domenica 31 maggio 2015
Un Test
Non (sembra) ci sia un ulteriore calo d'affluenza. Quello che il Bulletto di Marchionne si aspettava ed augurava. Meno gente vota, più voti prende il "suo" Pd. E' un'assioma inconfutabile. Aveva iniziato la campagna elettorale con la solita boria ed il sorrisino che ha costretto il vero Mr Bean al ritiro dalle scene. La Rosy ha voluto svelare solo 16 nomi impresentabili, ma lo ha costretto a considerare il Test odierno come "non decisivo" per il suo governo inciuciante. Pensate che le forze che sorreggono questa formazione nelle varie regioni e comuni si "presentano" come alternative e perfino oppositive al Pd. Questa è l'Italia. Quale Pd uscirà dalle urne, anche se molto meno della metà dei 23 milioni di cittadini non userà il voto come pena accessoria al Partito della Nazione di Renzi? Questo è l'interrogativo più importante. Ci saranno grosse novità anche a Rimini, la Città che prossimamente sarà chiamata ad una scelta, se gli indagatori decidono finalmente di porre fine ad una Associazione di governo. Alla Emma Petitti, dopo l'ultima disavventura "Gialla" di Gnassi è stata imposta la residenza politica a Forlì, più vicina a Rimini, in caso di necessità.. sindacale.
Ma guarda un pò chi parla
Francamente non ci saremmo aspettati anche noi la reazione isterica delle cosiddette “Istituzioni europee” alla notizia degli 89 membri non graditi in Russia. E quindi inibiti a viaggiare lì. Non tanto perché la lista è meno di 1/10 di quella analoga e contraria varata dal blocco occidentale negli ultimi due anni, ma perché fa un po’ridere la motivazione dello scandalo: “...la lista russa manca di basi giuridiche” (!!!). Anche per il più scemo dei lettori è facile capire che di basi giuridiche ne ha né più e né meno di quelle europee. Quindi non si capisce dove sta il motivo del contendere. Bisogna dire che almeno in questo gli “originali”, cioè gli inventori di tutto questo casino, gli Americani, se non altro sono più eleganti. Bombardano, attentano, boicottano ecc. ecc. senza battere ciglia, ma senza nemmeno sbraitare come fanno gli ipo, ipo, ipo vassalli europei quando prendono una piccola sberla. In questo senso i figli dello Zio Sam sono più “sportivi” e meno piagnucolosi.
Woland
Woland
Domino di poltrone
PRC (qualsiasi cosa esso sia) lascia la Giunta e la maggioranza, ne da triste annuncio… l’opposizione. Sara e Savio, mestamente preparano i bagagli e vi ripongono una falce ed un martello, praticamente nuovi, mai usati.
L’analisi di questa decisione si può ottenere da molti punti di vista. Per i protagonisti si tratta di coerenza. Per il Sindaco di Rimini al contrario sono decisioni che rispecchiano linee nazionali e non il disaccordo con la sua azione che, come tutti sanno, è limpida come acqua di fonte. A noi di Citizen invece sembra un po’ la storia di Aron Ralston l’alpinista che rimase 5 giorni con un braccio schiacciato sotto un masso e, per sopravvivere, se lo amputò da solo.
Romantico pensare che la politica attuale si basi sulle idee e la semplice incoerenza possa far cadere una posizione. Se così fosse ci vorrebbe un vigile solo per regolare il traffico da una sponda all’altra del Consiglio Comunale. La realtà è che la politica si basa sulle poltrone e le poltrone sul consenso, per una sorta di proprietà transitiva perdendo consenso si perdono anche le poltrone.
La pavida azione dei rappresentanti PRC nelle istituzioni riminesi ha avuto come conseguenza la caduta verticale di qualsiasi tipo di consenso. Le velleità ambientali dell’assessorato Visintin si sono infrante sui pacchetti chiavi in mano Hera e i tavoli di tortura ai teleriscaldati, dopo quattro anni, hanno resto antipatico il verbo ponderare, il resto è banale mantenimento dell’operatività. Galvani invece, oratore da epistassi, è famoso per aver combattuto gli F35, che il Comune di Rimini non aveva ordinato, e per la sua fissazione compulsiva contro Pizzarotti. Entrambi nei temi principali della loro (supposta) azione politica, tipo la ripubblicizzazione dell’acqua, sono svenuti con la mano alzata.
Si dirà (si è detto) che i fatti di Casa Madiba hanno reso impossibile la già difficile convivenza con il Partito Democratico, il cui parlamentare di riferimento ci manca poco che inciti al manganello. La realtà però, almeno secondo il nostro punto di vista, è che i fatti in oggetto hanno solo velocizzato una decisione che comunque andava presa per la questione consensi & poltrone. Dagli accadimenti di queste ultime settimane è risultato molto chiaro quanto poco il PRC poteva fare per quello che, nei loro pensieri, era il bacino di consensi di riferimento. Un paio di dichiarazioni sulle occupazioni e nessuna azione, incisiva o meno che fosse, tanto è vero che per i quotidiani locali è risultata più papabile l’accorata difesa della pasionaria Prof. Mara Marani (non a torto).
La conseguenza sarà ovviamente una tornata elettorale, per altro molto vicina, nel più totale anonimato e la perdita di qualsiasi tipo di influenza. Tanto vale simulare l’atto eroico e immolarsi sul primo altare disponibile per recuperare coerenza. Via la poltrona di Giunta a Visintin (PRC), via la poltrona nel CDA della Fiera a Paolo Pantaleoni (segretario PRC), nessuna ricandidatura per Cesare Mangianti (PRC) alla Presidenza dell’ACER (Azienda Casa Emilia Romagna Provincia Di Rimini). Galvani non ha nulla a cui rinunciare, va solo a far parte dell’opposizione a cui tanto si è opposto tra NCD, FI, Fratelli D’Italia e gli odiati Grillini (che brutta fine).
Funzionerà l’operazione “amputazione”? Aron Ralston dopo 127 ore capì che il braccio ormai era perso e se lo staccò a colpi di coltello, tornò a casa ed oggi, grazie ad una protesi, può ancora scalare. Rifondazione Comunista ha capito che dirsi ispirati da Carl Marx dopo quattro anni convintamente al fianco dell’Aperisindaco fa parecchio ridere, da tagliarsi c’erano solo le p…oltrone. Forse un giorno torneranno a sedersi (magari quando passa il bruciore).
P.S. Non a tutti è sfuggito lo sfogo del Primo Cittadino, durante un litigio a telecamere puntate, nel quale afferma che “qualcuno” della Sinistra chiude gli occhi rispetto a false dichiarazioni dei redditi di inquilini ERP per mantenere le poltrone degli enti che gestiscono le assegnazioni. Non è che serve la palla di cristallo della zingara per interpretare l’accusa, visto che l’Ente in oggetto è solo uno. Pare che a Rimini ci siano verifiche meno dovute di altre.
@DadoCardone
Citizen
P.S. Non a tutti è sfuggito lo sfogo del Primo Cittadino, durante un litigio a telecamere puntate, nel quale afferma che “qualcuno” della Sinistra chiude gli occhi rispetto a false dichiarazioni dei redditi di inquilini ERP per mantenere le poltrone degli enti che gestiscono le assegnazioni. Non è che serve la palla di cristallo della zingara per interpretare l’accusa, visto che l’Ente in oggetto è solo uno. Pare che a Rimini ci siano verifiche meno dovute di altre.
@DadoCardone
Citizen
Il Patto della Taverna
Degli Artisti. Premetto che leggo spesso e molto volentieri Rimini 2.0, una necessaria variabile al codino, perfino imbarazzante accompagnamento della stampa locale al renzismo in versione (al momento) gnassiana che ha perso lo scontrino. Una prima domanda ai civivo della stampa? Ma se la Fiera di Cagnoni fosse localizzata a Riccione impaginereste tutti i peana giornalieri o sarebbe un'altra colpa della Tosi? Per fortuna avete la collaborazione dell'astuto Cecchetti, ha smascherato il debito pubblico che la "malvagia" Tosi in versione Padoan consegnerà alle future generazioni. Non volevo però parlare del niente ma al contrario della (sembra) avvenuta sottoscrizione da parte di (quasi) tutti i protagonisti del Patto della Taverna. Cosa significa? Nel famoso ristorante riminese destinato a diventare luogo di culto, si è svolta su iniziativa di Dreamini, costola politica di Rimini 2.0, una interessante riunione di tutte le forze definibili d'opposizione. A Rimini si è aperto il Cantiere più necessario, quello del Cambiamento. Non operano, per una volta, ne Cbr tanto meno Pesaresi, i più contenti creditori di..Aeradria. Sarà la Leopolda di Rimini, si chiede il brillante giornalista? Un appuntamento con le elezioni amministrative del prossimo anno, sempre se non arrivano (non arrivano) notizie urgenti dalla via del Tribunale. Civiche ben rappresentate, sigle le più diverse a metterci la faccia ed anche i partiti che inseguono, da poco o da tanto, la svolta. Tutti insieme per l’obiettivo del cambiamento. Sembra che Gambini abbia affermato però che (lui) non è contro i partiti della sinistra al comando a Palazzo Garampi. L'insieme dei protagonisti e delle forze rappresenta davvero una insolita occasione. Devo dire che il vecchio supera abbondantemente il nuovo, ma questo è quello che passa il convento e la curia riminese. Dall'altra parte non possono dire niente, sono sotto schiaffo morale da sempre. Non sto a fare l'elenco dei partecipanti, più dei bersaglieri, ma quello degli assenti. A parte il M5S, cronico nella sua assoluta incapacità di andare oltre una sterile opposizione, per la paura di allargare il campo dei possibili candidati alle poltrone riservate o di dotarsi di un programma che possa evidenziare le distanze culturali esistenti ma continuare a lucrare facilmente sulle porcate degli altri che per fortuna sono numerose. Ma l'assenza più difficilmente occultabile, per ovvie ragioni di spazio, dicono, sia stata quella di Paolizzi. E' vero il Cuore di Rimini era rappresentato degnamente ed efficacemente, ma a nessuno è sfuggita la "fase di riflessione" di una Lista (importante) che non ha ancora deciso cosa fare e forse da che parte stare. Se però candidi B&A (sembra escluso vero Corrado?) fai fatica a chiedere alla gente un voto contro.. questo Pd. Anche io, se dovessi fare una scelta, preferirei votare l'originale. Magari il simpatico Mattia Morolli, così imparano.
sabato 30 maggio 2015
Risposta difficile
A proposito dell’articolo di stamattina a firma Woland intitolato: “E ora?” sorgono parecchie domande. Già spulciando negli articoli di RiminiPolitica, nel 2011/2012 il Cancelliere aveva previsto che il sistema PGS (Prompt Global Strike) sarebbe diventato l’elemento di detonazione degli anni a venire. La sicuramente franca intervista di Putin lo dimostra, mostrando anche la sua preoccupazione. Non a caso, infatti, nelle ultime ore la Marina degli Stati Uniti sta spostando verso il Mar Nero, il Mediterraneo e il Baltico le sue unità ABM (Anti-Ballistic Missile). Proprio quello che scriveva Woland. Mettendo insieme i pezzi di questo apparente puzzle e soprattutto con l’uscita pubblica di Putin è evidente la preoccupazione per “qualcosa” che potrebbe succedere molto presto.
