martedì 31 gennaio 2012

Comunicato M5S

All’interno dei locali che ospitano il MoVimento5Stelle di Rimini, per metà di una parete campeggia la frase: “Quelli che non sanno ricordare il passato, sono condannati a ripeterlo [George Santayana]. No al revisionismo storico! In questo incipit l’assemblea del MoVimento5Stelle riassume la votazione di ieri sera per chiarire a mezzo stampa al consigliere Galvani e a quella parte, minoritaria, di giornalismo fazioso e poco informato, che il MoVimento riminese non ha preso alcuna deriva a destra, così come non ha preso alcuna deriva a sinistra. Per il MoVimento destra e sinistra sono ideologie morte, mentre l'antifascimo è un valore! Quello che si cerca di costruire nei confronti del MoVimento 5 Stelle é una vera e propria sterile strumentalizzazione che fa comodo a quei partiti tradizionali usciti devastati dall’ultima tornata elettorale, come la Federazione della Sinistra, e che verosimilmente si apprestano ad essere cancellati per sempre con le prossime elezioni nazionali.La questione in oggetto, all’ordine del giorno di uno degli ultimi consigli comunali, era di non concedere Piazza Tre Martiri, simbolo della resistenza, a Forza Nuova, richiesta contenuta nelle ultime tre righe dell’Ordine del Giorno di Galvani, Consigliere FDS. Non sta ai singoli consiglieri decidere se debba essere permesso manifestare in piazza, ma alla questura. Così come noi attivisti del MoVimento5Stelle ancora oggi ci rivolgiamo alla questura per chiedere il permesso per una manifestazione, lo stesso deve essere fatto da chiunque altro desideri indire una manifestazione. Chiedere ai consiglieri comunali di vietare ad una organizzazione che – a quanto risulta - non è ancora stata oggetto di intervento da parte della magistratura per reati specifici in relazione al fascismo, è di per sé un atto fascista di gravità assoluta, oltre che una palese violazione della Costituzione, articolo 21. Ricordiamo al consigliere Galvani l'esistenza dei Gulag oltre a quella dei Campi di Sterminio.Inoltre, ricordiamo al Consigliere Galvani ed alla sua maggioranza che la prima ragione per cui è stato eletto e viene retribuito, è quella di dare risposte alle esigenze della città e non quella di utilizzare la sala consiliare e le costose – per le tasche dei cittadini – sedute consiliari per dare libero sfogo alle proprie frustrazioni ed ego.Se, come è, la competenza è della questura, si limiti a trattare le questioni che lo riguardano, ci dica per esempio come la sua maggioranza sta per devastare le finanze dei riminesi per fronteggiare il debito, per opere utili solo a rimpinguare le tasche dei soliti noti e per proteggere i suoi sodali da azioni della Corte dei Conti. Se ritiene che possa essere offesa la memoria dei nostri Martiri – fatto pur sempre possibile - può interrogare per i canonici quattro minuti il Sindaco, che si interfaccerà poi con il Questore. Carla Franchini, nostro consigliere comunale, ha già ribadito che “a Rimini vantiamo un Questore eccellente di indiscusso prestigio. Se taluno chiederà la Piazza sono certa che saprà valutare egregiamente se concederla o negarla." Non a caso sabato scorso in piazza era presente un nutrito gruppo di forze dell’ordine. “Guarda caso la Federazione della Sinistra si preoccupa di questioni di ordine pubblico, ma assiste e tace sulle spese di oltre un milione di euro in consulenze esterne del Presidente di una partecipata (Aeradria, partecipata pubblica che espone una perdita di oltre 7 milioni di euro)”.

MoVimento 5 Stelle

Datemi una Leva


Come molti di Voi ricorderanno mentre il mondo intero condivideva le sue paranoie inflattive noi di Icebergfinanza pazientemente spiegavamo ai nostri lettori la natura scientifica di questa crisi, un’immensa deflazione da debiti, una depressione che avrebbe cancellato qualsiasi illusorio focolaio inflattivo da non confondere con l’ asset inflation o l’inflazione populista che quotidianamente va in onda nella rete. Per comprendere insieme le dinamiche di questa crisi riguardiamo i dieci punti della “DEBT DEFLATION THEORY” di Irving Fisher. Settant’anni fa, negli anni peggiori della Grande Depressione,  Irving Fisher pubblica The Debt  Deflation, Theory of Great Depressions (1933) completando il suo precedente lavoro dal titolo: Booms and Depressions (1932).  Nel tentativo di riscattare la sua infelice previsione di un “altipiano di prosperità permanente” dichiarato qualche giorno
prima del crollo del 1929, Fisher cercò di dare una spiegazione alla terribile dinamica della Grande Depressione. La sua teoria non è mai stata accolta dalla comunità scientifica, fossilizzata sulla teoria delle aspettative razionali, delle capacità autoregolatrici, autostabilizzanti dei mercati finanziari, comunità che condannò la sua teoria ad una sorta di relativo isolamento. 1) una liquidazione dei debiti attraverso la svendita dei beni ( i proprietari di abitazione sono costretti a svendere la loro abitazione in quanto non riescono più a pagare la rata del mutuo e nel frattempo il valore della loro abitazione è sceso sotto il valore del mutuo residuo, le banche vedono crollare il valore dei loro attivi in seguito alle svalutazioni dei beni mobiliari, gli investitori che avevano speculato indebitandosi debbono immediatamente rientrare dai loro debiti svendendo i titoli acquistati )2) si verifica quindi una concentrazione delle vendite e una caduta della velocità di circolazione della moneta che provoca a sua volta<3 ) un crollo generalizzato del livello dei prezzi, (diminuisce il valore degli immobili, le attese dei consumatori sono per una riduzione futura dei prezzi e quindi aumenta il risparmio) e un aumento dell’onere del debito espresso in termini reali ( ciò che ieri valeva 100 oggi vale 90, ma il mio debito resta nominalmente a 100). Il crollo dei prezzi a sua volta innesca un meccanismo a catena di danno economico, sia per quanto riguarda il valore delle garanzie che automaticamente scendono ( la mia casa ipotecata vale 90 e non più 100) , sia per quanto riguarda la riduzione della ricchezza o la sua sensazione, che provoca a sua volta una riduzione dei consumi.4)Ecco che allora la riduzione del valore dei patrimoni privati ed aziendali, unita a quella delle garanzie, provoca il circolo vizioso dei fallimenti privati e aziendali…5) il crollo dei profitti delle aziende ( … ciò non si è verificato grazie ad una selvaggia riduzione della forza lavoro ) che a loro volta provocano un…6) crollo degli investimenti, dei redditi, dei salari,  e quindi dell’occupazione ( che a sua volta porta ad una contrazione ulteriore dei consumi ) che determinano un …7) peggioramento del livello di fiducia nel sistema che invita al…."8) tesoreggiamento ( accumulo di liquidità infruttifera, ristagno, parcheggio di liquidità che non rende nulla, in attesa di un ulteriore calo dei prezzi degli immobili  ) o a tesaurizzare ( acquisto oro ) con la conseguente ulteriore diminuzione della velocità di circolazione della moneta…. provocando infine un’alterazione dei tassi di interesse con una riduzione del tasso nominale e un aumento di quello reale. Direi che abbiamo quasi tutto, per comprendere quello che sta accadendo, dinamica che i lettori di Icebergfinanza conoscono dal lontano 2008! Come abbiamo più volte sottolienato questa crisi ha bisogno si almeno una decina di anni per essere assorbita, non lo dico io ma la realtà empirica, mai una crisi originata da una bolla del credito e insieme immobiliare si è conclusa mediamente prima di sei/sette anni e questa è la crisi più grave della storia della finanza mondiale. Morale: questi grafici devono servire per capire realmente come è la situazione. Il debito è sempre debito, e qualcuno a Francoforte spesso se ne dimentica. E qualche ragionamento di favore per l’Italia sarebbe non solo logico ma necessario. A meno che il mondo continui a prenderci come un paese che possa diventare “terra di conquista” a seguito dello spolpamento di tutte le sue risorse (economiche e mentali).E se invece, a livello globale, qualcuno osa ancora dire che l’Italia affoga nel debito, magari mandategli questo post. Se poi questa persona è un inglese, allora mandatelo a scuola.


icebergfinanza

Via Coletti


Nello stradario urbanistico riminese, tutte le Vie possono condurre a condomini di varia denominazione e spessore imprenditoriale. La grandinata iniziò nella famigerata via Turchetta e dintorni, con la scusa di acquisire i terreni per la Fiera da quotare nella Borsa dei miracoli, vennero edificate qualche centinaio di case senza servizi. La moda del pagamento in moneta pesante, chiamata motore immobiliare, diventò irresistibile: buchi, statue, colonie, campi sportivi, tralicci, le scuse per far piovere mattoni erano davvero fantasiose, tanto li finanziava la Carim. Il mercato è andato a finire come la Banca della Città, lì sono arrivati i commissari e si vede qualche spiraglio, a patto di togliere la Fondazione da mani improvvide, neanche Piccari è servito. In Città siamo conciati peggio, il Giovane non ha ancora portato una delibera in consiglio che non sia lo spartito dell'Inno d'Italia. Dopo tante promesse di cambiare le regole del gioco e puntare sulla crescita sostenibile, cambiare o cassare tutte le eredità del passato, casca fragorosamente sulla Via..Coletti. Speriamo che questa oscenità non passi nel silenzio politico, arrivando a definire riqualificazione una ondata di cemento in una zona priva di verde e parcheggi. Si vuole eliminare un dignitoso deposito di mezzi pubblici, in cambio di...(?) condomini, potrebbe essere un'alternativa  funzionale, alla Vergogna dei mezzi attualmente dislocati sotto orrende tettoie nel perimetro delle mura che costeggiano via Roma, mentre a parole s'invoca la creazione di un parco storico/archeologico nell'anfiteatro romano. La cosa che fa incazzare è che si permette di costruire per finanziare un carrozzone inventato e deputato alla gestione della mobilità. Per il Novelli c'è stata una mobilitazione imponente, chiediamo alle forze politiche alternative all'inciucio riminese, le due rimaste, che inizino una battaglia consiliare, chiedendo:
1) Se la futura vendita non sia in contrasto con i vincoli di destinazione del bene.
2) Se l'area verde che circonda il deposito di Via Coletti, l'unica esistente, non debba diventare di pertinenza dei condomini.
3)Per aiutare, dopo il canto di Mameli, le intorpidite intelligenze consiliari, provate a chiedere come sia possibile un altro assalto urbanistico, in attesa di un Piano Strutturale che non serve neanche a fermare la speculazione.
4) Forse ultima, è come sia possibile svendere in questo momento un bene pubblico, ripianando i debiti di un carrozzone inutile già dal titolo, per il terrore di essere chiamati a risponderne.
5) Ultima domanda, la rivolgiamo al Sindaco, chiedendo quale tasso di legittimità può avere un cambio di destinazione su aree già in possesso di titoli edificatori, come da Lei minacciato e nel contempo su quella di via Coletti, inventarsi una destinazione ad Fabim.
Caro Fabio Pazzaglia, nel 2001-2005 non eri solo, ti avrebbero coperto con il cemento, provarono timidamente, battendo subito in ritirata, dopo è tutta un'altra storia, con i collaborazionisti anche del tuo partito. Puoi usare le nostre domande, vale per i movimenti con stelle e leghisti maroniani, sui puri del Pd non nutriamo speranze, però se volete fare incazzare il Sindaco...

