martedì 31 marzo 2015

Abbiamo vinto la scommessa

Questa sera, verso le 19, in una Piazza 3 Martiri deserta come sempre, il martedì di più, abbiamo assistito ad una piccola tavolata al Bar Dovesi, ove erano seduti in ordine gerarchico; il Prefetto, la Fincato, Gnassi ed altre 4/5 persone delle quali il più autorevole sembrava quello alla destra della Fincato. Scommettiamo che era..il Dottor Corbucci. Gli altri non li conosciamo. Comunque il significato della piccola tavolata agli occhi dei pochi passanti vuol dire che certamente domani "qualcosa" al Fellini atterra. Non sappiamo se sarà un ballon d'essai od il primo dei milleduecento atterraggi promessi per questa estate. In ogni caso la pizza con il Cancelliere l'abbiamo vinta nonostante la simpatica "sparigliata" dell'amico Dado Cardone.
La Redazione

Le nozze con i fichi secchi

Un tempo i nostri anziani usavano la frase: “facciamo le nozze con i fichi secchi”, per significare che si vuole realizzare qualcosa con eccessiva economia, oppure senza avere i mezzi necessari. I fichi secchi sono, infatti, un cibo povero e molto comune, specie a Natale, quindi non sono sufficienti a celebrare una festa importante come le nozze. Le nozze di cui stiamo parlando sono quelle fra i comuni di Cattolica e di San Giovanni in Marignano. I fautori delle nozze nei prossimi mesi, per convincere le rispettive cittadinanze della bontà delle nozze sosterranno, che l’unione è utile per motivi storici, perché abbiamo la zona artigianale attigua, perché nella Valconca non ci vogliono, perché San Giovanni avrà un maggiore sviluppo turistico ( i turisti vengono anche senza unirci con Cattolica se vogliono), perché così si risparmieranno tanti soldi, perché già la scuola di Torconca è condivisa etc etc. Ammesso che tutte queste argomentazioni siano vere, anche se potremmo disquisire su ognuna di essere (e lo faremo nel futuro n.d.r.), soffermiamoci per un momento a riflettere sui seguenti aspetti: il Comune di Cattolica non ha piu’ territorio per espandersi e quindi il vecchio giochetto, piu’ costruisco piu’ incasso è pressoché finito, “game over, little boys”; il Comune di Cattolica è soffocato dai debiti, tant’è vero che è costretto a vendere le sue farmacie comunali per poter avere i soldi per sistemare le principali arterie stradali, ormai ridotte ad uno stato pietoso. Il Comune di San Giovanni ha un territorio non edificato grandissimo, che nonostante la futura costruzione del Compartone (quando si farà) è visto come un succulento bocconcino per tutti quelli che con “il mattone”, ci lavorano. Però ad essere onesti dei vantaggi dalle nozze coi fichi secchi ci sarebbero, come per esempio: il Comune di San Giovanni con la tassazione piu’ alta dell’intera provincia su tante imposte, potrebbe cedere lo scettro al futuro comune unificato, perdendo importanti posizioni in classica; la patata bollente degli oltre 1.000.000 di euro di Imu non incassata dalla società proprietaria dei terreni del Compartone (saranno mai incassati tutti? N.d.r.), potrà essere passata al futuro comune unificato. Punti su cui riflettere c’è ne sono assai e di sicuro nel corso del tempo se ne aggiungeranno altri, ma quello che sembra è che comunque vada si cerchi di fare un matrimonio con i fichi secchi. 

La Porta della Valconca

Ci vorrebbe un ..Generale

La situazione a Rimini è talmente scandalosa sotto tutti i versanti che perfino il meteo bisogna truccarlo ed adattarlo al modesto clima turistico. Cosa ci vorrebbe per riportare la normalità in..Città? Molti, la maggioranza del 40% ancora disponibile ad infilarsi in una cabina, credo voterebbe ancora un Gnassi in versione femminile dopo l'esperienza vissuta con l'originale. Le ragioni sono tante, soprattutto legate alla sopravvivenza che credono legata al renzismo. Il resto del resto dei votanti si spargerebbe su diversi sentieri, impedendo la formazione di una vera maggioranza che da tempo esiste in Città. Questa storia si ripete da venti anni, da quando il "semplice" Tadei stava per diventare Sindaco. Ebbero la paura fottuta che un imprenditore serio, perfino molto cattolico, diventasse il primo cittadino scelto nella cosiddetta società civile. Ravaioli, proveniente, non a caso, dalle stesse sponde ebbe fortuna con la coalizione di centrosinistra. Perchè mi affanno a raccontare sempre le stesse cose? Per la ragione che non reputo quella bravissima persona di Corrado Paolizzi e quella altrettanto pregevole di Bruno Sacchini come credibili alternative al successore di Gnassi. Stravince anche questa volta, se posso azzardare il pronostico, perfino più facilmente. Nonostante la mole di reati, le stronzate progettuali, il dissesto sociale ed economico della città, la sparizione dei sindacati casalinghi o fintamente oppositivi nel commercio ed artigianato. Nella Cna fanno fatica a trovare un presidente, quando fino a due/tre anni fa era un vero centro di potere. Il quadro ha come perfetta cornice la Fondazione Carim e la sottostante Banca, definita giustamente della Città. Il PD eredita e conserva le maggiori responsabilità di una politica intrisa di inciuciante consenso, trasformato con sentenza non passata ancora in giudicato in associazione atta a de....Cosa conta oggi l'associazione industriali o peggio quella degli albergatori? I medici li abbiamo provati, perfino i primari. Gli ingegneri anche, con la breve esperienza di Marco Moretti, sui professori della politica, si potrebbe scrivere un romanzo..quello delle tre scimmie. Rimarrebbero solo gli avvocati, architetti e geometri, più adatti per mestiere e vocazione. In Redazione avevamo pensato all'unanimità, come quando parliamo male di Gnassi, ad una candidatura del Cancelliere. Non ci ha neanche risposto intento a confezionare uno dei sempre ilari articoli che infondono fiumi di speranza. Io però un candidato ce l'ho, personale. Condiviso con un forte applauso: Enrico Cecchi, il nostro generale preferito. Personaggio che ha sfidato la temerarietà con le accuse rivolte alla Fondazione ed alla sottostante Banca. E' diventato il Robin Hood dei piccoli azionisti, perfino sbeffeggiati. Avendo una lunga esperienza di fallimenti passati, ero e siamo nel Blog, compreso il Cancelliere, tutti d'accordo sulla soluzione. Ci sono delle situazioni emergenziali che necessitano una cura forte. Lungi da me, da noi, vecchi praticanti della democrazia elettorale, pensare all'Uomo Forte di littoriana memoria. Non lo conoscevo prima, ho avuto piacere ed onore di scambiare con lui alcune veloci impressioni sulla nostra allegra società associativa ed in particolare sulla Carim che riassume tutti i mali riminesi. Li ha fatti scoppiare lui, i bubboni bancari sui quali cercano di stendere veli pietosi a spese dei "piccoli azionisti" perfino vilipesi. Interpreta il Robin Hood dei conti correnti. Difende i deboli contro i potenti. Uno che ha mostrato un coraggio civile che a Rimini rasenta la temerarietà, sarebbe in grado brillantemente di curare tutti i mali endemici prima di riconsegnare la Città..pulita. Poi vanno benissimo anche Paolizzi e Sacchini. E' la mia opinione come quella sulla qualità della complice stampa cittadina. Ma su quello ci tornerò.

Comunicato M5S Rimini

La presente è per comunicare il nostro appoggio al “Rinnova Rimini” del Sindaco Andrea Gnassi. Non siamo impazziti, stiamo semplicemente appoggiando una nostra delibera, sul frazionamento degli appartamenti di grandi dimensioni in centro storico, approvata più di un anno fa nel Consiglio Comunale della nostra città, era il 17 ottobre 2013. Perché si è perso tutto questo tempo se l’idea, già approvata, era così applicabile da farne il nuovo cavallo di battaglia del Primo Cittadino? Che domande…. Bisognava trovare il nome giusto! Allora noi siamo sicuramente in linea con il “Rinnova Rimini” e anzi rilanciamo, chiedendo ai cittadini riminesi di rinnovarla fino in fondo questa città, non solo frazionando gli appartamenti, ma anche buttando via la roba vecchia. La decisione non è così difficile. Noi siamo quelli che lavoriamo e che mettiamo in campo le nostre idee anche al prezzo di vedercele sottrarre per il bene della Comunità, gli altri sono entità che vivono nello slogan e si limitano a cambiare nome alle altrui produzioni. Sarebbe bastata una citazione al merito, magari per l'ideatore l'Architetto Fausto Battistel, non fosse altro perchè normali cittadini, senza cariche ne compensi, sono intervenuti e, studiato il problema, hanno generato una soluzione, che la maggioranza si è trovata in imbarazzo a non far passare. Questa classe politica vive di un sistema pernicioso che provvede unicamente a preservare lo status, senza mai prendersi una responsabilità. Presto ci sarà la possibilità di liberarsene, ci raccomandiamo :”Rinnova Rimini”.

M5S Rimini

Mistero buffo

E stata una giornata trionfale per il nostro giovane blog, ritrovatosi come unico supporter della unione dei comuni della valconca. Il coordi Valc M5S si è reso irrilevante dissociandosi comicamente in rapida successione dal comunicato di dissociazione dal post di Grillo, da loro stessi, e pure dalle esigue fila della stupita minoranza che si ostina a seguirli. Come poi ad un gruppo di politica locale sia venuto in mente di immischiarsi in una polemica nazionale è un mistero buffo. Ma a noi francamente interessa poco. 

la porta della valconca

Aeroporto di Rimini -1

Contando dal 25 marzo, manca solo un giorno all’apertura (confermatissima) dell’aeroporto di Rimini promessa dalla Fincato per il 1° aprile. La stampa locale è divisa nelle previsioni e nell'indotto che potrà provocare il solitario aereo delle ore 16 di domani. La Voce aveva riportata la notizia di un'ulteriore slittamento della pasquale iniziazione. Credevamo che l'associazione che ha gestito brillantemente finora lo scalo preparasse almeno dei festoni, Invece sembra che sia "vietato" l'ingresso agli estranei. Il nostro redattore che da una settimana ha contato le luci accese ci è rimasto male. Il superstudio con sedi mondiali ha chiarito l'equivoco con l'Enac. Possiamo finalmente passare una Pasqua con (una) rumorosa novità sulla testa. E' vero che il povero volo solitario è low cost ma fare portare da casa anche il caffè ai poveri passeggeri non è da capitale del turismo. Perchè l'atterraggio è blindato?

