martedì 18 marzo 2025

Le ancelle dell'Informazione

Per trovare qualche spunto non allineato, devi ricorrere sempre a Travaglio. La difficoltà di nutrirsi con una informazione corretta, quindi doverosamente vera, aumenta. Le pagine dei giornaloni, in particolare quelli con l'elmetto di Elkann, sono diventate senza spinte, spudoratamente devote al vangelo di Davos, che predica la guerra. La splendida notizia di permutare auto invendibili con carri armati dotati delle migliori garanzie di pagamento è una "fortuna" legata agli eventi bellici scatenati ad hoc. Si diceva, una volta, che almeno ogni 30 anni, si "deve" scatenare l'inferno per prosciugare i magazzini pieni di armi. Quelli statunitensi hanno chiuso i battenti del servizio di gendarmeria mondiale. Sono nati altri concorrenti che silenziosamente sono (forse) più forti. La corsa all'armamento per gli Stati Uniti, nella versione trumpiana, vale solo per la difesa dei confini. Per la Groenlandia e Panama può fare eccezione. Detta così sembra cosa semplice. E' una rivoluzione. Basta vedere cosa succede nel nostro paese che ringrazia gli alleati per la liberazione dal fascismo, solo dopo che i russi avevano sconfitto il nazismo. Hanno però meticolosamente bombardato città e causato migliaia di morti, lasciando anche qualche nascituro (stranamente) nero. Peccati perdonati. Cosa succederà con le (tante) stazioni imperanti in Italia e non solo? L'esercito della Nato esisteva ed è stato impiegato spesso. Cambia però il generale, la collina la possiamo fornire noi.
massimo lugaresi                                                                               

lunedì 17 marzo 2025

Guerra Sia

La terza guerra, imminente e democratica, sarà quella innescata nel Pd per sconfiggere la Elly Schlein e trasformare definitivamente il partito nella (falsa) Democrazia Cristiana, definita, prudentemente, progressista. Niente di strano nel ritorno del centrismo, sempre utile per governare. Poco diverso da quello renziano, con (ancora) la presenza di Prodi, il gatto nero della sinistra. Ci saranno i turbamenti di Taiani che si muove telecomandato dagli eredi del Cavaliere e succube della Ursula. La rivoluzione iniziata da Trump avrà ripercussioni in diversi paesi, abituati alla imperante religione stellata.  Grande occasione per i cinque stelle, trasformati in partito, con Travaglio segretario. Avrebbero la classica prateria da cavalcare. La componente del Pd, a loro vicina, trova una allettante collocazione, nasce il partito della moderna sinistra. I giornali o ex giornaloni, non si muoveranno per comprensibili ragioni, dal convegno di Davos. Usano i partiti per i loro fini e pensieri. Ci sarà sempre uno Zelensky da rivestire ed iniziare una guerra per ripulire i magazzini mortali. Un sogno? Lo vedremo, per me è gia iniziato. Non so se vedrò la fine. Mi aspetta Todro, correva più veloce. 
massimo lugaresi

domenica 16 marzo 2025

Se ci siete

Fate un fischio o battete un colpo di cannone. La lettura di Linkiesta diventa sempre più indigesta. Hanno scoperchiato il (loro) pentolone Davos. Ci sono migliaia di miliardi in euro pronti per trasformare auto invendibili in armi destinate alla difesa dal (loro) nemico. I nostri deboli partiti si sono naturalmente divisi, i Fratelli d'Italia hanno indossato i panni della comicità, però senza elmetto. Era troppo facile vincere contro il Partito di Prodi, affidato alla Schlein. Pur con 3 cittadinanze che urlano il contrario, la Schlein ha maturato la convinzione (corretta) di contrastare l'armamento della Ursula. Rimane la sconvolgente realtà di un partito, proveniente dalla sinistra storica che si confonde con guerrafondai al soldo. I padroni che dettano il canovaccio non sono più americani ma imprenditori della morte europei. Il duo Macron&Starmer per ragioni diverse tira la volata. L'Europa disegnata dal vecchio pastrocchione si è naturalmente divisa, ridicolmente. Niente sarà come prima, ci sarà l'inevitabile rimescolamento e cambi improvvisi. Giocano con il nostro destino e quello di figli e nipoti. Dobbiamo armarci, dimenticando la montagna di debiti accumulati e problemi sociali che ereditiamo da Garibaldi, scatenendo una guerra con possibili effetti nucleari, per festeggiare il tailleurino bellico della Ursula? Brava Elly, vai in piazza con Conte, lascia perdere gli attuali socialisti, sono sempre un passo avanti. 
massimo lugaresi

sabato 15 marzo 2025

Dagospia: Tu Quoque?

L'intelligence (riunita) di Dagospia ha sentenziato che il Pd è finito gambe all'aria, sempre mostrando qualche strano genere. La linea definita anti-europeista della Schlein imbeccata dal mentore Landini, contraria al folle riarmo europeo, ha "spaccato" la direzione democratica, lasciando alla democristianeria occupante, il compito di ricucire le correnti. Doveva succedere prima o poi. La guerra di Netan aveva costretto i partigiani della pace a nascondere l'amata bandiera palestinese e dimenticare le marce. La guardia imperante, quella di Prodi e Zanda, con la recente intrusione dell'Alessia Moriani, cercano di impedire alla loro ex allieva di rompere l'armocromatico partito. La mancanza di potere ha accelerato le crepe, aumentando le distanze dei protagonisti. Sembra che gli ex comunisti siano con la Elly, mentre i cosiddetti riformisti, cercano un leader "diverso" dalla Schlein. Partito ondivago, indeciso, imbelle, portato a spasso nelle piazze da Conte dopo averlo purificato nei numeri. Solo Repubblica vede sempre il Pd in ascesa, come la Juve con lo stesso padrone. La rivoluzione di Trump ha colpito il mondo, iniziando la cancellazione della cultura imperante e del nostro vino. Non a caso gli attori che la promuovevano lasciano le ville hollywoodiane. I dazi imposti sembrano le nuove armi di Trump. Al solito il nostro paese recordmen del debito pubblico riceve le briscole più sonore. Abbiamo concesso agli States di impadronirsi della penisola dopo averci bombardato a raso, sempre dopo che i "nemici" russi avevano sconfitto il nazismo. Non abbiamo più la gigantesca protezione americana e i geni europei trovano subito un nemico per riarmarsi. Saranno gli eroi di Davos.
massimo lugaresi 

venerdì 14 marzo 2025

Promesse Mantenute


Eppure le aveva annunciate. Trump sembra mantenere tutte le promesse. Dagospia per contrastare il Tycoon usa il Metodo Meloni, con la (solita) ridicola ed offensiva saga di pseudomini. La democrazia vale solo se rieleggi un Biden o meglio il pacifista Obama, primatista delle guerre e ritirate. L'Occidente, secondo il blog, trascurate tette&culi, è finito nelle mani di un cow -boy coatto che, imbevuto dell'ideologia American First, sta trasformando gli Stati Uniti in una autocrazia. Nel discorso al congresso, definito da Repubblica il più lungo della storia, ha parlato come un Putin qualsiasi, non eletto dai postini. Rivuole il Canale di Panama e perfino la gelata Groenlandia. Con la stessa arroganza e sangue che l'Ucraina ha usato con il filorusso Donbass, provocando la guerra su procura americana. I morti però se li dividono i contendenti. L'ingresso fragoroso di Trump ha distolto l'attenzione dalla strage palestinese. Netan continua, è rimasta ancora qualcosa che si muove. Non bastasse, il coatto pluristellato, promette la pena di morte a chi uccide un poliziotto e, provocando qualche nostrana invidia, minaccia i giudici e magistrati che lo hanno martirizzato. L'incarico dura quattro anni, sembra però abbia voluto affrettare il cambiamento. La velocità di quel paese alle volte è invidiabile.
massimo lugaresi

