sabato 31 agosto 2013

Da Bossi a Grillo

Le affrante perpetue piddine non sanno più cosa inventare per mascherare la tragica situazione nella quale versa il partito delle badanti. E' arrivato il dialogo tra Lega Nord e Movimento Cinque Stelle, non un semplice approccio ma un patto per le europee, lo rivela il Corriere della Sera e della... moglie di NipoteLetta. In Via Bellerio sede dello storico e disgraziato cerchio magico stanno preparando il nuovo corso leghista. L'asse con il Berlusca è improponibile, ormai è con un piede nella fossa del Porcellum, sembra che abbiano visto il MoVimento come soggetto interessante per non sparire. I tanti governanti e governatori eletti nel nord per merito del pidielle non ci sentono dall'orecchio e dalla diaria, ma la proposta ha fatto immediati proseliti. Arriveranno le smentite. E' indubbio che la nascita della Lega aveva contenuti e temi non distanti da quelli proposti dal grillismo, ma alcuni ne facevano una forza tipicamente nordista, poi il cerchio ha compiuto l'atto politico più masochista mai avvenuto. Il dialogo tra i due movimenti di Roberto Maroni e Beppe Grillo va avanti da diversi mesi. C’è chi come Gianluca Pini, vicecapogruppo alla Camera, da tempo discute con alcuni deputati grillini. È il più accreditato, anche perché dà spesso consigli sulle regole parlamentari. E in questi mesi ha trovato diversi interlocutori come Luigi Di Maio, Giuseppe D’Ambrosio, Francesca Businarolo, Manlio Di Stefano, Alessandro Di Battista e Carlo Sibilia. E gli argomenti su cui discutere sono diversi, dalla riforma della giustizia, ai costi della pubblica amministrazione, federalismo fiscale, costi standard e senato federale. La Lega cerca una nuova identità, tra le baruffe agostane di Flavio Tosi e Bossi. Fava, maroniano di ferro e barbaro sognante proprio come Pini, in un'intervista all'Adnkronos, a rivelare nero su bianco la disaffezione dal Popolo della Libertà di Berlusconi. Maroni, intanto, continua a restare in silenzio, cosa che sa fare molto bene. Si dice che non sia molto contento della fase politica attuale e che osservi da lontano la situazione con una certa preoccupazione. Uno spostamento dal Pdl a M5s creerebbe non pochi problemi alla giunta lombarda, come a quelle di Piemonte e Veneto. Tutti argomenti che trovano lo spazio di un articolo, poi arriva il fanculo di Grillo e la minaccia di rimanere.... di Casaleggio.

Associazione Marinai di Salvataggio

In considerazione dei recenti sviluppi del fenomeno dell'abusivismo commerciale sulle spiagge del litorale riminese, e con la ferma intenzione di sottolinearne esclusivamente le implicazioni inerenti alla salvaguardia della vita in mare, l'Associazione Marinai di Salvataggio della Provincia di Rimini sente la necessità di evidenziare, ancora una volta, i disagi e i contrasti che il servizio di salvamento sperimenta. L'ingente presenza di venditori sulla porzione di spiaggia compresa tra le torrette di avvistamento e la riva del mare, definita battigia, per molti marinai di salvataggio costituisce un concreto e spesso rischioso impedimento materiale: i cartoni ed espositori, ivi posizionati con atteggiamento talvolta arrogante ed insistente, occupano sempre maggiore spazio necessario al marinaio di salvataggio per poter svolgere il proprio servizio con la rapidità e l'efficienza necessarie a massimizzare l'efficacia delle procedure di primo soccorso. Un ulteriore impedimento si manifesta quando i marinai svolgono servizio di vigilanza in mare: dall'imbarcazione di servizio (il "moscone") e' pressoché impossibile distinguere tra un "capannello" di vacanzieri intenti a contrattare la mercanzia esposta da un venditore ambulante e un gruppo di persone raccolte intorno ad un malcapitato colto da malore. La scrivente Associazione sollecita pertanto, dopo le segnalazioni fatte dai marinai di salvataggio in servizio negli scorsi anni, la massima attenzione delle istituzioni competenti, delle amministrazioni, delle forze dell'ordine interessate così come la collaborazione della cittadinanza tutta affinché possa essere dato un significativo segnale teso a contrastare quella che è stata da alcuni definita emergenza sul territorio. Questa comunicazione si è resa necessaria vista la recente cessazione dei controlli anti-abusivismo che hanno portato ad un temporaneo alleggerimento della pressione sopra descritta, con particolare efficacia nella fascia di litorale compresa tra i bagni 91-120 in zona Marebello.
 A.N. Associazione Marinai di Salvataggio della Provincia di Rimini www.associazionesalvataggi.it

Magliari

Quando Rimini era la Capitale del Turismo, nell'immenso calderone delle vere milionarie presenze, c'erano anche i cosiddetti magliari. Si occupavano di piccole truffe, in particolare ai passaggi a livello giocavano con le tre carte. Rispetto alla delinquenza odierna stiamo parlando di un'epoca da educande. Le sbarre che calano, quasi sempre, quando passa un treno esistono ormai solo a Viserba, per una linea da sopprimere, che in estate aumenta l'inutile traffico. Ho fatto un breve calcolo, facile anche per Biagini e Morolli i Buoni per Renzi. Stabiliamo che in una giornata transitino 40 convogli, forse più, l'attesa media supera allegramente i 7/9 minuti, una facile moltiplicazione, usando il cellulare, porta ad un spreco temporale dedicabile ad altre attività, perfino l'amministrare, magari bene ma per voi impossibile. Per fortuna i miei nipotini sono tutti innamorati dei treni. Stiamo parlando anche in questo caso della famosa programmazione urbanistica, quella che ha fatto transumare anche l'Italia in Miniatura. Scelgono un comune più normale rispetto a quello infelice di residenza. Tra Gnassi e Pironi, nella sua sconsolante dimensione, esiste un abisso a favore della Perla. Anche il governo di grande coalizione non ha una visione, non ha una politica economica, non sembra avere la minima idea di come rilanciare l’economia dell’Italia sfinita. I grandi geni del Pidi sono riusciti a passare nell'opinione come il partito delle tasse e se non riescono a piazzare od inventare una nuova, si preoccupano di mantenere quelle esistenti. Ma da dove viene Fassina? Chi lo ha istruito deve pagare, chi lo ha allevato deve andare a casa, se è stato D'Alema non ci meravigliamo. Lo hanno fotografato con la scorta che porta a spasso il cane, sfidando il pubblico ludibrio. Non si sente più parlare di riduzione dei parlamentari e delle loro retribuzioni, finanziamento pubblico, tetto ai manager con i nostri soldi, tutte misure che servono per alimentare la fiducia degli italiani. Ma che cazzo ci sta a fare il Pidi in questo governo? Solo perchè glielo ha imposto l'ottuagenario innominabile? Non vi rendete conto che siete fottuti? Con quale coraggio andrete a chiedere i voti al vostro elettorato di riferimento? E' vero che da partito dei lavoratori oggi vi siete trasformati in quello del pubblico impiego, gli unici che non vengono licenziati, cassintegrati o minacciati, anzi in previsione delle elezioni come la mamma dici di una volta arriva l'infornata. La turbolenta coalizione di Giorgio N....., Silvio Berlusconi e ...poco di Enrico Letta è il governo della palude. Vive alla giornata, rinvia, butta la palla in tribuna per evitare problemi, l’esecutivo delle toppe. L'unico obiettivo condiviso è la stabilità di governo non quello che produce. Rivolgo un'altra domanda ai piddini locali? Con chi pensate di governare la prossima volta, ammettendo che il Taglianastri avendo esaurito il compito principale del taglio, arrivi alla conclusione? La furbizia delle liste civetta, di quelli che amano Rimini ma anche i tendoni e le poltrone, non la giocate più. Qualcuno ha iniziato a ragionare? Io conosco solo una persona in quel casino che chiamate ironicamente partito strutturato, in grado di capire la realtà. Fino adesso ha partorito dei nani inutili come le loro poltrone, servivano per continuare a galleggiare, ora che state affondando cosa volete fare? Non fatemi rispondere dai prezzolati del vostro web, hanno dentini ancora da latte. 

A Riccione

A Riccione, imprenditori ed artigiani vogliono prendere in mano la politica.

Gli imprenditori stanchi della politica si fanno un proprio movimento e scendono in campo. Succede a Riccione dove esponenti degli albergatori, dei ristoratori, dei commercianti e dei gestori dei lidi, insieme con rappresentanti di larga parte della società civile, hanno deciso di scoprire la carte. Il nome è ancora allo studio (tra i più papabili, «Noi Riccionesi»), ma quel che è certo è che si tratta di un nuovo progetto politico con il quale si vogliono chiudere le porte alla politica classica, nello specifico a quella Sinistra che da decenni governa la città e che è oggi rappresentata dal sindaco Massimo Pironi. «Siamo qui perché vogliamo che inizi finalmente per Riccione un capitolo nuovo che metta al centro questa città, la città che rema», è il filo rosso che lega le loro riunioni. Fino ad oggi gli imprenditori a Riccione avevano a lungo e in largo declinato ogni responsabilità diretta nel governo della città, offrendo deleghe in bianco alla politica locale, organizzata intorno all'ininterrotta egemonia della sinistra e del Pci in particolare, con le sue varie successive e attuali declinazioni. Adesso che la città sta attraversando una stagione di serie difficoltà con una forte ricaduta sulla stessa capacità di attrattiva turistica, gli imprenditori del turismo riccionese, i commercianti e molti artigiani della città non si ritrovano più sufficientemente rappresentati e hanno deciso di fare da soli. Troppi e gravi – dicono - sono gli errori di visione e soprattutto le scelte sbagliate che la città ha dovuto subire in questi ultimi anni. Nel mirino l'ipertrofia delle opere, che ha portato in pochi anni alla costruzione del Palazzo dei congressi, costato oltre 60 milioni di euro, ma scarsamente utilizzato e della Metropolitana di còsta, un'opera da 120 milioni di euro che, secondo gli operatori, spaccherà in due la città, senza risolvere per nulla il problema del trasporto locale, per non parlare dell'aeroporto di prossimità che è ormai in pieno caos finanziario. A ciò, lamentano sempre gli imprenditori, si aggiungono il rinvio di ogni intervento di manutenzione ordinaria della città, il degrado urbano, la scelta di favorire oltremisura un turismo del mordi e fuggi o dei rave party, e ancor di più la continua rivisitazione, in deroga ed in variante, dei regolamenti urbanistici e autorizzativi, dei piani di intervento programmato, sulla balneazione, il commercio e la sosta. Attraverso le loro rappresentanze organizzate e di categoria, gli operatori hanno più volte provato a riannodare le fila di un dialogo con l'amministrazione comunale ma - fanno sapere - le risposte sono state insufficienti, confuse e alcune, come la stessa introduzione della tassa di soggiorno e la continua rivisitazione del piano spiaggia, addirittura penalizzanti. Insomma, Riccione è pronta a mandare a tutta la riviera romagnola (che sta vivendo più o meno le stesse contrarietà) un chiaro segnale che potrebbe segnare una svolta nel protagonismo politico nei centri a forte vocazione turistica in crisi. L'idea è favorire una fase di supplenza che introduca nella gestione della città capacità manageriali, nuove competenze e una nuova visione per dare a Riccione e al suo turismo uno sbocco di redditività, di capacità attrattiva e di benessere.
Paolo Fantoni

