venerdì 28 febbraio 2014

Comunicato M5S BIM

Siamo già oltre il PSC
 Lunedì 03 Marzo presso la saletta verde del comune in p.zza del popolo , 1 il m5sbim terrà un incontro durante il quale si parlerà di sviluppo alternativo dell'urbanistica, un approccio per intendere lo sviluppo urbano della città nuovo, che si scosta dal concetto esclusivo ma limitato e attempato di PSC sino ad oggi proposto da tutte le forze politiche. Alle ore 21:00 vi aspettiamo per scoprire assieme questa nuova realtà, nel primo di vari incontri, cercando assieme di farci domande e dare nuove risposte alle scontate dinamiche urbanistiche fino ad ora imposte alla collettività, non solo locale, che solo a pochi hanno portato vantaggi a discapito della vivibilità e del benessere. 
 --28/02/14-- Bellaria Igea Marina 5 Stelle Comunicazione

La Nuova Europa

Avevamo chiesto al Cancelliere un commento sui fatti ucraini, e soprattutto sui recenti sviluppi. Questo articolo ci stupisce per la completezza, e per un titolo apparentemente provocatorio ma che, da conoscitore di storia, crediamo di capire.
La Redazione

Sull’Ucraina, nel “mainstream”, dopo i giorni della retorica, è tornata un’apparente calma. Ma, in Ucraina, c'è stata una svolta radicale, e per il Paese è iniziata una nuova era. Nessuno è in grado di prevedere con certezza che cosa succederà in futuro, ma è importante comprendere con uno sguardo disincantato l'essenza della situazione. Nel bel mezzo della crisi politica, prima che essa giungesse al suo culmine sanguinoso, e agli attuali giorni convulsi, molti commentatori di Kiev hanno scritto che quanto stava accadendo era l'agonia della Repubblica Sovietica Socialistica Ucraina: la fine di uno stato che era "uscito dal guscio" dell'Unione Sovietica e per più di vent'anni aveva conservato i molti i tratti caratteristici della repubblica socialistica. Probabilmente è questo il giudizio più azzeccato che sia stato formulato in proposito. L'indipendenza fu concessa all'Ucraina dall'alto, grazie all'accanita lotta condotta dal movimento democratico russo, e più tardi anche dai dirigenti della RSFSR, contro il Cremlino e Gorbaciov che voleva (con l’avallo di un referendum, a dir il vero vinto) preservare l’unità dell’URSS.  Il popolo ucraino è scivolato gradualmente da una realtà all'altra. Dal 1991 al 2014 la politica ucraina si è basata sul principio della coalizione informale: essa si è rivolta verso l'Europa, ma conservando al tempo stesso, soprattutto sul piano economico, l'impianto generale ereditato dalla precedente formazione statale. L'identità nazionale, in mancanza di alternative, è stata mutuata dalla parte occidentale del Paese, dotata di una maggiore unità dal punto di vista delle idee. È stato indispensabile, però, abbassare la concentrazione dell'"identità nazionale", perché nella sua forma pura (cioè quella “Galiziana” oggi vincente) essa non poteva essere assimilata dal resto della popolazione di lingua e cultura russa. Di contro, la base dell’economia è stata costituita dalle regioni orientali, e per essere più precisi dall’eredità sovietica. Non si tratta solo delle imprese industriali vere e proprie, ma dell’intero complesso delle relazioni commerciali, economiche e umanitarie con la Russia, che hanno contribuito alla sopravvivenza di molti semplici cittadini fino all’arricchimento dell’élite oligarchica. L’Ucraina di fatto ha sviluppato una forma di parassitismo: aspettava dalle forze esterne che queste risolvessero i suoi problemi, in cambio della promessa di fare la “giusta” scelta geopolitica: con la Russia o contro la Russia. Questo sistema era ormai superato per diverse ragioni, sia di carattere esterno che interno. Il motivo principale è che esso ormai non garantisce più lo sviluppo del Paese, e serviva soltanto ad arricchire le classi dirigenti sempre più corrotte. La situazione che riguarda l’accordo di associazione dell’Ucraina all’Unione Europea è apparsa come una chiara dimostrazione del fatto che i vertici ucraini non sono mossi da altra motivazione che dal desiderio di restare al potere e assicurarsi il benessere (il loro…). Gli avvenimenti successivi hanno mostrato anche come i governanti del Paese non abbiano il benché minimo fiuto politico. Della bancarotta intellettuale e morale che ha colpito Victor Yanukovich lui stesso è in buona parte responsabile. Ed è stato proprio lui, con tutta probabilità a scavare la fossa alla “Repubblica Sovietica Ucraina” la cui esistenza era stata prolungata rispetto alle altre. Il nuovo stato e i suoi simboli. La forza motrice di piazza Maidan è l’idea della “rivoluzione nazionale” proveniente dalle regioni occidentali antirusse: Ora ha acquisito anche una sua mitologia: i martiri eroici, il sangue versato, il sacrificio della lotta per la libertà. Tutto ciò sul modello (per citare solo alcuni modelli recenti) dei Paesi baltici o dell’Azerbaigian, dove nel centro di Baku è stato realizzato il monumentale Viale dei Martiri in memoria delle vittime dell’ingresso delle truppe sovietiche, avvenuto il 20 gennaio 1990. La rivoluzione nazionale ha un proprio ordine del giorno che la parte più ideologizzata degli attuali vincitori seguirà certamente: individuare delle forze “antinazionali”, proibire le ideologie legate al “maledetto passato”, procedere alle epurazioni, esigere il giuramento di fedeltà non a un nuovo potere, bensì a un nuovo sistema di simboli. Quello di un nuovo stato da crearsi ex novo. Tentativi del genere in Ucraina si erano avuti anche in passato (soprattutto nel 2004), ma quegli impeti erano rimasti allo stato embrionale (o più esattamente erano stati malpreparati e malgestiti dagli sponsor occidentali…). Ora che le vittime fungeranno da catalizzatore e giustificheranno le azioni delle forze radicali sarà più veloce. Dal momento che queste azioni corrispondono alla prassi diffusa nell’Europa Orientale e Centrale in seguito alla caduta del comunismo, non incontreranno una vera e propria resistenza da parte dell’Occidente. Anzi. Nemmeno qualora si cominciasse a oltrepassare i limiti in modo sistematico. Tanto più che l’atteggiamento dei radicali ha un carattere apertamente antirusso, che è ben accetto dall’Europa e agli Stati Uniti, che sperano di “estendere” la rivoluzione alla stessa Russia, assumendone il controllo e, con essa, quello delle sue immense ricchezze. I riflessi per il “grande vicino”.   In contemporanea, naturalmente, si inizierà in tutta fretta a ritingere la nomenclatura e ad adattarla alla nuova situazione. Tra le file dei vincitori vi sono parecchi rappresentanti dell'opposizione "di sistema" che vuole restare al potere. Questa opposizione ha una maggiore esperienza rispetto ai "comandanti di campo" (quelli di Piazza Maidan) e pertanto risulterà avvantaggiata nel gioco politico che sta per iniziare. È del tutto probabile che accada qualcosa di simile alle conseguenze della "rivoluzione arancione": i vincitori ingaggeranno un'accanita lotta al proprio interno. Le ambizioni dei leader, a partire da Julia Timoshenko che è appena tornata in libertà e per finire con i capi del "Settore di destra", non contemplano dei concorrenti forti. La competizione, probabilmente su chi è più ”occidentale” e più antirusso, si svolgerà sul piano della retorica radicale. Cosa potrebbe significare tutto ciò per la Russia? In primo luogo, è probabile che tornino a presentarsi questioni che sembravano ormai chiuse nel 2010, quando furono firmati gli accordi di Kharkov sulla flotta del Mar Nero e fu approvato lo status neutrale dell'Ucraina rispetto ai grandi blocchi. Il fatto che sia stata messa all'ordine del giorno la questione dell'ingresso dell'Ucraina nella NATO sposta l'intero scontro sul piano della sicurezza internazionale, con la reazione della Russia che ne consegue. In secondo luogo, i rapporti tra l'Est e l'Ovest del Paese nelle nuove condizioni che si sono venute a creare potrebbero provocare gravi complicazioni.  Certo per la Russia, l’attuale situazione è una durissima sconfitta che l’occidente cercherà di sfruttare al massimo. Se quelle parti dell'Ucraina che non sostengono in massa la piazza Maidan non si organizzeranno in una forza unita e influente, su di esse si abbatterà una fortissima pressione psicologica e politica. Il raduno di alcuni giorni fa a Kharkov e il comportamento delle figure chiave dell'"ala orientale" non hanno dato l'impressione di una grande energia e dell'effettiva prontezza a difendere i propri interessi. La "rivoluzione nazionale" galiziana richiede invece una coerente ucrainizzazione del Paese e, di conseguenza, il dissolvimento di quel modello di vita che si era conservato nelle regioni in cui prevale la popolazione di lingua russa che si vedranno ridotte allo stato di “non cittadini” come già avviene nei paesi baltici. Quindi, oggi la Russia si trova di fronte a un grave dilemma. Una situazione simile, come dicevano, a quella verificatasi nel Baltico potrebbe ripetersi su scala assai più vasta: gli abitanti dell'Ucraina che guardano a Mosca e che vedono ledere i propri diritti dalla "costruzione nazionale" si appelleranno al potere della capitale. Se la Russia ignorerà tutto ciò o cercherà di cavarsela con delle minacciose quanto insignificanti note del Ministero degli Esteri, la cosa avrà delle ricadute sia sull'autocoscienza che sul prestigio del Paese. Intromettersi negli affari interni di uno stato confinante richiede una ferma volontà politica, la presa di coscienza del fine ultimo e la determinazione a raggiungerlo, perché l'impresa comporta notevoli rischi. Il più grave: una guerra con gli “sponsor” della Rivoluzione (U.S.A. e U.E.).  Questo, ad esempio, è capito benissimo negli USA (unica superpotenza) che non evitano mai di scatenare o intervenire in conflitti, “rivoluzioni”, ecc… I prossimi giorni, ci diranno se la Russia di Putin è qualcosa di nuovo o solo la ripetizione di quella, ridicola, di Gorbaciov ed Eltsin. La fine della storia della Repubblica Sovietica Ucraina apre una pagina nuova. Per il suo contenuto essa ricorda quanto avvenne nell'Europa dell'Est in seguito allo sfaldamento del blocco sovietico. Eppure, date la portata, la complessità e le caratteristiche peculiari dell’Ucraina, tutti i gravi problemi a cui sono andati incontro gli stati post-sovietici qui si manifesteranno in forma più acuta e maligna. In conclusione, l'Ucraina di oggi ha ereditato paradossalmente (si pensi solo alla Crimea !), un territorio per il quale deve essere grata ai segretari generali dell'Unione Sovietica. La fine della Repubblica Sovietica Ucraina non solo segna la fine di un preciso modello socio-politico, ma ci consente di porci la questione dell'organizzazione di uno stato in quanto tale, partendo da un modello inesistente e conflittuale. 
Il Cancelliere
P.S.
L'articolo è eccezionalmente interessante ma rimane il dubbio su cosa intende il Cancelliere per " Nuova Europa. Sembra straordinariamente quella del 1941.
continua....

