. tentare la ricostruzione del centro-sinistra, con il vecchio pianeta Margherita, variegato e disperso che non troverebbe aggregazione dietro ad una candidatura a perdere. La certezza di liste alternative grilline ed attraenti come Pazzaglia corrono il rischio di spolpare l'osso Pd, personaggi come Chicchi, il tentennante Gambini e lo stesso Nando non s'accontenteranno delle briciole nel frugale pasto rimasto. Ci sarebbe da parlare del Programma di rinascita della Città, l'abbiamo pronto da tempo, per il momento c'accontentiamo delle ragioni che ogni giorno incassiamo, in verità sarebbe ideale per una minoranza/maggioranza che ambisse seriamente a diventare forza di governo, stanno lavorando per ingrassare la Lega e pagare di debiti di Cagnoni.

Incongruenza

Dopo avere letto la risposta del Sindaco al consigliere Pazzaglia che lo interrogava sulla famosa Fascia C2, ci hanno recapitato la copia del Documento recante la firma di Ravaioli, un emendamento alla Variante al Piano Spiaggia con scritto testualmente:
Emendamento N. 6 Art.27 comma 5
sostituire il punto b con: 
FASCIA  A CONFINE CON LA FASCIA C2 DESTINATA A COLLOCAZIONE ESCLUSIVAMENTE DI SEDUTE (LETTINI, SEDIE A SDRAIO, POLTRONCINE ECC.) ED EVENTUALI RELATIVI TAVOLINI DI SERVIZIO. L'emendamento per un disguido tecnico non è stato votato in aula, il Sindaco ha provveduto a recuperare l'errore facendo ripubblicare la Variante. Il problema non è giuridico è solo politico, presto arriverà un ricorso al Tar contro l'Ordinanza Balneare, non c'interessa questo, quanto il comportamento del Sindaco, non sarebbe corretto spiegarlo alla Città? 

lunedì 21 giugno 2010

Rinaldis Vs Melucci

Nella lettera aperta la Rinaldis lancia a Melucci l'accusa che in Regione dovrebbe comportarsi da sindacalista turistico di Rimini, come fosse ancora al cospetto di Ravaioli e non dipendesse da un gigante come Errani, confermando i limiti della Dirigenza Aia. Un banale ragionamento di carattere generale dalla brandina di Via Moro, ha mandato su tutte le furie l'establishment del turismo che non c'è più. Alla crisi generale si aggiunge quella drammatica, senza prospettive della Città, reagendo con il comportamento tipico di quelli presi dal panico, cercando soluzioni improvvisate o capri espiatori. Undici anni di malgoverno pesano come macigni, non abbiamo indirizzi urbanistici e finanziari da seguire, le ottanta varianti approvate sono il risultato di una gestione scellerata nel presente, sciagurata per il futuro. Presidente Rinaldis, rappresentate una Dirigenza voluta dalla maggioranza di governo della Città con l'aiuto di complici silenziosi nella minoranza, il primo problema di Rimini non è la promozione o l'intrattenimento, è il Prodotto che non si vende più. Un AMBIENTE con inquinamento mare/aria, rumori, sicurezza, verde, una MOBILITA' senza strade, ferrovie, areoporti, porti, parcheggi, trasporto pubblico, isole a circolazione limitata, piste ciclabili, la SPIAGGIA organizzata in un sistema funzionale alle unità ricettive. Come gruppo dirigente, avete legittimato la politica dell'ex Sindaco di Rimini, fino ad ieri grande amico, Lei occupa il posto, grazie ad Ermeti, mandato a timbrare improbabili Piani Strategici, zeppi di belle frasi messe in fila per aggiungere grattacieli in riva al mare, senza organicità, razionalità e nemmeno una scusa valida. Con tutta la sua squadra, prima di chiedere la testa del vostro Vate, dovreste rassegnare le dimissioni dai tanti posti che occupate, avreste più forza e credibilità per le rivendicazioni che avanzate, non per un gusto sadico di vedere rotolare teste piene di corone, ma per il desiderio e la necessità di aprire una fase nuova, nel rapporto con Bologna, non possiamo avere sempre degli scartini in cambio, qualche asso nel mazzo tocca a noi, l'abbiamo detto in tempi già molto sospetti Maurizio Focchi parla sempre come un Sindaco, per questo non lo sarà mai.

