lunedì 30 aprile 2012
La Sabbia
Ai bagnini la sabbia sembra dare fastidio, quando (al sud) tolgono le pedane per la nota questione, invece di portarle via, le riciclano come muri per fioriere, contando che queste opere, in base alla stesura ultima del regolamento, si pagano in maniera forfettaria. Le furbizie non finiscono qui, per esempio i campi da bocce tolte le recinzioni si possono coprire con la sabbia e poi chiedere l'autorizzazione. La questione gazebi è davvero scandalosa, tutto sembra esaurirsi nel togliere il telo, le casine della chicco si riducono di un metro, mentre le reti da pallavolo si tolgono e rimettono. Per i chioschi non è cambiato niente, appendici e tettoie sono al loro posto, non sono Circoli Nautici o di Soccorso Viserbesi, il passaparola riporta che loro sono a posto. Se passa anche questo giochino vorrà dire che il Giovane è autorizzato all'inaugurazione della Nuova Repubblica della Sabbia, non siamo convinti che sia finita, anzi siamo solo all'inizio di una stagione che farà titolare perfino i Nuovi Quotidiani sulle incursioni dei controllori. Giudici, inteso come il consigliere comunale, ha capito (bravo) un altro problema che si porrà tra poco, una spiaggia con forti presenze abusive come può essere messa a bando con evidenza europea, il proprietario( Stato) è responsabile, impossibile che finisca nella farsa riminese avviata. Chi deve fare osservare la Legge può (deve) usare l'arma più forte, legata al rapporto di concessione, dopo l'informativa di reato e la richiesta di rimessa in pristino, se non ci si adegua, decade la concessione. Il Circolo Nautico di Viserba lasciato dal vecchio presidente era in regola, aspetta solo una risposta per la Sede prima di scrivere una bella lettera...già pronta
Rosso Pomodoro
Un'altra vittima della Tenda Selvaggia, la chiamiamo così non perchè siamo favorevoli a questa impostazione, ma per chiedere direttamente agli amministratori quando passano da controlli a pochi sfortunati, denunciati da un vicino o perchè hanno presentato una DIA, ad un sistematico intervento contro tutti. La tentazione che spesso ci assale e di pubblicare almeno cento casi eclatanti, ma una città non si amministra con gli untori od evitando il Consiglio Comunale. Vista la gravità del problema, vorremmo sentire il Giovane, tra il match per i marciapiedi di Renzi/Zoli e la saraghina del Borgo di Marina, deve trovare il tempo per un bel discorso sulla legalità, non come quelli del Gemello, che valgono niente ed iniziare un percorso di riorganizzazione degli uffici preposti. Ci sono tanti modi per non governare una Città, sembra proprio che li abbia indovinati tutti.
domenica 29 aprile 2012
Borgo Marina
Può essere l'immagine della Città, non per il simpatico match disputato on the road tra Renzi e la Zoli con il Giovane che aspettava il vincitore per abbracciarlo nella foto di rito, ma per le modalità con le quali si è arrivati al processo di riqualificazione di un piccolo lembo di Rimini. Gioenzo ha l'assoluta primogenitura nella denuncia del degrado dell'area che circonda la sua casa, ha iniziato ad urlare nei primi anni 80, quando il fenomeno migratorio era semisconosciuto, oggi quello che viene gridato per le quattro vie che compongono il Borgo Renzi è prerogativa comune, provate a chiedere a Miramare e Viserba se marciapiedi e negozi dell'immigrazione forniscono spettacoli migliori. Il match si è concluso senza apparenti vincitori o meglio il Sindaco ha fatto capire ai cittadini che per quanto sia stata sbagliata la sua elezione, con l'altro sarebbe stato peggio.
Partecipate
Con l'appoggio dei consiglieri Renzi e Pazzaglia, con l'assenza ingiustificata di Pdl e Lega, il Movimento Cinque Stelle, vuole conoscere il mondo delle partecipate, ponendo alcune questioni che.. da tempo evidenziamo: riorganizzazione dei consigli di amministrazione e relativi costi, modalità delle assunzioni, verifica dell'efficienza ed aggiungiamo anche gli incarichi esterni, obiettivi e debiti reali. Attenzione particolare viene posta sulla Holding, denunciando che si tratta di una invenzione per aggirare un Patto di Stabilità, mettendo la nostra spesa pubblica fuori controllo. Per i cittadini riminesi colpiti dalla Iminuite sarà il colpo di grazia per i bilanci familiari, le banche cominciano a considerare anche il debito pro capite sulla testa dei riminesi, è una patacata solo per chi non le conosce. Abbiamo un Governo formato da grandi manager bancari, alcuni con forti specializzazioni in Cirio e Parmalat, per Grillo sarà una passeggiata, con qualche tranello sul percorso.
Al Corriere
Abbiamo letto sul Corriere di Rimini un articolo sul trasferimento del Circolo Punto Vela di Bellariva. La notizia di per se non sarebbe importante, riteniamo stigmatizzabile vederla riprodotta e letta a pagamento come fosse verità e non patacata che vorremmo sapere da quale pulpito arrivi. Tutto nasce dal progetto Murri, con la prevista eliminazione del lungomare, la pista in spiaggia per i camion collegata allo stesso tratto di lungomare non avrebbe più sfogo nella viabilità ordinaria. Nel piano spiaggia originale, scaturiva quindi l'esigenza di trasferire questo collegamento, individuando nell'area in concessione al patronato scolastico il sito più opportuno. In ragione di questa impostazione, si era deciso per l'ampiezza della concessione di trasferire il circolo velico, anche loro avevano necessità di un collegamento con la viabilità per la movimentazione delle imbarcazioni. Vi era una terza esigenza: lasciare uno spazio ampio ai bambini dei centri estivi che utilizzano la spiaggia dell'ex patronato scolastico. Queste erano le motivazioni, il problema delle spiagge libere non centra nulla, fatto salvo l'unico lembo dedicato attualmente al passaggio dei camion. Per attuarle si era dato vita ad una previsione di comparto che considerasse le predette priorità, purtroppo la Variante al Piano Spiaggia, ha concesso la possibilità di fare i comparti a stralci, così il circolo si e fatto il suo pezzo nel nuovo sito in un contesto del tutto avulso dal resto delle altre previsioni. Significa che in futuro i bambini del centro estivo dovranno convivere con la nuova pista dei camion, mentre sarebbe stata cosa seria fare coincidere detta struttura con quella necessaria per tirare a secco le barche, anche per evitare il più possibile la cementificazione della spiaggia. Cari giornalisti per verificare quanto affermiamo basta leggere il piano spiaggia nella sua versione originale e non quella variata per i Mussoni&Vanni& Ripa&Nardi, raccogliendo la propaganda di qualche soggetto che forse ha interessi diversi. Sarebbe bello che della vicenda si occupasse anche qualche politico locale, pensiamo per esempio agli amici a 5 Stelle, gli unici che non sembrano godere di ombrelloni privilegiati. Anche i Bagnini al prossimo giro voteranno il Grillo Vero, quelli urlanti li stanno demolendo.
sabato 28 aprile 2012
Speriamo che me la Cavino
Cari bagnini e carissimi chioschisti, se qualcuno pensa che questo sia un Blog vostro nemico, si sbaglia, siete voi che ce l'avete con la Città, ricordate le corse da Melucci per mandare a casa il Nemico Baschetti, fonte di tutti i guai come estensore dell'unico vero Piano Spiaggia? Avete preparato con l'appoggio di tutte le forze politiche una lista con mille emendamenti che hanno svuotato il Piano e vi hanno consegnato nelle mani...della magistratura ordinaria e contabile, forse in buona compagnia. Di cosa vi lamentate? Raccogliete cosa avete seminato sulla sabbia, unitamente al Vate che avete mandato in viaggio premio a Bologna. Prendersela con Biagini che ha avuto l'unico (?) torto di pensare un pò presuntuosamente di risolvere una questione troppo grande per fragili spalle interiste, sembra ingiusto. Ha tentato di coniugare le vostre esigenze con la legge che avete sempre creduto si fermasse contro le mura del lungomare. Speriamo che me la Cavino, è l'ultima possibilità con il ritorno di Edmo Nanni, un vecchio usato sicuro, non importa se Presidente o Suggeritore, molto meglio dei disastri combinati dai Pari, Ripa e Nardi, che hanno dominato la scena in questi ultimi anni. Avete dimostrato una tipicità.
Di Getto
Le notizie sono brutte, non riusciamo ad uscire dal pantano italia, la cura si è rivelata pazzia sociale, il Quirinale se la prende con Grillo che risponde con due pallonate per niente scherzose, segnale che le prossime tornate saranno piene di voti in uscita da sinistra e..destra verso un Movimento a 5 Stelle che non sono riusciti, per il momento, ad inserire nei cerchi magici e macellare a piacimento. Il Paese si sta avviando verso momenti che nessuno pensava di vivere, la pensione di un italiano su due non arriva a mille euro, così la possono incassare tutta in contanti, quella del giovane ha maturato, naturalmente rivalutata, oltre 4 mila euro e poi dite che la politica non ripaga dei sacrifici. Il delegato non scelto, ha delicatamente accusato Vanni di non volere lavorare alla rovescio per la spiaggia, fino ad ieri i bagnini erano famosi per quello che montavano, non sanno fare il contrario. A Bellariva sembra ci siano i più bravi demolitori, meglio dei meccanici ferraristi, in 15 secondi hanno impacchettato uno scivolo. Mussoni si è iscritto da subito nella categoria dei pentiti, si è arreso al regolamento, non sappiamo se questo comporterà un premio. La cosa più buffa l'hanno fatta con i beach volley, stavano per essere smontati tutti, quando all'assessorato allo sport si sono accorti che avevano indetto una pregevole iniziativa con i bambini, contrordine sabbioso, rimangono, basta fare finta di smontare pali e reti e poi rimontare in tempo per l'estate. Vi siete accorti come siamo governati? Rimane il tormentone dell'estate, cabine e direzioni che titolo hanno per rimanere intatte? Se una Divisa chiede le autorizzazioni cosa devono rispondere i bagnini, smontano e chiedono il permesso? Palas, fiere, areoporti, trc, spiaggia ma anche Carim, esigono verità dopo anni di bugie, possibile che non esista una manifestazione con il segno negativo quando i parcheggi fieristici sono semi deserti? Dovevamo, con i dodici capannoni teutonici, spezzare le reni al mercato italiano ed europeo siamo arrivati a un Pianeta di Società indebitate per i nostri nipoti. Abbiamo paura di metterci in concorrenza con il mercato, ci rifugiamo in ambiti protezionistici aiutati dalla scarsità della classe politica. E' stato adottato un Piano Strutturale del quale non si conoscono gli esiti, solo che contrasta clamorosamente con le invenzioni Strategiche degli ermetiani. Gli albergatori in attesa di emigrare dal sud al nord, vogliono confermare la Rinaldis perchè non c'è nessuno che si candida per gestire la morte turistica. Per fortuna abbiamo ascoltato un lamento di civile terrore dall'assessore al bilancio(?) lo scarminellato Brasini, sembra davvero il meno peggio, anche questo non lo prenda per complimento. Non compilano il foglio a quadretti con entrate ed uscite, per pareggiare sono costretti ad introdurre un'altra odiosa tassa comunale, scherzano con il fuoco, è vero che siamo una realtà di evasori ed elusori ancora non tutti però dichiaratamente imbecilli. Per fortuna i nostri sindacati, in particolare cigiellini, sono forti ed autoritari, avete visto quanti stop hanno imposto al Palazzo, altra vergogna. Una classe dirigente che finisce sempre più spesso per assumere posizioni imbarazzanti, il governo non ci da i soldi, la regione è matrigna, gli imprenditori non sanno fare il loro mestiere, i dirigenti applicano le leggi in termini burocratici, quell'altro è un evasore, questo invece è bravo, la colpa e dei cattivi industriali che non hanno messo i loro quattrini in una banca che ha mostrato di saperli sperperare benissimo. I veri condottieri sono Fondazioni, Presidenti che ci caricano da venti anni di debiti e rimangono al loro posto, come vuole Errani, anche lui azzoppato la sua parte. Uno dei tre giornali che hanno voluto il Bocconiano ieri titolava che il Governo è in caduta libera di consensi, forza Beppe sei rimasto l'unica speranza, sei talmente bravo e pericoloso che hai smesso di fare ridere, su Giorgio condividiamo da sempre.