lunedì 30 gennaio 2012

Il Dopo Imu 4

La nuova imposta IMU sta mettendo a dura prova le calcolatrici e le "menti" dei nostri amministratori (Rimini e dintorni). Da metà gennaio (prima non se ne erano resi conto, o meglio, pochi se ne erano accorti) le dichiarazioni degli stessi Amministratori erano pressochè identiche; probabile aliquota al massimo per le seconde case e alberghi, detrazioni al minimo e comunque "si stanno rifacendo i conti", "che saranno comunque salati" (Assessore Brasini, Rimini). Noi (Rimini Politica), con un articolo di FL pubblicato il 30 dicembre, avevamo posto il problema sulla complessità della nuova imposta ed in particolare sulla necessità per i Comuni, di alzare le aliquote. Avevamo anche detto che la specificità del territorio entravano a giocare effetti diversi tra i vari Comuni e quindi, ciascun Ente Locale, avrebbe dovuto ragionare in base alla propria realtà. Quella derivante dalla diversa tipologia immobiliare territorio per territorio. Applicare l'aliquota al massimo,anche se per alcune tipologie di immobili (che  chissà perchè sono sempre le stesse:abitazioni sfitte, seconde case, ecc.) potrebbe non essere la soluzione del problema. Anche perchè, come sembra dai recenti interventi ANCI, a maggior gettito di imposta IMU rispetto a quanto introitato con l'ICI, viene operata una compensazione di pari importo del fondo sperimentale di riequilibrio. Quindi quanto incassato di più viene compensato da un minore trasferimento dallo Stato al Comune. Quindi "il gioco" al "rialzo minimo", per il Comune, sarebbe a "effetto zero". Ma non così per i contribuenti....La norma presenta sicuramente alcuni aspetti per i quali arriveranno nei prossimi giorni maggiori chiarimenti ma è altrettanto vero che l'approccio tenuto dai nostri amministratori non sembra essere adeguato alla drammaticità della situazione. E l'aggettivo "drammatico" in questo caso non è esagerato.La seconda casa e/o l'abitazione sfitta, per molti riminesi è il secondo alloggio che il genitore ha realizzato per dare un futuro al figlio. Una tassazione impropria di questi immobili, ad aliquota massima, metterà molte famiglie in difficoltà gravissima.La situazione economica è complicata; ed è ormai chiaro che siamo in presenza di un'imposta patrimoniale ad elevata aliquota molto mascherata. La stessa sigla sembrerebbe confermarlo: I.M.P. - Imposta Municipale Propria - che sarebbe più corretto chiamare "Imposta Municipale Patrimoniale".Tuttavia l'occasione della nuova imposta;potrebbe essere raccolta da Amministratori consapevoli come il momento per dare un segnale all'economia. Le scelte delle nuove aliquote fatte su una programmazione seria del proprio territorio e non aumenti a tappeto delle aliquote delle solite tipologie di immobili.La programmazione seria richiede anche il dotarsi di strumenti in grado di fare simulazioni di calcolo (non la calcolatrice) e strumenti che ne permettano la corretta applicazione sui contribuenti oltre a dare trasparenza all'imposizione. Ma qui stiamo forse, anzi sicuramente, sognando. Le "teste" da noi sono quelle che sono.



In Basso


Non era mai scivolata così in basso la Politica, la formazione di un Governo scelto a Berlino, con evidenti complicità istituzionali, ha definitivamente cancellato la pur misera importanza del Parlamento. Le 945 persone, alcune fortunate dal dopoguerra, pagate, beneficiate, coccolate, tosate, nutrite, movimentate a spese dei cittadini, offrono l'immagine della loro inutilità. Aveva ragione Berlusconi quando lo voleva ridurre alla presenza dei soli capigruppo, rappresentati oggi dal Trio ABC, giornali, radio, televisioni non offrono più immagini dal vivo, Monti ha spostato i colli capitolini a Bruxelles, gli ordini li riceve in quelle stanze, si deve misurare con la Merkel e Sarkozy, non certo con Cicchitto e Franceschini, la Lega, sempre educatamente, lo ha mandato a fanc. I morsi della crisi si stanno avvertendo, torniamo al dopoguerra, un paese stremato, i ComproOro con cartelli invitanti la vendita di dentiere, stanno riempiendo lo scenario cittadino, i furti per fame aumentano, così come i delitti per pochi centesimi. Qualcuno pensa che la prossima stagione sia riempita dai dati entusiasmanti sfornati dal Galli da combattimento demaniale? L'aumento scandaloso delle accise provocherà danni inestimabili, la nostra economia turistica da anni viaggia su binari esili, si rubano i clienti per un euro, i famosi pacchetti hanno consegnato i bagnini nelle mani degli albergatori, in alcune zone un terzo dell'ombrellone va a chi offre turisti. La gara al ribasso ci consegnerà definitivamente nelle realtà fuori mercato come destinazione, il Palas ha offerto lo scenario ideale per discutere del futuro della Banca, sul passato ci hanno già pensato i vecchi amministratori che assomigliano troppo ai nuovi, i piccoli azionisti, un parco depredato fino al valore nominale, si sono presentati poco agguerriti, in tre minuti, scegliendo bene, d'insulti ce ne stavano molti.

Nuvola Rossa


300 arresti in California dopo l'occupazione del Municipio di Oakland. La polizia è intervenuta con elicotteri e lacrimogeni


nuvola rossa

domenica 29 gennaio 2012

Piccoli Azionisti


Il Palas subirà un collaudo statico probante, migliaia di Piccoli Azionisti della Carim dopo un'anonima apertura, faranno vibrare i piloni scatenando tutta la rabbia in tre minuti, nel vedere le loro azioni scese al valore nominale, dopo una gestione talmente illuminata che la Banca d'Italia mantiene due Commissari da 16 mesi per rimettere in sesto la Banca della Città. Al capezzale si sono recati in successione i due Gemelli, non è segnale portatore di felicità, mentre il Pasquicchio ha terminato il giro delle cinque chiese rimaste, due hanno risposto, quelle vere lo hanno mandato.... Ha promesso che in caso di fallimento, riferendosi forse al nuovo, si dimetterà, i cittadini non sanno cosa tifare, chiediamo alla Petitti, nuova musa  dell'economia, come mai il Bocconiano nella sua ansia liberalizzatrice non ha provveduto a sciogliere l'incestuoso nodo che lega le Banche alle Fondazioni, non è domanda difficile, si può consultare a tavola con Tonino. Anche la Moratti ha chiuso la lunga esperienza amministrativa, non certo esaltante, dedicandosi, al pari del cognato petroliere ad attività sociali d'alto valore, dopo una gestione, anche in questo caso, discutibile. La Banca, S.Patrignano, sono segnali che la nostra realtà sta precipitando, quando la Tassa Rinaldis arriva a presagire uno scontro sociale, non bastano le toccatine di rito, l'allarme è alto, le protesi politiche difettose abbondano. Non riuscendo a confezionare uno straccio di Bilancio od applicare nuove tasse comunali saranno costretti a licenziare dirigenti e consulenti d'immagine, alcuni se ne vanno, dispiace, si portano dietro un mondo antico fatto di chicchiane patacate, confezionate tanto bene che una Città ed un grande partito ci hanno creduto: Prg in primis, secundis Trc, terzium non datur, Ravaioli


P.S.
Arriva l'Imu

SaltaTutto


Disgregazione sociale e proteste che producono danni e costi, inducono il segretario del più grande e nostro sindacato italiano a prendere finalmente le distanze da questo governo, raccontando per altro mezze verità. Sui pensionati la critica si ferma alla durata della permanenza in servizio, senza aggiungere che con l'aumento nel conteggio della parte contributiva, rispetto a quella retributiva, in meno di dieci anni  si arriverà alla collocazione nella fascia della povertà per decreto, milioni di persone. La pubblicità progresso montiana tenta di vendere, con la complicità della triade editoriale, le riforme come indispensabili, mentre i lavoratori da mesi pagano lo spread tra salari e costo della vita. Non hanno iniziato dal Parlamento, sarà per loro una amara sorpresa quando vedranno sfilare persone che non avrebbero mai pensato di iscriversi alle brigate da combattimento, attenzione a picchiare dei poveri pescatori, non sembra l'antidoto migliore. Grillo ha il difetto di dovere alzare il tono per fare notizia, il concetto era chiaro e giusto, così come non abbiamo mai capito perchè essere leghisti si debba coniugare per forza con una maleducazione da Cerchio Magico, Maroni ha ragione a prescindere, se vuoi togliere l'appoggio a Formigoni lo fai senza insultare nessuno, anche chi si merita di peggio. L'hanno combinata grossa e dura per gli italiani, le ripercussioni saranno enormi, alcune ancora impensabili, non avere iniziato dai costi della politica e l'evasione fiscale, ha minato la credibilità di una campagna di stampa superiore ai fasti veltroniani, la protesta è appena iniziata, dove arriverà?  Prima di dimenticarmi, parlando degli Eletti, un plauso alla Marchioni, l'idea dei coupons turistici assomiglia molto all'aumento dei passeggeri del Fellini, più ne arrivano più aumenta il debito. La prima cosa che dovevano fare Monti/Napolitano era chiudere la Festa del Politico, portare retribuzioni e prebende, anche le loro, più vicine all'idea del volontariato che a quella dei vincitori di lotterie, ci sono milioni di esempi di giovani, donne e uomini impegnati nel sociale, con stipendi da operaio, non raccontate che non è competenza del Governo. Il Consiglio Comunale da distribuito 42 gettoni per decidere se l'Inno Nazionale andava suonato all'inizio od alla fine quando non c'era più nessuno. Uno lo abbiamo votato anche noi.