La redazione
PS in codice: un saluto speciale da Woland ad Ariel
La redazione
PS in codice: un saluto speciale da Woland ad Ariel
Gli impresentabili dell'ultima ora
Il Pd di Renzi, quasi tutto, ha trovato l'alibi per la performance elettorale che non si presenta da 6-1. La colpa è della Rosy Bindi, non ha mai fatto un coraggioso outing, ma ha pubblicizzato i 16 apostoli renziani "impresentabili" ma portatori di voti. La rabbia del bulletto è evidente, esistevano già sufficienti preoccupazioni per le esibizioni verbali della Moretti e la debolezza ligure, ci mancava la morale bindiana. Anche in Campania l'elezione di De Luca sembra portare più problemi che vantaggi...prossimi venturi. Era tutto pronto. L'avevano arredato con le persone giuste per il territorio. Accidenti a quei maledetti 5 stelle, con i loro candidati, magari inadatti, ma tutti puliti. Il premier era a Roma in procinto di partire per la tappa elettorale in Toscana quando all’ora di pranzo, la Rosy ha letto in diretta sul sito web della Camera e sui canali all-news la sua ‘black list’ di impresentabili candidati alle regionali di domenica. Un attacco politico contro il governo, a due giorni dalle elezioni. Però chi di morale ferisce di solito di galera non perisce. Tranquilli, non è successo niente, governano Rimini con una Associazione..provata e sperimentata. Poi gli italiani preferiscono non votare e Renzi sentitamente ringrazia, anche a nome di De Luca.
E ora?
Ieri il Presidente Putin, in un’intervista, ha esplicitamente dichiarato che con la “conquista” dell’Ucraina, tutto il territorio “strategico” russo, in particolare la zona degli Urali, è sotto il tiro delle armi tattiche americane. Ha citato espressamente i missili Tomahawk ma non si tratta solo di questi. La cosa sorprendente è che tutto ciò era evidente fin dal primo giorno del golpe ucraino. Infatti solo dalle basi dell’Ucraina dell’est il sistema PGS (Prompt Global Strike) raggiunge la sua massima efficacia in quanto mette tutto il territorio russo alla propria portata di tiro rimanendo all’avversario solo l’uso delle armi strategiche a lunghissimo raggio per le quali viene freneticamente sviluppato il sistema ABM soprattutto sulle piattaforme navali. Quindi la “presa” di Kiev da parte degli USA ha un profondo significato strategico, chiaro se vogliamo dall’inizio ma ora esplicitato dalla stessa Presidenza russa. Resta da capire come questa potrà ristabilire una forma di riequilibrio strategico attualmente del tutto compromesso.
Woland
Woland
Dell'abitare e dell'evovelrsi
Dato che Citizen Rimini e Salvarimini, dell’ottimo Lugaresi (più squadra di cecchini), paiono essere l’ultimo baluardo a difesa della pluralità d’informazione, quando non addirittura l’unica differenza tra una fotocopia e una notizia, tiriamoci su le maniche e facciamo un po’ di chiarezza sull’incontro tra il Vicesindaco e gli attivisti di Casa Madiba Network.
Leggendo gli organi d’informazione, online e non, sembra che Madre Teresa Lisi abbia aperto le braccia accogliendo a se i discoli Madibers, perdonandoli, ma non potendo fare a meno di ricordare loro che ci saranno delle conseguenze. Questo almeno è quello che è venuto fuori dalla conferenza stampa che Gloria (nell’Alto del Comune) ha pensato di fare senza quelli con i quali aveva appena trattato. Sarebbe stata buona norma, stabilito l’inizio di un percorso, comunicarlo insieme, ma forse (e dico forse) i ragazzacci avrebbero avuto qualcosa da ridire sulle dichiarazioni fatte.
Quando il copione è scritto da altri non ci si può permettere variazioni sul tema. E’ stato molto evidente durante il Consiglio Comunale quando, in risposta a Fabio Pazzaglia, Lisi ha letto in modo stentoreo una risposta, che poi è la stessa che sentiamo ripetere da tutto il PD in questi giorni … compreso il Deputato “piuttost che nient” Arlotti.
Cosa dice la risposta Standard?
1. Le risorse sono vincolate dal Patto di Stabilità. Stranamente però il preventivo di ristrutturazione del Villino Pazzaglia Ricci deve essere per forza quello da 700 mila euro del Comune, piuttosto esoso se confrontato col costo zero del volontariato proposto.
2. L’occupazione è illegale denunciarla è un atto dovuto e lo sgombero è inarrestabile. Nulla di più inesatto. Un solo esempio; nella Roma del Piddino Marino ci sono 27 campi d’accoglienza: 7 centri per immigrati, 7 Campi regolari e 13 campi abusivi. In alcune zone, come Tor Sapienza, sono presenti tutte e tre le tipologie di campo e in generale sono formalmente tollerati 8 mila nomadi. Nessun atto dovuto? Certo che sì, ma l’esecuzione passa sempre da un magistrato o dal Comune stesso e, in qualche caso, per gli equilibri di una comunità si possono anche considerare altre strade.
3. Per ottenere l’affidamento di strutture pubbliche serve partecipare un bando. Eventualità sostenuta fino a giovedì, ma caduta venerdì. Il Comune (qualsiasi comune) può infatti tramite un’Istruttoria affidare a soggetti terzi, con finalità di lucro o meno, servizi alla persona o alla comunità per ragioni tecniche, economiche o di opportunità sociale (che pare proprio il nostro caso). L’affidamento tramite procedura ristretta o negoziale è regolata da un decreto legge del 2006… non è che se lo è inventato la Lisi ieri.
Troppi elementi imprescindibili, che in realtà non lo sono, fanno capire che l’Amministrazione non aveva proprio intenzione di aprire questo dialogo. Poi però è successo che l’identità di persone votate alla solidarietà risulta un po’ difficile da schiacciare soprattutto quando si fonde, si contamina e cresce proprio grazie a chi viene aiutato. Cultura.
Hanno voluto conoscere quest’identità da vicino i deputati Paglia e Sarti, quando sono andati a stringere mani e a farsi contaminare da storie di disagio e dignità. Treno perso da Arlotti che, senza controllare, ha preferito affidarsi al copione di partito come nella maggior parte delle occasioni, molte migliaia di euro al mese di paga non valgono manco lo sforzo di far finta di capire. Lui trova “disdicevole l’occupazione di case”, come se quelli di Casa Madiba Network andassero in giro ad occupare le case della gente e non ruderi abbandonati da decenni, ma evidentemente non trova disdicevole che una ventina di persone non sappia dove andare a dormire nelle notti di questo piovoso maggio. Bontà sua.
Lasciatemi aprire una breve parentesi. “Mi hanno occupato casa” è il furbo slogan lanciato dal Signor Sivieri e subito tutti i benpensanti si sono lanciati in anatemi contro chi, giustificato dal solo bisogno, ti vuol rubare l’abitazione. La realtà è molto diversa. L’occupazione, perlomeno quella praticata dai Madibers, non è uno scopo, ma semplicemente il mezzo per sopperire alla lancinante mancanza della Comunità. Attualmente tutti i luoghi abbandonati di Rimini sono già abitazione per umanità che preferisce non farsi vedere e di cui si preferisce non sapere. Lo era Casa Madiba, lo erano Villa Flo e Villino Ricci Pazzaglia, le occupazioni non hanno violato nessun principio, se non quello del giocare a nascondino con le contingenze della realtà. In un certo senso quei luoghi sono stati riqualificati dalle occupazioni e distrutti dagli sgomberi.
Ora l’attenzione è sull’ultima delle occupazioni. Molti hanno capito che intervenendo col manganello, anche in quest’ occasione, si aprirebbe una brutta stagione per Rimini. Mi domando invece quanti di quelli che scrivono i copioni del partito riescano a comprendere che chi ha più da perdere è proprio il PD. L’apertura dei Madibers è avvertita come solida anche dai più appecorati commentatori, una silenziosa partecipazione al Consiglio Comunale l’ha resa tale. La scelta non è tra i Black bloc e la Giustizia, ma tra gente che cerca un dialogo e la decisione di un’Amministrazione che, comunque, non può sopperire con i mezzi canonici all’Emergenza Abitativa. Neanche se, nei maldestri comunicati stampa, si intesta 10 anni di edilizia popolare … Casa Madiba cosa doveva fare allora? Intestarsi il ’68? E spendeteli due soldi per un professionista.
P.S. Antonella, giovane senzatetto, cerca di sensibilizzare il vicinato con dei volantini. Una persona, incontrandola la redarguisce. “Quello che fate è sbagliato!” “Perché è sbagliato, spiegami …” – chiede Antonella per capire. “Che cosa diresti tu se io rimanessi senza casa e volessi vivere nella tua?” “Beh… direi: Vieni.” E’ così difficile capire che un indigente non vuole la tua casa, ma la tua solidarietà?
@DadoCardone
Citizen
P.S. Antonella, giovane senzatetto, cerca di sensibilizzare il vicinato con dei volantini. Una persona, incontrandola la redarguisce. “Quello che fate è sbagliato!” “Perché è sbagliato, spiegami …” – chiede Antonella per capire. “Che cosa diresti tu se io rimanessi senza casa e volessi vivere nella tua?” “Beh… direi: Vieni.” E’ così difficile capire che un indigente non vuole la tua casa, ma la tua solidarietà?
@DadoCardone
Citizen
Fuori Corso
Passata la settantina senza (quasi) accorgermene e convinto che gli esami da sostenere siano finiti, in attesa di quelli sanitari, fuori da ogni gioco della politica, anche quelli miseri oggi consentiti a Rimini, ai tanti, troppi che mi chiedono, con una battuta di riassumere lo stato comatoso della Città, non rispondo di rivolgersi a Gnassi, ma di cercare, se esiste, una opposizione o meglio una alternativa. Quando leggi, pur a sbafo, il Carlino, come antico simbolo giornalistico di un contrasto anche culturale, allora capisci perchè il Taglianastri è non solo il Sindaco meritato, ma se non lo portano via prima, anche quello futuro. E' largamente migliore di quelli che fanno finta di opporsi e meno peggio di quelli che credono di fare opposizione. Il Pd non ha rivali se non all'interno. Conclusione agghiacciante? Trovatene una meglio. Quando non ti rimane che aspettare che la giustizia faccia il suo corso hai.,.perso. Intanto l'attesa è lunga come un divorzio che da "breve" è diventato eterno, nelle aule. E poi la dico tutta: l'ultima cosa che vogliono i giudici è processare il Pd. E' ormai molto simile ad un atto masochista per la carriera. Non è mai esistito personaggio, anche di altro spessore, che abbia detenuto il Potere di Renzi. Neanche il mitico Andreotti ha avuto una impunità totale come quella che stiamo osservando. Il suo cerchio toscano ha accumulato una serie di regalie e poltrone che nessun leader si è mai potuto permettere. L'opposizione al centrosinistra, più volte diventata governo, rappresentata dal Banana, è ai suoi piedi. La stampa ancora riconducibile al Cavaliere è la più prostrata ai piedi del bulletto. In Grecia e Spagna prima di fallire si sono ribellati politicamente usando il voto. Noi al massimo lo abbiamo "congelato" con Grillo. Di cosa ci lamentiamo? Quando leggo NewsRimini il giornale on line più di Gnassi che della religiosa proprietà, allora le poche speranze di una amministrazione diversa cascano. Ci terremo questa, forse cambiando Andrea con Emma. Avremo magari un ritorno dei mattoni invece della prevalenza dei pub, ma nella sostanza il nostro indice turistico e sociale è destinato a peggiorare. Come fai a governare senza avere una pianificazione urbanistica alle spalle? Come puoi promettere interventi sui quali non stabilisci le regole uguali per tutti? Come puoi continuare a parlare di un Lungomare del quale non hai ancora la disponibilità ed uno strumento per normarlo? Ma ancor peggio come puoi pensare di chiuderlo. Volete ancora giocare con il Fila Dritto e dare le colpe ai triatleti? Come mai tutti i partiti e movimenti lo seguono in questa pazzia culturale? Alla fine meglio Gnassi che i "neofiti". Conclusione drammatica. Alla quale non volevo arrivare. Se qualcuno ha cose diverse le dica. Io avevo pensato ad un Commissario etico rappresentato da una figura forte. L'avevo individuata nel Generale Cecchi. Mettersi contro la Fondazione è come dichiarare guerra all'America di Rimini. Gnassi è solo un'inerme S.Marino al confronto. Una medicina necessaria in attesa che si ricrei il clima giusto. Per fortuna il Bilancio della Fiera è in forte attivo, come da business plan, con 700 milioni di indotto. Di cosa vi lamentate? Vi meritate due Aquarene, con una ha fatto gli utili del bilancio.
