domenica 30 aprile 2017

Il Ponte di Gnassi

Mi chiedo (spesso) perchè la Città abbia perso ogni punto di riferimento che non sia (Nud e Crud) un Borgo trasformato in una familiare bolgia serale. Il buon senso, citato spesso anche dai codici di civile convivenza, è stato abbandonato come le banlieues cittadine. Inutile litigare per "veri" campi nomadi, quando ne abbiamo di piccoli, medi e grandi sparsi ma sovvenzionati allegramente per fare contente le ..nostre Onlus. Ha ragione Grillo sugli sbarchi, lo avevamo scritto in tempi non ancora sospetti a proposito dell'operazione Mare Nostrum. Mandare imbarcazioni e vedette fino alle acque territoriali libiche è "induzione" allo sbarco. Il procuratore di Catania è stato perfino troppo reticente nell'accusare (da solo) un meccanismo che sarebbe sotto gli occhi (strabici) di tutti i giornali. Torniamo al Ponte di Gnassi. Sembra che la sua seconda e trionfale legislatura possa essere decurtata da una condanna (certa) dopo (soli) quattro anni dal termine delle indagini. Le richieste di patteggiamento dei "pesci" piccoli di Aeradria sono una conferma dell'impianto accusatorio. Leggere però sul Carlino una amena discussione su cosa sembra il Ponte di Gnassi segnala il punto di non ritorno alla normalità. Solo il Sindaco eletto a Rimini poteva tranquillamente "azzardare" un'opera simile. Il Direttore del servizievole giornale riesce però a scrivere che esiste una "discriminante" tutta gnassiana tra un cavalcavia tradizionale e quello da noi lautamente pagato. Un normale primo cittadino avrebbe fatto un "normalissimo" sottovia senza creare un dislivello di sei metri. Quando i riminesi che non abbiano completato almeno una Sei Colli inizieranno la scalata, saranno molte le sorprese che il domestico giornale non pubblicherà. Ponte "assurdo" doveva essere ed è stato. Più che all'estetica curata come l'abbigliamento personale si dovevano decidere larghezza e corsie di marcia. Il successo della ciclabile da lungomare, pur soppalcata, è stato un tragico incipit. La larghezza minima era di sette metri: divisi tra pedoni (tre) e ciclisti (scalatori) il resto. Il Fila Dritto è stato il peccato originale. Una corsia veloce nel mezzo della città infestata da decine di rotatorie, alcune da loculo cimiteriale, hanno permesso alla Nipote di Melucci di usare il raro buonsenso e rivolgere (finalmente) lo sguardo alla nostra malandata ma indispensabile circonvallazione. Tralascio la solita fumosità degli intenti rivolti alla platea giornalistica. Abbandoniamo la Complanare tanto cara (?) ad Arlotti (A Te Faz) e concentriamo interessi e finanziamenti che ci arriveranno dopo la vittoria di Renzi su una circonvallazione a tre corsie con tre/quattro incroci a piani sfalsati. Il teorico chilometro che si farebbe in più è largamente compensato da una velocità media almeno doppia. Tornando all'ormai mitico Ponte rimangono solo le corna da sistemare.

sabato 29 aprile 2017

CS Morciano Viva

PRESENTATI I RISULTATI DEL QUESTIONARIO “LA MORCIANO CHE VORREI” PROMOSSO DA MORCIANO VIVA
Poco interesse per l’Unione della Valconca, buone le scuole, da migliorare il decoro urbano, alcuni degli elementi emersi dal sondaggio “Se dall’io passiamo al noi” Giorgio Ciotti si candida Morciano, 29 aprile 2017 – Sala piena ieri sera (venerdì 28 aprile) all’ex Lavatoio di Morciano per l’assemblea di presentazione dei risultati del questionario “La Morciano che vorrei”, iniziativa promossa dall’Associazione Morciano Viva. Il programma della serata prevedeva gli interventi di Andrea Agostini, presidente di Morciano Viva, che ha presentato l’Associazione, del Vice Presidente e portavoce Mirco Ripa che ha spiegato gli scopi del questionario e Giorgio Ciotti che ha analizzato e commentato i risultati. Il primo dato moto interessante emerso dal sondaggio è il numero altissimo dei cittadini che l’hanno compilato – 744, equamente divisi per sesso maschile e femminile – su una popolazione di circa 7000 abitanti. Una partecipazione così ampia, conferma l’amore che i morcianesi hanno per la propria città e la voglia di esserne protagonisti attivi. “La Morciano che vorrei” consisteva in 30 domande, divise per diversi argomenti: Ambiente e territorio, Scuola e formazione, Servizi sportivi, Morciano città mercato, Sicurezza, Solidarietà, Politiche giovanili, Urbanistica, oltre a una parte aperta per osservazioni e commenti dei cittadini. Tra le risposte si segnalano una certa disillusione per la Fusione dei comuni della Valconca, dato che circa il 60% non la ritiene utile (significativo però che 135 persone sarebbero interessate all’unione solo con San Clemente). Per quanto riguarda il decoro urbano (tema molto sentito) l’84% vorrebbe ampliare il Parco del Conca e l’81% ritiene sia necessario migliorare la manutenzione dei parchi e giardini già esistenti. E’ interessante notare che tre quarti dei morcianesi (il 75%) ha una buona considerazione dei servizi scolastici. Altro dato positivo è quello relativo alla percezione della sicurezza (il 77,8% ritiene che il paese sia abbastanza o molto sicuro). L’intervento sulla ex Ghigi raccoglie il 29,8% di pareri negativi, il 20,6 % ritiene che non aggiungerà nulla alla situazione attuale, mentre il 25.4 % ritiene che avrà ricadute positive; per il 18% è decisamente positivo. Tutti questi dati, in attesa delle prossime elezioni amministrative dell11 giugno, dovranno senz’altro essere tenuti presenti dalla Giunta che si andrà a insediare. A questo riguardo l’associazione ha confermato la presentazione di una propria lista civica aperta al contributo delle altre forze civiche presenti sul territorio a partire da Vivere Morciano e Pro Murcen. E a questo riguardo, quando a Giorgio Ciotti è stato chiesto esplicitamente se intende candidarsi a Sindaco, la risposta è stata “Se dall’io passiamo al noi, se pensiamo di presentarci con una lista che accomuna non le etichette ma i progetti e la voglia di fare, non farò un passo indietro, ma le condizioni sopra sono fondamentali perché possa mettermi nuovamente in gioco.” “Morciano Viva” nasce in seguito allo scioglimento del consiglio comunale per volontà di un gruppo di morcianesi con il fine di garantire modalità di incontro e confronto fra tutti coloro i quali vogliono mettere a disposizione della intera comunità le loro idee e le loro esperienze per fare del paese un luogo capace di creare opportunità di crescita sociale, culturale ed economica, sviluppare idee per migliorare la qualità della vita, innalzare il livello di conoscenze e competenze dei cittadini e dei giovani in particolare, lavorare per la solidarietà tra le generazioni, educare al bene comune. 
 http://www.morcianoviva.org/ https://www.facebook.com/morcianoviva/ Ufficio Stampa
Laura Ravasio – ravasio@nuovacomunicazione.com – 348 9330574

Cortigiano Silenzio

Il Sindaco Andrea Gnassi, in attesa di giudizio, viene convocato dalla Commissione Bagnini della Camera per essere ascoltato come "esperto" in materia. Il nostro allegro Parlamento "finge" di discutere una Legge Delega che avrà vita (europea) brevissima, tanto per gettare fumo (elettorale) negli occhi di una categoria più protette di Alitalia. I rappresentanti regionali di questi signori della sabbia inveiscono pesantemente contro l'elegante primo cittadino riminese che ha osato (forse) criticare il percorso legislativo promesso. Non conosciamo (stranamente) cosa abbia detto Gnassi in qualità di delegato Anci al Turismo scomparso e spiagge private. Solo (coraggiosamente) il Resto del Carlino diffonde quattro righe, un sunto, un misero bignami delle pesanti accuse rivolte al Sindaco. Il cortigiano silenzio frutto del patto giornalistico nazionale ha fatto un'altra vittima eccellente..il lettore. Per fortuna sono pochi, pochissimi. E' colpa (evidente) di Grillo.

CS Morena Ripa


Con l'evento del 6 maggio Flavio Tosi ha avviato un percorso europeista e liberale che concluderà il prossimo 6 maggio a Milano. In concomitanza si conferma l''evento del 2 maggio .c.a. alle ore 18,00 per la presentazione dei candidati presso l' Hotel Corallo, via Gramsci n. 113, in occasione delle prossime elezioni amministrative a Riccione. Verranno presentati il candidato sindaco e suo programma e Flavio Tosi rilancerà il decreto legge per la legittima difesa.