sabato 28 gennaio 2012

Tassa di Soggiorno

Forse gli Albergatori non hanno ancora capito che il sistema fognario riminese rischia di andare in tilt anche durante una estate soleggiata. E' sufficiente che, nel tanto ricercato "pienone", contemporaneamente, i turisti si mettano a utilizzare docce, lavandini, wc etc.,al rientro nei loro alberghi, perchè si verifichi il pericolo di sversamenti di fogne in MARE e ottenere così lo stop alla Balneazione! Chiamiamola Tassa di Soggiorno o di Scopo o della Merda; ma vediamo di applicarla subito, come pure è ora di dare inizio ai lavori programmati per risolvere nei prossimi 5 anni questo problema di Salute Pubblica! 


 Sergio Giordano(presidente pro-tempore di Basta Merda in Mare)

Lenta Agonia

La lenta agonia del Pdl sotto i colpi del governo Monti. Il partito di Berlusconi sembra avviato al capolinea. È in caduta libera nei sondaggi, lacerato da divisioni interne, in preda al panico. La parentesi del governo tecnico sta accelerando la fine della creatura berlusconiana. L’asse con Bossi è sempre più incerto. E in molti ora temono la profezia di Verdini: «Se continuiamo così finiamo al 15 per cento». ShareEmailStampa Silvio Berlusconi col segretario del Pdl Angelino Alfano POLITICA 27 gennaio 2012 - 18:12 I due deputati berlusconiani si incrociano davanti al ristorante della Camera. È mercoledì, ora di pranzo, il corridoio affollato di colleghi e qualche giornalista. Una stretta di mano e poche battute. «Stanno uccidendo il partito» dice a un certo punto il primo, un incarico di responsabilità nel gruppo di Montecitorio. E mentre l’altro annuisce, rincara: «Ci resta una lunga agonia». Ad alta voce, davanti a tutti, senza alcuna ironia. Va in scena l’ultimo capitolo del Popolo della libertà, così come lo avevamo conosciuto. Un partito in caduta libera nei sondaggi, lacerato da scontri interni, in preda al panico. Dove i malumori - un tempo andava di moda definirli mal di pancia - non hanno più bisogno di essere nascosti. Perché ormai, racconta al telefono con cinico realismo un fedelissimo del Cavaliere, «siamo alla conclusione di un ciclo. È la fine di un’epoca». L’ultima mossa, quella della disperazione, è stata la decisione di appoggiare il governo tecnico. Forte di una maggioranza sempre più risicata, a novembre Berlusconi si è dovuto arrendere e ha lasciato Palazzo Chigi. Sostenendo l’esecutivo Monti il Cavaliere sperava almeno di avere il tempo necessario per serrare i ranghi, risalire nei sondaggi e prepararsi alle consultazioni del prossimo anno. L’obiettivo era quello di presentarsi in campagna elettorale con un credito importante: quel passo indietro fatto per senso di responsabilità. Quelle dimissioni «senza mai essere stato sfiduciato dalla Camere» di cui l’ex presidente del Consiglio continua a parlare. Niente da fare. Dal giorno in cui si è insediato il nuovo governo, il già traballante Pdl ha iniziato a franare. «Oggi se va bene siamo poco sopra il 20 per cento - commenta un berlusconiano in Transatlantico - Almeno questo è il risultato di uno degli ultimi sondaggi che il Cavaliere ha commissionato ad Alessandra Ghisleri». Sondaggi, raccontano, che ormai arrivano sulla scrivania di Palazzo Grazioli con allarmante frequenza. «Se continua così - prosegue - la profezia di Denis Verdini diventerà realtà: a fine legislatura sprofondiamo al 15 per cento». Il governo tecnico prosegue il suo lavoro e il Pdl perde consensi. A sentire i berlusconiani più cattivi non sarebbe un caso. Mario Monti ha accelerato in tema di liberalizzazioni. Colpendo autonomi, piccoli imprenditori, categorie elettoralmente vicine al Cavaliere. Ma quando si è trattato di discutere di riforma del lavoro e modificare l’articolo 18 - argomenti più cari al centrosinistra - ha tirato il freno a mano. E così a pagare le scelte impopolari del governo dei professori è rimasto solo il Popolo della libertà. Con buona pace dei dirigenti berlusconiani che per rassicurare il proprio elettorato continuano a ripetere quella frase: «Siamo stati responsabili, ma non voteremo a scatola chiusa tutti i provvedimenti che Monti porterà in Parlamento». Lo dicono in tv, alla radio, sui giornali. È diventato un mantra. Un modo per confermare ai propri militanti - ma anche a se stessi - di esistere ancora. Una strategia studiata a via dell’Umiltà che, sondaggi alla mano, non sembra avere troppo successo. Le prime conseguenze potrebbero arrivare a breve. Tra qualche mese milioni di italiani torneranno a votare per le amministrative. Ma sulle alleanze - in particolare sul rapporto con la Lega Nord - è ancora mistero. Chi sperava in un riavvicinamento tra Berlusconi e Bossi - due leader alla disperata ricerca del consenso perduto - ieri ha dovuto assistere all’ennesimo scontro. Con il Cavaliere che si è preso della «mezza cartuccia» dall’ex alleato per aver assicurato il suo appoggio a Monti. Senza accordo, si rischia il tracollo. Su 28 capoluoghi di provincia in cui si apriranno le urne, stavolta il Pdl potrebbe spuntarla solo in poche realtà. Intanto il partito inizia a lacerarsi. Da una parte i dirigenti decisi a sostenere il governo tecnico, dall’altra gli ostinati del voto anticipato. «Ormai il partito ha preso una decisione - raccontano al telefono dalle truppe lealiste - la linea resta quella della responsabilità». Tra di loro ci sono il capogruppo Fabrizio Cicchitto, gli ex ministri Franco Frattini, Raffaele Fitto e Mariastella Gelmini. Contro, il fronte degli intransigenti. Quelli che dai giorni della crisi di governo non hanno mai smesso di chiedere al capo di interrompere la legislatura. Tanti ex An, ma non solo. Dietro ai due eserciti, sempre più terrorizzati all’idea di scomparire, i piccoli del partito. Parlamentari quasi sempre alla prima legislatura, con poche o nessuna possibilità di essere rieletti. Raccontare un partito diviso a metà sarebbe superficiale. Le distinzioni sono molte di più. Nel Pdl c’è chi sogna una scissione tra ex An e Forza Italia (stando ad alcune indiscrezioni questo progetto permetterebbe di raccogliere qualche voto in più). Chi immagina una federazione tripartita tra gli eredi della destra e delle culture liberale e popolare. Chi pensa a un Pdl del Nord e uno del Sud, per contendere i voti ai leghisti. E poi ci sono quelli che vogliono rinsaldare l’asse con Umberto Bossi e quelli che preparano il terreno per la nascita di un partito popolare italiano (tradotto: un’alleanza con l’Udc di Pier Ferdinando Casini). «Insomma - racconta un berlusconiano della prima ora - gli elementi di divergenza all’interno del partito sono diventati troppi. La scomposizione del Pdl e la nascita di nuovi soggetti politici ormai è inevitabile».
marco sarti 
linkiesta.it

Dateci il Demanio


Abbiamo letto della possibilità(?) di un trasferimento dei bandi demaniali alle regioni avanzata dal ministro bolognese al turismo, si continua a giocare a mosca cieca al cospetto delle autorità europee con le pulcinellate italiane. Sembra che gli assessori regionali abbiano preparato un documento per evitare la Direttiva Bolkestein e permettere ad una sola categoria  di non comportarsi come i 731 milioni di cittadini della Merkel Europa. Il commercialista felsineo non parla però della suddivisione delle entrate, dimostra scarsa dimestichezza con la materia, forse non ha bagnini tra i suoi assistiti. Un noto giurista, utilizzato da regioni e comuni, diceva che presentare la Direttiva come norma infame perchè stabilisce correttamente il rapporto tra pubblico e privato, imponendo la scelta attraverso bandi è tipica follia italiana, peggio ancora pensare di cambiare l'impianto giuridico del demanio, modificando il codice civile ed annullando il codice della navigazione. Non sembra opera delegabile ad un premier legato a doppio filo agli spread tedeschi. Ritornando alle nostre sabbie, dobbiamo ammettere che l'unico che nella sua battaglia retrò ha capito tutto è Mussoni, la politica della limitazione del danno è mossa intelligente, non sono le durate delle concessioni il problema, ci arriverà anche Galli, ne paventare l'arrivo di capitali cinesi, che andrebbero benissimo per la Carim, il marchingegno da studiare è come favorire nel bando chi ha esercitato correttamente nel passato ed abbia voglia d'investire nel futuro. L'innovazione cara a tutti a parole, si deve esercitare in questa occasione, non ne abbiamo molte a disposizione. Compagni al potere, era giusto che un barista da sabbia pagasse 400 euro così come recitava la Legge Pasi&Errani ed il collega a terra per un misero affitto ne versasse 40 mila? Non ci sono solo i canoni sulla questione spiaggia, l'altra presa per il Cu è il dilemma tra fattura e scontrino, sempre con il pericolo dell'umidità, adducendo che è impossibile redarle in prossimità del mare. Noi proponiamo agli amici (speriamo) dell'Agenzia delle Entrate, l'imposizione di un registro vidimato dove segnare subito l'ombrellone o lettino noleggiato. Per oggi abbiamo finito la lezione per Galli.