domenica 20 giugno 2010

Bassa Stagione

La foto che ci è stata inviata, ritrae Marina Centro, sabato 19 giugno, nessun commento, le notizie dello stesso giorno lo meritano. Una pezza per il nostro turismo dopo i lamenti presidenziali arriva con quattro soldi per cinque cazzate, il sindaco corre dietro a due pu.., quattro bagnini hanno piazzato cinque telecamere, un orribile parcheggio multipiano non aumenta di uno stallo i parcheggi esistenti, in compenso raddoppia il costo degli stessi, il teatro parte sempre domani, la novità è costituita dal consigliere Starnini che ha depositato alla Corte dei Conti e dei Mutui, un'articolata denuncia sulla Holding, accettiamo scommesse su quanto ci impiegheranno a richiedere notizie, noi avremmo anche inviato il cognome dei veri responsabili, altro che la Scuola delle Celle. La colpa di tanta mediocrità non è ovviamente di chi scrive, ma del contesto nel quale si muove la Città, distrutta socialmente ed economicamente, carro di tespi della politica, avanspettacolo nel quale non trovano neanche due belle tette per grasse risate, l'orchestra non sa suonare, il direttore non capisce niente di musica, Chopin è andato a Bologna.

sabato 19 giugno 2010

Brava Voce

Abbiamo gridato Viva e Brava alla Voce, unico quotidiano che mostra correttezza informativa su quanto accade in Fiera e Palas. Ci sentiamo meno soli, denunciamo da anni che a forza d'inciuci saremo chiamati a coprire enormi debiti, pericolosi per il futuro della Città, alla Voce riminese va riconosciuta onestà e coraggio per quanto racconta. La Galassia che ruota attorno all'Ente Fiera Spa è formata da società più o meno in  perdita, contenitori utili ad ospitare politici e rappresentanti di categorie che hanno permesso e giustificata una ventennale megalomane visione. Cagnoni ha scelto luogo e modalità per costruire, ampliare, demolire, ricostruire le due strutture, con un contorno plaudente, forte del forte sostegno di Errani, l'ingresso nel capitale della Fiera è la testimonianza diretta, il Presidente delle Regioni ha il coraggio di criticare Tremonti, bella coerenza. Chi presiede categorie per diritto magnifico ha un posto nelle aziende, alcuni stipendi sono superiori a quelli dei ministri, casi d'incompatibilità come quello di Ermeti passano silenti solo a Rimini, siede in Fiera come Vice in rappresentanza degli albergatori, occupa la poltrona di responsabile del Piano Strategico in qualità di..., il perfetto homus politicus, caso analogo, con spessore ed importanza diversa è quello di Pari, pur assumendo la Presidenza del Caar, mantiene quella della Confesercenti, compresi  gli altri incarichi, ci sembrano questioni morali e deontologiche che ogni giorno Bersani&Di Pietro sembrano cavalcare.