giovedì 13 marzo 2025

Al peggio non c'è fine

Titolo ambidestro. Per inseguire Conte e Landini sull’Ucraina, Schlein si allontana dal Pse e (soprattutto) dal Quirinale. Questo l'incipit mattutino di Mario Lavia su Linkiesta, Si gioca a carte scoperte ormai, sia a destra che, molto più, a sinistra. Trump ha scoperchiato anche il tetto democratico, mostrando i "troppi" Prodi nascosti che si ritrovano a Davos per "concertare" il mondo. Arriveranno auto green, con mitragliera sul tetto. La segretaria dem ha scelto fin da subito di usare toni netti contro il piano Von der Leyen di riarmo, ma una parte del suo partito e gli alleati socialisti europei non la seguono. La prima volta che ne azzecca una, di sinistra. Il Pd mostra le inevitabili lacerazioni, mentre Fratelli d'Italia compie l'ennesima giravolta furbesca. Contavamo poco prima, niente adesso, senza l'antico padrone. Il Parlamento europeo ha votato la risoluzione sul piano, ed Elly (non solo) dovrà scegliere da che parte stare. Entrambi i miei blog di riferimento al contrario, sono schierati con le intelligences per la guerra continua, in nome della pace, mentre il comico ucraino, spalle al muro, è costretto a trattare come vogliono Trump e..Putin. Altra lunga guerra inutile. Morti, rovine, miliardi gettati per tornare, nel gioco delle oche occidentali, come prima, più di prima, occuperò. Per mostrare la resa accettabile e nascondere il sostegno regalato, le Von der Lyden europee vogliono imbandire un immaginario esercito per difendersi dal nemico che hanno scelto. I prodiani ed i loro giornali, seguono diligentemente. Elkann, quello che tocca (Juve) e fa scrivere, fallisce. Uno schieramento che riassume, grossolanamente, lo stesso fallimento democratico e renziano. Al termine della rumba trumpiana, ci sarà anche il doveroso rimescolamento nella nostra politica. La Ducetta di solito parte per prima. 
massimo lugaresi

mercoledì 12 marzo 2025

Battaglia Persa

Il Metromare è un Trc odiato fortemente dai grillini "first way", più flebilmente dalla destra, con il centro sempre in vigile attesa. Ha provocato la fine politica e prematura di Camporesi, leader riminese a 5 stelle, allora temuto, che ebbe l'ingenuo coraggio di sfidare Cagnoni. Dopo un lungo lavoro, seguendo il canovaccio caro ad Attila, pagato sonoramente, sembra servire solo per lo spaccio veloce, su pista protetta. Il Metromare Rimini-Riccione è un’opera inutile e liberiamo il liceo "Serpieri", sono le condivisibili proposte di Giuliano Lanzetti che hanno provocato la risposta di Maurizio Melucci, nella sua omelia domenicale, dal pulpito di Chiamami Città. Lo pensano gruppi di cittadini e alcuni “maître a penser” locali. Opinione radicata non solo in chi non prende normalmente il servizio pubblico ed usa l’auto privata. Melucci però pensa al contrario, ora che si sta prolungando il Metromare verso la Fiera e con i nuovi progetti di arrivare a Santarcangelo (strategico) e Cattolica nella zona sud. Il pericolo è però "triplicare" un errore perdonato, se pensiamo che la Fiera è dotata anche di una "sua" stazioncina, ma rimane il fatto non entusiasmante che è l'unica fonte per il nostro turismo in affanno. L'idea di "giustificare" un fallimento previsto è cara a Melucci come trovarsi vincitore nella disputa demaniale. Questa idea dell’inutilità del Metromare ha origine anche in un funzionamento non sempre adeguato. Problemi di sicurezza, denunciati più volte. Un’indagine sulla soddisfazione della clientela 2023 colloca il servizio urbano di Rimini all’ultimo posto in Romagna per quanto riguarda la sicurezza. Non sempre gli orari vengono rispettati, nessun controllo sui mezzi per il pagamento dei ticket e compagni di viaggio che trovi in tutte le stazioni. Il mio ex compagno di lungo viaggio, ha ragione quando afferma che il Trc doveva essere l'epilogo di una razionalizzazione del trasporto pubblico, non la rigida struttura che non ha nemmeno i collegamenti (promessi) con la nostra infelice mobilità, che soffre le Fiere. Anche sugli scioperi del Serpieri viserbese ha ragione. Un diverbio è diventato una "fogheraccia" scolastica con castighi esagerati. Melucci vecchia scuola, rimane una delle rare voci pensanti.  
massimo lugaresi

martedì 11 marzo 2025

L'Ideona

L'Ideona della Schlein, per contrastare la nascita di un partito centrista, senza alcuna necessità, avendo il Pd già una massa enorme di antica e moderna democristianeria, sarebbe quella di creare liste civiche per le regionali e se funzionano riproporle nel 2027, in chiave nazionale. Il leader doveva essere Beppe Sala. Lo hanno fermato le inchieste sull'urbanistica alla milanese. Difficile capire chi mette queste idee nella testa e capelli lisci della Elly. Soluzioni che vengono già da tempo usate localmente, conseguendo ottimi risultati. In campo nazionale, considerando il calo dei votanti, sembrano perdenti. L'Idea è balenata nella testolina multigender di Elly Schlein, per rilanciare il consenso del Pd? La proposta, condivisa durante una burrascosa direzione del partito, prevede la creazione, alle prossime elezioni regionali, di una lista civica, nelle città capoluogo. Del tipo “Alleanza per Napoli”, “Uniti per Firenze”, oppure "Dimmi cosa vuoi" a Milano. Per arrivare nel caso fosse una Ideona ad una "Alleanza per l'Italia" dove ci saranno i Fratellini di Sinistra per caso. La democratica accozzaglia chiamata Partito è arrivata alla consunzione lenta ma inesorabile. L'arrivo di Trump ed il cambio nel comando del punto di riferimento mondiale, sta creando sconvolgimenti in tutti i cosiddetti partiti. Lo riscontri anche nelle chicchierate con amici e conoscenti. Ex comunisti che marciavano contro gli storici nemici del popolo ed il 1 maggio veniva considerato sacro e profano, si trovano vicini a Macron e la sua folle idea del riarmo a nostre spese e vita. La Meloni come tanti altri è stata colta di sorpresa senza avere tempo di cambiare abito e borsetta. Il ciclone proveniente dagli States viene colpito con le solite ed inefficaci propagande. Trump lo fermi e cambi il gioco solo con il voto e dissenso americano. L'Armiamoci e Partite è solo un folle richiamo al passato che non considera il presente. Avete gettato la Russia nelle mani della Cina. E' stata la sanzione più tragica e stupida. 
massimo lugaresi

lunedì 10 marzo 2025

L' Elmetto

Pochi (nessuno) avevano predetto il "casino" che sarebbe scoppiato nella nostra politica che prevede eterna sudditanza. I due maggiori partiti affermano la stessa cosa e non riguarda lavoro, scuola, sanità. La gara a chi sta meglio con l'elmetto. La paura di Putin fa 800 miliardi. Da trovare e restituire. In questo momento avendo contratto il vizio di votare, rimarrebbe solo una croce su Conte, nemmeno allenatore. Sono comparse, quasi di nascosto, una serie di notizie o meglio segreti violati, in cui comparivano decine di giornalisti, imprenditori e politici d'alto livello al soldo dell'Occidente, inteso come dipendente dagli Stati Uniti. Il nuovo padrone vuole licenziare tutti quelli che permettevano l'interpretazione del Gendarme nel Mondo. Hanno causato guerre ed occupazioni, culture e generi e soprattutto stipendiato i fedeli esecutori. Siamo liberi di trovare la nostra collocazione ed il consolato americano non sarà più vero governo. Trump parla con Putin e non accarezza la Giorgia. E' cambiata la sinistra fino ad essere incomprensibile, la destra è messa peggio. Uno scenario che visto dalla nostra ininfluente penisola, sembra un voucher per i grillini.  
massimo lugaresi 

domenica 9 marzo 2025

Allarmi, Allarmi

Da qualche giorno non "guardavo" Dagospia. Messi peggio di quanto pensassi (male). La scomparsa della 3 cittadinanze è ormai consolidata, nessuno la cerca. L'hanno ritirata dalla politica, a lei sconosciuta, lasciandola a Landini, per arredare gli scioperi settimanali, alternati con la magistratura, unica al mondo. Riarmiamo l'Europa è il motto dell'ultimo tailleur bellico della Ursula. Sembra però che la realtà operativa sia molto più complicata. Il galletto (?) francese sembra il padrone europeo, in realtà conta un ca..anche nel suolo francese. I partiti si spaccano piacevolmente, sono disgustosi i vecchi comunisti che dimenticano il passato per lucrare le briciole che il presente ancora offre. Non è colpa della vecchiaia incipiente. L'opportunismo è una delle penose variabili della politica. Gli stipendi sono estremamente appetibili. Per recuperare il ritardo con Stati Unuiti e Russia, in gara dal dopoguerra, ci vorranno decenni e tanti miliardi sottratti a spese più bisognose. Siete sicuri che questa strategia che vi mostra "sdraiati" al comando di un presidente stracotto, non porti ad autentiche rivoluzioni sociali ed elettorali? Non cito la sinistra diventata componente talmente variegata che citarla al plurale è offensivo. Regno Unito, monarchia compresa, prende il posto della allora potente Germania e con la Francia nucleare, dirigono il gregge europeo con l'eccezione di Orban. Difficile capire l'orientamento del nostro governo ed in particolare della Meloni, passata dai bacini a Biden, all'omaggio a Trump, ad una posizione bellica che ricorda quelle assunte nel passato. Per non correre rischi, saltano i confronti parlamentari. Draghi sarà euforico. Giusto trovargli un posticino. Ha vinto il Partito di Davos. Meno macchine, più carri armati.
massimo lugaresi