P.S.
Filippucci riesce a battere Galli, senza andare a bando

Solo Pugnette


Dopo chiacchiere e fantasiose passeggiate per Friburgo e Stoccolma, Gnassi lascia allo scarminellato Brasini il brutto compito di raccontare che l'Imu a Rimini verrà applicata  con il coefficiente massimo, unitamente alla Tassa Rinaldis, conservando il ruolo di enfant prodige, scudandosi come ci fosse ancora il Cavaliere. Il Bilancio anche per i bravi Skematici è composto da entrate ed uscite d'emergenza per pagare i costi del Palas, Seminario, Trc, Areadria, Agenzia Fabi, con il vergognoso risparmio sui pensionati delle scuole, sostituiti dalle ronde di casa. Sarebbe bastato cancellare uno degli addetti senza laurea per onorare uno dei servizi sociali più meritevoli, ma chi te l'ha suggerita questa patacata? La famosa Casa di Vetro, a detta di un pensionato votante, è diventata la Città Proibita, ha chiesto un appuntamento, la bravissima Alessandra ha annunciato, in cinese, che i tempi d'attesa sono lunghi.

venerdì 27 gennaio 2012

Vinci Facile


LTRO: come funziona l’operazione “Vinci Facile" 


 Per chi non avesse ancora capito bene cosa è il LTRO, propongo una semplice ma efficace slide presa dal sito del Wall Street Journal. No, non è la vignetta in apertura. Certo, anche quella nasconde una triste realtà. Qui cercheremo di essere un pelino più tecnici. La slide come detto è molto semplice. Le banche danno titoli alla BCE, la quale prende in garanzia i bond e fornisce liquidità alle banche, al tasso (ridicolo) dell’1%. Le quali banche poi però non vanno ad investire il denaro nel ciclo economico, prestandolo ad esempio alle industrie ed ai privati, ma preferiscono fare un’operazione del tipo “Ti piace vincere facile?”e quindi comprano Bond Governativi. Specialmente ora che la tensione sembra si stia allentando. Il business per le banche è ovviamente il differenziale sul tasso pagato in BCE rispetto a quello incassato dai Bonds. E ovviamente a beneficiarne è la finanza con la curva dei tassi"; ed i prezzi dei titoli di stato, in primis quelli italiani.
Già, ma non dicevamo che per via dell’EBA questi acquisti erano abbastanza difficili da concretizzare? La risposta è che anche in ambito di EBA grazie alla liquidità fornita dalla Bce, molte banche non dovranno nemmeno fare ricorso ai famosi Aumenti di capitale.
Certo, la Bce sta letteralmente allagando le banche di denaro.



massimo.it

Dehors


Chiamarle leziosamente Dehors è altra cosa, invece del molto riminese e volgare veranda, è già abusiva la pronuncia. Il delegato, non scelto da Gnassi, ha detto, finalmente, che un'opera per essere in regola deve avere un titolo edilizio, questo dovrebbe valere su qualsiasi terreno anche sabbioso, ma questa è un'altra storia nostrana. I Dehors a Rimini sono centinaia, secondo le nostre informazioni quelli abusivi vicino ai mille, molti locali esistono in quanto occupano con queste porzioni tamponate porzioni di superficie pubblica o demaniale. Ricadiamo sempre dove il tendone duole, nel mio (per poco) Circolo Nautico dopo avere richiesto una Dia per la realizzazione di un servizio igienico a norma, come impone l'atto concessorio, gli Uffici Comunali si sono accorti che al pari di 250 bagnini e quasi 40 chioschisti non avevamo il predetto Titulo. Il mio Circolo in attesa di un passaggio della presidenza ad un socialista gradito al Palazzo, esiste dal 1979, ha eretto la piccola sede ed il tendone con le autorizzazioni allora necessarie, in particolare quelle del Ministero della Marina rappresentato dalla Capitaneria di Porto. Non abbiamo mai richiesto nessun altro Titulo perchè nessuno ce lo ha imposto, tanto meno il Comune o prima la Regione. Abbiamo svolto per 30 anni la nostra attività, senza fini di lucro e con qualche rispettabile funzione sociale alla luce del sole, rinnovando le concessioni ed allegando lo stato di fatto. Tutti conoscevano tutto, in particolare questa strana Amministrazione era arrivata al punto di "promettere" un Piano Particolareggiato di iniziativa pubblica per migliorare la situazione esistente, trattandosi di una struttura sopra uno dei famigerati scoli di merda in mare, che abbiamo abbellito, facendo scomparire la funzione primaria. Per un cesso a norma come ho già affermato ci siamo "autodenunciati" ed abbiamo demolito spontaneamente le strutture che ritenevano a cicco e spanna, dopo un confronto con gli uffici,.. abusive o meglio prive del suddetto Titulo. Il baccano ospitato dai giornali di casa e cortile, in assenza clamorosa di recensioni libere è scandaloso, si stupiscono della Città nella quale vivono, dopo averne sponsorizzato gli interpreti, nessuno che alzi il tiro e lo sguardo sulla scandalosa assenza di Piani e Norme valide per tutti i terreni, senza usare pesi e misure diverse, Demolire il Caffè delle Rose è come andare a Cortina per vedere chi evade, fa notizia, forse è un ammonimento, non ci sembra la strada migliore, anzi appare molto pericolosa se non scivolosa. Intanto la devi applicare alle centinaia, per noi migliaia di casi simili, senza avere la possibilità di discernere ragioni e necessità. L'impressione che la crisi abbia portato al pettine molto largo finora usato nel campo urbanistico, tutti i nodi e le varianti concesse senza produrre lo Strumento Principe. Siamo l'ultimo comune capoluogo orfano del Piano Strutturale che doveva essere redatto nel 2001, le ragioni sono sotto gli occhi di tutti, l'adozione avrebbe impedito la politica della variante a go go, ma ci avrebbe consegnato caro Gnassi una città migliore e meno difficile da governare.
Questa è la verità, Nud e Crud a parte.

Zero porto Zero


MA DOVE VOGLIAMO ANDARE MAI?


Due striminziti Consigli Comunali due, e anche Gennaio è bell'e andato! Ma non succede praticamente niente. Persino del Bilancio di Previsione 2012, di cui si attendevano notizie già a Novembre, assolutamente nulla è dato sapere se non una vocina che parla di un ammanco di 18 milioni alla voce introiti, nel mentre che sarebbe di 150 milioni l'esposizione debitoria de...lla nostra Amministrazione Comunale. Beninteso: al netto delle passività di cui alla quota parte nelle varie partecipate (la Fiera a far la parte del leone, l'Aeradria a seguire).Il quadro d'insieme è dunque desolante quanto mai. Per esso non si possono sottacere evidenti carenze gestionali proprie della attuale Amminastrazione, anche se, e più gravi ancora, sono quelle attribuibili alle precedenti Amministrazioni che a siffatto debito hanno dato vita, senza peraltro investire più di tanto, proprio là dove era più opportuno, anzi necessario: la reta fognaria intendo.Tuttavia il discorso responsabilità, non si ferma qui! Intenderei infatti buttare giù qualche considerazione sul ruolo finora svolto da quella componente amministrativa che s'usa individuare come Opposizione, o meglio ancora, Minoranza. Onestamente, di dati specifici in merito a quanto e quale sia stato l'operato della minornza in questi ultimi 10-11 anni non ne dispongo; tuttavia, andando a sensazione mi vien da dire che, dopo un lungo compiacente letargo decennale, se oggi nella minoranza qualcosa si muove lo si deve quasi esclusivamente a quei tre cirenei del Movimento 5 Stelle, sporadicament supportati da Pazzaglia e, in una sola occasione, dal rappresentante della Lega Casadei, audace promotore di una mozione sul TRC. E GLI ALTRI??? Messe da parte le pervicaci polemicucce del solito Renzi circa l'idoneità a un certo ruolo di quella e questo, il gettone a 50 Euro, il negletto Borgo Marina e il tendone al porto, i restanti componenti la minoranza, sostanzialmente la compagine PdL, cosa ha prodotto mai? Risposta: UN BEL NIENTE DI NIENTE condito con svariate astensioni e addirittura assentandosi in blocco sulla mozione TRC ( ma forse nell'occasione il ribelle e imbelle Renzi c'era) Questa a grandi linee amici la situazione di Rimini: Poprio quella situazione oggetto di una approfondita disamina congiunta Pizzolante- Vitali, che ci ha fornito una ulteriore brillante versione della famosa ricetta dell'aria fritta. Qualcuno mi ricorda che due nullità, pur messe assieme, sempre zero danno come risultato. Ossia quell'identico, stesso risultato cui è pervenuta la segretaria provinciale Pd, sig.ra Emma Petitti in una sua disamina avente per oggetto "La crisi", riportata sul Nuovo Quotidiano, Cronaca di Rimini, in data 12 Gennaio u.s. In definitiva. E' TUTTO UNO ZERO PORTO ZERO 
 paolo frassini