Nessuno

Ciao Massimo
Ti scrivo per inviarti alcuni spunti di riflessione, conosci molto bene la situazione politica a sinistra, forse ti può interessare anche cosa succede a destra. Dopo le elezioni regionali il PDL si è abbastanza compattato su Lombardi, tuttavia perdura una forte corrente Renzista di opposizione.  Dietro le quinte è iniziato il toto sindaco, le candidature sono molte, le certezze nessuna. Berselli, Pizzolante, Miserocchi, Ravaglioli sono tutti in corsa, anche Bettamio alla fine vorrà dire la sua. Renzi per ora annusa l’aria, ma non nasconde il desiderio di essere lui il candidato sindaco, magari fondando una lista civica personale, idea nata ad aprile, ora taciuta, mai seppellita. Ha allevato una covata di una dozzina di ragazzi giovani ciechi e fedeli, che possono aiutarlo in tutto. A loro ha già promesso scranni in consiglio e come assessore. Molti più di quelli che potrà distribuire. I nuovi favoriti di Gioenzo sono il giovane Conte Spina e Pracucci presedente della Giovane Italia. Quest’ultimo si è fatto paladino della lotta al nepotismo, contro la casta, e per il riconoscimento del merito. Tuttavia divenuto presidente praticamente senza gavetta, con una madre in consiglio provinciale, ed un fratello che potrebbe essere prossimo genero del Gioenzo non è proprio un esempio dei valori predicati. Poi c’è l’ex giovane Barone e la Cingolani che non molleranno l’osso facilmente. Sotto sotto la lotta dentro An è iniziata, non si vede, ma c’è, nonostante le promesse di Gioenzo qualcuno dubita che ci sia veramente posto per tutti. Gli ex forzisti dal canto loro sono immobili, bloccati da un sistema che non riesce a rinnovarsi, i soliti noti stanno invecchiando comodamente seduti facendo da tappo ad un nuovo che non sa come avanzare.
I soliti saranno candidati, i soliti saranno eletti, cambiamenti probabilmente pochi ed inconsistenti. Stancamente aspettano novità dal vertice, ma se il candidato sindaco non dovesse essere gradito, se dovesse essere veramente un Renzi od un Berselli, allora potrebbe esserci l’ennesimo suicidio politico.
Nel frattempo Zilli fa il battitore libero, tenuto fuori dal direttivo provinciale di partito, avrebbe i voti per una riconferma in comune. Si dice potrebbe accontentarsi del seggio in consiglio provinciale. Nessuno ci crede. Anche Miserocchi aveva annunciato le dimissioni due anni fa, è ancora li. Dau ha l’acqua alla gola, è conscio di poter essere arrivato alla fine, spera ancora nei tempi supplementari. Per ora latita, perso non si sa dove. Perciò se la vista da sinistra è sconfortante, anche da destra lascia delusi, il che spiega la deriva del sistema.


Nessuno.it

venerdì 18 giugno 2010

Una Riflessione

La classe dirigente di questa città, mettiamo dentro tutti, politici di maggioranza e  opposizione, rappresentanti di categoria, uomini di cultura e fede, s'accorge che la strategia del campare alla giornata sta distruggendo Rimini? Siamo stati umanamente toccati da un giovane imprenditore condannato penalmente per aver installato una tenda di plastica, la rabbia esposta con parole dure partiva dalla richiesta di conoscere perché il suo paravento fosse un crimine e migliaia di altre situazione abusive fossero tollerate. Ipotizziamo che nel caso citato, ci sia stata la classica denuncia particolare, che ha messo gli uffici giudiziari, di fronte ad un fatto accertato, non agire significava omissione d'atti per chi svolge questo delicato compito. Il perdurare, l’aggravarsi di questa situazione, sta creando l’idea che le regole per qualcuno s'applicano, per altri s'interpretano, il caso più macroscopico è quello che avviene sulla Spiaggia, sembra che le Leggi della Repubblica si fermino sul muro del lungomare. Non ci sono due strade, a Rimini una rarità, si devono mettere paletti precisi per tutti, una comunità si regge su regole condivise, quelle più importanti nella nostra Città hanno un sapore urbanistico, terminare la legislatura al suono dell'ottantesima variante non appare un premio confortante, perfino i professionisti dell'impresa e del lavoro si sono ribellati a questo andazzo, nessuno giornale o sito amorevole denuncia questo sistema d'amministrare, gettare al termine di undici anni disastrosi la promessa di un Piano Strutturale quando si è fatto finta di lavorare per uno Strategico in altre Città avrebbe la parvenza di un crimine come quello dell'uso improprio di carte di credito. La soglia della nostra sopportazione sembra molto alta, il partito di minoranza relativa sta pensando che dopo Ravaioli la ricetta giusta sia Gnassi, ci prendono per tibetani con pazienza infinita e non violenza al voto.