Interrogazione e Risposta sul Ponte Deviatore del Marecchia

L'Interrogazione: Rimini li 14/02/2014 Alla c.a. Sindaco Comune di Rimini Signor Andrea Gnassi Assessore Lavori Pubblici Roberto Biagini Interrogazione con Richiesta di Risposta Scritta Urgente Entro il Termine Massimo di Cinque Giorni, Come da Statuto Comunale Art. 22 /Bis Comma 10 Ponte Deviatore Marecchia Signor Sindaco, signor Assessore, Con Deliberazione di G.C. n. 244 del 26/09/2013, l'amministrazione ha indetto un bando di gara per la realizzazione di un ponte prefabbricato di tipo Bailey, in sostituzione dell'attuale Ponte di Via Coletti sul Deviatore Marecchia, giunto al termine della propria vita utile. Nella delibera citata, si scrive: "che in conseguenza di tale parere tecnico l’Amministrazione Comunale ha provveduto con urgenza alla realizzazione di una struttura in carpenteria metallica di rinforzo per evitare il collasso fragile delle selle Gerber, rilevate in condizioni prossime al collasso, disponendo nel contempo il monitoraggio periodico degli spostamenti dell’infrastruttura a cura del suddetto Responsabile Scientifico". Il ponte è stato dunque rinforzato pochi anni orsono, con un intervento in carpenteria metallica dal costo di circa un milione di euro. Dopo pochi anni il ponte deve essere abbattuto, e la ricostruzione prevede complessivamente una cifra poco più che doppia rispetto all'intervento di rinforzo. Quindi le prime domande: i) Se il rifacimento prevede un costo poco più che doppio rispetto all'intervento di rinforzo realizzato pochi anni orsono, e l'opera di rinforzo deve essere ora asportata e rottamata, non si può affermare che sono state distrutte risorse economiche pubbliche con disarmante noncuranza? ii) In tal caso, il Signor Sindaco ha intrapreso azioni nei confronti dei responsabili di tale spreco di risorse pubbliche? La prima gara per la realizzazione del nuovo ponte, come riportato nella successiva Deliberazione di G.C. n. 307 del 21/11/2013 ha avuto esito negativo. In particolare, viene scritto che alcune ditte: "hanno comunicato la propria impossibilità a formulare un'offerta economica sostenibile". Inoltre, a giustificazione del sostanziale fallimento del bando di gara, dunque dello spreco di risorse economiche e temporali in uno stato di relativa emergenza, si sostiene che: "gli oneri finanziari per il noleggio e successivo riscatto del ponte modulare prefabbricato sono stati sottostimati dai Soggetti contattati in quanto questi non hanno valutato in modo appropriato le difficoltà attuali di accesso al credito". Ancora, a giustificazione del fallimento del bando si scrive: "la garanzia del rispetto dei tempi stimati per l’esecuzione delle opere è risultata critica anche in relazione alle condizioni ambientali in cui dovrà essere prevista l’installazione del cantiere e alle presunte difficoltà di accesso alle aree di lavoro", inoltre viene scritto che: "sono necessari maggiori oneri per l’installazione del ponte dovuto alle condizioni dell’intorno e per la risoluzione delle interferenze con i sottoservizi attualmente presenti nel ponte" ed anche che: "si reputa necessario provvedere ad un rifinanziamento delle opere in appalto e ad una ridefinizione delle somme a disposizione del quadro economico per le opere di risoluzione delle interferenze dei sottoservizi nonché procedere all’acquisto diretto del ponte modulare prefabbricato per evitare la corresponsione degli oneri finanziari del noleggio che sono stati valutati troppo gravosi". In ragione di quanto sopra riportato, alcune domande: iii) Concorda il Sindaco sul fatto che il bando di gara è stato scritto in termini completamente errati, e che il redattore della delibera in oggetto tenta di addossare a terzi le responsabilità di evidenti gravi sprechi sia in termini di tempo (da considerare la necessità di agire in tempi rapidi a causa dello stato di pericolosità del ponte attuale), che economici, correlati al fallimento del bando? iv) Per quale ragione i cittadini dovrebbero, attraverso l'istituzione comunale, continuare a corrispondere lauti stipendi a Funzionari che i fatti dimostrano essere incapaci anche solo di formulare un bando di gara in una situazione che richiede peraltro tempestività, oltre che l'indispensabile perizia? v) L'amministrazione attuale che in due anni e mezzo di mandato si è dedicata a colorare tratti di asfalto a colpi di centinaia di migliaia di euro, piuttosto che ad affrontare di petto problemi come quello di un ponte essenziale per i flussi di traffico cittadini, e che si sapeva avrebbe dovuto essere sostituito da almeno ventisette anni, come pensa di giustificare alla cittadinanza questo ingiustificabile ritardo? vi) Il Signor Sindaco è stato messo al corrente del fatto che il ponte stava cedendo, appena si è insediato nel 2011? vii) Se è stato informato, per quale ragione ha investito circa settecentomila euro per colorare un tratto di asfalto sul lungomare, e destinato milioni di euro per un'opera insulsa come il TRC, piuttosto che dedicare quelle essenziali risorse per la viabilità alla ricostruzione del Ponte di Via Coletti? viii) Se non è stato informato, ha disposto delle azioni nei confronti dei Funzionari che hanno omesso di comunicare fatti così importanti per la sicurezza e la vita quotidiana dei cittadini? Nella Deliberazione di G.C. n. 307 del 21/11/2013 si legge, tra l'altro: "Rilevato che dal 12/11/2013 è in pubblicazione un nuovo avviso di preselezione, per sondare l’interesse degli operatori economici alla partecipazione ad una nuova procedura di gara (appalto misto di fornitura e lavori e integrato in quanto oggetto dell’offerta di gara è il progetto definitivo e oggetto del contratto è la progettazione esecutiva, oltre alla fornitura del ponte e alla realizzazione delle opere accessorie)". Inoltre, si legge che: "Preso atto che pertanto la verifica sul presente progetto preliminare e’ stata effettuata dal Responsabile del Procedimento e la stessa si è conclusa con esito positivo come risulta dal relativo verbale del 20/11/2013 cui è altresì allegata la dichiarazione resa dal medesimo Responsabile Unico di Procedimento, ex art. 106 comma 2, ai fini dell’accertamento di cui all’art. 106 comma 1" In relazione ai due punti sopra citati, le domande: ix) Trattandosi di un nuovo bando di gara rispetto a quello precedentemente andato deserto, per quale ragione si sono avviate le procedure di gara ancora prima che la Giunta deliberasse in proposito, considerato che, come si legge nella stessa delibera, in data 12/11/2013 vi è stata la pubblicazione di un nuovo avviso di preselezione, mentre la delibera è datata 21/11/2013? x) Cosa è stato mostrato (quali documenti) alle imprese che avrebbero dovuto manifestare la volontà di partecipare alla preselezione, se il Responsabile del Procedimento ha effettuato la verifica sul progetto preliminare solo in data 20/11/2013 e l'avviso di preselezione è datato 12/11/2013? Il Responsabile Unico del Procedimento, in conformità alla prescrizione del Codice degli Appalti (D.Lgs 163/2006), ha certificato la correttezza della progettazione. Si legge infatti nella Deliberazione di G.C. n. 307 del 21/11/2013, tra l'altro: "Preso atto che pertanto la verifica sul presente progetto preliminare e’ stata effettuata dal Responsabile del Procedimento e la stessa si e’ conclusa con esito positivo come risulta dal relativo verbale del 20/11/2013 cui e’ altresì allegata la dichiarazione resa dal medesimo Responsabile Unico di Procedimento, ex art. 106 comma 2, ai fini dell’accertamento di cui all’art. 106 comma 1" Si domanda a tal proposito dunque: xi) E’ stata accertata la conformità del progetto alla normativa antisismica relativamente alla profondità delle pile in alveo, in considerazione dei fenomeni di subsidenza e della classe di amplificazione sismica della zona di realizzazione del ponte? xii) E' stata accertata la correttezza dell’ampiezza delle campate relativamente alla portata del fiume in quel punto? In data 15/01/2014 si è proceduto all'apertura delle buste contenenti le offerte dei partecipanti al bando per la realizzazione del nuovo Ponte sul Deviatore Marecchia di Via Coletti, secondo i dettami della Deliberazione di G.C. n. 307 del 21/11/2013. Hanno chiesto di essere invitate al bando sette distinti soggetti, dei quali solo due hanno poi effettivamente presentato offerta in busta. Si domanda a tal proposito: xiii) Di conoscere, laddove possibile, i dettagli (nomi) dei cinque soggetti che hanno rinunciato a presentare offerta. xiv) Di conoscere, laddove possibile, i motivi che hanno addotto relativamente alla loro rinuncia dopo avere chiesto di essere invitate. La Deliberazione di G.C. n. 307 è datata 21/11/2013 e riporta: "ai Concorrenti verrà richiesto di produrre un progetto definitivo che sarà valutato dalla Commissione di Gara per selezionare l'Appaltatore". Nell'Art. 70, Comma 6 del D.Lgs 163/06 "Codice dei Contratti Pubblici Relativi a Lavori, Servizi e Forniture in Attuazione delle Direttive 2004/17/CE e 2004/18/CE" si stabilisce che: "In tutte le procedure, quando il contratto ha per oggetto anche la progettazione esecutiva, il termine per la ricezione delle offerte non può essere inferiore a sessanta giorni dalla data di trasmissione del bando di gara o di invio dell'invito; quando il contratto ha per oggetto anche la progettazione definitiva, il termine per la ricezione delle offerte non può essere inferiore a ottanta giorni con le medesime decorrenze". Da cui la domanda: xv) Per quale motivo l'apertura delle buste ha avuto luogo il giorno 15/01/2014 quindi apparentemente in anticipo rispetto ai termini di legge? Nel documento "Monitoraggio Periodico degli Spostamenti, Relazione Semestrale al 04/07/2013", redatto nell'ambito della Convenzione tra il D.I.C.E.A. (Dipartimento di Ingegneria Civile, Edile ed Architettura - Sezione Strutture) ed Anthea Srl per il monitoraggio dello stato deformativo del viadotto in cemento armato sulla deviazione del fiume Marecchia, in frazione San Giuliano a Mare nel Comune di Rimini, il Responsabile Scientifico Prof. Ing. Fabrizio Davì affermava testualmente: "Visto quanto esposto, viste le raccomandazioni e le valutazioni esposte nelle precedenti relazioni, visto il probabile evolversi della situazione di danno delle selle Gerber anche ad altre travi, in tempi e modi non prevedibili, si richiede la chiusura totale al traffico veicolare del viadotto allo scopo di garantire la pubblica incolumità." Lo stesso Ingegner Davì, nel documento: Relazione Finale del 27 Maggio 2010, sempre nell'ambito della stessa convenzione scriveva: "Ciò detto si ritiene necessario ed opportuno eseguire a breve termine (nel lasso di tempo cioè dalla vita utile stimata in due, tre anni al massimo) un radicale intervento di demolizione e riprogettazione dell’opera con criteri attuali, in termini di tipologia strutturale, di scelta dei materiali e di manutenzione programmata" Si domanda quindi: xvi) Come risulta dalla Determinazione Dirigenziale n. 1619 del 25/11/2013, quale modalità di affidamento del bando è stata scelta quella d'urgenza regolamentata dall'Art. 57, Comma 2, Lettera c, del D.Lgs 163/06 che prescrive: "nella misura strettamente necessaria, quando l'estrema urgenza, risultante da eventi imprevedibili per le stazioni appaltanti, non e' compatibile con i termini imposti dalle procedure aperte, ristrette, o negoziate previa pubblicazione di un bando di gara. Le circostanze invocate a giustificazione della estrema urgenza non devono essere imputabili alle stazioni appaltanti." Quale è la ragione, considerato che non sussistono ragioni di imprevedibilità ed urgenza degli eventi che hanno determinato la necessità di procedere all'abbattimento ed alla ricostruzione del ponte, e considerato che l'amministrazione sapeva da almeno tre anni che il ponte avrebbe dovuto essere sostituito? xvii) Considerata l'evidenza che qualsivoglia addotta ragione di urgenza è invece imputabile alla stazione appaltante, non si ritiene la procedura adottata sia in violazione della legge? xviii) La Determinazione Dirigenziale n. 1619 del 25/11/2013, ha disposto di realizzare l’intervento mediante affidamento di appalto misto di fornitura e lavori e integrato di progettazione ed esecuzione lavori ai sensi dell’art. 53 comma 2 lettera c) del D.Lgs. 163/2006, tramite procedura negoziata senza previa pubblicazione di bando, ai sensi dell’art. 57 comma 2 lettera c) del D.Lgs. 163/2006, aggiudicato con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa valutata ai sensi degli artt. 81 comma 1 e 83 del D.Lgs. 163/2006, da valutarsi in base ai criteri e punteggio fissati nella lettera di invito a gara. In considerazione del fatto che fin dal maggio 2010 era noto all'amministrazione ed alla stazione appaltante che il ponte attuale versava in condizioni critiche, non si sarebbe dovuto procedere con un bando di gara aperto piuttosto che ad una gara negoziata? Nella Deliberazione di G.C. n. 307 del 21/11/2013 si scrive: "Preso atto di quanto attestato in merito dal Responsabile del Procedimento nella richiamata relazione illustrativa e precisamente che: “Nel Caso di specie risulta impossibile individuare dei lotti funzionali tali da garantire alla stazione appaltante che ogni singolo lotto possa configurarsi come una prestazione integralmente fruibile e idonea allo scopo indipendentemente dalla realizzazione delle altre parti, dato che, ad esempio, la realizzazione delle opere relative alle fondazioni, alle spalle e alle pile non assicura alcuna fruibilità in assenza dell’installazione del ponte prefabbricato modulare. Inoltre nel caso di specie si produrrebbero sicuramente delle diseconomie qualora si optasse per l’affidamento delle lavorazioni ad Appaltatori differenti, in quanto sussistono numerose problematiche progettuali ed esecutive nelle interfacce delle componenti strutturali, che troverebbe difficile soluzione con aumento dei tempi e dei costi”. In sostanza si motiva la scelta dell’Amministrazione Comunale di rinunciare alla possibilità di individuazione di lotti funzionali, preferendo l’affidamento ad unica Ditta. ixx) Vuole il Signor Sindaco illustrare in dettaglio quali sono le ragioni tecniche che spingono a tali stravaganti affermazioni? xx) Quando il redattore scriveva: "dato che, ad esempio, la realizzazione delle opere relative alle fondazioni, alle spalle e alle pile non assicura alcuna fruibilità in assenza dell’installazione del ponte prefabbricato modulare", intendeva proprio ed esattamente affermare che se il ponte non viene completato in tutte le sue parti non è fruibile, adducendo questa brillante considerazione logica quale ragione prevalente per non suddividere l'opera in lotti funzionali? xxi) Quale è l'opinione del Signor Sindaco in merito all'eventualità di sottoporre i Funzionari della Pubblica Amministrazione a test obbligatori per il rilievo dell'eventuale uso di sostanze stupefacenti e abuso di alcool? xxii) Per quale ragione il successivo bando per la realizzazione della passerella pedonale, Deliberazione di G.C. n. 2 del 14/01/2014, "Lavori urgenti per la realizzazione di una passerella ciclo-pedonale temporanea sul Deviatore Marecchia. Approvazione progetto di lavori in economia" invece non è caratterizzato da simile impossibilità, pur essendo la struttura da realizzare per molti aspetti ingegneristicamente simile al ponte? Con Deliberazione di G.C. n. 2 del 14/01/2014, avente oggetto: "Lavori urgenti per la realizzazione di una passerella ciclo-pedonale temporanea sul Deviatore Marecchia. Approvazione progetto di lavori in economia", veniva approvata la realizzazione di una passerella ciclo pedonale con criteri di urgenza. La necessità di questa passerella non è contemplata nella Deliberazione di G.C. n. 307 del 21/11/2013 cui la Deliberazione di G.C. n. 2 del 14/01/2014 fa riferimento richiamandola. Quindi le domande: xxiii) Quali sono le motivazioni che hanno indotto l'Amministrazione a procedere all’appalto a trattativa diretta per l’assegnazione dei lavori per la realizzazione della passerella ciclo pedonale, senza averne data notizia nella gara precedente deliberata con Deliberazione di G.C. n. 307 del 21/11/2013? xxiv) Quale è la ragione per l'utilizzo delle procedure d'urgenza, considerato che non sussistono ragioni di imprevedibilità ed urgenza degli eventi che hanno determinato la necessità di procedere all'abbattimento ed alla ricostruzione del ponte, e considerato che l'amministrazione sapeva da almeno tre anni che il ponte avrebbe dovuto essere sostituito? Risulterebbe che, contrariamente a quanto accaduto per i lavori del ponte, per la passerella ciclo pedonale sia stata effettuata la scelta della suddivisione in lotti funzionali, uno per per l'esecuzione dei lavori in alveo, per il quale sono stati invitati sei soggetti, il secondo per l'installazione della passerella in carpenteria metallica, lavori per cui sarebbero stati invitati due soggetti. Si domanda quindi: xxv) Perchè per un appalto relativamente modesto come quello della passerella ciclo pedonale si è optato per la suddivisione in lotti funzionali, mentre per l'appalto principale relativo al ponte si è invece scelto il lotto unico? xxvi) Per quale ragione sarebbero stati invitati due soli soggetti per le opere di installazione del prefabbricato in carpenteria metallica della passerella? xxvii) La legge non obbliga ad invitare almeno tre soggetti negli affidamenti a trattativa diretta? xxviii) Quali sono le fonti di finanziamento relative alle opere per la realizzazione della passerella ciclo pedonale? xxix) Per il finanziamento si accede forse al quadro economico dell'appalto principale relativo alla realizzazione del ponte? Grazie anticipatamente per le risposte.
 Luigi Camporesi MoVimento 5 Stelle Rimini