giovedì 26 gennaio 2012

Cinquemila


Abbiamo segnalato da tempo che gli abusi edilizi erano qualche migliaio, chiedendo alla politica di interessarsi della questione, rivolgendoci a forze e movimenti che stanno deludendo la grande massa dei sostenitori più o meno convinti. E' la solita storia, i voti con la giusta protesta li raccogli, quando li devi trasformare in proposte, cascano stelline ed ampolle. In compenso i nostri fenomeni al comando, saltano da friburgo alle encicliche, senza affrontare il problema. I giornali con diverse sfumature secondo rigorosi ordini editoriali, parlano a spanne di un centinaio di casi, tentando di trasformarli in reati isolati, sono sempre più dei due/tre con i quali si voleva liquidare la questione. Noi ipotizziamo senza paura di smentite al ribasso che sono più di cinquemila, comprendendo tutto il vasto materiale dell'abusivismo riminese, uno dei più fecondi e fantasiosi d'italia:
- tettoie abusive chiuse lateralmente = 2000 
- piccole e grandi sopraelevazioni = 1000 
- cambi di destinazione, dai sottotetti ai garage, una prudente stima = 1000 
- ultimi 1000, sono i più gravi e fanno riferimento al forese, non solo capanni e capannetti, ma anche cementificazioni di terreni agricoli per migliaia di metri su quali sono sorte aziende di ogni tipo: noleggio di mezzi, magazzini edili, mostre e finte serre. Non vogliamo fare gli untori, nello stesso tempo la politica degli struzzi da palazzo non sembra la più appropriata, essersi baloccati per dodici anni con le varianti senza adottare uno strumento urbanistico serio che valesse anche per la spiaggia è un atto ambientalmente delittuoso. Non si possono beccare i soliti sfigati e trasformarli in capri espiatori, per farci capire meglio, sull'arenile non c'è solo il tendone del Circolo Nautico presieduto da un nemico o la verandina del misterioso Soccorso Mare utilizzata per una partita a carte, a levante e ponente nella stessa situazione di storica carenza del titolo edilizio ci sono esercizi balneari e chioschisti, con l'eccezione di quelli di S.Giuliano ed i pochi che hanno chiesto il condono. Questa è Rimini caro Gnassi, di notte è difficile vederla, però qualche tuo delegato te la poteva raccontare la verità, ammesso la conoscesse. Ci hanno prontamente ragguagliato sull'ennesima riunione a forza sette tra bagnini, baristi con i loro rappresentanti, sono volati gazebi, tende, tettoie, direzioni, non avere voluto una corretta innovazione con un Piano Spiaggia serio che permettesse anche una sanatoria con il passato è stato uno sbaglio letale. Volere mantenere tutto, senza emettere nemmeno uno scontrino è la politica che Mussoni poteva perseguire prima della rivoluzione in atto nel Paese. Paragonarsi a taxisti, pescatori, edicolanti e camionisti, vale solo per il reddito medio dichiarato, non sarebbe stato più veritiero parametrarsi ad avvocati, notai, farmacisti? In tempi abbondantemente sospetti avevamo indicato di seguire la Linea di Riccione, che confinando con noi riesce sempre a fare un figurone, copiando si potevano trovare soluzioni per trasformare l'abuso in eccezione, hanno approvato un Piano Spiaggia senza transitare per quattro Varianti, con la quinta in attesa di essere approvata dal Consiglio dei Bagnini. Ci hanno voluto copiare il Palas stanno ancora piangendo per i debiti.


 P.S.
 Il primo compito della bipartisan politica riminese sarà addossare le colpe al protagonismo di chi per mestiere deve sanzionare i reati, dall'ultimo agente ai magistrati, ripetendo gli scivoloni del passato quando Qualcuno raccontava ai giornali di casa che sequestrare un'opera abusiva sulla spiaggia rovinava l'immagine di Rimini, Questo pericolo non c'è più.

La Farsa


Alcuni fedeli visitatori del nostro Blog ci hanno fatto rilevare che concediamo un esagerata importanza alla figura del Sindaco in rapporto ai tanti problemi della Città, insistiamo troppo nel parlare di Gnassi come fossimo convinti che il suo apporto sarebbe vitale. E' così, mai come in questi momenti avere la percezione di contare su un potere istituzionale locale sarebbe decisivo per il futuro, purtroppo non riescono a mettere insieme una paginetta platinata di costi e ricavi per dare una proiezione finanziaria alla Città, sulla tassa di soggiorno aspettano l'ordine di Errani, sono abituati così, mentre l'economia nostrana va a puttane a nord perchè sulla marina è peggio. Non abbiamo bussole strategiche, si sono baloccati per tre anni nel Forum, cencellinando gli invitati e dopo avere approvato 88 varianti in due legislature, decidono di adottare un Piano Strutturale vecchio dalla nascita, L'assenza del Sindaco è clamorosa, non tanto dalle riunioni di Giunta, per quello che contano ci può mandare Funelli, ma sull'insieme delle situazioni ereditate ha emesso una quantità esagerata di promesse ed impegni senza concretizzare niente. E' prigioniero della sua maggioranza, la paura di portare una delibera è dettata da questa angoscia che rasenta l'assurdo, gioca sulla mancanza di una opposizione che non si chiami Gioenzo Corte dei Conti, come fosse decisiva la no laurea dello stunt man del Sindaco. Francamente non pensavano che l'insieme di forze giovani e vecchie che avevano costretto al ballottaggio un candidato spinto dalla avversione berlusconiana più che dalla convinzione, si squagliasse in pochi mesi, oseremmo affermare che è l'aspetto politico più serio rispetto alle profonde divisioni in casa democrat. Due debolezze che spingono la nostra realtà verso la tragedia, non abbiamo scogli sui quali appoggiarci per limitare i danni, la Carim è ai saldi, i piccoli azionisti sono l'unica parte da salvare, l'elenco delle aziende chiuse supera largamente quelle ancora aperte. In questo scenario confortante, Pizzolante e Vitali hanno compilato e cantato una omelia montiana, spesso le tragedie finiscono in farsa.

mercoledì 25 gennaio 2012

Comunicato Legambiente

Traffico veicolare e riscaldamento degli edifici portano il livello di inquinamento sopra i limiti e le amministrazioni locali sono tenute a prendere i provvedimenti necessari per tutelare la salute dei cittadini e riportare la situazione nella norma. Rimini ne ha pieni i polmoni!! Il problema, ormai cronico, continua ad essere sottovalutato e non affrontato in modo deciso ed efficace. Legambiente ha presentato la scorsa settimana il Dossier Mal’Aria 2012, con i dati sulla qualità dell’aria dei capoluoghi di provincia italiani, ed approfondimenti degli effetti sulla salute di quella che per il 2011 si è rivelata un’emergenza sanitaria. A Rimini, così come in tutta l’Emilia Romagna, la situazione nel 2011 è stata tutt’altro che rosea: le tre centraline hanno ampiamente superato il limite stabilito per legge di 35 giorni di sforamento all’anno del limite di PM10. Con l’azzeramento del contatore a partire dal primo gennaio 2012, la situazione non sembra migliorare: sono da più di 10 giorni che vengono continuamente superati i limiti La situazione è peggiorata in modo drammatico. Da un anno all'altro abbiamo avuto quasi un mese e mezzo in più di aria irrespirabile!Dal 2009 al 2011 a Rimini c’è stata un’impennata del numero di sforamenti registrati dalle nostre centraline. Per quella di Via Flaminia si è passati dai 29 superamenti del limite di protezione della salute umana nel 2009 ai 72 del 2011! Sicuramente la centralina peggiore non è indicativa della qualità media dell'aria di tutto il perimetro urbano, ma riporta la situazione più critica di cui gli amministratori locali e gli abitanti devono essere a conoscenza e di cui devono tenere conto. Con questo ritmo, in assenza di politiche serie e di un programma di emergenza si assiste inermi ad un vero e proprio attentato alla salute dei cittadini che si evidenzia in modo immediato soprattutto nelle fasce deboli (bambini, anziani ecc..) ma che comunque incide alla lunga su tutti indistintamente come è stato ampiamente provato. Infatti il legame tra inquinamento atmosferico e peggioramento delle condizioni di salute degli abitanti delle città è stato ribadito oramai da molti studi. Se si intervenisse solamente sul PM10 abbassandone la concentrazione in aria sotto i 20 μg/m3, come da indicazioni OMS, si potrebbero salvare 227 vite l’anno e 579 ricoveri in ospedale. E ancora non viene monitorato il temuto il PM2,5, ovvero le polveri il cui diametro è inferiore a 2,5 μm e che, a causa di queste piccole dimensioni, rappresentano la parte più pericolosa delle polveri. Solo dal prossimo anno saranno disponibili le prime valutazioni sulla quantità di polveri ultrafini nell'aria che respiriamo ma andando avanti di questo passo c’è da credere che non avremo buone notizie.Il clima meno piovoso rispetto all’anno scorso avrà sicuramente favorito il permanere degli inquinanti ma la mancanza di misure strutturali per combattere l’inquinamento e l’assenza di un “piano” di risanamento dell’aria, ovvero la mancanza di una reale terapia di cura, non hanno contribuito a guarire la situazione. Non possiamo quindi dare solo la colpa all’assenza di pioggia.Le cause dell’inquinamento atmosferico sono chiare e conosciute da tempo: prevalentemente il traffico veicolare degli edifici(non è un caso che molti degli sforamenti avvengano anche di domenica quando il flusso veicolare è sensibilmente ridotto).Ed è in questi settori che bisogna intervenire.Se da una parte l'emergenza smog deve servire a creare una sensibilizzazione verso provvedimenti incisivi perché duraturi, dall’altra si devono abbandonare provvedimenti che sono insieme poco efficaci e non duraturi nel tempo. Ovvero socialmente poco sostenibili nel tempo. Occorre applicare misure prese su area vasta e coerenti, che siano differenziate a seconda delle caratteristiche della città e dell’inquinamento. Il Sindaco continua l’Associazione,deve adattare, sia in senso restrittivo che tollerante, le disposizioni generali e intervenire subito sulla mobilità e sugli altri aspetti che potrebbero rendere più vivibile e più efficiente la nostra città, portando a compimento con coraggio una fondamentale azione “politico-psicologica pensando fattivamente alla salute dei suoi cittadini e al futuro del centro urbano di Rimini (ancora troppo lontano da quello di Friburgo!)” L’Associazione si rende poi disponibile a confrontarsi su questi temi per dare il proprio contributo e le proprie proposte, a sostenere e promuovere campagne di sensibilizzazione in tal senso.La soluzione è possibile ed urgente, richiede solo più coraggio da parte dell’Amministarzione, e più responsabilità da parte dei cittadini.Per fare una nuova Statale, però, non serve coraggio. Per far camminare, in maniera sostenibile, una città, sì. 
Legambiente Rimini

Ti Ricordi?