Motori in Spiaggia

Dopo giorni d'incessante martellamento il Corriere sembra prendere atto della volontà dei Signori della Sabbia. Che faccia a cazzotti con il diritto e strida con il buonsenso importa a pochi, non siamo a Forlì, solo incalliti petulanti come noi rompono le palle. Tutto accade nello stesso giorno nel quale il Sindaco chiede maggiore rispetto delle regole stradali, quelle sull'arenile sono altra cosa, le auto ed i motori possono parcheggiare perchè sulla strada non c'è posto. Tenuto conto di quanto asserito dal Primo Cittadino, aspettiamo la modifica dell'Ordinanza Balneare che prevede l'uso dei parcheggi sabbiosi solo per le bici, allargandolo ai motori, ricordando sommessamente che tale divieto sarebbe presente anche nei Piani Spiaggia vecchi, nuovi, variati. Se parcheggi all'Ospedale in divieto, causa la storica mancanza di stalli, paghi, a dire il vero ci sembra che anche le biciclette non possano entrare, lo chiederemo al Primario Sindaco. 

giovedì 17 giugno 2010

Lupo Tremonti

Le poche opere che il Comune di Rimini doveva realizzare non si faranno neppure in quest'ultimo anno di legislatura, per le strade, scuole, asili, ripassare e sperare in... Berselli, la colpa è di Tremonti e del Patto di Stabilità giustamente introdotto da Prodi. La cosa che prima di scandalizzare fa incazzare è la sfrontatezza degli accusatori, inventori di Holding che servono a celare buchi con altri più grandi, amministratori che gravano le future generazioni di mutui per opere inutili e non realizzano il necessario per i cittadini devono essere messi alla gogna in Piazza, manca perfino il Teatro nel ristretto elenco della spesa elettorale, il Sindaco pensa ancora di addossarlo alla Fondazione, non sembra della stessa idea Pasquinelli, per loro sono finite le banche grasse. In Città non registriamo la minima reazione, la gente ha altro cui pensare, sono sgomenti perfino i vù cumprà, prossimi ad organizzare una protesta contro il calo turistico, vorremmo ricordare le magliette del centro-destra contro Chicchi che non era il loro Sindaco o le assemblee organizzate in Piazza da Mangianti contro i tagli del Bilancio del Comune, adesso fanno i controllori del voto sul Palas.

Gradiscano

Non ne parla più nessuno, lo ricordiamo noi, lunedì 21 giugno sarà la Notte di Gradisca, dimenticata ed ufficialmente sostituita da un rosa, copiato dal bianco romano, clone berlinese-parigino. Gradisca era originale ed integrante, sapeva rappresentare le nostre radici romagnole, con il vantaggio di essere antesignana delle veltroniane notti bianche, con sfiga politica allegata. Guardando il programma di quest'anno si capisce che la notte non è più centrale, si scorge la necessità di aggiungere elementi caratterizzanti il nostro territorio, se aggiungiamo la volontà auspicata da tutti di spalmare la festa in più giorni, il simbolo più adatto era quello di Gradisca, in prospettiva poteva diventare un vero marchio, ove inserire l'ultimo dell'anno allargato ad altre feste natalizie. Un'altro evento potrebbe essere una manifestazione di fine estate prendendo lo spunto da quella del Borgo S.Giuliano, coinvolgendo i borghi gemellati con i territori costieri, stessa cosa si può benissimo fare negli altri comuni ed infine andrebbe pensata una festa di primavera incentrata sui prodotti del nostro entroterra. Se tutti auspicano un evento in più giorni espletato anche attraverso momenti diurni, la notte colorata diventa un simbolo sbagliato. La situazione in Confcommercio è l'anticipo di quello che prevediamo da tempo, il distacco tra il vertice frutto di alchimie politiche e la base che vuole risolti i problemi quotidiani aumenta, se prendiamo come contraltare la Confesercenti, tutto pare andare benissimo, non si capisce però chi sia presidente o direttore, la confusione aumenta quando Pari va al C.A.A.R.  senza lasciare il ruolo in associazione. Spostiamo il tiro in Casa A.I.A, diversi albergatori raccontano che esistono spiagge di problemi, tralasciamo quelli di natura interna, il gruppo dirigente è composto da persone che detengono anche incarichi pubblici, legati a camera doppia con la maggioranza del governo locale, mascherati dagli inciuci turistici nei quali Errani è stato maestro ed Ermeti simbolo. Si fa eleggere poi abbandona per il Piano Strategico, senza capire quale titolo abbia presentato nel concorso per un solo posto come fosse un'ospedale bolognese, nessuno osa affermare che sia un tecnico però gira con una biga leggermente più alta di una bicicletta. Non esiste persona più politicizzata e bagnata dalla fortuna bipartisan, il fatto che non abbia una tessera Pd sembra l'ultima delle patacate, la Rinaldis è sempre più in difficoltà, noi ci siamo stancati di scrivere.