venerdì 29 maggio 2015
Matrioska
Con un comunicato stampa denso di stupore ed inutile ironia, il Sindaco Gnassi annuncia di avere fatto il pieno di ..Matrioske giudiziarie: ha ricevuto dalla Guardia di Finanza una denuncia per turbativa di pubblico servizio. Non ditelo alla Bindi. Le notizie nel comunicato sono scarne, però il Sindaco ha numerosi testimoni oculari in grado di scagionarlo dalla curiosa accusa. Tentiamo allora una ricostruzione dei fatti. La Guardia di Finanza in un normale controllo ha probabilmente contestato la mancanza dei documenti fiscali obbligatori per tutti i commercianti, forse poco presenti in quella occasione, a differenza della Notte Rosa. Una normalissima ispezione in una manifestazione definita dal Sindaco come pubblico-privata, cose che succedono a centinaia di commercianti, tutti i giorni. Per arrivare alla denuncia per interruzione di pubblico servizio occorre però che ci sia dell'altro. E proprio su... quest'altro che si gioca la vicenda. Non credo che si arrivi al lei non sa chi sono io. Lo sapevano.
Comunisti a Rimini
Devo dare atto che sono bastati due (stupendi) articoli di Dado Cardone, lo straordinario curatore della numerosa truppa grillina eletta, per mandare in crisi il Pd di Rimini. Gnassi sul Lungomare sogna Paz, la Lisi non sa più a quale Curia aggrapparsi, Magrini, sentito Melucci, sta lontano. Non è roba per lui. Non ci risultano pervenute le dimissioni del vecchio compagno rifondarolo, l'amico Mangianti, custode delle case popolari occupate..regolarmente. Per fortuna Galvani rimane in silenzio, la partita è talmente ingarbugliata che districarsi dal suo lessico sarebbe oltremodo oneroso. Ma il titolo del Corriere del Pd questa mattina è grandioso: " Strappo dei comunisti, ma il Pd mette i ..paletti". Grandi ma ingrati. Se ancora scrivete (?) su un giornale quello che pare a Gnassi, lo dovete a quel grande partito che negli anni passati ve lo ha permesso al punto di sostenere voi e..perfino tutta la stampa al servizio del potente di turno. Per i paletti il Pd può sempre trovare il posto giusto.
PS Ma cosa ha combinato (ancora) Gnassi?
PS Ma cosa ha combinato (ancora) Gnassi?
CS Comar
Rimini è una bella città sul mare a misura d’uomo in cui si mangia bene, si vive all’aperto di giorno e di notte, possiede storia e cultura ed ha un bel mercato interessante nel centro storico, frequentato da cittadini e turisti provenienti da tutto il mondo.
Chi viene a Rimini e in Riviera vive la vacanza all’aperto; spiaggia, sole, mare, shopping, feste, passeggiate, etc.
Per far funzionare questa città bisogna mantenere le peculiarità che l’hanno fatta conoscere al mondo, cosa che sembra scontata ma a volte non lo è.
Per quanto riguarda il mercato l’Amm. Comunale ha pensato di TRASFERIRLO da Piazza Malatesta/Piazza Cavour in un’altra area del centro (P.zza Gramsci-Padane, Via Castelfidardo, etc).
A prima vista potrebbe sembrare un normale ricollocamento da un’area ad un’altra senza alcun problema; l’attuale collocazione è un’area grande priva di criticità, in grado di ospitare tutti gli ambulanti poiché siamo a ridosso di monumenti, senza passi carrai, senza occultare i negozi, un’area pedonale che permette la fruizione del mercato in maniera agevole per tutti. Invece dove prevedono di trasferirci son presenti asili, scuole, passi carrai, negozi, Via Roma trafficatissima (che diverrà l’asse su cui tutto il traffico del centro sarà convogliato): tanti problemi in grado di mandar in tilt la città.
Ad oggi, l’Amm. Comunale di Rimini, nonostante abbia già “preparato il terreno” con una variante al PRG funzionale al trasferimento del mercato, non ha fatto sapere come ci ricollocherebbe nella nuova area scelta dal comune, giudicata dagli ambulanti, residenti e cittadini insufficiente e piena di problematiche.
Vogliamo che sia riconosciuto il ruolo del mercato dal punto di vista COMMERCIALE-SOCIALE-ANTROPOLOGICO e che mantenga le sue peculiarità di volano per il centro storico e punto di riferimento per i suoi cittadini e turisti poiché è questo che chi visita Rimini vuole trovare.
Desertificare il centro storico significa non solo tagliare dei rapporti sia economici e sociali fra le persone ma cambiare la vita di noi ambulanti e la storia stessa di Rimini: ed è per questo motivo che abbiamo ritenuto di proseguire la “battaglia” legale anche contro l’approvazione definitiva della variante al PRG, per far sì che Rimini non perda la sua tradizione, la sua cultura, il suo mercato storico.
Per il Comar Mazzotti Pier Paolo
LA PAROLA ALL’AVVOCATO. L’Avvocato Andrea Mussoni riferisce che è stato presentato un terzo ricorso al Tar contro la deliberazione di approvazione alla variante al PRG. Il provvedimento si presenta viziato sotto vari profili, a partire da un difetto/carenza di motivazione rispetto alla modifica cartografica della Tavola n. 5.5B, riguardante la zona tra il Teatro Galli e la Rocca Malatestiana, paradossalmente destinata a provocare le conseguenze di maggior rilievo, tra cui l’eliminazione dell’attuale parcheggio composto da 400 posti auto circa, lo spostamento del mercato bisettimanale, la realizzazione del verde pubblico in luogo della attuale Piazza Malatesta, contravvenendo ad una tradizione secolare. La “partita” ora presumibilmente si sposterà sull’area ufficiosamente individuata dal Comune per la nuova collocazione del mercato (ex padane, piazza Gramsci, via Castelfidardo, piazza Santa Rita). L’impressione, prosegue l’Avvocato, è che la realizzazione di una rotatoria e del golfo di entrata delle linee di bus non siano “rimedio” sufficiente a colmare le grosse criticità, ben note alla cittadinanza, che da sempre quella zona presenta a livello di traffico e di circolazione, dovute anche alla compresenza del mercato coperto, di Istituti scolastici quali le scuole Panzini ed il liceo Classico Giulio Cesare, asili ecc. Mi domando quali conseguenze potrebbe avere il collocamento di uno dei mercato più grandi d’Europa, composto da oltre quattrocento ambulanti, che oltretutto durante i giorni di mercato andrebbero necessariamente ad occupare le aree normalmente destinate a parcheggio, quali Piazza Gramsci gli stalli adiacenti alla chiesa Santa Rita, la zona ex padane.
Per il Comar Mazzotti Pier Paolo
LA PAROLA ALL’AVVOCATO. L’Avvocato Andrea Mussoni riferisce che è stato presentato un terzo ricorso al Tar contro la deliberazione di approvazione alla variante al PRG. Il provvedimento si presenta viziato sotto vari profili, a partire da un difetto/carenza di motivazione rispetto alla modifica cartografica della Tavola n. 5.5B, riguardante la zona tra il Teatro Galli e la Rocca Malatestiana, paradossalmente destinata a provocare le conseguenze di maggior rilievo, tra cui l’eliminazione dell’attuale parcheggio composto da 400 posti auto circa, lo spostamento del mercato bisettimanale, la realizzazione del verde pubblico in luogo della attuale Piazza Malatesta, contravvenendo ad una tradizione secolare. La “partita” ora presumibilmente si sposterà sull’area ufficiosamente individuata dal Comune per la nuova collocazione del mercato (ex padane, piazza Gramsci, via Castelfidardo, piazza Santa Rita). L’impressione, prosegue l’Avvocato, è che la realizzazione di una rotatoria e del golfo di entrata delle linee di bus non siano “rimedio” sufficiente a colmare le grosse criticità, ben note alla cittadinanza, che da sempre quella zona presenta a livello di traffico e di circolazione, dovute anche alla compresenza del mercato coperto, di Istituti scolastici quali le scuole Panzini ed il liceo Classico Giulio Cesare, asili ecc. Mi domando quali conseguenze potrebbe avere il collocamento di uno dei mercato più grandi d’Europa, composto da oltre quattrocento ambulanti, che oltretutto durante i giorni di mercato andrebbero necessariamente ad occupare le aree normalmente destinate a parcheggio, quali Piazza Gramsci gli stalli adiacenti alla chiesa Santa Rita, la zona ex padane.
Rimini nel ricordo
Due parole all’amico Cesare Vercesi. Alcuni complimenti (graditi ma troppo gentili) dell’amico Cesare Vercesi ci inducono a una riflessione sulla nostra città. Vercesi che ha un’età simile alla nostra evidentemente ricorda quella che era Rimini ai tempi della sua e nostra giovinezza ma (e qui gli muoviamo un piccolo appunto) deve essere un bel po’ che non ci viene.
Basterà dire che la nostra è una città totalmente in “vendesi” e “affittasi” e con un dopo cena a tasso alcolico elevatissimo. Tant’è che i pur “allineatissimi” giornali locali la mattina locandineggiano quasi solo accoltellamenti e stupri. A dir il vero fino all’anno scorso (o più esattamente per tutto il 2013) per diversi anni era diventata una “piccola capitale” del turismo russo. E questo l’aveva salvata da molti mali. Anche perché il “tipico” turista moscovita trapiantato in romagna (e a dir il vero un po’ snobbato dal riminese che oggi lo rimpiange) poteva non brillare sempre in raffinatezza, ma certamente era un buon cliente, nulla a che vedere con i gentiluomini di tutte le razze del mondo che oggi la frequentano prevalentemente dedicandosi allo spaccio e all’accattonaggio. Dall’anno scorso seguendo i dictat di Bruxelles e Washington comunque i Russi sono stati allontanati presumibilmente per sempre e dovrebbero essere sostituiti (stando ai giornali locali) da valanghe di turisti cinesi che chissà poi perché farebbero la fila per venirsi a sposare a Rimini!!!