La Risposta: In relazione alla interpellanza presentata, pervenuta al sottoscritto via Mail il17.2.2012, informo che si sta predisponendo la risposta; il tempo intercorso è dovuto alla complessità della stessa, composta di n°28 quesiti di natura molto variegata, ove si passa da questioni tecniche ad altre procedurali/amministrative, a valutazioni e domande prettamente politiche, assieme a giudizi sul lavoro dei tecnici del Comune. Ritengo che entro pochi giorni verrà prodotta la risposta che, si anticipa, non riguarderà i quesiti prettamente politici, di competenza dell'Amministrazione, e giudizi sui dipendenti, per i quali ci si riserva di valutare la portata in altra sede. Cordiale saluti 
 Daniele Fabbri

Interrogazione su Nuovo Dirigente

Interrogazione con Richiesta di Risposta Scritta: Dirigente del Settore Servizi al Cittadino
 Signor Sindaco, recentemente si è provveduto ad individuare un soggetto cui assegnare il ruolo di Dirigente del Settore Servizi al Cittadino. Mi rivolgo a lei direttamente, in quanto responsabile del procedimento di valutazione dei candidati, procedimento che è terminato con un colloquio determinante ai fini della scelta. Si legge infatti nella Determinazione Dirigenziale n. 1505 del 4 novembre 2013: "Sono ammessi al colloquio solo i cinque candidati che, ad insindacabile giudizio del Sindaco o di un suo delegato, espongono titoli ed esperienze curriculari da cui è possibile inferire una maggiore adeguatezza all'assolvimento della funzione". La scelta finale del candidato è stata dunque indiscutibilmente sua. Premetto che non ho nulla da eccepire a livello personale nei confronti del neo Dirigente. Premetto anche che non ne conosco con sufficiente dettaglio professionalità e capacità, e che non sono quindi nelle condizioni di esprimere un giudizio di merito sull'idoneità al ruolo che gli è stato assegnato. Non sono questi gli argomenti su cui desidero interrogarla. Desidero invece avere risposte in merito a questioni di opportunità politica circa la scelta che lei ha compiuto. Lei ha scelto di promuovere a dirigente un dipendente del Comune di Rimini. Questo implicherebbe a carico delle casse comunali un maggior esborso di circa 25.000 euro/anno, già previsto nei capitoli di spesa dal novembre 2013. Le domande quindi. In un periodo di crisi economica come quello attuale, in cui imprenditori, liberi professionisti ed artigiani si suicidano anche dandosi fuoco nelle pubbliche vie, come pensa di giustificare la maggiore spesa di 25.000 euro/anno a carico della collettività, spesa che poteva verosimilmente essere evitata? Può fare sapere alla collettività se la funzione in oggetto avrebbe potuto essere svolta, ed i relativi servizi erogati, anche senza l'assunzione di un dirigente, considerato che, dal punto di vista pratico, le ottime statistiche sulla qualità del servizio erogato fornite dal Comune stesso, dimostrerebbero la mancanza di necessità in tal senso? Non le pare che decisioni di questo genere, contribuiscano a tracciare un solco ancora più netto e a frapporre una distanza ancora maggiore, fra le istituzioni pubbliche e i cittadini che le sostengono attraverso il pagamento dei tributi, in netto contrasto con le tanto sbandierate linee guida del suo mandato amministrativo? Il neo assunto Dirigente è sempre presente ai Consigli Comunali per il ruolo che ha ricoperto fino ad oggi. Siamo tutti testimoni del fatto che appena le opposizioni chiamano il numero legale, egli esca per richiamare i consiglieri del Partito Democratico, generalmente intenti a discutere oppure a rifocillarsi nell'esercizio commerciale vicino, piuttosto che seguire i lavori consigliari. Non le sembra che questo comportamento, per quanto interpretabile come esercizio della funzione nell'interesse generale, volto al proseguimento delle sedute consiliari e quindi ad evitare sprechi di risorse, possa anche essere interpretato come un servizio reso invece al Partito Democratico, in considerazione del fatto che lo stesso Dirigente Dirigente è, oppure è stato, Responsabile Elettorale dello stesso Partito? Il fatto che il Dirigente abbia svolto delle attività che possono essere interpretate anche come servigi al Partito Democratico, e non a tutto il Consiglio Comunale, non crede possa fare pensare che l'assunzione a Dirigente possa essere vista anche come un premio per questi servizi e simili, gettando un'ombra pesante sull'immagine di imparzialità e distacco che il Dirigente e le istituzioni da lei rappresentate devono potere vantare, in virtù del ruolo svolto? Infine, una domanda di tipo amministrativo. E' al corrente del fatto che il Consiglio di Stato, Sezione Sesta, in data 7 gennaio 2014 con sentenza n° 14/2014 ha accolto la richiesta di annullamento di conferimento di otto posti di dirigente di seconda fascia indetto dall'Autorità di Vigilanza sui Contratti Pubblici? Le suggerisco caldamente di dare un'occhiata. Potrebbe risultarle interessante per il caso di specie. Grazie.
 Luigi Camporesi Movimento 5 Stelle Rimini