Non c'è partita

Landini fa quello che tutti si sarebbero aspettati dalla "sinistra" Pd. Il messaggio lanciato è chiaro: "Renzi è peggio di Berlusconi". Una offesa che nel linguaggio di Repubblica raggiunge l'apice del pensabile senza querele. Oltre, politicamente non c'è niente, a meno che non si ricordino tutte le associazioni scoperte nelle poche e prescritte indagini effettuate. Come fai a non pensare che i meccanismi per le lagune, le esposizioni, gli immigrati non siano gli stessi che sottendono i grandi ed anche i piccolissimi appalti? Chi ti garantisce che Rimini non sia diversa da Roma? Le poche, pochissime volte che qualcuno ha tentato di sollevare il pentolone piddino è uscito di tutto, perfino più del necessario per capire che ormai è il Sistema Italia da rottamare. Ad ogni scandalo aumentano le pene. I processi cadono tutti nella doverosa prescrizione, sono le normali panacee per lo scandalo di turno. Non è nemmeno corretto allungarle, un aiuto immorale per negare una verità certa, sicura e veloce. La lentezza del nostro procedimento penale è scandalosa. Le ragioni sono talmente tante che tutti preferiscono lasciare le cose come sono. Provate ad entrare, magari innocenti nel girone infernale della giustizia. Il Carlino, signorilmente, lo ha ricordato. Io, da casa e da tre anni, al centro del sistema, mentre Chicchi non sapeva niente. Mi salvò un giudice, Dott. Cetro, davvero "terzo" al quale raccontai che fui l'unico assessore a proporre un cambio di ..posto all'Ing Fraternali. All'altro giudice non interessava. Per la cronaca del dopo venti anni, lui mi incarcerò per falsa testimonianza senza mai contestarmela. Non interessava, ero io il politico adatto, anche esteticamente. Oggi esiste una dicotomia politico-giudiziaria insopportabile. L'Italia è controllata dal Pd. Tutta, a parte, qualche spazio quasi insignificante. Condurre indagini significa andare contro il Partito di Renzi. Una ragione, comprensibilissima da tutti perchè se ne fanno poche. La magistratura non abita in Finlandia. Ma il vero problema di Renzi è un altro. Non ha una classe dirigente sul territorio. Per capire basta pensare a Rimini, realtà passata dal dalemismo al renzismo, smaccatamente inciuciante, senza problemi. Però la vecchia classe ha una origine diversa. Lasciamo perdere Gnassi, la velocità del suo trasformismo è professionale, ma il resto è difficilmente catalogabile nel centro..destra. Claudio Velardi ex spin doctor di D'Alema, quindi il massimo del cinismo e realismo politico, ha definito il commovente ma ridicolo gruppo dei Civati, Fassina, Cuperlo, D'Attorre, Boccia, ecc, come "dieci piccoli indiani". Oggi per formare od inventare partiti, movimenti, raggruppamenti devi avere un leader. Le conferme sono anche recenti. L'ultima colossale prova la fornisce il M5S. Arrivare ad essere la prima forza italiana in pochi mesi è un'opera straordinaria ma pericolosa, dovuta e legata al traino di Grillo. Come scende Grillo, per mille ragioni concomitanti, cala il MoVimento. Se qualcuno usa la testa si può ancora pensare di utilizzare lo zoccolo duro dei consensi per trasformare la necessitante invenzione in uno strumento per il Paese e non una mera alternativa all'astensionismo. Non si può regalare al Sistema Renzi anche questo. L'accordo con il semi leader Landini è necessario. Così, localmente, con le forze che si oppongono a questo Pd pigliatutto. Il problema non è D’Alema ne Bersani. Sono questi nani che si stanno contendendo la leadership della sinistra non renziana. Non c’è un leader che venga fuori e dica adesso faccio io. Renzi ha assunto quelle vesti. Non è nato imparato per quanto svezzato nella culla democristiana. Il pompaggio, il doping mediatico lo ha trasformato nell'uomo al comando. Ci ha messo del suo: una innata furbizia e loquacità spicciola. Dopo gli errori, le colpe, le nefandezze di Berlusconi, sembra un prodotto Mediaset aggiornato e modernizzato. Piace come il Banana dei primi tempi. Ma sulla pericolosità delle sue politiche sociali ha perfettamente ragione Landini. Il Cavaliere non si sarebbe azzardato a rivisitare l'intero statuto dei lavoratori e piegarlo alle esigenze di Marchionne. Per ringraziarlo ha fatto emigrare la Fiat. 

P.S.
Per fare vincere la Ferrari è sufficiente cacciare Montezemolo e trovare il pilota tedesco giusto, magari con l'aiuto di Slim.

lunedì 30 marzo 2015

TRC: Troppo ridicolmente costoso

Lo sanno tutti. E’ l’esercizio che crea la perfezione. Lo sa bene anche il PD di Rimini che non si limita alla devastazione, ma cerca di non far cresce neanche più l’erba al suo passaggio. No. Non è un racconto del Centro Sinistra ai tempi di Attila, è proprio cronaca dei giorni nostri. Pare infatti che, data la soddisfazione che sta dando il primo TRC, ci sia il secondo ramo della metropolitana più stupida del mondo (che poi è un autobus) fermo al CIPE (Comitato Interministeriale di Programmazione Economica) in attesa di approvazione. Quello che si sa è che si tratta del tragitto Stazione – Fiera, un progetto ancora più costoso del primo, ma che si basa sempre su quelle caratteristiche principali che tanto hanno ispirato generazioni di Melucci (da Maurizio alla nipote): Deve essere una linea dritta: le curve sono concetti complicati e potrebbero non essere nelle possibilità del mezzo scelto, se mai si capirà qual è. Perché divagare quando c’è l’abbattimento anche con le occupazioni temporanee di cantiere? Deve essere costoso in maniera ridicola: si parla di 50 milioni di euro per 4km e rotti, ben 12 milioni a Km. Roba che puoi pagarci il taxi per anni a tutti quelli che vogliono andare alla fiera dell’est. Deve essere completamente inutile: Il business plan di questo nuovo progetto si basa praticamente su reperti archeologici che il carbonio 14 data all’incirca all’era Post Sabbione, quella in cui i politici hanno cominciato a credersi degli imprenditori. Si parla forse del 1995, sicuramente quando alla Fiera non c’era una fermata del treno come oggi. I punti per avere un TRC certificato dal prestigioso marchio qualità PD ci sono tutti. Se venisse dato il via a quest’opera una bella livella si abbatterebbe dritto per dritto dalla Stazione alla Fiera, ripetendo la genialata dei sensi unici alternati per ciò che non si può abbattere. Abitanti di San Giuliano… cominciate pure a chiedervi se siete tra i fortunati. Oltre alla devastazione, l’inutilità conclamata e lo sfondamento delle tasche di Pantalone sono garantiti. Tanto… La cosa più sconvolgente, anche se per essere sinceri sconvolgente è il fatto di essersi ormai abituati, è l’arbitrarietà dei dati su cui si dovrebbero basare i piani economici di queste follie. Pare infatti che secondo lo studio depositato, quest’anno, tra studenti, lavoratori e occasionali (?) più di tre milioni di persone prenderebbero, se esistesse, il nuovo ramo del TRC. Come dire… 9000 persone al giorno per tutti i 365 giorni dell’anno. Poi, dato che negli anni ’90 ponevano gran fiducia nell’attuale modello economico, gli ipotetici passeggeri dovrebbero superare i 4 milioni nel 2020. Da questo di evince quanto il Partito Democratico sia sincero quando parla di immigrati come risorsa. Ovviamente scherziamo. In realtà pochi del PD sono a conoscenza di questi progetti, la maggior parte sono troppo occupati ad annuire. Lasciamoli nella loro beatitudine e preoccupiamoci di più del “Silenzio degli Onesti” , perché, come diceva Martin Luther King, fa più danni della cattiveria dei malvagi. Il primo Ramo del TRC ha avuto l’appoggio, è evidente, dell’indifferenza e della disinformazione (ancor oggi c’è gente che pesa si tratti di una metropolitana). Si è arrivati al punto di dire “ormai è troppo tardi, bisogna finirlo”. Bene. Qui, ora, c’è un problema che si ripete identico, vogliamo cominciare già da ora a dire che è troppo tardi? P.S. Volevo ricordare ai Riminesi d.o.c. che l’indifferenza è una tattica che funziona solo se il destinatario se ne accorge… diversamente è solo l’ammissione di non contare nulla.  @DadoCardone citizen

Il Cancelliere: "la Quinta del Sordo"