CS Luca Bosco Candidato Consigliere M5S Riccione

Finalmente equilibrata una situazione che metteva Caldari in condizione di evidente vantaggio nella competizione elettorale visto il ruolo che ricopriva, d'altronde la norma stabilisce l'ineleggibilità per casi come questi visto che se preesistenti tali condizioni che incidono sull'elettorato passivo possono essere rimosse solo prima della presentazione della candidatura. Complimenti a Caldari poiché ha dimostrato di non essere interessato alla cosiddetta poltrona ma se eletto potrà esprimere tutto il proprio valore come Consigliere Comunale poiché, come sicuramente saprà, non potrà ricoprire ruolo simile stante le disposizioni legislative vigenti in materia di inconferibilità e incompatibilità di incarichi presso le pubbliche amministrazioni e presso gli enti privati in controllo pubblico.
 LUCA BOSCO Candidato Consigliere Comunale MoVimento 5 Stelle Riccione

Allertare Necesse

"Allertare necesse": si dice pure? Eppure dicono "no, non fare allarmismi". Chiedo scusa se non scrivo di politica locale per una volta ma mi scoccio di parlare sempre di personaggi della caratura di Emma Petitti o Maurizio Melucci allora preferirei, e ho tutti i numeri per farlo badate, scrivere di Putin, Trump, Le Pen. Parlo invece di drammatico caso di cronaca riminese: una persona compra una bottiglia d'aranciata in un supermercato, la beve e muore e non ci si deve un minimo allarmare? E per cosa dovremmo allarmarci allora per la guerra in Cecenia, per l'attentato di Parigi, per l'escalation di violenza della polizia Usa eventi lontani migliaia di km da noi che solo la stampa ci porta!? E quali conseguenze sociali potrebbe avere un eccessivo allarme, infondato "un morto, una sciocchezzuola" che dicesi "allarmismo" in ordine a questo fatto? Che la gente compra meno aranciata e si butta sulla cola, che prima di bere da una bottiglia qualcuno particolarmente prudente assaggia, che le vendite di aranciata nei supermercati calano del 10%, che i supermercati sono presi d'assalto da tossicodipendenti da sciroppo di glucosio (che fa soltanto male: diabete, obesità, malattie cardiovascolari, bevande da evitare) che fanno incetta di cola, limonata, gassosa? Che il supermercato in questione, il cui nome è stato tenuto segreto (!) - fattura il 2% in meno? Ma santo cielo quanta prudenza quando si tratta di tutelare i "grossi" e ai piccini se li beccano con un prodotto non a norma li fanno chiudere e qui c'è il morto! E neppure il nome della struttura hanno detto! Una volta che hai accertato che l'aranciata ha causato la morte devi allertare la gente alla prudenza, e cosa fai dopo aver detto "niente allarmismi" se capita un altro caso ti tagli la lingua? Una Caporetto dei Controlli comunque in questi giorni 2 decessi, uno per questa incredibile storia dell'aranciata in cui si è fatto di tutto per minimizzare un caso invece grave con un morto, l'altro di una donna morta dopo aver cenato in un ristorante esotico. Bi-sogna allertare, se è il caso e questo è il caso, di invitare alla prudenza, per qualche giorno "allarmare senza creare allarmismo ma allarmare sì", non tutelare gli interessi del grande commercio davanti alla salute pubblica! Faccio anche notare che nei giorni scorsi ci sono state manifestazioni dei lavoratori della grande distribuzione perché costretti a lavorare ormai anche la notte di Capodanno. Questo dice il futuro, quindi l'ipotesi di un atto dimostrativo finito male non pareva del tutto infondata anche se ora è stata esclusa. La gente ha diritto di essere informata e se è del caso, e se c'è il morto possiamo dire che sia il caso, di essere allertata e "messa in allarme" o in allerta chiamatelo come volete sono bizantinismi dire allerta dire allarme dire allarmismo: avvisare di prestare attenzione per qualche giorno non minimizzare in quanto non vi è rischio di ricadute sul piano sociale se la gente consuma meno bibita arancione per qualche giorno o se un supermercato vende qualche bibita in meno che fa solo male, tutta salute!
 M.A.Amati DOTT. ALBERTO AMATI

Stracotto



Un dibattito da Pd. La sola incertezza è quanti rimarranno a casa, tutti o quasi. L'immagine di quello che resta di un partito è stata immortalata dagli schermi (amici) di Sky. Mancava però un Massimo D'Alema al posto del magistrato "fuori peso" in aspettativa pensionistica. Non avevo mai ascoltato Orlando se non per mero caso o sfortunata occasione. Non merita il posto che gli hanno creato per dare l'immagine di una vera contesa. E' debole e inutile come il dicastero che finge di amministrare. Ho amici che uniti da masochismo politico rimangono nel Pd fingendo che sia ancora qualcosa di sinistra. E' come, usando un fatuo paragone, tifare per l'Inter imparando anche il cinese. L'unico animale da "dibattito" rimasto è il Migliore, nessuno lo voleva in uno scontro magari all'ultimo voto. Il bulletto, pur mostrando la fisionomia dello "stracotto", infastidito dalla pochezza dei presunti avversari, ha fatto vedere a Mattarella che non merita una nuova legge elettorale. Pur di toglierlo dalle palle politiche meglio votare con quello che è rimasto, tanto dovrà dare il mandato di formare il nuovo governo all'..Appendino. Non è mai esistita una finta contesa più falsa di questa. Con il meccanismo esistente e con la larghissima fetta di dissidenti già uscita, il vincitore è scontato. I pochi che andranno a votare fanno parte di quelli che hanno presente e futuro legati ai resti di un partito arrivato ad egemonia politica, sociale, religiosa, imprenditoriale, giornalistica mai avvertita in Italia. L'asticella di Renzi è sul milione di partecipanti, un numero da Festival dell'Unità. L'unica cosa sulla quale i tre si sono mostrati in perfetta sintonia è la patrimoniale. Difficile dire che è colpa di Grillo. Anche il povero Pigi Bersani ebbe un largo consenso, poi andò in guerra a "smacchiare il giaguaro". Vinse il.. Movimento. Oggi ci sono meno dubbi.

venerdì 28 aprile 2017

Ex Amici

Ma cosa ha detto Gnassi "audito" davanti alle Commissioni delle Camere sul testo della Legge Delega (?) di riforma (?) delle concessioni demaniali perpetue? La Fiba Confesercenti e Sib-Confcommercio dell’Emilia Romagna sono scese sulle passerelle di guerra. Rappresentano i bagnini e chioschisti della nostra Riviera, la polpa elettorale del Civismo di Pizzolante, la maggioranza del consiglio comunale di Rimini, la corrente demaniale del Partito di Renzi, Non credo che il Sindaco abbia sbagliato foglio o discorso preparato da Bronzetti, forse, come ho sempre pensato, a lui interessa il Lungomare e il Triangolone, Oltre la balaustra ha solo "tifato" per l'originario Turquoise e sappiamo come è finita. Aeradria sulla sabbia. Per quest'estate farà fatica a trovare un ombrellone, potrà chiedere ospitalità in quello di Melucci. Il dramma (politico) è che ha parlato in qualità di delegato dell'Anci al turismo e demanio marittimo, deinde a nome di tutti i sindaci bagnati dal mare. Secondo i rappresentanti sindacali doveva prima "condividere" con loro l'intervento e non fornire dichiarazioni intempestive, vere fughe (?) in avanti. Terminata la farsa credo che Gnassi abbia solo detto che la "ricreazione" è finita, i voti li avete dati, adesso occorre fare (presto) i..bandi. Per fortuna il Presidente Bonaccini li ha rassicurati, farà una Legge Regionale come quella di Errani. Chiedete che fine ha fatto.

PS Quanto tempo ci mette il Blog affettuoso a pubblicare quello che ha detto Gnassi?

Comitato Anti Aree Rom di Orsoleto

Di fronte al silenzio dei rappresentanti del partito democratico agli incontri pubblici e da quello che invece arriva dalla stanze del partito per Orsoleto e ora anche Viserba non ci sono speranze di non essere toccati dall'arrivo delle aree rom. Se i consiglieri del Pd si nascondono e non vanno alle assemblee pubbliche succede però che altri rappresentanti siano più loquaci e dicano come anche nella riunione di questa settimana la volontà sia di formare tre aree rom a Orsoleto e Viserba. Questa situazione ci porta a pensare che i proclami del segretario Pagliarani e della consigliera Corazzi sono stati totalmente ignorati e spernacchiati nel partito e il segretario Magrini si vede lasciata libera Torre Pedrera solo perchè c'è stata la volontà della reale forza di maggioranza che è Patto Civico. Orsoleto come più volte scritto è un luogo abbandonato con intere zone senza illuminazione, dove le recenti palazzine-casermoni sarebbe meglio come definizione, hanno distrutto il tessuto sociale e relazionale, adesso invece come regalo anche le aree rom. Ma come difendersi, come comportarsi di fronte a oltre 500 firme di protesta raccolte ? I cittadini di Orsoleto attendono le prossime manifestazioni fieristiche per bloccare la via Orsoleto (la via maggiormente usata da chi va in Fiera) in segno di protesta. Inoltre assieme agli altri comitati appenderemo dei lenzuoli nei tragitti della maratona. Sarà interessante vedere questa scenografia mentre i corridori attraverseranno la città, una azione eclatante che però siamo certi troverà adesione verso l'arroganza della giunta e della maggioranza. Se i consiglieri preferiscono il silenzio allora noi del comitato agiremo con gesti forti e ben visibili. 
 Comitato anti aree orsoleto

