martedì 31 ottobre 2017
Non Commentabile
Ho letto, avvolto dai fumi provenienti da Covignano, l'intervista che il Carlino (ancora) in versione badante locale ha dovuto fare alla Petitti Emma, assessora regionale in quota (ancora) a Melucci. Difficile trovare un sussulto di idee o proposte con una onesta autocritica. Frasi, come si diceva una volta copiate da Rinascita o.. Noi Donne. Un linguaggio tutto rivolto ai resti del Pd. Una corrente che avvisa quella di maggioranza che ci sono ancora e vogliono contare nell'imminenza delle elezioni. Tutto qui, il resto sono domande innocue, con risposte da sottotitoli per i dieci iscritti. Giannini ha il compito del liquidatore del partito provinciale, gli hanno concesso un concordato sempre fallimentare. Si sono rivolti ad uno dei pochi sindaci rimasti, quello più spendibile lo tengono per il Parlamento e l'opposizione da lungomare a Berlusconi. Ho letto perfino termini desueti come la "politica del territorio" non capendo di quale lingua di terra stesse parlando. Rimini dovrebbe fare un'opera "catalana" contro la Regione di Bonaccini (non sarà mai Errani). Se andiamo a misurare quanto abbiamo dato e le Aree Vaste che ci hanno imposto, non ci sarebbe bisogno di referendum per andare con.. S.Marino.
Invidia Penis
Premetto che queste righe non vogliono in alcun modo essere una provocazione né minimizzare o trattare in modo inappropriato un problema che c'è ed è serio ma tratto un effetto del problema e la risposta per per inadeguata e inutile, non il problema!, e altresì che esse esprimono la mia personale posizione sul fenomeno, ebbene: Invidia penis, eggià, ma non lo dice un Nemo qualunque lo diceva e soprattutto, topos celeberrimo del suo pensiero, ne scriveva l'immenso dr. Sigmund Freud con Gustav Jung, Sándor Ferenczi e compagnia bella, Piaget etc.che secolo scorso comprese molte e molte dinamiche dell'animo umano padre e fondatore della psicoanalisi come tutti sanno. E mi riferisco ma naturalmente alla proliferazione di corsi di autodifesa per donne finalizzati a proteggersi da, evidentemente non-improbabili come abbiamo vista a Rimini, aggressioni da parte di bruti con finalità di rapina e/o sessuali. E palestre anche a Rimini vedo sono piene verso le sette quando staccano dal lavoro tante si precipitano ivi per apprendere tecniche dico un nome e ho detto tutto: krav maga, ossia dicesi: alta un metro e mezzo esile sembri vittima facile arriva quello che vuole abusare e sfogare le sue squallide voglie ovvero strapparti la catenina non fa a tempo a dire "ah" lo hai steso (questo nella fantasia, nella realtà ti rompe una bottiglia in testa ti stende lui); e li finanzia anche il comune e diciamolo pure questo anche a beneficio di palestre e istruttrici o istruttori vari ma come ripeto se noi andiamo a vedere a monte cosa c'è dietro a questi fenomeni che io, e guardate sono molto sereno, chiamo "di costume" perché come arrivano durano un po' e poi spariscono... "mode" dunque certamente legate alla cronaca di cui spesso si legge. Allora domando: non è ridicolo che una donna voglia imparare a difendersi "menando", ciò poi non solo in prospettiva aggressione-estraneo ma anche nei rapporti con il partner, alla luce di quello che purtroppo accade ormai frequentemente? 2 sessi: nella nostra specie ci stanno 2 sessi, l'uomo è più alto, ha una massa muscolare congenita più sviluppata, ossa più grosse e robuste e via discorrendo: nato per combattere, andare a caccia etc. La donna è più piccina... morbida, ha il grasso che si deposita per natura in aree corporee che la rendono inadatta al combattimento quali il sedere etc. E mille altre differenze la cui finalità biologica è quella della differenziazione sia fisica sia mentale di due individui che avranno destini diversi. Quindi, fatti salvi casi di donne portate che pure ci sono, di atlete, forze armate etc., fatti salvi casi "medici" di sessualità non ben definita.... "mista", proporre la boxe tailandese o quello che volete a una donna per difendersi hai lo stesso effetto a meno di allenarti anni 4 ore al giorno che proporre a un uomo di... fare la maglia, per citare un luogo comune. Non-serve, rarissimi i casi in cui una donna ha messo in fuga uno stupratore o un rapinatore o un ex partner troppo insistente perché aveva fatto 1 mese 10 ore di corso di autodifesa. Quindi torniamo al discorso invidia del pene che a mio parere agisce a livello del subcosciente in quelle donne che scelgono questi corsi. Per esempio ci sono tanti strumenti "gadget" legali che non siano girare con una 357 magnum che danno sicurezza per mettere in fuga un aggressore e il problema nr.1 poi resta che gli aggressori non dovrebbero esserci pertanto molto meglio concentrare le energie e le risorse perché non vi siano aggressioni piuttosto che imparare a difendersi da essi altrimenti facciamo la legge della giungla, il far vest etc., per me!
Nemo Pascale
Nemo Pascale
CS Hera
Hera, ‘In buone acque’: la gestione trasparente del ciclo idrico
Torna il report annuale del Gruppo che raccoglie tutte le informazioni utili a conoscere da vicino un servizio di primaria importanza. Alto il valore degli investimenti di Hera nel settore: oltre 130 milioni di euro nel 2016 (+4% rispetto all’anno precedente); acqua erogata di ottima qualità e garantita da oltre 877.000 analisi, di cui più di 127.000 solo nel riminese. Tutti i dati sulla qualità dell’acqua anche nell’app per smartphone l’Acquologo
‘In buone acque’: nuova veste grafica, contenuti aggiornati e certificati
Si presenta in una nuova veste grafica, di lettura più immediata, il report ’In buone acque’, redatto annualmente dal Gruppo Hera per fornire informazioni semplici ma allo stesso tempo dettagliate sul ciclo idrico, gestito dalla multiutility in 239 comuni di Emilia-Romagna, Marche e Triveneto.
Secondo operatore in Italia per volumi di acqua erogata (300 milioni di metri cubi l’anno), il Gruppo Hera serve oltre 3,6 milioni di cittadini, i quali vengono puntualmente informati, anche attraverso questo report, sulla qualità dell’acqua di rubinetto che utilizzano quotidianamente e che viene sottoposta a costanti e rigorosi controlli per garantirne potabilità e sicurezza.
Basti pensare che sulla risorsa idrica erogata da Hera, nel 2016, sono state effettuate oltre 877.000 analisi di qualità (più di 2.400 al giorno in tutto il territorio servito). Le analisi, per il 47% effettuate nei laboratori del Gruppo, hanno riguardato pure la presenza di antiparassitari e aspetti non normati, come i contaminanti emergenti. Anche in questi ambiti i risultati hanno confermato la qualità e la sicurezza dell’acqua di rete distribuita da Hera. Inoltre, la multiutility ha già introdotto la metodologia Water Safety Plan (prevista dalla Direttiva europea del 2015) per migliorare il controllo di tutte le fasi della filiera di produzione e distribuzione dell’acqua potabile.
Tutti i dati contenuti nel report sono verificati dall’ente di certificazione indipendente DNV GL.
L’acqua di Rimini: qualità e sicurezza garantite da oltre 127.600 analisi
Per quanto riguarda il territorio riminese, dove più di 330.000 abitanti usufruiscono del servizio idrico erogato da Hera, l’acqua è stata sottoposta, lo scorso anno, a oltre 127.600 analisi, svolte nei laboratori del Gruppo e dell’ASL.
Fondamentali le risorse impiantistiche utilizzate sul territorio per la distribuzione del servizio: nel riminese l’acqua di rete arriva da 208 fonti di prelievo e viaggia attraverso 3.011 km di rete acquedottistica, nella quale vengono immessi ogni anno 40,8 milioni di metri cubi d’acqua.
Il sistema garantisce un buon approvvigionamento ai cittadini del territorio riminese, che possono così bere l’acqua di rete con tranquillità.
Hera: nell’idrico investimenti sul territorio superiori del 50% rispetto alla media italiana
Non solo acquedotto, ma anche depurazione e fognature; gestire il servizio idrico significa occuparsi lungo tutto il ciclo d’utilizzo della risorsa naturale più importante per la vita. E’ per questo che da sempre il Gruppo Hera concentra sul settore la maggior parte dei propri investimenti: nel 2016 essi hanno raggiunto i 131,8 milioni di euro (+4% in più rispetto all’anno precedente). In particolare il 47% è stato investito nell’acquedotto, il 25% nelle fognature e il 28% nella depurazione.
Rispetto a una media nazionale di 28 euro investiti per abitante, nel territorio servito dal Gruppo Hera gli investimenti nel 2016 sono stati di circa 39 euro per abitante. L’entità di questo impegno ha consentito a Hera di intervenire su oltre 35.000 km di rete acquedottistica, circa 18.600 km di fognature, 469 impianti di depurazione e 428 impianti di produzione e potabilizzazione. Tutto questo in rapporto a un costo di soli due euro per mille litri di acqua di rubinetto, valore che corrisponde a circa la metà di quello che si paga nelle altre nazioni europee.
‘In buone acque’: i vantaggi economici e ambientali del consumo di acqua del rubinetto
Il report si sofferma a lungo sui benefici che derivano ai cittadini bevendo l’acqua di rete.
In un Paese, come l’Italia, che è al terzo posto nel mondo e al primo in Europa per consumo pro capite di acqua minerale, un’azione locale condotta dall’azienda e rafforzata dalle buone pratiche dei cittadini può contribuire a determinare importanti effetti, partendo dalla riduzione delle bottiglie di plastica.
Basti pensare che lo scorso anno si è registrata nel mondo una media di 900.000 bottiglie di plastica vendute ogni minuto (dato Euromonitor International’s global packaging trends report). Nel territorio servito dal Gruppo, in particolare, l’acqua del rubinetto è stata già scelta nel 2016 dal 36% dei clienti, che hanno così evitato la produzione, il trasporto e lo smaltimento di 250 milioni di bottiglie di plastica (che riempirebbero oltre 3 milioni di cassonetti), nonché le relative emissioni di CO2dato che, secondo Legambiente, in Italia solo il 20% delle bottiglie è in vetro, solo il 38% delle bottiglie in plastica viene riciclato e solo il 18% delle bottiglie viaggia su rotaia. Per quanto riguarda i benefici economici, la scelta dell’acqua di rubinetto al posto della minerale consente a una famiglia di tre persone di risparmiare mediamente fino a 270 euro l’anno.
Il report è in versione cartacea e on-line
‘In buone acque’ contiene informazioni molteplici e dettagliate: tutti i valori della qualità della risorsa idrica, relativi alle concentrazioni medie rilevate, sono ad esempio consultabili territorio per territorio. Il report dettagliato è già consultabile on-line all’indirizzo www.gruppohera.it/report e una sintesi con i dati principali sarà disponibile a breve in versione cartacea agli sportelli clienti del Gruppo Hera.
‘In buone acque’ si aggiunge ad altri strumenti messi a punto dal Gruppo per informare i cittadini in modo costante ed esauriente sulla qualità dell’acqua e del servizio, dall’etichetta dell’acqua riportate in bolletta al canale dedicato sul sito fino all’Acquologo, l’app gratuita di Hera che permette ad esempio di conoscere i valori medi della qualità dell’acqua del rubinetto, inviare dallo smartphone la lettura del proprio contatore idrico o essere avvisati tempestivamente in caso di interruzione del servizio idrico per lavori programmati.