Ovvero prima dell’Apocalisse. Mentre tutto intorno a noi si sente il rullare dei tamburi di una guerra apparentemente inevitabile non abbiamo resistito a chiedere un’opinione al Cancelliere. Il quale questa volta ci ha risposto, come fa ogni tanto con una specie di sciarada storico letteraria molto difficile per noi, ma forse no per i nostri lettori. Ve la mandiamo come l’abbiamo ricevuta. “Warum diese dunklen Ahnungen, mein Herz? / Perchè questi neri presagi, o cuore mio?” “Ci sono più cose in cielo e in terra, Orazio, di quante se ne sognano nella tua filosofia”. Mi sono recato dopo tanti anni alla nostra “marina”. Sono andato a vedere il mare dal porto. E mentre ascoltavo l’infrangersi delle onde, e il sole cominciava a nascondersi dietro le nuvole di ponente, mi ha invaso quella malinconia che ho sempre provato lì. Dove sembra tutto inizi e finisca – così mi pareva da bambino e ora è lo stesso; anche se sono vecchio. Come giustamente disse Berdjaev, il paradosso dei tempi moderni consiste nel fatto che l’umanesimo si e rivoltato contro l’uomo. La sacralizzazione dell’intelligenza ci ha spinti sul bordo del precipizio, e il logos, una volta dominato il mondo, invano ha preteso di rispondere a ciò che è sostenibile solo come enigma o come pianto. Siamo arrivati all’ignoranza assoluta attraverso la ragione. In bocca a un personaggio, Virginia Woolf si domanda: “Con quale nome dobbiamo chiamare la morte? E qual è la frase per l’amore? Non lo so. Ho bisogno di un linguaggio elementare come quello degli amanti, parole come quelle usate dai bambini”, L’umanesimo occidentale a disprezzo dei suoi cantori si è spezzato, e a fine secolo ci trova incapaci di farci domande sulla vita e sull’uomo. O meglio, ci permette (per un po’ ancora…?) di farli, ma sappiamo che non ci sarà risposta. Una volta affermatasi nel potere, assoluto tramite la tecnologia e il tentativo, quasi riuscito, di cancellare ogni passato. La ragione prometeica è stata incapace di risolvere i problemi fondamentali, infatti non era sufficiente rubare il fuoco per illuminare la storia. Sollevando gli ultimi veli, l’uomo ha scoperto la propria impotenza e la propria precarietà. Se in questi ultimi decenni abbiamo perduto un’opportunità, è stata quella di costruire una storia in cui l’uomo fosse protagonista, invece di essere un nuovo condannato. Ma è più corretto concludere che era un’opportunità apparente. Mai esistita. Anni fa, come un Cristo tra i ladroni, a Higueras in Bolivia venne assassinato e mutilato l’ultimo mancego. Anche se era nato in Argentina. Spesso ho pensato che quel crimine fosse uno dei simboli di questo mondo che, dopo aver sradicato la poesia, ha innalzato al suo posto la durezza e la paura e le menzogne ripetute dal Mainstream. Non sappiamo, ma lo possiamo intuire, in mezzo a quale profonda tristezza, quando in cerca dell’Assoluto –che non trovò- incontrò la mediocrità e il disprezzo, il giovane e sfortunato Rimbaud scrisse le prime righe del suo Inferno: “ Un tempo, se ben ricordo, la mia vita era un festino dove si apriva ogni cuore e ogni vino fluiva. Una sera, mi misi in grembo la Bellezza. E l’ho sentita amara. E l’ho ingiuriata.” Elie Weisel ha detto che ad Auschwitz morì l’uomo e l’idea dell’uomo. E ciò che è successo in epoche in cui sembrava essersi prodotta una rottura. E così è oggi, si avverte l’incombere di un taglio tale che corriamo il rischio di venire assorbiti dal vuoto. Un vuoto dominato dalla burocrazia tecnologica e (forse…) governato da pochi pazzi. Come Dostojevski afferma nei Demoni, l’essere umano si sente attratto tanto dalla creazione come dalla distruzione: questo è uno di quei momenti. Viviamo come se fossimo arrivati ai limiti ultimi dell’esistenza. Non siamo più cosi sicuri di poter dire insieme a Goethe che “l’umanità finirà per trionfare”. Al contrario, all’orizzonte sembrano apparire spettri sinistri e udirsi gli ultimi rantoli. Basta guardare qualsiasi notiziario o leggere i titoli di un giornale purchessia e andare al di là della totale falsità della superficie per capire che ci stiamo trasformando nelle sinistre creature che Goya dipingeva in mezzo a grotteschi conciliaboli. “Il sonno della ragione genera mostri”, profetizzò “El sordo” che di giorno ritraeva le grasse signore di corte, e poi si rinchiudeva nella sua “quinta” a fare quei dipinti, solo apparentemente assurdi, che smascheravano il gelido positivismo dell’Illuminismo. Non a caso sono sono chiamati “le pitture nere”. Alla fine siamo giunti al “mondo spezzato” di cui ci ha parlato Camus o, se si vuole al “mondo nuovo” di Coudenhove Kalergi, poco importa, mentre la realtà cade a pezzi, l'uomo illanguidisce, lacerato psichicamente e spiritualmente. E altamente probabile che abbia “perso” Camus e vinto Kalergi. E’ anche certo che come ci disse Ernesto Sabato profeticamente prima di chiudere la sua vita centenaria, non comprenderemo mai del tutto ciò che volle dirci Kafka, il quale espresse, nel “Castello”, una delle opere più rivelatrici e profonde del XX secolo, lo sconcerto e la solitudine dell’uomo contemporaneo in un universo duro ed enigmatico. La caduta dell’uomo in una realtà in cui la burocrazia e il potere hanno occupato lo spazio della metafisica e degli dèi. Smarrito in un mondo di gallerie e corridoi, ostacoli e biforcazioni, tra paesaggi torbidi e angoli oscuri, l’uomo trema davanti all’impossibilità di una qualsiasi meta e al fallimento di qualsiasi incontro.
Il Cancelliere

La Politica delle Fiere

Siamo passati dalla moda della Fiera in ogni comune italiano all'attuale periodo che dura ormai otto anni per cui non ci sono Fiere X Tutti. Invece di dedicarsi alle facili parade sull'abusivismo, chi vuole davvero una alternativa riminese si dovrebbe occupare dei nodi principali della nostra realtà. Siamo sovradimensionati rispetto alle potenzialità che il mercato (ancora) ci offre. Non bastano Palas, Fiera, Trc, Colonie e..Questura? Tutte infrastrutture pensate per la "grandeur" di sapore cagnoniano. Non esisteva allora, fa rabbrividire adesso. Chi paga, poco e tardi, è il Magnifico. Il migliore amministratore con largo margine. Non essendo uscito dalle scuole comuniste subì l'affronto di vedere Piccari sorpassarlo per meriti politici. Non è questo l'errore più profondo che ha fatto il Pci a Rimini. Questa è stata goliardia. Non capi, impedito dal peso culturale della sovrastruttura funzionariale, che Rimini necessitava di aggiornamenti urgenti. La rendita di posizione nel settore turistico, facile da riscuotere consegnò all'immobilismo dettato dal tragico motto" Du vòt chi vaga!!". Non vanno certo da nessuna altra parte quelli che vengono a 19 euro. L'arrivo di Chicchi il più nefasto "conservatore" ha prodotto urbanisticamente e strutturalmente la situazione odierna. Tutte le grandi opere hanno la sua targa personale. Eccetto quelle necessitanti legate alla mobilità. Il vero cancro della Città. Cosa poteva fare un "nulla" come Gnassi, fra l'altro docile allievo del Professore Chicchi per anni? Ha messo i cartelli Fila Dritto alle rotonde, spacciando anche qualche selciato rimosso o la pittura stradale come grandi innovazioni. Costringendo il fedele Bertozzi a brindisi plurimi. La cosa che mi allieta è che il M5S, per colpe altrui, riesce a "sgavagnarsi" come forza largamente meno peggio delle altre. Le ragioni sono riscontrabili nelle (poche) inchieste che fanno. Non fanno in tempo a prescrivere Penati e Mps che arrivano lagune, esposizioni milanesi ed una intera città di mezzo romana. Siamo ancora nella parte della società piddina che galleggia. Dove si gratta viene fuori quasi tutto. Il problema è trovare chi decide di..grattare. Il Fellini apre (?) il 1° di aprile, data migliore era impossibile per AirRimini. Il Carlino ed il Corriere del Pd fanno la gara a chi la racconta meglio. Possibile che a nessuno venga in mente di vedere cosa c'è dietro alla doverosa apertura? Quanti voli sarebbero indispensabili e quanti passeggeri per giustificare un costo gestionale esorbitante? C'è anche in ballo il destino di 70 lavoratori. Anche se per quelli pubblici non esiste un Jobs Act, con la scandalosa divisione sociale del renzismo. Per le fiere locali il tempo sta scadendo. Cagnoni che il migliore meteorologo politico conosciuto lo ha capito. Non mi sembra però che la politica ed Errani con lui siano state delle cattive compagne. Però poteva anche rivelare alla Franchini quanto prende. La costringe a fare un'altra Commissione d'indagine. Le associazioni che creano esposizioni numerose come i mille campanili italiani tentano di resistere agli assalti dei debiti. Sarebbe ora che il Professore..Gardini, dopo quella della Fiera ci facesse finalmente una brochure con i dati reali. Milioni di visitatori, indotti miliardari si sono tramutati in una marea di debiti. Per pagare il Palas si inventano piscine ed appartamenti invendibili. Mentre le Liste che vorrebbero abbattere Gnassi (però amichevolmente) parlano di senegalesi e puttane come fossero i veri mali della città. Il Questore in tre anni ha capito tutto, come il Prefetto che ha deciso..giustamente di andarsene. Cagnoni è stato il meraviglioso interprete della barzelletta sempre aggiornata del fantino che caduto da cavallo raccontò che tanto doveva scendere, trascinandosi dietro il cavallo, cioè la Città.

Aeroporto di Rimini -2

Contando dal 25 marzo, mancano solo due giorni all’apertura dell’aeroporto di Rimini promessa dalla Fincato per il 1° aprile, con l’eco da giorni di tutta la stampa locale, meno La Voce che ieri ha riportato l'ipotesi di un rinvio al 10 di aprile. Volendo credere nonostante tutto alle promesse di Airiminum, anche ieri sera abbiamo inviato, per l'ennesima volta a fare un sopralluogo, il redattore addetto alle pulizie e manutenzione. I progressi ci sono, sostanziali, le luci sono rimaste tutte accese, le sedie al loro posto, sembra davvero la volta buona per vincere la scommessa con il Cancelliere. Lui continua a sorridere, come ne sapesse sempre più di noi che in fondo speriamo si possa assistere al lieto evento di un...volo.
La Redazione

domenica 29 marzo 2015

Domodedovo

Non capisco perchè vi siano ancora gufi e cassandre e mestatori che mettono in forse l'apertura dello scalo riminese prevista e confermata 100% il primo di aprile una data che in Russia non ha alcuna connotazione scaramantica o scherzosa. Basta andare sul sito dell'aeroporto nr. 1 per traffico di Mosca ossia Domodedovo per fugare ogni dubbio : da mercoledì la più popolosa metropoli europea è nuovamente collegata in maniera diretta come lo è stata per anni con una delle 2-3 maggiori mete turistiche balneari e non d'Europa e del bacino del Mediterraneo: la Riviera di Rimini - cosa c'è di più normale che una città fredda e popolosa sia collegata con una città balneare come mettere in forse che questa cosa sia fisiologica e abbia avuto il fisiologico esito se qualcuno non ci mette la manina come avveuto per far chiudere lo scalo riminese!??
amati.a

Studio Legale

A margine della vicenda aeroporto e della notizia dell'ulteriore "rinvio" per mancanza dei requisiti...vari, data (solo) da La Voce, le cose più interessanti sono le osservazioni della Fincato: 
1) Non ne so niente
2) AirRimini è cliente di un colossale Studio Legale di livello mondiale (ci sfugge il mondiale nome) con sedi in tutto il mondo.
3) Lunedì consulterò questi esperti mondiali su l'ultima comunicazione di "non conformità" pronunciata dall'Enac. Secondo l'informatissima Voce arrivata alle ore 13,42 di sabato.
4) Conclusioni (nostre): questo mega studio non lavora la domenica. Ci viene il dubbio che ci sia l'avvocato che ha consigliato a Thoir di comprare l'Inter. A Gnassi che minaccia "sfracelli" contro il Consorzio Abn, detto anche dell'americano Halcombe, ricordo Amanda Knox. Meglio non mettersi contro l'America, soprattutto con le sentenze, si perde sempre.