CS Amir Conferenza Stampa Giovedì 27 Aprile

Premessa:  Amir SpA opera all’interno del mercato regolamentato del Servizio Idrico Integrato (S.I.I.) nel quale interviene in qualità di Società Patrimoniale (o degli assets) a capitale interamente pubblico incedibile costituita ai sensi del Testo Unico Enti Locali ossia in qualità di proprietaria di immobilizzazioni tecniche afferenti il S.I.I. concesse in uso al Gestore del servizio. Il patrimonio detenuto dalla Società è ampio nella sua dimensione e prezioso sotto il profilo economico-finanziario, si tratta per esempio di reti idriche e fognarie, impianti di depurazione, cabine di sollevamento che, nel loro insieme rappresentano il patrimonio che Amir SpA amministra per conto dei propri soci costituiti in gran parte da Comuni della Provincia di Rimini e dalla società Rimini Holding SpA. L’attuale assetto sociale deriva da diverse operazioni di riorganizzazione del settore fra le quali ricordiamo in particolare la scissione dei rami operativi gestionali dei servizi acqua, fognatura, depurazione conferiti ad Hera SpA nel 2002, e la successiva incorporazione delle società pubbliche Rimini Valmarecchia SpA e Amia assets SpA avvenuta nel 2003 per la razionalizzazione del quadro delle società partecipate presenti in Provincia di Rimini. Il risultato è una società con un consistente patrimonio (non solo strumentale al S.I.I.) da amministrare, caratterizzata da una organizzazione “snella”, contenimento dei costi, gestita da un unico amministratore e dotata di un organico che consta di tre dipendenti. Bilancio di esercizio 2016 Il bilancio di esercizio per l’anno 2016 evidenzia un sostanziale equilibrio sotto i profili economico, patrimoniale e finanziario confermandosi in linea con le previsioni e con l’andamento degli anni passati grazie ad una gestione attenta delle risorse, elemento che storicamente ha contraddistinto l’attività della società: Anno Ricavi (voce a 1) Risultato operativo Risultato ante-imposte Risultato netto 2012  2.162.770. 395.878.403. 732.379.580  2013 2.150.840  614.817 636. 635 581.004 2014  2.257.018  450.841 495. 232 462.154  2015  2.405.957 171.146 64. 740 215.962 2016 1.941.584  714.893 544. 870 594.550.    Ambito di attività della Società Il settore di attività vede la presenza di vari operatori con differenti ruoli: da una parte le due autority con diversi livelli di competenza (nazionale AEEGSI e regionale ATERSIR) dall’altra i gestori individuati dalle autority stesse (HERA SpA nel nostro caso) ed infine i soggetti proprietari degli impianti (Soc. Patrimoniali/Comuni). L’attività svolta da Amir SpA è principalmente rivolta al Servizio Idrico Integrato, ambito dal quale la società trae i principali ricavi sotto forma di canoni di concessione corrisposti dal Gestore per l’utilizzo della dotazione impiantistica. La Società poi, per contribuire attivamente alla necessità del territorio di dotarsi di un sistema impiantistico adeguato (si pensi ad esempio all’ambito fognario e depurativo) da anni sta anche intraprendendo un percorso che la vede impegnata nella fase di attuazione dei piani di intervento ed in particolare nel ruolo di finanziatrice di nuovi lavori (vedi allegato) al fianco degli altri soggetti a vario titolo competenti del S.I.I.. A fronte di tali investimenti la Società riceve un corrispettivo secondo il vigente metodo tariffario idrico, calcolato al netto di componenti di ricavo a cui la Società rinuncia per consentire un vantaggio per l’utenza. Le autority, a tal proposito, hanno acconsentito all’utilizzo della capacità finanziaria delle società patrimoniali riconoscendo che questo sistema risulta coerente con le condizioni di efficienza, efficacia ed economicità rispetto agli obiettivi di piano, dimostrando l’esistenza di un vantaggio economico per l’utenza. Le opere finanziate dalle società degli assets hanno poi il vantaggio di far capo ad un soggetto interamente pubblico fin dalla loro realizzazione. Amministrare l’insieme di questi beni non significa solamente perseguire una rendita finanziaria per rigenerare continuamente l’insieme delle reti e mantenere l’equilibrio economico senza gravare sui soci, significa anche monitorare l’insieme di norme e leggi che regolano il settore, partecipare ai processi di aggiornamento dei modelli e dei sistemi tariffari, aggiornare la conoscenza fiscale e amministrativa in materia. La pubblica proprietà dei beni strumentali al S.I.I. non è solo un fatto formale ma rappresenta un elemento sostanziale che garantisce alle amministrazioni locali di adottare liberamente i modelli gestionali ed organizzativi del servizio ritenuti più idonei a soddisfare le esigenze dei propri territori. Oltre al ruolo di finanziatore, Amir SpA svolge anche altre importanti funzioni di supporto tecnico e presidio del processo di pianificazione e attuazione degli interventi. In particolare, relativamente alle opere finanziate dalla Società: Nella fase di programmazione/progettazione: Esamina i progetti redatti dal Gestore per condividerne le scelte strategiche e le soluzioni tecniche; Interagisce con ATERSIR e con le amministrazioni locali nella fase di redazione/revisione dei programmi operativi degli interventi (POI) e della programmazione d’Ambito; Si rapporta con gli Enti per l’acquisizione dei permessi e nulla osta; Acquisisce le aree necessarie per la realizzazione delle opere; Nella fase di esecuzione delle opere: Esegue controlli operativi sui cantieri tramite propri tecnici per verificare l’avanzamento dei lavori e la loro congruità ai progetti approvati; Esegue controlli sulla contabilità per verificarne la corrispondenza con quanto corrisposto al Gestore che interviene in qualità di soggetto realizzatore. Nella fase di esercizio delle opere: Esercita le funzioni di proprietaria dei nuovi beni, cedendoli in Gestione al S.I.I. e riscuotendo il relativo canone; Rilascia pareri tecnici di competenza su interventi interferenti con le opere realizzate, stipula atti di servitù o altri atti notarili in qualità di proprietaria del bene. Il governo degli investimenti e il futuro delle Società degli ASSETS Come noto nella Provincia di Rimini il Servizio Idrico Integrato è attualmente gestito in fase di proroga e sono in corso da parte del regolatore ATERSIR le procedure di nuovo affidamento del servizio. Il Piano di Ambito del Servizio Idrico Integrato per la Provincia di Rimini approvato da ATERSIR nel 2015 definisce le criticità che dovranno essere affrontate dalla nuova gestione nei prossimi anni. Oltre a prevedere interventi necessari per la corretta e funzionale gestione dei sistemi (manutenzioni straordinarie, adeguamenti strutturali ed impiantistici ecc.) ed interventi atti ad assolvere ad obblighi normativi in materia ambientale e di sicurezza, il Piano evidenzia la necessità di definire strategie generali di intervento in relazione a temi importanti per i territori (vedi ad esempio salvaguardia balneazione, rinnovo infrastrutturale ad es. reti idriche). In questo contesto le Società degli assets potrebbero svolgere in maniera più efficace le proprie funzioni all’interno dei processi decisionali, in collaborazione con i soggetti competenti, poiché racchiudono in esse le seguenti prerogative: Sono società totalmente a capitale pubblico e sono partecipate dagli stessi Comuni; Sono proprietarie dei beni del S.I.I. in concessione al Gestore; Hanno competenze amministrative e tecniche in materia; Possono finanziare opere del S.I.I. a condizioni vantaggiose per l’utenza; In ultimo è importante ricordare il progetto di accorpamento di tutte le Società degli assets in Romagna Acque Società delle Fonti S.p.A. in un’ottica di “area vasta romagnola” non solo come un’opportunità per razionalizzare il settore, ma soprattutto per rendere ancora più efficace ed incisivo il ruolo svolto oggi dalle singole Società. Si verrebbe infatti a creare un unico soggetto di natura totalmente pubblica, con maggiori capacità tecniche e finanziarie per fare fronte alle criticità dei territori.

Lo Zen della Petitti

Non cercare di seguire le orme dei saggi (Melucci), cerca ciò che essi cercavano (riqualificazione). La filosofia Zen della Petitti. Capisco che l'abbinamento possa apparire arduo, forse improponibile anche per una disciplina meditativa che si adatta a tutto. Ho letto distrattamente un brevissimo corsivo del Corriere più piddino degli altri, in cui l'assessore regionale ai bilanci (suo), dopo una lunga e fattiva "meditazione" ha espresso una serie di rivoluzionari concetti. Vale la pena rimarcarli invitando il candidato pentastellato Del Bianco ad inserirli nel (per ora) programmino. Intanto i dati sulla dis-occupazione provinciale riescono a incutere alla Emma "qualche preoccupazione". Secondo l'attento occhio regionale da noi tengono bene i servizi (?) e l'export, per l'import ci fermiamo ai turisti da sbarco, mentre la Rinaldis le ha suggerito che il turismo tiene. Occorre però un forte investimento nella riqualificazione del nostro patrimonio, entrato a pieno titolo negli incagli bancari. La panacea proposta è un'altra area vasta di..ovvietà.

Le tourisme c'est moi

In Italia e non solo, oggi come oggi dire turismo balneare e non solo balneare significa dire Andrea Gnassi: firmereste su questo enunciato? E infatti Andrea Gnassi si siede in cattedra ma non metaforicamente e lo fa al Marco Polo istituto di istruzione media sul turismo intrattenendo interessata platea di imberbi futuri manager turistici su: " Le sfide del turismo internazionale e lo sviluppo del sistema dell'offerta turistica locale". Tema per fortuna generico sul quale anche io che mi occupo di paleontologia saprei buttar giù due parole a un uditorio di teen ager, ben diverso sarebbe stato tentare di "vendersi" come esperto di turismo presso una università. E in quale veste il sindaco spiega il turismo a giovani che studiano il turismo tutti i giorni? Come sindaco di città turistica, come assessore ad interim al turismo, come laureato in scienze politiche ovvero come quello che "ho fatto il cameriere da mio fratello" come egli affermò nel corso della penultima campagna elettorale per smentire chi lo accusava di non aver mai lavorato? E'opportuno chiamare chi ha oneri di indirizzo politico e non tecnici ed é stato incaricato e non ha vinto un concorso a parlare di una specifica materia per la quale egli non ha competenze (e parlo di pubblicazioni, partecipazione a seminari, titoli accademici etc. ) come è normale o almeno è costume nel nostri paese per un politico, ministro, assessore o altro? Per esempio il ministro della Giustizia tiene lezioni estemporanee di Diritto in veste di ministro nelle facoltà di Giurisprudenza o negli istituti medi? No. Pertanto per me non è stata una scelta felice invitare in politico che svolge quel ruolo sulla base di accordi fra i partiti e non per competenza anche se non stiamo parlando di meccanica quantistica ma di una disciplina non complessa e recente come gli studi turistici per la quale la laurea per me va un po' larga. Ma l'occasione che ovviamente per chi si pone come auctoritas turistica locale come il nostro sindaco é ghiotta di fare il conferenziere, il coach turistico ed egli l'ha colta al volo. Anche perché non è mai troppo tardi e mai dire mai "io sono qua" come dice il poeta, prossimo governo, un domani, 'stay tuned", un posto da sottosegretario o anche più, in Romagna e non solo "le tourisme c'est moi", tenetemi conto.
MA