mercoledì 16 giugno 2010

Il Colore della Notte

E' stato commissionato uno studio per risolvere il mistero delle Notti Rosa, hanno avuto il coraggio di pubblicarlo e farsi riprendere abbracciati come se avessero risolto i guai del Paese e della Città dei Debiti. Giocatori modesti, baciati dalla fortuna, indovinano il tiro della vita, lucrano per anni sulla fortunata e solitaria impresa. Gnassi è sempre stato un'abile copiatore d'idee, lo ricordiamo ansioso al momento di prendere parola, annotando tutte le espressioni dei grandi numi tutelari, con la paura politica di scontentare qualcuno ed azzardane una sua. La Notte Rosa è nata così, ha studiato per anni il bianchismo di Veltroni, scopiazzato a Berlino che aveva imitato Parigi, per fare il Sindaco è la strada giusta.

La Coerenza

Il Sindaco Ravaioli rispondendo all'interrogante Consigliere Pazzaglia sulla dicotomia tra la normativa del Piano Spiaggia e l'Ordinanza Balneare sulla  Fascia C2  ha affermato che le regole scritte nei Piani Spiaggia vecchi e nuovi non valgono, fosse successo a Forli, sarebbero senza Sindaco. Siamo giunti all'assurdo di un'Amministrazione che smentisce se stessa, è stato lo stesso Ravaioli, non Gnassi, che ha imposto la ripubblicazione della Variante perchè era stata omessa la parte relativa alla fascia senza ombrelloni, aspettiamo novità e reazioni, anche dal Consigliere Allegrini, siamo proprio dei fessi inguaribili.

martedì 15 giugno 2010

In Sicilia

La votazione sui debiti del Palas, richiama la situazione Siciliana, sbraitano, litigano, poi Pdl, Pd e l'immancabile Casini, governano assieme amorevolmente. Qualcuno dal centro destra racconta che non si poteva lasciare incompiuta un'opera come questa, verissimo, per salvare faccia e Piacenti, almeno chiedete le dimissioni dei responsabili, fingete d'indignarvi al cospetto di un disastro finanziario di queste proporzioni. La presenza di Lombardi sugli spalti per vigilare sul voto pidiellino ci è sembrato un momento tragicomico per una forza politica che dovrebbe rappresentare l'alternativa. Siamo alla resa dei conti nella politica riminese, il cittadino legge che un Palas costerà 200 milioni di soldi suoi, quattro volte quello di Milano, senza parcheggi, con un ritardo costruttivo di due anni, per avere collegamenti decenti occorrono altri 100 milioni, distante meno di dieci chilometri da quello di Riccione ampiamente sufficiente ad ospitare inesistenti congressisti, a chi deve dare la colpa e non il voto? Se è l'opera della vita di Vitali sono ca.. suoi se invece lo paghiamo noi, con una banca che ha in pegno la struttura, glielo consegneremo con dentro i responsabili.

Auto in Spiaggia

La risposta di Mussoni sulle auto in spiaggia attesta la qualità imprenditoriale, se fosse per loro i motori li farebbero entrare ovunque, le auto solo dove vi sono spazi sufficienti, Il fine giustifica il mezzo, l'interesse economico personale porta all'assurdo che a Viserba il libero transito è di soli 5 mt, lo stesso arenile può però ospitare macchine e motori. Domenica abbiamo girovagato sui lungomari, nulla è cambiato, comprese le moto parcheggiate lungo le pedane a conferma che sulla Spiaggia valgono le regole che impongono i Signori, non quelle scritte ed approvate da una Assemblea chiamata scherzosamente Consiglio Comunale.