Commento della mia segretaria “ma che schifo!”. Schifo, non per i cinesi ovviamente ma per l’insulsaggine della notizia che francamente brilla di viva luce anche in un quadro veramente pietoso. Tornando alla guerra ormai in essere contro la Russia, l’ultimo fuoco d’artificio è stato lo scandalo FIFA. La cosa era nell’aria da almeno un anno da quando Londra aveva chiesto il trasferimento a sé della manifestazione, ma ha suscitato qualche perplessità persino in qualche giornale italiano abituato come i commensali di Don Rodrigo a dire sempre si dalla minestra al dolce e a tenere la rigorosa posizione a 90 gradi, soprattutto a causa della dichiarazione del vicepresidente FIFA Johanson che poche ore dopo lo scoppio dello “scandalo” ha annunciato il trasferimento dei mondiali da Mosca … a Londra (ma guarda che caso!). Dopo poche ore è arrivato il solito senatore Mc Cain che ha accusato Blatter di tutte le nefandezze possibili e in primo luogo quella di avere visitato recentemente Mosca.
Ormai il duo anglosassone Washington Londra e i minus vassalli dell’Unione Europea non si tengono più e persino qualche commentatore pur pagato con danaro americano comincia a sentirsi in imbarazzo.
Niente di grave! A Blatter tutto sommato è andata bene se si pensa a quello che è successo all’amministratore delegato della Total che sosteneva anch’esso posizioni “eretiche”. Blatter almeno la pelle l’ha salvata.
Comunque caro Vercesi fai un salto a Rimini, rimarrai deluso ma almeno potrai consolarti con i ricordi. Come facciamo noi.
Behemot
Behemot
Somiglianze&Differenze
Le corazzate informative del Pd si stanno dividendo il campo d'azione. Mentre Repubblica con l'instancabile pompaggio dei tre governi dell'inciucio terminati nel renzismo come moderna rappresentazione dell'odiato berlusconismo, si occupa della quotidiana difesa del bulletto toscano, l'Espresso memore di una antica tradizione d'assalto si spinge.. oltre. Quasi vergognandosi dell'accompagno di un democristiano molto simile agli aborriti Fanfani, Andreotti, Gava e forse Pomicino, ha iniziato una campagna giornalistica a più ampio raggio. Breve sunto per arrivare al commento di un recente ed interessante articolo che affronta un tema a me molto caro: che fine fa o farà il M5S? Per una volta non ironizzo sulle fortunate carriere di personaggi che senza Grillo rimanevano anonimi disoccupati nel mare nostrum ormai stracolmo, ma della strategia che il Duo ed il Pentadirettorio, da loro nominato, saranno costretti ad affrontare. Non bastano gli evviva o quanto siete bravi che la famiglia Cecchetti non lesina al pari di quelle ridicole manifestazioni di accompagno agli altri eletti di quelli che attendono il turno. Una politica di breve durata anche fastidiosa perfino per le modeste intelligenze presenti ed adoranti. La vittoria di Podemos in Spagna pone l'interrogativo come urgente. La composizione di questa forza politica è "molto" simile alla fortunata ed insperata infornata di nove milioni di cittadini votanti per l'invenzione di Grillo nell'aprile di due anni fa. Sembra passato un secolo. Quel MoVimento ormai appartiene al passato, non volendo adeguarsi, corre la certezza di spegnersi, pur alimentato dalla vergognosa presenza del renzismo. Punti di contatto: Lotta alla casta e alla corruzione. Superamento di destra e sinistra. Contrapposizione a entrambi i poli. Radicalità del conflitto e del posizionamento. Reddito minimo, opposizione al fiscal compact e al pareggio di bilancio. Superamento dei vecchi blocchi sociali. Grande attenzione al precariato e alle nuove forme di lavoro. Interesse verso i flessibili e le nuove generazioni escluse. Coinvolgimento nelle lotte locali, comprese quelle di tipo ambientale, come le grandi opere. Superamento della vecchia forma partito e voto on line. Uso dei nuovi media e della Rete per la comunicazione e il coinvolgimento, oltre che per le decisioni politiche. Arriviamo alle Differenze che rendono le Somiglianze quasi ininfluenti per un futuro comune: La Casta non è solo quella politica, quanto l'intreccio di politica e poteri economici, di partitocrati ed élite del Paese che è tale per patrimonio e reddito. Conflitto sociale come elemento portante. Fino qui siamo nel sopportabile e comprensibile ma arriviamo al dirimente: Uno non vale uno. Podemos ha fatto un congresso e ha creato al suo interno cariche formali di partito a livello locale e nazionale, elette dalla base ma con autonomia operativa, finché sono in carica, con limite a due mandati. Nessuna ambiguità di carica. La catena di comando in Podemos è chiara e determinata dalle cariche elettive di cui sopra: non esistono un Grillo o un Casaleggio che esercitano forme di potere o di "suasion" senza cariche formali e statutarie. Uso diverso della democrazia diretta. Podemos, al contrario del M5S, ha delegato a tre diverse società esterne e indipendenti la gestione e la verifica delle votazioni on line e non ha mai usato la Rete per espellere suoi esponenti. Podemos ritiene possibile e anzi.. auspicabile arrivare al governo nazionale o a quelli locali tramite alleanze, anziché puntare al 51 per cento da solo. Le alleanze però devono essere programmatiche, concordate in trasparenza e sottoposte al voto on line degli iscritti. Podemos si professa fortemente europeista, nel senso di Altiero Spinelli e chiede quindi una vera federazione con istituzioni democratiche elette dai cittadini. Non pone nemmeno come ipotesi la questione dell'uscita dall'euro. Mentre il M5S è nato con i meet-up e corre gli stessi rischi di frantumazione o divisione che queste fragili organizzazioni stanno subendo. Anche a Rimini. Podemos è la declinazione partitica delle manifestazioni di massa in piazza del maggio 2011, quelle degli Indignados. Il suoi leader sono nati nelle facoltà di studi sociopolitici di Madrid e nelle esperienze di lotta dei Social forum non attraverso un Blog politico-commerciale. Anche Podemos è postideologico, tuttavia richiama sempre i suoi ispiratori di pensiero come Pasolini, Gramsci, Spinelli, Laclau, Mouffe, assenti nel M5S, eccetto il grande Cardone e per fortuna. Sono sufficienti le ragioni per cominciare una riflessione o Ghinelli non vuole? Ad Affronte va bene così, lo capisco benissimo.
CS M5S Rimini
Intervento in aula del 28/05/2015 sull'Emergenza Abitativa a Rimini
Qui dentro abbiamo tutti una certa età, chi più chi meno, dunque non dispero di trovare più di un testimone a quello che sto per dire. Esistono eventi nella vita che, a dispetto di molte cose che diamo per scontate, ti arrivano addosso e ti distruggono. Possono essere scelte sbagliate, combinazioni di avvenimenti, malattie, crisi economiche o semplicemente il posto dove sei nato. Non c’è un motivo esatto per cui tocca a te, ma ti tocca. Può essere che sei un artigiano, uno che lavora duro e paga le tasse, poi un giorno ti dai fuoco davanti all’Agenzia delle Entrate per il peso dei debiti con l’Erario (qualcuno forse ricorderà la storia di Giuseppe Capaniello non troppo lontano da qui). Oppure può essere che ci nasci senza speranza e allora non ti ammazzi, perché ti abitui. Il punto è che il Destino opera tagli trasversali a cui solo la Società può porre rimedio. Aiutare o non aiutare gli ultimi, quella si che è una scelta. In queste settimane abbiamo assistito a quello che secondo noi può essere facilmente intesa come la sclerotizzazione di un sistema, che prevede solo determinate forme di assistenza, escludendone a priori altre sebbene siano praticamente a costo zero. Il perché di questi distinguo ce li serbiamo per un altro momento perché oggi, in questo consesso, vorremmo sottolineare un’emergenza che ci tocca tutti perché avviene tra le mura della nostra comunità. Ci sono persone sfortunate che non anno un tetto, se non quello che gli ha dato Casa Madiba. Importa come ci sono arrivate in quella condizione? Qualcuno sostiene di sì ed allora altri sono andati a parlare da vicino sia con questi “pericolosi ceffi” dei centri sociali, sia con le persone a cui danno assistenza. Abbiamo scoperto che tra di loro c’è Antonella, portata via alla mamma quando era piccola (tra le altre cose che non puoi scegliere alle volte c’è anche la famiglia). Lei che ha poco più di vent’anni vive in strada da un po’ e il suo compagno, anch’egli senza tetto, l’ha portata qui perché così lui può fare la stagione ed occuparsi di lei. Non può farlo da sola perché ha avuto un grave incidente. Oppure c’è Fatima, una signora di una certa età, che si è rotta un piede e non ha più potuto fare le pulizie con cui pagava il garage dove viveva. Ci sono altrettante storie, ma l’importante è che chi ha parlato con questi indigenti ha controllato bene ed ha scoperto che sono persone tali e quali a noi, non inferiori nemmeno nella dignità, nonostante vivano come vivono. Ho parlato di persone vere ed ho usato i loro veri nomi perché sono proprio loro che ci si prende la responsabilità di lasciare in mezzo alla strada, se si sceglie la via che senza dialogo pare essere predestinata. Noi questo dialogo lo vogliamo e invitiamo le altre forze politiche a favorirlo senza nascondersi dietro il comodo alibi della legalità a tutti i costi. Le leggi le fanno gli uomini e come non ci si vuol sentire trattati da criminali per il molto statisticamente probabile abuso d’ufficio, non si può certo farlo nei confronti di persone che aiutano altre persone. Con questo dialogo ci si può incamminare verso l’affievolimento di problemi che oggi avvertiamo come molto gravi. L’emergenza abitativa è un problema contingente. Anche la tensione sociale lo è. Badate bene che queste non sono cose che si risolvono seguendo l’opinione della gente su Facebook. Un ‘Amministrazione dovrebbe avere l’ambizione di creare opinione, non di seguirla, perché poi si creano strani cortocircuiti per cui il Sindaco di una Giunta di Sinistra viene applaudito a scena aperta da Pizzolante. Inquietante non trovate? Dunque con questa interrogazione chiediamo di aprire un tavolo di lavoro che tenga in considerazione l’esperienza di lavoro maturata dagli attivisti di Casa Madiba Network e il loro costo ridicolo (a meno che non gli si mandi addosso l’esercito). Chiediamo anche che si permetta a tutte le forze politiche di partecipare con un proprio mediatore in modo che ne nasca una soluzione largamente condivisa. Gianluca Tamburini Movimento 5 Stelle Rimini