venerdì 30 agosto 2013

S.Giustina

Tutti sanno che sulla terra esiste un luogo misterioso in cui da anni spariscono natanti e aerei senza che nessuno sappia spiegare perché. Il suo nome è Triangolo delle Bermuda e sulla sua fama sono stati prodotti diversi film e kg di letteratura. Non tutti sanno però che esiste un’altro luogo, altrettanto misterioso, dove i diritti dei cittadini non solo spariscono, ma se chiedi agli amministratori locali, non ricordano nemmeno che ci siano mai stati. Il nome del luogo è Santa Giustina e, nonostante il mistero sia altrettanto inesplicabile, di letteratura se ne produce poca e di film non ne parliamo proprio. A ricordare al mondo della sua esistenza ci pensano, per quanto possono, gli autoctoni che questo pomeriggio alle 16.30 organizzano la “3^ festa dell’aria”. A dirla tutta è una festa in memoria dell’aria, ma loro ci tengono a sottolineare che ne hanno diritto come gli altri. Ma qual’è la materia del contendere? Per quelli che ancora non lo sanno Santa Giustina, dopo essere stata per anni sede di una discarica, è la fortunata ospite di un Biodigestore, che a Parma non hanno voluto, e di un depuratore. Per avere il quadro della situazione dovete sapere che il depuratore è attualmente jolly del Piano di Salvaguardia della Balneazione Ottimizzato (qualsiasi cosa esso sia) e che, dopo aver chiuso tutti gli altri depuratori, in questi giorni viene ristrutturato ed ampliato. Altro particolare del quadro, sempre per avere una migliore comprensione, è che il Biodigestore per avere un senso deve essere rifornito di continuo e non solo con gli scarti dei campi come è stato prospettato fin’ora agli abitanti della zona. Capite cosa implica tutto ciò? Lo chiarisco ancora meglio: 150 (centocinquanta) camion al giorno che passano in una via di meno 4 metri…. si perché gli abili amministratori che si sono alternati in 40 alla guida di Rimini e Provincia non sono stati capaci di garantire la costruzione di una strada sufficiente ai piani che avevano in mente. Oggi dunque da Carla e Nevio, in via Carpinello n°8, alle ore 16.00 si terrà una festicciola tra cittadini. Pare che ci saranno anche delle angurie, della ciambella, del vino e che qualcuno canterà. Poi se casualmente la festicciola dovesse rallentare il traffico…. Lo scopo? Questi cittadini chiedono una via che non faccia passare il traffico di un’autostrada davanti le loro finestre, da mattina presto a notte fonda. Non si può costruire una strada? Santanrcangelo l’ha già fatto, ma si è dovuta fermare dove inizia la competenza (o l’incompetenza?) di Rimini. Ci sarebbe anche una strada che usano gli operai dell’autostrada o Paesani (il costruttore) per andare al Frantoio, ma dicono che non si può usare perché provvisoria… si, da 40 anni. Per quanto riguarda noi di Citizen siamo stati invitati dalla Signora Carla, nella sua veste si organizzatore, a partecipare alla festa. Dunque preparatevi ad una delle nostre dirette su Facebook (www.facebook.com/CitizenRimini) e su Twitter @CitizenRimini . Ci sacrifichiamo alla ciambella per il bene dell’informazione ;-) Davide Cardone [@DadoCArdone]

Affari Comunali

La notizia dei giornali è che il comune vende la sua quota della rete del gas per fare le fogne. Non nuova, anzi piuttosto usata, ma messa così può sembrare uno dei primi atti normali dell'amministrazione, solo un pò disperato, dato che nel Palazzo hanno già venduto l'argenteria. I giornali renitenti e reticenti, omettono di ricordare che il Comune per quella quota azionaria del 50,5 percepisce un ristoro annuo di 3 milioni di euro, sarebbe per un assessore al bilancio quasi scontato non farlo. Se poi la concedi per 8 milioni può sembrare che i problemi aumentino, dopo che nella Rimini Holding l'hai valutata molto imprudentemente 21 milioni. Le minusvalenze al popolo, dopo Aeradria è arrivata un'amnistia comunale, basta mettere qualche bocconiano al posto dei piddini che hanno fallito. Ve la dico in un altro modo: tre milioni sono la cifra molto vicina a quella che il comune paga di affitti per lo svolgimento delle sue attività. Ipotizzando di acquisirne le proprietà, come molti auspicano, da conti approssimativi, dovrebbe investirne 20/30. Questa operazione ricorda la famosa storiella di quello andato al mercato con la vacca e dopo decine di baratti torna a casa con un cesto di...cachi. Se volessimo dare un occhiata all'investimento previsto, ossia le fogne, la cosa assume aspetti meno gradevoli, perché si fa leva su un sentimento diffuso in tutti i riminesi di vedere risolto il grande scandalo e non sversare più merda in mare, anche se fa bene. Tutte le volte si ricomincia da capo, dalle vasche di prima pioggia di Chicchi, per le quali, se non ricordo male, abbiamo speso 20/25 milioni, al Piano Regolatore delle fogne di Arlotti, a Gnassi che ci racconta che ha fatto tutto Lui. L'amico fruttivendolo a cui raccontavo questa vicenda, mettendo in fila un po' di queste assurdità, in un minuto mi ha rilasciato uno scontrino pubblico di trecento milioni. Quasi come due Palas inutili o venti Seminari. Il Comune di Rimini non è commissariabile ma interdirlo politicamente è un'opera necessaria. La comunità viene allevata a bugie e disinformazione, difficile separare verità e finzione, si alimenta il sospetto ed il qualunquismo. L'operazione gassosa diventa normale, la realtà è rappresentata dai quattro spacciatori di droga in Piazza Ferrari, lo scoop sarebbe trovare dove non lo fanno.

P.S.
Ho preparato due articoli dedicati al Cuore di Rimini sulla vendita delle reti gas. Ho chiesto assistenza al Dott. Ferri Mario, unico Assessore al Bilancio delegato a Rimini ed estensore di un bellissimo libro (da fare leggere a Brasini) sui Servizi Pubblici.

Incubo Sportivo

Partendo dall'ulteriore occasione smarrita da Vitali per concedersi un salutare ma strapagato silenzio, spinti da riflessioni sullo stato comatoso di queste amministrazioni, ritorniamo sulla ciclabile non protetta dei pensieri ..sportivi del Presidente della Provincia, su volere di Melucci. Le foto della pista d'atletica più incidendata d'Italia fanno il giro di..Rimini. Ci hanno proiettato con una delle tante statistiche che fotografano la nostra realtà, agli ultimi posti nel rapporto sport ed attrezzature da ricucire. Quando uscirà quello sulle puttane finalmente ambiremo ai podi della scopata a pagamento non protetto. Sulle responsabilità della politica neppure un cenno, vogliamo parlare in sostituzione del silenzio giornalistico delle quattro gazzettine locali? Stadio, Palazzetto 105, Piscina/e , sono temi e scandali che hanno animato il pensiero e l'opera di amministratori ancora viventi e parlanti. I più bravi per i piddini, eredi del comunismo di Violante, sono quelli più affidabili, segretari eletti e silenti per due anni, sostituiti da quelli ancora più muti. Vogliamo parlare dei centri sportivi esistenti o di quelli non presenti nei plessi scolastici? Che programmazione è stata impostata in questi anni? Sotto il governo (?) Ravaioli lo ricordiamo a qualche Lambertino parlante, sono stati gettati oltre 500 milioni in improvvisati restyling della Città, alienati tutti i beni comunali, in alcuni casi (Grand Hotel) si può usare la definizione del regalato. Per la Novarese si è toccato il record della beneficenza: Colonia+Talasso+4,5 ettari sul mare al prezzo lunare di 6,5 milioni. Tutto fermo da 10 anni, tanto a Rimini la merda in mare fa bene. Se sfuggi a questa impostazione te ne devi andare, davo fastidio anche come Presidente di un Circolo Nautico, hanno inventato una demolizione ad personam, con quello gradito va tutto bene, siamo nella normalità. Non voglio certo usare il vittimismo, è stata una mia scelta come quella di mandarli a fanc..in tempi già sospetti, sempre dieci anni fa. Per loro vanno bene i Bernabè&Petitti, Magrini, Agosta, per gli altri c'è ...Renzi,  Anche allora c'erano largamente tutti i sintomi di quello che sarebbe successo. La Città è fottuta. Gli albergatori stanno raccogliendo le briciole di quello che è rimasto in una stagione che poteva perfino andare peggio. Quanti sono stati chiamati e minacciati dalle nostre stupende banche locali? Quanto è rimasto nelle loro mani o nei conti correnti al netto di tutto? Il lavoro personale e familiare non viene più contato, una industria così strutturata, può avere qualche speranza? Perchè nessuno parla del famoso turismo russo, quali sono le modalità, le usanze ed i prezzi che ristorano? Eppure ormai siamo legati a questi salvagenti per fingere di essere una realtà turistica. Non per questo mi sento l'unica vittima, come non c'è solo lo sport, ma cultura, servizi sociali, sanitari, istruzione, ambiente e... urbanistica. Provate a pensare per esempio come sarebbe stato importante anche per lo sport avere una seria programmazione scolastica abbandonando edifici ormai improponibili, concentrando l'attenzione su plessi  scolastici dove lo sport potesse finalmente partire dalle sane origini. Pensate al caso seminario, dalla sera alla mattina, ci siamo trovati con un deficit di aule, una emergenza che il Seminario ha colmato con un miracolo curiale costato solo 17 milioni. Per fare un campetto di calcio al Ghetto Turco definita in termini sportivi anche Zona Bertino, erano disposti al baratto con qualche migliaio di appartamenti, la cosa più invenduta a Rimini. I proponenti non sono fuggiti, sono ai loro pregiati posti di consiglieri, assessori regionali e locali, perfino un sindaco. Caro Vitali, non puoi sempre indossare il saio benziano, quello che ti ha concesso fortune politiche insperate, ne spartire con tanti profughi piddini il giubbotto di Renzie, l'amministrare dovrebbe essere perfino cosa seria, hanno inventato le delibere come unici atti importanti per gli amministratori, tu pensi di farlo con le..omelie.

giovedì 29 agosto 2013

Comunicato M5Stelle Rimini

Cercasi lavoro per abile amministratore. 
Il Movimento 5 Stelle di Rimini nella sua azione di valorizzazione del cittadino ha individuato il profilo di un abile amministratore che, purtroppo, al momento è rimasto disoccupato e che sarebbe il caso di ricollocare immediatamente in quanto vera risorsa della società. La persona che vorremmo suggerire alla Pubblica Amministrazione è Massimo Masini. Ex Sindaco di Riccione, ormai ex Presidente di Aeradria, conoscenza base di Windows, inglese base, russo eccellente. In particolare vorremmo mettere sotto l'attenzione degli eventuali datori di lavoro la sua ultima esperienza lavorativa perché: è certamente vero che Aeradria, la società che gestisce l'aeroporto Federico Fellini di Rimini, ha accumulato più di 50 milioni di debiti e si è salvata solo dopo la seconda richiesta di concordato in continuità, ma per merito di Masini l'aeroporto "ha ripreso il volo". Perché diciamocelo... la partecipazione pubblica per Aeradria era una zavorra troppo gravosa ed è per questo che l'abile amministratore ha provveduto a sbarazzarsene arrivando quasi al commissariamento. Certo una manovra rischiosa, ma ha dato i suoi frutti. Seriamente. Sappiamo bene che Masini era solo l'uomo del PD messo a presidiare l'ennesima poltrona e ci rendiamo conto che non poter ridistribuire le responsabilità nella loro reale misura possa essere frustrante, ma esiste un limite oltre il quale le figuracce diventano esibizionismo. Vedere l'intestatario del fallimento della partecipata, descritta come "la più strategica", sorridere a 32 denti sui quotidiani e descrivere tutto come un errore di valutazione è semplicemente ridicolo. Ci auguriamo che nelle partecipate riminesi non ci siano altre realtà di così eclatante successo, nel frattempo fate velocemente delle offerte a Massimo Masini prima che ce lo rubino dall'Ucraina. Lasciateci anche cogliere l'occasione per augurare buon lavoro al nuovo CDA, un lavoro su cui vigileremo con attenzione, come abbiamo già fatto per la precedente gestione. 
Gruppo di Lavoro Comunicazione
Movimento 5 Stelle Rimini

Vi Spiego la Guerra


Come le vicende di Berlusconi gli scenari delle guerre americane sono scontati, il prologo è sempre quello: armi chimiche, testate nucleari inesistenti od Obama da cercare possibilmente molto morto. Termina con questo articolo la dimostrazione della preveggenza intelligente del Cancelliere e della stupidità dei popoli, eccetto le italiche Bonino che non beccano... mai. 