giovedì 27 aprile 2017

Venditori di Fumo

Risultati immagini per venditori di fumo

La trasferta riccionese di A Te Faz nel linguaggio civico è un chiaro messaggio ai bagnini e chioschisti della Perla. Per mantenere le loro prerogative è meglio votare la Vescovi assistita dall'onorevole (salvataggio) di S.Ermete. Si tratta di propaganda sabbiosa nemmeno originale. Pizzolante, l'artefice della Lista, garante di una maggioranza che si definisce a sinistra del Ponte di Tiberio, viene retrocesso a semplice uditore dal "relatore" della Legge Delega (?) ai voti della disperazione. Se fossi Giorgio Mussoni mi sentirei offeso nel vedere un onorevole "agricolo" portavoce degli antichi interessi dei suoi assistiti. Per questi signori della sabbia il tempo è scaduto, non parlo solo del partito che li vuole rappresentare, lasciando nella fame milioni di lavoratori e preferendo "salvare" ancora i poveri Alitaliani, ma alla stessa categoria che pretende un trattamento diverso da tutti gli altri. Gli ulteriori 30 anni di concessione garantita è una bufala che nemmeno il Carlino nella versione più affettuosa è disposto a pubblicare. Alitalia è lo spartiacque. Dopo i miliardi gettati inutilmente in un carrozzone fallimentare dalla nascita, è arrivato il tempo delle decisioni forse (?) impopolari ma doverose. Altri paesi molto più forti del nostro (tutti) le hanno assunte tanti anni fa. Ancora smeniamo con le hostess meglio pagate e con i piloti milionari? Ho volato (ieri) con Ryanair da Bologna a Cagliari e (perfino) ritorno, sembrava un "mercato" volante. Hanno venduto in un'ora di tutto facendoti pagare perfino l'aria in eccedenza. Però il Fellini ha chiuso il bilancio in confortante più. Gnassi è contento come se avesse terminato il suo ponte di lego. Non c'è bisogno di Mentana, basta un semplice cittadino per fare saltare in aria il meccanismo elettorale dell'onorevole di S.Ermete. I bandi sono obbligatori, la ventilata Legge Delega è un atto di guerra (nordcoreano) alla Ue. Il "pastrocchio" inventato da Arlotti e regalato alla Vescovi, non credo innocentemente, viene deriso perfino da gran parte dei concessionari che si sono resi conto a chi hanno dato voti e speranze. Gnassi (prudentemente) non avendo certezze sulla "guerra" per Riccione, tanto meno della vittoria demaniale, si tiene sotto l'ombrellone dei due giornali e sette blog, più o meno curiali. L'aria "giudiziaria" dopo soli quattro anni si è appesantita. Abbiamo criticato in solitaria litania questa situazione, possibile solo in un paese del ca.., senza certezze del diritto. Indennizzi e buonuscite sono pochi spiccioli per chi valutava un bene "pubblico" come una (sua) rendita milionaria. Come possa la Delega di un governo ansimante cancellare la Libera Concorrenza stabilita dall'Europa è un mistero che solo A Te Faz e..Fatima riusciranno a svelare. Un consiglio "spassionato" alla Vescovi, forse inutile e tardivo: cambi spiaggia.

CS Campo Nomadi Via Islanda

L’evento organizzato, dalla Legge Regionale n. 11/2015 ed Atti Sequenziali, riguardante lo smantellamento del "Campo Nomadi di via Islanda", come ampiamente dimostrato ieri sera, tendeva a fare chiarezza sugli aspetti tecnico giuridico dalla legge regionale alle delibere di giunta comunali adottate dal Comune di Rimini. Non si è sceso in provocazioni o in atteggiamenti da “tifo da stadio”, ma si è opportunamente ragionato su quanto giuridicamente è stato fatto è come è stato fatto, per informare ed essere informati su questi aspetti. Mi duole constatare l’assenza, preannunciatami con neanche 24h dall'evento, da parte dei tre capigruppo di maggioranza, Piccari Pd, Erbetta Patto Civico e Gianfreda di Rimini Attiva, che hanno adotto come motivazione l’istituzione del consiglio tematico del 04.05.2017. Ebbene per dovere di cronaca e senza vena polemica, in risposta anche alle interviste rilasciate il 25.04.2017, si precisa che l’evento è stato ufficializzato il 12 aprile, mentre il consiglio tematico è stato ufficializzato il 18 aprile. Se le motivazioni addotte erano quelle di evitare una duplicazione degli argomenti e la mancanza di novità “operative”, faccio notare che la comunicazione di mancata partecipazione, poteva, direi doveva pervenirmi già dal 19 aprile, dando modo sia a me in qualità di organizzatore, sia per rispetto degli altri relatori, di valutare correttamente se comunque andare avanti con l’evento o procrastinarlo in tempi successivi. La mancanza di rispetto è stata innanzitutto nei confronti dei cittadini che aspettavano con ansia questi chiarimenti tecnici, seppur diffusa la notizia dell’assenza dei tre relatori di maggioranza, la cittadinanza a risposto positivamente riempiendo comunque la sala, chi pensava il contrario si è sbagliato ancora una volta. Il pubblico presente non era formato dai soliti membri che hanno aderito ai vari comitati cittadini, ma anche persone che non hanno interessi diretti o indiretti sul tema dello smantellamento del “Campo di via Islanda”. Inoltre il consiglio tematico del 04 maggio, non affronterà le questioni che ieri sera sono state ampiamente discusse e sviscerate, atti amministrativi alla mano, non ci si è posti la domanda quali zone individuate, ma se e come la Legge Regionale era stata recepita dal Comune di Rimini. Ebbene il primo aspetto è che il “Campo di via Islanda”, non è un macro area secondo i crismi normativi della Legge Regionale 1988 n. 47 e s.m.i., ma è un parcheggio pubblico, occupato abusivamente, e per tanto già da tantissimi anni tale situazione doveva essere smantellata da parte del Comune individuando le apposite aree. Secondo aspetto, il Comune di Rimini seppur ha beneficiato di una proroga temporale per presentare correttamente le progettualità per la creazione di micro aree, non ha ottemperato nei modi e nei termini previsti dal bando regionale, e per tanto ha perso i finanziamenti e contributi in conto capitale per l’acquisto e la realizzazione di infrastrutture, per tanto qualsiasi intervento che il Comune di Rimini farà per dirimere questo problema sarà solo ed esclusivamente in capo “alle tasche” di tutti i cittadini riminesi. Ed ecco spiegato il motivo delle affermazioni di vari esponenti di maggioranza, che dicono: le “casette” e tutti gli altri costi saranno acquistati dal Comune di Rimini ed eventualmente rimborsati, dai beneficiari. Ma come non hanno restituto 33.000, euro per il ripristino del campo e pensano seriamente che rimborseranno qualche milionata di euro? Ultima annotazione, esponenti di maggioranza hanno affermato pubblicamente che la Procura della Repubblica di Rimini, abbia imposto al Sindaco Gnassi lo smantellamento del campo altrimenti incorre in reati di natura penale. Ebbene visto che il mantra iniziale era “c’è lo impone Bruxelles è stato clamorosamente smentito, visto che il ritornello è un obbligo di Legge Regionale è stato clamorosamente smentito, oggi si tenta di agitare lo spauracchio Della Procura della Repubblica per giustificare qualsiasi intervento, ebbene sollecito a questo punto chi siede in consiglio comunale di presentare regolare esposto/querela alla Procura della Repubblica, nei confronti del rappresentante legale pro tempore del Comune ( Sindaco ), per omissione di atti d’ufficio. La politica non si fa con le carte bollate, ma se non c’è dialogo e confronto resta l’unico mezzo per essere ascoltati, valutando anche relativo esposto alla Procura Generale della Corte Dei Conti Regionale, per danno alle casse patrimoniali dell’ente, gli estremi per entrambe le azioni giudiziarie ci sono a parere dello scrivente e non solo mio.
 Cordialmente
 Leonardo Carmine Pistillo 348-4003784

Una Postazione

Il Comune ormai si identifica con un preciso partito politico e la pletora, infinita schiera di quanti sostengono, frequentano, spalleggiano, talora ne sono i dipendenti, consulenzia, riceve, restando esclusa tutta quella parte di città che si disinteressa di politica e si beve tutto quella che l'altrettanta pletorica "stampa di regime" passa, e lavora, paga le tasse e dà fiducia sperando che sia ben riposta. Se il Comune intendeva farsi più sotto rispetto alla storica palazzina Roma e arrivare a mettere le proprie insegne in spiaggia NON ci sarebbe stata necessità alcuna di inventarsi questa colossale sciocchezza che dicesi "casa dei matrimoni", come dire "eh ma tutti ce l'hanno, dobbiamo dotarcene!": così non è, in effetti questa cosa non esiste in nessuna città salvo Rimini e l'Italia ne ha bene di costa o no? Essendo pochissimi i matrimoni e pochi quelli che decidono di dire il "sì" in faccia al mare come questa struttura promette. Esso avrebbe potuto aprire un fronte di dialogo dicendo il vero scopo della Casa dei Matrimoni che è quello sopraddetto, avere una postazione comunale sulla spiaggia libera. Continuerà ad essere liberà ora che ci fanno notizia d'oggi, come mai era stato detto all'inizio del progetto di una tensostruttura? Noi sappiamo che da cosa nasce cosa: oggi la tensostruttura, domani il baretto culturale per la cooperativa o qualche benemerita associazione etc.etc.etc.: se tanto mi dà tanto già si intravede il disegno che c'è dietro e c'era alle origini di questa strampalata idee che ci sarebbe stata la fila a sposarsi a Rimini in luogo peraltro non di pregio essendo un, scusate la parola, cul-de-sac ove marcisce tutto quello che il mare rilascia a riva. Allora il consigliere benemerito Prof. Dott. Gioenzo Renzi, Fratelli d'Italia che fece battaglia decennale per sloggiare la tensostruttura che vendeva libri, cosa ha da dire ora che ne fanno un'altra? Speriamo s'impegni a dare battaglia a questo progetto che è stato fatto in modo furbesco, senza dire, senza condividere e che peraltro rappresenta un rischio in quanto quella zona deve rimanere libera come l'orizzonte che ivi si vede. Idea che mosse Renzi tra altre cose per far sloggiare quelli dei libri; e noi sappiamo come funziona a Rimini: una buona parte delle strutture ricettive che vedete oggi di 6 piani, 40 anni fa erano di 2 piani, questo ha causato gravi danni perché è stato fatto in modo non pianificato e incontrollato. A Rivazzurra c'era una delle ultime spiagge libere: ci hanno costruito un affare tipo... "baita marina", ossimoro, ed è stata data in gestione a una associazione, questo è ingiusto... la maggioranza per ottenere consenso sarebbe capace di dare in gestione l'Arco d'Augusto a una cooperativa-onlus-please-done-senza scopo di Lucro! 
A. Zobeta