Qui dentro abbiamo tutti una certa età, chi più chi meno, dunque non dispero di trovare più di un testimone a quello che sto per dire. Esistono eventi nella vita che, a dispetto di molte cose che diamo per scontate, ti arrivano addosso e ti distruggono. Possono essere scelte sbagliate, combinazioni di avvenimenti, malattie, crisi economiche o semplicemente il posto dove sei nato. Non c’è un motivo esatto per cui tocca a te, ma ti tocca. Può essere che sei un artigiano, uno che lavora duro e paga le tasse, poi un giorno ti dai fuoco davanti all’Agenzia delle Entrate per il peso dei debiti con l’Erario (qualcuno forse ricorderà la storia di Giuseppe Capaniello non troppo lontano da qui). Oppure può essere che ci nasci senza speranza e allora non ti ammazzi, perché ti abitui. Il punto è che il Destino opera tagli trasversali a cui solo la Società può porre rimedio. Aiutare o non aiutare gli ultimi, quella si che è una scelta. In queste settimane abbiamo assistito a quello che secondo noi può essere facilmente intesa come la sclerotizzazione di un sistema, che prevede solo determinate forme di assistenza, escludendone a priori altre sebbene siano praticamente a costo zero. Il perché di questi distinguo ce li serbiamo per un altro momento perché oggi, in questo consesso, vorremmo sottolineare un’emergenza che ci tocca tutti perché avviene tra le mura della nostra comunità. Ci sono persone sfortunate che non anno un tetto, se non quello che gli ha dato Casa Madiba. Importa come ci sono arrivate in quella condizione? Qualcuno sostiene di sì ed allora altri sono andati a parlare da vicino sia con questi “pericolosi ceffi” dei centri sociali, sia con le persone a cui danno assistenza. Abbiamo scoperto che tra di loro c’è Antonella, portata via alla mamma quando era piccola (tra le altre cose che non puoi scegliere alle volte c’è anche la famiglia). Lei che ha poco più di vent’anni vive in strada da un po’ e il suo compagno, anch’egli senza tetto, l’ha portata qui perché così lui può fare la stagione ed occuparsi di lei. Non può farlo da sola perché ha avuto un grave incidente. Oppure c’è Fatima, una signora di una certa età, che si è rotta un piede e non ha più potuto fare le pulizie con cui pagava il garage dove viveva. Ci sono altrettante storie, ma l’importante è che chi ha parlato con questi indigenti ha controllato bene ed ha scoperto che sono persone tali e quali a noi, non inferiori nemmeno nella dignità, nonostante vivano come vivono. Ho parlato di persone vere ed ho usato i loro veri nomi perché sono proprio loro che ci si prende la responsabilità di lasciare in mezzo alla strada, se si sceglie la via che senza dialogo pare essere predestinata. Noi questo dialogo lo vogliamo e invitiamo le altre forze politiche a favorirlo senza nascondersi dietro il comodo alibi della legalità a tutti i costi. Le leggi le fanno gli uomini e come non ci si vuol sentire trattati da criminali per il molto statisticamente probabile abuso d’ufficio, non si può certo farlo nei confronti di persone che aiutano altre persone. Con questo dialogo ci si può incamminare verso l’affievolimento di problemi che oggi avvertiamo come molto gravi. L’emergenza abitativa è un problema contingente. Anche la tensione sociale lo è. Badate bene che queste non sono cose che si risolvono seguendo l’opinione della gente su Facebook. Un ‘Amministrazione dovrebbe avere l’ambizione di creare opinione, non di seguirla, perché poi si creano strani cortocircuiti per cui il Sindaco di una Giunta di Sinistra viene applaudito a scena aperta da Pizzolante. Inquietante non trovate? Dunque con questa interrogazione chiediamo di aprire un tavolo di lavoro che tenga in considerazione l’esperienza di lavoro maturata dagli attivisti di Casa Madiba Network e il loro costo ridicolo (a meno che non gli si mandi addosso l’esercito). Chiediamo anche che si permetta a tutte le forze politiche di partecipare con un proprio mediatore in modo che ne nasca una soluzione largamente condivisa. Gianluca Tamburini Movimento 5 Stelle Rimini
giovedì 28 maggio 2015
Leggere
Qualche lettore, anche autorevole, si chiede come mai SalvaRimini, modesta pubblicazione di provincia, abbia commentatori che definisce, bontà sua “acuti” e quasi “profetici”. Sarebbe bello poter dire che abbiamo tra noi dei geni. Ma non è vero. Abbiamo solo gente, (tre o quattro in particolare) che legge facilmente l’inglese. Quindi legge i giornali americani e UK nonché gli influentissimi ThinkThank americani proprietà delle lobby delle armi e delle informazioni e della finanza e quindi, con qualche giorno di anticipo sa quello che accadrà. I minus habens europei non sono che dei meri esecutori e quindi l’operazione non è difficile. Venendo al merito bastava leggere la stampa americana di 10/15 giorni fa per capire che una tempesta si stava addensando e qui non bisogna mai sottovalutare la forza di questi “imperi del bene” che coniugano armi, comunicazione di guerra senza se e senza ma e finanza nella destabilizzazione degli stati. Soprattutto di quelli che non si piegano facilmente.
Non a caso negli ultimi giorni la borsa russa ha perso un buon 10 % e il Rublo, dopo parecchi mesi di buone performances, è tornato sopra quota 54 (media dollaro/euro) che è un chiaro segnale di pericolo per l’economia.
In guerra la sottovalutazione del nemico è uno dei più gravi peccati che si possono commettere. Su Fb molti siti “filorussi” hanno questa tendenza (sicuramente in buona fede) di giocare la partita da soli. Ma dall’altra parte bisogna ricordarsi che vi è un avversario che non esita ad uccidere milioni di persone per “fini meritori” e per la “buona causa” della libertà e della democrazia e che quindi non avrà tanti riguardi nell’usare ogni possibile arma per vincere questa guerra.
Suggeriremmo un po’ di attenzione anche a certe “uscite” di personaggi come Gorbaciov che dopo alcuni anni di silenzio è tornato a attaccare la Federazione e i suoi leader. Conoscendo le sue fonti di finanziamento la cosa non è strana così come non è strano che il lupo perda il pelo ma non il vizio.
Woland
Woland
Sto ca..di Lungomare
A Rimini abbiamo finito per cancellare il buon senso, la verità, legalità e coerenza, finendo per rigettare le regole del mondo, le risultanze scientifiche e perfino le sentenze. La costante politica è difendere il bieco conservatorismo, quello che permette alla stessa classe dirigente di rimanere eternamente nei suoi piccoli o grandi posti di potere. Un recentissimo esempio: la riconferma della Rinaldis, senza avversari o timidi concorrenti. Ma che segnale è? Sventola bandiera bianca? La storia del triathlon è l'ennesima riprova. La manifestazione è ottima, una promozione attraverso uno degli sport emergenti che arriva in tutta l'Europa, ma è altrettanto vero che Rimini non può "muoversi" senza Lungomare. E' ridicolo, una autentica presa per il culo..strategico chiamare arredatori, disegnatori, inventori di slide e figurine senza prima espletare un percorso corretto e legittimo per le necessarie coperture urbanistiche. Partendo naturalmente dalla mobilità. O vogliamo definire venti cartelli Fila Dritto il Piano di Gnassi? E' come volere arredare un fabbricato inesistente. Mancano funzioni, visioni e ...soldi. Sembrano tutti Cagnoni che si vanta di avere speso solo 40 milioni (nostri) per la sua Fiera. Per fortuna basta una semplice "vaschetta" per ripianare il bilancio. E' davvero bravo, tutte le Fiere italiane sono in pesante deficit, la "sua" invece distribuisce utili a go go. Solo con Aeradria hanno fallito sempre con i soldi nostri. La prima opera da compiere sarebbe stato il Piano Strutturale, se non facesse tanto schifo da "masarlo" in uno dei tanti cassonetti dell'urbanistica creativa. E' la dimostrazione dell'incapacità di questa classe politica, procedono a colpi di slogan, alcuni anche carini: la talpe, sulle ali del fila dritto, qui comincia la città, segnale che le serate al pub vengono utilizzate bene. C'è un grande fervore "listaiolo", sembrano storni in attesa di imbrancarsi. Girano, si fermano, ripartono, si raggruppano, si smanano in attesa di riunirsi nel grande stormo. Senza Lega e M5S, Gnassi o chi sceglierà Melucci non li batti. Governeranno (?) altri cinque maledetti anni, fino alla completa distruzione di Rimini. Il CDR targato Paolizzi riuscirà meritatamente (forse) ad arrivare a due consiglieri. Per il Pd è un'altra manna, è come avere un sodale Astolfi clonato. Con un assessorato (loro) sono sicuri di avere anche il resto, anche se parliamo di gente seria. Finirà così, come le altre volte? Mancano troppi presupposti per definire l'Italia come paese leggermente normale. L'aspetto più pericoloso, la vera mafia, è la mancanza di una alternativa. Non si può continuare con l'inciucio come metodo di governo. Blatter è un dilettante.
Giugno
I nostri lettori sanno che il Cancelliere ha sempre detto che il mese di giugno è un mese pericoloso per la Russia.
Il 22 giugno del 1941 iniziò l’ “operazione Barbarossa”.
Il 23 giugno del 1812 Napoleone attraversò il Niemen.
Quest’anno, giugno si preannunciava pessimo ed è arrivato, quanto ad aggressioni, con qualche giorno di anticipo.
Ieri infatti la FIFA ha messo sotto inchiesta l’assegnazione degli ultimi mondiali su richiesta, guarda guarda…, americana.
Ciò con grande spreco di “effetti speciali mediatici” (per farsi il quadro dei quali basta leggere i giornali italiani che inneggiano alla moralizzazione !!!).
Le conclusioni sono già state tratte.
I delegati hanno votato “corrotti” e quindi le ultime due assegnazioni: 2018 (Russia), 2022 (Qatar), saranno annullate.
Lo ha detto tre ore dopo la diffusione della notizia, il Vice-Presidente della Fifa Johannson.
Guarda caso uno svedese e, guarda caso, quello che già nel 2014 aveva chiesto la revoca dei Mondiali a Mosca (allora definito “Stato Aggressore”) e l’assegnazione all’Inghilterra, la quale, per inciso, ne ha grande bisogno per l’utilizzo dei mega impianti costruiti per le Olimpiadi 2012 e ammortizzati non troppo bene.
E’ ovvio quindi che la manovra “calcistica” non ha niente a che vedere con lo sport (ammesso che il calcio "televisivo" lo sia…), ma moltissimo con la politica e la guerra tra l’Impero del Bene coi suoi vassalli e la Russia di Putin.
Non a caso, lo stesso Johannson ha detto che, mentre i Mondiali del 2018 verranno trasferiti a Londra, quelli del 2022 saranno “riassegnati” dopo nuova “regolare” votazione.
Vuoi scommettere che la nuova “regolare” votazione riconfermerà il Qatar alleato di ferro di U.S.A. e U.K.?
Tornando a giugno, i fronti che possono aprirsi sono innumerevoli, e i nostri lettori li conoscono tutti: l’enclave di Kaliningrad, la Transnistria, e il solito fronte ucraino, oltre alla Macedonia con l’UCK e il Caucaso con i guerriglieri salafiti armati dagli americani. Solo per citarne alcuni.
Bruttissima storia per Putin, che avrà un mese di fuoco, come minimo.
Diamo per scontato, ovviamente, le cosiddette “guerre ibride”: manipolazione prezzi petrolio, manipolazione cambi e incidenti vari a personaggi non allineati all’Impero del Bene.
Quanto all’Italia, almeno per questo, possiamo stare tranquilli in quanto più “allineato” di Renzi non c’è nessuno.