PS E' morto Todro 

sabato 8 marzo 2025

Il Tuttofare

Non esiste occasione politica, al momento, non religiosa, che vede impegnato il Pd, in cui non venga fatto e rifatto il nome di Draghi, con l'allegata speranza che qualcuno becchi. Nel momento più buio per i dem di tutto il mondo e l'imperversare del Duo Trump& Musk, sono costretti ad assumere a tempo determinato Starner, un laburista inglese uscito dall'Unione che ci vuole in guerra con la Russia. Sembra che abbiano alzato la mano in pochi. Riprendendo l'articolo di Dagospia, il blog in evidente stato confusionale che, per non sbagliare, definisce Trump, un cow boy coatto. Sono in crisi fantastica. Capisco il momento buio della corrente pseudo culturale che ha cambiato il clima con la Greta, introdotto nuovi generi, ancora da catalogare e perso tutte le elezioni, quartieri esclusi. Si tratta di scegliere l'avversario migliore contro Trump che ha duramente sconfitto l'involontario comico, messo dai democratici americani a capo dell'Ucraina, pensando di introdurla nella familiare Unione e, naturalmente, nella Nato. Il progetto è stato disastroso.Trump ha stravinto, demolendo, riga per riga, il canovaccio ed introducendo la figura del pacifista alla Bud Spencer, a forza di schiaffoni. La brusca e violenta risposta del presidente americano ha mandato in tilt la propaganda, abituata a prostarsi ed il manuale diplomatico. Lo ricordo spesso: chi ha avuto il coraggio di ribellarsi ha fatto una brutta fine. Figuriamoci se questi pischelli della politica diventano dei Moro. Hanno fatto una inversione che anche sulle strade della politica, implica il ritiro della patente parlamentare. Il sorriso della Ducetta è rimasto il solito. Cambiare padrone non è difficile per chi lo ha sempre avuto. Rimane il paradosso del Pd. Ho letto che Gnassi dopo avere abbandonato la bandiera palestinese, si offre come consulente di Zelensky. Non ho più età e voglia di capire cosa sono diventati, anno dopo anno. Definirsi di sinistra e fare (peggio) quello che fanno gli avversari, non è un cammino vincente. 
massimo lugaresi

venerdì 7 marzo 2025

Armiamoci

Chi parte? Dopo avere sconfessato i padroni atlantici e della Nato, Ursula Von Der Lyden ed il suo "tailleurino" hanno presentato un piano (?) per la Difesa Comune Ue. Termine generico che sottende la prosecuzione della guerra contro l'invasione russa per liberare la parte ucraina, da sempre filorussa. Cessato l'arrivo a pioggia dei miliardi ed armi americane, restituibili con le terre rare, il clan Ursula intende utilizzare i 100 miliardi rimasti del Pnrr. Il resto chi paga? La nostra Ducetta si è sfilata, per la paura di rimanere sola con la 3 citttadinanze a difendere la Nuova Marcia su Mosca. L'inflazione non si ferma, il debito pubblico anche, l'energia importata galloppa e con le ciabatte estive ci mettiamo in cammino? Perchè ci dobbiamo accodare ancora una volta alla parte sbagliata? I paesi dell'Ue dovranno trovare ogni anno almeno 250 miliardi. La condivisione di Dagospia con i soliti (giornali) gemelli di Elkann continua, in assenza di qualche gemito comprensibile della sinistra. Solo i grillini rimasti con Conte, mostrano una credibile opposione alle pagliacciate europee. Travaglio esibisce articoli pieni di ironia e verità nascosta. Apparentemente destra e sinistra, concedendo al Pd la rappresentanza, sono sulla stessa linea. L'equilibrismo meloniano è pericoloso, affitta  a Salvini il campo largo dei dissidenti della probabile terza ed ultima guerra mondiale. Trump ha accusato Zelensky di essere il primo responsabile. I dem americani invece sono accusati (giustamente) di essere le fiammelle che hanno acceso più conflitti nel cosiddetto dopoguerra. Verissimo. Afghanistan, Irak e Serbia possono ancora testimoniare. Si è rovesciato il tavolo della politica italiana che da tanti anni reggeva il dualismo storico. I duellanti si trovano sullo stesso carro, carico di munizioni e denaro. Siete sicuri che i pochi elettori rimasti seguano docilmente?
massimo lugaresi

giovedì 6 marzo 2025

Un Maschione?

Il maschione francese sembra padrone dell'Europa nella versione bellica, contro la Russia. Dopo il collega inglese, dimentica quale sarebbe la loro lingua madre. Hanno dovuto imparare solo l'ìnglese come Zelensky. Stanno parlando ancora di sanzioni ed aumenti di forniture belliche. Da un lato il governo (suddito) italiano cerca disperatamente soldi per alleviare le spese dell'energia triplicata per effetto delle sanzioni, dall'altro c'è la chiamata alle armi di Starner per l'Europa da loro abbandonata. Con la sua rozza ma comprensibile politica, Trump ha riportato tutti con i piedi ed i missili per terra. Gli Stati Uniti si ritirano nella loro immensa nazione. Avevano acceso nel dopoguerra decine di focolai, terminati spesso con indecorose ritirate. Il costo del comico ucraino era diventato insostenibile per gli States, invece la Ducetta era nel clan dei sovvenzionatori, dopo i bacini con Biden. Le sanzioni hanno distrutto la nostra economia e sollevato una ricorrente inflazione. Eppure questo governo, con l'eccezone a giorni alterni di Salvini, si era gettato nelle braccia del barcollante americano, salvo fare marcia al contrario con l'elezione di Trump. Camerieri a chiamata. La spesa per la difesa (e per l'attacco?) in Europa dovrebbe aumentare al 3,5 rispetto all'attuale 2 per cento. I russi spendono il 10% da quando avevano quasi l'intero mondo contro. Secondo i guerrafondai da poltrona, dovremmo prepararci ad una prossima invasione. La guerra in Crimea era presente ed operante da oltre dieci anni. Il fatto usuale che la propaganda occidentale la ignorasse non aveva portato tregue. Se avesse vinto Trump anche prima, cosa sarebbe successo al posto del barcollante, inesistente presidente? 
massimo lugaresi

mercoledì 5 marzo 2025

Per Fortuna c'è Starner


Nel riposizionamento mondiale, il lavoro più lungo e pericoloso è senza dubbio quello dell'Unione Ursula. Meccanismo voluto da Prodi con la supervisione consegnata alla Nato. Il mondo al contrario, descritto da Vannacci è diventato un piccolo villaggio. L'elezione (attesa) di Trump ha mostrato gli Stati Uniti vogliosi di cacciare, con il voto, i dem consegnati alla "sciagura" Biden. La stessa rivoluzione, solo un paio d'anni addietro è successa in Italia con la stravittoria di una (quasi) sconosciuta donzella uscita dai rifugi del post fascismo. Non ha genitori milionari, viveva alla Garbatella e non ha mai frequentato scuole elitarie. Era il prototipo adatto alla sinistra, se fosse rimasta legata al lavoro e popolo. Oggi sono radical chic. Termine comprendente un sacco di generi che ti permettoono di salire sul podio del Pd. Dopo l'elezione di Trump c'è un ritorno importante nel Regno Unito rappresentato dal laburista Starner. Strano paese, sempre disposto a partecipare a tutti gli eventi bellici e mantenere una insopportabile monarchia da tabloid. Sono usciti dall'Unione Europea, ed oggi dispensano consigli, naturalmente bellici. Anche loro e sono troppi, dimenticano che i russi li hanno salvati dall'occupazione tedesca. Definire Putin un nazista è una storica bestemmia. I tumori diagnosticati da lontano non hanno portato fortuna alla propaganda, tantomeno a Zelensky cacciato dalla Casa Binaca come fosse un infido servitore. L'errore di Putin è non avere pronosticato centinaia (migliaia) di miliardi offerti dai suoi nemici europei e americani. Trump vuole la pace, viene trattato da coglione e perfino terrorista. L'Unione Ursu
la è diventata una comica ed irrilevante barzelletta. Dopo tre anni di quotidiana guerra pensiamo di conoscere tutto sulla disastrata e sanzionata Russia, mentre volutamente, ci hanno oscurato ogni timida informazione. E' successo naturalmente anche con la Palestina. Netan non è stato cacciato dalla Casa Bianca, troppo potente la corrente mondiale che lo sostiene. In fondo ha ottenuto quello che voleva: colonie palestinesi e la..Cisgiordania. 
massimo lugaresi