mercoledì 26 aprile 2017

Mi son fermato

E’ di un timore addolcito e taciuto Che vorrei esser capace e dire. Alla fonte zampilla l’acqua dell’intelligenza, ambiziosa e leggiadra, “lepida” risorge sul senso della vita; ne ammanta contorni e lineamenti, i cui tratti gentili, reconditi alla luce, gaudiscon ambigui, comunque, alla Memoria: non seppe condurmi!
E agli occhi intrisi vorrei, sì, apparire Quando lucida la mente è Il volto la tradisce. Di questa intensa attesa Che non deve alla vanità Rimarrà il filo sottile di un sorriso fanciullo A conservar quel “quanto” di nostalgie… E non si dica possa farci trascurar, col suo inestimabile portato, nemmen quando saremo nell’ora del bilancio. A questa data, dunque, nella sua inesorabile sicurezza, vien… Assurge a inconfutabile dato Ho rassegnato aritmetico il peso di ogni scelta, intemerata, decisione, avventatezza, dubbio e qualsiasi “salto nel buio”, errore… che la contemplazione dell’idea nell’identità del singolo si è fatta individuale cammino, formativo ed esperenziale, mi ha concesso prematuramente d’accarezzare. Giammai sia pianto il vano tributo dell’altrui pingue vergogna e valutazione; il vanto d’essere stato difatti merita altro…di più! Tratterò col cielo il mio ultimo accomodamento e rimedio, senza assi nelle maniche, alambicchi, o sciocchi dadi nelle mani, arpelli inutili come granelli cadenti, ceneri in balia dei venti, a cospetto di quel unico mare di cui anelo l’ambizione di andare, di cui mai ebbi né il sapere né il coraggio di sfidare. Mi son fermato fiero lì innanzi, il profumo dilatava ammirato e pregno le narici dilatate e fuse mentre si faceva dispetto di ogni mio desiderio. Eppur mi son sorpreso, nella durezza, ad amare!
E’ di un timore addolcito e taciuto Che vorrei esser capace e dire. Alla fonte zampilla l’acqua dell’intelligenza, ambiziosa e leggiadra, “lepida” risorge sul senso della vita; ne ammanta contorni e lineamenti, i cui tratti gentili, reconditi alla luce, gaudiscon ambigui, comunque, alla Memoria: non seppe condurmi! E agli occhi intrisi vorrei, sì, apparire Quando lucida la mente è Il volto la tradisce. Di questa intensa attesa Che non deve alla vanità Rimarrà il filo sottile di un sorriso fanciullo A conservar quel “quanto” di nostalgie… E non si dica possa farci trascurar, col suo inestimabile portato, nemmen quando saremo nell’ora del bilancio. A questa data, dunque, nella sua inesorabile sicurezza, vien… Assurge a inconfutabile dato Ho rassegnato aritmetico il peso di ogni scelta, intemerata, decisione, avventatezza, dubbio e qualsiasi “salto nel buio”, errore… che la contemplazione dell’idea nell’identità del singolo si è fatta individuale cammino, formativo ed esperenziale, mi ha concesso prematuramente d’accarezzare. Giammai sia pianto il vano tributo dell’altrui pingue vergogna e valutazione; il vanto d’essere stato difatti merita altro…di più!
Tratterò col cielo il mio ultimo accomodamento e rimedio, senza assi nelle maniche, alambicchi, o sciocchi dadi nelle mani, arpelli inutili come granelli cadenti, ceneri in balia dei venti, a cospetto di quel unico mare di cui anelo l’ambizione di andare, di cui mai ebbi né il sapere né il coraggio di sfidare.
Mi son fermato fiero lì innanzi, il profumo dilatava, ammirato e pregno, le narici consunte e fuse mentre si faceva dispetto di ogni mio desiderio. Eppur mi son sorpreso, nella durezza, ad amare!

Roberto Urbinati
Fine della conversazione in chat

Uno su Mille

Risultati immagini per uno su mille
Uno su Mille ce la fa, così cantava Morandi e (finalmente) una Lista a 5 Stelle, garantita dalla Sensoli, ha avuto il certificato di agibilità politica. E per fare le cose in grande anche Coriano avrà una scheda elettorale interessante. Una notizia che incute un (leggero) rancore per come potevano andare le cose a Rimini. Acqua (pentastellata) passata, inutile rimescolare le ragioni e i torti. Funziona così e sembra andare bene ai cittadini. In bocca al lupo per una campagna che sembra essere appannaggio delle "due" donne. A mio parere la Vescovi parte con il fortissimo handicap di essere "quella" del Pd che ancora rimane. Un partito di difficile collocazione anche in un paese avvezzo a tutto e perfino nei resti dell'Europa. Stanno festeggiando Macron "quello" che ha sposato la madre, però ben botulata, Non hanno più un santino nella sinistra. Non stupisce che Emmanuel, come viene già confidenzialmente chiamato dal simil Renzi, possa andare bene al mio (non più giovane) amico democristiano, quel simpaticone di Zerbini che ha visto di peggio nella sua lunga militanza pentacostale. Il modesto personaggio francese in cerca d'autore, rappresenta la novità e testimonia il terrore che corre nell'Unione della Merkel. I mercati festeggiano, come hanno brindato per Trump. A proposito Repubblica non ha più niente da dire? Un giornale in crisi non solo di lettori ma di credibilità. Hanno voluto e creato il Pd, adesso se lo tengono, compreso Emiliano che avrebbe (anche) altro da fare se si occupasse della sanità pugliese almeno come il suo collega (piddino) De Luca.

martedì 25 aprile 2017

Un Consiglio spassionato per Di Battista




Di Battista (Diba) presentando il programma di politica estera (sic!) del M5S ha detto che il movimento di cui fa parte è da "lodare" perché sta portando al governo del Paese gente che mai nemmeno si è seduta in un consiglio comunale. Lo si può e deve perdonare perchè (spesso) non sa quello che dice, pur esprimendosi in perfetto romanesco. Questa no. Non la perdono, mi sono..invecchiato dentro la sala consiliare di Rimini. Il mio primo vicino di posto e (inconsapevole) insegnante è stato Veniero Accreman. Il suo? Ho sempre pensato e continuerò a sostenere che l'impegno civico e politico per la tua Città è la più alta espressione del pubblico servizio. Potrei anche aggiungere che in vent'anni di onorata e assidua militanza consiliare non sono riuscito ad accumulare un solo anno del suo (decurtato?) cedolino. Una espressione di misconoscenza dei meccanismi, possibile solo in una disorganizzazione voluta come quella pentastellata. Potrei (lo faccio) anche aggiungere che si vede, non tanto e solo nelle sceneggiate romane ma in giro per l'Italia che deve pagare un pedaggio all'ignoranza (amministrativa). Nascere "imparati" solo per essere riusciti ad iscriversi ad un Blog è una favoletta che beve (solo) Ghinelli o qualche residuo volontario in attesa di certificazione. Eppure nonostante tutto sono convinto che questa forza che esprime tanta ingenuità e perfino irritante stupidità salirà al governo. Gli altri sono tanto impresentabili che il cittadino (votante) perdona anche queste stronzate. Vorrei però sapere dal numero due del Movimento dove ha formato il suo curriculum personale. Ha fatto esperienze professionali collegabili o precedenti full immersion in salette diverse? Capisco e condivido la sfiducia dei cittadini nella politica e negli interpreti, ma al "mio" consiglio comunale dove ho trascorso gli anni più belli, non permetto nemmeno ad un miracolato di denigrarlo, come fosse un Meetup da chiudere. Prova a farti eleggere, sarà facilissimo, nella tua Roma, ti voglio vedere finalmente..lavorare a 1200 euro al mese, se sei sempre presente. Ma va...