La Giusta Visuale

Le fotocopie sembrano essere ridotte a tre. La Voce, secondo le nostre informazioni, tutte da verificare, si è incamminata sulla inusuale arteria riminese chiamata opposizione. Aspettiamo il terzo canto del gallo informativo prima di accendere un seminarile cero alla verità. In procura invece tutte le informazioni che garantiscono, al momento, lo stato inquisitorio, sono consegnate dalla Dott.ssa Gualdi. Quelle rivolte al Comune, tante, sono tutte uguali, cambiano, non di molto, i destinatari. Quando l'album è esaurito, come premio corre il rischio di essere trasferita per incompatibilità ambientale. Ne ha compiute più lei in un anno che i predecessori in venti. Sono ormai trascorsi mille giorni da quando Prince Andrea, finge di governare, riuscendoci benissimo. Ha parlato un'ora di turismo facendo crollare il titolo, oggi un soggiorno completo costa 15 euro. Ci siamo giocati mezza città. Mentre continuiamo a costruire l'opera più cretina nella sua inutilità, solo perchè la Corte dei Conti ci farebbe i... Conti. Intanto per allenamento li ha fatti al Sindaco ed alla Giunta con la piacevole sorpresa della Segretaria Comunale. Abbiamo assistito al crollo finale del nostro scalo internazionale, gestito malamente secondo il giudizio del Taglianastri che in questi venti anni si dedicava al volontariato africano e giardinaggio. Ha perfino accusato il lassismo organizzativo e l'incapacità gestionale. Figuriamoci se non sono d'accordo, lo dicevo, registrato su bobina comunale, oltre dieci anni fa. Non ci voleva uno skematico per capirlo, l'andazzo era quello, si pagava per fare i numeri esaltanti dei passeggeri. Il così fan tutti, vale se l'operato è lecito. Quando si arriva a 60 (?) milioni di debiti e qualche letterina volante allora è il caso che guardi l'attenta....Gualdi. Il Sindaco studiante dalla tenera età per ricoprire l'ambita carica, proviene dalle viscere del partito con le maggiori responsabilità passate e presenti. Non ha mai fatto il commesso politico, ha sempre, stranamente assunto, cariche infinitamente sproporzionate alle capacità sartoriali: a) prima di fare il sindaco era il segretario politico, prima ancora assessore provinciale al turismo ed ancor prima per dieci anni consigliere regionale. b) un buon sindaco già da candidato doveva sapere cosa ereditava c) i fatti confermano che da quando è stato eletto nulla ha combinato a meno che gli Amici del Cuore non vogliano considerare la pista ciclabile come degna di menzione. Nel contingente si imporrebbero due scelte fondamentali: 1) razionalizzare le spese ed aumentare i profitti dei servizi collaterali. 2) continuare senza falsi pudori a sostenere il nostro scalo come fanno tutti con l'acquisto dei biglietti attraverso un'agenzia esterna alle istituzioni per non cadere nei divieti delle leggi comunitarie. Al momento è difficile reperire fondi, ma ancora più difficile sarà continuare nel futuro, torna in campo quindi la nostra proposta di dare vita da parte dei comuni ad un associazionismo territoriale definito. La politica ed i rappresentanti per debolezza e paure personali hanno trovato rifugio sotto un ombrellone prefettizio, come fossero stati commissariati per conclamata incapacità. Occorrono soluzioni urgenti ed iniziare un percorso autonomo dal potere erraniano. Significa mandare a casa una classe dirigente inutile e codina.
P.S.
Basterebbe chiedere una consulenza a..Gardini come quelle di Fiera e Palas e fare l'esatto contrario.

giovedì 27 febbraio 2014

Polizia del Mare



Possibile che in questo cavolo di città, dove si inventano i ponti in diretta, si costruiscono per qualche mese quelli prefabbricati come i giocattoli del Lego, ostruendo pericolosamente l'alveo del Marecchia, si debba cancellare la Polizia del Mare? Non contento, il Sindaco si dota di una ciclabile con mansarda pedonale, ancora non soddisfatto, arreda l'ufficio con un consigliori privo di laurea ma di tanto buon senso mancante e fa pagare le spese a tutta la Giunta con il complemento per me fantastico della Segretaria Comunale la vera anima di questa amministrazione. Gaudium magnum. Arrivare all'estinzione della Polizia del Mare e lasciare le Ronde di Zucchi sulla spiaggia sembra davvero che la presunta lotta all'abusivismo la si voglia affrontare per perderla. Questo esiguo numero di uomini, da soli hanno rappresentato più della metà del contrasto al fenomeno. Facendo anche altro. La loro professionalità deriva dalla conoscenza dei mille risvolti. L'unico che ha provato ad opporsi è stato il Prefetto. Dove sono sindaco, assessori, consiglieri, categorie economiche cortilizie? Chi ha letto i nostri articoli e siete tanti (grazie) può testimoniare che la nostra idea è partire da quello che funziona. ecco perchè chiediamo le dimissioni di Gnassi da prima della sua elezione. Si doveva iniziare la lotta all'abusivismo seguendo le tracce di quello che operava bene, gli uomini in divisa di...Santolini operavano benissimo anche esteticamente. Erano un promo formidabile per la ..Polizia. Non vanno bene perchè facevano sul serio?

La Scena Rubata

L'IPad ha prodotto in molti giovani ma anche a Fonzie, un repentino cambio culturale. Sono diventati schiavi del social, ormai parlano e discutono a..caratteri. Vedere un gigiolone toscano messo improvvidamente sullo scranno più fallimentare di un Paese tecnicamente fallito, che si trastulla con il giocattolo moderno, è uno spettacolo più squallido dei discorsini di Speranza. La specie politica è quella che a Rimini per conoscerla bene hanno voluto eleggere a Sindaco. L'apparenza supera largamente, senza difficoltà, la sostanza. Ha pronunciato, a braccio, uno dei più vacui vangeli promissori. Ha inventato, il pagamento immediato dei debiti pubblici, come Gnassi il ponte in diretta, pensando di realizzare un marchingegno con la CDP (cassa depositi e prestiti) molto uguale alla Holding Rimini, il nascondiglio delle società del debito. La CDP custodisce il denaro dei correntisti postali, un patrimonio rilevante, verrebbe "prestato" allo stato così non entra nella massa del debito pubblico. Tito Boeri, incazzato per non essere stato scelto nel governo, ha sbiancato il compitino da piccolo ragioniere comunale, spacciato come programma. Ma il dramma mediatico nella scenografia renziana è dovuto all'ingresso in studiata successione dei suoi grandi nemici. Pigi Bersani si è risollevato come un Lazzaro vendicatore ed è arrivato trionfante nell'emiciclo. Tutti si sono lanciati nell'abbraccio più fraterno, come usava 2000 anni nella Palestina prima dell'ultima cena. Appena terminata questa standing ovation di ipocrisia, lo spettacolo si ripete, interrompendo il twittio di Fonzie. E' arrivato il suo più caro nemico. Enrichetto e la moglie non perdonano lo scandaloso ricambio senza elezioni. Il Tutor non vuole, ha paura, la certa sconfitta lo avrebbe portato alle sacrosante ma tardive dimissioni. Arrivo al punto. Vi siete mai chiesti perchè improvvisamente ricompare la diaspora grillina Atto Secondo? Lungi da me affermare che non esistano problemi politici e strutturali dentro ad un MoVimento nato ieri, che volutamente non si dota di un apparato, ma continua ad insistere sulla rivoluzionaria ma pericolosa teoria umana dell'uno che vale come l'altro. La mia impressione, non pilatesca, è che il cammino elettorale impetuoso oltre ogni ragionevole speranza abbia accentuato le carenze che potevano valere per un 10/15%. La composizione, l'origine e la cultura..variegata degli onorevoli cittadini ha fatto il resto e non sempre bene. La certezza è che la cosiddetta base sia molto più avanti rispetto a quello che si vuole fare apparire. Mi fermo a Rimini, che presumo di conoscere molto bene, ne avessero nel Pd di attivisti simili, Bertino è costretto ad imbiancare...da solo. Non credo però che le diarie non abbiano il loro inevitabile peso e ci sia qualcuno che non abbia interrotto la ...campagna acquisti per irrobustire i numeri di un governo già moribondo. Si tratta sempre di attivisti della prima ora, quelli definiti la guardia imperiale, la dimostrazione mi sembra evidente, meglio la truppa. 

Il Futuro del Fellini

Non è una questione semantica, ma tutto quello che richiama Fellini, nella nostra Città naufraga clamorosamente. Occorre dire che il legame tra il Maestro e Rimini è stato molto enfatizzato, anche cinematograficamente. E' partito molto giovane, la sua vita leggendaria ha trovato lo scenario ideale nella Città eterna, quella a lui più congeniale. Non siamo stati nemmeno capaci a consegnarli una casa che è la nostra specialità. Volevamo in questo caso però atterrare su Fellini inteso come scalo o meglio aeroporto internazionale con...S.Marino. In teoria gli scali dovrebbero autofinanziarsi, ma questo porterebbe automaticamente ad una virtuosa e forte riduzione degli aeroporti esistenti. Se andiamo a rileggere la genesi della costruzione di quasi tutti gli sperduti scali italiani troviamo intrecci di malapolitica e bieco campanilismo. Neanche la nostra regione ne è esente. La nascita di Forlì è emblematica. Se esisteva uno scalo che per potenzialità e rappresentazione di un bacino turistico "doveva" rimanere era sicuramente il nostro. Arrivo a dire che una sana e lungimirante programmazione avrebbe dovuto portare ad una rinuncia degli ampliamenti assurdi del Marconi, con le piste prolungate che arrivano in Piazza Maggiore. Il nostro scalo, abbandonato dalla Nato, rappresenta una delle più lunghe e sicure piste in Italia e non solo. Gli spazi attorno miracolosamente liberi, erano un volano per attività collegate come avviene negli Hub importanti. La colpa non è solo della pavida e meschina classe politica locale, che non ha mai reagito all'oppressione egemonica prima bolognese ed oggi ravennate, ma anche della corte sindacale ed associativa che ha fatto da contorno. A fronte di possibilità concrete di arrivare ad un accordo con Bologna, i potenti riminesi hanno reagito con un diniego unanime. Facciamo da soli, non vogliamo unirci od allearci con Bologna. E' accaduto poco più di dieci ani fa. Credo che da qualche parte esista ancora l'ex Presidente della Provincia Nando Fabbri, a mio parere e spero solo mio, il responsabile ...politico di Aeradria. Potrebbe concedere, magari alla Voce, in odore di riabilitazione giornalistica, un suo illuminato parere sulle ragioni del diniego. Non era da solo ma ben supportato dai sodali Cagnoni, Maggioli, non parlo di Ravaioli, non era il suo terreno, il camice da Sindaco è stato uno sbaglio formidabile. Parimenti va però segnalato che si facesse questa scelta selettiva, molti territori verrebbero fortemente penalizzati, causa l'assenza dei relativi sistemi intermodali. Per capirci se ipotizziamo che in Emilia Romagna rimane solo Bologna, nulla da eccepire purchè dal Marconi parta un treno che in meno di mezz'ora arrivi a Rimini. Doveva e forse può essere ancora l'inverso, inutile piangere. Se non ci sono gli spazi per rendere il Marconi competitivo a livello nazionale ed internazionale, non rimane che ...Fellini. Se guardiamo in casa e scopriamo che con una bretella dall'autostrada si entrerebbe direttamente in aeroporto, stessa cosa sarebbe per l'alta velocità quando si attiverà la dorsale adriatica. Con tutto lo spazio per i servizi occorrenti, con un clima migliore, siamo il perfetto scalo interregionale... con una linea ferroviaria fino ad Arezzo. Gran parte dell'Emilia fa riferimento a Milano, Rimini diventa il centro del bacino della Romagna ed a sud fino ad Ancona, ad ovest..fino alla Toscana. Sappiamo bene che a Bologna un discorso del genere è come parlare alla chiesa dei preti al femminile. Però per i parroci ormai esiste solo la pensione eterna. Non si può fare  sempre quello che fa comodo a loro ed applaudire Franceschini al Turismo. Significa smettere di usare la favola dei quattro aeroporti regionali: chiudere Forlì e Parma e giocarla con Bologna ma a parti rovesciate. Hanno anche tentato, con qualche ridicolo successo di copiare la nostra attività turistica, con le leggi erraniane noi contiamo come Persiceto. A Rimini oltre agli spazi per l'aeroporto regionale, ci sono quelli per un grande parco tematico migliore, più collegato di Mirabilandia ed impostare uno scalo per le navi passeggeri. Senza battere pugni sul tavolo, ma creando i presupposti. Bologna non può giocare ed arbitrare. 