Giove e Saturno

E' la congiunzione astrale che ha prodotto la famosa "Peste di Milano". A Rimini deve essere successo qualcosa di celestemente simile. Troppi avvenimenti infausti concomitanti ed altri che si intravedono con il nostro telescopio rotante, puntato sulla Stella di Gnassi. Inesauribile fonte di novità non sempre esaltanti. Il nostro redattore al quale abbiamo dovuto consegnare un premio alla pazienza investigativa, ci ha riferito che La Voce, solo prima di diventare afona, osa qualche informazione vietata dal regime locale: sembra che l'apertura del Fellini venga rimandata al 10 di aprile. Il Carlino e Corriere sono ormai catalogabili nei CiViVo del Pd. Non si hanno notizie dell'aereo in partenza, pieno di russi, con tre piloti in dotazione.
Questa sera lo manderemo a fare un'altra verifica, se le cose stanno come recita (solo) La Voce, ci raccomandiamo di "spegnere" le luci accese che hanno provocato lievi gemiti di speranza. Dopo tutti gli sperperi, comarketing, patronage, ricordatevi che dobbiamo ancora pagare anche Fiera e Palas. Non è finita quì. Stanotte, con una delle ricorrenti azioni di vandalismo delinquenziale, tipici atti terminali delle serate al Centro, alcuni dei protagonisti hanno "rovesciato" un gabinetto chimico da cantiere della stessa Cooperativa che compie tutti i lavori. Per una volta si può dire che ci vuole un Psbo ....Storico.

P.S.
Molto carina ed originale la Festa sul Porto. A Cesenatico la fanno da 30 anni. Ma non hanno la coppia da tratta e...lista: Roberto&Bertino

La Rivoluzione delle Escort

Per permettere alle verità, discutibili come le indagini, di emergere in Italia ci vogliono almeno venti anni. Tutti i grandi processi mediatici vengono riesumati per la gioia della Barbara D'Urso. Anche in ambito politico, alcune vicende ormai decrepite, vengono riesumate quasi sempre perchè qualche pentito spettatore o protagonista decide di raccontare almeno una parte della storia. Sembra che anche a Rimini vogliano fare il revival giornalistico del ventennale della nostra Tangentopoli. Roba da dilettanti rispetto alle attuali associazioni. Io sono stato l'incarcerato "innocente". Nelle commedie c'è sempre quello che paga per tutti. Berlusconi e Tremonti subirono pressioni fortissime affinché accettassero il salvataggio del Fmi. Loro non cedettero applicando un catenaccio italiano e nei corridoi si cominciò a parlare di Monti, mi sembrò strano. Così ricorda la pantomima della "cacciata" di Berlusconi  l'ex premier spagnolo José Luis Rodríguez Zapatero, in un'intervista concessa ieri alla Stampa, invisa dagli americani perchè troppo filorussa. Al G20 di Cannes del 2011 si cospirò affinché l'esecutivo regolarmente eletto di Silvio Berlusconi fosse destituito. Gli Usa e i sostenitori dell'austerità volevano decidere al posto dell'Italia, sostituirsi al suo governo. Che ci siano riusciti senza grandi sforzi non importa a nessuno. Che si sia fatto uso abbondante, stante la scelta,anche delle escort, sono particolari irrilevanti. La storia di un Paese a sovranità annullata non interessa a nessuno. Tre governi, uno dopo l'altro, imposti dalle Troike che comandano. Fino ad arrivare a Renzi che all'inizio della vicenda non conosceva nessuno. Credo che anche con Zerbini si siano presentati dopo. Bertozzi invece lo ha incontrato al Consorzio dei Padulli. Pensate cosa ha prodotto la forza della "pressione" mediatica e che pompaggio hanno innescato con l'ultimo prodotto. Non ha avversari, però non si va alle elezioni. Ci sono due variabili altrettanto pericolose. M5Stelle e Lega. Se non riescono a regalarsi una legge elettorale su misura ci possono essere delle sorprese. I 5 stelle, si stanno accorgendo che con la vecchia struttura ideata dal Duo, affondano piano piano. Perfino Affronte, abbandonati gli inutili delfini, inizia a giocare per il suo futuro. La Giulia Sarti l'ha capito subito. Iniziano i primi approcci sentimentali con la parte del Pd definita sociale. La riva alla quale possono/devono approdare è quella. Si formerà un "cartello" elettorale ancora difficile da quantificare però pericoloso per il renzismo costretto ad una virata sempre più destrorsa. Poi c'è la Lega sempre sulla destra che farà incetta di voti, con intendimenti chiari e comprensibili. Il Banana è finito. Alfano una macchietta. La prossima partita si giocherà sul terreno scivoloso per le ambizioni del Premier. Non basteranno i dipendenti pubblici, pur aumentati dai "precari" della scuola. E' sufficiente che una quota dei non votanti decida di compiere il doveroso atto che la storia del protetto di Verdini sia destinata a finire. 

Aeroporto di Rimini -3

Contando dal 25 marzo, mancano tre giorni all’apertura dell’aeroporto di Rimini promessa dalla Fincato per il 1° aprile, con l’eco da giorni di tutta la stampa locale. Ieri sera abbiamo inviato, per l'ennesima volta a fare un sopralluogo, il redattore addetto alle pulizie e manutenzione. Ci sono dei progressi sostanziali: le luci sono tutte (quasi) accese, le sedie al loro posto, sembra davvero la volta buona per vincere la scommessa con il Cancelliere. Lui continua a sostenere che non bastano le luci per definirsi uno scalo, sembra che ci vogliano i voli. Incontentabile.
 La Redazione

sabato 28 marzo 2015

Il Magnifico..ex

Cagnoni ha parlato, annunciando che se ne va, dopo soli 20 anni di Presidenza dell'Ente Fiera. Leggendo nei titoli di coda lo spaventoso palmares di incarichi pubblici interpretati, credo che nessuno in futuro possa insidiare i meritati primati. L'unico che era partito con largo anticipo è il Sindaco Gnassi, sembra abbia trovato uno stopper associativo. M'interessa esaminare però l'inventario immobiliare e finanziario. Quello che ci lascia. Per non farla troppo lunga se il Palas costringe ad un spesa, per capitale ed interessi, vicina ai 5 milioni, significa che è meglio si pensi subito ad una mansarda natatoria sulla piscina Aquarena ed un raddoppio del Conad. Nella sua intervista di commiato sono tante le cose che tralascia, certo, da sempre, che nessuno dei giornalisti di fronte oserà fare domande scomode. Pretendere che i consiglieri le mettano in luce è come sperare che il Fellini dopo le pulizie pasquali sia in grado anche di fare atterrare dieci aerei al giorno con tre piloti ma pieni di russi con il rublo svalutato da Obama. Che sia bravo lo sostengo da decenni, sarebbe stato il Sindaco davvero ideale. Optò per la Fiera dopo Caar ed Aeradria. Voglio ricordare però che gli eventi fieristici non li ha inventati lui, si facevano già Rimini dove adesso tentano inutilmente di fare un..Teatro. Siamo diventati la Citta delle Fiere quasi per forza. Erano spazi collaterali al turismo, quasi inevitabile la commistione. Dopo i risultati eccezionali della Vecchia Fiera iniziarono i peccati mortali della "grandeur. La Nuova Fiera è stata collocata a ca.. ed ingigantita assurdamente. Ma fino quì diciamo che l'errore era sopportabile. Il Palas ha portato il conto finale. Le lettere patrocinanti sono reati contabili e penali ma segnalano uno stato disperativo nella conduzione delle due strutture. Il dramma è che non ci sono alternative o soluzioni immobiliari. Anche lo strumento della "privatizzazione" simboleggia l'ultima delle spiagge percorribili. Sono due assurde megastrutture che hanno costi di gestione pazzeschi, non convertibili e piene di debiti. L'unificazione delle fiere regionali molto cara ad Errani è altrettanta fantasia politica. Solo un gigante come Vasco l'avrebbe potuta gestire. Sono messe male tutte, qualcuna la regione dovrà lasciarla affogare. Non c'è bisogno di dire quale, abbiamo anche la piscina sotto. Fare i congressi nella Vecchia Fiera rendeva dieci volte tanto. 

Non ci resta che..copiare

A Rimini il grande tema da affrontare è l'assenza di una alternativa politica credibile. Quando è stato fatto, si sono registrati fallimenti voluti o clamorosi. Un dramma che arriva da lontano. L'affermarsi del ciellismo dentro Forza Italia ha imposto la vittoria del potere per ottenere. Governo ed opposizione assieme nelle istituzioni come nei salotti dei soliti noti. Queste sono le cause e gli effetti delle tragedie riminesi. Decine di scandali economici ed incompiute. Una maledizione politica che ha portato un aumento esponenziale di ogni forma di devianza. Non a caso il Questore, ci spiega che la situazione della sicurezza riminese va fatta risalire a situazioni solo apparentemente estranee, citando come esempio lo svendere il Sistema Rimini a poco prezzo. Il mercato non bara, lo si capisce dal ridotto numero di "abusivi" delle vendite. Per cancellarli dalla spiaggia non ci vogliono i pattuglioni cari a Zucchi, ma il default del Paese. Ci siamo, quasi. Un peccato. Proprio adesso che c'è la ripresa di Renzi. Centinaia di migliaia di nuovi/vecchi assunti grazie a quella vergognosa invenzione destrorsa chiamata Jobs Act alla Farinetti. Rimini, sballo compreso, si vende solo a prezzi stracciati e non bastano. Gli imprenditori rimasti, per la semplice ed angosciante ragione che non hanno alternative cercano di resistere in un mercato esaurito. Il brutto è che la discesa è anche lenta. Alle volte sembra si sia esaurita, poi ti accorgi che siamo arrivati a tassare il lavoro per oltre due terzi. Ci voleva molto ad allegerirlo senza inventare quella porcheria per "demolire" la Cgil? I veri responsabili sono coloro, che per continuare i loro giochini, hanno permesso ed alimentato il più basso consenso. Pensare che a Rimini ci sia una classe dirigente pronta a sostituire i colpevoli di questo degrado è favoletta da comizio seminarile. Lo abbiamo già visto con il M5S. Dall'impreparazione all'autocelebrazione. Molto peggio con le liste civiche, al di là di apprezzabili personaggi che le compongono e pensano di guidarle. Vedrete alla fine quale sarà la calamita che attira di più. Prendete sempre l'esempio di Bertino Astolfi. Il più furbo mosconaio..politico di Rimini. Guardate dove dirigerà il suo intramontabile pattino e capirete tutto. Caro Paolizzi, il sistema commerciale riminese non "naufraga" per la concorrenza illecita dell'abusivismo, ma per le mega strutture costruite e..costruende a ripiano dei debiti e soprattutto perchè il Prodotto Rimini non è nemmeno da saldi pasquali. Non la risolvi con ripetute ed inutili passerelle bipartisan dei 3 onorevoli. Amici Dreamini il commercio avrà lo "stesso" futuro della Città. Cosa è possibile e perfino doveroso fare/tentare? Una spregiudicata copiatura delle esperienze vicine che hanno prodotto una vera rivoluzione a Riccione. Il Pd in quell'area aveva una maggioranza quasi assurda, riferita alla composizione sociale della Perla. Il Cartello Tosi lo ha distrutto. Non riusciranno più a riemergere come prima. La Città ha respirato il nuovo, non tutto condivisibile, però è nuovo. Altre strade non le conosco a meno che uno alla fine pensi che se ce l'ha fatta la Lisi ce la facciano tutti. Ha ragione.