Caro Stefano Vitali, 
sei un bravo ragazzo, politicamente allevato assieme al gemello nella comoda culla del niente, scelti dai poteri forti ed ingombranti come garanti del cambiare poco, per lasciare intatte le loro cose. Gli eventi finanziari stanno ribaltando il Paese, avevamo timidamente avvertito che sarebbe scoppiata la rivolta della fame, in termini più crudi di quelle ottocentesche, chi ha più potere interdittorio manifesta con modalità violente semisconosciute, mettendo in grande difficoltà la rappresentanza Cna in veste montiana. Non possono stare con bagnini e tir nello stesso tempo, sono le contraddizioni che portano Bersani a bere in solitario la sua birretta.  Per il nostro Stefano le cose sono diverse, è avversato dal suo attuale partito, non sembra che al mercato del centro siano in tanti a svenarsi per lui, arrivato come Pizzolante all'ultimo giro d'orologio, due debolezze non sono in grado di fare una grande forza d'urto, al massimo una stucchevole omelia bipartisan. Con questa furbesca metamorfosi tenti d'accasarti nella casella delle verginelle, coloro che t'accusano di essere il problema, dovrebbero concederti una indulgenza politica, anche Card Bagnasco ha scomunicato l'evasione, cercando di patteggiare sull'Ici. Ti Ricordi con chi eri schierato quando si stava approntando l'ultimo sacco di Rimini o cosa non hai fatto per evitare la dissoluzione della Cassaforte, hai perfino lodato fino a pochi giorni fa un Magnifico che costruiva la più inutile e costosa Signoria Congressuale, lasciando ai cittadini il compito di pagarne i debiti. Hai agito sempre in linea con quella che dovrebbe diventare la tua controparte, i burattinai fiutano che finalmente e forse scompostamente entreranno in campo i cittadini che stanno pagando la manovra per onorare un patto tedesco-quirinalizio. Mai come in questo momento si capisce l'inutilità del Parlamento, 945 persone ed uno stuolo di stenografi da 299 mila euro, con l'arrivo di Mister Bocconi non fanno neanche finta di lavorare, lucrando però prebende e vitalizi vergognosi. Nella vacatio istituzionale si doveva inserire la chiusura dei due rami, la prima decisione giusta, non tracciare i mille euro dei pensionati. Pensi davvero di rifarti un'immagine giocando contro autentici giganti come Errani e Moretti..Mauro (per non ingenerare confusione) mentre anche i rom ti giocano contro? Il sistema locale non regge più, finora è stato graziato, a Milano sono andati giù duro e sono ritornati al 92, ma questa è altra storia, ne riparleremo.

Sfigati



Chi diventa professore universitario ordinario a 29 anni. 
E' raccomandato?

 nuvola rossa

martedì 24 gennaio 2012

Interrogazione

Signor Sindaco, come da Regolamento del Consiglio Comunale, articolo 24, sono a chiederle chiarimenti sui "motivi ed intendimenti della sua condotta". Mi riferisco alle dichiarazioni sulla banca Carim attribuitele dalla stampa negli ultimi giorni dell'anno. Lei avrebbe espresso "soddisfazione e sollievo" assieme al presidente Vitali, per il via libera della Banca d'Italia al piano per l'aumento di capitale. Secondo la rivista Linkiesta, le perdite dell'istituto ammonterebbero a 100 milioni di euro. I crediti deteriorati, sarebbero di 436 milioni di euro. Il valore delle azioni è passato da 21 a 5,35 euro, con una perdita del 75%. I piccoli azionisti sono 7000 e detengono il 29% delle azioni. Sono i soggetti che più pagheranno gli effetti della gestione pur non avendo avuto in essa alcun ruolo. L'istituto è stato commissariato dalla Banca d’Italia, per gravi irregolarità nell’amministrazione, gravi perdite patrimoniali e inadempienze nella direzione della controllata Credito Industriale. Le responsabilità della gestione fallimentare sarebbero da attribuire alla Fondazione. Di riflesso ai soggetti che l'hanno controllata: sindaci, presidenti di Provincia, Camera di Commercio, Curia, Rotary Club. associazioni di categoria, Confindustria Rimini, Associazione Meeting per l’amicizia tra i popoli, Comunione e Liberazione. Ordini professionali e Consigli Notarili locali. Signor sindaco, in un libero mercato la banca sarebbe fallita. Ricordiamo le immagini del fallimento Lehman Brothers. Abbiamo osservato che nel mondo anglosassone, ai manager responsabili di un fallimento, vengono date pressapoco due ore di tempo per liberare gli uffici e le scrivanie.Signor Sindaco, le domande. Le chiedo se non le sembra opportuno che prima di esprimere soddisfazione per il piano di salvataggio, lei non debba pubblicamente sottolineare le responsabilità di coloro che hanno portato l'istituto al fallimento.Se non le sembra opportuno porgere le sue scuse ai piccoli azionisti, quale primo cittadino di questo comune, comune che ha avuto una responsabilità oggettiva nel disastro. Non dovrebbe chiedere al Presidente della Fondazione di rendere noto in dettaglio come e a chi sono stati assegnati negli anni gli utili della Fondazione stessa? Ma soprattutto, lei ritiene opportuno che il responsabile di questa sciagurata gestione sia ora a guidare il piano di ricapitalizzazione? Mi riferisco al presidente Pasquinelli. Sugli imprenditori che parteciperanno all'aumento di capitale.Secondo un articolo del Corriere della Sera di fine anno il signor Luigi Valentini avrebbe scudato 20 milioni di euro nascosti al fisco. Dopo la campagna contro l'evasione del Presidente Vitali, signor Sindaco le domando: come può dichiararsi "soddisfatto e sollevato" e non proferire parola circa l'opportunità che una parte della banca sia acquistata dal signor Valentini? Non esprimo alcun giudizio sull'imprenditore, che semplicemente utilizza le opportunità che il governo gli ha offerto. Piuttosto chiedo spiegazioni in merito al suo atteggiamento ed indirettamente rispetto a quello del presidente Vitali, atteggiamento che mi sembra piuttosto ipocrita.La signora Alberta Ferretti gestisce una società che, sempre secondo Linkiesta, ha oltre 103 milioni di debiti, perdite negli anni 2009/10 di circa 32 milioni ed è una delle maggiori creditrici della Carim. Inoltre, pare che il compagno ed il figlio siano membri del consiglio di amministrazione della Fondazione. Signor Sindaco, è facile immaginare che questo conflitto di interessi potrebbe avere generato un danno nei confronti degli azionisti. E' anche doveroso considerare, che se da un lato la signora deve rientrare di prestiti nei confronti della banca attraverso una sua società, è poco opportuno che dall'altra se ne comperi una parte. Si potrebbe supporre che lo stia facendo con gli stessi soldi che si è fatta prestare. Signor Sindaco, non le pare che lei dovrebbe esprimere pubblicamente delle riserve in merito a questo, sempre nel rispetto dei piccoli azionisti cui viene fatto pagare il prezzo del disastro? Grazie


Luigi Camporesi
capogruppo M5S

Sinergia

Mirabile dictu! Dalla stampa locale si apprende che il Presidente della Provincia Stefano Vitali e l’On. Sergio Pizzolante, attraverso un documento congiunto, hanno creato una sinergia per la “costituzione di un tavolo di lavoro comune che possa contribuire a mettere in campo scelte condivise, utili per il nostro territorio in un momento così difficile”. Perfetto! Nel documento ritengono sia necessario che, attraverso il lavoro comune, si debba attivare un “piano locale per la crescita”, per contrastare efficacemente la recessione economica in corso, che si occupi di alcuni temi importanti per la nostra realtà: qualità delle acque, sostegno al Turismo ed alle Imprese, infrastrutture ed opere strategiche, trasporto ferroviario e rapporti con San Marino.In merito al trasporto ferroviario e, in particolare, all’assenza dell’Alta Velocità a Rimini, siamo convinti che tale situazione penalizzi gravemente Rimini ed anche tutte le regioni adriatiche, in termini di sviluppo per tutti i settori economici. A nostro parere non sarà possibile rimandare per molto tempo la realizzazione dell’Alta Velocità anche sulla dorsale adriatica, se effettivamente si vuole modernizzare il paese e se si vuole creare una linea alternativa alla Bologna-Firenze-Napoli. L’eventuale impossibilità di utilizzare quest’ultima linea paralizzerebbe l’Italia, con gravi disservizi nel collegamento Nord-Sud. Siamo però coscienti che è impensabile realizzare una linea di Alta Velocità rasente gli alberghi esistenti da Rimini a Riccione e oltre, e quindi,per realizzarla, sarebbe necessario arretrare l’attuale sedime ferroviario. Il progetto di Corridoio Adriatico, che conteneva importanti finanziamenti europei, già prevedeva questa necessità: lo spostamento della linea ferroviaria che sarebbe la “vita” per le città di Rimini e Riccione. Invece, politicamente, il progetto è stato lasciato cadere.Se per realizzare l’Alta Velocità sarà spostata la linea ferroviaria, realizzareun TRC in un’area che in un prossimo futuro sarà vitale per i collegamenti delle nostre città costiere, potrebbe diventare non l’errore del “secolo”, ma del “millennio”.Proprio in tema di TRC,conoscendo la contrarietà dell’On. Pizzolante al progetto e le Sue molte proposte per dirottare il finanziamento statale ad altri interventi in tema di trasporto pubblico, nutriamo seri dubbi sull’esito del “tavolo di lavoro comune”, giacché Vitali ritiene da sempre il TRC un’opera “strategica”.Pertanto, il Comitato “Rimini Città Unita” e tutti i riminesi contrari a questo Metrò di Costa, chiedono all’On. Pizzolante chiarezza sul TRC. Nel “tavolo di lavoro comune”,per “mettere in campo quelle scelte condivise, utili per il nostro territorio in un momento così difficile”, cosa si deciderà di fare per questo TRC? Naturale che se non avremo una risposta “chiara e leale” in merito potremo dire che è iniziata una nuova campagna elettorale, ed allora, altro che “Mirabile dictu”, più corretto un “Pares cum paribus facillime congregantur”. 
Walter Moretti Comitato “Rimini Città Unita” 
Rimini, 24 gennaio 2012