Lettera aperta all'Assessore alla Mobilità di Rimini


La nipote dell'ex vicesindaco del pd Maurizio Melucci, R. Frisoni, che è oggi Assessore alla Mobilità (e altro), afferma in un recente comunicato, che " l'obiettivo ambizioso di fondo è [...] quello di andare oltre un modello di mobilità pressoché esclusivamente basato sull’automobile e restituire i centri e i quartieri delle nostre città ai cittadini, tramite la sinergia tra mobilità urbana e mezzi pubblici. E tutto ciò in condizioni di massima sicurezza". Questo a commento dei dati sugli incidenti che vedono coinvolti ciclisti che sono in aumento a Rimini, chiariamolo una volta per tutte!  Lei dovendo evidentemente fare l'avvocato del diavolo, dice che è tutto ok perché, in fondo, diminuiscono i feriti. La famosa questione del bicchiere mezzo pieno. Inoltre, afferma l'implume eterea imparentata assessora, che siamo al cospetto, qui  a Rimini, a suo dire e sentire, di "un contesto di radicale cambiamento nella mobilità urbana"...,ma alzi la mano chi ha la sensazione  di tale radicale  cambiamento? A me non risulta! Il cambiamento che sia riferito al fatto, che si è passati dal 10% al 25% di chi usa la bici, il che spiegherebbe tra l'altro l'aumento dei sinistri con ciclisti? Ebbene piccolo inciso, dati certi affermano che, ogni anno perdono la vita sulle strade circa 250 ciclisti, unito all' allarme pedoni investiti che sono lievitati. Ma tornando alle buone intenzioni dell'assessore, non c'è nessun cambiamento che non sia fisiologico legato a un normale cambiamento dei costumi, a mutamenti sociali etc., ma nulla che ti faccia gridare: "eh la madonna, è cambiato tutto da quando c'è la Frisoni, rispetto a come la gente si sposta  a Rimini"! E poi ancora questo mantra di "restituire" (v.di dichiarazione sopra) ma allora è vero che  "l'Inconscio ha le sue ragioni che la ragione non conosce". A forza di usare questo verbo da parte di chi comanda in città qualche brutto pensiero potrebbe anche venire. Però ci sono questioni di fondo che non vengono mai citate , la prima è che siamo nel bel mezzo di una gravissima crisi economica e quindi la mobilità ne risente come tutto il resto. Puoi permetterti di fare l'anima bella con l'ambiente e la mobilità se hai quattrini, ma dove c'è miseria purtroppo l'ambiente passa in secondo piano, "primum vivere"! Anzi la gente usa più la bici proprio perché c'è crisi! Inoltre passando di palo in frasca: dovrai fare i conti con la metereologia, la viabilità e la struttura  socio-economica del luogo,  non puoi ispirarti ad Amburgo che ha 1,7 mln di abitanti se tu ne hai 150.000 scarsi, o a Parigi che ha una metro su 2-3 livelli, o con Amsterdam che ha  un clima piovoso ma più uniforme, mentre tu hai bus degli anni '70  euro 0 e un clima temperato! Qui chi esce in bici a luglio alle 2 del pomeriggio con 37 gradi o -5 di sera? Quindi soltanto elucubrazioni prive di efficacia, idee senza fondamento, campate in aria senza avere  il polso della situazione. Poi c'è l'altra questione: se intendi, come lei afferma, di voler restituire città e quartieri ai cittadini bisogna ricordarsi sempre che ci sono da restituire non solo i "centri" ai cittadini "liberandoli dalle auto", ma anche i centri commerciali! Infne ci vuole un servizio efficace di tpl su gomma con mezzi piccoli,  personale competente, rispettare i limiti, promuovere l'uso delle 2 ruote dove e quando si può per virtù e non solo per necessità (causa crisi), rallentatori, presenza dei vigili sulle strade, anuovo asfalto e,  limiti bassi come in "Europa" 20-30 all'ora nei centro, se no  tutto il resto è fuffa destinata  a non avere incisività sulla mobilità che poi,  a ben vedere, difficilmente si fa governare dall'alto e si fa muovere secondo logiche di pragmatismo personale... a meno di pagare il carburante a tutti o spingere le bici una a una o regalare biglietti ferroviari da mille km in prima classe!
Memo Pascale

Tavola Rotonda sul tema : chiusura del "Campo di via Islanda"


Nel sempre più confuso panorama cittadino, sul tema della chiusura del "Campo di via Islanda", a seguito di richieste da parte di molti amici e concittadini, i quali non hanno il sentore e la giusta percezione delle normative vigenti e sugli iter amministrativi che porteranno alla chiusura del campo, ho organizzato una serata a tema sugli aspetti tecnico giuridici dalla legge Regionale n. 11 del 16.07.2015 e atti sequenziali.

Il tema trattato è sentito in maniera molto forte specialmente in quei quartieri di Rimini dove sono state individuati i nuovi micro insediamenti, ed in generale su tutto il territorio comunale dove devono essere ufficializzati le ulteriori e definitive micro aree necessarie allo smantellamento definitivo del "Campo di via Islanda", dipanando per tanto tutti quei dubbi di carattere normativo attualmente in essere.

I relatori invitati di cui ho avuto conferma già nei gironi passati sono :
Avv. Erbetta Mario capogruppo di Patto Civico;
Sig. Gianfreda Kristian capogruppo Rimini Attiva;
Sig. Piccari Enrico capogruppo Partito Democratico;
Sig. Pistillo Leonardo Carmine Esp. Amm.vo e Consulente P.A.;
Avv. Rufo Spina Carloi capogruppo Forza Italia;
Sig. Zoccarato MAtteo Consigliere Comunale Lega Nord.

Moderatore della serata Pietracci Vittorio Giornalista

La serata si svolgerà il 26.04.2017 presso la sala comunale di Via Bidenti 1/P - Villaggio Primo Maggio con inizio alle ore 20.30
Seguirà dibattito pubblico con domande, la cittadinanza tutta è invitata.

E' un 'incontro incentrato a fare chiarezza sugli aspetti tecnico normativo , ma vuol essere anche un'incontro per mettere un punto fermo su quanto fino ad oggi la ns. amministrazione ha fatto ed intende fare.

Nel ringraziarvi per l'attenzione, porgo cordiali e distinti saluti.

Leonardo Carmine Pistillo
(organizzatore)

lunedì 24 aprile 2017

E ORA CHE SI FA? DAL CONSENSO MASSICCIO ALLA SERIA RESPONSABILITÀ


Ormai è chiaro a tutti, il Movimento 5 Stelle sta crescendo a vista d’occhio, grazie al consenso sempre maggiore e inarrestabile. E’ stato quindi facilissimo in questi ultimi quattro anni risultare vincenti, bastava continuare a far leva sulla disonestà politica a tutti i livelli e mettere a ludibrio le inadeguate e vane misure adottate da questi ultimi governi monocolore, per la crisi. Dopo il terzo governo non passato attraverso le elezioni e il parossismo della crisi in questi ultimi 6 mesi ha spinto la maggior parte degli elettori a riconfermare, così almeno ci dicono le intenzioni di voto, il gradimento ai 5 stelle, non perché più bravi o capaci ma perché agli occhi degli stessi anche se inesperti comunque vergini politicamente e di conseguenza onesti. Aggiungici il fatto che peggio di così la vecchia politica bipolare della “Seconda Repubblica” non poteva fare, dimostrandosi come pochi pronosticavano, peggio della prima. I parlamentari a 5 stelle hanno semplicemente da un lato con un gesto importante, “restituito” piccola parte del loro stipendio, dimostrando coerenza tra il dire e il fare (raro in politica) e dall’altro, presentato leggi e leggine volte sempre a scoperchiare quel vaso di Pandora pieno di scandalosi vantaggi per quella che è diventata insopportabilmente la vera casta in Italia, quella di politici tutto affarismo e corruzione. L’unione di questi due fattori, per chiunque abbia perso un lavoro o percepisca un senso di precarietà nella propria vita e nel futuro, e sono i più, si concederà con fiducia a coloro che almeno per ora risultano ancora incontaminati, tutt’altro che bravura politica quindi. Semmai la bravura è stata nell’incontro tra due figure illuminanti: Gianroberto il cervello e Grillo la mente,che riuscendo a intercettare con idee moderne e sorprendentemente democratiche (vedi il web) non solo il malcontento, ma la possibilità di riscatto verso la res publica con “ l’uno vale uno”. Creando quella “Cosa”, che però ora sembra alquanto sfuggita di mano, perché la politica non è solo fatta di programma, ma anche di esseri umani, il materiale più imprevedibile che si possa trattare. C'è chi li chiama populisti chi “partiti tephlon” (materiale usato come rivestimento per pentole per non far attaccare il cibo), chi disfattisti, sia come sia sono i nuovi vincenti, forse sognatori, in altre parti d’Europa addirittura incarnano idee forse antiquate e razziste, comunque sia, sono il prodotto di questo periodo di transizione che si sta prolungando ed estendendo a livello mondiale. Per i vecchi partiti quindi un chiaro monito, per salvarsi e tornare a contare non dovranno scimmiottare il Movimento, bensì compiere nel loro interno il vero “movimento” quella della pulizia e trovare la giusta ricetta per uscire dalla crisi. Perché ora come ora gli elettori si stanno comportano come quei viaggiatori con i dirottatori di uno degli aerei dell'attentato alle “twin towers”; bloccarli comunque, pur sapendo di non avere la purché minima idea di come fare per atterrare. Ecco allora che il popolo americano ha preferito un artista d’avanspettacolo dell’antipolitica, alla espertissima guerrafondaia. Ma il massiccio consenso ha pure il suo rovescio, porta tante responsabilità e seri problemi. Ora bisogna governare, ma i meetup che dovevano essere le fucine dei cittadini che democraticamente dovevano eleggere i futuri politici, nati dal popolo per il popolo, stanno versano in condizioni critiche, aggiungiamo in più che per sua natura il movimento nato come protesta dal basso non prevedeva nel suo interno una “scuola politica”, nemmeno a livello di fasce di competenza (comunale regionale parlamentare). Ora però servono figure fidate e preparate per governare ma adatte anche a masticarla la politica che è fatta di tanti strati in dialogo con le diverse realtà che deve gestire e con le quali si deve interfacciare, è l’Italia che lo chiede, non l’Europa e quindi ora che si fà?
Livio Turchetti

ARTE A PARTE








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Osservando il panorama artistico di oggi, la maggior parte degli “operatori” dell’arte, o meglio dei “produttori” di arte (sono orribili entrambe le definizioni, ma per citarli un nome bisogna darglielo) dimostrano che per potersi esprimere artisticamente, purtroppo, debbano attingere a risorse economiche che vengano da impieghi che nulla hanno a che fare con l’arte, o da grosse eredità di qualsiasi genere.
Così è quasi matematicamente impossibile che nella loro vita possano sfiorare quei livelli di intensa pazzia, sofferenza e perdizione che gli permettano di realizzare opere struggenti (il più delle volte è quello il senso dell’arte) in grado di sconvolgere e creare caos, perché è chiaro che non siano costretti a impegnarsi a combattere la sicurezza (cioè la corrispondenza con la razionalità pitagorico-matematica) della realtà economica e sociale in cui vivono, la quale dovrebbero analizzare e denunciare, poi che grazie a quella mangiano e campano…a tempo perso fanno gli artisti…ma le passionucce ce le abbiamo tutti.  La passione dell’arte è un’altra cosa.
Mancano le forti tensioni che attingono dal dramma profondo della condizione umana creando le condizioni per la sublimazione degli stati dell’anima e dei suoi contenuti più oscuri.
La realtà intorno a noi è piuttosto scadente…e risulta (ahimè) disdicevole parlarne…ma è molto più disdicevole convivere con la sciatteria e la vacuità della nostra epoca, dove non si scende più nell’abisso dell’oscurità delle cose per affrontare la dimensione tragica e atroce della realtà e risalire espiando il terrore afferrando il giusto e il bello.
Siamo un po’ fottuti.