Vi spiego un po’ meglio la prossima guerra. Creato Domenica, 05 Febbraio 2012 21:11
Sono passati pochi giorni (esattamente dieci) dall’articolo del Cancelliere del 26 gennaio intitolato: “Il fatale 2012”. Ieri su tutti i giornali e siti internet è rimbalzato l’allarme/avvertimento del capo della CIA Leon Panetta: “Israele sta per attaccare L’Iran!” . Abbiamo chiesto lumi al nostro ormai più che profetico Cancelliere e la sua risposta ci ha aperto scenari quanto meno impensabili. Quindi ancora una volta “ci aveva preso”! Come ha fatto? Ci sarà davvero una guerra? E l’Europa? E l’Italia? Si calmi amico mio. “Là dove si puote” è già deciso così. E così sarà! Vede ormai è acclarato che in Israele e Stati Uniti si ritiene che, per conservare l’egemonia mondiale, messa in pericolo da Russia e Cina, ci voglia una guerra. Capiamo... Ma l’Iran? Occorre un “casus belli” e l’Iran, più o meno, si presta bene. E’ un paese “medio” ai confini meridionali della Russia e fornitore di petrolio della Cina. Capisce? Si capisco vada avanti... Bene, la crisi ha un copione già scritto per tre atti; il quarto e il quinto sono, relativamente, un’incognita che i due protagonisti (Israele e USA) scriveranno a seconda dei fatti. Fatti che pur influenzabili, non sono, nelle fasi estreme, sempre esattamente prevedibili. Comunque ci sono anche altre variabili interessanti per gli attaccanti come accennavo nell'articolo di qualche giorno fa. Per esempio aggredire "l'alleato debole" dell'Iran e cioé la Siria. E' uno stato già in pre guerra civile con movimenti armati e finanziati dai paesi occidentali e da quelli sunniti del Golfo in cui si cercherà di ripetere lo "schema libico" o, ancor meglio, lo "schema Kosovo". Comunque il vero obiettivo finale è l'Iran. La Siria sarebbe solo un mezzo. -Ci incuriosisce; ci parli dei primi tre capitoli. Questi sono molto facili. Li può intuire anche un bambino. Il primo: in un periodo collocabile tra marzo e ottobre di quest’anno Israele con la “collaborazione” degli Stati Uniti e dei paesi Sunniti del Golfo (Arabia Saudita, Qatar ecc.) lancerà attacchi contro un gran numero di siti industriali dell’Iran. Stia attento non solo contro i presunti “siti nucleari”, ma contro molte installazioni industriali. Stando agli strateghi di Tel Aviv dopo questi attacchi l’Iran dovrebbe essere ridotto a uno Stato “all’età della pietra” (per intenderci: come accadde per la Serbia dopo gli attacchi NATO del ‘99). Semplici attacchi contro i cosiddetti siti atomici non basterebbero. Il secondo atto dovrebbe scaturire dall’ipotizzata reazione iraniana. Prima di essere riportata “all’età della pietra” la Repubblica islamica dovrebbe tentare di contrattaccare con l’unica arma che ha: la chiusura degli stretti e la conseguente crisi petrolifera. Questo l’avevamo capito dal suo articolo del 26 gennaio. Vada avanti per cortesia... Terzo atto: gli Stati Uniti, magari dopo aver mosso nei primi giorni dell’attacco qualche critica “di facciata” a Israele, dovranno prendere atto “a malincuore” che con la chiusura dello stretto di Hormuz, l’Iran (badi bene l’Iran non Israele!!) “si è posto fuori dalla legalità internazionale” e interverranno direttamente. Con l’assenso dell’Europa anch’essa inorridita dalla protervia iraniana. In due modi: prendendo possesso dello stretto e probabilmente attaccando via terra l’Iran da est, cioè dall’Afghanistan. Incredibile! Non tanto... In Afghanistan ci sono già 200.000 militari occidentali che, non a caso, stanno trattando in Qatar una tregua con i (fino a ieri...) nemicissimi Talebani. Qui finisce il terzo atto. E poi? Poi si entra nel campo dell’(relativamente) imprevedibile. Dico “relativamente” perchè le incognite aumentano ma, almeno a mio avviso, il copione è in buona parte scritto. Ma dovrà essere adattato. Quarto atto: l’attacco all’Iran porta di sicuro grossi sconvolgimenti a livello di approvvigionamenti petroliferi. L’Irak prevalentemente sciita entra (di fatto lo è già) in guerra civile, il nord Kurdo e il centro sunnita attaccano il sud sciita e l’Iran stesso. Sono guidate da “esperti” americani israeliani e (coperti) europei: sono le “truppe di terra” per occupare l’Iran poichè i raid non basteranno. Quello che furono i kosovari contro la Serbia, l’ “alleanza del nord” contro i talebani, le tribù e i mercenari del Qatar in Libia. Tuttavia l’Iran è enorme rispetto a queste precedenti esperienze. Se dovesse resistere, ed è possibile trattandosi di un popolo numeroso e coraggioso riportato forzosamente “all’età della pietra” cominceranno ad agire forze internazionali sullo scacchiere. -Ci può dire quali? A un certo livello tutte quelle che si riconducono al “triangolo magico” che controlla il capitale mondiale: Israele, Stati Uniti, Stati sunniti del Golfo. Persino in Europa potrebbero esserci delle spaccature e reazioni contro USA ed Israele, essendo invero l’attacco al limite della spudoratezza. Ammesso che si possa parlare di pudore in queste cose. -Continuiamo con il quarto atto... Bene... Ora il paese più in difficoltà è la Russia. Come dissi è minacciata da ovest e ora da sud; il sud del mar Caspio è in mani USA tramite i suoi alleati curdi e sunniti. Occupato da forze ostili l’Iran, la Russia manterrebbe le sue materie prime ma dovrebbe forzatamente passare da territori sotto il diretto controllo “nemico” perdendo molto potere, a diretto vantaggio dei suoi nemici. E’ quello che già si dice in Europa, che per questo, pur essendo globalmente abbastanza irrilevante, “tifa” per l’attacco. Legga per farsi un’idea la stampa polacca. Bisogna, per capire queste fasi, ricordare che in guerra si mira a un nemico apparente (l’Iran) per colpire un nemico reale: la Russia attuale, considerata ancora troppo potente. In grande sviluppo e soprattutto cassaforte di materie prime. -Davvero? Sì per capirlo bisogna però leggere la stampa USA e, ad esempio come dicevo, polacca o baltica. Questi paesi, sembra incredibile, hanno grandi velleità sul territorio e conseguenti materie prime russe. Comunque per quanto interessanti queste divagazioni rischiano di distrarci, andiamo avanti. Siamo al quinto atto: se la Russia in qualche modo interviene, contro di lei inizieranno gli attacchi economici innanzitutto e politicamente “interni” finanziando le cosiddette forze liberali (arancioni) e si cercherà per la seconda volta di destabilizzare il paese facendo leva su questi “amici”. Magari con l’aiuto di una nuova guerra cecena. L’ideale sarebbe, senza guerra, cercare di arrivare al risultato a cui si era giunti, quasi, alla fine del periodo di Eltsin: frammentare la Russia in 15/20 staterelli privi di base economica mettendola finalmente fuori dopo quattro secoli dalla politica mondiale. Questi staterelli (il più grosso secondo i piani americani, piani tra l’altro resi pubblici, non dovrebbe avere più di 50 milioni di abitanti con capitale Mosca). Avremmo due o tre “simil Ucraine” e un bel po’ di “simil Moldavie” totalmente succubi ed economicamente misere. Questo è l’obiettivo strategico. Altro però è raggiungerlo, ecco perchè il quinto atto è difficile ed irto di difficoltà anche per i registi. -Difficile? Sì difficile, perchè la Russia putiniana sa già che nei prossimi anni dovrà combattere per la propria vita. Questo è certo. Quello che è incerto è “come” e “dove” avverrà questo scontro. Putin lo sa e manovra di conseguenza pur avendo margini relativi e forze un po’ scarse (ha solo un modesto appoggio dalla Cina). In un primo scenario, quello più conservativo, Israele e USA, eliminato e occupato l’Iran e soprattutto il sud del Mar Caspio con “forze amiche” curde e sunnite potrebbero, momentaneamente, fermarsi dando a un secondo “casus belli” (in questo caso l’indiziata è la piccola ma aggressiva Georgia) il compito di aprire il secondo tempo della “spallata” contro “l’Impero russo” tornato ad essere a pieno titolo “Impero del male”. Nello scenario più aggressivo, l’azione potrebbe continuare senza soluzione di continuità e in questo caso dovrebbe arrivare anche da ovest (Polonia, Stati baltici, ecc.). In fondo questi stati e la UE cui appartengono sono in una crisi profonda e insolubile e la tentazione di “scaricare” all’esterno, verso est, le proprie frustrazioni, potrebbe, abilmente manipolata, diventare irresistibile. E’ un clichè che nella Storia si ripete sempre, specie se assecondato dai veri players della politica mondiale: Israele e USA. -Scusi perchè mette sempre Israele prima degli Stati Uniti? Per rispetto della verità. Sono loro che decidono tempi e luoghi. Quindi parlando sportivamente sono il “cervello” gli altri mettono i “muscoli” cioè le armi. -Quindi, riassumendo, lei vede la Russia come vero obbiettivo di questa guerra mondiale ormai scatenata sottotraccia? Sicuramente, ma ormai non è nemmeno sottotraccia. Lei vedrà nelle quattro settimane che ci separano dalle elezioni russe, tentativi sempre più frenetici di scatenare il caos, una sorta di rivoluzione “arancione”, se si riuscirà anche violenta. Dopo le elezioni che, data la pochezza degli avversari, vincerà comunque Putin, si assisterà a un “assalto” di delegittimazioni volto a far scatenare una vera e propria guerra civile. Tipo Siria o Libia. Come andrà a finire? Dio lo sa. Sappiamo solo che i prossimi mesi saranno un crescendo drammatico. L’Europa ne sarà stritolata. Non dimentichiamo comunque che la porta è il controllo del serbatoio delle materie prime. Cioè del mondo. Se lo dice lei ci crediamo! Fa bene amico mio a credermi! 

