VE L’AVEVAMO DETTO...
Ve l’avevamo detto che un'altra idea di TRC era possibile.
Per anni, quando eravamo ancora opposizione, abbiamo lottato con ogni forza contro il TRC; abbiamo soprattutto lottato contro il TRC per come lo stesso era stato immaginato e proposto, perché ritenevamo che costruire un “enorme budello di cemento” lungo 10 chilometri, occupando terreni altrui, radendo al suolo 200 alberi, sventrando abitazioni, espropriando proprietà private (e, nel contempo, espropriando i cittadini del proprio diritto di dissentire), spendendo cifre galattiche, sarebbe stato un disastro per le due città.
Poi siamo andati al Governo di Riccione e Renata Tosi ha ribadito tutte le richieste di modifica già formulate riproponendo un "TRC diverso”, a basso impatto ambientale, che, invece di utilizzare il percorso costruito in cima al muro di cemento, avrebbe potuto circolare su di un percorso protetto da realizzarsi a raso delle strade già esistenti ed al margine di esse, senza sradicare 200 alberi, senza costruire muri; il tutto, risparmiando tempo e denaro.
Per tutto riscontro, siamo stati tacciati di essere “eversivi”, “miscredenti”, “apostati”.
Ci fu risposto, dall’allora Presidente di Agenzia Mobilità Roberta Frisoni, che era impossibile pensare ad un TRC che corresse in corsia protetta, che non c’erano alternative al muro di cemento, all’abbattimento di case, strade e proprietà private, e che, di quel progetto iniziale, non si poteva muovere nemmeno una virgola.
Nemmeno una virgola!
Il muro, ed il budello di cemento sospeso a diversi metri di altezza per tutta la città, erano per lorsignori indispensabili, irrinunciabili. Ineluttabili.
Ce li dovevamo tenere e dovevamo ringraziare sentitamente.
Fino a ieri….
Poi da ieri… la SVOLTA.
Con un triplo salto mortale e mezzo avanti carpiato, che nemmeno una Tania Cagnotto in formato “Olimpiadi 2016” avrebbe saputo far meglio, sempre l’assessore Roberta Frisoni, che dalla poltrona di Presidente di Agenzia Mobilità era nel frattempo stata traslata sulla poltrona di assessore alla mobilità del Comune di Rimini, ha tirato fuori dal suo cilindro una vera e propria “chicca": una nuova linea del TRC (questa volta da Rimini alla fiera), per altri 70 milioni di euro di costo che però, guarda caso, è oggi proposta tutta “bella” a raso delle strade, una linea che “percorrerebbe un percorso protetto” ai margini delle strade esistenti; senza rimanere affiancata e legata al percorso ferroviario.
Esattamente come quello che chiedevamo nel 2014.
Beh, ci siamo chiesti se fosse il primo aprile, per verificare se fosse uno scherzo:
No, era il 27 dicembre.
Tutto vero.
Tutto confermato.
Sorridiamo, giusto per non piangere.
Evidenziamo, masticando amaro, che, delle due, l'una: o l’ingegneria si è talmente evoluta, in questi anni, che ciò che era “impossibile” realizzare solo 4 anni fa, oggi si può fare senza problemi, o, come invece pensiamo, ci hanno sonoramente preso per i fondelli.
Ciò che i comitati NO TRC avevano proposto da anni, ciò che Renata Tosi aveva proposto come primo atto quando si insediò quale Sindaco, ovvero costruire un TRC a basso impatto ambientale, che non distruggesse più di 200 alberi, che “corresse” su di una corsia protetta ai margini delle strade esistenti, oggi non solo si può realizzare, ma viene indicata come “la via maestra” per la nuova mobilità.
Perché, allora, non sono state ascoltate le nostre grida disperate?
Non è che forse volevano farci tenere, a imperitura memoria, il muro del pianto, solo per punire una città che, prima fra tutte, aveva voltato sonoramente le spalle al PD??
Ovviamente la già presidente / ora assessore Frisoni, nel solco della più pura tradizione piddina che ha sempre dimostrato di fare “un pò a pugni” con la matematica, e’ costretta ad “ipotizzare” un numero di potenziali passeggeri che utilizzeranno la nuova linea, per rendere l’investimento sostenibile, che nemmeno a New York durante un esodo biblico si riuscirebbero a contare: 8 milioni di passeggeri all’anno!!!
Qualcuno spieghi alla Frisoni che, qua a Riccione, siamo già tutti in trepida attesa degli altri “preventivati” 18 milioni di passeggeri sulla tratta Riccione Rimini, che riempiranno, festanti e gaudenti, le “carrozze” dei vecchi filobus “11”….
La maggioranza Consiliare Comune di Riccione