Non Morde
L'assessore al demanio, non scelto da Gnassi, dopo una serie infinita di proclami invernali per allungare il periodo del servizio di salvataggio, nella riunione con le categorie economiche in vista dell'emanazione dell'ordinanza balneare comunale, ha deciso che non si cambia neppure una virgola, trincerandosi dietro il fatto che forse i comuni non hanno competenza. La questione era già nota prima, sull'argomento abbiamo recentemente dedicato un articolo da cassazione demaniale, logica avrebbe voluto, che l'assessore incalzasse la regione affinchè il provvedimento fosse definito in termini più precisi ed affermasse con decisione "se assegnate il mandato ai comuni, mi prendo la responsabilità di allungare il periodo del servizio, diversamente se volete tenere la competenza, personalmente non sono d'accordo, ma come assessore mi adeguo". Amministrare o sceneggiare sono due cose diverse.
Rinaldis 2
Avevo saputo dell'anticipo delle elezioni in casa Aia. nella chiacchierata con caffè compreso di domenica mattina, a dire il vero gli amici albergatori davano alla notizia il peso che merita assieme alla carta con la quale è stata confezionata. Secondo il loro giudizio, condiviso, l'associazione è ridotta al lumicino della rappresentanza, qualche informazione successiva lo ha confermato, allargando il quadro alle possibili alternative, sembra che per statuto debbano essere dipendenti da Ermeti. In ogni caso non c'è davvero la corsa, non si formano correnti, non si fa campagna elettorale, in silenzio come da copione in questi anni. Molto probabilmente arriveranno ad un Rinaldis 2, occorrerebbe chiedersi le ragioni di una decadenza tanto repentina di una associazione che è stata la punta di diamante delle rappresentanze cittadine. La risposta va cercata nella mancanza di una divisione dei ruoli, troppi intrecci con l'amministrare, sfociati nell'incomprensibile nomina del sempre presidente al Piano Strategico. Che sia stato un fallimento dipende sempre dal garbino riminese. Queste brevi riflessioni interesseranno a pochi, hanno contribuito alla distruzione dell'immagine turistica o nel migliore dei casi non si sono opposti, dovrebbero fare un passo indietro, dare un taglio al passato, aprire un santo dibattito, dotarsi di una solida autonomia personale e culturale. Non faranno niente.
venerdì 27 aprile 2012
Da Londra
"Gentile Redazione,
il nostro Sindaco Gnassi non mi sembra un Cuor di Leone pronto ad assumersi le proprie responsabilità come un Amministratore dovrebbe fare. Dalle sue dichiarazioni appare più come uno che fa a scaricabarile, uno che dà sempre la colpa ad altri di ciò che non funziona. Anche oggi che è in prima linea, continua a comportarsi come uomo del macchione sulle cose serie, mentre occupa abilmente il palcoscenico delle frivolezze, delle inaugurazioni, degli happening cittadini. Sarebbe stato un ottimo Assessore al loisir di una Giunta di spessore, invece, gli strateghi locali, l’hanno voluto fare Sindaco di una Giunta mai giunta, salvo poi lamentarsi della scelta il giorno dopo. Lui è così, si sa e si sapeva. Quello che lascia allibiti però, non è più questo dato ormai acclarato, ma è la totale assenza delle forze politiche. Perché i partiti di maggioranza, per bocca dei loro segretari così carini, non ci dicono quali saranno le prossime politiche di un bilancio che tarda a venire? Quali nuove o aumentate imposte comunali dovranno pagare i riminesi per far quadrare i conti cittadini? Perché non ci dicono quali saranno gli aumenti dei servizi a domanda individuale? Perché non prospettano un ventaglio di ipotesi per reperire nuove risorse su cui discutere nelle sedi opportune (ammesso che ce ne siano)? Perché non provano a stilare un elenco degli sprechi da tagliare, dando una sana bacchettata sulle mani a chi butta soldi dalla finestra di Palazzo Garampi o paga la Pausini come fosse stato il ritorno di Mina? Ma, aumentando con lo sgomento e rasentando l’indignazione, viene da domandarsi perché le forze di minoranza non sollevino questi problemi! La grande coalizione (perché a questo ormai siamo giunti anche a Rimini) si può comporre su un elenco di cose da fare assieme, non su un elenco di problemi da non affrontare o su una serie di corresponsabilità da coprire con il reciproco silenzio. Poi, per favore, con o senza fascia a tracolla, non veniteci a fare la morale sul valore della politica.
LC"
il nostro Sindaco Gnassi non mi sembra un Cuor di Leone pronto ad assumersi le proprie responsabilità come un Amministratore dovrebbe fare. Dalle sue dichiarazioni appare più come uno che fa a scaricabarile, uno che dà sempre la colpa ad altri di ciò che non funziona. Anche oggi che è in prima linea, continua a comportarsi come uomo del macchione sulle cose serie, mentre occupa abilmente il palcoscenico delle frivolezze, delle inaugurazioni, degli happening cittadini. Sarebbe stato un ottimo Assessore al loisir di una Giunta di spessore, invece, gli strateghi locali, l’hanno voluto fare Sindaco di una Giunta mai giunta, salvo poi lamentarsi della scelta il giorno dopo. Lui è così, si sa e si sapeva. Quello che lascia allibiti però, non è più questo dato ormai acclarato, ma è la totale assenza delle forze politiche. Perché i partiti di maggioranza, per bocca dei loro segretari così carini, non ci dicono quali saranno le prossime politiche di un bilancio che tarda a venire? Quali nuove o aumentate imposte comunali dovranno pagare i riminesi per far quadrare i conti cittadini? Perché non ci dicono quali saranno gli aumenti dei servizi a domanda individuale? Perché non prospettano un ventaglio di ipotesi per reperire nuove risorse su cui discutere nelle sedi opportune (ammesso che ce ne siano)? Perché non provano a stilare un elenco degli sprechi da tagliare, dando una sana bacchettata sulle mani a chi butta soldi dalla finestra di Palazzo Garampi o paga la Pausini come fosse stato il ritorno di Mina? Ma, aumentando con lo sgomento e rasentando l’indignazione, viene da domandarsi perché le forze di minoranza non sollevino questi problemi! La grande coalizione (perché a questo ormai siamo giunti anche a Rimini) si può comporre su un elenco di cose da fare assieme, non su un elenco di problemi da non affrontare o su una serie di corresponsabilità da coprire con il reciproco silenzio. Poi, per favore, con o senza fascia a tracolla, non veniteci a fare la morale sul valore della politica.
LC"
Gemellaggio
I bravissimi interpreti di Rimini Politica sfornano articoli sull'Europa merkeliana ed i sudditi italiani con il malvagio pregio di azzeccarci sempre, se volete conoscere in anticipo le sfighe economiche, sociali e finanziarie che si abbattono sul Paese, continuate la lettura. Il comune sentire sul Bocconiano ed il suo fallimento conclamato da tutti eccetto i tre giornali che orientano la pubblica opinione italiana, ci ha imposto il Gemellaggio, noi abbiamo nel mirino Palazzo Garampi e sul retro, il deserto Consiglio Comunale. Due blog che si completano e forse daranno vita ad un'esperienza nuova che speriamo giudicherete interessante. Il panorama informativo riminese si è arricchito senza necessità di un'altro quotidiano, gli articoli vengono compilati copiaincollando le veline dei 14 addetti stampa ufficiali, altrimenti sarebbe impossibile per i Due Gemelli sfortunatamente uguali, emettere tante banali dichiarazioni in una settimana. Vitali si è ritagliato da tempo il compito del Terzo Vescovo, le sue origini ed una quasi santa frequentazione, lo spingono a dettare prose di natura etica, l'altro è più mondano-festaiolo-inauguratore, rimangono profondamente inutili, dichiaratamente dannosi.
P.S.
Se non c'erano i due imprenditori di casa, il Pasquicchio veniva rimandato in ricapitalizzazione, vediamo chi sottoscrive obbligazioni con la remunerazione del 7%, in Grecia rendono meno
La Lega di Rimini
Qualche giorno fa abbiamo tentato un'analisi sul Partito Di Pietro a Rimini, accertandone l'assenza conclamata dalla scena politica locale ma una forte e pregevole presenza ospedaliera, con questo articolo ci vogliamo occupare della Lega che vive la realtà locale in termini molto simili. La novità Maroni non segnerà nessun cambiamento, Pini è da sempre(?) un barbaro sognante... forlivese, non farà altro che segnare con maggior forza il commissariamento sulla Città. Rimini e Provincia non riescono a godere di uno straccio di autonomia, non abbiamo letto un rigo sulle trote, gioielli, tanzanie, cepu, cerchi proveniente dai tesserati, la spinta propulsiva, se mai è esistita, era affidata alla bagnina di Riccione od al dottore di Rimini. Un miscuglio di piccole visioni che si traducevano nella pretesa salvaguardia degli ombrelloni personali o nella richiesta di affettuosità con il Sindaco. darsi del Tu era molto leghista. Non potendo colloquiare con il nuovo, ci rivolgiamo all'onorevole Pini, sappiamo che ci legge, come obbligatoriamente tutti gli altri componenti del teatrino, rivolgendogli una amichevole domanda, ricordando il coraggio simil pazzia di essersi messo contro il Palas del Potere: non rivede nella nostra realtà quello che è stato contestato a Bossi, passando da un cerchio ad un triangolo le cose possono cambiare?
giovedì 26 aprile 2012
Demoliamo per Voi
Recita così il cartello affisso su alcuni bagni del litorale abusivo a Sud di Rimini. I bagnini di Vanni a differenza di quelli di Mussoni hanno assunto la decisione di smontare tutte le parti ritenute illegittime a seguito del Regolamento Ambientale, approvato dalla maggioranza più Astolfi. Sono riusciti nell'impresa di mostrare uno strepitoso Lombardi, dopo i disastri combinati per non vincere ed il passaggio di consegne a Miserocchi con lo stesso mandato, era sparito, è riapparso con una banale dichiarazione che però al cospetto delle patacate combinate dal Comune lo ha portato a vertici politici impensati. Le modalità ed i tempi per mettersi in regola hanno spinto gli operatori della sabbia verso l'unica strada percorribile, l'altra era costosa, a dispetto degli sconti pericolosi per la salute dei consiglieri ribassisti, e non garantiva niente per il domani dell'arenile. La compatibilità ambientale delle loro richieste non è assicurata, lo stesso Piano Spiaggia per quanto addomesticato attraverso l'uso delle Varianti, mette alcuni paletti invalicabili e poi..si continua a girare attorno al grande quesito sollevato dalle demolizioni ....del Circolo Nautico di Viserba. Nel mio circolo non avevamo giochi, giochini, piantumazioni, docce, campi, palestre, ma un tendone, un piccolo porticato ed una Sede sulla quale sembra si sia instaurato un curioso balletto. Voglio raccontare subito la bella storiella accaduta nelle scorse settimane: negli ultimi giorni del mio lungo mandato come Presidente del Circolo, terminato con la precisa volontà di non ricandidarmi, per paura (eufemismo) di rappresentare un pericolo per il Circolo, (come dire o chiudi il Blog o..)arrivò una lettera del Comune nella quale si ravvisava anche quell'immobile come abusivo. Risposi che a differenza di quanto da loro indicato, non era stato costruito in economia, trenta anni addietro, ma rappresentava solo una vecchia sede della Croce Verde spostata da una zona all'altra del viserbese. Dopo la mia uscita (sembra) ci sia stato un ripensamento amministrativo e sia in arrivo una lettera della Dirigente nella quale si chiariscono le cose. Non voglio pensare male, sono contento che il Circolo abbia salvato almeno i 21,5 metri quadrati, ma qualche sospetto rimane. A voi come sembra? Rimaniamo gli unici ad avere subito un tattamento demolitorio in assenza del Titulo Edilizio, gli avvocati della redazione ci dicono non sia una grande trovata amministrativa, aspettiamo, l'ultima cosa che vorrei fare è denunciare il......