mercoledì 26 febbraio 2014

Il Venditore di Pentole

Ci dobbiamo accontentare di quello che passa il convento piddino sperando non sia un altro Seminario. La stampa di regime è divisa, per fortuna è entrato il Carlino che si è trasformato da giornale nero petrolio a succursale emiliano e purtroppo romagnola del renzismo alla Gnassi. Stiamo parlando del terzo governo dell'inciucio a carte scoperte. I baci e abbracci con il Cavaliere non sono furtive sveltine in uno dei palazzi dell'amore, ma meditate effusioni pubbliche. Romani svolge l'attività dell'attento e premuroso portatore d'acqua. Giovanni Sartori per conto del Corriere della moglie del Letta tradito, ha detto senza perdite di tempo e giri di parole che è un governo di incompetenti guidato giustamente dal più bravo incompetente. Ha messo assieme una ammucchiata composta da otto uomini per otto donne. Ma la battuta migliore è riservata al piatto forte in salsa Keynge, definendo la proposta dello ius soli di Fonzie la più stupida, superficiale ed avventata mai sentita. Così a sentore sembra fatta apposta per premiare le scuole cielline...paritarie. Ci tocca cambiare giornale e rifugiarci nel Carlino del vecchio petroliere nero, quì troviamo entusiastici commenti che ancora non riusciamo a decifrare. Passi per l'adulazione agli ex potenti locali, iniziando dal Capo Errani, ma arrivare al markettaggio per Renzi ci sembra una esagerazione che deve avere necessariamente un grosso concambio. Per fortuna esiste il M5Stelle riesce ad metterli tutti d'accordo con le menzogne da riversare. Ci vuole qualcuno che registri e ricordi nel caso che...si governi regione e comune. Non è una ipotesi fantacalcistica, i sondaggi vanno in questa direzione. Renzi lo puoi spiegare solo con la disperazione da ultima spiaggia prima della Bolkestein elettorale. Dopo di questa spariscono, magari per resuscitare senza..finanziamento.

P.S.
Abbiamo capito l'entusiasmo del giornale petrolifero: da sabato aumentano le accise sulla..benzina

Dalprato ed il Trc

Dal Prato e il TRC: prima ti abbatto e poi ti denuncio

Molti sono convinti che preparazione, capacità, impegno e intelligenza siano le condizioni senza le quali non si possa ottenere successo nella vita. Forse in alcuni casi è anche vero, ma chi vi scrive si è convinto che nulla possa più dell’occasione. Quale occasione? Ce ne sono tante e pare che quelle meglio funzionanti abbiano a che fare l’introduzione in un certo ambiente. Se sei ben introdotto, o se ti hanno ben introdotto, puoi fare delle belle carriere senza poi sprecarci troppa intelligenza. Un esempio su tutti: il TRC. Conoscete un modo più stupido di spendere 100 milioni di Euro? Qualcuno dirà: “Si, il Palas“, ma a ben guardare è un prodotto dello stesso ambiente di “ben introdotti“. Comunque, ritornando al TRC, andate fuori dalla mensa della Caritas e chiedete a una persona a caso cosa farebbe con 100 milioni di Euro per la mobilità e vi renderete conto di quanto contino le occasioni nella vita. Di sicuro nessuno vi risponderà: un autobus. Andiamo ora sulla riva opposta della vita, quella che dovrebbe essere occupata solo da gente intelligente e competente, ma poi ti butta giù un pezzo di casa perché deve far passare l’autobus. Oltre a sostenere sulle barricate la bislacca idea che un autobus su gomma, con quel costo, sia il futuro, completano il quadro con delle azioni che…. lascio giudicare a voi. La recente cura dimagrante fatta per far accettare anche a Riccione l’autobus più insulso del mondo, forse una decina di milioni di euro, ha messo in difficoltà Agenzia Mobilità che si trova ora nel problema di dover giustificare le maggiori spese. A quanto ammonta il pasticcio lo sanno solo loro. Dunque l’Ing. Dalprato, il vero “conduttore” di AM (dubitiamo che la fresca Presidente, oltre ad essere incidentalmente nipote di Maurizio Melucci, abbia qualche ruolo operativo), ha deciso di dare la colpa al tempo che gli hanno fatto perdere Walter Moretti e i Grillini interrompendo il cantiere. Vedrete che arriveranno a dire che i Grillini, nei giorni in questione, hanno fatto uso di Guerriglia Urbana in stile NoTav, perchè la fantasia di chi ci governa è quello che è. Dunque felicitazioni cari Riminesi da oggi siete gli orgogliosi destinatari del metodo “prima ti abbatto poi ti denuncio“. La sensazione è che questi abili dirigenti non capiscano quale sia il limite che l’immagine di un’azienda, proprio perché pubblica, esige. Sappiamo per certo che l’esposto è stato realmente depositato, che però si decida di procedere è un altro paio di maniche. Il dato reale è che l’Estabilishment riminese è di un’inadeguatezza unica e non si capisce per quali meriti sia stato messo dov’è. Il TRC è un’idea stupida ed è anche gestita male. Come sono state e continuano ad essere gestite male situazioni come Fiera, Palas e Aeroporto. Vogliamo veramente che il futuro di Rimini sia gestito da chi spende 100 milioni di Euro dallo Stato Italiano per realizzare una corsia per autobus di neanche 10 km?
 P.S. L’umanità si trova oggi ad un bivio. Una via conduce alla disperazione, l’altra all’estinzione totale. Speriamo di avere la saggezza di scegliere bene. 
 Woody Allen 
 Davide Cardone [@DadoCardone]
citizen

Detto Fatto

Ora ce l’abbiamo in casa! Come avevamo facilmente previsto gli scontri in Ucraina si stanno rapidamente trasformando in guerra civile. I “Galiziani” si sono impadroniti della zona Nord-occidentale, una decina di governatorati, al confine con la Polonia il cui passaggio è ormai libero ad ogni tipo di “commercio”. ovviamente, in primo luogo, le armi. L’analogia con quanto avvenne due tre anni fa in Siria è impressionante con la Polonia e i paesi baltici (soprattutto la Lituania) che fanno le funzioni che in Medio Oriente fa la Turchia con i jihadisti. Il momento è stato scelto soprattutto a Washington che, nonostante formalmente Polonia e Lituania siano paesi UE, “guida” la politica estera a Varsavia e Vilnius. Gli europei “veri”, Germania, Francia, paesi mediterranei ecc. assistono incerti e spaventati, noi siamo passati dalla BoninoMarò alla MogheriniPd, un salto estetico da urlo. Sanno che alla fine dovranno, come sempre, seguire gli ordini americani, ma capiscono anche che, pur essendo responsabili del suo scatenamento, una guerra civile quale quella che è iniziata in Ucraina, non sarà senza conseguenze gravi e prolungate. Questo è l'incipit di un articolo del Cancelliere della fine di gennaio. Come potete rileggere, aveva, come sempre, indovinato. Non poteva allora sapere del tradimento di Fonzie, ma per il resto era tutto scritto. A Janukovich hanno trovato una reggia e rubinetti d'oro, mai notati dalle decine di diplomatici che lo hanno riverito in questi anni. E' la storia di sempre con i dittatori eletti ma invisi agli americani. Quando va bene ti uccide un ex amico o compagno. Qualcuno (non era N..) ha visto un carro armato russo girare per Sebastopoli in Crimea. Segnale preoccupante, Putin non è disposto a farsi depredare di un paese nel quale la metà della popolazione parla russo. Non sono solo i 25 miliardi prestati a correre rischi ma il mondo intero. Convinti della perfetta bontà e precisione delle sue previsioni..europee, ci siamo azzardati a rivolgere ancora la solita domanda riminese: cosa ne pensa di  Gnassi? Lo ha scritto in cirillico, ma abbiano capito dove dovevamo andare.

P.S.
Il ponte Bailey della Lego

Stanotte Ho Sognato Renzi

È una brutta esperienza e non si può augurarla a nessuno. Ma chi l’ha fatta la riconoscerà. Quando si è vissuto un evento drammatico – un grosso incidente stradale, la morte improvvisa ed inaspettata di una persona cara – ci si sorprende a sognare l’impossibile. Che si possa tornare indietro e non uscire in auto, per una ragione così sciocca, che tanto ci è costata e tanto ci costerà. Che quella persona non sia morta. Che tutto sia stato un brutto sogno. Presto ci sveglieremo e scopriremo che no, ciò che ci faceva soffrire non è affatto avvenuto. Se la sofferenza è grande, questo sogno ad occhi aperti diviene persino importuno, tanto è grande la voglia di negare la realtà, di tornare indietro, di smettere di soffrire. Non si può essere troppo severi, con chi si dibatte in queste angosce. Il dolore ci fa chiudere gli occhi dinanzi all’evidenza e ci rende capaci di attaccarci alle speranze più folli. “Se solo ciò che è potesse non essere!”, “Se soltanto Qualcuno compisse un miracolo e, almeno per stavolta, mi graziasse!” Probabilmente è questo fondo di disperazione che pervade l’intera nazione. Ed è questa disperazione che fornisce un piedestallo a Matteo Renzi. Un po’ come qualcuno che, dopo avere ricevuto una sequela di diagnosi infauste, si sente dire da un dottorino che no, non è una malattia senza rimedio. No, quelle non sono metastasi, sono innocue cisti che si riassorbiranno. Chi non vorrebbe risentirle ancora, quelle parole magiche, chi non apre un credito sia pure dell’ un per cento, a chi ci parla di vita, invece che di morte? Sorprendentemente i commenti al discorso con cui Matteo Renzi ha chiesto la fiducia al Parlamento non hanno avuto il tono di irrisione e di fastidio che di solito si ha verso chi propone una lozione per far ricrescere i capelli. Si sente che un’apertura di credito “ci deve essere”: ed infatti “c’è stata”. Tanto che ci si può chiedere se i commentatori più seri credano improvvisamente a Babbo Natale o se non abbiano soltanto voluto evitare la nomea di iettatori. Per scendere dalle nuvole bastano due semplici constatazioni: per far contento il centrodestra, abolendo l’Imu, erano necessari circa quattro miliardi e di fatto non ci si è riusciti. Di riffa o di raffa, contorcendosi e cambiando nome alle imposte, l’Imu o gran parte di essa è rimasta. Da un lato lo Stato non riesce a fare a meno di quattro miliardi, dall’altro il programma di Renzi, secondo i calcoli di parecchi, costerebbe cento miliardi. Venticinque volte tanto. Ammettiamo che si stia esagerando. Ammettiamo che i miliardi necessari siano soltanto ottanta. Settanta. Via, cinquanta. Ma cinquanta miliardi sono più di dodici volte l’importo dell’Imu. Dove prendere questo denaro? Dal punto di vista fiscale il Paese è talmente strizzato che è difficile farne uscire ancora qualche goccia di sangue. E per giunta, dopo anni di austerità, con le virtuose cure di Mario Monti prima ed Enrico Letta poi, la situazione è addirittura peggiorata. È vero, recentemente il precedente governo parlava di fine della crisi e di inizio della ripresa, se pur timida. Timida? Ammesso che il nostro prodotto interno lordo sia di 1.600 miliardi l’anno, se è vero che abbiamo avuto un aumento del pil dello 0,1% (come hanno scritto i giornali) questo 0.1% corrisponde a un miliardo e 600 milioni. È con questa ripresa che Renzi vuol finanziare il suo faraonico piano di 70-100 miliardi? E tutte le altre ipotesi sono di gettito modestissimo ed incerto, mentre certo è il loro impatto negativo sull’economia. Il Paese non può essere spremuto ulteriormente. C’è anzi il rischio (curva di Laffer) che un aumento della pressione fiscale possa tradursi in un minore gettito per l’erario. L’Europa non ci permette di fare ancora debiti. Se anche ce lo permettesse probabilmente i mercati ci chiederebbero interessi usurari. Dunque tutto ciò che ha raccontato Renzi corrisponde al sogno di chi vorrebbe che ieri non fosse successo quello che è successo. La realtà è che non esiste nessuna soluzione che non sia traumatica. E su questo capitolo si può lasciare libero corso all’immaginazione dei lettori.
 G.P.