lunedì 14 giugno 2010

La Voce

La Voce prosegue la Campagna contro il Palas dei Debiti, segnale che nel Salotto Buono si è rotta qualche rotella oliata alla perfezione dal Magnifico. Ha goduto di una stampa e propaganda alimentata da presunte prodezze gestionali, caduto il velo sui conti è iniziato il tiro al piccione. Aiutati da Mario Ferri, uno dei migliori amministratori degli ultimi anni, profondo conoscitore della finanza locale, leggiamo che i nostri nipoti cresceranno con un debito pro-capite mostruoso in ragione di un'assurda megalomania, contrastata da pochi, pochissimi, uno solo. Il verbo di Cagnoni era enciclica politica, non occorrevano particolari conoscenze per capire che il quadro finanziario dello stupendo capannone per polli nostrani non reggeva, s'accorgono adesso che andremo a sostenere una spesa di oltre 200 milioni e che la gestione sarà un bagno annuale insostenibile per i soci pubblici, avete mai pensato quante sezioni di scuole materne od asili nido si pagano con quei soldi? Qualcuno ancora urla contro il governo per la manovra realizzata, comuni che si comportano come il nostro dovrebbero essere sciolti, divisi per tre, così Viserba viene amministrata da un Morolli. La paura ha fatto 90 in Consiglio, perfino consiglieri contribuenti generosi con irpef da favola, sono rimasti a casa, Lombardi vigilava dalle tribune. Caro Marco, non l'abbiamo capita o capita troppo bene, con questa opposizione anche Gnassi può coltivare qualche robusta illusione.

Pubblico Demanio

IL DEMANIO PUBBLICO MARITTIMO è un esigenza primaria della Nazione come confine di Stato ed apertura verso il mare. Tenendo conto della sua instabilità naturale, funziona con regole proprie, quando il mare invade un territorio, quel pezzo non può diventare privato perchè il fondale appartiene ad un signor Rossi. Piegare l'impostazione originaria al solo aspetto concessorio come elemento dell'uso pubblico, diventa paradossale, nel Codice della Navigazione è scritto chiaramente. Non a caso il sistema lobbistico italiano e riminese tende a cancellarlo, la disputa tra destra e sinistra, è tra chi regala di più ai Signori della Sabbia. L'attacco al Codice è iniziato dieci anni or sono, con l'invenzione del Diritto d'Insistenza, che garantiva le concessioni sempre agli stessi, annullato da una sentenza della Cassazione con il realtivo obbligo ad indire gare ed appalti pubblici. Per evitare questa elementare e corretta espletazione, alcune regioni si sono inventate Leggi ad Bagninum, l'E.R è stata al solito la più brava. Nella Legge Regionale si prevedeva l'allungamento delle attuali concessioni per 20 anni, la Comunità Europea su sollecitazione del Governo ha annullato questa indegna proposta, aggirante il dogma della Libera Concorrenza. Va pure sottolineato che le innovazioni richieste per l'allungamento del contratto erano autentiche bufale, un bar quotato mediamente sul mercato da uno a due milioni, nei previsti vent'anni doveva investire, conti alla mano, una cifra pari a 4/5000 euro, un' imbiancata ogni cinque anni, il Governo per evitare le gare d'appalto ha emanato attraverso MilleProroghe, Quella  fino all'anno 2015.
Le cose si complicano con il federalismo fiscale, è facile che i singoli Comuni, come già avvenuto con il passaggio delle competenze gestionali, vengano addomesticati dalle potenti lobby della spiaggia, sarà impossibile rincorrere per tutto il Paese le prevedibili  invenzioni che seguiranno, sperando che non si venda niente, il rischio sarà che s'inventino soluzioni di comodo. La più gettonata è quella che afferma che senza concessioni più lunghe non si possono fare investimenti, la Darsena di Rimini smentisce la bugia, regolamentata da una concessione prevista dal Codice della Navigazione, in base agli investimenti effettuati ed attraverso un computo metrico estimativo si è individuata la durata. Mentre agli operai si chiedono grandi sacrifici, questi vogliono continuare a godere dei loro privilegi demaniali e fiscali, un ambulante deve avere il registratore di cassa, i bagnini sono esentati per la paura che s'inumidisca, non stupiamoci se il reddito medio dichiarato varia tra i 5/10 mila euro. Questa impostazione crea un immobilismo imprenditoriale, dettato da una rendita di posizione elevatissima, cosa serve redigere i Piani Spiaggia, se alla fine sono i Signori che dettano regole e varianti? Con il testo originale passati cinque anni, chi non si uniformava, investiva, innovava aveva la revoca della concessione, consegnata ad altro che perseguiva meglio l'interesse pubblico, come recita il Codice. Prima di partire per Bologna, Melucci ha annullato questa previsione con la 71esima variante, non esiste operatore che si lamenti se questo Piano non viene approvato, tutto deve rimanere immobile. Per evitare che finisca nel solito casino urbanistico, chiediamo che il demanio venga gestito dalle Regioni attraverso lo strumento del Codice della Navigazione, la realizzazione del richiedente sia il primo titolo dell'assegnazione, il canone sia solo il secondo titolo di merito
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domenica 13 giugno 2010