Il Dopo Imu 9
La Fine
L’approvazione, nella giornata di martedì 24, delle modifiche alla nuova imposta IMU ha probabilmente messo la parola fine ai criteri che si andranno ad applicare per il suo pagamento e se dovessimo fare una prima considerazione sul risultato ottenuto dovremmo sostenere che il legislatore è stato colto da una perversione sconvolgente. Il livello di complessità raggiunto dalla nuova imposta è talmente elevato che la possibilità di commettere errori da parte del contribuente è oggi una certezza. Ci si chiede ora “perché si è arrivati a tanto?”. Difficile rispondere a questa domanda essendo molteplici le cause ma, volendo comunque individuarne i motivi, possiamo sostenere che: il cortocircuito creatosi tra potere centrale e potere locale e l’atteggiamento avverso di molti Amministratori (che volutamente hanno messo in negativo la normativa piuttosto che approfondire ed applicare gli aspetti positivi della legge) ne sono le ragioni principali. La situazione che ora si è venuta a creare non fa certamente dormire sonni tranquilli agli Amministratori (compreso quelli del nostro circondario) i quali si verranno a trovare ad incassare una quota della nuova imposta (la parte più significativa la incassa lo Stato) molto verosimilmente inferiore a quanto le Casse Comunali erano abituate ad incassare con la vecchia ICI e ciò nonostante il salasso a cui è stato sottoposto il contribuente. A ciò si aggiunge la complicazione nella quale si verrà a trovare il povero contribuente (ed anche il professionista ed il CAF) nella determinazione di quanto dovrà pagare viste le aliquote base e le aliquote Comunali, gli immobili agevolati dal Comune ma non riconosciuti dalla quota di riserva dello Stato, la diversificazione delle rate e le quote percentuali per le differenti tipologie di immobili ed il moltiplicarsi dei codici tributo necessari al pagamento dell’IMU. Non commettere errori in tutto questo caos ha veramente del miracoloso. Per dare un’idea della complessità del pagamento, oltre all’enormità della nuova imposta, abbiamo preso in esame un caso concreto di un contribuente con immobili in Rimini, Viserba monte, proprietario di un fabbricato composto da due alloggi (una è abitazione principale) ed un garage, una abitazione rurale non censita, due unità immobiliari censite come immobili strumentali rurali ed un terreno agricolo. Ai fini ICI, fino allo scorso anno (considerando l’esenzione per abitazione principale ed il fatto che alcune tipologie con l’ICI erano esentate) potrebbe avere pagato circa € 350,00/ € 500,00 mentre oggi con la nuova IMU arriverà a pagare circa € 3.500,00 con le aliquote standard (significa che ad aliquote del Comune l’imposta da pagare sarà ancora maggiore). Ora, dopo avere quantificato l’imposta, siamo arrivati al bello e cioè al momento in cui si deve determinare quanto deve essere pagato per i vari acconti e saldo. Oggi si dovrà tenere conto che: l’abitazione principale può essere versata in tre rate di cui la prima a Giugno per un terzo, la seconda a Settembre per un ulteriore terzo (e quindi a settembre stiamo pagando più di un acconto al 50% a giugno) ed infine il saldo dell’ultimo terzo. L’altra abitazione ed il terreno agricolo dovranno invece essere versati quanto all’acconto a Giugno per la quota del 50% ed al saldo a Dicembre la differenza calcolata con l’aliquota determinata dal Comune. L’immobile strumentale paga invece l’acconto a Giugno al 30% ed al saldo a Dicembre la differenza calcolata con l’aliquota determinata dal Comune. Infine il fabbricato non censito, dopo che sarà accatastato entro il 30 novembre e pagherà interamente a dicembre quanto dovuto per l’intero anno. Tutti questi importi dell’IMU, cosi pesati in base alla tipologia dell’immobile ed alla quota con la quale si deve versare l’acconto ed il saldo, dovranno essere ulteriormente divisi in base ai codici tributo per differenziare la quota di spettanza del Comune e quella di spettanza dello Stato (i codici tributo per semplificare sono otto). Il nostro contribuente tipo si troverà quindi a dovere versare a giugno circa € 1.300,00 (corrispondente al 37% dell’intero), a settembre circa € 105,00 (corrispondente al 3% dell’intero) ed a dicembre al saldo, mantenendo l’aliquota di base, almeno € 2.150,00. Il saldo viene quindi ad essere particolarmente oneroso (60% ad aliquota base) ed in caso di aumento ad esempio dell’aliquota per seconde case e terreni agricoli rischia di diventare un salasso esagerato. La possibilità di errore per conteggi dell’imposta, suddivisione degli importi per acconti e saldo e ripartizione per codice tributo è, a questo punto, assolutamente certa. A conclusione di questo articolo direi che con l’IMU siamo veramente arrivati alla fine. Tuttavia ad una situazione peggiore potrebbero farci arrivare i nostri Amministratori se non saranno in grado di valutare attentamente le conseguenze degli aumenti delle aliquote. Non la vedo bene.
Fabio Lisi
mercoledì 25 aprile 2012
Un Caffè
Domenica mattina arriva una telefonata, Massimo hai voglia di venire a prendere un caffè da me in albergo? Così chiede un vecchio amico, confermo, ci mettiamo d'accordo sull'orario. Sicuro del solito invito di cortesia, quando arrivo, vedo al tavolo sei persone che mi salutano in maniera formale, istintivamente per sembrare quello che sono, una persona che ha avuto la fortuna di amministrare per 30 anni, cerco di scherzare, metterla su Stramaccioni, i presenti si irrigidiscono, non ridono neanche della amata Inter prescritta dal campionato. Il perchè lo scopro quando iniziano a parlare dei loro problemi aziendali, con la comune preoccupazione per la stagione ormai alle porte, per essere precisi alcuni davano per scontata la catastrofe annunciata, altri erano decisi a ribaltare il tavolo già a settembre, ho capito allora il motivo della caffeina in tazza. Mi sono sentito sorpreso ed imbarazzato, valutando l'enormità del problema posto sul tavolo, assieme alle tazzine decorate. Siamo partiti dalla constatazione di una assenza clamorosa dell'associazione albergatori in mano ad una minoranza sempre silenziosa con il Palazzo, rappresentata, con o senza maschera, da cielle. E' scaturita la necessità di pensare ad una associazione che rappresenti l'insieme degli albergatori e non una minoranza obbediente, per iniziare un confronto che coinvolga anche coloro che affittano gli alberghi. Mentre abbiamo centinaia di proprietari che continuano l'antico mestiere per decreto urbanistico non potendo variare la destinazione di immobili che sono da almeno 20 anni fuori mercato, nel contempo il sistema spiaggia sta crollando sotto i colpi dei regolamenti, indagini, scontrini, fisco per l'egoismo di una categoria che ha pensato di risolvere lobbisticamente i problemi trovandosi in un mare abusivo ed in totale disaccordo tra loro. La mia opinione ufficializzata da un centinaio di articoli del blog è molto semplice, al decreto per gli alberghi doveva fare seguito uno analogo per la Spiaggia, sarebbe stato sufficiente approvare l'originale Piano. I Signori della Sabbia, neppure proprietari ma semplici concessionari di un bene pubblico, nell'arco di cinque anni si dovevano impegnare ad una trasformazione innovativa che avrebbe rivoluzionato il concetto storico e stantio delle 230 zone maledettamente simili con lo stesso orrendo bazar steso al sole, per di più abusivo. Se non si fosse realizzato quanto deciso, diventava prerogativa del Comune Proprietario individuare altri soggetti disponibili a compiere il mestiere imprenditoriale. Non vedo altra alternativa, se non giocare la carta dell'unica risorsa rimasta, rappresentata dal nostro litorale in sinergia profonda con il comparto turistico per fornire quantità e qualità di servizi che gli alberghi non avranno mai. Abbiamo anche parlato di rappresentanze per territorio e non per Ermeti come succede oggi, con il commercio grande assente, negozi, bar, ristoranti, pub. Ci siamo lasciati, le tagliatelle offrono un richiamo più forte della politica, convenendo che i problemi sono tanti ed i consigli comunali pochi, delle sette persone al tavolo ben cinque avevano votato Gnassi, erano i più incazzati.
martedì 24 aprile 2012
Omnia Munda Mundis
Il Regolamento Ambientale definito volgarmente Sanatoria sembra essere interpretato all'italica maniera con l'aggiunta di regole tipicamente riminesi. Arriveranno agli uffici tonnellate di foglietti, foto, attestati, per attestare che il Casino Spiaggia è antecedente al 1985 e che le strutture abusive erano già installate al momento dell'approvazione delle norme ambientali. Non riusciamo davvero a capire chi siano gli ispiratori giuridici-politici che propongono queste tesi imbarazzanti, il capogruppo democrat pretinamente richiama tutti alla concordia come si trattasse di un Piano Particolareggiato Bipartisan. Il delegato non scelto si è chiuso in un interista silenzio stampa, ha capito che una semplice parola può ritorcersi nel prossimo avvenire. Continuano ad inventare norme per la disciolta repubblica della sabbia, sarebbe sufficiente un foglietto firmato da un cliente che testimonia di avere fatto la doccia nel giugno 1984 o di avere tirato due bocce un mese dopo e.. tana libera tutti. Non si giustifica niente risalendo nel tempo e nella memoria, serviva anche allora uno specifico titolo edilizio, le opere possono essere riconosciute preesistenti solo in quel caso. Da un lato quindi si vorrebbe affermare che le opere sono trentennali per superare la questione ambientale e dall'altro considerarle precarie per sorpassare il titolo edilizio. La famosa contessa riminese la vede proprio male cari interpreti del diritto maccheronico, qualunque sia il vostro legame con questa brutta vicenda che segnala meglio di tante parole ed articoli non scritti dai giornali, come siamo amministrati. Siamo al quinto Ci.Vi.Vo, invitiamo Gnassi a organizzare il sesto per la Spiaggia, può scegliere tra finanzieri, carabinieri, polizia e..vigili. Come da vecchio copione, si tenterà di dare le colpe agli uffici, poi alle forze dell'ordine che sequestreranno i cantieri abusivi. Ruby non ha fatto sesso con il Cavaliere.
I Conti della Resa
Non hanno investito un euro in infrastrutture, welfare al lumicino, nessuna scelta di prospettiva, assenza totale sulle emergenze, dalla sicurezza al mondo del lavoro, il potere si perpetua, mancanza di rapporti tra amministrati e Palazzo, drammatizzato dalla chiusura dei quartieri, partiti subordinati alle carriere personali. Un quadro che ci ha portato fuori realtà e mercato, le discussioni, problemi, confronti diventano surreali, mentre leggi, uffici, controlli vengono visti come soprusi. L'elenco lo avevamo fatto nel nostro famoso documento intitolato NonFatti e Misfatti, il totale quattro anni addietro si era fermato ad 88, siamo sicuri oggi di riuscire a superare allegramente il centinaio. la goccia che farà traboccare il piccolo calice nel quale vogliono abbeverarsi in troppi sarà il Bilancio, voci che escono dalla pancia amministrativa raccontano di tutto, un giornale piuttosto cortigiano ha locandineggiato sparando, forse per aiutare il Giovane, che la colpa è di Monti, come se il bocconiano avesse dedicato un decreto a Rimini. Non sappiamo cosa potranno tagliare, il Palas pur traballante è finito, il Seminario è entrato in ammortamento, la Fiera lo è da sempre e non abbiamo ancora finito, manca il Trc, Si deve fare perchè abbiamo speso dal 94 almeno trenta milioni in progetti ed espropri sbagliati. Cittadini riminesi arriva l'Imu 1 e 2, poi la Tassa di Soggiorno, aumenti di tariffe, suolo pubblico, pubblicità, asili, mezzi pubblici. Amici a 5 Stelle preparatevi a contare i voti, il Pd si rinnova con un ragazzo che cita Tornatore, almeno l'altro parlava della Palestina. Hanno fatto secco Kumaraku perchè correva il rischio di vincere
lunedì 23 aprile 2012
Notizia Strana
Ve la giriamo come ce l'hanno raccontata: corrono voci sempre più insistenti tra i dipendenti comunali di una possibile collocazione in mobilità del personale. La notizia ci è arrivata in realtà sotto forma di domanda, chiedendoci se sotto il profilo tecnico fosse possibile questa strada, normale per centinaia di migliaia di dipendenti privati, per gli imprenditori c'è sempre il suicidio. Per quello che ne sappiamo non esiste un divieto legislativo, rimane pur sempre una situazione da ultima spiaggia, la penultima è ancora in mano ai bagnini. La riteniamo priva di fondamento, siamo curiosi di sapere però da dove sia partita: la prima ipotesi investe i dipendenti comunali, inseriti nell'80% ritenuti inutili da TottiTeatro, la seconda più probabile nella sua malvagità, colloca l'indiscrezione nel ristretto novero di dipendenti che conoscono la situazione finanziaria ed hanno messo le mani avanti per un futuro nero. La denuncia lodevole del M5S non è cosa simpatica o priva di conseguenze, abbiamo aiutato anche la Pausini, peggio del Teatro pagato senza averlo, se si aggiunge lo stato finanziario della Holding nella quale sono state trasferite montagne di debiti, arriviamo ad una situazione che potrebbe costringere Gnassi ad una Festa... d'addio.