martedì 4 marzo 2025

Divisi su Tutto


La vittoria di Trump, largamente prevista, dopo le ultime apparizioni del barcollante Biden, ha "spaccato" i Dem italiani. La corrente Davos, quella che si riunisce (ogni anno) con Draghi e naturalmente il potente capitalismo, è rappresentata da Linkiesta, mentre Dagospia limita (?) il compito allo stucchevole controllo dei movimenti della maggioranza. La Ducetta, come viene chiamata affettuosamente, il Premier Meloni, è la più seguita. Hanno anche tentato di contrapporle la Schlein armocromatica, la ritirata è stata impietosa. E' altrettanto vero che l'invidiata posizione che ha assunto in questi anni la Meloni è "indigeribile" per i democratici, più o meno democristiani. Quelli attorno alla segretaria lo sono tutti, con Landini usato per week end populisti. Mario Lavia di Linkiesta, pro Netan e Zelinsky, sembra invece volere scaricare la 3 cittadinanze a maniche larghe, definendo "surreale" la posizione assunta dalla Schlein: né con Trump né con l'Europa. Rimangono con Starner, reingaggiato ed il Macron alla sanremese. Il Pd è diviso in correnti, spesso uninominali che adorano attori e cantanti famosi ma perdono il popolo. Eppure con quello che l'opposizione riesce ancora ad organizzare e rovesciare, Fratelli d'Italia e la leader sono in costante ascesa. S'attaccano alle borse della Santachè. La segretaria del Pd critica il trumputinismo globale, non capisce che l’Ue difende la libertà e dimentica che solo la Resistenza degli ucraini all’invasore imperialista russo può portare alla pace. In queste due (false) righe è riassunta la sempre più profonda divisione nel mondo. Si parla poco, per colpa della fallita propaganda, del cambio avvenuto sulla panchina dei Gendarmi. Alla Russia, Cina, India, Brasile si aggiungono Sudafrica, Egitto, Emirati. Si consolano con la Ducetta, costretta a mediare e pretendere una sedia nelle prossime trattative. Ha già detto però che non invieremo soldati italiani. I Fratellini hanno capito che le Marce portano morti non voti. 
massimo lugaresi

lunedì 3 marzo 2025

La Strana Coppia

Lo scazzo preparato e la sceneggiata nella Casa Bianca tra Zelensky, ex uomo più famoso nel mondo e Donaldone, cercatore di pace, nelle vesti del solitamente presidente guerrafondaio, hanno confermato il cambiamento del mondo. L'interpretazione del severo educatore è stata perfetta, il cercantone di dollari ed armi, viene violentemente rimandato nelle manine curate di Macron e quelle ruvide di Starner. La nostra Ducetta, nata imparata, ha già assunto le vesti della cheerleader del nuovo padrone. Decisione saggia se guardi al passato e pensi di mantenere la carica attuale. Si è scatenata però una doppia propaganda: quelli che amano e bramano Trump e gli altri, tanti che lo vogliono almeno morto. La procedura per i presidenti americani sembra sia una sola. Donaldone nel ruolo dell'insegnante di sostegno del comico, mai così convincente, è stato magnifico. In mezz'ora ha aperto il nuovo ed atteso scenario per il nuovo mondo, non quello trovato (per caso) da Colombo Cristoforo. Il mio smartphone, credo tutti, sono stati inondati dalle intelligences nemiche della Russia, finora al servizio degli Stati Uniti. Anche questo sarà un duro cambiamento. Il gendarme è diventato un grillino pacifista? Noi, piccoli ed insignificanti sudditi post bellici, sempre agli ordini atlantici, siamo già nella posizione dei classici 90 gradi che collidono però con l'Unione Ursula. Credo che la guerra in Ucraina abbia intrapreso la strada giusta. Molto diversa, l'orrida situazione della Palestina. Morti ed abbandonati? La potenza israeliana ed ebrea, travalica la forza americana, sempre amica. Una volta i compagni manifestavano, oggi scrivono necrologi o che tempo fa. 
massimo lugaresi 

domenica 2 marzo 2025

Tra Due Fuochi

Spesso alcuni incipit che leggo su Linkiesta o guardo, tra tette&culi ripescati, su Dagospia, sono ridicoli. Usano però un linguaggio elitario, diverso dalla stufosa propaganda che colpisce solo la maggioranza, usando tutti i mezzi e borse taroccate. La parte del leone la fanno le due gemelle giornalistiche del caro Elkann, l'uomo che è riuscito a distruggere la Juve, cercando di salvarla, per venderla (?). Difficile capire quale sia il suo campo migliore, eccetto quello fiscale, subito praticato. I Geni di Davos. Hanno ancora un forte sostegno dalla corrente prevalente nella magistratura. Non è poco se si pensa che alla fine le decisioni vengono assunte dal potente potere costituzionale. Francamente non credevo che Mattarella uscisse allo scoperto, pur usando il suo lessico prevalente. E' la dimostrazione che l'arrivo di Donaldone ha fatto scoppiare la pentola occidentale. Occorre dire che non ha fatto niente per smentire le promesse fatte. Anzi. La Meloni è tra due fuochi. La crocerossina di Biden è stata una funzione per smentire il mantra delle destre, mentre si sono autoassolti dal comunismo. La (presunta) rivale Schlein non viene più citata. Il giochino che consisteva nel guardare solo nelle case e letti degli altri, oggi miete vittime. La prima sarà la 3 cittadinanze che ancora rimane, non sapendo a chi rimandarla come pacco inutile. Penso a tutti quelli che hanno abiurato, per interessi personali o familiari, la loro provenienza. Hanno sistenato figli e nipoti, adorano la Schlein e sostengono la democristianeria e relativi grembiulini che riempiono la ridente Davos. Non è stato sufficiente Palamara ed i suo libro subito declassato. Pensare che il governo possa cadere per una borsetta taroccata, dimostra che i venti anni di potere assoluto diviso con quasi tutti, hanno "rovesciato" anche il mondo della sinistra. Godiamoci la nuova Casa Bianca.
massimo lugaresi  

sabato 1 marzo 2025

Bagnini

Ho letto tutto su Chiamami Città, blog dei nostalgici (?) della sinistra storica, allineati con veloce camaleontismo. Rimangono la parte migliore che offre ancora la nostra politica. Maurizio Melucci è uno di quelli. La sua battaglia contro i bagnini ha avuto un passato di scontri e fughe, quando il loro voto era determinante, per la maggioranza riminese. Gode dell'assistenza legale dell'avvocato Biagini Roberto, anche lui con un lunghissimo passato amministrativo nelle giunte. Devo dire che la loro (tardiva) convinzione, ormai confermata da tutta la giurisprudenza europea e italiana, è stata quella usata (da sempre) nel mio blog.  Non abbiamo però mai auspicato una Woodstock balneare nelle nostre spiagge liberate. Autentica stupidità che cancella decenni di ottima conduzione. Una rivoluzione demaniale? Ci saranno nuovi ingressi e tante conferme, non avendo l'arenile la forza ed i corrispettivi di una volta. E' sempre un buon investimento, ma Rimini non tira più. Maurizio Melucci nel versare sul blog le pillole domenicali della (sua) politica, si chiede se le nostre spiagge senza i bagnini diventano: incubo o speranza. Adesso sceglie l'incubo, anche nella maggioranza.
massimo lugaresi