https://adantiarianna.wordpress.com/

LA PLETORA DEL 25 APRILE





Salve, premetto che sono contrario a celebrare il 25 aprile, non per ragioni politiche,come vorrebbero chiamiamoli così"i vinti, gli eredi della parte politica sconfitta che ancora non se ne fa una ragione. Che poi negli anni indietro, le cose siano andate come sono andate  alla fine della guerra è cosa nota. In più si sa, la storia essendo stata riscritta  dai vincitori, a volte è scaduta nell'aneddotica e nella fiction, anche sui fatti bellici di quegli anni, ad usum populi, come sempre accade. Ma sono contrario alla celebrazione dell'evento come evento, in quanto il nostro, è il Paese delle festività, della celebrazione che è diventata null'altro che un interminabile elenco di celebrazioni, di ricorrenze, "del ricordo". Un Paese con la testa sempre voltata indietro, ove ancora si indaga sulla morte di Cesare se solo fosse possibile trovarne una tracce di dna.... Dove la storia diventa di più, diventa "memoria", dove c'è un giorno per la memoria, uno per il ricordo, una per i giusti. Dove in ogni giorno riportato dal calendario è ormai cadenzato da questa o quella causa, tanto che  sono sicuro che se si guardasse bene anche oggi, senza nemmeno controllare, potrebbe essere benissimo la Giornata Nazionale di Qualcosa. Si dice sempre come una litania: "ah ma chi non impara dal passato è destinato a ripetere gli errori,  dobbiamo custodire la memoria"; ma cosa vuole dire? La memoria è la Storia signori ed esiste come disciplina almeno da Erodoto in poi! Pertanto visto che abbiamo il calendario pieno di impegni per commemorazioni, festività, ricorrenze d'ogni sorta per dare la possibilità alle Autorità di struggersi nel  ricordare questo o quel tragico avvenimento di 20, 50, 100 anni fa, ogni anno che si fà?  Si rincara invece di dimenticare. Ritengo quindi che sia sufficiente un giorno per festeggiare la Repubblica e amen! E i lavoratori, allora? Cosa avranno mai da festeggiare che come categoria... (intendendo quella kantiana della "sussistenza"?) sono "messi come il porco". Il prossimo 1 maggio col concertone, ma cosa si potrà mai festeggiare, che è stato tolto a loro ogni diritto e ogni santo? Voltare pagina, guardare a un drammatico presente, guardare alle e-mergenze che sono tante. Il passato è passato. Sono certo che nel 1950, nel '51 etc. la Liberazione  sia stata sempre  ricordata con una  sobria solennità, ora siamo arrivati "alla pletora delle Celebrazioni", possibile che aumentino!? Questa è l'Italia, queste sono le esigenze dei politici che hanno necessità di simulacri, miti, eventi drammatici sotto le insegne dei quali sfilare, di arringare le folle alzando il dito "perché non accada mai più". Io provengo da famiglia che ha fatto la Resistenza davvero, nel riminese, ma aborro al ricordo che, tutte le volte, alla scuola  media venissero, i reduci partigiani, a indottrinare coi libri sulla Resistenza; aborro all'idea che, non essendoci quasi più, salvo qualche centenario e qualche  millantatore partigiano che si spacci per vivo, possa esistere ancora un'associazione di partigiani... defunti che sia ancora lì che ci rammenti: "per non dimenticare". Invece dobbiamo dimenticare. Perché il cervello umano è programmato anche per dimenticare! Dobbiamo dimenticare perché dobbiamo occuparci di oggi e di domani, e invece la riflessione, lo struggimento, l'esegesi, l'interpretazione, gli studi aumentano , si arriva addirittura a spulciare il pidocchio su quel tale fatto accaduto in quel tale luogo il tal giorno dove si sta consumando questo o quel delitto hic e nunc,e ripeterlo così all'infinito. Possibile che questo Paese sia a rovescio e il passato sia più importante del presente e del futuro? 
A. Vergano

domenica 23 aprile 2017

LE ALI DELLA LIBERTA' ?



Noi riccionesi siamo fatti così: amiamo la Libertà, scusateci, lo so, è un limite nostro, ma è la nostra natura, e cosa ci possiamo fare?? Per questo ci siamo staccati da Rimini tanto tempo fa ormai: Rimini non ci faceva mancare niente non dico mica, ma ci mancava la libertà... l'avrete visto il film Le ali della Libertà!? E quanta gente ci ha lasciato la pelle per la libertà e quanti fiumi d'inchiostro e sangue è stato versato per la libertà, e vi par poco "padroni a casa nostra" liberi di autodeterminarci da Rimini che vorrebbe tenerci sotto, come ci ha tenuto per secoli e secoli, loro  sobborgo?  Poi finalmente le cose sono cambiate, siamo diventati adulti, villeggianti anche  vip che Rimini si sogna per la particolare posizione amena della nostra cittadina che ci piace chiamare "paese" e siamo fieri di avere ancora un paese. Non dico "migliori" dico "diversi", anche per la tipologia di turisti: a noi la Qualità, a loro la Quantità, ognuno la sua tipologia;  i nostri arrivano in Mercedes da loro glieli scaricano col camion, be' noi abbiamo detto no da tempo a quel tipo di turismo lì!  No, noi siamo diversi da Rimini, siamo arciunès, non torneremo mai più sotto di loro; oh, amici sì, ma quando s'è fatta una cert'ora, ognuno a casa sua: dico bene? Nulla invidiamo a Rimini, e nulla ci manca, abbiamo il nostro porticciolo, bellezze artistiche come i resti di una Pieve qui non lontano da casa mia, uno piccolo straordinario museo che è un autentico bijoux con una biblioteca che non avrà i preziosi manoscritti o codici di quella di Rimini ma come si dice "parva sed apta mihi": adatta alle nostre esigenze. Un centro sportivo di primissimo livello, una stazione ferroviaria, un moderno terminal bus, i parcheggi sotterranei, l'aria pulita, il mare azzurro, e cosa ci manca? No, mai più sotto il giogo riminese, un capitolo chiuso per sempre quello del comunismo, qui siamo liberali, per noi la libertà è tutto e viene prima di tutto. L'abbiamo provato sia il comunismo sia il post comunismo, ma il Muro è caduto quasi 30 anni fa e noi abbiamo voltato pagina, per sempre, La bandiera rossa con la falce e il martello issata sul Municipio la lasciamo ai riminesi, se va bene a loro niente da dire basta che non vogliono venire a comandare a casa nostra con il pd a giugno... saremmo capaci di respingerli oltre il Marano, chi ci sta? AM.

PROPOSTA M5S SANTARCANGELO

Caro PD, riapriamo i bagni pubblici? E con l’avanzo di bilancio ci abbassiamo le tasse?  - NO, GRAZIE
Durante l’ultimo consiglio comunale abbiamo incassato un netto ‘NO’ alla nostra richiesta di migliorare la situazione dei bagni pubblici sul nostro comune. Ricordiamo infatti che su tutto il territorio comunale esiste un unico bagno pubblico utilizzabile, che è quello del parco Clementino . La nostra richiesta era tesa semplicemente a far riaprire almeno tre bagni pubblici, fra cui quello della stazione e quello del Parco Francolini, una richiesta semplice, che non necessita di grossi investimenti, e che consideriamo un segno di civiltà e decoro. Questo sia per chi viene a visitare la nostra città che per chi ci abita, i servizi pubblici sono fondamentali per preservare il decoro urbano. La risposta della maggioranza? mozione rigettata! le motivazioni sono state naturalmente le più disparate, fra le più degne di nota, l’assessore Donini ci fa presente che stanno rimettendo a nuovo i bagni del Clementino, che di per se è un ottima cosa, peccato che quello fosse già l’unico bagno utilizzabile. E gli altri? Nulla, vedremo, faremo, cercheremo. Di questo si devono accontentare i Santarcangiolesi, dei vedremo, e faremo, se nel frattempo durante le manifestazioni estive, qualcuno si ritroverà il vialetto i casa trasformato in un orinatoio, gli consigliamo di pensare a chi ha votato l’ultima volta.
Ci spiace sottolineare che anche parte della opposizione (li vogliamo nominare??) si è astenuta in questa votazione, tacitamente confermano che  non ritengono utile per la città questi servizi e tacitamente confermando che non vi sia questo problema , avremo anche preso in considerazione emendamenti migliorativi, ma nessuna proposta è arrivata, né dalla maggioranza, né dai banchi dell’opposizione.
Cosa confermata da F.I. (vicario) che ha motivato il suo voto dando ragione all’assessore Donini , dicendo che non esiste un problema di pulizia e degrado a Santarcangelo e che considera tempo perso quello dedicato in aula per questa mozione.
Vogliamo rimarcare questa situazione a favore di tutti i cittadini che lamentandosi quotidianamente sui social e non , possano rendersi conto e valutare chi hanno votato,  chi mette la faccia per Santarcangelo  e chi cerca di migliorarla e preservarla.
Passiamo poi alla approvazione del bilancio, la nostra amministrazione si fa vanto di avere un avanzo di 700 mila euro o poco più. La domanda che ci siamo fatti a questo punto è: ma sono gli stessi soggetti che accusavano Di Nuzzo di aver mantenuto una tassazione troppo alta, e che in questi anni non si sono mai neanche sognati di abbassarla? Un comune non è una azienda che deve fare profitti, ma un ente che deve distribuire le entrate sotto forma di servizi e di sgravi, il fatto stesso che nelle casse comunali  ci sia un avanzo di questa entità, significa che si poteva e si doveva fare di più, a partire dalla riduzione della pressione fiscale, e dall’aumento degli sgravi per le fasce più deboli.
Parliamo infine della proposta di  Vicario (Forza italia), che ci ha intrattenuto per buona parte della serata con la sua mozione per l’encomio alle forze dell’ordine sui fatti di Napoli. Partiamo da un presupposto: il Movimento 5 stelle e i suoi portavoce Clementini porgono il loro più profondo encomio e sostegno a tutte le forze dell’ordine, che ogni giorno si sacrificano per la difesa dei diritti e delle leggi, e questo sostegno, unito ad un grande rispetto per la loro funzione, non mancherà mai. Nello stesso modo, condanniamo la violenza, sotto ogni forma e da ogni parte essa abbia origine, la violenza è qualcosa che non può e non deve far parte di una società civile e democratica.
Se infatti si fosse trattato solo di un encomio alle forze dell’ordine, lo avremmo votato senza alcuna remora. Anche al di là del fatto che la mozione non riguardava minimamente il territorio Santarcangiolese e soprattutto i suoi abitanti. Proprio per andare incontro al consigliere infatti, abbiamo proposto un emendamento che avrebbe reso la mozione per noi perfettamente chiara e votabile. All’accoglimento solo parziale delle nostre richieste però, ci siamo visti costretti ad utilizzare la facoltà di non partecipare al voto.
Nota per i giornalisti del Resto del Carlino: da pare nostra non sono volati né insulti né provocazioni verso il consigliere Vicario, cosa che non si può dire della controparte, la verifica di questo può farla chiunque andandosi a rivedere lo streaming del consiglio. 