P.S.
Chi ha passato quelle notizie drammatiche al Corriere? Siamo messi così male?
L'Ultima Riconversione
Da Sarkò al marito di Ségolène
L'ultima (ri)conversione della sinistra italiana
E la destra Tremonti-Ferrara s'è fatta hollandiana
Sic transit gloria mundi, cinque anni fa Sarkò veniva acriticamente esaltato anche a sinistra in Italia, oggi accade che Giulio Tremonti e Giuliano Ferrara (su twitter) elogino Hollande. E naturalmente la gauche italienne non può farsi mancare l'ultimo mito d'esportazione, dopo esserseli pappati tutti: Blair, Zapatero, persino, a suo tempo, Jospin, e ovviamente Obama.
Solo che il problema di questi miti è che, innanzitutto, nascono e muoiono ormai alla velocità della luce. Poi è oggettivamente difficile appassionarsi a Hollande, sarebbe come essersi entusiasmati in Inghilterra per Gordon Brown, la sinistra più grigia, burocratica e meno fascinating che ci fosse in giro, una vera, totale antitesi del blairismo. E oltretutto, nella conversione (peraltro sommessa, stavolta) della sinistra riformista italiana da Sarkozy a Hollande c'è anche l'indice di una qualche, diciamo così, indecisione di linea. Cinque anni fa il tandem (in questo caso) Veltroni-D'Alema cantava le virtù dell'ex delfino di Chirac, l'uomo della rupture, per una serie di ragioni che già oggi appaiono consegnate all'oblio: pareva loro il paladino di un vero maggioritario, l'uomo deciso che sapeva fare governi aperti a personalità esterne (Bernard Kouchner agli esteri), il coraggioso che al limite poteva andare oltre lo stantìo dilemma destra-sinistra. Oggi una sinistra italiana in cerca come mai di bussole perdute vede nell'ex marito di Ségolène Royal l'alfiere di una contro-svolta più "di sinistra", appunto: lotta contro le banche corresponsabili della crisi finanziaria, un grande, keynesiano programma di spesa pubblica per far ripartire l'economia e la crescita, un'idea di Europa che non sia puramente germanocentrica e merkeliana... E insomma, così s'aggiunge caos al caos.
Le parole lo testimoniano. Sarkò entusiasmava Veltroni e piaceva a D'Alema, nel 2007 il lìder Minimo (come lo disegnava "Tango", il giornale satirico di Staino), constatando la sua rapidità nel formare il governo, andava dicendo «magari avessimo noi la possibilità di fare come Sarkozy, sarebbe una rivoluzione», nessuna trattativa estenuante con alleati da zero virgola. E Veltroni scorgeva nel presidente della «rupture» un uomo-simbolo del bipolarismo: «La grande lezione di Sarkozy è questa; io spero di poter vivere un giorno in un Paese in cui il bipolarismo sia fatto in modo da permettere a persone di rilievo di far parte del governo a prescindere dagli schieramenti». Oggi Bersani s'affretta a far sapere che la vittoria di Hollande metterebbe in moto «delle spinte e incoraggerebbe il nostro progetto, aggregando altre forze nel senso della costruzione di un centrosinistra di governo». Nichi Vendola, nientemeno, dà un'intervista alla Stampa in cui si avventura nell'auspicio post-capitalista, «spero che il voto francese, premiando Hollande, inverta la tendenza segnando la via d’uscita dal liberismo». E quel-che-resta-di-Rifondazione è indecisa se ricavare fiducia da Hollande o laudare il trionfo di Melenchon.
Ecco: come passa il tempo e la gloria mortale. Per questo occorrerebbe una certa cautela, foss'anche solo nelle esternazioni. Chi è stato jospiniano, zapatista e nel 2004 zapaterista, poi divenne blairiano, o sarkozista, e ora riemerge d'incanto hollandista; gente che era stata nel giro di pochi giorni cardosiana e poi lulista (sostenitrice persino di Lula!), ora torna a un'idea (meno esotica) di vecchia sinistra europea. Aveva ragione per una volta D'Alema quando, in un discorso alla London School of Economics, a pochi giorni dal voto inglese che premiò Cameron, sostenne che bisognava «smettere di guardare all’estero, Blair, Obama, Zapatero. Alla fin fine tutti cadono». Ma come sempre c'è ricaduto anche lui, e ora è qui a farci sapere che «in Europa sperano tutti nella vittoria di Hollande, anche i governi di centrodestra che non hanno il coraggio di dirlo». Tutti, tranne forse chi vorrebbe un'originale, coerente sinistra italiana.
twitter @jacopo_iacoboni
la Stampa.it
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La Spiaggia di Rimini
Gli operatori di spiaggia andati a Roma, si sono accorti che non li ha filati nessuno. Un esempio significativo: nelle stesse ore, dei giovani medici, in numero assai minore, contestando l'operato del governo, sono riusciti a passare su tutti i media, con la politica ABC pronta a risolvere la loro questione. Dimostra chiaramente che sono sostenuti solo da qualche politico in via d'esaurimento, senza futuro e con passato discutibile. Due debolezze sono davvero troppe per continuare con il vecchio copione, come se il mondo e l'Italia non fosse cambiata. Dobbiamo ammettere che sono riusciti stupendamente per 50 anni a garantirsi royalties demaniali e fiscali invidiabili, la prima mossa politica con il rifugio sotto l'edera repubblicana ed il grosso ombrellone di Spadolini è stata stupenda, avevano condottieri d'altra pasta. Il punto massimo del loro operato venne raggiunto con la costituzione delle cooperative, in seguito distrutte per un egoismo esasperato. In questi momenti invece di presentarvi uno alla volta al plotone d'esecuzione europeo avreste goduto giustamente un trattamento diverso dagli altri. Siete debolissimi e, permettete, guidati male, In questi tre anni non ne avete azzeccata una, dalle scelte dei partiti, alle mosse giuridico-politiche, fino a pensare che questo governo vi possa garantire un trattamento diverso per una tipicità che si ferma alla Barafonda. Sono vecchio, non solo del mestiere, potete continuare a darvi ragione fino al 2015, oppure pensare d'uscire dal cul de sabbia che vi hanno preparato. Il regolamento non serve a voi, non lo avete capito, ma solo ad amministratori che si sentono in pericolo, senza affrontare il tema più spinoso che è rappresentato dalla mancanza clamorosa di Tituli Edilizi. Come mai il Delegato non scelto non pronuncia verbo su questo versante, pensa di avere fatto il suo dovere solo castigando, giustamente, due Circoli guarda caso viserbesi? Le altre strutture? Verrà indetto un altro Consiglio Comunale Tematico? Il leghista questa volta vorrà più di un affettuosa intimità lessicale con il Sindaco. A proposito, hanno parlato tutti all'infuori del Presidente della Commissione Toponomastica, silenzio inspiegabile, su questa partita si gioca molto più di tredici chilometri d'arenile che rappresentano le uniche salvaguardie ambientali. La spiaggia denudata, verrà apprezzata da tanti, non si torna indietro, concessionari dell'arenile usate questo lasso di tempo per pensieri penitenziali rispetto agli errori del passato. Il più tragico con tanti conniventi è stato rifiutare il Primo Piano Spiaggia, da correggere in alcune rigidità, ma sicuramente in grado di portarvi fuori dal guazzo nel quale vi siete/hanno messo. Necessità ancora più incalzante, analizzando il mix di miopia ed arroganza che pervade il mondo politico, salvo alcune eccezioni che saranno le più colpite proprio perchè inattaccabili, parlo senza giri di parole del M5S. Ha ragione Grillo, dopo la Lega affondata da sola, con una piccola spinta giudiziaria, rimangono tra le palle dell'Abc solo Di Pietro, già depurato dell'orecchino di Vendola, servito su di un piatto barese e...il Movimento 5 Stelle. Hanno già iniziato le manovre, le percentuali elettorali sondaggiate fanno paura all'usato sicuro di Bersani, leggeremo un sacco di notizie secretate. Come Massimo Lugaresi capogruppo Ds, ho evidenziato forse per primo gli assurdi sulla spiaggia, coglievo le contraddizioni tra quello che si stava facendo e le normative, disponibile a trovare un strada propositiva che coniugasse l'interesse imprenditoriale con quello più importante della Città. Ho sbagliato profondamente nel citare il Duo Ravaioli e Melucci come responsabili di quello che stava accadendo e purtroppo avverato, dovevo aspettare Gnassi per assolverli. Partiamo dal contesto spiaggia, brutto, ripetitivo, invasivo, non funzionale, imperniato su di una cultura gestionale peggiorata nel tempo, confortata dall'assurdo che gli investitori hanno speso fior di milioni per comperare zone, intese come punto d'arrivo, pensando a fare cassa, non impresa. La difficoltà riscontrata nel tempo, a raggiungere le cifre sperate, ha portato a soluzioni di bassa concorrenza sulle tariffe e nell'offerta. Le attività che richiedono spazi appositi sono una decina, ognuna occupa in media dai trenta ai duecento metri quadrati, aggiungendo cabine e pedane sparisce la sabbia. A questo spontaneismo selvaggio c'è una soluzione, impostare una diversa cultura manageriale che veda nella spiaggia il primo volano per risollevare il Sistema Rimini, legandola strettamente agli alberghi, per arrivare al famoso pacchetto da vendere con apposite specializzazioni in tutto il mondo, legato a marchi famosi che hanno un potere enorme in termini pubblicitari. Ci sono migliaia di esempi che ci vedono assenti, impegnati in guerre ridicole, con bagnini, come i vecchi camerieri all'ingresso dei bar, che invitano i clienti per farsi una indecorosa concorrenza ribassista. Se non scommettiamo sul futuro con le regole del mondo e ci chiudiamo nei piccoli egoismi o amenità come l'ultima cazzata dei ciringuitos, significa che abbiamo già scelto di gestire la fine, saremo in compagnia di Palas, Fiera, aspettando il Trc ed il secondo Fellini. A Roma o Bruxelles andiamoci con un progetto, lasciando i Pizzolante all'areoporto. Smettete di paventare l'arrivo della Bolkestein con stupidate come l'invasione cinese, quando spendiamo milioni per andarli a cercare a Shanghai. Amici del Movimento 5 Stelle, siete l'unica forza politica in campo in grado di agire in termini autenticamente liberi, le vostre spalle forse non sono preparate per reggere la responsabilità che vi pioverà per volere degli elettori, non fate sbagli, meno vi muovete, meglio è, come dice Beppe, stanno facendo tutto loro, a Rimini di più e peggio. I piloni del Palas erano il primo segnale del terremoto finanziario ed etico, le scosse d'assestamento dureranno anni.
domenica 22 aprile 2012
Contento Lui
E' finita alla riminese il primo round della Battaglia sulla Sabbia ospitata dal Consiglio Comunale di Rimini, prima di approdare in altri Palazzi Contabili. La maggioranza ha votato con grande coraggio un Regolamento Ambientale che non servirà a niente se non ad incassare qualche euro da parte di improvvidi o spaventati operatori. Il Delegato non scelto da Gnassi era felice, Contento Lui, i presunti beneficiari molto meno. Non ci vogliono consulenti giuridici molto preparati per prevedere cosa succederà nei prossimi mesi sull'arenile, partendo da una situazione molto variegata sud e nord, con centinaia di metri quadrati occupati, rispetto a quelli con lievi infrazioni. Il Problema rimane quello di fondo, la Sanatoria non risolve la mancanza dei titoli edilizi ed ambientali. Agli uffici comunali arriveranno (?) centinaia di richieste che necessiteranno dei pareri previsti, non crediamo davvero che possano essere esaudite nel giro di qualche settimana, avrebbe torto TottiTeatro nel definire i 3/4 dei dipendenti inutili. Nel frattempo cosa può succedere? In consiglio sono volate parole pesanti, se ancora vale qualcosa il consesso, non possono essere trascurate, la mancanza dei tituli edilizi non può essere solo un problema del Circolo Nautico di Viserba e degli sfigati vicini, deve valere per tutti o nessuno. Non ricordiamo nella Variante al Piano Spiaggia del 2011, definita dal delegato non scelto, la bibbia sabbiosa dalla quale partire, una norma che sanava l'esistente, deinde è abusivo. Sanare o pagare i giochi è girare volutamente attorno al Problema, senza affrontarlo alle radici, non crediamo davvero possa finire quì e così, gli elicotteri dall'alto hanno fotografato tutto. Fossimo dei bagnini fino al 2015, avremmo smontato tutto e portato in Piazza Cavour
P.S.