Puttane

Il Corriere titolava sul ritorno delle puttane, non c'eravamo accorti di una loro migrazione, il locale quotidiano sembra cercare una linea editoriale simil Voce, senza mai affondare gli strali, sulla prostituzione poteva ricordare le Promesse dell'ex Sceriffo, indossata la Stella aveva dichiarato guerra al meretricio. A proposito abbiamo notato un calo vistoso della presenza di abusivi sulla spiaggia, secondo voi il merito è del nuovo delegato all'ordine comunale o della paurosa crisi turistica?  Se volete continuare su questi temi e smettere di seguire le favole regionali di Melucci con i suoi Piani Strategici Turistici vi possiamo rammentare qualche altra pregevole perlina del costume locale, oltre ai motori che parcheggiano in mezzo agli ombrelloni.
- Locali che somministrano miscugli alcoolici a minorenni
- Attività in spiaggia che espongono il cartello con la dicitura ristorante con spazi adatti per confezionare un panino, allargando i tavoli su aree non di pertinenza

-Alberghi che hanno un piano abusivo
- Ambulanti che lasciamo discariche a cielo aperto
- Case affittate agli extracomunitari in sei x stanza
- Occupazione permanente di parcheggi e semafori con intimidazione allegata
- Locali sulla passeggiate che inibiscono il passaggio
- Viale Vespucci occupato perennemente da auto in divieto
Se il Corriere e/o altre testate hanno voglia di occuparsi di questo siamo pronti a suggerire ulteriori esempi di malcostume. Considerata la ripetitività e la durata di questi abusi sarebbe curioso compilare un elenco con simbolo allegato per monitorare la Rimini che lasciano in eredità a...Berselli. 

sabato 12 giugno 2010

Troppo Tardi

Consigliere Arlotti Tiziano, iniziamo con una secca ed impertinente domanda: nei conti delle opere accessorie hai inserito anche i marciapiedi di Via della Fiera distrutti dal Nuovo Palas sei mesi dopo il loro posizionamento? Prendendo gusto all'argomento, arriva la seconda, più pesante e politica: dov'eri quando si discuteva della posizione del Palas, non risulta un tuo voto al referendum di Albanesi, tracce di un'opposizione al sito scelto da Cagnoni o proteste al Piano Finanziario sbandierato alla credulona Borsa del Consiglio Comunale di Rimini. Noi eravamo soli, al pari di tante questioni strategiche, tu a fianco del Sindaco come nei migliori matrimoni politici, nella lunga buona sorte, finalmente terminata. Caro Tiziano, il vezzo di stare sempre con un piede dentro, l'altro semifuori non regge, il tuo interlocutore non è Cagnoni ma il sodale Ravaioli, le ipotesi sono due, se sapeva ed ha taciuto ti ha preso per la Circonvallazione di Corpolò, se non aveva capito, la cosa è più seria e ridicola. Non chiederci come la pensiamo, lo sai bene, ha sempre scelto la compagnia del più forte, Cagnoni lo è stato, una gara mai indetta per manifesta inferiorità, anche la tua scelta ti ha portato benefici, con il suo appoggio hai utilizzato centinaia di milioni in manutenzioni, usando la svendita dei beni della Città, senza realizzare una struttura strategica, al massimo rotatorie, enormi per la tua zona d'influenza, gettando nei cassetti dell'oblio il Piano Strategico della Mobilità, sostituito con l'ennesimo Put finito su uno dei tavoli del nulla. Una compagnia pesante quella del Sindaco, affonda pesi specifici molto più robusti, troppo semplice e tardivo chiamarsi fuori.

venerdì 11 giugno 2010

Cosa Troverà?