venerdì 28 febbraio 2025

Nuovo Ordine Mondiale

Benvenuti nel Nuovo Ordine Mondiale. Usa e Russia vanno a braccetto all'Onu, sempre meno influente e Mosca vota la risoluzione degli Stati Uniti sull'Ucraina. Trump non cita la Russia come "aggressore", dopo anni di "aggressioni" nel Donbass, senza fare riferimento al'integrità e sovranità dell'Ucraina. A Zelensky è rimasta l'Unione Ursula, non tutta. Trump vuole la fine della guerra che non doveva cominciare, ma il suo immenso potere in Occidente si ferma al cospetto di Netan. La guerra annunciata in Ucraina avrà una rapida conclusione, lasciando però il conto in sospeso. Trump rivuole i miliardi spesi dagli Stati Uniti, noi siamo più brillanti e disposti a darne ancora, speriamo nell'inverno caldo. Il Partito di Davos continua a sostenere Biden e Zelensky come non fosse successo nulla. Dopo le prime bordate, anche Donaldone usa un linguaggio diplomatico. Il Consiglio di Sicurezza dell'Onu ha approvato una brevissima risoluzione presentata degli Stati Uniti che chiede la rapida fine della guerra, senza però citare la Russia come aggressore e senza far riferimento alla sovranità e alla integrità territoriale di Kiev, come era invece stato sancito in Assemblea. Francia e Gran Bretagna, che avrebbero potuto porre il veto in Consiglio di Sicurezza sulla risoluzione Usa, hanno preferito astenersi, spianando la strada alla versione di Trump. 
Sullo sfondo giganteggia Xi Jinping, il vero vincitore.
massimo lugaresi

giovedì 27 febbraio 2025

Vinto o Perso?

La curiosità di leggere (guardare) Dagospia era forte. Il voto in Germania si è concluso come, da tempo, sondaggi non pilotati, avevano predetto. L'alleanza tra Cristiano Sociali e Cristiano Democratici ha raggiunto (assieme) solo il 28,5 dei consensi. Sono, entrambi orientati a centrodestra e con visibile ansia populista, mentre il mantra delle gemelle Elkann li spinge con lo "stracotto" Schloz. Subito dietro è arrivata l'invasione più temuta. In Germania ci sarebbero sei milioni di nazisti, condotti da una lesbo..nazista. Questo il succo degli articoli del blog tette&culi e democratici chic. L'Europa segue però quella che appare una ondata funesta per i dem di genere vario e gli accoliti della stampa. Stanno comparendo liste di imprenditori e politici che fanno parte della potentissima lista sionista. Tradotta nel linguaggio italiano sono (quasi) tutti militanti o sovvenzionanti il Pd e perfino la Ducetta. Lo si capisce dagli atteggiamenti nei confronti delle due guerre ancora in atto. Netan può fare ed invadere quel ca..che vuole, perfino Trump usa timoroso rispetto. I corrispondenti delle reti televisive fanno la gara a chi è più fedele alle news che le intelligences rilasciano. Le elezioni in Germania confermano che la sinistra woke sta sparendo. Disponibili a governare con tutti come i dem con i grillini. Mi chiedo dopo la solita veloce full immersion nella versione dell'attuale Partito Democratico, specchio della sinistra, come possano sperare di ritornare ai fasti antichi in Europa ed in Italia. Sembra che facciano più paura i maranza dei fasci e nazi inventati.
massimo lugaresi

mercoledì 26 febbraio 2025

Con chi sto?

Ho scelto due blog fra i tanti spacciatori di propaganda democratica, radical chic. Linkiesta è sicuramente più elitario, la propaggine quotidiana dei Davos. Dagospia è popolare, come le tette&culi elargiti gratuitamente. Scrivono e pubblicano però con l'inesauribile puzzetta nei confronti dei minus della destra, definiti sempre fascisti senza fascio, incapaci di esercitare il vezzo della politica. Non si chiedono mai perchè sono finiti a contare niente. 
La storia della Schlein, catapultata in Italia, spiega tante cose, non tutte. Anche le 3 cittadinanze di contorno non sono esaustive. Chi ha scelto la Elly? Chi ha raccomandato e perfino imposto ad un partito già alle prese con i rigurgiti interni, una scelta dettata (solo) dal genere? Troppe le iniezioni e provenienze da altri lidi. Un doping politico che ha nauseato tanti. Il potere ventennale, diviso con quasi tutti, calmava i bollenti spiriti della poca sinistra rimasta. Hanno (furbescamente) usato i prefissi telefonici dei verdi, imbrattatori, occupatori, antagonisti, cari alla Salis, per offrire più opportunità di voto. Per tanto tempo ha funzionato. Il modo al contrario ha rovesciato le carte. Tutto, in questo momento, sembra congiurare contro i democratici e l'Europa, loro invenzione. Con la nemica America non vai da nessuna parte, noi fedeli sudditi, siamo al guizaglio. Abbiamo decine di postazioni che ci controllano. Hanno sempre fatto e congiurato quello che ritenevano giusto, nel paese che ha osato mostrare il partito comunista più forte dell'Occidente. I destini di Moro, Craxi e perfino Andreotti sono esempi illuminanti. L'attuale debolezza che mostriamo non porterà a sconvolgimenti. La Ducetta è nata imparata. L'esito delle elezioni tedesche non avrà grande risonanza. Sono messi all'italiana, senza essere abituati. Comincano a conoscere i turbamenti dello spread. Prendete, ad esempio, Chiamami Città. Oggi si occupa solo di funerali, meteo e la cultura cara a Zaghini. Rappresenta il gruppo dei (furbi) nostalgici, prontamente adeguati. Piccola enclave.
massimo lugaresi 

martedì 25 febbraio 2025

Ma 'ndo Vai?

Se la maggioranza non ce l'hai? Queste secondo l'infallibile sentenza (alla Dalmastro) lanciata da Linkiesta, sarebbero le ragioni della segretaria di un pò del Pd, per fare "ammuina" al trumputinismo di Conte. Il portavoce supremo del grillismo è famoso per facilità e faccia con cui cambia posizioni, spesso collidenti, devo dire che sul putinismo i cinque stelle sono stati sempre coerenti. L'arrivo al governo ed il covid, li hanno frastornati. Si sono subito rifatti a spese del Pd, rimanendo all'opposizione, per cui sono nati. L'incomprensibile 3 cittadinanze non ha la stoffa (larga) per uscire dalla sterile triade delle posizioni che ha imparato. Credo sia frutto dell'insegnamento di Landini, nei week end da piazza. Presto ci saranno le elezioni regionali, se non si allea a 5 stelle, rimangono solo verdi e sinistra familiare. Avevo previsto che il 25, inteso come anno del duemila, fosse peggio del bruttissimo 24, per tutta la sinistra. Sbeffeggiati e scoperti i trucchi delle maldestre posizioni sociali. Tesorieri e cooperative sono solo un piccolo iceberg del mercato miliardario. L'arrivo di Trump sembra il "tercio de muleta" delle corride. Linkiesta di Mario Lavia ha naturalmente adorato Gori e Picierno, capi della corrente (anche) pro Netan. I quattro dimenticabili anni di Biden, con la badante Harris, sono stati sufficienti per il ritorno clamoroso di Trump. Sta girando gli Stati Uniti al contrario del vento woke imposto. Non c’è niente da fare, il Partito democratico non rompe con Giuseppe Conte e nemmeno ci polemizza, magari non andrà alla sua manifestazione, ma ora il problema è diventato un altro: come è conciliabile una potenziale intesa politica ed elettorale, con uno che difende apertamente Donald Trump? Il caporione del Movimento si è tolto la maschera, tenuemente campolarghista, per rimettersi quella gialloverde, perciò dovrebbe automaticamente diventare un avversario di un partito di sinistra o di centrosinistra, dunque europeista e difensore senza se e senza ma dei diritti dei popoli offesi. Ma Trump lo si attacca, e chi appoggia il presidente degli Stati Uniti no. Lorenzo Guerini non aveva esitato a prendere posizione contro Trump, come anche Peppe Provenzano, scrivendo che «è la Russia che ha invaso l’Ucraina, che ha diritto di difendersi. Noi abbiamo il dovere di aiutarla e l’interesse di farlo. Inizia da qui il lavoro per una pace giusta. Il cinismo invece porta all’ingiustizia». Già, il contrario di quanto sostiene Conte. Come la mettiamo? Si può avanzare il sospetto, molto fondato, che la segretaria del Pd e l’ala più di sinistra che la sostiene ritengono, pur senza dirlo apertamente, per un minimo di decenza, che l’avvocato del popolo abbia sostanzialmente ragione, e che dunque la guerra è stata un errore e di conseguenza continuarla sarebbe ancora peggio, spendere soldi in armi totalmente sbagliato. Un partito (totalmente) diviso che ritiene di essere ancora il migliore. 
massimo lugaresi

lunedì 24 febbraio 2025

Populisti o Bugiardi?