Caro Sindaco

Caro sig. Sindaco,
sono il papà di tre bambini della sua città. Nell'anno appena finito, i miei figli, così come tutti i bambini e gli abitanti della nostra città, per 74 giorni hanno respirato polveri sottili, le cosiddette PM10, a livelli superiori a quelli consentiti dalla legge. Il nuovo anno è cominciato solo da 24 giorni, eppure già 16 volte abbiamo respirato livelli di polveri troppo alti. Le polveri PM10 sono quelle che derivano in gran parte dalle auto, dal traffico. Sono andato a leggermi quello che dice l'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) sulle polveri sottili; ho cercato informazioni su internet, perchè nessuno ce le dice queste cose. In Italia, il valore limite è 50 μg/m³, L'OMS nelle sua linee guide è molto più severa e indica 20 μg/m³. A Rimini abbiamo molto spesso valori anche di 90 o 100 μg/m³. Sig.Sindaco, L'OMS dice che per ogni aumento di 10 μg/m³, si hanno effetti a lungo termine che vanno dalla diminuzione della funzione polmonare (nei bambini-1,2%), all'aumento delle bronchiti del 29%, all'aumento della mortalità del10%. Ha letto bene, sig. Sindaco? Tutto questo per aumenti di 10 μg/m³. A Rimini abbiamo aumenti di ben 50-60 μg/m³ oltre i limiti. L'OMS pochi mesi fa ha dichiarato che ogni anno 1.340.000 persone muoiono a causa delle polveri sottili. Devo continuare? Scrivo a lei sig. Sindaco, perchè mi hanno detto che lei ha il compito e il dovere di salvaguardare la salute dei cittadini. Per cui mi sento in diritto di chiederle: cosa sta facendo? La prego di non offendere la mia intelligenza rispondendomi che Rimini chiude il traffico alle auto il giovedì. Primo, sappiamo tutti quanto sia rispettato questo blocco; secondo, un giorno alla settimana fa ridere; terzo, in una città che ha un'autostrada che passa a "800 metri" dal centro, bloccare le auto per un giorno è come curare una polmonite con le caramelle alla menta. Se ha visto le cartine che ARPA ha preparato con la distribuzione delle polveri sottili, sa che il veleno arriva soprattutto dall'autostrada. Una lunga striscia mortale che ci passa praticamente sotto casa. Per anni i comitati cittadini hanno chiesto di spostarla più a monte, hanno combattuto una battaglia sacrosanta, ma ne sono usciti sconfitti. Forse costava troppo. Beh io sono stanco di sentirmi dire che gli interessi economici di pochi valgono più della salute dei nostri bambini. C'è ancora tempo, sig. Sindaco. La smetta di nascondersi e cominci a pretendere. I signori della Autostrade spa non sono padroni della nostra salute e della nostra città. Non deve inventarsi niente di nuovo, si guardi intorno, gli esempi ci sono. In Austria hanno bloccato il traffico dei tir e li hanno spostati su rotaia. A Cesena, a due passi da casa nostra, molto più vicina di Friburgo, hanno intubato la nuova secante. I veleni vengono catturati dentro alle gallerie e filtrati. Non dobbiamo respirarceli per forza. A noi non interessa nulla se costa troppo: costa molto anche curare bambini ammalati, e non solo in termini economici. Rimini sta soffocando, sig. Sindaco, e l'amministrazione sta a guardare. Si dia una mossa.
Luca Tofferna

Il Fior Fiore dell'Economia


William Black è professore associato di Economia e Diritto all'Università del Missouri-Kansas City USA. E’ stato un regolamentatore bancario che negli anni 80’ ha spedito in carcere decine di banchieri coinvolti in truffe ai cittadini. Ha testimoniato davanti alla commissione Agricoltura del Senato sulla regolamentazione dei derivati finanziari e davanti alla Commissione di Governance della Camera sulla regolamentazione dei compensi dei dirigenti finanziari. E 'stato intervistato da Bill Moyers sulla PBS ottenendo una grande attenzione da parte del pubblico, da cui è scaturita una forte risonanza mediatica. E' stato invitato presso la UCLA Hammer Institute a tenere una Lecture Magistralis. In occasione della pubblicazione del video sul sito dell'università, ci sono state talmente tante visualizzazioni, da mandare il server in tilt. E' stato una delle principali figure oggetto dell'attenzione: del regista Michael Moore nel recente film documentario "Capitalism: A Love Story" e delle interviste sui periodici Newsweek, Barron, e Village Voice.


 Michael Hudson, USA, è presidente dell’Istituto per lo Studio delle Tendenze Economiche a Lungo Termine (ISLET). Il centro è impegnato in ricerche sulla finanza nazionale e internazionale, sulla contabilità e bilancio consuntivo per quanto riguarda il settore immobiliare, sul reddito nazionale e sulla storia economica dell’antico Vicino Oriente. Hudson è analista finanziario di Wall Street. E’ ricercatore e professore emerito di Economia presso l'University del Missouri, Kansas City. E’ autore dei saggi: “Super-Imperialism: The Economic Strategy of American Empire” (1968 & 2003), “Trade, Development and Foreign Debt” (1992 & 2009) e “The Myth of Aid” (1971). E' consigliere economico di vari governi, tra cui l'Islanda, la Lettonia e la Cina, in materia di finanza e diritto tributario.


 Stephanie Kelton è professoressa associata di economia presso l'University of Missouri-Kansas City USA. E’ ricercatrice presso il Levy Economics Institute Bard College di New York. E’ coordinatrice del gruppo di ricercatori presso il “Centro per la Piena Occupazione e per la Stabilità dei Prezzi” (CFEPS). E' ideatrice e direttrice del blog New Economic Perspectives della Modern Money Theory School of Economics. Il suo campo di ricerca specialistica comprende le operazioni della Federal Reserve, la politica fiscale, la politica di spesa statale, lo Stato Sociale, la finanza internazionale e la politica dell'occupazione. Marshall Auerback;ha oltre 28 anni di esperienza nel management degli investimenti. Attualmente è stratega di portfolio di Madison Street Partners a Denver, USA. E’ membro del programma sulla gestione degli investimenti sociali ed etici al Living And Learning Communities di Denver. E’ ricercatore associato con "The Economists for Peace and Security" e col Levy Economics Institute Bard College di New York. E’ editorialista del blog New Economic Perspectives della Modern Money Theory School of Economics. è professore emerito di Economia First Class all'Università Franche-Comté di Besançon (Francia) nelle facoltà di: Giurisprudenza, Economia e Scienze Politiche. Tra gli altri titoli accademici: è docente di Statistica e Scienze Economiche all’ Università di Parigi, nel 1973 ha conseguito due tesi di dottorato, negli Stati Uniti è membro della “Eastern Economic Association” e del Dipartimento di Economia all'Università di Ottawa. E' autore di diversi saggi sulla politica monetaria, sulla politica economica e sulla concezione della crisi. Dal 1984 al 1996 è stato direttore del periodico “Monnaie et Production”. E' l'ideatore della Theory of the Monetary Circuit, di ispirazione post keynesiana, a cui ha dedicato buona parte della propria carriera e attualmente sta ultimando la stesura di questa vasta e dettagliata ricerca.


nuvola rossa

Ancora Trc

Giorni fa un lettore, con una lettera a proposito del progetto TRC, indicava i detrattori come persone che sono abituate a protestare per qualsiasi innovazione e modernizzazione, forse volendo fare un pericoloso ed inopportuno accostamento a chi contesta la cosiddetta "globalizzazione".Spero che quel lettore conosca il progetto e non faccia parte della schiera che, anche se si fatica a crederlo, pensa ancora che la nostra Metropolitana di Costa dovrebbe passare sottoterra.E' male comunque che non si conceda la buonafede a coloro che si oppongono alla realizzazione di un'opera definita, immediatamente alla sua approvazione, "inutile e dannosa". Per essere chiari una cosa che non serve e che, nel tentativo di volere risolvere alcuni problemi di mobilità, se realizzata, produrrà inevitabilmente danni forse irreversibili su vari fronti.E' peggio poi se a rivolgere la stessa accusa sono personaggi politici come ad esempio il nostro nuovo sindaco che, in occasione di una recente trasmissione televisiva, dopo essersi arrampicato sugli specchi per giustificare il progetto TRC, ha dimostrato di non avere la capacità di capire che in passato chi ha contestato altre opere comunali (Nuova Fiera, Iper "Le Befane", Palazzo dei Congressi, ecc..) non ha mai messo in dubbio l'"utilità" dell'opera ma sempre e solo la sua "ubicazione". Se non si capisce questa differenza sostanziale vuol dire non capire i bisogni e le volontà dei cittadini generando dubbi circa i reali motivi che hanno spinto, qualcuno anche in malafede, a sostenere un progetto i cui simili sono già stati abbandonati, con convinzione, da tutte le altre città della Regione.
Alcide Tosi Brandi