Un Grande Bluff

Stabilito come in Irak ed Afghanistan in largo anticipo l'ora della guerra ed aspettando ansiosi la decisione della Bonino di complemento, in questi pochi giorni che ci separano dal count down del 9 settembre, possiamo osservare come inguaribili birdwatchers, i cocali piddini nel loro angosciante volare. Qualcuno vuole organizzare una manifestazione straccia tessera di fronte alla federazione morosa per l'affitto. Troppo ingenui, intanto non c'è nessuno a presidiare il classico bidone, e poi i più furbi l'hanno stracciata al cospetto di Zerbini che li ha fotografati per Renzie. Ormai c'è la processione verso Firenze, da Bellaria a Cattolica, i penitenti ingrossano le fila del personaggio più a destra della sinistra. Invece di dedicare forze ed idee per costruire finalmente un partito alternativo, munito di connotati riconoscibili ed accettabili, con una scandalosa transumanza si gettano nelle braccia dell'uomo che prima di partire è andato ad Arcore. Berlusconi rimane l'attore principale, le spalle come nelle migliori gags sono Letta ed Epifani. Il sindacalista in quota socialista cerca d'interpretare la parte del poliziotto intransigente, mentre Letta in vista delle primarie finge di essere uno statista affidabile. Intanto, senza alcun concorso, cercano di introitare i voti di 150 mila precari, una usanza che ci riproietta nel medioevo sociale, mentre milioni di cittadini sono licenziati e cassintegrati il pubblico impiego rimane seduto sulla zattera migliore. La Camusso ha fatto un casino!!! Ho letto, grazie a Cardone che mi invia le cose peggiori della stampa locale, una intervista a Masini, l'eroe aeroportuale, quello che si definisce il salvatore delle piste. La colpa è delle banche che non hanno concesso il mutuo di 25 milioni. Così facevano finta di fallire per...75. Su una cosa concordo con l'ex presidente di una società gestita, come tutte le altre simil pubbliche, con grande oculatezza: il ringraziamento agli albergatori che hanno messo tanti soldi come nella Fiera e Palas. Da un lato c’è il Cavaliere minaccioso, alla ricerca del suo lieto fine, pronto a mandare tutto a gambe per aria; dall’altro lato è seduto invece il presidente del Consiglio, che non si è tolto l'elmetto ed il giubbotto afgano. Un Grande Bluff, come racconta il giornale di Travaglio, sembra che abbiano trovato l'escamotage giusto, sempre con la solita connivenza. Intanto non pagheremo l'Imu, a dispetto dei piddini che la volevano fare pagare a quelli più ricchi, poi hanno visto l'elenco dei debitori, si sono calmati. Letta è pronto a rischiare, al tavolo dei ministri vuole vedere tutte le carte del suo rivale. Con tutta probabilità la cancellazione e la rimodulazione della tassa avverrà infatti in due tempi per non offrire a Brunetta l'alibi per fare cadere il governo. Se Berlusconi la ottiene, potrebbe usare la bandiera dell’Imu per cavalcare la campagna elettorale. L'oscuro oggetto del desiderio, la vera posta in gioco di questa estenuante partita è quel lieto fine politico che il Cavaliere insegue. Le parole di Violante lo confortano, un saggio del quirinale che si spende così platealmente non può essere per caso. Mancano pochi giorni, intanto gli americani avranno usato le troppe scorte militari accumulate in una delle solite guerre lampo che durano da dieci anni, noi faremo la nostra comparsata trincerandoci dietro alla costituzione che ci vuole partecipanti solo per sbaglio. Se cade il governo, cade anche lo sponsor sulla maglia.

mercoledì 28 agosto 2013

Xtc

Ectasy, ossia mdma ossia 3,4-metilenediossimetanfetamina ossia xtc ossia md: ma dormite voi dei giornali la riviera ne è stata invasa- pcp, polvere d'angelo, christal met ossia metamfetamina, kethamine etc. etc. etc. Ma cosa credete che un ventenne che va a sballarsi in discoteca a meno di essere un miliardario a meno di spacciare a meno di rubare possa spendere centinaia d'euro nella cocaine?? Moltissimi la assumono c'è un ritorno di fiamma di queste droghe tipiche degli anni '90. "Basti che costi poco" che sia alla portata, come l'alcool poi, di un 20enne disoccupato o della "paghetta" di un 15enne. E comunque anche chi ha soldi fra i ragazzi non se li spende in droghe costose: c'è crisi signori!l grossa crisi si balla risparmiando non diciamo la colla come nell'Est ma quasnn i. Una volta lo sballo più economico era la benzodiazepina (Roipnol) + birra ma questi cercano talvolta la prestazione: devono ballare ore, vegliare per 24, 36 ore: le altre droghe non sono adatte. L'amfetamina ha sempre avuto un mercato di nicchia adesso invece a leggere i giornali va. Un eroinomane "finito" necessita di centinaia d'euro al giorno e dove li prende uno di questi? Per non dire della onerosità della coca poi, distinti saluti,
 Aristodemo Pritelli, Pian della Pieve

Romani Vs Elleni

L’aria è più fresca questa sera di fine agosto, il vento ha spazzato i nuvoloni che minacciavano la serata. L’ incontro fra romani e elleni non ha avuto problemi, l’anfiteatro romano rivive per una sera ancora. Ora finalmente illuminato sembra respirare per la gente accorsa, i mattoni e le pietre diventano ancora una volta teatro di rivisitazione storica grazie all’associazione Legio XIII Gemina Rubico Rimini, rivive così insieme al pubblico le antiche tecniche di combattimento, armi e vestiario compresi. No, non è un errore storico, come molti penseranno, siamo nel 2013 e per una sera possiamo far incontrare due degli eserciti che hanno dominato per secoli la culla della nostra civiltà, grazie anche all’associazione Simmachia Ellenon di Fano, giunti come ospiti con i loro moderni carri e cavalli. Dopo una breve introduzione sulla storia e i nomi corretti, iniziano a scaldare la scena e i muscoli, sfilando e incitandosi proprio come una battaglia vera, i romani seguiti dalle loro fedeli Sagitariae (arcieri) e gli elleni con i loro scudi rotondi e con effigi diverse, si perché non avevano un esercito di professionisti come i romani, ma partecipavano all’occorrenza i cittadini normalmente impegnati in altre attività. (quindi le tattiche e i comandi sono molto più semplificati). Ecco ora dai lati opposti del campo di battaglia, si sfidano e in un attimo partono all’attacco, le frecce anticipano lo scontro che avviene in un fragore di armi e scudi, il pubblico sussulta, i bambini accompagnati gridano felici, come a voler partecipare.Uno si loro in effetti è in scena che ruota vorticosamente una fionda per colpire e distrarre i soldati (il Fromboliere), poi passando tra uno scudo e un morto, colpisce con una piccola daga qualche soldato, sembra poco, ma risolve una battaglia, applaudito dal pubblico divertito. Pausa poi si ricomincia anche invertendo le posizioni, ma ora la battaglia si fa più ardua, i tonfi delle lance e degli scudi riecheggiano nell’anfiteatro, a tratti non sembra più neanche una simulazione da tanta foga, si susseguono gli applausi, scontro dopo scontro, non importa chi ha vinto alla fine, anzi hanno vinto tutti, i greci, i romani e il pubblico, grazie anche all’impegno e lo studio di questi ragazzi. Cultura e azione, cos’altro mancava? 
 D.G. Jackal
Citizen

Una Guerretta

Continuiamo con la pubblicazione della trilogia bellica compilata dal Cancelliere. Vi chiediamo di guardare con attenzione le date della compilazione di questi articoli, per capire che la storia moderna scritta dagli Sati Uniti con le guerre e gli stessi complici, è di una ripetitività avvilente. Si uccidono civili per salvare..civili

Europa/Un bel diversivo? Una guerretta? Anzi magari una guerrona!! Creato Martedì, 29 Maggio 2012 19:22
Quando, parecchi mesi fa, il nostro Cancelliere scrisse l’articolo intitolato “il fatale 2012“, prevedendo una guerra nel Medio Oriente (Iran, Siria) come “sfogo” delle sempre crescenti tensioni mondiali ed europee, speravamo si sbagliasse. Almeno una volta... ,nonostante i suoi formidabili precedenti. Ancora una volta invece ci sbagliavamo noi. Purtroppo. Lo certificano gli avvenimenti delle ultime ore. Gli Stati Uniti e i paesi europei hanno rotto le relazioni diplomatiche con la Siria, espellendo gli ambasciatori. Questo a causa delle ultime stragi che però molti osservatori indipendenti attribuiscono ai “combattenti per la libertà” armati dai paesi arabi del golfo con materiali americani ed europei. Quindi nelle ultime ore gli eventi sono precipitati. le armi e i preparativi militari sono a buon punto e l’attacco è imminente. Mancava il “casus belli” che è stato più o meno trovato. Fondamentalmente si ripete lo schema Kosovo con uno scambio di ruoli tra attaccanti e attaccati da lasciar sbalorditi gli ingenui. Giova al piano un momento di debolezza della Russia ove i movimenti “anti Putin” sono in ascesa e ben supportati in Occidente. Giova anche, come aveva predetto il cancelliere la grave situazione economico sociale dell’Europa, rispetto alla quale una bella guerra potrebbe fare ottimamente da diversivo, almeno nelle speranze dei governi del continente. Comunque accade sempre così con le guerre. Israele, vero “peso massimo” della regione è partito con l’attacco informatico Flame all’Iran e, caso strano, ma non per Israele praticamente ammesso e rivendicato dal vice Premier Moshe Yal'alon Quindi è tutto pronto: armi, casus belli, interessi economici, motivi formali. Attivissima nell’operazione è la Francia che sull’ex colonia Siria non ha mai nascosto le sue mire e si è specializzata in Libia. In questo Hollande non cambia nulla rispetto a Sarkozy, anzi, un po’ di ideologismo di sinistra, in certe occasioni, è ancora molto utile alla bisogna. L’Italia, con un ministro degli esteri che non è altro che l’ex ambasciatore di Washington, va a traino. Insomma basterà attendere un po’ e il “fatale 2012“ del Cancelliere diventerà una realtà. Ovviamente anche i piani meglio preparati quando si tratta delle guerre hanno delle incognite. Tra poco le conosceremo.

Come Finisce???

Ciascuno dei cortigiani del berlusconismo, per quasi cinque ore, fino all'inizio della partita nella fatal Verona ha prestato la sua opera per un happy end di Silvio Berlusconi. Gianni Letta e Fedele Confalonieri, falchi e colombe, Bondi e Verdini, Santanché e Alfano, tutti attorno allo stesso tavolo. Avvocati, deputati, ministri, senatori, coordinatori, capigruppo, hanno cercato una soluzione sempre più complicata, Quagliariello e Lupi dicono che si può cercare di rinviare il voto in Senato sulla decadenza, perdere tempo per guadagnare tempo. Ma il Pd non ci sta, non ci può più stare ha già dato molto più di quanto possa sembrare. Dal Quirinale non arrivano sostegni, incoraggiamenti, eppure qualche cosa si devono essere detti al momento di rifare il peggiore inciucio della storia repubblicana. Solo Violante, uno dei saggi quirinalizi continua nella sua storica campagna per la salvezza di B. Anche allora, pochi mesi fa, non esistevano gli stessi problemi, chi aveva garantito per il verdetto di Cassazione? Quante condanne sono scritte oltre a quella già emessa? Giorgio N...deve avere detto qualcosa al grand commis del berlusconismo, non basta l'ammonimento a non minacciare il governo. Nessuno degli interpreti della farsa istituzionale sapeva che saremmo finiti così? Si inventano la prima amnistia ad personam, usando gli strumenti referendari di Pannella per un giustizia giusta ma applicata al Caimano. Per lo stomaco pur allenato dei democratici, ingurgitare anche il rospo di un altro provvedimento al singolare, sembra davvero troppo. Hanno lasciato sul tavolo dell'inciucio almeno una decina di punti elettorali, corrono il rischio di implodere e nello stesso tempo sono legati a filo doppio allo sponsor del governo. Questo è il nodo da sciogliere, Grillo che concede sempre il meglio di se in queste occasioni ha, per primo, chiesto le dimissioni dell'innominabile. Siamo arrivati al paradosso di una amnistia per un uomo solo, per salvare un governo già sconfinato nel grottesco. La decadenza di Berlusconi è impensabile ed inaccettabile, ed allora? Non esiste nessuna soluzione salvifica, un piano strategico alla Ermeti, pieno di figurine già definite vecchie dal Bolaffi di Zerbini, non rimane che sfruttare al meglio il clima creato, usare il ruolo della vittima per mantenere il punteggio elettorale. In questo Berlusconi è un maestro, senza di lui le pitonesse ed i falchetti verrebbero spellati anche da Civati. Possono ricorrere al Tar ed alla Corte Costituzionale, rimane la parola fine su una vicenda che per oltre venti anni ha condizionato un Paese fino a costringerlo ad una voluta anormalità. Non ci sono solo i colpevoli, ma dei fiancheggiatori, occorre inserire in politica il reato di associazione esterna, il più squallido. Estorcere i voti dei cittadini in nome di una alternativa mai esercitata è esercizio delittuoso, governare con i finti nemici deve richiedere il massimo della pena prevista: la cancellazione dall'albo del parlamento.