Woland
Woland
Il Partito di Grillo
Ci sono due Blog che più degli altri "esaltano" le quotidiane imprese dei grillini parlamentari. Uno è quello ufficiale, definibile di governo. Partono ordini, indicazioni, sollecitazioni e qualche epurazione. L'altro è solo propaganda, alle volte anche sfacciata. Si chiama Tze Tze. I beni informati mi dicono (silenziosamente) che è un tutt'uno. Non importa, mi serve per terminare un breve e non esaustivo ragionamento. Il fenomeno politico e sociale chiamato Movimento 5 Stelle sta cambiando. Meglio è già cambiato. Solo chi guarda con avversione o con la puzzetta sotto il naso tipica dei frequentatori dei salotti o le parrocchiette della sinistra critica non li ritiene all'altezza dei Bertinotti, Boldrini, Vendola e non saprei chi altro citare per una delle correnti di pensiero più perniciose per la "vera" sinistra italiana mai nata. Ho letto che, passato il periodo dei Crimi e Lombardi, i due primitivi capigruppo onorevoli portavoce dei cittadini che (come me) avevano regalato il 25% più sorprendente del dopoguerra, Grillo e penso il socio, hanno pensato bene di correre ai ripari. Ce ne hanno messo del tempo ed il lavoro è appena iniziato. Vi sarete accorti che il Pentadirettorio inventato scegliendo nel gruppo i più fedeli anche mediaticamente, ha dato nuovo slancio alla unica forza d'opposizione a ..tutto. I due tenori principali, Di Maio e Di Battista, hanno origini e radici meridionali, come ormai gran parte dell'apparato. Accattivanti, piacevoli ed efficaci tuttologi. Si sono semplicemente organizzati. Arrivano più contributi al gruppo del M5S della Camera, i grillini assumono più personale, soprattutto nell’ufficio di comunicazione, più che raddoppiato e dove adesso lavorano ben 14 persone. Il gruppo di Montecitorio ha battuto sul tempo quello dei colleghi di Palazzo Madama e ha depositato e reso pubblico per primo il bilancio 2014.
Dalla relazione sulla gestione del tesoriere Vincenzo Caso, si possono notare come sta cambiando la struttura del gruppo e su cosa sta puntando. A partire dall’assunzione di nuovo personale. Il gruppo infatti si rafforza e passa dai 29 dipendenti e 5 collaboratori del 2013 ai 39 dipendenti e 8 collaboratori (più due comandati). Una bella infornata di nuove risorse quindi, si spera, di intelligenze atte a contrastare il regime mediatico renziano che non è mai stato così scandalosamente largo e compatto. Leggete ancora il Carlino? Trovate l'intervista riccionese al Presidente degli albergatori. Perchè le stesse domande non le rivolgono alla Rinaldis sul "suo" Gnassi? Nell’ufficio legislativo, sono passati da un organico di 19 dipendenti nel 2013, ad un organico di 24 dipendenti nel 2014 perché si sono posti giustamente l’obiettivo di depositare tutte le proposte di legge del programma elettorale principale (20 punti). Per fare ciò hanno bisogno di competenze sempre più specializzate. Quelle scelte nelle webbarie come le chiama l'amico Urbinati non sono state fortunate e non solo. Un primo passo verso la trasformazione sempre più necessitante in..Partito, nel senso di una solida e democratica partecipazione della base. Ce ne vuole del tempo, perchè nel... frattempo i vari Meetup sono diventati ostaggio di piccole cerchie sempre più esigue, ma dominanti. Questa è la grande incompiuta di Grillo. Sembra che voglia allentare la presa e non è una bella affermazione, ma una solida testimonianza della "padronalità" della proposta politica. Ma in una situazione come quella che stiamo vivendo se vuoi contrastare Mr Bean, quello che non vuole comprare il Milan, perchè ha già il suo padrone e... l'Italia, ti devi organizzare.
mercoledì 27 maggio 2015
CS M5S Rimini
Comunicato Comune di Riccione
Riccione Day da il via alla stagione estiva 2015
col tutto esaurito
A Riccione un hashtag in cambio di ospitalità.
È tutto ciò che gli operatori della Perla Verde chiedono a coloro che venerdì 29 maggio festeggeranno con i riccionesi la prima edizione di Riccione Day: la Festa dell’Ospitalità, una giornata scandita da aperitivi, concerti, degustazioni, omaggi offerti da albergatori, commercianti, artigiani, bagnini e comitati cittadini. La più grande operazione di marketing turistico lanciata in Italia non poteva che nascere a Riccione, da sempre città che si distingue e caratterizza per l'originalità delle proposte e per la sua tradizionale accoglienza.
La città si mette a sistema e chiama a raccolta turisti italiani e stranieri per iniziare col tutto esaurito la stagione estiva 2015! In cambio, agli ospiti, è richiesto solo di condividere una loro foto postata sui social media Facebook, Instagram e Twitter con l’hashtag #myriccione e #riccioneday.
In un paio di settimane dal lancio online dell’iniziativa sul sito www.riccioneday.it e sull’omonima pagina Facebook sono pervenute 12.900 richieste da ogni parte d’Italia e dall’estero. In totale sono state assegnate 1.035 camere messe a disposizione gratuitamente da 124 strutture tra hotel da 1 a 4 stelle e residence. A questi si aggiungono anche numerose piazzole offerte da diversi camping.
Sono 184 le attività extraricettive che hanno aderito in tutta la città, di queste 105 spiagge, 45 tra bar, gelaterie e ristoranti, 31 attività commerciali e 3 parchi tematici.
Anche i trasporti saranno gratuiti con servizio navetta per i clienti degli hotel che hanno aderito all’iniziativa e corse Taxi messe a disposizione dai tassisti riccionesi.
Riccione Day offrirà anche una marea di eventi ed occasioni per conoscere la città ed incontrare i suoi operatori e cittadini. Sono 108 le iniziative organizzate da alberghi, ristoranti, spiagge, bar, pizzerie, negozi e gelaterie a cui si aggiungono altri 8 eventi a cura dei comitati cittadini che animeranno diverse aree della città.
Attività per bambini nei Viali Gramsci e San Martino, 2 chilometri di musica dal vivo e ballerini di Swing e Flamenco su tutta Viale Dante a cui si aggiunge il Karaoke all’aperto ai Giardini dell’Alba; in Piazza Sacco e Vanzetti degustazione di vino e pietanze tradizionali con musica e balli, serata musicale in viale Ceccarini, viale Dante, Gramsci e Corridoni.
Altissima l’attenzione su Riccione Day anche online, infatti, le visite al sito internet in un solo mese sono state 65.262 e ben 23.650 persone hanno scaricato il programma aggiornato in tempo reale.
Dell’evento hanno parlato i media di tutta Italia, ma anche la stampa estera, in particolare quella tedesca e austriaca. Per l’occasione è stato organizzato in collaborazione con APT Servizi Emilia-Romagna un press tour con una decina di giornalisti provenienti da Germania e Austria. Per tre giorni i media esteri vivranno a Riccione, conosceranno le tradizioni, i luoghi e la cucina del posto.
Tutto è pronto per la grande festa che si chiuderà alle 23.30 con un grande spettacolo pirotecnico sul mare, con il lancio di fuochi d’artificio in contemporanea da due postazioni: piazzale San Maritino e Piazzale Azzarita.
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Matteo De Angelis
Assessorato al Turismo - Comunicazione
Piazzale Ceccarini, 11
Riccione
tel. 0541426046
fax 0541426010
mdeangelis@comune.riccione.rn.it
www.riccione.it
Due sfumature di grigio aeroportuale
Se il Buongiorno Rimini si vede dal mattino, Airiminum ha iniziato male. Così Giuseppina Morolli, battagliera segretaria della Uil si è espressa usando le pagine "piddine" del Corriere del Pd. Sono stati assunti, per comprensibili ragioni da Jobs Act, lavoratori esterni alle precedenti gestioni, "dimenticando" i dipendenti che da 15 anni operano al Fellini. La Presidente Fincato con la stessa schiettezza con la quale non fornisce più informazioni, considera "stravaganti" le ragioni dell'unico sindacato protestante. Gli altri sono unitariamente curiali. Avendo (noi) maturata una antica conoscenza dei mali aeroportuali, non ci permettiamo di manifestare alcun stupore, nemmeno mascherato. Alla prossima
Behemot in volo
Behemot in volo
Misteri Fieristici
PS
La Rinaldis è stata "sorprendentemente" rieletta.
Al Centro del Gioco
Si dice molto spesso per comodità e pavidità culturale che il calcio è lo specchio del Paese. Poi ogni tanto, conquista qualche trofeo ed allora cresce il Pil. Concedendo che lo sport più amato e meno capito sia tifare per una squadra ma contro tutte le altre, rimane però la nostra originalità. Al centro del gioco c'è Lotito. Credo che ormai "tutti" anche quelli che snobisticamente dicevano che a loro il calcio non piaceva come i vecchi extraparlamentari da Cappelletta di Rimini, visti piangere per le "giocate" di Sollier, ormai tutti conoscono il latinista romano che dispensa giudizi di rara sensibilità, mescolati a citazioni, tratte però dal suo passato di classico liceale. E' laureato con il massimo dei voti in pedagogia che applica quasi quotidianamente. L'imprenditore romano ha iniziato con due imprese di pulizia, una società della sicurezza e si è trovato marito di una delle rampolle dell'edilizia capitolina. Tanto per fare capire che è l'uomo giusto, con le conoscenze necessarie ed un mare di società calcistiche che sembrano di sua stretta osservanza. Anche il cumulo di indagini, arresti e denunce è da manuale. Questa è una scalata all'italiana. La scivolata impensabile per lui ed il numeroso padronato che lo circonda, con i Galliani, Preziosi, Opty Tavecchio, Macalli e...Beretta è rappresentata però dalla forza del calcio... femminile che ha reagito con grande fierezza ed unità all'insulto, recidivo di Belloli, uno degli uomini di Claudio Lotito, giustamente presidente della Federazione del Calcio..Femminile. Anche il Grande Ballista se ne è accorto, il sesso forte ha impartito un'altra lezione. Le "quattro lesbiche" hanno (forse) fatto saltare la società in accomandita di Claudio. Hanno fatto più loro che tutti gli Agnelli del regime. A qualcuno sembrerà niente, ho l'impressione che questa volta nemmeno Publio Virgilio..Marone lo possa salvare, però siamo in Italia ed il latino lo hanno abolito anche nella Messa. Riesumeranno Moratti il grande moralizzatore, il petroliere ambientalista che parlava con gli arbitri senza accorgersene ed assicurando loro un avvenire migliore. Sarebbe il personaggio ideale per un Paese doppiogiochista come il nostro, è sicuramente renziano.
martedì 26 maggio 2015
Ttip
Il Cancelliere ha apprezzato il nostro PS sul Ttip. Secondo lui se ne parla troppo poco. Quando entrerà in vigore, le oligarchie e la prepotenza dell'Unione Europea sembreranno degli "zuccherini". Se non altro perchè per farsi le proprie ragioni si dovrà attraversare l'Atlantico ed andare in America. E discutere.. là con le multinazionali Made in Usa che hanno scritto il Trattato. Lo hanno scritto tanto bene che per gli europarlamentari c'è perfino il divieto di fare le fotocopie. Per quello che sappiamo noi l'unico che potrebbe ricordarne gran parte sarebbe la ..memoria del Cancelliere che notoriamente, nonostante l'età, è di ferro.