Beppe Grillo: ancora sotto sequestro

Grillo ancora non l’hanno liberato. C’era stato un barlume di speranza giorni fa. Qualcuno, cercando di farlo sembrare di nuovo libero, gli aveva attribuito le parole di Tao Te Ching: “Il Cielo e la Terra non usano carità, tengono le diecimila creature per cani di paglia. Il santo non usa carità tiene i cento cognomi per cani di paglia” Le stesse parole di un post del 2007. Uno dei post di quando il blog non era ancora “Il Blog”, che a vederlo oggi con zero like e zero tweet ha un non so chè di strano. Più indietro quasi non potevano andare per farlo sembrare ancora libero, ma poi hanno fatto l’errore di usare una tragedia con 150 morti per criticare Renzi … e allora pensi: “No … Beppe non può essere così coglione … sicuramente non è lui.” Noi di Citizen lo avevamo già denunciato tempo fa, ma nessuno ci aveva creduto. Beppe Grillo è stato rapito, ormai sono mesi, provate a negarlo adesso. Dite di no? Più di quarant’anni di giri di parole, doppi sensi, controsensi, costruzioni dialettiche capaci di creare in pochi anni un primato storico nella politica italiana, capace addirittura di trovare il giusto posto persino a un Vaffanculo di massa …. tutto dimenticato in un unico post che manco un piddino dopo un acido avrebbe prodotto? No. Non ci crediamo. I rapitori, poi, per coprire il danno, ne ha fatto uno peggiore, perché l’errore può capitare, ma è l’insistenza che magnifica il vero imbecille. Sulla parte destra del Blog c’è un richiamo di Tze Tze con la risposta di un utente a Grillo, (perché ovviamente i commenti che pacatamente parlavano di cattivo gusto non erano papabili). La dirimente risposta che ha meritato l’estrazione è quella di un tale che cita Bersani che paragonava Berlusconi a Schettino. Secondo il sequestratore dunque il nostro (nostro del Movimento) termine di paragone è Bersani. Se lo “Smacchiatore” dice una cagata, possiamo anche noi. Bene. Sdoganata la demenza senile. Aiutateci. Stiamo disperatamente cercando tracce di Beppe. Non sappiamo dove sia, ne chi siano i sequestratori, anche se bisogna ammettere che quel tale con le sopracciglia depilate che appare in ogni pagina del Blog ci mette una certa inquietudine. Ne va del lavoro di tantissime persone. Avevamo provato a chiedere di quantificare il riscatto, ma evidentemente Beppe fa troppo ridere e se lo vogliono tenere prigioniero. Nell’ipotesti che non venga più restituito alla libertà ci permettiamo di dare un consiglio ai rapitori per una giusta imitazione, poiché se imparate a farlo bene c’è caso che anche noi ne abbiamo vantaggio. Beppe Grillo è un uomo di enorme successo e realizzazione, mentre il post che vi ha fatto scoprire è chiaramente produzione di un ometto frustrato. Se non avete nessuno con la stessa attitudine mentale, non è necessario liberarlo, ma almeno dategli un pezzo di carta e una penna no!? Di cosa avete paura.. che possa segretamente inserire nei post indicazione in codice del luogo in cui è rinchiuso?
 P.S. Volevo citare un cinese anch’io: L’errore non è nel fallimento, ma in uno scopo meschino: nelle grandi imprese, la gloria viene anche dal fallimento. [Bruce Lee] @DadoCardone
citizen

Pista Protetta

La "sparata" di Gnassi ed il preteso "commissariamento" della Tosi hanno avuto lo spazio di una (due) mattinate giornalistiche. Sembra che lo stesso Sindaco, avvisato, abbia capito che questa era davvero peggio del Fila Dritto. Gnassi, come avevamo anticipato, propone un armistizio, con un arbitro.. terzo. L'impostazione non ci dispiace, ma serietà vorrebbe che avendo, da solo, la maggioranza assoluta su Agenzia, Trc e relativi debiti, come avviene per le commissioni di controllo, la scelta dell'arbitro sia una indicazione della minoranza. In questo caso rappresentata dalla Tosi per il Comune di Riccione. Tradotto, per la stampa cittadina rimasta, significa che il nome dell'Ingegnere con il fischietto lo doveva indicare la (brava) regista del Viale Ceccarini. Altrimenti si paga (un altro) per decidere che Gnassi ha sempre ragione. Apro però una parentesi sulle (nuove ) esternazioni del Sindaco, inversamente proporzionali, nel numero alle sue "presenze" nella sala del Consiglio Comunale. La dovrebbe visitare più di Friburgo, per dovere elettorale, morale e politico. Il vezzo che un Sindaco non può perdere tempo con le pugnette di 32 consiglieri è iniziato con..Ravaioli, che aveva una miriade di attività mai abbandonate. Ho collaborato con quattro sindaci (record). Nessuno di questi, se non per gravissime ragioni, avrebbe osato " bucare" una seduta di Consiglio. E' molto più di un dato statistico, è una offesa ai cittadini. Così imparate. La parentesi, particolare, che volevo aggiungere prima che me la scordi, come troppe cose, si lega all'esternazione di Gnassi sulla qualità dell'opera, sempre riferita all'osceno Trc. Sproloquiare di nuovi sottopassi, stazioni accoglienti e munite di strutture di interscambio (con chi?) è propaganda vergognosa. Calmandomi, cerco di spiegare meglio. Uno dei (pochi) temi "forti" del Trc era togliere la barriera, creata dall'asse ferroviario, rendendola più permeabile. Quindi più sottovia. Il risultato attuale: nessuno realizzato, tanto meno migliorato. Una "sistematina" per adeguarli al nuovo tracciato e via con i debiti. Per le categorie protette sarà un calvario, mitigato dal fatto che non lo userà nessuno. Non esiste particolare attenzione architettonica, oppure si deve considerare un miglioramento l'aver tolto il collegamento tra via Giacometti e via Trilussa, chiudendo anche le scale che dalle vie si congiungevano con la sottostante via Settembrini? Ci sarebbe da dedicare un intero capitolo dal titolo " Come non eseguire i lavori pubblici". Il muro di contenimento fa rimpiangere quello abbattuto berlinese. Coperto di verde, doveva assumere graziose e tollerabili sembianze. Per il momento prevalgono gli insulti. L'unico documento che prevedeva le necessarie infrastrutture di interscambio è il Piano d'Indirizzo della Mobilità. Nel Piano Strategico, griffato Ermeti, neppure l'ombra. Segno che tra l'albergatore e l'urbanista ancora esistono avvertibili differenze. Il solito Gnassi naviga a vista nel suo eterno copione. L'aspetto che mi incuriosisce fino a diventare, senza troppa fatica, sospettoso, è il rapporto con il "potentissimo" Ing. Dalprato. Senza di lui il Trc sarebbe solo una indagine della Corte dei Conti. Lo ha "rimesso" su pista protetta e lo porta fino in fondo. Il dopo non è un suo pensiero, ma solo ed amaramente nostro. Non ci sarà nemmeno Gnassi. Però non riesco a capire cosa debba inventare questo "fantomatico" Ing. Della Valle. Le scarpe ce le hanno già fatte, il c..anche.

Aeroporto di Rimini -4

Contando dal 25 marzo, mancano quattro giorni all’apertura dell’aeroporto di Rimini promessa dalla Fincato per il 1° aprile, con l’eco da giorni di tutta la stampa locale. Ieri abbiamo inviato, per l'ennesima volta a fare un sopralluogo, il redattore addetto alle pulizie e manutenzione. Ci sono dei progressi: la struttura era accesa. Che sia la volta buona per vincere la scommessa con il Cancelliere? 
 La Redazione

venerdì 27 marzo 2015

Comunicato M5S BIM

Una marea di SCUSE e basta! 
Nell'ultimo consiglio comunale del 26/03/15 è andata in onda l'ennesima pantomima di democrazia dell'attuale maggioranza guidata da Ceccarelli. Esilarante la presentazione del Bilancio di previsione 2015-2017 esposta dal Vicesindaco, che peraltro non ha la delega al Bilancio, di fatto che ha il Sindaco Ceccarelli. Perchè allora non lo ha presentato il sindaco il Bilancio, è per caso difficile dire ai cittadini, che per difendere la lobby degli albergatori, non si mette la tassa di soggiorno? Ma bensì probabilmente, se non di certo si tasseranno i cittadini con l'addizionale irpef? E' difficile probabilmente ammettere che tutte le scelte politiche adottate sino ad ora, portano Bellaria Igea Marina alle massime aliquote sugli immobili, (TaRi, Tasi, IMU) smentendo quello che si era detto sino a pochi mesi fa. Già senza questa imposta la pressione sulle famiglie era tra le più alte della provincia se non la più alta, ora come la mettiamo? Il Sindaco potrà vantarsi di avere il comune con la tassazione più alta nei suoi proclami? O più probabilmente lo farà dire ad altri come accaduto in Consiglio Comunale. Ci chiediamo, quanto questa decisione sia influenzata dagli interessi degli attuali amministratori? Pare di ricordare che il Sindaco fosse presidente di Verdeblu, questo incide sulla scelta di mantenere enormi le somme stanziate per la stessa? Visti i problemi di bilancio non sarebbe il caso di ridurre considerevolmente o eliminare il contributo con l'introduzione della tassa di soggiorno, ridistribuendolo ai cittadini, evitando l'introduzione di ulteriori balzelli a carico dei cittadini? Ancora ci chiediamo, diversi Consiglieri e il Sindaco stesso, possiedono direttamente o per tramite di parenti diretti Alberghi, non inciderà questo particolare sul non voler introdurre la tassa di soggiorno? Il tutto poi paventando la scusa ridicola di non avere personale per il controllo sulla stessa! Ricordiamo che a Rimini nell'anno di introduzione della tassa di soggiorno si è avuto un incremento dei pernottamenti, e non una riduzione come sostenuto dal vice sindaco in C.C. Potrebbe essere il caso che con l'introduzione della tassa di soggiorno e la sua ottemperanza emerga una fetta di nero? E perchè qualcuno dovrebbe opporsi alla stessa adducendo a scusa la difficoltà ad effettuare controlli?? Vorremmo in fine far notare a Maggioli che, non ha portato alcun dato sulla correlazione tra tassa di soggiorno e riduzione delle presenze ma ha dato un suo parere, caso mai, il caso sopracitato di Rimini dice il contrario. Ricordiamo poi al Vicesindaco che la prossima volta in consiglio comunale venga con dati certi sulla manodopera impiegata nelle strutture turistiche, senza fare allarmismo correlando tassa di soggiorno- riduzione dei turisti-riduzione degli operatori, diversamente son solo chiacchiere prive di fondamento, come dice il Sindaco, si potrebbe avere un “procurato allarme” In fine restiamo sconcertati per il fatto che in sede di Consiglio Comunale nessuno abbia potuto replicare alle inesattezze, prive della qualsivoglia documentazione allegata attestante la correttezza e veridicità delle ipotesi dette da Maggioli in relazione a correlazione tra Tassa di soggiorno-riduzione presenze-riduzione operatori turistici-riduzione manodopera, l'ultima da verificare se in regola o meno, se italiana o meno. Altro dato interessante che vi siano stati investimenti per l'efficientamento energetico, smentito spudoratamente da dati ufficiali che attestano che Bellaria Igea Marina nell'ultimo anno ha incrementato di 330.000€ la spesa elettrica, forse dovuta al fatto che i cittadini pagano le utenze per palacongressi e palazzo del turismo? Date in gestione a Bellatavola e Verdeblù, società private senza averne alcun beneficio economico, ma questa è un'altra storia. I dilettanti allo sbaraglio continuano la loro opera?? -- 27/03/2015 -- Bellaria Igea Marina 5 Stelle Comunicazione