Riccione No Comment

Se pur sollecitato dalla quotidiana lettura dei giornali locali, provo ogni volta quasi un dolore fisico a scrivere di Riccione. Ma quando leggo notizie come questa e quest'altra non posso farne a meno. Potrei anche lasciar perdere e concentrarmi piuttosto su quello che sarà necessario fare per cambiare radicalmente il volto politico di questa città, e lasciare ad altri il commento sulle ultimissime misure di fine estate della giunta del Nazareno, come la recente quanto tradiva decisione di usare solo adesso le maniere forti con le discoteche on air del Marano o come la “sorprendente” scoperta che forse al Cocoricò qualcosa non funzionava come doveva. Non ci sono parole. Potrei anche stendere un velo sulle puttanate scritte in questi giorni intorno al problema della sicurezza, ed anche sulle dichiarazioni di entusiastico ed infantile stupore per la “docile” e organizzata invasione di massa degli zombie in saccopelo, così come sulla risoluta enunciazione dei punti qualificanti che promuovono tutti l’accoglienza e il turismo di qualità a Riccione. Parole vuote di ogni significato e prive di qualsiasi aderenza alla realtà. Come assolutamente non degne dell’amministrazione di una città come Riccione sono le altre misure, messe in fila in questi ultimi mesi, quasi fossero solo delle pratiche di ordinaria amministrazione da evadere, penso ai POC o alla ormai tragica questione del TRC, solo per giustificare l’esistenza di una giunta che si caratterizza per il nulla assoluto, che non ha una sola idea sul futuro della città e va dietro alle ubbie di una persona che, purtroppo per lui e per Riccione, temo soffra di una seria sindrome di miopia precoce che gli fa percepire una realtà che i riccionesi, alle prese con la loro quotidianità stravolta, non riescono a vedere. Ma il punto è che, in questo pacchetto di minchiate, la giunta del Nazareno ha pure tirato in ballo, con molta nonchalance, una impavida ed immotivata soddisfazione per quello che fin qui è stato fatto, assumendosi , sentite, sentite, meriti di buon governo che solo chi vive in una torre d’avorio può solo e da solo, immaginare. Ed è lì che l’indignazione non ce la fa più e rompe gli argini della sofferenza. Forse occorre che qualcuno, con la stessa nonchalance, dica agli amministratori di Riccione, quelli di oggi e quelli di ieri, che almeno su questo dovrebbero semplicemente vergognarsi e tacere, dopo decenni di scelte sciagurate e grotteschi fallimenti.
alberto nardelli

martedì 27 agosto 2013

Giovedì di Guerra

Il sito dell’Osservatore Italiano/Rimini Politica è stato per anni una fonte non indifferente di notizie ed analisi. Anche di politica estera, per mano del solito Cancelliere che, in queste cose, ci sguazza ancora oggi. Leggere i suoi articoli dell’estate 2011 primavera 2012 fa una certa impressione perché sarebbero facilissimi oggi, ma ben poco “pensabili” allora se non da una mente molto (troppo?) raffinata. Fra i tanti, una trentina, ne abbiamo scelti tre che vanno letti nella precisa successione indicata (che non è quella cronologica...). Perché? E’ semplice: i primi due offrono lo scenario che si verificherà nelle prossime due/tre settimane. Ovviamente nel Medio Oriente. Il terzo è più inquietante. Si capisce subito che il suo orizzonte temporale era già allora proiettato nel tempo (alcuni anni...) e che le altre analisi erano i “pezzi” di un mosaico molto più complicato e cupo i cui esiti vedremo alla fine di questo decennio. Se così sarà ci sarà di che preoccuparsi davvero. Per coloro che (non sappiamo quanti) intendono approfondire ricordiamo che gli articoli della rivista on line (sei anni: 2007/2012) sono “impacchettati” nel sito www.anteprima.net. Come dicevamo gli articoli che proponiamo vanno letti nella precisa successione da noi scelta e cioè: 1) 9/8/2011 “Si avvicina Armageddon” 2) 29/5/2012 “Un bel diversivo? Una guerretta? Anzi, magari una guerrona!!. 3) 9/2/2012 “Il Cancelliere: vi spiego un po’ meglio la prossima guerra”.

Si avvicina Armageddon
Molti commentatori sono stupiti dal crollo delle borse mondiali degli ultimi giorni. Tale crollo viene spiegato, alternativamente o cumulativamente, con due motivi: il declassamento del debito americano e i segnali di una nuova ripresa recessiva di forte entità. Tali spiegazioni non sono da sole sufficienti. Forse si capirebbe qualcosa di più se si andasse a guardare un po' meglio a quello che sta succedendo in una delle zone chiave del mondo: il Medio Oriente. Da un paio di mesi, la Siria, alleata dell'Iran, è squassata da una serie di rivolte di cui stanno in questi giorni emergendo gli sponsor: gli stati sunniti del golfo, prima fra tutti L'Arabia Saudita. L'ultimatum che quest'ultima ha recapitato ieri alla Siria, è un ultimatum che, per molti versi, ricorda quello dell'Austria-Ungheria nell'estate del 1914 verso la Serbia. Era il 23 luglio di 97 anni fa. E come al tempo l'Austria-Ungheria aveva alle spalle la Germania, così oggi l'Arabia Saudita ha alle spalle Stati Uniti e Israele. Allo stesso modo dietro alla piccola Siria, sta il grande Iran che Stati Uniti e Israele sono decisi ad abbattere, cercando però, per ovvi motivi, di evitare un intervento diretto. L'Arabia Saudita, così, dovrà condurre per procura questa guerra ma, avvenendo essa, in uno dei punti più pericolosi del mondo, è chiaro che stati e borse sono terrorizzati. Anche perchè l'esperienza di un secolo fa, dimostra (e così tante altre minori avventure belliche presenti e del recente passato) che le guerre, quando iniziano, sono sempre facili e prevedibili, (oltrechè ovviamente "giuste"!) ma poi, i fatti si incaricano di smentire le previsioni. In ogni caso nel Medio Oriente, nei prossimi giorni e settimane, assisteremo alle prove di quell'Armageddon di cui ormai da anni, certa stampa americana,(e non solo americana), parla apertamente. Per noi Europei, sull'orlo del default, il ruolo di impauriti spettatori. 
EB

P.S.
Il Cancelliere prevedeva già il 9 agosto 2011 la guerra annunciata oggi dalla CNN. Le guerre del terzo millennio hanno il Promo come i film di De Laurentis.

Rimini X Lo Sport


Vitali mostra sui temi sportivi la dimestichezza abituale con quelli politici. Il penultimo sondaggio dell'autorevole Sole ci proietta vicino al Crotone che però è in Serie B, mentre noi, in mano al presidente del secolo, ce la giochiamo, male, con il Bellaria. Vivendo in una Città non particolarmente curiosa, qualche giornalista, alla Spadazzi, potrebbe chiedere sempre al valoroso presidente della Rimini Calcio qualche notizia sullo splendido project sulla antica Area Ghigi, quella che il Prg 75 definiva la Cittadella dello Sport. Sembra che il giornalista riminese si sia anche lamentato per le aggettivazioni concesse troppo generosamente ai suoi colleghi delle quattro fotocopie locali. Avete mai fatto una semplice indagine sul settore sportivo, dopo non averne realizzata mai una su quello...edilizio? O pubblicate solo i risultati? Conoscete la situazione dei campi da calcio, delle palestre, delle poche e fatiscenti strutture pubbliche? Che poi la Giunta ci metta del suo anche in questo campo (?) fa parte delle disgrazie post elettorali che avete scelto. Il giornale confindustriale avendo perso la materia di riferimento, si è dato allo sport, pubblicando una interessante indagine. Scommetto che nessun amministratore questa volta cita l'anomalia riminese di essere anche una città turistica, in questo caso gli indici ci porterebbero alla pari con Lamezia. Secondo l'omeliante Vitali l'indice è contraddittorio, come il suo amore improvviso per Renzi, dopo rapporti non certo entusiasmanti con altri...personaggi. Ci vuole spiegare le ragioni del contrasto? Da quanti anni non viene realizzata una struttura sportiva, ma solo feste e sballi? Se per questo anche le strade sono in forte "contraddizione" con lo spirito di questa amministrazione da ruota. Il rapporto tra la pratica dello sport, sia a livello amatoriale o agonistico e le strutture messe a disposizione non mette in luce Rimini, passiamo dalla 45esima posizione del 2012 alla 60esima per l’anno in corso, con ottime possibilità di salire nel profondo sud. O aboliscono le province o le statistiche. La squadra di Volley non è un dato probante, le ragioni sono del tutto economiche, il ballo del mattone ha cessato anche di alimentare le attività amatoriali mentre il fisco ha messo nel mirino le sponsorizzazioni. Rimane, solitario, qualche personaggio ammirevole che finanzia di persona, senza contropartite. Sul bando per i campi da calcio il dilettantismo amministrativo ha fornito il meglio di se, sulla gestione del resto ci sarebbero ampi margini per interrogazioni consiliari, magari democratiche, se conoscessero quello che imprudentemente i cittadini hanno loro affidato. Ha ragione Biagini non andrebbero bene nemmeno ad amministrare i condomini teleriscaldati male della Gaiofana. L'unica perla, forse per sbaglio, è la pregevole iniziativa di Rimini X Lo Sport. Una su mille ce la fa.

Il Governo di Arcore

E' terminato sotto un uragano il vertice del Governo di Arcore, Alfano che assomiglia sempre più ad un Delrio pidiellino, ha avuto il gravoso compito di spegnere luci e sparecchiare. I figli del primo e secondo letto a castello hanno paura della restrizione della libertà del padre in una normale galera e la caduta dei titoli Mediaset nel caso molto improbabile che al Cavaliere venga comminato più di un buffetto. La riunione si è conclusa con l'affermazione che è impensabile la decadenza di Berlusconi. Rimarrà nella storia come la frase di Garibaldi a Teano. Abbiamo ascoltato una dichiarazione di D'Alema Migliorino nella quale auspica si trovi un'altra maggioranza. Detta da lui concedo tutte le ragioni a Grillo per mandarlo a fanc..Vi siete mai soffermati a pensare che Paese ci hanno regalato? Il destino degli italiani anche quelli che aspettano la ripresa, credono all'indotto della Fiera, del Palas e perfino del Meeting, è in mano ad un personaggio che da venti anni viene votato da milioni di italiani. Anche a novembre, se non viene mandato a compiere un servizio sociale vero, arriva secondo dietro al MoVimento. Una piccola crepa si è aperta nelle granitiche certezze del Cavaliere, fin qui risolutissimo a far brillare una mina sotto al governo. Il tarlo del dubbio gliel'hanno insinuato tre dei cinque figli che l'altro ieri si sono affacciati ad Arcore. Invece del padre, sono stati i giovanotti a raccomandargli di non fare sciocchezze e forzature tali da mettere a repentaglio la sua personale libertà, oltre che le ricchezze della famiglia. Se mai verrà scongiurato il patatrac del governo, con tutto quanto ne può derivare, si dovrà riconoscere una quota di merito a Ghedini e Coppi. Secondo il pool legale, Silvio farebbe bene a proporsi per un affidamento in prova ai servizi sociali che, ove mai fosse accordato dal giudice di Milano, gli lascerebbe ampi margini di libertà personale e la concreta chance di vedersi cancellata la pena accessoria dell' incandidabilità nel caso di sicura buona condotta. Rimane viceversa intrattabile sulla decadenza da senatore. Su questo, non ci sono spiragli. Se il 9 settembre la Giunta delle elezioni con il voto traballante del pidi boccerà la relazione di Augello (Pdl) che mira a prendere tempo, la temperatura salirà alle stelle. E se nei giorni seguenti il Pd voterà per espellere Berlusconi dal Senato, a quel punto la crisi sarà automatica, i ministri Pdl daranno le dimissioni un minuto dopo. Diverso sarebbe se, con la scusa di chiarire certi dubbi sulla legge Severino, venisse procrastinata la decadenza del Cav in attesa che si pronunci la Corte Costituzionale. Ricapitolando: niente decadenza immediata, affidamento ai servizi sociali su richiesta degli avvocati, seguito forse da una grazia o da una commutazione della pena. Di tutto questo si è ragionato nel Governo di Arcore. terminato per seguire la partita del Milan a Verona. Non è stato un bel segnale.