Fogacci: “Analisi e controlli per garantire una qualità che non deve essere mai data per scontata”
“Il report ’In buone acque’ rappresenta uno strumento prezioso, come la risorsa di cui tratta, in quanto riassume in modo comprensibile a tutti la complessità del sistema idrico integrato, sul quale ogni giorno il Gruppo Hera è impegnato per garantire un servizio di eccellenza” afferma Franco Fogacci, Direttore Acqua di Hera. “Eccellenza che è provata dalla qualità, non scontata, della risorsa, sottoposta a controlli e analisi continui. Solo così possiamo garantire ai cittadini, impegnati con noi nella tutela dell’ambiente, di poter disporre di un’acqua davvero buona e sicura per la loro vita e la loro salute. Inoltre l’acqua erogata è economica e permette alle famiglie di risparmiare”.
lunedì 30 ottobre 2017
Il Futuro
Di Renzi. La risposta è semplice: conta il risultato del Pd in Sicilia. Se facciamo riferimento alle previsioni, non mi stupirei se il candidato del centro-destra arrivasse oltre il 40%. E' ritornata di moda l'alternativa tutta nostrana al regime piddino. Altro grande risultato dei mille giorni da bullo. Ha distrutto un partito, nato per gestire il potere, usando tutti gli strumenti leciti ed.. illeciti. Non cito il Movimento, nelle partite decisive funge da osservatore o segnalinee, mai arbitro. Il Partito di Renzi viene dato benevolmente attorno al 15%, non sarebbe sconfitta ma catastrofe. Grasso che delle movenze politiche siciliane se ne intende, ha pensato bene di lasciare Schettino da solo. Sarà una morte politica lenta, la potrete seguire giornalmente in diretta sul sito di Repubblica. La sceneggiata dell'assenza della fata Etruria e Del Rio, al consiglio dei ministri per la conferma di Visco, un altro fenomeno che solo in Italia poteva fare finta di controllare il sistema bancario, mostra la fine del potere renziano. Ci dovremo abituare a vedere (localmente) altre fughe. Il dramma si allargherà ai comuni e regioni, intanto la Lega toglie il riferimento nordista, accreditandosi come partito italiano. Litiga con i grillini gli spazi che le proteste lasciano: vaccini, migranti, casa, lavoro e..pensioni post mortem, visti però come estemporanei momenti dell'opposizione. mai affrontati con una proposta di governo. Il Pd intanto ha una fantasiosa rappresentanza (mai eletta) che decide: Draghi, Napolitano, Mattarella e Gentiloni, con l'alto riferimento a Papa Francesco, ormai l'unico che li può salvare dopo il pentimento. Renzi ha volutamente rotto tutti i ponti anche con lo sparuto gruppo di sinistra. Compagine anche quella piena dei peggiori esempi di furbizia e viltà. Il sindacato da tempo, senza verdetti appariscenti, ha abbandonato l'amico di Verdini, diventato king maker della politica. Certo che rivedere Berlusconi dopo venti anni più forte di prima solo in un paese a sovranità limitata, poteva accadere. Criticano Trump. Non sappiamo ancora chi ha ucciso Kennedy, ma conosciamo chi ha sterminato la sinistra.
Rosatellum Ariminense
Si apprende da oggi che la maggior parte degli “inginocchiatoi” sia cartacei che “on-Line” locali vedono con preoccupazione il ridimensionamento dei possibili eletti alle prossime elezioni, creato dallo stesso “appestellum”. che ne lascerebbe in vita solo 3 su 4 rispetto alla scorsa tornata elettorale. La cosa curiosa che salta all’occhio è la faciloneria giornalistica con cui vengano prese le parole del segretario PD riminese che come sibilla cumana riconfermerebbe Il “digiunante “ Tiziano Arlotti, in sella per la candidatura. Ma a nessuno delle penne più o meno pensanti, è venuto in mente che la probabile mossa del sindaco pesarese, possa quasi certamente replicarsi pure a Rimini, visto l’ingombrante (non solo per altezza) sindaco riminese ? E dove mai si potrebbe ricollocarlo, visto la fame di spazi al museo della città, se non nel più grande e gattopardesco contenitore collocato a Montecitorio? Chi potrebbe andare in soccorso del resiliente segretario nazionale del PD, che rischia di diventare minoranza nel suo stesso partito, se non i due gemelli diversi di Pesaro e Rimini che replicherebbero così la vecchia signoria dei “Mastini “ Malatesta, in questo caso in soccorso alla decadente signoria Fiorentina? Dovranno sicuramente farsi ricamare le iniziali M R in tutto il loro guardaroba vista la sicura elezione al parlamento! Per il resto dei candidati si prospetta il diluvio o meglio uno tsunami. Sergio Pizzolante sicuramente stracotto per qualsiasi rielezione, mentre per il convitato di pietra della Lega il nome è ancora in nebulosa per poter diventare galassia. Comunque ne vedremo delle belle. Invece in casa grillina, le due api regina, in quanto le rispettive quote azzurre risulterebbero ininfluenti come fuchi, potrebbero trasformarsi in vere mantidi, (a meno che una delle due non cambi sesso nel frattempo). La “ dead woman walking “ Giulia Sarti che ha fatto di tutto per passare al... ma con scarso successo (ndr. hanno già troppi s(c)arti non vogliono anche quelli degli altri partiti). Avrà contro la simpaticissima, ma non si sa ancora a chi, Carla Franchini, uscente dal suo esclusivo meetup felsineo aperto da lei e composto unicamente da se medesima.
Ma l’unica cosa certa sarà che appena Nello stravincerà (forse) in “Sicily land “ i berluscones vorranno accelerare con qualsiasi mezzo il voto anticipato. Tutto questo era scritto nelle trippe, come direbbe un qualsiasi aruspice a buon mercato !
@TuCo
@TuCo
Multe elettroniche
Non c'è tanto da rallegrarsi che
il Comune abbia elevato un numero
spropositato mi pare 2-3000
contravvenzioni "elettroniche" in
pochi mesi come se ne fa vanto
l'Amministrazione che
evidentemente poi incassa questi
quattrini. Si cade nell'equivoco
di ritenere che molte
contravvenzioni equivalgano a molti
controlli e ciò è solo parzialmente vero in quanto come ben sappiamo da 20 anni esiste elettronica che supporta chi vigila sul traffico e direi lo sostituisce con i vari sistemi di controllo ma nel
complesso la cosa non è affatto
positiva in quanto sarebbe come
compiacersi che poniamo a
Vattelapesca in 6 mesi
vi siano stati 100 omicidi e siano
stati comminati ai rei un totale
di 3000 anni di carcere (!). Perché
se non si può negare che una contravvenzione
specie se salata abbia un potere
deterrente su infrazioni future su chi la subisce ma
nel momento in cui l'infrazione
viene sanzionata significa che è
già stata consumata, con tutto
quello che ciò comporta. Ci
sarebbe da rallegrarsi se, poniamo
a fronte di un numero elevatissimo
di controlli sulle strade fossero
state elevate pochissime
contravvenzioni in quanto
riscontrate pochissime infrazioni
al CDS. Numero alto di
contravvenzioni significa: molti
soldi nelle tasche del Comune,
rischi a circolare per Rimini, poca
prevenzione, strade non
presidiate: e ci sarebbe da
sbandierare questi dati come si
festeggiasse un allunaggio chiedo a chi di dovere!? Pochi
controlli "umani", molti introiti
che non vengono investiti
evidentemente come da normativa (quantomeno in
modo efficace) in prevenzione se
ogni anno le multe aumentano e aumentano perché scorso anno si sfondo la soglia psicologica dei 10 mll di euro, decine di migliaia d'euro di multe al giorno, una macchina da soldi! E personalmente e obbiettivamente direi
colpisce in dati diffusi
recentemente l'alto numero di
pedoni deceduti percentualmente, ossia te ne vai per i fatti tuoi o
attraversi e t'ammazzano e ancor
più il fatto che questi morti
ammazzati di traffico stradale a
piedi siano per la maggioranza
anziani quindi verrebbe da pensare
che questo non è un posto per
vecchi, non vecchi pedoni
comunque. Prevenire è meglio che
curare, la multa è una cura, per
altro blandamente efficace; presidiare le
strade (perché noi conosciamo la natura umana e sappiamo che se l'occasione fa l'uomo ladro l'assenza di controlli genera infrazioni), l'educazione stradale,
strade illuminate, manto in buono
stato, segnaletica ok, marciapiedi, limiti, rallentatori
etc. sono prevenzione ossia quello
che per legge dovrebbe essere
fatto con questa ingentissima
somma di multe secondo le percentuali note minime che qui scorso anno furono appunto il minimo di legge. Inoltre, c'è questa storia ben nota caratteristica di tutti i Comuni che in sostanza non vi è interesse a un traffico che non generi multe, anche perché poi i costi sociali degli incidenti non ricadono sui Comuni ma su stato e Regione. A me non interessa che i vigili arrivino "dopo" col camioncino a fare i rilievi a me sarebbe grato che arrivassero "prima" per evitare l'indicente. Ma se tu dispieghi vigili sulle strade al posto di autovelox o cosa ottieni un potere deterrente che non genera infrazioni e non genera multe e i comuni per mantenere un corpo di PM e per esigenze di bilancio non possono rinunciare alle multe, non dico tutti, ma il nostro per me è uno di questi e il fenomeno è noto e ampiamente discusso e criticato. La presenza dei vigili in carne ed ossa è sporadica, se li vedi sono da altre mansioni presi, non vi è interesse a che non si commettano infrazioni questa è la sintesi di tutto e tutto è conseguente a questo, e incidenti, feriti, morti (19 nel 2016, senza contare quelli che muoiono dopo 1,2,5 anni o che riportano lesioni gravissime) sono un drammatico corollario.
M.A.
M.A.
domenica 29 ottobre 2017
Giro di Boa
L'avevo (sempre) ipotizzato ma ho voluto qualche certezza per quanto aleatoria. Il Sindaco di Rimini sembra (?) stia pensando al futuro..prossimo. Non ci sono state conferme, neppure smentite, stante la difficoltà del Pd a mostrarsi un partito. L'ultima impresa sarà la passerella, il suo red carpet per approdare al Borgo. Non c'è stata una opera di legislatura, solo manutenzioni, spacciate come progetti griffati e colorati. Aquarena è colpa addebitabile ad altri. E' indubbia la sua abilità nel vendersi, aiutato anche dalla bassissima concorrenza. Nel partito non c'è nessuno del suo calibro o capacità. In altri tempi sarebbe bastato anche un A Te Faz o perfino la Petitti. Con questi cali di popolarità il Comune è comunque perso. Cosa potrà scegliere Gnassi? Le elezioni in Sicilia saranno lo spartiacque tra fughe di massa (Grasso) o il resistere arroccati, sperando che il cambio del segretario possa arrestare la caduta. Nel 2018 si vota e per tante valide ragioni un posto nel Parlamento a lui spetta. Non hanno scelte migliori da opporre. Il processo "sine die" non fa paura se mai l'ha fatta a qualcuno. Sarà più dolorosa e lunga la via crucis con la Corte dei Conti. In ogni caso credo abbia preparato un "paracadute" privato. Il nuovo Borgo Andrea è diventato il cuore di Rimini. Al cuore non si comanda.