Dieci nomi: una via

La Via Roma, strada dai dieci nomi come i figli nati il 4 marzo 1943, dopo oltre 40 anni sembra sia destinata a finire sotto le "forbici" del nostro Taglianastri. Nel lontano 1981 acquistai (come assessore) dai Sig. De Luigi la casa che ostruiva il passaggio e detti l'inizio dei lavori dalla via Tripoli per terminare in via Lagomaggio. Da allora l'arteria principale di Rimini ha avuto le stesse vicissitudini della più famosa SA-RC. Oggi Gnassi l'ha abbellita con un Fila Dritto ma rimane una delle tante opere incompiute o terminate a ca.. di Rimini. Nella gerarchia stradale, venne pensata nel Prg del 1965, come la strada di collegamento interno. Oggi è diventata una circonvallazione con dieci nomi. Svolge le funzioni che dovrebbero essere delegate alla vecchia statale 16, mai spostata in previsione di una Complanare che non si farà mai. E' vero che ci siamo risparmiati qualche associazione ed una serie naturale di indagini. Le abbiamo lo stesso per altre..piste. Immagino il pistolotto che avrà già ordinato per consacrare una strada ad alto scorrimento in mezzo alla città che però sta portando il raddoppio del traffico (anche) ai "nemici" riccionesi che ci scippano Armani. Con tutto quello che ne consegue: inquinamento, rumori, incidenti, bestemmie. Si deve già pensare, basta trovare chi, ad un suo ulteriore miglioramento. C'è già la richiesta di un sottovia pedonale in corrispondenza del parco Ausa. Diventa l'inizio di una fine annunciata. Accettata la funzione di attraversamento della città, pur nella sua assurdità, sarebbero state necessarie almeno quattro corsie vere, in modo da interferire il meno possibile con pedoni e mobilità lenta. Cosa attualmente impossibile. Faccio notare che per il tratto storico, Gioenzo..Renzi, il Federale del Borgo Marina, ha già giustamente segnalato crescenti difficoltà. Analoghe segnalazioni, tutte provenienti dai consiglieri piddini, che formano l'invidiabile reticolo territoriale come ai tempi del grande pci, avvertono che a Bellariva, la via Roma cambia in Marradi è diventa tanto stretta che..Fraternali (consigliere) non ci passa. Anche a Rivazzurra e Miramare nonostante i cambi toponomastici la situazione non migliora. Dieci nomi per una strada del ca..

P.S.
Gnassi ha meno presenze in Consiglio di El Sharaawy in campo. (cit. DellaMotta). Non dite che il M5S non fa opposizione.

Una sobria..buona notizia

Mentre tutti i giornali e televisioni renzianamente unificate sono impegnati a scovare tutte le " depressioni " del copilota che ha fatto precipitare la Germania tra i paesi simili all'Italia e nello stesso tempo omaggiare la "Grande Ripresa" promessa da Draghi per Renzi, arriva una notizia di quelle non camuffabili. Nel gennaio 2015, rispetto allo stesso mese del 2014 (notoriamente disastroso), produzioni ed ordini industriali sono ..calati solo del 2,5%. Va bene che ormai l'industria, in Italia, non conta più niente e rimangono solo le sedi legali (Pirelli style), però questo dato dovrebbe fare riflettere anche i più imbecilli e.. sono tanti.

Woland

P.S.
Un altro grande segnale di ripresa arriva dalla Carrefour: licenziati in un Iper del Veneto 50 dipendenti. Non era ancora arrivata la notizia del Jobs Act.

Caso Fortuito

Per non rubare il titolo di esperto in voli civili, tanto meno militari, mi permetto, avendo appena qualche ora di pratica, di rimarcare la curiosa differenza di trattamento delle tragedie. Stiamo parlando di queste. I morti non dovrebbero creare distinzioni. Nove mesi fa un Boeing malese, venne abbattuto dalla contraerea russa secondo l'indagine già pronta di Obama. Per "leggere ed ascoltare" le scatole nere ci sono voluti mesi ed ancora non si sente bene il rumore ..di Kiev. Per l'Aerbus 300 sono bastate poche ore e la "depressione" del copilota è diventata verità. Non voglio ricordare quali altre e ben diverse ricostruzioni stanno volando. La doverosa fretta nel raccontare, per una volta la verità, sembra abbia prodotto delle incredibili congiunzioni quasi astrali. Per il momento c'è questa ed ho l'impressione che rimanga. Esiste però un aspetto macabro che un "vero" esperto di assicurazioni anche volanti ci ha suggerito. Nel caso del Boeing pagherà l'assicurazione del responsabile del massacro, per la Germanwings è probabile che esista  il pericolo del "caso fortuito". La verità subito ricostruita appartiene proprio a questi incredibili casi assicurativi. Esistono delle tragedie davvero strane.

Woland

Woland

Aeroporto di Rimini: -5

Contando dal 25 marzo, mancano cinque giorni all’apertura dell’aeroporto di Rimini promessa dalla Fincato per il 1° aprile, con l’eco da giorni ormai di tutta la stampa locale. Attendiamo fiduciosi anche per non perdere la scommessa con il Cancelliere.

 La Redazione

Fogne, CiViVo e molto altro

Argomenti e markettaggi molto distanti. Metterli assieme però fotografa la qualità di questa amministrazione e la necessità di un cambio radicale dei comportamenti elettorali. Se non si verificherà, come temo, non lamentatevi. Sperate solo che il Pd metta un uomo/donna meglio dell'attuale. Attenzione perchè Gnassi rappresentava il migliore e più curato prodotto della cucina post comunista. Le scuole obbligatorie le aveva frequentate con successo. Ha avuto sempre anche il.....la fortuna di essere sempre in posa nel posto giusto al momento della scelta. Ricordo per gli attenti grillini che in quel partito allora non erano previste le lotterie. Ho letto sul sito ufficiale del Comune di Rimini che la vasca di laminazione dell'ospedale, al modico costo di 4,5 milioni, è stata completamente finanziata dal.. Comune di Rimini. Domanda: la (stessa) vasca di laminazione a carico dell'Asl, in ragione dell'aumento dell'impermeabilizzazione dei suoli che fine ha fatto? Idem per quanto riguarda la vasca dell'Iper. Se, come penso, queste opere sono state (almeno) monetizzate dalle aziende interessate, diventa chiaro a tutti, anche ai giornali rimasti, che Gnassi si è (solo) impossessato di un opera/e già prevista/e nelle rispettive convenzioni, in ottemperanza alle leggi vigenti anche a Rimini. Siamo nell'ambito dei peccati veniali, non si sfocia nelle associazioni da vasca. Il peccato mortale... per la Curia sarebbe mandare a casa il Pd. Il Seminario correrebbe grossi rischi sismici e finanziari. Eppure il grande parroco riccionese ha avuto il coraggio di fare quello che chiedeva il gregge dei fedeli. Sui CiViVo, vista l'ultima assegnazione delle casine sul taglio del Marecchia, ho cercato di capire il formale rapporto. Se esiste. Un aderente alla organizzazione del tempo libero tra un voto per Gnassi ed uno per Andrea si dovrebbe occupare di lavori manutentivi che normalmente nei comuni (normali) a sud e nord vengono espletati direttamente dall'ente oppure nel caso nostrano da Anthea, braccio operativo del sindaco. Lavorare su spazi ed edifici pubblici deve sottostare a precise regole, convenzioni, assicurazioni e contributi. Se invece sono delle emanazioni "dirette", occorre una delibera che li inquadri non solo elettoralmente. A Rimini funziona la politica dell'uno notevolmente diverso dall'altro, l'antitesi del grillismo. Faccio un esempio dettato dal solito caffè mattutino scroccato all'amico Baschetti. Munito di una certa esperienza amministrativa, che mi aveva portato ad osservare (da vicino) anche le 40 mila richieste di condono del mare nostrum dell'abusivismo, sono sicuro ci fossero anche un migliaio di tettoie di diverso colore e dimensioni. Le uniche..due demolite sono state quella del "mio" (per quello) Circolo Nautico a Viserba ed il Caffè delle Rose a Marina Centro. Un amico mi ha confermato che quelle censite come abusive sono..oltre il migliaio, cifra però inferiore alla realtà. Mattinata, ieri piovosissima. Dal telone "permeabile" cadeva un diluvio d'acqua sui tavolini del Caffè, mentre le altre 999 sono ancora a proteggere di tutto e di più. L'orrendo teloncino è l'immagine desolante della nostra Città. Una Ruota viene installata e condonata a ..posteriori, mentre nello spazio più pregiato della Marina non si riesce a trovare una soluzione decente. Ricordo anche la campagna sulla spiaggia scatenata qualche anno fa con bindelle per tanti. E' finita in..prescrizione?Funelli è riuscito nell'intento di fare "giurisprudenza" con il suo tardivo declassamento. Non contento si è cimentato in una curiosa interpretazione del "mancato" appalto nell'assegnazione ad Hera del mostruoso progetto del Psbo. La sua sentenza passata in giudicato sarebbe da inserire in quelle memorabili a Giunte Riunite: per Hera non serve un bando. Li fa..dopo per assegnare i lavori. Credo che Funelli meriti un adeguamento del contratto.