Caro Bertino Astolfi è vero, non ti hanno dato niente.
Braccio di Ferro
E' in atto un braccio di ferro tra Melucci ed i Bagnini rappresentato dalla discussione, già iniziata la scorsa stagione, in merito all'obbligatorietà sostenuta dall'assessore regionale, di svolgere il servizio di salvataggio in caso di sciopero dei dipendenti. Come sempre quando si parla di spiaggia, la materia è complessa ed atipica, in quanto in regime ordinario l'ipotesi di sostituire il lavoratori scioperanti con altri è di natura antisindacale. Per capirci, se gli operai scioperano, si chiude l'azienda interessata, ma la spiaggia non può essere chiusa come una qualsiasi fabbrica, quindi per i bagnini, in qualità di datori di lavoro, l'unica soluzione è avvisare gli avventori che manca il servizio di salvataggio. La nostra posizione al riguardo, scaturisce dalla specificità della materia, si deve far diretto riferimento al Codice della Navigazione che assegna all'autorità marittima di decidere, con le nuove deleghe la Regione diventa automaticamente il Soggetto referente. Quindi il suo primo compito è quello di garantire un sicuro e tranquillo svolgimento della stagione balneare, per il caso in questione, potrebbe essere in buona parte assicurato da un contratto di lavoro definito e chiuso prima dell'inizio della stessa. Per dare organicità e forza a questa impostazione sarebbe utile che la Regione con apposito provvedimento chiarisse l'impianto normativo originale, basato sulla logica dell'arbitrato. Se il datore di lavoro non intende osservare detta disposizione, diventa prerogativa e problema dell'autorità trovare concessionari che accettino queste condizioni, parimenti se si tratta di decisione che contrasta con le maestranze, è problema dei datori di lavoro cercare ed assumere lavoratori ai quali vanno bene le decisioni contrattuali definite dalla Regione. Tutto è stato esasperato, ma siamo convinti che conoscendo questa realtà di fondo, molte questioni terminerebbero, a partire da quelle contigenti, in realtà si vuol negare ad un salvataggio un aumento che costerebbe mediamente ad ogni bagnino trenta/quaranta euro. Sarebbe utile, più del Braccio di Ferro, come ricordato più volte, fare entrare formalmente i baristi nel costo del servizio di salvataggio, non per far risparmiare i bagnini ma per aumentare le risorse per la sicurezza in mare.
sabato 21 aprile 2012
Nuvola Rossa
AFFINCHÈ LA STRADA SIA MENO DURA
Tra meno di ventiquattrore la Francia è al voto. La destra di Sarkozy, che governa dal maggio 2007 pare in grande difficoltà; una difficoltà nata da quello straccio-capitalismo parassitario che da un po' di anni si aggira per l'Europa e che i francesi hanno abbracciato nell'asse franco tedesco prima con Jacques Chirac e poi con Nicolas Sarkozy; ma quell'asse su cui, come un elefante si sono ciondolati i due presidenti, inaspettatamente sta partorendo, anziché una unica guida per l'Europa, il pachiderma tedesco e il topolino francese: Grecia, Spagna e Italia, i topolini predestinati affacciati sul Mediterraneo, e relegati a bestia da soma per l'Europa del Nord, su cui ha pesato la riunificazione, rischiano di ritrovarsi oggi a dover far posto nella stiva anche ai fratelli topolini dalla erre moscia. Come questo sia potuto accadere agli occhi dei francesi non trova spiegazioni, ma stante lo stato dei fatti, la sinistra parigina non vuole rischiare di affogare in un un regime che parla francese ma che comanda tedesco, regime peraltro sempre latente nella destra francese dopo l'esperienza di Vichy. Agli occhi dei francesi qualcosa non sta funzionando soprattutto da quando hanno scoperto che, con la loro sterlina, i dirimpettai inglesi, i veri controllori dell'Euro, sono riusciti a parare fino ad oggi, almeno da un punto di vista monetario, i contraccolpi dell'Euro. L'Italia, in realtà il culo e il cuore ma non il portafoglio di quello straccio capitalismo che ha sede nei Paesi Bassi e che ha già dato numerose prove di volersene infischiare delle pesanti condizioni che si stanno abbattendo sulle famiglie, come al solito sta a guardare piegandosi e sperando che passi la bufera. Ma più passa il tempo e più questa bufera rischia di travolgere ogni minima democrazia ormai monetizzata in ogni suo aspetto come anche gli ultimi avvenimenti hanno dimostrato. I soldi sono nelle mani dei banchieri e statene certi non esiteranno ad usarli gli ultimi avvenimenti parlano chiaro: sono tutti sotto ricatto! Dobbiamo augurarci che Francois Hollande vinca perchè la vittoria sarebbe un duro colpo, soprattutto da un punto di vista simbolico, per quel culo e per quel cuore che ha già teorizzato la fine della democrazia e che aspetta solo di poter concretizzare il piano tanto desiderato. Una vittoria di Monsieur Hollande rimescolerebbe le carte e offrirebbe un segnale anche al di qua del Monviso; un fermino che metterebbe quantomeno in discussione il pranzo apparecchiato da Monti e dai suoi sostenitori: un'opportunità per invertire licenziamenti, povertà e schiavitù nell' Europa monetaria. Non sarà semplice, quest'occasione è il primo passo: adesso tocca ai francesi a breve toccherà anche al popolo italiano.
Nuvola Rossa
Convention di Numeri
La scelta del giornale era e continua ad essere quella di non occuparsi, salvo casi eccezionali, di cose riminesi. Questo perchè è talmente deprimente il quadro e ridicolo il modo di muoversi di gran parte dei protagonisti, da rendere superfluo ogni commento. Oggi però dobbiamo fare un’eccezione dopo aver letto l’articolo sul Nuovo Quotidiano di Rimini a titolo: “Palas, si torna sulla terra”. L’articolo è a pagina 7 ed è veramente sconcertante. Dopo aver in qualche modo cercato di spiegare la crisi del gigantesco e costosissimo mausoleo di Via della Fiera, si passa alle cause di questo dissesto. Le illustrano la platinata presidente Stefania Agostini e il “super esperto” finanziario Roberto Berardi di Convention Bureau. In pratica ci spiegano che la colpa è di Rimini (!!) in quanto la città è mal raggiungibile e “non è attrattiva sia dal punto di vista culturale che turistico”. Si continua considerando non qualificate e quindi da “riqualificare” le imprese alberghiere. A leggere questa roba c’è veramente da incazzarsi. Ma quando l’hanno costruito questo Palas sapevano di essere a Rimini? Hanno sempre detto che il punto di forza sarebbe stata la ricettività alberghiera e adesso questa è da “riqualificare”? Che la città, intesa come città storica, sia stata ridotta a una schifezza specialmente nell’ultimo decennio con la costruzione dei due mega centri commerciali questi non lo sapevano!!! E potremmo continuare all’infinito con le domande, ma tanto non serve visto che gli uomini (e le donne) sono quelli che sono e ormai non possiamo farci niente se non pagare la valanga di debiti che comincia a piombarci addosso. Come diceva ieri un vecchietto in Piazza Tre Martiri: “...hai voglia ad alzare l’IMU...”. Il vecchietto ha proprio ragione ma almeno certe conferenze stampa ce le potevano proprio risparmiare. Unica consolazione dell’articolo è che l’ex “magnifico” Cagnoni è rimasto sullo sfondo lasciando alla biondissima Agostini e al neofita Berardi il palcoscenico traballante. All’unica domanda che gli è stata fatta l’articolista dice che l’ex magnifico: “non nasconde una certa stanchezza nel dover tornare a trattare l’argomento” (!). Grazie tante!!! Peccato che non si sia stancato prima... ).
Abbiamo copiato il bellissimo articolo da Rimini Politica, senza chiedere autorizzazioni, accecati dall'invidia di avere letto un articolo sull'Impero di Cagnoni meglio dei nostri. Accidenti se anche dei seri professionisti si sono accorti come è messo lo spread del Palas ed i debiti collegati, vuol dire che siamo davvero prossimi ad una fine Grecale. Dispiace che alla propaganda fide si sia prestato uno skematico viserbese, non riusciamo a pensare che creda davvero a quello che ha affermato, lo omaggiamo del primo inarrivabile business plan uscito nel 2004 dalla Casa Editrice Fiera di Rimini, il BEP della costruenda Conchiglia con costi ipotizzati molto inferiori ai consuntivi, veniva stimato e raggiunto con la presenza annuale di oltre un milione di presenze. Ne hanno raccolte un decimo, prevedendo però che il prossimo anno definito da tutti peggiore, possano aumentare. Caro Roberto Berardi eri un ottimo tennista, hai commesso un pessimo doppio fallo.
Burlesque
Gli abusi in spiaggia sembrano avviati sulla strada che porta verso Palazzi di Giustizia Penale e Contabile, per una serie di ragioni cercate ed altre molto più storiche.
1) Assumere la responsabilità di forfettizzare in ambiti di riscossione di pubblico denaro è davvero un incitamento agli interventi degli organi di controllo, in assenza dei minimi presupposti. Come si può individuare in spiaggia una piantumazione diffusa da una meno invasiva? Chi stabilisce la differenza, una parrucchiera?
2) Pagare, come hanno capito tutti i bagnini, non esime dal munirsi dei titoli ambientali previsti, il mantenimento dello status quo è possibile solo dimostrando di aver inoltrata apposita richiesta alla sovrintendenza.
3) Se la sovrintendenza boccia le pratiche, in ragione del parere negativo della commissione ambientale, in quanto il Piano del Verde di Rimini vieta piantumazioni non autoctone, rischiamo di trovarci con cantieri di demolizioni od aree bindellate in agosto o forse giugno.
4) Prendendo ad esempio gazebi o strutture come i campi da bocce ed ammettendo di aderire alla sanatoria ambientale, si rischia di avere una contestazione sul fronte edilizio.
5) Gli uffici deputati alla trattazione delle pratiche, con il clima rovente imperante, saranno giustamente poco propensi ad assumersi responsabilità per quelle incomplete, respingeranno le richieste, avviando, nel contempo segnalazioni di abusi autodenunciati.
6) I casi strani sono molti di più di quanto non si pensi, ad esempio i piani inclinati, che non hanno rispondenza con pianificazioni urbanistiche e con i requisiti di legge per i disabili oppure i manufatti che a detta di un consigliere(?) sono abusivi, salvo rari casi di condoni richiesti, che fine faranno? Esaurite queste brevi riflessioni ed avendo già scritto ad abundantiam sul Casino Spiaggia, siamo costretti ad esprimere davvero controvoglia un parere sulla conclusione del Consiglio Comunale del Tutti a Corte. Sembrano davvero terminati gli inciuci mattonari che vedevano le due forze politiche abbracciate nella calce e cemento, sono finiti i mattoni non la voglia dell'abbraccio, solo la paura della Corte dei Conti ha fatto breccia nell'opposizione, hanno costretto il gruppo democrat a compiere un gesto di grande coraggio o di enorme incoscienza per sostenere la Giunta e l'unico Delegato non scelto da Gnassi. Non ricordiamo quanto abbiano dichiarato al fisco i sedici consiglieri, auguriamo siano tutti benestanti, il rischio valeva la candela dei bagnini?