Fico Eataly
Il 15 novembre se dio vuole dopo
una decina di rimandi aprirà Fico
Eataly Word, a Bologna, con lo
scopo di "valorizzare e promuovere
il territorio e la cultura lungo
la Via Emilia...attraverso la
realizzazione di azioni
promozionali destinate alla
cittadinanza, ai turisti, in
particolare a quelli provenienti
da Paesi stranieri, ai giovani in
età scolare e al pubblico in
generale", queste le parole a
margine della sottoscrizione
dell'accordo Gnassi-Merola, con il sindaco
che si è fiondato alla corte felsinea
evidentemente ivi convocato, siglato
maggio scorso quando Fico avrebbe
dovuto aprire si diceva primi ottobre
nel giorno di San Petronio, ma non
ha aperto, poi "entro ottobre" ma
non ha aperto, prima a maggio, ma
non ha aperto, prima entro il 2016
ma non ha aperto, prima ottobre
2016 ma non ha aperto, entro il
2015... appena finisce l'expo, ma
non... Questa sarà probabilmente
la volta buona altrimenti si
possono anche sparare se non
riescono ad aprire questa
Disneyland dei golosi che avrebbe
dovuto avere 10 mln di visitatori
all'anno, poi 5 mln... Rimini c'è
voluta entrare direi per me "è
stata costretta" dalla catena di
comando perché questa idea di fare
una cosa simile per me è assurda e
avrà necessità di approviggionarsi
per esempio con le scolaresche,
specie gli istituti superiori
legati alla ristorazione ma non
solo. Ma questa idea per me è
assurda in quanto c'è come dire
una petizione di principio: non
c'è niente di bello da vedere nel
backstage della zootecnia e
neppure nella trasformazione del
cibo industriale. La zootecnia è
crudele, faranno vedere alle
scolaresche e ai turisti che
arriveranno la mucca al pascolo
"poco prima di essere ammazzata" e
ridotta in fiorentine "l'è
chianina, iddio bono!",
Azionisti principali di Fico Eataly
World sono Coop Alleanza e il
Comune di Bologna oltre altri, e
l'ad di Fico è di Coop. Problema è
anche che una cosa è avere un
nome... "fico", avere un'idea
sulla carta, altro che funzioni.
Funzionano le cose note: parchi
acquatici, musei, festival, mostre
etc., inventarsi una cosa che ti
mostra il pianeta cibo dall'alfa
all'omega dall'uovo alla gallina,
dal seme alla mela al sidro
etc.etc.etc. per me può
interessare l'ideatore di questa
roba che è un agronomo e che da 30
anni si interessa di questo ma
gente di come il latte diventa
formaggio 9/10 non gli importa una
cippa, e neppure è tanto bello a
vedersi, per non dire sparare in
fronte a una mucca per
mangiartela: l'errore di fondo di
Segre che lo ha ideato preside di
Agraria presidente del CAAB di
Bologna è stato ingenuo: pensare
che le sue passioni fossero quelle
dell'universo mondo! Per me non
funzionerà, probabilmente siamo
stati chiamati per contribuire a
alla fase di start-up per
approvvigionare di studenti che ci
dovranno andare volere volare e
sperando di mandar loro turisti ma
l'idea di una cosa che è un unicum
mondiale (e questo già il fatto
che non ne esistano avrebbe dovuto far
pensare che non vi è interesse che
non tutti pensano al cibo dalla
mattina alla sera anche se da
alcuni anni è di moda). Dunque
aspettiamo il 15 se non
rimanderanno per la 11a volta
l'apertura e per me comunque
avremmo dovuto stare alla larga,
perché non sembra operazione
partita sotto buoni auspici e perché
vi è sempre maggior empatia verso
le sofferenza degli animali da allevamento
quindi lontano dalla sensibilità
dei tempi, e anche sotto il profilo
nutrizionista nuovo diktat "mangiare poco" es.,
certo lì siamo nel cuore del distretto alimentare
di notissimi marchi ma da qui a farne turismo
didattica intrattenimento ce ne passa.
A.S.
A.S.
Trilogia
Mi e` stato chiesto di chiudere la trilogia analitica sulla decisione di Grasso. Lo faccio con piacere! E mi permetto una provocazione. Sara` la prima campagna elettorale in cui il partito di maggioranza relativa rema contro il suo governo. Ieri i ministri renziani non hanno partecipato al Consiglio dei Ministri con cui si reincarica Visco al vertice di Banca d`Italia. Si scrive cosi`! La K di Kossiga fa ridere ai polli! Renzi ha ordinato una "zingarata" toscana, una bambinata diciamo noi romagnoli. Siamo al tutti contro tutti e al cosa non si fa o si distrugge per un po` di potere. Adesso il cerino e` nelle mani del Presidente della Repubblica. Non faccio pronostici voglio credere ancora che ci sia una possibilità... dopo ce la prenderemo da soli alle urne e se non si riesce vedremo. Speriamo di non ridurci come la Spagna. Grecia, Spagna... ecco vediamo di darci un sistema anche a costo di espellere i presunti rottamatori, i Savonarola da Paestum del nostro tempo, a calci in culo dai templi del potere.
Roberto Urbinati
Roberto Urbinati
sabato 28 ottobre 2017
Riccione
Ho scritto (quasi) sempre bene del Sindaco Tosi e l'avrei votata se fossi stato un residente anche di passaggio. Ho conosciuto l'amara parabola (discendente) di un partito una volta fortissimo diventato una parodia interpretata anche male. Tanti amici (fidati) mi tengono aggiornato sul cambio epocale e sulle ragioni (vere) che lo hanno determinato. Quello più caro esercita la professione dell'albergatore senza l'aiuto dei finti profughi, una specialità tutta riminese e..lisiana. Ieri, assolutamente per caso, l'ho incontrato. Dopo il rituale e caloroso abbraccio tra reduci anagrafici è partita la raffica di precise domande su alcuni punti che non mi tornavano. Cosa sta succedendo a Riccione? Non spaventatevi, a Rimini non lo avrei chiesto. E' già successo di tutto e la passerella non è ancora finita. Il suo sfogo è durato due minuti, densi di delusione. Amministrare senza una programmazione condivisa è sintetizzabile dall'incontro funesto e contagioso con la "mediocrità" riminese. Ho letto (mercoledì 25 ottobre) lo sfogo "globale" degli albergatori. Un segnale importante, questi imprenditori hanno rilevanza, esercitando un'attività in un contesto ancora appetibile. Prima che diventi una protesta dilagante, la "politica" deve avere la forza mostrata nel recente passato ed affrontare i temi proposti. Mi permetto un consiglio: smettete con le "serre" chiamate cupole. Per quanto riguarda il Marano, farsi promotrice, non un carrello trainato da Pizzolante, di un rinnovamento radicale dell'uso di un'area che non ha eguali nella nostra provincia. Arrivo alla spiaggia. Il parcheggio interrato non serviva e non serve. La sovrastante passeggiata, preda di calure insopportabili e geli invernali, viene usata per qualche sporadico struscio domenicale. Non giocate anche voi sulla rendita di posizione. L'attuale lungomare deve essere come quello (più ampio) riminese, una parte fondamentale della riqualificazione demaniale. I bandi si faranno anche se non vuole Arlotti ed avranno conseguenze ancora non immaginabili. Sul piano ambientale, destinato ad avere sempre più importanza, queste passeggiate cementate non sono altro che la deriva culturale di quello costruito negli anni 60/70. Le strade marine originariamente erano spiagge o dune, messe da parte impossibili rinaturalizzazioni è però importante riportarle nel contesto dei servizi alla balneazione. Sul piano economico, grazie ad allargamenti e razionalizzazioni puoi arrivare al raddoppio dell'esigua spiaggia riccionese. La più bella passeggiata è quella (naturale) in riva al mare.
P.S. La speranza, ormai persa per la mia città, è che Riccione rimetta al centro delle sue proposte l'unico prodotto che interessa all'industria turistica. Non imitando le cretinerie riminesi. Basta una città per lo sballo. Finisco: perchè assegnare ad un gruppo di architetti (spagnoli) il compito di formulare la proposta? Una volta si diceva che era la politica a scegliere e il tecnico eseguire. A cosa serve andare a votare?
P.S. La speranza, ormai persa per la mia città, è che Riccione rimetta al centro delle sue proposte l'unico prodotto che interessa all'industria turistica. Non imitando le cretinerie riminesi. Basta una città per lo sballo. Finisco: perchè assegnare ad un gruppo di architetti (spagnoli) il compito di formulare la proposta? Una volta si diceva che era la politica a scegliere e il tecnico eseguire. A cosa serve andare a votare?
venerdì 27 ottobre 2017
Uno due
Dopo il gesto di Grasso condito con il cacio di queste parole: "non mi riconosco piu` nel merito e nel metodo con questo PD", l`altra sberla al damerino in treno arriva dalla riconferma di Visco. Un uno due bestiale, non certamente come quello del 4.12.2016. Tuttavia non ho mai assistito, prima di Renzi che in politica arrivasse qualcuno che volesse distruggere, umiliare, rottamare chi non la pensa come egli. Io ricordo notti passate a litigare, a confrontarsi... mai a odiare, mai a sminuire, a tentare di usare gli stessi sistemi che la mafia usa con i loro antagonisti prima di decidere di ungerli con l`olio della estrema unzione. Si perché il discredito, la delegittimazione, l`attacco brutale, la richiesta di "rottamazione" forse appartiene solo alla cultura da cui proviene Renzi. Attendo conoscere quale sia?
Roberto Urbinati
Roberto Urbinati
Una Fossa X Due
Ho letto su questo Blog di un probabile intervento sullo scolo Colonella Due. Così si chiama e così è stato sempre definito. Lo dico perchè non vorrei che questo cambio di nome in Macanno Due, nascondesse qualche altra sorpresa, come ad esempio fare confluire in questa fossa, altri collettori.
Fatta questa premessa chiedo perchè i lavori di risanamento iniziano da via Ferrara e non direttamente dal viale Regina Elena. In questo tratto (regina elena/ferrara), è presente la situazione strutturale idrica peggiore, partendo dalla copertura fatta direttamente ma male dai confinanti che utilizzano questi plateatici senza titolo ed in una situazione di reale pericolo.
Faccio questa sottolineatura perchè a Miramare sullo scolo Rodella, durante i lavori di rifacimento, l'uso improprio dei confinanti privati è diventato una strada pedonale pubblica.
Se qualche consigliere, magari della zona, volesse approfondire le questioni, con una interrogazione, gli anticipo il mio ringraziamento assieme ai tanti cittadini di Bellariva.
Un residente in via Ferrara.
Un residente in via Ferrara.
Grasso si è fermato a Eboli
La seconda carica dello Stato ha ufficializzato l`uscita dal PD e l`approdo al gruppo misto. Credo sia un unicum nella storia della Repubblica. Dopo la fiducia, plurime al rosatellum, un amaro ci stava bene per digerire l`abbuffata autoritaria. Un segnale inequivoco, ulteriore quasi pleonastico, a salvaguardare piu` quello che rimane dell`uomo e a scansare il macigno che la politica talvolta spinge a chiudere il sepolcro. E dopo la quinta fiducia ecco il gesto che vorrebbe resuscitare l`uomo e appunto scansare il politico. Non so se sia possibile o permesso dopo una legislatura confusa, caotica, che ha ceduto e certificato la sconfitta di tutti i temi cari alla Sinistra. I loro rappresentanti proni al voto per salvaguardare la "ditta" dal fallimento. Ed e` stato Si al job acts, Si alla buona scuola... Si alla erosione di tutte le garantige frutto di anni di battaglie sindacali. E chi con azioni, chi con omissioni, si sono macchiati di questa responsabilità, anche coloro che con un tardivo pentimento foriero di un tradimento ideale se non societario, della loro ditta, ora cercano un repentino accreditarsi sotto nuovi stendardi. E fra tutti questi si, rimbombano due No. I No della moderna e novella rivolta come direbbe Camus. Il No del 4.12.2016! Un No Collettivo, veemente... quello di chi e` appartenuto ad una storia gloriosa, nazionale, che ha ricordato in limine che e` politica anche non avere incarichi di palazzo; il No individuale di cui apprendo questa sera. Un No coraggioso che sussurra un: "adesso basta" e sbotta sul tavolo piu` alto, quella della Presidenza del Senato, secondo solo alla Presidenza della Repubblica. Un gesto, come dicevo, a cui non ho mai assistito e a cui tributo il mio rispetto. Non ci si dimette dagli incarichi istituzionali mai, piuttosto si affonda come nocchieri in balia della tempesta, ma lo si può fare dalle appartenenze quando tradiscono i propri valori. Si deve rinunciare alle appartenenze quando in esse piu` non si riconosce alcun barlume di se`. Quello che e` accaduto a Grasso e` accaduto a me e a tanti tesserati di partiti di sinistra, i cui leader quando il gioco si fa duro preferiscono giocare usando assi tenuti nelle maniche di altri soggetti e altre forze politiche in antitesi. Quando cio` accade o si dice no o se ne diventa conniventi, se non complici e/o fiancheggiatori.