lunedì 26 agosto 2013

Esperimento

"Un esperimento": ridicolo. Dopo decenni ormai si fa un esperimento - mi riferisco ai pattuglioni antivucumprà. Ma non sappiamo forse tutto sui contorni dell'illecito vita morte miracoli chi come cosa quanto quando o dobbiamo pensare che coloro che istituzionalmente devono occuparsi di questi fenomeni siano dei fresconi ancora dopo 20-25 anni a livello di sperimentazione? "Dissuaderli con le buone, 'fate i bravi ragazzi daaaai...' ". Insomma 2 metri 2 misure. Al regolare gli spulci ogni fattura e lo multi, stramulti fino a farlo chiudere". Se io domattina presto monto un baracchino P.zza Cavour sotto la statua del Papa e mi metto a vendere poniamo Pollo & Porchetta "da Cosimo", perchè mi garba, perchè non ho lavoro, perchè lo so io, perchè non rompete! Allora arrivano i vigili e cercano di dissuadermi, ma senza farmi arrabbiare oppure arrivano in forze mi prendono per un orecchio allontandomi a calci nel culo "non ci provare più" con un multone a 6 zeri minimo!!!? Dunque si vede che coi vucumprà ci siamo messi in un vicolo cieco: chi è nell'illegale in fondo comanda, e ti costringe ad interventi soft perchè altrimenti con migliaia di abusivi se uno usa le maniere forti che in questi casi si chiamano Forze Armate per ripristinare lo stato di diritto sai dove inizi ma non sai come va a finire quello che nessuno vuol dire: 99% morti e feriti, questo è signori!!! L'analogia pur trattandosi di poveri cristi e non di delinquenti è con la criminalità organizzata. Se vai allo scontro diretto vinci e la sradichi ma quanti ne rimangono stesi!? Per cui si trova, proprio come con i vucumprà, un punto di equilibrio da loro imposto e in poche parole state certi che CE LI DOBBIAMO TENERE! 
A.Zobeta

I Perdenti

Adesso che il campionato governativo è perso, con un'altra figuraccia morattiana, vogliono giocare quello interno, un torneo sociale riservato ai pochi iscritti. Due squadre ambiscono alla vittoria, le altre si sono frantumate in correnti composte molte volte da una persona, per quella Toscana è arrivata fresca una sponsorizzazione letale, il gradimento di D'Alema assomiglia al morso del serpente. Fino a poco tempo fa aveva fatto un tifo fragoroso per il segretario particolare Bersani, più silenzioso per Letta, la fine è stata uguale. Qualcuno, anche i tre porcellini riminesi, potrebbe pensare che ambedue sono ex popolari, definizione benevola per indicarli come democristiani. C'è qualcuno che si maschera sul web con nomi fantasiosi dietro ai quali celano personaggini usciti dalle viscere democrat, giocano al piccolo statista, facendo domande tendenziose agli interlocutori del MoVimento sulle intenzioni di voto prossime. Una pena gigantesca, mi sembra di vederlo il loro mandante, pensano di creare confusione o prendere qualcuno in castagna. L'articolo di Dodo Cardone ha arrecato loro un dolore indicibile, in poche righe ha ricordato quanto amore hanno profuso per gli scambisti politici della Fiera, quelli che arrecano..un indotto spaventoso. Dai mille milioni della Fiera/Palas siamo arrivati alle 800 mila presenze cielline con sacchetto delle vivande. Sono i "pieni" di Rimini, mentre le banche aspettano settembre per mettere a sofferenze i conti correnti accesi o diventare proprietarie delle piste in concordato. E' questa la fine di un partito erede delle grandi tradizioni della sinistra italiana? Nessun Piccari emette un grido di dolore per la sparizione dei grandi ideali? Nella competizione piddina non esiste un candidato della tradizione del socialismo europeo, siamo alle solite prese per il culo, se guardate la storia dei segretari espressi e divorati dalla sindrome di Ugolino, si nota un deciso abbassamento del tasso di sinistrosità, quasi fosse un orpello inutile per rincorrere il berlusconismo. Si sorprendono della facilità con la quale Grillo miete voti e consensi? Hanno capito però che con il loro Porcellum, anche N...sarà obbligato a consegnare a Beppe l'incarico di formare il nuovo governo. Quì sarà il problema, i cittadini parlamentari questa volta saranno almeno 163 più i cento donati dal Porco elettorale. Il complesso dei figli di un Dio minore produsse nel 1996, la designazione di Romano Prodi. D'Alema offriva il partito della sinistra ad un democristiano, per eludere la pregiudiziale anti-comunista. La regalava, pensando di ritirarla a piacimento, con un ribaltone senza elezioni. Qualcuno ricorda che abbiamo avuto perfino Rutelli come Premier? Allora NipoteLetta fa un figurone. Il vice del celebre duetto in treno per l'italia era quello che non capiva un ca.. di banche, un certo Piero Fassino. La sinistra da sola in Italia non può correre, sembra la maledizione del Meeting. La sinistra che per venti anni ha combattuto contro la pregiudiziale anticomunista, si è come consumata nel lungo viaggio costellato di errori, bruciando uomini e consenso. Ora non ha ne i primi ne il secondo. Si aggrappa a Renzi, ma anche i democristiani sembrano finire.

Buttiamoli

Da molto tempo la politica riminese emetteva vagiti incomprensibili, non avevamo niente da commentare, ci toglievano le ragioni della nostra nascita. In pochi giorni abbiamo registrato uno sversamento non previsto, le locandine locali, come sfiori della politica, hanno pubblicato ondate di dichiarazioni senza divieto di lettura. I protagonisti per il momento sono quelli che non hanno niente da perdere e forse qualcosa da conquistare. Al delegato dell'urbanistica sparita hanno sostituito un piano strutturale che faceva schifo con la sala giochi strategica nella quale si può anche puntare. Non contento il Sindaco ha cancellato i Project sui quali Melucci aveva fatto del turismo imprenditoriale offrendoli a mezza europa. Anche quelli erano stati compilati sotto la sua debole regia. Come diceva Totò " e poi uno si sposta a destra". Naturale che la tribù degli scontenti emigri verso lidi che sembra abbiano più speranza di vittoria. Hanno ormai esaurito anche la quota democristiana, manca il giubbotto di Fonzie. Allora in ordine rigoroso di dichiarazione d'intenti, abbiamo: Vitali e Gnassi messi uno peggio dell'altro, Biagini, svincolato ma non accasato, Morolli Buono si accontenta di poco, ha già molto di suo, la Bondoni ancora non ha precisato le richieste, pensa di fare il Sindaco di Bellaria in coppia con Fabbri. Rimane Zerbini, l'ideologo della corrente renziana, ha fatto capire di avere portato per troppo tempo la croce sopportando astinenze impensabili per un allievo di Vichi, guardando la Giunta lo hanno sentito smoccolare cristianamente. Ci sono le parlamentarie prossime, non è pensabile al rinnovo automatico delle due debolezze elette, difficile anche per una. In questo caso Samuele ha lo jus primae noctis con Matteo.

P.S.
Il Piano Strategico è diventato vecchio da solo.

A Novembre

E' tornata la paura del Grillo? A Novembre fatti semplici calcoli le possibilità che finiscano le scandalose diarie piene degli onorevoli non cittadini, sono molte. In queste condizioni la cavalcata del MoVimento sembra inarrestabile, dispiace per la Gambaro&C, ha fatto male i calcoli come fosse Delrio o peggio Saccomanni. Nel Palazzo qualcuno inizia a chiederselo. La crisi di governo sembra a un passo. E se davvero si andasse a elezioni anticipate? L’occasione per il Movimento Cinque Stelle è ghiotta, forse irripetibile. Con il voto A Novembre, stavolta il blogger genovese che tira leggermente più di noi, può tentare il colpaccio. Dalla sua parte ci sono alcune fortunate coincidenze. Il Porcellum, prima di tutto. Il Parlamento potrebbe non avere abbastanza tempo per cambiare il sistema di voto. E così ancora una volta al primo partito o coalizione, toccherebbe un premio di maggioranza spropositato. Soprattutto alla Camera. Con il Porcellum il rischio che il M5S vinca le elezioni e vada al governo è altissimo, se succedesse, il presidente del Consiglio del M5S, che dovrà essere una persona interna al MoVimento, ricoprirebbe anche il ruolo di presidente Ue nel 2014, così Tommy è sistemato e ripagato degli splendidi pranzi offerti. Ci sono poi le difficoltà degli altri partiti. Se si voterà a novembre, Pd e Pdl dovranno presentarsi in campagna elettorale reduci dai brevi e scandalosi ritentativi di larghe intese. Sfibrati da polemiche interne e vicende giudiziarie, ma soprattutto, le elezioni anticipate permetterebbero al MoVimento di correre senza troppi avversari. Senza Silvio Berlusconi, reso incandidabile dalla legge Severino, ma anche senza Matteo Renzi, che credono ancora un nemico potente. Impossibilitato a celebrare le primarie per mancanza di tempo, il centrosinistra dovrebbe candidare a leader l’attuale premier Enrico Letta. E stando ai sondaggi sarà un successo peggio di Bersani. I numeri, prima di tutto. Oggi centrodestra e centrosinistra vengono accreditati (?) in vantaggio su Grillo. Secondo gli ultimi sondaggi, quelli che a febbraio davano Grillo poco sopra il 15 di temperatura elettorale, i due schieramenti dell'inciucio sono al 30. Invece di giocare con il pallottoliere delle speranze, andiamo alle elezioni, tanto lo spread non lo manovriamo noi, la situazione precipita lo stesso, possiamo avere la soddisfazione di vedere la Giulia Sarti ministro e la Petitti&Arlotti che la interrogano da casa. I sondaggisti più accreditati (Melucci) dicono che il Cavaliere da solo vale almeno dieci punti e che il Pidi viene sempre sovrastimato dalle veline di Rep ed Huffy, Dovrà scontare i peccati dell'inciucio agli occhi dei cittadini intenzionati a compiere l'unica vendetta possibile con una croce. Il problema per Grillo questa volta sarà enorme, trovare 163 onorevoli cittadini è stato un disastro, se devi aggiungere anche il premio di altri 100 la cosa assume gli aspetti di una vera tragedia. Sono i pericoli che si corrono ad essere seri e coerenti. C'è sempre un'ultima speranza: i giubbotti di Fonzie, Zerbini. Morolli e..Biagini.

domenica 25 agosto 2013

ITre....