Woland
PS Altro che piadina IGP made Nud e Crud. Sarebbe utile che qualcuno avvisasse il Codacons
Woland
PS Altro che piadina IGP made Nud e Crud. Sarebbe utile che qualcuno avvisasse il Codacons
Il Re è Nudo
Una cosa è certa. Da quando Rimini è stata scossa dal fervore rivoluzionario dei ragazzi di Casa Madiba Network non è più la stessa città. Il muro dell’indifferenza, ora, ha un bel buco nel mezzo e da lì si può scorgere un bel po’ di gente in mutande, ma anche tanta solidarietà, perlomeno di pensiero, da persone che non ti aspetteresti.
In mutande, neanche a dirlo, è la politica. A proposito di questo mi viene in mente una fiaba dei Fratelli Andersen: “I Vestiti nuovi dell’Imperatore”. La storia racconta di un Re vanitoso a cui due imbroglioni vendono un vestito di un filato così pregiato da risultare invisibile agli stolti e agli indegni. Ovviamente non c’è nessun tessuto, ma, per paura di essere giudicati male nessuno dei cortigiani lo dice apertamente. Il Re stesso, che naturalmente non riesce a vedere un vestito che non esiste, fa finta di indossarlo per non essere giudicato indegno e, nudo come mamma lo ha fatto, si va a fare una bella sfilata per la città. Nessun abitante, ognuno con le sue inconfessabili indegnità, rivela la nudità del sovrano finchè un bimbo, spinto dalla sua innocenza, urla : Il Re è nudo!
A Rimini è successo lo stesso, ma il Re continua a sfilare imperterrito e i suoi cortigiani continuano a fingere che sia vestito. Chi ha urlato la verità è casa Madiba, sulla cui innocenza si può anche discutere, ma la cosa certa è che l’Amministrazione manifesta un distacco dalla realtà patologico e anche parecchio preoccupante. La verità urlata è che a Rimini l’Emergenza Abitativa produce morti, la reazione della politica è tutto un programma. Diamo un po’ di voti alla maniera di Citizen:
Andrea Gnassi: A lui dei problemi reali non è mai interessato e la gente in difficoltà gli fa pure un po’ schifo, lo dimostra la lunga casistica di Teleriscaldati, Ambulanti, V Peep, Rimini UpTown, TRC e chi più ne ha più ne metta. Gli importa però (parecchio) quando viene contestato pubblicamente, ne va della sua immagine che attualmente è tenuta a galla da due feste e quattro rotonde. Il danno di immagine lo fa andare fuori di testa e reagisce sempre in maniera scomposta. In questa occasione ha accusato “qualcuno” di chiudere gli occhi su false dichiarazioni dei redditi degli inquilini ERP per tenersi la poltrona degli Enti che gestiscono le case. La cosa strana è che per le occupazioni di via Dario Campana c’è l’obbligo per legge dell’Esposto in Procura, ma per questo, che pare profilarsi come un abuso d’ufficio, no. Il giorno dopo si è calmato, ha ragionato ed ha pensato bene di fare propaganda usando i bambini. All’inaugurazione della palestra di Villaggio Primo Maggio sfrutta al massimo la visibilità del momento e dichiara: “Gli Attivisti del Paz imparino a prendere esempio dai bambini delle nostre scuole”. Il resto del delirante discorso su alberi che cadono e cose che crescono ve lo risparmio, l’intento è già abbastanza chiaro così. Voto 4: mento alto contro la folla e propaganda con i bambini … chi è che faceva così?
Gloria Lisi: Non è un mistero chi rappresenta e, di conseguenza, quanto le possa dare fastidio che qualcuno possa mettere le mani nel “giro” dell’assistenza ai bisognosi, senza essere inquadrato in qualcosa che lei può controllare. Non ci prendiamo in giro Caritas, Giovanni XIII (& company) detengono il monopolio delle opere di carità riconosciute e le loro spese sono coperte di conseguenza. Lo possono testimoniare associazioni come Papillon, che si occupa dei carcerati, costrette ad arrancare dietro chi detiene l’investitura ufficiale. Questo sistema, per quante possano essere meritorie le azioni, crea certi interessi che non possono essere rotti, se non altro per mantenere operative le strutture. Gente che opera praticamente a titolo gratuito, utilizzando ciò che è già in disponibilità della Comunità, ma abbandonato, è inaccettabile. Lisi è portatrice di quell’interesse che, contestualmente, è anche un serbatoio di voti per questo PD in fin d vita. Dai qui le dichiarazioni sulla regolarità che va mantenuta e ottenuta con i bandi, tra queste la mia preferita, la puttanata da oscar: “Sono preoccupata per l’incolumità delle persone che stanno li dentro. Quella casa (Villino Ricci n.d.r.) non è sicura.”. Eh già Madre Teresa, perché invece dormire in mezzo alla strada è sicuro. Voto 4: Quando ti fai il segno della croce citi uno che non chiedeva un bando per moltiplicare i pani.
Sara Visintin e Savio Galvani: li metto insieme perché anche in due fanno fatica a farne uno. Anche loro sono sui giornali in questi giorni. Sui quotidiani rompono con Gnassi, ma in commissione votano la con la maggioranza e non è l’unico aspetto dissonante tra le dichiarazioni e i fatti. Sui giornali Visintin è con Casa Madiba, ma poi non partecipa al corteo, né si fa vedere alla manifestazione, per la precisione non a quella. Sul giornale del giorno successivo è fotografata assieme a 16 persone ad una manifestazione di protesta gay contro Forza Nuova… se andava al Fuera ne trovava di più. Non mi fraintendete io non ho assolutamente nulla contro gli omosessuali, anzi secondo me le due proteste erano da unire e invece qualcuno (io) l’ha vista, a occupazione terminata, all’uscita di via Ceccarelli, nel parcheggio, che sbirciava da lontano. Di Galvani non ne parliamo, si è visto, ma ha pensato bene di rimanere impalpabile all’ombra della carrozzina di Pazzaglia. Voto 2: Se i rivoluzionari fossero stati come questi saremmo sotto il dominio dell’Austria.
Mattia Morolli: menzione speciale per il capogruppo del PD Consiliare. Non c’è mai stato, non sa nemmeno di cosa si parla, ma trova lo spunto per fare una dichiarazione che potrebbe essere di Pizzolante. Sintetizzando: sono irregolari e fanno campagna elettorale. Il giorno in cui il PD morirà (perché presto o tardi lo farà) questo ragazzetto verrà seppellito col defunto come facevano i Vichinghi con il loro schiavi, tanto è dedicato alla causa. La cieca dedizione gli deriva certo dalla speranza di essere un prossimo sindaco PD, ma finora è citato solo da uno dei fratelli Sivieri e in un modo che se fossi in lui chiederei di non ripetere. Voto: non classificato. Se questo è il capogruppo figurati il resto.
Come si vede dunque l’Amministrazione, perlomeno quella che si è sentita in dovere di esprimersi, si sta facendo una bella passeggiata con le pudenda di fuori e nessuno dei cortigiani dice loro niente, probabilmente per lo stesso meccanismo della fiaba sopracitata. E la gente?
Mi è capitato spesso in questi giorni, mentre con il mio socio Cruma preparavo il servizio per il TG sui fatti di queste settimane, di essere fermato da persone che volevano esprimere solidarietà. Mi è successo in via Dario Campana, ma anche ad un incrocio di via Ceccarelli. Signore “perbene”, come qualcuno le definirebbe, magari a spasso con il nipotino. La sintesi che mi permetto di fare del loro pensiero è questa:
Certo non è giusto occupare proprietà private, ma quando c’è un’emergenza di questo tipo qualcosa bisogna pur fare. E poi per una questione di decoro bisognerebbe imporre che i luoghi vengano tenuti bene, non come questi ruderi di cui Rimini è piena che, a quanto pare, hanno pure un proprietario.
Ovvio che il numero delle persone con cui ho parlato non è sufficiente per rappresentare una valenza statistica, ma ho notato che chiunque sia minimamente informato sui fatti inevitabilmente si allinea a questo tipo di ragionamento. Gli altri, gli eroi da tastiera, si accodano su Facebook al pensiero comune. Non bisogna però biasimarli perché si tratta un meccanismo atavico, risalente a quando l’uomo era una scimmia appena scesa dall’albero che doveva stare in mezzo al gruppo, perché se rimaneva isolata veniva sbranata.
P.S. Ieri sono passato per la nuova Casa Madiba. Ho rivisto Fatima e Antonella, due delle persone cui la Lisi non vuole dare un tetto, per la loro incolumità. Non sembravano preoccupate, anzi ostentavano sorrisi fiduciosi…. Che siano due amanti del pericolo?
@DadoCardone
Citizen
P.S. Ieri sono passato per la nuova Casa Madiba. Ho rivisto Fatima e Antonella, due delle persone cui la Lisi non vuole dare un tetto, per la loro incolumità. Non sembravano preoccupate, anzi ostentavano sorrisi fiduciosi…. Che siano due amanti del pericolo?
@DadoCardone
Citizen
La nostra sinistra in.. cachemir
Si comincia a fare bella la partita. Podemos ha vinto in Spagna e Renzi mette le mani avanti sui risultati elettorali, anche un 4-3 andrebbe bene dopo avere sbandierato un clamoroso 6-1. La Boschi, stupenda velina di governo, con la solita intensa espressione, afferma che le elezioni regionali non influiranno sul governo. Che non ci sia una sorpresa..spagnola? Il Papa rivela che legge, al mattino, un solo giornale italiano: Repubblica, gli altri sono anche peggio. Dispiace per Travaglio, il suo Fatto non arriva in sala stampa vaticana, lo fermano prima. Sapete che il 60% dei vescovi è contrario al Papa? Aumenta la simpatia per gli scarponi di Francesco. Ho l'impressione però che lo abbiano già imbrigliato. Avere contro la potente Chiesa Americana non è mai presagio di fortuna religiosa e.. personale, anzi. Il giornale letto dal Papa, per togliersi dall'imbarazzo di spiegare che in Spagna la nuova sinistra vince, intervista "Cachemir" Bertinotti, quello che proclamava le rivoluzioni da Costanzo. Il compagno Fausto, dall'alto di una serie di pensioni accumulate sulle barricate della protesta, è riuscito però ad infilare qualche considerazione interessante, assieme alla solita arroganza rifondatrice da poltrona. A Rimini, Mangianti e gli altri due decidono se lasciare l'Acer senza Presidente. Per l'alto senso delle istituzioni che ha sempre animato il gruppuscolo, non succederà niente. Gnassi non può rimanere orfano di Galvani. Ma secondo il compagno da talkshow, anche Podemos è l'affermazione del populismo, fenomeno una volta tipicamente sudamericano ed oggi esportato nel continente sotto il controllo tedesco e..americano. Podemos in Italia? Per lui non sarà Landini il nostro Iglesias e su questo gli si possono concedere valide ragioni, come l'affermazione che esistono tanti movimenti sociali ma totalmente slegati tra loro, anzi concorrenti. Il segretario della Fiom, con la sua coalizione sociale, sta solo avviando un processo che mette in relazione i vari movimenti. Da qui, se altri saranno capaci, provino a fare Podemos o Syriza. Vallo a dire a Grillo. L'altro grosso problema è il pericolo che sta correndo l'Europa della Troika. Non è tanto il bizzoso debitore greco, che al nostro confronto è quasi un creditore, ma l'insieme delle forze emergenti da destra e sinistra che hanno un'identità fortemente antieuropeista. Perfino il suddito Renzi comincia a borbottare contro un’Europa autoritaria e oligarchica in cui il meccanismo di governo è totalmente privo di sovranità popolare. Su questo lo scontro è aperto. Il PD rimane con le.. in mezzo all'uscio. Rimandare la scelta, è ovvio che mi riferisco sempre a quei geni grillini, non paga. E' arrivato il momento. Nelle amministrative spagnole Podemos ha appoggiato una lista civica senza presentarsi direttamente, se non dentro un movimento più ampio. L'esatto contrario di quello che fa o faranno i 5 Stelle senza la bussola di governo. Se il 20% garantito dal MoVimento non è in grado di rapportarsi con il mondo antirenziano, rimane uno splendido e dorato ufficio di collocamento ed un motore che fa girare il Blog di Grillo. I cittadini beccano una volta, forse due, ti lasciano localmente e si stancano anche dei ricci e delle grida..inutili. Però Tze Tze distrugge tre parlamentari renziani al giorno ed a Rimini al sabato, giorno di mercato, un solitario gazebo sale verso il cielo della speranza. Affronte va a cavallo.