Stasera anche il treno di Grasso si e` fermato a Eboli.
Roberto Urbinati
Roberto Urbinati
CS On.Pizzolante
Ddl spiagge, Pizzolante (Ap): “Tutelato presente e futuro settore, delega inevitabile. Polemiche strumentali”
“Con il ddl spiagge abbiamo fatto un ottimo lavoro. L’obiettivo è quello di tutelare le imprese, il turismo balneare e far ripartire gli investimenti. Ricordo che si tratta di un settore che vale il 50 per cento del turismo italiano. Uno dei pochi in cui vive una logica industriale. Siamo intervenuti perché le sentenze dei tribunali italiani già nel 2009 hanno dichiarato illegittimo il rinnovo automatico delle concessioni rispetto al diritto europeo. Per i Trattati, prima della Bolkenstein. Sono arrivate poi anche le procedure di infrazione europee. Se non avessimo reagito, già nel 2009, con una proroga al 2015, le concessioni sarebbero andate a gara senza riconoscimento del valore delle imprese esistenti. Poi la Corte di giustizia europea ha dichiarato illegittima la proroga al 2020, equiparandola al rinnovo automatico. Chi oggi propone proroghe di 50 anni sa benissimo che sarebbero bocciate dalla Corte di giustizia europea senza più possibilità di appello per il legislatore italiano, portando così il settore a gare immediate". È quanto ha dichiarato in Aula il vicecapogruppo di Ap Sergio Pizzolante, relatore del ddl Spiagge, nel corso del suo intervento finale.
"Dopo la sentenza della Corte di giustizia, di un anno fa, abbiamo messo in sicurezza le imprese con il decreto Enti locali, che dichiara legittime le attuali concessioni, in attesa della legge di riforma. Che oggi abbiamo approvato alla Camera e che presto, spero, sarà approvata al Senato per poi scrivere ed approvare i decreti attuativi. Le alternative a questo percorso sarebbero: nuova procedura di infrazione e gare subito, senza rete. La Delega - ha aggiunto Pizzolante - prevede un congruo periodo di transizione dal vecchio al nuovo sistema, poi evidenze pubbliche, non le aste, che presuppongono una gara al rialzo dell'offerta economica che non ci sarà. Perché i canoni saranno stabiliti prima. Nelle evidenze pubbliche saranno previsti meccanismi premianti per le imprese atttuali, per la professionalità acquisita e il riconoscimento del valore economico d'impresa. Il tutto grazie ai principi , stabiliti nella delega, del legittimo affidamento e dell'interesse nazionale, ritenuti legittimi anche dalle sentenze della Corte Europea.
Penso sia l'equilibrio migliore possibile per proteggere e valorizzare le imprese e per far ripartire gli investimenti. Le polemiche di Forza Italia sullo strumento della delega e sui contenuti - ha concluso Pizzolante - sono strumentali e puerili. Perché anche il governo Berlusconi era intervenuto con una Delega, poi scaduta, che regolamentava le gare, senza periodo di transizione e senza proroghe".
giovedì 26 ottobre 2017
Il Marano: Città dei Giovani
Sono (ancora) quello che al tempo della disputa tra Palas e Città del Benessere sempre a Miramare, indicavo assieme a (quasi) nessuno come alternativa a queste (fallimentari) proposte, la proposta che a cavallo tra Rimini e Riccione si creasse un sistema (pianificato) dedicato ai giovani. Un quadrilatero che andasse dalla statale al mare comprese spiagge e specchio acqueo antistante. Dalla riva sinistra del Marano alla Via dei Cavalieri e Puttane di Miramare. Vista l'estensione, il posizionamento e la certezza del diritto, avrebbe potuto sollevare interessi ..internazionali come per i futuri bandi. Ambiente e scenografia d'alto livello, forse superiore al Borgo Andrea, sede ufficiale della movida per bene. Un riferimento preciso per la gioventù e punto d'incontro per i tantissimi "normali", non ostaggio dei pochi (?) balordi. Un villaggio funzionante 24 h con controlli puntuali e facili da effettuare. Pub, discoteche, cinema, piscine, palestre, negozi di settore e..tanto altro. Era una provocazione, però programmata, per sbarcare finalmente con l'ansimante sistema turistico nel terzo millennio. Un invito per quello che resta della nostra (assistita) imprenditoria, silenziando per una volta la favoletta delle multinazionali che si impadronirebbero di tutto. Se qualcuno ancora pensa che il rinnovamento sia opera esclusiva di Pizzolante& Arlotti allora (civicamente) può sperare ancora nei bagnini da maggioranza. I più efficaci conservatori e sovrintendenti all'arenile. Miramare deve morire così? La componente turisticamente più rilevante della città deve essere ricordata nelle locandine come terra di meretrici e delinquenti associati? L'aspetto attuale è un insieme di cadaveri immobiliari eccellenti, precarietà, disoccupazione, assenza di investimenti e prospettive, insicurezza. La scelta tocca alla Politica. Forse non abbiamo ancora toccato il fondo a Rimini. Chi ci guida, almeno secondo gli obbligatori responsi, si arricchisce di anno in anno. Una curiosa controtendenza rispetto ai (veri) lavoratori. Il futuro non può essere il permanere di aspetti vergognosi come il (perenne) nero, evasione, elusione fiscale e contributiva e abusivismo colpito (apparentemente) a ca..Ho cercato di usare verità incontrovertibili, evitando di citare le mille scelte sciagurate che hanno portato nel loro insieme ad una Città..sparita.
PS Tutto iniziò con la scelta della localizzazione del Palas. Dopo....il diluvio.
PS Tutto iniziò con la scelta della localizzazione del Palas. Dopo....il diluvio.
CS Andrea Bellucci Obiettivo Civico
INTERROGAZIONE SICUREZZA ZONA MERCATO COPERTO – TEMPIO MALATESTIANO
Sig. Sindaco e Assessore,
Questa interrogazione è a nome di tutti i commercianti, famiglie e cittadini che passano e vivono in centro storico, specialmente nella zona del mercato coperto e del tempio malatestiano che hanno già avviato una consistente raccolta di firme.
Come tutti sappiamo la sicurezza del Comune di Rimini ormai è un problema che va affrontato puntando a creare forti deterrenti che impediscano non solo la vera e propria criminalità, ma anche il degrado che è una calamita alla malvivenza stessa.
I commercianti chiedono di poter lavorare nelle migliori condizioni possibili e per poterlo fare devono avere cittadini e turisti-consumatori che non solo hanno la possibilità di raggiungere il centro bene, ma che hanno possibilità anche di viverlo al meglio.
Attualmente la zona del tempio malatestiano presenta le seguenti criticità che si sono intensificate negli ultimi anni:
Furti di bicilette o parti di esse con notevole frequenza,
Richiesta insistente di elemosina nei parcheggi pubblici, davanti alle abitazioni e all’interno di bar ed esercizi commerciali senza parlare dei parcheggi che sembrano diventati loro i gestori,
Scippi all’ingresso del mercato coperto,
Presenza di ubriachi in pianta stabile sui muretti di via IV Novembre davanti all’entrata del mercato coperto che non si fanno problemi oltre che dormire lì la notte, anche a defecare e urinare nei piccoli pertugi del convento francescano lì a fianco e negli spazi verdi.
La maggior parte delle commercianti e commesse sono donne e non si nascono nell’affermare che hanno paura a rincasare la sera, uscendo dalle loro botteghe e negozi, specialmente durante la settimana, quando la zona del tempio malatestiano è deserta, se non per la solita presenza di quei soggetti, che ogni sera, si alcolizzano proprio lungo la strada.
Chiedo perciò:
Il comune come pensa di affrontare il problema?
Quando sarà possibile avere delle telecamere nell’area del centro?
E’ possibile avere dei vigili urbani che pattuglino a piedi durante le ore serali di chiusura dei negozi?
Infine chiedo se è possibile raggiungere un accordo con la prefettura per mettere 3 camionette della caserma Giulio Cesare “stabili” nei luoghi sensibili della città, come Piazza Cavour, Arco d’Augusto e l’appunto già citata zona del tempio malatestiano (un po’ come avviene nelle grandi città d’Italia). Questa presenza fissa (non temporanea), potrebbe non solo dare maggiore sicurezza alle persone che vivono e transitano per il centro, ma potrebbero prevenire anche attacchi di vandalismo a quanto di più prezioso abbiamo, cioè la nostra storia.
Grazie
Andrea Bellucci Obiettivo Civico
Grazie
Andrea Bellucci Obiettivo Civico
CS A.R.O.P.
LE BOMBONIERE SOLIDALI DI A.R.O.P. A RIMINI SPOSI EXPO
Sabato 28 e domenica 29 ottobre 105 Stadium Rimini Rimini, 26 Ottobre 2017 – Nuovo impegno sul territorio per A.R.O.P. onlus e i suoi volontari. Sabato 28 e domenica 29 ottobre l’associazione riminese attiva da anni a sostegno del bambino affetto da malattie oncoematologiche e da altre malattie croniche dell’età pediatrica, con l’obiettivo prioritario di migliorare la qualità dell’assistenza e delle cure oncologiche dei piccoli pazienti e delle loro famiglie, prenderà parte a Rimini Sposi Expo, la vetrina degli operatori del settore dedicata a chi sta per pronunciare il fatidico sì in programma al 105 Stadium di Rimini. Nell’occasione A.R.O.P. proporrà una gamma di bomboniere solidali confezionate dai volontari dell’associazione in un piccolo laboratorio messo a disposizione dal Comune di Riccione. La partecipazione a titolo gratuito di A.R.OP. a Rimini Sposi Expo è resa possibile grazie alla gentile collaborazione di Daniela e Lorenzo Bertero, organizzatori della manifestazione. “Le nostre bomboniere piacciono, sono solidali e personalizzabili a richiesta, per questo sono state già utilizzate da tante persone che le hanno acquistate per celebrare matrimoni, comunioni, battesimi, anniversari e anche feste di laurea” commentano i volontari dell’associazione. Per A.R.O.P. la sinergia con il territorio resta fondamentale anche per fare conoscere l’impegno necessario a rendere funzionale il Reparto di oncoematologia pediatrica dell’Ospedale Infermi di Rimini.