giovedì 26 marzo 2015

Bastava un grillino

Una piccola premessa. Ho sempre sostenuto che l’approccio del cittadino con le Istituzioni è inibito da una specie di soggezione ereditata dal passato. Una volta, quando la politica era un’ indecifrabile stele che pochi sapevano leggere, questa suggestione aveva anche motivo di esistere. Oggi però le cose sono diverse. Se pensate che, per fare un esempio, il rappresentante medio di un Consiglio Comunale va dalla truffa accaparra gettone al semplice ruolo di segnaposto, capite bene che bisognerebbe riconsiderare la questione. Ho citato il Consiglio Comunale e mi sovvengono immediatamente eletti (?) del calibro di Bertozzi, Morolli, Galvani, dediti perlopiù all’incespicamento neuronale e , ne converrete, se mai ci fosse stato un sentimento di soggezione passa all’istante. L’esempio si ripete come in una specie di frattale da Matteo Renzi, con il suo Governo di precari, alla Regione, con Aree Vaste di cui nessuno ha pianificato nulla (se non le poltrone). Quello che servirebbe dunque è solo un po’ di attenzione in più da parte dei cittadini per i propri interessi. Nei giorni scorsi la Consigliera Regionale Raffaella Sensoli, del Movimento 5 Stelle, è stata oggetto di un’inusuale attenzione da parte di diversi utenti social media. Il Consigliere in questione è Vicepresidente della Commissione Regionale sulla Sanità, quella sanità in cui ci vantiamo di essere i migliori, ma che anche qui in Emilia Romagna nasconde dei sostanziosi ossari negli armadi (vedi l’Arcispedale di Cona). Le attenzioni, da Comacchio a Rimini, puntavano, com’era facile leggere tra le righe, alla delegittimazione … a dirla proprio tutta era più che altro un’azione sconclusionata portata avanti da teste di rapa, facile da parare anche per chi è appena entrato nei giochi della politica. La domanda però, al di là dell’azione sminchiata, resta. Perché tanta attenzione? L’arcano (chiamiamolo così se no poi si deprimono del tutto) era la seduta di ieri mercoledì 25 marzo. All’ordine del giorno tre risoluzioni sulla Sanità. Una della stessa Sensoli, che, secondo la Decreto Balduzzi, vuole l’applicazione delle norme che si applicano alle aree “disagiate” per l’ospedale di Novafeltria, una di Galeazzo Bignami che chiedeva la stessa cosa per l’ospedale Franchini di Santarcangelo e una del PD che vaneggiava di percorsi partecipati e non altrimenti identificate supercazzole. Sugli spalti una delegazione del Comitato nato per protestare contro la chiusura degli ospedali in questione. In Parole povere si parlava di casi specifici che l’Auslona fa fatica a prevedere in quanto malcelato Risiko di poltrone.. per il resto: Sticazzi. Quello che forse avevano previsto, ma che sicuramente non hanno saputo arginare, è stata proprio la tempra della Sensoli che dalla mattina, alla chiusura dei lavori, ha rintuzzato e delegittimato qualsiasi tentativo di menare il can per l’Aia, alzando i toni, sventolando prove, denunciando le manovre e provocando ovazioni da parte del pubblico intervenuto. Dall’altra parte Pruccoli che cercava correttezza politica nelle crepe del PD e Nadia Rossi che faticava a tenere il segno di quello che le avevano scritto. A conclusione della giornata, dopo aver denunciato il depotenziamento del San Camillo di Comacchio per coprire lo scandalo di Cona, usato le dichiarazioni del Megadirigente Carradori per dimostrare che non esistono piani di programmazione ospedaliera ed aver battibeccato fuori e dentro i microfoni con Bonaccini, Raffaella è riuscita a farsi votare all’unanimità l’emendamento da lei proposto e a far prendere al Presidente della Regione l’impegno di non permettere la chiusura per gli ospedali della Valmarecchia. Ecco fatto. Come si diceva, all’inizio di questo pezzo, la soggezione nei confronti di questa classe politica è decisamente malriposta. Cresciuti nell’assenza totale del confronto, fanno il gioco di qualche vecchio marpione che distribuisce poltrone e potere, mentre tutti si limitano ad un dannoso mantenimento dello status. Ogni volta che vengono affrontati si sgretolano, basta un grillino … anche se questa volta era una grillina, che ha fatto strabuzzare gli occhi a tutto il Parlamento Regionale. 
 P.S. #DajeRaffa
  @DadoCardone citizen

Molto grave

E' molto grave che lo store Armani lasci Rimini, grave come segnale dell'appeal della città intendo. E non risulta che sia crisi di Armani ed allora è crisi di Rimini, o almeno del suo centro. Non sono così molti poi i punti vendita di Re Giorgio e Rimini era fra le beneficiate di questo glorioso marchio della moda e del lusso, fra i pochissimi peraltro presenti qui, per via del turismo russo e in generale dell'aeroturismo. Ma a parte questo il centro è in grande sofferenza. Il sindaco invita a filare dritto, "via, via di qui, aria!", verso altri lidi e il centro diventa il buco con la menta intorno di una fortunata pubblicità. E non servirà l'asfalto rosso, l'anello delle nuove piazze... "una città che cambia". Non sto a fare la lista di quanti hanno chiuso da Swarovsky a Diesel a antiche botteghe riminesi. A Riccione però resta, Armani. Se non si inverte la tendenza continueranno le defezioni. "Ai miei tempi", russi o non russi, il centro era così di gente, un vespaio, una fiumana per il Corso, d'estate una babele. De-centrano anche il mercato: il centro di cosa è centro?? Di niente signori, tempo qualche anno e sarà spettrale. Niente parcheggi, niente mercato, niente scuole, niente o quasi istituzioni ormai. Non ci arrivi in macchina e non ci arriva più la gioventù perchè non vi arrivano mezzi pubblici nè vi arrivano più turisti dal mare per lo stesso motivo: e abdica anche a punto di riferimento per i comuni di cui è capoluogo: ormai è in fase agonica. 
 Zobeta

Armani: Rimini o Riccione?

Noi l'avevamo già anticipata, i giornali riportano (oggi) l'imminente chiusura di Armani in Piazza Tre Martiri. Al bar questa mattina girava l'amara battuta: l'operazione è riuscita benissimo ma il paziente è morto. Tappeti rossi, minchiate, cartelli, ruote, feste e trc, non salvano le attività presenti. Armani è una delle tante, ma ha un significato simbolico enorme. Nel gioco della torre non hanno avuto nessuna perplessità: Riccione tira. Il giardino di viale Ceccarini si sposa meglio del deserto nella nostra Piazza. Nello stesso articolo, la notizia della scelta è quasi criptata, la devi intuire. L'amico albergatore (riccionese) mi ha telefonato per l'invito accompagnato dal solito caffè. Non capisco perchè Paolizzi si ostini con l'antidoping politico. Farà fatica a comporre la lista. Non c'entra niente, mi è venuto in mente a proposito di certi discorsi..fumosi. Questa volta nessun convenevole, va subito al sodo. Sulla spiaggia Massimo hai ragione, lo ammetto, ma sugli alberghi e soprattutto sui voli..hai qualche lacuna informativa. L'argomento è l'intervento della Tosi sempre su viale Ceccarini&Dintorni. Lo fanno piano, piano. Prima il verde, poi la copertura ed infine il Giardino d'Inverno. Sembra lo facciano apposta per fare "sbroccare" Gnassi. Ho visto personalmente un gruppo di tecnici comunali che facevano sopralluoghi per fare la patta e vedere a quale via fare lo stesso trattamento dello Stadio: verde sintetico. Nella Perla non hanno pace. Non fanno in tempo a smontare la pista di ghiaccio che ne inventano un'altra. Ma Armani no. 
P.S 1
L'amico albergatore salutandomi ha infierito: preoccupati di Rimini, quì ci pensiamo Noi Riccionesi. Sta tranquillo, sarà un salotto non un Iper.
P.S.2
Visto che Armani è andato via da solo, per non farci mancare niente, gli ambulanti li manda via Gnassi. Siamo sempre i primi!!!

Una notizia..piccola, piccola

In quarta pagina in basso a..destra del Carlino, oltre la Meloni, si legge una notizia piccola, piccola, così. Le dimissioni di Lupi potrebbero portare dei problemi (altri?) al Fellini. Sembra manchi la sua firma per ufficializzare l'ouverture del 1° Aprile. Non capiamo dove possa essere il problema. Renzi nel suo ricchissimo palmares possiede quasi tutte le quote del Pd, la delega della Merkel per l'Italia e perfino quella di ritorno da Lupi per le cosiddette infrastrutture, tra le quali tra poco verrà inserita anche la nostra Metropolitana di Costa Breve. La Fincato ha prontamente smentito, confermando la "scherzosa" data di apertura. Oggi pomeriggio per aggiornare il calendario del Blog, copiando smaccatamente il famoso orologio del Palas di Cagnoni, manderemo il solito redattore esperto in pulizie da aeroporto per verificare l'andamento dei lavori. Pasqua si avvicina, sarebbe opportuna anche una..benedizione.

Fondazione Carim

Enrico Cecchi, il nostro Generale preferito, ha pubblicato una istruttiva statistica giudiziaria-bancaria sulle coincidenze tra indagini e cariche nella Fondazione Carim. La pubblichiamo (tale e quale) per sua gentile concessione e per vostra doverosa conoscenza.