P.S.
Fa piacere che l'unico gruppo consiliare che possa fregiarsi del titolo oppositivo sia il M5S, degli altri le notizie che leggiamo sono migliori di quanto non appaiano in diretta Icaro Tv. Il grande problema del leghista presente era il permesso di omaggiare il Sindaco con un affettuoso tu. Anche le trote sembrano mazzole.
venerdì 20 aprile 2012
Amministratori
Quello che scriviamo da tantissimo tempo sulla spiaggia ormai è diventato patrimonio culturale e politico, siamo citati spesso dall'attore principale che nel copione sembra però destinato ad una fine ingloriosa. Vuole mutare la sceneggiatura, dopo un primo tempo di promesse e blandizie, si tenta di cambiare il finale, il penale è penale cantava Iannacci. Avevamo avvisato che la Variante apriva ufficialmente il Gran Casino Spiaggia, è passato un anno, avete fatto come vi chiedevano gli operatori della sabbia e non sapete come uscirne. Una categoria privilegiata dagli incassi e dal sole è stata negli ultimi anni stranamente vezzeggiata da quasi tutte le forze politiche, l'ABC di Monti quasi scandalosamente. Cambia l'aria per tanti, se ne accorto anche il regista dell'operazione bocconiana, il suo peana per le forze politiche sembra un disperato appello, si regge su quel consenso, sembra però che il Paese stia reagendo alla medicina ingoiata. Lo spread rimane quello berlusconiano, la pressione fiscale è aumentata quasi come i suicidi, soluzione ormai naturale, quasi logica per tante persone. Il potere d'acquisto per gli italiani normali, quelli che non corrono il rischio di una revoca della cittadinanza avendo pagato, forse costretti, fino all'ultima lira di tasse, non avendo truccato isee, non avendo piazzato figli e nipoti e percepita una pensione falcidiata da un governo tecnico sostenuto da un partito che si richiama ai concetti sacri della sinistra, deve mettere tra le eventualità probabili la fine violenta di un rapporto sudditario. Grillo si è rinvigorito, è ritornato il giullare pungente, gli spunti non mancano, alcuni perfino esagerati, pensando ai diamanti, lingotti, trote ed al personale politico di una Lega nata per cambiare il Paese. Lo strano è che nessuno si ricordi di Penati, lo vogliamo rivalutare, era nella segreteria di Bersani, noi che conosciamo quel partito, sappiamo cosa vuol dire, dal momento che è stato accusato di tanto, ma di non avere intascato un euro a titolo personale, deinde.... Non siamo veggenti, semplicemente conosciamo le normative demaniali che regolano la materia, a dispetto di tanti soloni che forti del loro piccolo grande potere sono convinti di piegare le leggi alle loro inventate interpretazioni. Per tornare al quotidiano, tutta la discussione portata in commissione e relativo consiglio che seguirà, ci sembra senza capo ne coda, anzi vediamo alla fine del film uno stuolo di finanzieri che passeggiano sul litorale con rotoli di bindelle. Gazebi con/senza tetto sono strutture a tutti gli effetti, come tali vanno regolate, per spiegarlo nei termini più semplici possibili, sempre pensando ad un uditorio di maggioranza consiliare, partiamo dal senso normativo generale: si afferma che qualsiasi, oseremmo dire oggetto destinato all'uso pubblico, necessita una verifica sotto il profilo urbanistico, ambientale, sanitario e sicurezza. La famosa commissione sui pubblici spettacoli che si attiva nel caso di eventi limitati nel tempo non è altro che una strada normativa alternativa, rimanendo fermo il riscontro di tutte le verifiche che normalmente si esplicano per vie ordinarie. Se piazziamo il gazebo chiringuito all'interno di un evento anche di un giorno, lo stesso deve avere il calcolo statico, antisismico, il nulla osta della sovrintendenza (se posto in aree protette), il titolo edilizio e l'avallo igienico sanitario ed impiantistico. Tanto è vero che per snellire queste procedure non si fa a meno del permessi, ma si ricorre ad attrezzature standardizzate già precollaudate ed in possesso dei requisiti normativi, il tutto eseguito da personale specializzato ed autorizzato. Quello che ci fa davvero incazzare è che quello che vale in tutto il paese non debba valere in spiaggia, un qualsiasi cittadino che si mettesse a riparare casa sua con quattro asse e un bidone di vernice, può ricevere la visita dei vigili che gli chiedono le autorizzazioni edilizie, la ditta esecutrice, la regolarità dei ponteggi, la limitazione dell'area di cantiere, il casco, le scarpe antinfortunistica ecc. ecc. e per ogni cosa che non quadra si prende sonore multe e... non si fanno consigli comunali.
Bulletti Dott. Carlo
Gent.mo Dottore, vice presidente della provincia di Rimini, ci rivolgiamo a lei, in qualità di massimo esponente dell'IDV od almeno quello che conosciamo. Non avendo riscontrato notizie o tracce di altri nel nostro territorio, le chiediamo semplicemente se a Rimini avete sciolto il partito. Siamo attenti lettori del Sito Amorevole e Caritatevole, almeno venti volte al giorno lo clicchiamo per esaudire la nostra insaziabile curiosità, troviamo i democrat riportati anche quando non dicono niente, figuriamoci quando parla, per iscritto la Marchioni, la Petitti furoreggia, la foto di Gnassi dopo lo sgarbo iniziale è nella home page di diritto, perfino le canzoni di Iannacci del Delegato non scelto e destinato a...sono prima riportate poi fatte scomparire subito. Anche le scuse imbarazzate ed imbarazzanti di Mussoni hanno avuto un trafiletto, non ce l'aveva con l'assessore, la colpa è sempre dei dirigenti che nessuno ha avuto il coraggio di difendere. Va tutto benissimo, fatta eccezione per i politici riminesi che non hanno partecipato alla manifestazione a Roma, in difesa dei bagnini, così come denunciato aspramente da un suo illustrissimo collega di partito, lei è d'accordo? Se vuole parlare d'altro non mancano gli argomenti, dalla situazione debitoria di Rimini (ottimo il colpo a 5 Stelle), alla gestione di qualche banca locale. Al di fuori degli strilli e schiamazzi dipietrini non avete emesso un gemito locale, il gesto più eclatante nella sua normalità sarebbe quello di abbandonare la sua inutile poltrona così come richiesto dal suo capo che voleva abolire le province da subito, parimenti uscire dalla maggioranza del comune di rimini dove si consuma una politica che poco ci azzecca con le vostre dichiarate posizioni.
P.S.
Gli amministratori nostrani non sono andati a Roma per mero opportunismo, non volevano mettersi con il Sib che l'ha promossa ne con l'OASI che l'ha ostacolata, sono gli effetti del montismo, andate avanti così.
giovedì 19 aprile 2012
Mosconai
A noi risulta che questa categoria abbia sistemato la questione dei loro Gazebi facendo esattamente quello che la Legge impone. Da sempre nella stagione invernale rimuovono completamente la struttura, poi in virtù dell'applicazione più stringente delle Norme, hanno passato l'inverno andando su e giù per Ravenna, per concordare direttamente con la Sovrintendenza le caratteristiche della struttura, ossia: tipologia, materiali, dimensioni e hanno portato a casa una tenda in stoffa sorretta da pali in legno verniciati di bianco di tre metri per tre. In virtù delle risultanze di questo comportamento, le domande diventano molte:
1) Possibile che solo questa piccolissima categoria fosse informata sulla reale situazione normativa?
2) Chi fa quello che dice la Legge è più fesso?
3) Gli spazi e strutture a questa categoria non servono? Facciamo presente che con la trasformazione da mosconaio a centro nautico, le attrezzature sono per lo meno dieci volte maggiori.
4) I mosconai sono ricchi e possono permettersi luminari del diritto, mentre i poveri bagnini e baristi fanno fatica a pagare il tecnico che deve fare la planimetria?
5) Si è mai letto di un mosconaio che si lamenta di queste normative, avendo forse più di qualche ragione?
6)C'è la Legge per i comuni mortali e un'altra per i Signori della Sabbia?
ASPETTIAMO RISPOSTE...... dal Consiglio Comunale
Confesso
Mi capita spesso di ricordare che non basta aver affittato una brandina per essere esperti di spiaggia. Il primo che pagò dazio demaniale fu Melucci con il famoso Parco Spiaggia di MarinaCentro che non usci mai dai cassetti, poi Gnassi grande sponsor del Turquoise, alla fine preferì eclissarsi, lasciando a qualcun altro il cerino edilizio in mano. Come capogruppo Ds convinsi Baschetti a far l'assessore e fare squadra attorno all'innovazione dell'arenile, se queste sono le mie colpe credo di avere il merito politico di aver creato od almeno tentato di avviare le opportunità autentiche per un rinnovamento della spiaggia. I punti forti di quel piano erano pensare all'arenile come elemento fondante del nostro sistema turistico integrando e rafforzando lo stesso sistema ricettivo, un unico prodotto posto in una intelligente diversificazione. La variante messa in piedi in seguito, dopo la scontata epurazione del sottoscritto e dell'assessore al ramo, fa parte della commedia riminese, il frutto di una pochezza oggi diventata drammatica. Si è annullato lo spirito originario del Piano, in una gara indecorosa incentivata dalle frequenti consultazioni elettorali per fregarsi il titolo del miglior amico del bagnino. Il risultato è stato espresso brutalmente da Mussoni con la richiesta di mandare a casa l'assessore, del sindaco non ha potuto dire niente anche in questa storia è risultato n.p., il libro di Guccini meritava applausi e presenza. Volendo cedere al basso consenso conservatore, come di fatto è avvenuto, sarebbe stato più onesto, viste le risultanze, annullare quel piano e sostituirlo con un più modesto piano di fabbricazione, dove tutto è deciso a priori. Il dubbio che mi attanaglia nella piccola confessione di una parte infinitesimale dei peccati...politici è l'impressione che queste riflessioni non appartengano al ristretto novero degli amministratori politici, in tempi non remoti un casino come quello instaurato sulla parte più importante e delicata del nostro territorio, avrebbe richiesto tante pecore sacrificali. Boria, impreparazione, incapacità, superficialità sono i requisiti per emergere, rimane la grande soddisfazione quando ci sentiamo citati più volte e registrati nel misero calderone dello spettacolo consiliare, un piccolo blog vi mette più paura di un ex grande partito.
Da Lontano
Gentile Redazione, permettetemi di usare il Vostro sito per una nuova/vecchia questione, che da qualche tempo torna prepotentemente a riempire di silenzi la stampa locale. Oggi, se guardo la mia città e non dovendo difendere alcuna posizione in maniera partigiana, mi sento un po’ confuso. Data la più volte rimarcata vacuità dell’attuale compagine amministrativa (dove il Sindaco più che fare, appare) mi viene naturale appellarmi a qualcuno che faccia da contraltare; si, insomma, da opposizione. Tra le meteore ed i solisti, la parte preponderante dell’opposizione è formata dal PDL. Il neo segretario Miserocchi, dopo aver promesso fuoco e fiamme durante la battaglia congressuale, è letteralmente sparito. Perché il segretario Miserocchi, non brandisce la spada di un’opposizione preparata e pronta all’alternativa? Lo stadio, la cittadella dello sport, i lungomari, la Murri, la Novarese, i piani particolareggiati, il PSC, i finanziamenti al capodanno ed alla notte rosa, le delegazioni in vacanza, i bilanci della fiera, dell’areoporto, del palas, le aliquote IMU ed il bilancio comunale……devo continuare o come argomenti possono essere sufficienti per accennare almeno una battaglia da opposizione? Forse non sono mai riusciti a diventare forza di governo, perché non hanno mai dato l’impressione di volerlo essere davvero......o forse perchè proprio non vogliono. Miserocchi è giovane (qualità che però, come abbiamo modo di vedere, non basta affatto!) ma non sembra intenzionato a rompere quegli equilibri riminesi che in tanti anni hanno prodotto più incrostazioni che benefici diffusi. Anche lui, un altro falso innovatore? Speriamo che non pensi ad uno scranno a Bologna, a Roma o a comunicare o liberare qualcuno; speriamo che presto batta un colpo, pensando prima di tutto a Rimini ed al vuoto amministrativo e politico esistente.
lorenzo corsini
Cari Amici
Quando un Mussoni afferma che le demolizioni sulla spiaggia devono essere rimandate a..settembre, meglio ottobre, si deve rispondere che la repubblica sabbiosa da oggi è demolita come fosse un isola delle rose. Sulla spiaggia valgono le regole nazionali, se vi sono opere abusive piccole o grandi vanno eliminate come fossero tendoni da circolo nautico. Vi sono centinaia di ditte specializzate che con questi chiari di luna da notte rosa, in pochi giorni riescono a fare tutto senza riempire i cassonetti di materiale improprio. I bagnini hanno minacciato tante volte di scendere in piazza davanti al Palazzo di Vetro, attraverso il quale non si vede una delibera da nove mesi, la prima in arrivo è un Regolamento Ambientale che non aiuta i fedeli bagnini ma sembra voglia regolare i rapporti tra i democrat, aspettiamo la protesta, con Pizzolante in testa, la Marchioni cosa fa? Ci rivolgiamo all'unica forza definibile d'opposizione, caro M5S, in commissione vi siete astenuti, non è un fatto tecnico come gli audiovisivi negati, ma grandissima questione politica intrisa di regole etiche e morali. Il brutto mestiere della finta opposizione lasciatelo ai soliti noti.
mercoledì 18 aprile 2012
Comunicato M5S Bravi!!!!!