Sabato 28 e domenica 29 ottobre 105 Stadium Rimini Rimini, 26 Ottobre 2017 – Nuovo impegno sul territorio per A.R.O.P. onlus e i suoi volontari. Sabato 28 e domenica 29 ottobre l’associazione riminese attiva da anni a sostegno del bambino affetto da malattie oncoematologiche e da altre malattie croniche dell’età pediatrica, con l’obiettivo prioritario di migliorare la qualità dell’assistenza e delle cure oncologiche dei piccoli pazienti e delle loro famiglie, prenderà parte a Rimini Sposi Expo, la vetrina degli operatori del settore dedicata a chi sta per pronunciare il fatidico sì in programma al 105 Stadium di Rimini. Nell’occasione A.R.O.P. proporrà una gamma di bomboniere solidali confezionate dai volontari dell’associazione in un piccolo laboratorio messo a disposizione dal Comune di Riccione. La partecipazione a titolo gratuito di A.R.OP. a Rimini Sposi Expo è resa possibile grazie alla gentile collaborazione di Daniela e Lorenzo Bertero, organizzatori della manifestazione. “Le nostre bomboniere piacciono, sono solidali e personalizzabili a richiesta, per questo sono state già utilizzate da tante persone che le hanno acquistate per celebrare matrimoni, comunioni, battesimi, anniversari e anche feste di laurea” commentano i volontari dell’associazione. Per A.R.O.P. la sinergia con il territorio resta fondamentale anche per fare conoscere l’impegno necessario a rendere funzionale il Reparto di oncoematologia pediatrica dell’Ospedale Infermi di Rimini.
CS M5S Santarcangelo
Sicurezza, la risposta del PD: NO, GRAZIE, NON SIAMO INTERESSATI
“
Quanto alle restanti sollecitazioni rivolte all’amministrazione, la collaborazione con le forze dell’ordine resta l’unica risposta realistica nell’ottica un presidio del territorio responsabile ...” “Collaborazione con le forze dell’ordine”, queste sono le parole testuali usate dal Partito Democratico in risposta alle segnalazioni sui problemi di sicurezza e degrado sul nostro territorio poco più di un mese fa. Collaborazione che però, evidentemente, la nostra amministrazione non vuole attuare. O forse non vuole che venga attuata attraverso idee che non escano direttamente dal loro sacco. Nel consiglio del 25 ottobre, abbiamo portato la proposta di istituire e regolamentare dei gruppi di segnalazione per la sicurezza tramite social. Scevri da ogni volontà di strumentalizzazione, ed aperti a contributi di tutti i gruppi, il nostro intento era unicamente quello di cercare di dare una risposta alle continue richieste di aiuto che cittadini sempre più esasperati continuano a portarci. La nostra idea era semplicemente quella di far istituire e regolamentare dei gruppi di vicinato, che tramite social potessero effettuare delle segnalazioni alle forze dell’ordine. Un metodo che da un lato permetterebbe di mantenere liberi i centralini telefonici che verrebbero dedicati alle sole emergenze, e dall’altro permetterebbe una partecipazione attiva del cittadino alla cura e salvaguardia della nostra comunità. Non dimentichiamo inoltre che il materiale prodotto con questi sistemi (immagini, video, audio) viene spesso utilizzato come base per le attività di indagine. Niente da fare, la maggioranza ha deciso di votare in maniera contraria. La consigliera Fabbri, appena eletta capogruppo del PD, con la consistenza di una bolla di sapone, ha comunicato che non potevano votare la nostra mozione perché prima avrebbero voluto avere un confronto con la prefettura. Stessa manfrina utilizzata dal solito “beninformato e primo della classe” Martignoni. E’ veramente incredibile che due consiglieri di maggioranza, ad oggi, non abbiano ancora capito che la mozione, in quanto atto di indirizzo, non è un atto vincolante. Tradotto: anche a mozione accettata, i tempi e le eventuali modalità di realizzazione li decide sempre e comunque l’amministrazione. Avrebbero avuto tutto il tempo di confrontarsi, progettare, verificare e nel caso alla fine delle verifiche procedere con lo sviluppo del progetto. L’ennesimo teatrino, l’ennesima morte dell’onestà intellettuale, l’ennesima occasione persa dal PD per dare risposta alle richieste di aiuto espresse dai suoi cittadini. Ricordiamoci di questa scelta, quando il PD andrà in giro a sbandierare, per l’ennesima volta, quanto si stà bene a Santarcangelo. #VOTIAMOLIVIA
Quanto alle restanti sollecitazioni rivolte all’amministrazione, la collaborazione con le forze dell’ordine resta l’unica risposta realistica nell’ottica un presidio del territorio responsabile ...” “Collaborazione con le forze dell’ordine”, queste sono le parole testuali usate dal Partito Democratico in risposta alle segnalazioni sui problemi di sicurezza e degrado sul nostro territorio poco più di un mese fa. Collaborazione che però, evidentemente, la nostra amministrazione non vuole attuare. O forse non vuole che venga attuata attraverso idee che non escano direttamente dal loro sacco. Nel consiglio del 25 ottobre, abbiamo portato la proposta di istituire e regolamentare dei gruppi di segnalazione per la sicurezza tramite social. Scevri da ogni volontà di strumentalizzazione, ed aperti a contributi di tutti i gruppi, il nostro intento era unicamente quello di cercare di dare una risposta alle continue richieste di aiuto che cittadini sempre più esasperati continuano a portarci. La nostra idea era semplicemente quella di far istituire e regolamentare dei gruppi di vicinato, che tramite social potessero effettuare delle segnalazioni alle forze dell’ordine. Un metodo che da un lato permetterebbe di mantenere liberi i centralini telefonici che verrebbero dedicati alle sole emergenze, e dall’altro permetterebbe una partecipazione attiva del cittadino alla cura e salvaguardia della nostra comunità. Non dimentichiamo inoltre che il materiale prodotto con questi sistemi (immagini, video, audio) viene spesso utilizzato come base per le attività di indagine. Niente da fare, la maggioranza ha deciso di votare in maniera contraria. La consigliera Fabbri, appena eletta capogruppo del PD, con la consistenza di una bolla di sapone, ha comunicato che non potevano votare la nostra mozione perché prima avrebbero voluto avere un confronto con la prefettura. Stessa manfrina utilizzata dal solito “beninformato e primo della classe” Martignoni. E’ veramente incredibile che due consiglieri di maggioranza, ad oggi, non abbiano ancora capito che la mozione, in quanto atto di indirizzo, non è un atto vincolante. Tradotto: anche a mozione accettata, i tempi e le eventuali modalità di realizzazione li decide sempre e comunque l’amministrazione. Avrebbero avuto tutto il tempo di confrontarsi, progettare, verificare e nel caso alla fine delle verifiche procedere con lo sviluppo del progetto. L’ennesimo teatrino, l’ennesima morte dell’onestà intellettuale, l’ennesima occasione persa dal PD per dare risposta alle richieste di aiuto espresse dai suoi cittadini. Ricordiamoci di questa scelta, quando il PD andrà in giro a sbandierare, per l’ennesima volta, quanto si stà bene a Santarcangelo. #VOTIAMOLIVIA
Premesso che...
Premesso che considero la ridente
Santarcangelo di Romagna
amministrata malissimo dal PD, per
quello che ho potuto vedere, il
consigliere Montevecchi che
moltissime volte ci prende, e che è
comunque un gigante rispetto al livello
modesto del Consiglio clementino, politico in carriera quasi 24enne,
quasi un baby-consigliere
all'inizio, data l'età e la totale
inesperienza di vita connessa ai
20 anni, mente giovane e vivace e
già consigliere da tempo per FDI
egli nondimeno è a tutti gli effetti quello
che si usa chiamare un
"islamofobo", ossia una versione
(non uso l'espressione in
romanesco) dico "locale" es.di Magdi
Allam convertitosi e ribattezzatosi "Cristiano"
che vede complotti islamici
ovunque e da 20 anni in
posizioni elevatissime come la
vicedirezione e condirezione del Corriere della
Sera, fa proselitismo anti-
islamico, lo stesso cui alla fine
dopo aver combattuto battaglie
condivisibili nel piccolo comune
di Papa Clemente, es. sull'osceno
festival per come esso è diventato
"dei teatri" e altre, fa oggi Montevecchi; quindi
penso egli potrebbe aderire a "Io amo l'Italia"
di Allam piuttosto che essere l'ala
estremista anti-islam di FDI locale. Direi una
delle "sentinelle" anti-islam
sparse sul territorio italiano, e pensare
che il Fascismo, da cui deriva il MSI
da cui deriva FDI era antisemita come tristemente noto,
anche se sia il MSI che soprattutto
AN si sono girati 180 gradi su posizioni
"quasi-sioniste", in gran parte delle correnti interne. Ma
c'è da dire che di immigrati islamici specie
nell'entroterra è pieno, e
lavorano nelle fabbriche,
nell'artigianato, nei campi:
e perché non va Montevecchi a
lavorare nei campi così possiamo mandare i
musulmani a casa loro e siamo
tutti tranquilli che la nostra
cultura non si annacqui piuttosto
che voler fare il diplomatico, il
politico, il consigliere comunale:
non risulta poi che San Vito abbia
espresso statisti o diplomatici,
ma anzi, come recita una scritta
nel centro "San Vito, paese di
campagna"! Allora cambiando
discorso stesse tematiche: spostano
la festa 4 novembre tutti dicono
"no", ma se la spostano hanno le
loro ragioni che sono di
sicurezza perché il pericolo
attentati evidentemente è giunto
ai piani bassi del mondo, anche a
Rimini, che mai avrà la prima
pagina del NYT, anche se gettano
un'atomica e tuttavia i militari che
presidiano i luoghi sensibili sono
anche qui ma ora hanno armi
d'assalto col colpo in canna,
questo dopo l'ultimo attentato
alle due ragazze francesi e dopo
l'arresto di un foreign fighter a
Ferrara, fratello dell'attentatore
di Marsiglia e passato anche da
Rimini: ora davvero rischi
parrebbe siano anche qua, ma questo non
autorizza all'islamofobia. Chiedo:
a Parigi c'è un bellissimo
edificio che si chiama Mondo
Arabo e che simboleggia
l'incontro pacifico di culture (ricordiamo giusto per non
incorrere nella penna rossa
che "arabo" e "musulmano" non sono
la stessa cosa), quel paese è pieno di
musulmani, il sindaco di Londra è
musulmano, da noi le percentuali
sono bassissime: c'è rischio di
islamizzazione forse? La Francia
si è islamizzata chiedo, con il 10% di
musulmani e più? Non mi pare! Il
velo e il progetto di
Santarcangelo (chi vuole
approfondire cosa si intende fare, trova sui giornali e in rete
maggiori dettagli) giustamente
contestato: ma in Sicilia che fu
islamizzata le donne non coprivano
i capelli? Le nostre nonne non
coprivano i capelli? Quando una
first lady o una donna in genere
va in udienza dal Papa che non
sarà suppongo seguace del Profeta
non mette forse la veletta e copre
il capo? Per cambiare totalmente
prospettiva (ma stessi temi:
l'islamofobia) circolano a scopo
propaganda foto dell'Iran pre
rivoluzione che mostrano un paese
tipo occidentale con minigonne
etc. Ebbene come Montevecchi sa o
dovrebbe sapere visto che è
laureato in scienze internazionali
e dovrebbe conoscere la storia
contemporanea l'Iran pre-
rivoluzione non era affatto cosi
senza voler assolvere l'attuale regime!