Scontro epocale nel Pd, finito nelle mani di 3 cittadinanze che c'entrano un ..cavolo con la sinistra. La componente di Linkiesta è pro Netan e Zelensky, secondo gli ordini della ricca compagnia che si ritrova a Davos. Mario Lavia di Linkiesta, disprezza il populismo di Conte e le supercazzole di Schlein sulla difesa europea. Il leader del Movimento 5 stelle, organizza una manifestazione di piazza contro il governo, mischiando la protesta contro le bollette, con il solito inchino a Putin. La segretaria dem non sa come schierarsi, mentre cerca un equilibrio tra protesta sociale e impegno europeo. Quel furbacchione di Giuseppe Conte ha fregato sul tempo la «testardamente unitaria» Elly Schlein, sottraendole l’idea landiniana della piazza contro il governo Meloni, mentre lei, intabarrata nel piumino d’ordinanza, da mesi gira fabbriche, scuole e ospedali, ripetendo, ogni due per tre, sempre le stesse parole d’ordine sulla sanità tagliata e i salari bassi. D'un tratto arriva lui bellebuono, come dicono a Napoli, a proporre una bella manifestazione. La parodia di un partito ridotto male che vede naufragare tutte le future possibilità. I grillini dopo avere soggiornato per mesi sulle rive del fiume, vedono passare voti e condivisioni. Non a caso lo attestano anche le più serie e corrette previsioni elettorali. Tutti raccolgono qualcosa dal Pd bucato. Giusto così, il verdetto ufficioso non mente. Il partito democratico paga con la vittoria di Trump tutti i debiti di credibilità accumulati in questi anni. Manca il crollo dell'Unione Ursula, occorre pazienza, arriverà con l'abbraccio tra Trump e Putin. Facebook ha già minacciato troppe volte di chiudere (democraticamente) la mia pagina. L'unica risposta che conoscono.
massimo lugaresi

domenica 23 febbraio 2025

Chi semina vento..

Raccoglie tempesta. Così recita l'antico proverbio biblico. E' arrivata. Trump e Putin stanno rovesciando il mondo ed il Dragone sorride sotto gli inesistenti baffi. Improvvisamente il bardato, spesso inutile raggruppamento di paesi e nazioni, chiamati Europa, escludendo (volutamente) il più importante e potente abitante, si trova spiazzato e messo nell'angolo degli esclusi. Un affronto che il galletto francese ed il tugnino incazzato, non digeriscono. Sono però entrambi sul viale del tramonto, dopo avere diretto l'Unione prodiana per venti anni. La nostra Ducetta era arrivata ai piani alti della politica, facendo (bene) l'unico lavoro concesso agli italiani: cameriera di sala comando. E' talmente impegnata nel cancellare origini e provenienze che si trova sulla stessa lunghezza d'onda dell'incomprensibile Schlein. Intanto il Pd si divide ulteriormente in sottocorrenti, talmente meschine da mostrare i finanziatori, cancellando scandalosamente anni di storia. Il sistema politico americano è spietato. Chi vince prende tutto e può cancellare tutto. Trump ha stravinto, mostrando impietosamente la debolezza del predecessore. Ha cancellato anche anni di assoluta obbedienza ai dettami atlantici, mettendo un freno, forse perenne, all'interpretazione dei gendarmi nel mondo. Non è solo una azzeccata definizione, ma il ruolo che nel dopoguerrra gli States hanno svolto, spesso violentemente, viene abdicato. Gli Stati Uniti hanno bisogno di cure particolari con l'immenso debito pubblico che sta tracimando. Donaldone si rinchiude nei confini dettando spesso ordini che devono essere eseguiti. Le ancelle europee fanno smorfie soprattutto quelle ancora presenti, definite democratiche. Si allineeranno anche loro, così come la Nato. In questa confusione di ruoli e presenze, i grillini guadagnano una boccata d'ossigeno e voti provenienti dai contadini Pd del campo largo. Giusto così. Un conto sono i legami familiari della Picerno, diverso il comportamento di tutto il partito. La scusa della Elyy,  non la pubblica nemmeno Repubblica.
massimo lugaresi

sabato 22 febbraio 2025

Consigli da Sinistra

Mario Lavia, grande sostenitore di Biden e Netan, prodiga consigli (interessati) alla Meloni, incitandola ad abbandonare Orban e Le Pen per abbracciare i lessi Scholz e Macron. Non cita però la posizione che dovrebbe assumere la Ducetta nei confronti dell'uragano Trump. Troppo pericoloso l'avvertimento. Sarebbe la Grande Occasione per diventare una vera leader europea come (da tempo) si mostra la "sua" Schlein. Lo scenario politico internazionale è profondamente cambiato in poche settimane. Suonano le sirene dell'allarme occidentale. Lo testimonia anche l'improvvisa ed intemerata espressione di Mattarella nei confronti della Russia. Una imposizione oppure andiamo avanti con un'altra Marcia su Mosca? Non dimentichiamo che Trump sta mostrando altri intenzioni che lasciano la Nato sola contro tutti. Attaccare Mosca sarebbe un terribile sbaglio, non sono rimasti in molti ad ambire al ruolo di Zelensky. I Tugnini hanno già fatto marcia al contrario. Sento e leggo troppe affermazioni imprudenti. La vittoria di Trump chiude l'epoca del Gendarme del Mondo. Farà gli interessi degli americani che non sono quelli delle invasioni del Wietnam, Afghanistan, Etiopia, Libia, senza ricordare la comica cubana. Occorre dire che il nemico oggi non è più una Ducetta che, come il nostro paese, conta ancora quasi niente. Oggi o possiedi divisioni nucleari oppure puoi fare il cane da guardia abbaiando. Si comicia a capire l'importanza e gli effetti della vittoria di Trump. Il palcoscenico italiano andava da Sanremo all'irrefrenabile Ducetta. La sinistra aveva appena fatto in tempo ad arare il campetto che è arrivato il ciclone americano. Li ha divisi forse per sempre.
massimo lugaresi

venerdì 21 febbraio 2025

Titolo Satirico

Non potendo condividire la notizia, copiandola dalle gemelle giornalistiche di Elkann, Dagopsia, usa l'intelligence del comodo interno, definibile piddina, ultima generation. Ha prodotto un titolo satirico: Trump trema. La Commissione Europea, vecchio cagnolino abbandonato per strada, reagisce contro le ingiustificate barriere al libero commercio. Non sono le "amichevoli" sanzioni che hanno fatto precipitare la nostra  inginocchiata nazione nella più profonda depressione. Promette dazi reciproci in risposta  a Donaldone, siamo i coniugi che si possono (ancora) evirare per indispettire (leggermente) la moglie. Lo immaginate un Trump che "trema" di fronte al miagolare europeo, nemmeno condiviso da tutti. Abbiamo un governo (compatto) che mostra le stesse stigmate dell'opposizione. Chi si deve vergognare? Saremmo disposti a ripristinare la Via della Seta per rispondere? Intanto, entro Pasqua, finisce anche l'intepretazione del comico Zelensky. Usa e getta. E' andato bene, di solito finiscono peggio. Il colpo assestato all'Europa e l'intemerata uscita di Mattarella sono i due momenti che permetteranno di chiarire meglio il pensero ed il voto di tantissimi. Viviamo sotto una cappa di imbecillità, spesso sincera. Il prezzo dell'energia, straordinario successo delle sanzioni contro Putin, non è sufficiente per percorrere l'altra strada, quella dei furbi tugnini, toccati dalla durezza della decrescita? La fine di questa Nato è vicina. Se dichiariamo guerra a qualcuno, la dobbiamo però interpretare da soli. Anche gli inglesi dimenticano che senza la Russia, pardon l'Urss, avrebbero continuato i corsi accelerati di tedesco. Per combattere il presunto nemico russo sono disposti a cadere nella trappola silente predisposta dalla Cina? Non m'aspettavo dal nostro Presdiente una interpretazione chiesta dagli ex padroni del (nostro) mondo. Ha ragione l'eterna Vanoni: come si cambia per..
massimo lugaresi