Ci dispiace che Vicario abbia preso la nostra posizione come un attacco nei suoi confronti. Non abbiamo votato quella mozione per due motivi, il primo è che come molte altre presentate dal consigliere, la mozione non avesse nessun effetto reale sui problemi di Santarcangelo, e il secondo motivo è che non ci siamo ritrovati in accordo con l’impianto generale del documento.
Non capiamo proprio la sua animosità anche negli attacchi che ci ha portato in questi giorni dalla sua pagina Facebook ,  ricordiamo che anche lui non ha votato la nostra mozione sui bagni pubblici, e ne abbiamo preso atto come in ogni discussione fra persone corrette.
Come abbiamo detto in consiglio, lo ribadiamo in questa sede: se e quando il consigliere Vicario porterà in consiglio delle proposte valide, attinenti il territorio ed i suoi abitanti (possibilmente non faziose e votate  a fraintendimenti), saremo più che felici di votarle favorevolmente. Lo abbiamo già fatto in precedenza con il suo predecessore e siamo disponibilissimi a rifarlo.
Il mandato è ancora lungo, e siamo sicuri che anche il consigliere di Forza Italia avrà la possibilità e la capacità di trovare il tempo per fare qualcosa di valido per Santarcangelo, oltre che per il suo partito.  

COMUNICATO STAMPA M5S RICCIONE

ll Movimento 5 Stelle di Riccione Vi invita alla presentazione della lista dei candidati portavoce dei cittadini.
Potrete conoscere il Candidato Sindaco Andrea Delbianco e tutti i candidati consiglieri e brindare insieme all’inizio della campagna elettorale. 

MERCOLEDI’ 26 aprile 2017
ORE 11,30
TERRAZZA PANORAMICA HOTEL SELECT
Viale Gramsci,89 Riccione

Lezione Inglese


Theresa May è nata a Eastbourne, nel Sussex, ha studiato geografia al St Hugh's College di Oxford. Dal 1977 al 1983 ha lavorato presso la Banca d'Inghilterra, dal 1985 al 1997 all'Agenzia delle Entrate britannica, fungendo anche da consigliere per il borgo di Londra chiamato Merton. Eletta deputata alle elezioni generali del 1997. Theresa May ha ricoperto diversi ruoli nei governi ombra di William Hague, Iain Duncan Smith, Michael Howard e David Cameron. Presidente del Partito Conservatore dal 2002 al 2003. E' naturalmente anche leader del Partito Conservatore. Un curriculum leggermente inferiore a quello dei nostri tre premier "nominati" da Repubblica e mai confermati dai cittadini. Il referendum ha sancito l'uscita della Gran Bretagna dall'Unione della Merkel, se lo possono permettere non avendo debiti o strozzini. Una lezione di democrazia inglese.Theresa May ha convocato le elezioni politiche anticipate, non avendo dei renitenti Mattarella da consultare e riconoscendo che senza un mandato elettorale preciso è impossibile avviare la trattativa per la Brexit. La Gran Bretagna andrà alle urne l'8 giugno, noi..dipende dalla paura di Grillo. Qualche burlone che non ha mai indovinato una previsione, pensa che il voto possa indebolire il fronte governativo e allarghi il solco tra l'Inghilterra, la Scozia e l'Irlanda. Sarebbe meglio che i "pensatori" renziani guardassero cosa può succedere in Francia dove possono vincere tutti eccetto i...socialisti, intesi come compagni di banco (europei) dei piddini. L'Europa ribolle è chiaro a tutti che non sarà come prima. Una buona notizia. Trump dopo qualche paura iniziale è tornato felicemente nell'alveo di un Bush qualsiasi, magari astemio. Le bombe sganciate sono state il messaggio che gli americani volevano. Non è cambiato niente. Ivana è molto meglio di Michelle, questo conta  per la coreografia politica. In Turchia, la riforma costituzionale appena approvata consentirà a Recep Tayyip Erdogan, al potere dal 2004, di restarci fino al 2034. Al nostro bulletto è andata male con il referendum, avrebbe modificato, con l'aiuto di Benigni, anche la nostra Carta Costituzionale..più bella al mondo. 

sabato 22 aprile 2017

Il Caso George Soros seconda parte

Tra causa filantropica e spregiudicatezza finanziaria. George Soros magnate ungherese trapiantato americano, filantropo, attivista politico di origine ebraica è stato dai più considerato “ l’architetto delle rivoluzioni e colpi di Stato almeno degli ultimi 25 anni per conto degli Stati Uniti. Ha un patrimonio stimato in 25 miliardi di dollari, attestandosi anche come uno dei più grandi speculatori finanziari. Fin dalla sua nascita ha avuto una vita roccambolesca. Da rifugiato ebreo sfuggì a malapena, da adolescente, alla persecuzione da parte dei nazisti, tanto che i genitori decisero di cambiare il cognome. Fuggì dall’Ungheria in Inghilterra e studiò filosofia, mentre si manteneva lavorando come facchino, presso la London School of Economics con Karl Popper, definendolo un suo punto di riferimento, poi riparò in America . Come possa incarnarsi il suo atteggiamento speculativo con le teorie di Popper sarebbe una cosa tutto da verificare! Con i suoi soldi ha messo in ginocchio le economie di molti Paesi, anche noi italiani nel 1992, subimmo l’attacco speculativo orchestrato dal suo fondo “Quantum” che mandò in fumo 48 mila miliardi di dollari delle nostre riserve valutarie, costringendoci a uscire dallo Sme, (accelerando forse il nostro ingresso alla moneta unica). Soros è ricordato in finanza come colui che distrusse la Banca d’Inghilterra. Vendette centinaia di migliaia e migliaia di sterline allo scoperto, approfittando dell’incertezza circostanziale della Banca inglese nell'aumentare i tassi di interesse e a far fluttuare il tasso di cambio guadagnandoci una barcata di soldi. I più cattivi ritengono che stia finanziando la causa per agevolare l’immigrazione clandestina destabilizzando i governi anche con guerre civili all’interno di Stati sovrani, per sostituirli con figure a lui rispondenti nel fare le “guerre umanitarie” per controllare varie aree del mondo. Quasi come se “la democrazia fosse un lusso sorpassato” e i meccanismi di sovranità popolare e rappresentanza parlamentare fossero da ostacolo alla gestione diretta del potere. Parrebbe quindi più congeniale una società a due livelli:poche persone con grande potere economico (e decisionale) in grado di gestire anche i flussi informativi e dall’altra una massa di poveri, dipendente da questa élite funzionale al “sistema”. Secondo questo ragionamento l’élite prima produce i poveri, li trasforma in profughi con una guerra umanitaria o una rivoluzione i poi li spinge ad entrare i in Europa e in Usa grazie alle sue associazioni umanitarie, ricattando i governi che essa stessa finanzia perché approvino legislazioni che eliminano il reato di immigrazione clandestina. servendosi dei media e della cultura e costruire un senso di minaccia xenofoba e populista. Nel nostro Occidente assistiamo alla distruzione della classe media, quella che è stata il motore trainante dello sviluppo economico e civile dell’ultimo secolo e mezzo, che va di pari passo con i tentativi di smantellamento delle democrazie in atto in Occidente attraverso l’ascesa di governi sempre più tecnocratici che modifichino le costituzioni che sembrano dettate sempre più da banchieri. La sempre più massiccia immigrazione “indotta” sembrerebbe così volta a consolidare un modello incentrato non sulla ricchezza reale (produzione di beni e consumo) a vantaggio di tutti, ma su quella “irreale” dell’indebitamento e dell’usura, a vantaggio dei pochi che è la vera piaga della globalizzazione con conseguente concentrazione della ricchezza mondiale nelle mani di pochi 81% che detiene più della metà della ricchezza globale. Ricordiamoci che la cosiddetta sinistra americana e europea di Obama e Merkel si occupa dei profughi dopo aver lanciato sulle loro teste 26.000 bombe solo nel 2016 (quasi 50.000 in due anni) e venduto ai loro governi più armi di qualsiasi amministrazione americana, Italia compresa. Per concludere sembra che lo smantellamento dell’Occidente governato da plutocrati passi quindi convenientemente attraverso l’idea di questa migrazione sostitutiva.
L'Innominato