70 Anni

Nei Testi Sacri la parola di Dio, trova riferimento, per concretizzarla o diffonderla, negli uomini di buona volontà. Fa leva sul singolo virtuoso. Stessa impostazione la ritroviamo in Adam Smith (il Cancelliere conferma) con il suo Uomo allo Specchio. Due momenti figurativi che hanno determinato nell'arco di 2000 anni la supremazia dell'occidente nel mondo. In mezzo c'è tanto di brutto, altri hanno provato a fare bene, ma la costante rimane il virtuosismo dell'individuo. Può diventare anche popolo o se si vuole, cittadino. Ma perchè ca.. mi sono avventurato in un incipit così? Una verità rimessa in discussione nel novecento, con l'affermarsi della supremazia della massa, rispetto al singolo. Una democrazia che diventa realizzabile se ogni singola cellula compone il corpo. Un ragionamento che un mio vecchio amico ha fatto a proposito del MoVimento 5 Stelle. Non sono in discussione voto e fiducia, per tutti ed due l'alternativa sarebbe stare a casa e non l'abbiamo mai fatto. Abbiamo conosciuto..benissimo gli attuali ed unici antagonisti, locali e nazionali, sappiamo le ragioni vere delle loro paure, perfino dell'uso spregiudicato della massa mediatica che ci scagliano addosso. Quindi non rompete le palle su questo versante, neanche su facebook. Il principio imposto da questa meravigliosa forza non si basa sulla vittoria forse facile contro i tanti Gnassi disseminati nel Paese, ma per l'affermazione definitiva. Diventare il principio culturale e politico dell'Italia. Non mettiamoci a copiare i cinesi. Un crescere collettivo, vivere correttamente ogni giorno, mettere al centro l'uomo con le sue esigenze, capire che il piccolo pianeta su cui viviamo sempre più stretti non è infinito. L'ambiente è dizione primaria. Il mercato dovrebbe adeguarsi all'uomo. Con una frase simile sono in odore di diaconato francescano. Basta con l'idea che dobbiamo lavorare diciotto ore al giorno, per essere i primi. Gli effetti collaterali sono le miserie estreme e migliaia di persone curate con psicofarmaci. Voglio un mondo normale, e quindi costruito sui bisogni veri, affermando regole nuove. Non devi avere 10,100,1000, più di un'altro, ma 2,3 sono un gap sufficiente. La qualità della vita è il simbolo di un mondo migliore. Ho scritto questo pezzo non già per insegnare a vivere, sono stato un professionista dell'errore, in tutti i campi calpestati. Ma l'arrivo dei 70 mi impone di non sopportare più quella massa di mediocri, incapaci e perfino...che ci governa. Per questo e mi sembra molto, voto il MoVimento. 

martedì 25 febbraio 2014

Un Parcheggio

Un nuovo fronte può aprirsi per l'amministrazione comunale. Potrebbe arrivare, secondo i bene informati, dai parcheggi di via Italo Flori. Quelli appena inaugurati da due Taglianastri al posto di uno. Esistono legami complessi con il parcheggio Scarpetti. Tutto sembra partire dallo scarso successo di questa nuova opera, sia per la vendita dei box, ma anche per l'utilizzo degli stalli. La società costruttrice richiede al Comune di alzare le tariffe dei parcheggi concorrenziali, come previsto nei contratti stipulati. Un atto che naturalmente i cittadini, ma soprattutto i pochi commercianti del Centro Storico vedrebbero come ostile, un ulteriore colpo mortale ad un'economia già in agonia. Senza contare che, se questa operazione porta benefici al privato, automaticamente diventa una diminuzione d'introiti per le casse comunali. Una genialata che ci ha sempre visto contrari. Si verifica esattamente quello che abbiamo denunciato. Come aeradria, palas/fiera, ruota, ecc. Siamo a disposizione per dare ulteriori e più approfondite informazioni..... quando si inizierà a parlare del caso.

Interrogazione M5S Rimini

Alla c.a. Sindaco Comune di Rimini Signor Andrea Gnassi
Assessore Risorse Finanziarie Signor Gianluca Brasini
 Interrogazione con Richiesta di Risposta Scritta Urgente Entro il Termine Massimo di Cinque Giorni, Come da Statuto Comunale Art. 22 /Bis Comma 10 Mutui Bancari e Leasing – Richiesta Risarcimenti 
 Signor Sindaco, signor Assessore, con riferimento alla richiesta di accesso agli atti inoltrata dallo scrivente in data 26/05/2013 con la quale in relazione ai contratti di mutuo e di leasing sottoscritti dal Comune di Rimini si chiedevano: 1) Copia del contratto di mutuo stipulato tra la banca ed il cliente; 2) Copia del piano di ammortamento originario, allegato al contratto di mutuo; 3) Copia del documento di sintesi delle condizioni contrattuali, allegato al contratto di mutuo; 4) Eventuali piani di ammortamento, successivi alla stipulazione del contratto, in possesso del cliente; 5) Contabili del cliente da cui verificare i pagamenti delle rate di pre-ammortamento tecnico (laddove siano previste) e delle rate previste dal contratto, con indicate quote capitale e quote interesse ed eventuali oneri accessori; 6) (Laddove sia stata richiesta dal cliente alla banca) comunicazione della banca dell'approvazione della sospensione delle quote capitali del mutuo in oggetto, con l'indicazione dei relativi periodi di sospensione; 7) Di consegnare insieme alla documentazione anche il questionario per mutui (scaricare dall'area riservata). Vista la risposta della Responsabile Direzione Risorse Finanziarie del Comune di Rimini Dottoressa Vandi Gianna Rosa, con la quale veniva comunicata allo scrivente una oggettiva difficoltà pratica per la produzione della documentazione richiesta, a causa della mole di documenti cartacei da reperire e riprodurre, con grande dispendio di risorse in termini di tempo e denaro; Considerata la possibilità reale di ottenere forti risarcimenti dagli istituti di credito con i quali sono stati contratti mutui e leasing dal Comune di Rimini e dalle società controllate e partecipate, risarcimenti dei quali si ha notizia da tempo relativamente ad iniziative nel settore privato, e che per il Comune di Rimini potrebbero anche ammontare a somme notevoli, tali da incidere significativamente sui dati di bilancio, specie in un periodo di forti difficoltà finanziarie; Visto inoltre che per ragioni quali anatocismo, tassi di interesse eccessivi, spese eccessive ed altro è possibile richiedere risarcimenti per periodi che vanno fino a dieci anni dalla chiusura dei conti correnti o dei rapporti; Considerate infine la Legge 7 Marzo 1996, n° 108 G.U. 8 marzo 1996, n° 58: "Disposizioni in materia di usura", l'Art. 1815 del Codice Civile modificato dall’art. 4 della legge 108/96, che ne ha variato il 2° comma c.c. in materia di mutuo, e la pronuncia della Suprema Corte di Cassazione Civile che con sentenza n° 350 del 9 gennaio 2013 ha stabilito che: "Ai fini dell'applicazione dell'art. 644 c.p., e dell'art. 1815 c.c., co. 2, si intendono usurari gli interessi che superano il limite stabilito dalla legge nel momento in cui essi sono promessi o comunque convenuti, a qualunque titolo, quindi anche a titolo di interessi moratori. Infatti il riferimento, contenuto nel D.L. n. 394 del 2000, art. 1, co. 1, agli interessi a qualunque titolo convenuti rende plausibile - senza necessità di specifica motivazione - tale assunto"; Si chiede al Sindaco ed all'Assessore competente di promuovere una azione immediata volta all'analisi delle eventuali e reali possibilità di recupero presso gli istituti di credito di somme non dovute e risarcimento danni che potrebbero avere un impatto positivo sul bilancio del Comune di Rimini. 
 Grazie per l'attenzione.
 Luigi Camporesi MoVimento 5 Stelle Rimini

Il Terzo Discorso


Il Terzo Discorso della corona in quattro anni. Le diversità sono notevoli, mentre Monti e Letta hanno diligentemente letto il loro pamphlet di promesse, Fonzie le ha imparate a memoria. Teneva le dita incrociate nella tasca della giacca per contarle, non era presunzione offensiva per i rituali del Senato che vorrebbe eliminare. Settanta minuti a braccio, Gnassi è scoppiato per la friburghese invidia. Molti dettagli, alcuni condivisibili, altri ragionevoli, altri da ragioniere comunale. Edilizia scolastica, lo chiede la moglie, le periferie da rammendare le vuole giustamente Poletti, l'Expò rimane a Lupi. Dichiarazione dei redditi (?) precompilata da inviare a casa, rifare gli argini ed i..ponti, fino ad arrivare alle balle potenti, doppia cifra per il cuneo fiscale, domani mattina pagamenti alle PA. Dobbiamo dire che non si è dimenticato di omaggiare gli amici del M5Stelle ai quali ha dedicato forse la parte più sincera e commovente con attestati e ringraziamenti per avergli fornito il programma più condivisibile. Nell'enfasi della gratitudine ha commesso perfino qualche strafalcione affettuoso, sputacchiando toscanamente alle vicine veline. Molti pezzi ripresi dalla  Leopolda o l'aneddoto della bambina immigrata a scuola, come il... bambino Federico del sindaco Morri. Siamo a quei livelli. Se perdo non cercherò alibi, colpa solo mia, L'opportunità non è pari, è dispari: ce n'è solo una. Basta bandierine, serve compromesso. Le adesioni più calorose sono arrivate dalla sinistra estrema del pd, Civati, piangendo ha votato subito la fiducia prima di dimenticarsi. Un successo. Ma i complimenti sinceri sono arrivati da..Romani per conto dell'amico Cavaliere. Gli ha fatto un cenno con la mano, come per dire ..ti telefona dopo. 