giovedì 20 febbraio 2025

Povera Sinistra

A Dagospia, nel descrivere il raduno a Parigi degli esclusi dalle trattative, interessava (solo) la magra figura della Meloni. Trump ha fatto capire, in pochi giorni, che è finita la bella epoque dell'Unione Europea, in mano (si fa per dire) della Ursula. Anche Draghi, sta starnazzando in giro, cercando un ruolo che non c'è più per lui. Brutalmente ma visibilmente, Donaldone ha chiarito le posizioni. L'agonizzante ed instabile Europa è una invenzione di Prodi, dettata dagli accoliti di Davos. Nel tentativo di isolare la Russia, consegnata al Dragone cinese, ci siamo menati sulle palle con l'inflazione. Gira la notizia che, in segreto, a Bruxelles volevano regalare qualche centinaio di miliardi a Zelensky, per vincere la guerra persa in partenza. Dalla tragedia alla farsa e inganni, il passo è breve. Il nostro governo, al pari della cosiddetta opposizione, con l'esclusione, condivisibile, dei grillini, trama, contro i nostri interessi, auspicando nuove sanzioni alla Russia. Per nascondere l'ennesimo furto popolare, enfatizzano i dazi di Trump. Al vertice parigino non c'era solo la Meloni con il viso rabbuiato, costretta a negare l'accordo che prevedeva nuove armi al comico, rivestito in fretta. Cosa pensa e scrive Dagospia, su dettatura, sono affari che non mi interessano, sembra però che il blog Tette&Culi assortiti, sia il candido sostenitore della corrente atlantica piddina. Importante per questa propaganda è affossare la Ducetta, ricevendo applausi e qualcosa in più, dal Partito di Davos. Quando riemerge Draghi, usare scaramanzie anche volgari è duopo. Il coro con Mattarella è istruttivo. 
PS Chiamami Città, per non prendere delicate, ma naturali posizioni, pubblica necrologi, condivisibili da tutti
massimo lugaresi

mercoledì 19 febbraio 2025

Traballanti

Salvini risponde a Marina Berlusconi che ha definito "bullo" il nuovo Presidente americano. Il truce leghista, auspica invece che Trump vinca il Nobel per la pace, volendo, a differenza di Clinton, spegnere una guerra, non invadere un'altra nazione. Ci sono però troppi personaggi che sono usciti dall'abituale confort zone, piena di affermazioni quattro stagioni e battute per tutti, che usano un linguaggio duro ed offensivo, pensando di essere al sicuro. E' indubbiamente una campagna guidata ed imposta da chi sente terreno ed affari volare verso altri lidi. In fondo con Biden ed il partito democratico, hanno fatto ed ottenuto quello che volevano, anche i miliardari vaccini. La Meloni si sente scavalcata. Questo vale anche per il duo franco-tugnino. Il tavolo degli accordi sull'Ucraina, apparentemente sembra affollato, mentre i due si sono già accordati su quello che volevano. Zelensky, rivestito, andrà a misurare, con il voto, la sua influenza in Ucraina. Rimane la Palestina e cosa è rimasto di Hamas. Ricostruire la mancata nazione, sarà dura, come trovare un posto per due milioni di persone. Sono quelle ancora vive. In questo caso gli States sono in difficoltà. Il peso israeliano è ancora enorme in tanti settori finanziari e giornalistici. Ai democratici americani e servitori occidentali, rimangono colpe ed errori imperdonabili. Rimangono riserve e scartini ed una Nato da usare con prudenza. Mezzo milione di morti e feriti per riportare com'era prima l'Ucraina? Dimenticavo: entra nell'Unione Europea. Un affare grandioso. 
massimo lugaresi

martedì 18 febbraio 2025

Stessa Parte

L'evidente anomalia che vede il Pd, definito di sinistra, spesso antagonista e Fratelli d'Italia, guidato mirabilmente dalla Ducetta, li ha condotti al comune e sconcertante applauso della "sparata" di Mattarella contro la Russia, oggi di Putin. Repubblica ha regalato due pagine di lodi al coraggio del Presidente. Aspetto analoga intemerata contro Trump il Daziere. La Schlein ha obbedito e si è unita all'applauso. Mai successo che due coalizioni, contrapposte su tutto, con qualche lodevole eccezione, siano sulla stessa sponda in politica estera, quella che conta. Non credo che per Putin la posizione dell'Italia sia il primo dei suoi incubi notturni, dopo avere superato i sette gravi tumori, segnalati da remoto. Segno inconfondibile dello sbando europeo. Ognuno per se e Trump per tutti? Prepariamo un altra Armir? 
massimo lugaresi

lunedì 17 febbraio 2025

Un Deserto che Conosco

Stupendo, senza scuse, l'articolo di Linkiesta, con la firma dell'inarrivabile Mario Lavia. Sempre un passo avanti anche lui. Titolo più efficace del contenuto: Tutta loro la citta. Il Pd (forse) sta capendo che la sicurezza non è solo un tema sociale, ma di ordine pubblico. Il problema degli episodi di violenza urbana nelle città è tornato al centro del dibattito politico. La destra ha sempre capitalizzato politicamente contro gli immigrati, mentre la sinistra ha sempre eluso (usato) il tema. Elly Schlein dovrà proporre in fretta qualche riforma pragmatica. Nel popolare quartiere romano del Quarticciolo, i poliziotti devono stare attenti. Circolano gruppi di immigrati nordafricani che in questi giorni hanno preso a circondare le volanti della polizia con fare minaccioso. Una, due, tre volte. Alla fine ovviamente hanno prevalso le forze dell’ordine, e ci mancherebbe, però questi fatti confermano che a Roma c’è un problema. E certo non solo a Roma. Ma in tutte le grandi città. Può ripeterlo quanto vuole la sinistra il mantra dell’accoglienza e dell’integrazione: tutto giusto, intendiamoci, ma i vecchi slogan non reggono più. Diciamo una semplice verità: la famosa gente, le persone normali, i lavoratori sono stanchi di tornare la sera a casa in un territorio di cui lo Stato ha perso il controllo, dove si spaccia, si delinque, si minaccia. Sono anni che su questo la destra fa sfracelli dialettici, perché poi la ricetta non ce l’ha nemmeno lei, e tuttavia la percezione comune è che almeno fa la faccia feroce laddove la sinistra balbetta. Ora siamo entrati nella fase della deportation, termine che al di là dell’esattezza della traduzione, evoca la durezza della risposta al problema, e se Donald Trump o Matteo Salvini incarnano una ricetta, la sinistra democratica che dice? Non parliamo poi della sinistra radicale che è sempre ferma al sociologismo per il quale alla fine il problema è lo sfruttamento capitalistico, l’assenza di welfare, l’emarginazione sociale degli immigrati. Mi fermo, ho copiato sa.    Sempre tardi meglio che mai anche a sinistra non certo per meritoi della Shlein che meriti non ha, si torna all'antico. Devo dire che dopo due anni abbondanti di nullatenenza politica e governativa, iniziano a battersi il petto in segno di mea culpa, mea culpa, mea maxima culpa. Mancano all'appello le due ammiraglie giornalistiche di Elkann, l'uomo che sussurra male alla Juve. Siamo al pareggio del bilancio, spero sia solo la prima tappa per una cessione non copiando l'Inter. A loro è permesso tutto. Non credo che verranno colpiti per le plusvalenze e nemmeno per il presidente fantasma. Marotta è stato il grande sbaglio. Però finalmente hanno perso per due volte.
massimo lugaresi