Era un paese poverissimo, con
sperequazioni sociali enormi, con
un posto letto ospedale per 10.000
abitanti, con il 70% di
analfabetismo... Questo per dire
che sull'Islam circolano molte
notizie false, molta propaganda,
molta ignoranza, molta malafede,
eccessivi timori, molte manipolazioni
interessate da certe lobby etc. Certamente
coi tassi di natalità
autoctoni dell'Italia e
l'immigrazione islamica ci saranno
in futuro più islamici ma la
Francia non si è
islamizzata e noi a quelle
percentuali ci arriviamo fra 40
anni! E ci sarà pure qualche
gruppo esaltato che vuole fare
califfati in pianura padana o in
Renania, per carità. Ma va detto, attenzione, che
chi ha pianificato la
ripopolazione dell'Italia da parte
di africani ha pensato bene di
scegliere regioni africane a prevalenza
cristiana, quindi quelli che
arrivano nei nostri centri di
accoglienza che finiranno
nell'agricoltura, nella zootecnia,
nelle fabbriche, nella
ristorazione a sostituire giovani
italiani che non ci sono più o
sono flaccidi o laureati in
Filologia Dantesca o... Scienze
Diplomatiche non-sono-musulmani. Comunque, mia
opinione: la mela non cade lontano
dall'albero e Montevecchi e FDI sul
lungo hanno deluso, mostrando le
radici xenofobe; il pericolo
attentati ora c'è anche qui ma non
c'entra con l'islamizzazione; non
esiste ad oggi una minaccia che le
italiane siano costrette da
islamici barbuti con la tipica
spada a portare il burka. E come
si dice chi ha voluto la bici
pedali: siamo diventati
multiculturali quindi cose
"strane" accadranno sempre più del
resto non è strano... es. che una mamma
metta la figlia morta nella
valigia e la butti nel Marecchia,
altra cultura, non-islamica, paese
che vai... Infine oggi ogni posto del mondo
è raggiungibile da ogni posto del mondo in
meno di 24 ore, ossia i tempi per
muoversi in Italia '800: ha senso parlare di Nazioni?
Qualcuno che vede lontano e che non cito
perché non ha buona fama ed è dovuto riparare all'estero.
sostiene e io con lui che le Nazioni un giorno
apparterranno al passato, e il mondo sarà più sicuro
e non ci saranno più guerre stato-stato, mancando gli stati
nazionali.
(in foto l'Institut du Monde Arabe)
S. M. A.
(in foto l'Institut du Monde Arabe)
S. M. A.
CS M5S Santarcangelo
A nome del M5S di Santarcangelo non possiamo restare in silenzio dopo i fatti successi in questo mese a livello nazionale con il voto di fiducia richiesto per una legge elettorale .
Ieri (25/10/2017) la capogruppo Sara Andreazzoli assieme a tanti eletti nel M5S e a migliaia di cittadini sono scesi in piazza a Roma per manifestare contro il Rosatellum e la sua approvazione .
Lo hanno fatto con una banda bianca davanti agli occhi a simboleggiare la cecità a cui vorreste costringere l’elettore.
La gravità dei fatti e lo sprezzo verso i cittadini italiani hanno secondo noi minato la credibilità delle istituzioni e svilito ancora una volta la politica agli occhi dei cittadini italiani.
Voteranno questa fiducia il Partito Democratico-Forza Italia-Lega-AP(alternativa popolare).
Ci rivolgiamo anche agli eletti presenti nel Consiglio Comunale di Santarcangelo che li rappresentano e su cui ricadono direttamente queste scelte politiche.
ll Rosatellum incentiva la formazione di ammucchiate e liste civetta, fa sì che il voto di un terzo degli elettori peserà meno di quello di tutti quanti gli altri, non ha le preferenze e lascia ai segretari di partito il potere assoluto di scelta sui candidati.
Una lette elettorale che probabilmente sarà bocciata come incostituzionale ma che godrà della mancanza di tempo per essere valutata in questo senso e che approvata a pochi mesi dal voto porterà ad un risultato anticostituzionale.
Lo avevamo detto con l’Italicum ( a detta di Renzi ) una direttiva elettorale che ci avrebbero copiato all’estero.
Ora a colpi di voti di fiducia si cerca di fare passare questa legge elettorale che svilisce la politica e i partiti che l’hanno appoggiata e che senza dubbi e indugi hanno di colpo trovato un accordo che li lega indipendentemente dai colori e battaglie politiche fatte durante l’anno…su queste spicca in modo particolare la lega di Salvini che al primo scossone opportunista lascia cadere tutti i dubbi e si allinea con tutti i partiti che fino a 30 giorni fa aveva criticato .
I restanti , da sempre , nemici tutto l’anno e uniti prima nel Patto del Nazareno e nella concertazione di una legge elettorale poi.
Una legge elettorale che riporta indietro di anni introducendo ancora la possibilità di ammucchiate e tanti troppi partiti abbassando la soglia di accesso e creando cosi una piu difficile governabilità.
Al solito, un passo in avanti e due indietro .
Con una arroganza e senso del potere e direi , permettetemelo , disprezzo verso i cittadini il PD ripropone quello che nessuno aveva mai fatto per due volte nella storia italiana…chiedere il voto di fiducia per due volte nella stessa legislatura per una legge elettorale.
Un voto di fiducia sulla legge più importante della nostra vita democratica … l’attribuzione del voto dei cittadini …. che deve essere discussa, valutata e condivisa dalle forze democraticamente elette del paese .
Un voto di fiducia sulla legge elettorale che ha solamente altri tre precedenti 1923 Legge Acerbo (contribui alla salita al potere di Benito Mussolini)-1953 Legge truffa , abolita l’anno dopo –Italicum 2015 (Renzi PD) risultato anticostituzionale … e ora …. siccome perseverare è diabolico il PD ci riprova.
Un partito che non rappresenta da tempo la maggioranza dei cittadini italiani ,che riceve un ultimatum dai cittadini con il NO nel referendum sul cambiamento della costituzione , che eletto con il Porcellum ( dichiarato incostituzionale) , che è chiaramente delegittimato, che concepisce l’Italicum (con voto di fiducia) che viene dichiarato anticostituzionale … ora propone una legge che gli consente di sopravvivere ancora cinque anni.
Avete perso da tempo la credibilità e ora non rispondete più neanche ai vostri elettori dimostrando , se ce ne fosse stato bisogno , che non ci sono colori e ideologie ma solo opportunità.
Fortunatamente altri partiti politici tengono alta la testa si dimostrano politicamente corretti e non si fanno corrompere, a loro va il nostro rispetto che porteremo anche nell’ aula Comunale nel proseguo del nostro mandato.
Peccate ancora di mania di grandezza associato ad un assoluto distacco e menefreghismo verso i vostri concittadini.
Non potete fermare l’acqua con le mani e l’emorragia dei voti con le parole …i fatti vi inchiodano alla realtà.
Il Movimento Cinque Stelle Santarcangelo con i suoi portavoce si allinea e si stringe unito ai rappresentanti in parlamento e a tutti i cittadini che dimostrano ed hanno dimostrato la loro contrarietà a questo stato di cose.
A questo punto vorremmo consegnarvi idealmente questa rosa, come promemoria o trofeo a ricordo di quello che andrete ad approvare … ai capigruppo dei partiti che a Santarcangelo sono a rappresentare tali partiti e allo stesso tempo sono stati eletti dai cittadini di Santarcangelo per rappresentarli sotto una visione politica … una rosa “Rosatellum” una
rosa piene di spine ….
l’unica cosa che vi rimarrà in mano una volta seccata .
Noi saremo a rendere conto di tutto questo assieme a tutti i cittadini italiani quando a breve chiederete un voto nazionale e a tutti i cittadini Santarcangiolesi quando lo farete per la Nostra città.
Gruppo consigliare M5S Santarcangelo
Gruppo consigliare M5S Santarcangelo
Il Giurista
Dice il giurista che la Legge italiana non è preparata ad affrontare "casì così gravi" riferendosi all'incidente stradale di Riccione e quello che ne è seguito. Che la cosa sia grave è fuori discussione in quanto anche se essa s'inserisce in un filone dai contorni sfumati ma avente come denominatore comune mostrare immagini raccapriccianti, con qualunque finalità. Ma casi simili non sono poi così tanto frequenti nel mondo, tanto che non mi pare di averne mai letto. Non metterei nemmeno in croce al punto da minacciarlo come ho sentito l'autore dello sciagurato gesto essendo per me più un caso di competenza della psicologia, della sociologia prima ancora che della Giustizia, pur essendoci evidentemente anche un profilo penale e come si sa è indagato per diffusione di immagini raccapriccianti. Penso che la cosa sia così complessa che è molto difficile trattarne "per sommi capi" per cui provo a fornire spunti di riflessione per chi lo vorrà. Anzitutto una persona che sia al 100% psicologicamente e non sia sotto l'effetto di sostanze non fa una cosa simile soprattutto se non è un quindicenne ma un giovane adulto. Pertanto esiste un profilo psicologico della vicenda perché 1/1.000.000 si sarebbe comportato in quel modo, e di questo occorre tener conto. Poi occorre dire che il fatto è stato reso possibile in quanto tutti noi (cosa sottovalutata di gran lunga e che ha grandi effetti), tutti noi oggi giriamo con una telecamera in tasca, quella del telefonino e questo ha reso possibile la cosa, 20 anni fa non sarebbe successo. Inoltre per quanto riguardano i media vengono in mente 1) la tv del dolore c.d. e 2) il giornalismo di guerra, tante volte i direttore di giornali e telegiornali son chiamati a decidere se pubblicare o non pubblicare immagini, per esempio dalla guerra Ex Jugoslavia arrivarono video non molto dissimili da quelli che ha pubblicato il riccionese, anche se a scopo documentativo di informazione, ma alzano anche l'audience, quindi un capitolo arcinoto di riflessione enorme. Poi si inserisce la questione che oggi non a questi livelli ma esiste un genere "social" che consiste nel riprendere episodi di incidenti, disgrazie etc. oppure scambiarseli o siti che ne propongono e che sono la evoluzione di quelli che si chiamavano anni fa "snuff" ancora presenti, ossia intrattenere l'internauta con immagini o riprese di morti, autopsie etc. Quindi questa cosa accaduta a Riccione cade su un terreno fertilissimo per quanto essa a mio parere sia molto estrema e grave, anche rispetto a quelle citate. Poi c'è la questione Facebook che è sostanzialmente non dico immorale ma almeno a-morale: deve fare utili, certo Zuckreberg fa beneficienza ma tutto sommato non si pone esempio alcun problema se una persona diventa eccessivamente "invischiata" sul suo social come pare fosse questo ragazzo visto quello che ha fatto e mai ti domanderà se non lo stai usando troppo e mai sarà possibile controllare i contenuti di 2 miliardi di utenti. Questo solo poche fa le tante materie di riflessione sullo scellerato gesto, mille ne tralascio.
Pepp
Pepp
mercoledì 25 ottobre 2017
Lettera di Un Italiano in Svizzera
Sono un italiano: fin qui, nessuna colpa.
Appartengono alla “classe 1984”: nemmeno questa una colpa. Una “sfiga” forse si: quella di appartenere ad una generazione di mezzo, quella generazione “Y” nata a cavallo tra gli anni ’80 e ‘90: né “figli dei fiori” (per lo più “figli di papà” in lotta per superbi ideali, almeno finché non entrati in banca o ottenuto un posto fisso); né figli della globalizzazione (svezzati a pane e smartphone e quanto mai “cittadini del mondo”). Una generazione “ibrida” cresciuta in un mondo jurassico ormai estinto, dopato da un benessere diffuso e indottrinato dal mito della crescita felice.
“Studia e farai strada”, dicevano in tanti; “una laurea in Legge è meglio di un’assicurazione sulla vita”, aggiungevano altri. Ed eccomi qui, a 33 anni, crocifisso dal mercato del lavoro, con una Laurea (cum Laude) in tasca e tanti sogni in un cassetto che non si aprirà mai… Il miraggio resta sempre lo stesso: né la fama, né il successo, né la ricchezza, nemmeno il famigerato “posto fisso”… Semplicemente un lavoro, un dignitosissimo lavoro, che consenta finalmente di esclamare: “ce l’ho fatta!”.