CS MoVimento 5 Stelle
Il bilancio 2011 del Comune di Rimini.
Siamo ad approvare il bilancio 2011 del nostro comune e analizzando la corposa documentazione fornitaci non possiamo NON soffermarci su due aspetti curiosi. Uno, di colore, proviene dalle spese di rappresentanza: Ci piacerebbe sapere a che si devono 21mila euro per l'accoglienza dello staff della cantante Laura Pausini, per quale motivo abbiamo pagato l'alloggio allo staff di un'artista che ha fatto un normale concerto a pagamento.. mah (ultima pagina elenco spese rappresentanza) Il secondo più sostanziale è l'eccezione formulata dai Revisori Contabili pari a poco più di un milione di euro di debiti fuori bilancio e da loro regolarmente denunciata alla Corte dei Conti ai sensi dell'art. 23 comma 5 della legge 289/2002. (pagina 34 relazione) Leggendo la suddivisione: 100mila facenti capo a sentenze esecutive ma ben 900mila facenti capo ad acquisizioni di beni e servizi senza impegni di spesa, ciòè 900mila euro sono usciti senza che ci fosse giustificazione documentale alcuna. La domanda è: dove sono finiti questi soldi? e perchè non s'è provveduto alla necessaria documentazione e procedura? Detto questo il bilancio 2011 potrebbe congedarsi con un plauso visto che è diminuito l'indebitamento globale da 146milioni a 136milioni, poco ma in tempo di crisi meglio di niente. (pagina 31 relazione) Ma ci sono due considerazioni da fare che inficiano la buona performance raccontata dalle cifre. 1) Che non si sono fatti investimenti, questo comune ingoia risorse solo per mantenere se stesso e la sua struttura. 2) Che dal 2011 è pienamente operativa quella specie di scatola cinese costituita a metà 2010 che si chiama Rimini Holding e che si rifà più ai principi della finanza creativa che a quelli della trasparenza. E' lì dentro che si sono cacciate tutte le magagne costituite dalle partecipate e dai loro debiti, ed è lì dentro che vengono aperte nuove linee di credito, in barba al patto di stabilità, per coprire le varie emergenze debitorie di Aeradria, Agenzia Mobilità, Fiera, Palacongressi. Tutte partite che se fossero, come dovrebbero, inglobate nel bilancio comunale porterebbero a picco il comune. E' per questo che votiamo contro a questo bilancio ed è per questo che auguriamo a Rimini Holding di non fare la stessa fine di Parma Holding che ha trascinato nell'onta del commissariamento Parma e i suoi cittadini !!
Gruppo Consiliare M5S
Festa Borgo Marina
Festa Borgo Marina
27 APRILE 2012 DALLE 17:30 ALLE 21:30
1° FESTA DI BORGO MARINA
Festeggiamenti di fine lavori per la riqualificazione di Borgo Marina Un intervento realizzato dal Comune di Rimini, in collaborazione con l’Associazione Borgo Marina, attento non solo al rifacimento di strade, marciapiedi, impianti tecnologici ma soprattutto per restituire identità a uno dei Borghi storici della Città. Taglio del nastro alle ore 18 in presenza del Sindaco di Rimini Andrea Gnassi. Anteprima presso la sede "Navigare Necesse" della mostra fotografica dedicata a Borgo Marina Curatori: Valeriano Moroni e Pierino Nanni. Visita guidata accompagnati dai Legionari Romani dell'Associazioneculturale XIII Legio Gemina Rubico alla Domus del Chirurgo
INFO: ZOLI CRISTINA - BASTIANINI GIANNI 3332854414 - 3477602550
1° FESTA DI BORGO MARINA
Festeggiamenti di fine lavori per la riqualificazione di Borgo Marina Un intervento realizzato dal Comune di Rimini, in collaborazione con l’Associazione Borgo Marina, attento non solo al rifacimento di strade, marciapiedi, impianti tecnologici ma soprattutto per restituire identità a uno dei Borghi storici della Città. Taglio del nastro alle ore 18 in presenza del Sindaco di Rimini Andrea Gnassi. Anteprima presso la sede "Navigare Necesse" della mostra fotografica dedicata a Borgo Marina Curatori: Valeriano Moroni e Pierino Nanni. Visita guidata accompagnati dai Legionari Romani dell'Associazioneculturale XIII Legio Gemina Rubico alla Domus del Chirurgo
INFO: ZOLI CRISTINA - BASTIANINI GIANNI 3332854414 - 3477602550
Spiaggia e Politica
Quando una persona seria affermò alcuni anni addietro che occorreva passare dall'arroganza al buon senso, venne cacciata. Nel caso in specie significava realizzare una Spiaggia a misura del cittadino/turista, nel rispetto rigoroso delle leggi, rifiutando di modificare l'originario impianto del Piano Spiaggia, composto da elementi che avrebbero portato alla creazione ed all'approvazione dello Stabilimento, permettendo la regolarizzazione degli aspetti abusivi o rimuoverli. Sarebbe sufficiente per onestà intellettuale andare a rileggere le osservazioni che mandarono i Bagnini per accorgersi delle origini storiche dei casini attuali, Lui si rifiutò d'accoglierle, venne cacciato dalla Politica del Basso Consenso. Rimini funziona così, non è sorprendente cosa sta accadendo. Nel mezzo di una riunione qualsiasi anche sul welfare o sulle acque di romagna, cari ex compagni democrat provate a chiedere a Melucci, Biagini e Gnassi (se c'è), rispettivamente allora Vice Sindaco, Assessore Urbanistica e Segretario Provinciale il motivo di quella scelta. Non lo farete, manca il coraggio, è la dimostrazione dell'opportunismo come motore per la carriera, essere arrivati ad indossare una fascia tricolore è un premio troppo grande, farete finta di niente, dimenticando un passato fatto di commoventi parole sulla trasparenza. Che Biagini pianga e canti Iannacci sulla spiaggia versata ci provoca una tiepida risata, può sempre scrivere anche lui su questo Blog. Prima... a casa.
Meglio Smontare
Il Regolamento Ambientale sembrava una Sanatoria per gli abusi sabbiosi, si è rivelato una trappola infernale dalla quale cercano di uscire con la massima riduzione del danno. Partiamo dai bagnini, i primitivi beneficiati: la situazione dell'arenile è variegata, le zone sono 149 a Sud ed una ottantina a Nord. Hanno caratteristiche differenti per lunghezza, larghezza ed appetibilità, fanno eccezione quelle di MarinaCentro, non a caso riunite in una autonoma associazione. Il resto della spiaggia è dipendente dagli alberghi retrostanti che sono arrivati a detenere nei fatti la proprietà commerciale delle zone, con la compilazione di pacchetti che mettono i bagnini in una posizione di sudditanza supina, non per tutti dello stesso grado, ma per alcuni il 90 è molto vicino. Sulla spiaggia la fantasia non regna, i bagnini copiano come scolari quello che fa il vicino, nella stragrande maggioranza dei casi le brutture si ripetono, per la manifesta volontà di non arrivare al concetto sacrosanto dello Stabilimento che li avrebbe resi migliori, meno condizionabili ed aggredibili. Invece di piazzare il solito bazar abusivo uguale al confinante, avrebbero avuto zone con più sabbia, meno cemento, più belle. La colpa del mancato arrivo degli Stabilimenti è da accreditare in gran parte ai Nuovi Padroni ossia i Chioschisti, quelli che hanno realizzato in rapporto all'eseguità delle loro concessioni, la maggiore superficie abusiva, interamente dedicata alla somministrazione. Soli pochi hanno usufruito dei condoni, gli altri sono più a rischio dei bagnini. Conviene smontare, gli sconti proposti dal gruppo consiliare democrat che si è diviso tra quelli con/senza ombrellone assicurativo per il futuro, nel caso dovessero cambiare le tariffe indicate dalla Dirigente e dal Consulente, sono minimi, giustamente il Delegato non scelto da Gnassi non ha nessuna intenzione di trasformarsi in un martire della sabbia, ci è entrato male, corre il rischio di uscire peggio. Ascoltate Giudici, nomen omen, ha capito quasi tutto, voi ci leggete ma fate l'esatto contrario, i bagnini devono smontare tutto, non sono sicuri di potere rimontare, sarà una spiaggia più bella e,,,tra tre anni...ombrelloni a mandorla.
Bignami Demaniale
Abbiamo letto una serie infinita di interpretazioni sull'uso del demanio marittimo, scaturite sempre da aspetti contingenti che non trovano riferimenti nel quadro delle norme vigenti, quasi (eufemismo) si volesse creare la libera repubblica della sabbia. In realtà hanno originato un casino indicibile nel quale sembrano avvolti anche gli operatori che hanno tentato di salvare. Il maledetto connubio temporale tra gli abusi e la scadenza delle concessioni, ha trasformato l'arenile in un ginepraio dal quale non riescono ad uscire, senza lasciare qualche vittima illustre. La spiaggia piaccia o non, è gestita attraverso un sistema complesso che fa riferimento a norme che rimandano ai seguenti uffici: Demanio (gestione proprietà pubblica), Edilizia privata (deve agire in conformità alle pianificazioni previste e alle norme del codice civile), Sovrintendenza (regole ambientali), Genio Civile Regionale e Difesa Suolo (verifiche statiche e antisismiche), Ausl (contesti sanitari), Sportello Unico Imprese (i famosi tituli edilizi), andrebbe aggiunta anche l'Autorità Doganale, mentre per i pubblici spettacoli è prevista apposita Commissione che si aggiunge ai predetti soggetti e/o ai loro relativi titoli autorizzativi come per la Questura ed i Vigili del Fuoco. Al controllo, oltre ai tre organi di polizia (carabinieri, polizia di stato e guardia di finanza) sono adibiti la Capitaneria di Porto, Vigili Urbani, Vigili Sanitari, Ispettori del Lavoro ed anche...la Guardia Forestale, tutto ovviamente coordinato dalla Procura competente per territorio. Dipinto il succinto quadro chiamato Bignami Demaniale, quando s'interviene le norme devono essere messe in relazione ed al momento dei controlli occorre che:
a) il demanio abbia rilasciato apposito titolo concessorio legato strettamente alle dimensioni, attività svolte ed attrezzature installate
b) possedere tutti i titoli edilizi rilasciati in conformità alle norme vigenti al momento delle installazioni.
c) per la sovrintendenza serve avere apposito titolo per qualsiasi tipo di alterazione ambientale eseguito dopo l'entrata in vigore delle specifiche leggi
d) il nulla osta genio civile regionale gia genio civile oo.mm deve stabilire se l'opera corrisponde alle caratteristiche del tipo di contratto di concessione (facile o difficile rimozione) ed in generale che qualsiasi tipo di struttura non sia pregiudizievole per la pubblica incolumità
e) l'ausl ha competenza per i contesti sanitari ma anche per la sicurezza degli impianti tecnologici e deve rilasciare apposita agibilità, solo dopo la verifica della presenza dei titoli autorizzativi sopra definiti. L'ufficio licenze oltre alle verifiche in termini commerciali deve assicurare la corrispondenza tra quanto autorizzato e quanto verificato dall'ausl. Elencate le modalità normative diventa quasi automatico anche per un consigliere comunale di maggioranza inquadrare le problematiche. Rimane ovvio per chi controlla richiedere la presenza dei titoli previsti, stessa cosa dovrebbero però fare, nella successione sopraindicata, gli uffici interessati.