Sarà una strana coincidenza ma questa mattina oltre alla chiusura del Cocoricò per eccesso di sballo, tre delle quattro fotocopie di regime pubblicano interventi di tre interpreti della politica locale. Potrebbe sembrare strano se non fossimo nella capitale dell'evasione morale ma si tratta di iscritti al pidi in procinto di stracciare o modificare il tenutario della tessera. Iniziamo dall'assessore meno delegato d'Italia. Le ragioni economiche per le quali al martedì frequenta le riunioni di Giunta sono comprensibili, meno la sua permanenza. Il Sindaco Gnassi lo ha depredato di quel poco che aveva fatto male. L'opera monstre erano i Project quando era la servizio di Melucci, quella inutile si chiama per legge Piano Strutturale, cancellato dalla raccolta di figurine Ermeti, definita con urbanistica ironia, Piano Strategico. Non gli rimane che..Renzi, dopo essere stato come tutti un adoratore di D'Alema, osservatore silente di Veltroni e Bersani. Se vuoi tirare a campare con la politica, ti devi accasare in Toscana. Gli altri sversatori di pallide idee sono il Morolli Buono e Zerbini Samuele. Il primo si accontenta di sistemare zampilli delle fontane, fuochi artificiali, feste di quartiere e giochi di stato. La sua grande opera sono quattro dossi che hanno rotto i coglioni a tutta Viserba. E' indubbio però che si tratti di un infaticabile procacciatore di voti, l'impressione che questa volta sia dura, corre il rischio di lasciarci la bicicletta. Non rimane che Samu Zerbini, non è cambiato, ha solo indossato una decina di chili, portati con disinvoltura. Allievo quasi prediletto di Vichi, per lui è naturale accasarsi con quello più democristiano di Letta, ha avuto il coraggio e la franchezza di affermare che è il Pd che deve cambiare, per gli altri la colpa era di Bersani o... Bertino

Ps. 
Il titolo è mutuato dal... Porcellum 

Nuovi Traditori

MiglioreD'Alema ormai relegato a scenari di quart'ordine, come gli sperduti festival dell'antica unità, non perde il vizio di pontificare. Agli italiani piacciono i pregiudicati. Uno penserebbe subito a Berlusconi, forse al suo compagno Penati, invece il bersaglio non era l'intimo partner della Bicamerale, al quale ha conservato i conflitti d'interesse e le televisioni, bensì Beppe Grillo. Conoscete tutti l'incidente tragico occorso al leader del MoVimento tanti anni fa, penso sia uno dei modi più vergognosi per attaccare il vero nemico. Il personaggio è notorio non ha scheletri ne yacht, è sempre stato alla larga da tutti gli affari del suo partito, la sua Fondazione è un allevamento di dalemini, l'ultimo sembra sia Cuperlo, già lanciato alla segreteria. Come fai a pensare di collaborare con questo cazzo di partito quando manda in giro ancora gente simile? Una manna per Renzi ed un invito ai 5 Stelle per casaleggiare. In queste giornate così complesse per la tenuta del governo di Enrico Letta, appeso alla sorte di Silvio Berlusconi, pare che il doroteismo mai scomparso, stia tornando di moda anche tra i senatori del Popolo della Libertà. Il punto è sempre lo stesso: in caso di decadenza di Berlusconi dal Senato cosa farà il Pdl? I ministri si dimetteranno? Il Cavaliere farà mancare la fiducia al governo? Letta in questi giorni ha dato uno sguardo al famoso pallottoliere del Senato, quello delle Gambaro&C che dovevano combattere il governo invece della loro esistenza a diaria piena, si sono accorti che la stessa situazione si può verificare con il gregge democristiano numeroso dentro il pidielle. Letta uscito purificato dal Gange di Rimini ha provato a guardare anche nel campo di Grillo, la risposta di Cardone è stata sufficiente, ha costretto gli addetti stampa del comune, solo sette persone, ad interrompere le ferie festaiole e correre per la replica. Non male per una Rinaldis, pessima per un presunto politico piddino anche di tenera sinistra. Angelino Alfano, ministro dell’Interno, continua a chiedere al Partito democratico di votare contro la decadenza. Se le cose dovessero mettersi male, infatti, il salvagente di Letta potrebbe essere proprio la vecchia Balena Bianca. Saranno in dodici-quindici, ma quanti siano non è dato sapere con certezza. Resta il fatto che un drappello di senatori del Pdl, con storia democristiana alle spalle, sarebbero disposti a sostenere un Letta Bis anche senza il Cavaliere di Arcore, che non si fermi al cambiamento della legge elettorale e alla legge di stabilità e duri almeno una legislatura. Non ci vuole molto per capire il regista di questo film truffaldino. In testa alla lista dei voltagabbana dell’ex premier Silvio Berlusconi ci sarebbero alcuni senatori siciliani. Vi risparmiamo la genesi che si perde nei soliti aranceti nei quali mafia e finta antimafia hanno spesso lo stessa origine. Per non farsi mancare niente in termini regionali sembra che anche la Campania dia il suo onesto contributo alla pattuglia dei presunti traditori. Non c'è di mezzo la diaria anche ridotta ma i benefit per la legislatura piena. Non si parla più di cancellazione del finanziamento, riduzione dei parlamentari, ma della salvezza di..Letta e Sponsor.

sabato 24 agosto 2013

Il Sospetto

Il crudele ma bellissimo film danese insegna che basta la brezza del Sospetto per assumere i contorni di una granitica verità. Nel film erano le parole di una bambina ad alimentare un caccia alle streghe nei boschi della Danimarca, oggi è la Laura Puppato che lancia il sospetto che vi siano dei colleghi che in cambio di una diaria piena per altri tre anni non sono disposti a votare la decadenza del Caimano. Anche Balo ha capito che Berlusconi ormai non conta niente, rimane il suo datore di lavoro, ma ha aggiunto che non ha una grande confidenza. Cinque milioni annui senza baci ed abbracci. Pippo Civati non è andato in vacanza in Sardegna per non alimentare troppi..sospetti, però qualche preoccupazione per il voto settembrino riesce a mostrarla. Come gira il mondo politico, fino a qualche settimana fa erano giornali e televisioni di regime che giocavano a prendere il grillino in castagna e per il culo, oggi sembra che siano tutti gli altri a non volere andare a casa a stipendio pieno. Però, se accadesse una cosa del genere o nel segreto dell'urna qualcuno dei nostri votasse per salvare Berlusconi, allora sarebbe peggio della semplice fine del Pd. Sarebbe la fine del mondo, dice la Puppato. Ad accendere il primo cortocircuito interno ai Democratici sulla storia della decadenza di Silvio Berlusconi ci pensa un'intervista rilasciata martedì da Felice Casson al Fatto quotidiano, in cui il senatore del Pd, pur precisando che nessuno» dei suoi colleghi ha mai manifestato un dubbio e pur confidando che non ci saranno scherzi, ha evocato il Sospetto che le ultime chances del Cavaliere siano affidate ai franchi traditori del Senato. Avete letto sul sito di Repubblica come è stata accolto l'articolo di Cardone sul Meeting di Rimini? Avete ancora qualche dubbio sulla politica dell'inciucio? Sto parlando del giornale di riferimento di tutto il vasto mondo del centrosinistra, oggi pencolante e disperato verso Renzi, novità molto consunta dall'attesa. Avete mai riflettuto sulla caduta degli ex comunisti? Dopo Veltroni, Bersani si sono affidati ad un socialista per arrivare finalmente nelle mani di un democristiano. Il Pdl minaccia le elezioni solo perché vuole mettere paura ai parlamentari. Se qualcuno di noi ci cascasse, se qualcuno votasse contro la decadenza a voto segreto, è il ragionamento della Puppato, sarebbe una cosa deflagrante. Cosa che non è mai successa, vero Prodi?

La Primavera del Pd

Siete pronti per la Primavera Democrat? Si, lo sappiamo che è quasi autunno, ma la nostra non era una considerazione sulle mezze stagioni, che si dice in giro non esistano più. No, la domanda si riferisce alla rinascita del PD Nazionale, ma anche e soprattutto di quello Riminese. Non è un mistero che Samuele Zerbini e Mattia Morolli abbiano da tempo sposato la causa del Sindaco di Firenze, ma più si avvicina il 9 di settembre e più ci sono adepti che fanno outing… chissà come mai. E’ il caso dell’incisivo On. Tiziano Arlotti, ormai un pezzo da novanta (anzi da 18mila), che, dopo essere stato primo firmatario della proposta di legge sulla trasformazione in museo di una miniera di zolfo, ha deciso di lasciare definitivamente il segno annunciando che, si, lui sta con Renzi. Cosa lo ha spinto finalmente a togliersi il peso e a dichiarare le sue inclinazioni? Ci riferiamo ad inclinazioni politiche non capite male… Sicuramente le ragioni saranno diverse e complesse, ma a lui piace citare l’intervista “di un ragazzo al Meeting, che ha indicato in Letta e in Renzi un chiaro segno di rinnovamento.” Non sappiamo se il ragazzo in questione fosse un 33enne con barba e tunica, fatto sta che ”l’annuncio” ha avuto il suo effetto. In verità, in verità vi dico… avere Arlotti tra le proprie fila piace molto al Consigliere Comunale Mattia Morolli che, in una serie di Tweet, brandisce il suo no alle “larghe intese territoriali” (si vede che quelle nazionali ancora le può sopportare), dichiara che D’Alema è peggio dei Maya e da il benvenuto al Parlamentare Riminese. Le parole esatte sono state: TizianoArlotti benvenuto ! Porta idee e #stasulpezzo per Rimini e i suoi bisogni.  Da qui in poi abbiamo usato la tecnica del “minimo stimolo” e siamo venuti a conoscenza anche di altri pensieri. Di seguito la conversazione: Citizen: ma smettila!! W i giovani, eh?? Morolli: A Rimini abbiam messo un 20enne segretario poi sparito; se è così allora viva il vintage.  Citizen: e vabbè li avete sbagliato Vision.  Morolli: … è peggio lasciare questa situazione per quasi 2 anni; più che vision è horror.  Dunque alle Renziadi pare ci sia poco spazio per le Visions. Noi di Citizen, che professiamo l’hobby dell’osservazione addirittura dalla Prima Repubblica, ci siamo convinti che nell’espressione il “nuovo che avanza” vi sia un fraintendimento semantico della parola “Avanza”. Il vero significato è che il nuovo ce l’hanno proposto così abbondantemente che qualcosa è sicuramente avanzato. Renzi il Rottamatore iscritto alla fondazione VeDrò e le sue Aragoste di rappresentanza paiono il ritorno ad un “futuro” che abbiamo già visto troppe volte, ma sembra che in giro ci siano persone a cui basta sentire il sostantivo cambiamento per vederlo realizzato.
 P.S.
 Arlotti lo avrà già comprato il giubbotto di Fonzie? 
 Davide Cardone

Amnistiato

La Cancellieri, che copre interamente la carica di Ministro degli Interni, ha lasciato intendere che l'Amnistia per il Cavaliere sarebbe l'unico passo possibile. Forse non ricordava che per ottenerla occorrono i due terzi di Camera e Senato. Il governo dell'inciucio non arriverà mai a queste cifre neanche con la paura della cessazione delle diarie. Berlusconi ha già svolto le doverose riunioni della larga famiglia di primo e secondo letto, negli altri sembra avere toppato. Sono le intenzioni testamentarie in vita per la fine traumatica di quella politica. Quali margini esistono per una reale via d'uscita che non comporti ulteriori traumi per il Paese e la definitiva augurabile dissoluzione del..Pidi? Non vi è dubbio alcuno che la componente politica sotto schiaffo è quella democratica. Il mondo del web è scatenato, i poveri rappresentanti locali fanno a gara a chi straccia prima la tessera. Il premio velocità se l'è aggiudicato l'erede politico di Casa Piccari, l'antica diceria sui padri e figli ha avuto una conferma devastante. Gira una voce da troppo tempo, non rivelata dallo Snowden infiltrato, che il Corriere del Pidi si senta come il partito di riferimento: Male. Dispiace per i presunti giornalisti, se vogliono continuare ad allenarsi possono solo ambire a fare gli addetti stampa di..Gnassi. La laicità di questa città è una trovata stupenda, di chi è stata l'idea? Può sempre organizzare un Seminario Parade sulla via dei Casetti. Il Quirinale è silente, come Bergoglio con il Meeting. Il Papa non ha ancora sbagliato una mossa, telefonare ad un giovane sconosciuto non alla Emilia Guarneri è un colpo basso che avrà ripercussioni sul mercato delle opere. Se anche il Vaticano ne ha le palle piene di questo potere imperante ci conforta per il futuro, per Grillo avere un Francesco è meglio di un Gianroberto. Il ministro(?) Delrio, renziano di governo, ha subito una bassa reprimenda da Brunetta, del quale puoi disquisire su tutto fuorchè la competenza e la modestia. Insomma il collega è stato accusato di non capire un ca..di Imu, a me sembra che anche sul resto sia molto debole, leggermente al disotto della media governativa. Letta pensa di avere l'assicurazione quirinalizia di condurci al voto con la stessa energia che ci porta al fallimento. La Santanchè, la più sveglia del gruppo, ha capito che anche i grillini vogliono andare al voto. Al di la della riedizione della tragedia delle parlamentarie è indubbio che questa volta l'atmosfera sarà forse ancora più favorevole di quella di febbraio. Allora pensavano di avere un Pidi stravincitore, oggi messo in queste condizioni, diventa una preda troppo facile da annientare...senza prigionieri, costano troppo.