 NEL PROCEDIMENTO PENALE NR. 3194/2014 R.G. DELLA PROCURA DELLA REPUBBLICA DI RIMINI, IN CUI SONO INDAGATE 26 PERSONE , DI QUESTE 26 , BEN 17 SONO SOCI DELLA FONDAZIONE CARIM O SOCI CHE HANNO RICOPERTO INCARICHI NELLA CITATA FONDAZIONE COME SI RILEVA DALL'ELENCO DEI SOCI DELLA FONDAZIONE. DAL CONFRONTO CON L'EVOLUZIONE DEGLI ORGANI DI AMMINISTRAZIONE DELLA CARIM NEL TEMPO, L'EVOLUZIONE DEGLI ORGANI SOCIALI DELLA FONDAZIONE CARIM E L'ELENCO DEI SOCI DELLA FONDAZIONE CARIM, SI EVINCE CHE: -NEL 2009 SU 16 ORGANI,12 ERANO SOCI DELLA FONDAZIONE CARIM ; -NEL 2008 SU 14 ORGANI, 11 ERANO SOCI DELLA FONDAZIONE CARIM ; -NEL 2007 SU 14 ORGANI, 11 ERANO SOCI DELLA FONDAZIONE CARIM ; -NEL 2006: FINO AL 28.04.2007, SU 16 ORGANI, 11 ERANO SOCI DELLA FONDAZIONE CARIM ED IN CARICA DA 28.04.2007, SU 17 ORGANI, 11 ERANO SOCI DELLA FONDAZIONE CARIM ; -NEL 2005: SU 14 ORGANI, 11 ERANO SOCI DELLA FONDAZIONE CARIM ; -NEL 2004: SU 15 ORGANI, 11 ERANO SOCI DELLA FONDAZIONE CARIM; -NEL 2003: SU 14 ORGANI, 11 ERANO SOCI DELLA FONDAZIONE CARIM . IN SINTESI, SOCI DELLA FONDAZIONE, ALCUNI DEI QUALI RIVESTIVANO IMPORTANTI CARICHE IN SENO ALLA STESSA, RICOPRIVANO RUOLI, FORMANDO UNA MAGGIORANZA SCHIACCIANTE, NEGLI ORGANI DI AMMINISTRAZIONE DELLA CARIM, IN TOTALE DISPREGIO ALLE LEGGI DELLO STATO CHE ESPRESSAMENTE VIETANO CHE APPARTENENTI ALLA CONTROLLANTE (LA FONDAZIONE) PARTECIPINO NEI CONSIGLI DI AMMINISTRAZIONE DELLE CONTROLLATE. LA FONDAZIONE CARIM, CON IL PESO DEL SUO VOTO DI MAGGIORANZA, È L'UNICA CHE GESTISCE E CONDIZIONA L'ASSEMBLEA DEGLI AZIONISTI DELLA CARIM SENZA POSSIBILITÀ DI REPLICA. QUESTO FA COMPRENDERE PERCHÈ LA FONDAZIONE CARIM MAI E POI MAI PROCEDERÀ AD AVVIARE UNA AZIONE DI RESPONSABILITÀ NEI CONFRONTI DEI DECORSI AMMINISTRATORI E SINDACI DEI CDA DELLA BANCA CARIM, ESSENDO LA STRAGRANDE MAGGIORANZA DI QUESTI, TUTTI SOCI DELLA MEDESIMA FONDAZIONE O SOCI CHE RIVESTIVANO CARICHE NELLA STESSA O, SE LO FARA', ATTUERA' UNA PROCEDURA CIVILISTICA COMPLICATA, LUNGA ED INCONCLUDENTE. E' INIMMAGINABILE, QUINDI, CHE LA FONDAZIONE ED IL SUO PRESIDENTE NON POTESSERO NON SAPERE IL REALE ANDAMENTO BANCARIO DELLA CONTROLLATA. NESSUNA DELLE PERSONE INDAGATE, E CHE SONO SOCI DELLA FONDAZIONE CARIM, SI È AUTOSOSPESO OD HA PRESENTATO LE DIMISSIONI DALLA CARICA, NÈ LA FONDAZIONE STESSA HA AVVIATO LE PROCEDURE DI SOSPENSIONE DOVUTE AL CASO. NON SOLO BANCA CARIM, MA ANCHE L'ISTITUTO DI CREDITO SAMMARINESE A SUA VOLTA CONTROLLATO DA BANCA CARIM

Il Destino delle Sinistre

La sinistra del Pd nel giro di poche ore si è divisa. Cuperlo contro D'Alema, Fassina contro Bersani. Il destino delle sinistre. Lo potrebbe raccontare stupendamente il centenario Ingrao. Civati però è ottimista sul futuro. Hanno consegnato il Pd nelle mani di Renzi per disperazione elettorale, oggi è il padrone assoluto. Non mi sembra nemmeno serio imputargli atteggiamenti dittatoriali, ha disegnato il partito secondo le sue esigenze e di quelli che lo hanno imposto. Dal dopoguerra il visto indispensabile per i governi proveniva da oltreoceano. Chi ha voluto (Moro) segnare una strada autonoma, rivoluzionaria è stato brutalmente e misteriosamente (?) ucciso. Poi c'è sempre qualche organizzazione di moda alla quale addebitare il delitto. Il paragone con Renzi può sembrare irriverente, rimane il fatto incontestabile che ha portato il Pd a vertici elettorali impensabili, pur essendo forte minoranza politica e culturale nel Paese. Da un lato "spinge o costringe" il cittadino a non usare più il voto, dall'altro, con la sua cinica divisione in assistiti e disgraziati ha creato una solida base di consenso. Il visto oggi indispensabile è quello della Troika, che comprende naturalmente anche la patente di buon suddito della Germania. Non esiste più la paura del comunismo che Moro aveva imprudentemente avvicinato alle stanze del governo. Se pensiamo che il più a sinistra è Vendolino, i maccartisti e neocon americani dormono sonni tranquilli, impegnati a scatenare i "nazisti buoni" di Kiev che oggi cominciano a massacrarsi tra loro, seguendo il copione collaudato dal 1933. Per consegnarli la meritata carezza, Obama (finalmente) riceve Renzi, in aprile quando lo scalo riminese sarà ridondante di voli. Però Civati sul futuro è ottimista, parla del suo. Ci sarà la battaglia sul reddito minimo che sarebbe quello di cittadinanza chiesto dai 5 stelle, per ragioni di markettaggio politico hanno cambiato la sigla. Se non mostrano dei bisogni impellenti sui tetti, anche il gruppo rimanente del Movimento parteciperà. Si potrebbe aprire una breccia nella maggioranza che vorrei ricordare, si compone ancora dei ciellini di Ncd e tanta roba destrorsa, che Repubblica omette sempre di citare. La stampa di regime con il codazzo radiotelevisivo è impegnata nella campagna contro Salvini. La stessa che fecero contro il vittorioso ed allora pericolosissimo M5S. Poi capirono con chi avevano a che fare e li hanno comperati. Costavano meno della carta. La battaglia in parlamento sul reddito minimo..di cittadinanza dovrebbe avere come attori protagonisti i Cinque Stelle e il leader della Fiom Maurizio Landini. Nel Pd, perfino Zerbini dice che Renzi assume spesso atteggiamenti autoritari, però votano tutto come a Gnassi. Per chiudere, stufo di ripetere sempre le stesse cose, il presidente del Pd Matteo Orfini secondo la stupenda affermazione di Civati: "Stava in maggioranza con Bersani e sta in maggioranza adesso. Lui è come la Juve, vince sempre". Questa piace a Paolizzi, più del pericoloso attacco alla sua Asl.

mercoledì 25 marzo 2015

Tragedia teutonica

Ieri è caduto con più di 150 morti un aereo della Germanwings, la compagnia low-cost della Lufthansa.. . Sicuramente è una terribile tragedia non scevra però di aspetti paradossali. Quando cadevano aerei di tutto il mondo non se ne parlava nemmeno. Si parlava solo, ultimamente, di quelli malesi abbattuti. Dirottati personalmente da Putin. Ora che cade un Airbus tedesco vecchio di quasi 25 anni occupa le prime pagine di tutti i giornali europei. Compresi quelli italiani che fino a ieri se ne sono altamente e bellamente fregati dei massacri in Ucraina, Iraq, Siria, Libia, Afghanistan, ecc. ecc. . Apriti cielo! E’ caduto un aereo tedesco. Le prime quattro pagine tutte lì. Tuttavia l’aspetto più paradossale è lo sciopero di oggi dei piloti della Germanwings. I quali dichiarano tranquillamente che non possono salire su “certi catorci” vecchi di tre decenni come quello caduto. Domandina ingenua: ma i piloti della Germanwings che gli aerei su cui volavano e forse voleranno fossero dei “catorci” non lo sapevano anche l’altro ieri? Cioè un giorno prima che succedesse la catastrofe? Da questo punto di vista la Germania comincia a somigliare un po’ all’Italia... .

 Woland

Il Cancelliere: l'ultimo delirio

Il Cancelliere ci segnala che stamattina sui giornali italiani vi è, a vari livelli, un’altra puntata del delirio anti-russo volto, secondo lui, a preparare, almeno a livello psicologico, lo scontro di primavera. In sé e per sé, si tratta di articoli di notevole mole, ma su episodi di medio calibro. Tuttavia, come dice sempre lui (lui, in Cancelliere ) il diavolo si nasconde nei dettagli. Partendo dall’alto segnala un singolare articolo di una firma non di primissimo paiono de “La Stampa” di Torino (La Stampa, come tutti sanno è, insieme al “Corriere della Sera” e a “Repubblica” la punta di lancia della russofobia e dell’antiputinismo). In questo articolo, paternità di un certo “Perosino”, quindi appunto non proveniente dalle firme di punta Zafesova e Riotta, si accusa nientemeno che Mosca “di aver violato ben 101 volte lo spazio aereo internazionale (!!!) dell’Europa del Nord”. Esattamente negli ultimi tre mesi. L’articolo infatti è titolato significativamente, più o meno: “La Russia vuole l’Artico” (!!). La cosa curiosa che dovrebbe capire chiunque è che se lo spazio aereo è “internazionale”, è di tutti, e tutti possono volarci come e quando vogliono, rispettando ovviamente le normative di sicurezza. Anche Putin. L’articolo si segnala anche per la straordinaria notizia della “cattura” di un sommergibile russo nelle reti di un peschereccio scozzese. Come abbiano fatto a capire che era russo e che fosse un sommergibile, non viene ovviamente spiegato ai lettori che, evidentemente, sono contenti così. Certo che se il passaggio di aerei in cieli internazionali è considerata una grave minaccia, verrebbe da chiedersi cosa sarebbe la sfilata dei carri armati americani nella città di Narva a 300 metri dal confine russo. Sfilata avvenuta un paio di settimane fa. Naturalmente in questi casi, osserva opportunamente il Cancelliere, aiuta molto o il sistema di giudizio detto del “doppio standard” per cui quello che facciamo “noi” è sempre buono, e quello che fanno “loro” è sempre cattivo. Nel caso poi “loro” sia la Russia di Putin è arcicattivo. Su un piano più modesto, come più modesta è la testata, ci si mette anche il “Resto del Carlino” il quale, senza arrivare alle vette della Stampa, il Corriere, ecc. ecc. ci informa che in Argentina sta montando una campagna contro l’Inghilterra che controlla le isole Malninas/Falnlands. Qui la vena antiputiniana sta nel fatto che, tra le righe, Mosca viene accusata di fomentare il revanscismo argentino mediante la fornitura di aerei. Nel caso specifico, una ventina di Suchoj 24, vecchi sì di trent’anni ma, evidentemente, terribili per i sudditi di Cameron e della Regina Elisabetta. Che poi le Malvinas siano argentine e, a volerla dire tutta, abusivamente occupate dagli inglesi da due secoli non interessa a nessuno. Men che meno al “Carlino”. E’ proprio il caso di dire che, come ci segnala il nostro acuto collaboratore, in attesa della guerra vera, quella di propaganda avanza tutti i giorni.

 La Redazione