Ha Ragione Lui

Il Sindaco risponde a Carim, con una sequela di nonsense, saltando sul banco degli accusatori. Nello scambio delle parti che non è permesso nemmeno nel permissivo codice penale, ha omesso di ricordare che la Carim è stata tirata in ballo (?) dal curatore fallimentare, nella sua funzione di protettore degli interessi dei creditori, anche quella strana categoria felice che si può vedere solo a Rimini. Non usi la ciclabile per sfuggire alla realtà, gli unici soggetti che emettono cortine fumogene sono i massimi responsabili del disastro aeroportuale. Significa, che la massa dei creditori attraverso il curatore, cerca di dimostrare che la Carim con i suoi prestiti ad Areadria abbia creato una falsa realtà aziendale, aggravata, penalmente, dalle lettere di patronage. Se dimostrata, porterebbe ad una responsabilità diretta della banca. Il Direttore Bonfatti ha replicato dal suo precario pulpito che l'istituto è vittima in quanto avrebbe erogato i prestiti garantiti dalle...poste italiane con il francobollo? Anch'io, come il Sindaco, ma in una posizione, per una volta, leggermente più comoda e sicura, aspetto il giudizio della magistratura, in particolare sulle famose lettere patrocinanti gli affidamenti. Sono convinto, sicuro, che un Sindaco quando scrive anche una cartolina assume responsabilità che devono essere, per legge, anche a Rimini, sostenute, avvallate da delibere di giunta ed in questo caso consiliari. Non so chi compila i suoi discorsetti per il Taglio dei Nastri, ma in questo caso ho l'impressione di sapere chi è...stata. Una manifesta, dichiarata, voluta assenza di regole, salti pericolosi per non essere in grado di completare i normali iter amministrativi, segnale ormai conclamato dell'assenza del..Manico. Vuole andare in bici senza mani.

lunedì 24 febbraio 2014

Ministro del Turismo

Ve lo dico, sono rimasto un po' deluso dalla formazione del nuovo governo Renzi… ma no, non per i soliti motivi. Lo so. Di nuovo c’è poco. 8 persone sono praticamente le stesse del governo Letta e il fatto che 3 di queste fossero prima sottosegretari, al ministero di cui adesso sono Ministri, da l'idea dei presupposti con cui è nato il Governo del Giuda. Io sono deluso per i nuovi ministri e non per le presenze, quanto per le mancanze. Avevano cominciato bene e da quelle due ore e mezzo di "non braccio di ferro" con il Presidente erano spuntati personaggi da urlo come Madia, la morosa del figlio di Napoletano e (per la gioia del fratello di Errani) Poletti Uomo COOP al Ministero del Lavoro. Vogliamo parlare poi dell’Amichetta di Renzi con un Ministero tutto suo? Ma dico io… visto che eravate così ben lanciati: un bel Gnassi Ministro del Turismo no!? Perché caspita ve lo siete fatti mancare? Dai… io ero convinto. Dopo tutte quelle foto insieme. Dopo il "t'abbraz" della vittoria delle Primarie, che guardate non è una cazzata, lui ha veramente chiamato Matteo Renzi immediatamente dopo la vittoria, l'altro gli ha veramente risposto e si è preso un abbraccio in una lingua straniera. Dopo tutti i giri che si è fatto a Roma, perché quando non è qui, secondo Donatella Turci, è li. Dopo tutto questo… Guardate che non lo affermo perché pur di non vederlo a Rimini lo farei eleggere anche Governatore di Miami, cosa possibile visto che noi siamo la Miami dell'Adriatico, secondo il Primo Cittadino. Lo sostengo perché è veramente perfetto: è giovane, è Sindaco, è di bella presenza, va in bicicletta e non sporca in giro. L'unico problema che riesco a percepire è il cambio del suo discorso istituzionale partorito in anni e anni di esperienza politica. Si… sto parlando di: "Rimini, un puntino sull'asse dell'Adriatico". Vabbeh dai, un buon GhostWrither ci mette un attimo a cambiarlo in :"Roma, un puntino sul 42° Parallelo". Sindaco, si dimetta, finisca di perdere il suo prezioso tempo a Rimini e cominci a bussare alle porte romane che non si sa mai. Il Governo è giovane ed è un attimo che a Dario Franceschini gli venga un raffreddore brutto. 
 P.S.: Sarà sicuramente un caso, ma Orlando si trova sempre un Ministero comodo per nostri amici piddini: All'ambiente quando si parlava di fogne e ora alla Giustizia. Li leggete i giornali no?
davide cardone

Cento Euro a.. Bot

Due amici, affezionati ancora al Pd per ragioni di difficile comprensione se non hai vissuto le stagioni dell'amore per il grande partito di Berlinguer, mi hanno fatto subito rilevare che il Sottosegretario ai Bot, Graziano Delrio, non intendeva tassare oltre alla ritenuta del 20%, i titoli di stato dei cittadini italiani, ma costringere ad un elegante prelievo di 50/100 euro ogni 100 mila sottoscritti. La Ue tanto per ricordare chi comanda, esige e lo ha ribadito seccamente, in tedesco, Rehn al nostro Fonzie, il pagamento della rata del Fiscal Compact. Insomma sono in ballo i famigerati 400 miliardi. Il Cancelliere interpellato per controllare i nostri conti ha detto che sono quasi giusti. La proposta Delriana è una stronzata finanziaria, non avevamo dubbi, visto il proponente. Nel migliore dei casi, ipotizzando una intromissione nel dossier titoli degli italiani ancora possessori di oltre 100 mila euro in Bot, si possono racimolare non oltre 100 milioni. Previsione molto ottimistica, sarà impossibile tassare i fondi od i detentori esteri a meno di una pesante ripercussione sui rendimenti. Una rapina istituzionale italiana. Il bottino è misero, mancheranno 399,900 miliardi che la Merkel esige. Proviamo a chiedere un concordato. 

Comunicato M5S BIM

 M5sbim è lieto di notare una presenza diffusa delle forze politiche che con i loro gazebo presidiano il centro cittadino. Dopo aver deciso di effettuare le riprese in streaming dei consigli comunali, (amministrazione e forze di minoranza) che da anni solo il m5sbim aveva chiesto e rendeva come servizio alla cittadinanza. Dopo avere modificato il regolamento comunale, riguardante la presenza delle forze politiche e dei semplici cittadini lungo le aree pubbliche del paese palesemente antiliberale, riportandolo al livello minimo di dignitosità democratica, comunque non al livello di tutti i comuni limitrofi e/o vicini, soltanto dietro forti pressioni del m5sbim che con il suo banchetto mobile ha fatto saltare tutti i piani e gli schemi sinora conosciuti e normati. Ora le forze politiche si riscoprono capaci di essere presenti in piazza per ascoltare i cittadini dopo che il m5sbim da 10 mesi è presente e raccoglie le idee nonché le critiche dei cittadini. Pare proprio che quel che il m5sbim produce o chiede sia così condivisibile e di buon senso che le forze politiche tutte vi ci si accodano cercando di imitarle come meglio possono. Ci auguriamo proseguano in questa emulazione con le proposte che più volte il m5sbim ha protocollato al sindaco a seguito delle assemblee cittadine svolte non in periodo elettorale sul territorio che continueremo a tenere. Ci auguriamo questo impulso democratico di ascolto e condivisione coi cittadini continui anche dopo le elezioni e non si tramuti da "saper ascoltare" a "far quello che ci pare". In fremente attesa del prossimo argomento scopiazzato facciamo i nostri auguri a tutti e invitiamo i cittadini come solito a riflettere. Invitiamo a seguirci sulla nostra pg fb (bellariaigeamarina5stelle) e sul nostro sito internet, www.bellariaigeamarina5stelle.it. 
 --24/02/14-- Bellaria Igea Marina 5 Stelle Comunicazione

Delrio, Delrio

Questa mattina uscendo presto come al solito per iniziare la mia quotidiana attività di "nonno" professionista, ho notato un'insolito affollamento nella filiale bancaria vicino a casa. Ho pensato subito ad una rapina, sono i clienti più frequenti, anche se il contante negli istituti oggi è proporzionato alle richieste: niente. Mi sono fermato incuriosito, ho chiesto al titolare cosa fosse successo. Nonostante una vecchissima conoscenza mi ha quasi mandato a fanculo, urlando "Delrio, Delrio". Avevo i nipotini a bordo, dovevo andare a scuola ed asilo, le percorrenze viserbesi sono dettate molto dal meteo e purtroppo da Gnassi. I geni della mobilità riminese quelli che hanno pensato di gettare via 120 milioni per abbattere la casa di Moretti, hanno semichiuso, al momento, un ponte strategico ed un altro senza nemmeno farsi avvisare dall'Anas, così dice il Taglianastri. Non contenti stavano finendo sulla Via Sacramora due Dossi di Regime intestati, perchè i cittadini non dimentichino al momento del voto. Insomma un tragitto che una volta quando c'erano anche le dimenticate code per le fiere di Cagnoni, si percorreva in 15 minuti, oggi varia dalla mezz'ora alle bestemmie. Sempre più incuriosito, al ritorno ho fatto tappa in altri istituti, quasi tutti molto pieni. Stranamente, oggi quando entri in banca o alzano le mani o fanno la ola. Smettono subito se chiedi un prestito anche con adeguate lettere di patronage. Tutti i direttori mi hanno urlato l'epiteto richiamato prima. Una guardia arrivata in tutta fretta per regolarizzare il traffico mi ha svelato l'arcano. Si riferivano al Sottosegretario allo Spettacolo Governativo, Graziano Delrio, forse il più scalcinato della compagine renziana, nella quale al di fuori dell'imolese Poletti non saprei davvero come stabilire una graduatoria personale. Nella prima dichiarazione che ha fatto questo miracolato dalla politica dei sindaci eletti direttamente e del renzismo come medicina, ha avuto la brillante idea di minacciare la tassazione..ulteriore dei Bot. I cittadini in fila come ai ponti, erano i possessori ancora di titoli di stato. Avevano pensato di prestare i loro risparmi a questa gente. Teneteli sotto il materasso, tanto arriva la patrimoniale, dopo le europee, come ci dice il Cancelliere.

P.S.
L'Onorevole Marco Miccoli (parente?) del Pd ha chiesto a Matteo Renzi di controllare la regolarità del campionato. La vera ragione per non votarli. 