P.S.
A Rimini c'è un esubero di..avvocati, anche in Giunta?

venerdì 23 agosto 2013

Le Arlottiadi

Qual è il personaggio politico vera rivelazione del Meeting 2013? Lui, ovvero l’onorevole In Zir par la Rumagna. Il caro onorevole Piddino Tiziano Arlotti, conduttore televisivo della trasmissione locale più agreste del settore tanto da essere stata la rivelazione dei Grammy Awards anni 60 in stile Quentin Tarantino, già consigliere comunale e sportivo ciclista instancabile. Ebbene, non se ne è perso uno degli incontri del #meeting13 che contano. Fino a confermare l’inciucio di governo esistente andando a perorare la causa dei comuni marchigiani di Sassofeltrio e Monte Copiolo dal vice premier Alfano. Insomma, questi due comuni ‘papalini’ vogliono entrare nella rossa Emilia Romagna. Ma perchè insistono, ci chiediamo noi come si chiedono molti ex marchigiani dell’Alta Valmarecchia delusi dell’annessione in Emilia Romagna e convinti solo oggi che sarebbe stato meglio non andare al voto. Guidando lungo la Marecchiese fra i comuni di Maiolo, Pennabilli e Casteldelci ancora c’è qualcuno che non ha digerito in Alta Valmarecchia il passaggio dalle Marche alla regione ER e finalmente lo esterna, alle edicole, dal macellaio, nei bar, nei ristoranti. Turisticamente parlando non si nota la differenza nè nella pannellistica stradale nè nella sua promozione. Vediamo ora se la Gioconda sarà usata bene. Insomma, tutto pare fermo a prima del 2007. Il Montefeltro é sempre stata zona isolata, cresciuta e sopravvissuta nei suoi modi ed usanze arcaiche spesso in barba alle regole. Frequentando alcuni ragazzi della open-redazione di Citizen le zone più lontane da Rimini parlando con i pochi operatori della Valle ancora ci si chiede quale vantaggio abbiano avuto nel votar sì. I turisti son quel che sono, in leggero aumento le targhe straniere, ma grazie al verde territorio e non certo grazie alle amministrazioni locali o alla Provincia. Il referendum in Alta Valle ha visto sette comuni cadere nel 2006 sotto la provincia di Rimini, con l’83% dei si ( Su 16140 aventi diritto di voto, solo il 67% è andato a votare). Iter amministrativo completato poi qualche anno dopo il 29 luglio del 2009 con la conferma ed il sì del Senato. Quali vantaggi ottenuti? La chiusura quasi certa dell’Ospedale di Novafeltria, unico presidio dell’Alta Valle. Sassofeltrio assieme a Montecopiolo (poco più di 3600 abitanti in totale) han già svolto sempre nel 2007 il referendum d’annessione collezionando l’87% di sì, ma l’iter è bloccato. Ecco il perchè dell’impegno di Arlotti qui nella kermesse del Meeting. Vorremmo però spiegare ai due comuni che nelle Marche si sta bene e non insisteremmo se fossimo in loro nel tentativo di una annessione ad una regione che avrebbe solo da guadagnarci con altro, territorio montano da registrare come riminese e romagnolo. Il vantaggio, a sentire gli intervistati, sarebbe tutto per la regione ER. Insomma qui prodest? I cittadini ascoltati han solo di che lamentarsi per la totale assenza della regione e provincia dal punto di vista amministrativo e turistico, quindi? A chi vogliono raccontarla? L’onorevole vada a farsi un giro in bicicletta, vedrà che l’umore è cambiato ed anche molto. @CitizenRimini 

MWatt

Desidero commentare l'interessante studio di Anthea sui consumi energetici di edifici che fanno capo al comune. Il dato che maggiormente mi ha stupito è quello relativo al Museo (nota polemica: un'isola felice, una struttura a 5 stelle frequentata da 4 gatti costosissima e gestita da pochi intimi) che consuma quanto il Cimitero e ben 1/3 del mastodontico Palazzo di Giustizia che ben altre faccende sbriga. Quindi io credo che i responsabili del Museo dovrebbero fornir pubblica spiegazione di questo inspiegabile consumo che anche volendolo fare sparando al massimo i condizionatori etc. sembra impossibile a farsi. Colpisce altresì il consumo nei week end in una città ove inspiegabilmente ed inusualmente alle 13 del venerdì scatta la chiusura degli uffici comunali fino al lunedì successivo. Le luci della città sono belle, certo, ma costano! Il Galli illuminato è molto suggestivo ma costerà come una seconda casa! La cosa la puoi fare per le grandi occasioni a meno che non paghi Palloni la bolletta allora non dico niente. L'aria condizionata è per esempio un lusso che molte famiglie che pagano quella degli uffici comunali non possono permettersi. Infine il primo risparmio è non spendere. Quel venditore che ti dice di "investire" nel fotovoltaico nella nostra fascia climatica te lo sta mettendo: solo che il dirigente che firma la spesa non paga di tasca propria. 
nirvana spigolon- Miramare

20 Anni

Un arco temporale diventato con Berlusconi l'unità di misura della politica nostrana. Per quella giudiziaria l'attesa aumenta si arriva almeno ai trenta. Dopo quel periodo iniziano le rivisitazioni dei grandi casi: omicidi e stragi. Intanto abbiamo passato inutilmente gli ultimi venti, mentre il Cavaliere si difendeva dalle aggressioni inventando un partito quasi sempre maggioritario ed evitando, riuscendoci benissimo, anche nel caso unico di una condanna... terminale, di andare in galera. Mentre il resto del Paese, eccetto Mediaset, affonda inesorabilmente. Le nostre banche sono patrimonialmente fallite, vengono tenute in vita dalla Bce per non chiudere la farsa dell'euro. Il prossimo Cda di Aeradria sarà quello dei creditori, la Carim in testa. La Merkel deve prima vincere le elezioni, poi lascerà al suo destino i paesi ai quali ha concesso un debole salvagente. Non capisco cos’abbia da festeggiare chi brinda alla condanna di Silvio B, il Caimano finalmente in trappola dopo un ventennale inseguimento giudiziario; capisco ancora di meno l’esercito di Silvio che vorrebbe rovesciare tavolo e governo a dispetto di una condanna ormai definitiva ed esecutiva per frode fiscale. Tirare per la giacca il presidente N.....è esercizio inutile, adatto a chi non conosce le sue antiche reazioni. E' già nella fase dello sganciamento dal Problema B, come se lo avessimo inventato noi un governo dell'inciucio. Avete notato il livore che emette la canea dei personaggini riminesi quando devono fare i conti....giornalistici con il MoVimento? Sono abituati alla lettura anche gratuita di quattro veline al posto di una seria fonte informativa. I più cattivi sono quelli dotati di laurea in medicina con specialità prefettizia. Vi ricordo che alla fine degli anni 80, tutto il sistema politico era ampiamente d'accordo sull'eliminazione delle province e di converso dei..prefetti. Quando ho iniziato l'attività politica, il bagnino con il quale sembra abbia trovato un punto d'incontro, era un bambino che non pensava alla spiaggia come fonte di reddito, in quel tempo il Prefetto aveva il compito di controllo sugli enti locali, tutte le delibere erano vistate dall'organo prefettizio. Oggi l'autonomia locale e le relative responsabilità sono in capo al Sindaco, consiglieri e..dirigenti, gli assessori fanno coreografia ambientale ed urbanistica. In uno stato di diritto normale le sentenze si possono criticare, ci si può lamentare per l’accanimento vero o supposto, ma si accettano sempre. Però quando sbagliano i magistrati...pagano. I democratici ormai abituati a sguazzare nell'ambiguità politica attraversano uno dei migliori periodi, sono costretti dal presidente che hanno eletto a rimanere a fare la guardia al bidone svuotato dalla Cassazione e nel contempo continuare la guerriglia interna per un congresso mai terminato. Il segnale locale arriva dal silenzio degli onorevoli a diaria piena. Petitti&Arlotti non sanno a chi rivolgere le loro preghiere parlamentari, la signora in Bernabè, ci dicono stia facendo un pensierino alla poltrona vacante da almeno due anni di ..Gnassi. Niente da dire, se il metro delle scelte è quello del migliore dj, le prossime primarie musicali vedranno un folto numero di ragazzi musicalmente tatuati. La sentenza di Cassazione di giovedì sera provoca qualche breve ragionamento, perché chiude un lungo ciclo politico delle occasioni perse. Non c’è bisogno di essere berlusconiani o esserlo stati per riconoscere cosa si agitasse intorno al Cavaliere in quei mesi a cavallo del 1993-94: il programma economico di Antonio Martino, una ventata liberal-liberista in un Paese ingessato da caste, corporazioni, veti, inefficienze, corruttele e uno sterminato apparato pubblico. Mettere l'Impresa la Centro, la scoperta delle Pmi e le Partite Iva. Fu un successo straordinario, grande infornata di esponenti della società civile, reduci dei partiti più colpiti da Tangentopoli per Due, giornali e media di proprietà o conquistati, perfino parte dell'intellighenzia da salotti televisivi era conquistata dal verbo meneghino del Cavaliere. Il comunisti in quel periodo nascosti nel Pds come al solito non avevano capito un cazzo, persero come sempre con la grande armata di Occhetto. Linguaggio chiaro finalmente all’altezza della gente, lo straordinario consenso della borghesia minuta e sfrangiata, ceti produttivi e professionali, piccoli e medi imprenditori, artigiani che decidono di dargli fiducia. Il blocco di una Italia moderata che prima votava per tutto l'arco del pentapartito, trovò un comune punto d'aggregazione. Tornare a Forza Italia è come Jerry Callà che ripete Sapore di Mare. Impossibile e inutile. La condanna di Berlusconi condannerà anche il Pd? Quello che hanno propinato a milioni di cittadini spacciandolo per l'alternativa al Caimano? Sicuramente. Un falso politico sputtanato dalla storia e dalla cronaca di questi anni di inciucio vergognoso. Come si chiuderà questa partita tipicamente italiana? Il responsabile dovrebbe avere il compito istituzionale di proporre un'alternativa, esiste solo la corretta possibilità di un governo a tempo stretto, le solite quattro cose che permettano al Paese di prorogare la fine e di andare a votare con almeno un pasto al giorno. Lo dico da troppo tempo perchè abbia la soddisfazione di avere ragione. Non sono andati bene Rodotà, Fo, Prodi, Strada, trovate un ...Barca, Civati, Puppato, mandatelo in Parlamento anche convocato da La Presidente Boldrini per vedere cosa hanno il coraggio di fare quelli del MoVimento. Però Casaleggio deve mantenere la promessa.