SANATORIA AMBIENTALE
Va sottolineato che la sanatoria non è un condono, quindi deve essere esaurita la procedura per il mantenimento dell'oggetto in sanatoria con apposita istanza al comune che, raccolto il parere obbligatorio della commissione ambientale comunale, lo manderà alla sovrintendenza per il rilascio del titolo definitivo. In base alle leggi ambientali, posto che il provvedimento dura solo cinque anni, non è detto che tutte le strutture in spiaggia, regolamentate a titolo precario, debbano avere questo titolo ambientale, vale non solo per gazebi, pavimentazioni e piante, ma anche per le cabine, prescindendo dal possesso del titolo edilizio. Sul tema delle sanatorie ambientali, si deve sollevare un'altra questione spinosa: la richiesta di questo tipo di sanatoria, comporta una sorta di autodenuncia, come per il Cesso del Circolo Nautico di Viserba e porterà alla scoperta della mancanza dei titoli edilizi. Per capirci gazebi e pedane di qualsiasi materiale e caratteristiche sono strutture, al di fuori dell'aspetto ambientale, le opere sono di fatto abusive e quindi diventa per il Comune un atto dovuto procedere per le violazioni edilizie. Sulla sanatoria delle piante esotiche avevamo già detto in altri articoli che il rigetto al mantenimento è scontato, il Piano del Verde del Comune di Rimini vieta queste essenze. Riteniamo importante sottolineare che l'eventuale mantenimento di opere abusive come le pavimentazioni possono essere autorizzate, come dice il Piano Spiaggia, solo in presenza di attuazione dello stabilimento balneare. Per verificare quello da noi riportato, potete metterlo a confronto con quanto disciplinato dagli uffici comunali in merito ai chiringuitos di Gnassi, mostrando la capacità (Giudici lo ha fatto) di cogliere che detta normativa rimanda a regole assai più complicate di come vengono rappresentate. La licenza di esercizio è appendice dell' esercizio commerciale a bar, vieta quindi l'impostazione della gestione da parte del bagnino, che a sua volta contrasta con il fatto che l'area interessata ai chiringuitos è in concessione ad uso stabilimento balneare, inoltre rimaniamo perplessi che si possa rilasciare un titolo edilizio per questo tipo di struttura in assenza della formazione dello stabilimento balneare ed....inoltre la struttura così come rappresentata nei disegni tipo crediamo che difficilmente possa ottenere i vari permessi, a partire da quelli sanitari e di sicurezza. Buon aperitivo
martedì 17 aprile 2012
Comunicato M5S
CS - Il comune di Rimini e gli ausili audio-visivi.
Ancora una volta a richiesta specifica della nostra consigliera Carla Franchini (come già in precdenza fu negato al consigliere Daniele Arduini) viene inibita la possibilità di integrare il proprio intervento in consiglio con l'utilizzo di slide da proiettare per rendere più fruibile l'intervento stesso. Non è il caso qui di ricordare come la comunicazione visiva sia di molto più efficace, incisiva, comprensibile della parola raccontata. Di certo in un comune che si definisce moderno, inibire l'utilizzo di certi strumenti è poco consono alla definizione stessa. Tanto più che il rifiuto viene motivato con il diniego da parte della conferenza dei capogruppi, il che significa diniego della maggioranza. Ora siamo certi che la maggioranza non sia tanto "retrograda" da vedere un pericolo per la democrazia espressa in consiglio comunale dall'uso di un "dittatoriale" videoproiettore. E' vero che esistono consiglieri talmente "antichi" da competere con l'utilizzo delle tavole presenti nel lapidario romano del museo, ma si dimostrerebbe maggiore apertura alla modernità se fosse possibile utilizzare sistemi multimediali anche in consiglio comunale. Non da ultimo si rileva la difformità di trattamento fra consiglieri e giunta e loro ospiti. Per il sindaco, la giunta e i tecnici/dirigenti da loro invitati è possibile accedere al videoproiettore mentre la stessa facoltà è negata al singolo consigliere. Forse il consigliere per questa giunta e questa presidente del consiglio comunale è considerato come un analfabeta della comunicazione dedito solo alle espressioni che si formano facendo passare dell'aria nel cavo oro-faringeo? O più semplicemente rendere più comprensibile e quindi più fruibile un intervento ostico e tecnico avvicina troppo al palazzo i cittadini aumentando pericolosamente il livello di attenzione generale verso quello che si decide all'interno delle sue mura? Concludiamo annuciando che, come già fatto in occasione dell'intervento del consigliere Arduini, provvederemo a proiettare le slide all'esterno dell'aula consigliare e in contemporanea sul nostro sito rimini5stelle.it per dar modo a cittadini e consiglieri provvisti di connessione internet, di capirne di più. Crediamo che gli unici scontenti di questa azione siano gli "orinatori" e gli "spacciatori" che per una sera avranno il muro e il giardino precluso alla loro normale attività.
Gruppo Consiliare M5S
Ancora una volta a richiesta specifica della nostra consigliera Carla Franchini (come già in precdenza fu negato al consigliere Daniele Arduini) viene inibita la possibilità di integrare il proprio intervento in consiglio con l'utilizzo di slide da proiettare per rendere più fruibile l'intervento stesso. Non è il caso qui di ricordare come la comunicazione visiva sia di molto più efficace, incisiva, comprensibile della parola raccontata. Di certo in un comune che si definisce moderno, inibire l'utilizzo di certi strumenti è poco consono alla definizione stessa. Tanto più che il rifiuto viene motivato con il diniego da parte della conferenza dei capogruppi, il che significa diniego della maggioranza. Ora siamo certi che la maggioranza non sia tanto "retrograda" da vedere un pericolo per la democrazia espressa in consiglio comunale dall'uso di un "dittatoriale" videoproiettore. E' vero che esistono consiglieri talmente "antichi" da competere con l'utilizzo delle tavole presenti nel lapidario romano del museo, ma si dimostrerebbe maggiore apertura alla modernità se fosse possibile utilizzare sistemi multimediali anche in consiglio comunale. Non da ultimo si rileva la difformità di trattamento fra consiglieri e giunta e loro ospiti. Per il sindaco, la giunta e i tecnici/dirigenti da loro invitati è possibile accedere al videoproiettore mentre la stessa facoltà è negata al singolo consigliere. Forse il consigliere per questa giunta e questa presidente del consiglio comunale è considerato come un analfabeta della comunicazione dedito solo alle espressioni che si formano facendo passare dell'aria nel cavo oro-faringeo? O più semplicemente rendere più comprensibile e quindi più fruibile un intervento ostico e tecnico avvicina troppo al palazzo i cittadini aumentando pericolosamente il livello di attenzione generale verso quello che si decide all'interno delle sue mura? Concludiamo annuciando che, come già fatto in occasione dell'intervento del consigliere Arduini, provvederemo a proiettare le slide all'esterno dell'aula consigliare e in contemporanea sul nostro sito rimini5stelle.it per dar modo a cittadini e consiglieri provvisti di connessione internet, di capirne di più. Crediamo che gli unici scontenti di questa azione siano gli "orinatori" e gli "spacciatori" che per una sera avranno il muro e il giardino precluso alla loro normale attività.
Gruppo Consiliare M5S
A Casa
Ci conosciamo da sempre, almeno da quando faceva il salvataggio, come tantissimi bagnini prima di avere in dote una zona. Sto parlando di Giorgio Mussoni, dopo gli exploit come burbero John Wayne nelle annuali battaglie sindacali con i salvataggi, devo ammettere, non certo con sorpresa che il suo comportamento è da qualche tempo il più responsabile o più realista. Ha capito prima degli altri, da allievo del grande Botteghi Walter, che per i bagnini sarebbe stata una brutta stagione invernale, dovendo confrontarsi con questa amministrazione. Per quanto se ne possa dire di Melucci, viaggia ancora diverse spanne più in alto rispetto a questa muta di pericolosi delegati. Non conoscono la Città e vengono ricambiati, scelti per la moto d'acqua od indulgenze curiali, stanno massacrando i rapporti instaurati, magari fatti di vergognosi inciuci, però esistenti. Mussoni ha intuito presto dove sarebbe andato a parare il Regolamento Ambientale, doveva risolvere i casini sabbiosi, ha messo tredici chilometri di litorale in posizione abusiva e bindellabile. Il delegato non scelto da Gnassi ci ha messo del suo, pensando di uscirne vincitore e prossimo candidato al Parlamento. Hai ragione Giorgio o si dimette Lui o la Dirigente, noi scegliamo Gnassi come sarebbe giusto, in ogni caso la Dott.ssa Dal Piaz ha solo compiuto (bene) il suo dovere. Mussoni, ti prendono anche per...Iannacci
P.S.
Amici Grillini perchè vi siete astenuti? A questi dovete votare contro anche se vi proponessero la cittadinanza onoraria a Beppe, degli altri non ci sorprendiamo più.
I Nostri Soldi
La casta dei partiti di governo ha scelto, vogliono tenersi i nostri soldi. I tre segretari che sostengono il governo, Alfano, Bersani e Casini, dicono che «cancellare il finanziamento pubblico sarebbe un tragico errore, punirebbe tutti allo stesso modo e metterebbe la politica nelle mani delle lobbies». Nonostante il referendum del 1993. Nonostante gli scandali che hanno coinvolto tutti i partiti. È ora di aprire la finestra e fare entrare aria nuova. Ora i soldi dovete andarveli a cercare. Finalmente un passo deciso, che mette fine a ogni infingimento. I tre segretari che sostengono il governo, Alfano, Bersani e Casini, hanno scelto da che parte stare. Dicono che «cancellare il finanziamento pubblico sarebbe un tragico errore, punirebbe tutti allo stesso modo e metterebbe la politica nelle mani delle lobbies». Così, testualmente, hanno scritto nella relazione alla loro legge. Noi cittadini da oggi sappiamo finalmente con chi abbiamo a che fare. Il «loro» Paese, il Paese che loro immaginano, non è il «nostro» Paese. Non abbiamo mai assecondato il popolino che urla e magari non sa nemmeno perché. Non ci ha mai affascinato l’idea di buttare a mare la politica, che ci appartiene come segno distintivo di un’Italia civile. E siamo sempre stati, convintamente, a favore di un contributo dello Stato perché le formazioni politiche, quelle vere, quelle reali, avessero di che sostenersi per le loro attività. Ci abbiamo sperato, in tutti questi anni. Nonostante il vulnus di un referendum eccezionalmente chiaro, che doveva rappresentare la campanella dell’ultimo giro, abbiamo creduto ancora che i partiti potessero riformare se stessi e utilizzare quei fondi (che non gli spettavano più) in maniera sana, eticamente apprezzabile. Così non è stato. Siamo stati traditi. E questa è l’ultima volta. Ora si deve voltare pagina. Questa favoletta che se non c’è l’aiutino di Stato vince sempre il più ricco, è frutto di qualche mente perversa. Come sappiamo, il più ricco, in questi anni, ha vinto e anche perso. E quanto alle lobbies, cari Alfano, Bersani e Casini, non vorremmo qui ricordarvi tutti gli scandali in cui anche i vostri partiti sono rimasti impigliati. Attraverso uomini, funzionari, dirigenti legati esattamente alle lobbies. È ora di aprire la finestra e fare entrare aria nuova. Ora i soldi dovete andarveli a cercare. Dovete riacquistare la fiducia dei cittadini, i quali saranno sicuramente i primi a offrire il loro contributo economico appena scorgeranno il germoglio della rinascita etica. Ma possibile che non ci abbiate mai pensato, siete davvero così marziani a Roma? Un cittadino orgoglioso di offrire anche 5 euro al suo partito «pulito», è un cittadino su cui costruire le vostre «nuove» fortune politiche.
michele fusco linkiesta.it
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