Libero Transito in Libera Spiaggia

La Voce rititolava sulla "battaglia" tra bagnini e mosconai, avente come oggetto la dimensione della fascia di Libero Transito sulla spiaggia. Gli storici contendenti della fascia occupata dai vu cumprà, ci interessano poco, se non per chiarire che le potenze imprenditoriali sono davvero sproporzionate. I mosconai sono i paria della sabbia, mentre la corporazione dei bagnini è stata scalzata da quella dei chioschisti, i veri bilderberg del gelato. Difendono posizioni di parte che non hanno alcuna attinenza con l'interesse dei cittadini. La passeggiata al mare, sul piano numerico, mai contato dai Galli d'avvistamento della provincia, è la più grande, visitata, utilizzata infrastruttura turistico-ambientale. Sono milioni i cittadini ed i turisti che la usano più o meno piacevolmente. In estate viene spesso scambiata come pista d'allenamento. Tutte le discipline sportive dallo slalom, alla corsa libera, mountain bike, sono quotidianamente esercitate dalle squadre di vigili ed abusivi assortiti. Anche in una città semi normale sarebbe il punto dal quale partire, pensando come migliorarla. La larghezza non è certo un fattore irrilevante, ma si deve fare altro, iniziando a vietare che si alzi, quando si livella, il piano naturale creato dall'azione del mare. In termini pratici significa una battigia pianeggiante per la capilarizzazione, nella totale disponibilità degli amanti delle..passeggiate. Si eliminerebbe quel vistoso e fastidioso piano inclinato che ti costringe a camminare in maniera innaturale. Per i peripatetici da lunga gittata, diventa perfino doloroso. A differenza di quello che raccontano i bagnini limiterebbe gli usi impropri che non si riferiscono solo agli abusi commerciali, ma alle centinaia di brandine collocate di...straforo. Una pista manutenzionata e livellata nella quale al contrario della ciclabile gialla e sindacale non ci deve essere..niente. Una fascia larga 20/25 metri concede anche l'uso di mezzi leggeri per il controllo senza il dispendio di uomini, impossibile da sostenere economicamente. Sono i guardiani di Gnassi? Sul piano tecnico al fine di non fare prevalere le solite fiabe della categoria padrona, la larghezza non è soggetta a restringimenti in ragione dell'azione del mare, in quanto il Codice della navigazione a terra, ordina che siano i concessionari che devono automaticamente limitare le loro concessioni. Questo sarebbe interpretare l'interesse generale, se poi, come sempre, il Pd vuole accontentare le lobbies dei giochi e della sabbia, faccia come ha sempre fatto...male. 

Uguali

Mentre Berlusconi brinda con la Pascale e Dudù al terzo governo, voluto dopo essere stato cacciato senza voto parlamentare ed elettorale, si cominciano ad intravedere i contorni politici del NTer, il governicchio Fonzie. I personaggi deboli in politica sono quelli più pericolosi. Il Banana è stato colto volutamente mentre festeggiava la presenza di una sua ministra, la Guidi figlia di Guidalberto, importante presenza confindustriale bolognese. Non c'è niente di male, il cencelli alla voce imprese esige una pari rappresentazione. Lupi è rimasto come rappresentante ciellino delle Opere Expò, un affare che stanno coltivando da almeno venti anni. La sorpresa arriva dal fronte cooperativo una volta definibile rosso. L’ex segretario della federazione di Imola del Pci, Giuliano Poletti, al dicastero del Lavoro è stata una delle scelte più sorprendenti del governo Renzi. Chi si aspettava una rottura su quel dicastero con uomini come Pietro Ichino o Tito Boeri che da anni portano avanti idee meno ortodosse sui provvedimenti da prendere per rilanciare il mercato del lavoro, è rimasto deluso. Niente da dire sulla persona, ma la scelta di Poletti non è frutto del caso, viene da lontano e risponde comunque alla strategia della compensazione con la Federica Guidi, già presidente dei giovani di Confindustria. Poletti viene dalla storia del Partito comunista italiano, è stato consigliere provinciale dei Ds, ma è anche uno che rovescia la prospettiva con cui affrontare i problemi del mondo del lavoro: non è un esponente sindacale ma del mondo dell’impresa. Verrebbe da chiedersi solo che c’azzecca Poletti con Renzi? All’ultimo congresso il mondo della cooperazione rossa si era schierato compatto con Pierluigi Bersani. La giudico non una scommessa ma una necessità, il mondo delle imprese, quelle cooperative non fanno eccezione, sta vivendo la fase peggiore del dopoguerra. L'appoggio consistente, fiduciario dato a D'Alema, Prodi, Veltroni, Bersani era perfino scontato e doveroso, quello a Fonzie mi sembra disperato. 

P.S.
E' come gioire a Rimini perchè abbiamo ministro del Turismo uno come Franceschini che ha la casa a ..Gabicce. Allora per Melucci che abita a Lagomaggio dovevamo fare i festoni? Invece come è andata a finire? Ma la Petitti non lo sa..

domenica 23 febbraio 2014

Giovinezza

Marx sosteneva che la storia si ripete sempre due volte la prima come tragedia la seconda come farsa; non so se questo sia il momento della farsa ma il mito della giovinezza, della velocità, del comando, dell'imprimatur e soprattutto delle riforme mi ricorda molto alcuni di quei movimenti culturali che precedettero il fascismo. Da un lato la cultura della borghesia liberale che anche attraverso suoi autorevoli rappresentanti: vedi i bamboccioni del defunto Padoa Schioppa, gli sfigati di Martone pischello, gli choosy di madonna Fornero fino all'ultimo rampollo Elkan, dipinge un paese arretrato, sfaticato, e di giovani rammolliti che necessita di uno scatto, dall'altro la debolezza di una sinistra che ormai completamente fagocitata da questa cultura ha abbracciato la contrapposizione generazionale incapace di guardare invece alla contrapposizione di classe che via via si è venuta accentuando nell'ultimo ventennio. Anche forze come il grillismo che ben si erano candidati al cambiamento oggi sono completamente immersi dentro la logica del giovanilismo: volevate i giovani? Eccoli! Sembra rispondere il potere nascondendo bene come la gioventù assunta a modello governativo è di quella specie che qualche anno fa avremmo definito, senza mezzi termini: razza padrona. L'illusione che i giovani e le donne siano tutti uguali è un' altro di quei totem che la sinistra non ha voluto mettere in discussione ma che lascia poco spazio alla fantasia e nonostante il cicaleccio dei giornali di regime, rappresenta oggi il tentativo di nascondere la realtà. Siamo nelle mani di una combriccola di viziati figli di papà convinta di essere il centro del mondo che fino adesso ha vissuto alle spalle di altrettanti giovani non certo figli di papà ma decisamente sviati a mantenere i vantaggi delle opportunità per tutti con la fatica, i bassi salari, lo sfruttamento e le illusioni solo per i figli di qualcuno. C'è una differenza abissale, ad esempio, tra un giovane impossibilitato a superare i test di medicina e quei figli di papà che tutto comprano ma che ci vengono poi a raccontare le difficoltà del ricco precario diligentemente in fila per un dottorato di ricerca sottopagato. Andate a vedere controllate nelle vostre università e scoprirete che quei figli, come voi, sono semplicemente figli di papà e mammà ma che altrettanto semplicemente al contrario di voi sono super protetti, super garantiti, super bravi, super veloci e già sparati verso un brillante futuro. Far ricadere la colpa di questo schifo su quei padri che stanno tentando di difendere i propri figli, per non vederli passare al nemico è una mistificazione che la borghesia sta tentando di far accettare all'opinione pubblica; molto difficile sarà per questi figli non cadere nella trappola.
nuvola rossa

E lo Chiamano Partito

La prima difficoltà nasce nell'approccio. Non ho ancora capito quale sia il tratto distintivo statutario. Il vecchio fraterno ma desueto compagno od il nuovo, universale ma democristiano amico? Sono sicuro che Fonzie ha modificato il comma 1 inserendo la facoltà della scelta, stagionale. Caro Pd, avete approvato, solo al Senato, la cancellazione della legge sul finanziamento ai partiti..a partire dal 2018. Meglio stare larghi. Per le slot machine siete stati più rapidi e convincenti. Vi vantate in tutte le televisioni, eccetto Mentana, di essere l'unico partito..rimasto. Vogliamo tararla e compararla con l'effettiva realtà questa ardita affermazione? Non mi allargo fino ad arrivare al sud ormai vostra ultima roccaforte, dove ogni tenzone primaria finisce in procura con gli sbarchi di tesserati o qualche infiltrazione nelle votazioni. Mi fermo a Rimini, Stazione Trc Lagomaggio, sede della Federazione. Dovete finire l'opera più stupida progettata mentre l'aeroporto diventerà un caso da manuale del perfetto fallimento: finanziario, politico, imprenditoriale con tarocco cartaceo? Non si capisce la ragione di un ritardo nella consegna di doverose dimissioni in massa. Si potrebbe riempire in co-marketing un aereo con i colpevoli. Se ci fosse ancora un partito, avresti notato l'attivismo delle sezioni o parrocchie, unioni, federazioni con riunioni straordinarie e comunicati ufficiali. Magrini ti hanno chiuso in bagno come un..Paparesta? (falso). Non sappiamo se esiste ancora una funzione rappresentativa una volta definita Unione Comunale, sul resto vediamo tracce solo nei campanelli. Da anni non abbiano notizie di una riunione di maggioranza in Consiglio Comunale, l'ultima è stata una tragedia. Del capogruppo poi, le rassegne stampa ricordano qualche baruffa lontana, lontana con il Sindaco. E' scoppiata la pace con la definitiva vittoria democristiana. Se ti accontenti di poco, come le tre fotocopie, sulla Voce sospendo il giudizio, non ti rimane che la Giunta degli sconosciuti, che però fanno meno danni. Quelli famosi fanno i..bandi. L'unico del quale avevamo delle corrette informazioni ed una doverosa querela, era Biagini. Non sappiamo davvero cosa dire. I gemelli usciti dal più fortunato parto elettorale sono belli, maschio e femmina nati già grandini che si portano a casa 18 mila euro..ciascuno. Il lato più bello della politica. L'unica iniziativa che avevano assunto in pieno ferragosto è stata quella in accordo con il Tarantino, di donare la spiaggia ai concessionari, visto la fine che avevano fatto i bandi nella nostra Città. Hanno prorogato le norme antincendio, la prima l'aveva ottenuta il famoso onorevole Babbi. Di Melucci non riusciamo a parlare male, lo faremmo se gli altri fossero migliori. Ha messo pezze per tutti richiamando alla ragione (?) la pazzia demaniale che aveva contagiato anche Errani. Una volta c'erano i famosi "esterni", quelli che non avevano il pedigree personale e familiare per diventare sindaci. Nando Piccari avrebbe avuto l'abito, mancava la stoffa. Cagnoni era il più bravo, aveva ambedue i requisiti, uno degli errori più tragici del Pci e nessuno lo ricorda nelle sue fantastorie. Ho l'impressione che abbia voluto strafare, da croupier e distributore delle carte principali si è avviato malinconicamente e..pericolosamente sulla strada di un De Magistris. Cascano anche le suppellettili che lo attorniavano, robettine da niente, solo lui le poteva sostenere. vanno a protestare a Roma. Noi cosa dovremmo fare?

P.S
Diventeremo famosi cedendo il nostro logo per la prossima Legge...SalvaRimini

Tempo Scaduto

La Carim ha risposto al curatore fallimentare di Aeradria, scaricando la colpa sugli Enti Pubblici che non hanno rispettato i patti. Non generici impegni, ma messi nero su bianco nelle famose lettere chiamate amorevolmente di Patronage. Stabilita l'evoluzione dinamica, è chiaro che in sede giudiziaria, difficilmente il prendere carta intestata, promettere aiuti, senza averne competenza e non rispettarli, non possa essere considerato un reato. Al quale (o quali), si legherebbe automaticamente la vicenda della disastrosa situazione finanziaria. In attesa che la Giustizia faccia il suo corso, Rimini può continuare a fare finta che nulla sia successo? Questa domanda ha solo una risposta o andiamo in piazza per denunciare tutto questo o si rischia di essere tutti quanti moralmente corresponsabili. Il tempo è scaduto, dal momento che ad occuparsi di cose serie ci debba pensare il...Prefetto.
s.b.