Foglio Vuoto


Ricordando il nostro passato è naturale citare famosi artisti, opere realizzate e le norme che formavano la certezza del Diritto, gli stolti, trattandosi di argomenti immateriali, le confondono con un insieme di chiacchiere inutili. Ragionamenti che aprono la strada alle strumentalizzazioni dei più furbi, diventati bravi se riescono ad aggirarle, grazie alla complicità politica. L'esempio di queste poche righe è rappresentato dalla scandalosa bagarre instaurata dalla categoria balneare contro le proposte contenute in un decreto fatto da professori di montagna tedesca. Le immagini dell'ultima assemblea con l'arredo di Pizzolante al tavolo sindacale, rendono l'immagine di quanto descritto. Mussoni che urlava con la sabbia alla bocca il suo sdegno per il trattamento ricevuto, essere considerati alla stregua degli altri imprenditori e cittadini europei è un'offesa che non si aspettava. Dopo avere pencolato in pochi anni da un partito all'altro e consegnato le sue speranze conservatorili a Prodi, Berlusconi, Veltroni, Errani e perfino Melucci, si trova dalla parte degli sconfitti dal Diritto e dall'Agenzia delle Entrate. Ma se questo è oggi lo Stato a Rimini, ci sembra che la questione assuma gli aspetti del tutti contro tutto, se non fosse drammatica farebbe sorridere. Ognuno s'inventa la sua strategia, mirata ad interessi personali nemmeno categoriali, verità, giustizia sono inutili orpelli. Nessuno mette una freccia per il cambio di direzione, parcheggi selvaggi aiutati dal nugolo di nigeriani conditi con qualche rom, ci hanno rotto le palle per dieci anni con targhe alterne, divieti, e blocchi, fino a costringerci a diventare ambientalmente corretti a gpl, mentre il Pm10 a Rimini si trova benissimo anche con la tramontana e la giunta da esposizione fa finta di niente o per fortuna, visto il casino che hanno combinato per sistemare l'accesso al Seminario. Un vero imbarbarimento che invade ogni settore, dalla famiglia alla scuola, lavoro, tempo libero, diventando comune il senso della prevaricazione.  La domanda che ci poniamo è come sia possibile che una Città si brutalizzi così velocemente rispetto ad altre aree che una volta consideravamo pericolose. Esistono forme sociali, sindacali, religiose ancora molto forti che appaiono impotenti a fermare il massacro culturale. Non riusciamo ad addossare anche queste colpe al Giovane, chiediamo solo di pensare a come sia cambiato il mondo e l'Italia dal maggio scorso quando molti guardavano a Gnassi come una speranza, l'unica commerciabile ma potenzialmente importante. Siamo l'unico Comune in regione che non ha ancora presentato il Bilancio 2012, un foglio vuoto non sarebbe una grande impresa.

lunedì 23 gennaio 2012

Governo ABC


Il Governo ABC detto anche Monti, ha stabilito con una rivoluzione sociale che non si vedeva dagli anni 70 che cinquemila farmacie e cinquecento notai potranno aumentare del 2% il Pil, mentre ha Rimandato taxi e bagnini a tempi migliori. Era chiaro a tutti, eccetto Galli che era una patacata demaniale, per il bolognese Gnudi, grande commercialista, a malapena riuscivano in quattro anni ad ammortizzare un lettino, con le dichiarazioni dei redditi presentate sono entrati ufficialmente nei nuovi poveri. La Voce locandineggiava entusiasta la retromarcia governativa, mentre John Mussoni avvertiva che il problema era rimasto, i bandi non li cancelli. Non vogliamo infierire sul mancato sindaco riccionese, però Fabio te le vai a cercare, capiamo che frequenti un area istituzionale nella quale il lavoro latita, sarebbe bastato da Cna prestato, chiedere informazioni all'amico Panigalli, non avresti mancato clamorosamente il vaso. L'argomento non può rimanere una disputa indecente tra i signori della sabbia ed i soliti cantanti stonati, deve diventare un problema dei cittadini, sarebbe compito della maggioranza +1 e dell'opposizione se non fossero scandalosamente d'accordo nel mantenere una posizione di fortissimo monopolio su beni pubblici. Abbiamo lanciato tanti appelli, anche scritti, agli amici del M5S, francamente non riusciamo a capire le ragioni della loro latitanza su questi argomenti, siamo in presenza di acqua...salata e tanta sabbia pregiata, vedete voi. Ci vantiamo di essere stati i primi, in tempi lontanissimi, ad avere aperto le danze sugli aspetti demaniali, avvertendo l'inutilità delle iniziative legislative regionali compiute dai Pasi su ordine di Errani, i viaggi della speranza compiuti dai pullman della compagnia Pizzolante&Lombardi con promesse elettorali nei confronti di una lobby denudata dall'Agenzia delle Entrate. Non si capisce la disparità di trattamento con altre categorie, pensiamo ai  pensionati, precari, cassintegrati, frontalieri che sono considerati meno dei bagnini, un mistero spiegabile in parte con la mediocrità di una sinistra allo sbando, postata dal solitary man Bersani, bevitore di birra. Parlando di quello che conosciamo meglio, una volta, nel Pci e post esistevano commissioni che pur con limiti, rappresentavano tavoli di confronto, avevi la possibilità di auscultare l'opinione degli iscritti, dei cittadini, sindacati, siamo certi che l'attuale baby segreteria, cresciuta ed allevata nel culto dell'immagine e ricerca di posti a tempo indeterminato, non sia nemmeno in grado di capire quello che stiamo scrivendo, appartengono ad un mondo diverso, non hanno mai lavorato. Lo scandalo è l'inesistenza di forze alternative, stanno facendo più i forconi siciliani che uomini con l'orecchino. Mangianti, Gambuti, Pari, Pazzaglia ma dove ca..siete, dei dipietrini non parliamo, era meglio Mastella.

Il Dopo Imu 3

Il titolo di un articolo di stampa “Attenti a far cassa col mattone”, riguardante la questione dell’utilizzo degli oneri di urbanizzazione incassati con il rilascio dei permessi a costruire, mi ha fatto fare una considerazione positiva (il bicchiere mezzo pieno) sulla nuova imposta IMU. E’ una provocazione ma potrebbe avere un fondo di verità. Lo Stato, con la nuova IMU, si è riservato una quota del 50% di quanto il Comune incassa applicando l’aliquota del 7,6 per mille su alcune tipologie di oggetti impositivi. Tra questi oggetti impositivi rientrano le cosiddette “aree fabbricabili” tassabili ai fini dell’ICI prima ed ora anche dall’IMU. Ciò significa che, quanto incassato sulle aree fabbricabili, il Comune, lo dovrà dividere a metà con lo Stato (e cosa grave il mancato incasso potrebbe determinare un danno erariale allo Stato). In modo paradossale un Comune che incassa molto sulle aree fabbricabili (Rimini può essere un esempio ma anche i Comuni limitrofi non ne sono da meno) in conseguenza di uno strumento urbanistico che ha previsto una grande edificabilità sui terreni del proprio territorio, si viene a trovare, con la nuova IMU, svantaggiato in quanto quello che deve condividere con lo Stato lo dovrà recuperare aumentando le aliquote sugli altri beni. Un Comune per avere incassato molto con le aree fabbricabili (che ovviamente non possono ora essere cancellate) sarà portato, nell’equilibrio della nuova IMU, a fare pagare di più i propri cittadini sugli altri immobili (case, negozi, alberghi, etc.).Potrebbe essere l’inizio di una pianificazione urbanistica più sensata e ragionevole. Speriamo. Fabio Lisi

domenica 22 gennaio 2012

CrescItalia


Ci piacerebbe chiedere al Bocconiano attraverso il locale miracolo Marchioni, quanto la Fase Due definita CresciItalia sia lontana dal famoso +1,5 % di Pil. Sono bastate poche settimane per mostrare la verità agli italiani: il premier imposto dalla Cu per curare gli interessi tedeschi che collidono con quelli del resto d'europa e la manica di professori, dei quali all'infuori di una onesta Severino, potevamo fare a meno, sono proprio scarsi.  Fighe e festini dalla politica passano alla nautica, l'effetto Monti è molto simile a quello di una canna, inducono entrambi al sonno, uno è più pericoloso quando ti svegli. La maronata compiuta con le concessioni demaniali ha inserito nel calendario nuovi martiri da spiaggia, se non avesse provveduto l'Agenzia delle Entrate a ristabilire le verità demaniali, La Voce dei Bagnini sarebbe ancora listata a lutto. Cosa non si fa per una pagina di pubblicità! Per dirla schietta i cosiddetti tecnici sono stati sbugiardati da un ministro del turismo di Bologna, la retromarcia compiuta è da guiness delle figuracce, permetterà ancora a Galli di mostrare che non è sua materia. Mussoni l'unico che capisce tutto da tempo, ha detto che il problema non è il quattro + quattro, ma i bandi che saranno inevitabili anche nella prossima edizione del decreto, come atto riparatorio di una infrazione europea, non sanabile. Potremmo chiedere a Gervasoni a quanto gli zingari quotano il Governo ABC, se arriva alla colomba, il silenzio di King George è eloquente, più le agenzie di rating ci massacrano, meglio la Borsa reagisce, segnale della bufala politica e finanziaria che ha prodotto la più scandalosa anomalia istituzionale. Al Cavaliere va benissimo, non ha mai contato tanto, lo tengono ancora per le malandate palle con le frequenze, però i processi non interessano ai lettori di Repubblica, può riprendere le danze senza chiedere carte d'identità. Dei democrat ha parlato Gambini, nella prima delle sue omelie quadrimestrali, al solito ci prende, conoscitore profondo del recinto, quando esterna ci succede di concedere subito entusiastiche ragioni, poi scatta la solita impertinente domanda sul dove fosse. Ci è successo sul Prg di Chicchi, Fiera, Palas e perfino su Gnassi, su Ravaioli aveva ragione lui, su Melucci...anche. Il tema delle liberalizzazioni è troppo serio per essere affrontato con tanta improvvisazione, nel contesto economico peggiore per riceverlo, non era prioritario, un'immensa cortina fumogena dietro alla quale si cela ancora una volta la Casta, rimasta indenne da ogni piccola manovra, assieme naturalmente alle Banche e le Unipol nascenti. Cercano di distogliere l'attenzione dagli ingressi furtivi nelle tasche di lavoratori e pensionati, diretti ed indiretti, gli unici indecenti decreti riusciti, il resto è pubblicità, anche fiscale. Non siamo certo amanti degli spettacoli sudisti conditi con forconi e mafie, abbiamo maturato un'età che ci permette di fare paragoni, per il momento reagiscono solo i più colpiti, siamo convinti che presto il movimento risalirà lo Stivale. Per capire che non è cambiato niente, hanno previsto i soliti quattro miliardi per il Sud, mentre Bossi cura le Trote.