Una doverosa puntualizzazione, per tutti i tastieristi seriali pronti a sparare giudizi come sentenze: non datemi del “choosy” o “kippers” o “neet”, per favore! In primis, perché odio l’esterofilia imperante: quantomeno usate un epiteto nostrano (“sfaticato”, “fannullone”…); in secundis, poiché non mi sono di certo adagiato sugli allori. La laurea è stata un traguardo raggiunto dopo anni di fuori corso, ma al costo di mantenersi a tutti i costi da solo, alternando lavoretti in nero e tirocini “aggratis” (anzi, a proprie spese): per definire al meglio la mia posizione, conierei il neologismo di “diversamente occupato”!
Dimenticavo: oltre ad esser figlio degli anni ’80, sono un figlio del Sud: la medaglia al petto di “sfigato”, dunque, me la sono meritatamente conquistata! Cosa vuol dire, per un giovane, non raccomandato e senza un’impresa di famiglia alle spalle, cercare lavoro al Sud? Il più delle volte, un gioco al lotto: con la differenza, in questo caso, di giocare sulla propria pelle!
Arrivati al primo bivio della propria vita (i trent’anni), così, è facile voltarsi indietro ed accorgersi di aver sprecato i propri anni migliori tra cumuli di libri e lavoretti eternamente precari, temporanei, a scadenza… Il prezzo necessario da pagare per non essere scavalcati da chi gioca al rialzo nella disperazione!
Si superano i trent’anni, poi, e si scopre d’improvviso di esser troppo presto invecchiati per il mondo del lavoro: bonus a go-go per l’assunzione di under-29, con buona pace per chi non è né tanto giovane né tanto vecchio!
Allora ci si ributta nuovamente a capofitto negli studi, preparandosi per un concorso pubblico. Peccato che, eliminati tutti quelli per i quali vige il solito dolente limite d’età, di corposi ne restano ben pochi. E quando per mesi ti prepari per uno dei pochi concorsi a cui aspirare (si veda quello per Assistenti Giudiziari), ti ritrovi a tirare le somme con altri 300 mila candidati per poche centinaia di posti!
Giunge inesorabile, così, il momento di pensare alla fuga, a scappare all’estero! Quale meta migliore della vicinissima Svizzera (e dell’italianissimo Canton Ticino)? Ripensi ai tanti che ce l’hanno fatta, trovando la loro fortuna tra la Svizzera, il Belgio e la Germania, e molli tutto, gli affetti e le amicizie di una vita, per partire, pronto a sfidare la sorte per un tozzo di pane.
Passano i mesi, e ti rendi però conto che il Paradiso non è di questa Terra… Cerchi un lavoro attinente ai tuoi studi? Ben presto ti accorgi che qui la tua laurea è fondamentalmente “carta straccia”! Cerchi un qualsiasi lavoro, pur umilissimo, che ti permetta di vivere dignitosamente? Nella migliore delle ipotesi, qualora non si richieda il Tedesco Madrelingua (un’oscenità per qualsiasi italiano medio!), o uno dei tanti attestati federali immaginabili (anche per un posto di lavapiatti!) o un permesso di soggiorno (un miraggio senza prima un contratto in mano…), ti rispondono: “ma lei è sprecato per questa posizione…”.
Col morale a terra, continui ancora a cercare la tua strada, tra cartelloni pubblicitari che raffigurano gli italiani come “ratti” e, un po’ ovunque, giornali che sfoggiano titoli a tutta pagina del tipo “Costretti ad emigrare!” (riferiti, stavolta, ai Ticinesi, a causa dell’immigrazione italiana).
Sconfortato, sull’orlo di una crisi di nervi, chiudi gli occhi, e ti accorgi di vivere con un pugno di mosche in mano… ma un tesoro inestimabile attorno: la tua Famiglia, gli affetti più cari, sempre al tuo fianco, comunque pronti a sorreggerti. Ed è in questi momenti che un dilemma, come una preghiera, ti scuote brutalmente la coscienza: si può certamente vivere “per” la Famiglia; ma fin quando si può sopravvivere “di” Famiglia???
Gaspare
Gaspare
CS Un Autore con Te'
Sprofondano
Manuel Spadazzi è il mio giornalista preferito tra quelli che scrivono per le due badanti ufficiali dei resti del Pd..locale. Parlo dei giornali non cito i sette blog d'accompagno più o meno seriale. In quel caso arriviamo a contorni davvero comici e..curiali. Il bravo giornalista ciclomunito ha contato e ricontato i partecipanti alla malinconica kermesse del dopo Magrini. Per non dividersi ulteriormente hanno trovato un candidato unico, non vecchissimo, ma sorprendentemente più renziano di Gnassi. Affari geriatrici loro. Sono 870 i votanti in provincia, mentre quattro anni fa in pieno furore piddino erano stati tre volte di più. Il congresso (?) è stato disertato dal 60% degli (ancora) iscritti. Un quadro drammatico se l'argomento fosse serio. Il segretario nazionale si esibisce in comparsate televisive alla Moretti usando vespini demodè ma fugge sui binari. Incute ormai la classica antipatia che si usa per i politici trombati dagli elettori. Non siamo alle monetine per oggettiva carenza. Per completare il quadro aspettiamo di votare con il Rosatellum e vedremo che effetto farà sui cittadini. I referendum non sono stati un bel preambolo, quello siciliano sarà un duello con il Pd come spettatore.
Rifiuto
Due parole generiche se posso dire sulla polemica Confcommercio-Hera relativamente alla raccolta rifiuti ove ora entrano anche i sub-appaltatori, anzi gli "affidatari" parlando a rigore, ossia i lavoratori della cooperativa sociale (c.d. "di tipo B" mi pare) che svolgono effettivamente il servizio: quelli che hanno scritto sul camioncino "per conto di Hera" e che tutti vediamo. Se da Confcommercio affermano che essere clienti di Hera equivale a pagare un panino 40 euro in ordine alle lacune del servizio, raccolta rifiuti, pulizia strade, i dipendenti della cooperativa sociale... "Per Conto Di" affermano che anzi sarebbe come mangiare in ristorante di lusso e pagare un conto di 5 euro. La questione dei rifiuti è oggi centrale come si sa ovunque nel mondo, e quello di Hera è un ottimo business di questi tempi, anche perché si occupa anche di acqua (non tratto la questione del referendum "aggirato" acqua pubblica etc.), ed infatti la multiutility distribuisce dividendi ai propri azionisti fra cui rammentiamo il nostro comune, anche se invero ha molte, moltissime obbligazioni (ossia è indebitata) in circolazione per miliardi addirittura fino al 2034 come scadenza per la serie, se posso aggiungere un commento personale, "chi vivrà vedrà", per dire due parole grossolanamente di Finanza e non aggiornatissime su come va l'azienda che si interessa dei nostri rifiuti, della nostra acqua, del nostro mare. Ma io chiedo: quanto ce ne passa fra un Comune che originariamente prima ancora delle municipalizzate ha fra i suoi dipendenti diretti netturbini e appaltare a un gigante come Hera che poi non svolge il servizio ma sub-appalta a una cooperativa e confesso di non aver mai visto in tempi recenti un netturbino dipendente diretto di Hera!? Dunque ci siamo allontanati di due gradi rispetto al passato. Possibile che un Comune, certo è fantascienza proporlo oggi, non riesca a organizzarsi per pulire le strade con dipendenti propri e ritirare i rifiuti. E' cosa così complessa? La metà delle azioni di Hera è in mano a privati quindi su acqua e rifiuti guadagnano tutti quando dovrebbe essere un servizio comunale svolto da dipendenti comunali che chiude con bilanci in pareggio, a voler fare le cose secondo logica. Se guardiamo al passato la cosa era molto semplice mettevi fuori la sera un sacchettino e il mattino presto... era il cattivo odore tipico che ti avvisava che era arrivato un grosso camion degli "spazzini", dal 2000 in avanti lo svacco della questione rifiuti a causa dell'enorme massa che il Consumismo ce ne fa produrre. E vedere questi lavoratori che, parlo in astratto, danno l'idea di essere sfruttati e che a guardarli, non voglio essere offensivo sono loro stessi a parlare di topi nei mezzi, a guardarli sembrano "rifiutisti" non netturbini per come arrivano con questi mini mezzi tutti sporchi e si gettano fra la montagna di rifiuti e hanno indetto giustamente uno sciopero. Per come loro lamentano Hera dovrebbe metterli nelle condizioni di lavorare con dignità, efficienza e giusta remunerazione. Servizio scadente, lavoro sfruttato? sembrerebbe: io credo che occorrerebbe a questo anche da parte del Comune (che appalta senza gara in prorogatio infinita come si sa) a chi subappalta (con modalità come si è visto dubbie e contestate dall'ente guidato da Cantone) un confronto su questi temi, ma l'unica cosa che si sente dire dal soggetto competente ossia l'assessore all'ambiente sono i richiami all'utenza a essere più disciplinati: con tutto quello che bolle in pentola e che emerge come retroscena oggi, quello che c'è sotto il pelo dell'acqua della questione rifiuti e per me segnali c'erano per chi avesse occhi per vedere come era ed è svolto il servizio.
Zobeta
Zobeta
martedì 24 ottobre 2017
CS M5S Santarcangelo
Consiglio del 25/10/2017 - GRUPPI WHATSAPP PER LA SICUREZZA
Nel consiglio comunale di Mercoledi' 25, porteremo una nostra proposta in tema di sicurezza.Da tempo infatti ci arrivano segnalazioni e richieste in tal senso, purtroppo quello che notiamo è che negli anni furti, truffe, effrazioni, non accennano a calare, anzi in molti contesti aumentano. A nostro avviso sarebbe utile, oltre all'impianto dei sistemi di videosorveglianza nei luoghi pubblici o comunque più a rischio, favorire ed organizzare dei gruppi di segnalazione tramite social. Da tempo in diverse realtà d'italia questi gruppi sono operativi e funzionano, in alcuni casi, come quello di Ozzano (http://www.ilrestodelcarlino.it/bologna/cronaca/furti-gruppi-whatsapp-1.2840172) hanno ridotto il numero dei furti addirittura del 30%. Chiediamo quindi alla nostra amministrazione di farsi promotrice della creazione anche da noi di questi gruppi, partendo innanzitutto da un regolamento che vada a definire la modalità di accesso, la distribuzione geografica, il tipo di organizzazione interna. E' infatti fondamentale che questi gruppi siano suddivisi per quartiere/zona, e che per ognuno di essi ci sia un 'referente' che si possa occupare di smistare le segnalazioni alle forze dell'ordine. La redazione del regolamento, di concerto possibilmente con le forze di Polizia, dovrà poi avere come risultato l'istituzione dei gruppi stessi. Dieci, venti, o anche trenta telecamere sono un ottima soluzione, ma mille o duemila smartphone, secondo noi, lo sono ancora di più. Soprattutto per il fatto che in questo modo i cittadini saranno resi partecipi, si potranno evitare segnalazioni multiple che spesso intasano i centralini dei comandi di polizia, e le segnalazioni stesse potranno contenere materiale come foto, audio,video, che saranno di aiuto alle eventuali attività di indagine.