Il prossimo Sindaco di Rimini racconterà che ha trovato una catastrofe di debiti, disorganizzazione, incompiute, che lo porterà ad emettere uno sconsolato "faccio quel che posso". Due gli scenari alle spalle: nel caso certo di vittoria del centro-destra, a dispetto dei tentativi quotidiani di scongiurare l'ipotesi, la sinistra dirà sul Corriere che i soldi guardando bene ci sono, non sono capaci di governare, le notti rosa devono continuare, i passi carrai pure. Se per una scelta scellerata dei riminesi che preferiscono un mare di me..ad un Sindaco diverso da Gnassi, i protagonisti di questi undici anni da dimenticare, con i debiti a ricordarlo, cercheranno di scaricare le colpe su Ravaioli, di Melucci non si ricorderà nessuno(?). In Consiglio Comunale sono due i personaggi da salvare con onore: Pazzaglia e Coccia, sugli altri un velo pietoso d'oblio sarebbe la cura migliore, impreparazione ed opportunismo sono le doti per galleggiare tra le correnti, sono talmente deboli che non sono mai stati così uniti e disperati nel proteggere la nave che affonda sotto il peso delle responsabilità e dei mutui.  Nel Salotto Buono che la Lega vuole spazzare, pensano di cavarsela scambiando le percentuali: 60%  chi vince, 35 a chi perde, lasciando gli spiccioli per acquisire qualcuno in corso d'opera. A destra esiste la speranza/certezza Lega, a sinistra l'unica operazione seria può arrivare da un raggruppamento che partendo dai due unici consiglieri spendibili, arrivi alle 5 stelle grilline, sperando che l'Idv smetta le pratiche mastelliane e diventi nella nostra Città il partito che dice di essere nel Paese. Si farebbe bella, il programma l'abbiamo pronto da tempo, non ci hanno voluto in Consiglio, per paura del confronto, meglio tenersi Casadei. 

Romagna

A sinistra(?) con espressioni dotte, dicono che sarebbe un errore dividere l'Emilia dalla Romagna, accettando questa impostazione il Grande Errani dovrebbe compiere un gesto politico per evitare la rottura.  Sarebbe tempo di proporre Stati Generali Romagnoli, un ensemble di politica, cultura, impresa, sociale per costruire un Programma che porti entro questa legislatura ad un'autonomia chiara e comprensibile. Le ragioni in difesa sono tante, dai bilanci più equi, alle infrastrutture, per cessare il giochino caro ai governatori del divide et impera. Stabilito quanto ci compete, il programma deve seguire i filoni principali: Turismo, Agricoltura, Cultura, Impresa con la creazione dell'Università della Romagna. E' già tardi per la partenza, sarebbe sufficiente vedere i disastri combinati nei sistemi fieristici, congressuali, areoportuali, portuali, stradali, autostradali, ferroviari per sostenere una piena autonomia, abbiamo pagato fin troppo.

giovedì 10 giugno 2010

Furti

Una piaga sociale, per le biciclette non c'è catena che tenga, se non te la fregano, s'accontentano del manubrio, sella o ruote, lasci una borsa in macchina i danni alla carrozzeria sono superiori alla Vuiton taroccata, in spiaggia guai a prendere il sole sulla schiena, un'ingenuità pagata a caro prezzo. Le abitazioni senza sbarre fino al terzo piano sono un invito per ladri normali, quelli più allenati arrivano oltre. Soldi e preziosi vanno sotterrati anche le banche riminesi sono pluriassaltate, il furto del portafoglio o lo scippo è sostituito dall'intimidazione diretta, preferiscono farsi consegnare i beni comprese le chiavi della macchina. Il malcapitato di turno assume le sembianze del cretino, molti preferiscono non denunciare, le statistiche ringraziano. Spiace per i fiori di Anthea, tolti dal loro naturale nido, ma se vogliamo parlare seriamente della situazione occorre aggiornarci, sono entrate nuove categorie: rame, macchine operatrici, aziende commerciali, fotocopiatrici, macchine del caffè, il nuovo Sceriffo della Lega avrà da fare
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