PS
Comunque l'oligarchia e l'autoritarismo dell'Unione Europea appariranno come uno "zuccherino" dopo che avremo aderito al TTIP. Trattato Transatlantico sul Commercio ed Investimenti
PS
Comunque l'oligarchia e l'autoritarismo dell'Unione Europea appariranno come uno "zuccherino" dopo che avremo aderito al TTIP. Trattato Transatlantico sul Commercio ed Investimenti
Distratti, ma ci sveglieremo presto..
Abbiamo già notato come gli italiani si erano molto distratti per quanto riguarda le loro condizioni economiche nonostante ormai un quarto di essi sia da “Caritas”. Complice una stampa assolutamente incredibile nel suo appiattimento sul potere, come dicevamo pochi giorni fa non si parla nemmeno del maxi aumento IVA già previsto per giugno. Ma vi sono altri aspetti meno clamorosi, ma non meno importanti su cui si tace e si fa finta di non vedere. Ma il conto arriverà. Il primo è quasi ridicolo: a chi va in farmacia i solerti e benemeriti addetti chiedono educatamente se intendono “passare” il tesserino sanitario. Lo fanno giustamente per dovere eppure si sa già che nel 2015 le spese sanitarie non saranno ammesse più in detrazione. Quindi non solo si costringono i farmacisti e gli utenti ad un adempimento inutile ma li si prende anche per i fondelli. Più grave è la questione dello spread, parolina fatale ai tempi di Berlusconi e ora volutamente dimenticata. Dimenticata ma non di meno ben reale. Tutta la manovra renziana si basava e si basa sulla previsione di un differenziale di interesse tra BTP italiano e BUND tedesco di circa 100/110 punti. In realtà dall’inizio dell’anno questo obiettivo è stato raggiunto e mantenuto per pochissimo tempo. Ora il differenziale viaggia da parecchio tra i 130 e i 150 punti. Ricordiamo che su un debito di 2.200 miliardi di euro uno 0,5% di differenziale significa una decina di miliardi. Altro che tesoretto!
Behemot
Behemot
lunedì 25 maggio 2015
Ancora un passo avanti
Con l’uccisione oggi del capo militare della Repubblica di Lugansk Aleksey Mozgovoy si è compiuto un passo importante e probabilmente decisivo verso la guerra a est. Per vari motivi che accennavamo ieri: 1) Per le sue modalità, l’assassinio di Mozgovoy e con il massacro del suo staff, non può essere attribuito se non indirettamente agli ucraini. Dietro vi devono essere i mandanti americani, inglesi, forse israeliani che hanno sperimentato queste tecniche già in Iran da molti anni. 2) Il massacro del gruppo Mozgovoy è un avvertimento diretto a Putin (e ai leaders della Federazione). Quasi a dire: “nemmeno tu sei al sicuro”. Certo Putin è un bersaglio più difficile di Mozgovoy ma nemmeno questo era uno scherzo. 3) L’assassinio arriva pochi giorni prima delle grandi manovre NATO che “formalmente” (???) metteranno sotto assedio l’enclave di Kaliningrad. Si troveranno a pochi metri portaerei inglesi ed americane e missili russi. Un piccolo “errore” (???) e potrebbe scatenarsi l’inferno. 4) Le grandi corporazioni mediatiche angloamericane: Fox, Murdoch, CNN ecc. ecc. (come dicevamo poche settimane fa) hanno scommesso sulla guerra. Non sarà facile fermarle. L’unico modo potrebbe essere, come diciamo da tempo, “abbassare” la soglia nucleare con tutto quello che ovviamente comporta. Infine l’elemento scaramantico: giugno per la Russia è sempre stato un mese infausto. Nel ‘41 venne invasa da Hitler, nel 1812 da Napoleone. Sono ricordi che non si dimenticano.
Woland
Woland
La Rivoluzione degli Ombrelli
Alle porte della stazione di Rimini c’è un arcobaleno che sta nascendo. E’ fatto di ombrelli. Nasce dalla consapevolezza, nasce dal desiderio di sentirsi umani.
Potrebbe essere l’inizio di un film e se ne fossi stato io il regista quel corteo lo avrei fatto partire proprio sotto la pioggia. Una Rimini grigia che piange sui suoi ospiti dimenticati e sui suoi figli inascoltati, ma poi … poi si aprono gli ombrelli. Sono tanti, colorati, mettono allegria. Non sono senz’anima come i colori pop degli arroganti, sono un’inconsapevole operazione di marketing con una devastante carica d’umanità.
Gli ombrelli si muovono, nascondono sorrisi sotto di loro e sono temuti per quello che rappresentano, non per la violenza che possono scatenare, di quella non ce n’è. Si muovono per dare una casa a chi non l’ha … che violenza ci può essere in questo?
E’ una festa. Lo sanno tutti. Lo sa la Polizia che si mette a diga di deviazioni che nessuno vuole prendere, lo sa chi sbircia sotto gli ombrelli e lo sa anche chi guarda dalle finestre il fiume colorato che si riversa per le strade di Rimini. E’ un brulichio di anime, di nazioni, di condizioni, di religioni, di convinzioni, di acconciature e di orecchini piazzati ovunque si può aprire un buco … è l’umanità che avanza. L’umanità che chiede di essere libera di riconoscere e di essere riconosciuta. Davanti a tutti, a tenere il vessillo di questa rivendicazione, un angelo con lo sguardo azzurro come il cielo e il segno di una manganellata sotto l’occhio sinistro. E’ un’immagine di feroce bellezza che fa mancare un battito al cuore.
In seguito la valanga di ombrelli tentenna, la testa si stacca per un momento e la musica Reggae si affievolisce allontanandosi in una strada laterale, un luogo dove non era previsto vedere del colore. A pensarci bene però la scelta non poteva essere differente, gli ombrelli si fermano in uno dei posti più grigi di Rimini. Il cielo fa un sospiro di sollievo, smette di piovere.
Villa Ricci quasi non si accorge dell’arrivo. Sta riposando sotto una spessa patina di polvere, dimenticata, come sono dimenticati coloro cui è destinata. Dimenticata, ma non senza memoria, anzi quella sembra fotografata. Un letto sfatto, delle tazzine disposte come per asciugare sul tavolo, un’antica stufa in terracotta, un comò con delle lacche per capelli lasciate lì. L’odore di polvere e umidità pizzica il naso, le pareti sudano malinconia. Gli occupanti, con le loro mantelline per la pioggia, sembrano fantasmi che vagano senza meta. A terra una pila di giornali. In cima alla pila Famiglia Cristiana, Febbraio 1994, prezzo 3200 lire, la defunta proprietaria apparteneva a quella strana superstizione che sostiene che “Ultimi saranno i primi”.
Si fa sera. Tutti sono stanchi, ma in modi diversi. La Polizia è sfinita dal sospetto, tenuto tutto il giorno, di qualcosa che non sarebbe mai accaduta e, voglio crederci, contenta di aver lasciato il manganello alla cintura. Continuano a presidiare e a circondare, ma in qualcuno di loro scorgo curiosità per il luogo dove sono finiti tutti quegli ombrelli. Per i ragazzi la stanchezza è diversa. Si tratta di quella miscela di eccitazione e apprensione, quella di quando capisci che hai fatto una passeggiata verso qualcosa che vale la pena di ricordare. Arrivano le scope. Si decide l’assemblea.
Quello che amo più immaginare e cosa hanno detto i portatori d’ombrello, quelli più giovani, una volta tornati a casa. Immagino il loro sguardo pieno di risoluteza :“Venti persone erano senza un tetto, noi abbiamo occupato una casa abbandonata e gliel’abbiamo dato.” E dopo di fretta in camera a rielaborare e confrontarsi in chat con gli amici, magari con quelli più indifferenti, per spiegare che basta un ombrello per cambiare il mondo.
P.S. Esseri umani erano senza un tetto, ora ce l’hanno con il semplice sacrificio di una casa dimenticata da dieci anni. Se questo è illegale, anche la dignità lo è. @DadoCardone
P.S. Esseri umani erano senza un tetto, ora ce l’hanno con il semplice sacrificio di una casa dimenticata da dieci anni. Se questo è illegale, anche la dignità lo è. @DadoCardone
Triathlon e Politica?
A Rimini si è svolta la Terza Edizione dello Challenge di Triathlon valido per il Campionato Europeo del Mezzo Ironman: 1650 atleti, 80 staffette per un totale di 240 partecipanti, più 200 atleti per lo sprint di sabato e 200 giovani per le gare junior e cuccioli. Totale 2600 atleti da 25 paesi diversi che non hanno fatto una piega tanto meno una ..polemichetta per una nuotata nel mare di Rimini con gli sversamenti in corso. Disciplina emergente, in fortissimo sviluppo, basta chiedere alle vicine Riccione e Cervia-Cesenatico che con il turismo sportivo da anni fanno piccoli miracoli turistici. Premetto che sono un fan partigiano per ragioni familiari oltre che personali, avendo praticato (separatamente) tutte le tre attività. Mio figlio Luca, emigrato in Africa, non le per le stesse ragioni di Vitali, dimenticato Presidente della Provincia, era un (forte) agonista da tanti anni. A Rimini e Riccione abbiamo una squadra tra le più forti d'Italia. Ma la consigliera Moretti, specialista del triathlon.. consiliare, forse non lo sa. Si è lamentata del disagio arrecato, per i soliti due voti ed un titolo del Carlino. Come le insegna Pizzolante ma soprattutto il suo Formigoni, le file bisogna saltarle. Lungi da me non riconoscere che perfino in una citta moderna, all'avanguardia nei servizi pubblici, ma purtroppo ancora senza Trc, con una mobilità quasi friburghese, le gare hanno creato grossi problemi. Invece le notti rosa, street parade ed (una) volta Meeting e Fiere, hanno la doverosa indulgenza della ciellina rimasta a fare la guardia del bidone vuoto di..voti. Per raccattarne qualcuno si fa anche di peggio, anche perchè i capi (famiglia Berlusconi) sono scappati tutti nel campo di Renzi. Forza Giuliana sei un bel passo avanti.
PS
Complimenti all'assessore Brasini, non c'erano di mezzo i Bandi, ma questa volta ha parlato da amministratore..sportivo.
PS
Complimenti all'assessore Brasini, non c'erano di mezzo i Bandi, ma questa volta ha parlato da amministratore..sportivo.
Italicum grillino
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