domenica 16 febbraio 2025

Giocattolo Rotto

Ha combinato più casino, spesso confusione, Donaldone in pochi giorni che il povero barcollante Biden in troppi anni. First America significa, da sempre, la morte dell'Europa e Nato. Abbiamo vissuto quasi 80 anni sotto il dominio politico degli States. I ribelli (pochi) hanno pagato con esilio e vita. L'alternativa grillina, nata e prolificata come nemica del Pd, si trova abbracciata alla peccatrice che con 3 cittadinanze non riesce capirci niente. Hanno già preparato la rivoluzione silenziosa. Gioca come la gatta con i topi. Sono rimasti poche enclave cittadine e regionali. L'Emilia e Romgna ha ancora qualche museo della sinistra. Dagospia usa temi e parole forti per nascondere il nullismo della sinistra. Balbetta parole minacciose, usando l'Unione Europea come fosse una forza granitica e non zibaldone di correnti e protagonisti. L'Ursula conta quasi niente e lo si capisce dai viaggi della Ducetta. Francia e Germania sono in sonno ed in attaesa dei nuovi leader. Intanto oltre al debito pubblico, i tugnini devono affrontare la rivolta delle terze e quarte generazioni di stranieri accasati più o meno legalmente. E' diventato un tema mondiale e finalmente usciamo dal porto sicuro italiano per tutti. Anche a sinistra si sono accorti che stanno sparendo con le loro cooperative  e tesorieri. Il prezzo pagato è molto alto e continua.
massimo lugaresi

sabato 15 febbraio 2025

Sempre Salvini

Stranezze del mondo. Netan, abbreviazione, senza Yahu, scomoda il Presidente Mattarella e Salvini. Mentre il Capo di Stato è contrario alle espressioni inutili e molto atttento a non infrangere il delicato equilibrio, sulla sottile riga della costituzione, il Truce (cit Dagospia) segretario leghista, combatte sempre due battaglie: interna ed esterna. E' uno dei quotidiani bersagli di Dagospia, il vero nemico del blog, nudo a colori. Comincia a farsi dura anche per Tette&Culi democratici. Dagospia è inquadrato dalla controffensiva della destra. Senaldi di Libero, lo ha accusato di essere un sito di indiscrezioni e maldicenze, il frullato mediatico più antigovernativo 
in circolazione. Salvini (sempre lui) va all'attacco della indifendibile Corte Penale Internazionale, chiedendo di metterne in discussione il futuro, poi vola a Gerusalemme ad applaudire Netan e congratularsi per l'accurata pulizia della Striscia. Tragica transumanza umana. La potenza israeliana è talmente forte e visibile che spinge Donaldone ad organizzare un Peep con chiringuitos, per i palestinesi rimasti. Siamo alla follia, democraticamente permessa. Le due nazioni diventano una, quella più forte.
massimo lugaresi

venerdì 14 febbraio 2025

Visto da Destra

Il Festival (ancora) di Sanremo, il più grande spettacolo del mondo, dopo il Capodanno che ci hanno sfilato, è stato gestito per un ventennio da governi democristiani, venduti come di sinistra. Il cambio epocale con la (quasi) dittatura di destra, lo ha trasformato, per la propaganda, in uno schifo da cui separarsi. Rimane l'allegra difficoltà nello stabilire correttamente il genere dei partecipanti, spesso volutamente mescolato. Lo stesso Carlo Conti, icona piddina, oggi presenta, sotto l'egemonia della Meloni. Arrivano le prime crepe nell'ossidato campetto della Elly. Hanno riesumato Prodi che non è mai stato portatore di fortune e svegliato dal lungo sonno Bonaccini. Al momento il Pd sembra diviso solo in due. Dimenticavo Matteo Renzi, l'unico che quando parla lo capisci e forse per questo lo avevano esiliato con relativo referendum. Hanno cambiato la facciata sindacale della giustizia, mettendo un innocuo personaggio, mostrando così voglia di dialogare. Siamo arrivati al punto di non ritorno. Il nostro Presdiente che avrebbe anche qualche obbligo costituzionale, si guarda bene dall'entrare nella storica lotta di potere. Allora quattro magistrati avevano occupato, senza colpo ferire, ma tante manette, il potere governativo. Sembrava che lo scandalo Palamara avesse zittito la potente magistratura che non vuole dividere i compiti. Sarebbe l'inizio della fine dell'immenso potere accumulato. Quello che sta succedendo contro il governo ha solo questa spiegazione. Lotta dura con i cittadini, silenti spettatori. Scontro di due poteri che dialogano, uno dipendente dall'altro. La Santachè resiste e la Meloni finge di proteggerla, perchè troverebbero decine di esempi simili. Hanno messo (volgarmente) in campo anche la giustizia penale europea. Nonostante tutto la Meloni continua il Volo verso l'alto, mentre la Schlein sta pensando quale cittadinanza usare per il futuro.
massimo lugaresi

giovedì 13 febbraio 2025

Truffa Intelligente?

Massimo Moratti, indimenticabile presidente interista, ha "rovesciato" un miliardo ed oltre, per la squadra, quando Prodi non aveva ancora stabilito il rapporto con il nascente euro. Finiva però sempre dietro alla mia Juve, che aveva (anche) il migliore dei maghi, padroni del mercato. Hanno provato ad ingaggiarlo, poi lo hanno accusato di avere corrotto (quasi) tutti gli arbitri e (per sicurezza) qualche segnalinee, però non hanno condannato nessuno di questi. Misteri della giustizia con i calzoncini. Sarebbe anche l'unico imprenditore che si è fatto "fregare" dai truffatori che si fingevano dei collaboratori del ministro Crosetto. L'ex presidente dell'Inter avrebbe elargito un milione, truccato in euro, alla "banda" che chiedeva soldi per liberare due giornalisti italiani. Non sono ancora noti nomi e giornale d'appartenenza. Facile indovinarli. Nella lista dei truffati (?) c'è il gotha dell'imprenditoria milanese, sembra che il solo donatore al buio, sia il Moratti che la famiglia aveva destinato al calcio. La voce di Crosetto è stata clonata, prima dell'Almastri Show, usando intelligenza artificiale. La normale, in questi casi, la possediamo da sempre. La procura di MIlano ha aperto un fascicolo per le voci.
 Almeno dieci grandi imprenditori contattati. Tre denunce. Due bonifici andati a buon fine, entrambi legati al nome dello storico presidente dell’Inter Massimo Moratti. Si allarga l’inchiesta sulla banda che spacciandosi per il ministro della Difesa Guido Crosetto, ha cercato di ingannare, in un caso riuscendoci, nomi dell’economia, dell’industria e della moda con la scusa di chiedere un contributo per liberare italiani rapiti all’estero. Sembra che l'interpretazione dei truffatori fosse buona, per riuscire nel difficile collegamento. Avrebbero restituito tutto attraverso la Banca d'Italia. In campo anche un presunto generale. Lo stesso Crosetto, nella sua denuncia su “X”, ha raccontato la genesi di questa «assurda vicenda» che ha coinvolto, tra martedì e giovedì, almeno cinque imprenditori, uno dei quali avrebbe parlato proprio con il finto ministro. Si punta a ricostruire l’identikit della banda, composta da diversi professionisti. Pensate alla beffa telefonica alla Meloni, dei due comici.. russi?

massimo lugaresi

mercoledì 12 febbraio 2025

Casamatta

L'incipit mattutino di Linkiesta, il disperato blog senza mentori. La Casamatta, follia di Donald Trump e la chiusura della mente americana. Dopo la Groenlandia, il Canada e il canale di Panama, il presidente antiamericano (sic!) degli Stati Uniti, vuole occupare Gaza e trasformarla in Las Vegas. Va fermato, ma servirebbe l’America. Questo è il funesto manifesto mattutino. Hanno pazientato quattro anni, fingendo di avere un presidente, invece di una casa di cura ed una nutrita schiera di medici, infermiere e badanti come vice. Pensano di disturbare Donaldone nella imperiosa avanzata con la stragrande maggioranza che lo segue. Il pericolo riminese per i guardiani democratici è però l'amico Bruno Sacchini che osa sbattere sulle facce incredule, cosa sta succedendo nella casa del padrone. Donald Trump cancella un sistema che aveva governato il mondo, proponendo all'infinito Canada di diventare uno state. Sono rimasti attaccati alla 3 cittadinanze che legge il compito di altri con il ditino puntato. Il futuro dell'unione europea è nebbioso, comunque vada non sarà come prima, con il galletto francese spuntato ed il presuntuoso, arrogante tugnino che comincia a conoscere il sapore del debito pubblico. Rifugiarsi nei confini per gli Stati Uniti, significa la fine della Nato e costringe ad una profonda revisione di tutti gli equilibri. La Meloni ha scelto di stare con lui, in attesa di altre certezze. La Schlein con l'armocromatico circo piddino. Contenti loro.
massimo lugaresi