Nel consiglio comunale di Mercoledi' 25, porteremo una nostra proposta in tema di sicurezza.Da tempo infatti ci arrivano segnalazioni e richieste in tal senso, purtroppo quello che notiamo è che negli anni furti, truffe, effrazioni, non accennano a calare, anzi in molti contesti aumentano. A nostro avviso sarebbe utile, oltre all'impianto dei sistemi di videosorveglianza nei luoghi pubblici o comunque più a rischio, favorire ed organizzare dei gruppi di segnalazione tramite social. Da tempo in diverse realtà d'italia questi gruppi sono operativi e funzionano, in alcuni casi, come quello di Ozzano (http://www.ilrestodelcarlino.it/bologna/cronaca/furti-gruppi-whatsapp-1.2840172) hanno ridotto il numero dei furti addirittura del 30%. Chiediamo quindi alla nostra amministrazione di farsi promotrice della creazione anche da noi di questi gruppi, partendo innanzitutto da un regolamento che vada a definire la modalità di accesso, la distribuzione geografica, il tipo di organizzazione interna. E' infatti fondamentale che questi gruppi siano suddivisi per quartiere/zona, e che per ognuno di essi ci sia un 'referente' che si possa occupare di smistare le segnalazioni alle forze dell'ordine. La redazione del regolamento, di concerto possibilmente con le forze di Polizia, dovrà poi avere come risultato l'istituzione dei gruppi stessi. Dieci, venti, o anche trenta telecamere sono un ottima soluzione, ma mille o duemila smartphone, secondo noi, lo sono ancora di più. Soprattutto per il fatto che in questo modo i cittadini saranno resi partecipi, si potranno evitare segnalazioni multiple che spesso intasano i centralini dei comandi di polizia, e le segnalazioni stesse potranno contenere materiale come foto, audio,video, che saranno di aiuto alle eventuali attività di indagine.
Gesto Impopolare
Tra le brutte notizie che i giornali sono costretti a pubblicare, oltre alla disperazione che pervade il Partito di Renzi sbeffeggiato in Veneto e Lombardia, l'impareggiabile Carlino riesce a trovare uno splendido cameo di onestà..impopolare. Un signore (vero) ha riconsegnato le chiavi della sua Acer Casa, dopo avere aspettato però che se andasse l'antico presidente Mangianti. Con l'arrivo di Fabbri Riccardo, premiato per avere fatto eleggere tanti sindaci e presidenti di provincia inutili se non dannosi, si respira aria di autentica rivoluzione molto moderata ma di sinistra. Non era mai capitato che "uno" spontaneamente riconsegnasse le chiavi dell'appartamento dichiarando che non ne aveva (più) bisogno. Meglio darlo a qualche "praticante" la lingua italiana. secondo il Vangelo Lisi. Il Sindaco, demolitore del Tricheco, colpevole di non essere neanche lontanamente svizzero, dovrebbe inserirlo d'autorità tra i premiandi con il prossimo Sigismondo d'Oro. Gli impiegati dell'Acer si sono commossi. Complimenti. Non sono tutti...Fini
lunedì 23 ottobre 2017
CS M5S BIM
In memoria di Attilio Sebastiani
Il gruppo consigliare del m5s e i suoi attivisti vogliono esprimere sincero e rispettoso cordoglio alla famiglia e conoscenti dell'ispettore Attilio Sebastiani, l'evento ci coglie impreparati, desideriamo rendergli omaggio con le parole di chi tra noi ha avuto il privilegio di conoscerlo. Chi ha conosciuto Attilio Sebastiani sa che era un bravo e preparato ispettore della polizia municipale del nostro Comune, persona garbata, rispettosa, svolgeva con impegno dedizione e competenza il suo lavoro che amava tanto. In questi momenti è difficile trovare le parole giuste, specialmente per chi l'ha conosciuto personalmente. Purtroppo a malincuore non ci resta altro che inviare le più sentite condoglianze alla famiglia, Attilio Sebastiani riposa in pace!
Il gruppo consigliare del m5s e i suoi attivisti vogliono esprimere sincero e rispettoso cordoglio alla famiglia e conoscenti dell'ispettore Attilio Sebastiani, l'evento ci coglie impreparati, desideriamo rendergli omaggio con le parole di chi tra noi ha avuto il privilegio di conoscerlo. Chi ha conosciuto Attilio Sebastiani sa che era un bravo e preparato ispettore della polizia municipale del nostro Comune, persona garbata, rispettosa, svolgeva con impegno dedizione e competenza il suo lavoro che amava tanto. In questi momenti è difficile trovare le parole giuste, specialmente per chi l'ha conosciuto personalmente. Purtroppo a malincuore non ci resta altro che inviare le più sentite condoglianze alla famiglia, Attilio Sebastiani riposa in pace!
Profezia???
Renzi allora Primo Ministro, naturalmente nominato, affermava (pubblicamente) che i problemi bancari li aveva la Germania. Nel contempo invitava gli italiani ad investire sul Monte dei Paschi. A questo punto discutere di Gnassi è deviante. Il Palas però fa da sfondo (meraviglioso) per un biscotto..Ringo. L'inevitabile tracollo del reuccio di Rignano con la stupenda fata Etruria, forse ci permetterà di parlare (anche) della catastrofica situazione riminese. Sono convinto che le accelerazioni del quadro politico spingeranno perfino la stampa locale a cambiare i protagonisti. Se torniamo con i ricordi alla prima repubblica, l'inchiesta (all'ingrosso) di Mani Pulite sterminò in pochi mesi un mondo che resisteva da 5 decenni. Non mi aspetto nessuna rivoluzione anche se qualche sosia di "Tonino" ogni tanto appare ma scompare subito in..parlamento. Per fare fuori Berlusconi bastò un complice sorrisetto tra Sarkozy e Merkel. L'Europa non può permettersi un bulletto sovrastimato che per "salvarsi" getta istituzioni e governi. Oggi comanda Draghi per conto del mondo che conta. La differenza è sostanziale rispetto ad un Monti scelto (solo) da Napolitano. L'Italia è guardata a vista. Malato da mantenere in vita, non possono permettersi crisi finanziarie, tanto meno politiche, dopo brexit, catalogna, austria e.. veneto. Gentiloni va benissimo, addormenta i problemi che è un piacere. Dopo le elezioni non ci sarà la possibilità di formare una maggioranza politicamente coesa, il Rosatellum è stato inventato per silenziare i grillini e mettere i cittadini di fronte ad un governo non troppo dissimile dall'attuale forse con una predominanza del centro-destra. I renziani rimasti non hanno alternative se non quella di rendere istituzionale il loro antico accordo sancito al Nazareno. Silvio sta godendo la sua rivincita, lo hanno rimesso al centro del gioco. Si continuerà a vivacchiare così, con l'Istat di governo che ogni tanto ci regala un decimale di occupazione e perfino di Pil. La nostra stupidità è talmente alta che abbiamo ancora un padrone a stelle e strisce che decide, mentre "sanzioniamo" la Russia, naturale partner che non chiede cieca obbedienza. Abbiamo bombardato tutti obbedendo al Nobel per la Pace e se non interveniva Putin in Siria avevano l'Isis alle porte di casa. Trump credo abbia bisogno di una bussola, sta litigando anche con se stesso, non concedendo l'immagine del padrone del mondo. Una brevissima panoramica generale per arrivare alla Città delle Colonie incompiute. I fenomeni hanno fatto il loro tempo. Troppe domande inevase a Rimini, con analisi e prospettive economiche fallimentari. Solo un disegno "alimentare" sta dando i frutti sperati. Ci sono volute tante rotonde, fila dritto e cancellazioni di parcheggi ma alla fine la grande distribuzione ha..stravinto. I riflessi elettorali sulla sinistra si vedranno dal Canale di Sicilia. Come fecero gli americani, la grande armata di liberazione dal piddismo salirà per congiungersi con..i partigiani del nord? Vincerà una congrega che per comodità si può definire (anche) centrista. L'abbiamo sperimentata, alla fine ci ricordiamo solo splendide escort. Però i cammelli di Gheddafi, parcheggiati nel centro di Roma, impedivano di arricchire le Onlus a colpi di navi. La Lisi avrà il compito di identificare i finti profughi che non vanno a scuola d'italiano. Hanno capito subito come funziona da noi.
Casa dei Matrimoni??
Circa due anni fa, sul piazzale Boscovich del nostro porto, è stato costruito, con spese a carico dei Riminesi, un fabbricato che pare sia destinato, esclusivamente, alla celebrazione di matrimoni officiati, a pagamento, dal Sindaco o da suoi delegati. L’immobile, su cui non c’è traccia o insegna che lo qualifichi come immobile pubblico comunale, mi risulta che sia stato utilizzato, forse, solo un paio di volte ed evidentemente non ha incontrato il successo che qualcuno sperava tanto che, è notizia di qualche settimana fa, chi si è sposato in spiaggia ha preferito farlo proprio sulla sabbia (nello specifico su quella di Miramare). A chi vengono certe idee bisognerebbe spiegare che si dovrebbe pubblicizzare un servizio per il quale si sono spese somme importanti e, quantomeno, informare i cittadini, qualificando, con le opportune forme visive, un fabbricato adibito a funzioni molto particolari.
Alcide Tosi Brandi
Alcide Tosi Brandi
Velostazione
Un anno fa ci fu la trovata geniale: l'ex immobile Globo in stazione ffss Rimini passava in gestione al Comune dalle ferrovie e sarebbe diventato una "Velostazione", col fine di mandare in 10 anni metà riminesi non in auto ma con altri mezzi, idea ridicola, ma sarebbe stato un incentivo a questo obiettivo. E' venuto addirittura da Bologna l'assessore perché la Regione ha co-finanziato il recupero dell'immobile che effettivamente era fatiscente ora è meglio ma a distanza di un anno sebbene i lavori siano terminati, molto in ritardo, non è in funzione. Troppo idee sulla carta, poca concretezza, tanto rumore per nulla o poco comunque, tante parole a vuoto, vocaboli o espressioni inglesi per una cosa semplice semplice e molto prosaica come deposito bici... come dice il poeta: " dibattito in diretta... spot... talk-show... magazine... trend...gadget, workshop...coprendo ad urla il vuoto ed il timore". Come già scrissi piuttosto che fare un semplice deposito bici dove c'è un omino come in passato che seduto su uno sgabello con un mozzicone di matita in mano dietro pagamento ti teneva la bici, altrimenti te la fregano, si sono inventati di tutto come se avessero progettato... una base lunare piuttosto "complicare la semplicità" che allestire un deposito bici. Hanno stipulato una convenzione (ma da non crederci) con il Liceo Serpieri, una Radio, una mostra, hanno "aperto le porte" un mese e mezzo fa nella settimana sulla Mobilità ma da allora non se ne è saputo più nulla e in questi mesi di abbandono la Velostazione è stata, per me anche giustamente, colonizzata da quelli tra i clochard che si spulciano in zona stazione che sono schifati anche dalla Papa Giovanni che li lascia lì all'addiaccio scegliendone ogni sera 7-8 su 50-60 perché pur essendo pagata dal Comune ed essendo stata fondata da un tizio in via di santificazione ed essendo una multinazionale non riesce a provvedere a questi disperati che questa sera dormivano sui bordi della Velostazione dopo essersi ivi imbriacati per dimenticare la loro grama esistenza. "Intermodalità": insistono, ma non funziona. Parto da Bologna, arrivo a Rimini in treno, esco dalla stazione con la bici in spalla e trotterello fino alla velostazione ove la lascio, poi prendo un bus, poi un taxi, poi riprendo la bici torno a Bologna e rientro in bici a casa: questa è fantascienza, e continuano a proporre queste smart city come le chiamano che è difficile non definire "visionarie" se non "deliranti". Comunque sia: dopo un anno non c'è un cazzo di niente solo soldi spesi per un immobile chiuso, che comincia a essere sporco, abbandonato. Oggi gli homeless ci dormono sui bordi, in bilico, tempo un altro mesetto iniziano a usarlo come latrina, spiace dirlo ma questa assessore Frisoni sarà pure una bocconiana ma è molto scarsa.
Dr. F. Pesce
Dr. F. Pesce
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